Made In Cuneo - 04/2021 - Speciale Maggio

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MADE IN CUNEO - MENSILE DI CONFINDUSTRIA CUNEO - ANNO III - ISCRIZIONE TRIBUNALE DI CUNEO 11.04.2018 - NR. 673 - EURO 5,00 - EDITO DAL C.S.I. CUNEO - CONTIENE I.P. DIRETTORE RESPONSABILE: CLAUDIO PUPPIONE

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Sommario Una grande storia da vivere ogni giorno 2 Piovesana: «Le radici sono la nostra forza» 5 Il Sistema Confindustria alla ribalta 7 Il Gruppo tecnico cultura di Confindustria nazionale 8 La città di Alba è pronta per lo storico appuntamento 10 “Un passo alla volta” di una grande storia 12 Max Chicco, un regista dalla fulgida carriera 15 No, non è merito della dea bendata 16

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Paolo Tibaldi, un’opera teatrale dedicata all’avento 18 Attore, autore, regista 19 Abitare il piemontese 20 Sfila l’autunno inverno dei brand Miroglio 22 Circonomia: la sesta edizione sarà live e digitale 24 Coniugare economia e ambiente 25

Direttore responsabile: Claudio Puppione

Da maggio a settembre ospiti famosi e temi di forte impatto 27 Dante secondo Aldo Cazzullo (e Pelù) 29 L’Economia di comunione: convegno di grande spessore 30

Direttore editoriale: Giuliana Cirio

Il Gruppo Egea con il territorio: insieme per una svolta sostenibile 34 Fondazione Adapt: così evolvono le aziende. La filosofia e l’imprenditoria 38

Vicedirettore editoriale: Elena Angaramo

Cinque appuntamenti dedicati ai giovani studenti su argomenti legati al lavoro 40

In copertina: Da venerdì 7 maggio sino a fine anno si succederanno gli oltre cento eventi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, ai quali è dedicato questo numero monografico di “Made In Cuneo”. Il cuore pulsante del cartellone sarà il “Pala Alba Capitale” di piazza San Paolo e sarà coinvolto anche il territorio Info su MadeInCuneo

Società editrice: Centro Servizi per l’Industria Corso Dante, 51 - 12100 - Cuneo - Tel. 0171.455455 Grafica: Autorivari (enzio.isaia@autorivari.com) C.so IV Novembre, 8 - 12100 - Cuneo - Tel. 0171.601962 Pubblicità Associati a Confindustria Cuneo: comunicazione@confindustriacuneo.it - Tel.0171.455503 Non associati a Confindustria Cuneo: Tec Arti Grafiche s.r.l. (adv@tec-artigrafiche.it) Via dei Fontanili, 12 - 12045 - Fossano - Tel. 0172.695897

Chiusura: 03/05/2021 Tiratura: 6.000 copie

Stampa: L’Artistica Savigliano s.r.l. Via Togliatti, 44 12038 - Savigliano Tel. 0172.22361 info@lartisavi.it

L’informativa sulla privacy completa può essere consultata al seguente link: https://www.confindustriacuneo.it/menu/madeincuneo.

Banca d’Alba e il fattore umano 42 Nei meandri della psiche con Massimo Recalcati 46 Il beato Giacomo Alberione, l’Apostolo dei mass media 46 Una pietra miliare per l’editoria grazie ai quattro volumi voluti da Nino Aragno 48 Alessandro Baricco: lo storytelling emozionale 51 I Dialoghi sull’Impresa che cambia con ospiti d’eccezione 52 Paolo Conte in tournée per i 50 anni di “Azzurro” 53 1956, quando Alba ospitò il primo Congresso mondiale degli artisti liberi 54 I luoghi albesi della cultura d’impresa in un tour imperdibile 58 Capitali mondiali del cibo, il progetto di Federico Francesco Ferrero 60 Il patrimonio Unesco è stato una vera svolta: sette anni fa l’incoronazione a Doha 64 Memoria, comunità, futuro: Barolo, città del vino 2021 66 L’omaggio di Neive all’ingegner Dante Giacosa, che mise l’Italia in automobile 70 Tre torri e tre panorami da non perdere 72 “La via selvatica” corona un anno di utili confronti alla tenuta Bernardina 74 Tre quarti di secolo di lavoro promozionale della famiglia Ceretto 76 Pallone elastico, pallapugno, balôn: 3 nomi per uno sport che sa di territorio 77 “Biella Letteratura e Industria” 2021: le designazioni rese note ad Alba 78 Anche le note alla ribalta con Alba capitale della cultura d’impresa 2021 80 Grandi allestimenti e vere performance nel vasto programma sino a dicembre 84 L’evento espositivo dell’anno in Fondazione Ferrero 86 Fiera del lavoro 100% digital 88 Un generoso e decisivo sostegno alla manifestazione 90 Logistica e non solo: un grande aiuto 92 La straordinaria importanza di un’informazione accurata 93

E per le prenotazioni... La realizzazione degli spettacoli e lo svolgimento degli eventi in presenza inseriti nel programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 sono subordinati alle disposizioni e alle normative vigenti per il contrasto e il contenimento dell’emergenza sanitaria. Per consultare il programma completo e per le prenotazioni è a disposizione il sito alba2021.confindustriacuneo.it, raggiungibile anche attraverso il QR Code sopra riportato. Per la partecipazione a tutti gli eventi in presenza è obbligatorio registrarsi sul medesimo sito.


Una grande storia da vivere ogni giorno Debutto fissato il 7 maggio e poi eventi fino a dicembre eventi culturali albesi e del territorio per i mesi a venire, interverranno il presidente della Regione, Alberto Cirio, il sindaco di Alba, Carlo Bo, e il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola. Il presidente Cirio commenta: «“Lavorare, creare, donare”. In queste tre semplici, ma immense parole che Michele Ferrero ci ha lasciato in eredità è racchiusa l’anima della cultura d’impresa di questa terra. Una terra dove la responsabilità sociale di chi alimenta il sistema produttivo è stata sempre al centro, prima ancora che qualcuno questo concetto lo

Arte, business, cibo, economia, mass media, comunicazione, territorio: Alba capitale della cultura d’impresa 2021 sarà questo e molto altro. Protagonista lo spirito imprenditoriale diffuso

Foto di Severino Marcato

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i siamo. Mesi intensi di preparazione dopo il rinvio di un anno per l’emergenza sanitaria, e ora è tutto a punto. Alba capitale della cultura d’impresa 2021 è una realtà che promette di restare negli annali della città, per la mole e per lo spessore delle iniziative. Il conto alla rovescia terminerà alle 17,30 di venerdì 7 maggio, al “Pala Alba Capitale” di piazza San Paolo. All’“opening”, trasmesso anche in streaming, durante il quale sarà presentato il programma, ma anche quello di Circonomia e il complesso dei grandi

Mauro Gola e Giuliana Cirio a Genova a novembre 2019, quando, durante il Forum della Piccola Industria, ricevettero il riconoscimento per il successo della candidatura di Alba a capitale della cultura d’impresa


Alba Capitale

Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, interverrà all’“opening” di Alba capitale

codificasse. Il difficile periodo che ci portiamo alle spalle ce l’ha ricordato ancora una volta. Per dare aiuto al sistema sanitario, nei mesi in cui le mascherine erano introvabili a livello mondiale, qui sono state convertite intere linee produttive. L’ospedale di Verduno ha aperto i reparti per sostenere le strutture ospedaliere del resto del territorio ed è un’eccellenza del sistema sanitario piemontese che non esisterebbe senza la generosità degli imprenditori che si sono uniti per donarlo alla comunità. E, ora che vaccinare è la priorità, perché è l’unica vera arma per portare tutti noi fuori dalla pandemia, le imprese sono state tra le prime in Italia a mettersi a disposizione per trasformare i propri spazi in hub per i vaccini. Potrei continuare a lungo, perché gli esempi sono tanti. Esempi di una terra che da sempre è un modello per la regione e per il resto

del mondo. Per questo, da presidente del Piemonte, e da albese, sono orgoglioso che Confindustria abbia confermato la città capitale della cultura d’impresa anche per il 2021. Parliamo costantemente del bisogno di ripartire. Guardatevi intorno, immergete lo sguardo tra i filari dove nasce il Barolo. In meno di un secolo le mani laboriose di questa terra hanno trasformato la “malora” in un patrimonio mondiale dell’umanità. Se c’è un luogo che può aiutare l’Italia a raccogliere la sfida di ciò che significa ripartenza, quel luogo è Alba». All’“opening” parteciperà il giornalista e saggista Antonio Calabrò, presidente di MuseImpresa, al centro dell’evento “L’avvenire della memoria” in preparazione per novembre. L’impegno di MuseImpresa è aggregare i soggetti della cultura d’impesa, incidere sui processi di formazione, salvaguardare la memoria dell’industria italiana e valorizzare le testimonianze d’una straordinaria capacità manifatturiera che è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile. Era quindi del tutto naturale che si sviluppasse la collaborazione con Alba capitale della cultura d’impresa. Il 7 maggio fra gli ospiti d’onore è atteso Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria, mentre il presidente Carlo Bonomi invierà un messaggio video. “Made In Cuneo” ha chiesto un intervento sulla manifestazione a Ignazio Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura Italia, già Federazione italiana dell’industria culturale, costituita nel 2006 come Sistema Cultura Italia. Ecco la dichiarazione del presidente Cipolletta: «Alba capitale della cultura d’impresa è una sfida

A sinistra: Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria. Sopra: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria, atteso ospite d’onore, venerdì 7 maggio, del momento del taglio del nastro e della presentazione del programma completo. Sotto: Ignazio Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura Italia

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Alba Capitale

Da sinistra: Beppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo che è stata costituita da pochi mesi, e Alberto Biraghi, presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione datoriale provinciale

nella sfida. Una manifestazione rinviata al 2021 a causa della pandemia, ma che, proprio nella situazione di emergenza e di crisi generale, può rappresentare un punto di ripartenza, un’importante occasione di rilancio che mette al centro delle numerose iniziative, programmate dal 7 maggio fino al mese di dicembre, il ruolo della cultura e della cultura d’impresa. L’evento accenderà i riflettori su un comparto industriale, quello del mondo della cultura più colpito dall’emergenza sanitaria e che oggi con fatica e cautela sta provando a rialzarsi: il “Pala Alba Capitale” sarà teatro di salotti culturali, dibattiti, concerti e mostre con diversi appuntamenti all’ordine del giorno. E ciò ha il sapore della ripartenza. È vero che questa crisi ha inferto ferite molto pesanti alla cultura italiana, ma allo stesso tempo può anche creare le premesse per una straordinaria rinascita. Per farlo servirà un lavoro integrato su temi di strategici e intrecciati fra loro, come lo sviluppo dell’industria culturale verso nuovi modelli di fruizione, l’integrazione con il sistema educativo, il rilancio della cultura d’impresa, ossia di quel racconto condiviso, di quel fare quotidiano che caratterizza l’impegno delle aziende, la sua proiezione verso l’insieme delle imprese e verso l’intera società. Un racconto che esca dai confini aziendali e sappia rappresentare compiutamente e con forza il valore reale dell’impresa per lo sviluppo economico, sociale e civile del Paese. Ma anche forme innovative di

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collaborazione fra pubblico e privato e un forte legame con il territorio che va stimolato con maggiore forza. Alba capitale della cultura d’impresa può rappresentare tutto questo». La parola passa a Beppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo e attivo componente del tavolo di lavoro che ha organizzato gli eventi che stanno per iniziare. «Per quel che riguarda il riconoscimento, meritatissimo, di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 non posso che ringraziare, oltre al team che ha preparato il fitto programma di celebrazione e le aziende che hanno avuto la possibilità e che hanno deciso di sponsorizzare l’evento, le neoassociate alla Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo. Per chi non lo sapesse, questa Sezione è unica in Italia e rappresenta una novità fondamentale per il territorio. L’entusiasmo con cui hanno risposto

le associate è prova del fatto che forse mai come ora ce n’era bisogno. Bisogno di sentirsi appartenenti a una categoria riconosciuta dal nostro tessuto sociale e rappresentati da chi sa dar voce agli imprenditori da oltre cento anni. La cultura d’impresa non è cultura tout-court, e la cultura non è solo cultura d’impresa. Ma entrambe sono cultura! E, in fondo, tutti noi, a nostro modo, siamo in qualche modo imprenditori. Anche quando andiamo a fare la spesa per noi stessi, quando sottoscriviamo un contratto di energia elettrica per casa nostra, o iscriviamo il figlio a una scuola piuttosto che a un’altra. Figuriamoci, quindi, se non è imprenditore chi opera nel settore teatrale piuttosto che museale, o nel mondo dello spettacolo piuttosto che nelle belle arti in genere. Unire, quindi, chi lavora nella cultura con chi opera nella cultura d’impresa è risultato molto semplice, visto che il gap è ridotto. Ai ringraziamenti iniziali vanno aggiunti, per questa importante novità, gli attori direttamente coinvolti: Confindustria Cuneo da una parte, che ha saputo coinvolgere le associazioni culturali, e queste ultime per avere risposto con entusiasmo, mettendosi a disposizione con un’offerta di alto livello». «I preparativi sono conclusi, lo scambio è attivo e, finalmente, possiamo goderci oltre cento momenti di spettacolo culturale, di impresa. Buon lavoro ad Alba capitale della cultura d’impresa e buona partecipazione a coloro che saranno presenti, di persona o in streaming. Alba e le sue imprese sono qui per tutti!», conclude Incarbona. Alberto Biraghi, presidente del Co-


mitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo, sottolinea di essere «molto soddisfatto per l’attribuzione dell’onore di organizzare questo evento di portata nazionale nella nostra provincia e, in particolare, ad Alba, dove lavorano imprenditori importanti che da sempre rendono onore alla cultura d’impresa che sarà al centro degli incontri, dei dibattiti, delle riflessioni e anche degli spettacoli messi in calendario». «Evidenzio in modo particolare, all’interno del vasto programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, l’appuntamento di novembre con il Forum nazionale della Piccola Industria, l’incontro annuale più importante per la Piccola Industria italiana, nel corso del quale, tra l’altro, sarà designata la città che raccoglierà il testimone da Alba per il 2022», prosegue Alberto Biraghi, auspicando che i mesi di svolgimento della manifestazione albese «coincidano con la conclusione definitiva di periodo di emergenza sanitaria che si trascina da troppo tempo e costituiscano un segnale concreto della rinascita delle aziende, dell’economia e dell’intero contesto sociale colpito da una crisi, per molti anche di fiducia, che non ha precedenti». Il Presidente del Comitato Piccola Industria esprime, infine, «un caloroso plauso a Confindustria Cuneo per aver reso possibile questo grande, straordinario evento che porterà ancora più in alto tutta la provincia di Cuneo nella considerazione del resto del nostro Paese e che, per il periodo in cui si svolgerà, potrà rappresentare uno dei perni della rinascita dell’Italia basata appunto sulla cultura d’impresa».

Piovesana: «Le radici sono la nostra forza»

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aria Cristina Piovesana è vicepresidente di Confindustria, con deleghe all’ambiente, alla sostenibilità e alla cultura. Veneta, è presidente e amministratore delegato di Alf Group, attivo nella produzione di mobili. Ufficiale al merito della Repubblica italiana, fa parte del Consiglio generale di Confindustria dal 2015. “Made In Cuneo” le ha rivolto alcune domande in merito alla serie di eventi che sta per aprirsi ad Alba. Perché Confindustria ha fondato le Capitali della cultura d’impresa? «Nel 2019 Confindustria ha sentito l’esigenza, che potremmo anche definire urgenza, di fondare le Capitali della cultura d’impresa per esaltare, valorizzare e raccontare quanto la crescita e lo sviluppo dei territori sia molto spesso il risultato di un intreccio storico tra sistema imprenditoriale e sistema culturale. Comunità che sono cresciute insieme alle imprese che, a loro volta, sentono di restituire qualcosa al territorio agendo in modo responsabile, con intelligenza e rispetto. Dobbiamo ricordare queste storie a noi stessi, imprenditori e al tempo stesso cittadini, per

ritrovare nelle radici comuni il tratto distintivo delle nostre produzioni, perché è proprio lì che sta la chiave competitiva del nostro Paese che ci rende diversi e perfettamente riconoscibili anche sui mercati internazionali. Tirar fuori queste esperienze, valorizzarle e promuoverle, dentro e fuori il Sistema Confindustria, è l’obiettivo che si vuole raggiungere, proponendosi di rafforzare il network territoriale e le partnership pubblico-privato nel campo dei beni culturali. Il progetto è nato anche con l’intento di essere una delle iniziative portanti del palinsesto di attività promosse da Confindustria per la cultura d’impresa, al fine di

Maria Cristina Piovesana, vicepresidente nazionale di Confindustria

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«Originalità di proposta e coerenza di obiettivi, valorizzando efficacia ed efficienza del programma annuale» dare pieno risalto alle tante specificità delle esperienze territoriali e al fil rouge che le accomuna, quell’impegno quotidiano che traina l’attività delle imprese e delle Associazioni di Confindustria». Perché Alba è stata scelta tra le tante candidature associative registrate? Cosa ha convinto di più i membri della Commissione? «La competizione associativa è stata davvero serrata. Nel 2019 sono state registrate numerose candidature associative, tutte di ottimo livello, tanto per le proposte progettuali quanto per la descrizione dei territori, che confermano di essere cresciuti con e al fianco delle imprese. Non era facile superare questa competizione che vedeva confrontarsi luoghi tanto cari alla tradizione sia industriale che culturale, come Firenze, Bari e Torino. Richiamando le motivazioni descritte dalla Commissione di valutazione, Alba ha vinto “per la capacità di coniugare lo spirito dei luoghi con il tessuto produttivo e della tradizione imprenditoriale con una visione creativa e innovativa rivolta al futuro e alle nuove generazioni. Per la capacità del territorio di organizzare la promozione della

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cultura come forma di restituzione di benefici alla collettività”. Si è rivelata decisiva, infine, anche “la spiccata qualità progettuale che ha assicurato originalità di proposta e coerenza di obiettivi, valorizzando efficacia ed efficienza del programma annuale”». Cultura d’impresa e cultura antimpresa. È una dicotomia ancora esistente? «Di passi in avanti ne sono stati fatti, rispetto a quando la fabbrica veniva rappresentata con camini di fumo su cieli ingrigiti, ma non possiamo dire che il percorso per una completa riabilitazione sociale della cultura d’impresa sia finito. È innegabile che persista, soprattutto in certe fasce della società, un sentimento antindustriale, ma credo che questo atteggiamento sia più un pregiudizio fondato sulla mancanza di consapevolezza e di conoscenza del mondo delle imprese e delle tantissime storie di donne e di uomini che le guidano. La cultura d’impresa racconta e conferma quanto le imprese siano aperte alla collettività, ne interpretano i bisogni e si rendono attori principali per la costruzione di azioni a beneficio dell’intera collettività. Per cultura d’impresa non si intende, infatti, la passione saltuaria di imprenditori sensibili al mondo dell’arte e della cultura. C’è anche questo, ma la cultura d’impresa è co-progettare, costruire insieme, creare con e per la comunità e il territorio. Confindustria è da anni impegnata in questa direzione e con l’attuale Presidenza abbiamo tutta l’intenzione di proseguire e rafforzare questa azione».

Ad Alba si terranno le assemblee di Confindustria Cuneo, Ance Cuneo e Ggi, nonché il Forum nazionale della Piccola Industria

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urante Alba capitale della cultura d’impresa 2021 ci sarà spazio per importanti momenti istituzionali del Sistema Confindustria. Quelli salienti saranno quattro: le assemblee annuali di Confindustria Cuneo, di Ance Cuneo e del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo e il Forum nazionale della Piccola Industria. L’assemblea privata dell’organizzazione datoriale provinciale si terrà il 18 giugno al teatro sociale “Giorgio Busca” e sarà l’auspicato ritorno a un evento in presenza (l’ultimo, foto sopra, si svolse nel 2019, ospitato dalla Miroglio, sempre ad Alba, mentre nel 2020 l’emergenza sanitaria ha impedito l’appuntamento


Alba Capitale

Il Sistema Confindustria alla ribalta collettivo secondo tradizione). Ospite dell’incontro sarà il presidente Carlo Bonomi. In quell’occasione sarà portata in votazione la proposta del Consiglio generale di prorogare di due anni l’attuale squadra di presidenza capitanata da Mauro Gola. Il Consiglio generale ha recepito l’input della Commissione di designazione, formata dai past president Franco Biraghi e Nicoletta Miroglio e dal componente votato dai probiviri Bruno Ceretto, la quale ha consultato la base associativa in merito al rinnovo del Presidente, il cui mandato scadeva a maggio. La totalità delle aziende interpellate ha espresso la richiesta di porogare la squadra di presidenza che, oltre

al presidente Gola, comprende i vicepresidenti Pierpaolo Carini, Roberta Ceretto, Marco Costamagna, Elena Lovera, Amilcare Merlo, Giuseppe Miroglio, Roberto Rolfo e Bartolomeo Salomone. Alla base della proposta sottoposta

all’assemblea c’è la volontà di mantenere salda la guida in mano a una squadra che ha fatto crescere Confindustria Cuneo e che ha supportato in modo eccellente le aziende durante la pandemia. All’inizio di luglio si terrà anche l’assemblea di Ance Cuneo, presieduta da Gabriele Gazzano. L’organizzazione è in corso e, mentre scriviamo, viene data per probabile la presenza all’evento del presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Gabriele Buia. Molti saranno i temi in discussione, inerenti a un comparto che può essere il motore della ripresa del Paese, fra i più colpiti dall’emergenza sanitaria, ma già negli anni precedenti interessato da problematicità significative connesse alla stagnazione dell’economia. Il 22 luglio sarà di scena l’assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori (Ggi) di Confindustria Cuneo, ospitata dal “Pala Alba Capitale”. Sarà l’occasione, per il presidente Matteo Rossi Sebaste e la sua squadra, di tracciare il bilancio del primo anno di mandato e di impostare nuovi progetti rientranti fra le attività del Ggi, anche con il fine di ampliare la già ampia base associativa con l’ingresso di nuovi colleghi. Tra il 5 e il 6 novembre si svolgerà il Forum nazionale della Piccola Industria. Venerdì 5 la sessione privata si terrà presso la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero; sabato 6 la sessione pubblica sarà ospitata dal Centro ricerche Ferrero. Si tratta dell’appuntamento annuale delle Pmi di Confindustria (circa il 98 per cento degli associati), presiedute da Carlo Robiglio, durante il quale si terrà la cerimonia di investitura della prossima città capitale della cultura d’impresa, la quale riceverà il testimone da Alba e organizzerà gli eventi del 2022.

Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Gabriele Gazzano, presidente di Ance Cuneo, e Matteo Rossi Sebaste, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo

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A guidarlo è Antonio Alunni, succeduto a Renzo Iorio. Ne fa parte Claudio Burlando, creatore del logo delle Capitali della cultura d’impresa

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l tavolo di lavoro che ha organizzato gli eventi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 ha agito in stretto contatto con il Gruppo tecnico cultura di Confindustria, anche grazie a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, la quale di esso fa parte. La collaborazione era iniziata con il precedente Gruppo, presieduto da Renzo Iorio, e si è sviluppata con quello insediato dopo la nomina alla presidenza di Confindustria di Carlo Bonomi. Claudio Burlando ne fa parte ed è stato fra gli ideatori del premio, oltre che il creatore della grafica che contraddistingue il riconoscimento di Capitale nazionale della cultura d’impresa. I Gruppi tecnici di Confindustria sono organi tecnico-consultivi che coadiuvano il Consiglio di Presidenza e il Consiglio generale. Il Gruppo tecnico cultura, presieduto da Antonio Alunni, fa riferimento alla delega ad ambiente, sostenibilità e cultura della vicepresidente nazionale Maria Cristina Piovesana. Ne fanno parte: Pina Amarelli, Maria Anghileri, Cesare Avenia, Alessandro Beda, Davide Bollati, Claudio Burlando, Antonio Calabrò, Saverio Calia, Roberto Casini, Emiliano Cerasi, Innocenzo Cipolletta, Caterina Epis, Bruno Frangipani, Maria Cristina Gribaudi, Giancarlo Leone, Giam-

Alba Capitale

Il Gruppo tecnico CULTURA di Confindustria paolo Letta, Giovanni Lo Storto, Beatrice Lucarella, Giuseppe Lupo, Annamaria Malato, Lucia Nardi, Patricia Navarra, Silvia Nicolis, Patrizia Alma Pacini, Mariella Pappalepore, Elisabetta Patti, Giovanna Ricuperati, Francesco Rutelli, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Giorgio Sotira, Roberto Vavassori e Stefano Zapponini. Il Gruppo ha l’obiettivo di alimentare e costruire attività che concorrono alla diffusione della cultura d’impresa e alla valorizzazione della cultura come leva di sviluppo e di identità competitiva per il tessuto industriale del Paese. «La cultura è un elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile e diffuso», è l’opinione dell’attuale presidente, Antonio Alunni. «Il ruolo dell’impresa è fondamentale per creare un sistema armonico nel quale crescita economica e sociale di ogni territorio vadano di pari passo». Alunni, nato a Terni nel 1971, laureato in economia e commercio presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dal 2000 ricopre la carica di presidente e di amministratore delegato prima e ora di amministratore unico della Fucine Umbre, azienda produttrice di componenti stampati a caldo in materiali metallici, specializzata nella realizzazione di particolari ad alto contenuto

tecnologico destinati in prevalenza al settore aeronautico. Prima della nomina a presidente di Confindustria Umbria, avvenuta nell’ottobre 2017, è stato vicepresidente con delega all’innovazione e all’organizzazione. Dal 2020 presiede Gruppo tecnico cultura di Confindustria nazionale. Inoltre è presidente dell’Umbria Digital Innovation Hub, vicepresidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza-Aiad, membro del Consiglio generale di Confindustria nazionale, fa parte del Comitato di indirizzo della Fondazione Carit ed è consigliere della Banca d’Italia, succursale di Perugia.

Antonio Alunni presiede il Gruppo tecnico cultura di Confindustria nazionale


www.itt.com divisione ITT Motion Technologies

Innovazione, persone e sostenibilità La divisione ITT Motion Technologies è parte di ITT, gruppo multinazionale statunitense con oltre 10.000 dipendenti in 35 Paesi in tutto il mondo. ITT Motion Technologies, con headquarters a Barge, con 25 sedi nel mondo, è leader nella progettazione e nella produzione di pastiglie e componenti per sistemi frenanti e di assorbimento dell’energia per l’industria automobilistica globale, per il mondo del trasporto su rotaia e per il settore della difesa.


Il Comune sottolinea anche i risvolti promozionali

La città è pronta per lo storico appuntamento La pandemia ha avuto ripercussioni significative sulle manifestazioni clou della capitale delle Langhe. La Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba del 2020 ha dovuto sospendere gli eventi in presenza alla terza settimana del cartellone. Ma non è venuta meno la volontà di non arrendersi e di proseguire sulla strada della promozione del territorio e delle sue eccellenze. Gli eventi di Alba capitale della cultura d’impresa vanno anche in questo senso

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Beppe Malò

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a rassegna di eventi allestiti per Alba capitale della cultura d’impresa avrà ufficialmente inizio venerdì 7 maggio alle 17,30 con il taglio del nastro e l’inaugurazione del “Pala Alba Capitale” sorto in piazza San Paolo che, sino alla fine dell’anno, sarà il cuore pulsante degli oltre cento appuntamenti che si alterneranno su quel palco e non solo. Informazione, cultura, lavoro, turismo, formazione, concerti, convegni, progetti con le scuole, approfondimenti tematici e tantissimi altri argomenti “locali e globali” saranno il filo conduttore di un’esperienza che per otto mesi catalizzerà sulla capitale delle Langhe l’interesse dei mass media, delle aziende, del territorio e di tutti gli attori protagonistici che hanno consentito ad Alba di ottenere da Confindustria il riconoscimento superando la concorrenza di città come Bari e Torino. «La prima cosa che mi viene in mente pen-

L’orgoglio, la determinata collaborazione e i fondati auspici di successo del sindaco di Alba, Carlo Bo, della sua vice, Carlotta Boffa, e dell’assessore comunale al turismo, Emanuele Bolla

sando ad Alba capitale della cultura d’impresa», racconta il sindaco, Carlo Bo, «è il moto d’orgoglio che ho provato quando ci venne comunicato che la città aveva meritato un riconoscimento tanto prestigioso. Si tratta di un primato che, prima di tutto, dev’essere condiviso con il territorio di cui Alba è capofila e che ha concorso in modo determinante a creare l’humus che ha consentito la crescita della capacità quasi unica di fare impresa che ci caratterizza». Icona e simbolo di Alba capitale è indubbiamente la Ferrero. E poi? «Certo la Ferrero rappresenta una realtà di riferimento per i risultati ottenuti, per l’interpretazione del concetto della responsabilità, per la reputazione internazionale e per il ruolo avuto nello sviluppo del nostro territorio. Ma alle spalle della grande multinazionale alimentare abbiamo un tessuto industriale, di Pmi, di artigiani, di commercianti e di produttori che non sono semplicemente bravi


Alba Capitale e sani imprenditori. Sono capitani d’industria in quanto motivati a produrre ricchezza guardando al futuro, alle prossime generazioni. Quando parlo con loro, coniugano il verbo fare mai al passato, ma sempre al futuro, legando il bene della propria azienda con quello delle persone e, di conseguenza, della comunità locale. È questo, credo, il “segreto” del successo della nostra cultura d’impresa, insieme con lo spirito che storicamente ispira i “piccoli” a diventare più grandi, alla generosità, al coraggio e alla resilienza di cui abbiamo dato prova a fronte di tante avversità come la grande alluvione del novembre1994. Allora si ripartì da zero e proprio la Ferrero stupì il mondo con le immagini degli operai che spalavano il fango nello stabilimento di via Vivaro». Anche il vicesindaco e assessore comunale alla cultura, Carlotta Boffa, conferma il grande valore del riconoscimento di Alba quale capitale della cultura d’impresa. «In questi mesi», sottolinea Carlotta Boffa, «l’Assessorato alla cultura ha seguito con molta attenzione la preparazione degli eventi e i contenuti della rassegna. È stato un impegno rilevante per la vastità del programma e per la necessità di fornire risposte adeguate a una così grande responsabilità. Siamo molto compiaciuti per la possibilità che si offre alla nostra città e al territorio di ospitare gli eventi messi in calendario. Per noi rappresenta un’occasione unica per accogliere ad Alba imprese, imprenditori, studiosi e giovani che vorranno utilizzare gli strumenti, dai webinar ai gaming, per approcciare nel modo più corretto

Carlotta Boffa ed Emanuele Bolla, vicesindaco e assessore alla cultura e assessore comunale al turismo di Alba. Per entrambi Alba capitale della cultura d’impresa 2021 è una grande opportunità per la città

il mondo del lavoro. Alba città capitale nazionale della cultura d’impresa sarà l’occasione per studiare la nostra capacità di fare impresa e mostrarla al mondo insieme con la nostra “grande bellezza”». Dal canto suo, l’assessore comunale al turismo, Emanuele Bolla, sottolinea l’aspetto promozionale per la città e il comprensorio albese

Il cantiere per la realizzazione del “Pala Alba Capitale” che resterà in piazza San Paolo sino alla conclusione del programma della manifestazione promossa da Confindustria Cuneo, ospitandone la gran parte e dando la possibilità di farli svolgere in streaming

della serie di eventi che si succederanno da maggio a dicembre. «Sarà un grandissimo momento per la nostra città, un’occasione di promozione che ci rende molto orgogliosi. Sarà una bellissima opportunità di successo che accomuna nel risultato il lavoro degli organizzatori, di Confindustria Cuneo, di Alba e di tutta la Langa e il Roero. Arriveranno in città nomi di assoluto prestigio in molti settori: arte, cultura, spettacolo, economia e tantissimo altro. Sarà l’occasione per confrontarci, per imparare, per ascoltare personalità di altissimo prestigio. Ciò che renderà unica questa esperienza è l’alta qualità dei relatori, degli incontri, delle aziende e degli eventi previsti da un cartellone che si articola in quasi settanta pagine. Per la città anche il riverbero in chiave turistica sarà, certamente, di altissima qualità. Quindi è giusto ricordare con immensa gratitudine tutte le persone che hanno reso possibile questa rassegna che Alba saprà rendere unica e indimenticabile».

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Obiettivo del progetto: mettere in scena il lavoro

“UN PASSO ALLA VOLTA” DI UNA GRANDE STORIA

Il docufilm prodotto da Confindustria Cuneo con la collaborazione di Fondazione Radici debutterà a giugno. Il 7 maggio sarà proposto il nuovo teaser

Marcello Pasquero

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arà presentato in occasione dell’opening di Alba Capitale della

Cultura d’impresa del 7 maggio il nuovo teaser del docufilm “Un passo

alla volta” del regista Max Chicco, la cui prima è prevista a giugno e rappresenterà uno dei momenti più attesi della manifestazione. Il regista torinese commenta a “Made In Cuneo”: «Mettere in scena, in un documentario, la cultura d’impresa di Alba e dell’albese. Era questo l’obiettivo di Confindustria Cuneo e Fondazione Radici, rispettivamente produttore e produttore associato di “Un passo alla volta”. La missione era chiara: mettere

La cultura d’impresa di Alba e dell’albese in un documentario che... non è “solo” un documentario

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Alba Capitale in scena il lavoro. La scelta di

Cuneo e Fondazione Radici e con

affidarsi a un regista di fiction

una guida d’eccezione, il fotogra-

tradiva però, fin dall’inizio, l’in-

fo Bruno Murialdo, ho iniziato a

tenzione di puntare a un’opera

incontrare storici, giornalisti, an-

che fosse più di un “semplice”

tropologi e rappresentanti della

documentario. Un’opera che

vita politica albese. Un pensiero

rendesse giustizia all’impegno e

va a don Renzo Costamagna,

al coraggio dei grandi imprendi-

scomparso il 30 settembre 2020,

tori che hanno permesso di far

non prima di avermi spiegato la

conoscere Alba in tutto il mondo.

sua lettura del “miracolo” Alba.

Avevo lavorato in passato in

“Armato” di un solo registratore,

Langhe e Roero, aree che cono-

ho realizzato decine di interviste.

scevo molto bene e dove venivo

Per capire come realizzare il film

sempre volentieri, ma raccontare

dovevo prima avere ben chiaro

la cultura d’impresa di questa

il substrato su cui è cresciuta la

terra rappresentava una vera

cultura d’impresa di Alba, una

e propria sfida. Sapevo che per

cittadina di trentamila anime,

riuscirci mi sarei dovuto calare

più piccola di centinaia di città

nella realtà albese, viverla gior-

italiane, eppure, diventata capi-

no per giorno, diventarne parte e

tale nazionale grazie al ricono-

così ho fatto».

scimento di Confindustria».

