Sei opere dei Deflorian alla FEM Ben sapendo che le parole servono poco a “leggere” un’opera d’arte e nella convinzione che possono annoiare, tuttavia, seguendo il cammino percorso nella presentazione delle varie botti della cantina storica della FEM, dico brevi presentazioni circa le 6 opere degli artisti di Tesero, Deflorian Felix (padre) e Davide e Tiziano (figli). Mi sono recato a Tesero sede degli artisti, paese di origine che insieme con le botteghe d’arte di Cavalese e Pozza divulgano a turisti e residenti le doti straordinarie di intagliatori. Aspetto le 16.00 orario di apertura a Tesero dopo aver visitato in val san Nicolò (località Sauch) Antonio ex allievo di san Michele impegnato nell’alpeggio estivo. E’ lunedì 19 luglio e leggo all’albo della chiesa parrocchiale gli annunci per il ricordo della triste esperienza del bacini di Stava. Mi reco al cimitero presso la chiesa di san Leonardo ed ecco il grande stupore davanti all’opera di Felix creata nel 1987, tre anni dopo la disgrazia, come spiega la scritta ai piedi dell’opera e il ricordo della Fonderia IDEARTE bronzo Verona. Tornano alla mente le parole di don Vittorio Cristelli scritte su Vita Trentina: questo è il moderno Laocoonte. Non hai tempo per dire se si tratta di
un’opera moderna o tradizionale. Sei coinvolto nei sentimenti dell’artista che vive l’esperienza dei suoi compaesani, dei numerosi turisti per scoperchiare il grande mistero della sofferenza, del dolore. E’ sempre la nostra CARNE che come gode, talvolta soffre in maniera inspiegabile. Il paesaggio intorno fatto di erba verde, di alberi, di una grande casa poco sopra dice che nonostante la grave sofferenza la vita va avanti, avanti senza dimenticare e con l’intento di imparare dagli errori commessi. E’ una riflessione sul corpo, sui corpi che si intrecciano per l’impeto del fango e per la buona volontà di darsi una mano per difendersi. Più volte con le classi della Scuola agraria di san Michele ho visitato Stava preparando i giovani con la visione dei vari filmati a disposizione e registrati dai canali RAI. Le informazioni si intrecciavano con storie personali nelle quali erano coinvolti anche degli studenti. Durante una di queste uscite, che furono numerose, ho deciso di andare a conoscere Felix. Avevo una registrazione in VHS di un documentario che parlava dei presepi di Tesero, trasmesso dalle emittenti locali, ho masterizzato su di un DVD e Felix contento ricambiava donandomi un interessante cavaturaccioli, opera
DON RENATO SCOZ Già docente di Religione e padre spirituale della comunità scolastica
Monumento in ricordo delle vittime della tragedia di Stava (Tesero). Foto a cura di Marco Scoz
STORIA RECENTE
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