La popolazione in Italia
La trasformazione delle città
Molte città italiane hanno mantenuto il loro centro storico, cioè la parte più antica. In passato, il centro era costituito da case d’abitazione e botteghe artigiane, mentre oggi spesso, in particolare nelle città più grandi, ci sono soprattutto bar e ristoranti, grandi negozi, banche e uffici che occupano i palazzi storici. Pian piano la popolazione si è infatti trasferita in periferia, cioè la zona più esterna della città. Qui sono nati molti quartieri residenziali, cioè quartieri con condomini o villette d’abitazione. In alcune città è stato realizzato un centro direzionale, cioè un quartiere dove si concentrano le sedi di tante aziende. Nel secolo scorso all’interno delle città si trovavano anche numerose fabbriche: oggi molte non sono più attive e i loro spazi sono stati utilizzati da centri commerciali, fiere, università, luoghi della cultura. La rigenerazione urbana
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Un secolo fa in Italia gli abitanti delle campagne erano molto più numerosi. Quando l’uso di macchinari nell’agricoltura ha fatto sì che occorressero meno contadini per lavorare i campi, moltissime persone si sono trasferite nelle città alla ricerca di un lavoro. Questo spostamento di popolazione dalla campagna alla città è stato chiamato inurbamento. Romania 23% Albania 8,4% Quaderno Marocco 8%p. 134 Ucraina 4,6% Cina 5,7% altri 50,3%
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Il centro direzionale di Napoli.
A Torino l’area del Lingotto, dove un tempo sorgeva un grande stabilimento FIAT per la produzione di automobili, è stata completamente riqualificata. Al posto della fabbrica oggi c’è una zona fieristica, un Centro congressi, un auditorium e una pinacoteca. grafico pag.57
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popolazione rurale
31% 69%
popolazione urbana
popolazione urbana 69% popolazione rurale 31%
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Gradara, in Emilia-Romagna. settore primario settore secondario GEOGRAFIA 75 settore terziario
3,8% 26,6% 69,6%