GIORNALE MEDICO DEL REGIO ESERCITO 1893 VOL II

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n: E 'ER aTO E D I IJ u: � AHI A Vol. II

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Anno XX.XXI.

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SOPRA UN CASO

~OlUMINO ..\ riSTI EMATICA DELLA \lillA l.ettum /.llta aiJ'O,r>edalt mtlltar;, 111 "e:~-.no1nll ,j,lJ IU og~;lore lne•ft•" Bo~bla tlOU Enrleo nella eonfo~4 ~rteOliJJO:.i del we."' tll nr•rllo IIS!I3

Una ('Jsli ernntica defl;, rnil1.n. diauuosticata in un giovaue sutt'ufli•· ,ale rinlVeralo nel ripart<J chirul'gico. rui è semhruta per la -na •·nrit1't, merite~ole di speciale menzione Jwr una eonft'renza -.cieotifica, otrrl'ndo essn delle t:Jrt'O,JJOZ6 d~cn e tli uo1.1, ,; \ ri.,pello alla forma cl1nica eh~> 111la '6mJntira 1!tl alla din!!OO'\i diiTerPnziale. Er.conl' in hr••vc la 'loria : 'f1onl'i l;iu-eppe ... er)!'ente nel :):) re~gimenlo fanter ia. appan enente per fallo di leva al distretto militare di Pi.. ,0;,,. vt>une invi:uo d.t \llta in que"to ospedale. il giorno ~:l dellu -cohO lll~'-e di Ct'LIIraio. colla diagnosi di tumore addn"' i m1 k 1.'iufermo ,. ùi •·ego la re sviluppo sdteletrico con masse 11 tu,,·olari non multo sviluppate. di huoua nutrizione, di lf>lltpen•Juenlo linfatico- hili(lo;o; Ila IHI t•olorlln bruno pallido, prulahii leggermente rosei, lisiono111ia senza traccia nkunn di sofl'ereuzn, sclerotilla bella cd occhio vivace. &5


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~OP RA

UN CA~O

Ra l'~lìt d t anni ~4., la statura di m. t ,61: iiJ•erimetro toracu'n di 0 .8~ fl pesu :.>8 kg. l "uui ;:enttort sono -an1 e robtlsti, come pure un fralt>llo ed. litta sorella. fra le malallit- pregrtJ~SP rac•·ont,, di aver sotTerto all' l!la di Il nn m. per la durala di circa due mesi. una malatlm rtelln pelle. di cut n(ln sa dire la natur:t. ma che era carallel'in.:tl·t da ~ro~~e e rare bolle diJTu~e a qua:;i tulto il c·orpo e dw 1lopo di aver so~•purato, guarirono completamente la-;ciauùu lat·ghe stimmate che Lollora SI o~:>t>r­ vano nellu pat·te Jursale delle mani e nella re~ione anter~t~re de~lt arti tnfmiuri. ltacconla inoltre I'IH• l'irca sei nnni or sono, venuto a rollult:lztone 1:on 1111 suu r.ompagno. fu atterrato con un forte pngno al CO'ItnlO "Ìililìlro. sentenrlone per qualcho giot·no un fone dolore 111 I{U~>IIu regione. ma rhe io se~uito non ehbe a ri~e nt woe 't't un dr~tur!Jo. !\on ar·renna di :t\'t're a\'ulo male venereo e conta~to \li :-.ifilide, ut> :;olfer"~ mar alfrzioni ;.:!antiulari, nè fehbn da ru .thma. l di,tudri Ji,.ici che hnn no reb11.iooe coll'alluale malattia, darerehlwro tlitlla lint> •l~llu ~cor,o ~enoaio, riuè dopo trP anni e mer.zo tli vrla mrlttnre. durante il quale pertodo òi Lampo. di:.llnpcguò -,empre il sun sen·izio in ouime tHndrzioru tlr s.1lute. L't nfermo a-serrsre che all' epo•'a accennata. dopo unn e~erl'it.1lln ne rlr pi.tzt.a ù' armi. comrnciò ad e ~sen• an~u­ slialo tl:l un senso dr molestta al tianco sini:.tro ùa reoder~lr penoso il cinturi no, e ne1 ~torni susse~ut'lllt dH di· sturbi irulelerm111atr rht> in seguit~o :-t eslrin~ pt·aruno con dolenlez7-a, senso tlr pe:;o e pres~ione. ma non ehhe mui


111 UIU VOLU ~I :\ OS \ CISTI llfATlCA DELLA liiLZA

R:)7

;, rbentirne dei disturbt funziooah da parte tlei vi ceri addnminali. ~nl ameo te verso i primi ~do rni di C ebltraio, per la per<i,tenza della rlolentelZ.'l al fian co 'intstro e per la diffi(ohft che profa\'a dunnte la notte dt decomhere supino. fu nbhli ~alo a giacere bocroni , nella quale posizione +>bhe ati r1nertire col tallo una tumescenza, che ~i faceva ma~~ior­ menw dolente colla pressione della mano : ciò non pertanto conlt ouò ancora a di~impegnn1·e il !IUO servizio. \ rrentur.tasì la ùolenLeu a e ia tumefazione all'iporondrio .-;irH,tro. il sergente Tronci. il ~iomo ~O dello stesso mese. fu rn~tretto n chiedere la visita del medsco del corpo. il <111nle, clopo eli :H ere constalala l'esistenza del tumot·e uddominnle. lo fet• e entrare Lo:;Lo all'infermeria e dne giorni dopu l() in· vinvn a quesl'(.'3pedale. f)utvi giunto . previn on'accurata storia nnamne!1tiro. ,·enne t'tnfermo sottoposto a minuto esame dioico de1 visceri nddominali. toracici e del :;i,tema ~landulare. Il risultato fu negativo per i vrscert del torace. funzionantlo norm:llmenle i polmoni ed il cuore: pure n&l(ntiva fu l i~pezione del Sistema glandul:ue, per cui Lnlla l' altenzit~nc fu rivolta all'addome. ove ~~ notnva, al disotto dell'tpo·on•lrio sinio:l ro una tumefazione che occupava tollo il •ruatlrante superiore di que.~to lato. della forma di un gro~so {)voicfe col dinmetro mal!g•ore lraaversale. all'nsse del corpo, ti 1·ui aptce era rivolto all' ombelico e la ba ·e nl fìa nco ,.;ni,tro, e saliva 10 :~Ilo verso l'aja splentca C()nfondendosi ~on

e~sa.

Le cute sovra ·tante al tumore era inte~ ra , leggermente te~a t' ~co rrevole.

Collrr palp:uio ne che riesciva alq uanltl dolente, ,., j perce{1 i\' ,l un n resislenzt~ rluro-elaslica, con sEI nso <li O u lhtnz t one~


sOPJlA UC\ CA!' O

o si ossernva che il tumore se~u itnva i movimenti respira•orii dell'mfPrmo. Colla percu:.sione e l'e~ploraz•one IJi-mnnuale, sia e~atnl­ uando l'ammalato nella posizione onzzontale che nella ~tll · ziooe erett.'l. venne determinata 11 p111 che fosse ptJssilule, l'e~tensione del tumore, rlle, nella parte superiore. laterale e posteriore della re~ione ove aveva ~ede, non aveva margini l~twe limttati. per l'~sere la nHI7.a piil voluminosa del normale o per l'ottusità completu cllr si l'i~rontrava alla perru:-swn~> fra la linea \ifo·omhelicale sino alla colonna verteùrale; 111n•ce il hordu inferwrP d te :;orpas,ava In linea trasver:;ale che tlnll'omhelko va all' a~t~ellar" pu~teriore: col palp.1mento .;j delimitava me:;dio P- si pott:· constatare ,•he il tumore era spo!>tahile. l.n circonferem:a dell'addome, partendo dall'ombeliw era ùi 78 centimetri; 4i nppartent>vauo alln metà sinistra, e :JG alla llestrn. ~on vi era dnhhio alcnno dae lralla\'a'Ì nel ~er:.wute frooct di un tumore nl ventre. m:t di •JUnle natura? in qnalt~ vil'cf're nreva sede t I(U:lle (,l patugent~,;i " (JuesLe erano le difficoltà rhe s1 presentavano a sr.;llglie,·e i problemi della diagno.;i tlell:t malallia. non tllumi· nat1 da veron dato nnamnestko ni• prossimo, nl· remoto. Trnendo pre"ente il segno prezio~o. rilevato dalla palpazione, che il tumore era llnttuante, non aderente alle pareti :ulclom•nnli. in parte delimttabilt>, (:1 che ùuranle la sun Pvolut.ìone s• s' iluppò in morlo sulldolo, non avendo awhe ult11nnrnentP arrecato ;.travi d1sturhì locali, si ritenne trntt.ar,;i prohabilmente tli una r.isti. C)uamunque il punto dteo,·copa'a il tumore ac~ennas·e in ttualche modo da quale vhcerc avesse tratto la sua on:.:ilw, pure, essendo molto esteso e toccando tanti organi vicini. "i


fil UN .\ \"OI.U \l i:'iOS A t:ISTI lt'IATlCA Ot:l.LA nLZA

~1)\)

dol'elle procP.dere alla 1li~no~• ùifferenzi.• te onde stabilare colla mag!!iore certezza posstbile. il :.uo punto di parlem~a ~ nn es~t>n rlovi giammai stato nel nosu·n rnfermo drt disturhi funzionnli cnralleristiri dn parte dello stomaco l! dell'inte,uno, venne esclusa l'ori.~[rne del tumore da questi VIsceri: come pure la mancanza di pregressi disturbi generali e !orali qn.t li !\Uole determinare la pcrilon1te non ammise tra t· tarsi di una raccolta 1ncistata 1o que~ta membrana. 1\irnane\a pertanto a decidersi se la lOium1nosa cisti diptlnde.;se dal rene, dal loho sinistro del fegato, oppure dall:t mtlza. ltumor• cistrct del rene s1nislro, di IJUaluniJUe natura sieno. compr...si ~l' tdat1ci, stante la i~uazior•1• profonda del viscert• e ruori dal cavo peritoneale, nel loro .wiluppo discendonn lateralmente verso il hacino ed hauno unn posizione carCLLleristicu. t~ ol t:olon di,.cendente. rh e spin:,:ouo nl davnmi, per <~ui alla perc u ~siooe la mn.,~a del tumore da un suono vuoto et! este o : inoltre non ,ouo spostnbtli e J;li alli della re,..pir;&· zione non imprimono alcun rnov mento al tumore. L' infermo ns,erisce di non aver mai nruto disturbi dal lato dei reni e. sebbene :.olo neUe con-;iderRzioni anatomiche si tlebLano et•rcare i principali elementi ù1 diagnosi per :-tabtlire la :.erte renate di un tumore d~ll'uddome, pure tal volla, se nun costanti. si hanno nel decor~o rlel loro sviluppo, dt'lle eoliche nefl'itirhe e delle orine commi,Le n sangue od a pus. Sottopo:;ta nù analisi chimica, l'urm., fu trovata in condizioni normali: inoltre i caratteri sem 1olo~ici r-accoltt nell'esame l'lmico del tumore ci fecero escluderE' a.;solutamcnt~ che pote~se drpendere dR! rene. Le indagini obbiettive fatte sul fej.!nto l' specialmente "ul IUO lol,o SIOISlro, rilevarono ill'>Ut• stato fì~iologico: ne l'anfermo ebbe ad accennare pregressi disturLi funzionali dn


HGO

l'IOI' RA V' CASO

parte di questo viscere; la percu,...,iune poi ci diede la certezza che il tumore addominale ooo a\•evaalcona dipendenza rol fegato perché la sua ouu,; ra oou st continuava con quella dt'llumore, ma a livello del m1rgiue cl elle fal'tS co~wte cessava, per esser·e rimpiazzata da una zona sonora, occupata dallo stomaco. 'tesso fuori di discussione il fegato ed il rene sini~tro. ùuve btsovnaYa loral iuare Il tumore Chtico. che per mollr• tempo doveu~ esistere inoN•I l'alo nell'infermù ~ \ • ha nell addome un viscere 10 cm possono svilupparsi dei tnmort in genere senza dar luo:.:o a up, un incomoJo e elle nu bel momento s1 mantfestano con grav1 disturbi, e questo viscere ~ la m1lza. Tenendo pertttnlo conto del modo ~uhdolo con cui st ,·. sviluppata la cisti. non che della nessuna molesti~ ··a~ionata all'infermo sino a che non ebbe rag~ iunto un enorme 'viluppo, unitameoLe ai dati clinici 1ilevat• dalla percn%ione e rhlla palpazione. fo lo~alizzata la ctsti nella m1lza. qurndi ~i fec·e clingno"i dt cisti rolummo.\a alla dipendenza di qne~w ()rl!ano, conrellu di~noo;tico pure condiVISO dall'egr~)!lo din•llore dell'ospedale, tenente colonnello medico cav. Oltolt. Arrh·:HI a qnesto punto ne venha rli conseguenza la domanda: di che natura snril il contenuto della ci<~ti' Sat•it sie· r·oso 1 sanglllgno t o idati co ? Mancando il fremito iJatitlt>o, qutlsta parte di diagoo-.i en\ imposstbile senza il soccon.o della puntura esploratrice, la tJUale venne praticata con una siringa del Pravaz sterlliw\La nel mezzo del quadrante <;uperiore ~t nistro dell'addomi!. punto più elevato del tumore. Il liqnido estrauo era aenso, d1 color cioccolaue, alcalino ed avente 1 caratteri lisico-dumici del sangue. ~ella considerazione che il cistoma -;plenico arrecava da


DI UftA VOLUJill'IOS<\ CISTI EMATICA DILLA XJI.ZA

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diYersi giorni all'infermo un l>enso di mole~tia, di sttramento t! di peso che "' {aceva ~empre pau penoso. una notevole difficoltà di decombere ~npi n o ed un sensibile depet·imcnto organico aneli ilo dallo ~tes ·o pmente. nella prevt·ione di ~conl(iurare possibili ~ravi con--eguenze per l'aumento dt'l suo \Oiume, venne stalliliLo eli fare il ~iorno sus,eguente l'evacuazione della ci"ti. l'reparato convenientemente l't nfe rmo, previe le t·egole antiseuicbe ed alcune tnaezioni tpodermiche di cocaina nella re~ione da operarsi, fu htta un' incisione da circa ctoattro eentntletri dPi comun• tegumentt ~ioo al periloneo, nel mezzo di una lioen tr·asversale rhe dall'omuelliro si estenùn. all'ascellare anteriore dt sinistra. Arrivati al periLoneo e constatata col dito la parete dell:t dsti, mediante un trequarti dt mediocre cnliiH'o, vonno pr.lticata una puntura. d.tlla qu:tle s1 e-.tras-ero ~ l ~O ,:rammi dt un licyuirlo, dni oarattAri sov rauotati . Chiusa la ferita ~on su tura t\ltorcigliatn e con mezzi antisettici, si fece una leg,.tiera compa·essione sull'addome con una larga benda, rar.comaotlando all' infermo al decubito dorsale. In brevissimo tempo si otten ne l'no ione per primam e,J in ~· giornata dall'opet-azione "' ebho campo di portare minute mdagaoi :oulla sede ~iit occupata tlalla ,·olumino'n t'Ì!!li : da l]ltesto esame risultb elle l'ottusilil era in gran parte '\Comparsa e sostituita eia una zona sonora. e che la milza oltrrpas~a\·a i suoi contini normali. arriV<tndo col suo rn:ugine anteriore qua;;i a toccare la ltnea mamillnre, col po§teriore a 'orpas$an~ tli molto la linea .tc;cellare pi>-;Leriore e ..:ol suo e.~ tremo infet·aore a varcar(~ di ctrca tlue centimetri l'uodkesima costa. l.a puntu ra evaeuatrice della voluminosa cisti, sollevò materialmente e moralmente il sergente Tronci, al quale


SOPR.\ US CASO

non ebbe 10 se~uilo a risentire più veruo ùi ~.; turbo eù arcennò stno al :.(torno della l;Ua uscita dal npartu, un compiPIO benl'ssere, rimanendo sempre tnallerate le fisiche con dizioni delle rc.l(iont occupate dal tumore. Si cl11e lera prr quale ragtone si i• ncorso all'inci-.ionrpuntura e non alla puntura semplice, seevra d' incoorenionti e più aùatta in un ~rosso LUmore cist1co non aliorenle alle par·eti addominali 't Percht\ sr è dubtt:llo chE: colla sola punzione non putes:-e venil·e svuotata la cisti che parzialmente. e su tale conrello :>1 3\"era tlt ~ià pre .. tabillto d1 procedere "Ila rnra aperta della ctsti; •tuando. durante l'operazione. giunti al peritoneo, mercè l'esplorazione digitale si i• pnluto constatnre il vero stato del L't:-loma. allora si ~ creduto conventente di modificare 11 processo e pas3are alla CLtra <·osi della rhi usa d(IIJa r.isli. cio!• alla sola punzione senza l'iniezione dt \eruu li•ruirlo antic;etlico. Dtfatti mercè tale provvedimento esente da pericoli. ~i •• rag~ iunto rompletaml'nle lo scopo. Parte del lirruido estr:tllo venne rn~>,.;o in una boccetta chiusa a sug-gello, e merci! la cortesia del capitano medÌì'O cav. Cermelli fu to~Lo spedito all'l\~ re~io prCif. C:1ruone, diretlore del g:thinello ùì nnatumia patologica e hattertologia dell'ospedale dei Crwalier·i di Torino, il qunle lo sottopose ad esame micro~t'Optco e geotilmento c• fece pervenire ti risultato sf'!!nPote: to Numerosi globuli rosst piil o meno allerati; 2• Globuli rossi ùi-fatti, pi~meolo ematir.o in w-:muli, scarsi cristall i di emntoidina. cellule pigmentifere. 3" Numerosi leucociti ri).tonfìati, rir.onosctbili al loro nucleo lobato.


Ili USA VOLU VI O~A cr-.n DAlilA ll&l.LA 'IUlH

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i ' Cellule inrolore pi ti grosse con nucleo \"esci colare. grosso, ovoide. rhe ricordano le cellule fondamènlah della polpa splenica. 5" Qnal ch~ cellula elle ricorda gli eodotelii dei seni vf'no;;i della milza (•oo;r dette cellule spleniche). Dall'esame degli elementi morfolog1c1 del liquido e,trntto dalla ciql e d:•lla tt,du:;ionf' in e·,o di elementi epiteliali Dl•opla·t1ci, di unc101 di echrnococco. ecc. si potè affermare con certezza non solo la diagnosi eli natura e tli sede. lo(ÌÙ alala formulata nell'infermo Tronci. ma anche determinare la 08lUI'8 del c:'OniCUUlO, CIOt! Ll'all.lr;,l ÙÌ UUa tOliWIIIIIJ~O cisti rmatica drlln mi/ ;(1. Que~te cisti ematirhe. stando ai pochi casi registrati nel· l'antica e moderna letteratura med1ca, sarehbt>ro rarissime: ma se st tiene conto della poca molestia che sogliano pr()vare ~l'inferm i che ne sono afTelli e dal fatto che talora la diagno~i c;i è fatta "olo all'autopsia 10 inferm1 morti per ahr··l mulallin. si capisce f.tcilmente che moll1 casi sfuggono nll 'us~en·azion e del med1co; perciò. lun~t dal rh1amarle mre, si potrebbe dire una malallHtdfiTtcilmente osserYttbile pcrehi· r.. ramenle l'i ch iama l'ottrnr.ione di color·o che ne sono afTPtti. se non ~lunt:e ali uu enorme sviluppo. cume l'abbiamo ri:-~cootral!l nel n o~tro infermo. La ri'\ti si svol~e nella milza dt~l Tronci gradatamente e lentamente ~eozn l!nrgli veruna mole:;tta. avendo sempre affermato del sno stato dt uen essere sino alln fine del ~en­ oaio u. s. Eppure la cisti òoveva esistere da un uel pezzo nf'l uo ventre l Come dunque :>1 :;pie~a il subdolo suo sYiluppo e In nessuna molestia an-ertiLa dall' infer·mo 7 Certo non ci sarebbe una ragione anatomo-lisiolog1ca evidente, e Lnle rla render conto di qaesta specie d'iosen!libllilà


~OPRA O~ CASO 8tH della milza allento sviluppo ùei tumort nella ~rama del suo te ~suto. ma l'e:;perienza clintca antica e moderna c'induce ad arcrttare al fauo senza poteme dare una spiegazione soddtsfacente. (Jonle sarà stata la pato~ene"i di questa cisti ematica della malza t Come giil dislli. la 'torta clinira dell'infermo non ci hn somministrato verun dato. ne antico nè recente. pPrscaogltere quesl'uhimu prohlemn della dia~nosi. Tenendo pre~enti le condazaoni an cui trovavasi la milza, si è duhitato lrattar.it nel Tronct tli uno stato leucoemìco del sangue, per cna si ricorse 11ll'esame microscopico del littuiùo sa ngui~no. T globtùi ro~sa per forma e cos ti ~uzione fur·ono trovati normali. ma r·elativnmente di colore un po' chiaro. probabilmentu perchè poco provvisti di emoglobina, della IJUtde ~ostnnza non potè venit·e de~rminatn b tluantilà, non CRl-len,Jo pron•isLo il gabinetto batteriolo~ico di t(Uest'osp~dnle del cromocatometro Bizzozero. Per la stessa ragione renne e.,cl nso cbe la cisti dipentlo:;:.e eia un' iperplnsaa prrmnr·ia della milza, come pure cito fM'le secontlari.l a paludismo, non avendo mai l' infermo .;offerto febbri da malna·ia. Fu pure suppo.:;ta una :;plenite Lrauma~ica. incriminando, quale momento eziolo~ico, il forte colpo contundente rhe •l Tronca riportò all'ipocondrio s;nistro sei anni or ..ono. ed nves~t> determinalo nua rnllura nella trama del vasr.ere dando luOJ!O in seguito allo :-vilupp•) del tumore cistico. ~ on 'ado oltrP alla ricerca della genesi della risti, per·claè mi perderei in un cumulo di apolesi senza potere pot con giusto criterio nsst•rirt' quale fosse la vera. Dopo In puntura evacuatrice òelln cisti, pratknra all'infermo in 1;• ~tiuroatn ùi de~enza nel riparto, si rercù di


01 U~A VOI.li~OSA Cl ~TI RMMICA DBLL.\ '(Il ZA

ij(ì!)

migliorare con un vitto sostanzioso le ... ue condizron1 ,~:ene­ r-.111, chl' ebbero a nsentire alquanto della presenza della ci...ti nell'ultima fase della sua evoluzione. Alla cura dietetica :;i II)Cgmn e una cura medica, il cui indirizzo fu rivolto a eomhallere l'iperplasia splenrea e l'anemia che comincia\a a pronunciarsi. ' ei pnmr giorni ~li fnrooo sommini-;trati i sali dr chrnliHI a do ...e frazionata. quali modilicaton façorevoli delriperplasm po~cia gli arsenicali ed i preparati ferrugino:.r. mn. se e~si 8!\t>rCitarono uua benefica mlh1t>nza sulle condizioni generali dell'ammalalo. ayendo 10 hrevt> tempo rinriJUi,lato le ~ue Ione li;;iche, la sua viçacita ed un pe~o del corpo (ii8 kJtm. e meu<1) superiore a •ruello rrscontrato prima dell'operaziOne, nlln vnlsero però a portare una nolHole modificazione nel 'olume della milza, per cui il ser·gonLe Tronci, dopo :m l(iorni di spedalilà, venne ioviaw in licenza di convalescenza di I!ÌOrni novanta. nella ~peranzn l',he il lmon successo olt~nuto rlalla puntura evaruatrice della c1sli «in duraturo ed t!J.:h pos...a ritornare al sno reRgimento in conditioni di salute da poter riprendere il suo :;ervir.io. Termino la relazione di que3to ca~o clinico col ripetere dtP mi ~ sembrato meritevole dr speciale comunicnzwne ai colleghi ra per la sua rarila e per le dillìeoltà che ,'10cootrano nel fare una giusta diagno-;i, sia per il lento e sultdolo 'no .:;viluppo, per l'enorme volume e per l'oscura patogenes1.


FORMA DI TRANSIZIONE TI!\ 11,

TREMORE EREDITARIO SEMPLICE E LA SCLEROSl A PIASTRE Letturn tolta alla conterell7.1 scientlllcn del 95 Maggio l &.n nell'o~pelllllo militari" di Li~omo dal dott. ra ee; Paolo, teau-nte metlleo amlantt' {UQI!ltiore in ! 0

Il 31 del mese di maggio 1892 ven i va rrccolto in osservar.ione in questo osped:tle il ~iovane Lomunr'di Lnigi di Pasquale. nalivo di Picciorana, della provincia di Lncca. Era capo lista della classe 1872, giit per dué volle rivrdiuile.

Debbo alla cortesia del direllore òr qrresto ospedale. tenente colonnello medico )tonti cav. Roberto, se bo potuto sluclinra questo caso che eKli mi ha mo·trato come assai intereS3ante. Gliene rendo frattanto i dovuti ri ngraziamenti. fl Lombardi , lla t:! anni e fa il contadino ; ha regolare sviluppo sr.heletrir.o e ll\.llSr.olare, eù ò d'aspetto robusto. I suoi antecedenti ereditari sono interessanti. Ha un fratello che ba fallo il soldato e sta hene. sua •arella è pazza e sofTre di convulsio ni , sulla cui natut·a il malato nou ha 5aputo dat·ci esatle informazioni. Suo padre Yive ancora. ha drca 65 ann i e. secondo quanti) racconta il nostro infermo, da mol lo tempo ha un po' di u·emore alle mani.


I'OJI U DI TR A,SI7.10\E TllA Il TRE\IORE ERKOlUJ\10 ECC.:.

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lliee inoltre il Lomuardi che nn :;uu z1o materno ha la sua Ale!'~a malallln. Il Lomhardi nuo è· bevitore e non fuma. 1bitunlmente i· ~a no senza nlcun segno rl'avvelenatllento. Narra che lino dalla prirna etit ha presentato :,:lt ste:-si disturbi rhe auualmente lo allli~l!ono . ~;enza dte questi t·on l' andnre degli ~t oni niJI11ann suluto delle rnodifiraziont rìmarche,uli. Jl'nllre malattie non ebhe ~\ :;oll't'l l'e, nd ecct•zione dt •tuellt:' proprte llell'infanzia. Sa le.!Ji:ere di-.cretamente ma non lt·t potuto impar:tr~ a sc rivere per ti tt·emore alle mani ed attende ,, quelle oc.·up::ll.lon 1 •i a ··nutaòino cl te rict. iPtlono ~o In mantl\'re gro'•olane. Ha infalli dei calli oi'-Sat man·.tti. ~tan do m piedi presentn 1111 leggero tremore ad amhedue le mani che si .tgi tano iu massn. acceunando i movimenti ,J. prona1.ione e .;upinaztone Le dita t~olatnmente non offrono mo' •mento di sorta. andu! r.lrentl0$!1t,.le tlivartcare. ma "' o~cillazion• della mano aumentann allora ili amptezza. l>b.teso ~ul letto l'infermo t'Oil Lulli i llliBcoli a ripuso. non pre~e n ta che il clej;eriltl'• tremort• alle ::tant. Tutt1 ~~~ allrt mos•·olt volontart ,.ono esertlt da lremm·€'. Lo 'tes~o a V\ iene se l'infet·mo è sedut o su di una 5edin: mn se allora gli facriarno sollevare alternativamente e ... ,multnoeamente ~!i arti inferiori. anche in 'lue~tt si pruduce un tremore ad oscillazioni piu nmpie che nelle mani e pilt a•·centua to nei pie.ii. Sollevando le hraccia si notano pnre osci llnzioni piu ampio e menu frequenti in lutto l'arlu . .\1 tronco ono "' an ertono tremort mu~colan t> nemmenu all:'t te~ta , UJa :-e poi faccìnmo here l'in fermo ati un lnccltiere da noi sorretti) o\llora anrltt in IJUeSla insorge IlO certo grado ÙÌ tremore. Il tremore si accentua con t mo"menti (l:ln talt volou -


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f"OR M"\ DI TRAI'f..,IZION&

tari . specialmente quando ven~tono comandati o qu :t ndo l'inrermo sa di essere guardato, ma non cambin ad ocrhi chiusi od aperti (se non si e:;eguono movimenti volont•1ri). La stanchezza non nccrcsce il tremore e l'infermo non nvvt>rte variazioni nell'intensitit di questo disturbo qoando ha hr \1110 nn po' più del consueto. Non :.i notano vibrazioni nei mu ·coli della faccia. La lingua sporta fuori dalla Locca hn nn tremito ad ampie Mcillnzìoni nel semo nntero-poster1ore. La forza muscolare i! alquanto iufer·ior~ al normale. Tutti i ri0es$Ì ~ono integri ad eccezione del rotuleo che ~ le~~ermente aumentato. ~ on -.i constata il fenoml'nt• co-.i dello del piede. Tutte le Ynrie qunlita della sensibifilit cutanPa 1-(enernte non si mostrano aller·a te, è intatto il senso must·olnre e non ~i hanno zone unestcsiche orl iperestesiche. Il sonno è normale e norrnah :;ono pure tutte le funzioni della \'iUL vegetativ:t. La memona e le facolta intt' llettive, se non squi~ite, non sono del re~tu marratamente deficienti. La parola è inte$tra, non si ha ni~t:t:nno. lo puptlle r~a­ gtst:ono bene alla luce e per l'accomodazione. Tulli ~li altri organi dei sensi specifici funzionano beniòlsimo. Quando l'infermo stn seduto, invitandolo ad act·nvnllare um1 ~a mba sull'altra, vi riesce ma a ~tento come se ~11 mnnca~scro le forze per sollevare ben~ l'arto. Però. nell'eiTelluare qttesto movimento, la j.lnmha Tllln trema. Focentlolo camm111are sottn comando. ol segno tli ult e tli dìnro fronte. '' notano -.pe-;'o delle lievi osctllazinni. dell't>,llazion ~ e talora perdtt:'l di ~~tuilihrio. ~ on ru•,,·, n..,.olntamente a star•• 'U tli 1111 ptede ~olu nrppnrt- :ul orrlu .• ,,.,,ti. :;e non lo si regge. cade :t tl:'t'ra. \ p1t'1li ~iunLi t•d ocdu aperti tncom itH'ia !ltthito un lremoro nr lle gambe e l't nfermo


TRA IL TR itliOJtE &R!OIIAIUO <;Jt'll1 l..ICI!. zcc.

H6~

quasi <~nlut{l t".1tle (a~tasia-aba ...ia). Lo stes~o succede se al l.umlumJi si t•omanda di stare in piedi. ma~sime ad occhi chtusi, ron j.~li arti inferiori assai di'fnricate ; il corpo va io preda ad n'dilazioni irregolari. che aumentano d'ampiezza. ed in hreve l'infermo cade all 'avanti o all'indiPtro o dì fian co indifferentemente, a seconda deli a direzione nella quale viene ma).!gtOrmente spolltato il centru di gravitò.. Ricer•cn nd•J il fenomeno 1!. l\omberg, re!\trinj:eodo piu rhe è poss1bile la ha..e tl'appo)!gio del corpo facendo com!J.•ciare il m:tJ1!1De interno •lei duf' piedi e qutndi facendo chiudere :!li occhi . .-i hanno sultito o:.cillationi tali che l'infP.rmu cade immediataUlt'nlt a tt•rra Qut-~li sintomi <;embrerebbet·o a pr1ma vt ·ta atassici . ~e l'a~~euza dt~l se~no di Yestpha1,t1i quell o di Argyll Roberstou. di'i dolori lancinnnti e di disturhi visivi , per non dire dell' •ntlauwntu della malallin e d'altri sinLomi di minore impurtan7JI dtagnostica, nvn et dove.~ern -.ubito fare escludere l tahc. ~ a potremmo OJ!Oalmente e•clndere una pseudo· tnh" tu ,jca! \'i ha 1111 gmppo di le--ioni dell'iooervuzione che sono t>rJUÌ\.tlenti tl'into:-.sicazioni cron1che dell'orlo(anismo. lntos'irii7.10il• crllu•c,he da piombo, da mercurio, da arsenico. , i hanuo fi'IHllne n •r~he tnlvolla si a v'ici nano a qnelli per detenninatf! lornlizznzioni 11ei centri Ollr·vosi, mn si distin~uooo per la loro \ ari;thilità e per l'assenza di cnmtter1 sistematici. lo 'Jue,.ta, ullre le alternzioui dello ~en~ihiliu1 (dolori agli art1 infer1or1. piu propri dei muscoli cht> dei tronchi uerTo,i. llheraJ.ion• d1 sensib1lllà tattile e ùolori6ca, ane . . tesie spiccal~. ipertlste,ie, aJLeraziooi del ~enso muscolare), ed oltr.. l!! alteraziOni funzionali della v•~iooe. e d'altri sens1 llflPrtlici. s1 può avere anche par·apnrest, che si esplica specialmente mediante un'azione difeLtosa dei m u~coli estensori


Xi O (cnrallèrtsllca delle parali~i l<h-sirhe e specialmente delle alcooliche). ~ell'akouli ~mo t:ronit·•• .,j hanno alterawmi nel cammino clw :;i a~sornt)!liolno a qut>.lle della tahe. e per questo anche l'nlcoolismn c·•·,wico è .;taio fiO'''' in qu~>l gr uppo dr malauie de..;rrrllu nei trauuti re·· enti tli ne' ropatolo;!ia e cie-.i;.!nato col nome ti i pseuilo· tabe. PPr nlconJi.. mo -.i pnò avert• tremore ed andatum pare· tico-:;pastica. Sr pnndunqueamwettere nel Lomltardt qn•·~ta specie di pseudo-tahl'? La fenomenologia sopra ~po:ta nun corrrsponde a quella che pre~enln il nostro infermo e l'inda· grne anamnestica ci dice che eglr non tu mar bevitore di ,·inn. u di littuori o d'nssenz10. Si trallel'iL durujue nel no.;tro caso d'una paralic;i n~o:itanle u d'una pnrnlisi generale, d'una sclerosi a pinstrc. d' una c•orea rìJinorflY O sivvero il Lombordi presenta una (onna rli u·emore nervoso. o sintomatico di uu qualche altro avvelenamento crontco per tabacco. per mercuriò t i esrlude su bito la paralisi ngit.1nte perchè rn t(ue-.ta i movimentt atttvt non aumentano rltremort~. cbe .;uolr. rnvec,.. cess.lre nelle forti llln ~toni volontarte dei muscolt. Qllesti fatti 111111 anengono nel caso nostro . (nollre, dn tanto tempo che rl Lombardi n'c afTello. la mal.tUia ,. :-Lato -.Lazronarra e per di più non .-ono ,..opr31giunLe rif!ÌIIitit mu.;colari. come sogliano m~•nife!"-ta~i nella pamll•i :t!!ltanttl. "o• silppt:uno che per •1oe.-.ta malattia il ~imomo della rr • ..;idtta muscolare è c}lmsi piu earalleristico del tremore stesso. In se!.(uito n tole rigiditiL ~• ha nella par<llìsi a~ita nte un nlle~~ramento cnt·:\tleris1ico di tutto ti corpo. Non •\ dav\'ero il cn:-o Ili pensart> ad una parali.;i ~t!ne­ rale. Il lombnrdt ha poca memoria eù i• poco rntelllgente, ma non prescuta nfTaLLo sf:'gni d'alienazione, di ùr.;Jalta e


TRA IL Tll&llOIIR Elll!OIT\ RIO ' IUIPLICE, I I'C.

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meno ancora c\ i afn.. ia. ~o n P:obtP il fenomeno eh \rJo 11Robertlloo. È ;-orea minore la mnlallin tlel Lomùarcti 1 In CJoella ;;j llnnoo rontrazinn• o mov•meuti comple»si intolooJari che fll~'-'""o invadere lltlle le p;"trti del rorpo alternativamente. ora qua ~d ora li1. ora in una pnrtP cirl curpo ad ora in molle contemporaneamente. ora in rapida .. uc··e!.!iione ed ora interrotte da lnoghe pause d1 r·•poso. Nella corea !;j può •rrundi dire car.ttteristJco ti fallo che 1mov1· menti rllreici in !!l'nO parte non sono hre' i contrnzioni m ~t Jlr~-.ent tno una ··erHl annlo~ta con i mo\ imtHllt vololllari. li n o~tro tn!tormCJ 111\'P.~e. ,;e non ~li si fanno po;eguire ùei muv•menti. ..e nu sta tranquillo non mo:.trando che un le~j.(ic­ rt .. ~imo tremort>, o;oltanto nelle mani. cnratterinnto da hrevi contrazioni dte talora cPssa pt·oprio rlel tutto e ce:;sa poi "''tnpre ~" tienE' le mani nelle la'lt~he rlei pantaloni. \llora ,mdte n ~tuanlarln t•tl :1 parlarJ.!IÌ per lungo lPmpo non mostra tren.uri e rnolt11 n.eno contrazioni o movimenti complelo~• w\ Olonl.tri. La fael'ia poi non prc>,POia ~llramPnti •l• 'otta •' lu "'·''" p ~ic h ko nuo niTre alcuna anomalia. L'infermo i· ,,,sai ri pPIIo,o, lullcrantP. e non da se~ni di ~ccenlririta. ~elln. r ore.• l'in terHmtu della volon~a acrresce. i• Yero, il dJsorcline motorio, ma ne~li allulli uno sfor1.0 putt•me tlella ,·olontÌI. aol~ in ;!CDPrtlle riuscire a diminuire, -.e non a d.,mare pt>r ioterCJ, i moti im·oluntnrJ. ~el no,tr o infermo ime.: e il trt> · Olltr~ .tllflll'nta ~emprtl in ragione direlln dcll:nnm~rtlll òelln crorzu Si tl'lllll't à rlun,1ue di uno di que1 tremori .. imomatici ti' un .&vvel~oaiOPnt(l cronico per Lahncco o per mercurio., Il Lom-

barrli nun fuma. ed oll rP che l'gli all'erma •Il es~t're 'taio sempre motlPrntis~•mu nell'uso rlell'alcool, come sopra ,.j ~ deno, non si ~corge 10 lui alcuna stimrnule tl'ulcoolismo. Ptu'' 56


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FOR-..\ DI TRA ~SI'ZIO ~t

e~!'~re un tremore da mercurialismo!

E tnoa1w tutto esiMe un tremore da mercurio t Letulle nel 1888 lo aveva o~alCI per la maggior parte dei ca:oi, ed or.t l:harcot dectsamentl' lo nega (Le Jtn·credt mtf<l.. n. ~;), giu~oo 1893). dichimmdo in O,.'lll caso trnllarst di \ero e proprio tremore •~lertco. e ollantu nmnwlleodo una v:metà d'isteria, l' tsLer•a tossica. nella quale ti veleno farebbe l'ufficio semplicemrnle di al(ente provocatore. SembtercbLe inoltre che la oatura dtver..a dell'ioto-.stcazion(l a"e~~e on'inlluenza . ulla forma della neHosì. e cos1 il sutn rotsmo dnrel>ue origine di prefet·eol.a ad aoe-.tt':-te ed a parohsi. l'alcooh~mo ad accesst ron,·ul... in, menlre il mercurwl•smo determinerebbe ·empltcemente questa fot'lna l'ara di nevrosi, tremore da mercurialism<•. In o~n1 modo sapptamo che ti Lombari• fa il rontadino, non ha mai lavorato 10 alcuna officina dove una simile ìnw~sica7.to ne n\'es ·e potuto aver luogo. ed inoltre egli .tiTerma dt non e"sere filai :.tatn sot lupo~lo :t cure mercuriall. lnoltt·(' eglt dice cii( 'Juesto Lremore tal qnule ~~r.• lii presenta s1ern manifestato fino ciaJiu infanzta, secondo c{uanto ~~~ hanno raccnutato 1 suoi paranti. E dun11ue il tremort> dt'l Lomh.trdi un tremore nervo~o della nawra d•·• tremuri ~nili. i~lerid ed er~dilan, u piuttosto si tratta in questo ca~o d'un tremore dovuto, a lesion• or~an tche. ad una ~ele· rosi a piastre t Si è \Oiuto ricono,cere in ciascuno dei tremort di varie mulauie nervolle unn propria tnrlividualità. 't\ eletto che ti tremore ,eotle, il tremore deliJ paraltsi agitante entrano nella catcgot·ta dei tremori lenti , m~ntre il tremore della ma· lallia del Ba~ edo\\. CJuello della par.alisi j!eoernle. CJIIello dell'alcool•smo rientrano nella •·aL6J.:OI'ta det ll'emor• r&ptdi. Nella parnli·i a:utante le vibra1.iont (ad esempio i movimenti alternativi di prooazione e ~up i n ::tzione) ra}(gtun jo;erebbero ti


TRA IL TIUUIOR& IRK011'ARIO S&llfPLICB, ICC.

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ouml'ro di 3 o 4 nl secondo. In ciascuna di que!lte malattie quindi il tremore sarebbe sempre simile a se ste.~so, avrebbe la propria individualità. Non avverrebbe questo nell'isteri ~mo dove può essere lento. rapido e di velocità meclia. Cosi pure sarehhero vartnbili '(nei movimenti iovolontarii ehe risaltano dall'irritazione del fascio piramidale. L;t loc:aliwtzione abituale della Jes10oe è nella parte post11riore del fascio piramidale nella capsula interna. ma lo stesso fascio piramtdalè può essere imlalo in qualunque punlo del soo percorso. Ln qnestn caLe~oria rientrllno le emicoree proemiplegiche e postemiplegic:he e la atetos• Or bene ì1 tremore del nostro tnfermo presenta carutleri ben Jlt:;lmti eli varialtilit~l nella frequenzn delle vibrazioni nei vani momenti in cui si o~servn. ed nument:\ coi moviffil'flti volontari. Mn si i• visto poco sopra che non si può tr:\uare in que lo caso ùi CHrea minore e vedremo io seguito che il Lomhnrdi uun è isterico; sa rà dunque una sclerosi a piastre la ru:'ltauia che presenta ? l segni cnp1 tali della sclerosi a piastre sono di due ordin i: spin,!li e refnlici. Tra i primi h:\ la massima importanta •l tremore intenziotìnle 1 che sarebue patognomonico di I)Uesta malallia se non l'osservassimo talora nell'isterismo e nell'idrar,.rirismo cronico, quAndo si voglia ntlgare la natura i~terira del tremore in lftlesl:t forma d'avvelenamento. lfa il tremore del nostro infermo i• veramente intenzionale? A pri111a vista lo sembrerebbe assolutamente ma studiato <.on attenziOne i vede che soltanto io pnrte è in1enziooale. lnfuui è bensi vero cbe il tremore incomincia od aumenta "'empre •Juanùo l'infermo vuole eseguire un movimento o prendere un oggetto. specialmente se assai minuto, ma esiste pure talora an.;he qoantlo l'iurermo se ne sta inerte, ~enza (!"'eguire fDOVi mento alcu.no. Inoltre si nota che, trovandosi


FORli A DI 1 RANSlZIONK ~>lo:li in un momento di qoiete e non presentando tremol'e :1 lcuno. rJuesto incomincia subito guardando l' infermo. quando peru non ten~a le mani nello tasche dei paolt\loni. pPrchè nllorn non si verifica tremore. ~oo t: dunque un tre mure purnmente mtenzioo.,le. quale c quello carallerist•cu della. sclerosi a piastre, sebbene incominci e 11i aumenti ,pmpre ne1 mov1ment1 intenz1onnl•. :;ond1meno questo Iremore pre"euta moltis:{irnt> somiglianze con quello della sclerosi a pia,tre. Come tJuello cessa quando l'ammalato i> in completu riposo e come quello si mnn•fe·ta ton ma~giore evidenza nelle e:memilil super·tori : ed allonJuantlo porta qut>sle verso un JHIOIO determinato o tJnaodo YO~lia av' •r,nare all;t bocca un bicchierr d'actJUn. i movimE-nti ioe~ unli ed a bal1.1 della mano crescono e s1 mo,trano 1demtc1 n quelli che "i hanno negli affetti dn srlerosi a p•a~tre. Nella ~deros1 a p•n,tre "onu pure ~''a:!Pratl 1 ritle-.'1 rotul ei e uel nosu·o infet•mo questo fnllo si ronlit'a sebhene non m modo molto arceotualo. Percuotendo le e1:tremita mferiort delle o~;:n tlell'avamlu·acrio. dei tendini del bicipite e tlel triciptte st moslranu normali t nfle~si tendine• e penosLei. ~ella -:clerosi n pia!>tre invece que;:to fenomeno è mollo oote,·ole ed ostinato. La lrP.pidazione spi nale, In paraple~ta spa~modit-a e l'In· ces-.o puretico-spaslico. sintomi ;m port anti~~imi pPr la dia· gnosi ilt -;clero'i a JH<~stre, -.embrerehbe n prima vi~ta da' avl'ssero un riscontro neii'}HtrlaLora cl~l nostro infermo. Il Lombardt qo:mdo cammina -.ullo comanclo solleva p(\ro i p11ld1 dal .;;uoiH. e nun b:~tte prim:t ti tallone e pot ti resto della rarl'la mferior11 del piede, ma tutta la pianta insieme. La cadc>o1.a tlel passo è alquanto 1rregolare. e l' infermo non va diritto al lno lo{o dove Htole re•·ttr'i. ma vi giunge eon lirvi serpel(giameuti. Però l'iueedere del Lombardi non ~


TIIA U. T ltE~OR& EREDlTAitiO ~EMPLH.K, &CL.

lS7:)

tra cina ot~>. ~ehhene alltuanto ngtdo; .;omrJ!IIa un poco a qu~:~llo dell"nbriac11; cnmmiua u ~tamhe luruhe 'a chiude gli occlu 'l"a'' .. ubito carie a terra in direz1one indifl'erenll', e l.t cadnla henf:" ..pes~o t' preceduta ùa intreccrnmeoto delle jtarn be. In <Joe~lt' però. prima che eadn, st rie~ee a sorprendere uu tremore ad :11np1e o-ctllnzioni. Tutto ciò :,t v~>rifìca •f't .Utdo l'infermu cammina o;oUo t'ornando o n occhi chio-.i. tn,l IJOUnr(U C tniOI]Uilln i> 000 Sa d 'e~,:,ere O'servalo. appena appen•t .-j nesce n notare nlcunch~ di anormale nella ""a anù:llura. pt'rché ranun1o:t un poco a ~amhe dt\'aric:nte. ~ on "ono quc~li i caralleri dell'ince~~o nella "clerosi n ptastre: nondimeno non ,j può escludere n!Tntto che, oltr ... r.hè n~o:tda. l'undatut·u in questo cast, sia heremenle parE'CJco-,p~ .. tica. Il Lomb.lr•il (;, l'eiTello dt uno che"' sforzi di slare in equ.llhrìo: ecl infnuì credo di poterr :.pte~l.\rt' • di.. turlll rleil' :tnrhlut'l\ in que,La !-lUkl. Poicl1i• in que:-lo infermo il tremore iocom1ncin o si .1c· eentua multo ne1 cnovimeoti inteotionnli. nllorqunndo s1 fa camminar.• liOlln romanùo. in·orge un certo ;.:rado di Iremore nnr· lle nPII•• gambe (ad oscillazioni molto ampie) ~ •tue,to ,·. rausa d'trre~olarilà net movimenti çofonlari... uhor.Jìnatn n spu..tamentl involontari e continui del c~n lro di ~o:ra,·i ta. che osigono dei movimenti direlli ad 1mped1re le~ cadu1a. CJue.. ru elielto sì ouiene rtunndu l't nfermo ~ ad occhi ap~>rti, percht:• allora le ~eu..:azioni v1sive tnllili e muscol.m ven ~tono nd e-.. ere pen·epite ùn qnei centn i;pt>ciall dei mo't'llllenti rifle,sr neces...;ari a far mantenere 1'equdih1·io. In all1~ p 1role, per mezzo della vista, del tatto e del t-enso musrolnre,I'IDfenno mantenendo le ·ue relaziont con l'nmbiente. esegue dei movimenti di comp~nsa1.ioo~ e si m11n1ieoe in equilibrio. lla allorquando ha chiuso gli orcb1 . .1umen1nn-


K76

POR MA DI TR ''\SIZIOl'fE

•losi 111ag;riormente il tremore alle ;.::~ml,e e :>po~tandosi d; paù il centro òi gravita. 1 movamenla di compensazione che l'infermo vorrebbe fare. mtercabndo~• agli altri, ne aumentano l'arregolarità ed e~-tli si abbandona a movimenti tanto pÌli tumultuosi quanto meno eflic.,ci: non può piu arer& eo;attn conoscenza dei pa·o~Jri rapporti collo spazio. ne viene la vertigine e cade. \ paedi giunti o j.l'ambe nss·li divarcate, anche nd occhi aporll cade ugualmenle perchc le o~~illazaon• det troncu, insorte allora "Prondariamente a quellè de:,:li aati inferiori. esij!erebbero da questi ultimi dei movimenti di compen~azione per rimediare allo spo3tnmenlo del centro dt ;:ravita. Il prof.' }l ~•ra~liano dict> di aver notato il fenomeno della tilubazione in indh;dui nea quali, per quah;iasi ra~ioue, c•i'ltevn un' alleT'azione nell'energia muscolare. Cosi e~li. a mo' d esemp1o, trovò io modo !)piccato il fenomeno di Homher~. che da alcuni si vorrebbe patognomonico della tabe, in certi amm1lati del ·aslt>ma nervoso, ma non tabici. nd alfermò che lo può dare qun lsaasi condiziona morbosa che sia capace soltanto d' altArare l' enerhoia dell'azione mnscolare. Cosi nel no$lro infermo questi disturbi dell'antlalura e della stazaone erella 'li potrebbono spiegare ammettendo una condizione mor·bosa capace sollanto di allerare l'energia delPazione muscolare. (Juanilo l'armonia tlelle var·ie azioni muscolari è rolla, ne risulta un movimento imperfetto. Ora o per difetto degli or·gani di trasmissione dell'impulso motore ai muscoli. o per turbata attiv1til tle~li or~ana di f''>et'Dzrone cioè dei rnuscolt, come avviene, per esempio, nei convnle ceoLi di JnnJ.!a e ~rave malattia, razione armonica non sr '\VOlge e non sa ha più un 'nzione sioergica dci ~rnppi muscolari. nè correttezza di movimenti, e si ha


TRA IL TttJ)IORIIRKD11'\II IO S"BMPLICI, KCC.

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quindi l'aherazi(loe deltu coordmazione. lo~ per cJuesta ragione e non per l'anestestn piantare, dice il Maragli •no. che ~ i hanno nel tallico le alterazioni nella stabtlltt e nel cammtno. ~on ù il raso di pensare qot ad una lestoue del cen·elleuo. perr.ht• man1·nno tutti i fenomeni ).!eoerilli chi' accompagnano questa affezione. e pui pE'rehè nelle lesiont del cerveiiPIIO, chiudt>ndo ~~~ ocrtii, il ncillnmPnto del corpo per solito non aumenta. ~-:•acche In sensiuilita clelia pelle e dei mu~ coli delle estremtlà ioreriori resta normale quando "' trattu dt pure afre7.ioni rereheJinri. lo l)llt.'Sle nflezioni inoltre, U·anne r.ll'e l!!crezwoi, le e':tremità 'luperiori non parteripano all'incertezza dei movimentt. \l oIli infermt che non sono ptti in grado di pott'r rammioaN. po,.;ono rompiere colle loro mant le operazioni ptù deltcate. 1\tiPoiamo dunque eh·• que•ta irreJ,tolarità dell'andatura si pos!!a meglio -.ruegal'e ~mmellenùe~ !ìemplicemente l'eshtenza •l'on tremore nervvso. ll'nllr-J parte l'mfernao si tro'a pre~so a poco io quE'~te ulentidJe rondizioni fino dalla prima inranzta, ed 10 tJnti annt la malnLIÌil non avrebbe progredito. Non si hanno stotorni refalirt. non -:a ha ntstagmo. l'articolazaone della parola il intelligibile, DtJO .;cancltla, l'i nfermo non ha mnt sofferto acce~si apopletltforrni. non si anerle debolezza psirhica. Inoltre. come ~opr1 st t\ eletto, la malattia è manileslamenle ~reditaria. la 'Oa .-orelln <:offre dt ronvnl,toni erl tì pazza, suo padre ha un leggero tremore alle mani ed il fratello di sua madr" ha quesla .;ua ~~t>~sa mala\lta. Io concJ u,iooe ritengo trattarsi di una forma rli tremor{l 1 della cn tegoria dei tremori nervosi. Ora l'età dell'infermo ci fa subito escludere al tremore senile. Non ci semhrn un tremore i~terico percht'o mancano le stimmate carallert tiche. ~In non tuili ~~~


Ri~ •OR'f \DI lR.\ "(SJZJO~& TRA IL TRE'IOB:! EIIIDITARJO, ECC.:.

isterict presentano sli mmnte numMose eù E>~istono pure del h' isterte -enu sttrnmatc. f)el re-to il tremore pno f'SPre pPr ,;.è ;,te ..so una :;llmmate e :.t pu11 ;l\ere l'isteria mooustnromaLica. Nonostante i cnraLleri .;utldescrttl i pre:-cntnti da •lue.;to mfermo non ci 'embrano prnpni delt't .. tt'ri~mo t' 1'1'redilll.t'ietit della forma et fa p~auo,.to pen:-are ati nn tremore essenziale eredtta1·io. F'ernet ( 18n) e Uelo"e ( 1891) furono i primi che ammtsero que:.la for ma di tremore e~:-enziale ereditntio, sPnzn altt'O sintomo di malnllin nervosa. Il professore R:l\moncl iniztò una ..eru• di rirrrche, in base alle •toali confPr!Dò •l r:tppot·to eti()logiw tra l'eredti,L ed ti tremore. Chnrcot alfl'rmn (Leço1tS du iJfardi, 3~ lugli(l 1887) ·rhe il LrenHlr<• ereditario non t' differeole dal sentle. l)elizat>t~:> nportò parecd11 ra~t net •tualt il trem ore cn,;tìtniva onn s p~>ctl\ di lrao:-izione tra la !-ìrlerosi a piastre ed il tremore ereditario sempli ·e. fn I}UI!.>ll r:t-.1 il tremore er.1 tntent.ionale e.i acrompa~nJLO a nistagmu, o si aveva pa1·;~hsi spa.;tJt'O, l eg;:~jera disn rlt·ia, e~a­ f.!ernione dei rille~si rotnlei. 1\ itl'o~o che il r'a'>o no·Mo po,;.,;:t u~ualmentP r.on~it!Prar:-i come una forma tli Lrans1zione tra 111 sclerosi a pta'itr~> eò il tremore ereditario semplirf'. In fatti il tremore . .;(' non pnr!\mente, e però tn .!•·:to p:ute intenztonale. 1 riOe.... ·>~ rutulei sono e~ngernti, e l'andatura. oi Lrecht' t:olle sttdd.escl'illtl anomalie, l!Ì pre:>enta pnre rigida t. lievemente raretico·spa... th:a . 'fa d~ l re,;.to mnnrano !OIIt !!li nllri .;eh'lli importanti della sclero" u piastre, sebbene In rnalnnin dati dn molli anni . Si ~·u ule rlal 1\:1\ mood 'Pl'Ctalmente ricono..rere nna certa dipeodt>07.a. almeno in molti casi , tr 1 In nevrn-tenia. la de~e nernt.to ne mentale e quosta varietit dt disorrline motorio ( LI' lwlletin mtftlir11l, ~ marlO l RM'.


RICERCHE COMPARATIVE ~ttlLI

STREPTOOOOOHI P•·r All'uandro Puquale, medico 111 l " cla.'O:Ie nella R. Mt~rlnll, pr ,f flar~l!.:ia~d ·~~ n.- aell& R. Uruv.,"lta d1 N:apoh

(ronttrwa.:ionts t jln e).

Potere patogeno. Ilo spertmentnto i mle1 slreptococchi :~u Lopr ~rrgi e su conigli e poi ;1Dd1c sn ••.• ,Il'. "U rnur e su ~ro;;-;a topi. In lUtto hu fnuo l?~ IOOCUI.ItiOOI ~n topi ~rigi, t o~ ;;u con1~lt, l!) su enne. 'i llll canr. 3 su gro!lsi topi. Le ,.,e pre ~celte P"r lt III01'uloz1onr "uno state l,a tpodermiea e il sacco pt>rÌtunt·:llt>. f'art>CJ'hie \'Oile ho rullo inOt'UiaziODÌ direttamente nel ~an;:ue. e nella cute mediante sro.rilìcar.ioni; altre volle .wd1e nel .;act'O congtuntivale e nella cornea. Mi on senitfJ "l'mpre di cuhure} fresche rn l.trodo. Io ~enernle ho S~J.(UtiO il 11eguenle motodo: Llupprimn ho sperirnP.ntato su IOl\1, Con l c c. della cultura originai~ ioornlav.& in [Jf'TÌIOtli!O 110 t• topo. e !lupo morte. prepar<JVU da que"to, mediantr piastre di ngar. non nuova cuiLura in brodo, dello. IJU.&Ie inoculava, ~ollocute o in perito neo, O,3 c. c. in uu ~·topo. e mline. quando I}Ui'~to ern morto d'infezione. preparava da esso, allo slesso modo. uo' ultra c1lllura io brodo. e ne moculava 0,1 r. c....ouo la cute di uo :1• topo. l 11 r.ullnra ottenuta dal 3' topo. quando moriva: era ino-


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RICIRCJJE C()MPARA.Tl\! SUGIJ STRKPIOCOCCHI

culata c~ntt>mporan eamente nella stessa piccola quantit.\ ad un ~o topo c 111 ~mude quantitlt ( l c. c. ) ad un l'' coniglio, e po1, con tra,porti successivi e in quantità gradatamente inferiori, arl 1111 3". un 3°, un 4" coniglio. e via di seguito fino ad inuculnrne In minima quantità di O,OOi c. c. l)uaodo il 1isultato dell'ioocolaztone era posith·o. cioc si a~e\'a, roo la mnrte dell'a nimale. moltiplicazione dei germ1 inoculn11 nei sUOI organi, allora l'esperimento era pro. eguito ~u tutt:l In i'ìcnla; quanòo JO\'ere. anche ottenuta la mor!e !lell'animnlt>. uun rboltava nll'aulop~ia noa manifesta moltiplirazione dei ger·mr inoculati in e''"- e questo si venlicava più d 'unn volta DtH topolin1 inoeulati con le più grandi IJOantil;t - l'esperimento era ritenuto negativo: pe1·ò spes~o. tenuto conto della diversa reriuività degli animali, era ripetuto nella s te:~so quantil~t, e poi , se riusciva positivo. e1·a pro-;cguito su nlu·i nrtiroali con quantil!L sempre decregcenti. In quanto .dia rtcettività, è uopo considerare. per non cadere in errori. rh'es a può notevol mente variare da uno io altrn . rm1le normale. Ciò , massimamente pei top•. non è ~piegubile solnmente col diver~o peso od età dell'animnle, poicb\l. n parità di coudizioui, molte volte i j:lrossi sono morii pnma der piccoli. Quanto ai conigli, i piccoli si ~ono mostrati •tua i sempre piit rirettivr ùei grandr. e "oprattnuo sr sono mo:.trat1 pni ricellivr dei colorati i r.onigli nll•ini. E!iperimenti su topi. - l reperti ~ono stati molto vari a seconda de~li streptococchi inoculati. (Jn l o gruppo •·ompremle quelli, che hanno dato seuicernia. Con tal nome vo~lio ind1 r:~ re ooa moltiplir.nzione e difTu~ione generale nell'anim11le da esperimento dei m•cror· ganismi inoculnti, o con altre parole la presenza di on numero pi1'1o meno notevol e di questi nei suoi orga ni e nel sangue.-


llCIRCHB I:O'I'I'ARATI\'1' SL'(;LJ STRIWTI)LOtCIII

X~ l

La morte nveniva per seuicemia lr:\ l e H ~10rni. e naturalmente mediante l'i noculazione dt una qnnotitu tanto minore di j!ermi per quanto m:~g!!iore ne era la virulenz.•. Per alcuni, e sono propriamente ti Ha e il 13/J tullt e due pron~ntenti da tubercolosi umar.a. ba,lava 10oculilre sottocute O.UOi c. c.. cioè aH' iocirca ventimila germi per Jar~" ~eui ·ernia. Con altrt strt>ptococclll qu6$ta ~i i• ottenuta 111ediante ll,3 c. c. souocutt>: sono 'luestt ti l~ . anch' e:o~o i.;olato da tubercolosi u10ana P il :13. dull'adPolle equina . ( Oru~e dt ~chtitz). IJi uno della dihertte umana, il J.t.ll, " di unn dell"eresipela. il i. "'onn ha.-tati n ·; c. t' in pe-; rtluneo. lnlìnt> d1 parecchi. c1ol> il :), oster)mielite d&ll'uomo. il 6. er&.>ipela, e il l:), dtfterite dell'uomo, è ~oln to nece~sario inCicularne 1 c. c. in peritoneo pE'I' olleuere -.uttiremi.•. l:nn qu~sl'ultimo , cioè il W. ho Oltenuto una vulta, medi.mtt~ inorulazioni di dosi min1rne. una specit> tlt lit>l\Ìr&rnia. la quale nou P.ra moltq iutensa. ma pure en1 baslata per determinart> la morte. Epperò qne~1o co 111u1~re un luwn r,empio per prr)Vare la dh·ersa rirettività dei topi <~petlnten ­ tati': in,tuantoclu'• parecchie vulte con que ti l>lreptorut·chi le tnoculazioni io peritoneo •li l c. c. so o rimaste sen7. al cnn risultat.:~; mentre altra volta. come ho 1letto. hannn u•·ci.;o daudo unu srar::o reperto di cocchi nel san;:ue. e que..to sta'w ri,.ultat•• '' è ottenuto anche mediante l'iooculazione amtocutant>a di quantila mmime e perfino di una t·oloo ia. t:Omprendo IO UO ~·groppo quelli rra i miei lr~plucocrhi, che hanno ucciso dando localizzazione nel punto d'inneslo e. negli or)!ani. varia qnant1tà di rocchi; mn questi quasi sempre mancanti nel san~'Ue. Questo ~ruppo di streptocorchi non può neuamente separa1·si dal precedente. poich4' di essi alcuni, talvolta in ~rande quantità, hanno dalo seuicemit1 e in piccola localizzazione: tali sono :.;li streptocurchi . i e H


!:!M3

RICERCHE COMIAIIATIVB SUGLI STRKPTOCOCCUI

( rla ere!\i pela), come dimostrano le nutopsie. che qui appresso succinlil mente ri pol'LO : N. 7 -O. 5 c. c. iu peritoneo- t d. 4 g. con setlicemia da diplococchi, laJvolta in ammas!-li zooglt>ici, e une specie di pulmonile. - 0,5 t'. c. iu periloneo =i- J. 2 g. con scarsi cocchi nel sangut>, appena 4 colonie in un'ansa piccola. uo poco più numerosi nella milza e nel pulmone, pulmonrte. -O, l c . r. sottt>cule= ·l· d. J ~· pochissimi cocch1 11el sangue, un po' prù nurQOI'OSi nella 1nilza e nel !.'ilo d'rnnesto, dove SJ nota un' edetOn emo rra~ico. - 0,3 c c. sottocute = t d. n f!·i solo nel sii o d'innesto, dove nou si riscontra pus, mollis<=imi diplococchi. - Un' ansa sollocutt· t d. 5 g., poco pu<: nel sito d'inne~to, pulml}nite, tumore ùi milza, innumet•evoli cocchi solo nd pu8. N. 8 - l r. c. in peri lo neo= t d. !l g., poco pus sotlocutaneo intorno all'entrala dell'ago, milza g rossa, J1ulmonile, pericar·dite, solo nel pus e udla milza innumerevoli diplococchi, co~i in pt·eparali t·he tu cullut·e - 0,3 c.. c. sollocule = t d. ·i g., aseesso sottoculanuo, pulmouite, lumore di milza, 5<0io 11el pu"' ionume1'evoli t·ot·chi e r•or te catene, nel ~anFue rptakuno - 0,1 ···r. sollocule =t da i g.; pulm•Hrite, Lumort' di nulza. rari ùiploco<'cbi solo nei pulrnoni -0,1 c. c. !!eOtlocute 1· d. 4 :.r., iperèmia puhnonale, qualche dipln-

,.,lcco !'nln nella milza.

