DO i NUMERI tra Arte e Matematica - Tesi di laurea di Tiziana Pavone in Net Art e Culture Digitali

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dopo che il suo agente glielo chiese, ma lui preferiva lavorare per e con l’essenzialità della forma, ed il colore già ne comprometteva la purezza desiderata. In genere utilizzò la "prospettiva giapponese”, che consiste essenzialmente in questo: un oggetto, o una serie di oggetti, vengono visti contemporaneamente in più prospettive (almeno 2 o 3 volte) sotto punti di vista diversi, in modo tale che vi sia una “saldatura” tra le figure, che risultano non poter esistere in una visione generale, quindi realisticamente impossibili e incoerenti. Sembra infatti che la mente non riesca a contemplare una visione globale di un oggetto, ma che continuamente ne guardi delle parti per confrontarle con le altre; negli oggetti impossibili c’è il tentativo di ricomporre tutte queste visioni parziali in un disegno unico, dove l’ incoerenza è nel vedere una figura localmente corretta in una globalmente impossibile. Confrontando il lavoro di Reutersvärd con quello di Maurits Cornelis Escher, anch’egli dedito all’impossibile, si può osservare che l’artista olandese costruisce mondi abitati attorno ad oggetti impossibili, mentre Reutersvärd nei suoi progetti preferisce evitare ogni contaminazione, sia con il reale che con l’assurdo, privilegiando la purezza della figura essenziale, tutta geometrica, pulita. Infatti Reutersvärd, ritenne che il bello estetico della sua operazione consisteva nella “figura impossibile” in sé, non nella magia o nel paradosso espresso. La purezza geometrica della sua scoperta inconsapevole e la ricerca dell’ essenzialità dell’oggetto nella sua Arte meritano una famosa citazione di Einstein che sembra fatta apposta per Reutersvärd e la sua Arte. “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.” (24) 4.3.15 SOL LEWITT In questo spaziare nell’Arte del ‘900, tra numeri e forme geometriche aperte a nuove dimensioni, tra scoperte ed invenzioni di figure impossibili, forme attribuite ad inconsci platonici da rivelare, torniamo sulle orme di chi ha concepito l’Arte scevra da estetismi per dar risalto all’idea portante del suo progetto artistico-intellettuale. L’artista in esame è Solomon "Sol" LeWitt (1928/2007), che nasceva a New York quando Duchamp portava il verbo europeo delle nuova Arte, non-Arte, nella sua città. L’esportazione della nuova idea di Arte aveva come obiettivo quello di superare la rappresentazione oggettiva della realtà per giungere alla concettualizzazione dell’Arte; il nuovo compito dell’artista è supportato dalla matematica, che sembrava poter dare un considerevole contributo a rafforzare nell’Arte l’elaborazione di idee, spostando l’attenzione e l’interesse dell’artista verso valutazioni estetiche e di senso riferite non a capacità manuali, ma intellettuali. LeWitt quando da adulto entrerà seriamente in contatto con la nuova Arte, ne diventerà un protagonista assoluto sia nella figura dell’artista che in quella di teorico. Nel 1967 scrisse a proposito: "Nell'arte concettuale l'idea concetto è l'aspetto più importante del lavoro. Quando un artista utilizza una forma concettuale di arte, vuol dire che tutte le programmazioni e decisioni sono stabilite in anticipo e l'esecuzione è una faccenda meccanica. L'idea diventa una macchina che crea l'arte." (25)

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Conclusioni e presentazione progetto ………………………………………….… .pag

16min
pages 204-211

5.4.1 Processing e p5.js …………………………………. pag

44min
pages 176-203

5.4 Arte generativa - programmare ad Arte ……………………… pag

12min
pages 169-175

5.3.2 Pionieri …………………………………………… pag

23min
pages 155-168

5.3.1 Linguaggio ad Arte ……………………………….. pag

6min
pages 152-154

5.3 Il pensiero codificato .…………………………………………. pag

8min
pages 148-151

5.2 La macchina …………………………………………………… pag

18min
pages 140-147

5.1 La Logica …………………………………………………….... pag

18min
pages 133-139

cap.5 - Era digitale ……………………………………………………………….... pag

8min
pages 130-132

4.3.16 Lucio Saffaro ………………………………………. pag

7min
pages 123-129

4.3.15 Sol LeWitt …………………………………………. pag

3min
pages 121-122

4.3.14 Oscar Reutersvard …………………………………. pag

1min
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4.3.12 Jackson Pollock …………………………………… pag

7min
pages 114-117

4.3.13 Max Bill …………………………………………… pag

3min
pages 118-119

4.3.11 Mario Merz ………………………………………... pag

1min
page 113

4.3.10 Jasper Johns ……………………………………….. pag

1min
pages 111-112

4.3.7 Marcel Duchamp …………………………………… pag

3min
pages 108-109

4.3.6 Salvador Dalì ….………………………………….. pag

5min
pages 104-107

4.3.5 René Magritte …………………………………….. pag

5min
pages 100-103

4.3.2 Kazimir Malevič …………………………………. pag

1min
page 98

4.3.1 Pablo Picasso …………………………………….. pag

3min
pages 96-97

4.3 Avanguardie Matematiche …………………………………... pag

3min
pages 94-95

4.2.3 Maurits Cornelis Escher ………………...................... pag

13min
pages 86-93

cap.3 - La Bellezza – Vincolo tra Matematica e Arte …………………………. pag

23min
pages 56-67

4.2.2 Vasilij Kandinskij …………………………………… pag

10min
pages 81-85

4.1 Rappresentazione della relazione …………………………….. pag

8min
pages 69-75

cap.4 - Artisti matematici - Matematici artisti ……………………………….. pag

2min
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2.8 Scoperte per Rivoluzioni ……………………………………… pag

16min
pages 45-55

2.7 Leonardo ………………………………………………………. pag

10min
pages 40-44

2.6 La prospettiva …………………………………………………. pag

14min
pages 34-39

2.5 La successione di Fibonacci …………………………………... pag

2min
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2.4 Gli arabi ……………………………………………………….. pag

3min
pages 29-30

2.5.1 La Natura …………………………………………….. pag

4min
pages 32-33

2.2 I Greci – il numero aureo ……………………………………… pag

10min
pages 21-26

2.3 I Solidi Platonici ………………………………………………. pag

4min
pages 27-28

cap.1 - Le domande degli uomini ……………………………………………….. pag

17min
pages 8-16

Premessa …………………………………………………………………………. pag

4min
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Introduzione e obiettivi della ricerca …………………………………………….. pag

1min
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