INNOVAZIONE
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Imballaggi biodegradabili e “intelligenti” L’Enea offre soluzioni innovative per il packaging verde di Felicia Frisi
sono in grado di fornire una risposta specifica all’ambiente con cui il film contenitivo viene in contatto», aggiunge Massaro. Grazie all’aggiunta di olio di cardanolo (derivato dall’anaa sostenibilità ambientale avrebbe bisogno di packaging cardo) e di una molecola come la porfirina, queste bioplastiche interamente al packaging delle merci. Che si tratti di alipresentano spiccate proprietà antiossidanti e antifungine, molto menti, oggetti o arredi. In quest’ottica, il Centro Ricerche utili nel packaging alimentare, oltre ad essere in grado di “segnadell’Enea è impegnato a realizzare imballaggi biodegradalare” il deterioramento del prodotto alimentare che avvolgono: in bili e intelligenti. pratica reagendo attivamente con l’atmosfera interna della conTra le ultime novità, ci sono le “plastiche verdi” che cambiano fezione, cambiano colore a seconda dell’ambiente acido-base con colore per segnalare il deterioramento del cibo o ne prolungano cui vengono a contatto, diventando così indicatori dello stato di la scadenza. Le bioplastiche sono ricavate dalla trasformazione conservazione del prodotto. Inoltre, utilizzando ossido di zinco e alluminio sono state sviluppate biopellicole dalle proprietà antidegli zuccheri contenuti nel mais e nelle barbabietole, mentre i biocompositi sono stati ottenuti aggiungendo alla bioplastica admicrobiche particolarmente adatte per prolungare la scadenza ditivi provenienti dagli scarti di lavorazione dei prodotti, in linea con gli obiettivi di ridei settori agroalimentari tipici del territorio. duzione degli sprechi alimentari dell’Agenda Plastiche green cambiano ONU 2030. «Siamo impegnati da anni nella sfida per la sostenibilità – spiega Claudia Massaro, riI nuovi materiali “verdi” in biocomposito colore per segnalare cercatrice del Centro ENEA di Brindisi – in sono stati sviluppati aggiungendo alla bioil deterioramento del cibo plastica fibre o additivi di origine naturale linea con i principi della valorizzazione delle risorse locali e dell’economia circolare. Ci o prolungano la scadenza derivati da scarti della filiera agroalimentare siamo dedicati in particolare allo sviluppo (lino, canapa, scarti di vegetazione olearia e di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale di lavorazione del caffè). Sono dotati di prodei contenitori a fine vita, in linea con gli obiettivi della diretprietà meccaniche e di resistenza al fuoco utili per applicazioni tiva europea SUP (Single Use Plastics) che ha vietato entro il sia nel packaging agroalimentare che nell’arredamento e negli 2021 l’utilizzo di molti prodotti in plastica monouso e stabilito, a interni dei mezzi di trasporto (auto, treni e aerei). In particopartire dal 2025, un contenuto obbligatorio minimo di materiale lare, i manufatti realizzati in bioplastica e nocciolino (scarti di riciclato nelle bottiglie in plastica pari al 25%, che salirà al 30% lavorazione del settore oleario) hanno dimostrato una maggiore nel 2030». resistenza al fuoco rispetto alla matrice in bioplastica “pura”. Le biopellicole intelligenti e antimicrobiche sono state messe «Le bioplastiche e biocompositi a fine vita – conclude Massaro – subiscono un processo di degradazione che produce sostana punto, in collaborazione con l’Università del Salento, rendendo ze innocue o utili, come i fertilizzanti; inoltre possiedono caratil film bioattivo con sostanze di origine naturale. «Oltre ad essere biodegradabili e compostabili e a svolgere la tradizionale funzioteristiche chimico-fisiche in grado di sostituire completamente le ne di contenimento e protezione degli alimenti, queste pellicole plastiche di origine fossile in molteplici applicazioni».
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Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2020