Alcuni ;d lri hanno ùaw io qur1lche roperto sca1·si cocchi "olo oel pnlmone e nella milza . senz'allm localiu.azione; ìl ptu dell e volte però il l'isu llnto ò slllto neuativo: essi sono il !16 e il ~7. provenienti dalla dissenteria, c il 37. dal terreno. Fino ad nn certo punto. e tenuto coolo che io bo inocnlat.o C(ln grnndi quantità, gli streplococchi appa1·teneoLi a que,;togruppo, sopraltuLto i ~.i 7 e 8(eresipela) , ra:>somiglinno, pei risultati delle l'ieerche sugii animali , allo streptor.:occo con~ lomemto di Kur·th. Pet· vero tfUesti dice, che sempre oel sito d'inn~lo ha trovato pus e molli \:occhi. dal


•<m;ue h 1 utl~nuto pod11' une u IUH-.una ·olnnHt, molle dalla rni lta ·• clnl fe~ato. On altro stmile l't•perto il rJuellu oUt•nuto da s.·hiitz: "enondw. q.te,-ti. col ~•w streplococco clell'aoienite olt';.(li eqo nu. ha notato r<~ccolta il i po:; non ~olo "nll'innt'slol, lllil ruc·ol:u c;uppul'ali vi anche llt';.(li organi, e al contrariu quelln •la me spPrimentato, purellell'acJenite ettnina. t'Ìoi• il ~. a:l, ha dalO Ìnlf'O'>R S6111C'6ffiÌ:I l'Il O Q.:l (',C., e c•Hc O. l ~- ,., .;oln ascesso lornlmente ...enz;t morte dP.II'aoim!llt•: wicHHA •pumtilit oon hn dnw nteote. \ nchP i più virulenti Ira i miei streptococchi. «Joando h.utnn tH'··i,n ron '"ttico•mi.t , hanno tlato tnholta flllS localmo•nlf•: ir. !!erwrnl<' peru .;:olo eclt>ma emntTn~icu. l•'ocolat -uppur.llt\ c ne;:lt organt -olo ut 011 ca ...o. e propriamtnte n••l miocarclio c·nl l i (difterite). l)p( resto ho riscontrato 'l•e~ ..o inll'll,.P- ron;.:estinni puhnonnli. ed nnche iofilll·aziooi, che ra ....nmir:liavano nPII'n,ptHiu m tr.ro't'fl(l'ro ail epatizzal.Ìuni m:.se rlul pulnHlllc, t' ,·iù per In più t'OI ~euwi . spesso perù anch~ cc o l'••n•,ipel:t i P x ; una 'ulta ho ri~rn ntraln 1•leurite lìbrinol>.t col ~6 ...('mpre tnmore di milza. rl qu.tlt~ talvulta. rnl 1 ~ l' l'Ili l:;, er·n. mnllu l'llnsidt>r·t>vole. ~el :lo .Ltruppu r:m rumpre,i ~lt altri ,.lr('ptococchc. i •Juali furuno inoculati nella quantitit ci i l c. c. rn peritonen con ri-ultato ne::ati,·n. "ono questi· n) tutti quelli provenienti dal pu,: l1 ) il 9n e il Il). d:t tniJer·~olos•: 1') il l fl da difterite: t/) tullt qurlti pru,·rnienti da pulruonite ; 1') il :?8. da •lro;.enterin: f) ~U-;H, dnllf' feci: y) il ;J~. dnll' c·pizozia afto,a: lt) i! :u., d:• una c:\VIa: 1) il !l:>. d:• !alle acitlo. il 36. òa lìeno e il3~. tla pohTere di $lanzl' (l ) Il ll~teouentu bo a.vuto oer~lone d'ho/art dnlt' llcttuo Jellft sorgenti.' Chdlano Nf<<o;o Taranto uno str~piOcocco n luru:hc catcno cont<>rl~, che uou lnlorblola •' l r udo. non h:l potl!re P"Pt.onizunte llnll.t ~:elat.tna. n· toa<rul.1 11 br.t.l •IUo:itl> morulato 3nchc 111 gnnde qu3ol.lta non ,, ,. mostraro ~.rur..oto n•• r•~r topo nr pt•r 11on li(h.


8'il

RICIIICfiB COV I' \IIATJYI

:.ur.u

TABPTOCOCCOJ

~ uopo rile,· 11·~ eh t' anche alcuni cl el l o e del ~· gruppo, q'aantunque inoculati in quantiLù:.urticaenlt>, tliedero taholta risultato ue~ativo . l'.u·eccl11 topolini mocolati cogli streptococclli di que:1to J.(rupp'• mor1rooo tra l e 15 !.!Ìoroi dopo l'iooculaziooe ..... enza dnre nlcun reperto Cllratteri tico; forse la loro morte era dovuta alle manapolaz10ni dt:ll' e perimento. tenolu Cfi DIO delln .=rande 11nuotita di cu ltura inocult•ta. per lo p1ù l t'.<' .. C'ltC(I l''/,. del peso de1J'n01male. ~la d'altra parte bi:-o~oa pur t·on~iderare che 1 topi ~riga in gabbia resisrono molto. nu•no de1 luaoclH, 1 quali disArn7.iatamente non si son potuti al\ere PN· accertarmi se nelle culture trovavansi prodotLi tos-;ic1. ho f •Ilo 1 ~eguenti e~perimenti : Delln parl11 supMtOl'l\ pe1·rettamente limpida, d1 una cultura 111 brudn tlt•l virulentissirno streptorocco 13 b Ilo preso con pipdLlo st~>rlliualu 0,5 c.,, , chP ilo itJo•·ulaLo nel pl"riloneu lit un topohno queglo i> mor to solo al -;• giorno "•'llUl r11pet·lo <:tli'HllOI'iSlico. Del N. L4 b ilo inocula t" nalla sL""ssa maoìt>r~ sol un lopoltno 2 c. c. con r·isultato ne~ativo. Del def>O"il•• dello prìlllfl rullura ho inoculato sotlocuLe una dose di l 1!. <·. neii'Mt><'chio di un coniglio e la st»s."S dose a un lop~oltM nPI pel'itorwo · que'\lo non ba mosh'8to alcuna olleraziOIII' e··l é "OPI'RVVl'\<:~ulo, 11 coni~lio ha fallo vedere dopo due ~otiol rlll nel '-itn d' 1noculazione un arro~siroento e un gonli•Jre, che pert'l llt'Ì !!ioroi successivi sono spar•itì.

E.•q nrilllnt'i su comyl1.

Anche an questi gli efTetLi sono treptococchr inocolal1, Laiche è possibilt-~ forne dire1·si gruppi. presso a poco corri-;pondemi a 11uell1 !!Ì.r falli 111'1 topi. 'I L•nl r e 10 que:.li per l'inuculatrone presc~~ lit>va il sat·co (.ll.'l'llonenle o la vin souocutan ea. pei coniglt mvece lw pre,celta per lo pilr que~r'ultima \·ia. t:~. qmtntlo voleva me~lio uppa·ezznre la reazhme lot:al.~ . preferiv;t il t•ounelllvo souocuLn neo del padiglionetlell'orecdrio. <~Lati \ nrii u secontln gli


aii:IRI:HI COWP\R\TI\'E sur.u STRKI'TOCClCCIII

XX5

ltifatto ono ~olo tJnesto si pre.;ta m~xlio ttd un 'tbntt<t osser,·azione, ma 10 esso le local izzazioni _:; ono anche molto più rilennti. che altrove. Del re:'I LO ho praticato spes...o anche inocalazitiDÌ nel sanhrue. e preferiva a tnl uopo una delltl •ene m a r~i nali dell'orecchio. Con uno deipiu virulenti, il9a, ho fallu anclte inocnlazioni nel ,;:ac•;o co n~ iu ot ivnle e nelle corne~'. IM pod11 e con risultato ne~ati \'O ~el 1• ~ruppo co m p~endo tuili IJUellc ... tc·eptocorchi, che hanoo dato ... t>Uicemia: la murte :;i vt•nlicavn nel periodo di l a l O ;.!corni dalla fatta moculazione: 11) Per alcuni. e son que . . ti il 9 a c cl l 3 h entrambi pruvenit•nti eia tu bercolo~• d~ll'nomo, la sellicemca si t' unta cnorulando snttocute prrfìno 0,00"- c. c. della cultura. ~ quel!t'eiTello con taio minimn quantità si è ouenuto tanto rol !l11 rruanlo n1l 13 b. si11 pure in nn sol ~ioc•no. Qul'lta ~traordinaria \ ir·uleuz.t pel 9 a fu ua me co n :-~talulu andtA ann1 fa. quamlo l' isclar; perfino mediante ~~~al· litture con un a::" infettato di 9 11 nel padcJ,tlione dell'orecchi•l .,; ebh~ .tllora morte pf>r setlict•min ro ~ J.{iorni, e tn un nltru con i~l in IJU t'Sla si verificò nppena in l~ ore. mediante l' inuculazione :\ottocutnnea di l r. r. della ste...sa cultura. Un j,Jemic:o ri. uhato ho ullt•uuto in :-eguito medmnte Ìnoculnzione in \"e Oa, anche t'OD CfU:IDlrta pÌÌI pttcnl~ di 0 . 00~ c. c. Pel' alt ro brsoJ.:nn pur rtlevnre elle 1llcuni animali hanno reshtilo a ttue~te mtoirne do~i. b) Jl.. r nll rt streplucocchi co mpres1 nncht> 10 questo gruppo. la ~('tticemia si è ottenul1 con inoculn1.ioni sottocutane" di cJIIillllità m a~~i ori , variuhili fro 0,5 e ~c. c. Sono que~ti il l ~ e l' Il (tubercolosi) e il l~ (difterite}. Il ~· ~otruppo l! rappre ...entnto dn nn !\Oio treptococco. cioi• l't'resipela ?.7, la quale. solo quando 1' stata inocnlata in vena. nella truantità di l c. c., hn cloto seuicemin;


~~li

RILEIICUF 1.0\lP \R \TI\ E ._t;t:L.I STII&PTOCOCCBl

io\&t~e que!>ta nnn .;i i.• ollt>nnta, IJnaodo la ste~:;a IJUaDlitil ,.. '>IUIJI inor·ulota .;ottocnte. HaHi a ciò una ~otn eccezione. mn 10 •JUe!ltO ,.a,o trallava-.i •J1 nn ··oni!.diO nnn mollo gro!-1-;o, e per d1 piu inrieholilo. "'"sendo o;ervitn per la l'aCroiLn del .. i~rn. l.redo •nt.tnto opportuno nportare •!U appr"s'o sucdntamente i l'isullnt• "perimo>ntali relativi n que!llO

' · i. •\) lnoculuztone sotto•·utuneu di 1 c. c. al padiglione di un 1°) Eresipela, 1 al l:!' ~ , intiltramento purulento localmente, pulmooile. - :.!•) Er~.>s ipela senza pus 3') i':rt•"ip••lo c;enze pus. t al :..l()' g., straordinnrìa mvac;ion~ d• l. faqc•olari<;. - ~') Eresipela con asce!=tsO.- 5') Eresìp~>la con asce~qo; un mese Jopo, da uua gr·and'ansn di pu!o(, 8 colollle. - fi') Eritellta, aqce~soltno; 2'1 g10r111 dopo nel pus pochH c6lorne. - i') Er1t.oma, nscessol1nu: :.!0 giorni dopo nel pus poche colonie. - 8') (Questo <'Ouìglio t:u·a p1i1 pierolo dei prPct•deull ed eraser\'ilo pel siero). Erìlema, t al 2• g., ouomu locf)lmenln con pochi cocchi, coctlti nt>l sangue con"wtnti in culture ,, uon 111 preparati. - 9') Et·e~•pela 111leo"a. asce.,solino. B) huwuloLrouc in venn orecchto di l c. c: - l') t al ;l• 1:1'·· teg,xll'ro t>d .. ma periv<'n••"'o. polmonite, enkrile, ~lhcerrua. - 2'J l.e g~t<' rlt ~~·~~ipela, , al Oo giorno. lef!giel'o tumort> id m•l~a. !lelticPnllll t'.On ..car.-o repeMo.

ot•ec:cluo -

,\t :Jo gruppo appartengono Lutti quelli (e .;o oo In mal{giol par.Le, come s1 rileva d·dla Tabella I) che. moculah nella do:.e di 4 r. c. solto la cute del padiglione dell'orecchio. hanno dato ..olamente localizzazioni, ctoc eres1peln. eritema ccl a--ce~:-.t più o meno estes1. È da notare però che questr fnlli non '' e"cludono vicendevolmente. inquaoLochl! '~pes<\O J'uresìpela e stata seguita dall'ascesso. e que:ltO quasi :.empre i• stato preceduto dall'eritema: ma


RICKRtiiK CO"P\R\IIH

-.t'til.l SIHRt•TflCclCI!III

8~7

an ra~i non mnllo mri tantu l't•n•sipPia riH· l eritema non •no statt --e~uiti dalla h(!ndu'~ minima ra•·l!olta di pus. l:eritt•mn era indicato solnmente tla un arro..;sitnt>nlo . tnh11lta , j.qltile ~CJIO per lfll'Par.:!lll.a. lunitalo a ltllla h e tensiun•· della bolla sollevala dal liqni•lo inoculato. Es,;n s1 manift•~tnva ~ià dopo 24 ure, t> in ~t-J{Uito anda\ll. grn · tlat.unentu remando lino a !'comparirll del lulln 111 :l o i giorm. ~p ....,.o irn'e ·e 'erso il ~o giot nn s'incomincin\ n n COn t3lllr6 Ull i-pe.-stmenlo fn,ifurmt• , il quale ÌU sl;'gnilCr a grailo .1 J.!rado andarn ~irr.o-.ct ivendo... i e anmenlantlo 111 pes ezz 1. tn modo tla t'll!.!~i ungerc h 1orm:1 e la gt ao«le7.La di 1111 "eme di mi~lio , di un cece o di una manduria. ì'\un mre ,-olte è ac.!adutu du• •JU6!>lO piaolo asce sn '''Il tempo ~i i• riassot hilo; ma pPr lo più t'• l'imnsltl ci rcusr~ri ll o l'cl int!ttpsulato. l u tal l~ltso. nuche tlopo un ffil.\56 hn riotulo constatare ll1 esso, Ult•dianle pln.cchirtllture, In prc~enza piit o m•·no rwtuv11le tlegli ~u·optococclu inocultti. l'n nr ro,.....im•'nto diiJu,-o n tutto l'ore ·chio, con gonfiore, prevalente nlla base . .-.d numcnto clull.t temperatura lnt:~lt• ,. t lo ,JB JU•' rn licato cunte eresipel1. \lai ho potuto ,·onl.ttare 11111 luwa netta di dL•marruziutlt', t'usi come i; descrilla tlngli autori, fra la parte aiTPlta tla eresipela e •tnella nna. u·. come dice v. LtogtJblactm, una diiTustone della ere~ip•·lll alla nura e al ùnr..o. E, ..a ··:arrtJ~la\·a .;empr~ alla radico dell'ort!ccltiu. ContpariHI J.;Ìil tlupo un giorno, ma nl ~· sior no ra.;giun,!hn l'acme. 'l'oh olta la temperatora del rorpo si è ioualzata di t" C. e anche di 1°.:) r:. l.'oreecltiu cr.1 :ùthalluto. l':1 ni male ll l a pi;.;ro uei mo\imenti. ~ ~·~.;un fatto nelle r·on~iu n live. Verso il Jo nll'~o giorno av,·en•va la guarigionl:l, in alcuni ca:;i con lieve descJitamuztOne epide1·moidale. Spe:;so. cosi come ptw lo r17


R~8

RICRRCUY. CO'IP.AR \Ttn: <;Uf.l.l !'TilBI'lOCOCCill

er11ema, si residuavn un a~r.es;;o piil o meno esteso, la comparsa del tJunle era conslnlahrl e liu tlal 3° ~ior·no. ~l'l pns ho potuto sempre I'Onstnlare ~~~ <.treptorocclu inoculati. ~; nolevoltl ancht• il raun che un'ere:.ipf'hl piuttosto pronunziata l'ho a\uta l'OD dtw streptorot~rhi hrevr, t'lUI., il :l i (dallo stereo rl1 un t'avallo) ed il :w \lini fieno); 111 entraruh1 i• rrrnaslu, come postumo nn piccolo a~:.:esso. u~l restn simili lncalizzat.iuni si sono nHt.. ll'ilte .rndll' cogli slreptoeocchi stlllit·r, m11ssìmamenle c:ol l !i f1. quando la morte dell'·lllilllale nun sr ,. verirkala lroplJO pr~sto. Fra 1 setL1ci, 'Jnello r.he llil pres.~ntato una proprie!<~ pio -~etat• p1ù uult>vole ,·. 'Ialo appunto rl 13 11. inoculato -.ouocute dell'.tùllomt•ID prirn r :.:euer<~t.ione in due gro,.,si •:onigl i. nella oospil'm\ qunntrtà rli 7.5l'. 1:. per l'uno e h.•·. 1'"1' l'altro. non diede srtticem1a. ma in,e•·e due grossi a"ccss1 quantfl un ari\nrro. Succe~sivamente col rinforzarsi elci potere selLil'o, '1116Sl<l prnprielit p1o~ene aullt'l scemando o non ebltP il telllpo di tnillllfestarsi, l' irnere i falli locali si limitarono ad una vera e•·esipela. \ parte ciò, r11u lo•·llin:lt.iune frec1uente nei senil-i è un edema emorragicu ,otlocutam•o, pronunziato massm1l\luentc .lllt• ascelle e agt'iol!uini. spesso con ruanift•sto ut~rossn mento delle glandole linfatìdle e notevole snluppo V{IOOso. l n alcuni cns1 1·ol \) tt •ruesL'(•dema era (II'OIIUIIZiali=-simo. di aspetto ~elallnosu. come quello tla carhonclrio. lnoltr.. nP;::Ii or;.~an1 interni un reperto multo frCllUente. sptlcialrnet!le cni :.eL1k1, è stato una intensa t~ongestiooe pulmonale, tnl\'olln ltmilata ad un sol lato o ad un sol tubo: rl p1tlmone. come nei topi. ma ancht• piu pronuoziatmnente, ncttuista,•a tutti i caratteri di una epat1Z7~zionc ro~-;a e perfin•> !1 prova doclmastca concordava.


RICERI~IH 1 Oli l'.\ Il AIl\ l\ Sl'GLl S'l'fili l' fOCOCCU l

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Erano f1 rquenti, 111 i::;pectal moùocnltlnt>t·ol l.ll,,iiJi infllrt• emurr.t,.:aei dei pnlnwui : •JUt:>'l• lellfleoza •li qn&tili streptocor.•·hi a •lare forol.ti etuoJ'ra~il!i può spie)!arci un fallt), da me o,.~t>rvatu Ile 'ìOLlt' . cin."· io du1• lupi ed nn ,·uniglio, pregnt, in••cnlall ~(•llo•~u t ·tne.tnlt·llle ··ol !l"· nri quali audn• nell 1 ruag •iur p:11 te dt>t ftllJ ohhi n con !alare St>llicemia, sehhette non cos1 i'o•piçu t, l'llllll' nella m:ulrt•. l'nreccltie \oh•• rni ~.-uiei 1111 eun~l:llalo itll'llf'erir.uroiìo. in •1nalrlh' c.l•o perfinu PIIH•IJagi 1 nel "'H'CIJ JWI'icanlialt· t!flll nnlt.nnlo svilui•Pn 111 ~-"o dt:Kii ~tre pl•Jt'CH't'hi inocnlali, altra voli' media~tlflile. ma i ve•IJ plun i'Ìlt>. La milu 10 tutte le sr.llaremie. ha CQ tnntenaente parlectpato nl 111nr•· ''J: ann-tr•• v:hl ••mpr!' f111 gli urgaut lltll~rrti, COllie il maj!"ÌIII rtl{'UhiOt}t!gli !;ll'~plOCllCt'liÌ Ìllll~lliHl l . \\ Ili l ~-: , ~per lo pii1. moli". 'l' •pJ'nlnl,ile, 1't1me ("cera •lì Ytnn, 1'nlte dura: l mJ,t'tln l mt ntll di que l'tlr!..rano non ruan ·:~, .1 111:1i. Ilo tJSCODil1tiC• t•h olta iu ~ l'llh'eutie rla !l ''· Ila l J /J u da l t malt.(' rer tlll1 'II IP. euurrni. Le ailel'azioni del fe,:at11, •lei ren i e dl'lle c'~tpsnle :-urrennli non hanno ~euuilo uo;t nonna. in modo ehe a•:quistauu una impurtauu piult.,-.tu :o.t>I'OIIdaria. l'iu sp~s:on. conw hanno coustut iln andte 1\l'use e l'au,ini COJ Jlllt'IIIIICl!'Cl CI'II, l w tlolalo llfl:l pl iiUUIII.Ì 11:1 t'ULPI ile Il l'liP infto7.Joni ~f'lti ·Ile .t 1 'treprorul'dti, io al··unt r.a.,t ro11 lorn U.::tt:io"' nrllcf'l,,,.,,,,. di'l l ' l!!!•' l': - 111 un rouhdto. mor tu mediante f llt•JCUiazione 'OIIlll'lllnn.-a al pacla!.!IÌOIIO cJj 1111 orecchio ali o,!i t. r. del l :J b, si eblle in thte giorni i per·· trolia nnttl' ul•• •liÌ ulcerar.tutHJ del lo plac·d\1• del l'eyer. t~urnè ho ti r.ontrato -olo in autop•ie +l'ileo-tifo nell'uom~. l ft~nu­ meni d t que-L' nt•·J ile er ano manife,-t' . ia iluraul~ \ila: l' nnimaiP, alJhatltllo S(le.-so con elevalllt•nlo termiru di 1n_.io C ed anche durant~ il collasso. un dava sog~etto a


.~!lll

llfl:RIICIU! 1:11'1 l'\ Il,\ TI\ R -.111~1.1 'liU:I'lOCOCI'Il l

fr~:~tueuti i'el al•hnuònuti •r.aridu~ din rruirh~. r,nme arcfll:l clr riso. in cui f'i, ·f•nlrtn au .. i al•lwnthnti •liploco•·rhi c· a p n-

In ti. l.)tta,.lt! feci .n·ev.. uo 1111 pronunziato pc1lt~1 o infe'lli' o. Uif.r lli ar,cachl~ per t·aso rhc•, n~lla ste,_;-<a :?aill•ia Jow lru,·:na"i uno di cpw~li nll'e•lll d.1 enterite t.la slrepto•·•w•·o !l et, IHl fu l'ioehiuso Hl! altro l'tlCllllfl!lllf~nlt' operato pel' la rm·collu del "iél'll; ctue.;tu 1unn iu ùu~> )!htl'DI per ..;ellkemia clallu ... tes~o ~lft'f\IO~nc~o. cume risultò !.la un e•inllu c:nufroutn clu:·ato 1"~1' ptu'etwilit• !!ener;tzi riii Ì, in t•ui mostrt• un potero cromogenu pruoont.iati,:-.iuao. ;\ei tn ~li H in tutti gli u1·gaui questi ..trep!IH'wehi ~i mostra\anu d ill'u~is.;imi. er.t una vera inva,iune tla lllitSt:hel'al'e pe1·sino rllus,;ulo. Qu rsi ~eulpr~ come diplo··ord1i, l'ar.r s'1ncoutran\ IJHHII'In• corta ,. tlena, in magr(inl' numtw" Ilitorno r1 llu rJellule del eunnf'lllvo: in alcuni punli, t:owo nèll'urecddo e neiiP plrH·clw dPI Pe~er esulcerate. uoudrè nellcL lllill.il, in j.(l'antli n!Ulll·l"iSI c•o,i lill:unente t> LÌ Vali fra Jurn, da dart•. nei tagli c·olu1 alt t~ol mctodu di Gram. l'apparenza di una macchia 'ioll'(to-u"cunt. \u .:he nell'interno ù.,rrli dementi i-;t.olo).!ir.i se u~ ri--con11'<1\aoo !.li frcqut:nl i, per lu più ll<'n~. ma :mche tlehulmente coloJ·ati. uuu \ulla perfino io alcune cellule eallilaMineu ùell'ure ;chio. Mt.'nu •Juestn e~ 't:\l.iune, che s'nppn1tiene :ul un cuui.·.din ur ~i,o llOI l :3 b, in uo:>suu altro ca.'o !111 visto ..:uechi in •JUPste cellule. Ila ulluno ,-it~ne uu 4n gruppo di stri?ploeocel•i. rappre,~·ntntu tlal i (piugeun). :.i (usleomielite), ~i) (pulmonito). ~li c :!ì (dissenteria) e :l:? (epiwzia afto5a}, i tpHtli, inoculati nella •Juantit1t eli l c. c. scllln la ente tlell'oreccbio, nun Iran dato Olfltlle. Jluuna parto (Jj qu~::>tJ coni1.!li. in un tempo piil o meno lontano dall'inoculnzioue, morivano di coccidio:>i. Era cu t·nL1


RIC!Rr.ttt t:oiii'AII\ 11\"R '-lft,ll '-lll~:l'tiJC:OCI'lll

X!l l

tl:'rt ltco in que,ti ,.n,i l'n.-p..(ln l•"ll'intestiu" tenuù. 'ulc.tln a pir.coli nnellt t.iauclli ~ a pateti !:Jit'-'+' • vi •i tro\".nnnu ltlCcidi 111 ~I'Orttl•l-wtll' ,firt•11tt ,.tJ .dcuu1, r.a-.o mru, anche in alwr11la:iaw mtfi,.tlta. ooncltt'• spnt o liltere. H~1'•1'imtuti in carie. CtiiiÌ ,._ grM~i l1111i. - Ili qu ti nnimnli dirò bre' e111e11te, e"POt)o,j mo~trati poco " nit•ute ricotti\ i. quantnncpte mi fo,..,i seni to in mas,imn per •tne~ti 6i•perimenti 1lcglt .tn·ptocucchi pin \Ìrulenti. Sctllu la rah.• di caYÌ;l,li \aria nranlleu.n hn inor.nlato tla l n i .:• c. c. li··ll't>tesipela ì. ,!nl !l 1( , 1lel l :J /,, ma sempre eu n 11~uhalu ne~IIIÌ\0, i: note,ule questo clsu, neanche t'un ' i "e~li creptoco·clu. 1 oltli ,)a Olvie, lo. ~loto pos...ihile rinttt•uen! l'mrt!ttour- '" nh re ca\ io: cosi tlt>l l ~ u :i c. r.. u d,•l !l7 ('t-rlinu i.:i ,.. r·. :-.nn rium~11 :--fi!IZ:t .llt·un ri~ulllllo; 1111 vu~to awe":;o, sf'guilu tla gn o~n·nn c ptli dt\ gnat·t~Hlne~ l'ollennt utm ..-nlta 1noculan•io "'lllu l t cu te 1li una "''t'nlltl.t t"lli 1 :! c. c. tlt un1 Cttllurn in hro lo dt>l ~- 12 111 prima "nernzione. Ed s :.\t a.. au.t. •lo' e fur•e pet· ,,,gioni •!t'l rlimn, ~~~ lllllltnlt OfTt ÌVOIIO JIOC,I r·e,j,lenzn nJI• lllfCZÌOIIÌ, liti IH'1'01 l' dt oucuert.' una v.. lta anche :-etti•·etnia. mecliuntt• irw,·ul.tt.iune o:tcr~utanea 1li 1,:) ~. r.. 1lt•l l ì (pulmnrl!l~') in Jlrima ~en e1117.11111e. l~ qnintli po~~1hilc •rnmatinar.., chl• t.l! vuhil co•• I'OIIIe cnl pneumococco ...i fW•:-ano a\ ere euicelllil' 111 .tlcune c n ie me :lianto -lrt>ptoco<"..ch i mollo 'irulenlt: certo però •Jue~l' iudi,·itlui 1ic•'lll\ i 1lehhonn l' ·•·l"t' molto rari nd ÌIICillllr1•r~i. 1 1nh"•i ri•ullali ne~.tli,·i nll•} Col\ li' tfeJ resto •'fii"I"Ì,ptHIÙuno l111fiÌ:>,irll(l ll tfllt>lli di altri 8UIQI'I.

Su .-ani 'l'l'rtlllentai prillCÌf'almenl~ l'ttl n ll: .;nlo in nn r t:;o, tnediante :1 r.. •· ....,llocule i JuanifP.;tit fi••mtnolll' ai gcrutali. ase ... s i tnultipli e gan~ren 1 ,, luth la rl'giune Lnl"i\1'!1-addtmlin.tlt· 11 •nurte al l ;2" ;.tJornu •~un reperto lmiLtl-


XU.t

RICF.RCHK CO )Jil'AII .\II\"E ~UGLI STilBI'TOCOCCHl

riologit·o negalivn. ln nl1r1 C'ti'Ì. sia l'lll ~~" sin col IH in plima "elltH'al,ione (a \ln.:->aua). si n•rilieò eritema. tal\ lllta segui tu da a-:c•·~so. ud u rtl'ile n ieule . lnli rw ~~~ ilu•· gro--i Lnpi. in nnu. !Ji.:tn~o. ntt~nni -olo fiemnwnt> llltldiante l'iuundnt.inuf' sollocuLant:r:l oii non ·P:ltul:t 1J1 !l tl. ,. rn un :clu·n. gl'ii!HI a ~J n,,.nnJ ) . h mor·~oo ,·on ~•·lticemin al l ~o ;;ro1 no. inw·ulln•Ìu ~olturute minima IJU tO· tit.l tlcl 17 {puhrt(lflllC) in priun gen~m1.inne. Om falla ·•~tnzio n e tla •JII~'"ti u1L111li ri,.ullnti .:u t'n\·ie. t'ani ,. gro:':;i lUp i. ,. mellrntltl a roufrnntu i l't•nllhli '[le!'Ìinentnlt nu•·rruti sui lupi e :'u r r·uni.:lr, \'Ì '' riscontra :;uhilu 111111 ~r·.tndo• Ccll'l'l~puu.Jeu/..1 n d '~Il<() o· he l rJiil \ irn· lenii i'"' •~nnigh ~i ~""" tii~t~ustr.Hi tali and1e Jll'i lupi. l'erù VÌt'f'\f.W~a alcuni han dalo Ullil [orte l'l'lLZÌone gt1rteralt' . .;t>llil't·Ol·.l, 'iU top1 e -;n oni:.!lt ui••nhl; t' tl'.dtr.l parte ukuni [litri. l' !1ono 1 pitr, han duln una t'l',l i.ÌtHit' IPt:alo piu o mrno 111"11' 1 sui I'Oilt).; t ~ nul!.t sur tupt. l ò ,., ~piegall!le pl'r la div<~r•a granù••zw dell'.t nimale, iuquautucllt' rwll' un ra~o. per U\t'I'H 1111 r"rrfr••lllù t' 111n "' <.art•ltltt'l'O tluruto lrtOI.!Uiart• rai c:oni~Jj (:j0-.:'011 C. t'. di o>llltttl':l, •:iot'· 1f,,, dt>l Jteso tlel rtll'po, tfllillllila llltl•~nlnlu ai tul'i; nell'allr11 ··a,u ,·. Ja Il'"!! n nn· el w :.aro> hh· ... e H fil c tnollo tliflicllP. Il pnh'J' rilt:f'.tre in anim.lli cosi pic!!oh e l ll'l'~'qui..,i .dcun.l po,;.;j!Jj(,.. reazinn~ lnr.alc, dtl' tt•lll lt~•d lm~,;cia di .;é :dl'nntop,.iu. !,.In' ··aùt- II!JJIOrlun an l e ~,,nfrnntnri.' i ri~ultati spet im~n­ lnll da lUI:' ullcn ult, t:on tJUelli rli altri autori. Pt•r 'IU •filo ri~uartla lotli slro>ptucocdll .;t>Lti.:i, tfllesti '0110 stati lrorati fi nora .;olu 10 ·tu,~;oli ··as1 ( Firi~ge. N k~tluier, Gnarnit•ri. .m n:oli a TtaonJ r. Liugt>J.;heim .. l\url11) pr!r par·tt· Jilwri llt.'l terr·euu t• pt>r par·te nella sali\a ùe:.!li IIOIIJini san1 o linalmt'lll<' in tliver·se spncie ùi pr•o.;t'S~ I ruorbusr. Frft !!Il strepLOt'IH'chi da me 'tudiati in geueralo st puu ùire, dtc


IIC&RCIII

C01lP~II ATI\'E SlJitl.l ST RBII'fOCOCCHl

893

quelli isolati da proces'i tulu•rcolari llt>ll'uomo i piit svanati. dei pulmoni rioe della piamPniuge, ùPI perilonl'o, delle gino: dole linfa ticlle, d~ll'~pendim~ e rlclll' o.;,..a , s1 -;ono m o~tmlt 1 piu settici. l}ue.;to fallo. rlPlla crmcomittm:a cwè tl1 un'in,. Ji~=•"nc ~trrptuwr.cltic,, tvi t•rtiCt'~<;i tllhercolan rileugu di grnnde tmpot•an7.a per potere -.pie!{are il rapido atrrelli\r:;i degli nmmnlnti •li tnher.:nlu-i \ erso la Ci ne con tutti i falli cli111ri rli una !i~>lticr•rnia. (un altre parole. '\Ì ptHrcbhe 11irt• rlle l'in(r ;;,.,,,. lrlf,,•rrAJlnt<' 11rl'/ltlri il tr rrw11 far rJr•·• olt nllu stltir.tmin da strtplurou/11, lot 'flllll• wl t'llmJil,.~s" r/rj ~IIQÌ

ÌlllniiiÌ. I'ÌJII'IIIlllrr • IJIIt'f 1flltlt/TII rlÌiiÌ€'11 1 rht (litÌ

prnpriumnrt•· ,, ,.""" il nom,· tli fi.,i (1): una t•hiam prova di ciò ,.j t. a nel c.r,.;n rlrnico, t lal 1111a Il• i"olui lo ~>tt'epto­ ~'l<'Cil 13 (v. in prinr·i pio). In quantn allo ~trep tocoeco 1'0111-!lcunernto (senrlallinn) d1 Knrlh . r.ome ho giit tlello. e,;!'o non h.t un perfNio ri!'conu·n sperimentale l' un ah:uno 1let mÌ•'Ì. \l olio ~li si an ìcina

111 \,lu tu r11nc••lw, ti& m•• ~·l•o•t.u per l'rtmo (8rllrttu~ :. p1Uh , . ltiCII. \ntt t•rol'. c1tll't i'.Jtgi r, 1~1 Xli) olia fla...,. 1.11'1 r~tll•h &apra npurtalt, lo, ~1:1 to 111 ~{11110 llaMICOI~flll('fliC lròtlhlo •In!

l'••lru•rhLl

tll 1111

IIU l'l!t't•llhl la\1)1"0

I ~IIIUfle tntdk. 1\otAmuhn(l ;\

ti , ~~~31. Q•uH'altl re rlol&llo ID>ll~rm eh~ tri[liDrU!'(hl SIA tllt'ill{t"ZIIIII' -tron.ltlrln fre<JII~III• lll'lf:l 111•

tiJtf'm1a 1!1 b«!rrolosl su U r:t-~1 lo ti ezU ka ~Oihi\Lal<• slreptorocrhJ oel ~ngur), u eh•' ad l'ua "' '.fu\'ula la f•'l•l•ro ftit.l II.LV\1 llllll •nl:t ollllt'.l"t'll/.~ fl'il 1 no~trl ri•ul · taU, che f'i<.., mrulrt! Sii ~ l.n'(lto.:acdu •·ohli 1.1.\l l>etru,uohl.:) app:!rt•n,;ooo IU ID1!110 Ylraleula, quc•ll m-rece ls.>hlt •1.\ mo MI t•ro•~l tnht•reo•hrl ~J•IrcaJIO !W la loru •!lllr ma ,-lrnleru.a e (h!l ll0lilr1l d1 1~m nt..ar 1. 11 l'ttruccltt~ si Sf'l;'l[b(!rt'IIIO al IUDI:tl d•'ron.o dt•Ua felolort> o•lat." i4JIJ•UaJtu Jt~r la 1•1>0::1 liMI• b!au rld , ..,., •lreJ>h>c:•..:chl, ~ rlalla inf~llOll" .trtpltlt'OI'~hit:ll, f" .•1 •···nota. l.t

flln<l~ dlpt!rt•ll'f'e l rbnltameuti :<1':11ur"'"" Mlh tur" run l.lltab~rrolittll. rou tlu IIIU'tohlte e.. tth·rttHit•) Il 1•r•·•~lho, ~lllhilllu •1:11 KQdl, 1!1 snlt•li'Orrt' 'IO tal,.

nltlll!Oio l C'J!l d1 tut>el'(o!Q,, ioc•J•Iflll". In JIUIIIIha Rlf a MlhTol eU···• nndtl' lo SlrumrPII 111 nna ,,,., r~~<·••HlA JIUhloli ratlono (.lrt'"C/IIltr mr./. \l"och· n .. •' t:l'fltrtrlb. (ur d w "'"'- IVu~~•tc/1., N, 7. 1!!1131 lnduUI n thlr~ iiiiJtort~uta ali•· mfellow Necuntlarat•l lrtl•rutlnlllt' llap:ll ~lfi'JlliJ(OCC hl.


X!H

ltlt:lU\CIIK C0'0'AII,\Tl\"R SUt.U StRBPTOCOCCIII

l'eresipela 7: mentre •tucJio rlell'adenite 6t]Utna, da me pos:"eclulo c clte. secondo 1l Ku t·tlt, più gli t'as:;orniglierellhe. i• un po' dive•·~o 1la come lo destwive lo Schiitz, che ne fr1 lo scopriliH'e; però rrucsta tliversitù potreltlH' "~Piegarsi tmche mediante le esperienze di altr-i autori, éhe si !'liDO Ocènpali dello stesso· ar~omenlo. cioè di ~antl e .lensen e di l'ol,;, 1 'tuali talvolta hanno ottenuto sellkemia :-;ui topi con lo stesso sLt•eptococco tlcll':\Cienite eqnion. Quanto nl lo slreptorocro 'solnLo ù:dl'ere~ipfl l a, i miei risultati dill'eriscono. speci:dmenta pel 'i. i, du quelli oli enoti lhll piu de,(!'IÌ aulort. t• supmllttt<n ùa rJut>lll dt Fl ii~gf?. v. Lingelslteim e Kurth . l)tH•sti mfalli ue!!arw dltl In slrt'ptococ•·o provunieote rlall'eresipeln sia palo~eM per top1, anzi il 1\.tt rllt ùice eire uno strepluwrcu. il quale innculato so llo culo ni topi dit suppurazione o allt·a grave malntlio. non può esser·e lo streptoco<:cll dell'eresipela . n·atu·a pnrle concordano coi miei i ri:>llllult di H.n~er, il quale ha :;perimenlnto con <:. lt•eplocorcht •leli' o>resipela multo \ irulenti, settici pet conigli: onde, pl:lr t{uello e.ùe ho dello 111 principio, è da ritencra che lo snrehllem stati an eire pei wpi . Concordano coi miei ~li esperi111cnti di llartman u. 1ro11 e le riccr·che più recenti ùt E. Fracnkel. ()nanlo agli altri gruppi non è possibile stabilire dilfereoze certe. Cosi per e,;empio dJ tre slreptocoechi della difterite uno solo. il J4. b, iii t\ mostrato mollo vintlento e pet· topi e per conigli. l cosiùtletti pioge11i. l a 4., nei miei ospel'iuJeoLi si sono muslmli mono virulenti <li tulti quelli ùell' aresrpela, fo r:;!' si erano nulu rulrnerllt~ auennati. lnJino alcuni di q11elli. cl11• v. Lin)!cisheim r·itti'M perfellameole inoot:ui 1 corti. hannn ilato inver~ una IJnalche reazione, tali :;ono il :11 (da llo ster·co di ,·uvallo} c il :Ju (ùill fieno), che sui conigli hanno Ù;1lo una cresi peln ahba-


Rlt:liRCIIP. I(UII'AR,HI\ t:: 'lt•ll 'TIIl!.l'lii(OI..Clll

~!l;)

stanza pronnn?.ial '· e il ~H o .:fi (ih-scut~ria) du.• nei topi hannn dato lot·.alm.at.ÌilllÌ ne1 puhuuut P uellu milr.n, c parccl'llit• vultr. undt~> .;ettkcmia. l)ui :1nzi rlt•hleo tl!ppiu :t.(l!iuu.wre, rhe il !l a. •tuar11lo fu ila mc r-~Jbtu, r.o i t•ome il ). "> tli Knrlll, er.1 un ~orlo streplococco. •JHDntunCJUe fo5-,t: tlolnlo di una :-traot'tltnaria virulem~n .

fttqHre&:irme rlt•llct rintleu 111. - Prolta hilmenle tutti quelli che 111.1 non il•lOII \ Ìl'll\entì, lo fumno !.!ÌÌL pt·eet>denLeiHellll', c princrpnlmeute tJireiU che lw1 du·tttu al nome •il pto).(ent. Ho .t,ratto e-emp1 ee11i. che .. j è a' ula unn spunmnea ntleQU3Ziorll' in oliCIIOi J01 tniei lrCplOCOCChi. rrn l lUe:-.11 l! il.l nnnO\ernrt• ti l'i (pnlruorule), il quale,, \(a,.~au·t, tlme l'asnl:u, IICI't•e t'Oli sèlllrarnia unu caria ed 1111 gro~so LoptJ f,:rigHJ. cd ora "''~~l! pro1lucu limilaLhsinu h•lli locali in Oli i};li. Ma ..oprallullo l c::. i tP.JWl de IJH•·,t'aucuunziune ' it•ll pronta dul ~~ ' {t uhercolnsi). l.)tr.••lo 111 'iruleuti-.imu in 'n l princ1piu. ero• n•·l ll•mo. t• t.l!t• si l'un,rrvt't per akuni nH•:;i . llt~po ,·ire•• 1111 nnn n. npl'llliAmrnte inot·ulnto in grunùi elu~• •Otlo•·utt• " in fH'I'IIonen di pìt:t•olr coui~li, 11011 ~imo­ strò piu 'rmltJnln, tanto l'ile lllt 'llllt-i. per •fucilo che Òtct' v. l.111; •l-laerru ••a IÌpr, ..tinarue 1.1 \ irule01..11. Ciò f,•ci nndtc rol l i il (diftt•nte) e col l :1 ,, (tultercolo~i). i •1uali in ,.,111 Jlrincipw ur11t ,, IIHJ•lravtuw nhha t:rnza vir·ulenti. o se).!nii n tal uopo il flll'tollo delle gmndi dosi di l( ru:;e o Pnnsrui , itu~umiuL'iando a •prrtllll'lllare •Hj.(li :Htttnitli pitr Jo-IISI't>ltihili. lnraui riu,cir 111 1.t1 mnrlo a clnre 1111 notHule e••rntlu d1 'irulenza :11 ::\ • !l 1/, l a Il e l i ": pcr!'J poco dopo Ìfl a H~\ ol «rr.a ilune ili •lln,Lalrue dtc la t'lllltu-cl originnle tli !l''· la •Jn·•le (ll'r piit 111 1111 annu si t'l'il mostrata cnrnpll'tanwn te tnuo,;ua. a, cv n nello stesso t~mpo :>ponlo nearn enl u rigua-


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lltCE II CJI I!. CO"PAJlAT IVK SUGI.I STRLPTOCOr.CTII

dn):nnt,, la \ irul~>nza. lnvecP. il 9 b. li qn;tlr era stato tla rue ~ol li'\'atn :-.11 aJ!:ll' per olio me~i n ~1 a,.;aun, aveYa pe•·duta la virulenza, nj• l'ha piil riacquislala. Ciò dimostra: l') dae gli ... treptocncclai po~;-;ono n:Hoi.llmcnl~> att~ n uarsi: e :?0 } ehe la l11ro vil'llleoza può •·ipri~tinar"i non solo artilkialrnl!nte, ma anrlae naturalmen!t•. fl l.in~eJ~Itt•ÌIJl :IIIIIIIP.tll' l'niLCOIIliZÌOlle ualuraJe. 111:\ tliCt• che '~"lltpn• i· po,-sihile ripri..:tinare :milic'ialmPntP la ,·iruIPII/.1 tJIIC~ln uun l'"'"'o .~t·•·••llare Ili fatto del l :i. d tè proVII' Il t' tlalla differi!t·. ma dt~ ', Ltn.t:t'l"laPim melle>n•hh·· fra 1 prueeni (tJIIt ti. st~,·ontlu I'JIIe't \ • don ehlu•ro :lllllllal.l.are i tnpt eon 11. 1 Il.~ t', •·. ~nltru:ute). 1 me non i> riu~··ito in nkun IHOdil rìpri ... tmare la vu·ull:'nzn· al çontr:uiu ;;~mhrava rh'es'o aml.bsl' pPnlerulo quel pic-t·olo !!rado eli potere patoHnuo. cito pus~wdnra. Hli e=-periiiH'nli sono quc~ti: ltuwulai J c. c. di litta l're~ca collura iu br odo dPI!o ~lrep­ lucocco 15 nel peritonen di un topohm l'ammala mut·tvo in 1 Riorno c·ol reperto •h pochi cocclu nel !'&n~ue. On •1ue•:t<• r~ci un'ollrn ft•esca cnllut·a in hrodo e l'inoculAi uelln !-l~!l"fl quoulillt nel perilonf'f' di uu :!' lopoliuo: ilrepet·lo eru similt>. Co~l pro"'eguii l'e"~pPrimPnlrl lìno al 1;o topolino, chu JntorÌ\'lt nl 1° gioJ'IIO. l~ontirn•nnd•l 11 'JlF:rimentare allo :.le.....o ruodu "u Rllri quntlt·n lopolint no11 ultenm piu mor·le. Del pari le iuuculaziour .tr ~rtuuli quantitu (5 c. c.) nel periloneo di pict:oli ro11igh rimft"~l'ro •-.•nza okun risultato

r n allrn chiaro l'~l·mptn eli cii! c ti ~. :n, Il tJn.lle ~~ot·­ risponùe lliiO .\(l't'fllttCOCI'I) st•ttiro tli ~ ICOiater p Gnarneri. t• lliftllt, •1uandu e~~o fu i~nlt!ot dal Ranfelit'P, ucciùova Il" envie eun Stllltceu11a: gli t'~IH'I'trne n lt dn ute fat lt iu 4 10p1 e :l ca\ ie per riprtstiname la 'in denza neanche per q ue~lo J';a::guJ DSt~ro lo ~eopo.


&ICIBCIIIt CO Xl' \R \TI\'1 SUGLf STIU:P J'OCOCCUI

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lt~l re~to. c·he la virnJ.,nm non sempre si possa tu·tifictalmeole npri ..tioar-e :rn~Yan o anchfl pro\ ato k nhe ,. l'an· .stni col diplocor.cn della ptt lmoniu~. E fr.c 'l'wlh rh!' cl!•linithamente hnn pPrduta la Yiroh·nza $Onu appunto ùa nnDOYerarc• ~ li -llèJtlneocchi ~l, ~!. :!!l, :?' e ?:i eli •[ne.. ti nutort. t:OIJ':lllt>IIU:ir,. j e rul ripri~tinat si rlella virul ·n1.1 pn~ ...otllt nnd •re r.ongmnti nlruni 1:<unltiamt>nti tnorluluJ.:iri e hiolngir'i. còml' risuha dal IJIIIIIIrn p•nt>ralt>. t:u ~ r il :1; (riai lPrrPnn) nuenualri uuu l,'l't>~~:e piu Of'lla ::.tofn. il l S (tlirt•·ritP.) tfj,,._ nutn ~ iruh'ntv. intur hrcla il hm dn ron tltlpiJ ~i to muro su, laddofe tiRpprirrn non i nturhith \a e ·h' ol tltlpu.;Ìtllr'I' DCÌU,O. Il Un, rigua•fa~nanclo la virult nz;c, ;;pit•ga 1111 gr.111Ù•' pniE'l e ct·omc)gPne, IIH'~""ll" '" :;~latina, rlov11 f,, c·nltnra >ii mw:~tm per lu ptia d'nn ln•l ros~n snlll!llÌgnu. E l'Usi p nt'P il l !i guul.1guandu in 'itul.:on1.a lw a•·qui~tuto IHlll ~oln ltt propriNn dt ~olor 11 i in t'oS!'f"ì , ma anr.ltt '11"'"' tl'llttur·hitlarf· 11 hn•do ton pr~ripit.,to nlllt:(l5n; latl•l•ht.: il I!J ortglllalt· cr e ~• è cnn~• 1\'alo erupre biaucu, ,. 111'1' l11 p t il 11011 lta tnlorhulnhl il l•rO•io, fu, rtJall•lO' i solt.urlo 1111 tlepositn grallulo n. Ila ulritnn 'n~lro l"iltWart' ~h e il !l a -nindic·atu ~:ol rig ruJagmre la 'rruleuza i i! ripr·<'~r.ntntn in piullust'l rH t'h• r.atene; lnddo'e nel perioùo non virnlcntu t>r.1 ,Jivenutu a lunglu:~.5Jme cntene. ·ome lnllnrn ... j pre .. ~>nta il 1l/1 che i· divenotn comvleltlllt!IIIC inno··uo. Lo ~lE'' .(l 'Ili P pel \ l!{ fl 111 r. 1nfronto ali :l t•ultnrn Miginale meno 'll'lllt•ntn 1!l , . (,lui 10 1orrei riwnlare l'Ire :! anni priru;l LI ctualit;'t llello ...u·,•ptoco r.o N. !l di cres•·ere in ··one t'at~>nt.: tWu .:o.;i cnslantt• :Ire io in (JDel t.e'"!'u lo rhinmat IJ.iplnrurr11.~ 1'!/''!1'1"1''~. C ,.;,·, ' unn prova dtpp!tt pl'r dnwr nleorre I{Ue~tu lliHTurganllUUo souu il punto d i \ ista morfologirn ,·ou1e uu nn oli t>


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di t•ongiuuzione fra il pnPumococco e gli ~lreJilOt'UI'r:hi. t', in r.IJ•pur-ru alla virulenza. •·orne il ~·ap o ,-ripite di nn.t :;cala tli~•·crulente. tli cui l'ultimo !!ratlino 1lolret.hc fur·e e.; t!l"tl r.1p pr~senta to da~li ·l reptm:rJt:chi hre\'"Ì.

Immunità.. teclrÌtl n~r:i =-i dividono il carnpn p••r :.piel'imn111nitit: l'm t :t J'Cl~~in .~ullu .;tndio ciel i\ÌNII t! cl ·angne. l'altra :-ulla ··nsi•ltlt•lla fa~o··ito,.i. lo mi ,.un prnpo:-lu di ..turliare il prohlemn dell'illlrnnuit:"t verso !.!li .;freptut·m•t·lti tlot nn .:ol pnnln di vi ..tfl . ,·iui• iu rapporltl allu sl n•lio 1lel ~itH"U tli ..an~m·. t'lllllPI'Iti· ~ulrt da quP:~ L u luw In qui-;tr•HH:l doli' imrnunirit puo t·SsPrr. JWI' II th:! prinr,ìpali

~art•

oru ~JIOI'imenlalmAt lle euutl'UIIutn. · \c1n i• •tuintlt mio inh•rtdimNilO discutere qui lu lt•oria tll•lh fngo•·iLusl, ~11\l't:hi• d suo fonrlatnPnLu. a 'lllilllltl p li l'. t' • illu.;nf'in. lnnant.i tutto non cacle dubbio dte In fagod-

tosc i· 110 fatto p11r.tlllt'lllt! '"''OD lario. Per \Crn, """ innt•nliltmo. p. ~'. ~oun··utane·uuentf'. in punai cc•r -ri~r){HIIlt•ntc eli uno :;te".:o animale, 11~11ali •Jnantitit di 111111 ,.lrt!plot•necn 'irulentis,imu ,. di nn alltn inno·u(\. Ht ciO\ t' ,j i• inn,· ulntn lu "lrr>pt••c·ocro \i m lene j~-.imo <:c 'erilka lì n da prinl'ipin, t•io• pnma aut·nrn elce ,j fnsse potuto .;tahilin• :•1cn rw inuni,.:rat.iorH~ tli fpm•oc·iti. una c·apuh mollipli~.tziunn cl t" i m ice nr:!:tiiÌ•IIIÌ iuocul.lli; al ,•nnt:;triu nes,llna le tlll\ l' i· ,;tntn inu~ulr. t n lo , treptoi'oCc•• innot'no. l)ué'h• falltl fon· tlatnl'lllnle. in cni ,j clcnw..tm r.o111e la fa!.!ucitosi llllO ha nulltl tht \P.dt•le t'oli lo .-\il uppu u meno tiei h;tlteri nei 1•::, uti , ;,enti nnn può "~'t'co dt>rnolitn Ja a!run altro c:-;perilllèlllu . pec· quanto in• "~IIIISI\Inente escn~tlato. Cou l'iù n o11 in te11d u tll1gl\l'l' il [alto t :ltc·~so di'Ili! fa,4"u llilo!li: in lullo le iul'ezioni da sl reptocoCllO questa Ili Otì


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t n 1 111 1111 du mollo d1iato, t• 1'11'1 nt•ll'eresipela. t•nuw nelle 111 jiOralJOui 'perimt~otalmenlc Jlrmlollt•, nuuchi· uellc ~ 1·u 1 cc•rnie d· tt•t1nmate tlallc \ .Jrieto~ \Ìrnlcnti~~ittH' . emprc ,~ poli ri d1re J 1ppertullo i• Jitcih· ritrcl\ .u·e r~:~tlule multili r.u nt ~ueuti treptMncrhi. Nnu mi ~elllhru d'•mportan;,a. e'"t•nr.inl~ il decidet·A, ~e empre 111 cpu.::;ti ca.;i l~ rellult• :.iann ,tal•! ~li n~gressMi. uv~ ero 1 ltallel'i: c certo perù che non •~tn• vultc .-.nnn le Ct•lluiP, elte ne tleht.onu n'eulire il tnagg•ur 1lnnuo. spe--so infaui i lrueorslJ :;j mo,ll'.lflo iu tal modn ~rl!miti ,Jj bnllen . ··he 1lella eellu!n nppcllll SI ·, 6tle il nudeo. 1>1 lJUt',lo fati n ho •t''l!lllJIÌ helll itut nf.'! lle setlicernie prodolle •Ìa1 :'\. !) n f>. l :l b. •tu i no..:li Ul'j.'ll111 iutt>rui ~:li "treplu•·u...-ld ~e ual mmo stare ron p•·elt•l en1.a nello rellnk. non sohuuente i11 quelle lihere (leuc<J(\Ili) , mu andw 111 '111011•• l'nùoteliali, dfli va~i ,·,M•. IJuesta llistrihnziOntl un,.; li :;lreplorocclli lll'Ì lr,suli \1\ Oli li ì• un allrll fallo, ~:Ile 11 rM vir.ma an rora piu •.: diplul'lll't'O clel1.1 pulmunite. ",unnti'l alla lturia !lt:l siernJ il HIJ~P.I'1 il lfllale i• stato l'unico che l nhbia trallato nell'ere,ipda , parla ••:.:iP-DI.ialuu•tlll• d ll'immun it:\ ncq111"ita. cou.;ideru udo il t:onit~lill come nn nnunale a ol ut .rn~'nte riceui\o: ègli r1uindi hn 'tud'nt.. il t nodo tll tu111por1 aN del l o=-trep to•·ocro, i,ui;\lo dall'eresi pela. nel 1r.:J'U tl1 C(JrtJ!!Ii ìmu•uniu:ui o in •tuellu tii r.unigl i nou irnmuniu.ati, senza por tue ot o •·ho •pu·:.ti a loro \ olta po,onu e:, ...ere vari.nnentc: ricellivi. c llt'rlinu uaturnlmente irn-

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t.,tuestn q•te-Lione ùell'imllllllu/,i naturale 111 rapporto cuu lo tudio tlel -.itJI'fl In lratlutu -,ulo llu 1\ nhe e Pnnsmi. p•~rò COI( II tre!Jiococchi tld gruppo del dipluctiCCII' 1me1/lutudat lo l'Ilo "tudutll ·~on una parte dei miei stn~plococciJJ, e proprillmente COl~ l {pus), G (eres1pela). !l , l ~ e 13 (tubercolosi), l i 11 e l t u(di fler1Le), 17 (pul mouite), 22 (der·ivnto dtll diplotocctu pnt•tononiae),29 (feci diort·oic!Je) e 30 (foci sane).


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IICIRCIII COnARAllVI SUl,LI STREI•TOCOCI'Ill

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Per •luP.~te rir.erche mi ,;on 'ervito esrln<.ivameote del · iero di rooiglio. (l ,;an:me era raccnlto. ron tnllt' le CMllele. dell'asep-.i. dall".uteria .linea estPrna. in tre gro,.si tubi ~teri­ JilZati, rhe itnrnediatamentP dopo erano me-.s• in camera •ti ~htnrcin.

