UN GIRO IN MACCHINA 2019
I SUV HANNO TAGLIATO LA STRADA ALLE UTILITARIE Segmenti A e B. il boom delle autovetture a ruote alte e l’elettrificazione rivoluzionano il mercato.
L
o scorso anno gli italiani hanno immatricolato un milione di utilitarie, segmenti A e B, dando un contributo al totale superiore a metà del mercato (53%). 36 mesi prima, nel 2015, ne avevano acquistato 50 mila in meno, ma in ragione di 6 ogni 10 immatricolazioni. In pratica in 3 anni il mercato cresceva del 21% e la domanda di auto piccole appena del 5%. Il quadro in termini di soldi è ancor più significativo. Secondo le analisi del Centro Studi Fleet&Mobility, la quota in valore passava dal 44 al 35%, con una flessione di 9 punti, superiore ai 7 persi come targhe. Le utilitarie ovviamente costano meno della media del mercato, ma mentre nel 2015 un punto di quota in volume valeva 0,73 punti in valore, nel 2018 lo stesso rapporto era sceso a 0,66. Dove hanno orientato le loro preferenze gli italiani? Sulle vetture medie, segmento C, la cui quota in valore è passata dal 30 al 38% (dal 27 al 33 per chi conta i pezzi). Certo, viaggiare più comodi piace a tutti, ma cosa ha spinto così tanti automobilisti in così breve tempo a volere un’auto più grande? La voglia di SUV. La scelta non è stata dettata tanto dallo spazio quanto dalla forma, il body, che ha avuto una penetrazione impressionante nel nostro Paese (e non solo, visto che è un fenomeno mondiale) al punto che ormai ogni due euro che vengono spesi per nuove macchine uno va a finire in un SUV. Nel decennio la quota in volume è arrivata a superare il 40% (era il 12 nel 2010, quando queste macchine erano prevalentemente concentrate sull’alto di gamma). In questo 2019 di passione 134