Una sfida durata quasi un anno,

Nella seconda fase il regista to-

con più fasi: «Nei primi mesi,

rinese ha lasciato il registratore

con il supporto di Confindustria

e imbracciato la telecamera per

Il regista Max Chicco, che nella fase preparatoria del progetto, accompagnato da Bruno Murialdo, ha incontrato storici, giornalisti, antropologi e rappresentanti della vita politica albese, afferma: «Un pensiero particolare va a don Renzo Costamagna, scomparso il 30 settembre 2020, non prima di avermi spiegato la sua lettura del “miracolo” Alba»

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filmare una ventina di interviste, per un totale di oltre cinquanta ore di testimonianze, in gran parte di imprenditori attivi nei più disperati settori della manifattura. Una parte rilevante delle immagini è stata girata all’interno delle stesse fabbriche e degli impianti produttivi per testimoniare l’avanzamento della tecnica e della tecnologia delle aziende del territorio con immagini particolarmente suggestive realizzate con l’aiuto di droni. «Sono tornato al documentario

armonica rappresenta una gran-

dopo oltre 26 anni, dall’esperienza con la factory “I cammelli” del regista Daniele Segre.

fico nell’albese. Il direttore gli ha

de sfida per qualsiasi regista. Il mio ruolo è stato quello di mixare i vari ingredienti, con equilibrio». Abbiamo chiesto all’autore alcune anticipazioni sul docufilm: «Non voglio rovinare la sorpresa, specie riguardo al finale. Quello che si può dire è che il protagonista è un fotografo che vive a Roma, è originario di Alba, e ritorna dopo tanti anni perché il suo giornale gli ha commissionato un servizio fotograchiesto di raccontare il successo di un territorio che il protagonista si era lasciato alle spalle. Il

Le riprese hanno qualità cinematografica: “Un passo alla volta” sarà uno dei primi film a uscire nei cinema, alla riapertura delle sale

L’ambizione è realizzare un’opera che abbia un percorso non solo su canali come Amazon o Netflix, ma anche nei festival nazionali e internazionali e nei cinema

ritorno nella casa paterna, rimasta come cristallizzata nel tempo e l’incontro con un anziano che consegnerà al protagonista una misteriosa cassa piena di fotografie e di filmini in super 8 daranno il là alla storia. Nel docufilm andranno in scena filmati d’epoca, ma anche filmati creati ad hoc e antichizzati. Per questo

La parte documentaristica è forte nel docufilm, ma non poteva bastare per raccontare la crescita industriale di Alba», precisa Max Chicco, aggiungendo: «Per questo abbiamo trovato una casa abbandonata in alta Langa, a Gorzegno, dove abbiamo girato per quattro giorni, con una troupe, con cameraman, un direttore della fotografia, fonici e con tre attori professionisti». Chicco sottolinea: «Il documentario e la fiction sono due linguaggi profondamente diversi. Farli sposare creando un’opera

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voglio ringraziare le associazioni, la Fondazione Ferrero, il Centro studi “Beppe Fenoglio”, Antonio Buccolo, ma anche lo stesso Bruno Murialdo che ha messo a disposizione il proprio archivio di immagini, oltre tutte le persone che mi hanno aperto la porta credendo in questo progetto. Il film racconterà al mondo la città di Alba». Un obiettivo compreso dal Comune di Alba che ha sostenuto la realizzazione del film con un importante contributo capendo l’importanza dell’opera, anche in


Alba Capitale chiave turistica, con tra i maggiori sostenitori l’assessore al turismo, Emanuele Bolla. L’ambientazione parte dagli anni Ottanta del secolo scorso, fasi decisive per la crescita della vocazione industriale albese. I tre attori sono Luigi Colasanto, che interpreta il protagonista da giovane, Guido Ruffa, il Lupo Lucio della “Melevisione”, che impersona il protagonista da anziano e Franco Barbero, spalla di Macario in molti film e attore di teatro particolarmente apprezzato. Barbero amico di famiglia del protagonista, consegnerà una scatola piena di cimeli, conservata per anni dando il via alla storia. Il film avrà una durata di circa 80 minuti e sarà interamente realizzato in tecnologia 4K, la qualità per il grande schermo dei cinema: «Fin dall’inizio ho percepito da Confindustria Cuneo e da Fondazione Radici l’ambizione di realizzare un’opera che potesse avere un percorso non solo su canali come Amazon o Netflix, ma anche nei festival nazionali e internazionali e nei cinema. Per questo tutte le riprese sono state realizzate con qualità cinematografica, adatte al grande schermo».

Max Chicco, un regista dalla fulgida carriera La carriera di regista di Max Chicco inizia nel 1993, con la realizzazione di alcuni documentari presso la “Cammelli Factory” (con la supervisione del regista Daniele Segre), distribuiti a Rai3. Lo stesso anno dirige il documentario “Il sig. Rossi prese il fucile” che vince il Torino Film Festival, sezione “Spazio Italia”. Nel 1995 fonda la casa di produzione Meibi (tuttora attiva), con la quale ha prodotto e realizzato la maggior parte delle sue produzioni. Dal 1996 al 1998 dirige una serie di cortometraggi in 35 mm presentati in festival internazionali. Dal 1998 al 2009 lavora in qualità di regista e autore televisivo presso la sede Rai di Torino per i canali satellitari e digitali Rai Show, Rai Cinema, Rai Premium. Nel 1999 si trasferisce a New York e realizza per conto di RaiSat speciali da Broadway e documentari sul cinema indie statunitense, tutti programmati nello stesso anno su RaiSat Cinema. Nel 2001 è testimone a New York della tragedia delle Twin Towers e in quella triste occasione realizza un documentario “Twin Towers: una tragedia americana” venduto a Fox tv e presentato al festival Cinéma du réel di Parigi. Nel 2004 viene chiamato da RaiSat per curare direttamente da Torino il primo anno della programmazione per i primi canali digitali terrestri (Rai Doc, Rai Scuola). In quell’anno Max Chicco dirige tutta la programmazione dei due canali sperimentali. Nel 2006 si occupa per conto della Rai di parte della programmazione culturale in occasione delle Olimpiadi di Torino con il programma “Le Olimpiadi della cultura”. Nel 2007 con la sua Meibi vince un bando di produzione e realizzazione materiale pubblicitario per conto dell’Ente turismo Alba, Bra, Langhe e Roero, realizzando nei tre anni seguenti una serie di filmati, cortometraggi e spot per conto di importanti aziende del vino. Nello stesso anno produce e dirige il suo film d’esordio, “Saddam”, distribuito dalla Millennium Storm, interpretato da Frank Adonis (“Toro scatenato” e “Goodfellas”). Tra il 2009 e il 2011 dirige il progetto audiovisivo “Seven” sulla produzione ecosostenibile del vino in Piemonte, finanziato da Ministero delle attività produttive, Unione europea e Antica Cantina di Canelli, che lo porta a presentare le sue produzioni in anteprima mondiale presso l’Expo di Shanghai nel 2010 e presso le Nazioni Unite a New York (22 settembre 2010). Dal 2011 realizza una serie di spot per brand quali Fisac, MovieOnDemand, Libero e produzioni corporate per Martini & Rossi, Ramazzotti, Pernod-Richard, Lovable, Paravia, Italfer spa. Nel gennaio 2013 viene selezionato in qualità di produttore dalla Biennale College per la produzione del film lungometraggio “Yuri Esposito”. Il film è stato presentato al settantesimo Festival di Venezia. Nel 2017 realizza il mediometraggio “Amore grande-A big love” interpretato da Paolo Graziosi che, presentato in molti festival internazionali, vince dodici premi (tra cui il Boston International Film Festival e il Queens World Film Festival) ed è stato acquistato dalla Hewes Pictures di New York e distribuito su Amazon Prime Usa & Uk. Il mediometraggio è stato inoltre proiettato in anteprima presso il MoMa di New York e al Chinese Theatre di Los Angeles. Nel 2019 produce il lungometraggio “Nijole” di Sandro Bozzolo, una coproduzione internazionale Lituania-Italia-Colombia, presentato al Leipzig Dok e al Biografilm di Bologna. Nello stesso anno, in collaborazione con l’istituto “Fermi-Galilei” di Ciriè, vince il bando “Visioni Fuori Luogo Cinema” per la Scuola Miur-Mibac con il progetto di formazione e realizzazione “La fabbrica del sogno”. Il progetto vince il bando Mae indetto dal Ministero degli esteri e della cooperazione per l’internazionalizzazione del cinema indipendente.

“Un passo alla volta” sarà uno dei primi film a uscire nei cinema nella stagione estiva, alla riapertura delle sale: una concomitanza che potrebbe accrescere ancor più l’attenzione intorno a questo docufilm.

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Anche il fotografo Bruno Murialdo (sotto, a destra) ha collaborato alla realizzazione del docufilm. In queste pagine esprime il suo punto di vista, intriso di liricità, riguardo all’opera realizzata nei mesi del Covid

Un territorio sì fortunato, ma grazie alla genialità di tanti visionari che hanno saputo “vedere oltre” e alla voglia di lavorare di tutti

L’opera di Max Chicco commentata da chi l’ha vista nascere

No, non è merito della dea bendata

A

Bruno Murialdo

lba e le Langhe potrebbero far parte delle sette meraviglie del mondo, non soltanto per il paesaggio che muta e si trasforma a ogni curva, ma anche per l’umanità, per quello che nell’arco dei secoli le generazioni succedutesi su queste colline sono riuscite a fare e a portare su nostro pianeta.

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Per Platone il bello è ciò che la natura offre all’occhio e alla mente: proporzione, armonia, ordine e misura. Questo aforisma lo si potrebbe pensare scritto come omaggio al nostro paesaggio, ai pensieri che molti sognatori ci hanno lasciato, alla costante opera proseguita per secoli nel mantenere le tradizioni e, al tempo stesso, per esaltare la modernità. Molti considerano Alba e le Langhe una terra baciata dalla fortuna, con un passato di tracce letterarie e poetiche interpreti del bello e del brutto della storia e di visionari unici e assoluti. In quest’ultima categoria potremmo citare, in un elenco assolutamente incompleto, Michele Ferrero che ha fatto tutto ciò che

gli altri pensavano che non andasse fatto; Cesare Giaccone, uno dei più grandi chef, dalla fama riconosciuta in tutto il mondo; Romano Levi, il “grappaiolo angelico” che ha saputo mescolare arte, poesia ed enologia; mons. Giovanni Battista Gianolio, il quale ha capito prima di ogni altro l’importanza dell’industria etica; Luciano Degiacomi l’imperturbabile e ruvido esaltatore del gusto... e si potrebbe continuare


Alba Capitale quasi all’infinito richiamando alla memoria personalità che non hanno dormito la notte per creare il futuro. Forse non è ridondante ribadire che Alba, ma anche la nostra provincia, con la propria storia, sono un esempio importante, e già molto ben seguito, per i giovani imprenditori. Le nostre opere di mestiere non dormono negli scantinati o nelle biblioteche, sono ovunque nel mondo; i nostri quadri d’autore sono realtà che possiamo vedere e toccare, realtà letterarie, realtà contadine, artigianali e industriali, concretizzate da uomini e

rimarrà una testimonianza di un territorio che non si è mai arreso e tanto meno intende farlo oggi. Il docufilm, racconta il regista, parte dalla volontà di testimoniare come il lavoro, la voglia di lavorare, ad Alba e nelle Langhe, abbiano mutato non solo l’aspetto economico, ma anche quello sociologico. “Un passo alla volta” è un titolo emblematico: vi si racconta la vita degli ultimi decenni di questo territorio. Il punto di inizio della vicenda è costituito dagli

ne di diversi imprenditori, avvia un nuovo cambiamento epocale dopo quello iniziato poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, sempre a seguito della sua piccola-grande “rivoluzione industriale”. Il fotografo di un giornale viene mandato adl Alba dal caporedattore a realizzare un reportage sul lavoro d’impresa e all’arrivo in quella che è la sua casa nativa viene accolto da un anziano langhetto che ha trovato una cassa nascosta nello scantinato di un cascinale. L’escamotage cinematografico permette, attraverso la fiction di fare il salto e di entrare nella sfera del documentario. Max Chicco è molto soddisfatto del lavoro svolto e sempre più convinto, ora che l’ha conosciuta meglio, che l’albesità abbia una marcia in più, la quale fa

anni Ottanta del secolo scoro, quando Alba, grazie all’intuizio-

volare il territorio come una farfalla sui fiori di un’economia che tuttora brilla come un diamante.

donne che, “un passo alla volta”, hanno creato un vero prodigio. Confindustria ha individuato

SPETTACOLO

PALA ALBA CAPITALE

Alba come capitale italiana della cultura d’impresa 2021, una scelta che cade a pennello per consentire di fare il punto su ciò che si è fatto e su ciò che ancora si deve fare. Malgrado il momento difficile dovuto al Covid, l’entu-

IN STREAMING

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GIUGNO ANTEPRIMA ASSOLUTA

siasmo di fare bene non manca, anzi è ancor maggiore di quanto lo sarebbe stato in un periodo “normale”, e il programma degli

Momenti della lavorazione del docufilm “Un passo alla volta” diretto dal regista Max Chicco, realizzato anche quale memoria a lungo termine degli eventi di Alba capitale d’impresa 2021, manifestazione che certo lascerà un segno nella storia delle Langhe

eventi con sano ottimismo è stato pianificato e molto ampliato, con la creatività e la fantasia come sempre protagoniste. Il regista torinese Max Chicco ha terminato le riprese del docufilm “Un passo alla volta” prodotto da Confindustria Cuneo con la collaborazione di Fondazione Radici, al quale ho collaborato con molta passione, girato durante il difficile periodo della pandemia. Nonostante questo, e anzi anche grazie a questo, la pellicola

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Marcello Pasquero SPETTACOLO

TEATRO SOCIALE

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OTTOBRE “LO STRAORDINARIO”

S

arà uno degli appuntamenti più attesi della stagione teatrale 20212022 “Lo straordinario”, lo spettacolo originale ideato, scritto e diretto da Paolo Tibaldi pensando all’anno di Alba capitale della cultura d’impresa. Lasciamo il compito di presentare l’opera all’attore albese: «“Lo straordinario” sarà uno spettacolo che racconterà, attraverso la prosa, il percorso di Alba e le virtù, ma anche le peculiarità, e perché no?, i difetti, che l’hanno portata a essere riconosciuta come tale. Sul palco sarò accompagnato da una voce

Tibald Paolo

“Lo straordinario” è il titolo della rappresentazione che Paolo Tibaldi, affiancato dalla voce d’eccellenza di Massimo Dapporto, proporrà in anteprima assoluta il 15 ottobre al Teatro sociale di Alba

Titolo Tibaldi Titolo Tibaldi Titolo Tibaldi

d’eccellenza, quella di Massimo Dapporto, uno degli attori italiani più celebri al mondo». Dietro le quinte ci sarà l’aiuto regista Mario Bois, a fianco di Tibaldi in numerose opere teatrali di successo. «“Lo straordinario” è un titolo emblematico, è un termine che viene usato con doppia valenza per indicare qualcosa di fuori dall’ordinario, ma anche per indicare le ore lavorate oltre il proprio orario di operatività. Lo straordinario è il tempo prezioso dedicato a svolgere mansioni utili a raggiungere un traguardo necessario, guidate da quella ambissiòn, che non lascia incompiuti i gesti fon-

Lo scorso agosto, presso la cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra, in provincia di Asti, Paolo Tibaldi (classe 1989) ha ricevuto il premio “Davide Lajolo” attribuitogli dalla giuria perché «sa trarre da un testo letterario l’andamento teatrale di un racconto orale»

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damentali e significativi, e mantiene sempre chiaro un ottimismo discreto per i suoi obiettivi», aggiunge Tibaldi che sta completando un lavoro, iniziato a fine 2020, di ricerca per la sceneggiatura: «Ho voluto incontrare imprenditori, storici, giornalisti e politici per ricostruire la crescita industriale della città di Alba». L’attore albese precisa: «Non mi piace parlare di miracolo, un miracolo è qualcosa che piove dall’alto e che accade casualmente, quello della città di Alba ha nulla di casuale, è stato un miracolo coltivato, voluto e fortemente cercato, fatto di grandi personaggi che hanno creduto di potersi affrancare dalla malora con il lavoro, prendendosi dei rischi e ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti». È ancora presto per aprire le quinte su uno spettacolo che andrà in scena per la prima assoluta il 15 ottobre nel Teatro sociale di Alba, ma Tibaldi anticipa: «Accanto a quanto sia possibile rivelare in una presen-


ldi tazione sinottica della rappresentazione, possiamo dire che non mancheranno simboli molto significativi negli oggetti di scena e nella scenografia, per condurre a un finale che esalterà la solidità del passato e del presente, proiettati verso il futuro della “Grande azienda Alba”». Lo spettacolo avrà un unico atto, durerà circa un’ora e mezza e ci sarà molta albesità sul palco: «Non c’è ad Alba un momento che non sia propizio per incontrarsi “sotto l’orologio” (quello all’inizio di via Maestra, cioè

Alba Capitale Attore, autore, regista Paolo Tibaldi, attore piemontese, classe 1989, si appassiona alla recitazione sin dalla tenera età. A 19 anni comincia l’effettiva formazione presso il Teatro delle dieci di Torino, diretto da Massimo Scaglione. Prosegue specializzandosi presso la scuola “Paolo Grassi” di Milano. L’aspetto formativo non finisce qui. Segue infatti insegnanti come Michael Margotta e Danni Lemmo dell’Actor Studio di New York, e il metodo divulgato da Sergei Ostrenko. La sua attività artistica si dipana nel panorama italiano su più fronti: dal teatro di prosa classico e contemporaneo (“Variazioni

enigmatiche” di Éric-Emmanuel Schmitt, “Il calapranzi” di Harold Pinter, “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, “I sette a Tebe” di Eschilo, “L’angelo di Caino” di Luigi Santucci, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde, ecc.), all’interpretazione di personaggi in svariate fiction di entità cine/televisiva (“Una questione privata”, regia dei fratelli Taviani; “Processo a Mata Hari”, regia di Rossana Patrizia Siclari; “Mia madre”, regia di Ricky Tognazzi”; “La leggenda del bandito e del campione”, regia di Lodovico Gasparini). Ad Alba, dove vive, si occupa dell’attività laboratoriale con gli studenti delle scuole superiori, lavorando sul linguaggio teatrale, veicolo di messaggi. Da dodici anni svolge un’intensa operazione culturale che si occupa della diffusione di rappresentazioni in prosa ricche di significato e passione per il territorio, in parallelo con la collaborazione con la Compagnia del nostro teatro di Sinio, diretta da Oscar Barile, autore teatrale, attore e regista. Nel 2017 Paolo ha dato vita alla rubrica “Abitare il piemontese” su “Gazzetta d’Alba”. Vanta inoltre esperienze di regia teatrale: “Our town” di Thornton Wilder, “Le donne al Parlamento” di Aristofane e “La bottega dell’orefice” di Karol Woityla. Nel 2020 ha ricevuto il premio “Davide Lajolo” con questa motivazione: «A Paolo Tibaldi, che sa trarre da un testo letterario l’andamento teatrale di un racconto orale». Conoscitore dell’opera letteraria di Beppe Fenoglio, divulga le opere dello scrittore agli studenti in tutta Italia, sia con passeggiate sui luoghi di ambientazione, sia attraverso le discipline teatrali.

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ABITARE IL PIEMONTESE 03 01 30 SPETTACOLO

Tre serate al “Pala Alba capitale” durante le quali la lingua madre della nostra terra sarà grande protagonista

via Vittorio Emanuele II, all’angolo con piazza Michele Ferrero, già piazza Savona, ndr) e discutere la nascita, lo sviluppo e la crescita di nuovi progetti. Sono discorsi animati dall’onesto pragmatismo “langhet”, mai vani, intrisi di parole che, come mattoncini, hanno permesso ai grandi imprenditori di valutare la scelta giusta, di “studié” la migliore strategia per costruire la fattibilità, la solidità e la condivisione dei loro progetti sul territorio». Tibaldi conclude: «Così il seme genuino, in una buona terra di umiltà e impegno, è germogliato, ha portato frutti e ha cresciuto un albero “maestro”, un saggio custode di una preziosa identità genetica, che dalla solidità delle sue radici al rinnovo costante di ogni stagione, saprà indicare giorno dopo giorno la luce dell’Alba di domani».

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SPETTACOLO

SPETTACOLO

PALA ALBA CAPITALE

PALA ALBA CAPITALE

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

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GIUGNO

“A

bitare il piemontese”, la fortunata rubrica di Paolo Tibaldi, ogni settimana in edicola su “Gazzetta d’Alba”, arriverà sul palco del “Pala Alba Capitale” per tre serate dedicate alle parole piemontesi legate al mondo del lavoro. Sono state 210 le uscite, a partire da novembre 2016: «La prima parola pubblicata è stata “scacaròt”. La rubrica è piaciuta molto e mi capita spesso che i lettori mi fermino per strada per indicarmi il loro termine preferito, oppure per suggerirmi la prossima parola da descrivere», spiega Tibaldi che tra tante espressioni dialettali ne ha alcune a cui è più affezionato: «Le parole che hanno avuto maggiore successo sono “neh”, “ghëddo”, “rabadan”, “bòia fàuss”, “gilet” e posso dire che siano anche le mie preferite. Ma il piemontese regala sempre grandi sorprese». Il progetto è nato quasi per scherzo, però nasconde un profondo valore culturale: «“Abitare il piemontese” è un’iniziativa sulle tradizioni popolari. Lo scopo è la salvaguardia e la divulgazione linguistica attraverso canali social, radiofonici e giornalistici. Una lingua può essere definita viva soltanto se la si mantiene viva. La parola è il prolungamento di uno stato d’animo. Le parole fanno parte di un modo di vivere che va a toccare le corde più intime ed emotive; alcune espressioni tipiche regionali forgiano il carattere di società e persone: il pudore, la prudenza, la grazia

LUGLIO

SETTEMBRE

di pensiero o il pragmatismo di azione. Basti pensare, per esempio, che in lingua piemontese non esiste l’espressione “Ti amo” e neppure “Ti odio”. Non è privazione emotiva, bensì “C’è bisogno di fatti e non di parole”: così rispondono saggiamente alcuni ottuagenari». Tibaldi aggiunge riguardo alle tre serate del 3 giugno, del primo luglio e del 30 settembre: «Sul palco del “Pala Alba Capitale”, attraverso alcune determinanti parole e gli aneddoti legati a esse, faremo sì che la divulgazione del piemontese non sia mera adorazione della cenere, ma custodia di un fuoco dal profondo valore culturale. La narrazione spazierà tra momenti umoristici, altri emotivi, attraverso curiosità legate a etimologie e aneddoti, talvolta rocamboleschi (comunque documentati). Ci sarà da divertirsi, insomma, ma anche da riflettere riscoprendo la meravigliosa lingua del nostro Piemonte».

L’intento di Paolo Tibaldi è divulgare la lingua piemontese attraverso i canali social, radiotelevisivi e giornalistici



L’autunno inverno dei brand Miroglio S F I L ATA

Sede Miroglio Via Santa Barbara

06

NOVEMBRE

SFILATA MIROGLIO

I

l Gruppo Miroglio contribuirà a completare l’intenso programma di Alba capitale della cultura

d’impresa 2021 organizzando una sfilata di moda. In puro stile fashion, i brand moda del Gruppo si presenteranno al gentile pubblico con un defilé in passerella incorniciato da una scenografia d’effetto (le foto che proponiamo si riferiscono a eventi degli anni passati, organizzati presso il PalaBlack di via Santa Barbara, quartier generale albese dell’azienda). Luci e musiche avvolgeranno gli ospiti invitati all’evento e li accompagneranno alla scoperta delle ultime collezioni, dei look e degli abbinamenti colori proposti per la stagione autunno inverno 2021.

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Alba Capitale

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Alba Capitale

Con 150 relatori provenienti da tutta Italia e dall’Europa

LA SESTA EDIZIONE SARÀ LIVE E DIGITALE La formula testata obtorto collo nel 2020 non ha limitato il seguito del festival, ma lo ha incrementato con eventi visualizzati online da circa 47.000 utenti, con una media di 500 partecipanti ognuno

Beppe Malò

E

conomia “circolare” significa produrre beni e servizi reintegrando gli ecosistemi (bio-

degradabilità) o valorizzando economicamente (riutilizzo, riciclo, recupero) i materiali che residuano dai processi produttivi: materiali che, invece, nell’economia “lineare” diventerebbero rifiuti. Per diffondere questo nuovo paradigma, economico e insieme ecologico, è nato nel 2016 Circonomia, il festival che quest’anno giunge alla sesta edizione. Promosso da Gmi (Greening Marketing Italia), Cooperativa Erica, Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale) ed Epr Comunicazione, Circonomia nelle prime cinque edizioni

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ha promosso convegni, incontri, eventi e dibattiti incentrati sull’economia circolare, rivolgendosi a un pubblico largo e non solo di addetti ai lavori, per mettere in mostra le idee, le discussioni, le economie, le buone pratiche imprenditoriali e amministrative, i cambiamenti sociali e culturali che hanno in comune l’attenzione al paradigma ecologico, al tema del rapporto tra l’agire umano e la salute degli ecosistemi. Nnumerose personalità hanno preso parte alle edizioni già andate in archivio: da Walter Veltroni a Domenico Siniscalco, da Kerry Kennedy a Oscar Farinetti, da Carlo Petrini a Gianni Mura, ma anche Michele Serra, Lorenzo Fioramonti, Cyril Dion, laria Capua, Tessa Gelisio e Gianrico Carofiglio, solo per citarne alcune. Nel 2020

Il festival si chiuderà, come da tradizione, nell’incantevole cornice di Novello, centro di quei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato patrimonio Unesco

l’emergenza sanitaria ha spinto i direttori artistici del festival, Roberto Cavallo e Roberto Della Seta, a modificare il format delle precedenti edizioni: sono nati così Circonomia digitale, con i Circonomia caffè e i convegni trasmessi in streaming su Circonomia tv, e Circonomia live, con eventi svolti in presenza ad Alba e a Novello. La formula non ha limitato il seguito del festival, ma lo ha incrementato con eventi visualizzati online da circa 47.000 utenti, con circa 500 partecipanti ognuno e un pubblico potenziale di oltre 10 milioni di cittadini, raggiunto grazie alle interviste e agli articoli dedicati da testate come la Rai, Ansa, “La Stampa” e “La Repubblica”, oltre a innumerevoli articoli pubblicati da testate locali, di settore e portali web. E così gli organizzatori hanno deciso di replicare, accrescendolo, il fortunato format da maggio a luglio con Circonomia digitale, dal 12 maggio al 28 luglio, e con gli eventi di Circonomia live dal 15 al 18 settembre ad Alba e Novello. Saranno coinvolti circa 150 relatori provenienti da tutta Italia e dall’Europa in numerosi appuntamenti come i Circonomia caffè, in programma tutti i mercoledì alle 11 dal 12 maggio


Nostra intervista al condirettore artistico, Roberto Della Seta, già presidente di Legambiente al 30 giugno, gli Aperitivi di Circonomia, novità di quest’anno, tutti i mercoledì di luglio alle 18, oltre a incontri ed eventi. Circonomia live, a settembre, non sarà da meno. Non mancherà, neppure quest’anno, una riflessione sul domani dell’economia circolare, tematica sempre più attuale, con un incontro dedicato ai materiali del futuro. Il festival si chiuderà, come da tradizione, nell’incantevole cornice di Novello, centro di quei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato patrimonio dell’Unesco. La sesta edizione, inserita a tutti gli effetti nel programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, sarà patrocinata dal Ministero della transizione ecologica e avrà al suo fianco Confindustria Cuneo e Novamont in veste di main sponsor; Fondazione Crc, Montello spa, Conou e Ricrea come gold sponsor; Go Rent, Esgeo, Ecopneus e CiAl come silver sponsor e i partner Erion, Cic-Consorzio italiano compostatori, Confindustria Cisambiente, Montecolino, Greenthesis, La Filippa, Assocarta e Dimar spa.

CONIUGARE ECONOMIA E AMBIENTE

La sostenibilità al centro dell’idea di un futuro vivibile

R

oberto Della Seta è giornalista, storico, parlamentare e, prima di ogni cosa, ambientalista. Dal 2003 al

presidente nazionale. Faccio questa premessa per sottolineare quale spazio abbia nella mia vita la conservazione dell’ambiente in cui viviamo e quanto sia importante collaborare per elaborare un’idea di futuro che metta al primis-

2007 è stato presidente nazionale di Legambiente ed è stato nominato responsabile ambiente nel primo Esecutivo del Partito democratico di cui ha preso parte alla fase costituente. È stato senatore eletto in Piemonte nelle liste Pd e capogruppo della Commissione ambiente di palazzo “Madama” nella XVI legislatura. Lasciato il Pd nel 2013 ha fondato “Green Italia” con Francesco Ferrante e Monica Fassoni. Collabora con diverse testate giornalistiche, alternando attività pubblicistica, politica e ricerca storica specie nell’àmbito della storia urbanistica e del pensiero politico. Come è entrato in contatto con il progetto Circonomia? «Dico spesso che Legambiente è la mia casa pubblica», sottolinea Della Seta. «Una casa, quella della causa ambientalista, dove sono entrato nel 1986 come obiettore di coscienza in servizio civile e dove sono rimasto fino al dicembre 2007, quando lasciai l’incarico di

simo posto in agenda il tema della sostenibilità. In questa direzione, nel 2016, ho incontrato dei compagni di viaggio: Roberto Cavallo, Emanuela Rosio, la Cooperativa Erica e l’ingegner PierPaolo Carini. Circonomia venne fuori così: come un’idea per approfondire il discorso sulle energie di territorio e fare comunicazione su un nuovo concetto di produrre nel segno della compatibilità ambientale: l’economia circolare. Ovvero il paradigma di una proposta in grado coniugare in modo semplice le ragioni dell’economia e quelle dell’ambiente. La “mission” che avevamo individuato era quella di spiegare che si può superare il paradosso degli anni ’80 per cui era ritenuto inevitabile che produzione e ambiente fossero fazioni in guerra. Circono-

Presidente nazionale di Legambiente dal 2003 al 2007, Roberto Della Seta è stato anche senatore ed è cofondatore dell’associazione “Green Italia”

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mia è un festival dove si declina e si discute di una nuova idea di sviluppo in grado di essere sostenibile dal nostro ambiente. Al centro di questa proposta c’è il concetto della materia prima che, a fine ciclo, diventa materia seconda per essere rientrare nel ciclo produttivo e così via. Le implicazioni pratiche sono evidentissime: meno consumo di materie prime, riduzione delle quantità e dei costi di smaltimento, meno consumo di energia e di risorse del pianeta. In questo percorso abbiamo trovato alleati molto motivati e preparati, come Egea, e giovani come i ragazzi albesi di “Friday for future” che, con il

Roberto Cavallo, condirettore artistico di Circonomia, fondatore della Cooperativa Erica, ed Emanuela Rosio, presidente del Direttivo di Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale)

loro impegno, stanno cambiando la sensibilità del grande pubblico nei confronti del tema della

dal 15 al 18 settembre, con

di cambiamento rappresen-

sostenibilità ambientale».

la speranza di poterla vivere

tata dal Piano di transizione

Quale sarà il contributo di Circonomia alla ras-

in presenza, dove parleremo,

ecologica. Il fatto che la mag-

segna Alba capitale della cultura d’impresa?

tra le altre cose, anche della

gior parte dei 200 miliardi di

«Nelle nostre intenzioni sarà un contributo

moda: una filiera dell’econo-

euro che arriveranno in Italia

decisamente interessante che si strutturerà

mia circolare da approfondire

grazie al Recovery fund siano

in due fasi e attraverso un programma assai

e dal grande potenziale. Pre-

destinati alla transizione eco-

ampio. Dalla seconda metà di maggio e sino a

senteremo quindi un rap-

logica è un’occasione straordi-

luglio produrremo appuntamenti settimanali

porto inedito di Circonomia

naria per compiere un epocale

via web per affrontare capitoli “monografici”

per raccontare come stanno

passo in avanti in direzione

sui temi ambientali. Si parlerà, ad esempio, dei

cambiando i comportamenti

di un futuro sostenibile. Non

rifiuti, di quelli prodotti da filiere speciali e mol-

individuali in materia di so-

tanto per il nostro pianeta che,

to presenti nella realtà produttive locali come

stenibilità ambientale. Da-

senza di noi, troverebbe presto

l’agricoltura, l’allevamento, l’utilizzo dei fitofar-

remo notizie incoraggianti e

un nuovo equilibrio, ma per

maci. Un altro contributo importante, questa

sfateremo il luogo comune per

consentire a noi di progettare

volta dal vivo, saranno due incontri nel corso

cui noi italiani siamo, quasi

e di mettere in pratica tutte le

dei quali quattro giovani albesi “interrogheran-

per definizione, nelle retrovie

misure di mitigazione indi-

no” sui temi ambientali politici e imprenditori

della classifica dell’amore e

spensabili per consentirci di

di chiara fama. Avremo poi una seconda fase,

rispetto per l’ambiente. Siamo,

vivere ancora e meglio di ora

invece, piuttosto virtuosi e “ri-

sulla Terra. La transizione sarà

cicloni”. Chiuderemo il 18 set-

anche una chiave essenziale

tembre ad Alba con Alessan-

per uscire dalla pandemia

dro Gassmann per un incontro

nella direzione giusta. Tornare

su sostenibilità ambientale,

semplicemente allo status quo

agribio e food. L’incontro ter-

ante sarebbe, infatti, un’im-

minerà con la premiazione dei

perdonabile e fatale errore.

“Green heroes”».

Dovremo “ripartire” in avanti e

Quale sarà il filo conduttore di

affrontare prima di ogni cosa

Circonomia 2021?

l’emergenza climatica. Non

«La filigrana del festival sarà

credo che avremo una secon-

quella grandissima occasione

da occasione per farlo!».