Tr.t-t•orst! 6 n 18, ore il siero, ..epurato!\i tlnl grumo. rrn ,eNILO in piccolt tubi ,t retti :.lerilizzati. rhe "' con;;ervavaoo nl ma im•• per altre U ore a ba'sa remperalnra. Co:>t •l s1ern. di,enuto perreuam~>nte limp1dC1, er:~ clistrihnito mediante onn pipena tenlia:tta. in altr1 -.imi li piccoli tubi nella quaotiti1 di O,;; ~r. per CÌ:l~cuno: tJile:-li fOrano quindi per fellamenle c:hm•i. affinP d'impedirP l'evnporazillne. l.n ~Pminu per In più t' ,;taln rattrt immedinLameniP tlopoj u·rume pPrt\ non tolll 1 tuhi er·tmo utillzznti. cosi talvolta l'e perimeuto et·a t·tpeLulo sn di uno ~~e~"o slM·o, conservato l"'' alrnni giorni n hnssa temperatura . 1',-r la :;emina mi servi\ n di un'ansu e~attamPn le valut:\la. en motln ~'~•• la ··ulturn in brodo •la e~sa pre,n rorruipondeva a IJ ,ttO~ r.. m,,.. fJna.-.i st>mpre per o).: ni streptococeo ho -;pt>ri· mentnto ronlernporaneamente sia ron J.!rand~ sia con p rerol~t qunnllt.l. L'innesto delln ;,(r:llllle IJIHinlità era ratto drretlnmenttl cun un'ansa di una rre~ra I'Uiltlr3 in brodo: Oll606\'3 la l'ic•·ol,, •l'lllOiità diluencJ,, una J,lrand'an~n di qua· ta cultnnl in un nltro tubo di breHio P prendendo dr questa diluizione per la -emiri.' una stessa pict·ola nn~a valurata t•er magi.!i or prerisione qna,j -.empre sono state raue prastre di ,.ontrullu delle quantità mne"tate. mas,.imc delle pirrole. Inoltre. immerliatamente dopo inne,.t:ui, faceva pinstrf' eia c•ucun tnho di "iero. con la •1uantità corri-.pondentt> a 0.004 cm.c., tl poi ,.;uccessivameole, in tempi determinati. qu.,~te pin~trt> erano ripetole con la ~lessa qnanlllft di cultura in &it~ro: nnde i dnti numericr delle colonie nelln tnb. 111. u co·


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HICJU\GtTB COM I'AilATH':& ~U(}LI STR.&PTOCOCClU

mmciare dalla rolonna O a quefla'di n ore, sono da rifet·irsi sempre alla :;nddeun quantità d t O,OOi. cm.c. della cultura in siero. È snper•Ouo aggiun~ere che la cultura.. pt•ima di procedere alla preparazionl' della piastra, era esallamente rimescolat:L. l tubi di ,;rer·o, appena dopo rnnestati e hen chiusi, e per tntta h durata della ricerca erano tenuti in Arsonwnl a

aH', 3 c l n tulle tftte~te lll ie r·icerche uo dato mas ·ima imporLnnza principalmente a due fatti, che il siero. fossP perfett:unPnt e limpido e cbe le culture rosse1·o conservate ~·o­ stan teruenLe. anche durante la preparazione ùelle piastrf', alla !:te ...sa T tlell'animale. cioe a 39", 3 c. 'olo una parte !legli .streptococcbi sperimentati nel sier·o l'i erano dimo..,Lrati virniPnti, e fra questi qualcuuo, il ~. 9 n. virulentis:;imo: su questo ho moltiplicato le prove. ni !Juelli non virulenti il N. l solamente uon 1\ ct·escitHo. huldove i '\. l i- u. 1-; , ~?, 2n e ~O sono cresciut• anche in piccola fJUnntitit: che que~ti veramenle non fossero vrrulent• fu pro,·n to ancora una volta col ii. ~2. il qu:Jle. t[Unntnnque fosse crescintn sia colln grande sja colla pic:rola qnanLità, inoculnto iu ,·ena del coniglio, nel sier·o del quale fu sperimenlnto, non diede alcun risultato. Il N. 6, r.he ~ì er;t mostrato poco virulento, ò cresciut o solo inne,::audune •tna ~r;t nd e quantità, mentre la piccola tJnan · liti• nou l~ t'I'Psciutn all'utto: 'iccho in certo modo corri sponderebbe. l :'\. ·12. J:l ~ l~·. c lt ~ erano vi rulenti io ~rande •Juaolllà, sotto giù cre~crut i ueg l'innesti ratti cun piccola qunntitil. Del ~. U a bo sperimentato con tre cuhut·e. le quali dapprima emht·avano ayere una diversa virulenza, ma in seguito si ~o u trovate Lulte ugualmente virulente: quella


IIICEIICIIE CO"PA R \TI\ E ~Lf,l.J STRl.I'10COI CHI

i nd ll~ata

90i

nella tah. Ili con •• corn~i'onde alla culturn on,::mall', da me isolata Ci l't'tl due anni r11 e COtl!'t'rVata 111 lahoratnrro n'lt'J,:mtt• tDIIt>~t• perro•lil'l :;u .rgar u 111 !!eia· ti na: IJU!IIIa !legnata con • r·or·rrspoude nlln stessa nlllura mocnlala suct:hSi\ nmente con qutntit:t ,Jeae~ct:nlt nttraver~o :i roo i~li: inline 1:\ cultura, rnilicala :.emphcementf.l eoo ~~ ''• ~ ~tala utteont:r con lo ..tesso metudu medrantt• moculazivne auraver 'o 7 t•d anche H t'Onigli. EbhPne. quan· fOO IJRf> fo~s~ :-lato da Ultimo provalll dte IJ06Sle tre CUltUre &\'evaoo tutte la ste' a viru1Pn7.a. io m<Kio 1la poter l' sere c•msiderate com" unii ,oJa ed j,lonlll'll cultura. • fiSUJlatJ ntteouti nej!IÌ p.;perllnt>nlt 111 ,if't'fl ~OliO ~1\IIÌ la)\ oltll differe nti e th ultimo anl'lre contrarlillort: IJnesw fano poarehiH• dipt'tllleru per· parli• tlallu rnu;:oale distrr buzinoP. dP~Ii ..;trcptor.orrhi n•·l ~iern. pt•r· parte da rhe la tlaantrt • det gerrui rnnl·~tau non j;, rllrs•·ita sempre In llessa. SitTatli incooveoienlr, pm a\entlo pre:-e tutte le po ~thrli rautPie. non ,, po,,011o tll'l tutto :.nt•t•rnrr. mas· ,.jme trattao•lo:-i di micr•lr~ani.;mi rume ·!li .-trepto,·ocdri. Ilo sperimentato •tue, tn ' !111 uel 11iero eli I l roniglt: ~el iero di 2 ··nni~h. Il e l . non t •-re.;cima ne la llrnntlt! ni In pict•oln quanti la: in nn o, il l V. •' crt>~w i uta solo una di due "\-:lrtela ~perrmcntnte. ma in gronde non in pir.cola quantità; nei sieri di :1 ultri ronirili (1. \'III e X) ooo ti cr·esciULa In piccola quantita; nt>l siero di un altro coni.!! io. rl \l\ . una varietil ,, cre.:;riuta cosi in pireola, rome in grande qurmtitil, ladtlove un'alu·n rif'lle tre Yarieta in pit·rola quanliti• non •\ aiTallo cresciuta: linalmente net si~>ri di i. altri conigli (V I , \Il , IX e \1 ) son ere cinte Nl~l le grandi che le p1ccole ltnaotuà. Vediamo ora in che r.orwpondenza si trovano questi


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IHCARl: ll l

CO.PARATt\'h; .,t;Gil STREPTOCOCCRI

var i risullali ~·•gli e,.pertmeaui fana ... u).:lt aotru.tll, dai I}Uali furono traLLt i vari s1eri : 1' Nel IJI'tmo caso. cioè del Il e \" conij.!lio lliso~na faa·e una di.-:IIDZtone: '') Il \ . nel :.iero del filiale non era cre~CIItLa nè lu grande nè la !Jiccola 'luantiLa. inoculato con grande •tuanltla, e morto althastunza pre~to. ctOt' dopo ~ giorni. tb sellacemia: b) l i Il invece, il :-iero del qnal& avev11 fatto crescert• $Oio In ~-:raodr tJuantita di 9 a. ino•·ulato ron 1.1 :;te:.sa gronde iJUunti!U, è morto anche uhbastauza mpiduJUeote, l'IO~ dopo ~ giorni. tli :~etttcemra; i' l..1 '',metà. ~be .nue,.L:\11 in gra nde ljUllUtila llt'l .. lel'o del l\ cuniglio era cresciuta. sebbeu~ lentamente. lw nmmau.atu invece rapidamente. r.ioé io ~ gìoi'Oi, con selliremia lo ,Le:-;.,o coni~ lto ; !lo TI couiglio l , iuoculalCl (::o llocutaneamenttl) con la ~rande quantità. r.b'era abba .. tnnza rapitlarnentt· rre,;ciuta nel suo telu. •·• mor1o to :! g10rn1, ma ~on reperto uegaLiro. li X. inoculato con la pi.;cnla •Juanlità, che oou era cresciuta nel -,uu stertl, nel fallo uon e rnorlo; 4-u Il !l a ••. che non ot·a cresciuto io piccola quanlllà nel su•ro ùel e·oni:tlio \1\ , non lo ha nmmaualo : 5° 'i el \ l coni;.:lto fu touculata nua quanttl.t medta. eh& ammazzò con sellicemia al 4" gtorno. ctoc ahha,taoza lardi. ~el sie1 o dt c1ue,.,to coni~otl i<• t-rano ct>rtament~ cr,sciute l<t graodc•..e la p11:cola qtulltlita ; però dal I'ISUILulo delle piastrenon si può dtre prectsnwente se la ~re"cen~a fu leuta o raptda. l\ el ster·o dell' ~l e·untglio la p teco la ttuantita era cre'\Ctutn in 48 ore. ed. inoe·nlatn. h.t ammazwlo ti eoniglio nello :~tes'o tempo cun .;ettic~mia. Risulra da cr ues~a rapida rtvtsLa che solo tn poch1 .::asi SJ può parlare di una perfetta "oncot·danza fra il modo di compor·ta1·,;j del siero di sangue, come mezzo nutritivo per


lliCUCHE COli P \IIATI\'1

~UI~II STIIIPToCOCClll

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un dato strt•p:ococru. e la rec1lli' ·là pet lo ~te:; so dell'animale, donde p1 tlVÌI'Ile 11 ~iero. l ra:~i di tltscordanza si sono Yerificat• principalrnente m tpte,.,tu .;eoso, rl1e il ~lt'I"O fuori dr• ra.ti /Il mtglio rrtsctrt!, eire non tlrntro i casi. Però nella st>r it'. a l1ba~lu oza este:.a, di esperimenti talll col viruleutl..tmo ~ . 9 11 c't• un e... empio, 11 ctuale mo,trer<:hhe che la 11rupriel;1 rnieruhidJa del siero ~ra piu grande. che non •1uella Jd s.m~ue rin·ulanlt'.. F.pperò, wn,itleraUtlo l'io-..it•me tlei ri:)ullati dn me ollcUDII non ,.j puu ne~·•rt• r.lte «JIIdla teoria, la •tualt~ melle In rag1one dell'11nmun1tu nat0111le nella propriet.'• microlrietlin del ~1ero dvi ~anRue, pel(li ~lreptocot'l'lli in ~enernle e t'penmentu odu 'o C(lni)zli. nun tro\a ·'PPOJ!Jo:Ìo. È cetll) che non "' ~tareltt.e pululo \élllle a questa concln ione, ~e &i r••s~ero !alli puchi e.perimenti. Per nro rtu • d•·• llllt'l ~-p~runPnti, i qu.tli per dippii't fuwno taUt nello ~tes . .H II'IDP't, tnost rano lrde una perfetta corri,pondP.nza IJ·a il ri~ultato "ttennlv in ~iern e quello suiJ'amm t le. che, ,l' Jo,~·· ro 'tali ;;Il unici, In teot-ia del :-iero, nella •liU:'llliiiOf' dt•ll'inununitu 1111turale, per:parte mia non nvrehhe polulo .tt"ere un migltor rootrtbuto. I due esperimenti. cu1 auP-nnu. rivuard:111o nppuni!J 1 CODlJ(Ii \ e "XI: n ~l !iÌero dl•ll'uno la (llti!ola qunntit~t d1 !l r( non cresceYn, ., difallo J' ÌIIOCII IattOTIU 111 \"CDi\ dPJia <~tesl\a 1100 ha amlll8tzalO: Ili'l "i ero dell' Xl con i~lto mvere la stessa piccola quantita e1.1 cre-sciuta 111 due g•orni, e •tue:.ltl, IOOculala io vena. h\l_del pari amrua1.1.ato in due giot'lli: la corrispoudenza, rom~ \ ~dcsi. non pole\ cl es et·c pio perrt!Ha. Ho cercato anche tl1 e nmiJ1ar~ la p:-oprieta microhicida del ~iero di ~nn:.: ue di an imnl1 immun1zzatì. fortunatamente 1 tent.1l1\ 1 fatti sotto t.ll ri~uarJo non sono rio etti,


f) IO

RICf.IICHI COUAII.\TIV E s UGU <;TRJWIOCOCC8t

e la ragione sta tn, •·iò che è molto difticde polor olleut>n• uu'immuniWUtone dei ron1~ll contro ~li " trept~ occh1 •:ercni d' immtllttuare due ~or•·ossi coni;.(! i inoculando :ul e~ ..;, l'~'":; 'flurnt ~''U"·'~iri, parte in perìloneo e parlts ..otLocute, l ;) -~ 0 cc. tli una roltura in brodo filtrata, per fillrn ChamlJerlauù. di !l a. tJuestt roni;li lre me:.i prtrua :n···var.o rt3ststtlo alla tnoruhtztone l'uno ili 5 cc. del ;;\. t:> in perito neo. l .litro dt :) re. del ~. 9 a... 5otlorule. Le morulazton t della culturt' filtrate furono da entrambi sopportate ,.enza tlcun,, reazwne. Uopo 15 g101 n• dall'nllima inocula1.iono tlell•• cullut't: liltrale. tnlrodussi tn veua dell'un11 328:)0 gt>rmi di 9 o: IIJ(Jri dopo 6 ~iornt ··on ,.,mticrnll.t. l)opu lo sleS'ltl lrrup11 2350 germi di !) Il, iOOI'Ufali rtel :,an).(ne fl ell'nltro •·oniglw. furono bene sopportati; nllnrn ùopo nItri l ii giorni nE> inoculni una quantitù tripla, e non <•llennt alcuna renione. ~ el siero, preso llopo •~• n- a 211 ~iorni tlr. crue;;t' ullima inoculnzione. crebbero invece eo . . i la gc ande rhe la pt ct~ola quanti tu di 9 tl. laddovt> la varieti! Il a"' crellhe solo medionte innesto di grandf' •IUilllt it;~. Uopn altri l O ginrn • inocula t :~olloco te ali n ,Le:;,o coniglio l c c nel ~ . ì: CJuesto, ).(i a m altri coni ~tl i uvra tiato un· inlen.;a ere,ipela. qut tnvece d&ede -.olo eruerna ..;e~ui to da piccolo a.~·· es ·o. l nfine. dopo altri ~O gioroi, 'luestu ronirtlio, rhr. sembran godes~e d1 una certa tmmun tta. IJUBntuOc[ne 11011 c~nmpro,·a ta da)!h e~periruenti :-ìul sieru. mor1 111 :l gwrnt clt ,cLttcl'mia per l tnoenlazinne sollocutanea di 11 . 1 1'.c. del ;',. l :1 b. virulento come il !l n e proventenle .t nch e-,'o dn tuhert'Oio,, umana. Nt-1 sit>ro di un terw coniglio l<~ pictola •tnanlltà di ,fl n non t•rehhe aiTallo, In. grande solo dopo 4 giornt . e tl ifauo 31 JiUO ~ermi dello ~ tesso !1 a. inoculati in vena . non tlie· dero renzione: l' tnocnlltztone sottocutane.t di ·t c.c. del-


IU31CHI CO\IPARATIVK SIJtìl,l STRIPTOCOI'CRl

!l11

l'eres•pela i, falla dopo IO ~iorn1 . diede -.ulo eritema. ,eJtullo da piccolo a.;ce3so. Semhr:wa che que:;to coni~!lio J:ode se di una certa immunit!1; ma. dopo altri ~O ~iorni. inoculato AOttocute con 0.1 c.c. di l :3 /J, mori io 6 giorni di setllcemia. Due 1ltri con i~!li, che ave,·ano rir.evnto souucullmenmente l'nno i ,5 c.e. e l'altro i. c.c. di l :1 Cl ripon.wdoue "o lo due vas11 nsces.. 1. inoculati dopo trt.! m~:-.i pure ~ottocute ron O, l c.c. di l :1 b, morirono ahhastan7.rt r.,pidnmente. ciui• ID 'J-3 giornt di ...ukemia. lo•ìne tre altri coni:!li. :.:ii• inuculnti C(lO l c.c. sotlornte del N. t\. rtJIIlrtandoue ,.olo eritema seguito da piccolo ascesso, e pni. tlopo ~O !.!Ìorni . d~l pon col ~ . 7, chE' diede intensa ere:.ipela, mor•rono io \ a 7 giornt per l'moculazione llOttoc•JIIutea di O, l c.c. di 13 il, fntta cir·Cil 1111 mese dopo l'ult ima inocnla1.ione. fti,.uhn da!-!li e... per imentt qui sopra ripol'tnti. che, ~·orna fu ~iii cnn tota:c tÌa Fehleisen nt>ll'er•'~ipe l.l dell' uomo ~~ prioc1p:1lraente da Ro~er in quella ..;pel'imeutale dP.I roni~ho , i• po-sihilt> impartire nna certa limitata immunitit ni r.ontJJii ..in contro lo ..:treptocor•·o òdl'ere·dpela <;Ìa contro 1 mie1 v•rult!ntis.,inu : si pomt for~e nnchP concludere che ,1 leun1 llrepiOCOCClJÌ pOSSODO conrerire BJI'animaJe, CUi Sl(lno stllli ue.·es,ivamen:e inoco lali , unn t(d fl'wlt immunita dell'uno contro l'altro; ma. che si pos~a imp·trtire nn' immunità 111 sul11trt <"nntro glt streptocoechi, per ora deve e.;cluder i: nlmeno io. ~"oi metodi ..uindicntJ. uoo ~ono riusr.ito ad ottener! a.


9 12

IIIO ERC RF COII' ARA.TlVE <iUG U STREPTOCOCCni

OONOLUSIONl . \el cor~u di 4ue~tt m1e1 studi ho a-çuto forLUnalnmeote occas10ne di rac•·o;:liere, t•on por.he ecr.ez.toni, lotti 1 ltpt già t.l~>,cri lLi ùi ::.lreptococchi. \ello studio comparati\·o di e:>"'• eseguito nelle ptù ~va­ riak condizioni. mi i.· perme,.so non solamente Ji confermare molte o~..:erv.•zioni dt altri nutol'l, ma aorlte dt perfezionnl'le e rood1ficarle in parecchi riguar.li . L'tnsieme clelle ùtvt-t·se specie racrolte e delle vo rielil. at·ttficiulment.e ottenute. preseuttl un quadro molto ricco con lnlli i passagr:i possthtl t da 1111 tipo nll'nllru; e naturalmMle la f'ornw.:imu• d1 !friWH t· dtrmttttt lantu pitì difficile. () unnto at s1n~oli caratteri, che ~ono serviti olia differt'llziaztone dd~lt :>treptoeocrlti, •luelli. che risultano dnl luro modo dt •~omportar;:;t nl'lle culture, nei prilllt tcmpt dello "ludio IJauenolo,.;ico foruno nLPnoti ::.uflicienti a far dbtin~oere lo Strt•plorQrCIU rry'ii11elato.t •· In Streptocc,cctt.~ pyogm.-a, pero presto fu llimostralo. chP le d11Terenze scabiltle non erano co~tanti. Uhimameute nei due laçuri di v. Liogel:;beim e di 1\orth fu datu nuovamente una grande im!JOrlanza ai ca ratteri cullUt'tlli. princtpnlmeute a 11oelli delle cullo:-e 10 brodo. lo ho potuto constatare clte 1111este llistinzionL stahilite dui suddetti nulori, hanno un vnlore molw relaLi\O; e non .•d prt'stnllo cuml' cm·attn·1 a.wìOluti pt•r la rlifferm;ia::iouP lltr•· proJ1ril'[o de!Jli .vtre1'lt'corc/t& nPllt• r~tlture, come ti putere di ridu1.ione, la ··ooguln1.iooe del laue, la crescenzn in diverse tempemLure. uei sicrt. sull e patate, ecc. nemmmo si IWhO


RICKRCHit CO!lP ~1\ A TI\'Ii '-l!l.l.. t STIIEI'1 Ot:OCClll

Il':l r1

mrutrat~ lwauoli. Relativamente mi~lhri dali SI hanno dal dirtrso gratin dr aridifica:iont nei mt.::i rontmrnti :urcheri (stero dt lallt>, :~gar con zucchero di tnn), e innanzi lutto dal , 1rrt di l'i!Jm' nta:io~tt. cui ~i puù {tJI'.\t aygiunyi'Tt l11 du10 rata ,fetltt r·rt11liw. ( Kurth). )leglio olllWfiJ Un Cet·to a~~I'UJ.IfHLinenlll de,.:li slreplOt:Ot:clti ~ lecito "Lttlulirlu g•a sui t·arallert mu1 folo,.:tct, Sfrt?ltoctll'cru br errs t:f lmry1u dì Y. Lmgef:..beim: talt• dr~tw.:ron•· Jll'rÌI n1»1 drr:·~,,.,, Ìtllt:1>fl in IJic.tl Sttl u IIMmluto, rJ,. t1d t'liSti tuol d11rr q1u.st' \ . l'r-r vern al priuw d1 que::.li due gruppi appartengono anche ... tr~piOcocchi, che. p••r ,Ji,l'ol r~ di un forte pn1t'r& pHugeuo, ~i n\\ icJDano ÌO\ ece più 1l ,e,·ondo ~ruppo; e tlall'ullra. tr., gli ::.treptoco~.:dli lttnjtthl ...c IH' lrorono nlcunt, allreuootu ..apt•oliti, •Jnanlo in .:t•ueralt~ i cotlt; inoltre tra rl pnmo ,, il -.et'tlnùo gruppo :.i tr·ovtuiu :;tnùi inl(~ t·meclr. 1\thla il potere pato~t·uo. lo ,1\lllìo !lpel'irut>ntnle del qunle fi o dal IH'IMÌ}lio fece «luhitir;: earalleri dtffert-nziali frn lo t rèp l~cct• ti ••ll'.:r~.;ipd t e •1n~llu pioyt•no. In sè;.:niln ~~ fu un11 r~1.ione llegli .• utori p~r dirmhlrare l'incostant• di '111 ·•lo caruuerl'. fondalo sull.t 'iruleuza. lJa uhimu, '. Lint(lllshetna e 1\ urtla Yo.diono tli nnuvu dare imporlt~DZil ad e" •J, ;.,,~lt'll!.!ntlo cltè lo streplor.oc,·u dell' t:r\•,rpela non ha puw r~ p.tlO~CIIO pei Lopr. I mit•t ,..~pt rinmui inrrct' tliuwtrallo dw w· JI"Ò are-rt' ''no (cn·li$~'11/1(1. 1\l'luli' .unente piò assicurato, set·ondfl ;.!li autora. sembrerel•l•e il \alure de~li ~spt>rimt.!nll ,u~lt animali coo lo 1treptoco ·co dell'adenite degli equini tScluill) e con lo Strtptococcu ''"tgl&maal•t.s dell.t ~carlallina ( 1\urlh) ; pero ti prww w i 111 iri t•spn·imentt twn /m pn~mtatu tm putrr, pall'!fiiW ~~~~·cifir" nel senso drllo Scl11tt~, t• col :.;ecunùu non lto avuto oeca,.iune d1 fare esperimenlt. Iuvel'n piu \OILe ho potuto constatare l'esistenza tli streplococ.:hi virulentis,;imi,


lll'

ltlt:~RI:IlK t:OVPAliATI\.E SUGJ.t STRKPTOCOI:CHI

i qunli linora non eraoo sla.lt trorati , cbe so lo eccrzionalmente. (het'IIÌ ,w•m/lro cht formmo un ymppo nat1trlll,. contrmlutlllto 1lOll snln drllla yrantlt rù·ulr11:n, t dnlla propriwi di {flrmarr. tal colta corte rattut', ma mtche dal {orr~> J>Ott•rr di pigm,.nrar.~i.

llireotlo che tamo i caratteri morfologici c culturali , quanto i risultati sperimentali ottenuti sugli animali roo gli ~trl'ptoeocchi d('ll' ere~ip~la, del pus, della difterite, delh polmonite, ccc. non :;on tali da permettere nna distim:ione frn loro, io non tntendo :>ent.'altro concludere che qn<'sll ,.u·eptococclll. specie l' eryslpelatù e Il JIIJ09ei!P.), 'tnnn' proprio tdt>Oitci anche su ll 'uomo; In pt·ova dit·etln, cio•· l't>spertmento cornparntn·n sull'uomo ~te:.so. potrebbe ~olam ente ri~ohere uua tale truestione . .\è d' allra parte po-'l'Ono l'$sere cousideruLi come pt·ovn certa a favore dell'itlontilà quegli "''empi. l'Ile pur da parecchi an~ori furono intltcati c· om(l det·i-.tvc 111 l(lle:;t.) ri}(uartln, - accenno a quei r.:~c;i, iu rui Vtlrit pro1·e~sì. anatomicameotP diverlli, si :-ono iuònvntt ~ullo ::.tesl'll tndtYidno. un'e,·esipela, p. es. "' era complic.1ta Cl) n un proci'~su supput ativu o con pulmoutte; principnlmenle perchi· in ~eneralt! m:~oca 10 tfll8;:;lt ca,-c nn ('OIIlpleto s. tUllltl C\llll para t 1vo de).d i streptococehi troYati,.i m%• aiTezioni cornhinatP. e.t an~tomtcarueote Jiver·se. E ùt•l restn moltl' voltt> ,, l~:l l'o•·ra~couu d'isolare dallo !'lesso Indi\ uluo e nt>lla o;te.;..;a ;Jill>zione streptoco,·chi con llrverse propneta rulturnli . morfologirhe e sperimentali. ~on potPntlo ncrettare, per lP ra..:ioni gii1 •li:;c:thSf', i gruppi . . tahiltti da v. Ltn~elshe cm e da 1\urth, e riguardando i ri,ultnti dellP mie ricerche e qut>lli ottenuti da luw"E e P \NSII\1 ~ol lJiplncorcus pneumortiae, credo po ~si­ t, il~ trarrmre le '>eguenti linee fondnmentali di una classtlknzione più naturale degli su·eplllcocchi:


l.

Streptocooohi corti e&profi.tici. '' II'IIIJ'''raLorll llft..t<$a

u tt'lll/ll'l'ntt"·a altll

(FP.ci ed amhtt•tlle eslemo)

(Muco-,P. dt• Ila bocca e delle vie aer Pr) Il.

Streptococchi lunghi non virulenti. '1 nco:m della hoccn ( ~ l'll "e e Pansini)

Feci per· e,-. ~lrt>ptococc u ,; .·ull ~rncllt s

trl .

-

Btreptocooohi lunghi p&togeni Ere~ipel.l, :ouppurazioot>.

"puto di,pneumonilici l' n~uruonia. •lirl:.ria, ,~arlattina, el' c. 1\ rn'e e Pan,i ni l

n·. Btreptocoochi corti eminentemente infettivi . l'uhercoltlst ecc. (lliplowccu:; P' O;!eoe-.)

Poeomoottl! (lliploco..:•·us pneumooral')

E t't!rtu dte i primi streplococchi. liloj.teneticamenl•' ron,iÙ••rati, . ouu tali cor ti, e che hunno vi,,.ulo iu concltJ.ion• -;aprolltu:he. Tra questi si debbono di...,Linguere •ruelli, chf> ~i pt'l'Btuuo a viYere all'ambiente esterno. cioè u 'l' rehllivamente


9!(j

RICKRCIIK CO'IIP\RArl\. <:Ur.l.l 'TRJ:PTOCOCCIU

ha,...-a. e qm·lli che ,j suon :ulattati alla \"Ìta ~emipara.-silaria sulle mucos•• d~gli an ·mali '\ ,an:,:ue ca l 1o. Da,!li :.treptorocchi corti ~ono 1lerivati quel11 luo~hi non virulenti. Da I[Hesti i lnn~hi dotati ùi un certo porere parogeno. [l somme) J.!rndo della ''irulenza si comiHua, comt~ SI è vi~lo, con 1111 riwrno ptil o meno mnn:ato nlla formazinoe di cort«> ca tene. (~li ~trt>plococcl11 corLI v1ru lentissimi hanno dunquf" nulh da fare con quelli corti non 'iruleDL1: In m•s.dior pro\a ne i· che 1 pr11n1 a mi -nra chr. mediante culture ;lrtificiali. ,·anno pt>rdendu in inten,ità d1 v•rulenza, di pari passo nuptistanu la prop1·1etu di formare lunghe ,·ah•ne. mentre che ;!li :-.'replocot•chl corti sapi'Oiiti re,taoo ~empre tali. Anche oPI IV ~ruppo, comi' nei tre precedenti, s1 hanno da uon pilr'Le streptococchi che cre"cono n hassn T, e dall'altra strt>ptococchi. che c·resl'ono solo ad alta T. Il tipo pe1 primi .;arehbe quello. che ho cl11amnto in un L1vorn nntt>rtore Dip/o(orcu..t pyogmt.~, 11 quale dopo ba mo•tralo un ).:t'ande potere cromo:.1eno. QuPsw prupnetì• vìen òinsa dn tu1t1 \/llnltri streptococclu virulentisstml. , ernbra adunque, per •r:1e~ti. ehe crescono n ha.;~a temperatura, rhe sia un earauere specifico la propr1età tl1 pigmentar~i. cosi come l'aspetto lnnceo· lato e la formazio ne tli Ullll copsula pel tipo di quegli str~p­ tococchi corri vir·nlenti~simi. che crescono a temperaturn el evata (DiplococruN latw•olallts rapsulatu.s). Vo~lio ripeter·p nnrom una volla che questa clas· ifìcozione non ti e.;coi(Ìlata per Slthilire limiti neui tr:t alcani ed altn streptGc::occhi, anzi =Il rontrario per far comprenolere viemeglio il ne,,o naturale, rhl> t>•l'le fra loro. [ O vero, rlsCOO· trnsi una serie non pio·o:ola tla pns~ J!.(~t d.rll'uu.t nli .tlrr•• forma.


IUt:UCHI CO)II'AltATI\'R suc.U SJII!PTOCOCCHI

91i

Letteratura . lbu'l. - L~• a11soeiaUons baclérit~nn.es dans la tubereulote. Annalt•s tle 1'/nstttut de pat!tologie et rle baetériologie de Bccea,.eat, anuée l , t~OO. BAHM Ueber patlwgl!n~ Bul:lerien tlt-~ Kinl{.-.qalters. Stt~IAf!IJ. tler kgl. Ge:~ell~chajt der ;l erJt•· t n Ru{/ape.~t Wiouer IOeillcin Prel' e l &si, N. 10 liARB•&R. - ~ 'lllelqne.'J a.qsoeratiorr.~ microiJiennett dan.• la clrpltt~r,e. Archio. tlt• mtld e;rp. et 1fanat. pl'ltllol. Il , 1R91. CRe..fet'irt: Ct·ntralbfatl fur Bai. l , Bd Xl, 12> MAuMri AHTF.N . - Lelr r lmch tle ,. Jl(lt/tCJlogt.~chen ,\hkologie, 1881188\1. Bt:HRil'iO. - /.u,. A Utologt•' de.~ ,\l, l:~brandes, Zertllrhr. .f. H"!J , 8.1 VII, , .. He!<"t>t·, Z•eyler'fl Bertra!Je t«r pa.th • .411411 8d , \ 1, iiefl 4. RtLU\OTH .\(t·epto ·nrcu,, • Utller&w:lwngt:n ulier tlie ••egt~tatwtu• (orm• n <l• r l"occiJbact(rtn aeptica , 18ii. Hn.LAOTH rmd ~o:nuLrcu. - Unter~nu:ltunge, ùber Cocco· òact~,.,a HJdlca. l angenl.eck's .A rchic, Hd. XX. lhoNru. - l>eutul"• medirin . l'Voellenschr . 18RII, N. 3 BtnNDI Dre fmtll M tkroor·qanìamen ti. SpeichPù;, Zl'it-

•ell,.. f. llvg., Hrl Il, l k8i'. r.entrolblalf .(11r l$akt. und Parasit, Bd . l V,

BoNO\If.. -

Nt·. ti, 18MB. BRtt.tlE", Ktr\SATu u . \\'ASSER\1A=-rN. -

Hua • Bd . xu. Hen 2, t89:.! B UMM

-

Zetlschrt.ft lttr

D1• Jml'r f,er o.lc Wunrlirifection, Cen.trnlbl.

Bo/ett riol , Ud. Il. ~ il, 1887. CuuuNG. Nov, t AA&.

f.

Bmtton M Pdtcal anc!. Surgical Journal, Xli,

1•ruqre3 mt!rltcal 18 l.l, Nov. 11, p. 2:.'>2. Dt ut.,r/1.-l rchio f. klin. M edtcitL 18S6, Bd. XXIX, Hert 3 u. ' v. Ei~Pisher~, Langenbeck's Archic, Bd. XXX V, Hen 1. DOYEN. -

Uu!'luc, -


H4R

III CERI'BE COMHHATlVK 'ìUGLl STREPTOCOCCIII

med ir. \Vae/wnsc/H•ifl l8RG, N. 5-~. Die Darmb,f.terien de.~ Saugtinf}s "· tlt re B•·.:itlwn{J .;ttr Physiolopie der Verdanu'~'J. Stullgart 18Rh. F E HLt;ISt-::-.. - A eliolouie t/es Erysip~::Lq, 1883. F •NKLEft Dentsclle medie. Wochensch r~ft ltsUO, N. :1 Ft.ùc; •• t::. - Dre .\dthroorganismen, 18R6. lì RA~IU~L A. Detusehe metlic. W I.Jr·henst·r(ft ' ""• Sitwngsberieht rles T'er eins fiir innere Jletlicm. FI\AN'I<EL A. unJ FRJ-.sor.NAERG. - Centmlbl. f. 1.-lin . .\.fe· <Licin 1)1!i5, ~1'. 4f>. FRANKEt.E.- Centralbl./. Bakteriol.. Bd . VJ, p.69!, ISR!.I. FHIEDl\ICH. .l.rbeilt•n aus dem. /(aiser l Gesundhetlsamft iROO, Bd. VI. GARR~ Forisehritte der .'lfJediein 1885, N G. \'. EISbLSAERG, \ riut

E~CHEHH 11

DE GtA X ·\ eL GUARN!ERI. ~allCf! dt.i potu·oir

Contribut;ion "

la connau;-

ba.e~er icide rlu san{!. t lnnales de

micr·u·

graphic, 11:1n1, 'l'ome 111 , N. 10 et 11. GROTENF'I':LOT.- Fortschrttle der lvledicill Bd. VII, S. l:H .

GusSEfiOW. Er!!SÌpelas Lt . Puerperal.flf'Ue r . ,'\ reltirJ. (. Gynf.t.f,., Bd. XX V, p. 1.69, i887. HAJeK. - Sit:mngsberirh! rler k. k. Gese/l.sc/w)'t der Al!r::ie trt Wie11, Nov. tss;,_ HAJEK.- U~:ber das iitiolo{lisclte Verhiiltrn~s rles Ergsipels ;w· Phle{JIIlOiu', .'vfediein ..Tnhrldicher, 188ì, Hert 6. Il \HDtA"'"· - Ucber dLe tl etiologie des lir!JISÌfie{s u. de.~ PI!Cf'f"'rfl{neiHJrs. Archio {. Hyg, l88i, Bd. VII.

llEt.L -

VergleiehPnrle Untersuclmngen tlber tlie 8ruJI-

l!~encltel.-ohken und di(! .~treptokokken d es Eilers und l:.'rv-

sipel.s. Zeilscllr. f. VeteriMi rkunde. JahriJ, Il. !8!l0, N. 3. (Referal des Cencr afbl. t. Ba!.t. Bd. Vlfl ). H CW I'A . J<~ortsclt ricte der ."v!Micin, 18&i, ~. 3. K IIICIINER.- Centralbl . .f. Balrteriol., Bd. Xl, N. 24, J 92. KAAU!"P: F. - Fort.Qcltritle der _'\fedicin, 1!184. N. K Kt\;\USJ:: F. - Berl. klin. WochensehT·, ISSi, N. 4:t. K aus~: u. P ANSINI. Untersuchungen uber den DiploCOCC L/..~ pneumoniae und renoanrlte Streploko!rlrett, Zt•tt.~cltr . .f. llfJY, Btl. Xl, 1892.


RICDCHI COVl'ARATirE SUt:IJ STREPTOCCICI:fll

11

919

K, nTn. - l 'aber tlie lltuers~ltcirl!,ny der St r t·ptokokken fi~r 1la11 Vor/.-ofllmcn df:rsr.l&t;n ìrube~ontlert tle.~ Strop-

tococen t!anelomcr(tlus b "'t Scltnrlarf,. A rfoede11 11111 tlem k G &llndht>ttlialti ft•, Btl VII. lk!ll. J,:\N!"tl.I.ONOUE el Acn Attn. l.a ,\eft1t1Ùif! m;1dicalè, t l5~l0, N.23 V. (tst.I!U.'IIEI\1. - h'q~erimentelln Unlerswlumget~ ttbt!l' 1 orJ /&o gisr:.M, culturell! ''n·r pathogenc F.iyen'!lcltajfen r:tl'"l.lrlutdCIIcr Str"plokol.f.t·n. 7..:1tscllr. f 1/yy, tR!ll , Bd. X. l tFFt.f 11. - ,\fiillleiltwgt:n ar~.~ tlem K. Ge.~•wtlhertsnmte. Dd. Il, s. 421, 1884. LUSToARTEs u.

MASNA I'RRG. -

Vierte/lahrAschrift jilr

Derntatol. u. Sgpltil. 1"87, 1\. l. Zur A ettOlOf/fl'! de.~ .Horlm., llrit{htil acut!tR (. Mi11 . Med irin, !)>(~~. N. :lO. 1\h.ltTJII, - A1111flftJI r/t• rln!!lttut J•a.~it"r, 1!<!12, VII, N. 5. MF.It ROWITSC u , - .7.w· Aeti11loaie !le11 Ef'JI•~Ifll'l.o; (RtJ,feral wt { t!nt,.albl. (. Hrll.t criol.• B·l. lll, p. i!JG. Mo MY. - In .scm,,ine ,, Mteall', 1~!•0, N . 7. NKrrY.R.- 11nlletir. mrlclical, 18R8, li , N. ~lO. P\NSINI. - IJclderirJl. Studwn r1/,<J,. de" l llfJL(!ttrj. Vir· e.'tOW'I Ar.chiUJ. BJ. CXXIJ, ll'VO. PAS{.•UALh A . - Di un tlrlOI:'O mreroorgttni.,mo fdogeno. G orna/e medcco tfel R . l:.'sercito t tlefln R. Mnrina, 1 ~11. PA..(iUALE A. - Sul ttjo a .\ln.~saua Stuòic1 rliniro ed o~­ I!CJ'Vauoo• b&ltcrtolo~•ch e. Giur11. me.Ji,.o d,.l R. Esercito e MASNAin.RG. -

Centrt~.lbl..

della Il. \larirur. 1~9tJ. P As: Er. - lltuer~uclumgen. uber die eiterioe PMeam.one d • Menlclten, l s ;), PA\\LOW KY. Berl. k.Un. Wocllen~c:ltr., 18R8, ~- t 3. l•ttrRUl)CHin. - CeTdralbl. f. Httktertul., 1R89. N. 23, u. 24; 1890, N. t, u. :!. Pot..s. - Fort~cllritlc der M eclicin, Bd. Vl, Nr. L Pnuooos. - On th e etiologl] of ctiplttll er y. The .4 mericalt JOU P'ntd of t/te 1ttCdicai scìenCefl, 1889. Rma.:trr. - Derlische medicin. Wocltenscltr. 1890, N. io,

u. tr).


!l30

RICIBr HK COM'PARATIVr; <;UGU S1:a&PlOC:OCCIII

R OGER. -

Compie.~ rendus de la Soeùlié de lnologie, 1890,

p. :173. Rol'~NaACII .1. - Mikr()()raani.~Jmen bei den Wunlf,.ninfection.'JkranldtPitnt des M eMehen, i88·i S\ 'iFt;w:~:;. Contributo allo ~tudio dei batter i palo;]l'nc tu robì eri amu. rolli che si crooano costantemertle nel tcrr· no. Aun. dell'lsliluLo d'lg. l.Opertm. della R. Uoiv. tli RornA, ,.olume l (tiUtlvn ~erie) fase. t. SAND el .IRNSEN. - Deutschc ZeitNchr. J Thiermetltrin, Bd. XIII, ll erL H SCtWl'Thl.IUS Uebt•r eilten bakteriol. Be.lund lu:i Mau· "· Klan••n.<trnclte. Ceniralhl }. IJal•teriol, l892,Bd. Xl, N. :1t ScHòNt-'Et.u. Ueber er!t·~ipelat&e Pneumonif'. Di.,.~ert. Gae.~sert LR85. ScHtiTt. Der Streplococcus dPr Drusf' rlr. r P.fertle. Zeil.~chr. f. fllffh Bd. Ili, i 888. TtzzoNJ e Mmcot.l. - Della injeziotte setticoemica., Mem. della R. Accaù. delle scienze di Bologna, rasr. l, iRSR, pa· gino 98-110. WEtCH~~;l.OAU\t. Wien . medicin. JaiL,.IJ. 18Jo~6, p. 4~3 W&ICH SRI..BA UM . Zur Aetiologie der acuten Endoca r· ditis. Wien. mPdicin. Wochensc!Lr 1.8B5, ~. 41. WtNKF.l.

h'rysipelen.

--

Zur Lehre oon den internetl ptcerpr.rnt(~n

r·er h. der deutselten Gesellselt

Bd. l, Congr. S. 78.

f. Gyniikol.,


RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

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RIVISTA AfEDIOA

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Forme oltDlohe e onra delle 4ln dooar4ltl infettive. U· i.

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JACC•Il'h

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(Gruettr tles Jl,p,tan.~, ~ k!, IH9;i).

Oal punto ùt vi11La d l modo d'inizio, SI po,.sono dl'•ltnguere lre gnmdt rorm•' doli' enùncarJil~:; illfeUiva La pr1ma 6 la rurnm cla~"ICll a ol mit.io br·uc:co. La fehh1•o c·"mpare ùi prmw occhllo c1l o ,h prnno a<'chilo ~.:onltllllfl Un gmrnu, duo gJOrlll nl più IJMI.Auo ollo sviluppo d1 llt!<'t!li'IILI g rovi. l.o twcnu,lu I~Jl'rna u mano bruc:cu . m••no ne uta. l pt·odt•omi tlnrnuo tH n «l'll• giorni. A tutt.A pruno, " li ur•c••q«i di ft•hbre ono tnlerruill(mli. $Hlvo 11 ca·<> taro •h lWgni ~teloc:cnpici, la chogno l offri' graruiiS"Iffi ll dtffico\lt\. St penc:e t1d una rebbre llrotd('a. pcrc.h • rue~ta comincia tnlvollo con tfue.. Li acc<"•!li mt~>rmtlt ntt. Si r•eusu alla fel..bre malu r•ca, •: ciò lauto piu cb" gh Hcce~,i Mn11 compleli, preq~mlano i lrt• st..adi ni br·ivulo, d l calore e d • qudrore . .\ cagione •let dolori vaghi ne~li arlt, qj l' fiRII al r lllllalt<~tno . lu meuo a C[UP!"I•' incerl••zze, l'nLlen· X!One non 1\ "empr~ l'ul'fìctenlenmnte rholta "ull'e$8tne del

cuore Nello t•~ rza ((Irma, la •lte~no"i• nell'inizio, é oncora r,iù dillic le. Durante cinque, sei settimane s1 ml lano necessi f•·hhrilt, lnterm•Ueult, rll •rnanli per· serie. OurauL~ lt·e o tjuallro gtornt llnlBiato ho la IHo~brt>. E gli va megho pe1· cìtHJUe o q,.j giot·ni, pQl!r.Ìil rtcompure lo febbre. l u r[UO"la forma '-li p !!US8 ~O[l1'8l• tutto alla malar·ia e l i primi risult.ali lt!lla cura sembrano con· rurmare que:-ta diagnosi: si altribu•"ce ftll'etfetto del ~olfelo chmic·o la •·emiRsioue chP. seaue la sorte degli acces"i In •1uesla forma. lo durala stessa degli accidenlt è un elernunto imporlanle di diagnosi. Se nelle piressie liflohe,


929

1\fVISTA

nelll\ tubercolosi miliare ncula, n••lla malaria, si oc;l"enauo tuh·ulla •(Hesti inizi •'flll ~erit tii ucce~;;i, ~i •' pet ;.,dorr11 e 11011 per F<~Uimaue l'Ile si Ct>tlltl lu tlur·ata dnlrinizìo. J>ul punto til YÌSLI\ dell'll\'()lut:ion~. ,..1 aevouo dl,..llllguere. s~un lo l'rmùamc 1Lo .tell!l fel.Jhrl•, quallru lcll'me. La prima À la liwnw dassica c·nu ipel'lu!'lllia, fclobrr r,on· tmuo. f:lno alla lin•• La seconda P la rorma C<lutinua paro,.si~tica, in cui sulla febbre continua «i intwstano accessi l'I Jpraggiuuti l'Ile compaiono tutti i g1orni, ogtiÌ due gaorni. talvolla due volle al ~lol'no. Qua<>li ac•'•'«l:'i pol'«ono e:;:sel'e mollo Lr• v1; es<.:t non dul·&no che. .tue o lt'ù •we e pll««ano inavverllll sn si pre111l0 M!lanto la leJOpPralur·a maLlÌIIll o sera: é llece>:sal'io preuJel'la Oj:!ni flUOI\' •lta tlrualulo e 8!!•Latn. laa hrinùi, caltm·, ~;u.Jori. Ln l~toza lot·ma è l'llll"t'rnillenl~. Gli nccl•,.,t snno ii'JLet•milleuU, sepa•·ul• riai periodi di apire:::sia completa. E"si perc'lnon S())ICl r··rfodici. Ln quar·la forma i! rara: l'auloro nf1 bt1 visto flno ad or·u un solo <'Mmpiu. ~i l1'8ll11Vfl di Ullh douutl. incinta, spo!<;:ata, In quate ha prt"sentalv Hl I(U&llro mes1 t..ltn crisi th stato 1nretll\'n t:rav•· <·nn iptH'ler•mja, l111gua secca, irnzinntest ciascuna cott un l)l'ivldo. Pd uvt:!llli la duratll (1(1 lrr 11 •1uutu·o giorni. E!<-<a ~ gu<lriln, mu t'onservau io una lesion •

Cfu·diara. l n genHale, il modo tl'ill\UsioiiP e l'evnluziQuo [li'O:>eahlllo •tua.lchl.' ras,.omiJ!lianza t:o'elhlocardtla, C()n iruzio ra· puJo. ha "PI!"'"'O un'evoluz.ioJIC l'apldu a br• ve. ~:111 \'1 sot111 numero!'\e occt1zioni. llrl'endora••dil..., con inlzin iulermmente put• ltvere un'evoluZIOne ~ia mLet·nuttenlc, sia nt>lLametrl~ COIIlt!IUù.

La relazione tra llt C(ù&lilu Ù•'lll'age11le infettivo PÙ il modo d'a\oiUZÌOIIO è 81Jo·ora plll lllCe!'lO.

l lal punlo eh vi~lli dellu tlur•ala, HÌ put'l diro eia e e~.;f\ (\ pinttosLo luo;w ('he brevo. Lu rloltl'ina antica mdirava Juc seU\•· nati com~< la Jural11 urùinat·in. quasi cnnw la olui·ata mas~imn l casi os~Prvsti dnll'a\J(ure laanuo 8\'Uto una durala rlu tredirJ gior·ni flno A centovllntuuo ~iOI'ni. u11 ca:-~o nsservato dA Tnle~· Gutht•ie la •lur·ala fu il r .... ntorinquanta ~iorni. Non ,. poSSibile sl.tlbllire ulcuna ro•laZÌOIIC' lra la ùuruta () l'Origine

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\l lfii CA

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d 11' ndoeard1le lkaniJ cnu~ul. 'nl rcumHiil!mo tanto alcum

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at&i th endo•~ar<lllo inrcllivn chè ht~unu avuto llll& hrevu tl uruta,

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tredici e \'OIILUn gin mi, •IIIHII(ll altri I'IISÌ ('hl' iumun ollli'&Lo [IÌÙ dt no,;anlll gt rnl c qu ·Ho oa er''ltlo da 'l'Alry Ciuthric. In quai•IH 1 .:loto gN1er·nl • wf{'lll\'11 in r.ui In r.. hba•tJ prù senU unu der 11ù t:op t·n d -.cr·ith, ~i deve Jh'n:>ar•• oll't>ndocardtle mfcllt\U •· f11re r .. nnll:' nttcuLO tltll cuore cht•, ~olo, poLI'À p •a·mellea·••J dj rflle IITIO dÌ8"110SÌ t>:>allft l Segni 8(P(Oac:o·

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plct MOllO Laho!Lo 1 rccoci, prì1 ~u,·tmli lart.lt\1, E"'''l non manCllrouo 1D8t rn111pletmncuL1' 111 ue!<"Ulla o<>ser,·nz.ionç. Il cuor·e SIIIIALI'O lo. Il plil Spf'>!!IO Clli(Hio l\1n \l ~OIJII Cll,..j in c•lli OnchO il l'UOre t~-stro put'l C~!'l•·t·e ualcr~~solo,l·tlanl'hc e-.ser•• C""') '"Oio

c. lp1lo l • l <>iom <>a r1ecoulrauo '1118"'ì :-crupre .. nllu nd\'OIR Lllcusprdalu. U 11\1 srola vullrt fu lrnvulo ittlo.!l'tll-i"8lt• l'cll·iflt:w polmonar •. Il lrullamento prttlscnto do J ccou.l iJ si Pguent • In primo luogo Il lnllc, 111 11crm '" luogo l'nlr~ool, ad nlte do!l!. "'OIIn diV l'8e formO, 111 lCrf.iì luogo l'Il ÌdO '-'NJrcilil:u, Ì] IJllllli! f'8r8 he t8 m (IUf!! ta nffez.a u~. l'an l tctamco · l'a•ti ettico il piìa p t ntc. Auclrt) al olfcttr• •J: clunl11o rie t'Il urile 1 11111 la ~tw nztone é h ~ron lungu inlilrrore a qnelfu d 'll'aci<l" "'llltcilico.

ha Una rorual) grave. fa l'uopo, fin dufi"IIIIZIO, ~Offillllnl"'lrùr6 l addn sals 111 ·o Pd nlte do 1, ~ t{t1111tlni 111 1111 mulotfl t•oblllòlu, l ~r. tiO per ltJ llllliiLI in 1111 malulr1 mt:mo r·c ... ist.-llle. Que<~ln r, rlt d0 4 1 ono nmr1tin1 u·nte pèr due, li'IJ, rrualtril giorni. PO"• 1a, pt'rch~ al t'lluèdrn IH tollt~r•fltO, ~~ duuinn r~ct• , H'U/.11 "o .. pen lcl'lu t•lmplelRrncnl•·, In tfu•e quoliriiuua u eiwfu&nlu ce11l1grnmmi. lu CB!<n dt l'• cruJ•·"<~euza tlclla febbre. a "'nmlllllll"'trunù di llUO\C) le cloooi efevnte p••r lrtl o quattro 1-(ÌC•rni. L'unione 11•·• lr • nccCIIIlllh n~enh 1111 doln un· aulon ' buoni r tsullah.

lopn. Q

aaowo aepo della perloardlte. -

PF.' R!;. -

(JQurnal dc .'.1ldecin1 t>C ({1• C 1t irarq 11 • rnaj:m·io 1~!13).

A

,.

In una sua ltu<i "lilla pertr.ardrlt• dE•i ran l.!l ulll . il dott. Pe yrè Jta ricJuamato rttt: e•JZÌt•l <o•I[Jl'a 1. 1 Sl';..OO pmlicOittl•t JI'JIA p8·

JU

ru:erdate descritto t•econlemonLe dal datt. l'tu::~ (di Vienua) e rla


Rn'I STA

l'errP.l e Devic (di Liont?): egli ha riferito nuove osservazioni persouuli dirnostraut1 cut questo seguo 1 uo essere mollo pre;doso in m oiL1 ca:;i Se ~i fa la perC'U$Sion~> ad uu malato, in posizion,.. seàula, utretto ùa peri<·ardile con versn meuto, ~i constala una ollu!{itti B!'I">Oiutu o relal1va dell' !ingoio dl'II'OJnoplata fino olia liuca a!>cellare. All'nsc.:oltazione si percorusca a rrues Lo livello 11r1 soffio br·onclmùe ltiOllh acuto, avente Il timbro della \'Ocale E, Ull rinforzo del fc·o1:t11Lo "ib1•atorio; o nel ceoLro dell'ollusitil e della bron('Of'onia, non vi ha, malgrado ciò, né rantoli, né srregamenll. Se si fa inclinare il malato m avanti, P se lo sì esam111a dopo qualche rninulo, t>i constata invec"" dellu oltus•ta uu suouo chiaro e pieno. O ve poco prima l'otlu~ita era a~solula, ~i lr0\'11 un suono tirnpsujco, ed Il softio bronchiale ,~quasi scompar~o. Lo sLe~so cambiaweuto ba luogo se si ftl coricare il rnalalu ~ullalo siu1stro, uut nulla pu~1zwne coricata t'lUI veull'e, 11 cambiame_uto' e ancoru più completo. Nella sl..s~a guesa, Peri'OL e Uevic hanno notato se~ni pleuro-poJmonal'i tlello slesM gPnal'e, qun11tunl'(llt! iu t•toalta il peri••ardio tt11lo fosse inlt'rt:s~alo. Es;;f huuno cunslalAlo alht base del polmnuo ~iuislro l'e"i ...lonza di uno oltu-,ita o di uun !"iuboltu~•la abba ... t.auza o"'Les:a, coni<Ocialu a solTll.l, a broncofonia senza t·anLoli. Qu<:'~'<Li swlorni aumentavano e diminUJ· vano d'mtensilà nello stesso t empo c·he il versamento subi\. a le rnedcs •m~~ osciiiAziolli. Questi s+>grn ''l'ono prodotli dalla compr<!ssione del polmone e del bronco sulisll'u causala dal sacco perJCardico •I ISt t>so Qu ... sli Regni s•·oruparivar1o quando $Ì ra(•eva prendere all'individuo la posizione genu-petlOrale. l due osservaLOI'i hanno notaLn che 1 detti segui 11011 si preseulano md1ll'erenL~mente 111 lult1 1 m.e)ali, essi si ri~conlraoo

negli indi vidui gio,ani. di gracile corporaLu ra, con L<.n•ace r i-

slretlo d'avanti in diélr o ... che llanno la pae·ete toracica poco spel<sn. Es::i u1ferrnann che pet•cll•; questi segni si manife1::\Lino, ,, nt!CP~sarao un versvrneuto molto Abbondante. Quesli divHr:<i Regni ple1mtici. ciao si constaL!HlO alla base del pohnons simstro, ollusihl, l'oilio a cuto senzu r·aoLoll, broncofouia, uou ùipendono quanu1 da un ver samento nella pleura.


ODICA

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925

BeaLa rar mettere l'individuo in una l>osizione tale che s1 decomprima il polmone, pe•·chè questi ctegm cessino e tutto rientri nell'ordlhe. Qnesli sintomi tli pl!cudo-pleurite QODO causali dall'atelecla .. ia del polmone compresso dal liquido per1eardtco. Questa compressione avv1ena mollo racilmealo rrel rancmllo, il cui torace l> pu!colo o volo riguardo ol volume del cuore. l eat~i raccolh clal Peyr~ confermano questo modo di ve· dere. il quale .Jtmostra ch•l se '4i percepi<tcono segm di pleurite sinistra 10 uo rnnciullo, si dovrà ricercare ~a noo vt siu qualche lePionl! tla pru•to del per1cardto o vedere nello etesao tempo se questi c;intomi <tus... ,stono nella posizione genu-petlorale.

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HCJlO 4ell'uae1lrillm& 4ell'aort& POTAIN. (Journal dr m,t-teeine et rle clw•urgte, ma~f{io 1 8~:1).

La diagnosi degli aneu•·•~ml dell'rl(lrla ò lalvolla Circondala da el grandi d1rtlrohu ··ho nnu ~· deve trascurare alcuno det

eegni t·htl possouu concorret·a a fare riconost·ere que!'ta malattia, Il pl'()( Potain ha richtamelo l'al!Bnzioue n <fU&!lto proposito t.aopra un segno dt'.-criUo recenLemenle do un clinico inglese o che l'sisteva in una maniera molto nella m un malat.o del suo riparto. L'aneuru~ma dt>ll'aorta é HlOito spesso assolutamente latente, o per lo meno dà luogo a segni cosi poco caralterit~tici che l'ideu !'lte~<~a dì Cfttesta atlez.ioue si lrO\'a forzalamento allontanala. In un caso per esetnpio, Potain ha \'edillO un m~tlato, noi quale l' e-.istenza di una pleurite mollo abbondante part:!v& as$Oiularnente certa; la puntura, alla quale fortunatamente si ùovelleROpt•asseder t!, era già decisa quando l malato morl improv\tis anwnto Pd all'autopsia si conslat6 un enorme aneur1sma clw riempiva una gran p11rte della

pleara. ID Wl altro ca<~o, il malato l'u Ol"ser vato per due onoi con18CU&iYJ 8eflza t'lte fossP possibile precisare la diagnosi, quanlUDqte l'allenzione ros!-H:l rivolta ver so f(Uesto punto, e non fa dJe lfaSCOl"SO I(Uel tempO che l S&gru ddlU ffi818ltÌ8 Si (e-


IHVISl'A

coro mllniftl'~ li pe•· modo eh~> la :•ua nnlu•a poli' O:'l!'t'I'O rienun!'ICIUla. Anzi 11011 ,.,. ra ro il ca,.,u ,.J,,; qu~ut all>ziono ,..,A ~ola mPntn con~lalala all 'autop~ia.

Uno dE'Ilo r:acrioui p~r le •JUHli la "'inlomRlnlogia llcll'aut'll•·•srnn IIOf'lic•u é IIIOJlll VIl rinhilc pro\'ÌI'ILC t!QJ fallo c·J.~ j ,.C-

"'111 .Jo,·ull Alln cun!pr C"!"iouc· non snno per 11111111 in ra pporl!• <'.ol vuhuo,. rlellA rat•f·nlll. Alc·uni nncuri-.mi tuoll" \"CJhiiLIInrtsi l"ite ~po~btllo gh ••r!:mnì io 11111"'-11 •lelcl'lninenu )1111'111 l:lÌulolllT: gli unouri,mi pwcolt, t:he t'SPtcilano ltrtfl COIII(li'C"· ~•n•w ben lol:aliualn, poc:..,.11n protlurre f••numem IIHlll11 p1u ~•gnillcl\ll\"1. 1>1 piil, Jl21' qne:;ti fenomo•ni, rn d'uopo di--liuguere fJIIClli chl.l "ono clt1\'Ull ulla compre;;siouo \'CI'O •' que lli l'flù 1'(0111') tli 118llll"H irtitfll!VIl. l ptirni !"01111 I'OIIIÌIIIIi 0 ljlli lldi genoralrne11lo ptÌI racih ad es"cre mlcrpt·elall; 1 !"O<"(lfl(ll "Oth• Al .:ontral'iu pn..;;..l\!{gten e parossi"-lìri e la loro uulUI'H l· pt.w cnn~t·gu,•o;:a molto p1ù difficilo ad c~se••e r·icono!=:r iult Sloko's cita un mnlnto, il qual!•, dopo &l'cessi dolo••usi c14lru· mum••nte viol~nli, r·iprendcva lullt• lo sue OCI'lll'fl:t.IOIIÌ P polè compire coc:l una lungltis~ima c11rrJoru •ntPl't'Ollft ~nlltllllo di tanto in tanto, d11i paross.ismi. Tl'n i "CfliiÌ protlolti dallo comp1·e,;sionP, 111111 J••i più impor tnoli, dal punln di vi--ta della •ltagnoc:i, è quello che doICI'mma lo ('Ofllfll't!SSÌOne del bronclll, Ju quah• ~· rn •111111-'i sempre sul bl'\IHCO siui .. tr·•· ~e ri"ultn un :"t•grw ~O\'t'lllì mulln precoce, il <juale COI."iste nella òtminnzione u nelln "OJIPrC!:li!Ìilne ciel rnut·mur~ ves•·icolar~ .li un Ialo coinciùenlt1 COli la r.OilC;;Ct\'8ZÌOll!! tldlll So'lnOrtlà; !':O~Oilll C"Ì<;lO conlOJilt· pnraueumentc un let.:2iern I'Umor~ di cnroeggio: qne,la ;-;inlomalologin del tutto -.peciale tieve far pensare :;uhiln all'e· $ÌSl• IIZI\ di Ull flflt!UtÌ~IIl8.

Ma di piu, e•l è "u I(U~· .. lo punto che Polain iuf.li•:.ll• parlicolarmc•nl''• perch•· flUe'~lO fenomeno e.,i,~va in un11 mnnil.'ra mollo uettn ntjl mfllatn ciel riparto. pu() produr"i unn specio •Il ~~·n!'!'\8 t••achralc, unubbac:samP.nto i10pro\'vi110 <lelln lrndula , perreL!Ihile ftlcilmeutc ~op rattulto eol lito ,. r.he ù mollo r.a roLler isLiro. E s~a ,. dnvuLa 3lla l1•azioue. est'I'CÌlaln sullo ll'llchen ~!olia rt1ccnltn oneurJ ..rnaUcu, la quale, a •·avttlln


MIWICA

sul brom·o, Jel••r 111 ina unrt prt!:< ..iouc u ••iaii'IIIIO cuult·aliOIH: del cuore. Que Lo mo,imeulo , d1H 1 protlucù iu Clli'cuun lsl le, ho una ... j~Jutkaziouf: 111nlln ncllu. DeU'bdlueua d elle aft'eziont nauU sull'apparato re-

..Uatorlo. -

F. CHAJIIll\' . -

G~LZ~tle tlc11

lldJ•r tttu.r.,

N. 5:!, lli:!3)

A ma d'orr JIIIP. n.tnalP. - L'mlinuumlocÌIJfiC dt•llu 111111'1'1 u t lltlll tl'IA (' l"uSll'UZLOIIO JeJir> IIOI'H'Ì 0110 llliVI)(ln Il Jllllllil eh f nrl nla d spn ..roi de• muscoli N!:plt>ttlori c della parahs1 d t "8"'1 motoJ'I olella mucn ... a hrnnclunlè. Quesl• a~ci lenti coll•l"' uno h preferenza 1 nervoSI orert11m·i, i neura~t 111cl, gli 1 ler i ·J c gli arlt-ilic1. A cei'll)lo che \l !Jtl 1i:!lazionu lllìiOgmucn t m l'afl'ez•nne dt•l Il/ISO O 1'11"'11l8, Slll'a llt!l'e~l',ll'lll

l lÌIIHr~ \In lrnlUtiiU~IIlO dl-

l'ellu r.oulro lo e.tnlu •lol 'i!ìlcmu 11131'VIlSO t'Oillral e e1l Rppltcnr,• ol rmllt) la l'Urn '4!'0l'lal•• J'cclnulnln dall' flfl'i:!liono 111 CtiiiBa . \dtlll.lll11611utl l•• lfl liSli<'hò tlì llucl,, Lulllim;ki, llurlllg, Sonunerl••-ocll, Ho wo•• h, S I fll'rl\'11 11d un Loluld d1 Ili gucr g1 111 11 317 Cd<>} <fo,m' ~l lrulUtm enlll .Iella 1118htlllll de na n. A•ma rl'e;,late - Pare cl1e --•euo uPrt'"~~lrie tre co... r• per la pr.11luw:me fell'a~ma d'a'-late, mio n cl ire: t• la JII•·~M:w ciel pollrnt rrr11ant~: uell'alrun .. fern; :.• la muoo"'ll nlt~ • a t n del 118 •, 3• 1111 in lÌVi1JUo tfl lGIUpt•ruml•lll(l IJI>l'\'f'"ll, i>eJ• aver·e lu gum1..:ioue, SI d •\ru rat:r•nrnan IAI'" nl aoolulo rh e~itltl't' l luoghi ec:po$li alle polwri wg •llllÌ, curuJ·e In rli11·

LMI, pr iJ-III'rJ\'81't! l'idroterapia, le 81'1JII t' IUIIII!I'IIla, l\ 't! !'llrt'J lei caso, caut·~rilzRre pr.,furadHru,.ul<• lu ruu ~ o-.u llfl"'ule. rOIIM - "'el 1!".'!9. France'~l'.(l FI'IUI ·k !JI'ò)\'()1!1\ la tn><"t' fil' l cane in- tandu la far:.cia ltbern del Clli'IH'liO we,Jiunl). Molti autori lmmcttouo una to ...:,e cJ'rJrJ,~tiru.l ua~ole. Que,.ta tnc:c:u t. aa timbr'O metallicn pur l1••ohw •: 1.1 d1Agn !':i é faCJhtnln dlll'a.tnza ri1 e"pello•·uzionc. u \ orrli. full n per "'"'du,.iuuu l eoiYaiuto della o:ocaina

Aleuni casi di larinrtite strtrloln, di spasmo del!tl ylottulc: IOno il 1·i~ullaLo d1 irritazioni narvosc, le quali partono tlalla


9.28

RIVI STA

m ucosa no11aln e pMsano per il bulbo. I l quadro sintomatico della lar 1ngite stridula d'origme nasale,. identieo a quello eli r1·ou~seau. Gh acresst sono notturni e si r i«contranu il più ~pesso nei fanciUlli. Si ottiene la l'COmparsa di IJUùsli ACCitlunt1 col tr·aU.amenlt> rh1rurgico o medie,, della muco,.a . Per tu spa.,mo della glottide •l'01·i:zioe no<>ale, la diagno<..:i nou furil esclu..•o•ll' dalle altre cause conosciute llollo ~pa­ !'<mo gloltico. con l'esame rmo:;copico combmato con la pul!'&zione cun la l;unda e con la prova della ro•'8lll&. Le larin.uiti e bron.chitL consecul1ve alle le!>ioni del na<:o non 11ono r n1·c. Pe1• sp1e~arc In lor o produzione, 8Ì possouu metter in campo !>econ do i casi: la propagazione al lat•tng•' ud ai brondu dal proces11o mfiammatorio che è comtncialo n~ Ila p1lttiloria, oppul'e, se v1 ha v~l ruzione nosale, c:i incol perii l'azionP. sul hu·inge e su1 hroncb1, d1 un'or ia meno calda, meno unudu, meno vag!Jala, viziata dai mlcrol·gani!;Dli dPIIIl ftn·rneulaJ.iona boccale. O:etuz tra,•he,le.- QuesL'affeLione puo comparire nel cor so dell'ozena naEtale, e E'l :;piegherebbe Allora con la cndulu delle ct•ostll della muco~a delle nar1ci 1wl larin:;re e ucllu lrochea. Pt•r la hlenor rea eli Sto,.rh, che molli autori confondono con l'ozl'lla tt·aclwole, J'all'czione com111cio con uno scol•' nasale vcrda.. lro, :.<pe.<.o!"o. l cornetti E'Ono copert1 di croste ~ dt •nuco, poscia si ammala la rarin~e ed iu fìo~> il laringe, clw pt•ec;eut.a nella reftione delle corJe vocali e nella regione

<>otlo-glollica, ero!>ioui ricoper te di pus. La wbercolosi del la f'inge e tl ..l polmone può assero con!lecuti,•o ad una tubercolosi discendente, ~sentlo~i l'affezione itllztalo iu t·orri~pondeutu dt>IJ& mucosa tlel naso. Pe r ulu·o pat•to. le atfe;iorti delle cie na8(J.li esercitano uon 1111luenza ttcll'e:r.lologia della lisi polmonare, per la propaga.tlone tlella 1nfiammnzioni catarrali dalla muro~a nasal11 ai

hronrhi. E~sa 1nettono co~i ill~>s"uto polmonaro In i~lato d1 lìlii\Ore ro•si'iLenzs, clislur bando la sua ventilazione, csponendoll'l in un rnoc\o p1ù t!irelln all11 varia1.ioni ùell'ollllosfel'l\, 1mpeolenllo l'emalo~l . l nOne, la respi•·azioue nasale proleg-


DD l CA

g ·rebb, 1 polmoni contro l'inr..zione, es!lendo l'aria inspi1·ala per li naso pr1va dt ~ermi. SI trovano nella eUeratura 10~ lica molli ca--i di scleroma fl l na11o, 1 IJURit, intere'""'sn lo le gengivù e la mucoc;a boecRic, po ..ono ~·t·opagarsi, per le ro ..se nu:-ali, alla muco~n Jtol voi) dd pniRln. della fal'ingù ·~l nuche rlel larin~e. Puc'l al ullni'IIC unu "leno"'i glolhca. Per il latlo d'o::;rrti.:ion"' nasale, i movimenti della gubbio tora••tco ono tfi,turbali, le cu"l" percloM la loro con' Cfl!lità lutorale osteruu, s• rorma 11nR dep1..:.<;-.1one mollo pronu nCiata 111 coni pondeoza dell'appon ltco xifo1de; 1 ò1sLurbi tlel· l' maloSl c l'o"-"l(lazioue tn:-uffidenle cagionano una degenertl7. tone de1 te~ ... uu che non sono piu 1·apac1 dì sostenere 1 p •ul O" m (inclinAzitmt vi1.ioso tlellR colonna vertebralt>). Infine, in una maniera "ecnnda1·ia. olcu111 ca!li d'enj7.ema f•Oit•WIHlr~ po13 ... nnn rire1·1r~i al nnM. C()!IJ ~li enfisemi con' t'Uli vi nll'o"llltt, alla lul'ingtle ~lt•idulu, allo «pa-4n\o glollico,

nllu l • ""· ulle tufìammuzioni polnmnnri, alle deformazioni lllrm·t•·h• , nllu varia7.ioni tlella pr·e'-1-.10111~ dPII'aria nel polluonn, dn\'Ull alle affezioni •ielle nRrir·i . Il dollor Cervello co],'nt,•Ju .. iono delia narici d1 rnni che erano «ani Ila olleuutu 111 pochi l!iorni e co4anlt>mente l'enflqema polmon&J·e.

