INNOVAZIONE
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I neuroni Gps che conoscono il futuro Nell’ippocampo il meccanismo che ci aiuta a orientarci nello spazio
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uale direzione prendere e soprattutto doverlo fare nel la traccia neurale del fatto che l’animale si stava rappresentando più veloce tempo possibile. Per un animale in fuga dal mentalmente le diverse possibilità o vie di fuga. Un particolare suo cacciatore, fare questo tipo di ragionamento è fonimportante da evidenziare è che i segnali oscillatori delle cellule damentale per la propria sopravvivenza. La salvezza è di posizione diventavano sempre più intensi man mano che l’anilegata anche alla capacità di poter immaginare scenari futuri, tra male si avvicinava in prossimità del punto decisivo. loro alternativi, e valutare quale di essi sia in grado di garantire le L’ipotesi più probabile è che l’ippocampo abbia la funzione di migliori chance di sopravvivenza. poter generare una sorta di menù degli eventuali scenari possiAlla base di questo complesso processo mentale ci sono i cobili, in base al quale altre parti del cervello possono poi decidere siddetti neuroni GPS, il sistema di navigazione del nostro cervello quale opzione poter scegliere, tenendo però sempre conto di nuche permettono sia a noi, che ad altri animali, di orientarci nello merosi altri fattori che possono condizionare la scelta, come ad spazio. Essi non solo tengono traccia della posizione passata e esempio la situazione di pericolo imminente, gli eventuali bisogni presente del soggetto, ma immaginano anche la sua posizione dell’organismo, come gli stati di fame e di sete, o lo stato emotifutura. Questa scoperta è stata fatta dal professor Loren Frank, vo del soggetto, come può essere lo stato di paura dettata dalla insieme ai suoi colleghi dell’Università della particolare situazione. Un’altra importanCalifornia a San Francisco, autori di un artite scoperta rilevata da questo studio è che colo apparso sulla famosissima rivista “Cell”. La scoperta è stata fatta da i neuroni GPS tengono anche traccia della Tutto è partito registrando l’attivazione Loren Frank e dai colleghi direzione in cui il soggetto si sposta. Quanneuronale e studiando il comportamento di do infatti il topo si muoveva lungo un tratto dell’Università della alcuni topi collocati all’interno di un labirindel labirinto, si attivavano, alternativamente, to. In una versione un po’ più moderna di California a San Francisco sia le cellule di posizione per la direzione inquesto classico test da laboratorio, gli autotrapresa sia quelle per la direzione opposta, ri hanno registrato nei roditori l’attivazione con un’oscillazione ad alta frequenza anche delle cellule di posizione dell’ippocampo, così chiamate perché in questo caso. tengono traccia della posizione del soggetto durante il movimenIn sostanza è come se il topo durante il tragitto facesse queto nello spazio, funzionando come una sorta di navigatore neurosto tipo di ragionamento: «Sto andando da questa parte, ma ponale sempre attivo. I dati di maggior interesse emersi da questo trei anche girarmi e andare nella direzione opposta. Riteniamo tipo di esperimento, si sono registrati quando i topi dovevano che tutto questo dimostri che l’ippocampo non è solo responsabiaffrontare una biforcazione all’interno del labirinto, un bivio sole della registrazione degli eventi del passato e dell’elaborazione stanzialmente. Si è potuto constatare infatti che in quella particodel presente, ma anche dell’immaginazione del futuro», ha comlare situazione si attivavano in sequenza, oscillando di circa otto mentato il professor Loren Frank. «La nostra ricerca è solo un volte al secondo, le cellule GPS che rappresentavano la posizione primo passo, ma ci apre nuove strade per studiare in che modo del topo davanti al bivio, e le due possibili alternative dell’evengli scenari immaginati vengono generati e valutati nel cervello tuale percorso futuro. Secondo lo studio dei ricercatori, questa è mentre gli animali prendono le decisioni». (M. M.).
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Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2020