Alessandro Gassmann è già stato gradito ospite degli eventi di Circonomia e tornerà a esserlo in occasione del gran finale dell’edizione 2021

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Alba Capitale

DA MAGGIO A SETTEMBRE OSPITI FAMOSI E TEMI DI FORTE IMPATTO Alla ribalta anche i ragazzi di “Friday for future”

Q

uesto è il programma giorno per giorno dell’edizione 2021 di Circonomia, aggiornato alla data di chiusura di “Made In Cuneo”, ovvero venerdì 30 aprile. Quando scriviamo non sono da escludere, come per il resto del cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa, variazioni dovute sia alla necessità di adeguarsi alle normative precauzionali anticontagio, sia all’aggiunta di nuovi eventi o allo spostamento di date e orari. Al riguardo raccomandiamo la verifica, consultando il sito alba2021.confindustriacuneo.it, aggiornato in tempo reale sulle eventuali modifiche e del resto necessario per la prenotazione dei posti durante tutti gli appuntamenti in presenza di Alba capitale. Mercoledì 12 MAGGIO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “Energia e risparmio energetico, il 110%”. Con Tiziana Benassi (assessore all’ambiente del Comune di Parma), Annalisa Corrado (Kyoto club) e Fabio Vaghini (Gruppo Egea). Moderano Francesco Ferrante e Lorenza Stupino. Partecipano Gruppo Egea e Banca d’Alba. Mercoledì 19 MAGGIO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “Agricoltura 4.0, dal campo alla tavola-Quali sfide attendono il mondo agricolo nel solco della sostenibilità ambientale?”. Ne parleranno imprenditori, tecnici, docenti universitari e chef. Con Claudio Conterno, presidente Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Cuneo. Mercoledì 26 MAGGIO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “Il clima che verrà e le nuove sfide”. Con Luca Mercalli (presidente della Società Meteorologica Italiana), Antoine Buéno (saggista e

Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, ospite il 26 maggio

consigliere del Senato Francese), Serena Giacomin (meteorologa Mediaset e Il Meteo.it). Modera Elisabetta Ambrosi (“Il Fatto Quotidiano”). Mercoledì 9 GIUGNO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “Lavorare circolare, le nuove opportunità-Non soltanto ambiente, ma anche occupazione: il Green New Deal aprirà prospettive importanti anche nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Quali sono i lavori più richiesti dalle aziende italiane?”. Lo scopriremo insieme a imprenditori e a un testimonial d’eccezione: Tessa Gelisio.

Mercoledì 16 GIUGNO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “Pandemia e crisi ambientali, come essere resilienti?”. Con Rossana Cavallo (Università degli studi di Torino), Edo Ronchi (Fondazione Sviluppo sostenibile), Leonardo Becchetti (Università di Roma Tor Vergata), Marica Di Pierri (Centro documentazione conflitti ambientali), Aleksandar Rankovic (Iddri-Institut du Développement Durable et des Relations Internationales, Paris). Modera Roberto Della Seta. Lunedì 21 GIUGNO, ore 9,30, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “Next generation Eu Fund, politici e imprenditori rispondono ai giovani”. I ragazzi e le ragazze del movimento “Fridays for future interrogano il mondo della politica nazionale e degli imprenditori (Oscar Farinetti, GreenPea; PierPaolo Carini, Gruppo Egea; Eleonora Rizzuto, Bulgari; Daniela Ducato, Edilana; Catia Bastioli, Novamont): quale il futuro green del nostro Paese? Partecipano le aziende Gruppo Egea, Merlo e Alstom Ferroviaria. Mercoledì 30 GIUGNO, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “La bellezza dell’economia Lo chef tristellato Enrico Crippa sarà fra i relatori del Circonomia caffè previsto per il 19 maggio

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Alba Capitale tra digitale e innovazione-La pandemia ha accelerato la digitalizzazione nel nostro Paese, ma la strada verso l’innovazione è ancora lunga e passa dall’economia circolare. Quali sono le prospettive?”. Se ne parlierà con esperti del settore moderati da Alessandro Longo (Agendadigitale.eu).

PierPaolo Carini, ad del Gruppo Egea, risponderà alle domande dei ragazzi dei “Fridays for future”

circolare, gli scarti diventano cosmetici-Un rifiuto può diventare un cosmetico? E, se sì, è sicuro per la nostra salute?”. Ne parlano imprenditori ed esperti del settore, moderati dalla blogger Barbara Righini (Saicosatispalmi.it). Partecipano le aziende Lumacheria Italiana e Ftb (Barò Cosmetics). Giovedì 8 LUGLIO, ore 9,30, sala “Monviso” della sede del Gruppo Egea (corso Nino Bixio 8). Circonomia, “End of waste, a che punto siamo?-Da rifiuto a risorsa: l’‘end of waste’ è la leva indiscussa per il passaggio a un’economia di tipo ‘circolare’. Ma qual è la situazione nel nostro Paese? Cosa ne pensano istituzioni e imprenditori”, dialogo sulle urgenze per l’economia circolare. Interviene Maria Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria con deleghe ad ambiente, sostenibilità e cultura. Partecipano le aziende Calcestruzzi Stroppiana, Burgo Group, Sisea, Tritogom ed Editel. Mercoledì 14 LUGLIO, ore 18, “Pala Alba Capitale”. Aperitivo Circonomia, “L’economia circolare

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Mercoledì 21 LUGLIO, ore 18, “Pala Alba Capitale”. Aperitivo Circonomia, “Lo sviluppo dell’idrogeno nel nostro futuro-Idrogeno, economia circolare e mobilità sostenibile sono alcune delle strade da intraprendere verso la decarbonizzazione in Italia”, un punto con Alberto Dossi (H2It), Matteo Beccuti (Envipark), Giulia Monteleone (Enea), Marco Cerchio (Gruppo Egea). Modera Marta Bonucci (Fasi.biz). Partecipano le aziende Gruppo Egea, Alstom Ferroviaria e Bus Company. Mercoledì 28 LUGLIO, ore 18, “Pala Alba Capitale”. Aperitivo Circonomia, convegno sul tema “Dal green public procurement alla dematerializzazione: quanto conta la spinta gentile (nudge economy)”. Il concetto di nudge economy (ovvero sostegni positivi e suggerimenti che influenzano il processo di decisione di gruppi e individui) si applica in azioni di rilevanza strategica per l’economia circolare nel nostro Paese, come il Gpp (green public procurement, ovvero acquisti verdi nella pubblica Amministrazione) e la dematerializzazione dei documenti. Mercoledì 8 SETTEMBRE, ore 11, “Pala Alba Capitale”. Circonomia caffè, “L’economia circolare dell’olio-Raccoglierlo, trasformarlo, usarlo. L’olio che torna in circolo infinite volte”. Mercoledì 15 SETTEMBRE, ore 9,30-17,30, “Pala Alba Capitale”. Corso per giornalisti, “Le parole, i verbi, i tempi dell’economia circolare”. In collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Piemonte. Partecipano le aziende Gruppo Egea, Acqua Sant’Anna, Acsr, Benassi, Burgo Group, Bus Company, Dentis Recycling Italy, Itt Italia e Tcn Group. Giovedì 16 SETTEMBRE, ore 9,30, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “I materiali del futuro”. Con lectio magistralis del filosofo Stefano Zamagni su “L’uomo al centro dell’economia circolare”. Partecipano le aziende Arpa Industriale, Acqua Sant’Anna, Burgo Group e Dentis Recycling Italy.

Giovedì 16 SETTEMBRE, ore 16, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “Finanza sostenibile e bilanci di sostenibilità. Gli indicatori Esg volano dell’economia circolare”. Interviene Cristina Bombassei, presidente del Gruppo tecnico responsabilità sociale d’impresa di Confindustria. Partecipano le aziende: Bottero, eViso, Banca Intesa Sanpaolo. Giovedì 16 SETTEMBRE, ore 21, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “Keep clean and run for peace”. Proiezione in anteprima del docufilm con Roberto Cavallo realizzato dalla Cooperativa Erica. Venerdì 17 SETTEMBRE, ore 10, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “Rifiuti zero, impianti mille... anche per ridurre e riusare. Partecipano Gruppo Egea e Benassi. Venerdì 17 SETTEMBRE, ore 18, “Pala Alba Capitale”. Circonomia, “La moda può essere circolare?-Buone pratiche ed esempi concreti”. Partecipano le aziende Conceria di Cuneo, James Dillon Sportwear e Silvateam. Sabato 18 SETTEMBRE, ore 10,30, “Pala Alba Capitale”. Secondo raduno dei “Green Heroes”. Con Alessandro Gassmann, Francesco Ferrante e Annalisa Corrado (Kyoto club) e i “campioni” dell’economia circolare italiana. Sabato 18 SETTEMBRE, ore 16,30, Novello. Circonomia, “Le arti circolari” e pomeriggio di intrattenimento. Con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Pier Carlo Grimaldi, il regista Claudio Del Signore e il musicista Filippo Cosentino.


Dante secondo Cazzullo (e Pelù)

Il giornalista e il cantante alle prese con il Sommo Poeta

L’albese Aldo Cazzullo (classe 1966), è editorialista e una delle firme di punta del “Corriere della sera”. Ha all’attivo numerosi libri, in particolare saggi, in cui ha analizzato la storia e l’evoluzione sociale degli italiani. Piero Pelù (classe 1962) è stato cofondatore dei “Litfiba”

Elena Bottini

P

arlando di Aldo Cazzullo, certo non si può dire che per lui valga il “Nemo propheta in patria”. Anzi, nell’albese (terra che gli è rimasta nel cuore e di cui spesso parla nei suoi scritti) si fa a gara ad averlo quale relatore, ogni qual volta esce un suo saggio o un suo romanzo. Stavolta l’invito, prontamente accettato, gli è giunto dal tavolo

di lavoro che ha organizzato gli eventi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. C’è attesa per una presentazione che seguirà canoni inusitati, giacché Cazzullo interverrà per approfondire i contenuti di “A riveder le stelle-Dante, il poeta che inventò l’Italia” (“Mondadori”) accompagnato da Piero Pelù, un esperimento di comunicazione che ha ottenuto molti consensi nei luoghi in cui è già stato proposto. Nel libro l’autore, oltre ad analizzare i contenuti della “Divina Commedia”, racconta, facendo frequenti incursioni nella storia e nell’attualità, l’“altro” viaggio di Dante: quello nella penisola. Il Sommo Poeta, infatti, descrive il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre oggi perdute dell’I-

stria e della Dalmazia, l’Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante Alighieri è molto severo con i suoi compatrioti e contemporanei. Denuncia i politici corrotti, i papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai e tutti coloro i quali antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma, nello stesso tempo, sottolinea Aldo Cazzullo, esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e di rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie. Sino a «riveder le stelle». SPETTACOLO

TEATRO SOCIALE

26

GIUGNO

CAZZULLO E PELÙ IN “A RIVEDER LE STELLE”

29


Al convegno dell’Aipec relazionerà Leonardo Becchetti

L’Economia di comunione

L’ Associazione italiana imprenditori per un’Economia di comunione è presieduta dal marenese Livio Bertola

Livio Bertola (a destra) sottolinea come l’Economia di comunione sia un valore fondamentale per illustri economisti come il professor Leonardo Becchetti e accademici quali Stefano Zamagni e Luigino Bruni

Beppe Malò

B

rtola srl, azienda di Marene leader nel settore dei trattamenti galvanici, lavora da 75 anni al servizio di importanti industrie specializzate in attrezzature sportive, automotive, motocicli, arredamenti di interni, serramenti per l’edilizia e altro. Mette a disposizione dei clienti

una qualità superiore allo standard del settore in termini di resistenza alla corrosione e di lucentezza, grazie a lavorazioni e tecnologie particolarmente accurate e avanzate. Gli impianti automatizzati lavorano 24 ore su 24, permettendo all’azienda di fornire un servizio tempestivo e giornaliero. Il personale addetto è altamente qualificato e in grado di fornire un’assistenza tecnica di altissimo profilo. Bertola srl si ispira ai princìpi dell’Economia di comunione, esperienza di economia solidale, che vede partecipi centinaia di aziende in tutto il mondo. E questo fa dell’azienda dal titolare Livio Bertola un unicum di grandissimo interesse nell’interpretazione del concetto di responsabilità sociale dell’azienda anche per gli studiosi di economia aziendale.

CONVEGNO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

23

SETTEMBRE

L’ECONOMIA DI COMUNIONE

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La parola a Livio Bertola Nell’àmbito del programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 per il 23 settembre è previsto un convegno organizzato in collaborazione con Aipec (Associazione italiana imprenditori per un’Economia di comunione), al quale tra gli altri interverrà l’economista Leonardo Becchetti. L’idea di mettere in pratica dei princìpi antagonisti del mercato libero e onnipotente, ricorda Livio Bertola, venne a Chiara Lubich. Era un’insegnante, una figura carismatica, terziaria francescana e fondatrice del Movimento dei focolari, il quale si pone come obiettivo la fraternità dei popoli e la fratellanza universale. Viene ricordata per il costante impegno a


Alba Capitale gettare ponti di pace e di unità tra persone, generazioni, ceti sociali e popoli coinvolgendo persone di ogni età, cultura e credo. Nel 1991, trent’anni fa, era in volo verso il Brasile e nell’avvicinamento all’aeroporto di San Paolo vide i grandi grattacieli, simbolo di ricchezza e potere, e la “corona di spine” delle favelas che circondavano la città dei ricchi, isolata da alte mura dai quartieri fatiscenti destinati ai diseredati,

agli esclusi. In Europa, nel 1989, il muro di Berlino era crollato e il mondo era alla vigilia di cambiamenti epocali. «Il capitalismo è questo?», si chiese Chiara osservando quei muri di cemento ancora perfettamente al loro posto. Dopo alcuni giorni per malattia (che qualcuno attribuisce anche al dolore provato per questa evidente ingiustizia sociale), radunò la sua comunità brasiliana, a cui iniziò a proporre l’idea di un modo

Cultura del dare incentrata sull’uomo I soggetti produttivi dell’Economia di comunione nella libertà (EdC), imprenditori, lavoratori e altre figure aziendali, sono ispirati a princìpi radicati in una cultura diversa da quella prevalente oggi nella pratica e nella teoria economica. Possiamo definirla “cultura del dare”, in antitesi con la “cultura dell’avere”. Una cultura del dare non va considerata come una forma di filantropia o di assistenzialismo. Il “dare” di cui stiamo parlando, invece, è quello che, per i cristiani, è il dare secondo la Buona Novella annunciata dal Vangelo e dalla figura del Buon Samaritano, l’uomo della misericordia e della compassione. Questo “dare” si apre all’altro nel rispetto della sua dignità e suscita anche a livello di gestione delle aziende l’esperienza del “date e vi sarà dato” evangelico. Si manifesta, a volte, come un introito inatteso o nella genialità di una soluzione tecnica innovativa o nell’idea di un nuovo prodotto vincente e bello. L’economia è di fronte a una svolta: i processi di globalizzazione possono offrire nuove opportunità a tanti esclusi dal benessere oppure trasformare il mondo in un grande supermarket, dove l’unica forma di rapporto umano è quello economico, dove tutto diventa merce. Nel corso della storia i carismi sono stati delle risposte alle sfide poste dai grandi mutamenti epocali, pensiamo alle abbazie benedettine, o ai monti di pietà dei Francescani, durante il medioevo. All’interno del dibattito attuale, pro o contro i mercati, l’EdC segue una sua traiettoria che mette la vita e non le ideologie al primo posto, in dialogo con tutto ciò che oggi c’è di buono, avendo come principale punto di riferimento la centralità della persona e la sua felicità.

Chiara Lubich (1920-2008), fondatrice del Movimento dei focolari, e Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica all’Università di Roma Tor Vergata

differente di fare impresa. Un modo che fosse giusto, inclusivo e coerente con il Vangelo: vivere e lavorare in fraternità e condividere i frutti del lavoro come una famiglia che vive nel segno dell’amore reciproco. Partendo da questo presupposto, cominciò a proporre agli imprenditori l’idea di un mondo del lavoro non centralizzato sul profitto, bensì sulla centralità della persona e sulla “cultura del dare”. E dunque sono questi i princìpi fondanti dell’Economia di comunione? «Per me e per tutti coloro che fanno impresa nel segno dell’Economia di comunione il punto di partenza è vivere l’attività d’impresa come una famiglia dove tutti partecipano della stessa comunione nel segno della fraternità cristiana e universale». Se nel medioevo sareste stati perseguitati come eretici albigesi o bogomili, oggi potreste essere considerati... neocomunisti. Come si vive in un ossimoro? «Non si tratta di questo, mi creda. In effetti qualcuno parlando di noi trova difficile apprezzare un punto di vista oggettivamente diverso da un certo modello di fare impresa che oggi, purtroppo, la globalizzazione propone come scommessa vincente. In realtà non siamo catari o bolscevichi. Siamo un’impresa che lavora per fare utili, guardando al fatturato e alla soddisfazione e alla maturazione del cliente. Investiamo però parte degli utili per formare nuove persone alla cultura del dare e consideriamo nostro dovere aiutare i poveri a diventare attori attivi e inseriti nella comunità. Per semplificare al massimo, noi vogliamo semplicemente fare un buon uso del nostro profitto per il bene comune universale».

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Alba Capitale

Un’azienda familiare che affonda le radici nel 1929 Le origini della Bertola srl risalgono al 1929, quando Michele Bertola, marenese di nascita, iniziò a fare impresa a Torino dopo avere creato una piccola azienda di nichelatura. Durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti alleati su Torino, decise di avviare una piccola attività anche a Marene. Nel 1942 prese il via la produzione con mezzi di fortuna e, alla fine della guerra, nel 1946, fu costituita una nuova società, la Officina galvanica Bertola, tra i fratelli Michele, Antonio e Giuseppe, specializzata in trattamenti galvanici, smerigliatura e lucidatura metalli. Lo sviluppo fu immediato, al punto che l’azienda offrì lavoro a una cinquantina di dipendenti già nei primi anni ’50. Dopo successive trasformazioni e modifiche, si approdò all’odierna Bertola srl, la cui compagine sociale è costituita dai figli di Antonio Bertola. Nel 1960 i dipendenti salirono fino a 107 unità, e nel periodo successivo la maggior richiesta di produzione da parte di grandi industrie torinesi fece progressivamente avviare l’opera di automazione degli impianti. Il processo di trasformazione è proseguito, portando Bertola srl a essere tra le aziende leader nel settore dei trattamenti galvanici eseguiti per conto terzi. Come è arrivato a questa determinazione? «Nel 1991 sono rimasto affascinato dall’idea e dalla proposta di Chiara Lubich. Ho pensato che fosse semplice e rivoluzionaria e mi sono detto: “Proviamo”. Si tratta, ovviamente, di avere o meno un certo tipo di personalità e di visione delle cose, oltre a una “storia” personale che abbia creato un terreno favorevole nei confronti di certi valori. E poi non dimentichiamo il ruolo e la testimonianza dei santi sociali piemontesi e di personalità straordinarie come Adriano Olivetti e Michele Ferrero che hanno lavorato e investito su questi valori ben prima che il concetto di responsabilità sociale d’impresa e la sostenibilità diventassero centrali come ora. Allo stesso modo ricordiamo quanto fatto dai Francescani e dai Benedettini nel creare lavoro decente a vantaggio della comunità. E poi mica sono solo nel deserto! L’Economia di comunione

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è un valore fondamentale anche per illustrissimi economisti come il professor Leonardo Becchetti, come gli accademici Alessandra Smerilli, Stefano Zamagni, Luigino Bruni. Né vanno dimenticati l’opera e il pensiero di Antonio Genovesi, economista salernitano che nel 1753-54 iniziò l’attività di docente della moderna scienza economica con la prima cattedra di “commercio e meccanica” nella storia europea presso l’allora prestigiosissima Università di Napoli e, non a caso, intitolò la sua opera principale (1765-67 ) “Lezioni di commercio o sia di economia civile”, per collegare la sua concezione dell’economia e della società a quella tipica dell’umanesimo civile e dell’economia francescana. Lei è stato tra i fondatori di Aipec e la presiede. Di cosa si tratta? «Aipec è un’associazione di imprenditori, professionisti e aziende che intendono porre come valore aggiunto del proprio modo di lavorare nel mercato nazionale e internazionale la cultura del dare, nella reciprocità. Ispirandoci ai princìpi dell’Economia di comunione nella libertà, intendiamo fornire un modello valido e concreto di aziende vive, sane e competitive, capaci di mettere la persona e la comunità al centro della propria attività. Attraverso l’associazione vogliamo comunicare che questa proposta è applicabile, funziona e consente di ottenere risultati importanti per l’impresa e per le persone. È il momento di investire sulla nostra idea d’impresa, forse mai come ora. Noi lo facciamo e investiamo sulle persone marginalizzate, sulle persone “scartate” dalla società perché ritenute non più produttive, sugli stranieri, sulle persone povere, sui tanti giovani e donne

che non trovano lavoro. Spieghiamo che crediamo in loro e che loro possono essere parte di qualcosa di nuovo, di un percorso positivo. Lo facciamo nel nome della fraternità. Per noi è un investimento economico e di formazione, spesso non facile perché sono molti i casi difficili affrontati. Più sono difficili, più siamo contenti dei risultati ottenuti. Con loro dimostriamo che il riscatto è possibile, che nessuno è predestinato al fallimento se ha intorno una famiglia che si prende cura di lui e “conta” su di lui. E questa famiglia può essere anche la fabbrica in cui lavori». Quindi qual è il ruolo sociale di un’impresa? «È quello di impegnarsi per sé stessa e per il territorio che la ospita essendo consapevole che rappresenta un componente essenziale del presente e del futuro di quel territorio e di quelle persone. È quello di non speculare, di non delocalizzare inseguendo profitti maggiori. È quello di non produrre marginalizzazione e povertà, di non essere complementare alla finanza aggressiva, quanto piuttosto quello di produrre imprenditori sani e consapevoli di un destino comune dove l’etica non è una variabile, ma una certezza».

L’esempio dei santi sociali piemontesi e di imprenditori lungimiranti come Adriano Olivetti e Michele Ferrero, precursori della responsabilità sociale d’impresa


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Alba Capitale

La centrale idroelettrica realizzata da Egea nell’alveo del fiume Tanaro, Didascalia nel territorio comunale di Santa Vittoria d’Alba. Il Gruppo fornisce alla clientela energia elettrica 100 per cento rinnovabile e sostenibile

La sapienza tradizionale trasformata in motore di economia circolare

Egea con il territorio: insieme per una svolta sostenibile Lorenzo Vallese

I

l Gruppo Egea ha aderito con convinzione ad Alba capitale della cultura d’impresa 2021. L’azienda

multiservizi con sede ad Alba sarà tra i protagonisti del lungo ciclo di eventi e di convegni che si susseguiranno fino a dicembre. Egea contribuirà offrendo la propria testimonianza sul suo stile di “fare ed essere impresa” che dialoga costantemente con il territorio e con la comunità e, al tempo stesso, guarda a un panorama nazionale, seguendo una filosofia di approccio glocal. Tutto ciò grazie ai valori che si

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respirano nel cuneese, e in particolare nell’albese, i quali accompagnano e ispirano la crescita economica, sociale e culturale del territorio, attraverso un continuo interscambio tra imprese e comunità. Non a caso Egea nasce in un territorio “di provincia”, e in “questo” territorio “di provincia” in grado di attualizzare la sapienza tradizionale trasformandola in motore di economia circolare e, al tempo stesso, di far nascere imprese innovative coniugando il valore della sintesi tra radici e modernità, tra tradizione e innovazione, tra efficienza e qualità della vita. Il ciclo di eventi offrirà l’occasione a Egea e alle imprese di recuperare la propria storia e di tornare ad approfondire i valori che sono parte integrante del loro Dna. Nel caso di Egea, questi princìpi sono prima di tutto la vicinanza e il sostegno al territorio, attraverso progetti che abbracciano la cultura e l’impresa, sia con eventi, sia con iniziative sociali a sostegno di famiglie e Comuni, sia tramite la sponsorizzazione e la diffusione di sport storici che creano

La multiutility, al centro di numerosi appuntamenti albesi, forte dei buoni risultati del 2020 prepara anche l’assemblea dei soci aggregazione. L’altra prerogativa fondamentale di Egea è essere punto d’incontro tra pubblico e privato, così come esprime l’azionariato dell’azienda multiservizi, guardando allo sviluppo e alla crescita del territorio da un punto di vista privilegiato che mette insieme sia le istanze e gli aspetti che riguardano gli enti pubblici CONVEGNO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

09

SETTEMBRE

ALBA CARBON NEUTRAL


principali espressioni del mondo delle istituzioni a livello nazionale, volto alla messa a punto delle politiche gestionali e di utilizzo dei fondi Ue del Recovery plan, in particolare per i fondi legati a progetti a supporto della transizione ecologica e digitale, oltre alla promozione della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione europea e alla mitigazione dell’impatto sociale ed Sopra: l’impianto fotovoltaico “Principi di Acaja” Didascalia di Fossano, di potenza pari a 1634 kWp, allestito dalla società Ardea Energia del Gruppo Egea

locali, in quanto prima espressione della comunità, sia le avanguardie del settore privato, imprenditoriale e bancario. Nel contesto del “Pala Alba Capitale” l’azienda fornirà un importante contributo nei momenti di confronto e nei convegni organizzati per Alba capitale della cultura d’impresa 2021, a partire dal docufilm per la regia di Max Chicco, in cui di Egea racconta l’avvio dell’attività di distribuzione gas ad Alba, a partire dal 1983, con la testimonianza diretta sul tema della cultura d’impresa dell’amministratore delegato, ingegner PierPaolo Carini, in questo e in numerosi altri momenti della rassegna. Il Gruppo avrà un ruolo importante anche in Circonomia, il Festival dell’economia circolare e delle energie dei territori. Il 12 maggio è in programma un importante focus, con la partecipazione dell’ingegner Fabio Vaghini, sul tema del risparmio energetico, punta di diamante dell’attività 2021 dell’azienda, in particolare per il Superbonus che, avvalendosi del credito di imposta fissato al 110%, consente la riqualificazione di centinaia di condomini e abitazioni, mettendo in campo un know-how specifico per il settore dell’efficientamento energetico con un team di oltre 45 persone addette ai lavori, con la certezza di essere seguiti in ogni passaggio dell’iter e, comunque, di poter fare riferimento a professionisti competenti e, soprattutto, sempre rintracciabili. Il 21 giugno l’ingegner Carini prenderà parte al convegno “Next Generation Fund”, alla presenza delle

economico della crisi. Nell’àmbito del convegno “End of waste” dell’8 luglio, sempre per Circonomia, l’azienda multiservizi, tramite la società controllata Sisea, attraverso la relazione di Roberto Cagnazzo, analizzerà le attività legate alla raccolta e alla riduzione dei rifiuti. Il 21 luglio è in calendario un importante convegno sulla nuova frontiera dell’idrogeno, una filiera

Una città e un territorio carbon neutral

C’è grande attesa per il convegno sul progetto “Alba Carbon Neutral” in programma per il 9 settembre, in collaborazione con Confindustria, durante il quale verrà posto al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità ambientale. Il nostro territorio, grazie all’ingente tessuto produttivo e alle sue ricchezze naturali, è il terreno ideale per un modello che potrà essere applicato in altre aree del Paese. La prima fase sta comportando un’analisi territoriale, per fotografare nei dettagli i consumi dell’area, dal settore energetico alla mobilità. La seconda fase è incentrata sui singoli àmbiti, come quelli ricettivo, agricolo e vitivinicolo, imprenditoriale e residenziale, per arrivare al terzo passo, relativo alle strategie: l’obiettivo è pensare a interventi concreti di decarbonizzazione all’interno di strumenti di pianificazione territoriale, efficaci e allo stesso tempo sostenibili economicamente. Egea cammina in tale direzione con partner quali il Politecnico di Torino (sopra: il rettore, Guido Saracco, durante l’intervento a un convegno con l’ingegner PierPaolo Carini), l’università “Bocconi” di Milano, la Fondazione Links del Politecnico torinese e altri soggetti della ricerca e dell’innovazione. L’azienda multiservizi vuole mettere le basi per rendere l’area albese una realtà capace di non immettere in atmosfera quantità aggiuntive di anidride carbonica e di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. «È un’azione molto ambiziosa, ma abbiamo il dovere di difendere e di salvaguardare questo territorio», dichiarò il sindaco, Carlo Bo, durante la conferenza in municipio promossa da Confindustria Cuneo per annunciare l’avvio del progetto. «Alba è capitale della cultura d’impresa. Vogliamo essere capofila di un cambiamento che potrà essere replicato in altri territori».

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Ospite dell’assemblea dei soci del Gruppo Egea del 2020 è stata la signora Maria Franca Ferrero, ritratta nella foto con l’ingegner PierPaolo Carini e la madre, signora Carla Perotti. Sotto: l’Ad della multiservizi albese durante una Festa delle buone energie pre Covid

che sta acquisendo sempre più attenzione da parte dei maggiori player nazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire un supporto a una strategia industriale di livello nazionale, che guardi anche ai progetti per il recovery fund. A parlarne sarà l’ingegner Marco Cerchio. E, dopo la pausa agostana, l’ingegner Giorgio Prato di Egea Ambiente sarà il relatore di un incontro convocato a proposito di gestione dei rifiuti. Inoltre Egea porterà la propria testimonianza nel convegno sulle nuove energie in corso di organizzazione quando scriviamo, promosso da Confindustria Cuneo, dalla multiutiliy e dal Politecnico di Torino, ospiti fra gli altri il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, il rettore del Politecnico, Guido Saracco, e il vicepresidente di Confindustria con deleghe alla ricerca e allo sviluppo, Francesco De Santis. Da sempre Egea promuove tutte le espressioni legate alle buone energie del territorio, anche quelle che vanno aldilà del contesto ambientale o energetico, indirizzate sempre più verso una svolta sostenibile condivisa con le realtà espresse dalla collettività. È il modo tipico di porsi di Egea: essere lievito che aiuta le buone energie a crescere, nel pieno sviluppo e valorizzazione delle rinnovabili. Nel frattempo si lavora all’organizzazione dell’assemblea dei soci, prevista a metà luglio, che sarà ancora di più storica occasione per presentare i dati del bilancio e le prospettive future, alla luce di un contesto influenzato fortemente dalla pandemia da Covid-19, ma che non ha ostacolato gli obiettivi prefissati nel piano industriale, come testimoniano i dati e gli indicatori del Gruppo. Egea guarda al futuro in termini di sostenibilità

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ambientale promuovendo un agire glocal a favore del territorio e della comunità. Da tempo l’azienda di corso Nino Bixio mantiene il passo della transizione ecologica del Paese, fornendo energia elettrica 100% rinnovabile e sostenibile, in parte prodotta presso propri impianti, e continua a investire sulla produzione di energie rinnovabili con impianti a biogas, a biometano, fotovoltaici e centrali idroelettriche: la produzione di energia pulita come opportunità per salvaguardare l’ambiente e valorizzare le risorse territoriali. Vanno nella stessa direzione gli innovativi i progetti avviati nell’àmbito della mobilità elettrica, su tre i fronti di intervento: colonnine pubbliche su suolo pubblico; colonnine, wallbox e progetti di efficientamento energetico per aziende e Pmi; servizi per privati. Fa corollario il fatto che tutti i veicoli aziendali siano alimentati a biometano.

Egea fornisce inoltre un’attività integrata che prevede la realizzazione di servizi di efficientamento energetico e di razionalizzazione della fornitura energetica attraverso: domotica avanzata, installazione di pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo energetico. Il termine “sostenibilità” assume un significato ampio e comporta responsabilità su più dimensioni: non si tratta solo di “sostenibilità ecologica” che esige di non compromettere le risorse naturali e di non danneggiare il territorio. È “sostenibilità umana” che invita a operare in modo da aumentare e non diminuire il senso di identità di una comunità e di appartenenza a una storia da attualizzare e non da dimenticare. Si tratta anche di “sostenibilità della qualità di vita” che invita a considerare l’ambiente come la nostra “casa” che dev’essere bella, sicura, efficiente, accogliente. Infine si tratta di “sostenibilità culturale” che invita a coniugare l’ancoraggio territoriale alla apertura e al dialogo con altre realtà. Energia e ambiente sono i due punti cardine che compongono il nome di Egea e su questi temi il Gruppo guarda al futuro avendo come obiettivi: riduzione delle emissioni, massima efficienza, minori consumi, abbandono progressivo, ma rapido, delle fonti fossili e produzione di energia da fonti rinnovabili, mobilità elettrica, produzione di biogas e biometano in modo da limitare ulteriore produzione di CO2, una gestione attenta delle reti e degli impianti. Egea c’è, con il territorio: insieme per una svolta sostenibile.