Lo at&to del naao nella febbre tifoidea - P \OL Tt '\:.JI!.R. (Jol'rnnl e/i! medeellle et elururyu, :;trugno t !:13). Le •'pi..lo«qi, CO!IJ tre•(U"Illl lltlll8 r~bbre tifoidea, d~vono ru:hutmat·a ]ter• le prtme l'allenztonl.i tl1•l rucd1co. Ot·a, T1"siet· hu t·lcnnosclulo che quasi sPmpre l'emorragia aveva la t'Ua ~l 111 ,. Jrri"P mjenza ddla parte uulerior e tlel sello; lu muc<,,.,a pre-.erlla allora, in fJU&"ta rPgilln&, uo'eroqiona ~e­ ll"r&ltnt>~lle unica, r·otonda od ovalare, '\Uperfl•·l81e. il cui centro olfl'e !'ovenli un punto of'ro ('tl«O trombo$alo) ed è ricope:·to da una crosta. neras lra I.'epiq\assi ha quindi un !IUL trtllum anatomico molto netto e fa d'uopo Ammeller·e r.lm lt1 opi~lass1 della (ebbre Llfl)rdea ~ono le~a.te ad U'la lesion•• ·l~l 11 t'llltnula della. mucosa, ad un pr·oceli"o ero::~ivo ru~ieolenle nell~ pal'le anler·iore ed inferiore del seLLo.


!l!ln

RlVl~T.\

Qul}~tu

t'C:!ÌiliiO é In "O lu dì pretliiE>zioue ,Jj nurnat·w·i pt·toptit !:!rnn numero dello emflr rn..!'ie nal'ali .. Qu •sto "'etlu :\nalmniPa ddl'epi'-'tA" i l•rc"cul• ìnrutll 111111 . tmtLurn ~peelllle: eapillart ~dns•ci. arw:nnti flno n contatto dolln llll'lul•rana epiloliltle: inollr •• e~sn é ti puut11 JIÌU O"" fiO' t n; é llt l'he viene a p(lr•notere In ~:m·• ente •l'nriu 111"PII'lllR; oì h't che ri;<JC l tollO il J•iU "-J)f::<'O l ltHUrrtflli-"Jill prodoUI •lnll'ut.ghta o dal ft1a.olelt•' dn nu ~o cc~;. !.'erosione poro non è prodotta rln mùlltt!rat.ione spcl.'inl•• t:.Oill•} •tu••lla tiell'iulesllno. 1\ unu le... ione cu111u11c ello può rJ"COnh-ar... i nelle nllr.. m~tl'lllie. Le t•pi"'la::<"i, vero, po -=onu VI'Otfllt,j Ìll nlrtllle forme ('lllQrl'a~tCh\! per liri IIIOCI'<HII""tllll rllil'tJri'Hlc; rnu nellu fehiJr•' tiroillt>a, "econdo 'f~,..:.ìer, rerostono, (umrilA d' Ullt'OIIIIO olnll' uiiCI'IlZÌOIIe rldJu Ollltiziotw, t11111c •uolii/li•lu.ioni nello :otnh' dt!l ,.:an!!Ue o:cc. ut: ~erel•hc lo ,.6~""1, il puntv di purtcn7.t\ del

o

l'llllc:;ll OI'•ÌIIIOI'ÌII,

Un'ultra c(•mplicm~ione 111~--<alu dell •• fcùbrc tifòiril'ù •· l,t pet·forM;intlt! del "'ello, lu 'l Ila le t'Ì!-<i~ ltJ qun-.i " '-'lllfll'l! in corrr.,pon llo•nz» cii'! In pori e inft'!riore del ::;cll•J carlilugineo, · ;.,, e ehilunlrnNilfl ac:;.,ai lnrga t> 111111 deter•nina rlcl'hl'lllflt.ione e<~lo't'ÌIII'I' deJ llll"ll. Il più cnrnunt>uto•nte l'er•istu"'"Ì "ede Sj•Oulan~mente od a mcz.zi t li c•u'll <:croplici. com t> l'tt;"pirnziwP· oli p<oiWJ'Ì a~trin· !!enti, ud il tm·et•lll••nlo con vn,cliou hnt·icn. In prt'"eu7n d1 un'omormtda abb•md~:~u~ in m1 ltfoo;o, bo<;lèl'iì il piìa $p1'""0. un l:mt!tOnomeulo anlt:>rioro• con O\"lltln o mc~lio con gnrt.ll ull'iodororrmo o al ...atol. I neura.tteDicl orlnarl - rìu\'o-..:. - (.fo((rn•zf de .llt'<LCtille et de f:hiruryt••, ~iu!!nO l't•:l).

neura--leuici orinari ('o,..tilui<~cono uun <'Ale;!nrin imporLantA •h uullnti, i I(Uilli occusnno dnc :--intmni prìn('ipali: e<>si "Ì hHtiiBIIO fl'UIIIt pnrl~; ol i tirllicoJiil ll<-!118 IIIÌ117.ÌOII6 e d'ultra parl•• di ,j,)JOI'i chP e~--i rifct'<"-~ono Rlln \'è;;:cicn. Co1i tlulori. olcu11i '" es;: t SI lnponnno unche di orinar,:. so-vt>nti. e, fJU8si sempr·c. :-i trntlo eli una pnllachiuria .-liurnn: in ulcuui pe1·6


M}'J)lCA

la pollao::hiuria "-Ì lll'oduce anclll' In nnllo; ,. sr put', nnc!Jo con!!l.&lnr•• in e~ ... j l'incoutinenza uolllll'llll. fll!s• r Hutdo il ~-:etln dt•ll'or·iua in rpr•· ti rnalrtli. "'Ì ''"ll'lulu chr· n ·lln melA ol••ì cn~i carcn e"'"'O i:· tlc hnlc•. tlt'CU""Ila ... fot·t.i pt~r fii'Odur:;i e ~i nr·r t>!-la appena ICI slc•rlo c·e ..."n •li uu:uall•ncr~i ~c I'Ì«ulta un arl'e-:lo hru"..:u <'h,.., in molti cas1, t~ conaitferato n torto come rau«ato dalla pre«emm eh uu c:nlcnln

vescica le. AUri ,.,ono obbhgnli a l allenùero nJ,•uni mnm.:>uh prim11 che il J;OlV• po~~a prodursr; é neee..:snrw pcr···i•'• uno ~lo1'7.C• contiuun e lllivo!Lil molto pr·olungftln, quanLUII•(tte il bi"'OJ-!111' delln minzione .... j facda ...entire. Sr \'edono anche mAlati, i IJIISii, ora Jll't• entnun iu uu'cJ•oca fre<1ucmli miuzioni ed ora ad un alu·o mouu•uto le nw11ioni molto lontane le une clalle aJlr•c. In es~i anche Rl constv.tn frequentcm"rilu tlirlknllù od auche

lmpo!lsibililil di rnrllgCt'e 'JUando :-;i ll'nVaiiO 111 pr·es&rlza dr lln Oiili·anao. E rJUOslo un sintomo cn~J JH'mJurrz.iato in c••1•La ensi dn poter ct·aure vcr~ diftìcollil !lcii'I'!:IÌ~lt!llZR di certi malati. Lo llllUdiO dei ùnlori uon

e meno iuh~l'il""fillle. l malati

diron11 rh~ es->i :;oll'rnuo alla \'c.-.c:ka, al b~t!"<.O ventre p,J al perint>o: luttayin l'rutei'Nt:(atorio pt!rrucltu ,IJ stabilire nn (atto ÌlnpOrlSOle; 6"~j SOifrOOO, non per 111"111Ur81 1118 nJl'illrllori della minzione, e d'altra par le l'twocunz.ione rlelln \P.IOica non c!a~ìonn ulcun "'Ollievo CiiJ che pi'ovn lo ne~.:••!H:ilà di Ct>rcare allrO\C d1e nellA \ e'<CÌCR I'Ol'Ìf;ÌIIe •lt~l doJnrl. Qu~ti :-i it·ra.Jutno io !rcnerale d'a,·anti in dietro, \'81•• a tlil'l' tolto le bor.:e tl tìno all'uno. Talvullu e .. i .. touo pure 1lolcJrl lomhn ri t> te!;li•·n nri l n e""i l'appetito genitAle ,., poco proDunr.iato e cio "opl'ultullo a cagione di unu cc.wla limitlatu ~ della )18\lra cl:e es"'i hanno di uot• pulo•r t·ornpiere l'atto eonrugale. lu molli •li e«<:i ancbe l'•' ilwulaz1one t• nffrettnlo • non aniene rwa lempi noriJlllli. l sintomi oer vn~r ~ono [lure ··ar..~tt••ri<;tici ; piu dei h·e IJuarti presentano l'unest~>-.ia fai'ÌIIg't'a , venrterl) pure n~~t• r­ •ati l'emianestesiA 1.:1 divet•si renomeni chn pt'rmottono di OOnl'irlud~re che moltL tli 11ues ti ::~oggellt Fono is terici


!'132

RIVISH

Tutti qu~ .... h melah sono ctovarll e molli ancora adolP.s<:&llli: GS!Ii "'Ono molto prt•occupali del Loro sia lo; hanuo Il carultcre rnqutelo, ~ono !'lpes90 cn:;;cieuxiosi e :-crupolol'i ttlrBcce!!~O. temCino l'erupr•• di no11 ~ssf're atti a compiere i lot•n do\'t!rr od PAAgerano lA dilficnltù di tutte le co«o. l<.. anr.ho •lc~w· di nola cii'! al<'unr :<Onn ,Jepre:o:st, uccasciali, eù altt•t, al contrario, sono er.c rtall e s~olfJIIO ti bt<:ogno di una grancle atli\'ità : uclln pmnn t'AltHmria ..,j trovano •lu..lli elle ha11nu le mmzioni ritnr late, l! ne !In o.:ecouùu quelli che prt>.;;entann 111 pollachiuria SOveniJ nncltt> P.~l"Ì hauun antecedenti ere.lilari o {•Or,ullllli~ t!!'i).t <~o11o :-tal r ~o;:r!.!elti uella loro infaoi.Ìf• a vaoleulr coll••r e ed, in co• rti f'fl"i, luw11n ~oll'er·to d'iocunLrueuL.Il rl'ui'IOA. Molto "flt'"90 ossi :-i o.:o110 dali aJronanismn 11 rwn h~•unn J•r~Jit• alo ìl toito ••ho mollo tardivamentu o. l anchn pPI' uulln "lll o cagione .tella loro lhgi tilà natu rale, siu per• il litnor·o di contr ara•e umr annlattla venorf'a. Ma doveRi notare t'lat• rnollt d ef-l~i han11o sollertu una blonna•ragia. Ullll ~olu A \'èrn, porchò e!!~i non hanno j.lill voluto ~"por"' a eontrat'l1~ unn nuova, tnn ea!'a P drvenlRta rogg:elln delle loro costanti preoccupt11innr ed 1\ stala. il punto eli partenza dei loro ae· crdeuti nervo"i. Nf'llo magttior parl~ olei C8"Ì le orine c:ono cumpletamenle uormali ; in ulcuni ra«i però esse conlengu11o un tl('(IO"Ìtn più o meno nhbnruJaute oli muco o ru muco-pus. 1\fa re~arne ùel c~111all' pre>-eula r·onli difficolta a cagione della :<Uil e:-trtJDIR f'eusibìhtà, ~. btmch•' sia anatoroicameule sana, ~i polr!!IJbo racrlmcnte rredere ad un restrin~imPnlO. Talvolta que"ta sensibililit ò este"a a tulla l'uretra cd iotere~),a anche il moato, ti IJuale ~ !illor·a talmente <:enl!ibile eia non poter sopportare al menomo •:onl&llo. Il più c:oventi que::La tperestesia i! ~opt'8lullo pronunciAta nella ret::"ione mernbranoqa, a tal 1:'1'B·Io ch"! il pa,..,aggio dell'esploratore 111 c1uesla regione può detP.t·minare cr•i;.;ì uervose di una ~rande violenza Questa sensibilità 1 tale che può soveuti e!';sere constatata con facilità mediante la palpazioue reltale. Infine l'esame della ve11c1ca fa l'ilevare un fatto d'unA grande tmpol'Lanza : quaalunquequesla si vuoti faticosamente,


81'188 si ~uol& ~omp1el&mento e non va ha ralenuono anco•11

pleta: ma •tuesl& evacuazione diiiicile -<i !tptt>~a col ratto che in 1111 grau numero di CS!'t la contr·atlrhla ''c:ockale • molto drmrnual8: la qual cosa fu dimostrata chrarHrnonle ùall\~.~arne manomel rico della vPscica QuP~ll nmlali affetti da fenonwr11 uea·vo!<i della sr~ra f(•'nat~riruma non devono 'tuimJt esser~ consiJorali cornù avenh nulla •h \'eramenlf" rnorbo!'ln; S•• UN!"i non pre•enlurw una ln..irHw 8JJ&tornica apprezzubilc, hanno per lo rn••no un l!tstema nct·voc;o che fum.ionn irre~olarm .. nle, c certi di"'lurha run:r.ion~~li faeili a meUere •n evi<Jenzu. Il puulu principalu ò {UeiJo oh rh"I)OilScerc bene la 1'8UStl di ljll6l>ll •li~llll'hl fu n· &ronah e tlt non lasciarsi indur·a·e a fnre t•er·le nperazront cho polrebt>ero loro essere mollo noctve.

M . DAvm 13n ucs. - Dl una nuova. forma d1 febbre rl IOODtnta ln a.lcunl portl del Mediterraneo. - (An-

nalt dell'istituto Pastet, r , upl'ile 1H03). Qu"!!lo n•1ovo tipo di febbre, precedenl~menle confu>~a o con la tiroadea o con la inlPrmttlenle, l'autore dice di ave1• 8\'ulo agio di O!;servare con frcqu~>nza in ctnque anni di ~rvizio a MalLa, dal 188~ al 18 ~1. E ru indotto a di<l\ingu.,rla dal tiro e dalla intermitlt>nte pPr non aver mai pl)lulo rtsconlrare uell'esarue de• les!!uli P. del sangue ti bactllo d'Rberl o il plasmodio, e per avere invece costantemente rinvenuto un micrococco non specifico di allre malattie, •peeia:m~nte in quella regione, la cui collui·a put'8 inoculata IOUo peli!' nelle ~cimmie riprodU,!->6 &etnpre un'affezione idenllca a quella osser vata nell'uomo. L'autore ba cla~'lifl­ ealo tale malattia col nome di f~IJbre medrterranea. E!t"8 sarebbe una malattia infettiva carall••rizzaLa chn•camenle da febbre, sudort profusi, costipaz•one, frequenlt rec1<hve, e che è accompagnaLa o seguita da vivi dolori di carattere reu matico o nevralgico, con gontlore delle articolazioni od orchi t&.


HIVJST\

Aualomicam••nle si ••ilev11 mgro;;;<:amento o rammollirneuto d••llu mil;w co11 nll•••·nztnni parcnchitnaln!<•~ d··i vnri •ll'g"UIII Ncm o~iQIOU(• IIIUÌ lllc•tll 'HZÌoni delle placche ciel Poyeil'. ~«'COflllc• l"llull)r • lfll ' '-Ut ft:i.Jl1re prednminn ,-ullo c(•"-lc c uollt• Ìl'olo •1«'1 Mt•r'hl~rrurH.'I' e ...arehhe la "te~S·l c·ìw n c-; 1 lullf't•l'll ~li 111gl~i chi8maun Rvc!t .'erer, e ~-:li italu1111 adetw-tijbùh·, ii.Joide mtermittwù.', ti(oide ntipicn 11 Jt•blm SI((/orale. ,\ ~fallu e!'~n t! errdcmicu e a~"a• ft•equenle fl'ft ì ~ot.lnll •ngle"•· nulla mediu comune d~>l :1 •1. talora si arriYa ,. •mc· per t'[lldt•lllia, lino Al 1:;, ~ •;. ~pccio in e::.lul•·. pl'rn non ~i ò tnni o~ t>r\ alo contagio, onde la facili tu di ras,..omigl a n t. n di qur,.. t.a rehlm• l'Oli In liroule. ~011 ,-. clt•lMuunnla In via d'ius..rrel'l!':o uell'organt~IIHI d1JI· l'tnl't>t.inne, pu•'• e~"l't'e •tuella rl•spiratoria couw la Ùl~""livn; e~a:-;a hH però 1111 pt>riodo di tucuùazione talora ancllr tll t'IOLlimant>, l' uo docnr"'o nn~h'e«l-o t•elaltvnrnenlo luugo, 111 ge· nr.t·e !IO gwrut, cort l3"1ÌlO qHH::>i scmpt•o beurgn11.

Il fJUildrn clinico, nei p•·ìrui ~. Hl giorni, c' rapp•·esPulato du cel'tlla.:in llll<'n~n ed m«onnia, vt"o conge,..lo, rnnzin a,_,ti ot·cct·hì, tnlorn opi~lussi, lingua impaninta pt•r uno ~lraln dun-.o f.!ialln,;lru, conge .. tione ùt>l faringe. L'apJit!ltlo mancA, si banno rlllU'-!'8 u vouutw·nt.ioni, e pena all'~pi~a"trio Generahn••nlo v'hn !;IÌfll:ll ventt•ale, ma uon souo ì8re le diarl'Ut1, talorn "tUJf.!uiuoleuti, milza e ft•gato sono in):!ro,..~ali e tnnlli nllu lll't! "'ione; 111111 a·at·is~imi !'ODO il tunpani«mo e il gorgnglio nelln fn><~A alaacfl. l n que.,lo Jll'imo p~riodo ..i ric,conta·a ~pes,.o IÌC\'e to,...e cr.n poco ''"'P'' Ilnralo. e l'a"l'Oitazinne ri,·elo unn respit•azioue u«pra c non rnl'i rantoh nmtdi n piccole boli"-. Non vi •• Pt 1zinne 11 1 re...••nzA di macchie come nel tifo, e inveec 1 ltbhomlaut.- o profuso il sudore. Uu~!<l.u primo porio.lo .Iella mfllallia é ~eguilo eia un altro uni quoh• ~compotono i pri111i smtomi aruti, e ch1• ra ppr~· senta In r,.ladw ptù fa"lldtO!'>O per Jl malato e scoofortanlo pot• il me.tko. L'ammulato, in pt'oda acl una elevazione termica lwrsi~teule a ai pl'Ofu.>~& sudori va giornalmente dc·pel'l.mdo, e ur·


UOIL.\

tezioal reumatiche va ~anl1, fl r n in nn'srlic(JIAllOOP. ONI 111 un•at&ra, sopran·en(tono u carallel'izzarP qu.·~to ... econdo periodo del m alt•. Dopo qualclw s~llimane , BJIC'he quPsh ,intonu \81HJO di· sperendo e l' inferm.> ~o~' a v\'in ~l'llda lt~ t n P'l l•• 11lla guo•·•g•one IJ ('81'8ller.-• elle (•IÙ COifl !WP. iu tjlle"lll rebbre ti 111 1 rre~:n • lant6 della Lemperalurtt G~llt raJm••nl~ il llpo del In rebbre • r.ontinuo con dilferenze di un ara do c1rra fra lDRitina t• ~n ; ma talora !<t moc:tra r. millE>nte o inler rmttent+', con l mperalura 'IU<~"' normale al ul a llino e gravo ele\arnenLo

alla sera, H11o a w•, i iJ ·,. !lit't CII!<J helllglll H llll Ull O!':CillA l Ìrmo diii :1!1,5 (l 4(ì0 Tlt'Ì

pr mi t lto o cltt·•·i ::!lorni e una du rata wecha della •nalallla tal 15 ai :!O ..:wr ni , ma nella pl urolit~ de• car-~1 11 tlecot"~O •· 8@1181 riu ltm :<O P 11 0 0 108tlC800 fp recidive. U !JCOperln del mtcrobo tlt•lla febb t•(l Ol1.1tlilert'811l'U fu fatta dnll'nulore nel 1887 a Malta E un mtcrococco rolonùo leggermen h· O\'u le elle l'auto•·e ba chiam1;1to M .•lb!lt tMst.~. ~eia preJ,&I utinni a c::ecco rni ... urt~ 0.:3 !.L tli dlfltn t.ll''' N •·ll'acq..ta t~i O«spn·n com e tanti punll, in al ltvu rnovimeutcJ, raramente 11f1JltJiali o ri uni ti a cat.. ne. 81 rolora bene con lu ,.. .. Juzwu~ ~<cquosa tl• vwl•·tlo d• g~ntuUta, •ua noo col metodo di Gra m . lu brodo I"' Pl• u•zzato, a 37•. dopo quolchl' gionto -.j di!L&rmina u11 mto1 rbidamenlo senza pc•·o olèuno sl1 a lo condenteto alla '-'UJ erficte Jl mtglinr Jllt-'/.lO oli CO JltU'8 é j f hrOdO :tifA geJnlill6 l'Oli • • dt per,tout-, •• le col()mt> che si ~volp;ooo ha nno qualche cosa dt dill"erent•• a 5<eeonda che l'utoculnzione è falla pet· tnii..Sklne o s.upPr llciahnen\.t>. :'l:t·lle cc•lonie per inti~"ione dopo ! arecch1 ,:(tor ni "Ì llln· 1 1 ~ ~la11o delle UJ~tccbi .. bìanco-perlatt> mtorno ol pulllo ·l'ili· fts"t OIII! dell'a go, e piccole cnluuì• b1atu;l1c lunl.!n d p•·r· COI'fln dt ''"!lO D11po rtua lrb.,. !tel!imana " I'OI,.nie t!Plla "U· (~erflcie formon o r ome urtu piccoh• m~n , e l u 11 ;.:o lu iufl~­ elone l!l o~"ct·va una !>lr iscia di color·f' giallo-bruno, 8 CtHI torn• oleutelloti. lifl


!l36

RIV ISTA

Dopo rrualcne tempo anccra, la colonia, St'nta es sc>r·~i si mostra più carica nel colore. Alla ~uperfìcie le colonie si svol~ono un po' differentemente. Alcune r11ggìungooo un dtametro di 2, 3 mm. dot•u !1, 10 ~iot·oi a 37': esse sono r otonde, a contorno re~olarc e :.'innalzano un po' sulla superficie della gelatina mostrando un aspetto liscio e lucente. Esaminale a trasparenza, mostrano un centro gJallo~nolo, mentre la periferia è bianca bluastra QuestE\ colonie H rendono visibili all'occi.Jlo nudo m un tempo assa• costuuta; in 7 Kioroi a 25 e in 3 '/ a 3 •. Nella gelatina ul IO "/., a 22•, lo sviluppo ùelle colont6 e a"sai lento o non «i ottiene. La gelatina non ne è ltquefalla. La coltura in pial!'tre di ~el alina non i' pratica, perché f. troppo lento lo svolgersi del micrococco aUa temperatura in cui ci si può servire di tale mezzo nutritivo. Non si ha sviluppo dì colonie l-IU!Ie patate. Le tuoculazioni fur·•mo fatte d!ill'aulore qua:~i sempre con la milza, ti r~gato o i renr, chè, secondo lm, rl microbo della febhre mediterranon non circola nel sangue. Tanlo l'autore quAnto il dottor Hughy a Malta sono t•iuscrli a riprodurre la furma della malaLlia tnoculando coltur·a pura del microbo nelle sctmmie, te quali. o che mortsse>ru o che guat·issero, lasciarono osservt•re una rtpelizic ne prect~a di lulli i sintomi già sluuiati nell'uomo. e~lesa,

I l tremore essenziale ereditarlo - 1-li\MAroE. - (Jou r nal de médieine et rle rhirarrtie, marzo 1803). Il dotLor Hamaide ha puublicato alcunr fatti i quali dimostrano esistere un kemore d'origino manifestamènte eredi· taria, il quale merita la denominazioni-l ù't.:ssenziale, perchè si O"serva indipendentemente da qualsiasi altro sintomo proprio a far su!'porre l'esistenza di una le~iorw del sistema net•voso o dr un avvelenamento qualsiasi o dell·Jsterismo. Esso comincia nell'infanzia eù aumenta coll'eia; esso può anche inizrarsi ad uo'eté aVt.llllata. B un tremore ad oscil-


MED ICA.

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lezioni rapide, nullo o quasi nullo nel riposo completo, le eui oscillazioni prodotte nella posizione del giuramento persislooo sen,za aumentare nei movimenti intenzionali. Può iniziarsi per la testa, ed in vade1·e io seguito gli arli superiori ed inferiori. Può interessare le palpebre, le labbra, la lingua. Questo tremoru deve prendere posto nella categoria dei tremor i uervosi, a fian t!O del tremore serile di cui esso può riprodurre la sintomatologia clinica, & del tremore isterico. In Lutti i falti il carallere d'eredita è un fatto estremamente notevole che é stato osservato nei di versi gl'adi. l n una famiglia osse1·vata da Debove vi erano 8 individui affetti da tremot•e dissemmati nelle quattro generazioni successive. Raymonrl ba riferito va1·ii falli dello stesso genere: il do L· l01·e West ha veduto un uomo di 56 anni, il quale era afre~~o dfl tremor e fin dalla uascita; nove fratelli e sorelle di questo individuo erano pure aiTeUi dalla stessa malattia, come pure alcuni suoi figli: anche la madre e Ja nonna ne erano affetti. Il dotlor Dana ha cilalo un faLlo ancora più curioso: egli ha osservato una famiglia che non contava meno d1 59 individui affetti Ila tremore. Il dottor Nagy ha constatato che in una famiglia, sopra 41 membri, 18 n'erano affetti: in tutti, il tremore era soprag· giunto nella giovane età, prima della pubertà. Nella mag~•or parte, esso presentava i caratteri del tremore che soPraggiunge solto l'iunuenza dellA fatica o di un'emozione: au alcuui ca si, esso presentava i caratteri del tremore che Mpraggiunge soLto l'inftuem.a dei movimenti intenzionali. Ramaide, ba::sandosl sull'analisi di diverse osservazioni, erede essenziale ereditario non sia che uno. ~l'e il tremor~ f de1 numerosi sintomi fisici della degenet•azione mentale. Sovt~n~i, infatti, si riscontrano negli antecedenti dei maIali, non solo il tremore, ma di verse slimmate mentali, come la mehmconia, la mania, le ossessioni, ecc. E neces~ario soggiungere che la lerapeutica è impotente a fare scomparire questA specie di tremore. Tuttavia é poseib•le migliorare lo sla~o dei malati soltoponendoli ad un


038

IH\IS'IA

regime approprialo· aslin~>nza compleltt degh eccitanti e dell'alcool. L'idroterapia. le dorcie. i bagni suliur·ei e l'elellro· tera pia, ed iulernamenle le preparazioni òroruur ate, la noce vom1ca, far·anno tutte le spese del tratta mento, Ìl quale si limita ad esser e solLanto palliativo.

Dell'appendlolte infettiva aouta. - LOUL<: M ARGERY. (Journal de médcci,te et de chtrur{Jil!, febbraio 1FI!J3). L'aulo1·e Ila descrilto una foa·ma speciale ùi appen ficile. la qual ~ si dlstin)lue per il suo decorso ropido ed inr,•ttivo l<enzu che es1sta nè ulcerazione, nè perfot·ezione, né gangrena dei tumori ltltestanuli, come i sinlMnl potrebbero farlo

-;upporre. L'uppenùicile sarebbe causata da ollurazione dell'ortficio dell'appendice solto l'influenza di uno t:~lalo infiAmmatorio •• da a!<sorbimenlo dei pro,Jotli secreti nella sua cav1tà. l~> forme va riab:li ùi appendicite. sat'abbero dovute alla vtoleuLa p1ù o meno gt'ande d 1 ques1i pt•odoLll. Pare che il bac1ll0 coli comune dser~iti un'azione impot·tan te, p~ rdu! ru lt·ovalo alto st.alo dt pure.t.za in alcuni f'll!IÌ e.l é 'vero!limile che il riassodumanto d~i prn<lntti tossici

che egli secer nP. determini nna r·••azione più o meno viva da par·le del 1>eriloueo. Il 'JU&d.ro dmico dell'appendicite jnl'eltliva ncula è quello dell'appendicì1f' perforante con peritonile generahzznta Un individuo é collo b1·uscaw"nt.!, in ollirua 8alute Il ptit sprsso. da uu violento dolore ndtlomin~le . Obbligato a ri ahban•lonar e il e:uo lavoro. egh si melle a !elLo; ma il dolorA per!ll"le. ~enzo rlimiuuil'f• notflvolmente. B•'n presto sopragg iuJJgouo 11ausee e voro1t1. La bo~ca e arida, la hngua p8IIIIO"ù; i tentAtivi J,.J 111a!RI.o per caltllat·e la flele che lo divora non fan11o che aumentare La l'requcnzR Jei \'Owil:i. Ben pre~lo 1 lrHili ai altet·an•1, ,!!li occh1 si accel·chiauo,li m~!ato prdnde la rallcia peritoneale e cade rapidamente nell'abbattim~nlo. Fin ,!all'iniziO dell'atTez10ne, la costipazione é gen eralmente at:~solula ed i tentativi ratti per vincer le wediaulP i purgativi aqgrovau•l ancoru lo stato generale. U medtco,


ll ~OlC.,

cblamato trl querato lllllmonto, constata tutli i s egni di una peril(lolte acuta· vomili bilio~i. tumefez.ione del ventre, al terazioue della fision omia. L'esplot•az•one rlella par~le ad.tomtnale pE~rtntSLte d1 cc•o~tatard che la palpa:r.1one, dolor osa in lu\la la ~ua ~>slens10oe, é ancora pià intollerabile !Jer d meleto.> iu corr1-.pondenza della ros~a iliaca dPstra , talvolta anzt l'Ara possib1le p.•reepir e un po' tli ìngorgamenln di'Ila l'f'gi!)OP. Sp 11011 lniPr\ iene r•ronlflmenle 1111 alto f•per&IÌ\'(l, lo stato g••••orale pP!{IfÌOI'a ancora , il vi8o si altera. la proali'IIZIOII•! d1•netw profontlfl, COlOp8101111 l Slllj.!JIIOZZI, il COI'f'O ., copre th un "Ucloro freddu. le e!< tremila di voulano cianotiche e lo morte non ta rda " sopraggiungere. Tale é il tlecor-<o deiJ'affet.ione. ma questo quadro può P.~­ aere. 10 certi cac;i, piu o meno modificato. L'iniz.iCt, sempre bMIP('O, non è qen~rahneute precP luto d11 prorlr otni P. può 801lr&p:~iunllere indifferenl~> nl ei:tP ~ua in St'~uilo ad uno "rorzo, fila duntnte un periodo di ripo"O Il dolora, molto vivo, compare sotto la forma d1 <'Oiiclte o di punturu all'addome l•rdinariumenle e!;:-~0 co111pare dap· prsma n ~llt1 fo<~~n ilincn dMlru t• ~~gene ralizza rapidamente a lutto l'ad<iomP. Talvol ta ('Clcoo ...PgUI,. un andamento '"''er..o e non 11! localizzn nel Ialo de~lt•o chn dopo alcune Me o alcum giorni. Que~Lo dolore per... ic;le per tutta la durata della melaltia . E!'ISO ai attonua dapp1·ima, poi rieompat•e prr paroai srm . Lo lt>tnperatura O~CIIIR generalnumte IOlOI'OU 81 • Sl!nza assumure 1111 decOI'sn acosoltttamente rogolare. Le IHtUSf'e (ljJ 1 vomiti "'ono fenom~>ni pr eeori che '>6g"nono sr&oeralmenle ria vicino il dolore iniztale· riapprirna ahmeulat•i, elei diventano rapidamentt> bilio~i. verdastri, porract'i ed IDebe recaloidi La costipazion e è quas1 costanti' e sempre IDolto ribelle. Talvoltu, al contrario, compare la dìarrea P, CIOlll curiosa, in questo raso, e!'l~a pet•Risle quasi "'emp1·e nno finto. L o ~tato dell'aùdom(' è lo «teflso che m~lla pt•l'llO· lllte per (lt'r(orllzlone Colla palpazionc s1 constnla IJUHSI ~em p r·e u11 pu11Lo mollo doloroso alla pre"~ione nella ro~,.a iliaca destra. È raro che . _ riveli la prt•seuza di un ingorgamenlo bPn localiuato, &aato piu che il Limpani~mo. il dolore e la conlraziOih! dei

•R•


040

IUVTSTA

ltlU'lCOJt addominali OUOCCiOIIO mollo alla preCI!"IOOP. dr•gh indizi r.wnili da questo modo di esplorazanne. Tutta a lillttouu d<'ll'appeudictle iofdtava acula pO!O'< OIIO 'tuindi ria~tsurnersi. nel clolore spou laut!o ed alht prc"SÌ<lne in corrisp()nden7..a dell'appendace vermicolar•• e nei t~~>~ui rli perilonilP ACUte generalizzala. Ln diagnosi di appPndicite non r r~-<enla, nelln mllgl{iot· (l8rll' .lei ca"i. Alcuna difficoltà, ma la daslinzione tra l'lll'peau.hcil,. infatti vA erula e l'appendacite perroranle o gangre· IIOSII t\ 1Jil1181 unpOl;Sibtle. Dlll punto di \'1!-'l& sintomatulogicu. t> ìm(lO"'"'bìle «epar11re que><te tino affeziona, vald a dll'e, p~a· <'onseg•tenzn, eh~> la pro~no"i è l'ii un'estrema gravetz•L L'evoluzrono !>pont.arrea dell'all'L•zione non dura più di una diecina dt f.!tOrm e cnncluct• falftlmente alla morte, a meno cbe un pronto intervento nora aa•t'e>~Lt il decorso deliA malatlaa: questo lrllllam~>nlo clovrà os~uro la laparolomia lalet•ale destra praticata il più prPfllO f'O!-!Sihile, I 'G!o!Ci:~iu ne t!ell'appeuùke ed IJ dretHlggio del perllcoatt•o per al quale si poLra utilizzare la via iAclrio~acrale.

L& pleurite 4eatra come oomplto&zlone 4ell'appendloite

- CRtuztn. aprile lft!l3) .

(Journal de médecine et de chirurgte,

L'autor e ha pubbhcalo 45 osservazioni rfi qu<'sla complicazione, dalle C'JUalJ ~· rileva che la propagazione dell'inflarnl'tUUtOne, l't~ultato di una wra anrezione, avvaene sae per la via del tessuto ceiJulare r·elro- pertloneale, ,ia per la "18 dea hnratac• . Lu pleut·atl' risaedcrebhe sempre a destra . \VoJhreJhl, su :H ca:~a da lua O~"er·vatr, non l's\'r<"bbè trovata che una volla a smislra. E~tsa ù raa·aroenle balaterale, eù, in questo caso, è sem pre la pleura del:lll'a che è colptla per la prama, ed è anche 'ltii'Jia ìu cui il versam~nto è più uolevolt!. La pleurite può presPnlare trt' forme : Croizel ha ric;corrlrato :1 volle una pleurite secca, 29 volte una pleurite s ie-


KKDICA

roee, e 13 volle il liquido era nettamente puruleoto, con•o· etato 1 di10pnea v1olento ed a febb•·e intensa Quanto alla frequenza della pleurite flop ra g~iunfreule durante il ùecorso d1 un'appeud•c1te o d1 una LIIJHe, es11a ~:~a ­ rebbe circa del 3R per 100, sc:condo Wolbreclll ; e «e, a "UO dire, 1•s,a pasM soveoti inavvertita, l'lÌ ll perch•' !li tra,.cura dJ eMruanare la pleura nei cas1 d'lnfian\ ntaztone tlell'addolntl. Fa d'uopo però notare che, <>econtlo Wolbrechl. lo preaenza dt una pleurite deslra non a~grava per nulla la progf1081: la pleurite si t> rosa guarisce an~i "PO!ISO pr 1ma dell'appendicite. Rtsult.a quindi dimo5<lralo che l'appeudl(•ile é complicala soventi da pl .. uf'ile e che è necessariO '" c1ue1la JoalaUio prat:care l'a"collazione, perché s1 <~ono O"-"e1·vali tlt!i ca--i In cui la scoperta di unA pleurite purulenta falla tar li vamente non ha più permesso di inter\erure utilmente.

HIV ISTA CHIBUHG ICA r....to del nervi. - H ARRISON . - (Jou rnal de médecuw r t tlt! chirurgie, c;iu!!nu. 1893).

Qua,hlo i nerv1 «ez10nau non pos<~OOII d1rettamenle ~~-.ere saturatr estremiUi ad estramitil, e ti C8'1ù th pralJC{lr6 r 10neeto ùe1 nervi L'.\. r irerisce alcuni ca:si in cui é ~la tu pruliceta tfuecoropera7.10nt>, delle quali uua per'lonAie. Un giovane dl t3 IIIHli si tagliA la r t>giooe carp(>a, e il nervo ruedtano c:ome pul'e il cubitale, paralisi motrict~ e senc,ith·a consecutiva. l,;ndiCJ settimane dopo l'acciden te, la regione c.lel corpo fu InCISa e si riscontrò 11 nervo med!ano cJislr utto pe1' una lunghezza di due pollic1, dopo avt>re sepa ra ti 1 tendìn1, l'A. ravviva le estremità del nervo con un'inci!lionP nella, ed in·


RI VIST\

nP<:Ia r er giu<>tA posizione, lllPd18nl~ una ">IIL•arl! n l r.ut:.:uL un lrarnmeulo di ru~no «ciatico dJ un giovaHP. aallo di 111111

luu!.!heu.a corrispondente. li membrc• é in se~uìt" medi aro llllll"eUlt.:~:~menle, inunolHiiualo. colle nila 111 '!Sl<!II~Ìon ... Si ottenne l« crml'igione pet· prilll8 tntenzin11e. LA :o-t!ll!:':brhlii rrcnrnl&l'\'C nclht paiJUa della rnann dnp11 iS ur•· e -i e-le-e bcu rt'~'"I O alle dita, cou q:wlche Pn"rraliA nella localluu7.Ìn11P olrllr> impre<~c::ioni .<:on..ilrvu. Tr~> rue~1 dopo c;compar\f) l'atrl)t18 der muscoli teuari: dopo rinque m·~ì rìlo rnaruno i roovhnenta. Harri ..on ri'eri;..ce rlieci casi di que~lo )lenere :

trt• f.(llat·il;rtnni c••mpl··l•.!. ;..ei :.ntariJrioni pnnr11li e.! 1111 an.-.ucce~.;;o,

DoUor Gt;oo;o H JA !IòCH t. - Enatpela 4ella veaoloa ortn&.rl&. - tLa clinica clttrn rqiea, N. :), anno 18!1:3). L ' t'l'P.sipeln 1leglr nrgant rnlerna ammessa Il alla rna!.(~i Pt' f18t'l6 d ngli t1Jaticl1i rm•Jact e cbir·ur~i. da l ppocratc a ...,ydenhatn t l a Bor"<if>ri, fu ue~ala tlal R•chter c da l Bt• U""'fll!- )I d più IA1 11i ~i ri,.nnnbh" che iu rAqione della coulinuìlé di tPR~n ! n e .JpJJ'AnnlnJl•a di "trutlura P. di funzione. IIJII'nceq•;ro rl"tpe iAI<•"'~"~ put'l propa:.rar·~i dali~ pelle 11Jie ruemhran~; rnuco,e e viccn'rlla. l n o..esruito nIla ~cnperl& Ili Fehleic;en, t le Ilo .~trt•ptot·vccws erylliJ•eln.tv.~. ,..j pnlu da r e ltt pr·nya ~<.' l tlllli­ lira di IJU6:-18 dottr·inu, e le ""'~" r,·a: ioni di ri,..ipola delle mueo"'e -.i moll•piicaronu: Maz1.o ·i l! Detavay "LUdrorono la r i <>ipoln c!Aiil• Jnrin~e c Il\ riconohh~>ro fre'IUl'Jile cmr,.;.a di t•dema dt>IIR J:!(ottide : Rarrvier <:ltHi•'• lA corizZII. Fernt~l lu ..tomrtll~. Renòu la ga·<tro-entente ere"ape.atr·<:·· ; Mo~ny r-ese nula l' t!re<:ipelo primitiva ciel pt~lmune, Conul •JUl'll8 ddlla rurlllj.!t . Nc""'UilQ pèrO èl\'tl\'8 an .. ·re r ..gr:::.lrat~ Ol'::.t:I'\RZIOIIi d• r1~ipol•• ,lt•ll~t \'t!,.ciea urinar1a. L" A. r•feri,.ce la .. loria rli riue c11~i. • lae ,.art>bbero i primi o!'>~er \'&lr. sebbeue e~li ~le"M lenlmenle nm~rmi avf'r•• al Frac;ch pnbbhcFtl o nPI1'/MtJrflntional(! ldinisclte Runrl:~cliau. N. 41, 1~U2. un enso di ristpoiA ve"<"ical ~ >-ucc"dula ad ascesso deUa proJslala. Il prituo cac;o riporLato dnl doll. Bumdtr r•~ua rda un con· tadrno Ji uun1 i•5, affetto da P' oslalite ,-uppnratl\ a S'tnca!'e


CRIRURIHCA ratJCe~Sfl dalla

via del peri neo; ma ad onla delle più r igoJ'()Sé cnulele anli~elliche, al fiUartcl giorno comparvero siu&oml di s!Ja~>mo vescieale, briYidi d1 freddo e la t~mperatura aaoese a 4{1". Il gi~rno sej:tuente si notò nella p1&Jro in~uino­ scrol&ledestra un& zona dì arros"imenlo cutaneo coi ca••allel'i del rh~"ore eresipeluloso. Nei g10roi su~ssivL le chiazze ~so "i molliplkarono e si diffusero al per ineo, allo ... rrolo, alle eo><ce. Alla febbre alla con deboli remissioni muttinall e con esacerbazioni vespertine precedute da b1·ivid•. "Ì aggiunsero vomito. d1arrea, delirio, collasso, e la sera del "ettimo giornt• il par.ienle mm·i. Non s1 polé eseguire l'autopsia; ma l'll!J8tne uroscopJCo rivelò: urma toJ•hida, albuminosa, di reaz1une nlcal na e co11 "Pd1menlo contenente cot·pu"'coli di JIU", cellule epìtrliAii pavimentose e streptococchi. Le cnHu1·e l'all" col sedimento ~le:<so presentarono lA rorme caralleriadche di sviiL\ppo d".!ll'eresipela<'occo Ilei Fehleisen, e le ìnoculazioni ratLe nelle ot·ecchie di quattro coul~li, di ud~•·o luogo iu tre di essi alla ri«ipola progressiva ùa innesto. Il "er..ondo caso si verifìcfl iu persona di un con!atlino di :u ~tnni. il qual~>, per caduta da cavallo, preserolavn, ini'IIGme Ad altri gra vi sintomi paralilict, cislople ~ia r·ompleLR. TrAaporia~ all'o11pedaJe il quarto g iomo dopo la ctHlula, fu collo Il gioruo stesso da rorlt 6 ripetuti bt·ivtdi e la tempet'lllllra 11811 la ::.era u 40•,2. Il gioruo seguente, ai bt•ivtdi si a"socw· ronn vomito, polso lento, cefalaJgia ed altri sintomi ner·' osi: 8i ma nifestò pure nella re;tone pubica una piccola l'lllttzza rillipelatosa. L'urina nll'esame chimico e micro«copÌ<'o pre*t!nt6 reazione alcalina, albumina, rorpuo;Mii th pus. cellule tptteliah d~Ua vescica e numerOt'l streplococchi. Intanto il Mll80rl:! ('r i"ip.,lttlnso si Pslese beu presto all'add•lOle, al p;:t·ureo, alle cosee ed anche all1:1 mucosa del !dande, ed il se~to. giCtrn() dt degenza nell'ospedale, il pazieu lt' ruol'i. La n~>croscopia. oltre a diverse lesioni dipendenti immt>-

diatarnente o mediatameote dal traumatisrno - l're cu1 la traUura della settima vertebra cervicale e delle due prime dor~li -

r h't>LO ~uruefazione edematosa delle pareti vesci-

call, rossore inte1ìso della mucosa, specie in corrispoudenza


9U

Rl\'lSTA

del lr igono, !:\ verso ù collo un'ulcerazione Iella ~rondezza di uno moneh• da un cente!'tiroo. Coll"ùsame batleriosropìcv ~· trovarono entro le lacune liufahcht•, cJ aneli•• 111 'lu alch~' ,·aso lmfalico, moll1 m•croco~o·l'hi dispoRli per lo piu a catenelle. Pur~ m qu,.sto Cll'n p01, le colture falle col sedimento dell' urino d1eJero lun:ro ello ""iluppo de1 cara lleri<>llrì str~plococchi, e le inOt•ulazioni nel connPtlivo sotluculant!o delle o recchie di lJUnllrn conigli, ratlSCif'OIIO lulle JlO"'ItÌ ve. l..a dia~no,1 u•luu'lue, 10 questa casi del Baancbi, non solo rondnla -.uJ ratti cliuici u specialmente :,ulle manifestazinui et•e..,•peluto"e d ~ ll a p•jlle, ma in Utl caso fu couferrnola allre~i dal reperto nnatomtco ed io entrambi dai ri~ullati delle indogi"' uatlerioscoptche. U:rnerge da do che le mucosa ,·escicale, nl per• delle altt·e pu6 l'~t~ere terreno favor~vole all' inoculazione e p•·upugazinn~ dullo str•eplococco eresipelatoso; e quindt può svlluppnr·vr ...i In ri .. ipola !lia l'ecoudarramente sia prrmilivameula. La viu d1 penel!'ltzione d<>ì ~ermi infelli vi é priflctpaltnentu quella dci va!-11 linfalici, i I(UOiì formano una fitta rete. spt•cio a li vello ùel Lrigono ualurale. È naturale però che pert:Ju) avve11j,tu l'infezìoflo nccorrCtno speciali condiz•oni favore,•oli E IJUù::ile condiztollt de1·i"ano sopralullo ù&l r rstagno dell'urmn e tla allera:uoui anato miche d~ll'uroc•sli. L'A . poi nei casi cla lu1 illu!»lrati metle in rilipvo ancht• allre r·ondittoni · in quello che da luugo lempo !>Oft'rh·a di pr nsrnlito, le probabili allerazrom rPnall, onde la minorato resrsiCOla dei lessuti unperfellameute nutriti dn un q&nJ(U\' aphbttco, nell'a hro lo <>lato par·ahtico deJia vec:cica e della cute, Jipentlenle dal lraumalismo. P . hiORIACo.

ru

Sopra alo1llll punti r•lativl &11& tr&oheotomla - JuLES Su•tON. (Jor<rnal de médecin• el de ehir uraie,aprrle,IR!t3). un accrdente ahhaslauza cowune dopo la tracheolomìa ,.. la mnrl.t• apparente; non t'raro il v~dere fanciUlli, !'OpraLullo ttueUi che ~ono stai, spo:ssaLi da una lunga solfocuzione, cadere in que ... to momrnlo 10 una specie tli colla""O con t•af.


CHIRURGICA

1NdcJamt•nlO, risoluzione IDU"COJ&re, ro•!'lpir&lÌOn8 in~en~ ibtl•·, 11a1o esratt.er izzante la morte apparente : questo ~lato p un dtiNre 1111 IJU&rLo d'ora, una mezz'ora, LAI\'nll6 un'ora o meu&, ~Cll%8 che lulll i meztl 8dOf.>l'rati lo IDOtlitlchiOO. aeeesflarto perii non lrascuriU'lt e fare sopra lutto r eleltritaazione, se ciò e po"~ibile, e la re!lptrazJOne ot•ltllcial+> ~ pure ultle fare msuOlaztoni nf>JIR trnche11 ed a'•er«• per ctò una sou Ja a cur,·atura speciul ... Uo a<:•·idenle mollo t·aro .. n.pidi....imamente tut rtale tl lo pèrl'oruzione dell't:sofAI.!O col btslot·•. 111 que~IQ Cli"'O qua11ùo li '• bero> ti ranctullo dop J 8 \'erlo !'ledutu '-Ili lello. e.,li é pre•o ch1 una solluca7tone mortaiP. Un oltro ca~n di lltltrle piu comune è il ri!lptngitnenlo delle raJ,.p mPmbrAnP nella Lrscbea colla ClinnuiA. '\nn vi "' può r•mediare cbe ritit•ando questa o cercundo di o~tra rt•e le fal11e membrane m~>dt anLe una lunga pinLt>lla curva. Yes!lla le cannula in posto, "i devouo prender·e a kune precauzioui, le quali, poco importanli in appnrcnza, possono anlluirn g randemente sul risultato finale tlell'opl'razionP Pri· mleramenle uor1 si deve la!>clflre chr ti fanciullo ~i adtlot·menli duranle l11 prima 01'8, ~olLo pena di veciowlo c.·adere uel colla!.''!!o , ra d'uopo l'ltruolat·lo co• cor.ltalt, ~on l' tn;z:esltone frequente tlt bevande ecc., fino a elle non 111 sia cerlt che la Mpirazione si sta ben ristabilita e che gli affetti deJra ... li«'lia li aiano ben dis"ipali. Posetn, prima .l1 lu ..ciarlo, r11 d'uopo 'tl'ifte~ro <>e la cannula interna runz•Orl!l henP e "E' la pertoGa clte "Or\·eglia il fanciUllo ne conu!ICI! bene l'uso. Non li mancherà dt prescrtvere un'evaporazio•w abboudanl•• dt IDqUa tttldìzionala di ~ucalìpto, 10 mo,lo da ottenere uu'almc}ltera C.fllda ed umida che facilita mollo la reo;pirat.tone e la eapettorattone. Stmon ha OS!IPrvaLo anche piu '>'Oil~ un acciriente !'ingoIare e <~uftlcienle a spavenla1·e quando nou ile nto conosca la r.ausn L' n ranciull• , nei g•ornt che ~<eJ:(uono ull'nperazt•lllP, &nche quando sembra ben avvialo alla guarigrone, Il collo da IIOlfocAziooe quamlo egli rna.nl'ia e rigetta nlcuni t~limenlt liquidi per la fet•it.a lracheale. Quec;Lo accu1enlc• é dovuto u l una parolisi focalizzala sopralutlo all'epiKiollide. V1 si t·i-

e


! 1~6

Rl\'ISTA

medra facendo b1•re i ranciulh con molle precanLtoni e nulrt>udoli "opratutlo cogli alimenti soltdt. E necesl>nrio in1•llre elt~tt r•unre 1 mu ..coli della ~oln e ore<:cr ivert> internamente la nuce vou1icu, uua ~occta pruua di cia..cuo pa"lo. (.luawlo ,., ha la p& l'ali"' d~~~~ arlì inrur1ori, nn mezzo co·

ntod•J d'P.I"ill'iu.a.don•· cou .. i$le uel ba~uo di piede elellrteo . si mettono 1 piedi iu un recjpiente di le!!no o rli porcP118J111, O\e ~i fa tuffare il polo ne~alivo: il polo po"ltl\o é po,.tn "ulle «pulle dal fonc1ulln: hac::la aHora far pac:snre 11nn «'nrrenl13 di lr~ ti 'lunllro rnilliarnpères per d1eci m111uti od un quarto d\)ra. Ilota •ulla oblrurgla dell'oreoohlo medio. - H \11101'1 or Fnuol·:u-.v. - (Gru,ttt d~;:t Ho[litauJ.·, N. ~H. t8Hul L'aulorP, dopo ave•· se!!nalfltO i p1·o~ressi f11lti ìn quel'lln la 'lueslione delle indicazioni ope1'8L<me e delltt scl:llla dalle operazioni n.-Jie divel'se malntlH' delln t•f)<>Pa dal ~t•t'olo. stud1a

tunpauo. Que'"lll 'li «tuloii\·idonn in maluttte at•uLe e cromche Mnlnttie acute lit>lla ca~rsa. - L'autorP considera qual~iH"I otilt> media acutN •·mne ti ri.,ultalo di un'mft>zinne mi· c1 obicH, C'hl:l l'et.RUdHl•l <>lfl siero..;o, muco"r' o purulentu• Quù·I.IJ ft~tto ù dunosta·1uo ùaa lu,ori d1 Nellea·, Grarlunlgo. Kuhu, t'CC. Pnrll·ndo da rrue!'lO ! t•incipio. t•gla :,labthsce C01118 r••,:1:nln generalo· elle la parac··nle"l precoe~>. lar~a tlfll ltmpnntt dc•,·e e"''"er,. prer~>rih1 al trattamento cJaqc::jrl) l n 1110!11 ca~ì C""a e' ila le t•omplica?inni CPrPhralt o mA<llcWIP•· L'11ulo1·~ vi 1\Jlgiunge 11 lavaggio antisettico praticato meln· dkaanonl•~ • •\.fn/tlltiiJ f.'I'OnrCht'. - Ju C)IOÌCSI, e!<l!ù SI riÌ\'ÌdOIIO in tre dos .. j. l Allt>t.IOIII 'll'flZA p-;suùato. Sclt>rosi. :!• AITI"ZIOrti c-on c<~sudato semplice. Catar1'o cronico :~ A fl'e11oni con Pa<~u•latn purulento. Oh te med18 puruh•nht cronica. Nell11 ,..clerol'i, é nccessor·io mtervenìre piu presto dì ciò c hl' "'i ftl gt~ne rt•lmenle. Non bisogna Allendere ch" lu st.o Cfa


~.::':iii:..ICiltiJ(]>SR'L8. Invece di JW8ltCIH e r operaztnua c.li Ji ~ ... ~-·1,

• le •taiTit t! rnolnl.-, l'nutore fll'econiun lp di-.ttrlit•colat.tone laoudo-slal!t'• l:aull con o '<t>nzu re~e?.iom· del tirnp~tno, "etondo lo "lato patolo!.tico. Quando la !>lalfa t' immr•IJile. è l\t''8S!'Br to e-.lt·Arlu c rar·e ltt <~tapedectoHHII col prnce,.,.o di Blak. le !.'eZJOnt tendinee sono t.eh•t•ltfl indt• 111e, tna mollo lpet80 '~ou o IU"'uffideuti Ja se :;ole per r."tatihre l'u ~ ito, Sei cHtnrro r.ronico, fu ù'uopo svuotm·•• In rti"-1'8 otl at:IPUnger\'Ì tl Jn,w·~io mf'lodico tutte lè 'nlte ··ht> ci•\ ~ili P''"· liblle. Nelln rormA pla--tica, qua nolo f'"l"tono -.ioecltie 'nrilbili per lu loro "ede e lm·o impot t.anzn, pnssono praltCII'It dt\tl~P. operazioni, ma tutl•· otevuu' tertdt•re n liberaro la ~lena de~tli O~!<icini o per· In menn lu ~talli1 . In JU6 .. 1P •Ili•· chol""Ì l'atTezinnt dell'or ·tchJo l, ue..;.... uun uJ'e·

nllone tle,·e eo:;::-ere fatta se non e ricono:;ctulu necc~~'~ariu dt~ una olta~nosi complPla.

L'opl'razinne deva avere pet· t•f· fdlo rli mil{horar.. l'u·lìto e dì sopprimere 1 r·umnrt -.ou;..et&ht, i •ruali, per la loro inlen~itu, Jl/)"1'1000 us~ere wJr ,,,

10h un'inoticazione operatO!'ia. Nell'otil~ rne·Jiu croni ·a ptH'ulent.a, la C(l'•• t• nwlto ,J versa. R••n·lor•e l'udit'l nl ma1alo, 'JUAnlunquo non Ri11 una COlA ll'ft•curaklil~>, é pt>rò un rt-.ullato ··he nun .., enP dte 111 hCODde hr&Pa Cio che imporla, si l• tlt -.aJvarl• Ju vtlA ù~l lllale&o Quuls.iasr <~U]tpurazione acuta o Cl'nnica rlcll'ol'l'ccluo • uu min&I'Cia ancessante ùi comphcazioni clt•• po""••IIO calioaare lA morte. Frochè lo ca<~sa é un mezzo dt t•ollurn per 1 ...,bi, il rnaJ1110 é in pet icolo g ... •Jitiudi i mezzi --empltct eolie me.Ju~zJOni nnli:;elLrclte beo falt•• nnn danno bunni rllillha&i, 151 la\•e 1en--at·.- a cnmplicazwnt intt•a lunpuniclw t'ti t' _... UJdtrato u11 allo OJ•erali,n. Dul' ord uti di OJ>Ct'utioui ~no e -.era prnlicati. Dappi'Ìilltl rablazione deglt 0""1Cirll e ddlu granulazinoi, con rac:cbiatnenlo tlellt• ca....u, ecc., fanuro Schwartze e leutn·r lu mollt ca,.• :-t u ottellllla 111 tnl tuo,to la guorigion•'· Ma "e l11 'IJ!iZIO "uperiorP della t'8"'U ,. 111 uti)J --peo·rale . .&o. '-'Il i d1o:;orJim patolojZiCl si ~alottdono u tulla la ca:<l'U, • prereribll~ !>Orvirsi del pro•;e:o~<~o di Sluke, val(' a thrc, rli 'Prire lsrgameule la cassa, dopo nve1·a scollato il pac.hghono

--.u


9i 8

11[\"J STA

ed Il ('oodr>llo uJilivo rnembrt~noso, s1 puo rn lnl modo ispe ztonara tulte le parLI rnalale e praticare un' opPr11zione veramente radicale che, disinfettando cowpletamante la C'S~sa, sopprimerà l'olorrea. L'a utore espone quindi un quadr·o eornplel() ut>i cac.,i di as~s~• ~r·ebrali pnbblicali fino acl ora. Sopra 55 intervPnti, si ebburo 32 guat·ìgront, cio~ 11 W p. 100 di rnortalita. Egh r iferisce il riassunto di un'os!:!er vazione p1•r•sonale relativa ati un ranciullo di sette anni, il quale, ognilltltllvolla lo scolo s'a••rest~va, presentava un fenomeno a!!!<::ai raro, un'afonia comple~a con tosse rau1·&, che ~compariva col ritorno dellu scolo Questo fanciullo, operato quasi in e:r:ll'l'nl is, rtc)n ·~ morto che nel giorno successi\'O, dopo un lie\'e miglio•·a menlo. È cedo, soggìunge l'autore, che se e!o!li rosse staln operato piu presto, non snrebbe morto. L'autore in~ist.e parlicolermenle "'Ullo ne('es~ità assolnla di agire t:ulla rAssa e eli arre"lare lo scolo purulPnto; '"enza di ciò non si può averP una guarigione definitiva. Que~ta questione della chirurgia dell'orecC"hio non deve essere trascur·ata; lt~ affezioni ddl'o r~IHto tl~.·ll'uclilo sono p1 tl numerose ùi quelle dell'occhio P1ù del 2~> P- 100 dei fa nciulli nelle scuole non hanno l'udito nol'male, e piu di un qnarto der riformati nell'esercito lo sono per malattie dell'orecchio.(?) Né si deve obliare che luLle le all'azioni della gola, del naso, ecc., elle coesistono e produt.:ono soven ti le affezionti dell'or ecchio devono naluralmeole es"'ore Lratt.ate e guarite. Infine, non deve tlsse••e falla All'una op~>l'&Zione, a meno di indicazioni spec1ali, senza aver in precedenza riconosriuta l'impotenza dei mezzi OJ•drnarii di cura.

Flemmone aotto- ombeUo&le. - Wstss.- (Journal de .'11édecine et rle Chlr w·!lil:. giuguo 18!J3). Il flornmone l"Ollo-ombelkale é un' infianuuM.ione cii·· !>i preseola Ol'll nel corso dt un'Altra malaWa, Ol'a settzn ca•rsn apparente e che occupa la re~ione della pnrets a •dominale a nler iol'e, situata im111eùialamente al disollo riPll'omh•·lico.


C.:LUIWI\GlCA

JrMc, '' pret'l8nla ~tutto li1rtna di un tumore circolare, la cut ...... .apenore reggiun ,:ce la ctcalrtce, JlJIWire ch1• la !!'UQ por· dole inrtriore è ad una distanza 'artabtle del pube E~.<so f-1

clktlulu• pPr la ~IlA forma simmetl'icn, p!'r la suo pnlltZJOne ..... linea ml'diana e per le ~ue dtmen~toni f'lll&l'i costanti. Dt primO a~hilo t!S"O pre!':enta, i n IRrllhPzza soprattutto tultn la e~&eosloue l'he deve avere in st!g-utlo. cao che lo dt,ttnaue dai lemmoni ordiMri. i quali ten.Juntl ad e"lenùtH'::.t e qono quasi sempre laterali. Prrò. le que dirnen<~ tmti P• s~ono l'B· riare col grudo tli t~~vtluppo dei '-O!!l!elti. Pari' <'he 11 flPmmone M llo·ombt•licale abbi11 pt>t• Sl•de analonoka una lng~ia IJ'8Ciale. che non e'iiQte, d~l r'"•to, in tuili trh in lhidui. Que~oia lo~g.a é li~rutatn 111 11vanti d•1lltt çrtu11na .te• mu<~colt reW; inrli· lrl'\, IR uno ,zuaioa aponeurntiN S! e!'t&le, che Berlellux. clliamll fAqcia iofra-ombelicalt>; in alt(l, dalle ade· renze che 'JUesln fu,..citl conll·a p con la ciculricl' omb••li!'ale. wlle C()&\e. dalln •ma unìnue co11 la f!\18108 nei mul>coli retti. Come gli nllri flemmoni della p~trete. '[UP"'lll •' precEduto da un periodo prodromico di disLur·bi clige~ll vi; nelle "'t"'ssa ~ZUisa la SWI evoluzionP è lt•nta l'cl tnsi 110"8. ha la w• lt>sima lAndenza ati oprir "i aJI'e!'ltcrno t>d » lu--ctaro com~ rahtlualo un iodurimentn che per'-isto per m~ltn l"rnpn Pre.enta an ·he le slt>'<SO tlifficollà ili dtagno«i e !'npra Il caei cla~ ~gli ha OSRPrvo ti. ll f'urtcaux rtrer1qce quKllt·o error1, ne1 qu.li il ftemm•me e stAto tonfuso con lo ve~cica di!oll~"a, con t•atero ipertroflco, rno un tumore maligno, con una t't"-ll delavario. Dupla~· cr Pde ch" la rna~gior pat·Le <l l'Ile co-.1 Jelle pe· ritooiti r•urul·•ntt3 eh. \'&ognno ad a prirsi all'omb(•hcn 0011 litllo altro •'tle flemmom ~ollo-perilonenli dt queQto re-

lione

We1se eil11 nel ~uo lavoro un'altra o<~servaziour di flemIIIOae della parelt• addommale anteriore, ti '{U81l' f'ra slato

COilfu*o con uu <~arMma a ca~none della cun~istenza e della rorma d.-l tt1more, della mancanza dJ febbre, accade so· V81lti tale errore Qll8llll due ratti tlimostr ano quindi che Ja di8~!00"1 ci!'t llem IDOru eotto-perttoneah della paret~ addommale anlertore è. lelllpre co~u ùehcala; quan!lO essi banno un decorso acuto


81\'ISTA l' ...~e r~ •·•mfu ...i ~J·•·cwlutPrtlc cl\n !11 pe 1·itonit~: Jtorwn Ull III IÙOIIl•'UlO ('fiiiiiCu, ~,o,. ...ono COilriJOr)t:l'l ('(JI lii!IIOI'i m &Ji!:lll,

po•::,onn

qllllOIÌO

Jo u-.; lott :\1 \LC•JUI febbre traumatica

La dtlologt& della moTte per fht· l Q fire t rehlwaw ' mort

I' HJ l.'e"'pP-rll'fllu clrnrc11 ,Jiull .... tr·n ··he le all••t11Ztour ~vhlenll il'l •'l'lt:mn \'u,.col"re dt'COti'OIIO con pocH elev~tliono• ,Jj lCtnJ•ilt8· hu•a. col inv•·r'-1Ulltmlt3 ··on<:rd••t·uvoli 1'11~\·ut.ioni l,.rm i<'hf> ll\'ven~WIItt "'enza con ...rdcrevo•e a cct.liorameulo olei polso, dn eh • c• ~erma es ere la produzton.- e la dio:per :;rone tlcl culore <'•>rpor·~o '!Ollt' lu dip .. llll··uza del !<l'-leuta uervo..o. rnu irulipelldeule dnJie ('undiziout dl;)l flt"tema vaflornolorc. L~> cond izioni "'a ...colarr • le ten nu:lte .Juranle la febLr e lr1t•Jiuuhca. ,.., po,. • ... ono rlunque c•on... ldeNtre come elfelto tli unn ,..o)u C8U!'8, ma iudipendenlt l'llus tlall'ollra. La !•arte inlìamln8 l u ,. sel'OthlO Ll,.ler sull'unto di perde&-e lu f'Ua \Ìis!ltd 1 anr:ue non scorre liberamente nell'Area u·r ll.ala. il "iet·o ,. l t lcuc<whi el"!'luclaun, i v8,..1 Cl r C<J!>lttrlll "'fmo Jtlnlatr, 1! f'IH~;:tw m e~~i tlui<~ce nmpiaruentu. lfJ rl"olutjone

pu• 3\ \~liir•

1 lo e ~iorru.

