non solo può scoprire nuove teorie e nuovi campi di ricerca, ma inventa anche nuovi problemi su cui poggiare nuove indagini e l’Arte, che parte dagli stessi presupposti, (libertà, fantasia e creatività), non può che averla come compagna affiancata per una ricerca estetica di cui la Matematica è foriera. 4.3.14 OSCAR REUTERSVARD Abbiamo già accennato all’ artista svedese Oscar Reutersvärd (1915/2002), che a 18 anni scoprì una figura, un triangolo impossibile, in quanto non proponibile in una ipotetica versione tridimensionale. Era il 1934 ed il giovane Oscar era uno studente liceale che, prima scarabocchiando e poi, inorgoglito delle figure pazze che riusciva a creare, si mise seriamente in produzione, creandone durante tutto l’arco della sua vita più di 2500. Reutersvärd, ben prima del matematico Roger Penrose, (già citato per la connessione di suoi disegni e teorie con alcune delle opere di Escher) scoprì il triangolo impossibile, anticipando gli studi del matematico riposti in un testo del 1958. (23)
Fig. 45 O. Reutersvärd, Triangolo-impossibile- Opus, 1934
Solo in quell’anno (1958) Oscar Reutersvärd lesse l'ormai classico articolo di Roger Penrose sugli oggetti impossibili, ma ormai le sue figure impossibili avevano permesso il suo decollo nel mondo della Matematica, seppur inconsapevolmente. Ancora nel 1937, prima dell acclamato matematico, disegnò una scala impossibile, una rappresentazione bidimensionale di una scala che forma un anello continuo, in modo che una persona possa scalarla per sempre avendo l’illusione di salire, ma non andando mai più in alto di dove si trova. Chiaramente un’altra figura impossibile. Creava le sue figure con inchiostro di china su carta di riso giapponese, disegnando a mano libera, senza un righello o alcun dispositivo meccanico. Iniziò di malavoglia anche a colorale, 119