A colloquio con il presidente, Francesco Seghezzi

Fondazione Adapt:

così evolvono le aziende

La filosofia, attraverso i più grandi pensatori della storia dell’umanità, come utile mezzo per affrontare la situazione post Covid

“Mezzogiorno-Riposo dal lavoro” di Vincent Van Gogh

Mariachiara Giacosa

F

rancesco Seghezzi è il presidente di Fondazione Adapt, nata nel 2013 da Adapt, il centro studi fondato dal giuslavorista Marco Biagi per essere un ponte tra il mondo accademico e quello delle imprese e del sindacato. Cresciuta nel tempo, oggi fa ricerca e anima percorsi di alta formazione sulle tematiche del lavoro e delle relazioni industriali. In particolare Fondazione Adapt ha anche una scuola di alta formazione per i giovani con l’Università di Siena, dove sono stati attivati circa sessanta percorsi di dottorato che coinvolgono le imprese, i sindacati e le associazioni di categoria. Con la Fondazione, Seghezzi

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Parlare del mondo del lavoro durante l’emergenza sanitaria non è un vuoto esercizio retorico: è preparare il domani di tutti

organizza cicli di incontri e approfondimenti per affrontare il tema del lavoro a 360 gradi. Emergenza lavoro, dramma lavoro, perdita e ricerca del lavoro: quando si parla di occupazione, si associano sempre concetti molto concreti, tempi stretti e prospettive difficili. Dopo un anno, la pandemia sanita-

ria ha assunto i chiari contorni della pandemia economica e sociale, con il rischio che siano questi aspetti a prendere il sopravvento quando i vaccini inizieranno ad avere effetto e, quindi, a placare la forza del virus. Professor Seghezzi, quanto è attuale, nel pieno dell’emergenza sanitaria, parlare di lavoro? «È attualissimo, anche se ancora non è chiaro quali saranno le prospettive di questa crisi. Sono convinto che il lavoro sarà centrale nei prossimi anni, e nel post pan-


Alba Capitale demia. Il Coronavirus ha cambiato profondamente il nostro concetto di lavoro: abbiamo iniziato a lavorare da casa, abbiamo compreso il peso e lo spazio che il lavoro assume nella vita. Credo che, alla fine dell’emergenza sanitaria, ci sarà una forte volontà di ritrovare un equilibrio tra vita e lavoro. Cambierà

Guarda il video

anche il volto delle città, ci saranno da ripensare gli uffici, le città e le modalità in cui si organizzerà l’attività». Non è paradossale, però, affrontare questi temi, così drammaticamente pratici e urgenti, con un approccio filosofico come farete anche nell’àmbito degli appunta-

menti programmati ad Alba? «No, anzi. Credo piuttosto che questo sia il momento giusto per ragionare ad alto livello su quale lavoro vogliamo progettare. Alla luce di quello che abbiamo vissuto, chiederci: qual è la nuova idea di lavoro più sostenibile e relazionale che in questi mesi ci è tanto mancato? Come saranno l’organizzazione del lavoro, i processi produttivi e gli effetti sulla società? Queste sono domande molto concrete, è vero, ma ritengo che si possano affrontare con un approccio filosofico, purché la filosofia non si limiti alla mera astrazione. E, se qualcuno nega l’opportunità di questo approccio, in realtà lo sta applicando, seppur al contrario. Non solo, il nostro ciclo di incontri, all’interno del programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, è fissato in autunno quando ci auguriamo che l’emergenza abbia un po’ mollato il morso sulla quotidianità per consentirci di alzare lo sguardo, buttare l’occhio un po’ più in là. Altrimenti caliamo tutto nell’emergenza, senza una visione di lungo periodo». Cosa cambierà nel mondo del lavoro dopo la pandemia? «Parlando con le imprese, alcune ci dicono: “Tranquilli, tornerà tutto come prima”. Altre, invece, pensano a riorganizzare gli spazi, vendere immobili puntando molto sullo smart working per contenere i costi. Io credo che alla fine il punto starà in mezzo. Si faranno investimenti per creare, anche nei luoghi di lavoro, spazi di condivisione dove fare riunioni e sviluppare processi di creatività e innovazione. Credo anche che cambierà la geografia

Marco Biagi Giuslavorista assassinato nel 2002 dalle Brigate Rosse

Adapt (Associazione per gli studi internazionali e comparativi in ​​materia di lavoro e relazioni industriali) nacque nel 2000, a seguito di un’intuizione del professor Marco Biagi, quale modo nuovo di “fare università”. Ispirata alla strategia europea per l’occupazione e, in particolare, al pilastro sulla “adattabilità” di lavoratori e imprese a fronte delle sfide aperte dai moderni mercati del lavoro, Adapt è un’associazione senza fini di lucro con sede presso il centro studi Deal dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia

del lavoro: non più grandi città piene di uffici, ma alcune parti dell’hinterland e delle aree interne con paesini più piccoli, destinati a diventare microhub di conoscenza, con spazi di coworking dislocati in queste realtà. Quartieri unicamente residenziali avranno spazi per uffici diffusi, i quali concilino l’esigenza di evitare un’ora e mezza di macchina per andare in ufficio ogni giorno, ma per contro, anche l’isolamento del lavoro da casa». Tra i tanti effetti della pandemia c’è stata la riscoperta dei corpi intermedi, che in passato erano stati dati per agonizzanti, se non morti. È d’accordo e, secondo lei, a cosa è dovuta questa rinascita? «Senza dubbio i corpi intermedi hanno riconquistato centralità. Basta pensare a ciò che è accaduto nelle imprese: gli accordi raggiunti un anno fa nelle aziende tra sindacati e imprese hanno tenuto insieme il tessuto produttivo di questo Paese e messo in sicurezza migliaia

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Seghezzi Francesco

Presidente di Fondazione Adapt e assegnista di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, PhD in formazione della persona e mercato del lavoro, Francesco Seghezzi coltiva tra i temi di ricerca la sociologia del lavoro e le relazioni industriali, con particolare attenzione alla fascia giovanile e territoriale, e al rapporto tra lavoro e innovazione tecnologica. Con studi e master negli Usa all’attivo, è editorialista presso diverse testate

di lavoratori. Sono tornati i turni notturni in aziende che non li facevano più da tempo, si sono organizzati protocolli sanitari per garantire le attività e per proteggere la salute dei lavoratori, riducendo il più possibile il rischio di contagio da Covid-19. Si è fatto molto e i corpi intermedi sono stati protagonisti». Come immagina la ripresa? «È difficile dirlo. Io non credo che ci sarà un’ecatombe, piuttosto un numero di licenziamenti fisiologico che sarebbe avvenuto comunque e che, però, si concentrerà in un arco di tempo specifico. Alcune imprese falliranno; a molte è già accaduto, come si nota guardando una qualsiasi via cittadina e contando le serrande dei negozi abbassate. Per contro, però, il settore manifatturiero sta già recuperando molto. Credo ci sia la possibilità seria, per larghe fette di persone, per le quali la propensione al risparmio è aumentata, di avere maggiore capacità di consumo. Penso a un lavoratore pubblico che non ha visto calare il proprio reddito e non ha avuto spese e, quindi, adesso ha più soldi da spendere». Nell’ottica di un mondo del lavoro da ridisegnare, lei ha citato la sostenibilità e l’ambiente. È un tema molto attuale, penso all’Ilva di Taranto, ma anche a tante realtà nelle quali si contrappongono gli aspetti occupazionali e di produzione alla tutela dell’ambiente. Secondo lei, nel post pandemia, si potranno trovare nuovi equilibri? «Nel bel mezzo della pandemia sembrava che nuovi equilibri fossero alla portata, quando ad esempio si

Cinque appuntamenti autunnali, dedicati in particolare ai giovani studenti, «È sempre più chiaro che serve ripensare il concetto di lavoro e le sue declinazioni contrattuali e organizzative», sostiene Francesco Seghezzi proponendo un punto di vista originale. Lo porterà anche nella città delle cento torri, all’interno del calendario di appuntamenti per Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Professor Seghezzi, quale sarà il vostro contributo all’interno della manifestazione? «Confindustria Cuneo ci ha chiesto di proporre una serie di incontri all’interno dell’evento Alba capitale della cultura d’impresa. Saranno cinque appuntamenti, previsti dal 5 ottobre al 2 novembre. Ospiteremo docenti di materie filosofiche per declinare alcuni dei temi legati al lavoro. Lo spunto nasce da un ciclo di incontri, tuttora in corso, che abbiamo organizzato in streaming sul nostro canale YouTube:

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parliamo di occupazione, ma lo facciamo attraverso Aristotele, Martin Lutero (a destra, nel celeberrimo ritratto, opera di Cranach il Vecchio), Filippo Brunelleschi e Benvenuto Cellini, per fare degli esempi. Sono incontri con un approccio particolare, propongono percorsi di filosofia del lavoro, per ragionare di come il lavoro sia stato pensato nel corso dei secoli, per approfondire concetti che diamo per scontati, ma che hanno una genesi che vale la pena di essere approfondita e raccontata. Insomma, un approccio diverso da quello che si ha di solito quando si affrontano questi temi. Il programma di Alba sarà una declinazione di questo tipo di impostazione». Quali saranno i macrotemi? «Gli argomenti trattati saranno diversi e coinvolgeranno vari pensatori. Parleremo di Adam Smith e del concetto di arricchimento e dell’homo


Alba Capitale parlava della preoccupazione che lo sfruttamento sconsiderato della Terra e delle risorse potessero contribuire alla diffusione di nuovi virus. Ora mi sembra che questa sensibilità sia ridimensionata, ma va detto che il Recovery plan si basa sui due assi della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale, per cui abbiamo un buon motivo per fare investimenti che contribuiscano a favorire un miglior equilibrio ambientale. Abbiamo la possibilità di riqualificare interi settori industriali, competenze, filiere, grazie alla possibilità di usare risorse che, in questa entità, capitano una volta nella vita». Il tessuto produttivo è pronto? «Per le aziende inserite nelle filiere internazionali, in cui c’è sensibilità anche solo per immagine e reputazione, credo ci sia già una buona attenzione. Sta a loro coinvolgere i più piccoli per far capire che la sostenibilità non è una gentilezza che facciamo per l’ambiente, ma è in realtà un percorso virtuoso. Dimostrano grande attenzione anche

le aziende che sono nate da giovani imprenditori, i quali hanno una sensibilità più spiccata e possono cercare di convincere quelle più datate e più conservatrici». A questo proposito, quale ruolo potrebbero avere i giovani? «Vanno motivati, e riattivati quando ci sarà nuovo mercato del lavoro. Il Next generation Eu d’altra parte vede protagoniste appunto le nuove generazioni. Mi auguro che avvii processi di formazione a tutto tondo, di formazione in azienda, di ricambio generazionale, verso profili che possano aiutare l’intero sistema industriale a mantenere alti livelli di produzione». Ci sono pensatori del passato da cui attingere ricette utili in questa fase delicata? «Dopo le grandi crisi ci sono sempre grandi rinascite. Allo stesso tempo, queste crisi rivelano grandi livelli di vulnerabilità di cui non eravamo coscienti. Pensatori a cui ispirarsi ce ne sono molti, e anzi mi auguro che ne spuntino di nuovi con ricette adatte alle sfide che abbiamo davanti. Uno spunto però voglio darlo: Hannah Arendt ci dice come il lavoro possa lentamente passare dalla produzione di qualcosa, o dallo sforzo per garantirsi la sussistenza, e diventare un’azione, ossia comunicazione di sé, che va oltre la mera produzione. Questa credo sia una sfida non banale. La pandemia ha riempito di senso il lavoro. Abbiamo scoperto che lavoratori che abbiamo sempre considerato marginali sono diventati essenziali, penso ai cassieri del supermercato, a chi fa le pulizie, ai rider. Si è ristrutturato il concetto di carriera

Hannah Arendt Politologa, filosofa e storica

Francesco Seghezzi nel colloquio con “Made In Cuneo” cita una delle tesi sull’evoluzione del lavoro di Hanna Arendt (1906-1975), politologa, filosofa e storica tedesca naturalizzata statunitense dopo il ritiro della cittadinanza del Paese d’origine deciso dai nazisti

e carrierismo, nel suo rapporto con le relazioni che abbiamo del tutto azzerato. Abbiamo riscoperto questi aspetti e dovremo trovare il modo per rendere funzionale il lavoro a nuove esigenze e stili di vita a cui tutti speriamo di tornare presto».

per approfondire gli argomenti legati al lavoro economicus. Parleremo di filosofia dell’ecologia, da Prometeo alla cura della Terra, e della critica di John Maynard Keynes all’utilitarismo. Ci saranno anche altri spunti, ma lasciamo un po’ di suspense». Alba ha una storia economica e industriale abbastanza peculiare: dalla malora a terra di grande ricchezza e turismo. È un caso di studio? «Sicuramente è il caso, ben riuscito, in cui si è scelto di declinare la bellezza e l’estetica per crearne una vocazione “industriale”. Mi riferisco in particolare all’enogastronomia e alle eccellenze della ristorazione nate in questo territorio negli ultimi trent’anni, e alla costruzione di un’esperienza personalizzata. Questa zona del Piemonte ha saputo con coraggio puntare su quello. Ha individuato una specializzazione, un mercato, ha lavorato sull’internazionalizzazione di un brand che valorizza molto le professionalità dei lavoratori. E sappiamo bene quanto, anche in Piemonte, il tema della carenza di profili di specializzazione sia presente».

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L’attenzione al territorio e a chi lo vive e lo fa crescere

Banca d’Alba e il fattore umano La sede centrale di Banca d’Alba, nel cuore della città delle cento torri, in via Cavour

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Nel programma degli eventi organizzati per la capitale della cultura d’impresa l’istituto di credito coooperativo presenterà lo studio “Alba 2040” e il progetto “DnAlba”


Alba Capitale della scuola primaria, sempre

com’è nostra tradizione. La pandemia non ce lo ha

nell’àmbito delle manifestazioni

consentito e allora abbiamo convocato l’assemblea

proposte da Confindustria Cuneo

in modalità remota, tutelando il diritto democratico

saranno illustrati anche i risulta-

al voto. Ma diamo già appuntamento al 2022 per

ti del progetto “DnAlba” promos-

tornare a incontrare i soci e far festa insieme».

so da Banca d’Alba e sviluppato

Nonostante le gravi difficoltà degli ultimi mesi,

gioca la sua banca di riferimento.

con gli organi di stampa e le

secondo l’osservatorio di Banca d’Alba la ripresa

Nata nel 1998 dalla lungimi-

associazioni cittadine.

è dietro l’angolo. E le cifre sembrano confermarlo.

rante fusione delle Casse rurali

La primavera della banca con più

«Abbiamo consegnato al Consiglio d’amministra-

e artigiane di Diano d’Alba,

soci d’Italia è invece scandita,

zione un bilancio dell’esercizio 2020 composto da

Vezza d’Alba e Gallo di Grinzane

come ogni anno, dall’appunta-

numeri di qualità e contraddistinto da due elementi:

Cavour, con il traguardo dei 60

mento con la grande assemblea,

prudenza negli accantonamenti sui crediti e raf-

mila soci tagliato in questi giorni,

che in questo 2021 si è svolta per

forzamento della solidità patrimoniale», spiega il

Banca d’Alba si conferma di gran

la seconda volta, causa pande-

direttore generale, Riccardo Corino. «La strategia è

lunga l’istituto di credito coope-

mia, a distanza. Però non si è

quella della continuità sulla base di una politica di

rativo con la compagine sociale

perso il consueto spirito parte-

prudenza, che ci ha portati a prevedere accantona-

più numerosa d’Italia.

cipativo della comunità dei soci

menti significativi per rendere ancora più sicura e

E sulla cultura del fare impre-

che ha caratterizzato la vita della

solida la nostra banca, nell’interesse di soci e clienti.

sa di questo territorio non ha

banca anche nel periodo più buio

Una filosofia che è quella tipica del mondo contadi-

soltanto una chiara visione, ma

della storia recente di tutti noi.

no. Il patrimonio è cresciuto nell’ultimo decennio di

rappresenta un vero modello

In un anno in cui l’attitudine al

150 milioni di euro, fino a raggiungere i 368 milioni

economico e sociale. Nel fitto ca-

cambiamento è stata fondamen-

alla fine dell’ultimo esercizio, rafforzando la nostra

lendario di eventi predisposto per

tale e ha consentito, a chi lo ha

capacità di svolgere l’attività creditizia, e l’utile di

Alba capitale delle cultura d’im-

messo in pratica, di superare

esercizio è pari a 14,2 milioni di euro».

presa 2021, in autunno Banca

questa dura prova, Banca d’Alba

Tutto questo durante l’anno più difficile della storia

d’Alba presenterà lo studio “Alba

non si è tirata indietro.

recente.

2040”, realizzato con Censis,

«Siamo stati vicino a chi ne

«Siamo così vicini alla realtà che il nostro primo

Prometeia e Università di Torino

aveva bisogno e non abbiamo

pensiero è stato immedesimarci in quello che, fin

per indagare il futuro della città

mai fatto mancare il nostro

dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, sta-

attraverso tre relazioni di taglio

supporto», dice il presidente, Tino

va accadendo alle famiglie e alle imprese», prosegue

sociologico ed economico e con un

Cornaglia. «Il modello Banca

Corino. «Abbiamo iniziato a concedere moratorie

focus su vino e turismo.

d’Alba si è dimostrato determi-

ancora prima che venisse pubblicato il decreto,

Poi, oltre a promuovere lezioni

nante per il sostegno a famiglie e

di educazione finanziaria e uno

imprese: facciamo ciò che serve,

spettacolo rivolto ai bambini

senza prendere mai nulla sotto-

S

Cristina Borgogno

e la cultura d’impresa fa capo ad Alba, un ruolo da protagonista è da sempre quello che

gamba. Forse perché siamo parte CONVEGNO

BANCA D’ALBA

29

SETTEMBRE

ALBA 2040

Da sinistra: Tino Cornaglia e Riccardo Corino, presidente e direttore generale di Banca d’Alba che ha tenuto online l’annuale assemblea dei soci

di questa comunità e ci teniamo a camminare sempre a testa alta tra la nostra gente. Quest’anno raggiungiamo il tetto dei sessantamila soci. Il 18% è rappresentato da ragazzi sotto i 30 anni: un dato estremamente positivo, che ci responsabilizza. Avremmo voluto accoglierli tutti in piazza,

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Alba Capitale perché i nostri soci e clienti avevano bisogno e noi non potevamo aspettare. Ne abbiamo concesse oltre seimila nell’ultimo anno per 800 milioni di euro. Sono numeri che hanno comportato un incredibile sforzo organizzativo al nostro interno, se pensiamo che in un anno normale in media le moratorie non superano il centinaio». Inoltre con la sua Fondazione, nata decenni fa per promuovere la prevenzione in campo medico-sanitario sul territorio, Banca d’Alba ha scelto di fare la sua parte anche e soprattutto sul fronte della pandemia. Nelle ultime settimane sono stati inaugurati gli hub vaccinali nei centri medici di Vezza e Gallo Grinzane, con spazi messi a disposizione della Regione Piemonte per dare una mano alla campagna. «Abbiamo certificato il nostro ruolo di banca di comunità», spiega il presidente Cornaglia, «sostenendo soci e clienti, ma anche intervenendo in campo sociosanitario. Nell’ultimo anno è cresciuta

la fiducia del territorio nei nostri confronti, lo dicono i numeri; ed è grazie al lavoro incessante delle nostre filiali, le quali sono rimaste sempre aperte a soci e clienti e hanno visto i nostri collaboratori essere anche psicologi, fornendo sì consulenza bancaria, ma anche conforto nei momenti più difficili. Per questo non smetteremo mai di ringraziarli». E ora è arrivato il momento di guardare al futuro. «Il primo trimestre dell’anno», dice Corino, «ci fornisce segnali incoraggianti, con un progressivo incremento del numero dei clienti: sono famiglie e imprenditori che apprezzano il nostro modello tradizionale di fare banca». Dopo l’estate è in programma l’apertura di due filiali: una a Nizza Monferrato, nella piazza principale, per ampliare e rafforzare la presenza di Banca d’Alba nelle terre del vino, e una in centro a Genova, dove il credito cooperativo ha ampi margini di sviluppo in una piazza così importante. «Ma non abbiamo intenzione di

Cornaglia e Corino con il vicepresidente Pierpaolo Stra (vicepresidente vicario di Iccrea Banca). Sotto: parte dei partecipanti all’assemblea dei soci che nel 2020 e nel 2021 non ha potuto svolgersi in peresenza

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L’andamento dell’istituto di credito, mobilitatosi con forte dispendio di forze durante la pandemia, resta molto positivo. E ha tagliato il traguardo dei 60.000 soci abbandonare i piccoli centri», precisa Cornaglia, «perché questo è il ruolo di una banca del territorio. Siamo la banca del mondo del vino, diamo servizi tagliati su misura a 2.600 cantine, dalle piccole alle grandi. E poi ci sono una rivoluzione green da attuare e un’economia circolare da far crescere. C’è un Recovery plan da sfruttare, c’è il turismo che non vede l’ora di ripartire e sono convinto che in questa zona il settore vivrà un nuovo boom. Perché qui ci sono tutti gli ingredienti giusti per l’accoglienza: gli spazi, l’ambiente, l’enogastronomia, ma soprattutto la serietà nel fare le cose. Noi vogliamo esserci, vogliamo essere partecipi, perché il nostro è un ruolo sociale e questo può diventare il momento più bello per essere protagonisti. Con quanto abbiamo seminato negli anni saremo tra i primi a ripartire e noi, qui, possiamo avere un ruolo nel dare sviluppo alle idee. Investiremo ancora nella salute e nell’istruzione, perché ci crediamo. Nel rispetto della nostra storia, sapremo valorizzare il fattore umano: lo stesso fattore che ha fatto di Alba, con le sue colline di Langhe e Roero, una capitale della cultura d’impresa».



Alba Capitale tiene sei brevi lezioni su Vincent Van Gogh, Jackson Pollock, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Antoni Tàpies e Jannis Kounellis ne “L’inconscio dell’opera” per Sky Arte. Nel 2018 in “Lessico famigliare”, su Rai3, riflette sulle figure della madre, del padre, del figlio e sulla scuola e inoltre si racconta in “A libro aperto”, il documentario de La Effe che delinea la storia della sua vita e della sua formazione. Nel 2019 tiene sette lezioni sull’amore in “Lessico amoroso”, in onda su Rai3. Nel 2020 riflette sul confine, l’odio, l’ignoranza, il fanatismo e la libertà in “Lessico civile”, sempre per la terza rete della televisione di Stato. Dal 2020 Massimo Recalcati, insieme a Maurizio Balsamo, cura la direzione della rivista “Frontiere della psicoanalisi” edita da “Il Mulino”

Massimo Recalcati, le cui numerose opere sono tradotte in svariate lingue, ha da poco dato alle stampe il suo nuovo libro, “Ritorno a Jean-Paul Sartre. Esistenza, infanzia e desiderio” (“Einaudi”).

Una serata di mezza estate con Massimo Recalcati

Nei meandri della psiche Elena Bottini

“N

ella mente dell’imprenditore” è il

titolo della serata prevista per le 21 di venerdì 23 luglio con Mas-

sisce ancor maggior interesse con uno dei divulgatori più apprezzati sulla scena italiana, avendo egli alle spalle anche la collaborazione alla realizzazione di eventi teatrali di successo. Ha all’attivo anche significative presente televisive. Nel 2016

simo Recalcati. Lo psicoanalista,

CONVEGNO

saggista e accademico si confronterà con un tema particolar-

PALA ALBA CAPITALE

mente congeniale al fil rouge che lega di eventi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Per gli effetti della pandemia sulla psiche di ciascuno, e quindi anche di chi fa impresa, si tratta di un appuntamento che acqui-

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IN STREAMING

23

LUGLIO

NELLA MENTE DELL’IMPRENDITORE

CONVEGNO

ALBA

26 27 28

NOVEMBRE

50 ANNI DELLA MORTE DEL BEATO GIACOMO ALBERIONE

L’Apostolo dei mass media A fine novembre si terranno le manifestazioni organizzate per ricordare i cinquant’anni della scomparsa del beato Giacomo Alberione. Il fondatore della Famiglia Paolina (cinque congregazioni religiose, quattro istituti di consacrati secolari e un’associazione di laici) nacque il 4 aprile 1884 a San Lorenzo di Fossano e morì 26 novembre 1971 a Roma. Venne proclamato beato da papa Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003. Nel 1964 l’allora sindaco, Ettore Paganelli, gli conferì la cittadinanza onoraria concessagli dal Consiglio comunale. Nel 1900 entrò nel Seminario di Alba. La sua missione fu “vivere e dare al mondo Gesù Cristo via verità e vita, utilizzando tutti i mezzi più celeri ed efficaci per la comunicazione tra le persone”. Iniziò rilevando nel 1914 la gestione del settimanale diocesano “Gazzetta d’Alba” e fondando “Famiglia Cristiana” nel 1931.



I volumi pubblicati da Nino Aragno sull’economia cuneese

Una pietra miliare per l’editoria

Fondata a Torino nel 1999 da Nino Aragno (foto a fianco), la casa editrice che ne porta il nome ha una politica editoriale originale, promuovendo collane di alta qualità e aprendosi alla collaborazione di vari Paesi europei

Claudio Puppione

cessibili con difficoltà, della cultura umanistica

uella di Nino Aragno è un’opera di altisimo merito e nessuno ha appigli per contraddire l’asserzione. Anzi, essa trova conferme definitive, come la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte conferitagli nel 2013 dal presidente Napolitano, con la seguente motivazione: «Per l’originale e meritoria opera editoriale volta al recupero di testi fondamentali, spesso ac-

zione della cultura contemporanea italiana».

Q

italiana ed europea, oltre che per la valorizza-

EVENTO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

02

LUGLIO

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE CUNEESE

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Bene, ora l’editore nato a Genola può fregiarsi anche di quella che è destinata ad attestarsi come una pietra miliare nel campo dell’editoria dedicata alla realtà cuneese: quattro volumi in cui si fotografa il sistema economico e imprenditoriale di questa provincia, offrendo ai lettori e anche agli studiosi un fermo immagine di rara completezza e di estremo interesse. Anna Castagnoli analizza “Il sistema imprenditoriale cuneese-Familismo morale ed etica del capitalismo diffuso”; Francesca Serravalle e Giuseppe Tardivo sono gli autori di “Agrifood e

L’analisi dei frutti di una diffusa cultura d’impresa che, come afferma lo storico Valerio Castronovo, ha portato la Granda a diventare un distretto ai vertici europei, non solo italiani. Insomma, una sorta di Baviera...

innovazione: un binomio vincente-Casi e best practices”; “Il ruolo determinante del settore

virtuoso che, agli occhi di chi

agroalimentare nel processo di sviluppo del

se ne intende, potrebbe essere

Cuneese-Storia, evoluzione e potenziali svi-

accostato alla Baviera, e senza

luppi innovativi” è frutto dell’elaborazione e

il timore di sfigurare.

della scrittura di Gabriele Santoro e di Alberto

Ma su questo torneremo.

Ferraris; infine Sergio Soave ha coordinato la

Prima dobbiamo annunciare

raccolta e la stesura delle “Storie di imprendi-

che il citato poker di libri, pub-

tori cuneesi”, una serie di case history redatte

blicati in contemporanea, sarà

da lui stesso e da numerosi giornalisti della

presentato nell’àmbito di Alba

Granda per portare alla ribalta anche il lato

capitale della cultura d’impre-

umano di alcuni dei protagonisti di un sistema

sa 2021, con la partecipazione


Alba Capitale dell’editore, degli autori e di un parterre di ospiti di notevole rilievo, fra i quali spicca Valerio Castronovo, oggi il principale storico italiano. Altra premessa: prima di approfondire il discorso su questa iniziativa editoriale, ci piace citare una frase tratta dall’intervista concessa da Nino Aragno a “Made In Cuneo” circa tre anni fa, perché essa offre il ritratto di una personalità che sta inanellando meriti su meriti agli occhi

dei contemporanei e forse più ancora dei posteri. In quell’occasione spiegò: «L’editoria è qualcosa di simile alla coltivazione della vite. Bisogna potare, far crescere delle piante rispetto ad altre, fare delle scelte. Quando stampo, devo fare valutazioni culturali, per puro piacere. Un po’ come succede con il vino: quando si produce, non lo si fa prima di tutto per venderlo, ma con l’obiettivo di farlo più buono possibile».

A chi, come chi redige queste note, il vino l’ha fatto per anni giudicandolo uno dei lavori più creativi che esistano, e in più è convinto dell’assioma secondo cui “scripta manent” (purché stampati su carta), sfugge un ammirato «Chapeau!». Torniamo alla questione della Baviera, il cui pensiero non è frutto di un impazzimento improvviso, bensì deriva alla lettura della prefazione di Sergio Soave al volume da lui curato. Eccone un ampio stralcio con la genesi dell’opera, lasciando ai lettori dell’articolo, e soprattutto a quelli di questo e degli altri tre libri, il compito di trarre conclusioni proprie. «Sono passati tre anni da una mattina nella quale, inaspettatamente, ricevetti una telefonata di Valerio Castronovo, che non sentivo più da tempo. (...) “Sergio”, incominciò, “tu sai che cosa ho fatto nella vita e che cosa sto facendo oggi no?”. La domanda era strana e mi tenni sulle generali per capire: “Beh, tutti abbiamo letto

Da sinistra: Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt; Sergio Soave, storico e docente universitario, già deputato e sindaco di Savigliano; Giuseppe Tardivo, coordinatore del gruppo di ricerca da cui sono scaturiti due dei quattro volumi, docente onorario di economia e gestione delle imprese dell’Università di Torino, con Quaglia cofondatore del Campus di management ed economia-Sede di Cuneo. Il professor Quaglia firma la prefazione del libro di Adriana Castagnoli, mentre il professor Soave ha coordinato la realizzazione del tomo con le storie di imprenditori cuneesi

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Alba Capitale “D’accordo, ma c’è un limite a tutto. Voi preferirete pure non esporvi, ma non è così che va il mondo. Se non racconti chi sei, è come se non ci fossi. Dammi retta, bisogna fare una bella ricerca, non fosse altro che per rendere onore alle generazioni di imprenditori e lavoratori che hanno fatto di una provincia povera una sorta di Eldorado”. Mentre diceva queste cose, la sua vitalità, la sua voglia mi stupiva. A

Valerio Castronovo Storico, giornalista e accademico

ottant’anni suonati, anche se portati benissimo, lui, il decano autorevole degli studiosi di

Valerio Castronovo (classe 1935) ha curato numerose trasmissioni tv della Rai, fra cui la serie dedicata all’evoluzione dell’industria italiana e una, in venti puntate, sulla storia del capitalismo italiano. Con Renzo De Felice e Pietro Scoppola ha curato la realizzazione, per l’Istituto Luce, del documentario in cinquanta puntate “L’Italia del Novecento”

storia dell’economia, non aveva mollato la presa. Incredibile! Deluderlo mi sarebbe parso offensivo. “Ok”, risposi dunque”, se vuoi proprio farlo, è una buona cosa per noi, anche

presidente della Camera di commercio provinciale, tanto dinamico da essere oggi presidente nazionale di Unioncamere. La seconda è quella di Giovanni Quaglia, l’“ultimo vero presidente” della Granda, come lo chiamano qui, che ora è presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, membro chiave della Cassa Depositi e Prestiti, neopresidente dell’Asti-Cuneo, oltre che artefice di tante altre cose che tu conosci bene. L’uno e l’altro insieme ti daranno una mappa precisa delle eccellenze”». Quegli incontri si tennero e adesso abbiamo tra le mani i frutti di quello stimolo arrivato a Soave da Castronovo. Siamo bravi, diciamolo.

perché la tua firma rende più credibile quello che sembra

i tuoi libri sui grandi capitani d’industria, a

un mito domestico, ma perché

cominciare da Agnelli, nonché le tue analisi

telefoni a me? Io ho sempre

sul profilo delle grandi imprese e la tipologia

studiato altro, e cioè storie

produttiva del nostro Paese, a confronto con gli

di movimenti e biografie di

altri sistemi...”. “Ecco”, interruppe, “sei prepa-

uomini nell’àmbito del pen-

rato sul passato, ma non sul presente. E allora

siero politico e non dell’eco-

ti aggiorno: sto studiando sistematicamente le

nomia. Insomma, in che posso

caratteristiche dei grandi distretti economici

servirti, professore?”. “Devi

europei. E sai che cosa viene fuori? Che Cuneo

farmi innanzitutto da guida”,

è uno dei primissimi della classifica!”.

rispose, “hai rappresentato

“E lo scopri adesso?”, ribattei sollevato e quasi

quel territorio in Parlamento,

celiando. “Noi è da un bel po’ che lo sappiamo”.

hai fatto il sindaco no? Non

“Sarà, ma il problema è che non lo sa o non

dirmi che in tutti questi anni

lo dice nessuno, fuori provincia. Bisogna scri-

sei stato un passante distrat-

verne, invece, fare una bella ricerca, capire le

to”. “Beh, qualcosa ho capito,

ragioni, presentarle al mondo!”.

sì, ma se mi cerchi per questo,

“Ma sai come siamo noi di Cuneo, no? Lavoro,

allora posso servirti al meglio,

lavoro e ancora lavoro, sempre a testa bassa

perché ho due guide eccel-

e perdiamo poco tempo a cantarci le glorie

lenti da proporti: la prima è

addosso”.

quella di Ferruccio Dardanello,

50

Alla presentazione dei volumi editi da Nino Aragno interverrà anche Enrico Conforto, lo studente braidese nominato Alfiere del lavoro dal presidente Sergio Mattarella, intervistato di recente da “Made In Cuneo”


FORMATIVO

TEATRO SOCIALE

14

DICEMBRE

LECTIO MAGISTRALIS DI ALESSANDRO BARICCO editoriale pubblicando ro-

Uno degli eventi conclusivi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 si terrà al Teatro sociale con la voce narrante del creatore della Scuola Holden

Alessandro Baricco (classe 1958) nel 1993 ha vinto il premio “Viareggio” con “Oceano mare”

manzi di grande successo: “Castelli di rabbia”, “Oceano mare”, “Seta”, “City”, “Senza sangue”. Nel 1994 esce “No-

Alessandro Baricco: lo storytelling emozionale

vecento”: un monologo, non un vero e proprio romanzo, quanto un lavoro teatrale. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ha diretto un film tratto dal romanzo, “La leggenda del pianista sull’oceano”. Nel 1994 a Torino ha fondato, con alcuni soci, la Scuola Holden di scrittura e storytelling,

della Scuola Holden percorrerà un tracciato

dove si studiano tecniche del-

Elena Bottini

emozionale alla radici della cultura d’impresa,

la narrazione, di cui è l’attuale

tra immagini, racconti e testimonianze.

preside.

a chiusura (o quasi) del cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 sarà con il botto! Martedì 14 dicembre, al teatro sociale “Giorgio Busca”, sarà di scena Alessandro Baricco con una lectio magistralis che seguirà il filo rosso nel segno dello storytelling per chiudere i mesi densissimi della manifestazione organizzata da Confindustria Cuneo. La voce narrante dello scrittore, sceneggiatore, autore televisivo, critico e fondatore

Si tratta di uno dei più importanti esponenti

L

della narrativa italiana contemporanea, oltre che del portatore di un eclettismo che richiama le menti geniali di altri tempi.

Baricco è scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore tv, critico musicale, conduttore tv e radiofonico

Diplomato in pianoforte al Conservatorio, Baricco dopo la laurea in filosofia pubblica alcuni saggi di critica musicale. In seguito inizia a lavorare in televisione come conduttore e sceneggiatore. Nel 1993 presenta “L’amore è un dardo”, trasmissione di Rai Tre dedicata alla lirica, e l’anno successivo idea e conduce il programma imperniato sulla letteratura “Pickwick, del leggere e dello scrivere”, affiancato dalla giornalista Giovanna Zucconi. Inoltre è tra i primi conduttori della trasmissione “Radio Tre suite”, su Rai Radio Tre. Negli anni Novanta si afferma nel panorama

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Confronti a tutto tondo, presso il “Pala Alba Capitale” e al teatro sociale “Giorgio Busca”, sul ruolo dell’imorenditore fra passato, presente e futuro

Elena Bottini

S

aranno tre giornate davvero densissime, quelle dei Dialoghi sull’Impresa che, oltre a far parte del cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, faranno da corollario all’Assemblea annuale privata di Confindustria Cuneo, prevista alle 16,30 di venerdì 18 giugno presso le sale del teatro so-

Tre giornate con molti ospiti di fortissimo richiamo

I Dialoghi sull’Impresa che cambia ciale “Giorgio Busca”. Il Sociale ospiterà anche alcuni dei Dialoghi, mentre altri si terranno negli spazi del “Pala Alba Capitale” allestito nella vicina piazza San Paolo. Quando scriviamo il programma è in via di completamento, ma possiamo anticipare molti dei nomi di prestigio degli ospiti dei dibattiti imperniati sul fare impresa fra passato, presente e futuro. La lista dei giornalisti, dei personaggi dello spettacolo, della politica, dell’economia e dello showbiz che verranno ad Alba è imponente. Ecco coloro i quali hanno dato l’adesione quando “Made In Cuneo” stava per andare in stampa: Barbara Beltrame, Andrea

Bignami, Carlo Bonomi, Milly Carlucci, Alessandra Comazzi, Ilaria D’Amico, Giovanni Di Perri, Cristina Fogazzi, Massimo Giannini, Massimo Giletti, Paola Marella, Francesca Mariotti, Paolo Mieli, Maurizio Molinari, Roberto Pavanello, Alessandro Sallusti e Marco Zatterin. Inoltre, in collaborazione con Discovery Channel, sono previsti momenti di coinvolgimento del pubblico presente legati ad alcune delle

I Dialoghi sull’Impresa avranno per protagoniste personalità di spicco della società civile. Sotto, da sinistra, alcuni degli ospiti: Carlo Bonomi, presidente di Confindustria; Milly Carlucci, conduttrice televisiva che, oltre a “Ballando con le stelle”, ha all’attivo numerosi altri successi, come il talent show “Il cantante mascherato” e la conduzione in Eurovisione, con Bruno Vespa, di “A riveder le stelle”, concerto sostitutivo della prima della Scala di Milano a causa del Covid; la giornalista e presentatrice Ilaria D’Amico; l’infettivologo Giovanni Di Perri, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’ospedale “Amedeo di Savoia” e della Scuola di specializzazione in malattie infettive dell’Università di Torino; Massimo Giannini, direttore de “La Stampa”

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Alba Capitale trasmissioni di punta del bouquet di canali appartenenti questo network, da “Il salone delle meraviglie” a “Abiti da sposa cercansi”, da “La casa più bella” e “Pizza Hero”. Sarà una serie di incontri pubblici dal grande interesse, con personalità di forte richiamo. Va peraltro ricordato che il tutto andrà a integrarsi alla perfezione con la festa per il compleanno del sito Unesco di sabato 19 giugno, di cui parliamo a parte.

