Fig.11 Andrea Mantegna, Lamento sul Cristo morto, 1475-1478, tempera su tela 68×81 cm, Pinacoteca di Brera, Milano
Possiamo affermare che tutti i pittori e gli architetti hanno fatto grande utilizzo durante il Rinascimento non solo della prospettiva, che era studiata, ricercata ed applicata nella realizzazione di ogni opera, ma anche del numero aureo, in tutte le sue manifestazioni (rapporto, sezione, spirali,…. ). Al pari dei Greci gli artisti rinascimentali ricercarono l’aurea perfezione nelle loro opere lasciandoci capolavori che sono belli, oltre che nei colori, nei soggetti, nella fattura, anche nella ricerca spasmodica delle proporzioni belle che donano alle opere stesse una estetica ideale e armoniosa: la Matematica, ormai, è riconosciuta come la essenziale componente di ogni opera d’Arte.
2.7 LEONARDO L’idea di questo testo è quella di contemplare in un prossimo capitolo i matematici artisti e gli artisti matematici, ma giunti ora al periodo più proficuo di questa relazione, non posso esonerarmi dal citare e conoscere colui che rappresentò il genio indiscusso dell’epoca rinascimentale e forse di ogni epoca: Leonardo da Vinci (1452/1519 ). Anche egli toscano, di Anchiano, sobborgo di Vinci vicino a Firenze, ebbe l’occasione di conoscere un altro conterraneo matematico a Milano, Luca Pacioli (1445/1517). La sorte volle che questi nacque a Sansepolcro, la cittadina che diede i natali circa trent’anni prima 39