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Prospettive. Sacro laico futuro
Più di una volta sinora durante il testo si è utilizzato il termine sacro - ed i suoi correlati - come indispensabile accompagnamento per parlare della “morte e i suoi luoghi” nel corso della storia. Ora, il capitolo a seguire non ha un vero e proprio fine - se non quello, esplicitato in introduzione al lavoro, di far comparire connessioni e nuovi significati tra le righe -, perché non ha una terminazione: invece, apre prospettive. L'unico punto fermo è quello del guardare al futuro, del tentare di scorgere alcuni bagliori, improvvise manifestazioni di un luogo-a-venire che ancora non c'è - in parte o del tutto. Un cimitero-a-venire che, forse, possiamo già immaginare. Quindi, dopo aver ripreso e meglio definito la questione della differenziazione tra sacro religioso e sacro laico, si tenterà di cercare luoghi futuri in parole già pronunciate. Nella fattispecie, i grandi temi "utili" al luogo urbano del cimitero saranno quelli della contemplazione e del silenzio (in una sua particolare declinazione); da ciò, in ultima analisi, si è tentata una sintesi ordinata delle parti in causa - ai fini della mera chiarezza testuale -, ordinando, come in un'ipotetica lista, i punti salienti del discorso intorno a questo luogo del cimitero-a-venire che, con tutta probabilità, si trasformerà, su tempi dilatati, in un qualcosa di diverso rispetto all'attuale. Ecco che, allora, di questo cimitero-a-venire forse non è poi così insensato provare a tracciarne una possibile, futura sagoma.
07.1
Sacro religioso e sacro laico - MURO. [...] Nel sistema geroglifico egizio è un segno determinativo che esprime l'idea di «elevare al di sopra del livello 223