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jnfezion~, tino a che la miz.ione !<pontanea possa farsi senz.a accidenti . Riassumendo, si può dii'e che la sonda in perma11enza prende posto fra i mezzi curativi dell'infezione urinaria; essa risponde a due indicazioni urgenti in simile caso; permette l'evaèuazione e la disinfezione della vescica, e sopprime i traumatismi che provocherebbe l'introduzione di una . sonda mobile. È bensì vero che ad essa venne rimproverato di favorire l'infezione, di creare un ~naie aperto tra la vescica e l'esterno, di facilitare cosi l'introduzia,ne dei microrganismi da.Westerno nel mezzo vescica le ; ma oggidi, con le precauzioni in· uso, con la proprietà che presiede a quesra specie di cateterismi, J 'obbiezione ha pochissimo valore. La sonda, al r.ontracio, permette di fare in ciascun momento, quanto soventi ·l'esige lo stato della vesCica, delle la·" va:ture di· nitrato d'ar~ento.
RIVISTA DI ANATOIIIA E FISIOLOGIA ~ O RMALE ·E
PATOLOGICA
Veleni batterici e- coutra.vvèlenl. -
BucHN'E R. (Mimchner med. Wockenschr. e Centralb. fii,r dte med. Wis.sen•ck., N.. 32, 1893)-.
Le ptoroaine già prima tanto celebrate ora no"n sono più consiQ.erate e solo le tossa"lbumine s-ono riguàrdate come il p.P6prio veleno mor boso. Queste, le alassine, sostanze battericide contenute nel siero del sangue normale e le en:zime hanno fra loro:ciò di comune cbe sono distrutte da temperature di 50"-709". La causa però di questo effetto 6