gestione e analisi dati per il patrimonio architettonico • andrea bacci
Livello di degrado
Alto
Basso
Medio
Molto Alto
Trascurabile assente
in alzato e la loro relazione in contesto urbano oltre ad avere permesso la creazione di mappe di sintesi e quantificazione dei fenomeni per interpolazione diretta dei dati. Il rilievo dei complessi architettonici più grandi ha richiesto invece un approccio più strumentale e di rilievo integrato in quanto la complessità degli spazi (nonostante avessimo a supporto la documentazione tecnica e di rilievo fornita dall’Amministrazione comunale, segnatamente dell’Ufficio “Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio”) necessitava un controllo di ricollimazione dei vari corpi di fabbrica oltre che delle nuvole di punti che agli studenti venivano fornite con i rilievi a tempo di volo dai Laser Scan in dotazioni agli altri moduli del laboratorio di restauro del corso magistrale. In supporto alle operazioni di ricollimazione del modulo di restauro si sono utilizzati strumenti di rilievo indiretto più canonici e comuni quali una stazione topografica con specchio e palina o un Disto laser con base dotata di cavalletto per stazione di rilievo capace di realizzare piccole nuvole di punti esportabili in dxf. Da queste operazioni si sono ricavati i punti fissi (necessari anche per rilevazioni a tempo di volo con LaserScan o Droni) per la ricollimazione dei rilievi eseguiti dagli studenti del complesso di Santa Felicita o nella ricerca dello spessore della volta Brunelleschiana della Cappella Capponi ivi posta descritto dalla dott.ssa Marta Castellini nel presente volume, così da avere il controllo dei punti “discretizzati” ovvero scelti in base alla ricerca delle dimensioni, dei rapporti fra gli ambienti, e delle geometrie. Tale metodo è risultato efficace anche nella lettura della deformazione della volta unghiata non strutturale presente nella biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore: in questo caso la lettura della deformazione ha permesso la stima della freccia oltre che delle condizioni del supporto in cannicciato che costituisce la volta stessa. Lo strumento principe delle operazioni di restauro risulta comunque essere l’indagine diretta sul posto del manufatto dalla quale devono nascere gli elaborati necessari alle fasi analitiche e progettuali.
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Fig. 5.7 Stato di Conservazione dell’Area Urbana Omogenea (AUO) ‘Pitti’ Fig. 5.8 Indice di Alterazione Visiva dell’Area Urbana Omogena (AUO) ‘Pitti’
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