Il giovane chirurgo e l’etica
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dalle valutazioni storiche del soggetto e collegato alle sue decisioni libere. Del resto, la soggettività più o meno consapevole nelle scelte etiche, attutisce o aggrava il grado di responsabilità morale dei soggetti umani rispetto alla norma oggettiva, o rispetto a ciò che è intrinsece malum. La pur necessaria misericordia verso chi sbaglia, o la giusta ponderazione delle circostanze che inducono talvolta il soggetto all’errore, non devono mai far scadere nel consequenzialismo o nel situazionismo etico7; e non devono neppure chiudere la porta alle possibilità di recupero, risarcimento, redenzione di chi riconosce di aver sbagliato nel compiere determinate scelte reputate etiche. In terzo luogo, occorre mettere nel ventaglio di valutazioni etiche anche gli orientamenti delle religioni, in particolare di quelle che hanno nel loro statuto originario i valori di fratellanza, di solidarietà, di rispetto dell’altro, del prendersi cura (che è qualcosa di più del curare)8. Alcuni importanti passaggi dell’Esortazione apostolica di papa Francesco Amoris laetitia9, ripropongono puntualmente il tema della responsabilità morale e invitano tutti a un serio approfondimento, considerata la centralità di quella categoria nella vita di ogni essere umano. Dalla convinzione della struttura morale congenita della coscienza umana discende la possibilità di intendere i tratti “responsoriali” e storici della coscienza morale, che nella sua azione non può che determinarsi in processi di discernimento, cioè nella scelta dell’agire buono che è concretamente possibile. Responsabile? Chi? Dinanzi a chi? Di chi e di che cosa? In queste domande potremmo sintetizzare il percorso del significato dell’etica nella medicina chirurgica e nella medicina in generale. Nell’Esortazione apostolica il richiamo alla responsabilità ritorna una trentina di volte, sia in contesti non particolarmente significativi, sia in forme decisamente interessanti per la morale e per l’etica medica. Tra queste ultime, molte sono le occorrenze che riguardano la generazione – o la paternità o la genitorialità – responsabile (AL10) e altre riguardano il tema educativo, ad essa strettamente connesso (AL11). Citazioni particolarmente istruttive, si rinvengono nel cap. VIII, alcune delle quali hanno un rilievo etico-fondamentale. Nel n. 300 e similmente al n. 303, il Papa parla della necessità di un «responsabile discernimento personale e pastorale dei casi particolari e sottolinea – con formula della Relatio finalis 2015, già al n. 79 – che «il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi». In merito, J. Baron, Contro la bioetica, edizione italiana a cura di L. Guizzardi, Raffaello Cortina, Milano 2008. 8 In merito, cf. G. Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, Paravia, Milano 2009; da altra angolazione, F. Bellino, Il paradigma biofilo. La bioetica cattolica romana, Cacucci, Bari 2008. 9 Francesco, Esortazione apostolica Amoris laetitia, n. 129. Fonte: http://w2.vatican. va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20160319_amoris-laetitia.html (29.09.2018). 10 AL 68, 78, 82, 166, 222 11 AL 259, 262, 263, 270, 275, 283 7