ferrovie& metropolitane
Paola Firmi(1) Franco Iacobini(2) Annalisa Pranno(3)
LA SICUREZZA
NELLE GALLERIE FERROVIARIE ITALIANE L’ITALIA È IL PAESE EUROPEO CHE CONTA IL PIÙ ALTO NUMERO DI GALLERIE FERROVIARIE PER UN TOTALE DI CIRCA IL 10% DELLA INTERA INFRASTRUTTURA FERROVIARIA
R
ete Ferroviaria Italiana (RFI) è il Gestore della quasi totalità della infrastruttura ferroviaria italiana e assicura il rispetto delle condizioni di sicurezza di più di 1.500 km di gallerie, realizzate a partire da 150 anni fa e ancora in servizio. A tal fine, RFI applica le Normative attualmente vigenti in materia, vale a dire il Decreto Ministeriale - Sicurezza nelle Gallerie Ferroviarie - 28/10/2005 e il Regolamento UE n° 1303/2014 relativo alla specifica tecnica di interoperabilità concernente la sicurezza nelle gallerie ferroviarie (STI-SRT). Queste Norme, a livello nazionale ed europeo, sono relativamente recenti essendo state emanate negli ultimi 20 anni. L’articolo illustra i criteri impiegati da RFI per la definizione dei requisiti di sicurezza delle gallerie di nuova realizzazione e delle gallerie in esercizio. La particolare conformazione orografica ha reso l’Italia il Paese europeo col maggior numero di gallerie ferroviarie. RFI, in qualità di Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, si trova pertanto a dover garantire la sicurezza del patrimonio di opere sotterranee più cospicuo tra tutte le nazioni europee. La rete in esercizio gestita da RFI presenta un’estensione di circa 16.800 km. Le gallerie di lunghezza maggiore di 100 m raggiungono uno sviluppo di circa 1.518 km, di cui oltre il 50% a doppio binario. A causa dell’evoluzione delle tecniche realizzative avvenuta nel corso degli anni, le gallerie in esercizio sono fortemente eterogenee dal punto di vista della geometria della sezione e dei materiali utilizzati per il rivestimento definitivo (muratura mista, conci di pietrame, muratura di mattoni e calcestruzzo), come illustrato in Figura 2. Gran parte delle gallerie in calcestruzzo è stata realizzata in epoca successiva al 1960, mentre le gallerie in muratura/pietrame sono quasi tutte precedenti la Seconda Guerra Mondiale e si sviluppano principalmente in un arco temporale che va dall’unità d’Italia (1861) ai primi anni Trenta. Le opere in muratura presentano generalmente una sezione variabile e irregolare con
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STRADE & AUTOSTRADE 2-2019
1. L’estesa delle gallerie ferroviarie a livello europeo a confronto
piedritti in conci di pietra, spesso non cementati, e calotta in mattoni. Il 38% è priva di arco rovescio, buona parte (circa il 70%) è a semplice binario. Per quanto riguarda le gallerie in calcestruzzo si osserva che il 13% è privo di arco rovescio e solo il 10% è a semplice binario. L’elevato numero di gallerie e il verificarsi di alcuni incidenti nelle opere sotterranee delle infrastrutture viarie di trasporto hanno fatto sì che il tema della sicurezza diventasse centrale per la progettazione funzionale delle gallerie.
L’EXCURSUS NORMATIVO Il primo riferimento in materia di sicurezza in galleria è costituito dalle “Linee guida per il miglioramento della sicurezza nelle gallerie ferroviarie” redatte nel 1997 da un gruppo composto da membri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Ferrovie dello Stato illustrando criteri progettuali per il miglioramento della sicurezza da adottare in fase progettuale e gestionale
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