LO STATO UCCIDA LA PIRATERIA RIFLESSIONI SULLA SEMPRE MAGGIOR ATTUALITÀ DELLA LOTTA ALLA PIRATERIA E LE SUE FUTURE IMPLICAZIONI “Grazie al tuo contributo alla pirateria televisiva, abbiamo fatto tanto: investito nel racket della prostituzione, traffico di droga e criminalità organizzata. Insieme, saremo ancora più forti...”. Questa è la provocazione di Sky, che lancia la sua campagna pubblicitaria contro una delle tentazioni dei giorni nostri: vedere un programma, pagando un prezzo decisamente più basso di quello legale. Ovviamente lo spot non è finito, manca la parte che ammonisce. “La pirateria televisiva, in Italia è reato. Sostenendola compi un’azione illegale, rischi una multa fino a 28.000 euro e fino a tre anni di carcere. Se non vuoi esporti a tutto ciò, sostieni la tv legale.” Da circa due mesi a questa parte l’ex emittente televisiva di Murdoch informa in maniera continua il pubblico su questa problematica, senza dimenticare che da luglio scorso anche altri enti a partire dalla Lega Calcio hanno ripetuto in maniera quasi ossessiva ciascuno il suo spot contro la pirateria. Questa improvvisa offensiva mediatica fa capire che la posta in gioco è piuttosto importante, e i fatti recenti dimostrano ciò che già era nell’aria. A metà settembre è andata in porto una delle più vaste retate anti-pirateria che si siano mai viste, l’operazione “Black IPTV” , che ha coinvolto oltre 100 militari del gruppo speciale frodi tecnologiche. Una cattiva notizia per ben 5 milioni di italiani che avrebbero usufruito dei canali di Netflix, Sky, Infinity, DAZN e Mediaset Premium alla modica cifra di 12 euro al mese, irrisoria rispetto ai prezzi degli abbonamenti legali. Come? Attraverso una fitta rete commerciale diffusa su tutto il territorio nazionale e con basi prevalentemente in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La pirateria televisiva è un tema di grande d’attualità, essendo un fenomeno che riguarda un po’ tutti, perché offre a prezzi stracciati servizi su ciò che occupa in ampia parte il nostro tempo libero; del resto, chi non è appassionato né di film, serie tv o non ha una squadra del cuore? Andando nel pratico, fingiamoci pirati e vediamo come infrangere la legge attivando un sistema illegale. Sul banco degli accusati ci sono la piattaforma IPTV e il software Xtream Codes, tra i più diffusi al mondo pensati per gestire una IPTV, una sorta di pannello di controllo. Questa IPTV è un sistema che consente la trasmissione dei canali tv su reti informatiche o direttamente su internet, a norma di determinati protocolli.
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Ottobre 2019