E V E N TO PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

18/ 19/20 GIUGNO DIALOGHI SULL’IMPRESA

Paolo Conte in tournée per i 50 anni di “Azzurro”

P

E V E N TO

16

LUGLIO PAOLO CONTE IN CONCERTO

ur nel rispetto delle regole contro la diffusione della pandemia, l’estate 2021 avrà un significato decisivo per ritrovare il coraggio della ripartenza e la voglia di riappropriarsi di quegli spazi di cultura e libertà che il Covid ha limitato e spesso cancellato. Per questa ripartenza Collisioni torna e propone il festival ad Alba e un cartellone di serate in musica a Barolo. Il primo a calcare il palco del festival Collisioni 2021 ad Alba sarà un artista riconosciuto a livello internazionale, ma anche espressione del territorio piemontese: Paolo Conte, accompagnato dalla sua orchestra, inaugurerà la manifestazione con un grande concerto ad Alba venerdì 16 luglio, nell’àmbito del tour che celebra i cinquant’anni di “Azzurro”, brano cantato da Adriano Celentano che ha fatto conoscere Conte nel mondo. “Pomeriggi troppo azzurri” per rimanere chiusi in casa e la “voglia di prendere un treno” per ritrovare le persone care: un azzurro che è il colore della musica, contrapposto agli ormai troppo noti rosso e arancione...

Saranno nella città delle cento torri per contribuire ad animare i Dialoghi sull’Impresa previsti da venerdì 18 a domenica 20 giugno, tra gli altri, anche (sotto, da sinistra): Massimo Giletti, sul quale si vocifera di un ritorno in Rai nella nuova stagione televisiva che partirà dopo l’estate; Paola Marella, architetto, conduttrice, social trendsetter e immobiliarista più famosa della tv italiana; Paolo Mieli, giornalista, saggista e opinionista italiano che si occupa soprattutto di politica e di storia, già direttore de “La Stampa” e del “Corriere della Sera”; Maurizio Molinari, nell’aprile del 2020 passato dalla direzione del quotidiano torinese a quella de “La Repubblica”; Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale”, di cui è alla guida dal 2010

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Nelle immagini gentilmente concesse dal Centro studi “Beppe Fenoglio”: il Consiglio comunale di Alba del 1956, con Osvaldo Cagnasso sindaco, e Pinot Gallizio all’opera con il figlio nel suo atelier di pittura industriale

L’incontro farà rivivere lo spirito di quel periodo di fermento che non si limitò a preludere all’Intermazionale situazionista, bensì tocco molti aspetti, com,presa l’imprenditorialità

Convegno sugli eventi che resero il 1956 un anno storico

Quando Alba ospitò il primo congresso mondiale degli artisti liberi 54

Cristina Borgogno

C

on un anno di anticipo rispetto alla fondazione dell’Internazionale situazionista, movimento capace di lasciare, tra il 1957 e il 1972, un segno nel panorama artistico del ’900, fu Alba, su invito di Pinot Gallizio insieme con Piero Simondo, Elena Verrone e Asger Jorn, a ospitare, dal 2 all’8 settembre 1956, il primo Congresso mondiale degli


Alba Capitale Il Centro studi “Beppe Fenoglio”

Sotto: Bianca Roagna, direttore del Centro studi “Beppe Fenoglio” presieduto da Riccardo Corino, e l’avvocato Roberto Ponzio, cofondatore e presidente dell’associazione culturale “Giulio Parusso”

Promossa dall’Amministrazione civica per dotare la città e il territorio albese di uno strumento di studio, ricerca e divulgazione delle tradizioni letterarie, artistiche, storiche e culturali della zona, l’associazione Centro studi “Beppe Fenoglio” nasce nel 2003 con l’appoggio di enti istituzionali e imprenditori privati. Il Centro è collocato nell’edificio in piazza Duomo in cui lo scrittore visse dal 1928 al 1959, compresa la camera dove Fenoglio scrisse la maggior parte delle sue opere. Di fronte all’ingresso si trova il monumento ai ventitré giorni della città di Alba, opera di Umberto Mastroianni, in precedenza collocato in piazza Michele Ferrero. Il percorso espositivo inizia al piano terra con l’ingresso nella macelleria “Fenoglio” e prosegue al primo piano. Il secondo piano è dedicato al pittore Pinot Gallizio, alla storia locale e all’arte del territorio albese. Qui è custodita “L’anticamera della morte”, eccezionale installazione realizzata da Gallizio nel dicembre 1963. L’intitolazione a Beppe Fenoglio del Centro, il quale oggi conta 36 soci pubblici e privati, significa innanzitutto che la figura e l’opera dello scrittore costituiscono la centralità dell’attività dell’associazione, ma non escludono, anzi valorizzano e favoriscono, lo studio e la ricerca in merito a tutte le altre tematiche. Il Centro studi custodisce circa duemila volumi, catalogati e descritti per una migliore consultazione.

artisti liberi, segnando l’inizio di un’epoca di ricerca, rinnovamento e avanguardia nel mondo delle

renza “Alba ’56”, in programma

vita), e l’associazione culturale “Giulio Parusso” che

il 5 luglio, sarà un momento

tre anni fa organizzò l’evento “Che imprevedibile

dedicato a far rivivere, con il

situazione!” a cui prese parte, in una delle ultime

arti. Nel vasto programma che caratterizzerà Alba capitale della cultura d’impresa 2021, la confe-

pubblico, lo spirito di quegli anni

sue apparizioni pubbliche, Piero Simondo, tra i

di fermento, quei giorni e quella

fondatori dell’Internazionale situazionista, deceduto

stagione in cui la città capoluogo

nel novembre 2020 all’età di 92 anni.

delle colline delle Langhe diven-

«Quello che visse Alba in quel periodo fu qualco-

ne la fucina di una rivoluzione

sa di straordinario: una sorta di anticipazione del

culturale.

boom economico e culturale in un grande borgo di

A curare la conferenza saranno

poco più di 16 mila abitanti e nella terra de “La

il Centro studi “Beppe Fenoglio”,

malora”», dice Bianca Roagna, direttore del Centro

che si sta preparando a vivere il

studi. «L’arrivo di quegli artisti in città avviene in

centenario dello scrittore parti-

un mondo “che si sta imborghesendo” come rac-

giano a partire dal primo marzo

conta Fenoglio nei suoi scritti. Nel 1954, nei suoi

2022 (giorno in cui Fenoglio

diari afferma: “Una superba volontà di fare mi

avrebbe compiuto il secolo di

gonfia tutto, ma non ho il bersaglio su cui puntare

CONVEGNO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

05

LUGLIO

ALBA ’56

55


Le due fotografie sono relative all’evento “Che imprevedibile situazione!” promosso dall’associazione “Giulio Parusso”, a cui prese parte, in una delle ultime sue apparizioni pubbliche, Piero Simondo (nell’immagine a destra), tra i fondatori dell’Internazionale situazionista, deceduto nel novembre 2020 all’età di 92 anni

come un proiettile”. Ecco, in quel momento, finita la guerra, c’era la necessità di esplodere. Ed è allora che iniziarono le epiche storie dell’industria albese, dove sappiamo che non ci sarà solo volontà di fare impresa, ma di farne una cultura». Artista, ma prima ancora farmacista e anche consigliere comunale, Pinot Gallizio scrisse che in quel settembre 1956 «si produsse nella città di Alba una enorme sconosciuta reazione chimica». «Nello stesso anno dell’invasione dell’Ungheria, della tragedia dell’“Andrea Doria” e della prima sentenza della Corte costituzionale presieduta da

Enrico De Nicola, quando il Real Madrid vince la prima Coppa dei campioni e Grace Kelly sposa il principe Ranieri, la città Alba, dove è da poco stato eletto sindaco Osvaldo Cagnasso, ospita il primo Congresso mondiale degli artisti liberi che si divide tra il municipio e il politeama “Corino”, proprio in faccia a casa Gallizio», racconta l’avvocato Roberto Ponzio, presidente dell’associazione

L’Associazione culturale intitolata a Giulio Parusso Nata per salvaguardare, tutelare, valorizzare e diffondere il patrimonio culturale, in tutte le sue espressioni, con particolare riferimento al territorio di Alba, Langhe e Roero e all’opera e agli studi dello storico, giornalista e animatore culturale a cui è intitolata, l’associazione culturale “Giulio Parusso” è stata costituita nel 2016, a due anni dalla morte improvvisa del responsabile dell’ufficio stampa del Comune e già direttore del Centro studi “Beppe Fenoglio”. I soci fondatori sono Lucia Tibaldi, Roberto Ponzio, Giuseppe Gobino, Pieruccio Cirio, Enzo Demaria, Francesco Corino, Ennio Berlinghieri, Renzo Marengo, Giovanni Roggia, Giorgia Barile e Luisa Bianchi. Tra gli obiettivi elencati nello statuto c’è la volontà di tramandare la memoria e l’opera di Parusso, conservarne ed eventualmente ristamparne la copiosa attività letteraria, di raccogliere i documenti e gli scritti non ancora resi pubblici, di digitalizzare il patrimonio culturale per renderlo accessibile e disponibile alla consultazione pubblica, di promuovere l’archiviazione e la conservazione fisica e digitale, di studiare e di diffondere l’uso di nuove tecnologie per il recupero, la conservazione e la diffusione dei beni culturali. Nei primi cinque anni di vita del sodalizio sono stati promossi diversi eventi e pubblicazioni importanti per custodire la memoria di ieri e contribuire, oggi e domani, a fare cultura.

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“Parusso”. «La storia inizia però quattro anni prima, quando Gallizio incontra il giovane artista Simondo, ceramista e pittore ligure, piemontese d’adozione, allievo di Felice Casorati, che si trova ad Alba per la fidanzata, Elena Verrone. Chi avrebbe potuto pensare che, da quel momento, la cittadina piemontese si sarebbe trasformata in un centro europeo di avanguardia artistica?».



Un percorso guidato in città, predisposto da “Turismo in Langa”, per riscoprire le radici di un’imprenditoria che ha fatto la storia, non solo quella locale

Marcello Pasquero

A

lba, mèta turistica di fama internazionale, capitale dell’enogastronomia e scrigno di preziosi luoghi di arte. Ma esiste un’altra storia locale che va raccolta e raccontata nell’anno in cui la città del tartufo banco diventa capitale italiana della cultura d’impresa. È la storia di un’Alba molto diversa da come la percepiamo oggi, una città industriale, in fermento, dove si produceva e si scambiava quanto veniva prodotto all’interno del centro storico, o poco più in là. Se, oggi, Alba è diventata quello che è lo dobbiamo, anche e soprattutto, al vorticoso sviluppo industriale che la capitale delle Langhe ha avuto tra Ottocento e Novecento, e alle intuizioni, di pochi decenni successivi, dei grandi capitani di industria e di personalità illuminate che hanno contribuito al miracolo economico della città dal 1946 in poi. Una storia che dev’essere ricordata e celebrata. Il tavolo di Alba capitale, voluto da Confindustria Cuneo, in collaborazione con l’associazione “Turismo in Langa” di Alba, propone, per tutta

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I LUOGHI ALBESI

della cultura d’impresa la durata dell’anno celebrativo, un percorso guidato dal titolo “Sulle strade della cultura d’impresa albese”, alla scoperta dei luoghi dove le grandi industrie albesi hanno avuto origine, ma anche dei siti di archeologia industriale di cui Alba è ricca. Sono luoghi, questi, nascosti e segreti, individuati con l’occhio del ricercatore e del curioso, che raccontano di una città e una società ormai passate, ma ancora in grado di condizionare il presente. Il percorso tocca i principali luoghi della cultura di impresa del centro storico e il tour permette di ripercorrere memorie e storie degli imprenditori e, anche, dei tanti operai che, in quei posti, hanno lavorato nel corso dei decenni. I grandi imprenditori: i Ferrero, i Miroglio. Dinastie e personaggi straordinari che, con le loro intuizioni, hanno creato le condizioni per lo sviluppo industriale, turistico e commerciale della città. Ma quanti sanno dove fosse il primo negozio Miroglio per il commercio dei tessuti? E la prima fabbrica per la loro produzione diretta? O dove fosse la prima pasticceria con laboratorio annesso della famiglia Ferrero? E la sede del primo stabilimento,

resosi necessario quando gli spazi originari non erano più sufficienti per soddisfare la domanda di prelibatezze dolci inventate dai capostipiti della famiglia Ferrero? Ferrero e Miroglio, ma non solo: non mancheranno le grandi intuizioni di don Giacomo Alberione, beato, editore, “industriale”, fondatore della congregazione della Famiglia Paolina e della casa editrice Edizioni TURISMO

PALA ALBA CAPITALE

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22

MAGGIO

SULLE STRADE DELLA CULTURA D’IMPRESA ALBESE-PRESENTAZIONE

Il percorso sulle orme della storia della cultura d’impresa all’interno del tessuto urbano della città delle cento torri che sarà accompagnato dalle guide schierate dall’associazione albese “Turismo in Langa”


Alba Capitale San Paolo con i suoi infiniti prodotti editoriali come “Famiglia Cristiana”, “Il Giornalino”, “Jesus”, oltre ai libri. O Giacomo Morra che fece del suo hotel “Savona” il centro mondiale di consumo e promozione del tuber magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba. O, ancora, Pio Cesare, fondatore della cantina omonima e produttore di vino che porta il nome di Alba e delle Langhe nel mondo, la cui cantina è l’unica rimasta, oggi, all’interno del centro di Alba (da poco la città ha dato l’ultimo saluto a Pio Boffa, il quale ha proseguito al meglio quella storia di successo). Grandi personaggi le cui intuizioni imprenditoriali hanno funzionato come una “mano invisibile”, i cui benèfici effetti sono ancora oggi ben evidenti nel tessuto sociale ed economico albese e italiano. Meno visibili sono, invece, i luoghi legati alle loro storie e alle loro origini, che con questo progetto si intendono riportare all’attenzione degli albesi e dei turisti. Ma non solo. Ttutte le attività industriali hanno bisogno di energia per funzionare: ed ecco Egea, erede delle prime imprese albesi di produzione elettrica, che oggi è diventata un gruppo industriale di livello nazionale. Pochi sanno che l’azienda nacque negli anni Cinquanta nei pressi della stazione ferroviaria, diventata ciò che è ai giorni nostri grazie all’opera, dal 1983, dell’ingegner Emanuele Carini, proseguita dal figlio, ingegner PierPaolo. Parlare delle sedi dell’industria albese vuol anche dire riscoprire le sedi delle protoindustrie di fine Ottocento, oggi veri e propri luoghi di archeologia industriale. Ecco, quindi, emergere dall’oblio la segheria, la fabbrica dei chiodi, il lavatoio pubblico, la fabbrica delle botti, la fabbrica del

I luoghi della città in cui iniziarono le attività la pasticceria “Ferrero” e il negozio di tessuti “Miroglio”, quando era impossibile prevedere la successiva espansione internazionale delle due aziende, e un’immagine storica di uno dei primi mezzi griffati “Egea”

ghiaccio e l’antico mattatoio: luoghi di assoluto fascino post-industriale, i cui muri racchiudono storie di centinaia di lavoratori, clienti, imprenditori, fornitori che hanno animato la prima periferia albese in una sorta di autosufficienza produttiva, necessaria in un momento storico nel quale gli spostamenti di uomini e merci erano lunghi e difficoltosi. Il presidente dell’associazione “Turismo in Langa”, Filippo Ghisi, commenta: «Siamo onorati di collaborare con Confindustria Cuneo nella realizzazione e nella proposta al pubblico di questo percorso. Alba è ricca di storie e di storia, e quella della sua industria è davvero meritevole di essere preservata e narrata. Con questo percorso si va ad arricchire la già imponente offerta turistica della città, dando l’occasione ai visitatori di conoscere un altro tassello legato alle vicende della nostra città. Questa proposta si rivolge anche agli stessi albesi, che possono riappropriarsi di un pezzo della loro storia, scoprendo che a pochi passi da casa è nata la Ferrero o che si produceva il ghiaccio. Così, abbiamo compiuto un’importante operazione di preservazione della memoria». L’assessore al turismo del Comune di Alba, Emanuele

Bolla, aggiunge: «La città punta a rendere strutturale questo percorso turistico che accresce l’offerta per i visitatori del nostro centro storico. Le varie tappe della visita saranno arricchite con QR Code dove sarà possibile vedere immagini d’epoca e accedere al servizio di prenotazione del percorso di visita. Ringraziamo Confindustria Cuneo per aver creduto in questo progetto che permette ai turisti, ma anche agli albesi, di conoscere la cultura d’impresa di questa città passata dalla malora al benessere attuale grazie a un grande lavoro di squadra in cui l’intraprendenza e il coraggio degli imprenditori ha giocato un ruolo fondamentale». Sabato 22 maggio, alle 15, al “Pala Alba Capitale” sarà presentato questo interessante itinerario di visite.

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Alba Capitale

CAPITALI MONDIALI DEL CIBO Il sapore è al centro dell’attività di Federico Francesco Ferrero, tema di cui si occupa come docente e conferenziere. Da medico ritiene inoltre che imparare a scegliere sia il primo passo verso il benessere

Il progetto è stato ideato da Federico Francesco Ferrero

World Food Capital: così la città della Mole e la nostra regione possono qualificarsi come la “food valley” capace di raccogliere investimenti, dar lavoro ai giovani e attrarre turisti numero di visitatori amanti del “bon vivre” declinato alla piemontese, oltre che di un’accoglienza e di un ambiente che non temono confronti. Appare difficile contrastrare il suo ragionamento: «Il food è la nuova Fiat. Ma, per correre come la Fiat, la filiera dell’agroalimentare deve ripensarsi come sistema industriale con un’unica “targa”. E non solo come insieme di eccellenze da degustare». «Formazione e ricerca scientifica, cultura, industria, artigianato e agricoltura, ristoranti, com-

I

Lorenzo Vallese

l progetto, tutt’altro che velleitario, è di quelli che potrebbero costituire la spina dorsale del “nuovo

futuro” che ci attende dopo la pendemia. Si chiama “Torino-Piemonte World Food Capital” e ne è anima il ben noto medico nutrizionista, conferenziere e giornalista, nonché vincitore dell’edizione 2014 di

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Masterchef Italia, Federico Francesco Ferrero. Per le specificità del territorio di Langa e per la portata dell’idea di fare ufficialmente, perché di fatto quasi lo è già, della nostra regione il centro mondiale dell’enogastronomia, essa non poteva non entrare di diritto nel programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. E così Federico Francesco Ferrero sabato 15 maggio, al “Pala Alba Capitale”, illustrerà come intende dar vita a quella “food valley” strutturata che sarebbe capace di attrarre investimenti significativi, di trattenere i giovani offrendo validi e appaganti sbocchi professionali e di attirare un imponente

mercio e turismo», elenca i punti CONVEGNO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

15

MAGGIO

TORINO E IL PIEMONTE CAPITALI MONDIALI DEL CIBO


forti del progetto Federico Francesco Ferrero. «Se tutti giochiamo assieme la stessa partita, possiamo diventare la “food valley” del mondo, intesa come distretto che garantisca crescita e occupazione qualificata». Per lui il Piemonte ha un problema: non fa lavorare in sinergia le sue eccellenze e, quindi, non le sa sviluppare: «Per questo ho chiamato il comitato Torino-Pie-

monte, in una logica di distretto che va da Alba fino a Verbania, passando per la città della Mole. Ma, badate bene, non ipotizzo di fare marketing turistico. Almeno, non solo. Questo lo facciamo già e dobbiamo continuare a farlo, possibilmente meglio e in modo più sinergico. Per estrarre reale valore dalle eccellenze del nostro food, dobbiamo fare industria. E occorre prendere a modello “Fer-

A Priocca i trent’anni di Mondodelvino Nel pomeriggio di domenica 9 maggio, presso la propria sede priocchese, la Mgm Mondodelvino celebrerà i trent’anni della fondazione. Nell’occasione sarà possibile visitare l’annesso museo del vino Wine Experience. La storia di Mondodelvino inizia nel 1991 con la fondazione di Mgm a Forlì. Durante questi sei lustri il gruppo è cresciuto, diventando una delle prime venti realtà vitivinicole italiane secondo la classifica di Mediobanca. Mondodelvino Wine Experience è un museo interattivo inaugurato nel 2019 e propone un’esperienza innovativa, multimediale e multisensoriale, attraverso cui conoscere territori, metodi e abbinamenti in modo divertente ed educativo, insieme a tutta la famiglia. Vi viene presentato il vino italiano, giocando e interagendo con schermi interattivi e stazioni sensoriali, e, alla fine del percorso, si possono degustare i migliori vini di Mgm Mondodelvino con la guida di esperti sommelier. Il museo, in tempi normali, è aperto dal martedì al sabato e si trova a Priocca, nel cuore del Roero, in via Umberto I 115.

CONVEGNO

PRIOCCA

IN STREAMING

09

MAGGIO

30 ANNI DI MGM MONDODELVINO

Federico Francesco Ferrero è medico nutrizionista e da più di vent’anni aiuta le persone nel loro rapporto con gli alimenti

rero”, perché il Gigante amico ha esaltato nel mondo i sapori del nostro Piemonte su scala globale». L’obiettivo è molto ambizioso: «Se ci ripensiamo in logica di distretto, in cinque-dieci anni parleremo più di foodmotive e winemotive che di automotive». Ma allora l’enograstronomia batterà l’auto? La risposta di Federico Francesco Ferrero è “ecumenica”: «Mi auguro proprio di no! Auspico che entrambe le filiere prosperino. Ma vorrei che il food diventasse una filiera più innovativa, con la forza propulsiva che ha avuto e continua ad avere l’automobile. In questo periodo non possiamo nasconderci dietro a un dito. Tanti dei nostri figli cercano lavoro all’estero. Il che va benissimo per la loro formazione e per taluni percorsi di vita. Ma spesso lo fanno perché qui non hanno molte opportunità di crescita. E questo non va bene. Il food, se diventasse industria a tutto tondo, potrebbe garantire tante occasioni alle nuove generazioni piemontesi».

61


Due incontri con la regina del bon ton sul galateo aziendale e sui comportamenti da tenere all’estero

Marcello Pasquero

B

arbara Ronchi Della Rocca, l’indiscussa regina italiana del bon ton, sarà la protagonista di due serate da non perdere nell’àmbito del programma di Alba Capitale della cultura d’impresa dedicate a questo tema. Nel primo dei due appuntamenti al centro della discussione ci saranno le comunicazioni aziendali; nel secondo incontro, che si annuncia particolarmente curioso e divertente, Barbara Ronchi Della Rocca accom-

pagnerà i presenti in un viaggio nei costumi del mondo, per non commettere gaffe quando si va a fare impresa all’estero o quando si è in viaggio. L’abbiamo intervistata. Barbara, qual è l’importanza del galateo nel terzo millennio? «È molto utile per sapersi destreggiare in una vita che sembra sempre più complicata. Basti pensare alle nuove opzioni sociali che fino a pochi anni fa non venivano neppure prese in considerazione dal saper vivere, perché non esistevano: famiglie allargate con figli di vari letti, coppie dello stesso sesso, rapporti con culture molto diverse. Ed è tranquillizzante, perché fornisce risposte chiare alle domande pratiche, aiuta a sentirsi sicuri di sé, affrancati dall’angoscia del: “Che cosa devo dire/fare/scrivere/ indossare in questa situazione?”. E, in più, ci consente di fare bella figura. Questa è aspirazione più che legittima, e tutt’altro che passata di moda». Gli italiani sono meno educati rispetto al passato? «Purtroppo, sì. Sulla scia di cosiddetti Vip e influencer vari, si è diffusa l’idea che, per avere un’aria assolutamente contemporanea e metropolitana, si debba ostentare di aver dimenticato ogni regola, poesia, rispetto, garbo. L’imperativo categorico è la visibilità, l’imporre se stessi a

qualunque costo con una rissa, una parolaccia, un comportamento sopra le righe che urta il buon gusto. Si esalta l’apparire, l’eccedere, l’urlare. 50 anni fa l’Italia era più povera, ma più educata, il senso della comunità era più sviluppato, vivere con le persone era un valore, oggi no». Come il galateo può aiutare a combattere la maleducazione sui social che spesso sfocia negli insulti? «I social come Twitter, LinkedIn e Facebook dovrebbero essere degli “ambienti virtuali” in cui si condividono idee ed esperienze, secondo la filosofia dello sharing, perciò la buona educazione (netiquette) consiglia di non mandare messaggi a senso unico, né intervenire sempre, dovunque, su qualunque argomento. Evitiamo critiche, sfottò, insulti, parolacce e cose troppo intime o personali, nostre o riguardanti amici o ex. E pensiamo, prima di inviare un messaggio, esattamente come (do-

Ronchi Rocca Barbara Della

Barbara Ronchi Della Rocca, di famiglia braidese, conosce ogni sfumatura del galateo: dalle buone maniere a tavola all’eleganza nell’abbigliamento

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Alba Capitale vremmo...) pensare prima di parlare! Non retwittiamo in giro i commenti positivi e i complimenti che riceviamo. E non facciamoci un tormentone della contabilità dei follower: non giudichiamo gli altri da quanti ne hanno, non vantiamoci di averne molti, non secchiamo amici e conoscenti perché si iscrivano nella nostra lista: lo si chieda una volta sola, e non di più». Ma per un imprenditore quanto può essere importante conoscere in mondo non superficiale il galateo delle comunicazioni aziendali? «Nei miei corsi di galateo aziendale un punto di partenza non teorico ma operativo è una frase di Zygmunt Bauman: “Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”. E non c’è relazione più stretta del lavorare insieme. Un imprenditore deve avere competenza tecnica, passione, impegno, un’idea sufficientemente chiara di mansioni e problemi del proprio settore. Ma è bene conoscere davvero da dove iniziare, quale principio vale sempre, in ogni momento, con ogni latitudine. Per evitare la confusione, l’affanno, l’iperattivismo, l’errore in buona fede. Per fronteggiare al meglio un mondo che cambia, ci vuole la capacità di mantenere garbo e savoir-faire anche in situazioni di stress: unire spontaneità (un sorriso sincero si riconosce) a un po’ di distacco (non esclude rispetto per gli altri, e per se stessi: si guarda agli altri con più attenzione, a se stessi come vedendosi da fuori), con anche un po’ di regole, non deve spaventare: è attenzione ai particolari». E per un collaboratore? «La buona educazione sul lavoro si basa sul rispetto dell’altro, indipendentemente dalla sua posizione ge-

rarchica. Quindi si deve evitare di esagerare il proprio ruolo e le proprie competenze oppure di ferire la sensibilità altrui. Si può e si deve segnalare e criticare un errore, ma sempre rispettando la persona che sbaglia: a questo proposito amo citare una frase di Jean-Paul Sartre: “Le persone intelligenti sono sempre gentili”». Nella seconda serata si parlerà di galateo per gli imprenditori che intendano operare all’estero. Quanto è importante non commettere passi falsi? «Karl von Clausewitz, fondatore della moderna dottrina militare, scrisse che, prima dell’attacco, è bene conoscere i punti deboli del nemico. Anche in materia di affari, parlare di galatei di altri Paesi significa offrire “informazioni dal territorio avverso” e anche illuminanti consigli per evitare gli errori in buona fede». Cosa si può rischiare? «Ci sono molte culture che hanno ancora un senso di inferiorità, condita con irritazione, nei confronti dell’occidente. Quindi ogni errore commesso in buona fede da parte nostra viene interpretato come una deliberata volontà di offendere e di ferire, con conseguente irrigidimento sulle proprie posizioni. Il che, naturalmente, preclude ogni felice esito delle trattative di affari». Ci faccia qualche esempio di gaffe che è possibile fare se non si conoscono usi e costumi del Paese in cui si vuole operare. «Le più succose me le tengo da parte per la serata del 6 luglio ad Alba! Ma per esempio in Germania l’innocente domanda “Lei è sposato?”, se fatta in un contesto di lavoro, è molto scorretta, e irritante. Sempre in Germania, ma anche in Austria, il gesto di grattarsi il mento significa che l’interlocutore sta dicendo sciocchezze. E si tratta di Paesi europei assai vicini! Pensiamo a quanto possa essere più ampio il cortocircuito culturale nei confronti di Paesi lontani e assai diversi». È possibile fare una classifica dei popoli più educati? «Ci sono popoli più rituali, come i giapponesi, altri, come quelli del nord Europa, che praticamente fanno coincidere il galateo con il rispetto e la qualità della vita, ma anche gli americani, pur sotto un’apparente semplicità sono molto attenti al codice di abbigliamento corretto...». Il Covid ha cambiato le nostre abitudini e ha esasperato molti aspetti della vita quotidiana, quasi azzerando il contatto fisico. Per il galateo è un bene o un male?

«Né l’uno né l’altro: chi vuole, in ogni situazione può trovare sempre nuovi modi per essere maleducato!». In quali progetti è impegnata in questo periodo? «Ridotti al minimo, causa Covid, gli impegni televisivi e gli incontri in presenza, mi dedico all’attività di formazione: lezioni di storia del galateo e galateo internazionale a La Sapienza di Roma, corsi di formazione presso l’Associazione italiana cerimonialisti, ma anche lezioni private. Una delle mie allieve più assidue e interessate è una signora russa che mi ha conosciuta nel 2019, quando tenni una serie di conferenze all’Istituto di cultura italiana di Mosca».

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GIUGNO IL GALATEO DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE

CONVEGNO

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LUGLIO

IL PASSAPORTO DELLE BUONE MANIERE, FARE IMPRESA ALL’ESTERO RISPETTANDO IL GALATEO

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Alba Capitale Sette anni fa il riconoscimento attribuito in Qatar

Il patrimonio Unesco è stato una vera svolta La pratica presso l’Organizzazione dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura fu alquanto impegnativa

Francesca Pinaffo

S

e la storia delle colline di Langhe, Roero e Monferrato venisse rappresentata su una linea del tempo, quella del 22 giugno 2014, sarebbe una data

L’enoteca regionale piemontese “Cavour” celebrerà la ricorrenza avviando una nuova iniziativa museale en plein-air intorno al castello di Grinzane

da sottolineare più e più volte. Sette anni fa a

EVENTO

Doha, in Qatar, il Comitato Unesco proclamò i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato patrimonio mondiale dell’umanità: un traguardo sognato per anni, fin da quando Ferruccio Dardanello, allora presidente della Camera di commercio di Cuneo, esplicitò quella che a molti parve essere un’autentica velleità, una chimera, un’utopia, e che invece ha rappresentato l’inizio di un percorso virtuoso che prosegue, in nome della tutela e della

GRINZANE CAVOUR

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GIUGNO COMPLEANNO DELL’UNESCO

valorizzazione del territorio.

territorio abbia saputo lavora-

«I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte

re per riempire di contenuti il

di Langhe-Roero e Monferrato sono un’ecce-

termine “Unesco”, che rac-

zionale testimonianza vivente della tradizione

chiude in sé l’essenza delle

storica della coltivazione della vite, dei pro-

colline di Langhe, Roero e

cessi di vinificazione, di un contesto sociale,

Monferrato, ciò che le rende

rurale e di un tessuto economico basati sulla

uniche al mondo. Per questo,

cultura del vino», per citare le parole con le

dopo oltre un anno di emer-

quali l’Unesco annunciò la nascita del nuovo

genza sanitaria, la ricchezza

sito piemontese, il cinquantesimo in Italia a

culturale dei paesaggi viti-

essere iscritto nella World heritage list.

vinicoli rappresenta uno dei

Oggi è evidente come, da quel giorno, tutto il

punti fermi da cui ripartire.

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A Grinzane Cavour, nell’imponente maniero che fu dimora del conte Camillo Benso, è tutto pronto per festeggiare il settimo anniversario del riconoscimento, con una serie di appuntamenti inseriti nel calendario di Alba capitale della cultura d’impresa. Sede dal 1967 dell’enoteca regionale piemontese “Cavour”, la prima fondata in Piemonte e la seconda in Italia, e del Museo etnografico, il castello è una delle sei aree che compongono il cuore del sito dei paesaggi vitivinicoli. «Il 19 giugno celebreremo il settimo compleanno del sito Unesco, con la speranza che questo momento rappresenti una ripartenza per tutta l’area», dice Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca regionale. Si festeggerà in musica, con un concerto dal vivo che rappresenterà anche l’anteprima dell’edizione 2021 di “Suoni dalle colline di Langhe e Roero”, rassegna allestita dall’Alba music festival. «Come per tutti, siamo reduci da mesi molto complessi da affrontare, anche perché arrivavamo da anni di crescita costante, basti pensare agli oltre 100 mila visitatori che nel 2019 entrarono nel castello di Grinzane», prosegue Bodrito. «Lo scorso anno, dopo una primavera di lockdown, abbiamo vissuto un’estate con risultati al di sopra delle aspettative, grazie al turismo di prossimità. E per il 2021 puntiamo a raggiungere lo


Sotto: la delegazione che a Doha, nel 2014, ottenne il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’umanità. Terzo da sinistra: Roberto Cerrato, attuale direttore del sito Unesco

stesso risultato, sperando di non doverci più fermare». Al castello di Grinzane Cavour non mancheranno le novità, a partire dal progetto realizzato grazie alla collaborazione tra l’Enoteca, l’Ente turismo Langhe, Monferrato, Roero e i Comuni di Grinzane e Alba (comproprietari del maniero): il museo “In vigna”, un percorso espositivo a cielo aperto che porterà i visitatori tra i filari di uve dove il Conte di Cavour, sindaco di Grinzane tra il 1832 e il 1849, mise a punto tecniche innovative nel campo della vinificazione. Marco Scuderi, direttore

dell’Enoteca regionale, spiega: «Si aggiunge un tassello importante all’offerta del territorio. Tutto è nato dall’idea che, in un’area diventata patrimonio dell’umanità grazie ai suoi paesaggi vitivinicoli, si dovesse offrire ai visitatori la possibilità di apprezzare da vicino la vigna. Così abbiamo pensato a un percorso predisposto attorno alle mura del castello, con allestimenti museali che si concentreranno su due aspetti: le fasi vegetative del vigneto e quelle lavorative». Sarà un percorso inedito e accessibile a tutti: «I proget-

tisti hanno dato molta importanza all’abbattimento di ogni barriera architettonica, in modo tale che il percorso sia facilmente accessibile per tutti, in tutte le stagioni, così da cogliere a pieno l’evoluzione del vigneto nel corso dell’anno, mese dopo mese: dai colori delle foglie al lavoro dei vignaioli, sarà un’esperienza unica». Con un progetto di questo tipo, l’entusiasmo non manca: «È vero che siamo reduci da lunghi mesi di chiusura, ma oggi più che mai non vediamo l’ora di tornare ad aprire le nostre porte: come il resto delle colline patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, il castello è pronto a ripartire al massimo del suo splendore», conclude Scuderi.

