In missione
Come ricambierò il Signore per tutto il bene che mi ha fatto I
Camminando con fede 2/2020
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l mio nome è suor Maria Soledad, faccio parte della comunità della casa Silvio Braschi di Pilar Argentina, una casa che ospita anziani. Quest’anno mi è capitato di vivere una situazione per la quale il mondo intero non era preparato, una epidemia che, in forma veloce, si è sparsa per il tutto il mondo e ha lasciato e continua a lasciare persone contagiate, senza tener conto della religione, condizione sociale: diffonde un virus che è arrivato per rimanere con noi. Quando vedevo lo spandersi del virus e come arrivava al nostro paese, pensavo: fino a dove arriveremo? che ci succederà? Cosa vuole Dio da noi? Nonostante tutte queste incertezze, mai ho sentito paura. Mi sono rivolta molte domande, pensavo: se toccasse a noi?, ai nonni?, come confortare le famiglie? Se uno dei nonnini si contagia: come posso trattenere il personale, la mia famiglia, le mie sorelle? e non trovavo risposta; ho pregato molto Dio per chiedere la sua luce, per vedere dove andare, cosa ci aspettasse, mi sono affidata molto alle mani della Madonna. Con i nonni preghiamo ogni giorno il Santo Rosario e ci affidiamo alla protezione della nostra Madre Maria, affidando ad essa l’intera umanità. Ma abbiamo visto che questo virus non perdona nessuno, abbiamo fatto di tutto per avere cura dei nostri nonni, abbiamo fatto in modo di avere in regola e di aggiornare tutti i protocolli, la disinfezione della casa, il trasferimento del personale del lavoro alla casa, grazie all’aiuto del comune, ma lo stesso virus ha bussato alla nostra porta e ha contagiato alcuni di noi, una delle quali sono stata io. Ed ecco, il mio esame è risultato positivo asintomatico.
di suor Maria Soledad Vergara
Mi ordinarono di uscire dalla comunità e mi portarono in una casa di riposo per persone contagiate, rimasi in quel luogo per 19 giorni isolata, la mia prima notte fu piena di molti dubbi, perché mi fu detto che non potevo uscire per nulla dalla stanza. Ho pregato molto quella notte, perché il Signore mi calmasse e mi mostrasse la sua volontà. Per tutto il tempo che sono stata lì, Dio e la Vergine non mi hanno mai abbandonato, ho avuto la grazia di avere un piccolo altare nella stanza, con le Ostie Consacrate e l’immagine della Vergine di Lujan, il Padre Fondatore e una immagine del Sacro Cuore di Gesù. Ogni giorno ho partecipato alla Santa Messa, online, ho pregato tutti i giorni e ho avuto la grazia anche di fare un ritiro spirituale sulla Madonna. Molte persone hanno pregato per me, e posso dire che per tutto il tempo in cui sono stata in isolamento ho sentito molta pace, ho vissuto molta serenità e sono stata fiduciosa nelle mani di Dio e della nostra Madre Santissima. Se oggi sono qui in questa vita, è perché Dio vuole che VIVA, Lui è il padrone della nostra vita, è il nostro creatore. San Paolo dice “chi ci separerà dall’amore di Cristo… niente e nessuno”. Perciò posso dire ancora al mio Dio: come ripagare il Signore di tutto il bene che mi ha fatto? E continuerò a remare in questo mare di dubbio e di incertezza che mostra il mondo rispetto alla vita, con maggiore fiducia nel nostro Dio, per passare con la nostra barca all’altra riva e arrivare al porto sicuro, che è l’amore di Dio.