BENI CULTURALI
© nata-lunata/www.shutterstock.com
L’eterna bellezza di Canova Si chiude a metà marzo la mostra del celebre scultore neoclassico di Matteo Piccirilli
mirare magnifiche sculture e numerosi disegni, testimonianza dell’attività grafica dello scultore. Tra le opere in mostra: sculture di straordinaria qualità esecutiva e interpretativa. Una i chiuderà il 15 marzo la mostra dedicata ad Antonio Casezione importante è dedicata alla intensa attività dello stunova e al suo legame con Roma che, fra il Sette e Ottodio canoviano di via San Giacomo: un’officina senza eguali per cento, diventò sua inesauribile fonte di ispirazione. Un l’epoca. Bozzetti in terracotta, piccoli gessi, modelli di grande rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in formato, marmi, e calchi in gesso di sculture già ultimate, costiun’infinità di aspetti, unici e irripetibili. Un allestimento di grantuivano una sorta di “antologica” permanente della produzione de effetto visivo, oltre 170 opere di Canova e di alcuni artisti a del grande scultore. L’atelier di Canova era una tappa obbligata lui contemporanei vivacizzano le sale del Museo di Roma in Paper artisti, aristocratici, intenditori e viaggiatori di passaggio lazzo Braschi. L’esposizione racconta in 13 sezioni l’arte canonell’Urbe. La mostra affronta anche il rapporto tra lo scultore e la viana e il contesto che lo scultore trovò giungendo a Roma nel 1779. Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il letteratura del suo tempo: una piccola sezione è dedicata alla percorso espositivo viene rievocata la calda relazione tra Canova e Alfieri, la cui trageatmosfera a lume di torcia con cui l’artista, dia Antigone, andata in scena a Roma nel a fine Settecento, mostrava le proprie opere Un allestimento di grande 1782, presenta più di uno spunto di riflesagli ospiti, di notte, nell’atelier di via delle effetto visivo, con oltre 170 sione in rapporto alla rivoluzione figurativa Colonnette. canoviana. In mostra ci sarà anche la rapGli itinerari percorsi dallo scultore alla sue opere e di alcuni artisti presentazione di un episodio della più bella scoperta di Roma, sin dal suo primo sogfavola dei greci, secondo Voltaire, Amore e a lui contemporanei giorno. Sono presenti disegni, bozzetti, moPsiche, un gesso di Canova, tema oggetto di dellini e gessi, anche di grande formato, che particolare attenzione da parte di numerosi il grande artista sviluppò per i grandi Monumenti funerari di artisti, pittori soprattutto, alla fine del Settecento, ma che solo Clemente XIV e di Clemente XIII, e per il Monumento agli ultimi Canova riuscì a reinventare connotandolo di significati filosofici. Stuart; spicca tra essi, per la grande qualità esecutiva, il marmo Attraverso 30 fotografie di Mimmo Jodice, il pubblico può del Genio funerario Rezzonico concesso in prestito dall’Ermiammirare le opere dello scultore attraverso lo sguardo di uno tage di San Pietroburgo e il modellino del Monumento Stuart dei più grandi maestri della fotografia. Jodice è riuscito a offrirdella Gypsotheca di Possagno. ne una rilettura del tutto inedita e sorprendente, creando una Un itinerario unico per conoscere l’antica Roma attraverso serie di immagini che si sono da subito imposte come una delle più emozionanti espressioni della fotografia contemporanea. Le gli occhi di Canova. Con l’arrivo di Canova, Roma si confermò immagini sono una vera e propria mostra nella mostra. È un’occentro dell’arte moderna: il Monumento di Clemente XIV, fu subito acclamato come nuovo esempio di perfezione classica. casione unica per accostarsi allo scultore guidati dalla creatività Nelle sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi si possono amdi un grande artista di oggi.
S
Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2020
69