Da sinistra: Roberto Bodrito, presidente dell’enoteca regionale piemontese “Cavour” che ha raccolto il testimone dal senatore Tomaso Zanoletti, rimasto alla guida dell’ente per oltre quattro lustri, e Marco Scuderi, direttore della struttura promozionale inaugurata nel 1967

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Un “racconto infinito” si dipanerà nei prossimi mesi nell’àmbito degli eventi che vedranno protagonista il paese che dà il nome alla più famosa Docg italiana

Barolo, Città del vino 2021, celebra l’enologia di qualità

MEMORIA COMUNITÀ FUTURO

Francesca Pinaffo

miche, formative e di sensibilizzazione, con riferimento a un pubblico trasversale che va ben al di là

Barolo, che da anni viveva una crescita esponenziale in ter-

i sono saperi e tradizioni che si tramandano da sempre tra le colline del Barolo: sono

dei soli addetti ai settori. Dopo la pubblicazione del bando, lo scorso autunno, il Comune di Barolo ha scelto di candidarsi. A gennaio, l’Associazione ha deciso di assegnargli il riconoscimento. Così, mentre ad Alba si celebrerà la cultura d’impresa, a Barolo andrà in scena la cultura enologica, con incontri, eventi e appuntamenti che riguarderanno tutta la seconda parte del 2021. Da subito il sindaco, Renata Bianco, ha creduto a questo progetto: «A causa dell’emergenza sanitaria, la scorsa primavera siamo stati catapultati in un una realtà che mai avremmo voluto conoscere:

mini turistici e di interesse, si è ritrovato deserto per lunghi mesi. Dopo un’estate in cui tutto sembrava ripartire, soprattutto grazie al turismo di prossimità, con l’autunno abbiamo rivissuto le stesse sensazioni. Ci siamo sentiti davvero fragili e ci siamo resi conto di come tutto possa cambiare da un giorno all’altro, con conseguenze non da poco sulla realtà che ciascuno di noi

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gesti e conoscenze, modi di vivere la vigna e il territorio. Oggi che l’inestimabile valore di questo patrimonio culturale è chiaro a tutti, valorizzarlo è una missione primaria, ma non solo: è fondamentale trasmetterlo alle nuove generazioni. Perché la storia che unisce le Langhe al vino non si potrebbe esaurire in un numero limitato di pagine: servirebbe un “racconto infinito”. Ed è questo lo slogan scelto per

Fra le importanti ricorrenze locali che saranno portate in evidenza nei prossimi mesi ci sono anche i cinquant’anni dall’acquisizione del castello Falletti di Barolo da parte dell’Amministrazione comunale

sintetizzare il senso del riconoscimento “Città del vino 2021”, assegnato a Barolo a inizio anno dall’Associazione nazionale delle città del vino, nell’àmbito di una iniziativa patrocinata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). Il progetto, alla prima edizione, è stato ideato con l’intento di rendere omaggio al mondo enologico nelle sue molteplici declinazioni: culturali, ambientali, socioecono-

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L’inaugurazione della serie di appuntamenti è in programma per il fine settimana del 15 e del 16 maggio. A salire alla ribalta sarà, in particolare, il WiMu, con una nuova esposizione temporanea


Alba Capitale vive. Per questo, quando l’Associazione nazionale delle città del vino, di cui siamo tra i soci fondatori, ha lanciato il bando per identificare la prima “Capitale della cultura enologica” d’Italia, non abbiamo avuto dubbi nel

Renata Bianco Sindaco di Barolo

candidarci: poteva sembrare un azzardo ideare un calendario di eventi in un momento storico

Renata Bianco (classe 1966) dal maggio 2019 è sindaco del paese che dà il nome alla prima, con il Barbaresco, Docg ammessa in ordine di tempo in Italia. Il riconoscimento attribuito al suo Comune dall’associazione delle Città del vino è di buon auspicio per la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria

di così forte incertezza, ma fin da subito abbiamo visto questa occasione come una possibilità di ripartenza». Per mettere a punto il dossier di

candidatura, l’Amministrazione civica ha riunito enti e istituzioni: dall’Unione dei Comuni delle colline di Langa e del Barolo all’Ente turismo Langhe, Monferrato, Roero, dal Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani alla Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa, dall’Enoteca regionale del Barolo a Slow Food, ma anche realtà del mondo culturale piemontese, come Film commission Torino Piemonte, Opera Barolo, l’associazione culturale Castello di Perno, Artissima e la Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba, con il sostegno della Regione Piemonte. A tenere le fila del programma, come cabina di regia nella realizzazione dei tanti eventi, è stata la Barolo & Castles Foundation, in particolare il WiMu, il Museo del vino di Barolo, l’ineludibile fulcro della manifestazione. Come aggiunge il Sindaco, «per noi, ricevere il riconoscimento è stata una grandissima soddisfazione, anche perché abbiamo avuto la meglio su altre città italiane di primo piano sul fronte della culturale enologica, come ad esempio Montepulciano in provincia di Siena o Taurasi in provincia di Avellino».

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Il progetto espositivo del WiMu, inaugurato nel 2010 (causa Covid, il decennale sarà celebrato nei prossimi mesi) è firmato da François Confino, uno fra i più apprezzati specialisti in allestimenti museali

Dopo il rinvio di alcuni mesi a causa dell’emergenza sanitaria, a Barolo si stanno scaldando i motori per partire. Tiziano Gaia è il direttore della Barolo & Castles Foundation: «Il

Tiziano Gaia Direttore della Barolo & Castles Foundation

cartellone di iniziative ruoterà intorno a tre parole chiave: “memoria”, con l’inesauribile patrimonio

Tiziano Gaia (classe 1975) dal 2015 lavora su un nuovo immaginario narrativo delle colline piemontesi. Sono tessere di questo mosaico i docufilm su Renato Ratti e sui paesaggi vitivinicoli patrimonio dell’Umanità. Nel 2018 si dedica anche alla montagna piemontese, raccontando la storia dell’alpinista-scrittore Gian Piero Motti e inizia a collaborare con la rivista “Decanter”. Lo stesso anno entra nello staff del WiMu e della Barolo & Castles Foundation

di saperi, testimonianze e gesti antichi trasmessi dagli anziani contadini alle nuove generazioni; “comunità”, perché il riconoscimento sarà condiviso con tutti i Comuni barolesi, così da dare un segnale di ripartenza a tutta la nostra area, senza guardare a confini geografici; “futuro”, perché al centro del programma ci saranno momenti incentrati su sfide primarie che riguardano la gestione del territorio, a partire dalla questione ambientale, con il

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bisogno di ristabilire un giusto equilibrio tra uomo e natura. Si tratta di tematiche che potremo approfondire grazie all’intervento di rappresentati del mondo scientifico e accademico, con la partecipazione delle stesse aziende». L’inaugurazione della serie di eventi di Barolo città italiana del vino 2021 è in programma per il fine settimana del 15 e del 16 maggio. Grande protagonista sarà il WiMu, con una nuova esposizione temporanea. Per il museo, sono almeno due le ricorrenze da festeggiare, entrambe relative al 2020, ma rimandate di un anno: i cinquant’anni dall’acquisizione del castello Falletti di Barolo da parte del Comune e il decimo anniversario dall’inaugurazione del museo nello stesso maniero, con un percorso espositivo e un allestimento ideati da François Confino, uno dei grandi nomi internazionali nel settore museale.

Scopri online il programma degli eventi


Alba Capitale Dopo l’inaugurazione, a giugno andrà in scena “Message on the bottle”, esposizioni temporanee di etichette storiche del vino nei castelli gestiti dalla Barolo & Castles Foundation, selezionate dal Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani tra i tesori dell’archivio del WiMu, uno dei più ricchi al mondo. A luglio i vigneti di Barolo diventeranno un palcoscenico per artisti, musicisti scrittori e performer, con camminate enoletterarie, degustazioni in vigna, laboratori di danza, monologhi teatrali, narrazioni enologiche e di geologia del territorio. Il mese di settembre sarà dedicato ai festeggiamenti del decennale del Museo del vino. Per l’occasione verrà ampliata e potenziata

l’originale “hall of fame” del vino italiano, una “galleria delle glorie” dedicata alle grandi personalità che hanno contribuito a fare dell’Italia un punto di riferimento dell’eccellenza enologica del mondo, grazie al loro carisma e alla loro visione. Infine, a ottobre, Barolo accoglierà la convention nazionale delle Città del vino che vedrà riunirsi i sindaci dei Comuni associati, provenienti da tutta Italia, con una serie di iniziative

di valorizzazione del territorio. Gaia conclude: «Tutti gli appuntamenti saranno organizzati nel pieno rispetto della normativa sanitaria, con occasioni di scoperta e approfondimento rivolti a tutti. È vero che il 2021 non ci permetterà di dare vita a grandi eventi di piazza, come forse sarebbe stato in un altro momento storico, ma abbiamo deciso di cogliere quest’occasione per andare oltre: riflettere sul nostro presente e scrivere le basi per affrontare il futuro del nostro territorio». Per conoscere i dettagli del programma, in continuo aggiornamento, si può consultare il sito barolo-piemonte2021.it.

Il WiMu propone racconta il profondo rapporto uomo-vino, più antico delle grandi civiltà. Che accompagni i defunti nell’oltretomba egizio, esalti i devoti di Dioniso, animi i banchetti dei greci o conquisti l’Europa con i romani, il vino è da sempre compagno dell’uomo

Claudio Bogetti Presidente della Barolo & Castles Foundation

Ex primo cittadino di Cherasco e oggi vicesindaco con delega agli eventi e alle mostre, classe 1965, da dicembre presiede la Fondazione costituita nell’autunno 2011, per volontà dell’Assessorato al turismo della Regione Piemonte, al fine di gestire in modo diretto e integrato il “sistema castelli” che si sviluppa attorno al WiMu

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Giacosa Dante

Nato a Roma dove il padre Carabiniere si trovava per lavoro, Dante Giacosa visse l’infanzia a Neive e poi si trasferì ad Alba, dove frequentò il Liceo classico

Neive sta organizzando la “due giorni” dedicata a uno dei suoi figli più celebri

Omaggio a chi mise l’Italia in automobile

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Claudio Puppione

gni anno, il 31 marzo, nel camposanto di Neive, presso la tomba della famiglia Giacosa, viene deposta una corona di fiori. Succede dal 1996. Per molti anni la fascia e il logo che

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campeggiavano su quell’omaggio funebre furono quelli della Fiat; poi subentrò la Fca e questo è diventato il tempo della neonata Stellantis. Questa costanza della memoria è ben motivata, perché si tratta del ricordo, da parte della casa automobilistica, dell’ingegner Dante Giacosa, neivese nato incidentalmente nella capitale, di cui nel 2021 ricorre il venticinquesimo anniversario della scomparsa, avvenuta quando aveva 91 anni.

Parliamo di uno dei principali artefici della motorizzazione di massa del nostro Paese, del progettista di vetture che hanno fatto la storia economica, sociale e del costume degli italiani. Dopo la Topolino del 1936 e varie altre vetture, fra cui la Campagnola, a lui si devono, infatti, la 600 (che debuttò nel 1955) e la 500 (nata due anni dopo). Ma sono frutto del suo genio, ad esempio, anche la Fiat 124 e la Fiat 128, nonché la A112. L’elenco è alquanto incompleto, ma aiuta a capire quale sia stato il ruolo di Dante Giacosa nello sviluppo delle politiche di crescita della casa automobilistica torinese e nel miracoloso “boom” economico che portò l’Italia a inserirsi fra i primissimi Paesi industrializzati del mondo. Un’era storico-geologica fa che il Comune di Neive intende riportare in auge attraverso la “due giorni” del 26 e del 27 giugno che comporrà il memorial “Dante Giacosa”. TURISMO

NEIVE

26 27

GIUGNO MEMORIAL “GIACOSA”


Alba Capitale Un’iniziattiva di questo genere non poteva non “allearsi” con le manifestazioni di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Fra i vari eventi messi in calendario vi è il convegno a cui prenderanno parte designer del calibro di Giorgetto Giugiaro e di Enrico Fumia. E il legame con quella che fu la Fiat proseguirà attraverso Stellantis, la quale esporrà nel paese dei quattro vini a Doc e a Docg la nuova 500 elettrica, ponte fra le auto del secolo scorso e quelle che la tecnologia ci dice essere al centro del nostro indifferibile futuro “verde”. In quelle giornate d’inizio estate, che si spera ci allontanino tutti dall’incubo dell’emergenza sanitaria, nello splendido borgo medievale di Neive alto saranno esposte, tirate a lucido come si conviene, le automobili riconducibili all’opera progettuale di Dante Giacosa, collocate nei luoghi più suggestivi del centro storico e anche nei giardini di alcune ville storiche private.

Guarda il video

Nel fine settimana l’antica torre comunale dell’orologio, da poco riaperta al pubblico, dalla cui sommità si gode un panorama unico sui paesaggi vitivinicoli dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, ospiterà una mostra fotografica e documentale sulla figura dell’ingegner Giacosa, con visite guidate proposte a chi vorrà approfittarne (per avere maggiori informazioni al riguardo: Ufficio turistico comunale, tel. 339-7734987, e-mail neive@tourbante.com). A chi desiderasse approfondire gli aspetti della variegata personalità di questo celeberrimo neivese consigliamo la lettura del libro scritto nel 2008 da Loredana Dova “Dante Giacosa, l’ingegno e il mito-Idee, progetti e vetture targate Fiat” (edizioni Araba Fenice). Con la prefazione di Antonio Amadelli, storico dell’automobile che è stato responsabile del Centro storico Fiat e direttore del museo dell’automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” di Torino, il volume, frutto di un lungo e accurato lavoro documentario condotto presso l’Archivio storico Fiat di Torino, è la ricostruzione della vita, della carriera e dell’opera del grande progettista. Egli conservò uno stretto rapporto con il paese della sua famiglia e con l’area albese. Trasferitosi con la famiglia nella capitale delle Langhe dopo gli anni dell’infanzia, di diplomò presso il liceo classico “Generale Govone”. Negli anni dello sfollamento visse stabilmente sulle colline albesi (nella cascina “Il Perucca”) e in città

Giorgetto Giugiaro Designer e imprenditore

Nel venticinquesimo anniversario della morte, accanto all’esposizione nel centro storico dei modelli Fiat da lui progettati, si terrà un convegno con Giorgetto Giugiaro ed Enrico Fumia

Da sinistra: l’ingegner Giacosa con due delle sue creazioni “made in Fiat” e un giovanissimo Enrico Fumia (che con Giorgetto Giugiaro sarà ospite a Neive) premiato da Nuccio Bertone nel 1966 con il “Grifo d’oro”

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Alba Capitale

Tre torri e tre panorami da non perdere La splendida cartina realizzata da Gabriella Piccatto che illustra il percorso fra Barbaresco, Neive e Castagnole delle Lanze th o - Pa Perco NEIVE

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c’erano alcuni dei suoi più cari amici: l’avvocato “Nandin” Gioelli, l’imprenditore vinicolo Felice “Cin” Bonardi (di cui era cugino), il medico Dogliotti e la sua famiglia. Di lui (e della moglie, Laura Gherzi Paruzza) parla Beppe Fenoglio ne “Il partigiano Johnny”. Neive riporterà così alla ribalta uno dei suoi figli più celebri, in un’ideale liaison sentimentale con altri “pezzi da novanta” vantati dal paese, quali ad esempio Franco Piccinelli, il maestro Lodovico Rocca e Romano Levi.

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Neive, la cui Amministrazione civica è guidata da Annalisa Ghella (classe 1968), fa parte a pieno titolo all’Associazione dei borghi più belli d’Italia ed è diventato uno straordinario polo d’attrazione turistica. Nelle vie e nelle piazze del paese alto, risparmiate dalla speculazione edilizia degli anni Sessanta e rese incantevoli dalle recenti ristrutturazioni degli edifici che vi si affacciano, si passeggia accompagnati da una non invadente colonna sonora in filodiffusione e si può far tappa presso la Bottega comunale dei quattro vini a Doc e a Docg

72

D

ebutta il percorso relativo al progetto turistico “Tre torri” che lega Neive a Barbaresco e a Castagnole delle Lanze e dà l’occasione di ammirare dall’alto panorami su paesaggi davvero mozzafiato. Lo illustra come meglio non si potrebbe la bellissima cartina realizzata dall’artista castagnolese Gabriella Piccatto, alla quale è stato attribuito l’incarico, spiega il sindaco di Neive, Annalisa Ghella, «tenendo conto della sua esperienza, bravura e capacità, già dimostrate nella realizzazione delle altre opere simili riguardanti la zona Unesco. Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto».

«Il progetto», prosegue la prima cittadina del paese dei quatro vini a Doc e a Docg, «evidenzia il valore della collaborazione tra Amministrazioni civiche mirata alla promozione turistica del territorio». La cartina è acquistabile, con un ticket ridotto valido per la salita sulle tre torri, nell’Ufficio turistico neivese, in piazza Italia, nel cuore del paese alto. Il Comune ha aderito all’associazione Turris, la quale propone un itinerario tra le torri del Piemonte.


nole

Comunicazione e grafica Cia Cuneo


I protagonisti delle storie narrate online il 12 di ogni mese nei luoghi cerettiani sono stati invitati per il gran finale previsto a settembre

Matteo Caccia dialogherà con Stefano Bartezzaghi

“La via selvatica” corona un anno di utili confronti A fianco: il semiologo Stefano Bartezzaghi. Sotto: il colloquio fra il funambolo Andrea Loreni (che potrebbe essere fra gli ospiti del 12 settembre) e Matteo Caccia svoltosi alla tenuta Monsordo Bernardina

L

Claudio Puppione

a pandemia non ha interferito sul regolare svolgimento del progetto “La via sel-

stesso appartenere al genere umano e che nessun virus potrà sottrarci a tempo indefinito, se umani resteremo. Quindi, contando sul superamento dell’emergenza sani-

vatica”, voluto dalla famiglia

taria, per il 12 settembre è

Ceretto e portato avanti da

stato messo in calendario un

quel grandissimo affabulatore

appuntamento pubblico che fa

che è Matteo Caccia. Però, al di

parte del cartellone di Alba ca-

là dell’interesse e del successo

pitale della cultura d’impresa.

riscossi in rete, ha impedito

In quella data, presso la te-

quei contatti interpersonali

nuta Monsordo Bernardina,

che fanno parte del nostro

dove batte il cuore e ragiona

74


Alba Capitale il cervello del gruppo Ceretto,

mensili iniziati esattamente

ci sarà un grande evento il cui

un anno prima, quando a bat-

protagonista sarà, sempre a

tezzare “La via selvatica” fu il

fianco di Matteo Caccia, il se-

funambolo Andrea Loreni.

miologo Stefano Bartezzaghi.

Intanto proseguono gli appun-

Il tema discusso sarà: “Salvati-

tamenti, fissati il 12 di ogni

co è chi si salva”, tratto da una

mese. Eccone la sequenza.

considerazione di Leonardo da

A maggio: Federica Manzon,

Vinci. Gli organizzatori spie-

scrittrice, “Il confine del

gano così il nucleo dei con-

domestico. La frontiera è

cetti intorno ai quali verterà il

il pezzo più selvatico del

confronto: «La lingua cresce in

territorio che viviamo”.

noi spontanea, coi suoi frutti,

L’intervistata, friulana,

i fiori, i rovi, i veleni. Cultura,

triestina d’adozione,

o coltura, è provarsi a ordina-

raccontando Trieste, il mare e

re la selva senza sradicarla e

i boschi ci porterà sul confine

senza rinunciare all’energia

delle parole e delle cose.

che la origina».

A giugno: Tommy Kuti,

Ma non ci saranno solo Bar-

musicista, “La musica non

tezzaghi e Caccia. L’intento,

addomesticata. Il rap, la

infatti, è quello di coinvolgere

musica delle periferie, la

e avere ospiti di persona gli

voce di chi non aveva voce”.

altri protagonisti degli incontri

Capiremo come le parole cesellate e incastonate in

Alba - Cantine Monsordo La Bernardina

12

SETTEMBRE LA VIA SELVATICA

rime e versi liberino forze nuove in chi le ascolta. A luglio: Franco Cardini, storico, “Il territorio e la sua storia. La storia ci insegna qualcosa? La storia delle religioni ci racconta chi siamo?”. Si rifletterà

Il navigatore Ambrogio Beccaria con Matteo Caccia durante l’incontro dello scorso febbraio a cui è stato dato il titolo “Burrasche e calme”

sull’addomesticare il passato

Foto: Marco Varoli

EVENTO

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per comprendere un presente che spesso ci sfugge, tanto più ai giorni nostri segnati dal Covid. Il progetto “La via selvatica” è nato dall’osservazione della natura, risvegliata e capace di riprendersi i suoi spazi, nei mesi di chiusura dell’uomo nei suoi confini domestici. Si tratta di una riflessione spontanea in un contesto, quale quello delle vigne Ceretto, così dipendente da un ambiente sano e forte, negli anni preservato e custodito grazie a pratiche agricole consapevoli e sempre più sostenibili. Scenari di questi dialoghi sono i luoghi intatti e autentici all’interno dei territori cerettiani (dalle vigne al ristorante “Piazza Duomo”, dalla cappella del Barolo alla Casa d’artista, passando per le cantine della tenuta Monsordo Bernardina di Alba e di Bricco Rocche di Castiglione Falletto), tutti perfette sintesi di cura e valorizzazione del territorio. I dialoghi condotti da Matteo Caccia sono stati e saranno trasmessi e resi fruibili al pubblico online, sul sito www.ceretto.com.

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L’Acino della tenuta Monsordo Bernardina, quartier generale delle aziende vitivinicole Ceretto, in una foto di Marco Varoli, autore anche dell’immagine che fa da sfondo a queste pagine. Sotto: Matteo Caccia

Enologia di qualità, ma anche arte e alta gastronomia

Tre quarti di secolo di lavoro promozionale

I

l gruppo Ceretto è un’azienda familiare che ha le radici nelle Langhe e che da tre quarti di secolo unisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio enogastrono-

mico locale e nazionale la promozione dell’arte. Con il nuovo millennio e l’entrata in azienda della terza generazione (la foto di Marina Spironetti sopra al titolo ritrae, presso la cappella


Alba Capitale del Barolo, Roberta e Federico Ceretto, figli di Bruno, e Lisa e Alessandro Ceretto, figli di Marcello), il rapporto con l’universo artistico si è consolidato e architetti, letterati e artisti di fama mondiale sono periodicamente invitati e coinvolti con la loro creatività

in progetti esclusivi. Basti ricordare, tra i tanti, la ristrutturazione della cappella del Barolo affidata a Sol LeWitt e a David Tremlett, una soluzione architettonica di grande impatto visivo, o le installazioni di elementi moderni a corredo delle strutture

più tradizionali delle cantine, come il Cubo a Castiglione Falletto, una struttura trasparente totalmente integrata nel paesaggio, e l’Acino alla tenuta Monsordo di Alba. Oltre al vino e all’arte, l’altra passione di famiglia è la ristorazione. Nel 2005 si è avviato il sodalizio con Enrico Crippa, il creativo e fecondo chef del “Piazza Duomo”, a cui dal 2013 vengono attribuite le tre stelle Michelin.

Pallone elastico, pallapugno, balôn: 3 nomi per uno sport che sa di territorio

Nel cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, così come nella sceneggiatura del docufilm di Max Chicco prodotto da Confindustria Cuneo in collaborazione con la Fondazione Radici, non poteva mancare lo spazio dedicato allo sport sferistico tipico del Piemonte e della Liguria, le cui sorti si sono intrecciate con il mondo imprenditoriale: il balôn in lingua madre, un tempo pallone elastico, ridenominato pallapugno quando a presiedere la Fipe (la Federazione sportiva riconosciuta dal Coni, oggi guidata dal parlamentare monregalese Enrico Costa) era il compianto scrittore e giornalista neivese Franco Piccinelli. Il “Pala Alba Capitale” mercoledì 20 ottobre ospiterà un incontro dedicato alle prospettive di questa disciplina, che deve molto alle sponsorizzazioni delle aziende locali, condotto dal giornalista radiofonico e della carta stampata Fabio Gallina, il quale intervisterà campioni del passato e del presente. Il balôn, va detto, oltre ad aver contato su un grande seguito popolare, ha portato alla ribalta personalità sportive (e non solo) di grandissimo spessore.

EVENTO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

20

OTTOBRE IL BALÔN LA PALLAPUGNO

77


Il Premio vivrà un momento importante all’ombra delle torri medievali. E intanto il 16 giugno saranno resi noti i finalisti

Il 16 ottobre, eccezionalmente nella capitale delle Langhe, nell’àmbito di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, si terrà il tradizionale incontro con gli autori finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria

Un’iniziativa culturale unica nel suo genere arrivata alla ventesima edizione

“Biella Letteratura e Industria” 2021 Claudio Puppione

«D

irei che questa sia davvero un’ottima annata. Sono quaranta sono le opere concorrenti alla ventesima edizione, una pluralità di voci e di narrazioni, molto diverse fra loro, ma con una nota comune: l’intento di affrontare con rigore di sguardo le complesse sfac-

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cettature del mondo del lavoro e di narrare

in presenza e la prima, in via

la sfidante odissea del singolo nel mantenere

del tutto eccezionale, si terrà

saldo il volante della propria storia».

nella capitale delle Langhe,

Sono parole del professor Pier Francesco

inserita nel cartellone di Alba

Gasparetto, presidente della giuria del Pre-

capitale della cultura d’im-

mio Biella Letteratura e Industria, espresse al

presa: il 16 ottobre si terrà

termine della riunione della giuria tecnica ri-

l’incontro degli autori finalisti

unitasi per la selezione dei finalisti, i cui nomi

con il pubblico presente in

saranno svelati mercoledì 16 giugno nella

sala e collegato in streaming.

conferenza stampa di presentazione.

La cerimonia finale, con la

Sarà un evento in streaming, dalla sala con-

proclamazione del vincitore,

vegni di Città Studi Biella, visibile online sui

è prevista per il 20 novembre,

canali social e sul sito del Premio.

ovviamente a Biella.

Le tappe successive saranno almeno in parte

All’autore dell’opera vinci-


Alba Capitale trice sarà assegnato un premio del valore di 6.000 euro, mentre gli altri finalisti riceveranno 1.000 euro. L’edizione 2021 del Premio Biella Letteratura e Industria coincide con il ventennale del prestigioso riconoscimento, l’unico che si tenga nella penisola dedicato a romanzi oppure a saggi capaci di cogliere le trasformazioni in atto dal punto di vista economico e sociale e di indagare i rapporti tra due mondi in apparenza distanti: quello delle arti e quello dello sviluppo industriale. Vengono cioè ricercate e premiate opere che uniscano l’indagine sul mondo industriale all’istanza letteraria e che si pongano lo speci-

settori narrativa e saggistica,

fico obiettivo di raccontare modelli di trasformazione della società italiana con riferimento

lo scrittore Pier Francesco

considerando le opere pubblicate nel biennio precedente, ed è presieduto da Paolo Piana. Per il 2021 il Premio sarà assegnato a un’opera di narrativa pubblicata tra il primo gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020 (nelle foto di queste pagine: momenti della cerimonia finale organizzata del 2019; quella del 2020, a causa dell’emergenza sanita-

Presidente del Premio Biella

La giuria, presieduta dalGasparetto, è composta da: Claudio Bermond (docente

La cerimonia con la proclamazione del vincitore è prevista per il 20 novembre. All’autore dell’opera vincitrice sarà assegnato un premio di 6.000 euro

Paolo Piana

ria, si svolse in streaming).

universitario), Paola Borgna (docente universitaria), Paolo Bricco (giornalista e saggista), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica), Paola Mastrocola (scrittrice), Sergio Pent (scrittore), Alberto Sinigaglia (giornalista) e Tiziano Toracca (docente universitario). L’anno scorso il riconoscimento è stato assegnato a Maria Paola Merloni per l’opera “Oggi è già domani-Vit-

Paolo Piana (classe 1948), biellese di nascita, vive e lavora in prevalenza a Biella. Imprenditore, è stato presidente di Città degli studi di Biella e ha ricoperto diversi incarichi associativi. Dal 1990 è presidente di Sinterama, leader europea nella produzione di fili e filati di poliestere colorati per tessuti per automotive, arredamento e abbigliamento, nata nel 1968 a Biella, dove ha sede e dove la cultura tessile conserva radici profonde e di antica tradizione. È cofondatore e presidente di Incas (da 1981), azienda attiva nell’automazione e nella gestione informatica della logistica

torio Merloni, vita di un imprenditore” (“Marsilio”). Nel generale alla realtà socioeconomica e alla cultura dell’impegno, del rischio di impresa, dei valori quali l’imprenditorialità. Il progetto culturale, cresciuto di anno in anno, debuttò nel 2001 (quando vinse Giorgio Bocca con “Il secolo sbagliato” edito da “Mondadori”), nell’àmbito di Città Studi Biella, grazie al supporto garantito da un territorio caratterizzato da una spiccata cultura manifatturiera e imprenditoriale. Si svolge con cadenza annuale, alternando i

P R E M I O

2018 si impose Marco Revelli, con “Non ti riconosco-Viaggio

PALA ALBA CAPITALE

eretico nell’Italia che cambia” (“Einaudi”), e nel 2019 Giorgio Falco, con “Ipotesi di una sconfitta” (“Einaudi”). Questa iniziativa rientra nella

IN STREAMING

16

OTTOBRE

Settimana della cultura di impresa, la manifestazione nazionale promossa da Confindustria.

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In calendario ci sono tanti appuntamenti e incontri con la musica, adatti a (quasi) tutti i gusti. E non è stata dimenticata neppure l’enogastronomia

Oltre ai concerti, spettacolo, teatro, intrattenimento e sport

Anche le note alla ribalta Filippo Taricco, deus ex machina di Collisioni, con Elton John, uno dei molti colpi a effetto messi a segno negli anni passati dal festival che proporrà una “quattro giorni” nel cuore del centro storico albese

Gabriele Destefanis

C

oncerti, collaborazioni con rassegne musicali di grandissimo spessore, incontri con artisti, eventi teatrali e anche un po’ di sport: nel programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, non manca un’ampia parte dedicata al mondo dello spettacolo nell’accezione più ampia e variegata. Sono davvero tanti gli appuntamenti pensati per intrattenere,

far divertire, emozionare e, a volte, anche riflettere attraverso esibizioni artistiche. Qui ne riportiamo una sintesi generale, non esaustiva perché il cantiere organizzativo resta aperto sino all’ultimo, non senza chiarire che su alcuni di essi i lettori di “Made In Cuneo” troveranno degli approfondimenti in altre pagine. Si partirà subito con un atteso concerto, quello di Ginevra Di Marco, dedicato a Luigi tenco, organizzato nell’Arena estiva del Teatro sociale dall’associazione albese Milleunanota del celebre chitarrista Filippo Cosentino. La cantante toscana, indimenticabile voce femminile dei “Csi”, ha poi intrapreso un apprezzato percorso da solista, affiancata dal musicista Francesco Magnelli, che l’ha portata a realizzare esperienze tra musica e parole, intrecciando collaborazioni con altri importanti artisti. Ginevra Di Marco si esibirà sabato 22 maggio, alle

21, al “Pala Alba Capitale”. Qualche giorno dopo, lunedì 24 maggio, sempre alle 21, la “casa” della manifestazione albese ospiterà una tappa dell’Alba Music Festival, rassegna concertistica il cui direttore artistico è il flautista Giuseppe Nova, che, dal 20 al 30 maggio, trasformerà la capitale delle Langhe in una vera cittadella della musica, animandola con oltre trenta appuntamenti tra la sala “Beppe Fenoglio”, le chiese di San Domenico e di San Giuseppe e il coro della Maddalena. Giugno si aprirà con la prima delle tre serate dedicate alle pa-

Ginevra Di Marco terrà un concerto all’Arena estiva del Sociale il 22 maggio. L’evento è stato promosso in collaborazione con l’associazione culturale Milleunanota la cui anima è Filippo Cosentino (foto), compositore e musicista specializzato nella chitarra baritona. È tra i più apprezzati chitarristi del panorama musicale italiano e internazionale

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Alba Capitale

L’auditorium “Horszowsky” è una delle location più particolari del panorama festivaliero italiano. In esso batte il cuore di Monfortinjazz che per l’edizione 2021 ha chiamato di nuovo alla ribalta Paolo Fresu (foto in alto), il quale prima di esibirsi in concerto discuterà con Severino Salvemini del libro “Jazz d’impresa” di Frank J. Barret

intreccerà con “Monfortinjazz”, festival di Monforte d’Alba con una storia lunga 43 anni. Nell’incantevole auditorium “Horszowsky”, in una location unica, sulla sommità dell’antico borgo medievale del paese della zona del Barolo, il jazzista Paolo Fresu e l’economista ed esperto di gestione aziendale Severino Salvemini parleranno del libro “Jazz d’impresa” di Frank J. Barret. L’incontro è previsto per le 18 e si concluderà con l’esibizione in concerto dello stesso

Alba, attraversando l’alta Langa e i paesi della sinistra Tanaro. Mercoledì 7 luglio ci sarà spazio per il primo degli incontri di “Professione youtuber e tiktoker”: alle 21, al “Pala Alba Capitale”, il diciottenne cuneese Matteo Romano, che ha conquistato l’Italia con la sua canzone “Concedimi”, racconterà come improvvisamente sia diventato imprenditore di se stesso, grazie a un brano composto durante il primo lockdown che ha letteralmente spopolato su TikTok, rag-

Paolo Fresu, uno dei più grandi interpreti del jazz in Italia. Inoltre per tutto il mese di luglio i territori patrimonio dell’umanità faranno da cornice i venticinque concerti della rassegna “Suoni dalle colline di Langhe e Roero”, appuntamenti realizzati per la valorizzazione culturale e ambientale dei paesaggi vitivinicoli “promossi” dall’Unesco: il percorso partirà dal castello di Grinzane Cavour per arrivare ad

giungendo un successo inatteso, con oltre due milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo. Luglio sarà anche il mese del ritorno ad Alba del celebre festival Collisioni che da giovedì 15 a domenica 18 animerà piazza del Duomo con una densa “quattro giorni” di grandi eventi. A settembre andrà in scena il secondo appuntamento di “Professione youtuber e tiktoker”: questa volta al “Pala Alba

role in lingua piemontese a cura di Paolo Tibaldi, in programma il giorno 3 (gli altri due appuntamenti sono previsti per il primo luglio e per il 30 settembre, e ne parliamo a parte) e si chiuderà con due eventi assolutamente da non perdere. Sabato 26 giugno, alle 21, al teatro sociale “Giorgio Busca”, andrà in scena “A rivedere le stelle”, spettacolo tratto dal saggio di grande successo “A riveder le stelle-Dante, il poeta che inventò l’Italia” in cui il giornalista e scrittore albese Aldo Cazzullo rende omaggio a uno dei più grandi poeti nella storia dell’umanità a settecento anni dalla morte. Con lui sul palco, per ripercorrere il viaggio del sommo poeta, si annuncia la straordinaria partecipazione del cantante fiorentino Piero Pelù. Il giorno dopo, domenica 27 giugno, il program-

Giuseppe Nova è uno dei più rappresentativi flautisti italiani della propria generazione: il “Washington Post” ha definito «affascinante» una sua performance nella capitale statunitense. Cura la direzione artistica dell’Alba Music Festival e della rassegna “Suoni dalle colline di Langhe e Roero”

ma di Alba capitale della cultura d’impresa si

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Alba Capitale

I giovanissimi Matteo Romano e Aurora Cavallo sono due tiktoker assurti a notorietà nazionale. Il tavolo di lavoro che ha imbastito il programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 li ha voluti invitare: saranno protagonisti ciascuno di una propria serata, nel corso della quale narreranno i “segreti” del loro per certi versi incredibile successo, specie fra i coetanei

Capitale” sarà protagonista una

“Cosa sai del risparmio” che si

delle più famose tiktoker della

svolgerà al “Pala Alba Capitale”

provincia di Cuneo, la studentes-

con inizio alle 10, organizzato in

sa saluzzese Aurora Cavallo, in

collaborazione con Banca d’Alba.

arte “Cooker girl”, la quale rac-

Pochi giorni dopo il teatro sociale

conterà la sua storia di successo,

“Giorgio Busca” ospiterà “Lo

un successo raggiunto condivi-

straordinario”, prima assoluta

dendo con il mondo social la sua

dello spettacolo di Paolo Tibaldi

grande passione per la cucina.

ideato appositamente per l’anno

L’appuntamento è previsto per

di Alba capitale della cultura

sabato 11 settembre, alle 21.

d’impresa. Dell’appuntamento,

Sempre a settembrè in program-

in programma venerdì 15 otto-

ma il ciclo di incontri di “Busi-

bre alle 21, si parla in un appro-

ness & showbusiness”, nei quali

fondimento specifico in questo

a parlare saranno i personaggi

numero di “Made In Cuneo”.

del mondo dello spettacolo, della

Nel ricco calendario di Alba

cultura, dell’arte e del giornali-

capitale trova spazio anche lo

smo con alle spalle un percorso

sport, attraverso una delle disci-

imprenditoriale vincente.

pline più apprezzate e praticate

A ottobre il programma di Alba

nei territori delle Langhe, del

capitale della cultura d’impresa

Roero e del Monferrato: la palla-

2021 coinvolgerà i più piccoli:

pugno, alisa balon.

mercoledì 13 saranno, infat-

A questa disciplina antica, ma

ti, i bambini delle classi terze

ancora molto seguita, verrà de-

elementare a costituire il pub-

dicata la serata di mercoledì 20

blico dello spettacolo teatrale

ottobre del “Pala Alba Capitale”

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quando, a partire dalle 21, il noto giornalista Fabio Gallina parlerà del futuro e delle prospettive della pallapugno insieme a famosi campioni del passato e del presente. Moda, stile e il fascino glamour delle passerelle saranno i protagonisti dell’evento proposto sabato 6 novembre (alle 10) da Miroglio nel Palablack della propria sede di via Santa Barbara: con la sfilata “Styling and fitting” i brand del gruppo tessile presenteranno le tendenze maggiormente in voga della stagione e una retrospettiva della propria attività di livello sempre più internazionale. La chiusura all’insegna del gusto animerà dicembre con “Le domeniche di Radio Chef”: il fortunato format di Radio Alba condotto da Marcello Pasquero e dallo chef stellato Davide Palluda arriverà al “Pala Alba Capitale” con grandi ospiti del mondo della cucina, intervistati dallo stesso chef Palluda. Il triplice appuntamento live con “Le domeniche di Radio Chef” è in programma il 5, il 12 e il 19 dicembre, sempre con inizio alle 16.