Q. . • Il' \t..' _ m le allt:raLioni loc:..rJi dell'inrrarumnziou~. i \'8>-1 del Cut·po ..., COII II'Il!:!.!OIIO, Il !'01!'0 ~· ra Plll (re ruente ~ p10 tlt ho}t. 111 ~t'lllperutnra ,.., uluva, 1110 fru le ullernzioni .t ella te,,, perulu r~t o del p('ll"o v·.. "-c;:mpre d&\&l'geu/.8, la tdtnJ.II' I'U· l ura tlnptt un'uperazi(llle IJUO e><,..er e ult.n, ~ il fl{\1">• 1 ir·colo, h•11to n d~bnll', n&•'lllt·e nei ~''"'"'' ''a •i v'é ro r le nn• ul--o. t>d a a u r 'O m• ahi •!Ù ar,:c~:n luati. AllorA l'ele\'llttl pr•eo. s· a 1 l• »BI12UÌ ~ 18 , [1e11Ùf' dall'8Ullll'lllat8 rcSI ... lent.n olel \'8!'1 per ìrt'l'll'i, e dalla 101'0 PH~r:,:II'U t'OIIII'IlZÌOll~. t illiiiCIII.nln l'&,.bl••ul.a ul cor•..:o del !'Oilg'Utl d• un'ar co intìomrunt.A è lA Cllli"A d\•lln contrazione dei \8f'Ì oli tultn 11 cor po, e dell '•·levnl~t pt•e:-~ ... inrrr· ... a n:.!ut:rrra, mH intor no a l centro d'm· llammn7.wne l'l stalti li-.~e UIÙII'"H eh put•alì.,i \'O,col u • che ,Ji. m •1 J .,. e ltt fll'l!'"ione. d che a "'\18 volln l\ l'8 U!IO ta dall'ìmpre.:-

«


CIli KUf\c, Jt:A

9:1 1

1ilclàe ehe r•eevono 1 centri va.,.omotor·i. on.Je In "irC(IhlliOIJtt ;;i reltePia. Si rttiene gen..-r alru tJnle che il cnlla, ..o ~iu dovuto aù uno paralisi dei nerv• ~ pla ncmcì. e a i una dllalaZJune de• '-'8"Ì da • inoer ,·11 ti, e s1 è pr•ovalo ,.peru:nentnltneute elle i va"'i ,..j dilatano al punto dtt proJurt·e ...intonu l"imllr a quelh ui nua IIDOJ'I'allia. mo in tal ca..o si Jovrebht! asere un P••IS•I piccolo e debole, ud un [.;a-te ml pulso<:ar<tl&f'O, menlrel'autorPha no lato diiiDediatamenle dopo uo'operaztoue la mancanza &S!oòululll tlel polso....t il runre elle battevA cou gran fot·z.a cd a..,·eva ~ pulsazwoi Al m i uuto, dond•, conchiu.te che nel colJac:c:o flW'e"s~r''' una <'•ml rttl.ione .telle arterie !Jer lo sllmolo dei 1 I'YI "en,itl''l. Uon •·•>u.tiz•nrw rnollf1 srmile al C~>lla.<>"o può es<>ere pro~u ­ rale dal fl•t~ùdo, che pure aggrava i .;.inl(lmi ·lei collasso, e DOO producP chP una coc:lrizione di va<~i, èd un'aumentalo r~­ tliNenza rfpJ "8ngue. ~el corpo suno entra olloa·a m azion13 r.mftuenza dùl ~ ~~te• IOS \'IJ ~OmOlOre. tl drl&l8UdO l Vll$1, facihla la cJr ecolazlOne, duran l~ la ft!bbre Ìll\'ece, aUa coutr~ziouu de1 \8ty "'UCced•~ l'uziont~ ...-a<;Ornolrice, 1 ' 1S prunu conlr6lli spiugorw 1! san~uè nella pelle, ue &\•vieu~> uua ~SCherma llllt'rua ella ras--omigha mollo al eollas~o. po1 la dilatazione dc1 vas1 cutan..1 non .. sullicieute a coropen~arP l'dello del brl\·ttlo (t>bbrile, "''' Il collasso «i prot rae. 1- in CfUeati ees1 che l'a ppbcazioue esto•·na del ghiaCCI<) "'couJdure 11 colla""O, r<'«pingendo 1l sangue r.e~lJ or.,ran in-

tAt·ui. Ma pet· la Cl•~~traziOOe Ilei ...-e<>t culan~>i dur·anlP il bri'rido (t!hbrlle, nc.-a {, ltn'enorm~ distensione de1 ·va-.i a-ld•Jminali, tutta prodotta J~u·azront' nerveo-va:-c..;laN e nou Ja Vfll!rtt elle uun potrebbe1·o agir e cosi pr ontamente, e •(ue~ta az on... n~r\t>& "'' ver ifica tanto nelle febbri comuut qua n to nellr· lt·aumalwha. e r ichiama m vi~ore J'az.iuue oer\'O'tt che lll'eS1&•l" alla circolazione dei val'i lt'!<"Ull, ondu tutto ti !"t ltema t'trcolatorto duraute una r.. bbrt! lroumntica è :;ottoposto alla rorza. dello slimulo riil ... ,sfl , ùella c•mtraz•one che sa manrfe~taoo rn un'ar ea mllallllllaltt, eJ alla torta regolatrtce <ici !Ot~lerna vasomo\ore. Gl


81\IST.\

Dur·aole una laparoLomitt è pOSl"tbile che le ausP inlt'~t l ­ nall ""11'110 ~pu~tate in modo da oslacolar P ti corso del l"r•• co n~t•n uto, e che pr esto contragj:fano ador•on·w che rend11no que;:;t'osLacolo permaueute. La !'!Ola espol'liziono delle lute!~Lma all'al'ia, pr o<l uce una poralisi pa~sag;ner11 e tempora11ea che ra,·ori« ·e , .. aderenz.e. Que~to stelO è sp~tiSO l)cambinlt\ per unn p~rìtouite, ma 01--hau"en lo descr .ve col nume .Jt 1 ~ewlo- ileo, ecl trtfalli i '<IOlnmt '-Ì calmano ....uhil o ~e si rlslabtlhce la c1r rolaz1ono fecali', t' s•· por solltwar l 'in l'ermo si riapt·e l'addome, uon s1 tr·o va una per i loml e. I sintomi cJ~lla rilen t.ione delle feccie "i fanno manifesti con la ltmpan•le al ~econùu o terzo gu. r nu dall'operazione, propt'IO •JII&Udu Il pot...o e la temperatura !'J dovano l"'r I'Ìnl>orgt!re ddla ft>bht-e lraumulica, e se il pas~ag~i • ''"' -'8" O tlelle f~CCÌe UOO '-i ri labiJtSC81 la fPbhre '<i pr OlruP, e "i veriRI'a unH diver~eu~K t1 fra il ritmo cir colalorio e lo osctii&Zitlnt di l t!mpPI'fllur a. Il polso divten piccolo e debole pet· la contt·aziottO t::IJ • •urult~ de' va'<l, la ùiatensione delle pu· t·eu 1nlt>slwuli allun~u. t·..strin,:te e comprtnte i vasi dell'm· ll''-tino, (IPf.OOtmdu co,, ma,:gtc1r r esi!'-lenza al co•·,o del ~n:.:ul', liiJnde una contrazione riflPS""a delle arterie d1 luttu il ··~rrpo ....,J un'ele\'azrone della pr e"!llone san;ruifmtt. Se tutto cio Accadt~ quando la lenstone va:-colare ,. già alta pet· la pr e'it'll/.3 della febbre lrournaliC8, il polsc• ne !'ÌRflnl.e g t'l:llluemeote, e ro entrò nella perltouittl s1 lta poi~-<" dt>bole t• Hli· forme, uello p!leudo-ileo ti polso debotle, che t•un di etro a.lu l'o6ZIOOtl A ldommale. é tulln effello olcUa conlraztone olel!e arter;e, r••rchi> coinctde CQn una f•lrl•' e vibrata azione car· elia 'Il. In molle malattie del cuor e e de' I'Pnt, st c:U\btlisre una 1perLr one car diaca, e l'az1one del cunr e s'indobol •sce in ror·t.a della lej:fj:fe ùi Mat-ey; ma se illovOI'O aumenta rapid!lmente, il poi n W\'len rapido e debtlle, e puo anche avvcnit· la morta per ac:ic;toha, co,..1ccbè il hn•oro ecc~!<l\·n e lu deboleu.a diven~un lf'l'mini rt•ciproci, t' lanlo nelle febbri com~ oel '~ona ..so. il polso celere ·~ ti risultato dell'aumettlalo la· voro del cuore pt<r la p ontraziOnP delle at·terie. È dunque ver ism1de che la morte per febbr e Lraumalica, per colla~so


CH IR CRGICA

0 ~ fiS&Udo-iJeo ~i pi'ej'8rl

Of'Jit'

at•ter ae prima Che neJ

aore.

Olsehart•en e Verchér e ntLrihuiscouo m f1uesti cesa la

~ all'assorbimt>nLo d'un

veleno original.osa nel Lubo intes&inale; ma uuo semplicn qtfl'll (Pcale aor.h•l completa, è OMDpatibile con la vilfl anche per "'ettnnane anLt>re, mentre la cafrione della morte si ,ftwe Ct-t•core nel A'ratlualt' esaurimento de' poteri vitali, od 111 flURlche r.omplicataonP, ptrcht> te la alaRi recai~ é completa, e tit•n dietro all'apt•t·turR dell'addomi', dlvieu letele in chaA o tt·e g1orni. Po~!<ono i siutoma morbosi allevia rsi dietro al pa!'lq8g:l!ao de' f{a!'l, il vuotamento di'Ilo stomaco rol tu bu eqora~reo, e se la diqlen~aone eddommale ce le. può anche ..:e!.!uirne la guari,:aont•, ma ~oe l11 stipo;a p~rsi~tl', le mortP non 41 rn attendere. e può f'SSI:lre topi~tll 11ltrim.. uti •·he con una qpeciaf., !'etliN•maa. L'mflammazione f> cau!"a di dimmuite preR!'IIOne vasole, e d1 aumentalA tensione cardiaca; ~~· que11te condizioni Fono m olto 11pmte, l'e1-ea esposta dopo la laparotomia r~!>la 10 preda acl un'ischemia con~ldPrevole, P IR rorzfl t•egolntrice d.l si8terna V<t!l()motore entra in campo a sping1 l't' il "8n~ue del~ 81'('6 carcol'tanli verso l'area morbosamenle affetta, per meno della co~trizione de' vasa. Quest'inlen~a contniZione q"SJe allern • t essuti ed al sangue, le orine di minuiscono in quantità e peqo specifico, IH pelle si raffl·eùda pe1· liiretto di clreolazione pera ferica, mentre la t.empuratura tnterua tagjriunRe Ull grado clevat<l, l'anemia cerebr ale protluce 11 eoma, l'eo••mia bulbor e pon fino Alla respireztone e•• allu ~zione, mo negli ultimi anom~nli della vite, 'IIIHnrio il poleo è già ~vanilo, il I!Uore balld aucora regolarmente. Un J'f'aduale indebolime11to del cuore condurre bbe al medel>itno l'laultato, senzn alcuna costr izione vasaJe, tna ~li effetti clelia ~lrtzion~ dea vasi suno ussolulamenle indap~ndeuti • clalla forza o dalla debol ezza del cuore. NeUe tf>bbrt lrauma lic.be non comphcate. non é fa~·ile <liffereozusre gli effetti della contrazione vasale ~ui tessuti, e r. morte per . emphce intlammazmnP é rara, ~enza rJualche complicanza, t'Ome la p1emia o la seHicemia; ma nello P'eudo-Heo dopo la leparotomia, e facile scovrare 1 mula-


aJVJSTA

rno•nti del "J!'Ilema va .. colar~. L 11 coulraziom~ ''asole ~111ega amebe ' fu o' cw•i ne' quali la morte sopravviene •Jopo l:! ore, I!J é atl rJ b!Jlla al colla~so od alr••saurimenlo. In 'lue:;ll casi In 11\0rl~> ~~omin•·ta dalla pe1·iferia del corpo, cd 81'rl\'ll ol certlr o, come nella morte per iutlammazio ue, comt• lll•lla IIIOrle. pt>r Vtl·'l'ruaia. I,Juaudo la capa citi! \<t..,colare e •hminuita, •leve !'c••mare vu.;i, ed 1 h•tuidi del cnrpo :-i ·l~vnno uceumula re ne· tes..uti .. ne· !Jnfatif'i : t'ol'li ·a le lll'leJ•Je uell'iuliarrunazione ~ conlrt~~:gono. iu l '"enza eh una con::restiouP. venosa, molt-. tens1oue tli liquidi deve in~e•u' ­ rtJrl'li ne' Lt"<l'luli del corpo. tt>n«ione <:htl '''"'" ll~iolnorlt~<~· nwnle dunmuil.a dall'azione deiiP glanuole. "JH'cìullueut•· .tdlt· sudorift:l'• • t·he coutuma anclw quando la c·nnl•·a zJOih! ltl'l~· rio--a unpt•ci•~c~e ll•ltlirillura in pac;Mggio del "'8ngue. M•·ntre pm·n il sudon1 aspot·Lo mollo plasma soug-ui~''''• ru111 ne .... porl!l 1 corpu!'lcoll, che la febbre distrU!l'A''' 111 ;! l'Il li lllllll ' 'i'O, ~; tJ·ost'orma in pigmento biliare ed in ut·ea. ~elle o~ti'Uzioru lllle;.lmali e ni"IIO pseudo-ile•o che ,..,.~ue la lupai'IJLOnlla, con l'aumentata eontrazionc ,Jp.' va-.1 ~nn ­ guigni coinctJ~ un'evidente distruzione dj globuli clel ...uugu«:, una •llllllllllzwtw nella secrezione l'tmale. che pr"""o a tnorlt' giung•! aliA ,·ompleul --oppres~tonP, mentre l'indicano rl··!I'OJ·iua numtl'lta, c•·e~~., la •1uantll~ dt ptgmPulo od vonuto, mentre clopo la m n rte si trova il l'e~tolo di I'•Jlot·e o~curn, e In ci;;ttrelh • ti i'~W!<S per btle ptcPa. lutll l'enumenc clau Annu nciano lu distruzcone, dei COrJ•ll"colJ l'l>~"'i ,J,.I "'AIIJ.!UC. tlr •!Ut>stu tlistr uziune non puo'1 e:.8er~:: riparata. com!l lo eotulizinni fi,.joJO!!'ÌCflt:, dalraumentaUl 11110\'ll fOr009ZÌIIII\! eh col·pu... roli. (ll'rChu uJ tlltll uu•wa fuJ•meziooe uun si pr •••Ut, Allll <:i npr•onn. la conll·aziooe ve ...ale. n~ ~i prectw alla uut"" (OJ'trlllzionc l'nliuwnto •·il" 111 ta li condizioni t ~csffli::.o.;Juto o uucn·~ la quaulil.à del ::.angue n ..

•tun::.• nullo, t~H•Ie nellt> o"lruziom inlesLinah, nello ps~uolo­ Jieu, como lll'lla febbr·e. «i verifica un con!ltderevole t:nu"urno d1 lo~su lo lltii"Colar•' e !.!:ras..:o. E •tue!';lA d c~i ntt~~r·azione di tP"'"'"li puo v. rlflcar:-i ~'~" 1tll t'lt•vaziono dilt'HIJiel·atut•tJ,cnme, l'I'COurlo Rurd o n 'iandrr ~rrl t, l'uumeuto liell'ut•ea dopn l'inoculazione de l pus l-'i 018t lll'••~-'l8


t:lllR[ Rf, JI <\

n"•· . , •• l

che Ja tewperalul'll ~t ele\i 'JUindi ... può aq~crt rtl . . nella (ebbre lr8UrtlBlicH J'efevaZIOIII' di ternpt!rlllUrA 11011 41ipenda dcaJIR rli"h'Ultone .le' globult ro,..st. n•• dall'aumento tompenanle Jella loro formazione, pet·clw l'ecc·et<~n •I'Ut'l'a ti menliene pt'r tutto il Cbr'<o della Cehbr•·. Alla fine di una fe bbre traumatica il mulalo ritt•··tui ..ta il eenpe e (P forze. perch(l aumenta la furmuzìone ciel !l&nt:ue, Yllll t>Ì rila~ciauo. ~• riern piouu 2li "POt.i ,.a.,Rii, la tetup~· rallarl st abbH~SS, t• ,:::li e-.perimenli ('HiorunP-trwl .tiwo,.lr~wn che, mo:>nlre Jllt'B ti proce;>!;O rh •IÌ"lrUltOne t' tfj IJU(I\ A Cm·mufone 1iel !"Sllf!UO, a vvir•ne Ull8 maggiore t•Jirniii&ZIOIIt~ oli eel l'l·. chP non può I'S><er e allrib11tlo r(•rtnmenla alla dt ... lll-

&lra rebbrtle L elevazione tli temperatura pu1• """8l'C at·latìdaluwnlt• proclott.a d8Lia l>timolazinne del corp<• .... lrtaln pt·• .. ~o il no,fn canono oli :-ìuthnagel , ciò che hll Cl•rtdolto ad tlnunell·r·· 1m area nervosa capace. di etr·o lo ~t11nnto, d t uu' abnoa·n11· funzluno terrnogenetica d l'i muscoli. Ma Rfl l'elevazaout~ dt'lln temperatura dE'l corpo non dipendf1 tl•1 un'aumentata proùu&ione di calore, la spiegazioue uon e l'Urtlcie>nte E piu vPr·rlllmJI,. che i ft>nomt>ni lt'rroali olelta febbre 1hrwndano non d. aumentata produztone di calnf"~. ma clall" "''JIIaliltrtn lr •• la prOduzion>< e l'elimmazwne Iii "'"'~O. Se dunqur. rnf>nLre e"'tste un proc<!-.so inriammalot•to '''" ntlla P8rl• affelta una pa rzlalt> e temporan"a d.>vitalizzazione df tus•1to r1er PITelto •Iella cong:e;.tiono. "6 11 'JIIP"la condilioae e soggetta anche un'area P~lesu oli le•..•ulo eh.. cir - - la parte infiammata. <>e que"l~ parli ripiPne di !<Au~we llll«nant.e sono Clrcoudal•· da un'altr'ar ••a 111 attiva cirl'olaltone,eh!! lrasrnella al centr(l vaso-ruolor•c lo ~tunolo ìnd•CIInte Il br<>ogno del rtrlllO\ amento 1li !'langue nella pnrlu ltta, e lo ~lato di fif'iologa• a mazionl· col mrur d~'lla morlr•, JlOS"ibrle che il rentro ,·aso-molorr•. per Ut.ionc r•tO~"sA, PI'Oduea un'ele"azione dr lemneraLura , e , he meulre «i t>lt>.vi ' 11 lemperatura del corpo, 1 ~ssuta elmunanta t•atore, ~pe­ e&alrn~nte la pelle, $teno eccitali u maggior lavoro. Col'i la OOndlzioni lo::ali tenderebbero ad innalzar· la lemperulura lllentre il meccanismo termo-r•egolalot•e <~i ~rot·zt>t•,...bbe di'


RIVISTA

ricondurlo allo slèlto normale, e tial potere compar·ativo tli qu .. !lte fòne opposte dipenderebbe il l'ilSullalo finale dPI momento speciala, che. può finire con la mor·te. Olatt Ideati o& del cervello: eatea& re•aslone temporanea dell& volta or&nio& : eatlrpazlona della olati dottor L. Lostn. - Reoue de ehiruroie, N. 11. Uu ra~azzo di tredici anni, soiTre da due annt di vtoiPnli dolori di lesta, piu pronunciati a sinisLI'a. Ne~suo aolacedeule sillhtico nei parenti. Grddatamenle alla c~falg•a <>i uggtungonu allri sjnlomi che si riassumono qual1 s1 pre,;,•n· tavauo nell'ottobre '!I l all'wgres:>o au·o~pedtde dd pazlenle. Eptfes>~1a jacksolliana, i cui attacchi erano pre&ll11U7iali da esag~razione dj ceratea, duravan() ollre venll ffiliiUlt, 6

aument.avanr1 di frequenza fino a produrst L1·e a (]uaUro p.-r gioruo.

Emiplegia totale a deslra: il faciale lu era solo nei su or llleLLi i 11 fel'iorL. Cot~tracl,q.rc: l'avambraccio e le dita paralizzate erano COli· LraLle in fie~sione, la gamba pure, il pìede esteso e all'inlei'Oil: t•quino varo : cun 'Jualclle foc'ZII e l'c'nza dolore ~i ri· portu,·ano le membra in posizione normal~ ma per bJ•t>v& tempo. Tremo/io della gamba uei teHlalrvi di movimenl''· R(/leaso rotuleo esageralo a destra.

Parola ùuoara,;4a.ca, a fasia completa: non rtpele chf.l la parola mio eomparJnO a Lutti e sempre. l ntelliqetl4a e rnemoria '{Uast abolile; Sllnlimeuti llffflliÌVI alterali: piange o s'anabbia ad oguì cstaule. l'i.~iOtHf scemat.a, e uudrtasl esagerllt.a a desLr·a. Setllltbiltcd generale integra. Polso lento e irregolare N'· sp11·azcone tenta, salivazione abbondante. Stato yenerale, io contrasto col quadro sìolomalico. n>bu~lo e vigoroso. Fu diagnosticalo uu tumore eerebrale comprimente i ceutri psico-molori dell'emisfero sinistro. L a compressiouo sc·Ul· br ava in aumento, u giudicare dan·audamenlo progressivo dei sintOmi· e si sospellò una cisli idallidea sia in c!ttusa


CH IR URGICA jel)'ndamt~~nlo ~intomatico dHI deiiP

buone condizioni dt>l-

rmrermo. - 81 imponeva l'operazione, e !4t decise la re<~e­ IIOn" temporanea im·ece .!ella lrapanazion~. chP pole\'a P.~<~er

88fUila da •·•·ma del cervello. Per la rnnlttplicita dei sintomi cJ1e lareva sospetlbrc la oompre.. siont! di una enllr me poninnP di ~>mi~fero cerehru le, fa dù!e~ru11u un va~to lembo c•Jlaneo dì x l!"'ntim. nel dla..tro orttont.ale "U dit>ci io quello vertit'uiP, rlllla porzio11e ed"renL~. di 3 cenllm. a due dtta riai padigliont• deii'Ord<:cbio, e la "Ommità a un cenltm. e m"z:to dalln sutu ra "Agittale. l n vit.alila manlenutasi con un pteciuolo COSI prcrolo rno ...lra la grande allivltil nutritiva del cuojo Cllpf'llulo. lncil'i i Legumenll, scostato ti per10slio st comincto n dividere l'o~"ll colla "aga circola re del politt·i t• m o di Peon. Ln l'azione dcll'0"!'0, racilP dapprima, OIJOrchè "' IH"ri va Alili IliVOla inter na r>ffl•e !l PPricolo di fertre 11 cervello, ad 6Vllllre Il quale la sezione fu compiuta collo scalpello o col mllrteUo. L'autore ideò ollor A che Ai polr ebb•l uggiun~a rt• olia tep un arresto circohu·e che Logh••rebbe 01{111 pertcnlu nll'lt!trumenlu: poco dopo Ollier prnp0116Vll la <~te.. ~ mr)<lilicazionE' alla !"e~a a vola n le. e per le sles;:e ragioni, nel lot·zo volume del stto Trattato delle 1·esezioni. La dura madre er·a h"cia ~ sollevata. Non lli 't>devauo le pulf8Zi<•ni •l l'l cervello : alla ('l'es., ione ~i a \"eva la sen!'QIlOne ueJta presenza dt Urla l'aC<'O ila hquida. lmpiaul8l0 UO ato 3loriJinl\lo di P ra vnz. si t> h be il !!•'llO di un lirruidn lintpidihimo di cisti idatidE-a. lnci~ In dura madre e il cervelli• per due centimetri. e clQpo eva('ualo 260 grammi dt hqUJdo, ~~ et.tt·a<.se "enza dlrllcolta, cou una piuza, la vesctculu. che nou mustrò la pro· lenza clt h.laliùl l:iglie. Al pot!lo deiJa ('i:;, t r imane,·a nelrPmi'-4~ ·ro :<illi"-h'O uua considerevol•' es~w~uoue, e la porzton<" <11 so tanz11 ~l'igia ebe la ricopriva e ra ridotta ad uon luminn solhiP che cu~cil· lava nelln l'avità. La,ala questa con 'll))uztun•~ borJ"s llepiùa, l'OSio un drenaggw, sa r tpose il lembo osleu cutaneo, forato ~el PUnto osseo pau t.leclìve pt>l passaggio ùol tubo. la pelle u IIUlut·eLa con seta.


Gli etfelli rlella opP.t•azione furono semplici: lr•g-~ero edernn riPI lembo P"I' lrf' ;tiorn•: la prima ~tolle scolo di abbondante 8Jermntà dttl tubo· al lerzo ~ìo r11o , c;!sSalo ogni scolo '-l levu il th•ena~gio: fil d&~lo giorno s i Lclgoo11o i fili: cicall'izzazrnne P~'l' pr1ma tllll!uttllue: 11 lembo o~"eo t'i'Sla mobile ~nltn la pPJIP. l riF~ultali dell'np~razion~ tlal punt.o d1 ,.i-.ta •iei "'inltlllll sopradescrilll furc,no · rtfalaf'!ia: sporizin•u• completa - EpileSJIJi.a: cessaziour deglt acces-;i - E~t~ipleuia: completamente ~uarila, rimau t'

uua peMnlezza appe1w aprezzabile noi mo vimenti dAIIIJ gAmba - Contratiurt!. spa1·ite complelatneule - Tremo/'"· !'Cnrnpar<>o - RUI··~uo T'()( a leo: oorm11le - Parola: liher·n, ce..«alo 0~1 impaceift, e l'afasia - Jntelllyen:;a •• migliorata · il ragazzo r tconoece ì gemlot•t e i parenti. ·~d obbedist.:e H(!'lt ordini che rtc8Vt'i ma lt~ .\lemoria n on pat·e ritornata - l ,_ Stone: tntgltorat.a a ùeslra, ma lo '"guardo è vago: per· "PÌ gior111 rlopo l'operazione egli pr~::senlò COrt-'8 dell'iride Pol•m r r•espira~i011e l'ilornllli normf!li - Insonnia. A•l QUPner·e il snorw e ft~ re una leg~riera ri vulsione in L~>· slinole, fu amminil:!lrato nei primi ~tiorni calomelano a pie· ('aie rlt~si , cloralio. bt•ornuro polassicn. All'uscire dal fo~'<pl'­ dal~ ru prescritta la morfina a piccole dosi, l'd i Lre bt·omu•·i. Tutto fa sperare cltr> h.! funzioni di que"lo ra$!azzo si t·egnlarizzeranno e toPnerAIIIIO allo s lalo nol'roale. Sei mesi dopo, rivisto il malato, si con~latb la dispaPizicllltl di tuUi i fenomeni notati fH'ima dell'opera~ione, eccelloché per t visione del Ia lo destro, la cui acuita é diminuita, e p~1 lll memoria che non rtlMna. rJ Jetnbo os~eo è sempre tnohile "Olto la pelle. Lo s t~lo genentl·~ .. eccellente.

Sulla. sutura delle vene ed un oaao eU sutura della ven• oava inferiore. - M. ScHEDe. (A.reh .fur klin. Ch ir " centrali.~ . /u r dic mPt/. Wi83ensclt. N. n. 1R92). Lo Schede ha ue~li ullimi o tto anni 111 S\•ariale operflzioru. dello vene per lesione di r1uesli vasi. Il mog~i or numero dot cas1 riguardava no la e::~eguilo da 25 a :l() ''Olle la sutura.


Hii9 Y8fl8 jtJuguhire, a la vena remot-sle e ascella t-e, e 2 la vena auccla vta. Le relative lesioni molte volte non furono occidente)j, ma falle ìntenziooahnen le e per necessità, com e per &Sempto uelle oper azioni. sui Lumol'i. Dopo che ru fronata la emorra~ta con le compr essione manuale o con le pin~etle emostaliche !'Opt·a e sotto la ferila. fu questa clliut>a , come ogm aUra ferita con una sutur a coulinua o u punti c;taccalì. Com" materiale rli sutura !!i servi ùel catgnl ~olltle in61ato nell'ago ptallo dt Hagedom. L'ullima sua esperienza dì sutura venosa (u $Uila vena cava che, in occa sion e della eslirpa:doue di uo rene carcioomatoso, l.rovò completamente fusa nella ma--s1:1 cancerosa e nella separazione del rene fu aperta lateralmente. llopo la estirpazion e ùei resti del tumore alla~to alla vena cava, il va:::o e.-sen·io stato compres<to con le pmzetle -.apra e solto tl luogo ferilo. :<.i r ese mauife!>la una tenta lunga Clrt·a 2 ~nlimt>tri, che fu facilnwnte chiu~a con la sutura contlnutl . Jl malato morì al Hl' gior·no, dopo un corso regolat·e della ferita , pe1· acuta degenerazione adiposa rfel regalo, tlel cuore, del rene s ano. Il luogo dt sutura semDrava coute un arco un poco conve;;so, l nn~o C'lrcs 2 cenl rnetri, l'pHrgenle nella vena cava. de cui il cuOI'& et•a senllibilmente r islrelto, ma non in guisa da fare ostac•1lo a lla correnLe sangulfXOa. La medta ""la ioltma erano solidamente aderenti. Le parli vicine erano corn plelamenle sone, s enza la mintma. fMmazione di Lrombi .

OJenatone p er la oompre..lone della. midolla •pln&le per QO•t&aaento del ooYpl delle vertebre. - lJAilAN. (A.r·t'/tto.ft'ir Min. eltir. eCPntralb. fii.r die medie. Wis8en!lch.: N. 18, 1893).

Pe-r t•imuovot•e la causa della compr essi oo<! nelle rratlut·e llt>lla colonno vot·lebrale e nei processi ùi sponùil tle det•ivante per lo più da '>postamenlo dei col'pi delle vertebt•e, I'Urban mette aJlo "'coper to la m idollu spinale con un lembo che da Ofloi lato raggtUnf{e la lunghezza di 3 o 4 vertebre !';u})uogo della lc~JOIIG o della malattia. Sulle vertebre lombari a in corrispondenzij delle tre ul time vertebre dorsali la base del


960

Rivrsn

lemhn :<ì ra m alto, sulle altre parLi d~lla colono,. verlel·rHie in !Jas!;o: u il leutùò comprende le parU molli elle c:uopr·ono la culonnu \'6rlebrAIIl cnmpresi ~ti ar chi vertebroli con le apofbr gpuw~e. Queste apotì~r -.ono reci!!e rasent~ i corpi vt•rticeli, lent•n,Jo In !'calpello più vi.·inu 11llù 8IJOfi<-r, poichè nllr•imlmli ~- potr·cbbe facilmente ledera la mrdella o i cOJ·donr ner\ o!<ì allo loro ul"cita. La mi. lolla <.lf'!'<<>a dopo l'opPrlura delcnnale vertebra! c.>, è con precauziow- "po«tat;• lalerAirnPule •3 le punte c:.por·~:reuli "'ODO porlalt> vra con lo ,.ocalpello. Ou••.. ta OfJ•'r~ozr one ~~lata t>S~>guila .taii'Urban in due caSJ dr fmllure !Ielle vertebre, datan~r uno Ja s••J e l'altro du diet!i me~r cnu buon ••... ilo, " 10 due ma iali di !'ponùililt> ma con ecorto rnfnu ...lo senzfl che qne"IO potec:.se t•S"ere «pie~a to dal r e'"ultnln •I1•Jia nerr·n~CO!•itl .

Què,lo pr·oce!':so non sa cr1flC8 toulrlmenl• parllunporlllllli tlella colonnA vertebra!" e per111elle di ragRruug~ l'l' dirPLl8• wenlt• la cauc:.a della compres~ion~ prov••ni.. nle da1 curp1 dell'' varLebro. La t<Ua pl'incipale iucllca.zioue ~nello frollu1·e ti ella colonna ,.,.l·tebl'ale con comp1·ess1one ùPI midollo," .Jtl,·e essere rsegurla pe1· Lempo dopo cominciala la con!-<ulrdAzione, ma nou troppo pre~to, ner prinu giorni. pet•cl.<'· allorn ' •lif· flcilu tene r·e rmmobrlì i frammenlr. Me~lio e rh e la operatrone 11ia ~seguitt1 nella o• fin•> alla 8' selltmaoa, ma iu ogru c"~o nou p ù larù1 della 11", quando fino allora uon e compar~o »lcun migiiONHuenw. Occorre J•l)i sempre r·ir•or·dar u ••he l'allo t•perativo é mollo Etrave. e d»ve PSSPre esf'gurto con lulle le cautele, e ~JIPciahnent.P de,•esi eviture OftOJ pc>rdrta tli san~ue, ogni raffreddamento. e o~tni inrlul!io "'Ilo or f'rBZIOile Si hanno ancora ùa cou:>rdt?rare c·om,.. mdrcazruni eventuali della oper azione le oeofot•mazrour delle v~l'l•• lml, la "'pnndìlile lubercolo'-'a. tosLuc"è rl procc!'<«O ~r e calmato e i renomenr di cornpre.c;.c;rone lo•·aie tlella rnrdolla, nei qnPii l'ap~>rtu ra di'l ca~ale w rlt>brale ha pr inemnlmPnt•• il cnr~l) esplorali \'0


!)(il

CHIHURGI CA

...._ ~aet&llto& del femore per frattura. della 4la8al lell'ono cou frattura della Ubta. lm.m.e41a.tam.eute al .U.Otto del gtnooohlo. - D. 8 . LJ:::GRANO. - (Progrès .\lédieal, 29, 1893). Un giovane di 32 anni. in co~gu1lo a cAduta. ave'a l i -

portata rraltura del r~mortl a pnclu cenlirnl'lt•i al di sopra del sinot'chao e nello sles~o tempo frallut·a deJia t1bit1 a un d1lo t.r&S\'&rsu di sollo alla spina dell'os!>o. l.a cute rimase antegrtt: il (t·amrucol(J inferiore del fentOI'P .. r·u spostato mohu ell'mJietro per la conh•aziune uper ola da.1 ga:-tt·ocnenll. Allu "leopo di neutralizza re l'az1one di quc~t1 SI pratico la tenotomiH del tendine di A1•hille; e quiudl venne applicato un appartlcchio immobtlizzanlu dì lutto l at'lo. Rimo-.!'>O l'appllrecchio dopo 42 g10rrti, si Lt·ovò elle la ft·at· tura dt>lls lLIJia era pel'l'ettamenle consolida t11, meuLre i framm..uti 1lel femor e restavano allonl.aoati co rn~ !)l'tma. S1 peua.ò sUora alla suturu ossea ùel femore, e incisa In pelle dalla regioue eslema della coscia, fu messo allo SC'Opèl'to il rocoltno d1 frattura e si t•isconLr6 elle il l'ranmu~nlo htferiore et'a mvitllbile p+>r l'intel'pO!òizione di una massa tnuscoltll'e; per ntetterlo allo scoperto si Jovt\tte prlllicare un'abile mauo"l'8 ~ultc l'azione J~l cloroformio, spinta l:-i nu alla t•isoluziune 111UliCOI8t'e. Resecale allora le estremita dei duo ft·ammenli si r iunir,mo cnu un g rosso filo d'at•gento r ipie~alo Ad an->a. c po;ocia l'l suturarono l~r parli

m olli, pre,•ia a pplicazione di due Lub1

u llrenagjlio. Dopo 3 mesi, rimosso l'Apparecchio, St lro\'òjun gros&a callo osseo ben consolidulo; la l'icalrtce cutanea depress~~. ~ quasi aderente all'osso: l'accorciatnl:!nlo dell'arto 81'1\ dt solì ~ centim. È •rue,..to un caso molto raro Jt clinica chirUJ·gìca e as.sui 1111 1•mtanle dal punw di v1sta della chirut·gia conser"atrice; ~!so dimostra ancora che la sezione del lendJne d'A~hille, (~Ila a RCOpo d1 impedire la retrazioue del ft'S.tl1 men to infe·

rtorc rlel fem ore operata dai gaslrocuerm , é all'atto insuf-

llc•erHe. p

M.


!Hf?

ltlVI'ifA I:HIRURf.lC.\

DeU'uolte e del •ao trattamento ohlrursJ.oo oolla lapa. rotomJ& - fJott. A HCF.LASCFII. - (/( .\1or yng11Ì, JIRI'(I• J• N ~. aprile Js!):l) l>a quo,to stu•l•o dell'nutore ~uua patolo,:ria ~ ,uJ trnllam~nlo dell'al<l'ite.

rl"'ultPrrbbe l'he fra le ver1et.8 deiJ'a,t·ite l-ierMil occupano uu pu'-to non indJITerente l'asctlt• da pc11· lOJIIl~ croui ·a idiopatica ,. l'ascite 8!-<"'Cnzial~> dovuta n dictlurbi va..omntori ueUa sfera del simpatico ad loroinate. Jl Vt:l'll lt'RtlllrD811l0 Chil'lll';!i<'O d,_.ll'8<!l'il8. qUHOdO 110 11 rh p~n.tn da rn.,latlle d1 cuore o renah e l'inct"IOne luq-,"8, o <-ia la lf\purotomm Ouec::ta operazioue a <:peclahnenh) indtc8lll. nella a..,cile da p~rrtonìle tubercolarE' o crouu:a "eu•I '•re: uelfn n:;dto rlon1111 alla pt•t>senza dt .lu1uori e anche nella ll"~'•te e"s"nzillle; può fot·--e trovare la ..ua utù1caz1oue anch~ nella aqcite da tirrtni epatica. Lu Japarolomia in moll1 casi diventa per «e -,te~t<a Jir~l· lnnwnte curahva, porlanclo a guarigwne durAtura cl~ll,. u.,t·lli da cau!le !.WIH'iale. lr1 ngni cac;o, essa, oiLr·e al non prè"'t'll· lare mollo IOllg'!'IOr JWI'tcolo dùlla puntura 8\&Cuatr•ce c' "l ·razlolle JHÙ certa ed efiicace et! i' mezzo di e!'lplorat.umo rt>mplela dc>llu ca,•ità addommale. l ratlori c•lw concorrono Alla gmu·•giono cii &!'ldti 1111\'lae r•nmplicul•' "0110 ciivPr:-1 · la formazione di e!';te<~e aderc•nl•' in --e~uito ali allo opcrat.orto e ai m••zzi rnecl'anicì ,.,ucr•'"'' V81111'11lO acfuperati , Ja clllt110U'ZIU08 rif•lla f'l'l'SSÌOOP ~ tfeiJa ten!!ion,.. tt•lciominale. l'aziuu~ rifles:::a Jel trauoulli... mo n1 e· t•ut~ r•n. e, "t! :-i vuole, l'ìnfluent.a psichica. t.'atl•l nperalorto, qnan lo sur compiUt') ··olle rP.!.!Ole ••ro~lel'llt' anti.,ellichc, non presenta dirtkolta no pericoli 111111 • citati n me liali. S····OJh..lu l'uulure c• do COO<::Igllar:;i di pralware ·l"! l IIJ laparotnmia, un ampio ,. profondo ùrenaf{~no. Nulie a!'clti lub •·cnlari puc\ c ... -... rP. ulìl~ l'uso ùell'•oùoformiu ~polvt>ralo sul perilonan, e ul olt'ena!fgio "' può sostituire lo 7.alramcutu. "pe••illllll811lf' -..e l'u"Cllt' è mO uca.

G.


RIVISTA Dl OCULISTICA PAl'IA!l, -

OheraUtt aorofoloae. -

t' ti• ( lururgie, ma:;a-io 18H3).

(Juur11nl .(" .\léd' C1t1e

Le clu'!ra h ll .scrofoln"<e SÌ pr S"I!Olano !<Oltl'\ ÒÌ \'ei'Se roriUt) con umt fr e•JUeuza slraor·linariu c, luttln- 111, molle di P.""e avrebbPftl potuto esser t• evJtat~:~ da1 mala ti, ~e q•l"''-li a vc,84!ro Jlr t.''-•• C•?rle precAuZloni o fo;.!<Pl'O <:LRli cUI'hti pe1· lelllpn. Le ul ·eruzìr111i, IU fulli, <>i prn hll'uno rlll'llllltHolé oli (11'1100 accinto .. "Ono precedute da 11110 blato pa tolugaco dello pulpebre che, se foss.e curato, nou !'IA t·ebbe <tliSSeguilo dn una all'ezaone tl•·lla. r.ornea . Ne con ~eg u c che 'JIIHinnq 11e rwaciullo iJ quale presénti uu'ull'ezione d••llc palpciJrP, unthe l elo\'~i~rn,

leve tSI!~ere curato con a ttenziOne Ques te ulfez10ni intert!ssaa•u pa rticulu•·uwnll· i ma r.rim liberi tlt•ll!' palpelll't> e l'appar ato l!IJianoiCJIIH'e i\'i ruolln uhboudanle. Sono blefurili imJ.!eligmo,..e .si dill"l'•'llll \ltl'tùla. cJ•e ~l fl"•o•r \'811 0 «opr alullo nei ra nciulli ltnfnlici (J "cro-

tolosr. Il tr·11thunentn de ve essere ~.~;enerole \' loCAle. :\J u ptu Ji &ulto e necessarta unli accu rata propricln dello p• llts, la qual co e -<pit>g-A che nei fanciulli delle ciH"I ~IIJH!t'tOI'I, i q-.lt l!o11o meglio te nuti per t)Ut>;.to r t;:-IJtl rolo, •1ue 111 nlle zicnu sow1 infl nitam eu l~ piu t'ArU

Oue.,t•• nllezio111 della eornea. 11011 'J"'lnnt~ lu J.,r·o ttpJ·urenza ~\'enti poct) im portante, ,.:ono gl'ltvi, fe r rhè ,•..,,,, lODO unn causa J' m~ttaludms dPII'oc.: bio in mnll c-•rcoc:tnu,.e ti la f'IÌI plt;t,!o)u llli\Cèilltl èOI'IICiih' p r 84t'lilR g rS\1 1 liii'OII\~ ­ Qienti, tunto più che l'occhio a ll'etto t!a tfUtlsla le'-'ionP ha, Id untt r.er tn età. unH prcdi~ ~"J ..izioou pariJCuiOl'E' ul j:l 'u-

eoma.

Ouarul .. la t·h~>ra tite r g u&J'ila, in t'aLli, la c:tca lrice. u1wlle 1Jll8ndo è poèo prou unciata, modifica la c urv lttura !ll'll'occliill


!16 ~

nrVlSTA

e ne r t'\ulln tHI nstigmali~rno irrimt>diabilr, molto ditlu•1le nrl '"'Rf't' corretto; ne rl"lllta pure cb~> la vi..ta è- mnltn piu d Ì"lurbatn di •lll&nlo non lo lA scierebbe l'U p porre n pri1110 O"flB•lO ht piccolezza della lesione Un nllro fatto degno Ili nota e che a tutta pritnn r-e111bra pa 1"8 lnssale, "' è eh~ oc••ade soveult l'be lt• ulol·chie nu•no opache. la"cuutli pa... sare una gran lE' ,uanlit~ dt luct>. n111 qut·lle che più dt«tu rhano la vio.ta. E'"l'P hanno infallt l'Ili com t>nit>nte ,)ì diffoll'h·re la luce e puu Ht'•·a.t••re cl~t·, •tunndo

"latu pratwala l'irirlectomia nei casi di maC<'hi... drllo COI'Ill'&, per uumenlal'e lA •tuantit.à di luce che penetra nell' ocrhw , ltm~t tlnll'aver favor ita la vi,.ta, ~i "'A iuve~e diminntiA, 11 ca~t•ouo di dolln dilfusion~>. Anche l'iridt-rlomia che, pt>l'tonln, uuhcttla 111 molli casi. non tlit <>empre r1"ultati rn~1 ravor••voli come "li poll'flbbe creder e. RJAF-sumeudo, è nec...s«&I'ÌO, nf'i fanr!Uih, non tra"Cnrurtl alcuno dalle malatti e della palpebra . Com par~R In di ~H·alll•·. rtt d'uopo appliCal't1 llll lr11tlamenlo apprOpi'ÌAlO, lllA il p11rtln

1\

pr111c1pale ,·, t11 cut &l'e per lungo tempo, tìnchc reslfwo tract•te

della le~innP. JnfUltl, Je lll8t'Chie ChP pt>r«Ì'li.OnO ,.j spoglianO faci11111'1116 del loro epilttlio e pos ..ono ro~i servit-e .ti pot·ta d'entr·ata ai rnulltplt urg<im«mt, t>• l tn qut>slo modo le reciti t ve a vvengono COn la piu ~rand1• factlit.à. Il tessuto cicaLI'iziale ~~ trova ,oempre in irnmin~nta morbosa e le intlul"nze anc e lt> p111 legdere P•IS'lOno apporta r~ m questr, puut.n la reci 'U· dil~~'en:r.n di le.. ionr che parevano del lutto ~peol... È ne•·e-.· !<&riti qutndt ev1tare per tale ncl'hio 1 ptu leggierr traurnalisme, lulli 1 t•ont nlli, le congestiont. ec;igere nna pr op1·ir ta accut•al.a, un' anlt"ep ..l ·ornpleta, e rare praltcare co"'tantemente lu valu1·e. È pur bene rar portare ncclua l1, leut1 cu-

lorate, 8 specialmoute lè ">tennpeicbP. OorolcUte dentaria. - Sous. - (Jour nal de .\1/Mecinl' de Clu r urrJù•, ma~gio 189:l).

I r·a ppO!'I ì 1'1·a le malalliP dei dentt e lr• nwlatl1e dogli occb1 '<Oil<J .. lttll l'e~nalali molto ::pl'"SO. Il dottor Sou" u~ r irerisce un caso 1nlet·essan te. Si treLLa di una donna di 20


01 OCULISTICA

aam.le quale, da lt'f' seltimuue, nota va che lu vi"~l8 ddl'occluo 4Miro diminuiva ~radualmPnlP, ~enza c.' h& l' OCI'biO fo~!'6 diQDiaiO rOSM o doloroso. L'esame oflalmo<~copico ciimMtrb che ei trauava di una coroidit..., il cui dE'c.'O rso er·a stato a:<~ai flpiclo e la cui causa "fuggiva cotnpletamente. Però. dnpo qùllt'he gior·no, si con~talò chc· al pruuo tnolort' su~ t'riOI'P deliro, re~u lern ..nte unpìombatn er·a dulc r ro~o. c> dte la JI"8"10ne 11opra que~lo clenl& t.lelennanavR olnlor1 rall ~>tlenh~i aell'occhio .te.-tro, il quale diventava 81,bìlo I&CI'IOOCl~o . l 'E'· llruione dt•l dente fn con~ighata. m11 riflutaln tlall11 maluta, la quale accon«entl a Carlo spiomhere. Ora rapidi«<~i mnmente in 1108 l'ellimnna. lullt gli accidenti oculari t>rano sc·ompar!'!ì SI tentO dì nuovo allora di .ir•tpiomban• il tlc•11le, ma due gtorni t1o1.o ricompar·vPro nuo' anwute ah·utn dt ...lu rh t oculari, ed il olente fu llt nuovo l'lpiomb&ln, la quul co<~u fu sum~enle per r icondur:·P lo st.aln u o rmt~le. In que~<tn raso la relAzione rro l' impiomhnlm·a nel denLP «~ la rompnr~A clelltt lc~ion~ oculor·e ò eviclentr Pd indtMu"bilt!: nou ~i tt·atta li u11a semplice corucidenzA, "Opr•agglunla una volLa E' per· caso, ma ben:.i dr una r ult1zione dr I'IHI!'llt ad ell'ello l di~;~turbi ocular i si presPntano dut> volle Pd in una manaerA rel{ola1•e tlopo cia~;~t•uua impiornbatura del dt•nle e ~~Compaiono repidiHuPnte e com•· per mc11nlo, nppflnu l'he ti dente é liberato od Sll ll co nl·~nuto. Il tleCOI':311 della mall&till, la !<U8 brus('a compar.-a, In 8118 rapttla J.!U&rtgiOIIIl, lutto mdi{·a che non vi è sta ta uuo semplice coincìllenzn. L'uperazrouu tleolaria c ~tata il punto di pnrtPnza •lc!!li ecddeoti oculari. Come iul~·rpreLarc lo sviluppo d••lla mnlatlial Non lo <~i può ehe arnrnellendo una azionlj rrllessa clt•l nervo ulo"ct'llare tuperrot'l' nella branca oftalmrca cit \Vrl h... {•:, del r.-.. to, per l'influenza del nf>rvo del quinto paio cht> <-i ~pieganu t... letroni oeularr ùt seguito ad altE'razioni dnnll'll'ie Call'e ha Ctlalo un esempio dì un individuo, il rtnolr, AverHio un •lente mola re s upet•iore scavato dalla crwi", diventavA •maurolico dell'occhio del Ialo cot·r rspoudenle fil dente tutte ; •olte che una particella alimentare entrava nella csvrltl. ellu sle!!!<a guisa l'amaur·osi cessava appOntl che mediante


!166

RI \'ISTA

liTI C:Ot•po IJU9fsiasi \'8 111'<8

lofla Ja p81'lÌCt·J fn e

vitA del dente. Gal> ZO\\ ~<kl par la dì una sil?llora :·he aveva J.i8l'•lutn li poter e di l•>llg"er<' dal ruom~->nlo 111 cui le el'll stato impinwI.Jalc• un de11t..,. S1 toglie Il melatlo e h~ tnalula ria lXJu!~\11 l u,.o dPIIa \l"'La. Il Jenle é ripiorttbato e fa mal!tt.a peld• nuo,•arneut.. la vis ta. Infine la gttaPi~i,me fu <lli~'Hutn cullo •-<lrAppatnellltJ del tlente

Sui nodull dell'iride. - P.\XAS ei de Cluru raie, maggio 18!tl)

(.fo urwtl (!t: .\l!;decute

uoduli dell'iride sono d'una interpretazione ùiagnP.,liCll •lirncllt>, pr·rchi> essi possono prvdursi sotlo dill'~r·unlì inltueu·w cd i lo1•o caraltel'i non sono aueo1·a hon ,.lablli l~ .\Jcnni di e~!>t so11o p1·odotLi dAlla Lubercolosi, uHI'i dAliA SI· (JUesli ull•tnt sono spesso cr,slituiLt ùalle gornuH·. lll· flne, !:Il puo anclu> os.. ervare Il sarcoma m rtuesLa t·egmnP r.a l.ai.Jercolo!"i o sLala s tudiata sopt'atuUn spenmental· merHe e dopo 1noculazione; essa si sviluppa solto due l'ot'ttll'' la torma flcuk• e la l'orwa caseosa; rtnindi l'fl.;chio divt•llllt Ìll l-lf•guito nrutmono~o . Lo sLesso fatto !Jllù 8V\'t'IIÌI't! ut•lf'uomo e l"ucchto supput•at.o si apre allora in corrr!:;pood'"rrttl cle! r·ello ~npel'iot't>. Questa affezione può eMet·e l'ttciltttt•ut•• con fu <lo cou una pauoftalmile spontanea. Dopo tt \'Cn• enuclea l•' un oc-chiO cul'l altPl·ato, P~utt s riconobb·· iuci leuJII la roro:ùe, che esM t>ra tappezza la da tuberculi. E um.t (urma più rre•(llt'nle di .,uanto ,,, si ct•eda, e fjuandn ~· wde un11 suppuraz10ne dell'occhio aprirsi 1n quel punln in un iudi"iduo gwvone P sospt>llo eli tubercolo...i, c molln tt•tullllidc~:

hil 11 tal P localizzazione. '<l'lln rur1nu caseosa 1 tumori ~ono CO!>llluill da ;.!l'llttuln· t,iOIIi ùì colo!' giallo n creruo«n. a"enti pe1• "ed~> Il ruecolo ce1·rhio dell'irit.l1• cort L•·ntlenza alla su pp ur~:~ zrc ue: !>O\euU 'i ha ~·onlemporaneamente ipopion. Nel riparlo ù!!li'l:Julore l!·ova:&i un uomo di 27 anui, d'up· pari'IIZtl vigoeul'la, senza altt·i an tecedenti cho fehi.JI'i Hltll9r iclle, 00èl.l1) da 1108 quindÌClll(l di giorni da fenOm611Ì ciÌ\' 1'1"{


DI OCULlSTICA

967

a lulla prima rifer ibili ad un' irite, sopraggiunta per allru parte Mnza dolori e senza smto111i di t•ea7.iOne: esaminando però l'occhio alleolamenle, si constala nel margino libero deU'u·id•• o,;n ;,ecie li piccoli lubercoli. e, dopl• tnslilltizionc d'atropina, rruterenza di una parle dell'iride al cl'it~lalliuo. Queftti lubercoH. dei quali il !•iit gt·os<>o ha ti 'olume d1uua lesta ·h "Pillo, :oooo biancn-cremosi Henchè i cal'8iterì ·Iella forma caseosa ~i risc.ont rino in parte oPI malato m dis:corso, pure. a C8{!ione dalla sue apparenta ~enerale, della sua buona coslilut.1one, ù difficile concludere trallarsi di tubercolosi. Si potrebbe pluLLosto, con maggiore apparenza di ragione. pensare alla ~>ifllide , IJU8DLU11f(1ll' non si trovi traccia Ili esf"e. ed il malato la neghi. Fa tl'uopo a ~giungere che il malalo fu affetto ad un dalo momento, un po' pl'ima di questa affezione, da l'ebbr a, ùa artral,.riu uott11rne e da varii fenomeni, i quali possono esser e interpretati come dipendenti da febbre siOiiticu. Perciò l'autore crede prudente anziluLLo rli cul'at·e il maIalo come se ros$e siRiitico o di instiluire uu LJ·allameoto ene1·g.co consistente nell'nso delli:l l'rizioni e dell'iotlut•o pola&!!i<'.(). Ma non si pott•ebbe ti'allt·a purle conclurlere in modo assoluto Ll·att.arsi di sifilide nel caso che la curo avesse uno inftuenza favorevole, gtacchè non A ilnpoc:.sibile che vi sie:1o lesior1i, le quali non s.ieno nè tubcreolose nè sifihtiche, e ehe pt!rlanlo ottengono un miglioramenlo dal mercurio e dall'ioduro pl•lassico.

Della looaU.z.zazione della. sJJI.Ude nel olroolo ciliare coroideo. - GAunowSKI. mero -15, 1893).

(Ga;etle des l/6pita(~:c. nu-

Il ~lobo deU'occhio è, più di qualsiasi altra parte del nostro organismo, predisposlo ad essere colpilo dalla sifilide; le membrane protettrici, come pure le parli essenziali della v•sla , souo sovenli colpile. Questi l'alti sono conosciuti da mollo lempo, ma nessuno ha mai notalo fino ud ora che la

62


968

RIVISTA

.. ifi!Jde hR una predispo<~izione del lutto spe••ìale a lucalit· zarsì nelln l'r>gione rtllare della coroide. La parlt> del fondo dell'occhio, il cui lavot•io incubAlor·e Il d oiù allìvo, é mconlesl.abtlmPnle l'ora serrata, ed A in ' fu el puutn che le le~ioni <::itìlilich"' comparono l~ pl'imt> ~c ut si ave\11 fino al prc<~eolt". l'abitudine di e...c:aminare rhe !11 pnrtn ~ ~leriore clnl fondo .iell'occhio, la ma,.ula, il nervcl ulliet\ ~>c·c. ~la e rò che ru•~<~e un o avevu vi<~to prima Jelrautnrl3 l'olt'of\J\'· mol"copio sono 1 ~ le-sioni ocular·t del circolo irìcleo. Il pro(. Galezow..kl ha dimostrato in un lavoro IPtto ull'ncewlernte che fJUt'!!Ul regiou~ è mollo spesso inl~rc~<~ula llf>lto nll"ezioni ro~ltht7ionali deJJ'organismo, come la golla. la htber· colosi, ecc. L'aulore dn pru di selle anni era stato colpito tini vedere atrofie ro rnideali fissarsi nell'ora !'~errata <::opra rnnlnti affetti dA dtsturbt visivi, nei quali il resto del fondo •lrll'ncchto ot·a cnmplctamen le intatto ; ep;lt si mise allora ad osamutara l'orA sot't'Ella in lutti i Rifilitici Ma !'liccome cogli ~t.r·u mentt ordinari non s i giunge ad illuminare l'ora serrRla, pPrché esM si trova mascherata dall'irJùe e dal cristallmo, r.mtore Ila ratto CO!'Ilruire una piccole lente prJsmalìca, 111 •tut~le. de· viando 1 raggi lummosi verso la sua ba!ile, permetto dr cort· s tatare lestom prima invis1b1lt . Queste ricert~he l'ltan iHl con· dotto a verA scope rte, che l'a utore cosi t•ial'lsumo: t• Tutte le volle cbe un'rrite sifiliticaé accompaflllRhl da una cheratite punteggtala, che essa sia r-ecente od anltra. ~ r i!'lconlrano punti di coroidi te a trofica ot!U'ora "'"rrata ; 2- Nelle cheratili tnlcrsliziali pa reochimuto ...o, nllor(JUando queste ultime ~ono dovute alla sifilide cro<litaria. et constatano nel circolo ciliare placche d•~sem1110te nell'ora serrata, cha l'li estendono talvolta sul segmeu to poslt•rìor... ma ìl ruù spe~'<so conficcate alla rPgione ciliare. L'autore r ifer isce a questo proposito che ba pr esenlem••nle in cura una ragazza affetta da cheratite mler~tiziale anlt<'a che ne>· sun rrmedto aveva potulo moùificar·e. Essentlo eJtlì pcr\·e· nulo ad illuminare l'ora ser rata ed avendoci scoperto macchi< s iflliltche, ha sottoposto l'iuferma alla cura mercuriale, dalle quale oltenue rapidiss imo miglioramento;


nt ocuusTJr.A

069

3" Le eoroidili sifililir.he dtffuse. con nlterazioui e ttoccht cii) corpo vitreo. pr eseotano ,empre alleralioni atrofkhe clelfora 11erratn. ed i fiocchi sono dovuti a quesfullima lesione: .. Nelle atrofie delle paptlle ata .. ~iche, chs !lODO ti più 1p1110 !!ltlltliche, come venne dimo~tt·ato tlalle ricerche del proru.,•ore Foui'Dier e ddl'autoi·e, "' trovano •(U&>'t ti61llpl'e placche tli cor oid!li atrofiche e pt:.ruwnllarll>. ver .. o l'ora ~<et•rata; r.• Nelln nevritt sifiltt•che rerebrali o cerebro ~rinall. si eons&alau(l v ~ a~o l'ora serrata sègni 11011 dubbt dt coroidilo 1\roftca l'lillliLica. SclfwEwG~. It.- Trattamento operativo della mtopla grave.

- (/.e Bflllt•lin médical, 21 mu~ .. t o, I><!I:J).

Il dott. St'ltwetgger ba fatto nlla soctt>lu medtca ,!J Berliuo

una l'Omunicu zioue ~<ul traltamento opPN\ltvo t!Pila nuopia grave. Questo inl.et·ve uto chtrut·~tco 6 ..tulo piit volLe pt·opoBI.o: non dimeno la più pal'le dogli ollflltnologi uo n ne Ao tw pun\u parligtall i. 11 doLL. Schwt•igf(Gt' lo hl\ ru·aliclllO in tullt) t& volte, il che dìmostt·a chl' le tlliiJcal.inni ~nno abbuslt1nza rare. In cia,..cuno di queslt ca~• Il ri~ullnlo otlenulo e l'lato un marcatr, a umento Jell'aruilà ,.i..ivH. L'ope:-az1one consiste nel lat~t>rare il \'rÌ~lalhno per provocare ti ri""'"oruimt>nto il ciii' accade in ~·irca "eì mest. Se :.1 YedP. •ovt'8 ::: :tihn ~ere <(Ualcllf' eornplicn~inne .IJUIIIC l'imet.ion~ peru;:h.,rath:a , sen~ibilita mart·nLA, t'l:c .. hi-.n;.{ntt senza nllend•re 11 " "IIZII e'ilare, esti rpare il crtsl.alltiiO L'tnler\'OIIto ra. clli&atu da lla cocaina, non offre alcun pericolo; e so pr tmu 11011 111 è mollo ric.:orso a qw•<4tO proc•''~"'" fu appunto per cht· I'&Qeuza dell'auti.,epsi lo r .. ndeva 1wricoloso. Dei 15 tnalali operati da Schw•·tgger, !3 avevano dai !1-20 anni e g li altri 2 dai 33-3~ auru; inoltr•e 12 erano dt ~>e.,so rernminllo l! 3 di sesso mascolino. Tuth •Ju&Slt casi appurle· nevano Alla for ma congemta della uuopta questo dirello non é Stlll(l ··on~>tatato presso i n~onali mn allorquando lo st conalata net l'llgazzi prima che incomincmo a frequt•nt.aro lo &cuoi~ l'li può ritenere in moc.!o sicut·o che qneslo vizio di retraztono é di origine congenita.


970

1\IVISTA D1 OCULISTJCA

l n seguito all'operazione bisogna far pot•Lare al malato UOJ adatta lento biconves~a che sostituisce la funziono del cri· ~tallino.

L'occhio t}ivieue per l'operazioue emrnetrope o Un pu' ipcr· tnelJ•ope, e l'acuilà visJVtl r ianlta accresciuta . Naturalmrlnl• e<~so ha perduto ogni pulere rl'accollloda:aonee nou put• ,.enirr ctte per la visione a tlistnoza. NaturalrneuLe questa uperazl()ue twn r• convt~nieute che uer casi dl miopia molLo grnvr~. G

Bloerohe au l 'oftalmia. mJgra-torla., - R. GRERF . i r alb. .fii.r d/e lited. Wissenseh. , N. 13, 18H:l).

