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Coronavirus: un gene salva-cellule L’Onb affronta il tema con genetisti ed immunoallergologi
L’
Oms qualche settimana fa aveva lanciato un allarme volte maggiori: ovvero 800mila persone. Il che porterebbe la mondiale dicendo che il Coronavirus propagato in percentuale dei deceduti allo 0,3%. «Ben al di sotto, dunque Cina costituiva una minaccia globale più terribile del – sottolinea D’Anna - della percentuale di vittime che si regiterrorismo, mentre ieri l’ha derubricato a una semplistra normalmente con l’influenza invernale. In questa ottica, ce influenza da cui otto volte su dieci si guarisce spontanedi sicuro più razionale, l’epidemia viene derubricata al rango amente. Una correzione di tiro in linea con quanto sostiene, di virosi respiratoria, certo pericolosa, ma che nulla ha a che da quando il virus è arrivato in Italia, Maria Rita Gismondo, vedere con le pandemie del passato». virologa dell’Ospedale Sacco di Milano: «Si è scambiata un’inMa il dato più tranquillizzante è un altro, e D’Anna ci tiene fezione appena più seria di un’influenza per una pandemia ad evidenziarlo: «Secondo gli studi illustrati dai nostri genetiletale, non è così», aggiungendo che l’influenza “normale” sti, la popolazione italiana - afferma - è per lo più immune dal miete molte più vittime. Il mondo scientifico, in queste settipunto di vista genotipico nei confronti del Coronavirus grazie mane, si è diviso sull’emergenza Coronavirus, ma lunedì sera alla presenza di un particolare gene che rende le nostre cellule a Porta a Porta autorevoli esponenti dell’Istituto Superiore di inaccessibili, contrariamente ai cinesi del Sud i quali hanno un Sanità hanno puntualizzato che si muore diverso polimorfismo che consente al virus non “per” il Coronavirus, ma “con” il Codi attaccarsi all’antigene di superficie e peD’Anna: «Tasso di ronavirus, nel senso che la morte sopragnetrare nelle cellule. Si tratta di elementi giunge solo in malati molto anziani con mortalità molto basso, ben già noti alla comunità scientifica e descritti gravi patologie pregresse. Le statistiche, in una vasta bibliografia. Quindi si può afal di sotto della normale fermare che il Coronavirus ha un indice di insomma, dicono che miete molto più vittime la normale influenza. mortalità molto basso e che non attecchiinfluenza invernale» L’Ordine dei Biologi ha subito messo sce sulla popolazione europea, contrariain campo tutte le sue competenze per afmente a quella cinese del Sud. Per essere frontare l’emergenza, e dai suoi esperti è arrivata un’analisi più chiaro: solo il 2-3% della popolazione italiana ha un genotimolto accurata, e fortunatamente rassicurante, sulle possibipo ricettivo al virus, mentre a Wuhan e nella Cina meridionale li conseguenze del Coronavirus sulla popolazione italiana ed la percentuale di sensibilità è del 70%. Questo spiega perché europea. Il presidente Vincenzo D’Anna ha voluto prima di le popolazioni asiatiche sono più sensibili anche all’epatite C. tutto sottolineare l’importanza della statistica epidemiologiQuindi - conclude D’Anna - si può ragionevolmente sostenere ca diffusa dall’Imperial College di Londra secondo cui nella che il Coronavirus dà una spontanea guarigione nell’80% dei città di Wuhan, epicentro dell’epidemia, i contagiati curati casi e per la parte rimanente si guarisce con le cure fino al dal sistema sanitario locale sarebbero stati, finora, 80mila 98%. Queste percentuali, peraltro, sono riferite a quella piccon una mortalità di poco inferiore al 3%. I contagiati tocola parte di popolazione che possiede il polimorfismo 04 ed è tali, compresi cioè quelli che non si sono recati nei centri sensibile al virus. Quindi il panico che si sta diffondendo è del ospedalieri predisposti sul posto, sarebbero addirittura dieci tutto ingiustificato». (R. M.). Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2020
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