AUTO DIESEL, VENDENDONE MENO NON CALERANNO LE EMISSIONI DI POLVERI E NOX
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a fuga dal motore diesel porterà un beneficio ambientale? Per adesso come sappiamo comporta un danno economico all’Europa, nella misura in cui una sua industria portante, l’auto, perde di competitività verso i costruttori nord-americani e asiatici. La domanda è: ne vale la pena? Meno macchine diesel nuove, Euro 6d, faranno diminuire sensibilmente le emissioni inquinanti, principalmente polveri sottili (PM 10 e 2,5) e ossidi di azoto (NOx)? Stando alle analisi (ormai ce ne sono di varie fonti) sembrerebbe proprio di no, per due motivi. Il primo è che sono i vecchi motori diesel a inquinare, non quelli di ultima generazione. Tra un motore Euro 1 (1993) e uno di oggi ci passa il 95% in meno di emissioni. In termini concreti, significa che abbiamo un problema sociale: tanti cittadini che posseggono e usano (poco o meno poco) un’auto nociva per l’ambiente. 13,7 milioni di macchine ante Euro 4, pari a oltre un terzo del parco circolante. Scoraggiare l’acquisto di nuovi diesel fa sentire meglio gli illusi, ma il problema nemmeno lo scalfisce. Il secondo è che i diesel sono una fonte minore di questi inquinanti. Secondo le analisi di Aeris Europe, un organo consultivo, nel 2015 il 40% degli NOx proveniva dal trasporto su gomma e segnatamente il 14% dalle auto diesel. Tutte. Con l’avvicendamento delle vecchie con le nuove Euro 6d si stima un dimezzamento entro il 2025. Inoltre, a febbraio di quest’anno alcuni test RDE (real drive emission) dell’ADAC (Allegemeiner Deutscher Automobil Club) ha mostrato che alcune auto hanno già emissioni di NOx prossime allo zero. Per il particolato la questione è addirittura inconsistente. Dalla stessa analisi risulta che quello riconducibile alle auto diesel è appena il 4% del totale, poca roba a confronto con quello prodotto dalle abitazioni (46%) o col 44% proveniente dall’industria, dai rifiuti e da altre attività. Non solo, di quel 4% dagli scarichi ne esce solo la metà e in forte 61