benestante e intellettuale, Federico ne fa parte ma con il suo comportamento mostra quanto nella sua famiglia manchi la capacità di comunicare, di comprendersi e di esprimere i propri sentimenti. I Vismara invece sono una famiglia di Ostia, dichiaratamente fascista in cui però l’attaccamento ai legami parentali è esageratamente manifesto, tanto da diventare causa e motore di alcune azioni compiute dai suoi componenti. Tra le due famiglie, si muove Federico interpretato da Pietro Castellitto, un giovane dottorando alla Facoltà di Filosofia, appassionato (ma forse sarebbe meglio dire, ossessionato) di Friedrich Nietzsche, che spera ogni giorno inutilmente di ottenere una borsa di studio per le sue ricerche. I predatori è un film ironico che a tratti usa i toni del grottesco e della satira per descrivere alcuni spaccati della realtà: le scene del film sono infatti delle fotogra-
fie fatte non solo di immagini, ma anche di parole che riescono (nei limiti della giovane età e dell’inesperienza del regista) a descrivere, a raccontare alcuni spaccati della società. La trama non è di per sé molto originale visto che sia il cinema che la televisione hanno proposto svariate volte racconti sul conflitto tra classi sociali e culturali. Bisogna aggiungere inoltre che dal punto di vista puramente registico il film è ancora privo di una certa eleganza e raffinatezza che sicuramente sarebbero stati aggiunti da una maggior consapevolezza (e forse coraggio) nell’utilizzo di più movimenti di macchina. Invece la regia risulta un po’ acerba e statica, ma questo gioca sicuramente a favore della scrittura che risulta fresca, originale e delicatamente libera soprattutto lì distaccato vs fascista popolare e dove si rischia di scadere negli ste- folkloristico. reotipi caratteriali e culturali dei Marianna Dell’Aquila personaggi: intellettuale freddo e
di Francesco Bruni
COSA SARÀ
Origine: Italia, 2020
Bruno Salvati è un regista di commedie che non fanno ridere, i suoi film non hanno successo e il suo produttore è restio a realizzare il suo prossimo progetto. Anche la sua vita privata non va certo a gonfie vele: Bruno si è appena separato dalla moglie Anna e non riesce ad essere un padre presente per i figli Adele e Tito. Un giorno, dopo un urto banale, Bruno si accorge che il suo naso non smette di sanguinare. L’uomo si affida all’ematologa Paola Bonetti. Dopo una serie di analisi, scopre di essere affetto da una mielodisplasia, ossia un tumore del sangue. Per la sua sopravvivenza dovrà sottoporsi a un trapianto di midollo: per fare ciò occorre trovare un donatore oppure affidarsi a
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una banca dati. Oltretutto non v’è certezza della riuscita del trapianto. La narrazione procede tra salti in avanti e indietro nel tempo, tra presente in ospedale in attesa dell’intervento e i mesi passati trascorsi alla ricerca del donatore. La figlia Adele, giudiziosa e sensibile, confessa di essere pronta a donare il suo midollo nel caso in cui fosse compatibile. Il figlio minore Tito, più immaturo e timoroso, è preso da un attacco di panico prima di sottoporsi alle analisi. Purtroppo, pur essendo in parte compatibili per la donazione del midollo, i figli sono entrambi fortemente allergici: la donazione per loro può essere molto pericolosa. Occorre trovare un altro donatore. Durante una conversazione col padre, Bruno viene 23
Produzione: Carlo Degli Esposti, Nicola Serra per Palomar, Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video Regia: Francesco Bruni Soggetto: Francesco Bruni Sceneggiatura: Francesco Bruni, Kim Rossi Stuart (collaborazione) Interpreti: Kim Rossi Stuart (Bruno), Lorenza Indovina (Anna), Barbara Ronchi (Fiorella), Giuseppe Pambieri (Umberto), Raffaella Lebboroni (Paola Bonetti), Fotiní Peluso (Adele), Tancredi Galli (Tito), Nicola Nocella (Nicola), Elettra Mallaby (Madre di Bruno), Stefano Rossi Giordani (Umberto da giovane), Ninni Bruschetta (Produttore) Durata: 101’ Distribuzione: Vision Distribution Uscita: 27 marzo 2021
a sapere di avere una sorellastra di cui ignorava l’esistenza, frutto di una relazione extraconiugale del genitore. La donna si chiama