UN GIRO IN MACCHINA 2019
L’ELETTRICO È IL FUTURO. INTANTO PERÒ TOGLIAMO LE AUTO VECCHIE DALLE STRADE Togliere dalle strade una sola auto vecchia equivale ad azzerare le emissioni di ben diciannove auto Euro 6.
N
el 2030, un’auto su tre in Italia sarebbe elettrica, mossa solo da batterie, secondo le previsioni di uno studio congiunto di Automobile Club d’Italia, Enea e CNR. Per molti, questa sarebbe una notizia. Invece per Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, la notizia è un’altra: quell’82% di vetture che ancora gireranno mosse da un motore termico, magari unite a quel 10% di ibride, che avranno principalmente un propulsore a combustione interna, insieme a uno elettrico. Tener conto di questa presenza di motori termici assegna dei compiti precisi. All’industria, quello di continuare a sviluppare le tecnologie, senza il timore di apparire “fuori moda”. Tutte le tecnologie, dal diesel al biometano, dall’ibrido al benzina, fino all’elettrico, su cui siamo ancora abbastanza indietro. Secondo Sticchi Damiani, “grazie all’evoluzione costante delle tecnologie, alla naturale crescita dell’elettrificazione e alle spontanee scelte del mercato è possibile raggiungere, progressivamente e senza forzature, una nuova mobilità sostenibile che salvaguardi il diritto universale alla mobilità e garantisca un significativo miglioramento della qualità dell’aria e la tenuta del forte settore automobilistico italiano”. Alla politica, quello di non ignorare che la sostenibilità della mobilità passa soprattutto per lo svecchiamento del parco, che va aiutato senza ideologie. “Quando qualche sindaco, preso dall’entusiasmo, vieta l’ingresso alle vetture Euro 4 sbaglia – aggiunge Sticchi Damiani – perché un’Euro 4 inquina il 50% in meno di un’Euro 3”. 162