UN GIRO IN MACCHINA 2019
FLOTTE AZIENDALI, PIÙ CONCRETEZZA PER GIUSTIFICARE LA FINE DEI PREZZI AGGRESSIVI
S
erve un marketing robusto ai noleggiatori a lungo termine per far accettare ai clienti che i canoni aggressivi, visti fino a buona parte dello scorso anno, saranno solo un ricordo. Il marketing dovrà spiegare che il noleggio non è conveniente perché fa risparmiare, ma è qualcosa di più, un insieme di risposte per quegli automobilisti che vogliono essere seguiti e assistiti – e anche, perché no? coccolati. È una strada difficile, oltre che in salita, perché poi il sistema di erogazione del servizio deve riuscire a far spuntare un sorriso al cliente, a fargli raccontare agli amici che sì, ha fatto la scelta giusta, che non ha avuto brutte sorprese ma solo maniglie a cui aggrapparsi nei momenti di necessità. Ottenere questo non sarà semplice, per i colossi del noleggio che si sono specializzati alla corte delle imprese che chiedono di limare ogni anno il canone, a loro volta ingaggiate nella corsa all’ottimizzazione. Pure i nuovi clienti sembrano sensibili al prezzo in fase di acquisto/decisione, ma nel corso della somministrazione del servizio vogliono di più. Per loro usare l’auto è ogni giorno più complicato e, quando l’auto chiede attenzione e tempo, si aspettano di essere compresi e agevolati. La cultura del noleggiatore dovrà dunque girarsi, verso quelle parole tanto famose quanto poco praticate: customer experience, consumer delight, unexpected excellence, e simili. La strategia è obbligata, essendo venute a mancare le congiunzioni astrali degli anni scorsi, che hanno permesso un’aggressività imbattibile e hanno forse illuso qualcuno che a botte di prezzi si potessero conquistare (e mantenere) i nuovi clienti singoli, come fatto con le flotte. Il quantitative easing della BCE ha fornito la materia prima ai banchieri-noleggiatori, ma anche le coperture assicurative hanno contribuito, soprattutto nelle zone dove per il 74