(Ctn·

11 Greer rifòt·isce "ull'esame ballertologico di 19 nerYi ol· lici, alcuni de• quali dop<> !'coppinta la ìotlammazione sinlpatica, aJLri per Limore di que~ta inllatnmazioue, furono r·~· elsi. Coi più d1versi processi di coltura, con la coltut·a anae· robica, coll'ionesto nella csmero anterio re Jei t·ottigli, non si poté mai scoprire lo. migrazione ùei microbi nel nerf~ ottico o nella sua guaina. Furono allt·esì ratti sperimenti con l'innesto ùei liquidi di putrel'aziorw, con l'aspergtllus tumi· gatus, con lo stapllvloeoecus pyogenus aureus nel corpcl v1Lreo c.lei com gli, e in ne~sun ca~o polè essere osservato il passaggio ùoi microbi da un occlt io all'al tr·o atlrover,..o 11 nPrvo ottico o la sua g-uaiua. Solo all(•r·a trnvar·onsi mirt•ot•i nel secoodo occhio o nella sua !!uui11a fJUandc• era avvt>uuta una mfezione geoer·ale, (jtundi i microbi erano là giunti per la via della circola.ziono sanguigna .


971

RIVISTA DEllE MAlATTIE VENEREE EDELlA PEllE Delle &lterauonl del l&ugue nella 1Ulllde e delle modlloaslonl 41 e11o per l meroa.rt&U - Ricel'che del •l<1ll n. Cìoc01.J. - (Cr,,nrru.>nlar io clinico clelle malaltif' ~1/lan,' l)rnit,,ur marrc. N. l,~ 3. S MI 18!13).

L'11ulo•·· ba voluto assotla•·e l-P. la l"ifllide, 1·ome o~n1 allt•t~ malaU1a lntetth·a. fa r•~t!lllii'O la sua inlluem;a :mila compoSJZJOoe del -.a n~ue e quali aller·azioni •JUU,lo vien'l a qofrrtme argr.meoto g1à dt,.•:us,oo rla molli A chiari in~egn1 ma senza venu·e ad lllll:l tloflnJb-.u eonclu~Hono Dalle ric:erche lel1'11utorL• si possono desumere i se!{uenLi er,rollar•

La e.Jillul~>, nel periodo del "11ìloma iniziolc, nou produce dJminuzJorte nlcumt nt~lla c.. luratione d•·l -l81l~ue. Il eompret·ire det rrnorncni "ècondar• t\ n<·compagnalo ùa una heve dìminu~ione rlellc emazie, o do una diminuzione J!IU forte 1lell'emoglobina.

l.a &illhde l"econdorul in un pet•iodo piit 8''nnzalo porta una vera e pr opt·ia cloroanemìa, cioè una dimUJuzione notevolt~ nell'emoJtlnbina e dei corpu~coli •·ossi L'emoglobma torna a ere--cere "'l'ontnneamenle senza hi108Jlo rlt alcuna curH, appena snno !"Cnulpar.$Ì i fenomeni ~n•htri.

. l.a Citra inlernn col proloinduro di mercurio prwla un picco· he nuo aumento '' 1\'ll)ore dtdl'amoglohiiiA: essa mollre produce dapprima un Bll!nt>nlo, pot ben preo.:to una diminuzione scemAre ànche i leucociti. L! lmez•oni di ~ubltmato p(lrlano un (ll'fHl•le aumento del· rernoglobir,a. p.1rtauo pur" un aumento del numer·o dei glob l1 . u roR..i, i qualt però, dopo un certo tempo, tornano n ùi-

del glntmh roc;si. e fu

hlinulre, ed in ultimo generano anche un aumento molLo


072

RJVlSTA

transilol'io dei leucociti, i f)Uali ben presto flimiuui$cooo assat nel loro numero. L'e!lame del !'langue de~li individui sifllitici può servtre di prezioso a.iuLo per determinare il momento in cui l· nece~ ­ sario sospendere la cura, la quale, prolunganùosi ollre un tlato termine, diventa assolulamenl.e di~rrasica.

G. Bal&ulte olrolnata. - BALZER. - (Joumal d.! Médec·inP el de Chirurgie, giuj:\'nO 1893).

l Il l

La bRianite drcinala è rat•amente os!let•vata nel pel'ioolol .h inizio; in questo momento, essa è cosl.itutta da unn spel:it• di desquamazione disposta m fol'ma d1 cercbi forwall da un bordo biancastro. Al centro di quesli cerchi il derma " a uuùo a si vedono le papille rosse ben pronunciate. Ln pel· licata bianca poco aderente si di,..tacca in seguito ~wr modo che Il cerchio s'a llarga avvicinaodoi:!t al meato, punto 111 cui osso fii a1•resta e che nou ollrepassa mai; né Ja l~siona oltrepassa ~uari il solco baJano-prepuzJale. Nno v1 sono vcsl!lchelle, ma pìu tto~lo una spec•e di mace1·az•ono dell'epidermide; l'l'allr·a parte, ed è un carattere coslanle. la suppurezione in quPsla forma di balanite è moltfl abb1mclante, a tal gr·atlo cbe essa può rassomìaliare al pus che vieue ••ntes,::o da una blenorraaia in atlivilà. Non vi ha dolore ed é la suppurazione che richiama p1ù spesso l'attenzione del malato. Il più sovenli r affòzione è limila la ad alcune pla cche e non invade l'inliera superficie del gbiande. Essa si mantiene benigna e non è accompagnala da Unfangioite, m alg:-at.Io l'1otensiLa notevole della suppura· tione.

Essa s'inocula con una grande racilit.A dal malato all'uomo sano e si sviluppa molto presto, 2-i a i8 ot•e dopo l'inocula· ziooe. Ma nelle condizioni ordina1·ie. pare c he la t.lonno sia l'inler·ml!diario necessario nella produzione di quesln behtrlllC, contrariamente a ciò che si osserva per· le aiLI'e rorrne. Un'altra coudizione ezrologica necessaria è la luugbe7.ZR del prepuzio; la balnnite circinala non si rif'conlr'a ue negli ,ml.i·


DILLI »AI.ATTIE VRNIRg g DELLA PSLLR

973

Yidui cireonei;:i, nè in quelli che banno obituslrnente il gluuu.lo

ecopeno. Questa baJanite può e;:sere facilmenlP di~linla dalle oiLre tarme. E"l'll 11resenla pea·ò unu carta analoJZia con In balande pul'tolo-ulct•rol'la, descritta da Du CoHl••l. Nell'inaziu non al not.ano sullu parte malata che picCOli! pu,.tole nr.umioate,

tuppuranll e mollo numerose. In un periodo più avanulo •• l'onuano piccole ulcerazioni ricoperte d'un t>ssuJato membrano-.o nel loro circualo e che po««ono !'lirnulat·e ab- ' bletaozu benP la balan1le circioata. Ma sono allora vPre ul· cel'l e la loro ~uppurazionc è poro abbondante: la leqionu 111 avvacina .11 più pt'l' il suo a<~pello all'ulct>ra lliUIIl' uperfletale che alla balanite La balanite r circinala può es;:er~ con"iucrata CCime una afl'ewne del lltLlo benifnla ed avenl · una ~rande tentiPnza alla guarigione, ma che, in mancauzu eh pulit.IO può durare mollo tempo. Questa pulizia, da far..,i col ~apune, può balllare da sola a porlaa·e la guarigiOil6. l'et' accelerarla, 11i poasono toccare le pat•ti maiaLe con ~o solu1.ione di nitrato d'argento al tOO o al 3Qo e fare una medicazione anli!'lellicu mantenendo il prepuzao allonlanalo dnl giliunde con ovalllt o (Z'arw. La lll~>!lsa medicazione "' applica ulla balanate pu!>loloulcero!la; ma ... bew·, in tale CO!'IO, rnr u<~o d•·lla ~oluzaoue alet~tlhca d'acido fenico al decimo.

RlVISTA DI TERAPEUTlCA

--

Oar& 4eUe mala ttie del fegato ool calomelano. P ~t.\11\, - (1'/tcrap. Monatselt lViRBense/t., N. 20. 1 ~93).

l! refltralb

P.

,.,,rdte T/led.

Il Pulma lralla d.:>lrazioue del protocloruro di mercurio nelle rnalaltie del fegato, le quali di ..tinFue an tt·a ~ruppi: t• malattia del regAlo con idrope asciLe; l!' malattie del re-


974

RJYISTA.

ga to senza idrope ascUe; 3° rnalaUu.' del fegato secontlar1e. l n rruatLr o casi di cirrosi cpaLJca con idropo ascite, U calomelano agi da diuretico ecrellcnlemente; non Mio ~pari obieltiYamenLe il ltquiùo dell'addome, ma i maiali si sonlirono toubìettivaroenl e mollo meJIIio. In due altri simili ca"' m cui 11 calomelano r1rnase ~enza azione, l'aulupsia caòavorwa dimostrò clw il processo m orboso nel fegato era già ùi mollo avanzato. ~ei casi di malattia del regalo seuza iùt•ope 8!;clfs razione del calom"lttno t'• piccola. 'l'ulluvia anc·hc in quf'!'lli migho•·ò lo ~lato subiettivo de1 malaLt, e 111 un caso diminu. ~:~nche rlolevolmente la rnlo11SA rller izin eire esisteva. 111 1111 Cflso dJ malallia set'ondal'ia del l'egato con 1dr op1sio, l'aw111e rJel cloruro eli mercurio fu vcraru cnte rnerAviglim>fl. Non solo mi.glioi'Hrono i ùislu1·bi ;.ubiellivi del malato, mA st ~Jimse anche a stabilire una sirut•a diagnosi dr <r car·cinoma prrmat·io del ptloro, l'arcinoma seconùat•in de l fegato con aLrolia del fegato "· Spittcevolr fenomeni secowhn·j non se ue ehlle~·o mai con la sornministrazionc del calomelano. Qualclw IPggiera sloroatile. l..alora rtualchc legg-iera diarrea, che senza rlirflcoltà si dissiparono, c non fu mai osset•vata irritazioue dei r oni e tanto meno una azione dir etta sulla fuuzione etlrdiaca. In quonlo alle 1losi, la miglior regoiH ò il darne per lre giorni di s eguito 3 polveei.

Oura della dlfterlte. - J uLP.S Sl\tO'(. decine et de Clttrurgie, aprile 1R93).

(.lour nal tle .\-!,'-

Il nrof. Jules Simon riLiPoe che nella cura della diflcrrlr non sia la natura del medicamento che si adopera eh.: althia la maggiore importanza, ma bens\ la persistenza con cui s i applica il metodo ~celto e la dilige.1za cbe !-li pont> nell'arr eslat·e l'evoluzione del bacillo. fl medicamento può esscwe eccellenle e non produrre alcun risultato se esso é maJ up-

pllcaLo. Il processo più semplice consislP nel munirsi di due pin · zette a forci-presRura guarnite ali estremità di due tamponi di ovatta idrofll& : l'uno è desLioalo ad asciugare la gola senza violenza, l'allro a portarvi il t.opico. li colooe vi~ne


O l Tf~ll \I'F.UTlCA

gellalo '\"Ì8, le pinu•tle ... ono oaes~e no•IJ'aCf]U8 bol· e 11 rillpnndl' ··o~i a tut te le t>~igenze dl'l trallament<l molto meglin 1·he acluperaJulo 1 pènnt>lla . Que~la ma· deve essere r·apctula l utte le or~ duraulf' il ~torn o, ~ due ore nella nollt>. ,O.otu al IHJUido dn usa1·sa, t~R">o va •·•n saroudo 1 casa, e ...e comilwiare dni mezz.t pi11 !'ernpht·a. al "u~o •l• llmPue 8le ft)rme l~tm1gnc•, l'arido calrico oltlnìto nl i p. 100 od anche liiOiuztone st•~uenlt• Artdn ::-alil'ilico gt•nmmi uno; a n ru~tOoe d'IIICIIIJplo •' glicer1011 8ntl grAOllliÌ C'ÌIIIJII8nla; Alcuni rJ Il.

rer sciogliere.

8i può alteruare culi que.'<le tlavrrsc ~n,..Jamw, c ~~ In fal~e IDt!mbrane St'lttbNlOO JlÌlt '-fl!'"SO, pau r o•'-'ÌSlCIIII, SI devo l'icorrere al pt>rclorut•o ,Jj ferr u mescolato a PArli eguali cou la tlk41rina; sì può anche aumeutaro In pr·oporwme dPI perelonro di rerro fluo n , , l et• 1/ , oh !!lir•··r·ana. Da qualche letnpo, Simon ha pure adopPrnlo, con huon &acee81!o, il tannino due \Olle al eim·•ao i lol:l'flUJellli gono lllli con un tro l~<'ll!.thn contPuento 6 p.t·autmt •h lannmo per al) gr&mrni eli glicet·ll18 e le nltr·a vollt' t·on uri mi!I<'U~IIo di

' l'f8mmi t)j lt~ll llÌUO Roltanlo per :J() oh gliceriua. TuW quest1 mezz1 d'altra parte devono eRc..l•re completati COD le irrigazaoni ù••lla bocca mediante J'ac'lna bortca nei

baihini, e l'acqua fenirala nei fanciulli. Non "' devono tra ~earare le irri~taz.iont ua"ali, full•• sia con l'acqua boriCa, sia col perct.Jrnrc, dt ferJ·o, 4 a u :;trammi di pea·cloruro per due bleebleri d'act}Ua. l g'arS\"at·i~mi, "e il funciullu c\ abbastAnza snucle, devono pure e ..sere prescrtlll Fa d'uopo a~;1Un­ pre le ina1&7.ioni di vnpori d acquA calda addiJ.IOnata t.li otwaIJpto ed infhw polvea·izzare dell'se run od•iiziounla di limo! In aleani ea~i infine é ht>ne fare inala7.toui di ocrsu::-eno. Beeo una :oerie di mezzt lONl la il c.ui com pltl"SO sc)pr•alulto .. importanza, mez7.t chr non r1e~conu veramente utih che CIU&ndo sono applica ti in modo da por-<eguHat•e conlinuaJaeDte il bacillo tlapputtullo O\'P. !'gli s a possu riprodurre. 11 trattamento interno é bacralo sopralutto sull'uso dci LO · nici: l'alcool 110Lto tultt> le su... rorme, the, caiTé; pot rl pPr·eloruro di Corro, UIIA f(occia. O{:ni dllP or.·e Jll una cucchìatata


976

RIVISfA

.l'acqua zuccherata. si pno giun~ore llno u t ;') o 20 goccie nl giornn (non fa1· uso oh cucchiaw d1 1\liHallo). Il copaive I~Ù il CUbebi', SÌ8 "OltO fl)rll)R ci'OppÌ8lO, f'i8 SnltO l'oriiiR oh

eslrallo oleo- resinoso, ~ono ulilr Ma ò qpecialrnente :-ull't~lrmenluzio ne chu ;,j clavo' Hl!:'l<~lcre. Alcun, loi'S!ìn.ationi particolari clelia dll'lt>l'll•• r ir.hièJouo

1111 lrallamento ciel lutlo "PCciale C.O"Ì la clinerite delle l.1hlora ,. mod1lkalo nwlln meglw ·•al lap1s d1 n1tr·ato d'ar·~ento IIJl· pltCAlo r o n ,·urtt che In 'lual"<IO<tl altro top1co Acrnd .. utOiln <tpesso, infalll, che. in >~eguilo ai lraumalismi subiti olnlle lobhT·a nellH lollt1 neceA~•luta dul trallEimenlo d~>lln golu, "Ì rorm111o cl~lle fc•c.sure, le 'lualr non tar·o!arto o rrcopr·u·s1 oli f&l!'e m c• t bra ne h :-tes~a Cm·a può 8\\ t!Oire Jt•r le ;.:l'li· Ìll llllt'Sii C8Qi il lupi~ a ppJiClllO C'(llllf' allu ~tlpt> rliclts oli uua pw~n. motlrflc·u In le;tmne wollo J'8pl•lamt•nlt•. vuaudo lfl ral'-'8 membrana ~i trova all'angre~so ,ielJl• ro~~C) nasali u coroinc·ra in q u··l punto. é hone Joccarlu col miscu!(lio di porclorur() <li ferro ,. di glicerina a parli e~uali e di mP·Ii· care con una po~t~ata solrorala ul ~p er ao. Se va hu tendenw a all'uleerazlflno della pellt>, la llulnl'» tli •odo e ~opt'8lntto l'iorloforrni,, danno a llura buoni r.sulluli. j.!ÌVP

OaJ& dell'artrltt•mo. - 0ROCQ (JourMtl rle Mt1decin.e et de Clti rur(JI', giu,.,no l&l;J).

Il dolLor Brocq osspr•va che lo cure ùolle unlidiotesi,·he devono e~t~ere continuale colla mass1ma pe~everanza per mesi e.l anche per anni, sotto pPna di uon produrre alcun elltllo upprezzabile. è quindi necessar1o rercur·e di combinare 1 m en i anedrcamentosi e di formularh in una manil•ra precisa pet·chc rl malato non dtm .. nliclu c• ~opratutto non <ti t•illulL CO!\Ì, nd esempin, Bror• J presc1•iv~ a.~rli individui BI'· trllici ,:nll(JSi. •·ome medicazione interna, ciò cho e~lì t'1l181ll8 un giuoco di ucque •ntnerali · pr«•ndPre per otlo giorni o· ni rnese, dal l' aiJ •~• gioruo, un'OI'Il pruna eli Cl&gcun pasto, Il digiuno, uu gr·an bicellit>re d'artJUa di Vrchy ("or·s:ente dei Cele:;IJus), otto gtorn• per· 111est>, olal 15 ul 22, prulltler·P r~ell.l sl··sso modo 1111 1J1cchrer cl'ar•JUU d1 Coull··•xr-ville (Pavillou),


977

DI TBRAPBUTlCA

.... aei pes ti, sia dell'ac'tuu di Royal (Sawl-Mar t), s1a delriCII(Uil di Vals (Saint-Jean), 'litt dell'acqua di Pongues (Saiul· !Apr), e cambiare Lult1 • uwsi. O lllf'glio a ncora, Re i malati non vosrliono acque minerali, Il può prescrivere lrwo dì pr ender(' p,..r una sP.ttimena ogni meee, dal t• ull'8' ,~t1orno, in prmcip1o dì c1a~cun pa!'llO, unn

clelte seguenti pillole (1IUt! ol giorno) . Cloridrn lo di chinino . . ren ti~t·ammi 10 2gtrallo di colchico . . . ana cenll!;:ramml l Poht~rt> d1 roglle dt dt~ttale Ee.·ipi~>nte e glicerina . . . . . . . . q !'1, Per una pillole . r c;, a. :!O pillole qiroili; e pt>r 1lue ~<etll­ mane ogni mes e. dal lO al :!'•· di r•·endert', a c1ascun pasto, due deUe "''~u en t1 p1llole ('luallro al giorno) Ben;r.uato di litina ~ . . o l tl ana Ct>nll~ramnu H r.• ra o c11 $(l.'O:Ztana Ecripioul.e e ,:tlicer ina q. l". Per una ('illola r ~. a. liCJ ptllola simili. Ouanòo In costituzione gottosa é molto pronunciatll, e quando l'indi viduo tollera ~li io!lur 1, si posMno ogni due mesi, COli grande van t.oggio, ~omministrerglJ per 8 a n a ior n1 l' ioduro 1!1 SOdiO, alle dOSI quotidiane di 1 8 !l gr»mJnl. (n qua~i lutti i caqi è d'altronde iodiralo di favor ire la diuresi per modo che il regime lallt>O, sia puro, sia combinato con alcuni medicamen ti delti diu retici, costi lui<~ce il metodo piu ellcace e più inoffensivo.

t

.

.

F omtULAtuo. Arttiteltico eon.lro la dilterite. - Q..;rcKJ. - (Gauetia tuedieta lombar da, gennaio '1893). Pr. Tintura di t•atanin benZOICO aloe . .

gr. lO l

5 3

Con questa m1qcela si toccano tre volle al gior no la faringe, e lo tonsille nei ca si di angina cotennosa . Dopo aver

loccato si poi ve rizza la gola con la seguenle poi vere:


Rl\l"T\ T11 TERAI'IWTIC.\

gr. 2

Pr. Acido lannico Finrt di zolfo . •

Clorato potaco<~ico l'oloert: contro; condilrmti. -

2.')(1

• 2,50 ~EU\t \NI".

Pr Sabtna polv . . Fioa·t dt t.olfo . • . • . Allume usto . . . . . "ellllre •JUO.<•tn pohere sui conditomi dut: V(lllP. al ~torro ron colon<'

~ coprirli

ln1eliorw 11"/ r·nlarro rli resciea.- Mosl!:rJG. Pr. lo,lofoa·mio

~r.

!'JO

• ~o

llllcl'rwa . . . . Acqua ,11... 1 Gomma tlragADLe .

D

111

»

0,2r,

Si lnva lu \OR<'icn con acqua Liepidtl bollita, poi ogn1 LJ·p si in it~ll.a un cucchtaio da zuppa della me::~colan~o suddetta sctolln in un m 1•zzo litro d'ac,,ua caJd~:~. S1 alfcl'mll cito trl'. quallro inteztoni basLano per rimediare alla ctshl1· cronica ~-tiornt

Sollt;ione twr le uft'eraaioni nrusoJarinqee.- CoUPo\1111.(Ga;.;ttca lllcdtea lombM drr, genoato 1!:!93)

Pr. Salolo . canrora. . . . . . . Alcool . . . . . . .

. .

gl".

Hl

5

" 25

Serve da applica r~i sulle ulcerazioni nosofaringeo. 1 Ùlll)nPrt an l ici ia,.nJ/Ctl -

Il .._ Y1. \t . . Sctroppo se111plice A C«I ua distillata .

Pr Acido lallico .

gr . IO • 200 l 800


979

RniSTA Dl TEC~lCA ESERVIllOMEDICO ~tiLITARE

-

holpeoto sommario del temi p er l'el&me verbale nll' ammtnt.traztone e lUI aerrisio sanitario ln perra prescritti dal ~ 8 delle norme dl ma11tma per slt eaaml di avanzamento del oap1taD1 medlol ._,..,. i ~•<:.mori A. BALOJ:-il caprlano contabile e M. Cl""'' tenenl"' medico (Con tmu.u,;ione).

IV. PtlOV\1STE. -

A TTRIBUZIONI F. HESPONSABI LITÀ !5PhCIALe Dfl.t.

JlllU."T fORL, DEL

COSsrr,LJo

-

AEI.A rORI- E DeGLI

NOR:\IE GESERAI.I

Al. I"RI AH'\181\1

01:.1.

SULL'ORDl:-!Hif.NTO fU

AMM1NIS1'1lA~J ONE IlEI UIVEW::il M \ GAZ:LINI DI UN OSPEDAL._.

:,t, Gli ospedali fanno provvist.e di ruatt! riale tanto dellu Stato che rlello musse, e dr quello dello Stato l'acqui"lo può t88ere, a t'arico dell't>rario o dl:'lle masse. Negli aC(JW~li che ro~ser·o mcaricali 1h fare por conto dello S&ato, viPn lot•o indicato onclw il moùo di eseguire la provmte, e se qot>l'la vien falla a •l appelli, e !':olo in casi eccezionali anche a h·altaliva privata, vien pe~Ata dil·ett.amenle dalltl caase enlriRit cun mo.nduli; !le i11 altro modo, e!tsi pagano <·oi propr i rondr e \'cngono poi rimborsati della spesa dietro 11rosent.azione ùi appositi rend1conU. 52. GIJ acquisti per·ò che più comunemente f11nno, sono 1JUelli a carll'o delle masqe ed ai quali provvedono quindi C<li PI'Ofl r• fondi ~enza diriLlo A rhnbor!lo e conqistono : a) neiiR provvisto di mater1elo d'eqoipnggramento e speciale per tener a numf'ro le dotazioni, b) nl'll'acl')uisto di o~rgPLli dello ma ~~e rizie t• di consumo; e) nella pr·ovvisla dei mt>thcioali che sono auto rizzali 1.1 non prelevare dalla farmucia centrale militare; ti uella provvisi.U dei generi di alimentazione.


980

RJVIST \ DI TlC\lCA

53 Tutte le deLle provviste, quando non sia diver$amenl" ordinato dal MiuisU.ro, ~ono ralle secondo le norme dell'istrut.ione s ulla slipulazlone dei contralti In data :H aen· naJO 1887. 5i . L'esecuzione delle provvisto è ~e mpre mandata ad etfelto per cura del coustglio d'ammìnblrnìone pe1·mam:nlll Il quale. per le robe dC'Ilo Slnlo ò t·e~ponsobil P della perfalla condizione e dcll'umformitil <'Ot camptom m vt~Ort' deg u:zgellt acquistali avvertendo che. quando st abbia dn !'ur · 1·ogare og,IP.Ut ila mo·IPilo varao od abohlo, la rmno-.aztnne ~o~ara rnua con allrt del tipo regolamenlale vigenti-l (J:i 1111 re~o lamento d'amnuoistrazione). Per le robe delle 11189"'6 l' put· respon~ohile che gli ac'luistt ~tanu sempre conteoult ne~lt SlJ't>lli li~nìlt dt•l tu ... o~no o ~opratull<• cho le spe~u per l'aJTetlaml'nto 1h•gli ufllci. pur serbando un convenienl~> det·oro :<tano fatte per modo !In esclwlere ogni appnremn di lusl'u t§ lii~ tvt). 55. Pe•· In rinnovazinne fl ,.l materiale d'o~perlale di proprieUl dello Stato. il }fini:-.tero, al •fttllle com6 è deUo al N. 33, devo P~se•· fatlt1 la rtchie'-ta ...erneslt·ale pr~~cr•ll• dalla Crrcolare N. ll8(i(l del 31 d•cemb•·e IRI-!5, dele•·miutt ti m od n tla tenersi nella provvista :oet.:on<lo l'imporla o?.& de zli oggeUt e rentila clelia ~pesa. La <~ommini~lrazione di ogfNllt speciah <:ara $ernpre clnP~tst al Miuisler<' (scgrel.arialo gl'nerale) anche !'e per •·ifertr"i ad og~elli gia addebitali nou sta neceq~'>arin per l'acqut ~to alcuna autorizzazione; e ciò pere hè, lratlauùosi di oggeth di Ul-lO esclusivo del servizio !'aOJWrio militare e CJUindi awo facili a trovar~• in commel'(~to, esso ue re ordinariamPnle esegUire la sommintstrazione dai ma~a7.zini cenlrnli o da Aliri ~tabihment• dello Stato at quah per mag:.nor garanzta ne ha affidala la <·ostruzione o la provviqta flCnerale. :16. Gli acqut<:lì det medtcmaù, dell~ roba d't!q uipag~ta· mento e di dotaziono di proprieta della maqsa N. !iO) t' di quelle smarrite o atldebtt~lt' a carico delle masse hanno luogo per licitazione o trattativa prival.a se l'importare non supera le lì re 10,000; pet· asta pubblica, se eccede la l somma (§ 400 islr conl.).


K SKRVIZIO VEDICO :VII H AJU.

arca agli allt ammnu!l.trahvi che d~vonn precedere gli ap· llilti e circa ulle comunicazwni da farl"i all'ufficio di revt· lioH i cons igh d'a mministr!lzione !'!t atlorraono ali(' t-~pe­ oiall disposiztoni che \'an~ono dal<• dal Ministero. 57. Tratr.andosi dt ~u rrogo re oggetLi, anche dello Stato, cleteriorati n !>morrtli ti cui valore !tt8 stato addebitali) agli Individui, i c•W "'J~Ii po::.<sono pr()<'t•ùcru alt'acrfuislo P"'' lrollaliva verbale all11 fln•• d'o~ni h·rmeslre senz'uopo di pre· ven&iYB autùrizzazione fJUIInòn la :;otnlllll non superi le lir·e 50. M. Gli acquisti rli maRserizre tl COM' di <'On!iumo, le conMn&ioni dt Opt're manualt. aflìllt, ecc ::11 regoleranno come é detto !COpra pei medtc111ali &l altre rohP c l'}uando lA ~pesa non supera Il! hre «luu i consi:.rh ptllranno. ne;.!li sUi dehberallv!, Statuire ChP abbianO luO;.!I) pE'r "'01npllce lt•nltaliva ,._.baie. 19. Per i libri, lu Rlampe, gli ogj:telli di cancelleria, ec•·., eul banno facollil di provveùer t• a lt·alluLtva privata o con semplici corwenz1oni verbali. ~ecouùo l'importanza •Iella epeta o la conve 111~nze per l'arnminblrazìone, O..!'-ervando inoltre le spee:tah pr escrizioni dt•l rt!~olornento <l'ammmi-.tra zaone 8 quell•• relative al •·ontrollo delle spese 110. l contrallr p•r le tlert•ale alimenllu·i eh~ gli ospeJah non prelevano dalle tm(W6SE' dello Slalo sfu·onuo slipnlati coi paLli e eolie èOtldizioni in'lOr le ne t ca pitoli tl'oneri modelli N. 37:J, :174 e :r.;, del cata!o;!o tle~lt <:.!.Hm pali L s t devono e~~ero preceduti dall'n~lo puùblwa o ùaila lìcilaionr. (•r t,·ata se<·onolo che il ccnt~i~ltu ~tuohcherit piir con w niente. Pllr rarii a lrallult Vli privata senZll che sia SI pr imA !o\perimentat~t r A"LA o la licitazion•~ ù necessaria l'autortzzo7.ti)IIO dQI Mrnisler o. Como è pu r necessariA J18t' mocliftcare ì ptltlr atabiJilt •:Oi olellt CttpÌI.oli O la dUI'Ulu, che pet• norma devr 6S• sere annuale 61. Po!!Sono allre~i procedere all'aCI'}ui<~t.o diretto a pronti contanli di ' lualche parma delle dr•rr alt' rli racil" con ..ervazton8 che non giudichino opportuno dt comprertder e nei contratti d'appalto, quando sianvi i locali occot•rentt per ùepo· tl\arl8 e mezzt adei Lt pet• ben cooservat·lo.


982

RfVlSfA DI TECNICA

La <Juanliw da intro.lursi m tal gui,..a "olio la re.-<ponsahiliti del consiglio devtl es<.~er di'terminata in guic:a da non priva!"e J'anamiui..l r~ztono d•·l ,·aut.R~gio di poli' l' Hppt·olìllnre •l"l!a st.R~ioue uppnrtuua n! l' ioretta di la l uni gen••t·ì o •l t> i pre'eolibill rli.m~:,:i nei pr~1.1.1 (~a;~ i~lr". eontr.). li2 Noll't>:-1•guìmunln ùPIIt• O(•• r tJZIOni c:ou rnttuall In c11111a Istruz1one sulla RlipuiHZHJJHl de1 conli'HIIi dellui<~ce In rc-.(JOII· sabililiJ ,, lu atii•Jbuzi•tru del cons1~1io t> dt>ì ,.,iuf.(nh suu1 cnmpo nentì, st.H·nndo !t• vm·1e ror1ue con t·u• vengono rattP lt- con· lratlaztnui lt> quull J>O"!"Ouo e:s~ere. l:l pnhhlit·i incanti ad asta pubblica; a lictta?ione pr,,·atR; a trati.Hti\'tt pl'ivala e C•H• cuc· \'enzione verbalt·, in relazione al motivo, alla nnlurtt l'd •tll'im· portanza degli &c-pti-.ti Lu a tlribut.ioni o la re.,.ponsabiulà del consiglio ,, dd !'uni componenti nei ca~i ,,,.dinari ,IJ pro\'VtRle p1•1· coutraltn. ~e· condo In pt·etlella il'llruzione sono 'Juello rh11 ~eguono.

Per tullo il consi!Jlto tl'ctmmulll1irt~siollt'. ll:J. Ricevuto l'ord1ue eli l'"eauire una provvi«la r.ot tnelOoiO dei pubblict incanti, il consiglio :-~labtli~te il giorno uoo festivo, an cut dc•vorw avl"r luogo : fa cmoprlarc· gh 1vviJ d'netta P ili<t pone pet• la lor·o pubbli•·arione ..hc• tleve e ser·• fatta ~econdo prèctCrl\'0110 le Avvertenze u J18~ÌIIA 2:H olel· l'l~trtuìonl• "Ui cnult·lrlli ed in modo c!Jt~ anche nt>lh· pi11 lon· lane locahlu, do\6 dovrouno l'lperlir-;i, lwSsRrHl lrascolt'ère ell't!llivamtHlL•• uon rueno di i5 giorni intieri clall11 publthca· ZJOIIe aJ !!ÌOI'IIO de,:dl Ìll<.'AilLi. l certilìcl!lt dell' l.'l'l'IWila pubblicat.ionc1 debbono (WI'Vt"llir<' al Cousigllo rL'ima dt"ll'apct•tura dell'aslJI (~ 99 1\'1) lit ~elle provvisto • per conlo dPJio Stato Jll\'ÌR due c•opie degli avvi'-i ul .\lini~tPrO ciel quaJe riceve pm la '<'ltl'tln <te· gt•ota. Trallnndo..;i ill \'t!Ct> di provvJ:>lt: n c•onto dell•· u\nsst>, tale invio non ..i rn. e l é il conl'liglio che ~lubtli~c... il pn•zzo dt ba8a •·l il I'UO pre~Jd•' OlP <'he compiili la lwhedu ~l'f:l'da. a meno di orc.h111 111 conlrat·io. H5. Nelle 'IUCCt•S!-Iive operazioni s ubentro al consifllio il Reggio cl'asla cho ò compo~Lo:


E SERVIZIO MEO fCil llii.IIAII.&

ii} president~ e del seA'I·~tario dl'l consiglio, il prtmo

..aa. queli&a di acePtlanlt> nell' 1nterestoe dell' amminislra-

Jiaaf, U eecon·lo come ull'ìri~ le ro~tanle. Vi debbono 1uoltre ill8l'8 d•1e testimoni e, P"'r la slipulaziom~ del contralto,

tttebe il deliberatario. Se il primo esperimento d'u!'ttl villll chiU!ò~O coll'aggiudiCaalone provvisoria il consiglio fa subito pubblicare l'avviso della seguita aggiudicazi•we come é dello al N. 100. Tale pllbblieazione può omeltersi q uandr) l'appalto non supera le 8000 lire G$ Quando nel pt'imO esrerimeulo d'asta }J8l' acquisti Q eonlo dello Stato non sia~i potuto aggiudica,·e la provvil"1a l&a!elltl H:,rgtudfl:ala f:O!laulo una pat•le •Id lotti, il cou:-i)!ho, se uo11 ha :rià amto dal Mini ...tero l'ordine di effettuar la u lrattativa pm·ata , procede tosto Alla pubblicazione de~dt avvisi di ;~eronda ~la (mod. 15 ist1•. contr.) che de,,e avere luogo RUllo ~tesso prezzo ed alle stessA condizioni fif'sate pel primo ineaulo andalo deserto. Anche di qu ~ti ne manda du~:~ copte al Mlni$ler o con una breve r,•lazwne I'Ulle. operazioui faLle, e la scheda segrt la, fkl 4 rimA!>~ SJ.gil!ala per diretlo 11i conrorrcnli, o la rnpla Ile fu Rflt!rln, chiecltmdo una nuova <~<·hPt.la.

G7 Nelle pro'''•iste a car ico de,le masse, in massima. l COOAl(lho è Autorizzalo a procedere col metodo delle offerte

priv11te dnpo la deserzione di un pl'imo incanto. Per la pr·ovvi ... ta dei viver~ di I'e,:t"ola. dopo le d~serzione, chiede offert e pt·ivaLe a Lutti coloro che concorsero all"esperimRIIIO rimastn de~erLo sulla base della s tessa scheda segreta è U(ln olleneudo ver uno oflèrta acceU.abile il cou~rglio ba ra,•nltit di unnullare la S(•beda e di variare i prez?.i tlt ~P. apt·errdo unu nuova licita?.iorre (!5. :i70 islr. con~r.). 61$. SI', nelle (>roV\•iste per lo :-;talo, ,.a .te~terta l'ast.a che &eeontlo apposr ta drc ldarazione, 8\'Vt•nut.a uell'avviso rl'a.,.ta , clo•~'vu c"S•!re aggiudtcata nl t• uwantcJ, cou1e pu1·e !!e va d@Jif'rta la "'PrOnda 8Sla jndeiiO COI!Ji Q\'ViQj rJi CUi al X !)(; 111 manolaoo inviti per prest!nlare olf,.rle privale, che pert\ non de,·ono es~ere inferiori al limite di pr ezzo che fu stabilito nella :;~eheda per gli iocenU, ed allora il coùSJfdio, "e 63


IUYISTA DI

l'El.~U:.\

per difetto da concorr enti nei pl'imi incanti la scheda fosse rimasta Slgillala, J"apf't~ por poter riCOnOSCere ed indicare ti limtle suddetto. rm. Ove Mppure con offerte private si possa concluucler·e il contratto ue rirerìsce el Ministero colle suP proposte e coi c.Joc·umertli dellt! operazioni fatte (§ H7 ielr. c'onta·.). Quando invece l'appello ò stato deliberalo e l'aggiudicatario non si presenti o non mandi per le solloscrizion~ del ('Ontrallo, il con!<i!-tUo. previa autorizzazioue del Ministero. o iu facolla di proct"tlere a nuovi mcanti a rischio e spese dell'aggiudicatario(§ 150 istr. contr.). 70. l depositi dei dc:IUleraLari che fossero sLatr fatti nella ca"-Sa dell'o~pedale per IH pro\•viste a conto dello Slat<t Jebhono essere versati nelle casse erariali pel' costituire la cauzione d~>l contratto nel modo specificato dai §§ 169, 172 e 1;-> e seguenti nell'Istruzione sui contratti. s~ invece il deposito provvisorio era già slalo ratto nelle ca<>~e dello Stato il consi~lio fa anche incombenti analoght, (§ ti'6 e seg. idem) pea· olteuerne la coHv~>r!".iOne ir1 depos tLO deflnilivo a meno chu si lralli dì contrllllo con durata inferiore ai 3 mesi, nel qual caso ròslano però sempre nella lel'O· reria, ma a titolo di rlepo ..ilo provvisol'io infrullircro sinu Rlla cornplèla esecuzione del contr ollo. i l. OttenLla dall'intendenta di finanza la pr)IÌ7.za di deposi t n il consi~Uo lt~ rt~sliluisce Ja t•ic~vuta provvisoria c;on a tergo dtcluarazioue di f'ice,·uta del h~ polizza e ra poi ricfl vare copia di questa da Lrasmetkre al Miois1ero colla copia dPI contratto e r•imetle la polì:r.za s tes:oa al deliberalario, cJieko ricevulll. i2. Il deposito può anche essere versalc.o allu tesoreria direL· lamento dal del iberatt.t t'io il quAle deve poi rimettere al corrsi· glio la r elatl\•a polizza perchè ne possa rrcavar•e la <'O pia comt• sopra, e se ciò non in tempo, il con&iglio ne rireri••a al Ministero. ?a. Dopo obe il ùelibet·alario ha inleramenle sodcii~fatlo aJih impegni a ssunti 111::1 coulrHlto, ìl consigli1' na r·ii'erisce Af Minit<lero percbè poo;sa emellere il decreto da svincolo della cauzione, a meno cb~· l>i lralli (li dt>posiLi non delìnitivi nel

re


E SERVIZIO MEDICO MILI TARE

+-J euo rilasl'ia es!'<O :-les~o la nece..sar•a dicluarazione

.,..Do

39 dell'istruzione !<Ui contr atti {alto 101 del 1892). 7f. Ove il Manistero av es<~e nuto rizzato di ntcl'Uare invece • • cauzione pecuniarlll quella pe•·sonale, Sfll"lla al consiglio robbJi8o di accer tlm:n f'l'e\"eniÌY81llPOLI' se le perSOih.l propoele per ftdeiu ~:~sori prmcipall e t~usstd tari off1•ono le volute eondizioni di on e~l.é .. ~olvibilita, dando poi ragj!uusrlio delle mf6rmaziuni assunte ol Manil"tero oel tt·a:orneUergli Il conlnUo pt>r l'approveztont• S'Intende che raccellazioue dellfl fideiussione non esorrPra i concorrenti dall'obbhgo d1 ell'etLuu re il depn .. ito por esc.ere ammt!sst a fur le offe r te: ma viene pot loro re!llituito dopo approvato il !.'Onlrotto 75. !liello• pru\'\'L" ta a cnrtcn dPIIP ma"<<:te ~~ deve r1C'hie<lere la eauzioue aa fo••nilol'i in lutti i ca~i in cui le provviRte o forniture non <>i compiono immediatamente protraenrlosi dopo la firma del cou lrallo · e sulle Mrntn P in deposito il eonaiglio potrà prelevare quanto, per apphcaz1one eh multe. evrè sp&~o nell'acquisto di derrate ed allre cose a carico del loroitore il quale è '" oLbligo cii completare 1l fondo uel termine di 2t o re (§ 338 is tr conlr.). 76. Qult ndo come " detto nel oum~r o precedeule vi è cauzione, 11i melle n ~l contralto D nei capitoli d'oneri la clausola che, se il pL'OHedito re nou si ~u rerà di adempi•·e ai pl'Oprt obblighi, il conL•·all.cl cti a vrà come di pien dirtllo rieoiUto ed il deposito a cauztone sar8 devoluto alla casc:a del .corpo " titolo di mul lH di t·ecesao. Se però il fo r nitore tna nca«se a 1 suoi impe~tni dopo a verne ~ito una parte ru gguardevole, il M111istero, potro , s u Pf'OPOsta motivata tJel consi~lio, ridurre m parte della multa . 77. Alla r escissione o aliA scadenza dei contratti il confliglio ~D atto deliLerahvo r• cttituisce la C'auzione a i fornato ri C{lnlro ({Uieltinza l} contempo r·an ..u restatuzione della r icevut.a tlel deposito ~talvo le ritenu te cbe ùoves,...e fJrAlicarvi. Nei ea~i inver e in cui rosse data faroltu dt versarf' Je 4:8UI.ioni nelle tesorerh•. ~pellan o al consi~lio le atlrìbuzront ebe in ordtne allo svincolo 11 Ministero ha "'erbato a !'-P pei contralti nell'interes"é dir·elto dello Stato lN. 73).


!l86

RIYI'>TA DI

TEC~JCA

78. Nelle conlrall&zioni per forniture c lavori da co111pier-i in meno lt tre me<~i e per una soroma non eccetlt'nl" le hre .WOO, i consigli potranno, previa richie!'la tl'aulorizzAzioue al Mimsloro, accellarl' in luogo dt•lla cauzione pecuUJar·ra una ca uzione personalo come é lndrcalu ol \1 , 74. 79. Nell~ pt•ovvrste autol'izzale a lieitanone pt'ioata ti con,lglio forma anzi lnHo una hs la Ji persone conosoinle per altitudine, mezzi e probilà e l oro rnanùn un avvi"o per..onnle (mod. 20 i~ti'UZÌ008 COilli'Ottl) nel llUale Ai t'a r·ono8C6rt! J'inlen:lione di ap1'1re la licilszioul', ~~ '~JlCI'ìllcll o:..gelto dn deliberar~ì. il modo l'OO cui s~urrà la lit•tV\ztone. rl deposito a far-;1 e la cauzrooe da pre~tar~r, an·er l••noll) cht! ndla lir.:1laziorw o.t ufferle !icrrtte il pruno Ctil•t!rimt!nlo non sat•a deOnili' o, ma i procedera ad una "e1!ontl11 prll\"8 sulla base dell'offertA misdiore. 80. Fra la dala dell'avvicoo e il !!iorno cella ltt•tlflztone v•anl esser laseialn un irtlarvallo dì tempo s ufficiente p~>rche :..li iovilall possano prender11 cognizione dei )'rezt.r e delle t'•lll· ùizioui risultanti dai capitoli d'onel'l. Per le esclu<~iont, pt>i d~posili e le cauzioni relativi.! il cou«iglio -.i re::tola an modo Analotro a quanln .;, "l&bllilo per ·l! a~le pubblichP (§ I S!l t!IL. eonl . hL Quando al <'OilSilfliO è autoa·iualo a pr oHe.ler•• lilla «hpulazione del contralto per currlo nello StAtO a lr/1l((lliC'O pricata senz.a formaiJUi d'Jncaull o da licitazione, e><sO, s• nza ap1·ire veruu concOI'SO si lunata a chiedPt'e pat·ticohll'meutt' alla persona o alle per~one (o ditte) che g1udica ~tlonee nd ussumf'r'e l'a ppalto, un'oll'erlu ai prezzi più vanla ~:.riosì <'he uli riesce dt oll~>ncre e '-ollo l'os,ervanzR delle coodiz1nni stabilite da1 capitoli tl'ortea·a. )(2. Le offerte devono e.c:;s~re aceompa~nale dal relati~·n depO:òllo che, per quelln la cui offerta e accettata, puo c"~o<··re rom·eruto tn ~'auz1one t• re--Lrluito dopn pre .. tnta ·• fl,J... ius..,ione per<~orulle, corna si è detto pt•r le aste pubbliclw. Però il con«i~lio può a. l<>nea·si dal r.chieoier e al rlcpo<ito pl'eventivo A quPIIO d1lle commei·cia li che porgano uolor•tfl ~ar11nzia morale llella ~eric lil della loro offerta ($ :W8 1"1. con t.).


E !'ot:RVJZIO "lEOICfl li1L I1.\ RE

9Ri

IUpulala la tzcrtllura ue trasmette 1:opta a l ~ilmslero, '-tl

8 ooo&ralto t-ra a ~'Onlo dello Stato, e per IJUelli delle ma$~6 'tleo trasmt'~<~a "O)t) quando :>lù ordmAtu. 83. Quando tot·na piu converuente. i con traili a trattativa pri•ata flOll'-tlOO anclte effettuar~' : s• 8 mezlo di obblltzazione <~te~a a piudi del caprlolalo da chi !lr obbliga ad a«sumere In rornilura. ~ con un atto "eparato d'obbll~altOne s<• llo~crilto .lo colu• dte r11 l'ollerta; :r per meuo di scr·illura. pri vsta (moti :!fl ist. con l) fl r · mata dall'offerente e llal prestdente; 4• 8 mezzo tli !'Orrispondenza ~econdo l'uso commerciale e lraltaodo... t con coromerciali: 5• mediante con'\·euzione !>OI?Crale tlelht offerta-conlratto (mod ~~: tst. cont.) La rorma dei primi tre modi •' hem pN· usata quando il 9llore della contrattazione n on supct•a le lit•e iOOO. M. Se lra~<corso il tem po pm· pre~>entare le offerte si protenta un offerente che dichtari di e<~<~~> r· pronto ad a ssumer•e la rorru(UI'8 alle ('OnditiPni dell'invito, 9Ì proceder & col 1118· dfo •mo a çer·bal'! tra ttativA l'enza uopo eh offerta scritta In queeto caso l'offer ente deve firmar e ~ubtlo l'obblizazione in uun det pnmt tre modi del nunwr·o pr1•cedt>nle depo~rlondo la ceu1:ione o dando la sicurla come si è detto al N. H2 le contrallazioni cù cui al N !:13 dl•vono essere se!{uite dalla ~<lipulazio ne della l'cr·ittura mod. 2t dell'istruzioue sui contralti se il consiglio lo crede convanit>nte (§ 215 dell'1!1l e&e~e~a).

86. ~ei con lral~i a con to dello Slalo c necessaria l appro· Yal.rone del Minislet·o: per quelli a ronto delle mas~c rnveee, se <~ono 111 for·ma pubblica, sono •·est esecutori colla ftrma del Pt'EI$tdeule e di tutto rl con~•Aho elle ne pre11'le alto "UI t'e ui,tro "elle dehberazwn1, "'t! l'Ono stipulati 10 torrna Ji privata convenz10ue, il con~i~otlio con apposito allo delfb,.rativo ne dt>leg-a la fi rma al prt>stùenlP e da parteciptll:Jone all'mtendenza di finanza dE'Ila dala a ppr ovaztC'ne. Co!!t dicasi anche per· quell• dat viveri •lu&lora il Minister o non ne riservi a !~t'~ l'appL·ovazione.


RIVJST\ DI HCSIC.-\

86 Dala al provveditore porLPcepa•wme dPII'avuta upJlro\8Zione del contratto, il con~1glao lr&!lcrive i dali opportuni ~ul re~-tislro degh obblhtht e conlt ne~lì appaltatori. Ttt•ne Anrltt! jl reg1sl•·o delle robe dtu medeo:tima presentalt> in conto conlral~i e per le quAli +>m••tlt> ricevuta provvisoriA. Se 11 ~1 inislero non ha risenal•J n "'~ la IIOJnlllll delle pel'· sone che debbono e~aminar•· (collau •J are) le robe preseHlalP, il c.onsigllo <~cej.tlte uno o più urtldali, non l'tlcenli onrle di es<~o, e loro deleg11 la r·olhwdaztoue t§ :!2i i«l. con l.). l R"'""r' alìmt>nluri mwcP vurtf(OIIO vi<.:Jlali dall'ufllCiHie medico di llUilrdia come o deltn nell'arltcolo -1 del rt>~·lla­ menlo cJt sentzlo l'lallttario e nei cap1loli d'oneri olel rPI&ti\'O contralto. 87 L'esame e l'accettazione tlelle robe r-er pnrte de1 ,,,._ les,rat1 non "-ono defhutivi spettando uoacamente al consis,rlin l'i11lera re~pons11btlit.ò dell'accettazione dell .. rnbP, meno pe 1· la parte c;peltanle ai delegali per ~li Oflgelli da esfli art'ellali. e~"o direttamt•nle o peor mezzo dt una corotnl""ionP, di cui tiPbbano far parte 11lmeno due dei suo1 membri, preu d~ io secondo e!<Sme te robe {llli accellat~>. o 811che tutte, in quanttl& non m•nOI'G tlol 5 ·, . t' pronunriA tlefln•hvaml'nte l'accettazione, la r1vetltblllfA o Il rifiuto. 88. Analo;.co proc'3dnnento lieno per t'e.,ame dt'llè 1 ohe pre~entalE' in !"O<>tilut.ioue dt quelle rifiutate e per il nuO\'O eRatne di quelle rhedib1li awerlendo che per fJUesle tlt·onSlglio potrà omellere la prima vìPila. Tanto il cons1glio che i c;uoi delegali po-.sono n••lle delle opel'azeoni fa~i B!<Sblen~ Ju perili (.~~ :!:H e ~e~uenti dell'istruzione sui contratti) ed alla vertflcazti)UE' delle sostanze per la farmacia prende !'Ompre parle il farmt~cisla ùil'igenlr· l~ 9li •·egolamPnto sanitarto). sn. Gli o;.rgetll rululatl t!OttO depOSitali m locat( fuora ciel magaztiuo e St! il roruHore eleva conte"lazioni. il con~iglio, s~condn t> dello noi cAp1loh cl'oueri, oe t'iferirn al COIIlandanle del pre~idio per le sue rlec•~ioni. 90 ~elle provviste tlu pagar~i dallo Stato co11 maudat1, 11


!189

E ~ERYIZIO lfKDICO )IJIIT~RE ~illllììltrfio compila la richie"tfl rli pagamento che

r-i mette al 'lllllailller'O in un alla ctornanda del provveditor~ ed 81 "erbeli • ~GCBtlazione delle robe. 81 Pel contratti a corr1spelhvo nou llsso per conto ùello llato, fil loro teranin., il com; ì~lio rilasciH al fornitore un8 .UCbian7.iOM c•1i dali IH'C+'S~a r•l agli uffici demaniali per .aMlire la differenza delle tac:se eia paJZare e da ric:cuo·

lere.

~et eonlralli invece a conto dell(> ma«se ò il con!t1glìo tleMO che li•[Uida le te~ u trallerra al for nitore il 1.11 piu

da pagar-.i ugh unìc1 th reg1<tlN. (Con t1 nua),

CONGRESSI

ZJ ooacnaao Jll8dlOO lClterD&slOD&18.

-

e~iOfiP ./i

medieuta militare.

Nello alef.lso tempo che il lavoro dr prPparazlone P eli or· Pniz.zaz•onP va Ji!ìoroalmente progt•Pdendo, cosi cresce an.ebe nella <~ les.cta proporzione il numero delle adesioni che dall'interno e dall'estero "'i r1cevono. Completando l e notizi e gJU dale nei precedenti fdscicoh, relative al programma della uof.llru «eztolle, abbiamo il piaeere di annunziare chi' il relatot·o francese sul tema della /lf'O.fti.Gttt& della lubereolo.s' n.eql1 ~:.<tere tl!, é il doll Antony IDédeeiu rnajor di l ' cJaqse e prore~~ore a llt~ s<:uola d'a pplicazione del Voi de GrAce; e t· ho il relatore inglese ~ul tema: Del 1ero1 zto sanit ario duranti: l'azione nflOflle i rt rapporw alle moderne eoatruzioni naoal,, ~oré Il doli. Mac·donald, llledlco i<tpetlore della marina. e delegalo ufficialmente tlul euo Gover no al congr•eq!'lo.


CONGHESSI

Ol tre olle •·omunicttz1oni gia annunz1ale si è riC'evulo l'Ru· n un • 10 delle --e~uent• Ooll GreenleHf, lerw ol~> colonnello medit-o ded1 Stati 1'lllh, Wushin~lou UnnoslrazJOui pt•atidle di un \'Uicolo "'"IIZII l'Il• ,te per· il lr8 ...('fll'lo deJ r... r ill o••ll. T hOI'IIIOn Pltl'kPr , _.\«,i~lanl Sut·geon ( Grovellw<i S luli 11 n ili . Desl'I'ÌLÌime di uu a~·parecchio per il l ra«porlo 1e1 feril1 . Outl. ~l acdonalt.l, medico i'lpetlore della marma ìu~lt·~.-. Appa1>twch1 d'ambulanLa per Il servizio naçaJe tanto a bo"to

he a torre Idem. l p r.x·e~!!i nu tritivi degli o r gaui,..ml inferio1·i, ··o111e ,.Orj[t'llte di t•OnlallllnliLÌOUe per J'ucqua pOla bile.

1

0·1tt. P«>lr~""'~o. Bn•·ure«l. La sl.8lislica nwdic•a nell·.,,.. rl!tlo t·umenu la morbostll! e la mnrLalità. Dntt Monlanar1, colonnello medico. Sull'andamento dolio malt~ll ie Vl•ner•·e nell't•!<Prcilo iLaliano, con confronti e~t··~l alla po1wlazioue c·1vìla. ld••tn Ceuni u con~idorazioni su di un' ep1demla di !Hl'· uio~1la ··erebro-sptnale dominRta 111 Foggia, e in diver.,i pal''l delln pruvìncra. e soprn alcuni CO"-i con..la t.uti lll lt~luru p re~11l1 d t• l VI l t'or pu ;J'ar·mal». durante il1° serneslre 1H!J3. Dott. Uean. rned1co •lirellore della marrna degli Stati l 'nill, W o..,hm..:lon. Sull'al.fllentazwne delle l rup p6 111 ma r ... Analte1 della rtn:ione della lll&rwa da guerra degli Sta

Uniti 1l'Am••ril·o . Uoll. Jaroby, W ì1r 1.bur g. Duno,Lraz1one di due barellfl c.Ia t ra<~ porlo.

Dott Suutu, S. l· r ancisco. Sul modo di rendere unirorrn1 le l:ìlath•ttcllt' medtche ·h·gli eser·cit1. Dott Se,tini. me.lico Ji 2- clas~e della R . mariutt . Con"ervazi •ne e di-4rlhu7irme · delle a l'que potabili " hor.to .!t-IlA IIR'"I da ~Utll'l'll,

C1rca al numero dPile adPsioni pervertule dAII'e;;tero, el't'O •fUAnto po ..siamo fin d'ora dire, bent·hè il ttumer o prNliso uon "e ue potra <'Onoscerc t· be pochi giorni a vanti al I'On;.tt·e~su.


CONGRESSI

U\ll

Pru"-~111 "l ha Cbt! ben 63 ,.OliO ~IJ U0tc•iah Qlec!Ìt'l pr.uaiani che hanno manìfe:3tato la loro mlt•nztone di inter'ftlllire alla nos tra St>Ztone, ollrP a una deiP~azione ufficiale, oompos\a dei --i!!DOri ùotL. Lommer. Generalarzt eli J. da St'' doU. Werner. Obel'$tabsant dt t• c•lao.;"e, •' dnlt !)l'fiJI'rning,

Stabsarzt

n picco~u U!'erctl l Sassone manJa tla s' ....oto alh•J ,- ut'ftt'lali mediri, Ilei quali il dott. ~fiiller. Ober::tnb~arzt, è 111...Uto dPIIa •jualila di dele~to uffidale. Dalla Baviera a bbiamo fin ora "oltanto l'mdicazaone della deleftllZIOOt' ufticiale elle ::.aro inviata da •tue! minbtero delln saerra, COin(tORta dt s. E ti teuentP ~enernle meJtt'O V, Lolzbeck, e dci "1gnori capitani medi<'t ):eid!Jal'f e lleam Dall11 Frnu<'ia put•, non '-8ppiamo ancora il numl.'ro e 1 nomt •lt>i coileghi che inter,·erranno d1 lm·o iuiztativa, rna ~> ltato pre&uounziato ufficialrnl:lnle l'tnvio d1 una delo~aztone composta dei sig. l.t;oo Colin, tspeltor·e genor·nle e cupo dell'tUualre <'Orpo sanitario frnncef'e, Kelsch, medwo pr•mcipalo dirtttnn• clelia sr·uola del servazio ù1 -.aniUI a Lione, Strau:<!-, medico J11'incapate uddetto al ministor•o tlella guea·ra, Antony medico mag"iore pt'ofessore al Yal cl•• Grèfo~. Dalla Bun11mÌa a~:remo un dele!:alo uftic1ule nella personu del dolt. Dt•moslhen, medicu capo"' profes~oru d1 clurur~na, e altrt due wtet•venienti da loro iniziativa il doli. Ver't'est:u, ~be i rne.iicr militari pr·eseutr a Roma t'hbero il plal'er" •h conoscere l'anno scorso quale memlJro ùelln çonfcrenz11 111ternazionale d•Ua Croce Ro,sa, e il cloll. Petre~o. il 'tuale rarà 8lll'u'e!<!'O una I'OffiUOif'8ZÌOII6

Dalla SvPzaa et "i annunztn rhe il nuowrn dei medici militltrr !!31'8 li l'tres lO. La IJarumarca s11ra rapprec:enlala •la ì 1neJici militari, tra1 quali l'illulltre rapo del corpo ~anilario, il magg10r11 ~euerale

M611.,r. D~tlla Svizzera sAranno 1nvrati t&·e delegati ufficralt, e <:ono il dott. Albl'eoht, r•otonnello, medico capo d!!il l Jl corpo d'armata , il dott. Haffier·, tenente colonnello, capo della Vll di•iaione. lnterverru moltre di sua tn1z.ialiva 11 dott. Kochcr, eolonrtello a disposizione e profes~o1·e di dlir·ur p;ia nll'Uni-


99~

CO~GIISSI

versalu .la Berna, ìJ quale ha pua•e annunzaatu una c•nmunicazirme. L>aii'Oian•la, oltre a1 2 delagah utlicaah dollora BanraendaJk, e vara Lier, di cui abbaamo giò padulo nel rasr1colo prec·edenle, interwrrA di propaao iniziativa il capil8no anedwo Reijulje" Da~li Sl8ti Un ili ti'.\ me r•aca ca é pervenuta li nora "Oitaulo l'a le...JOne del Jelei(&Lo del I{O\'e1·no, che ~ al doU Grecnleaf lenente colonnello medico, elle faru pure una comumCS"-IOHe. De~li utlkmh 111edaci delle mttrine estere abbaamo finora nolttin dalle• ~··guenli ude~iuui Per· la llltlraneraa jiaraperiale ger•maoica :~, tr·a cu1 il dottore \Vt>nzel, ~eue ralc medaco di 1" clas!le; il doll. Macdonald. per la R. marwtt augle"e; 11 doll. Rou' aer, per la france ....e; il doll Szauea•, Stab:~arzl, per l'ttU"Irlllca. per la spagouola. il doll. Caro, metlico ispcHlul'(· e :$6118l0a·~ del Regno; per· la danese il dotl. Ber~(. direttore del servizio sanil8r 111 Coane si vede al numero d+'gh inlcrvenienli t>Sleri promelle di essel'e sup~ rior·e n Ilo rette p re' isioni: e quel ·~be più conlH, abhiamo fìn d'ora tra essi noeui du lun~o tempo noli nel mondo sceentrRco. Allreltan\0 KoduisftH'Pnle ò fin d'ora il numt:'rO delle ade<tioni tlei collegttr ttaliaru. Dalle mrorulazaona avute ~~ può r1tenet•e rhP gli inlenenienlt alstliani lll)rt ~aronrw C•'rlo meno di 210. Quanto al congre<tso iu ~en .. rale siamo in gl'ado IJ dar... le 'l68UPII\i informo.ziona: .\1 Policlmico tutto ... ~·à thsposto per acrogliore le 19 .,,._ zioni, nelle loro sedult• partarolari. Ogni l'lezaoue avr·a tmu grau ><ala per le ~eòute e,J oltre per la ~~gretea·ia, la pt'l'sidt>nztt ccc. Fra le allustrazaoui mu•'iche •·he fwrrauno •Jilblche conferenza nelle <te•lule ~enernli annowe·iamo l'tllu!<tre Virchow, chH parlerà di Aforva.unt ,. d t'L Ruoc tempi, e.l il nos.tr•o prof Bizzo1.ero. P . S. Uopo che Il pa·e<:ente articolo et·a gu\ compo11lo, il comitato esecutivo ceutt·ale c.lel <:ongresso ho de(•aso di rmviare nl pr:o<tsimo aprale l'aper·1·1ra c.lel congt'e<tso. Di quec;to


993 IIIIIY'redilmtmto é dtlta r&Ri One nel eRUente or dine dt-1 snorno: 1 Coosttf .. ranli•> le pr <"oecupationi "Hniturie m eu t ''er,.,auo

11J Sial• t>uropei ; , Rttenuto che per tsli pt·eoccupaziOnt i medie• non domnno Abbandonare le loro ros•denze, • Tenuto conto anclte dt aulor·evoli con!."Jgh in propo!>~i to del prmripali comJlali t> '<CtenziaiJ f<Lrarueri; delibera di rm Yilre il r·ongre~H~o ioler naztonnl" mer!Jco P l'eBpo"i%ione d'i· g~ene all'aprile 189i •. ~el ClllllUlltt•are que'3lA notìzìu l-Oif:nun~raruo c be 1l rinVIO ,Jel eongres,.,o non mndillca per uulln l'md•rtzzo dt>l18 nostra !IP7.ÌOot; e mollo meno ne r·ompromelle il succe•"O. Il pro~ramma resta tal qualt•, o per meRlio thre nrm <~u­ bt"CC dtminuziont, mentr e spertamo che aumenter1) ancora

Il numero Jclle comumcaztoui: e nutriamo fer iJ)a flduc·•a ehe tutti 1 colleEthi esteri e !lsztortalt th cu1 sono annunziali 1 eontr1buli sctGtltiftci potranno eg-ualmenle dat•ne comumceztone di perc;ooa alla seztone. Tutto ~omma to,la gran ~oll'nnita della sdenza rmscirà an · c.>ra piu brillante solto il <>orri~o dell'alfa'lcinanle pr tmavt!ra di ltoma, che non sotlCl il cwlo e~ualru~nte mcanlavole tl•·lrautuuno, ma ~~er· ·~ue'l'IUIItO l'abbuiato dai Cosch! nuvolom

delle J'I'~'OccupazioOI sarularil•

CONCORSI A.eadeala medloo- a.toa tlorentlna. - Concorso al pr emto lrtermale Galligo per Javort dr E~ifllografla e pedratr•ia È aper·to il concorso al prem1o lrienna le di L. a<lO i-liturlo del fu rnv. doll l«acr·o GallhtH. Il termine utrle per la prelentazion•• dei la\'ori -:cade col 31 rnnAgu' t S!H Il pt•emio llré c-.onferilo secootlo le "'eJZUllnli nO!'me · Art. t Sono arome!."!"t al concOt"-O tutti quelli che far anno qualt·he lavor·o mter es<l&nlc dt pr oprm iniziativa o che rlluRlret·anno qualche imporlanlo porte di -.i61o~ra fla o di malaUie tl.ei bambrni, e non uc• <tOno e..clu<~i 1 componenlli' Aceademill metlico - tì it>u florcnliua.


