INNOVAZIONE
IMMOBILI SÌ, MA ENERGETICAMENTE EFFICIENTI Aumentano in Italia gli edifici a elevate prestazioni energetiche, che passano dal 7 al 10% del totale nel periodo 2016-2019 di Gianpaolo Palazzo
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gni edificio ha una propria “targa”. Che cosa indica? La classe di efficienza energetica per mostrare graficamente quanto sia attento proprio al risparmio energetico. Con dieci colori, dal rosso al verdone, si parte dal-
La mappa in Italia
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er la proprietà pubblica i casi più virtuosi, con circa il 20% degli Ape nelle classi energetiche A4-B, sono quelli delle attività ricreative, associative e di culto, alberghi e pensioni, seguiti dalle attività scolastiche e da quelle sportive. Gli uffici di proprietà pubblica hanno uno scarto rispetto ai risultati complessivi, con un calo di circa dieci punti percentuale nelle classi energetiche migliori, in favore di quelle intermedie. Anche la destinazione d’uso attività industriali e artigianali ha una distribuzione diversa, con una diminuzione dei casi nelle classi energetiche F-G, a favore delle classi energetiche migliori, che raddoppiano rispetto ai risultati complessivi. Nel settore privato non residenziale le categorie con migliori prestazioni sono quelle di alberghi e pensioni, ospedali, cliniche, case di cura e attività ricreative, associative o di culto, con oltre il 20% dei casi nelle classi energetiche A4-B e percentuali basse in quelle F e G.
48 Il Giornale dei Biologi | Ottobre 2020
la lettera G (basso risparmio) arrivando ad A4 (alto risparmio). In Italia sono aumentati quelli ad elevate prestazioni energetiche, passando da circa il 7% al 10% del totale nel periodo 2016-2019. Il risultato è stato raggiunto grazie al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni e si può leggere scorrendo il Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, frutto della collaborazione tra Enea e Cti (Comitato Termotecnico Italiano). Le valutazioni svolte si basano su dati raccolti attraverso il Siape (Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica) e su quelli forniti da Regioni e Province Autonome, facendo riferimento a un campione di circa 4.500.000 Ape per le analisi generali e di quasi 2.000.000 di Ape per le analisi di dettaglio. L’Attestato di prestazione energetica (Ape) è un documento che, tenendo presente la scala da A4 a G, attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica quali siano gli interventi più convenienti. Attraverso esso ognuno conosce il fabbisogno energetico dell’edificio, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e le fonti rinnovabili di energia, che influenzano i costi di gestione e l’impatto ambientale. La prestazione energetica è la quantità di energia necessaria annualmente ad un uso standard dell’immobile per il riscaldamento, il raffrescamento, la ventilazione, la produzione di acqua calda sanitaria e, nelle strutture non residenziali, anche per l’illu-
minazione, gli ascensori e le scale mobili. Da cinque anni l’Ape ha un formato standard in tutta Italia. Un documento necessario, dunque, perché oltre il 60% delle nostre costruzioni è nelle classi energetiche meno efficienti (FG), dal momento che sono nate tra il 1945 e il 1972; le nuove rappresentano solo il 3,4% degli Ape e di questi più del 90% sono ad elevate prestazioni energetiche (A4-B). Nel settore non residenziale, il 15% sul totale degli Ape, è ricompreso per oltre il 50% degli