Capitolo XVII
FESTE E QUARESIME
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1. Affresco a cavallo fra XIII e XIV secolo che raffigura il mese di maggio con corteo di musica e balli. Chiostro dei Canonici della cattedrale di San Lorenzo, Genova. 2. Adamo ed Eva raffigurati sulla base del trumeau del portale sinistro della cattedrale di Notre-Dame, Parigi. 3. Vergini stolte, abside della cappella di Castel d’Appiano, Val d’Adige.
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IL CORPO Considerato «età della fede», il medioevo si associa di solito allo spirito, e si considera pertanto nemico di qualunque carnalità e addirittura di qualunque concretezza. Esso sarebbe stato un tempo di negazione e d’umiliazione del corpo, di sottovalutazione di tutto quel ch’era fisico, quindi di affermazione non solo della «spiritualità» e delle «idee», ma addirittura dell’astrattezza. Il pregiudizio d’un medioevo tutto «spirituale» nasce da due idee, entrambe errate nonostante riposino su alcuni elementi effettivi. Prima: la constatazione che la filosofia vincente nel medioevo – quanto meno fino al XIII secolo, quando si andò affermando l’aristotelismo – era il platonismo, noto per la svalutazione del corpo rispetto all’anima e delle cose rispetto alle idee; ma il platonismo trionfò anche nel Quattrocento, epoca nella quale tornò in auge il culto classico
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