[...] A te che fosti la più contesa La cortigiana che non si dà a tutti Ed ora all’angolo di quella chiesa Offri le immagini ai belli ed ai brutti Lascio le note di questa canzone Canto il dolore della tua illusione A te che sei per tirare avanti Costretta a vendere Cristo e i santi Quando la morte mi chiamerà Nessuno al mondo si accorgerà Che un uomo è morto senza parlare Senza sapere la verità Che un uomo è morto senza pregare Fuggendo il peso della pietà [...]76
Anche questo documento, in concerto con il resto, si laicizza. Un ulteriore aspetto rilevante: come si è accennato in precedenza, in questo momento storico, Thanatos si (ri-)avvicina ad Eros77, la morte si carica di caratterizzazioni fisiche e corporali, ed è proprio per questo motivo che la tomba, nella sua fisica concretezza e singolarità, è al centro del sentire dell’epoca riguardo al tema del finis vitae: difatti “ora i parenti volevano recarsi nel luogo preciso in cui il corpo era stato deposto”78.
05.7
Circulum ad quadratum - QUADRATURA DEL CERCHIO. [...] La quadratura del cerchio concerneva l’identificazione dei due grandi simboli cosmici: quello del cielo (il cerchio) e quello della terra (il quadrato). Si tratta quindi di una coincidenza degli opposti [...] di un’identificazione e annullamento dei due elementi in una sintesi superiore. Se il quadrato corrisponde ai quattro elementi, con la «quadratura del cerchio» - che in
76 Terzultima e penultima strofe di De André F., Il testamento, dall’album Volume III, 1968. 77 Si veda Capitolo 03.8 Eros. 78 Tratto da Ariès P., op. cit., p. 60. 05 - Verso Eusonia. Il luogo urbano del cimitero
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