Film - 18 aprile-giugno 2021

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Arnau viene liberato e sua madre non gli rivela la verità. Mentre lui riabbraccia Mara Joan si dà fuoco e abbraccia Elionor portandola con sé alla morte. Sahat riparte lasciando del denaro alla madre di Arnau ed Aledis perché vivano dignitosamente. Arnau ora può sposare Mar. Sahat va a Pisa dispiaciuto di non aver salvato Joan e dice ad Arnau di non aver incontrato sua madre. Gli ricorda che lui è un uomo onesto e coraggioso. Gli lascia un anello per il matrimonio. Il 15 agosto 1354 la cattedrale viene inaugurata alla presenza di Arnau, di Mar e del loro figlio.

V

Vincitore del “Global Spotlight Award” per l’innovazione a Cannes nonché del premio Iris 2018 per la migliore produzione questo è l’adattamento per la televisione del romanzo omonimo di Ildefonso Falcones edito nel 2006 con una tiratura di più di sei milioni di copie e una distribuzione in più di 40 Paesi. Con 2,7 milioni di spettatori a puntata in Spagna (17,5%) e con la più alta audience in replica per la televisione spagnola (515.000 spettatori per

episodio) si presenta come un prodotto significativo per il pubblico iberico ma anche con caratteristiche che lo hanno reso interessante all’estero. Non essendo privo di quegli elementi che rendono popolare una fiction televisiva (intrighi, passione, vendetta) ha, a differenza di tanti altri, dei pregi che vanno evidenziati. Innanzitutto (anche se il titolo è in castigliano) riesce con efficacia a far comprendere anche a chi non abbia seguito le vicende dell’indipendentismo catalano quali siano le profonde radici identitarie di questo popolo. Lo fa attraverso quanto di più tradizionalista sembrerebbe poterci essere (la costruzione di una cattedrale) ricordandoci che la sua edificazione avvenne per volontà del popolo e non dei potenti dell’epoca. Attraverso la figura del protagonista e di chi lo affianca veniamo chiamati a leggere un’epoca con i suoi conflitti sociali e con una stratificazione di classi mal sopportata da chi stava in basso. Ma c’è di più perché mentre si attesta la profonda fede cattolica della popolazione si denunciano sia il ruolo dell’Inquisizione che la persecuzione degli ebrei. Tutto ciò grazie alla scelta

di una varietà di location (quasi l’80% all’aperto) che hanno coinvolto non solo la Catalogna ma molte regioni della Spagna. Ciò che però più colpisce (e anche in qualche misura stupisce) è la decisione di girare la maggior parte delle scene con tonalità che vanno dal grigio al bluastro costruendo così un clima di oppressione che però non respinge lo spettatore ma contribuisce a fargli comprendere meglio la vicenda. Niente colori sfavillanti o armature lucide neanche quando sono i nobili a dominare la scena. Su tutto prevale un’estetica che si fa elemento fondamentale della narrazione. Cosa che non sempre accade ad esempio nelle fiction di nostra produzione. Giancarlo Zappoli

di Carmine Elia

MARE FUORI

EPISODIO 1 - VITE SPEZZATE «Questa è una risposta che non sta scritta da nessuna parte»: così il comandante Massimo risponde alla nuova direttrice dell’IPM, carcere minorile di Napoli, Paola Vinci, che gli domanda come mai tanti giovani scelgano di prendere esempio dai criminali e non dai poliziotti come lui. Ma questa forse è la risposta anche ad altri

interrogativi che si faranno strada già nell’arco della prima puntata, nel progressivo snodarsi della vicenda. Quanto può essere sottile la distanza fra colpevolezza e innocenza, responsabilità e fatalità, crimine e legittima difesa? Mare fuori ci pone con spietata naturalezza davanti a queste riflessioni, raccontandoci a ritroso la storia dei suoi protagonisti, appartenenti a realtà fra loro molto distanti, ma accomunati da un destino parimenti difficile. 51

Origine: Italia 2020 Produzione: Raifiction, Picomedia Regia: Carmine Elia Soggetto: Cristiana Farina Sceneggiatura: Cristiana Farina, Maurizio Careddu Interpreti: Carolina Crescentini (Paola Vinci), Carmine Recano (Massimo Valenti), Valentina Romani (Naditza), Nicolas Maupas (Filippo Ferrari), Massimiliano Calazzo (Carmine Di Salvo), Giacomo Giorgio (Ciro Ricci), Artem Tkachuk (Pino ‘o pazzo), Domenico Cuomo (Gianni Cardiotrap), Durata: 12 episodi da 50’/55’ Messa in onda: dal 23 settembre 2020 su Rai 2


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