mitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo, sottolinea di essere «molto soddisfatto per l’attribuzione dell’onore di organizzare questo evento di portata nazionale nella nostra provincia e, in particolare, ad Alba, dove lavorano imprenditori importanti che da sempre rendono onore alla cultura d’impresa che sarà al centro degli incontri, dei dibattiti, delle riflessioni e anche degli spettacoli messi in calendario». «Evidenzio in modo particolare, all’interno del vasto programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, l’appuntamento di novembre con il Forum nazionale della Piccola Industria, l’incontro annuale più importante per la Piccola Industria italiana, nel corso del quale, tra l’altro, sarà designata la città che raccoglierà il testimone da Alba per il 2022», prosegue Alberto Biraghi, auspicando che i mesi di svolgimento della manifestazione albese «coincidano con la conclusione definitiva di periodo di emergenza sanitaria che si trascina da troppo tempo e costituiscano un segnale concreto della rinascita delle aziende, dell’economia e dell’intero contesto sociale colpito da una crisi, per molti anche di fiducia, che non ha precedenti». Il Presidente del Comitato Piccola Industria esprime, infine, «un caloroso plauso a Confindustria Cuneo per aver reso possibile questo grande, straordinario evento che porterà ancora più in alto tutta la provincia di Cuneo nella considerazione del resto del nostro Paese e che, per il periodo in cui si svolgerà, potrà rappresentare uno dei perni della rinascita dell’Italia basata appunto sulla cultura d’impresa».
Piovesana: «Le radici sono la nostra forza»
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aria Cristina Piovesana è vicepresidente di Confindustria, con deleghe all’ambiente, alla sostenibilità e alla cultura. Veneta, è presidente e amministratore delegato di Alf Group, attivo nella produzione di mobili. Ufficiale al merito della Repubblica italiana, fa parte del Consiglio generale di Confindustria dal 2015. “Made In Cuneo” le ha rivolto alcune domande in merito alla serie di eventi che sta per aprirsi ad Alba. Perché Confindustria ha fondato le Capitali della cultura d’impresa? «Nel 2019 Confindustria ha sentito l’esigenza, che potremmo anche definire urgenza, di fondare le Capitali della cultura d’impresa per esaltare, valorizzare e raccontare quanto la crescita e lo sviluppo dei territori sia molto spesso il risultato di un intreccio storico tra sistema imprenditoriale e sistema culturale. Comunità che sono cresciute insieme alle imprese che, a loro volta, sentono di restituire qualcosa al territorio agendo in modo responsabile, con intelligenza e rispetto. Dobbiamo ricordare queste storie a noi stessi, imprenditori e al tempo stesso cittadini, per
ritrovare nelle radici comuni il tratto distintivo delle nostre produzioni, perché è proprio lì che sta la chiave competitiva del nostro Paese che ci rende diversi e perfettamente riconoscibili anche sui mercati internazionali. Tirar fuori queste esperienze, valorizzarle e promuoverle, dentro e fuori il Sistema Confindustria, è l’obiettivo che si vuole raggiungere, proponendosi di rafforzare il network territoriale e le partnership pubblico-privato nel campo dei beni culturali. Il progetto è nato anche con l’intento di essere una delle iniziative portanti del palinsesto di attività promosse da Confindustria per la cultura d’impresa, al fine di
Maria Cristina Piovesana, vicepresidente nazionale di Confindustria
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