Fabio Camnasio
ferrovie& metropolitane
MIGLIORARE L’INTEROPERABILITÀ
DEL TRASPORTO FERROVIARIO DI MERCI L’AGENZIA FERROVIARIA EUROPEA (AFE) HA PUBBLICATO UN RAPPORTO SULLE FACILITAZIONI PER IL TRASPORTO COMBINATO
I
l trasporto merci è essenziale per l’economia europea e lo sviluppo regionale. Per massimizzarne l’efficienza, vari metodi di trasporto sono utilizzati. Diversi studi hanno dimostrato che, sulle lunghe distanze, il trasporto ferroviario e quello per le vie d’acqua interne sono i più efficienti. Per ridurre al minimo le barriere tecniche e amministrative all’interno del territorio europeo, è stata sviluppata una serie di misure tecniche (Technical Specifications for Interoperability - TSIs). Ciononostante, alcune barriere restano e impediscono di massimizzare il rendimento del trasporto combinato fra la ferrovia e gli altri modi. Per questo l’AFE ha deciso di lanciare il progetto “Facilitation of combined transport - FCT” con lo scopo di analizzare e proporre miglioramenti nel settore, in particolare per la corrispondenza ferrovia-strada. Infrastrutture, investimenti, nuove tecnologie, regolamenti sono tra i settori che la task force lanciata dall’AFE nel Novembre 2017 ha studiato per identificare le priorità per migliorare l’integrazione fra ferro e strada in materia di trasporto combinato.
1. La sede dell’Agenzia Ferroviaria Europea a Valenciennes (Francia)
www.stradeeautostrade.it
Fin dagli anni Novanta, la Commissione Europea ha iniziato a mettere in opera una serie di convenzioni fra Stati membri, embrione di una vera e propria politica europea del trasporto combinato, grazie anche al contributo di tutti gli esponenti del settore (industrie, imprese di trasporto, Amministrazioni Pubbliche). Il primo regolamento europeo per il trasporto combinato data 1992 e, con i vari emendamenti successivi, è ancora la base della politica europea di settore. Per quanto riguarda specificatamente il settore ferroviario, le due basi regolamentari sono la Convenzione del 1999 sul trasporto ferroviario internazionale e la Direttiva del 2010 sulla rete ferroviaria europea per il trasporto merci. Tra il 2001 e il 2016 sono stati adottati quattro “pacchetti ferroviari” con lo scopo di aprire gradualmente alla concorrenza il trasporto ferroviario di merci e passeggeri e favorire lo sviluppo di una rete ferroviaria europea. Inoltre, l’ultima revisione della Direttiva sul trasporto combinato stimola l’interoperabilità fra strada, ferrovia e vie navigabili, giovando un ruolo chiave anche in campo ambientale con la riduzione di emissioni nocive. La visione europea del settore trasporti è di un settore che assicuri la libera circolazione di beni, persone, capitali e servizi, come previsto dai Trattati. Deve inoltre promuovere la crescita economica, lo sviluppo e l’integrazione regionale. Particolare interesse è dato alla sicurezza, all’ambiente e ai diritti degli utenti. Chiaramente, questi obiettivi si applicano anche al settore del trasporto combinato. Il pacchetto di misure presentato nel Giugno 2017 prevede una serie di misure in favore del trasporto combinato, che viene definito “trasporto di beni effettuato da un operatore utilizzando il trasporto stradale affiancato da un tratto non stradale (ferroviario, marittimo o per vie navigabili interne). Un veicolo stradale caricato su un treno, una chiatta o una nave può rappresentare la parte non stradale del viaggio”. Lo scopo delle misure presentate è di incrementare la competitività del trasporto combinato rispetto al trasporto stradale sulle lunghe distanze e svilupparne le potenzialità anche extra UE.
2-2019 STRADE & AUTOSTRADE
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