Davide Palluda, chef stellato de “All’Enoteca” di Canale, a dicembre con il giornalista di “Gazzetta d’Alba” e di Radio Alba Marcello Pasquero sarà protagonista dei tre eventi de “Le domeniche di Radio Chef”. Punto di riferimento della cucina di Langa e Roero, il ristorante canalese si segnala per la netta personalità e per la moderna raffinatezza



Mostra

L’attenzione dedicata agli artisti ha portato a prevedere rassegne di elevato spessore che toccheranno vari àmbiti

Arte

Sotto: una sala di palazzo “Re Rebaudengo” di Guarene. Poco distante, la Fondazione ha aperto al pubblico il Parco d’arte della collina di San Licerio. Le installazioni di artisti di tutto il mondo sono collocate tra un bosco selvatico e i filari di una giovane vigna

Grandi allestimenti e vere performance Gabriele Destefanis

T

ra i cerca centoventi eventi inseriti nel ricco programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, molti saranno gli appuntamenti culturali, con mostre e rassegne che coinvolgeranno diversi àmbiti. Si comincerà già venerdì 7 maggio, giorno della presenta-

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zione del programma e dell’inaugurazione del “Pala Alba capitale”, all’interno del quale troverà posto la mostra permanente con le immagini più significative, scattate dal fotografo Bruno Murialdo, degli otto mesi di lavorazione di “Un passo alla volta”, il docufilm ufficiale di Alba capitale della cultura d’impresa prodotto da Confindustria Cuneo con la collaborazione della Fondazione Radici, opera di cui ci occupiamo in modo approfondito in altre pagine di questo numero della rivista. Venerdì 4 giugno sarà la volta della presentazione di “Prima che il gallo canti”, in programma alle 18 al “Pala

Alba Capitale”: la mostra collettiva a cura di Tom Eccles e Mark Rappolt, con opere della collezione Sandretto Re Rebaudengo, si svilupperà a palazzo “Re Rebaudengo” e all’interno delle antiche chiese di Guarene. Realizzata con la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese, l’esposizione prende spunto, per il titolo, proprio dai testi dello scrittore di Santo Stefano Belbo in cui vengono affrontati i temi dell’isolamento, dell’esilio e della prigionia: più in generale, Pavese esamina la relazione tra individuale e collettivo, la perdita di mondi e tradizioni, l’idea che non si possa mai tornare indietro nel tempo. Sono concetti che, attraverso le proprie attività, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo impiega per riflettere sull’evoluzione del tempo. Si proseguirà sabato 12 giugno (l’appuntamento è fissato alle 10,30) con il vernissage della mostra “Naturae Semper” dell’artista torinese Piero Gilardi: grazie alla collaborazione avviata con l’Associazione Castello di Perno, alcune opere dell’esposizione ospitata


a

Alba Capitale

L’ambientazione di una precedente mostra di Piero Gilardi all’interno del castello di Perno di Monforte d’Alba, allestita in collaborazione con Gufram. Le vie della borgata di Langa saranno intitolate agli scrittori dell’Einaudi, al fine di farne un autentico “borgo letterario”

Primo Levi Scrittore, partigiano e deportato

La figura, l’esistenza terrena e le opere di Primo Levi aleggeranno a vario titolo durante i mesi di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Prima sarà chiamato in causa dalla collaborazione instaurata con l’Associazione Castello di Perno. All’interno di quel meniero lo scrittore ebbe modo di soggiornare a lungo, in qualità di autore di punta della casa editrice Einaudi. Poi Primo Levi sarà protagonista della mostra allestita nel mese di dicembre nella chiesa di San Domenico e al “Pala Alba Capitale”

presso il castello di Perno di Monforte verranno esposte nel “Pala Alba Capitale”. Il castello di Perno rinnova e ribadisce la recente vocazione all’arte contemporanea con una nuova mostra personale dedicata all’artista torinese Piero Gilardi. Curato dalla Musketeers in collaborazione con Gufram e con il supporto della galleria Giraldi, l’allestimento si disloca negli antichi e affascinanti spazi della struttura che fu crogiolo culturale e base operativa della casa editrice Einaudi, raccontando la poetica del Maestro e la storia della sua collaborazione con la nota azienda di arredamento e design di Barolo. Perno di Monforte nei prossimi mesi ospiterà anche la manifestazione “Perno borgo letterario”, con l’intitolazione delle vie della frazione agli scrittori di punta della Einaudi, fra i quali Primo Levi, che hanno soggiornato nel locale castello. A luglio è in programma l’appuntamento con il “Progetto Simposio”, un evento organizzato in collaborazione con il Comune. Si svolgerà da sabato 24 a lunedì 26 al “Pala Alba Capitale”: in quei giorni una collettiva di artisti si metterà al lavoro per far nascere qualcosa di bello partendo da materiali di scarto. Durante il mese di settembre Alba capitale ospiterà l’anteprima della mostra “Elogio all’arte industriale”, in programma al museo “Ettore Fico” di Torino: l’appuntamento, con il coinvolgimento attivo di Aganahuei, è per venerdì 3, alle 18, nel palazzo “Banca d’Alba”. Su questo evento “Made In Cuneo” avrà modo di tornare nei prossimi numeri.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dal 1995 sostiene i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di opere, e promuove l’arte contemporanea per avvicinarle a un pubblico sempre più ampio. Ha due sedi. Quella torinese è un’architettura museale costruita ex novo. L’altra è palazzo “Re Rebaudengo”, a Guarene, residenza settecentesca, tutelata dalla Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo Creatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Attivo all’insegna del motto “A noi importa il tempo che viviamo”, Aganahuei è un team di professionisti (con sede in via Vittorio Emanuele II 24, nella capitale delle Langhe) che lavora nelle arti visive, plastiche e applicate: artisti, architetti e designer che, con il contributo delle tecnologie digitali, progettano e realizzano opere nel campo dell’arte, della grafica e del design. Ottobre si aprirà con la presentazione della mostra conclusiva della Residenza per curatori stranieri. L’evento, realizzato in collaborazione

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Alba Capitale con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, si svolgerà al “Pala Alba Capitale” sabato 2, dalle 11. Nell’occasione sarà inaugurata la scultura di Marguerite Humeau al Parco d’arte della Collina di San Licerio, a Guarene. Giovedì 7 ottobre, la Fondazione Ferrero inaugurerà la mostra organizzata insieme alla Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri. Sempre a ottobre la cultura d’impresa farà tappa al Pavese Festival di Santo Stefano Belbo, manifestazione con cui ogni anno si rende omaggio allo scrittore nel suo paese natale attraverso la partecipazione di importanti interpreti della musica, del teatro e della cultura italiana. Segnaliamo che il 19 novembre, alle 18, il “Pala Alba Capitale” ospiterà “Sulle orme di Mario Lattes”, un incontro organizzato dalla Fon-

Mario Lattes Pittore, scrittore ed editore

Ebreo laico, uomo solitario e assai complesso, l’arte di Mario Lattes (1923-2001) risente delle vicende e della psicologia di questo popolo ed evidenzia umorismo amaro e sarcastico, pessimismo e lontananza

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L’evento espositivo dell’anno in Fondazione Ferrero La Fondazione Ferrero di Alba si prepara a inaugurare, in autunno, la tradizionale mostra d’arte internazionale, alla progettazione della quale sta lavorando da oltre un anno e mezzo, dopo averla dovuta posticipare nel rispetto delle norme stabilite per la sicurezza sanitaria. Si tratta di eventi che, al netto dell’emergenza pandemica, rappresentano appuntamenti imperdibili, con una forte capacità attrattiva che coinvolge gli appassionati e i cultori della materia o anche semplicemente chi è curioso di approfondire artisti o correnti storico-artistiche e può farlo grazie alla munificenza della famiglia Ferrero che, da oltre vent’anni, dona le mostra a titolo gratuito. Il forte richiamo va oltre l’ingresso libero: ad attrarre decine di migliaia di persone è il valore culturale intrinseco all’originalità dei percorsi creati da curatori, architetti e scenografi per gli spazi espositivi della Fondazione. La mostra “Dal nulla al sogno-Dada e surrealismo dalla collezione del museo Boijmans Van Beuningen”, allestita da ottobre 2018 a febbraio 2019 nelle sale della Fondazione Ferrero, curata da Marco Vallora, richiamò ben 115.521 visitatori, italiani e stranieri. Ma successi analoghi di pubblico (e di critica, perché le curatele sono sempre di altissimo livello) ottennero le esposizioni precedenti che ebbero per protagonisti autentici giganti del calibro di Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Felice Casorati e Giacomo Balla, solo per citare gli ultimi saliti alla ribalta.

dazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba in cui si affronterà il tema “Dalla cultura d’impresa all’impresa di fare cultura”. Sarà un confronto fra operatori attivi nel mondo della cultura, con la partecipazione di Caterina Bottari Lattes. Per tutto dicembre, al “Pala Alba Capitale” e nella chiesa di San Domenico sarà visitabile la mostra “I mondi di Primo Levi-Una strenua chiarezza”. La coerenza che lega

avventure letterarie in apparenza distanti l’una dall’altra, i toni duri, ma sempre pacati della testimonianza dell’orrore, quelli quasi mozartiani del viaggio nella materia, fino all’umorismo di altre narrazioni: il visitatore sarà accompagnato alla scoperta di questo percorso attraverso linguaggi diversi, come opere artistiche e video, documenti e parole. Da maggio a dicembre, per tutta la durata di Alba capitale della cultura d’impresa, in piazza Michele Ferrero e nelle vie centrali saranno posizionate fotografie storiche che nei luoghi più significativi del centro storico racconteranno la storia dell’enologia e della gastronomia.



Alba sarà la sede dei primi Career Days Agrifood online

Fiera del lavoro 100% digital La Digital Recruiting Week Agrifood è dedicata alle aziende che cercano giovani con le competenze per avere un ruolo da protagonisti

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Beppe Malò

edichiamo questo articolo ai giovani laureati e ai loro colleghi studenti

che si apprestano a completare gli studi universitari, con la speranza che possa essere d’aiuto in un passaggio difficile e delicato come quello dell’inserimento nel mondo del lavoro. A loro consigliamo inoltre di utilizzare nel modo migliori tre giorni assolutamente da non perdere, volendo iniziare nel modo giusto una carriera prestigiosa e ap-

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pagante. I tre giorni di cui parla questo articolo sono i primi Digital Career Days Agrifood che si terranno ad Alba dal 10 al 12 maggio, nell’àmbito degli eventi della rassegna Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Si tratta di una vera e propria fiera del lavoro “100% digital” che risponde all’emergenza del Sars-Cov2 in maniera esaustiva, originale e innovativa. La Digital Recruiting Week Agrifood è un progetto di comunicazione, recruiting ed employer branding organizzato con il patrocinio di Confindustria Cuneo e dedicato alle aziende che vogliano raggiungere il target dei giovani che abbiano le competenze per avere un ruolo da protagonisti nel vasto e performante mondo dell’agroalimentare. La Digital Recruiting Week Agrifood, inserita fra le iniziative di punta di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, è una vera e propria arena virtuale finalizzata a far incontrare in maniera originale e distintiva i giovani talenti e le aziende del mondo dell’innovazione. Ogni azienda partecipante avrà a disposizione una company page, attraverso la quale potrà presentarsi come employer, mettendo in luce le diverse opportunità per neolaureati e giovani professionisti divise per area geografica e tipologia. Saranno caricati testi, materiali multimediali e interattivi, requisiti desiderati, descrizione dettagliata delle diverse opportunità accessibili h24. Le candidature saranno

raccolte tramite uno specifico form personalizzato, con la funzione di automatizzare e di velocizzare il processo di screening e di preselezione. Durante l’iniziativa ogni azienda avrà la possibilità di proporre uno o più webinar a cui invitare tutti i registrati all’evento. Il fitto calendario degli eventi sarà arricchito da ulteriori momenti di approfondimento e di confronto e dai webinar organizzati dai professionisti di Start Hub Consulting, promotore dell’evento insieme con Stati Generali del Mondo del Lavoro e con il patrocinio di Confindustria Cuneo. Sul sito dell’evento è possibile consultare la lista delle aziende che aderiscono e il programma della settimana, che include seminari online specialistici sui temi più attuali in àmbito tecnico-scientifico. I contenuti saranno in continuo aggiornamento fino al 12 maggio. Che cosa è l’employer branding? Molti recruiter si pongono questa domanda, consapevoli della differenza tra recruiting (o recruitment) e talent acquisition. Se le tattiche di recruiting FORMATIVO

PALA ALBA CAPITALE

IN STREAMING

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MAGGIO

DIGITAL RECRUITING WEEK


Alba Capitale sono volte esclusivamente a coprire una necessità contingente, le strategie di talent acquisition mirano a strutturare una macchina in grado di attrarre candidati con regolarità verso la propria azienda. E questo è legato sicuramente con l’employer branding dell’azienda. Ma cosa si intende, dunque, per employer branding? L’employer branding è l’insieme delle strategie di recruiting marketing che ha l’obiettivo di costruire un’immagine aziendale coerente con l’identità dell’azienda come luogo di lavoro ideale, in modo da attrarre e fidelizzare i dipendenti di talento (candidate attraction and employee retention). È importante che l’immagine comunicata dall’azienda sia differenziata da quella dei competitor e rilevante per il target di riferimento. In questo senso i punti di forza dell’iniziativa sono la capacità di soddisfare l’esigenza delle aziende alla ricerca di professionalità di alto profilo; la possibilità di raccontare ai candidati nel modo più creativo la loro capacità di innovare e di mettere a disposizione tecnologie allo stato dell’arte; la caratteristica di essere una comunicazione mirata, efficace e puntuale nel raggiungere professionisti su tutto il territorio nazionale. Ad Alba saranno attivati focus specifici. La giornata di martedì 11 maggio sarà interamente dedicata ai laureati e ai laurean-

di in ingegneria, con contenuti di orientamento, tavole rotonde e gaming. Mercoledì 12 sarà invece riservato alle ragazze che studiano o hanno appena concluso gli studi in discipline Stem (science, technology, engineering and mathematics). Perché dunque partecipare ai Digital Career Days Agrifood? Perché, avendo la possibilità di partecipare gratis all’evento, ai giovani che posseggano le competenze per avere un ruolo da protagonisti nel vasto mondo dell’agroalimentare sarà offerta l’opportunità di conoscere le proposte lavorative dalle aziende che si posizionano tra le più solide nel

mercato attuale, nonostante la crisi. Non solo: potranno anche entrare in contatto con realtà dapprima sconosciute, che potrebbero rivelarsi interessanti per lo sviluppo di una carriera forse inaspettata. I requisiti richiesti sono: il conseguimento di una laurea o l’essere laureandi; unl curriculum vitae aggiornato e prodotto in formato digitale; essere disponibili a mettersi in gioco prendendo parte a discussioni su temi attuali in àmbito tecnico-scientifico e sociale, come la gender equality. Per scoprire tutte le opportunità di cui abbiamo parlato si può accedere al sito dedicato, tramite il QR Code riportato qui sotto.

Scopri online

“Made In Cuneo” diventa mensile

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Un generoso e decisivo sostegno

Silver Sponsor

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a squadra che sta dietro le quinte di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 non è composta soltantoo dal gruppo di lavoro che ha predisposto e organizzato il programma e che ne curerà lo svolgimento, i cui componenti sono citati nella pagina a fianco. Vi è, infatti, un vasto complesso di collaborazioni, comncesse a vario titolo, senza le quali non avrebbe potuto essere concretizzato il cartellone che venerdì 7 maggio vivrà l’atteso “opening” al “Pala Alba Capitale” (e anche quest’ultimo altrimenti sarebbe rimasto... in mente

Dei). La schiera dei benemeriti a cui va una sincera gratitudine comprende il sostegno garantito dalla Regione Piemonte, dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Cuneo, dalla Fondazione Crc, dalla Fondazione Crt e dalla Fondazione “Piera, Pietro e Giovanni Ferrero” di Alba. Hanno concesso il patrocinio il Ministero della cultura, la Provincia di Cuneo, il Comune di Alba, Museimopresa e l’Associazione per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Il patrocinio è giunto anche dalle Amministrazioni comunali di Barba-

Alba Capitale resco, Barolo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Cherasco, Diano d’Alba, Dogliani, Grinzane Cavour, La Morra, Monchiero, Monforte d’Alba, Monticello d’Alba, Narzole, Neive, Neviglie, Novello, Roddi, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso e Verduno. Anche sul fronte delle sponsorizzazioni si è concretizzata una generosa quanto determinante disponibilità. I main sponsor di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 sono la Banca d’Alba e il Gruppo Egea. I gold sponsor sono Abrigo, Cia-Confederazione agricoltori italiani Cuneo, Itt, Mondodelvino, Rps, Sistemi Alba, Umana e Valgrana. I silver sponsor sono quindici e di ciascuno in queste pagine pubblichiamo i loghi.


Hanno allestito il cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 Il tavolo di lavoro che ha curato l’organizzazione degli eventi inseriti nel cartellone di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 ha lavorato sodo, fin dall’autunno scorso, quando si è avuta la conferma da parte di Confindustria nazionale del posticipo di un anno della manifestazione, rinviata a causa dell’insorgere dell’emergenza sanitaria. Sono stati ripresi alcuni dei progetti messi in cantiere non appena, durante il Forum della piccola industria di Genova, a novembre del 2019, si seppe del riconoscimento attribuito ad Alba su proposta di Confindustria Cuneo, nell’àmbito di una sfida di altissimo livello che ha visto questo progetto prevalere su quelli presentati da altre città della penisola di notevole rilevanza non solo economica. E sono state ideate numerosissime nuove iniziative di grande interesse che hanno portato il numero degli appuntamenti a superare di molto quota cento. La squadra che ha predisposto il programma e curato gli aspetti organizzativi è composta da: Beppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo; Giuliana Cirio, direttore generale di Confindustria Cuneo; Marcello Pasquero, direttore tecnico; Mauro Danna, tesoreria e organizzazione generale; Chiara Serra, uficio stampa; Raffaele Giusti, responsabile budget e logistica; Norma Chiaramello, segreteria organizzativa.


Logistica e non solo: un grande aiuto

Sponsor Tecnici

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a teoria può essere perfetta, ma al momento della “messa a terra” dei progetti, specie quando sono tanti e di elevato spessore, occorre potersi affidare a collaborazioni che garantiscano efficienza in campo logistico e la fornitura tempestiva di quanto serve per il regolare, anzi ottimale, svolgimento degli eventi. Alba capitale della cultura d’impresa 2021 non sfugge a questa regola aurea e, per far sì che tutto fili liscio, gli organizzatori si sono af-

fidati a una serie di sponsor tecnici, operativi un vari campi, ponendo le premesse, grazie al loro apporto e alla loro disponibilità, affinché tutto funzioni al meglio. Le aziende delle quali riproduciamo i loghi sono, nei rispettivi àmbiti di competenza, altrettanti punti di riferimento. Il fatto che abbiano deciso di affiancarsi a Confindustria Cuneo durante gli otto mesi dell’evento che sta per partire da un lato è, per gli organizzatori, un importante riconoscimento riguardo alla validità del progetto e, d’altro canto, un so-

stegno di basilare importanza nella gestione di un’imponente mole di appuntamenti, ciascuno richiedente un impegno non da poco. Basta scorrere il programma che riportiamo in questa pagine per avere un’idea di cosa comporti, dal punto di vista gestionale, far funzionare il meccanismo di Alba capitale della cultura d’impresa. Di certo sarebbe assai più difficile e oneroso, non soltanto in termini economici, se non si potesse contare sui dodici sponsor tecnici che hanno accettato di affiancarsi ai promotori della manifestazione. In ragione delle rispettive sfere d’attività, qualcuno opererà in modo meno evidente, altri saranno più “visibili”, ma tutti sono fondamentali.


Alba Capitale

La straordinaria importanza di un’informazione accurata

Media Partner

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are bene le cose viene sempre al primo posto. Ma, una volta fatto il possibile per “fare bella figura”, come si dice da queste parti, se non si riesce a comunicarle nel modo appropriato e a tutti i possibili nteressati, lo sforzo intellettuale e organizzativo, per quanto prezioso, rischia non non produrre gli effetti sperati. Vale per tutto, ma per le manifestazioni pubbliche in modo particolare. L’assioma acquista particolare valore nel caso di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, perché siamo di fronte a un cartellone molto impegnativo, ricco di spunti che, legati dal fil rouge appunto della cultura d’impresa, toccano molti àmbiti dell’attività sociale, l’industria in primis, ma anche l’intrattenimento, l’attenzione al sociale e financo lo sport. Il programma che si dipanerà da

inizio maggio a Natale, del quale ai lettori di “Made In Cuneo” offriamo una sintesi che non vuol essere esaustiva e neppure ossequiosa di una qualche scala di valori, perché al momento della chiusura della rivista alcuni eventi restano da definire e altri potrebbero aggiungersi, sa di potersi affidare alla puntuale divulgazione da parte dei mezzi

d’informazione locali (quanto mai apprezzati e autorevoli nella nostra provincia), regionali e nazionali. Nella massima considerazione di tutte le testate, cartacee, audiovideo o attive sul web, è stato stretto un accordo con quattro media partner: il TgR Rai Piemonte, il quotidiano “La Stampa”, il settimanale “Gazzetta d’Alba” e “Radio Alba”.

I canali social di Confindustria Cuneo in prima linea I canali social di Confindustria Cuneo (Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube) provvederanno a tenere informati i propri numerosi follower sugli eventi inseriti nel programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, annunciandoli, in alcuni casi trasmettendoli in diretta e pubblicando immagini e commenti durante lo svolgimento e al loro termine. Questo importante aspetto del mondo della comunicazione non è stato trascurato dall’associazione datoriale provinciale, giacché consente di informare in tempo reale e anche di coinvolgere una vasta platea, interessandola riguardo ad argomenti e appuntamenti di cui, forse, non verrebbe a conoscenza in tempo utile. Confindustria Cuneo è un habitué dei principali canali social da diversi anni e, ad esempio, attraverso essi diffonde le periodiche breaking news su temi di attualità.

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PROGRAMMA EVENTI 2021

E INOLTRE Da maggio a dicembre Alba

LA STORIA IN CENTRO

Foto storiche posizionate in piazza Michele Ferrero e nelle vie centrali di Alba che raccontano la storia dell’enologia e della gastronomia nei luoghi più significativi del centro storico. Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Alba.

Da maggio a dicembre Aziende del territorio

VISITE AZIENDALI

Gli imprenditori aprono le porte delle loro aziende con l’obiettivo di condividere le esperienze di cultura d’impresa.

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

BAROLO

CITTÀ ITALIANA DEL VINO 2021 MAGGIO “VIGNA MAGICA A BAROLO” Esposizione temporanea, presso il WiMu Barolo, di alcuni reperti della civiltà contadina.

GIUGNO “MESSAGE ON THE BOTTLE” Nei castelli gestiti dalla Barolo & Castles Foundation, esposizioni temporanee di etichette storiche da vino, selezionate dal Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani, custodito presso il WiMu Barolo.

Prossimamente

Borgo di Perno di Monforte

PERNO BORGO LETTERARIO

Valorizzazione della frazione di Monforte con intitolazione delle vie del borgo agli scrittori che hanno soggiornato nel Castello di Perno, storica sede della Casa Editrice Einaudi.

Pala Alba Capitale

NUOVE ENERGIE

Evento dedicato alla transizione ecologica, organizzato con Politecnico di Torino e Egea.

Pala Alba Capitale

LA TRASFORMAZIONE DEL LAVORO, DEI SUOI SPAZI E DELLA VITA NELLE CITTÀ

LUGLIO “VIGNETI APERTI” Gli scenografici vigneti di Barolo e del Barolo diventeranno un palcoscenico naturale per artisti, musicisti, scrittori e performer, che faranno rivivere e conoscere in maniera originale questi luoghi, solitamente consacrati al lavoro. Tra le attività previste: camminate eno-letterarie, degustazioni in vigna, laboratori di danza, monologhi teatrali, narrazioni enologiche e di geologia del territorio.

AGOSTO “CALICI DI STELLE 2021” Torna il tradizionale appuntamento con l’evento di enoturismo promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino e dal Movimento Turismo del Vino.

Con Antonio Calabrò e Carlo Ratti. Modera Dario Di Vico.

SETTEMBRE DECENNALE DEL WIMU E HALL OF FAME DEL VINO ITALIANO Il 13 settembre del 2010 apriva i battenti il WiMu Barolo. Nell’autunno 2020 era in programma una grande iniziativa per celebrare la ricorrenza del decennale, ma l’emergenza coronavirus ha costretto a posticipare l’appuntamento. Si sta predisponendo un intenso cartellone di appuntamenti che coinvolgeranno la comunità di Barolo e delle Langhe. Inoltre, scambi e gemellaggi con istituzioni museali in Italia e nel mondo. Nell’occasione, il WiMu Barolo accoglierà le stelle del vino italiano, istituendo una “Galleria delle Glorie”, dedicata ai personaggi che, con carisma e visione, hanno contribuito a fare dell’Italia un punto di riferimento dell’eccellenza enologica nel mondo.

OTTOBRE CONVENTION NAZIONALE DELLE CITTÀ DEL VINO A BAROLO È l’appuntamento annuale che vede riuniti i sindaci delle città associate. Si accoglieranno sindaci provenienti da tutta Italia. Il programma prevede attività di scoperta del territorio nelle sue eccellenze enogastronomiche, ricerche del tartufo, cene istituzionali nelle aziende e nei castelli.

Info e programma completo su: www.barolo-piemonte2021.it Sostengono il progetto di Barolo Città Italiana del Vino 2021: Banca d’Alba, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Raspini Salumi. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Unione di Comuni “Colline di Langa e del Barolo” e rientra nel circuito degli eventi di Alba Capitale della Cultura d’Impresa. Hanno collaborato alla stesura del dossier di candidatura: Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Strada del Barolo e grandi vini di Langa, Enoteca regionale del Barolo, Slow Food, Artissima, Film Commission Torino Piemonte, Opera Barolo, Associazione culturale Castello di Perno e Fondazione Bottari Lattes.

Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

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Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it


PROGRAMMA EVENTI 2021 Venerdì 19 novembre | Ore 18

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA Domenica 5 dicembre | Ore 16

Pala Alba Capitale

Venerdì 19 novembre

Il fortunato format di Radio Alba, Radio Chef condotto da Marcello Pasquero e dallo chef stellato Davide Palluda, arriva al Pala Alba Capitale con grandi ospiti del mondo della cucina, intervistati dallo stesso Davide Palluda.

Un incontro organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes. Dalla cultura d’impresa all’impresa di fare cultura, confronto tra imprenditori che operano nel mondo della cultura con Caterina Bottari Lattes.

Pala Alba Capitale

Pala Alba Capitale

SULLE ORME DI MARIO LATTES

LE DOMENICHE DI RADIO CHEF

Venerdì 10 dicembre | Ore 21 Aziende del territorio

PMI DAY

Organizzata dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo, una giornata di “porte aperte” dedicata agli studenti per promuovere la conoscenza delle imprese del territorio.

Mercoledì 24 novembre | Ore 10 Pala Alba Capitale

LEZIONI DI EDUCAZIONE FINANZIARIA

Per i ragazzi delle scuole superiori. In collaborazione con Banca d’Alba.

PREMIO GIORNALISTICO CONFINDUSTRIA PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI

Il mondo delle imprese, il valore del territorio, il programma di Alba Capitale sono i temi al centro del Premio Giornalistico Confindustria Cuneo aperto a tutti i giovani giornalisti e blogger under 30 di tutta Italia.

Domenica 12 dicembre | Ore 16 Pala Alba Capitale

LE DOMENICHE DI RADIO CHEF

Il fortunato format di Radio Alba, Radio Chef condotto da Marcello Pasquero e dallo chef stellato Davide Palluda, arriva al Pala Alba Capitale con grandi ospiti del mondo della cucina, intervistati dallo stesso Davide Palluda.

Giovedì 25 e venerdì 26 novembre Milano - Milano Congressi Mi. Co

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA A CONNEXT 2021

Seconda edizione dell’evento espositivo e di networking di Confindustria, rivolto a tutte le imprese associate, che potranno confrontarsi su tematiche strategiche per la crescita del sistema imprenditoriale e del proprio business per favorire la creazione di collaborazioni e sinergie.

Da venerdì 26 a domenica 28 novembre Alba

IL BEATO GIACOMO ALBERIONE

Celebrazione per i 50 anni dalla morte del Beato Alberione, fondatore delle Edizioni Paoline scomparso nel 1971.

Martedì 14 dicembre | Ore 21

Alba - Teatro Sociale “G. Busca”

LECTIO MAGISTRALIS DI ALESSANDRO BARICCO

Con Alessandro Baricco. Un filo rosso nel segno dello storytelling per aprire e chiudere l’anno di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, con la voce narrante di Alessandro Baricco, scrittore, sceneggiatore, autore televisivo, critico e fondatore della scuola Holden. Un percorso emozionale alle radici della cultura d’impresa tra immagini, racconti e testimonianze.

DICEMBRE Dicembre

Pala Alba Capitale e Chiesa di San Domenico

I MONDI DI PRIMO LEVI UNA STRENUA CHIAREZZA

La mostra su Primo Levi mette insieme linguaggi diversi (opere artistiche e video, documenti e ancora parole, incluse quelle pronunciate dalla sua stessa voce) per condurre il visitatore a incontrare man mano i tanti mondi di Levi, scoprendo così la coerenza che lega insieme avventure letterarie apparentemente distanti l’una dall’altra: i toni duri ma sempre pacati della testimonianza dell’orrore, quelli quasi mozartiani del viaggio nella materia, fino all’umorismo di altre narrazioni.

Sabato 18 dicembre | Ore 20.30 Alba - Cattedrale di San Lorenzo

MESSA PER GLI IMPRENDITORI

Messa conclusiva celebrata dal Vescovo Marco Brunetti nella Cattedrale di San Lorenzo, ad Alba. La messa sarà animata e musicata da Alba Music Festival.

Domenica 19 dicembre | Ore 16 Pala Alba Capitale

LE DOMENICHE DI RADIO CHEF

Il fortunato format di Radio Alba, Radio Chef condotto da Marcello Pasquero e dallo chef stellato Davide Palluda, arriva al Pala Alba Capitale con grandi ospiti del mondo della cucina, intervistati dallo stesso Davide Palluda.

Per partecipare a tu gli even in presenza è obbligatorio registrarsi sul sito:

alba2021.confindustriacuneo.it Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

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Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it


PROGRAMMA EVENTI 2021 Sabato 16 ottobre | Ore 17 Pala Alba Capitale

PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

NOVEMBRE

CREATIVE CITIES

Lunedì 18 ottobre | Ore 18

Novembre

Il premio compie 20 anni e i finalisti saranno ufficializzati ad Alba.

Pala Alba Capitale

L’AVVENIRE DELLA MEMORIA

Martedì 19 Ottobre | Ore 17

Novembre

Organizzato dall’Aca Associazione Commercianti Albesi.

