rilievo urbano e architettonico per il restauro Andrea Bacci
Abstract Il progetto di conservazione e di restauro necessita di una base di conoscenza storica, urbana, e costruttiva completa. L’approccio conoscitivo deve seguire perciò una metodologia rigorosa di avvicinamento all’oggetto dell’intervento. Tale metodo deve essere utilizzato sia per operazioni di manutenzione che di veri e propri restauri. I laboratori di restauro architettonico insegnano tale metodologia di conoscenza attraverso attività seminariali di rilievo e conoscenza per il restauro. Gli oggetti studiati e sui quali si individuano gli elementi costituenti i valori da tutelare e i fenomeni da studiare riguardano grandi complessi monastici (Santa Maria Novella e il Monastero Nuovo, il Seminario Arcivescovile Maggiore), chiese cittadine (Santa Felicita in Piazza, San Giorgio alla Costa), il Forte Belvedere, Le mura Arnolfiane e i loro contesti urbani. Tutti questi elementi sono studiati all’interno in relazione alla realtà dell’Oltrarno e, più in generale, del Centro Storico di Firenze e alle loro dinamiche contemporanee. The conservation and restoration project require a complete historical, urban and constructive knowledge base. The cognitive approach must therefore follow a rigorous methodology of approaching the object of the intervention. This method must be used both for maintenance operations and for real restorations. The architectural restoration laboratories teach this methodology of knowledge through stage activities for architectural survey and knowledge for restoration. The objects studied concern large monastic assemble (Santa Maria Novella and the New Monastery, the Major Archiepiscopal Seminary), churches (Santa Felicita, San Giorgio alla Costa), the Forte Belvedere, the medieval walls. All these elements are studied insidethe Florentine urban reality and its contemporary dynamics.
Le attività nei laboratori didattici Le esperienze qui illustrate nascono dall’attività svolta nei laboratori di restauro (sia nel corso di studi triennali di Scienze dell’Architettura sia in quelli magistrali, a ciclo unico e del biennio specialistico) la cui struttura fisica coinvolge gruppi di circa 40-50 studenti dai quali si ottiene la produzione di elaborati tecnico progettuali relativi a seminari tematici nel numero di uno per attività. Ogni seminario si compone, per metodo, di una parte di analisi urbana e di una parte di analisi dei manufatti per rendere sempre legati gli aspetti illustrati in premessa: sulla prima si analizzano i fenomeni urbani, sociali e di impatto cromatico, sulla seconda i fenomeni dei relativi ai casi studio (Tav. 5.1). Gli strumenti utilizzati dal laboratorio sono: le cartografie e le risorse di rete dei vari siti di approfondimento oltre che la letteratura reperibile nei fondi bibliotecari per le indagini storiche; semplici strumenti di rilievo diretto o indiretto da terra quali distanziometro, metro, macchine per riprese fotografiche. Allo stesso tempo si mettono in campo esercitazioni e sopralluoghi per stimolare la capacità
pagina a fronte Matrice geometrica di Federico II di Svevia Il progetto federiciano del Castello dell’Imperatore di Prato in sovrapposizione con la pianta della città dell’Aquila