Storia e Politica. Annali della Fondazione Ugo La Malfa - xxxi, 2016
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Filippo Focardi
La sfida del patriottismo repubblicano: la “guerra della memoria” del Presidente Ciampi* La presidenza Ciampi, dopo quella di Einaudi, è stata probabilmente la più autorevole, prestigiosa ed efficace della storia repubblicana. Ha rappresentato l’elemento unificante, l’unico riconosciuto e riconoscibile, di una nazione solcata da fratture politiche profonde. Ha preservato il tessuto connettivo del paese da lacerazioni altrimenti irreparabili, esercitando un ruolo di mediazione istituzionale e culturale insostituibile, anche se, suo malgrado, insufficiente. Massimo Giannini
La valutazione sul settennato di Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale (1999-2006) espressa dall’ex vicedirettore di “Repubblica”, Massimo Giannini1, può ritenersi largamente condivisibile. Non c’è dubbio infatti che il Presidente Ciampi abbia rappresentato se non «l’unico», certo il principale fattore di coesione nazionale per un paese lacerato in quegli anni da una virulenta contrapposizione fra schieramenti politici antagonisti – la Casa delle libertà e l’Ulivo – restii a riconoscersi l’un l’altro una piena legittimità democratica, espressione e motore, ad un tempo, di divisioni socio-culturali altrettanto radicate e diffuse. Volendo precisare il giudizio, si può affermare che il successo, almeno temporaneo, dell’azione svolta da Ciampi per preservare il «tessuto connettivo» del paese sia stato il frutto di un impegno costante e mirato, che si è svolto sul terreno privilegiato di una politica della memoria assai dinamica, giocata in chiave di pedagogia civile nazionale. È su questo terreno infatti che Ciampi ha agito con maggior vigore e tenacia, investendo tutte le «risorse culturali e simbolico-rituali della sua carica»2, conseguendo una popolarità crescente rilevata dagli indici di gradimento dei sondaggi d’opinione3. Il ruolo svolto dal Presidente della Repubblica risulta dunque strettamente legato a quella che è stata efficacemente definita la sua «guerra della memoria»4. Un’espressione con cui si intende l’energica azione intrapresa fin dai giorni successivi all’elezione al Quirinale nel maggio 1999 per elaborare e promuovere contenuti, simboli e forme di una memoria nazionale inclusiva che fosse in grado di superare gli strappi prodotti dallo scontro politico bipolare.
Presentiamo qui il testo dell’articolo Präsident Ciampis “Krieg um die Erinnerung”, pubblicato in tedesco sulla rivista “Neue Politische Literatur”, n. 52 2007, pp. 11-24. L’autore ha provveduto ad un aggiornamento bibliografico e ad alcune modifiche nel testo. 1 Massimo Giannini, Ciampi. Sette anni di un tecnico al Quirinale, Einaudi, Torino 2006, p. 256. 2 Cfr. Maurizio Ridolfi, Storia politica dell’Italia repubblicana, Bruno Mondadori, Milano 2010, p. 103. 3 Vedi Rosario Forlenza, La Repubblica del Presidente. Gli anni di Carlo Azeglio Ciampi, 19992006, Diabasis, Reggio Emilia 2011, pp. 126 e 136. 4 Cfr. C. Romano, La “guerra della memoria” del presidente Ciampi, “l’Unità”, 6 giugno 2000. *