Esperienze di conservazione e restauro | Giuseppe Alberto Centauro

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gestione e analisi dati per il patrimonio architettonico • andrea bacci

Range di rilievo diretto

Misure ricavate da fotopiano

focalizzando l’osservazione sui complessi di San Giorgio alla Costa e Santa Felicita in Piazza, estendendosi al Forte Belvedere e alle Mura della cinta arnolfiana con lo studio sistematico delle cortine e delle torri rimaste3 e, per il quartiere di San Frediano, al seminario Arcivescovile Maggiore e al Conventino (chiesa di San Francesco di Sales). Di qua d’Arno invece è stato studiato il complesso di Santa Maria Novella e Monastero Nuovo. A questi studi si aggiungono precedenti esperienze riguardanti l’intero ambito urbano del Centro Storico di Firenze, con particolare riferimento ai Lungarni Soderini e Vespucci e al Ponte Vecchio, divenuti oggetti di approfondimento con altrettante tesi di laurea4. Le metodologie La lettura stratigrafica e lo studio delle fonti L’indagine di un edifico monumentale parte dalla conoscenza storica delle sue fonti: se il progetto di restauro risulta il momento nel quale si riapre un dialogo con il contesto e con le funzioni insite nel territorio è altresì vero che questo ‘dialogo’ nasce e può prendere vita dal ‘racconto’ che le vicende storiche del manufatto permettono di scrivere. Le informazioni storiche, reperibili in letteratura e in archivi sia cartacei che digitali5 vengono fissate in planimetrie, ricostruzioni assonometriche e prospetti stradali in scala tra il 1:500 e il 1:200 e mettono in evidenza le trasformazioni degli elementi costruiti attingendo alle informazioni di letteratura e alle analisi comparative degli eventi architettonici e costruttivi riconoscibili per stile ed epoca. 3 Cfr. Le mura ai confini di Firenze, Tesi Magistrale in Progettazione dell’Architettura, di Chiara Benvenuti, Gaia Bianchini, Alessandra Caccialupi (rel. Prof. G.A. Centauro, corr. Prof.ssa G. Tucci, Arch. A. Bacci, Arch. G. Caselli, A.A. 2015/2016). 4 Le tesi citate in questo testo sono: • Le Mura ai confini di Firenze. Laureande: Benvenuti Chiara, Bianchini Gaia, Caccialupi Alessandra, relatore Prof. G.A. Centauro, correlatore Arch. Ph.D. A. Bacci, Prof.ssa G. Tucci, Arch. G. Caselli, A.A. 2015/2016; • Ponte Vecchio. Lo studio e il rilievo per la sua Conservazione. Laureanda: Irene Cicchino, relatore Prof. G.A. Centauro, correlatore Arch. Ph.D. A. Bacci, A.A. 2016/2017; • Lungarno Soderini e Vespucci. La città allo Specchio. Analisi della vulnerabilità visiva per il recupero dell’identità urbana. Laureanda: Eleonora Santi, relatore Prof. G.A. Centauro, correlatore Arch. Ph.D. A. Bacci. A.A 2017/2018; • Il Chiostro Grande di Santa Maria Novella. Tre secoli di Trasformazioni per la conservazione e la valorizzazione del complesso, Laureando: Niccolò Capua, relatore Prof. G.A. Centauro, correlatore Arch. Ph.D. A. Bacci - A.A 2018/2019. 5 Si citano i principali archivi digitali utilizzati per lo studio di Firenze: • Paolini C. (agg.2018), Repertorio delle architetture civili di Firenze, cfr. <http://www.palazzospinelli.org/architetture/> • Cartoteca GeoScopio della Regione Toscana, cfr. <http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/catastourbanizzazione.html> (2/2019); • Vincoli in rete, cfr. <http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/utente/login> (2/2019).

Figg. 5.4, 5.5 Rilievo semplificato di una facciata su eidotipo. In evidenza i limiti e i riferimenti per la lettura e la collocazione degli elementi costruttivi e tipologici della facciata

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