Esperienze di conservazione e restauro | Giuseppe Alberto Centauro

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gestione e analisi dati per il patrimonio architettonico • david fastelli

dei dati di monitoraggio rilevati ed inseriti (es: indice di degrado, indice di alterazione visiva, priorità di intervento, ecc.). Con le attività successive al Progetto, come i corsi di Laboratorio di Restauro, sono state implementate le fasi successive, dalla 5 alla 8, in particolare effettuando le seguenti azioni: • ETL funzionale a visualizzazioni e analisi dei dati specifiche, come la consultazione delle tavolozze dei colori ordinate per tipologie di elementi (fondi, basamenti, cornici, ecc.), superfici rilevate, ecc.; • OLAP per la combinazione di tabelle dati afferenti a diversi ambiti, al fine di ottenere informazioni aggregate e filtrate secondo diverse logiche (es: isolare tutti i colori rilevati dei basamenti di una determinata via rispetto ad una determinata tipologia architettonica); • Progettazione e realizzazione dei report interattivi per l’interrogazione e la divulgazione dei dati, aggiornati a intervalli di tempo prestabiliti (es: schedulazioni giornaliere durante le campagne di rilievo in sito). Per concludere, un’ulteriore fase implementabile nel ciclo sopra descritto è rappresentata dalla creazione di modelli di forecasting: si tratta di modelli previsionali basati sul monitoraggio nel tempo di specifici fenomeni d’interesse. Questo potrebbe costituire un valido supporto ad esempio per la verifica dell’efficacia nel tempo degli interventi di restauro, oppure per il controllo dello sviluppo di particolari fenomeni di degrado, o ancora per una più efficace programmazione delle azioni manutentive. Di seguito, sono proposte una serie di immagini rappresentative delle ricerche condotte in ambito fiorentino, sopra citate, con l’applicazione della metodologia BI (Figg. 4.3 – 4.8). Normative di riferimento Legge 28 giugno 2016, n. 32, in materia di «Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale». DPR 207/2010, art. 38, Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti. UNI 11257:2007, Manutenzione dei patrimoni immobiliari - Criteri per la stesura del piano e del programma di manutenzione dei beni edilizi - Linee guida. UNI 10951:2001, Sistemi informativi per la gestione della manutenzione dei patrimoni immobiliari - Linee guida.

Fig. 4.3 Schermata del ‘Sito del Team’ (col nome di HURBANA) progettato per il gruppo di ricerca, uno spazio web privato per la condivisione dei documenti e la pubblicazione dei report di analisi e consultazione dei dati

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