'I!H

CO:\CORSI

Aa·l 2 Il pr~mao "8Nt conft'rai.O clnlla ot>slra Accademta daelro al t·apporlo di una apposito Commi~~aone e!'<ammaLrace. di~eu .. ~n ed 11ppro"aLo 111 seduta pri"ata . Arl a. l memba·a cleii'Accadt'tnia che 8\65$ero coracor ..o 11011 potl·a11uo aeceltarf' di ftu· parte clelle Commu~<~ion fl P!'ll· rninatrace, né dovranno a~sif.terl' alle adunanze in cua se ne discuta e ~w ne apprO\t il rapp.)rto. Art i. La rll'e~itlenza deii"Ac<'adPmaa annunziare sempre. almeno un Anno avanti, l'apertura del concor so. Art :>. I lavori pr·e~enlali al concor"·l donaono t~:;!~t•rrt scrilti in tiruwa italiana e tiirelli alla presidenza rranchi eia ogna spe"a \rt. l> ! conc-orrenti clo..,rswno inHarè i loro hl\'Ort s enza raa·!-'i conoscer(', solto pena di e<~«ere e~clusi ed a JUe"t'CI:!getto dovranno t·onlraso;«'gnnr~ 1 la voricon un motto, rip•·tuto sopra una ~be.ln stgillala che conterrà il lor•> noulo3, cogr.omE'I e ciomir·ilio. Art. i. La puhblit·azwne di'l mollo oel ~mrnale Lo ~p,.ri­ mentale vale p1•r ricf'vula dd lavoro Art. 8. Ch!U'-O il cnucor"o il pt•e<>ulente ->reglie nel ~t!HO dell Accademia una Comrni ...,ione dr t r e membt•t i IJU&li rlo\J'IWno esaminat•P 1 lavori <:lati prel:'enlltli e rtfet•trn~> oppenn ch" que.,li lrt• membt•i nbbiano acceltall) il mandato il prt'... jd,•nte doHit 10 adunanza pubblica armunziare come "ili ~tula composta lA Commi,.,stone. \rl. 'l Il relalo re della Commi.,sion.-. parlando ~empre m nome dt>lla Cororni<; ...ioue !>les•a, dovr f1 in sedula pri vata Jef,!~ere un rapport" cirrostonztato dei IOJ'J prt:RI 111 tl'larM. facendo le relattve propo!>te ruoli\'alc. Arl. 10. Qupc.tf> t·oppot·lt> dovrà esRer e dtscusso e l'Acc·aiernta deliiJereril a maggaorant.a a<:solula dl-'1 pro~euh. '\rl l L. Nella ~u,·re~'-Ì\'8 oduuanzo pubbhro, il SPflrl'!tario degli Atll leggerA la dolibtwazione clt>lla socielà, e qurnlli 11 presido>nle aprirà la schooa contra .. se~nata col molt!> del lavoro ~iudirato merile\'ole del premio e ne pubbbcherl) 11 noma dell'autore. Tutte le altre schede <~aranno bruciatE\. .\.rl. J:!. Tultt 1 lavor1 pre~entaL1 al concorso saranuo conPet·,·ali tn archi,•io. Art. l!l. Quando .-utr·n il IPr nlln" di un anm• l'auloa·e 1iel


tO~tOK::,l

fi90I'O premiato non lo obb•a fa llo stampare per proprie• coa&o I'A~demia poll·à pubbhcarlo ue' suo1 a lli. Art H . :"'cl caso che nP--sun l11voro r,,._., .. invtalo el conCONO nt>l te rmine Ili lentpe o;labihto, 1• nel ca"o che il prt>m1o oon fo!!~<e confPrilo. I' Accudl'mlll provvet~eru -.ubtlo o riaprire il concorso. F•r~n1e , dalla re'~idem:a deli'Accudetnia, v1a Alfa m :n,

h 31 ln8j!'j.'Ì0 1~93.

v. ll Pre.'fiden.tt: Prof

Au«s.\'\DRtl L~;s·nG.

l .'iegretarll degli nott

\ tti

RUTILIO S·rADEl\tNI

f>•,tt Orro::-1. 8\111.\CCt

GeMono al premio IUberl -

\lemori•• ptwvenute All'lspelloro to n tnt"' il :li lugli•l l~'l:!.

MemoriA N. J col 1110\lo: Homu intantttbilt.- Al'rt\•ata pet· la pMtn il 15 lu :.rho. Memoria N 2 <:ol motto· La passi on tle oo1 r lt'll rlto:-;e:( eo,,tme elles sont ut nrm patl comm.e t l rwwJ runort nt 'l'r'dlt:" :sOtl ne ~:st la raisun d'iere tle [(l llCteneP d l1· '"obilt lt: plu.~ rmi!W1ni •u· s~ Jlf'O!J re~.- PncYO'\T-1' \R ,\IlOL.- Per\'enuta la hu~ta •·on la l:lcheda il 20 giugno p••r In po"lll.

-

NECROLOGI A Dott Ce1are R&va•oo nlt!uicn capo t.l1 1" clas"e a rtpn'-O, liu altro lutlo colptva 1n fiUI'»lo tll•'::-•• la lomi~lia mt>thca dellA nostra mal'ineria ùa J!uerra. La notte A. \ an Li al IO gJUgoo m !l rive m Spez.in ti doli. c... "8rP Ra\'a!'r J 1 111eùico capo d• l· •·las... r a rtpos• .


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Nltt:ROLOGIA

E ;.cii, uatu a Gùncn a nel 1825, incoO\inciù la sua eu rriera nuliture: noi 1H:>3 fJreodeudo parli-' allu campagna di Cruoea coml! uwdico li batla~lione nel R &~eretto &ll·do L'anno appr"~~o ru nominato medico a~giunto della R. Ma· r anu, ~ promo-.-.o pnt medico dt frPg-ata nel J!\60. Imbarcalo 'IUII',\ fTontlatore oel JW,, fece la C'Bmpagll8 dt ~uerra coutro gli au!òlriact. Cnmpi oltre Jue )u!,~lr• d i uovi~otaziOo l!, la magg10r parte , nell'~'>poca in ~ui i di~<&lli l' 1..- fulich .. del maro <.upera\1!110 d• gr•an lunga ' rar·a m omenti di poe--ta del navi~are AliA vela, E' fece OPI 1858 la cam pa l!na de la regiu cor•velta B~­ raldu nelroct•ano tlldaano J.~ u medico 1'8JW squadra sulla regia corazzata Amedeo dal 1879 nl L880, ed anrhe di~<11npegoò con lode incat•ichi amrntni!'ltrat• va. F u in<~i~rntto dellh ot•dim equestri dei ~!ì. Maurizio e Lu7· zaro, e liclla Cnrona d'It11lia. Nel 1881, medtco r.apo eh l' cla sse ùopo :H anni d1 olloruto serviziu. fu t•ollncalo n ripo~o t•d asci'Ìtto nella risPrva 1111vall-'. M edico colto e attivo, militat·e "irluO!>O, e~li ..pese 1 lunf,!ht annt del flUO 11ervi;do e~t>rcilatu.lo con afft>Uo e premura pllterna al u•'tlclle minislt·ro ÙPII'ttrte SUH. Lontunn dal rm·po, nelr.ui ~eno era r imasto ben la metè dei ~uoa anna dt vtla, l!~la la!-lciO fra' ~uoi colleghi cosl bella P effettuo~ ricortlanza di <>e che non v'ba alcuno eli PS!'i cht> della perdtto da lui non sento og!ofi p rofondu il dolore.

11 Du"et.t.Ore

l)ott. , T& FA ·o Ht:l;l'., colonnt>llo medico ispellot e. Il Col Lnborat.ore por ln R.• Ma.rtna

D.• TeoooRtco R os~.-r•

11

~edHlt.Ort:­

Q,J' RJDOLFO LtVI

J/4di{O di t • ciiUM

'l UTINI FEDER ICO, Gerente.

Cap&l~nll med•cu.


QUARTO ELENCO ~ abboaatl

alle pubbUoazlonl di dono ed agli &tU W1a ZIV aesio.ne del Congresso me41oo lnternasleaale.

Ausu!llo PasquniP, rap1L8no Il'l&lico Cuneo Ariani DnmenJro, cApllnno motlrco Livorno. A•te•iano env. Emilto, maf(giore mediro Parma . Bisbmi PieLt•o, capitano medrco Fano. Barletta Nir·olu , cap1tano medil'o v ... I'Oil!'· Belh MtturJzao, medico ~ cla~t<;P nella re~i a ma rino Spezaa . Be~ttauelli Umberto. tanenLe medico Folt,:oo. Cardi France"CO, lenente medico Gaeta. C.1·hone l.~onard o, medico 2" cl H. M. Napoli. Campanile V. A. medico t • cl. R. M. ;o.;tfpoli. Cuoco l.ui4i. lenonle medil•o ~nvi Ligure. Cairobe Fnbrazio, ten~>nLe medico Piarenza Conte Gm~eppe c'1re ~~rio, mPdiro 2' cl. R. M Carabb11 cuv. Raff8elc, rna~giort> m...dicn Verontl. Conrola Giuli<J, tt•nenle tnl'dico Vr>rona. Darra \'ittM•o. l.. n.,n te merlicn Cone~lio no. Destino Sulvalorc•, t>apllau!) llled1co Livorno. Dardano Cn~tanlmo, rnPdtco 1• cl. R. M. Livorno. Dehnuun 01'8zio. lenpote me1lii'O Bologna. De luca Co-.tautino, capitano m~> lico ~Jantova. De Mi••helt Anl(lnio. capalano anedico No,·i Li'!UI'6. PoA Teodoro. teneulA rn<>dico AleRssmll•ia. Porti ctw Cìiu"'eppe, ma$tgiOJ'e medico Napoli. Giuelina Colso, teuenlo medir.o Rteli. Guerra Giuseppe, mediro t• cl. H. M. Ca!llellammare. Gri~ia Salyatore, medico t• cl. R M. Maddalena Gtuft're.li Alrredo, capita no mediro Piacenza. Gambino liaelano, capitano med ico Treviso.


Got·undn GIU!tano, Cll fHi ano metltco Ca<:erta Gracio Paolo. leneut~:: tnl'dto•u Monr1'8IP. Lom \•u·~ihll. tr•nenLe tuerftro Ptcoa. Lw··IOrlll l·t·auce!<Co. lenente medtcu P ... rugta. Lorulu Giu .. ~ppe, c·~pttano tuechcn Spoleto. Le' 1 Uouatulu. o·a1 tano medi· o l chue l tbr •ta csn. Lut,.n, nH•-,.norc rn ..dtco :-.apoli. :\Joult ca\'. Roberto. lt'neute colonr &Uu medico Livorno :\lalttVH"'I Euru.:o, ('8PII811ò lllt!dieu neg:..tÌ(I E mtli8. ~lotnb~>llo Et'lll..! .... lt•, tf'rt~ule m~dkol .\ les~~nd rw

~l iJ·atHIII Gennaro,

modico 2" cl. R . .M. 11addnlena. Ezio, capitano utedico Parma. Mn . . calt Touwut'-u, capitano m edico Ale~~and ria. 'illa Nic r>lò, c~tpilu no m•?llico .\lba. N i'V:t'< rti .\ ntonao. tent!nte meclicu Bolo~nu Pelli Vmcenw, capitano meclico Tt•.>vi,.:o Pellegl'iui Tl'iu~Le Giulie•, t•apileno medico Viret.la. Palulllbo Giuseppt•, lèrtt•nle medico Parmu. Hos..,l \ltt•eùu, teuenle medico Piacenza Hichert dt :\lonL Ric·h~r Clirlo, tenente medico Torino. f.\ ocotungu Albt:t·to P8pitauo medico Piacenzn. St>t·bllh<~ra Anuelo, l'8p1tano medico Luco·a. S~uaut \ 11tnr·io, lenente medico Ivrea. Se).!oul• Fthppo. rnecill'o 2• cl. R ~1. Vene1ia. Schtt'l'll Glll'-'t'flfJ", capitano tneùico Salerno Sulholll Elìsiu, tanr•ttl" me.Jiro Tor1no. Ven tura Pietro. t•aptlann •nedJco Vigevano. Venu Gtu<~t•ppt>, meclicu t• rl. R. M. P ortoferraio. lopptJIIarJ Pompeo, capitano met1tco Re~gio Emtli&. ~langionti


0RI0INALI

SULLA PRIMA MEOICATURA OF:I

FERITI IN GUERRA IJ!Itum f;tltù aUa ~onferenla ·~tentiR'a •lello <Jledale u1IIH.1rt' di Torlnoa del m,.;e •l t ~tto~:no 11>'93 tlal maggiore rn~'<llco <IOH. (:ioHutni Faure

La rapidita. prc1~isione e luoghe7.zn di tiro del nuovo fucil~ •• caliliro ridollo con polvere <;enza fumo, lascia prevt!iiere che ne1 futuri comlmlllrut!oti grande sarit il nnmer·o dei ft>t·iti, ed tu·lltLO assai sarit qoiudi il compilo dei medici militnt•t . i quali in pùclte o1•e avmnoo sulle braccin migliaia dì feriti t'ui tlrgerit provvedere t'On mezzi tnholta inadaui od insufficienti a lant.a rovina . .hrem'> nelle nohili isLiln?.ioni civil i ùi soccorso ai ferili in guerra un valido aiuto, e sara me l'ilo loro se lo scarso personale ~a nitar io militare polrit ronc.ent ra1·sì nelle prime linee d11vo fervn la rtillschi<t e dove :'ari1 pili che altrove• necessaria la presenza Ili 1111 personale disciplinato, •struitn, pronti) al ~ncrificio della vita e calmo al lempo stesso. flilln&7.ZO ai pericoli ed ai lamenli dei feriti che chiedQno $.OCCOr$O. È •1ne:;LO il dovere clei medici mil itari, ed e·si sapranno com)liel'lcl iuspiranùo..i agli esemp1 clei loro pt·ede.·e~sot·i t~be oiteùert) largo lriiiUIO di modesto 6\


U9H

~ Ut.T. \ PRIII \ ~~ FOICA IliRA II~J t'KRI ri t\ CUl:Rit.\

en.""mo t• ~u• c.uupt d t b,ttlaglia e nell' inlil•rire di nwrhi cpid··mici. ~l a l'npem nostra rimarrPLhe tncomplet.t etl lllsnflictt•ttte •Juando non (u,,tmo cuaÙtU\'3ll d,t purtaleriti mh•llicPnh. con:-d de1 loro òovet·i. educati nù alti ~eutimcnti di :thne· ~a1.ione. P dotatt delle co~nntonl riclue,.te per l'tmpol wute e ùiffi,~ile mis~ionr 111to llovrannu t'ompiero sul •·:~mp u tli lmua;:lia; ed t• nece"'nrio rhe fin d'ora si atteud il ron molta cur;\ u prcJiar.trt• I) Uf'sli eleU1enti imli:.pen ..at.ili al con .. t·~uunt'ntu del tu~ne rlte c1 pr(lplltllamo l'ttgl{iuu~ert! . Per quanto ~i;, desuleralule 1·he l.t dt~r••rgi.t tntlllll• :< i \algn tiPi prn).;l'Assi falli nolla Jll'atÌt'a t• h ilo. Lllllll\' Ìa pe1 poco ~i pens1 al nutnero ~lt'll!!l ande tli ferili. ctl .111.1 11>'cessttù di far pre .. Lo, llllt' 111irando all'itleal•· tle:l'a ..ep..i ul'l lrall:tlllelllCl . del IL' fentc. il rnedtcu mtlitarc ... peciahnenh· se :uhletto al ...en•izill nt'Ile l inel' del l'uOl'O. e1l ai pu .. ti di tuedicaz10ne. non putra non t• he ron:-eguir-111. ncppun· tcntarla. Il h U:.lr:-. ri•·onnscerado quantu sia già tlifficile OIICII P I'~ l'a... ep~j tll'gli spetJa(t Cl \•t !l. l,t l'Iliene tlllilSI ÌDlpO-.slllllt' nella t•hirurgia dt guPt'ra, c giova •JUtndi, rome con.- i~lia ti L t~ler. ,·aiPrct eli mezzi ;.cermiddt per a,~icurat• • l.t ~lerilitit e l'andamento normale tlellc ferite. ~ul campo manca ti tempo per ~rallare cou rignrll clin il'o il fen lo, tnnn~:. lu nf"ce..,;aria qutelt', può fart' lifl•tlo l'al'qua e l tlmalt>nale di medtcazwne; SI può essen· lllOIIrouwlt~~tatl dal ..o(e. tlnlla poh ere. dal ,-entu. d.tlht piojo(!!ia "' sp••.-,;o nuche dai proiettili, maucano :n,..ommn tutte lr. condi,,iuni nece:....arie per comptere oper:l7.toni delicati"' cd tmpoHantJ. le tptnli rwhiedono lranqnillit:t. telllpo ed as,.i~tenz.l con lUll" le mhure anti,..ettiche, che pos. ono soltnntn avcrst in ttll ospedale. li medie<• ,;acril!cherr•hltc s•' ~le.,._u inutilmente.


PRJ\IA .\l&DtC.\ TU IlA nE t FEtll r1 J:i t:UERR.\

IHI!I

~.:........;,,, ~pesso le •·onùi1.io11i 1\••l ferito, non e..;~eu•lo~li '-::'iijsibille curare ;;uffkìentemente la pulizia pt·opna e del ntn· 'feriate di medit'azìonP. [ramez~o al fnt4UCII11) d'un cnmfrl&timento. alla fl·t•lt:t di ,1~ire. e 111 continuo t·nntnllo ··on .persone e cose} non aseuiclle. Insomma la prirnn lllf'tl:~;ltlll'a :;;ul ··an1po Ili b~ttl:lj.Ciin derf' ltmtlarsi allo strelln ne~essariu, e Pirogolf ste:>so tlica: che at posto di rnetlit:nJ.ionc tluranle nn comhnllimento nun -.i d'nonu sprecare le fo•·ze in operozioni inutili, poiché lo .;traordm'lriu numero ,li (('riti ··he '1 :;.ono portali in hre' is~into Mlnpo non permette di rh;put:dfll'e n lntte le nrhie..;te c t:ullo meao di fa1· dia)!no~i 8'<llle e di I'Ìt'nnn,rer·ù f(•rito per ferilo 411el che ··onveng<t fan.•. Quindi i me•lit'l ns~egnati nlle rrirn~ linee, lieltl,ono l unit:u·~i a pro,·ve.lere d 'una mcllirnturn auriseuiea le fPrile d'Irma da l'uocu ontle fJI'Olt>g;.;el'le da..:li a,reoti r."tt>rni !l' nrez•on" t' specialmt>ute rlalltt polver•• del terreno. rtella rruale ~i trovn d l pn•t'erenza il bar· ilio del loIano: eJ a i mmohiliz~are i frattnrati orde rentl(>rli lrasporla6di. ,\Ili uper'<Hivi tlovreuhe•·o es<: era inl rapre~i solo nelr·a~r' tbt' la vit1t •lei fer1t0 fos ·e tlirellamente minacciata. IJuindi 11ei periroli rli :;ol)'ocazione e d'emorragia J.ll'i\Vt'. ed nnche in questo ultinw ra,;o i• i11utile perdersi a ricercnre i capi teci:•i nella fel'ita :'le~sn, si ricorra piollo,to all'allawatura .deJ lron.·o snpe1·iore. Il più delle volte ha.~tn pero un l11l0n t:unponamento ron (llrza nll'iodoformio. che può rimanere neli;\ ferita lun ~o tenapo senza de::tare reazione nltltWl ed 0 l(Ue~to 11 mcto lo raecornandato 1l:li miglio d durnr:.rhi per frerw1·e le ernorrn).!ie ~rio!le in cnso d'urgenza e di mancanza dei mez.r.i l'onrellltnti per l'allncciatura. \ 1 casn .si app1HTa nnc:lle un !aedo sopra la ferita, e ~i mnmle1·i• -;uiJito il fet·ito nl prn:>.;imo spe· Gale. A que,te t:.'Onsidernt.ioni :-i :~ggittn)o(e l'allm importnn-


·10011 o.;I., LI..\ l' RBIA \lEHTC.\TiltA rJEJ f.ER lll l ~ r.c~:RR.\

ll'"'•ma elle ,;ul campo ti mt•dico diflìcilmente anit mo•lo ùi poter ~terilizzare i ~1101 slt nmenti, quindi rlovrit t·i,;parmiare 1 ierri per •Juantu l• pus-.ttniP, ntlendo:;i ur.u·amente tlella rne· dicatnm antt:;etlicn al snbl11nato. la •Juale Ila nn'az10ne anti~ellica reale t> •·i~ponùente allo scopo ( l). )J n Il tanto llll mcro di rel'i ti haslerit l'nziune ~o l n fl!•l medil:o c non potremu uni giovarci nella mellit·atura andte dell'opera dei porl<tlentt t Sn questo argomento l'opt niont• tlei dtirur!{hi i' mollo tl...-nrde: alcun t, t·ume il Bo~rlant~ \un t>h· ltero citi' la mede,:;.inta fo:-~e fatta nnit'Hmente dal meùtcn. altri la nmmf.'Ueret.hero anc·he lla parte ùet port.. fentt mn t:•JO IJUaldte t·autela. il Frankt>l, p. e.. vorrebbe che •JUt•sti lu~­ l<t>ro prenvvertlli llelle conseguenza dannose che 1otrellbt>rO t•eea re ai loro comp.lgnt mquinandone le ferite colle tltll sporche. ed nntorizz:lli soltanto nd npporre un11 medimtnra protettl\a ~enza toccare In ferita. t)uando 1 ferili d.t so····nrrere fos:;ero moh1 . .;arel1he quasi mumano che i portnleriti provvi~ti df.'l nece ....,arto matel"iale ùi meùrcatut ·• antist>tl~<'ìl s1 rìlìut.u;sero alle luro du,,mnte per tema dt una pu,.~r ­ hile infezione. dtt' in ogni ra~o. •Juando sr ne rnanif., . . t~n<t i se;.rnì. pnò e.. sere riparata nll'o:;pedale prol'simn rtnntl\:tn.lo la medic~azione r con l::vnture nntistlttiche. 11 ferito, qunndo i• convenientemente medicato st t'orlst· dera gìil ~uasi gua rito, il i\UCJ morale ::.i sostiene e riò ù pure importante nelle cireostanze dì guerra . Sia pnrc che ti eanllle della ferita r. lo le:-.10ni cutanee prodoue tlnl nuuvo fndle -.iano pic•:olis ...ime e po~~ano facilmPnte restare occtu se da t:oagulì :.anguigot, che tulr lesioni possano rtmnnere ore ed andte ~riornntc non meclicate senza danno :flcuno, tut(l) floll. G 1,1\fthl", /l1nrc/t~ bt•ll•riu/nqulle wl llllllcrialt •ltr IIUdltltlurll m '"" tttl Il. Burc•lt•. - lìirlnwlf mr·dim dr t Il. I::srrr.ilrr, IH\HI, Pii!:'. u:,9.


IJf.U. 1'1\J\IA lll:!D ILATUitA IlEI ~EHIII l~ t.OERRA

100 1

pao n•A:aùere rbe durante d tl·a~porto re,tino inq11mate al sudore, d::tlla piol(~ia. dalla poh·ere ,], str:lda. qniudi il pericolo dell'ìnfezione pnrulenta e peJ!~io del tetano. stu·a .acoodo il mio avviso ma~giore cllf' non tluando le feri t~ fengano medicate da portaferili ~·ol l e tlovtlle canlele. tanto piq clte, t'ulllt'll Il part•rt> tli quelli r h!-\ ritengono essere le ferite dj pr'Oiellili asellichn. il \l e~"Ot'l' tJj \J onnro ha rlimostralfl l'nn l',;perimentt in!!e~uu,.i f' pos11iri che l'infezione del prniell ile non st auenua per· lu sviluppo ÙPI ulort' derivante dall'urto t'Ollll'o il corpo percossr) e che i oucroor~an isrui d1e trasciun set·o nd r,111ale coi braodellt del ve~liariu od oltro, culti,ati in ~elatina :;i sviluppano 10 colllnio, cruìndi. io l'a~i di llf'l:essila. :-.e anche una mano profana fnr·it non spol-verlllura p. 1'. di ic>dofo rmio ~ nll,t ferita. e ri rnellerà sopm un po' di 1-{arzn al :;nhlirualo. t radiamo rhe nl ferito non ue rerrà dnnuo, ma pi uttosto tanlaJ:gio. Cos1 si pratira t'ttll ultimi risultati io molte città. p. l':\. n Tori no, dalle gu:mlie ruuuicipnli. le tjuali ...ono provviste di !,Mcrheui da ruedit~nwwe antisellicn ed in raso di netes,ilit tunnn la prima metlicntura tlel fenl i pruuu di trasportarli agli ospedali ciYili. Ili nnrma. s'intende, la medicntolle ,;ul cam po de' ·e,sere fatlù dal medico e i portal'eriti llnranuo più ntilmeote occnpllti nf'lla pre:-.u e rm;;;porto dei ft'r'i li da l luO{o{CI di combaLtimPnt<, al Jltl!ltt• di medicazione. rnissinue pietosa ed eroica ad un te1upu, dte li espone ai pemoli più ùei comhauentt ~tessi. rton l'C•tenùn come questi r·tmnncr·e cnrponi, nè atlprofiuare •lt·ll~> aceiuentalitil del terreno per proteggersi. ma dc.,enùo iu\ece col loro fudello cammin:ll'e drilli in faccia allll rnortl'. l portareriti clovrt~nrw tnollre immobilizzare ;.di arti 111Tes1 l' OH mezzi semplici, dnre al ferito sulla barella una po~i7.iont· c·rnvenieute alla parle lesa e freuure le eventuali


l \10:! ~UJ.I,.\ r n1~1\ "f.:O LC.HlltA 01!.1 JIE[Ilfl l lì l.l'nliiA

•lllon.t.ie 1 ùl mezz• dt nn fJn:oletLu il lt~<lngnlo nd alttt l;v•ciu. P JUej.(bO con una fascia elasticn, anzir,l,è col tottnWflltl o ..:ol f1t.zulelln a no In, pu•rlll' I(Ue,ti per 1,1 loro appht'aztnntrichie•looo t·ogoit.toni ana10rnidw rlte i soltl:lli di -.nnilit nott "elllprt! h·tllllU e p11o Ìflolll e :h'l!lll]ere rh t• il r•nsL:itH!IlDt'IJillJlft'"'i\·o tlurault: il lra.;porlo :-t ,.(IO•IÌ e i't'lllllrns:i•• nHitiO III; nwntn•clti· il l.ti' CIIt i dt f;t~•ile npplicn/.11111~ e 1!1 ,jcurn elreuo. (llll du'!, Ju•n int....n. 1 rapt ... inno J,ene a-•t\'tll tti, onde oou sciolg;111si durnnh' il tra~porto e IJIIl'•IO ~i ell'ellul immed1ntamentt>, non e..;sendn una fn,riatura •ll·e11a l•lllt•rat.l Jlltl d1 riUt' Il lrt• Ort>. \ i posti 1li medicazioltt'. i quali. :aan:e Il\ ma).!giure purl,tla det nuo' i IIH'tli, do\ rannn es,;ert> lt-nuLt pii1 lont.111i dt pnma dulia li ne 1 dt>l luucn. sarà po•si!Jile pralil'.tl'l' una rigorosa medi o'tllurn ~tn:i~ell!l':l. ~iOHlncloci dei mca.t .. t>mpltl'l f'!lt~ in .;Ìlllili CI I'CO:.I311lf' rutrannu 3\"el •l "11111m tno. ~on ~i potl'it certo pen:-;lll' ad .lpparecclll di :;tt)riIII.ZilliOne. ùi cong(•goo ...empre un po' t·omplicatn e di OIJO Jll":llh.:a applìrnziunu iu c.unpa~ua, n1w .;ernph•·e JH'IlLola tli metallo o di 1erra lmstel"l pe1• fare hullirt' gli :.trurnentt e il maten.lle fii medie tZIOI\1' e rPntlerc lullo asellit'll. Oper.ttor~. as-o~:-Lente e per~onnle addetto alla ,·ura tlet fenti •lelt!tnnn "crnpolo~aOH'Iltt' I'UI'lli'P la pul•zìa dt~lle loro prr'"ne 1imltoeranùo le roauwhe li n quas1 al gon11111, la l'andosi ma ni ed avnmhro1Ct'IO r!ol sapone. fat:e ndn uso anrlic della ... pazzelta, pulir~> dilig-entf:'menlt> lt> un !h i.., rh~ de, ono e ,çt't! tbnote cort~. ripul11·e infine le m;tui con un pezzo di ~arza imhel'uta in al·unl o ntt•diu nell'etere, ecl io nl tuno, prima tli operare. tenere le mani per alcun1 minuti 1n una solmdone di suhlimalo all'l p. 1000. Hli >.tl'umentt dl'ltbonu c"scre possihilm~nte lisl'i e nìcllela1i . per poterh cnn più fac1lit~ tener pulll1, e pnma di u~al'li si fai'UOII()


H.:HITI Il\ GU~IIIIA

100:3

nell'ac·crua ron :;m1.t ali l p. l 00 e poi si meuerauno llll'aeidct fen it'o al :) p. l 00 At pn-li •li medicazione 'lllltnclo arrivano ferili rnedir.tli P"'"''odanwute. ma la cui mt>dic.tzlone non t' sporl!n e he non pre~èJtlano febltre, dolore od f'morrn,.:ia non ·i deve nonovure l.t medira1.ionr: c;(' ln\ ecP vi :.ono fenomeni ronlrarl :-i ,Jj.,jnfeua acrnr.tl!lrnt'ule !a parte. lnsnnuua L.lllln uJ camp•, t~lte ni posti tlt mcdi·~azion e non si faranno dte le opt>r.tzioui sl l'ellamf'nte nPcessarie o per con ...ervare 111 cl pa1.ienle n pt>r renderlu lraspurtnhJie a~h :-.pc>dali da campo u di ri•erva·. i qu.1li doVI'anon t•ssere collot·ati in ltl('.alit:, ~il· ora c·on \ ialnlita fal'ilt' ai 11 asporti de t malau. • d approvvigionati rompi Pl:unente di 111atennle di medicatur.t. •· eli fnrh 'Oiuzinnt th suhlimato. eli io,lofurrnio, di eatgut . .;eta, tuhi di dJ't•naggio u ùi l'ecipienti pet· l'ni'C bollil'e lnlmenti •' og::t>ll; òi IIWÙit'3ZHtne; m loc.1lit.t do\'(' ti melill'o possa t'Oli rnlma e ll'llOtfUÌIIitil esnlllinaro fe1·ito !JI'f rer ito e stahlllrt' roo pon•ler .tteu.\ il lrauamento conveoi(•nte per serbare tnnte viLI' prezio.-e alle famiglie Pd (li pal!se .

'ta


IliO~

CONTRIBUTO \LI..\

CASUISTlCA DELL' EPlClSTOTOMlA

E:-sentlomr in un'ahrn comunw:niune ('. t;iurucllt· l ot r~&a=ionalt• dellf \ cim;t· lllt•dtrh··· anno \l f) rnlratlenutt• a parlare sulla Ct:ìllllomnl e litohi}Jin,.,si a proposito di un ''.hO di calcolo ye.;t'icale inci ... lato, clw oper.11 nella per:-.uo;t dr G. \damo. nu pre~ro como nic,u·e ora que,.,t'altro ''"'o per rar·e lllO~{/.(IOI'Int'lllC VCilt>I'E.' I'OIUO la SI'UOia t>Sdll,j\ i~ t~ ili chirurgia non e,.,i,.,te. o per me;.tlio dr re, 'icn faltn dar lllt'· sllenntr. \1 ;,liorno tro;a:i aprtr·e la fe.;t· ka nun i· lo 'lt':-."" oli trenta nu n i ra: allora il chimr~n a\6\11 per . . copo. tl ;iu~tamenle. di non ledere la t'avita pentoneale. aùes"o cerra di non cumphcare l'operazione; :~llor·n non era l'nprir·t· ,, no la ravità ~entoneall dre ran. ,a andare a m.llt> l'epwrstotomrJ. ma la -;ep..i, rhe nncur:r non si ,·onosre\it. ,.,,, il contai t•' tlt~ll' urin:1. l'i1·rn di nlit·roorganio:.mi. l'Ili li'S'-ttli. a pnrLP In :oepsi l'he il chiru r~o iuvolontnriamente poto' pot·tare con :.t•. Sicrlti• quel clrirurJ.!u .-he \Ole:.se p:rrl an~ deiJ'epicistolmnia l'Oli l'anrica c;tatrsltcn ...in tla quaudo c;or~P cio•' 1'11ltus "PJIIII'flll". non fa uo~t buona ~tall:.tio·a, r:•a•d•··


in si·. ma lP rundwonc in cui t::-"•' H'· Prano la c':lll:o>1 clell"l•sclu letalP. Cio ·••rçP. a elimostrare rome ,.; ùen• ora p.trlare tlell:t ci.,;tulnmin. non to~~srder~tndo i tiiver:<i mNndc opemtl\1 scnj.mlartnenr,•. ma qtesl& in r·ela~ione d~>i c·as c Jll eut 11i dPve applirnt·e un e• piallo 10 ··he l':tllro. t:•'rlnmentE' l't•pit·islolnmia ,.. per 1:1 ~ua IDIIDnalitil superiore a •Junluuqtw altrn metodo propr·camente ptrlanilo. \ parita di rcHul•zwni con In l•tolllpla-.,i il rl•im,:o 'a a tenton• ).!llitlatu •hLI •olo !allo. cnn la ri,tolultlia pertneale il chirnrgn t a:-,orni;.:li•t ad un )!iwoliere. h··lla la manovm. m.l nflìdatn alla ,oJ.t ut·coo· t•nlla c•pcrcstowtnirt inflee si 'edt• e si torca tullu ··iu du· si ta'!lia. t'OI 'antagJrin di aver·e nna hrN:rin hii'J.!il t' ;;.icura. \la \Orn•nHU(l noi sollopm•re nn indiYiduo co11 c~alrulu pircolo r~ lii1Cru ati ao'operazioue crot>ntn. mPnlrt- c·un l'app creccl1in lilont1 itere e run l'a-.pirillore H t~elcn' in una sl'duta 1(1 po,sianw liberare ~ ~l a i· In stesso ammal:llu dw implora eli e' ilare il biJaori pntendo. In uu tWriuro di un lmmLiuo. d1 un ~in· ftDOUo. Il\· e i 'a:ooi so nn pm•o "ilupJMIÌ. In H''C"'" rwn i• alta, err., può il chc ru r~n :it't•gliE>re, intlipentlt>nL•·mente dalla natura del ralcoln o l' t>plci:-totornw o la I'Ì:'lotOIIIIII perlnenll'. Per mia P::perienzn dt'vo dir& rhE" nei hamltini farei sempre fa cistotomin perioeale rol mt•todn laterale loter·aliuato. n•· nle il dire che con essa si può incorrere all'a~pe rmia ocl all'inr.ontcnenza. gtacchì· :o>e c'i• qualche ra ..o. IJttesto ,j deH~ all'itnperiwl del chirurgo o alla :-ua poca 111anual•tà. Colla lialOtomil\ tpo~a-.trica nei [):~m hin' -;t puil avet·p lu 'hork OPfratoriu. giacche es!\i ~o11 u eslrt>mamente ..en:;ihili a·l openzioni r he intPressano anche a tli~toow rl perironeu: t' In loro reazione nen oso n tal punto r·he ùal:>L:t. non ~o lo unu leiDplire infiammazi one organizznnlr. m:.. il 'emplirt> mal·


IOlllì \.UXTRIBUlO AlLA t:A ... UI~lll \

IJI!LJ.'EI'ICI,[OIOI\1 \

trauaroento a distanza ùt•l periLoneu o dd tes,.uto retroperitoneale. per produrre un'e.:citM.ione al Sllll}.taL1co l'he i rill•me ··ome i· naturale --ul cuore: infnlli .•nche t'O li ~ t.rillanre statistica Il ei p1·uf. Aluane,e. ,j vt-•le d1P i l.aruhini .;nflm ano flur·anle • primi Riorni ·I~I J'opernir> Ot' una ~1·e,·ìe Ili ahhauimento e •1ualched unn ne morì propri" 1er wro ~h od, t'oodudentlo, nei 'ecciti ''IHI pi•·t:uli c·alc·oh -;i l.trm 1.1 l•tolapla•si ~e no. st•nz·• di ..cus,ione. 1.1 ••picÌl·l«ltomta: ne1 llamhin1 In ,.i .. tolomia perinèalt·: ne,di a•lulti putentln la lì· tol:lpl:l .... j ah.·in•Cnll repicì.. tull)lllin. Etl nra l't'I'Oinl nl 1',1"0 diDH'O. H. l'ilio, di .lllnl x:l. da t.Oinl'(l (:-ou·acu..a) Vl!lllle •.tla mia consaltazionc per un •ncom•l(ln, d1e :JVverti\ .t ..in ol.l \I?DL'anni all'nrinarc. ma elle da pnchi ;.:ior oi ~li dara nwltu f.l .. tiriin sino n non farlo andare a cavatlu. e IIPI lello ste,;so sollrha ,;pet'i,tlmeott> iu de•·uhiro dor:;alt·. l.'1111li1 iduo di 1-alid:t .·o 'lllnzionP. per la 'i t :t r'mllml., era aw ho gnuo.;o ~ pre~enl.llva molti loti alle ~iuntnrt- rnterfalan~ee, l' parer.c hi~ ''Oitr• la sua urtna. come riÌl'e\lt lui, era .;etlirnenlo ·a. :'ondata la VP,rit·a. tro\'ai un cakulo dw noo potei ti )!JOrno appresso alohraccHirì' rol ltlontr·rwr~: l'e:mmc d!•ll'urina mi tlellt• ~1er ri.:nltato nna ltcc·heaa di urntr , reilui•• t>piteli.lli ,~e..cit'a li e muco-pus per e<llnrro vescirale. Pe ., allora olio ~iorni d• cur·n locale lrra:Zando la '(•seira Ùue \ OJte al ~10rnn t'Oil J' 6ffiiiiSIOII8 aiJ'wàofcH'ltliO e poi 0 1'1111 J'.II~ÌdO Jwnr.o IO sOJuzinDO nf i Il ~ ouohru dell'anno cMsn, ll"'i'titu dai miei due t•ollt·~lu lloll. Secolo ~ dott. Pelli~ra. pnte1 e.;e:.:uire l'epici ..totomia. Ili t: o in hrCH' come fu t'nndona l'opt'razioue. • Cloroformizzntn l'anfermo ferì innnl1.arl' con u11 cuscino ti badnu ~ r.ou un comu ne catPLere d1 ar~r.oro IIIDE'"Ltlo .d0


.......!un~~..

vescicale •·wmpti la ye,;t•ica di soluzion•· borka. l'irriJ.:alore. fec1 rimanere In :;onJa, rhe ern tenuta 41 un a~sistente e tappata nel suo pnd1glione da un tu· JICCtolo di garza al suhlimato. llispusto co:ti il campo (JperatÌ\'O. ~·intende preceduto da ooa ri~o:oro=-a ant1sepsì ed asPpsi loeale. procedei :li Lagli(J dei comuni te~umenti sulla linea mediana ìmmedintameme sopra la ~inlisi pubica pe1· una lun~ h ezza d• :) centimetri, lino a scopme l'inte•·stlzio muscolare dei due relli, mano mano che il taJ.(Iio si approfMdiva lo nccor·cinvo nell a sua lun~hezza. ,;eotenùn :-PmJJrO cnll'rndrce 1lella mnn<• tlcMrn H hec1·n del catNere uella vesr.rra. d quale rcniva :-;pinto io alw. nl•hns~ando con la ~inistrn il suo padigltone. e cosi strato per strato mi trovai n ridosso delht vescicA . .l llora divaricatn per he11e lr1 fcritu dal chirurJ.(o assistente. ahbassai ancora pii• il parlr~lione ùel cateLel'e rli wocto che la parelt• ,.e-ricale unterior·e. ::porgente rmmeùwtamente sopra la sinfìsi. er·u mollo tli:->te;;a ,;ul ltecco .lella sond;1, t' eosi col histori potei fare un piccolo occlliello dn do\ e. rntrodutto l'indi e'-' clelia mano s.rn rsu·n . cnn un hrstori botlonato potei avere una breccia tale da tirare. r:.on unu comune tena,~o~lia da C!lk(IIO, u:na pietra ~rando qunnlo un limonP. rngo~a allo. ~upe rlir.ie di r:olorito ro::;sasll·o, :1d incro~tuioni concellll'iche con ùìnroet•·n massimo di ~ ' centimetr·i, P ruiu imn di :~ centimetri. hur·ante l'estrazione la ve::or·ica venin1 sostenuta òull'as· ;.i·tente e dopo ~\'UOlata. tlelli quallro punti di sutura nl c:ategot, 11110 nell'nrhwlo :<uperiore del t:IJ,:Iio, l'a ltro nell'angolo ìllfel'iore e due ni lati. punti rhe comprende\'ano la Vl',cica nella sua spes,;ez7.a e le pareti addominali muscolari in modo ciot'•. che la ve:'dca reslù lhata .;;u lln pnre&e n•ldominale. Fatto il Jnvaggio YP~cicale applicni 110 1


l 00' CO,TiliBI'TO .\1.1 \

C' l hiiC.\ DF.I.l.'EI•III,10Inlll.\

calt•lere \ .. Jawn p.:r l'u1e1r.t P fa1111 thrire dalla fct ila In sua e~lrt• mit .t ve-,eiralt' 't !llne..wi uu comunl' lllhn a l!r~­ ua.!l{io in modo da avere nn luugo tlren '~)!iO. l'l• li.tl· l'ap~1·tnra Ul'etrale e,tPrna pa;;..anùo per la ve,;cil'a Wnl\'.t fuori per l.l hreaia ipo~a~trk' Uopo medu~atnra :alla L1~~e1. adu;:i.11o l'inrt-11110 nel letto. """' le <lne t''lremit:t tld tnh(a in nn ,·nso ron sul uztnnt> borwa t:o:-1 potei Ollt•ner~ uo tlrenal!~iu conLIIlno ~>ti antisPiliro Ùt>lla Vt''CÌI!a e. puid1~ l'operato tene\t\ Il ltarino sop1-.1 un w;;rmo, la IIIJnltiHl !!Ocria •li urina \COÌ\a ,.uhilo Pme.sa dit qnt>;-;ln :-fH'<'Ie rii ~ifon~ e la vescica stava in completo rip0$0. La rempt·rn· tura tlelln ~-e•·a fu :n ' , Ct>llll;!•• polst ~o. re:-.pirazwnt l '; la notte l'operatu fu tr<lnqui!lu e l'indomau1 lo tro\'ai t'nnt · pletument(' sfehhralo. n~ut }:ÌOrno medil'a\ o due ,·oli e. nIla malltlltl ed :ti la !'et~t. la,·ando la \'escica t' pnh·erandu cl1 H1doforna"' il taglio. P co,i procedendo, al lert.o !!iomu 1ob1 il tuLo tpuga,trico ed all'olia ,.o il rateter<' :\ élatun. ella 'en h'' ri· mos"o e di null\u inrrndouo tn riascnna ntedir.IIUI~: il non(l )!iot no l'opt-rato pot.:· nnnare da ~è. eri al qtundke'iDIII la ferita era romplt>Wmt•nte c rt~llll'lzzota : <' ro~i 1'111· dh·iJuo. eh<' ancora \IVe ht'nt-. poti' vertere linire lull• '" sue :.ull'erenze clte l'ave,nno 11hha~tauza m:tllmtlatn. Bendai· J"idenle del ch irur;:(l sia di :>ulurare ed allond.ltt:' la 'e!'cica, tullavia non lo ··reclei opportuno ginrcht• nwht' ron un t•ompleto ùrenn;.:l!iO .1 !'lfont> In ve:-.cicn sulurata s1 contrae e non :>t:t 1}n1nd1 perfellamente u riposo tn mudn l rhe l 1 cicatrtzzazione delle sue pareti po5::-:t anenirt' com· pletn e per pruna. e f(nnndu questo il dtil'lll',-!0 ,·uole utlt>ll l't'l', .t pnrll' In :>ommn t•ura nella ~ uturn. ùe•·e furl' in lllotlo chP. lll ,e,ctl'n ne.,.,.una ~-torcia ùi urina nmun~p: oltn• Il dreu:~,:gw rtot· de' e spes.;e ' ollt> al J.(iorrw veri lì·


DEI.1: l!riCISTOTO'IlA l 00!}

come t!sso <tgisca. Ciò nella clinil!a privata ~ tlll po~n Cltftkile, •Juintli per fare mollo si iucorrerebhe in fJHalche rischio; mentre col drenaggio ipo~astr t co, lasciando cioé la nscica aperta. si f\ sicuri che t[uesta. non facendo nes· sano sforzo per la minzione. si cicntrizzerit e tosto. Jn secondo Juo~o l t suturo vrg•·trale richiede piit tempo e ltuindi più lunga In cloroformizzazione, rhe rertamenle m un Yecebio, e :o;pecial mentc di 83 anni e gollo:-;o, uon .~ certo una buona co·a. l1er questo preferii assicurare la vescira alle pareti addominali ecl aspellare. drenandolo. In ~unrigione per seconda, del•;he del resto nun ho che da lodann i es,.entlo J'opemt11 guarilo in l G giorni, mentre In sutura all'ondata non mi :tvr·ehbt' che di poco ahbre,,into il tempo di guariMione. In nn !!iovnne per'ò. se do,·e~.;i praticare l'epidstoIOmia, forse farei la !>ULUI':\ vescicale alloudata. 11ortot'erraio (Bordo-Lepanto), '2 lu~lio 18!>:3. \'.R. ~ o n usai il pallone del l 'eter"eo, pet·chr se ne paò fare a meno, e remie pii1 ~emplr ce J'oprraz10ne un istrnmentul'io non tanto numeroso e complicato.


111111

C( l~THIHrT( l CLlX ICO. ALLO STUDIO • Cl '

SJt,ILIDE DELL'ORECCIIIO · lNTEH~O ll•·mor•·• 1t•t1.1 •• un cc.ufer~·ut~ :.l'i.:11lallr.a

tenUti u••ll'n~petf~h· mlht.:an• •Il Cntannrt~, Il tl gm.:n•l l'!l !1.11 rlollt.Jr " '""'eu Oòotì,., r.•nentc wedi~•J

l'lte la ,jfifitle nnn risparmia,;:-e l'orecchio cr.t nolu a.:l i anticl11 medio.:i. da F.tlloppio cht! parla di ruwort tleii'I)I'EH'duo dontli a ~ililiclt', n Hoerh:tn~ che, secontlt~ \loua;.:ru, arn nlt>llC\'a una :-orditit divendentP. da mal.tnte veneree. e ne riconosrem 1.1ellu ·a 1tt'll1' rnt~r,.,, =ùmi dell" tltllfl Ethlurflim,,, • 11dl• lniom Jlltrttl!ttclte d··t tlt'l'l'i •lella co.;t deua ,,, m ~pi· ,.,,,. \ l pr·tnctpio del no.;u·o ~ecolo non maorarono O$ .. t•t 1a· 10r1 :11 IJUali :o:fu,gi ..,tl l'mllul'nt.a e:;erdlata dalla silìlule .. u(l'or .:anu dell'uùilo: ftl lor11 opinioni perii, uon avrnlorate tla re peti i net.:ro;o;cop ici, lasciavano ,J n bhi i soli:t patogene:>t 'e r. t dei descriui clbtnrJ,j aurkr,I:Jri. Oglo(itli pel'le o sen nztont t! t ana:omia palulugit-a, per 1 prrrezwnalt rne1.1.i di esarne, e per i nuori lttrori di cui sr ,. amcchita •ruesla hrauca della uwdtrinn. tptal~insr t'SÌtnr.tonc uon i.• piu l!ÌIJ,;tificata, tantu pit't rh e lt) I'Ìt'CI'clto de)!! i utoloJ,:"i motlei'Oi ltanno pnrlato nll.t 1'011 · rlu~illne. dre In ~1fì litle nnn solo può lorali.6zarsi in c·ia~cuna


t.:Ll\'1(0 HIO-.ri,tllfO 0!!1.1.\ 'IPILIHE. f CC. ltl l l

fere uditin:. m.t può d~>lt·rminare in es,.e le ...ic)ni o ~l'ou dariE< ad allern?.ioni di or:::mi Y1do' 1a rt>,.terebhe Ilei uso lo ,.,tutliu:.o rlu'. ili Ylsla Jei pro· ..è"U•con ~e~uiti dalln otoratrin. o dellt• rnnumere,·olt ptt11 hli· ,aaoai aiiP 'l"nlr ltn ~nto hw}{n 1(, ~tnd1o tlelln sililicle, "' luiiilp.sse truvare su questo le ma 11 na f'll'l'tl IJiltlin ~rafia. Dopo d lno«li. rhe nt' fe··e o:.:,!eltu eli una cnmunit"tliour al congre,so tlllo~eo tli \1 ilanu nel 1 8~11. ne ..... nnu, "alvo errore. pre-so di 101 se n'era occupalo hn' ·d t:nzzolino. il quale. con(leu IUdo in una lllOM;mtlin lnllo c·it'• rhe dni no ... tri e da;di an101'1 s&rantt'rÌ si era saitto ... ull'ar;.:om~ntn. ebhe il merito eli aft1' colmato una lncnnn nell<t rwsrr·a leliPratum medira. La dehd en«'.a ùi osser·vazioni l'lilllchr ~i :o~pie~n colla pocu (reqaenza deiiP le,ioui sililitidte auric·olal'i nella prnlira Il RaYo~li. nella rliuit•a ~ililopat1ca eli 1\oma, su l H stHiitki. lf lrofò l G 1 un .,jfilide tlell'nn•t·chio - quimlici ciol· con 18 ca1am1 n~ulo e cronico dell'urecrhio IDPtliu. ed uno con labereoli cnl.tOt't nel padi,.:lione e nt•l l'ontlouo nditiHI ellmlo. Il l:Ouulinn (l) $11 1 :1~!1 a111rnulnti cl1 orPt·cli•o. n~ ossenò d1eei ca~i. CO>tl ripartiti: un ca"o 1h .;.jfilule terJ.iaria tnhert·oloaleero!la ti-U ' :; ummalnti del pndighmu,• - un caso lii'peri~nlite "'liliticn ed un altro eli silili•le t•onelilomato;:a tra ~~~ alati •lel contlouo ud1IÌI'O e-lerno - un caso di sle?Oo-\i lllllaric::t per diO"ustone d: ,.,,filule :.et•orHlnrìa del 'c>lopE~ntlolo. td an ·•ltru per le~iom terwme nr.c·ornpa~nate •la otal).:ie topra Uli:i ammalati drlla ,_f,•m melia - Ire l':lst cii 'llilidt• IJ Couou~" ltmdtft•nlo •l•lltlltCii •l •(lh lllllrttiJioth •h orurhio. "'"cJ t !lVII ~~~ t t llr •Il "'~tll uwcl JSttJ..~;, - llcJIIflta"'' ~Il• scw•:t llot·llrlu! 111 -CigliO 1!187

ldoa! S1/llìrl~ ll'oJUi,clo ed uedifJII'io d••ll'rlrfrrf•iu. -

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t O'ìTIIlBl. TO

CLINICO

n ·qui-;ita del lahei'IIILO, uno per :;rtilide ereriitaria. ed urwcort

,nrdit:1 per· ,.rfiluJe endorranicn nctJUrsrt<L L'irmcces~ihilila ùi ).!r.tu parte detroreahio ni t~nmunhnr•zzi tl'inlla::ine. la pora famihant;r der medic1 colln ~emroth',l auricol.m~. l'e~amt> superli•;iale del ~amtarro non specmli,ta. il •Jrnle. t:rHI,Iat;llr l'~nrezione silihtu:a. non anahzzamlunt• i piu ~~~curi ~inromi. l>l appag-a della d1agno~i ;.:enerole ~t?nla ,,,. hilir\! •1uella del pro.:e,,o: l'aftlnrre dei malnti n~i di,ru•rh.rri ,;l'lli•·i, dO\•l J'illH''lÌJ!iiZÌOrlt! diDÌt'a Sl limita all'e--anw r{elle palll \isil•il1 tlell'orerchro sono L.'lnli fallori che dnnno ra).liout! tlell'••si).(mt perr·eulunlt' delle affezioni ~ililitiche auricolari ne• Ile "lillrsLrdre generali. Sfl rarr• sonu •)lllllÙI le os.,en·azioni nella prati1·a IIIPrlic·a nvih.•. dm e certamente abbonda rl matenale. esse ::~ono rari.;sillle nell'eserc1 z1o medico militare per ragioni facrli a cuutpremler~i.

'\ell'intenlu l)uinùi eli portare un cootriùùto a qtte;.ln rapttolu di otoiatria, ed anche per ottemperare aii'IOVIlO rlel mio ,·nporquu·to ma~~ iore mt>dico car. Pinto, qun le 01-!gt'tlo clelia pr·esenle t•omunicazione, bo st11oato opportuno rifcrirtl ltre,em entc su duE' rasr clin1ci, nei ttnali alla rar·ita della fornu dtnì•:a t'nri'ISJHJ'\e cl .;or.c~>~so ternpeutico.

Fe;tar·i t:es;\re,IJrigadiere nei real1 carabinierr, •' mdh iduo di ltuon.t .:o~titut.ione or~an ica e senza precedenti morho-1 JH'Opt·i i où Predita rii. ~el luglro l H!ll) .;i contagiò ùi ulcera venerea seguit.t tla hullltnoe 1lestro suppnmto. ùel rJuale guarì dopu 33 giorn1 di drJJ.(enl.n in que'lto ospedale. ~el sellembre dello scorsu


s fU IliO llf.LL \ Sll'ILillE 0~.11 IIIUiCt'lllll l:'fTI::II\0 l Il l ;J

ia seguit11 ,, c•oito impuro. gli ,j IIHinitt>...'l'• all~rt ulrem, l''t-fGI4"'"~"~'·'"" nel lt>rmin" .li d01licl •wru1. Dae me.. j alupo anùò u:,:!!ellu a tloluri reuruntoiali lnu;u lè ~ed ai IOJulti. a·~compa;!nall tl.t lchhrt>, dte .tllril•n• alle aemperie ali .. qu.tli :;1 era e..;pn.-tn per la -.pecialiiit ciel suo servrz1u. f)ne ~ti dolori. dte •lurarnnn un me.:e e non ,j ch.;,jpamoo .·ol trallalllenlll anlireumatic•u, :-ol'"mparvtml -.puntaIMimenh'lllfnnptaodu . .senz.t•'au.;·t ah·un:t , iu,or. . e un'ordtite tdUslrn, p~>r l t •Jnale l'infennu lu ohhlt..:ntu 1 ri•'«J\t'l•lré nel clicembr,• l S!l~ neiJ'o,;:pPdal~ c· i vile cb \Il' c... tro l.)ul\ t ,.,111 opportune ..:un~ ;m;tri ùell'urdtÌl•'. 111.1 'er"n la li ne t! ello SIIIM) '"'''e fu pre...;u c.lat•nngiuutivtle l•ilaLeralt· .u~comp.t 0 1l.tl.t da futofulci.l l' tlolori ~opra urhi tani. lt 111,,. i1i inelijc';h'l i c'tllhri astringt•nti . e traendo vnutag~o:io tlalla IO'ilillat.ionr Iii cocaina. ttsd migliornto il :J l ~otennnio; esat·erhntosi poc·u dopo l'àlezinnc1 lll:ulare. il 3 fehl11aio r ntt·avn in 1~11ri1 in qne-,tn osped ti~. \Il t 'i~il 'l rnedi·~n dell'irlllom .ant fu r ic lllltht'Ìillll all'~> li o tl.a trJdtte, t•cl alerwp.alia .!PUeral~> •·un ,jfiluderuM papnt .. .-o lt·lltieol:~re lli'gli .\rli. e ,;p~>•·iallllf>lllt' .. ul pt>un· "'i'lt'\ ano lluJorj relllllltluidi ~un e.-arc'rhazinni nollurn•• !'lullopn~tn ,t(l,t eura •pef'ilica, 'l mi:.:!tnr;ll!lel\111 111111 :-Ì f••t:O :!ltPIItlt rt•. t• l'lnff'r uw nsr.1 ,.111 trito il ~O marw dopo ~:i ;.:wr·nt di ·ura Il Ili ·' pri l•· ~i riprntlus"•' l'i t·itlite; c;ellP \.!t nl'li i a.ppl'!'l... n, e&sentlu il l'e,.lnr• a lettu, •"1111 ..;nrpre.-a "'a\\ jfl, dw. rei'! tDando lnter.tlmentP. la te ... La. qne,ta H'llÌ\a ,·mne ,f,alllll.t. "" da In po~izione :.etluta tentava png;.!iare ti ~Atpu 'Ili :~mw..:••l~. lnPrt•v.t che 'l"e'to mo.-iment•• ~i t'mttph a cru1 piit rapitlit:'1. 8 ma~"inr· for1.a di •1uello ch't>i-!li vnlr ..,.E'. '(nasi t·he, annH•nlala tl1 {lt'•n.l,l tt•sta risenli,;'e mn;.:giorrnrnte l'•nll11en7.·1 cll!lla lf'llVIIÌI. l,lu r•slt clistul'l>i poco an· t~nlu:tl t nrlln postzimw ortl.ZOntnle, st rPrlde,nno pit'.t rnantf~>SII 11ell a dtlntnilnlnz:unp:

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tO:\liiiBl'TO CLl:'iiLO

camminando 1ft dire1.ione reulliuea non perùe\ a l'equilihrio. ma "e do\e\a da una ,ja principale unltleller:-i ir ahrn secondaria. ~e voi~ va \ oltnr.;• eh 1.110 (J in d 1etro, c;uJe\ a. li H nou ave;sc anllll la pr('mnzione di compiere r•tul lent~7.7.a que-tu UlOvimenlo. l' reccttpalrl oi queste soiTerenzt• o;tohili il .:W nprile p. Jl· tli por·tnr~i thllla :;ua slai'.ione all'o~prtlnlt•: pen\ nel vtn~giu un suu rumpa~nu rmtart'Ò c~lr'e).!li ave''' la IHtCca ~torta. c '" quP~ta :lilllllmetria ,.volla.;i -.ilen;.u•~·•­ tnPnlf:'. ril'liÌ:liiiÒ la ""n alle07.iune. Hel fenomc•no ehlu> mag;!tOre cosctent.<Lltt ,.~·ra nel pranzare. lH:rt·lu'• nun sulo il gu-111 era atlulltu ma. ar••nmulawlol>t ~li alinlt'DII n;•l solro .thenluhhiale. la nu ...l ica1.ione ,.j rom pi va r•on 1li lltrolt.t. ~el tn ""'"'o p:uJrnO notò d tmin utione nell' u li t n all' urecdtio dr·~tru. rnst che ::lt sfug~na il .;ignilicntll della parola dei r:ornpagui. ,e non tendeva l'urct:ehio s iu t~lro Alla risita rncd11·n dd 21 arrilu si rilevò: inditt~ dopt.H:t paraltst del faertale de:-.ll'll P.:.lesa a lullt i muscolt mtmid •·ou contratttlttit dPttri•·a muscolare le~germent~ ÙlllltllUtl.t . e riOessi conservati - llt>,.~•ana deviazione nel \"rlup ... udolr1. E"anw ohuiellinJ tlell'or eechio e.-terno negatn o - tromba ti i Eu ~tacl!io pt>nnealtilr ali t•splorat.iooe cvi processt del \ alsalva. To.' nhee e del Poltlzl'l'. l..t mt:;urnztone Ùf\ll'acntl•• uditiva rotta per la \ ia c•ranka ed aerea dava tf116Sll rtsttl· lati. ,( d''8t1'1t l' omlo~iu ~~ nv,erli\a solo a conlallo del padi:.cltOne- 11 sin1str11 n cll~ttlllza tli :! centiuuHn {si t>hht> l'anerlenza dt ~eJ.:narc 1.1 Jistanza alla <Jil3ll' si .;entiYa il Lic-t:.t~ da altri .unmalati ~on udito normale l<l dìll'··renza cm riJe, an t t• pt•rr:hi• eia un metro e p111 net ~an1, -i scendeva alla di ... tanza di trr. centimetrr e meno nel l·'e•lari) Lt parola n ""·~17·n. st pet·crptvn a meno tli meuo melm ,, ..;int,tru n dt~ta n1.a tripla. Applicnto il diapn:;on sulln front r . lP vihr:llioni !'Ì tra.\lllff(,•rnnr. Jll>cht.,·sinw a dt•.w·rt, hr·m· a


:;TVIHll DEL LA .t.IFfLIDE II&I.L'OIIECCIIIO l~TER..'<O

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ot,·lrt,fmdo l'orecc!tio d~·~t/'IJ n•m wthirmw alrun

riaforlll f//1 f/{l'lli CICIINciCi lf,•[l'i.~Jrl/111• IliO. Le sen.-ilulitil 'arie. i rillessi rot ulei , la coordinazione e NSt$lenza IIIU,colnre normali- negnt1vo l'esame dt!gti or~nni cavitnrt. La lienmhulazior.e era resa dillicìle per la mancanza di etJnihhtio : l'infermo harcollavn come un ubriaco: vede\'n

!(li oggetti li~..; i. senti,·a la tlnrezza del prtvimenlo, non avent la sensazione che questo )!li m:-~n ca:;st• solto i piedi: pure uel camminare ''nctll:wa come se qnalcnno !!li lWCsse dato no rorte nrh• :111<1 Lesta. Beudalo u eurnminando CO,!lì ()l~dti le•ati in ,tho . il llarcullamento :-i act•entuam: diminOt\'a per c •trtlr~trio -.e gli occhi ~unrùavauo a 1errn. Era note,·ole In tend.•nza a t•ntlere dal lato tloYe 111clinava la testa: in ,·i tand!llo it gi1·nre de:>erivenr!h un cel'chio r.ol t:'-'''PO sposlatn indl'ntro. e In testa leggermente deviata in 1'11 ol'i, cadeva all'esternu. Crli'Ìt'.nLn, manca,•n qual ~ iasi tiislurlto nel senso ùellu ~pazw , Il ']tt:tll' subito riapparivo, se JUnoveva il capo. \ me davr~ l'1ùea eli un individno ~orre,·ente di mal tli mare. Non anwa r.vuLu. uè aveva vornilt. doloi'Ì, scoli e ronzii nell'uren~hio - m:u \''er·a stata perdita ùi coscienza. Souoposto alla ew-a. mi.;ta con ìnie?.iooi di sublimato. ,. dosi geoero.;e di 10dum potnssieoo (lì wammi al giorno) ~li eiTetti heuelici si videro oell'elasso di dieci ~iorni, al tel'llrine dei 'JIIOIÌ llt p:walisi faccia le em pr·essochè :'COmpar~a. la vertigine dim tunila Ct)Si da permettergli di Sliendere in gia1·dino. ed an,·he la ,.;ordità veniva modi11cnta nel senso ciJe a destra, J"esLDnrio innnrer tito l'orolo)!io, la parola ~i percepiva ad un metro d1 ùi,.tanza - mentre a -s.10istra ' llle'l<t veniva intesa a tre " ruu metri. e il rumore ddl'oroloKio a 6 centimetri, Que~to mhtliornmento andò sempre piu nvno~ando tnnto che nell'allunli11l ngni fenomeno morbo o ;;j è dis~ipalo, e l'am ·


l tllli

Cò\ r!tJUlliO Cl S 'CO

malato non 'ienl! Lratlenutu utrnspedale dii' pet· prn ~e.:ui t·e ht ..:ura neltirnore di qualche nr:,Jdnt.l.

" l'i zml.1111~ Fmn..:es~:u .

..

