CONCLUSIONI e PRESENTAZIONE PROGETTO Ho fatto un viaggio bellissimo in questi mesi, attraversando secoli e scalando spazi infiniti. Mi son persa in mille rivoli, faticando nel tenere la barra, per comprendere la relazione amorosa e per questo indissolubile che intercorre tra la Matematica e l’Arte, alla base di ogni singola nostra azione e pensiero. Ho incontrato il pensiero di illuminati dediti alla conoscenza grazie alla Matematica e le opere di artisti, che fin dall’inizio dei tempi han considerato prioritario fare calcoli prima di affrontare una tela o una parete bianca, o un pezzo di marmo intatto, o uno spiazzo vuoto da riempire per trasformarlo in una piazza ricca di palazzi. Calcoli, regole, canoni, numeri che riconducono alla magia dell’universo, teoremi che ne calcolano le sue proprietà, Natura come libro e come specchio del tutto, infinito e caos,.., tutto è stato contemplato dall’Arte supportata dalla Matematica. L’Arte espressione del conosciuto e dell’impalpabile, l’Arte per conoscere il destino del prima e del dopo, l’Arte per proporre nuovi sguardi sul mondo, l’Arte come necessità interiore, l’Arte di vivere in Arte. Ho conosciuto durante il viaggio personaggi incredibilmente acuti e di grande visione, sia nel passato che nei giorni presenti, e ciò mi ha resa più ricca e contenta, più curiosa e consapevole che il viaggio non finirà qua. Il desiderio di tornare a spaziare nel tempo, anche quello futuro, è forte per non essere ascoltato e perseguito. Ho capito di non sapere nulla, o poco più, e la fame non mi piace, solo mi spinge a cercare per nutrirmi di pensieri buoni, di idee ispiratrici, di scoperte trasformatrici. Quella che per me all’inizio era solo un’intuizione, forse solo una ipotesi a sostegno del mio amore per la Matematica, si è rivelata corretta: da sempre le opere d’Arte sono il frutto dell’ingegno matematico e veggente dell’umano. Tra regole e fantasia, studio ed intuizioni, astrazioni ed esperimenti, l’Arte e la Matematica hanno percorso i tempi insieme a braccetto, stimolandosi vicendevolmente, fino a giungere all’epoca attuale, il regno dei numeri. Questo oggi si manifesta in tutta la sua potenza, le cui basi, poste da geni del pensiero logico-matematico, hanno permesso al mondo di dotarsi di efficaci strumenti per cambiare veramente lo stato delle cose: diffondere le conoscenze facilmente e velocemente per partecipare tutti alla creazione del futuro. Al solito il problema è l’uso che si fa delle conquiste, in questa caso la più delicata, la conoscenza. Con la diffusione dei computer, con la rete internet a disposizione di sempre più persone, la Storia, dipanandosi, può essere scritta da tutti, ma solo se consci che il tempo delle transizioni è eterno e siamo solo all’inizio della comprensione di ciò a cui siamo giunti, soprattutto della valenza rivoluzionaria di ogni singolo aspetto che la compone. Il mondo è connesso! Tutti si può conoscere ciò che altri hanno scoperto, visto, vissuto prima di noi in tempo reale; tutti possiamo partecipare alla creazione della Storia, ma necessario è considerare la qualità del desiderio che muove alla partecipazione. Ecco, dovrei, dovremmo fermarci e guardare in faccia le conquiste dell’Umanità senza sorprenderci nel vedere ancora i suoi nemici negare l’evidenza del perpetuo divenire delle cose. I nemici sono le reti imbriglianti delle volgarità e delle mistificazioni, del potere manipolatore di chi detiene il dominio economico e sociale dei nuovi sistemi, del bombardamento di dati ed informazioni che non lascia spazio alla riflessione, ma soprattutto
203