5.2 LA MACCHINA I segni sulle pareti, le tacche sulle ossa, l’uso di corde annodate e delle proprie dita hanno anticipato le prime macchine calcolatrici, costruite in ogni parte del pianeta oltre tremila anni fa. Ogni comunità umana, gli Indiani ed i Cinesi, anche gli Egizi, i Maya, gli Aztechi, i Greci, i Romani, gli Arabi e gli aborigeni in Africa e quelli in Australia, ha inventato un proprio sistema di contare i numeri e poi un sistema per il loro controllo, necessario alla gestione delle risorse alimentari, dei territori, delle proprietà, in battaglia come in pace. La necessità ha portato gli Uomini a costruire ciò di cui avevano bisogno, ogni volta apportando cambiamenti alle condizioni di vita delle popolazioni che se ne servivano. Furono gli indiani e i cinesi i primi a pensare e costruire le prime macchine conosciute come abachi, tramandate fino a noi praticamente identiche. Mi piace ricordare il rinvenimento nei fondali dell’isola di Anticitera, Grecia, nel 1900 del relitto di un'imbarcazione naufragata, risalente al primo secolo antecedente l’anno zero. La nave pare fosse adibita al trasporto di oggetti di prestigio, tra cui statue di bronzo e marmo, e conteneva, al momento del rinvenimento, un oggetto strano, una “macchina” che decenni dopo si scoprì essere il più antico calcolatore meccanico conosciuto, databile intorno al -150. Dopo anni e anni di studi sull’oggetto misterioso, si capì essere un sofisticato planetario, mosso da ruote dentate, che serviva per calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi, i giorni della settimana ed anche le date dei giochi olimpici. All’inizio l’oggetto passò quasi inosservato a causa delle cattive condizioni in cui versava, incrostazioni ed usura determinate dall’acqua marina e dal tempo avevano compiuto il danno, ma studi successivi dimostrarono essere un congegno degno di menti sopraffine che elaborarono un sistema di calcolo degno dei nostri computer odierni. Insomma, le spalle dei Giganti su cui è stata poggiata l’idea di un così elaborato congegno, erano ampie, forti e di grande propulsione per la nascita degli strumenti necessari al miglioramento della vita dell’Uomo ed erano molto molto antiche.
Fig. 4 Macchina di Anticitera
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