196
Storia e Politica. Annali della Fondazione Ugo La Malfa - xxxi, 2016
Franco Andreucci
Il bolscevismo nella mentalità della Sinistra italiana e la nascita del PCI
Socialismo e comunismo In occasione del cinquantesimo anniversario della rivoluzione d’Ottobre, Emilio Sereni, allora direttore di “Critica Marxista”, il bimestrale teorico del PCI, oltre a dedicare l’intero numero della rivista (luglio-ottobre 1967) all’evento, scrisse un lungo ed impegnativo saggio su La Rivoluzione d’ottobre e l’Italia. Il saggio aveva un forte carattere dottrinario e, proprio per il fatto di non guardare esclusivamente al rapporto fra la rivoluzione e il movimento operaio italiano, ma di pretendere di misurare l’influsso della rivoluzione su tutta l’economia e l’intera società italiane in una dimensione semisecolare – dall’andamento della produzione industriale alle trasformazioni dell’agricoltura, dai conflitti sociali al problema del “potere” – non ha molto da dirci. Per di più, esso intendeva misurarsi non tanto con gli studi dedicati al problema, ma con le Tesi del cinquantenario proposte dal PCUS, che intonavano una marcia trionfale ai successi dell’URSS, e con la tradizione togliattiana, entrambe considerate una pietra di paragone del comunismo italiano1. Si era, allora, in un momento contraddittorio della storia dell’identità del PCI: da una parte prendevano corpo i primi, notevoli studi sulla sua formazione e le prime, timide proposte di una riunificazione col PSI2; dall’altra, come dimostrano le molte pagine dedicate da “Critica Marxista” ai «grandi successi» dell’URSS in ogni campo dello scibile, continuava ad avere largo spazio la mitologia del paese guida3. Secondo quella visione, gli esiti della rivoluzione d’Ottobre conducevano sostanzialmente alla nascita del PCI, soggetto eroico e positivo della storia d’Italia. Bordiga, Gramsci e i giovani dell’“Ordine Nuovo”, la gioventù socialista, sarebbero stati illuminati fin dal 1917 dai bagliori dell’Ottobre; la loro lotta contro l’opportunismo del PSI e contro i riformisti avrebbe avuto uno svolgimento preordinato e coerente; la scissione e la fondazione
1 Emilio Sereni, La Rivoluzione d’ottobre e l’Italia, “Critica Marxista”, anno V, n. 4-5, luglio-ottobre 1967, pp. 3-66. 2 Cfr. Ugo Finetti, Togliatti & Amendola. La lotta politica nel PCI dalla Resistenza al terrorismo, Ares, Milano 2008. 3 Si veda, ad esempio, Giovanni Berlinguer, Medicina e società nell’Unione sovietica e Paolo Ciofi, L’edificazione dell’economia sovietica, ibid., pp. 210-224 e 159-209. Per la discussione di alcuni studi di allora sul tema, cfr. Tommaso Detti, La rivoluzione d’ottobre e l’Italia, “Studi storici”, anno XV, n. 4 1974, pp. 881-893.