UN GIRO IN MACCHINA 2019
DIESEL ANCORA IN DISCESA E DECOLLANO LE IBRIDE Ricerca Anfia. In Europa prendono quota le alimentazioni alternative (gas compreso).
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olto rumore, e da tanti anni, sulle nuove auto a batteria, al punto che gli automobilisti non sanno più cosa pensare: nei sondaggi dichiarano che sarà la prossima auto e poi vanno regolarmente sul motore termico. Ben venga allora lo studio di Anfia, l’associazione dell’industria automobilistica, che fa il punto sulle vendite e sui trend in Europa, alla luce del primo trimestre dell’anno. Il fenomeno principale è il calo del diesel, passato dal 38 al 32% delle vendite sotto la spinta dei divieti annunciati da alcune importanti città, le cui amministrazioni ritengono così di limitare drasticamente le emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto. I dati scientifici smentiscono, ma non pare abbiano corso legale di questi tempi. L’Italia è il secondo Paese, dietro l’Irlanda, per quota di immatricolazioni diesel (il 44% del totale). Tra i grandi mercati, seguono Francia e Germania col 35 e 33% rispettivamente e appena sopra la media europea, mentre la Spagna e il regno Unito stanno più in basso, al 28 e al 27%. Su tre persone che in Europa, rispetto a un anno fa, non scelgono il diesel come nuova auto, due optano per una macchina a benzina, la cui penetrazione sulle vendite è passata dal 55 al 59%. In questa motorizzazione l’Italia si colloca nella parte bassa, ultima tra i grandi mercati col 43% di penetrazione sulle vendite. Praticamente in linea con la media europea Francia e Germania, mentre la Spagna è sopra il 61% e il Regno Unito sfiora il 67%. 90