SCIENZE
Malattie cerebrovascolari: prevenzione e fattori di rischio Ogni fascia di età può contrastare l’insorgenza della patologia attraverso diagnosi adeguate e comportamenti consapevoli
di Sara Lorusso
78
Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2020
© medistock/www.shutterstock.com
L
e malattie cerebrovascolari sono la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale1. E questo è il dato in premessa. Ma è ciò che ne consegue direttamente a costringere la comunità scientifica e quella istituzionale a trasformare questo dato in una serie di strategie di azione e politiche di prevenzione, per contrastare il rischio della patologia. Le malattie cerebrovascolari sono, infatti, responsabili del “taglio” di un decimo dell’aspettativa di vita, per morte prematura o disabilità, e, soprattutto, di un considerevole carico sociale per il paziente e la sua famiglia. E con il crescente invecchiamento della popolazione è facile prevedere un collegato aumento dell’incidenza dell’ictus, che rappresenta la manifestazione clinica più frequente, e del carico sociale generato di conseguenza. Il Ministero della Salute ha pubblicato uno studio completo sulle malattie cerebrovascolari e sulle azioni di prevenzione da mettere in pratica, lungo tutto il corso della vita, sia sul fronte della cura farmacologica sia sul versante delle abitudini quotidiane. Il report dello studio, aggiornato al settembre 2019, è stato redatto dal gruppo di lavoro sulle malattie cerebrovascolari dell’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, e affronta incidenza e prevenzione della patologia, incrociando molteplici fattori di rischio con l’età dell’individuo. La statistica dice che tra il 1970 e il 2008, nei Paesi ad alto reddito, l’incidenza dell’ictus cerebrale si è ridotta di oltre il