Nascita del distretto delle creative cities per la gastronomia con Parma e Bergamo.

Pala Alba Capitale

BOTTEGHE STORICHE

Pala Alba Capitale

LA FILOSOFIA DEL LAVORO OLTRE ALL’UTILITARISMO

La critica di J.M. Keynes dell’uomo benthamiano. Anna Maria Carabelli, Università di Piemonte orientale-Vercelli. Terzo incontro del ciclo di eventi “La persona e il lavoro”. Aspetti e momenti del pensiero filosofico sul lavoro e l’impresa.

Pala Alba Capitale

Museimpresa si impegna per aggregare nuovi soggetti della cultura d’impresa, incidere sui processi di formazione, salvaguardare la memoria dell’industria italiana e valorizzare le testimonianze d’una straordinaria capacità manifatturiera che è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile.

Martedì 2 Novembre | Ore 17 Pala Alba Capitale

LA FILOSOFIA DEL LAVORO L’ENTRATA IN CAMPO DELLA PERSONA

Lavoro e libertà nel pensiero di Bruno Trentin. Giovanni Mari, Università di Firenze. Quinto incontro del ciclo di eventi “La persona e il lavoro”. Aspetti e momenti del pensiero filosofico sul lavoro e l’impresa.

Mercoledì 20 ottobre | Ore 21 Pala Alba Capitale

IL BALÔN - LA PALLAPUGNO

Il futuro e le prospettive di uno sport antico, ma ancora molto praticato nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato, grazie al sostegno delle aziende del territorio che hanno sempre creduto e investito in questa disciplina fortemente suggestiva. Dialogheranno tra loro campioni del passato e del presente rappresentati dalle aziende che hanno investito nella pallapugno intervistati da Fabio Gallina.

Mercoledì 3 novembre | Ore 10 Pala Alba Capitale

LEZIONI DI EDUCAZIONE FINANZIARIA

Per i ragazzi delle scuole superiori. In collaborazione con Banca d’Alba.

Venerdì 5 novembre | Ore 15.00 (sessione privata) Alba - Fondazione Ferrero Sabato 6 novembre | Ore 9.00 (sessione pubblica) Alba - Centro Ricerche Ferrero

FORUM NAZIONALE PICCOLA INDUSTRIA

Forum annuale delle PMI nell’ambito del quale si tiene la cerimonia d’investitura della prossima città Capitale della Cultura d’Impresa.

Sabato 6 novembre | Ore 9

Alba - Fondazione Ferrero e Centro Ricerche Ferrero

Lunedì 25 ottobre | Ore 21 Pala Alba Capitale

START UPPER

Open innovation: dalla collaborazione tra start up e imprese possono nascere soluzioni innovative, nuovi prodotti-servizi e modelli di business.

Martedì 26 Ottobre | Ore 17 Pala Alba Capitale

LA FILOSOFIA DEL LAVORO DA PROMETEO ALLA CURA DELLA TERRA

FORUM NAZIONALE PICCOLA INDUSTRIA

Forum annuale delle PMI italiane nell’ambito del quale si tiene la cerimonia d’investitura della prossima città Capitale della Cultura d’Impresa.

Sabato 6 novembre | Ore 10

Sede Miroglio - Via Santa Barbara

SFILATA STYLING AND FITTING MIROGLIO

I brand del Gruppo Miroglio presenteranno i look di maggiore tendenza della stagione al Palablack.

Mercoledì 10 novembre | Ore 10 Pala Alba Capitale

Per i ragazzi delle scuole superiori. In collaborazione con Banca d’Alba.

La cultura d’impresa fa tappa al Pavese Festival di Santo Stefano Belbo.

Pala Alba Capitale

Santo Stefano Belbo

Per i ragazzi delle scuole superiori. In collaborazione con Banca d’Alba.

Un percorso tra ecologia e filosofia. Federica Giardini, Università Roma. Quarto incontro del ciclo di eventi “La persona e il lavoro”. Aspetti e momenti del pensiero filosofico sul lavoro e l’impresa.

Ottobre

PAVESE FESTIVAL

Per partecipare a tu gli even in presenza è obbligatorio registrarsi sul sito:

alba2021.confindustriacuneo.it Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

LEZIONI DI EDUCAZIONE FINANZIARIA Mercoledì 17 novembre | Ore 10

LEZIONI DI EDUCAZIONE FINANZIARIA Giovedì 18 novembre | Ore 18 Pala Alba Capitale

DNALBA

Ricerca condotta da Banca d’Alba sulle peculiarità dell’albesità. Con la partecipazione di Riccardo Corino Direttore di Banca d’Alba.

Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it

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PROGRAMMA EVENTI 2021 Sabato 25 settembre | Dalle ore 9 alle 21 Pala Alba Capitale

ASSEMBLEA NAZIONALE IGERSITALIA

Igersitalia è l’Associazione nazionale che riconosce e rappresenta gli appassionati e i professionisti specializzati nella produzione di contenuti digitali su Instagram. È la più grande Community italiana legata al mondo della promozione del territorio e della comunicazione visiva, con particolare riferimento alla fotografia digitale, alla mobile photography e, più in generale, alla produzione di contenuti multimediali. Il raduno nazionale quest’anno si terrà ad Alba.

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA Martedì 5 Ottobre | Ore 17 Pala Alba Capitale

LA FILOSOFIA DEL LAVORO L’ARRICCHIMENTO E LE SUE RAGIONI

Un percorso sul pensiero di Adam Smith. Eugenio Lecaldano, Università di Roma Sapienza. Primo incontro del ciclo di eventi “La persona e il lavoro”. Aspetti e momenti del pensiero filosofico sul lavoro e l’impresa.

Mercoledì 29 settembre | Ore 21 Banca d’Alba

ALBA 2040

Presentazione dei risultati dello studio “Alba 2040” realizzato per Banca d’Alba dagli autorevoli Censis, Prometea e Università di Torino. Lo studio avrà l’obiettivo di rispondere alla domanda “Come sarà la città di Alba tra 20 anni?”.

Giovedì 30 settembre | Ore 21 Pala Alba Capitale

ABITARE IL PIEMONTESE

L’ultima delle tre serate dedicate alle parole piemontesi che raccontano il lavoro. Con l’attore Paolo Tibaldi.

Giovedì 7 Ottobre

Alba - Fondazione Ferrero

INAUGURAZIONE MOSTRA DELLA FONDAZIONE FERRERO Da sabato 9 ottobre a domenica 5 dicembre Alba

FIERA DEL TARTUFO

La più importante fiera del mondo dedicata al Tartufo bianco con quasi due mesi di eventi che si intersecheranno con il calendario di Alba Capitale della Cultura d’Impresa.

Settembre | Ore 21 Pala Alba Capitale

BUSINESS & SHOWBUSINESS

Ciclo di incontri con personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte e del giornalismo che hanno intrapreso un percorso imprenditoriale di successo.

OTTOBRE

Martedì 12 Ottobre | Ore 17 Pala Alba Capitale

LA FILOSOFIA DEL LAVORO DA KARL MARX AD HANNAH ARENDT

La rivoluzione industriale tra economia, società e persona. Michele Tiraboschi, Università di Modena. Secondo incontro del ciclo di eventi “La persona e il lavoro”. Aspetti e momenti del pensiero filosofico sul lavoro e l’Impresa.

Venerdì 1 ottobre | Dalle ore 9 alle 12 Cherasco - Piazza Arco del Belvedere

LEZIONI DI CULTURA D’IMPRESA A CHERASCO STORIA

Incontro tra studenti e imprenditori nell’ambito del Premio internazionale Cherasco storia in collaborazione con il Comune di Cherasco.

Venerdì 1 ottobre | Ore 21 Pala Alba Capitale

LANGA, PAESAGGIO D’IMPRESA, GENESI DI UN BRAND

Come si crea un brand? Come lo si valorizza? Quanto vale un brand? Domande a cui risponderanno creativi, pubblicitari ed economisti. L’obiettivo sarà tracciare la via da seguire per due brand mai sfruttati commercialmente come Langhe e Tartufo bianco d’Alba. Nell’occasione l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e il Comune di Alba presenteranno in anteprima il progetto per registrare il marchio “Tartufo bianco d’Alba” in numerosi paesi del mondo.

Mercoledì 13 ottobre | Ore 10 Replica: mercoledì 20 ottobre Pala Alba Capitale

SPETTACOLO TEATRALE “COSA SAI DEL RISPARMIO” Spettacolo teatrale organizzato in collaborazione con Banca d’Alba e rivolto ai bambini delle classi terze elementari.

“LO STRAORDINARIO”

LA CULTURA D’IMPRESA NELL’ARTE CONTEMPORANEA

Venerdì 15 ottobre | Ore 21

Sabato 2 Ottobre | Ore 11 Pala Alba Capitale

Presentazione della mostra conclusiva della Residenza per Curatori Stranieri e inaugurazione scultura di Marguerite Humeau al Parco d’Arte. In collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Sabato 2 Ottobre | Ore 17 Pala Alba Capitale

IMPRESA, TURISMO E TERRITORIO. RACCONTO INSOLITO DEL PIEMONTE

Alba - Teatro Sociale “G. Busca” “Lo straordinario” è uno spettacolo teatrale ideato appositamente per l’anno di Alba Capitale della Cultura d’Impresa, scritto, diretto e interpretato da Paolo Tibaldi, con un testimonial d’eccezione, su una sceneggiatura interamente originale. Lo spettacolo mette in scena gli episodi chiave della crescita imprenditoriale di Alba e dell’albese raccontata attraverso testimonianze e racconti dall’alto contenuto emotivo. Con la preziosa collaborazione di Massimo Dapporto.

La tavola rotonda intende stimolare un confronto sulle possibili intersezioni tra turismo ed imprenditoria, mettendo a confronto il ricco patrimonio culturale, enogastronomico e spirituale piemontese con l’altrettanto ricco patrimonio imprenditoriale che connota fortemente la nostra regione, elemento – quest’ultimo - che può diventare un tassello di ulteriore attrazione, oltre che di narrazione per il nostro territorio. In collaborazione con Visit Piemonte. Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it

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PROGRAMMA EVENTI 2021 Sabato 11 settembre | Ore 21

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA Giovedì 16 settembre | Ore 21

Proiezione in anteprima del docufilm realizzato dalla Coop. ERICA.

Incontro con una delle più note Tiktoker della provincia di Cuneo: Aurora Cavallo in arte Cooker Girl.

Pala Alba Capitale

Pala Alba Capitale

PROFESSIONE YOUTUBER E TIKTOKER COOKER GIRL

CIRCONOMIA “KEEP CLEAN AND RUN FOR PEACE” Venerdì 17 settembre | Ore 10 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA “RIFIUTI ZERO IMPIANTI MILLE… ANCHE PER RIDURRE E RIUSARE!” Partecipano le aziende: EGEA e BENASSI.

Venerdì 17 settembre | Ore 18 Domenica 12 settembre | Ore 17

Alba - Cantine Monsordo La Bernardina

LA VIA SELVATICA

Matteo Caccia intervista lo scrittore Stefano Bartezzaghi.

Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA “LA MODA PUÒ ESSERE CIRCOLARE? BUONE PRATICHE ED ESEMPI CONCRETI”

Partecipano le aziende: CONCERIA DI CUNEO, JAMES DILLON SPORTSWEAR, SILVATEAM.

Sabato 18 settembre | Ore 10.30 Pala Alba Capitale

“2° RADUNO dei GREEN HEROES” Con Alessandro Gassmann Mercoledì 15 settembre | Ore 9.30 - 17.30

e Francesco Ferrante e Annalisa Corrado (Kyoto Club) e i “campioni” dell’economia circolare italiana.

Pala Alba Capitale

CORSO PER I GIORNALISTI “LE PAROLE, I VERBI, I TEMPI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE”

In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Partecipano le aziende: EGEA, ACQUA SANT’ANNA, ACSR, BENASSI, BURGO GROUP, BUS COMPANY, DENTIS RECYCLING ITALY, ITT ITALIA, TCN.

Giovedì 16 settembre | Ore 9.30 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA “I MATERIALI DEL FUTURO”

Con lectio magistralis del filosofo Stefano Zamagni “L’uomo al centro dell’economia circolare”. Partecipano le aziende: ARPA INDUSTRIALE, ACQUA SANT’ANNA, BURGO GROUP, DENTIS RECYCLING ITALY.

Sabato 18 settembre | Ore 16.30 Novello

CIRCONOMIA “LE ARTI CIRCOLARI” E POMERIGGIO DI INTRATTENIMENTO Con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Pier Carlo Grimaldi, il regista Claudio Del Signore e il musicista Filippo Cosentino.

Mercoledì 22 settembre | Dalle ore 10 Pala Alba Capitale

Giovedì 16 settembre | Ore 16 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA “FINANZA SOSTENIBILE E BILANCI DI SOSTENIBILITÀ GLI INDICATORI ESG VOLANO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE”

Interviene Cristina Bombassei – Presidente Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d’impresa Confindustria. Partecipano le aziende: BOTTERO, eVISO, BANCA INTESA SAN PAOLO.

Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

AGORÀ - CONNEXT CUNEO 2021

La cultura del network. Salone B2B promosso da Confindustria Cuneo e dal Comitato Provinciale Piccola Industria: una grande piazza dove gli imprenditori della Provincia creano opportunità di business e networking.

Giovedì 23 settembre | Ore 21 Pala Alba Capitale

L’ECONOMIA DI COMUNIONE

Convegno sul tema dell’economia di comunione organizzato in collaborazione con l’Aipec con un relatore d’eccezione: Leonardo Becchetti.

Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it

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PROGRAMMA EVENTI 2021 Martedì 13 luglio | Ore 17 Pala Alba Capitale

FARE MARKETING CON I SUPER EROI

Gabriele Dell’Otto è uno dei più famosi e apprezzati fumettisti e illustratori italiani. Disegnatore ufficiale di Marvel in Italia, Dell’Otto ha appena ultimato l’illustrazione della Divina Commedia. Nell’incontro organizzato con Accademia Novalia rivolto a studenti e imprenditori, l’artista illustrerà le opportunità legate al fumetto come veicolo di comunicazione e marketing per le aziende.

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA Giovedì 22 Luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

ASSEMBLEA ANNUALE GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI CONFINDUSTRIA CUNEO Evento istituzionale curato dal Gruppo Giovani Imprenditori.

Venerdì 23 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

NELLA MENTE DELL’IMPRENDITORE

Una serata con lo psicoanalista, saggista, accademico e divulgatore Massimo Recalcati.

Mercoledì 14 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

APERITIVO CIRCONOMIA L’ECONOMIA CIRCOLARE TRA DIGITALE E INNOVAZIONE

La pandemia ha accelerato la digitalizzazione nel nostro Paese, ma la strada verso l’innovazione è ancora lunga e passa dall’economia circolare. Quali sono le prospettive? Ne parliamo con esperti del settore moderati da Alessandro Longo (Agendadigitale.eu).

Da sabato 24 a lunedì 26 luglio Pala Alba Capitale

PROGETTO SIMPOSIO

Collettiva di artisti al lavoro su materiali di scarto. Evento organizzato in collaborazione con il Comune di Alba.

Mercoledì 28 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

APERITIVO CIRCONOMIA DAL GREEN PUBLIC PROCUREMENT ALLA DEMATERIALIZZAZIONE: QUANTO CONTA LA SPINTA GENTILE (NUDGE ECONOMY) Giovedì 15 luglio

Pala Alba Capitale

FIERA NAZIONALE DELLA NOCCIOLA DI CORTEMILIA

Il concetto di nudge economy (ovvero sostegni positivi e suggerimenti che influenzano il processo di decisione di gruppi e individui) si applica in azioni di rilevanza strategica per l’economia circolare nel nostro Paese, come il GPP e la dematerializzazione.

SETTEMBRE ANTEPRIMA “ELOGIO ALL’ARTE INDUSTRIALE” AGANAHUEI

Da giovedì 15 a domenica 18 luglio

Venerdì 3 settembre | Ore 18

La più importante Fiera della nocciola del Piemonte ospita un incontro per tracciare il futuro della filiera corilicola.

Alba

COLLISIONI

Il celebre festival Collisioni torna ad Alba per una quattro giorni di grandi eventi.

Mercoledì 21 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

APERITIVO CIRCONOMIA LO SVILUPPO DELL’IDROGENO NEL NOSTRO FUTURO

Alba - Palazzo Banca d’Alba

Anteprima della mostra in programma a Torino nel museo Ettore Fico dal titolo “Elogio all’arte industriale”, in programma da settembre 2021.

Martedì 7 settembre | Ore 17.30 Pala Alba Capitale

PRESENTAZIONE UFFICIALE AL PUBBLICO DELLA 91ª FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA

Idrogeno, economia circolare e mobilità sostenibile sono alcune delle strade da intraprendere verso la decarbonizzazione in Italia: un punto con Alberto Dossi* (H2IT) Matteo Beccuti (Envipark), Giulia Monteleone (Enea), Marco Cerchio (Egea). Modera Marta Bonucci (Fasi.biz). Partecipano le aziende: EGEA, ALSTOM FERROVIARIA e BUS COMPANY.

Mercoledì 8 settembre | Ore 11 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ L’ECONOMIA CIRCOLARE DELL’OLIO

Raccoglierlo, trasformarlo, usarlo. L’olio che torna in circolo infinite volte.

Giovedì 9 settembre | Ore 18 Pala Alba Capitale

ALBA CARBON NEUTRAL

Il progetto è volto a ridurre le emissioni del gas serra nel Territorio del sito Unesco della Langa, del Barolo e delle Colline del Barbaresco e successivamente in tutta la Provincia di Cuneo. Il Gruppo Egea è provider energetico del progetto, anello di congiunzione tra il territorio e gli studiosi, nonché partner tecnico. Le ricerche sono portate avanti in collaborazione con il Politecnico di Torino e con l’Università Bocconi di Milano. Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

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Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it


PROGRAMMA EVENTI 2021

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

ALBA 1956

IL GALATEO DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE

Lunedì 5 luglio | Ore 18

Martedì 29 giugno | Ore 18 Pala Alba Capitale

Con la regina del galateo, Barbara Ronchi della Rocca.

Pala Alba Capitale

Il 1956 fu l’anno del Congresso di Alba “Per un rinnovamento immaginista del mondo” voluto da Pinot Gallizio che portò la città al centro dell’arte mondiale, ma fu anche l’anno dell’apertura del primo stabilimento della Ferrero in Germania e della nuova sede della Miroglio in corso Asti. Nel 1956 il consiglio comunale alzò le mani in segno di resa di fronte all’intraprendenza degli albesi in una foto divenuta storica. Tra i relatori Bianca Roagna, direttore del Centro Studi Fenoglio, con la collaborazione dell’Associazione Giulio Parusso.

Mercoledì 30 giugno | Ore 11 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ LA BELLEZZA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE, GLI SCARTI DIVENTANO COSMETICI

Un rifiuto può diventare un cosmetico? E se sì, è sicuro per la nostra salute? Ne parlano imprenditori ed esperti del settore, moderati dalla blogger Barbara Righini (Saicosatispalmi.it). Partecipano le aziende: LUMACHERIA ITALIANA e FTB (BARÒ COSMETICS).

Martedì 6 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

IL PASSAPORTO DELLE BUONE MANIERE, FARE IMPRESA ALL’ESTERO RISPETTANDO IL GALATEO

Con la regina del galateo Barbara Ronchi della Rocca che accompagnerà gli imprenditori in un viaggio virtuale tra i costumi dei vari paesi del mondo per imparare a comportarsi nel modo corretto ovunque ci si trovi.

LUGLIO Luglio

Langhe e Roero

SUONI DALLE COLLINE DI LANGHE E ROERO

Venticinque concerti sul territorio di Langhe e Roero, per la valorizzazione culturale e ambientale dei territori UNESCO. Si parte dal Castello di Grinzane per arrivare ad Alba, attraversando l’Alta Langa e il Roero.

Giovedì 1 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

ABITARE IL PIEMONTESE

La seconda delle tre serate dedicate alle parole piemontesi che raccontano il lavoro. Con l’attore Paolo Tibaldi.

Mercoledì 7 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

PROFESSIONE YOUTUBER E TIKTOKER MATTEO ROMANO

Da adolescente e imprenditore di sè stesso, il cuneese Matteo Romano che ha conquistato l’Italia con la sua canzone “Concedimi” si racconta.

Venerdì 2 luglio | Ore 18 Pala Alba Capitale

IL SISTEMA IMPRENDITORIALE CUNEESE

Presentazione di quattro volumi dedicati all’economia della provincia di Cuneo editi da Nino Aragno Editore, con la partecipazione di Giovanni Quaglia, Valerio Castronovo e Enrico Conforto.

Giovedì 8 luglio | Ore 9.30 Sala Monviso di Egea

CIRCONOMIA “END OF WASTE - A CHE PUNTO SIAMO?”

Da rifiuto a risorsa: l’End of Waste è la leva indiscussa per il passaggio ad un’economia di tipo “circolare”. Ma qual è la situazione nel nostro Paese? Cosa ne pensano istituzioni ed imprenditori, dialogo sulle urgenze per l’economia circolare. Interviene Maria Cristina Piovesana – Vice Presidente Confindustria con delega all’Ambiente, alla Sostenibilità e alla Cultura. Partecipano le Aziende: CALCESTRUZZI STROPPIANA, BURGO GROUP, SISEA, TRITOGOM, EDITEL .

Per partecipare a tu gli even in presenza è obbligatorio registrarsi sul sito:

alba2021.confindustriacuneo.it Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it

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PROGRAMMA EVENTI 2021 Venerdì 18 giugno | Ore 16.30

Alba - Teatro Sociale “G. Busca”

ASSEMBLEA ANNUALE PRIVATA CONFINDUSTRIA CUNEO

Il momento più importante della vita associativa di Confindustria Cuneo. Interventi del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e di Confindustria Cuneo Mauro Gola.

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA Lunedì 21 giugno | Ore 9.30 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA NEXT GENERATION EU FUND, POLITICI E IMPRENDITORI RISPONDONO AI GIOVANI

I giovani del movimento Fridays for Future interrogano il mondo della politica nazionale e degli imprenditori (Oscar Farinetti, GreenPea - Pier Paolo Carini, Gruppo EGEA – Eleonora Rizzuto, Bulgari – Daniela Ducato, Edilana – Catia Bastioli*, Novamont): quale il futuro green del nostro Paese? Partecipano le aziende: EGEA, MERLO e ALSTOM FERROVIARIA.

Da Venerdì 18 giugno a domenica 20 giugno Pala Alba Capitale e Teatro Sociale “G. Busca”

DIALOGHI SULL’IMPRESA

Giornalisti, personaggi dello spettacolo, della politica, dell’economia e dello showbiz si confrontano sul fare impresa tra passato, presente e futuro. Barbara Beltrame, Andrea Bignami, Carlo Bonomi, Milly Carlucci*, Alessandra Comazzi, Ilaria D’Amico, Giovanni Di Perri, Cristina Fogazzi, Massimo Giannini, Massimo Giletti, Paola Marella, Francesca Mariotti, Paolo Mieli, Maurizio Molinari, Roberto Pavanello, Alessandro Sallusti, Marco Zatterin.

(Il salone delle meraviglie, Abiti da sposa cercasi, La casa più bella, Pizza Hero)

Sabato 26 e domenica 27 giugno Neive

MEMORIAL DANTE GIACOSA

Due giorni di eventi per celebrare la figura dell’ingegnere neivese Dante Giacosa, disegnatore della Fiat 500, maestro di grandi designer nel campo automobilistico, tra cui il Cav. Giorgetto Giugiaro, che sarà presente al memorial.

Sabato 26 giugno | Ore 18

Alba - Teatro Sociale “G. Busca”

ALDO CAZZULLO E PIERO PELÙ IN “A RIVEDER LE STELLE”

Tratto da “A riveder le stelle Dante il poeta che inventò l’Italia” di Aldo Cazzullo (Mondadori 2020), con la partecipazione di Piero Pelù.

Domenica 27 giugno | Ore 18 Monforte d’Alba

MONFORTINJAZZ

Storico festival che si tiene da oltre 43 anni, impreziosito dal bellissimo auditorium Horszowsky, situato sulla sommità dell’antico borgo medievale. Un luogo unico ed una delle location più particolari del panorama festivaliero italiano. Sul palco dell’auditorium il jazzista Paolo Fresu e l’economista ed esperto di gestione aziendale Severino Salvemini, parleranno del libro “Jazz d’impresa” di Frank J.Barrett. Seguirà concerto di Paolo Fresu.

Sabato 19 giugno Grinzane Cavour

COMPLEANNO DELL’UNESCO

Sette anni di Patrimonio Unesco da festeggiare nel castello di Grinzane Cavour e in tutto il territorio Unesco.

Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it

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PROGRAMMA EVENTI 2021

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

“PRIMA CHE IL GALLO CANTI”

CIRCONOMIA CAFFÈ AGRICOLTURA 4.0, DAL CAMPO ALLA TAVOLA

Sabato 5 giugno | Ore 15

Mercoledì 19 maggio | Ore 11 Pala Alba Capitale

Quali sfide attendono il mondo agricolo nel solco della sostenibilità ambientale? Ne parleranno imprenditori, tecnici, docenti universitari e chef. Con Claudio Conterno – Presidente CIA, Confederazione Italiana Agricoltori

Sede Palazzo Re Rebaudengo e Chiese di Guarene “Prima che il gallo canti” è una mostra collettiva con opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, che si svilupperà a Palazzo Re Rebaudengo e all’interno delle antiche chiese di Guarene. Il titolo della mostra deriva da una collezione di scritti di Cesare Pavese che affronta i temi dell’isolamento, dell’esilio e della prigionia. Più in generale Pavese esamina la relazione tra individuale e collettivo, la perdita irrevocabile di mondi e tradizioni, in sintesi l’idea che non si possa mai tornare indietro nel tempo. Questi concetti sono impiegati per riflettere sull’evoluzione nel tempo delle attività della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ma anche sui grandi temi del nostro tempo.

Mercoledì 9 giugno | Ore 11 Sabato 22 maggio | Ore 15 Alba

SULLE STRADE DELLA CULTURA D’IMPRESA ALBESE

Itinerario di visita sulle orme degli imprenditori che hanno scritto la storia di Alba e dell’albese, curato da Turismo in Langa e realizzato con l’ausilio di guide turistiche opportunamente formate. Il percorso si snoderà nei luoghi dove sono nate le imprese storiche del tessuto imprenditoriale albese.

Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ LAVORARE CIRCOLARE, LE NUOVE OPPORTUNITÀ

Non solo ambiente ma anche occupazione: il Green New Deal aprirà prospettive importanti anche nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Quali sono i lavori più richiesti dalle aziende italiane? Lo scopriremo insieme a imprenditori e un testimonial di eccezione: Tessa Gelisio.

Sabato 22 maggio | Ore 18

Alba - Arena estiva del Teatro Sociale

CONCERTO DI GINEVRA DI MARCO

Esibizione di una delle cantautrici italiane più raffinate in un concerto dedicato al compianto Luigi Tenco. Organizzato da Milleunanota.

Venerdì 11 giugno | Ore 18 Repliche in date da definirsi Pala Alba Capitale

“UN PASSO ALLA VOLTA” Lunedì 24 maggio | Ore 18 Pala Alba Capitale

CONCERTI ALBA MUSIC FESTIVAL

Il Pala Alba Capitale ospiterà una tappa del festival “Italy and USA”, rassegna concertistica organizzata da Alba Music Festival.

Mercoledì 26 maggio | Ore 11 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ IL CLIMA CHE VERRÀ E LE NUOVE SFIDE

Con Luca Mercalli (Presidente Società Meteorologica Italiana), Antoine Buéno (saggista e consigliere del Senato Francese), Serena Giacomin (Meteorologa Mediaset - Il Meteo.it). Modera Elisabetta Ambrosi (Il Fatto Quotidiano).

Il Docufilm ufficiale di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Radici, il film vede dietro la macchina da presa Max Chicco, regista piemontese pluripremiato. Il docufilm ripercorre oltre 70 anni di crescita industriale di Alba e dell’Albese, raccontata dalla viva voce degli imprenditori.

Sabato 12 giugno | Ore 10.30

Pala Alba Capitale - Castello di Perno

PIERO GILARDI “NATURAE SEMPER”

Vernissage della mostra di Piero Gilardi ospitata presso il Castello di Perno. Nell’occasione alcune opere verranno esposte nel Pala Alba Capitale. In collaborazione con l’Associazione Castello di Perno.

Mercoledì 16 giugno | Ore 11 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ PANDEMIA E CRISI AMBIENTALI, COME ESSERE RESILIENTI?

GIUGNO

Con Rossana Cavallo (Università degli Studi di Torino), Edo Ronchi (Fondazione Sviluppo Sostenibile), Leonardo Becchetti (Università di Roma Tor Vergata), Marica Di Pierri (Centro Documentazione Conflitti Ambientali), Aleksandar Rankovic (IDDRI Paris). Modera Roberto Della Seta.

Giovedì 3 giugno | Ore 18 Pala Alba Capitale

SPETTACOLO TEATRALE “ABITARE IL PIEMONTESE”

La prima delle tre serate dedicate alle parole piemontesi che raccontano il lavoro. Con l’attore Paolo Tibaldi.

Il programma potrebbe subire variazioni in funzione dell’emergenza sanitaria

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Info e prenotazioni: alba2021.confindustriacuneo.it


MAGGIO Venerdì 7 maggio | Ore 17.30 Pala Alba Capitale

OPENING DI ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

PROGRAMMA EVENTI 2021

ALBA CAPITALE DELLA CULTURA D’IMPRESA

Una grande storia da vivere, giorno per giorno Mercoledì 12 maggio | Ore 11 Pala Alba Capitale

CIRCONOMIA CAFFÈ ENERGIA E RISPARMIO ENERGETICO, IL 110%

Taglio del nastro con le Autorità e, a seguire, conferenza stampa di presentazione ufficiale del programma di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, di Circonomia e dei grandi eventi culturali albesi. Interventi del Sindaco di Alba Carlo Bo, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del Presidente Confindustria Cuneo Mauro Gola e delle autorità locali.Con la partecipazione di Antonio Calabrò, giornalista, saggista, Presidente di Museimpresa.

Con Tiziana Benassi (Assessore Ambiente Comune di Parma), Annalisa Corrado (Kyoto Club) e Fabio Vaghini (Egea). Moderano Francesco Ferrante e Lorenza Stupino. Partecipano le Aziende: EGEA e BANCA D’ALBA.

Domenica 9 maggio | Ore 15

Priocca - Azienda MGM Mondodelvino

30 ANNI DI MGM MONDODELVINO

Celebrazione del trentennale dell’azienda MGM Mondodelvino di Priocca.

Lunedì 10, Martedì 11, Mercoledì 12 Maggio

Sede di Confindustria ad Alba - Pala Alba Capitale

DIGITAL RECRUITING WEEK

Non il classico career day, ma un vero e proprio digital recruiting delle aziende agrifood.Un evento organizzato da Start Hub Consulting e promosso da Stati Generali Mondo del Lavoro.

Sabato 15 maggio | Ore 17 Pala Alba Capitale

IL VINCITORE DI MASTERCHEF FEDERICO FRANCESCO FERRERO PRESENTA IL PROGETTO TPWFC

Evento di presentazione del progetto Torino-Piemonte World Food Capital che punta a fare del Piemonte il centro mondiale dell’enogastronomia. Una “food valley” capace di raccogliere investimenti, di trattenere i giovani e di attrarre i viaggiatori.

Per partecipare a tu gli even in presenza è obbligatorio registrarsi sul sito:

alba2021.confindustriacuneo.it Saranno oltre cento gli eventi di Alba Capitale, suddivisi nei colori per identificarne la tipologia e per icone per comunicarne la location: dal Pala Alba Capitale, al Teatro Sociale Busca, fino agli eventi Off, in collaborazione con “Barolo Città del Vino 2021” e con le manifestazioni più importanti del territorio. Molti eventi presenti in programma saranno trasmessi in diretta “Streaming” da Confindustria Cuneo.

FESTIVAL

FORMATIVO

MEETING

CIRCONOMIA

BAROLO CITTÀ DEL VINO

SPETTACOLI

EVENTO

PRESENTAZIONE PUBBLICA

PROGETTO CON LE SCUOLE

VISITA AZIENDALE

ISTITUZIONALE

LECTIO MAGISTRALIS

SHOW

NETWORKING

MOSTRA

EVENTO FIERISTICO

TURISMO

SFILATA

PREMIO

RASSEGNA

DOVE

OFF

PALA ALBA CAPITALE

TEATRO SOCIALE

IN STREAMING

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04/21

ARTEBUSINESSCIBOECONOMIA MEDIACOMUNICAZIONETERRITORIO

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Logistica e non solo: un grande aiuto

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L’evento espositivo dell’anno in Fondazione Ferrero

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Un generoso e decisivo sostegno alla manifestazione

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Grandi allestimenti e vere performance nel vasto programma sino a dicembre

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Anche le note alla ribalta con Alba capitale della cultura d’impresa 2021

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Memoria, comunità, futuro: Barolo, città del vino 2021

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L’omaggio di Neive all’ingegner Dante Giacosa, che mise l’Italia in automobile

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“La via selvatica” corona un anno di utili confronti alla tenuta Bernardina

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Il patrimonio Unesco è stato una vera svolta: sette anni fa l’incoronazione a Doha

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“Biella Letteratura e Industria” 2021: le designazioni rese note ad Alba

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Tre quarti di secolo di lavoro promozionale della famiglia Ceretto

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Pallone elastico, pallapugno, balôn: 3 nomi per uno sport che sa di territorio

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Capitali mondiali del cibo, il progetto di Federico Francesco Ferrero

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I luoghi albesi della cultura d’impresa in un tour imperdibile

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Una pietra miliare per l’editoria grazie ai quattro volumi voluti da Nino Aragno

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1956, quando Alba ospitò il primo Congresso mondiale degli artisti liberi

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I Dialoghi sull’Impresa che cambia con ospiti d’eccezione

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Alessandro Baricco: lo storytelling emozionale

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Banca d’Alba e il fattore umano

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Cinque appuntamenti dedicati ai giovani studenti su argomenti legati al lavoro

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Fondazione Adapt: così evolvono le aziende. La filosofia e l’imprenditoria

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Il Gruppo Egea con il territorio: insieme per una svolta sostenibile

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Circonomia: la sesta edizione sarà live e digitale

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Dante secondo Aldo Cazzullo (e Pelù

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Coniugare economia e ambiente

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Attore, autore, regista

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Da maggio a settembre ospiti famosi e temi di forte impatto

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Una grande storia da vivere ogni giorno

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Piovesana: «Le radici sono la nostra forza»

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Paolo Tibaldi, un’opera teatrale dedicata all’avento

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Il Sistema Confindustria alla ribalta

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“Un passo alla volta” di una grande storia

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Max Chicco, un regista dalla fulgida carriera

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Il Gruppo tecnico cultura di Confindustria nazionale

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La città di Alba è pronta per lo storico appuntamento

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