..:.tr.Jiti ni+>re a pi edi. t\ indi' i•lno di ralida t:••.. tiltlzione or ;an t :1. e prtHJ Il i p re ·••tlt>nti mor· lt•hi propri tlll tlretlitan. "\ .-1 "t:ll~'mhre tlello -..:or,.u .111uo r:e.n·emva in tplesto ~pe.Jale per ukera al1•1 ~~rutu -e::uita da :ulanit•• dopp1a "''Pflllrata. "\ t'l llU\'embre suc..:e~~i\'u \1 ritnrnt'l pt"r dolori l't•urwllnidi. m:t, con"latata.;i l' infeJ.iont' sitilitica. fu •'tirato c un 111iez10ni tll sn hlimutu, in nUlli!:! l'o oli 1:1, liquon· 1!1 nut "Ì\\lNen, e dnne~so •lopn tula de.~cut.a di 1111 tue;;t•. Il 111 J.:Btlllatu entrò una tenm \olra l'oli f't·nowen i tl i i ritlitt• duppi.t :;djlt Ltt·a, e 1lopu :1:; 1n teY.tont d1 suhlilll:t tu usd guarilcl il ;?:; rnarw p p. Le .;ne ~otl'ert' IW' datano tlttl :?8 ap1ile, ;,rt.,rno in t ui c·nmiucit) ad il\ ro~rlire ruruori all'ore.·chi•l -i111stro a-.ochti 'l dureua di udito e ltart.:ull:uno•nto della per~un .1 ..\ IJUestÌ tlbtlll'ltl ,j UJ!giliiiSCI'O t:irHJUe giorni tiOpu f~lllllllt'DÌ ÙJ paralj~j alla met;'t t!estra tll'lla f,tl'Cia, ~ !tÌÙ tanfi l'liIJ101'Ì a ll'ot't>t•r;hio I'OJ'risponclen te. " dulori acce•-iouali allo ste~:.o lato Dt'l territonu del tri~emino. IJut•sti dnlol'i. pP'" ct>tluti ,11 1111 mllrt>thlamento clel lolmlo dell'nn•cdtw tl~-tro. in,·ade\ ano la .. era. e termina,:lno all.t mezzanotte t'un .. uclore fre1ldu lirnitatu alla fronte. Uor tlllu d paru~sr .. mu tloluro ..o i ;n eçano act'e5,i di maggiore inren~1!a rnpi1ll. i~tuntant>i, durante i quali l'infermo <neva la ~en~nzione com•~ se df';.!lt "Jlilli fossero conficcati nelle o;;;;a del•·ranit" Pe•·"iqcndo questi fl•nomenL per guarire ricoveran il l i ma;.:gu1 sctll'~o in r1 U('sto n.;peùaiP. \ll 'esnme r·lin 1co praticato l 'indomnn i rileva vasi· deviazione


!òTl'IIIO DEl l\ St1 11.1Dr: DEII.'OittiCJIIO I'HR'iO

11111

laed a a ,,ni~tra per· parali.;.t Òt•l rarr.iale destro ~ illlllt~ts'1a pei direr~ì ,apori (amaJ'O. dulce. aritlu. ,.alatu). _, leJZmenw destro della meti1 nntl'riore tlella lìn;!llt elopendolu -immetricll, u_rol:l però ùenal.\ a de:.tr .t •trallllità eh urit•o-mn:>rolare e uw' inwnti rt fl c~, rontenati - ,.,n ·ihiliti; i111egr.t - ol(auo meno :,IJUisJI • n eli.• IUICt! dt·•tn Esame otu.;('l•pÌCtl- 11 ,f,•slra ne,.! livo- u sit~i.\lT'II Otoolrn· lloae dt>l ronduttu udiLivo e5Ler no rattn dn un ··or·po di colorito nero im ilu ppntn da o•ermnr. Cnl rn"lmlo dPI \ alalfa e cit-I Politzer le tulte euo:tarhi.tllf' ..,j pre,ent .\ iHIO (MI"te. lu enl! ;tlul.i ;.:li orecchi rumori, spt>I'ÌalnJt•ute a IOistra, <'ome di ruota d1 tnolrntt iu UlO\'iffit'lllu. l .~;11;,,,.,, l'orolopio rest;na innvwrt1Lo n ron tnlt u dt•l p;Hlif!linltll la paruln em inLe~n a mezw metr·o -- 11 r/rw/1'11 quei51t\ t' l'Il percepita n. di:.tnn;t,.t di <lue metri. e il rulliOr·e tlell'oJ'nlogtO n f"•~lti rentuuetri dal pad1~linne. Con r•t>etute l.n.•nde t:epide di .;olut.ion•· al ltoralu <li soda lbC Ì fuo1·i dall'oret·chio sinistrn 1111 ruqHI estranPo d:.ro. clrlla :,:ranù!'zza di uu pi~ello. co:;titurtu da una lfOA .1 m o~ca morta ed inrolt.a di cerunw. Coll't>~tmztOne dell'in~ettn. la pen•eziont> dell'udito sin1stro per la p:u• h ••ttliori• I·II•itlam~:nre. rimase ne!!atha •Jttelld pt•r l'ur!lloaio. l.a membr111a del tunpann, all'inruor·i ùi ttn.t lr;pn ima iperemm nella porzione -upra - oJO I•elical~. nnn rlc:eYa I'Ìiernr·e altro di anormale. \ ppl1eULil il 1l111 pason lilla rrun te. lt! vibr.\zroni passarnno menu all'corecchiu deliro " più al "ini-.tro. \ r\'iclnanùolo nl paùh:lione dc,tro il uono '' percepira a IO centimetri. a sio1.sLra a ~:; etlllunetri. ~ on n\eva a,·uto \"001111. tlolori e :>l'olo dalltOrterhia.

Consap~:~ role della impossillil ità di orizzonlt\t'si nello spazio,


l OHI

CON1RIIlUTO CLL\ICO

l'lllfl'l'lllo si! ne stava ,, letto. Invitato a ,·anuninare, lt.tr· coll:tva come uu nl•ria•·o - ).!li O;.!~etti non g:i ••:raYano intorno. ru:· il pnYimento cedeva ..ono i ... uoi pit>di - pure va.·tll.l\a COIDt' st [ti lt•sfl.l fi•~s,. ~hfltWla - ùun~ iu~li n .,,a ti r.tpu, unche a leno. da qu('lla parte tendeva a o'atlt·re. Il dtstul'lw ata--~u:o s1 rendeva piit e,·idente ed imenso l•t~rHlando ~li o··cl11 o pot taodol i in alto men11 ~ ~i al· tennn'a nella po.;iz1one onzzoutale, pnro~hè la tc ... ta "''la· .. immolule. Funt.1011i psirhrclu•, seosthililù Vi\rie. riiJe..-.i t• •tult>i ilJ altri fenomer11 della \' tta tli relazione e vegrtalt"ll normali. Il pn•c Nl~nt e ntorbu ...o ~· impolle\'1\: t> il ..:ucce,:w terapkn nel Festnti incornJ.:I-!Ìtlva aò anottare subito la ntr~ ~pecrfìca 10 gra1.1a di tJne~ta dopo tre giorni sco1np111'Vì'r<l lt~ nevralgre, e questt> fu l'inizio di ntt lento ma pru· gre~:'ivv miglioramento. ed oggi, ci nquantesimo J.:Ìornn tli tlegenza nell'ospednle, la pro~oplegia ò ... r.ompnrsu. l'tulno si i• ripristinal~> . In vet ltgine tli molto attenuata. f'DQI o•ltt> tutto fa .;per;tre una prusstma ;.:uangioue .

" •.. La forma dinica odle tlne o:;:,en.azioni i· pre.~,.u cht illenti ~;,, ~i t·co--ninmdo"i a pa1-a!t,;i facc iale. rpocofo~· wrti;.dni. t'nira forsP 1.1 rau ..a doe la ~ililide, diiTt:>renlc ~nlo l' in it.in . pPrdu:O mentrl' nel primo •:aso la mulattta t>suroli Cù ll it·i,Jite doppia .-e~uil;\ iluP ;inrni tlopo tla lesioni lltll ; n ed 8° nel',·o di de,tra. nel . . econdo ca ..o si mauilt•·IÒ con rumor·r. P ~n rJiti1 all'urecchio :;rni ... tro asso.: tnlt a barcollamento, e ~~i nque ~iorni appresso ~opraggiun ..ero prnbOI'Iegra, tpoacu.;ia illl'allro orecchio, e dolor·i OPI lrtgt•mino COITbJlOtlden te.


STL"D O Dt.I.I.A -.IFILlllE llEti.'OIIF.t.t;III O l'iTI!R'i l!

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aeJ l'izzol<lOLl' 000 .,j preseotav,lOII i faltt par.dÌLÌt'i facr.ttllt! JlOlt~\30-;Ì aUriJmire i ' UOI tJÌ,lllrhi (SUI'IÌIL:'t, l'li· IIC)r1• vertig111e) ,tlla presPnza del ··urpo l''>llaneo uri t:onclouo uditi\",, e~ternu. il quale. lll'oùuctiiHiu numentu ùi pre:~iooe nelrapparecrhio di tr:hmt 'IO""· cletermina'·' uua eompre.;:,iune nnurrnale 'ttlla line,-tra n\.1lt•. •·un elfeuu ,fj :d•aonne o>c•·itarut>olo , .. 11 ... e•pan,ium lalleriutir.he tldl'••rlhlitu. Sarelll•e ... wta la r1petcziuoe •lei c•a:,u (H'•'or,.,u al Tillau\, il quale io nn opernio l'Urnlo da un dtnii'O ùi ~t into pc·r ,e,·llll'IRe cii on~i n e l.f<htrtca. viJ~ dtt>Sifllll''' la rert1gin•• ,. I•L IJOO'ofu-i ··nJI'n.,port:~~: cone ùi nn l:lppu eli ct•rume dal ··ond<lllO H•llliV•l e.;terno ~el .·:ho nu-trn, rimo~.;o l'u ..tacnlu senr..a nlteri,re rnodlfÌt'a7.ione nella form,, l'linu·a. ,; clO\ eu~ pen~.trc ,ul una lesione cleff'apparecduu tli rm•;u/tll' u tli lf'tt4rmna:; ion1· dP. Ile onde :;onore i n suo ni. lll'lineaLa la ~i nt omatu l o~H\ nella pal'aJi,i del ;u, nella verti~:iuo c nell'ipoarusia per l't•-.aua clia~nusi. rlnf' tJIIC'oili doveva nn meuersi: l" ,}erernll na rt• lu -.ede tlt>lla lc•siunt> : l • 111Ja;:are la natura e l,t ,wne~i clt>l prot•t•... ~o morltnso. S,• però, rnt•ttendo a prolitto le l'C>glllt.IOni di am\loruin e di ti,inlogia .;;peri mentale si presenta\ n facili" la din:.:n11sc di ~edt', molle d1flic·oltù .-i acrumula\'<lOO JWI' di'finire In dra~no,, del proe e.; " e IJ .;ua patogt>lle!'>i : hi .. o;.:on' a quind t procedere ·auti. \·alnlan•lo ùili;:Pntement~ o,;ni "''" tomo. e-clutlendu le malattie più ,, menu afhni dtP ... , manrfe~ta,·ano c·•n un t}uadro clin~t•u .. jrndt> a tlUt!ll•• clu nui l$St'rvato. e sui ùr ve1·si --iotom i ricchlru ire l'immagr n~ tll un., entna rlinica rhe. antH>ni7.7.andn •·nll'altt>r·az.iune unatomica amme ...sa, -.piegnsse ugn1 ... ,og•1la mauife,t.rt.c'ln~ IDorlto....r: tJ sicc~urne tre ~imomi domruav.tno nella forma clinica. cioc' la paral isi tlel 7". l' 1pw·oro'1 e la rt>rt1~1n~. bisu~nava muo\ere dagli ste~si, 111Vl3sti;wrne la .. eiJP, la


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tO\IKIBl TO CU~ICO

Ol'igine " n:nit·e ro~t all.1 ùi.P:no ...i indtretta d··l prot·•·--<n rnorhn"O. l.n ptrnli,j fncl'Ìale. intere,;:; utdn lotti i mu~l'oli mtr1ici, f,tCè\'l\ t•,c(udt•rt• la OI'Ì,!.!Ìile 1 ltdm•mi-'f•·rirf', nella ')li alt;> i• ri:-.aputn cllt! ~ono risparmiati l'orhicNarP delle palpehr~> e il cnrrugator1· della front~. La lesiont• quilltli tiO\ evs truvar~i '"' canunino dd neno dal nocleo alle tPrm nalÌ••n i pr·rl ferk he. L'c,,t•re c•m.;crnlli i JllOI imenti .-n,·s~l e la ,·unlrattilllo't mu,•·olare - l'a,.~nriazione tldl'ipu.l,.:en"l'a t.· dt•ll' ijiutlcn-ia alla (•:tmli:-.i inductn·a ,,ò .tii•10ln11ar~i dalla pet·ifet h P. ("•r· Lar~i pin proftllttlamente nell'ar'(rtt:dollo di Falluppìu o, pit'1 in :;opnt t! el ~an;..rlin grnll·ul:tto, Ili' l conti otto n•li1i1 o iniOIIIU.

Lu dtrninuliono del guslO nel segmento rle~tro l POIW•Ile nnterinre) della liu)!na Jimustra1 ·• d1e la le~inne do1 t•la u·u,·a,-... j al di supra òd pnlllo di emerge111.a della t'<ll't1a del timpano. Ira qut•sla e il "anglio ;.renieolato l>.tlla ma::· :.;ioran1.a •lei lhioln;.d ,,; opJna d1e le lihr·e guslatiYc tlt·lla o:onln ùt•l 11111parw derorntUII insieme al o;• 111'1 rau.1lt· di Falluppir1 fino al •!aoglin ~enicolaln. dal quJI~ :-i tliplr· tireh!IE>ru pe1· ratglllll;!ere il tri~emino a ffii'Zltl dl'i nervi pt>tro"i snpt:>rli~tali. e la dioica uon ... mentisce. anz1 rnnforta il I'OI'ollurin tlrl'a fi.;iulogia speriment:-lle. ~c·lla ra ...,stic:t racrulla thlln S11ch ,j dimn~tr:~ che le par;,h,.i dt·ll:t Ì':u·àt pt!r lt•"ionr• llt•l /" alla lta,-e del cranio l'riuw ,f.•l/rr \Ili/ 111')1t'fi'II.;IIIIU

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a'sui'Ìale ~~ l'enlila d••l cu-.to - nel ra~o di prnsoplt>.!Ìn assocraHt ad al1t•rat.i1111e 1ld :,rusttl. In le,..tone ort'OJHL' :t il LI' 1nro tlel ì" dal J,!aO;(Iin ;.r .. nirnlato IJUo al puntu cl1 'eparaziune tlPIIa r.ur·tla deltin1pnnn. (Bianchi) . l.a manrata a;;immetritL del 'elopendulo nnn era di Ol'tn ·


STilOIO IIEU.A :OIHUDE Dtl.t ' (IIIP.CCIIIO 1~1 F.R \ fl

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alla locAlizzazione anatomica in que ..tu puntu. Jll'rdu'• fenomen o ha perduto nwllu de•l :-11(1 \alon·. l'el pa .. :.alu dtl' film· dt•l fa~"cint .. a 11wzr.o dt>l ).!ratHln l'e· aupt~rlìl'i:tle penetras,-ern nel J.!an~li(l ·Seuu-pnlatinu. ,. ......t. udl'elf>\atort• del pala l•> m•>lle. \ •·~nrate ns:;f>n o~~:iuni e fj,..joln!.!iclt~ :-r.Os:'ero qne ... tll npiniOIIt', lllt'Olrt' Bonle~ ne 1le11e la t•n,,:t "JIPrinwntnl.•. perrht• :net11lo aportalo il g.IU;tlw :-.ft>no·palatino nnn riswntrtl a.. imnwtnn det velnf'eOùulo. l't't t.lf modo o~;.;idi .,j i• I'OildiiU'n dtt• qtand • la deriazione ùd pal:lt•l ,,,iste, la lesione tlt•l i" lronaa nl 1li li1 1ll'l ~-:ant:lin genicolatu - •t•mndo tnaw·;~ 11011 ,j t autorinali ad 6du•lere questa se.Je . • ei tlue ca .. j non poteva trar:>t piltlitu dell'alterar.iotw •lt•l' adito (iper:H'U!\tal complicante le paralisi del tl'l,lH'It del faeciuh• noi lraJ,:IlLO dellrt pirnmule dell l!ll lpcl rttle pet· purali'' dtl musn1lo ~tnpcdio. ~tan t e dw l'ai'U.,Itt'o partedp:Ha .d processo tnorhno;o - anzi •rue::.ta ··ontempot·ane·t alteraw•m· ..,,. Utlito rostitu int ror~e il ~intorno print·tpnle per lOI' altllll'tt la lesioni? ttt·ll'accpH'dotto di FalloppiCt o nte.!liu nd condotto u!lit:\ll inlern(). pet·cht· l'in rtnestu ntuale c~-.,eo ··lu~ i due uen•i ramHJinano uniti, sepam ti . .olo llall'illtPr·m~diat·iu di \'ri,t.err;. Pl'r ri;uardn alln :;ecunda nuta clitt tr.a. t•iu~ atripocnto .. j, 111a non 1•ottn·.1 Je.:at ... i ad alli::zinne enre(nlira p~>t·cht.' ...eCODdo ~othnagel, i• nn:.sima la parteripazinne tlcll' ucnl&ico nllt• malauie ct>rehr:.lt. Qualunque llllllhitl ,.ulla pu ..... ihi· Ulà dell'origine emi ... l'erit'a ,-eni\'a ,.lintiiHII'I dnlln t'uu-.ider·alion" che le rane fun1.ioni neiTO$e erano inte~rc: rhe ~e pet· l'aasoeiaziune ùi 1l ne nen·i nantl~l alle mattif..~taziuni murbo• (ltlle\·a far.;j aùtlll r pute,.i di 110:1 neoplasia. tal~ diallloaticn ' enl\'a ... montato dal rnp1d11 ilhur:-:erc d t'Ila malallta ,


..:O~TKIBUTO

CLL'..U.I)

la cJual~ in podti giornt, e -,t!nza e'sere prt>~t·duta da lt•nomeui irritalt\'i, t'ra giunta al suo ill"llle. t:lte la diminn?.iorHl clell'ndi Lo uon rosse prodoua M .tlfezwrtt de;.:fi or,.:ani •li trasmb.;ionl:' ùelle onde ~onure. lo dt mo,lmva ull'evitlenza l'e:1ume oto.;copi,·o negativo. la permeahilu.t della Lromha dt Eustacluo. e sopratnlln ti ri,ultatu sul1.1 lrn~tntsstoJH.' cJ-a oica etl aert>a delle vibrazioni avntu col dìap.t,on. Bandtta l'itlea dt una Ol'lgine superlicia le della durezza uditiva. rs.;a do\eva ripot·tarsi o a malallia Ilei hhe· rmll o a IP,tooe propria del nervo.

Oltre la parali:;t della fa,·cia e 1.1 durezza ùell'utltltl so\l'a· donicu. t! pn•oc;cupavanu dipiu ~~~ ammalati i cltstul'lu dell'etJUÌitlmll ehhene la verlij:tine oh· bli-:.1va a nun 'Ptblare la -..edc morho'a dall'ore~cluu interno. Sl"nla le maoife=-t•tt.iooi morl10se del / 0 eli X0 st ~arPithe rlontLo cli,clltere con ampteu.a tulla la ricra patogene:>i della verltj:llte 'l a. pr•r l'ar;senza tlei vat·i momenti elioloj!ici, e•du·a la \"elltgioe rtOe:\sa o tossica - e per la iotegritft delle •ii\'Pr~e 'IPD"thilit;'t e etei t•ille.,,i patellari, e la man··anza tli feno meni oculari, elnninandos1 le all'eltOnl nrganiche del t•en·elln e tlel midollo ~ruwle. due ip"te~i dovA,·a no discutersi. ~e cioi• la vet·tigine era dt urilo{ine laberinticno •·ere· hellare. \t>li•t deficienza di sintomi concomitunlt difficile ;;a· rt>hlw ;;tato d se;.:oalarne ltl dill'erenza, perchè. naPntre le ricerdte analumidae o).!gidt dtmostt.tno che lt!Jre clell'acustwo si pt>rdouo nel •·t•n·elleuo, ;:li e,;pertruenti di lisiuloJ!ia mel· tono in C\ tderlla l'iùcn ti lil fu nztonale ùet due organi per ri gu;t rdo .d h lo•·omoziooe. 3la \llfl\) nelc}uadro


U'I'TUDIO OEI.LA ..,lfll.IDf' Dill.llRI:.LtllllJ I ~ IEII \ 0

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di~rrut.ioo t' ùella parlt> anterior, o

po,teriure del Jubo do>l ,·et·vellt>llO produce tendenza n caden' in .1vnnti o ro (Fi euren ..). L-t ,eziont> òel lnho lnteralt• n del pedun· tolo et'ret.el l.tre 111etlio obhli~n l':10imale ad un mo' i mento d1 rotazione mtornu nll'n:'se longituùinale. ( LUS$1llln • .\l.tpndie) . El•lll'rti' .tlterat.ioni anatomiche e fullt.tonali nt>i canali "". micircnlari danno a r1guardo dell'e•pulibr·io gli ·tes-i eiTelli deliP a'porlalion; 1ler vari se;!menli del ,·en t>lleuo. La lesione ciel cnn~ l e ~emicircolare -,uperioi'O spusla l'equilibrio t n avanti intorno ati un ·a,,;e orizzontale - qtLella del CiUittle aemirir.•ohre po,teriore tlit ~po,.lamento indietro. meutre spu~mrnen LI In t enti i sono de t ermi nal1 du lesioni del ca lt.LI e aemic:tl"colan• onzzomRit>. l.)lllnii rotimo r.1pporiH amuomt·tl, idenltlil fuut. iouale per t·igunrllo nl ~e o su dell 'el(uildll'io rendono .11 d1111co 1hllicllt> :;:ahtlu·e• l'un;.:me tlell".mdatum atassica, uve oou lPOJ.t:l c•tkolo di altri "'inttJIIIi chP. opportunameni~> Yalntall. l•1 guidino ~nlla l'elLa VHl. Nei tlue l'i\'1 e~posti il rumure oll'orPcchio, la dunmnziooe dell'utlito. la par.tli~i del f,lcciule e, nel Przzolante, i dolor·t del trigemiuo w~titu1mno [aie una siudrome llliJrbo-.a. che. drs,;ipanJo o,rn• r.1u~a eli errort•. additavano nell'orecchio interno la se 1e •lell'.d tera t.tone ;1 natomica.

Stal11ht.t la diagnosi di :-.e.le. rllnaneva .1 d1scutere l'allra "lilla natura e p1lo~enesi. S 1 ('deLlo ÌOII li OZI Che jJ Ì 0 t! J'X 0 ll ef'VO CranÌl'o l'a lllffiÌ ililOO Ulllll nel ronJntlo uditi\'O tuternn, in fundo al qualt> ... j 'eparanu. immetLen 1 l o~i Il f.tcci tle nell'acquedouo del ~'olloppio, distnltuendosJ l'ucu;SI JCO al labennto - mn per puco :-t r1-


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•·onli la dt"pu~iziom: auntomic•• ùt!lle dr,·er:;e parti •·o~titu. mi l'orecchio interno. ,·. facile •lednrre ehl• in es~o .::r il rapp •·tu lrn i due ncr\'Ì non i· immetlinlo. intimo. sarà mediatu, tale Ja nun e~rhulere l'fu~ Jeo;ICIOI tli uno tli e,;sì pu~.:ano iutlntrt> 'ulln fnnzinnalir:t tlPII'altru. 1:-;...i pot••,·ano !!~sere h• .. i prinH•· riamenlì•. u prr di!Tu!'iun~ di pr•t~e~:;o localtzz.tli• nt·ll•· ' ll'inan7.c n per ,·ompre~;.iunt• tlt Je,.inni o-:<ee di natura IH'UJ•Iastica o inliammatoria. tlna malattia primiti\a dell'o,sn noo pute\a,i .tC•'t'llart• pt'l fallo dte rwll'nret·chio i· r:ni,.:-imn l'alterawms us-Ba prt· mari.t. nwntre piit frNJUPOi i rÌ!'Ort'OtiO nella prallra la <' ttw e la neausi. l'OII~l·r·mi'e i•d alfezioni puruleule tlt•lla ca,. •., tleJtÌilljlHOO : tli più drr(ÌI'Ìillll'tÙe :.1 o:OOI'PJII\tl 110<1 lt•o;ÌUIII' ncll,.. u~sa c.:lle nn11 si aunun•·ta.::s•• ,•nl ~intoma dolore. l.a hnh•'a, IBiwntin.t rnntllfesltll.ione tldla paralisi P tlet ùi~tnrl• i aurirul.u-1, l.a rapula )!llllrt~ tOtlfl non fanH·ìmuo poi la ipnte-i di nnn po-;stbilc r·umpre"stone rleì ne n i per e,; it t di prn•'t'5:-t anatonwi lrh·alit.Zati nelltt nu:ca pet ro~a. L'inizio dell.t forma dìnit·n t'Oli feuomrni nla-,.,iei . --~·~uiti n as-ociali a tli:;Lut·hi auricolari, c lu sviluppo ultr•rior•· <lt•ltn varalisi faet•tall' clamo--tr:l\ano dtt> i •lne OPtTi crauki p:trt~­ cip:n nno 10 tnlldu secnntlaa·io n• l una le-ion•• dell'urr••duu interno. l'aO't!1.ione pere', non pntevn eo;set e •l t natura Ilo!.! i· sticn, perrf,i· manca\':tno 1 ft•nnmf.'nr della ne' rite. 111:t piutlu~t(l dt nnlura ìpPremicn., perclw se d:t nna parti' l'anatomia patulogit•a ditllh•ll'll qnantu fre•lllt>llti "'ano nr•t llt•tl 1 i disord ini c.:irrolaturi, dall'alt r., -..olnmentc l'tpereulla 'lue,.,:1\'a la fnrma dinlt-:a. :-.volta"i repentinamente. ~d nnriH' t'elermeute ttV\'tatast rer~o la guartgione. l ufatti nel PizzolanLe i dolol'i ne\f'al,.:ki ··e.;i'at·ono ttl ~ jl"torno rli rura. e la pat·.tlisi facci:tlij si (Ira giit nttlmen~e modili1'a ta al l 0". menLrP nPI F'e.;tnri :11 7° l.!tot·nn Ili degenzn -<i ll•ltaV'I un


~Tl UI O liti.!. o\ ' 'I li, JH: IIHJ.'OtmCtlllet 1\Tl'JI'I\0

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m~>o lu nott•Votlc tlt'Ì fenuménl p.lnllitkì, t• 111~1 dHurln ~nilihr io . ~el dtario cli nico ..:orprentlt·va J'os~l'l'V.li.Ìone dtt'. mentr · it7•, per la ,..,ten,ion ... tlt>lla parali~i. ;;e111ll1 ava d pila l'nlllprnIHSSO, n n~r.1 pl•l primo rbenlito il l•~neli-'1u tlt>l ll'allalll~'lllu carJth·n; r m~ntre f'a,•ust I'IJ, i ùi~t urhi del tJUalt• per ri..;pellt~ all'audiZiunP non SI jll't"ieuta \ano l'ile\ .w ti. " mo.:t rb l'1i1 tefr~ lla r :o lfla t'Uri~ l\ ioll,llil. \ Ila prudlli.ÌHflt: eli I(OCStO fe· aomeuQ ··re• lo cnnrur·~t•s .....n, •l ue t'att:-e - un,t 1li pr11 ···~, • - l alt m auatom ica. In èntramhi i ca.:i h malallia ..:'iniZIO t'Oli i clt,;lurht tiÌ equaliltrio H .;ulu in . . e~ultu :.i prc:;entaruuo l.t parah.;i •' f i(!Qèr.to,i. IJuP.stn ,·a rio ...llt;t:t'llt>r.;i dt>i fenomeni mnrJJO,i 1&1 •ltlllllrn cliui,·u clwlll~traH che la Jllalatti.t ~i iuit.iò nell'urecchio irtl61'111l. t~ tlupu ,j tlilfu,e al ..:t>llilll!l, quintli fl'SÌIIUI', cl~rei. piu nnti•·a nellf' esp<lll,inni terminali dt'll'.t•'o,Lh:o, pin recente ll ~llt' llhre "''' r.l('l'lnl··; till •IU•·:.tol tli\'t r,a Pl'•)fundilil tli lt•,.,•onu un tli\'~r.:o modo di o'UT'I'tspomlerc al lmllaUielllo tera.picu. la cau.;,t anatumka 1.1 \etio ripu~ta n~lla cumpa~ine ÌSIIIIog•~ dt>i dut> nervi. 1;1j tntidti t.:hium,\\'alln l'acu~li•·o. por:111w mutlt· d1l {llt:t'io[,. •(111\:--t ati aue .. t,lre dan non rra lorn ~fn,~t;.:ll:t la delicnm .;trullur·,, tlt'! nerrn al.'ustiw ,.;,petto al ftCt'llllt>. deuorninato Jllir~iclll' d11ra. Ila •JU~st.tl<ll•ilit:t an'IIOmica tleriva 'fiiÌn li 1111:\ miuot't• n•si,;tenza dell'at:tl:-lll'll aa prue.·~,; IHIII'hosi, 11111 111ag~ion1 ricelltVIl:t per f,'li :-l•·~~•. ed aoa f.tcilit:'t mag:!iorc• a ri.;eruime più luugamt>rlle i funl'Sll

ell'eu;. IJuintli la llia~no ..i olt>l pr" ·e:.,u era. congestione nenofaherinttca. "' nnn del solo l•ll•ertnlc>. pnnto Lli partenza, ptrdti• •tlli ull;t ~i nt nnuttolo:!lòt dt>l \lenti••,. ,j UW\a la J!.l· ralisi •11'1 ':'". L'iper~mm . .;\ nlt·hi nel l.tht>t into. ,J\·eva prin-


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cipa lmente colpito rn es:-;o i cant1li ,:;emicircolut·i, dondt' t·omori e \'erti~ini, e poi si era dill'nsa ai due nervi nel 'nndotto uditivo interno determinando per tal modo In pur.ahsi del racciale. e la dimiuuzionP dell'uclilo. La diagnOSI dt iper·emi:t del lnheritHo 'eni\'a ad imporsi sia pel IJUadro StniOmntiC(l, CUIII6 per· J'u,;seuzrt di rorme morbose IJI'O['I'I~ dell'orecrhro mediu, e cii malnnie cerehrnll. L'opinione nubaswnza fondata tleJlli oloiatri modet·ui iutornta alla l'at·iL(l delle lesioni primith·e dell'orecchio inter·no nnn dnvenl renderct Liluhanti sulla localizzuzione Ilei processo morhoso, poicltè. se ht po,;izione profonda deyli or~ani che costituiscono il lnhet·into li mette alt·ipnro dalle iullueuzP noci,·e dei mezzi est<'rni. non i• meo 'ero d te e:; si tm~sàn o risentir·e l'effetto di agenti ùeleterii r.irculant t nel ~;n.ngue. l:ltt' il laberinto poi po:-osn non :-olo cnnge:!lionnt·si. ma primiti>amente infiammar~ i l'ha dimostrato il ' oltolini coll.t malnttin riconosciuta dal !\Un nome, e t·itenuta tio IJUi errunenm(}nte per meninl;!ile, e lo stesso Menia~ ro nelle due !!rnvanelle, d:.lla cni osservazione fn in,luun aò amrnellere una nnovn entita mot·ltoQa appellata o~giù i ùal "Uu nome. e all.t nntopsìa delle quali altra nora nnatomir.n uon trorl1 rliA molto linfa plastica interes$n.nte il labermlo. t:he la lesione anatomo-patulogica fo<:se di natura iperf'mir!t ~i deùuce\'a anche dal risultato curativo, il IJunle. n•ttolamzando In circolazione. potè farc~i sperare nella ~uari ­ ~ione; successo. al quale si ,;;arehLe dovuto rinunciare "'. mai la lesione fosse stnln di natura tlogisLica. o l'e:-oiln in atrofia per compressione di una l'orma neoplastica. ~el Pizzolante, oltre all'iperemia ciel laberinto sinimo. origine prima d C'Ile sue soiTer{'nze, si éra riprodotta a rle.str:t l'iclentrca allerat.ione ann1omica co me nel Festnri. cou In particolarilil di nna m :~g~iorP rliffu~ione, perchi• dnlla C(JJW


stUDIII UKI.L\ SI Fil IDi<. llEII.'uRFCCHJII l ~n R~Ct 10~7

delle n ~ ' r.d~ie del Lri~•'mlno d11ve' l ùt>dur,.l t:l•A oervu nou eru st:,to r1sparm ~atu d.ll prores,utper.•mi.:o. bo detto trallnt·si 111 COIIIJesllrmr nerrolnln•rintrm, ,. ""'' ta~amma ;iullt pen:ht' 10 t.llt' ~~'"o .;j do\ eYa :mnnllan• nudiziooe per la parola t> p~>r i .;nnni. mentre iella met:l tlestm della f:u.:cia do' evann rimnnt:t''' le 1rncr1· -4, uoa Dt>Hi tt· •lei ~ettmw. la •l'ml'era la ;!elle'' d1 qnp.;ta ,•.,n.:e ... tinne neHolahtrioliCa ~ CPrtamcute la si fil id(> le •·ui tu,~ in<' rirrnln nti uel lllll(lle n\ C\ .l OO dt>terminnto la 1pPr1•mi;• ne' rnp·tralilll.L nel llberinlo, ~ h~:> fra tu tte e Ire J, ,.f,·rP nuùillh'. ad opmi,,ne 41egli otolo;d. i• la por·ziune dell' orecrllio rhe piit r·i;ente rmone liirett n del \'irus ~ iUIIti co. L:ho certi Vtlleot rirr.nfutl nel :oan;me P" ~'a no lleteruunnre lesio111 pa,.~e,.:roere o dorature ÙI'IJ'wlito i• nn fatto coi1fermatu tlnlla prnlil'H !!iorlllieru. dte melle in e\ideuza 1 tlis tnrht dell'u lito diprndenli eia '0Dlllllt\l~trazl0116 rll preparati clllllUt:el. è JIIÌI eli hdo «la iniezioni di morfina. rli5-tnrlti t•he si pre,;entano !curt con rnag~iCJ rc l'req ne nw nelle ma laui ~ d 'infezi•J ne. Al prPIIDl!! non può "ollevar"i pi it alcun cinhhio sulla esisteuzn di an:a utile lnhenntirn sifilitica dopo le o,;servnzion• neero:oo«·opiclte del ~J oos, il quale tra le note 1111portanti riJe,·b che al pe1 <hlln. la laruwa -.pirale o!>st'n. e pnnripalmt·nle Jli orJ.:ani del Co l'li, 1 t·nnali .:;emicircnlari ern11u inlilu•ati ID un grado mono nvnnznto che le nmpnllr e i \tlcdti 1111'1116nmo\i nel tessuto cell ular·e clte le tlll'Sce aiJ'o... ~o. Se, ·• ~o.;t~no dell.l pato~t:lne ... i ,;ilili tic:t. nelle tlue "''er\'11Ziooi rnanra Il su ~sidi o dell'unatomia putoloj.!ic:-~, nhiiHndnoo eriterii etJOio~H'I,l'llnict o cut'-• Li' 1cltc pnl'iano in f;I\Ote tlella ltlls~ . primi fra tullt il tlall1 anamne~hco e il ri .. ult.thl lr>rapiro. Che se anche. cosa nou infrequrnte. fo~'e ,•eoutu meno il ~ ucr('~so ruratiYo. \lui fenornen1 uhhtetll\'i t> fnn -


• O'UIUIIU Hl l J.r\ICO

zio•1al1 pnt>'V.t rio·u~t ru irsi !.t lisiurwm ia di uua mal :tlllot del laloerintll pnHinlt.t tl.t silililit·. IHnlo,!Ì ,. sitiln,:rari parlano eli una \t!I'Li).!ine :>i fililtra; .tltri hanno o,senaru la rualallla di 1tenwn1 eli ori~o:;nt• c·eltic·a (BilOUo•llllll 1\napp . Il Hons.t, Il\ t ndo :;t11liato quattro ,.,,,j tli -rlihd · olel l Iter inh•. n~> r j,,,surne ro~i i ,·ara Iter• : l" lntlt>holnnento nol>'\ule• dt'll'o liln che .l!'t'a•l•• loru"'':tmente t'Oli a~senzn dt le.;iont cliagO(Hlic·ahili d~>ll 'nrt••·­ drio \!.;tlmiiJ e Il !t'd w. P l'iH' 11011 c motlilìc·atn cui 11 allamento IIH'I'.;<lUÌo'n. ~" S<Jnlitil lnlalt> n •Jn.hi impo.;-.ihilit.t da per~t>pire certi -umti. :1~ llirrunnziron~ delle lJt!l' ·et.ioni del di:tpn,on per le o--a ·rani• lw. pern•wlfll! migliore l''''' la via acr••n dre Jlt'l' La via ossea. \l i~o:liuramenlu "d anehc :,!Uari!!ione ••un una ··ur.t mHn moltu ~>ner ~ic t rlelle Il' wni .;ililitiche ciel ll\lwrinro l!llraL,.. fin da11'111izio. :; ' l'orrt'l.tzwne Ira i falli l'ltni•·i. eù l risultato di'Ile rir'erdr~ antlumu-p •tulugidte per poco lllllllt'J'u.;e 1'111• .. j:tnn ,tale. In "Cl in,lh itlui sifilitici con all't>W>ni primarie tlell'llrc't',•hio. t• tlt t'Ili due .!narironn ··olln ··ura mt.-t;t, mentre n• "'' .\Itri 11011 ru ulullata. lo .... h\\:lrl7. rilt'\'ll IJllt'o-ti .. illltllll l: ,;or.iit.'t iruprun i-.a .u·c•lOl(M;!II.tla eia t·nmorr .;o!.!geltivt ""'"" 11/'ecchiu u purLtono postet·ioro del ··npo, vomito, vertì;.:ini. tnù1lura v.tcdlanle sopralulW •u•l lmio b ··amminanllo nd occhi c:ltin-i. l.'esnmt• clirello dell'nrt>cdtin era uegalÌHI. oppure nwtt••v,t in evitlt>nza sullolna ··o.;t in•;agnalil'anti cla nnn ,>.;gere lt lslt' \ ,,fi n 'P"'.tan• la j!t t\et.za tl••lla leo;ionr. funz io Utle. La tluGd.t ;terea nou mi~liun' .t le colltlit.aoni 'lell'tulìtn, l t ~ordir:• talvolt.l crn hilarernl~> : nel ra,;n do' P inrontnm1si


\ll.O STUOlO DELLA SIFJLIOR n&Lr.'OURCCOlO JNTB!l\0

l 0~0

soltanto da nn oroccltio. il diapason vt'lnivn seutito più fortemente tlnll'oreccllio l'ano; nei casi di mnlania hilaterale l't· strnmt>nto si :;enti\a difflcilmente o nientr affallo d.llle os~a eranic.lte. • Politiler. studiando In :>ilìlidfl dell'orecchio. fn os,;ervarP che la perce1.iono cranica diminuisce rap1damente t]uandn l'ort>ct'hio f' pre~u: et! 1ì Cozzolino. dopo nver ricordato che 1sintomi dell'otilo lahet·inLica Rono quelli t•lte compongono In sinùroiUe del llenière, dà t'Onte rnrallere patognomico di 'IUI'~ta sordith ltt rapidttà t•olla quale si esplica baslàpdo all'uopo pochi gtorni, alcunt• !\eltimane . .\ggiuoge poi « l'lto il virus sifllitico circolante nel sanpue c •IICIIe preferire il lnberiOLo. e che le manifestazioni della :;ic li!itle costituzionale ordinariament e si verificano nel periodo t( ~ubaculo ùell'inl'ezione- lnrllo ciò ... vet·o che. quando in " un j!ÌoYane si è elimjonto qnalche rur·a lesione delht cassa. 4 ... i può senza paura di e•sere smenttlo. diagnosticare nna 11. luherintite sililiLica, la quale può essere am·he nn e::;i Lo 1 ' della ltitìlide ereditaria tardiva accompagn!lta dalla ..:herat1te ,.. riai <lenti incisiYi guasti. rhe rapprt•sentano la t'osi Jelta lrt•tdt> di H11tchinson. Premesso dò, il dalo annmnestiro. l'assenza di lesioni nelle alt1·e due sfere tUliti,e. la sordtta a decorso rapido rrm per,•eziolw t'l':tnica annullata. il successo ter·apeotico co,tituivano nn r·omp lesso eli fatti, cht;, eJirninantlo ogni dubbio al ri&rLU\rÙo, davano una larga IJasA n sostegno delln P'~ togenesi sifilitica ùel prore~so iperemico. llelìntta cosr la mHlattia per nnn Ìf!l'l'emia nt•,·rt,lnberinIÌcrt ~i~litica. mi stuùiet·ò 1li spiegare con i dellrtgli della fisiologt a certi fenomeni in apparenza contradittori. e certe ditliroltà dintrhe che si presentavano a lulln prtma alh mente dell'ossei'VO.Lore. (jfì


1030

CO~TUIBUTO

CU'ìiCO

Prima di lullo. Lrattasi in questi c:.si di malattia del )1eoière! Per quale ragione gl'infermi percepivano u di::nanza lu parola. meno il diapason. poco o nulla f orolf)~io!

In <Hoiatria si fa differenza tra malltttia di ~1euit; re e la vertitrine auncolare da causH cenLrale o periferica. m~,;tlto detta si ntomatolo~ia di \leni('J·e: e la dilrerenzn è aoaJomica. e nosografica. La prima consiste 111 una congeslione apopleurforme ciel laberioto. e L'irritazione prt>douu dai congnli e le trn~fcu·­ mazioni regressive de~o:li stessi si considerano come momenti causali nui a sviluppare una p•trle dei san tomi dte costituiscono il cptadt·o rlella malallia; l'altra quasi sempre Cc dO\'Uta alla gra\•e pressione della statl:t suUa filleitTa ovale o rotonda. Nella prima si hanno acce!<si ùi vertigini. capo{!iri, \'OmiLi. rumori, perdita di coscienza, caduta e sordità t•ompleta, d'ordinario incurabile: nella seconda si hanno gran parte di questi fenomeni, però manca la perdita ùi coscienza, l'nudizione talvolta è buf')na. In questa $OliO inLeressaLi i ~oli canali semicircolari; in quella l'Alterazione inv:~de anche la coclea e per essa la lamina basilare, vero organn dei $UI10i e delle parolo. M.oiLi anni indietro ebbi oppor·tunila di r.s·· sen·are un caso di malauiu del ~l enière, dia~nosticala alter· t)alamenlt.> per fnrma epill!ttoidt•. e per nerttgine n stomarlro lne.vo e debbo dire cbe la forma clinica era sostanzialmente diversa da quella riscontrata nei due milit.nri. Nel l1orgltese I!L ''er·tigine veniva ad accessi; cominuo era solo il romore all 'orecchio, progressiva la sordita; qui in vere il bar·col!nmento. la vertigine erano permanenti. l'el primo la malnllin: prodotta probabilmente da inlluenza reumatica si iuiziò con forLi rumori all'orecchio siui,tro e gra-


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AJ,LO l>T UDIO OELLA -.IIJLlDB IIKI.L 0Rt.:U.IIIO 1\ n 11\0

l O:{l

cluuinuzione d t udtto a,;soei:ua a vertigwe r·he ìnYatlP\ a lil aeceg~i. "pesso precedu ti da 'omno; qualunque fos~e la poiizione ddl'inrlividuo, .... condanoaN! pure all'immobiltta. la 'fertt)!tne si manife'taru con varia durata ùi pocht secuntli 1- qunkhe minuto, pro~uct:ndo la h oILa hat·collamenlt l'O n bm'r, " r••penttna c·tdutn. lal'altra ollnubilamento lino a pt>rdna cornpletn di roscienza. ~egl i intervalli llt cal ma. sen~ rorupletca dt ùene3sere. deamhulaztooe o ormali~smt.t; Yita di relazione non allenta da alcun t)isnrdine font.iouale, eccezinne falla del rumnrs, ,. della sorditìt nll'orecehto sintstro. l.a cnra eupeptic '· quella liepriruent~. la tdropmÌI'' e tenno-mineralE! non ebllet·o pre..., sull;t malauin, lu IJIInle pei 1101i l'umpen5i fi-;tolor!tct si esaurì completamente dopo tlne anni. h ·c•amlo. trncr a indelelule della ,.ua e.•t.•teotn. una sorditit u uilateml ~ completa, incur·ahi le. P.tra~onando cptestn quadro ,.tntomatico colla fo:-ma cli nica dei dnP mtlitari . fac.ilmeote ..; rileva quanto differenza interceda t1·a le ste~se sia pei fenomeni che pet· In tlornta e 1rli e!'lil!. fatti fJU63lÌ clte !-(Ì U:.ltlicano J'a~~erzwne llOll l trauas'e nelle rlue osservazioni e~ po~ t e della vera mnlalliu del ~l eniére.

* *

Si ,. tletto innanti che anche rruando gli :unmulati miglior•Hano nella percezione uditiva. ti m t~ li oramenlo doveva ri(,.rir:.t alla percezione dcll.t parola e del! e 'ibrazioni del diaJ> 18011, e non a quella dell'orologio, il 11uale restava non aneriJtn •nnche a conlallo del padt,dione. n ~l fenomeno eredo debba trovar;;i la spie~a1.ione :ila nelln drspostzione anatomie:~. rhe ne!.!li allt'ibuli funzionali che si conferiscono allee"pan~ioo i perifertelte dell'acu~tico. ljueslo nervo. giunto


al tondo del eomlouo nditiro interno. :-1 div1de in ùne ram 1. UIHI il 'e~tilloL1re, d1e ')i •iistnbuisce alle due nmpollr lei ve-t1holo WIIIIHIICan tl co1 rau.tli :-emirircolni'Ì; l'altro. i~ ·o· cle.ut>, s• 1t~rm1na nella codea.: \ da-.euno d1 que~11 rami t~r­ mlllnh .;ono aul'ihuite funzioni di\'erse a ri~IHtrJo •Iella fa··oh.t U•illl\'•'· ~ecoudo l ~lmholtz le fibre nenose d11• '-l ~parpat.tlinno rwlle ampolle "ono destinate 1 per.·epire '" çj. lmv.ioni nuu Ul.!nali. cio•• i rumon, mt•mre le ftlu ,. ,J,•I ramo •·ocleart•. che ~i perJonu nell'or~aoo del Corti, pt•r , pi:;.:uuu le 'ihrnw.nl ugual i. periud1che. c1o~· 1~UtlOi. \ nuut>.;sa t]nr-.ttt dottnn.t, che pare sia ill'l'ellata da lutti gli ot•1lu::i mudel'lli, essa ne1 due cn~i des1·ritti. nei quali. ,,~ (• "' 1 ••rlita la p.1rola, non lo ,. Il rumore dull'orologio, c1 do~ la spi··~a­ zit>Ot) ùel rcnollleno strano, e può anzi lino aù un certo vuutu rlimo~trnrt'. l ello delle tre part• fo1·maoti l'orecchio interno ( \'estilJOiu. ca nn li 't'mi w·c·olari e coclea), le prnne due -.ono stati' mollo p1ÌI lll tere5satt• dall,1 lesione iperemiea, vent•lldu in parte ri~pa rnuata la •~orlea . lln'altra ra).!lllne clt>l futlo può trovarsi nella l'ille~~~onP ,·h~ l'orolu~111 tl.t romm·1, e quind i la sua audizione ~ 10eno fa• ile pt>l't'ht~ lo .,nde sonort> sono poche. e no~ n;.,'lmli - mentre la \OC:6 c'• il rp;nJI:\lO 01 p1ù "UO OÌ (acuti, U3:>SÌ. ere.) ed e~­ t.:Ìla pert'iò più facilmentt> lt> liiJre della lamma !Ja,iJar.- dnHl'll' inte,.:re o semiparetkhe .

• •

\i c\ •11-;c·t·epanza fra ~li otologi circa il pruno:.l'•·o d,·IJa .. 1lilitl~ dell'orecd11o 1nterno, s•a per ri).(ttardo alla nprbtlnaziont> dell'udito, che per la scomparsa dc~li altri d..-turlci auncolat'l ..\ lruni hanno vi .. tu In sordità per,istere con gli nrc·r..-.i rl1 vPrtigine (GruhPr) - altn h11nno n"''el'\ato la


ALLO .,n;OIO I•ELL\ Sll i LIOguf.LI.'OlltCCIIIO INlf.lt\0

'fO:}:J

=-::~·....•rtu'lone ,li casi ~ra,·i:;:;trui. mentre casr leggaer·r ''sono in

•pito ... en~ihilmenle a~gra vati (l'olitzer). Da que...ta -o;;tanziale diiTerenza di rsiti i• derivala una llllffC ÌOrl' o minore lìducia nella ter-apia, ed i• co"i che c·oo •lierna ,·icenda ,.j è ora leHoto a cielo la cura specifica t• tale allra ,..j ~ gridalo alla SJtn inerfìcacia. :\ tHI Ilo -:(>rtv l'auaorita. nl' la e~perienza dt :tssegn;tre la ragwne intorno alla re:->litntio ad inlc~rurn c> meno dell'ar.usllco pre,;o da ,ifilide: pure. se i· permesso esprimere nnn idea '" que~to proposito, credo <.ia il ~urres,;o terapico . . uhordinato all'entita della le:>wnc t!Ù al perwdo d'intcnento. t:he 1 tli,turbi uervosr siano l'eiTello d1 una rompre,stont· aeopla~tt ca o inuammaLot·in delle ossu, oppure la c·on,.eguenza di un'iperemia nevroparnlit ica propria del ner·vo, c l' intt>nento t\ precoce, si può sper:u·o nel sucr·esso -JHtt se questo t'• tnrùivo, e ~e il processo nnatomico n~.>l nen·o ,., Ili natura rnfinmmatoria, o :;emplicemeote run;.!esttva, ma che, tras~ u rnto. ha già dalll l'esito di :111·olia, pretendere che la cunt tni,ta r·irnuom o modifichi all~r az10n1 anatomiche in ... u5Cellihili di qualsiasi miglioramento i· prl'parar'i il !li..,in!-!annu, perchi• nl- il mercuno. Dl' l'toduro porranno riturn:rn• :•Ila loro iunzionalita liure nen·ose Ùei.(PIIerate o atrofiche. l'rr rorhiglto del Polilzer, eù imitando ;.tlt oculi:;LI rltr• le u ano nE-lle malnllie della ret111a, molti otolo;.(i roccornanùano le ioiet.1onr di ptlocarpioa assoc1ate nll.t t'lira nthln. e Lai\Oha lllll'he .td iniezioni iutraaimp:michl' di iotlnro mediante Il c rlt•terismo. ~ on perdu' :.t tene,!iPro in poco pre~tiu 1 5U):,:et·inu•nti t!egli speciali,;ti, ma perclu'•. convinti ùella ualur,, >lfilitica della lesione auricolare. ~~ desrderav;t nel 11 UCl't:,so curativo a•er·e la dimo~ti'(IZionP maggiore. e la riprfl\ a piil eloquente dell:.t esattezza della diagnost. si adoLlò e ~i P~"r:>r.stotle nel traunmenlo ontisiJilitico con ìniezio111 ùi


CO:'iTRlDGTO 4,;1.1'HC0

snhlimato. e tlosi alle di ioiluro pota,;sko (lì gr;1mmi al J,~iu rn o).

Il mi$tlioromento :n venow nei primi ).!inrni di eu t· • t.: t animò a prose~uire, nella lu,ioga che. essendo,i i nlt•rn~nuto nll' mtzio del male, ci st potera ripromeuere In <;r·ompa.-·a della \Cttigine, dell.t pnr·alisi. e la reintegrozione c.ornpll'ta della rncoWt udtttvn: ed Ol[gi non senza rompinrinteur11 ved Hllllu reali7..znla tanta speranza. Eù ora un · ultt111a cun.;iJPrnztone. 'e.,,u no o~gid i. fllll' dando 1.1 massima importanza al tr•mpo ed ni JrMr•r• fhit•loyiri, primi frn Lulli i rimedi. ne..::;uoo, di1·o. og~i ~ul­ le~ a più liuLui ... ulla curahilitit della :-ilìlide mP.rt:è i preparatt di tUPrrurio e cti io '" Tuili \"Cdtamo qnauto . iano t'OUIIIIIÌ k· ìuiezioni di ~uhl11nnto. e come rt>rentemente si 'tn esumato dull'oblio. tl•1ve l'nvevn tatccinto lo "Peltro ùe-,.:li n~ee!'si. ti rrdomelnno, proi~>ttando :.u questo nmeùio il mimggw di'Ila motlet·nila. se!!nnlaodont! virlu nuoYe. e propr etit ltnur 1 rgnor.tte: e tloveva ~s•er· eu~• solo che St r·nntm~ntino i pregt inerenti nlle miezioni. rioe rapidità d a.;s•niHmrntu. fa~ilit i1 ÙÌ esectlttOne. 6s3llezza di t!Osameoto. e poi .;o•rltOpar~n rapida dello manrfestaJ.iont, facile Vtltot i·t ... uiJ' infeLiflnt:>.

" 1 :'t permetta pt•rò che nel l'Oro !an dativo soli e' i In vot't: del tlui.JI.Jio. e rlomandi: ~e le iniezioni aO'rellnno lrt g-ua riJ,:ione tlei fenomeoa sifilitit'i, quale influenza .:pieganu sulla inft'7.ÌonP rostiluzwn.tle! l.e miez10ni arrentoo ti 'intoma . ma debellano anclttt la rausa' l prPparativi 'Uiit'ili i mitiganu i dolort reumatici. e ne abl11·e, iaoo la duratu; il t•oldttt'rl leni...ce ti dolot't' del I!Oitoso . tna ni· gli uru. r11• l':tltm po... 5000 prevenire o rP.prtmerP 1.1 tli'CI'fuòia t'f'UIIt.Jtll':t. t>il urica. l)uando vedo il Fe);111ri, con l'infezione da ...ej me~i. eu-


ALI.O !'TI 1110 DKLL..\ .,lt'lllliE OELl.'ORlCClJIO t'lER'\'0

tii:J5

,_.; per l'inrp111n la ~iorni io tlue.,.tu o,pt>dale ··on liquo1 e Ji na Swii'Len, e dosi ~enernst.' di ioùuru, e ~a cura. non lo sottrae. \'llnli lo(ior ni dopo l'u"•'lla tbllu ~tahi l imenlo. rblla 116lide tlel lalierinto - quando o.-sE>r\"o il l'iv.olante che ,fai settembre ultimo, epoca prima del r.ortl.1g1o .di'apnlt> eu tra dar. volle all'ospt•dalr, e ~ i assoggclla n liX tnirz•oni 1li sultli · mBto, ~ t· n 1.11 tener ~onto liri lirtnor·t> d• VIUl Svieten e dell'wduro pre~u per na interna, •• tullo tJile ... tn non impedisce rlle Yi ritorni un rne5e dopo c11n fenomeni tli ·'lliltde ,ie ll 'n re~' · ehio interno. Se mi rammento del St>M . .e, che conta.:into-.i d1 ~ifìl iole nello scorcio tlt>l !l:?. ht• dul novemiJre lì no al marzo una spedalità ù1 l o:) ;.:torDI ,•n n \ ~ iniPzioni. ••d altro mtorrurio l' ioòurn propinato IH'r la via :m,tr ica. e cun lntla questa llòn interroua c·ora ntorna un mese appresso •·un ft'nomeni di corio- r·etiniLe--; ifiltLicn: se r·ill Atto nù altl'i mol li. ehe rurali per due mesi OPI rep:~rto vPnNeo. e dirn!'~si vi nentr l\ nno puco :~ ppres.-o ,.,,n ~ra vt tr1tl11 od nl Lre nmuifcsta.zion l :>ilililiche, ;;eoliJ la rnia li.llll'la uelle pruprietit r.IIJ.t tive nul ir.ali tlt:'lle iniezioni alquanto 'iCnssa, e ripen•U•JU·Illlll fon.lnmenlo non aiJlti ·t t'npinwue del l.;m!!leherl, ti •Juale, per sp iP~ar:;i In poca ulilil.t dell t> ìntezioni contro l' infezione sifilitien, nmmellef"a. che la mer•·nrialiuazione non dew essere rapida, ma lenta . crnnil'n, comP la dinte~r cl~t• si r.omltatte.


RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

H.IVIST A A1EDICA

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Orlgtne oentr&le e our& delle nevralgie. -

Ut:L~ll"i.

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(f}((.teltl' des llt'Jpitall.r, n :.!H, 18!13).

E una •fUP:-stione mollo inleres~;unte. anchr. dal punto di 'isla <!Pila pt'8tie8 P della lerapeulica. tJUellu clelia l'lede ,. ,afe deiiP ru~vralllie. Tale qut>.'<lH>ne l'lt riduce a questo· il dolore, n!!llP llt>\"rAllrie di quaJ<~iu-4i spu•·ie, ,. prodollo nei punti sle""i m cu1 1 rnalalt l'accusauiJ, oppure è sem!"Jlicemenlo risentit o in quest1 puuLi come !W es$o vi si producesse. alla gui"a per e~H·mpto, in cui !!li ampu"lli accusano un dolore nes loro monconi 1lopo l'ablazioni! rlel membro che Ct'A la Mdc e l'unica rau~a del loro male 1 A. pr1nr1, la prima ipotesi !'t•mbra la piit vero~ìlllile: e...,..a ha dato ortlline alla leorill deLla peri}Prica delle lll'\'l'al,.::le1• ma uumer osì oeuropaioln!{t :o~o,..tengono la leoriu della cent rale. Se o~sfl non o applicabile a lulli i rasi, ciò rbe nou e dubbto, esM ne <~piega ti più gran numero e SI appo::r-ta sopra nrgouwnti alli a convincurr.. I pr ìnripAia «ono 1 "egueni.J ln !'I.'~UIIO Alle re<~ezìo111 ner \"OSE', precontzz~:~te conlro le nevralgie ribelli a. lulle le cur~>, si nola molto sr•P~«o 111 rteompar~a dul dolor" compl••lam~nle come pr1tna. g.,.,o qu111d1 non n ve va una sode pet'il'erir>a. NellA ~le-;"n ,!.rUIRS rbt• non •1 coul··~lanu ptu o~~1d1 1 distur bi lroflci " ell'islerismo, non si put'l DP!:a J·e che. in cerLi casJ •l1 ne-.raiQ;Je, !:'enza neHtte. ~li stes«1 ,Jislut•bt lrort~t non "l (li'Oducanu. Ot·a, non ~i ~piegano es"i nel modo più razionale ammettendo la teor1 a centrale dPlle nevralgìt> t In 'JUesla ipfll•~<~i, in falli, ~i c-ompt·onde facilmente che !'!·cci-


Rl\ l'H \IB DJC.,

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lltiOne morl.l•'"'a ~~ pr opal(lu dal nucleo d'ori~1n~ del nl't'\O ma)et.o at nuclet d'origine dPi nervi vicini, la cut allera11008 si e"plicherà, loco dolen.li, coi disturbi di nulri.:inue.

In terzo luo~o. molte malallie rliaLesichc •' ~'ot·le alteraCome ~piegon•. se DOD si ammt>lle un'alterazione primili'n della midolla, t•be queste alfel.toru tltetesiche e qtte$le mo ltlicaziJni <Lei l t l'lido anguiano v11dano a inlere<:r,are oiirellamenle ti tal lrOn<'O Dervo~o pi•Uloslo che il tal nllro. P- talvollA ~oprll un Iragitto dt al<-u nt centunetri P di alcuni millunatri "ollanlo? In quarto luo~-to. si sa che lo nevralgie hanr:o rapporti multipli e '-lretti rolle nevrosi et'Pdilarie. Or·a 4ueste sono mconteslal.ltlrnenle c••ntratt. Aggiunza«t che la teoria dPIIn "ede centrale del dolor·e nelle n••vralgie . pìef;a a meru "i~otlia la mobilità ben nota delle nevralgie. lo loro alternanze, ti loro pas.«aggio rapido da un uervo all'allro. Sl sa, inralli, quanto sono vicin1, nella midolla, l ntl'tti d'o rigine dei clilf~t·enti ner vi. Si comprende, pe:- COII''~e~ut~n zo, che l'eccilat.ione dolorosa "i lrasmella con a ptù m-ani!c Cncihta da un fllt>llo ner,·o"o ad un altro ncll'a""8 llODt d~>l !>llllEtHP producono nPv ral~o.

spmale

Inoltre, lo tcrupeubt;S appcn·ta alla teoria centrale un argomPnlo capitale. Tulti i JZÌOt'ni, infatti, st ''odono nevr algie {del trig;emino, dello sciaticu, dei nervi superHciali) t•iLelli a lutti ~li nnP<~la..iei lrocali, 8 tullt 1 rivulsh••, scomparit·B rapi· demente <'Ou l'u"o. conlinuatu per qualche fttOrno, ùol B romifiia. Qu~ ,;to rt..,ultato ~~ <~ruega ractlmenle con l'a1.tonc fisiologica ben conosciuta dello ,.ostanze alhve ùel Bromiclta (cloralio puro, canape iotlisna e gtU"'tluiamo), m11 é su1 reolri cereht·o-!<ruuali che !'Ì eo.;ercsla IJUP«Ia azione. Quuui1 le nt~vralgiP, nt•llo grande magj:{toranza dei cas1 per lo meno, httnnn una ~:>edo renlrale.

l'erme e oauae delle bronoo- polmoD.ltt nel fanolullo. J. St\lo:-; - (Ga.;ett" de't 1/òpttau;r, n. 25, 189:!,. l.e bronco- polrnontti hanno, nel fanciullo, un decor"n ed un &lldaownto es!'Pnzialmcnll· vAriabili.


to3~

E indi,pen3abile tlt·--tin:;:-u~ rn e tr·e rorme diukhe ptincipoli: lo fm·ma fulminante, lu forma acuta. la f•l rma odio rta. l.tJ forma fulruìnaulè •lelll'l bronco polmontle ucrid,.. ~ 1 due n tre giorm, t ~!volta anche t n poche ore é un c ala t ·o -<-ofrocantol generullzM(O a lutto l'albero bmnehiult>, prc><IIICP.Oit• .li primo acchito l'o<>f1.,.~in. E<~sa presenta. cnu1e "'inlomt pt·m· <'lpnli, uoa Ji!:IJ11113tl ed un'11n~oscia 1nteusa. un~< "nnc•rtlù ""8· ~··rata Iii lullo il Lorat·o alln pe1•cussione, Rprtao, r'Oitlnli lini li<>"eminali dapperlull11. ~ una forma mull" r11ra La forma aruta ,., put·e t'~lrt>rnament' :.:Tu \'t~: lo durata ollr,pllg..a rurnfhnntc gli ollo :.{Ìorni . O!Lre le le!'.inni tii bronchll" capillare. alcuni noduli bronco-prli'umnnic·i lrnnuo il tempo rli sv1luppn1'"i. La loro pr-ec;enzn JlrNhtc•·. in rneuo alla coonor1tà ~ener·nlizzata, alcuni punti rli <>nbnlhtcoitit. :Ma anche in que::ta formu r di.,lur·bi r.:nzinnnli prcval~or:.. •li wolto coui ller;ni sleto~cop1CI. la hi'OilCO-pnJmolllle, nolla ~118 forma piu fre•)ll611ltl , ha un andamo11lo del Lulto dilli•rente o mollo tnl'll•l :w.ut•'· Il "UO 1nizio ., ltt<~iJioRO. ~~~~ ~~or·so eli una 1pertn~s!', di lllt'iu· fluenlu. di unn lai'IO!:::Ìle, •h una semphc.. rori11.n anrlté, compaiono, in 110 funciullo cltt:~ s1 ~ia e«po,.,lo ttl frétld1•. tncose, slancheua, febbr••, arnua"cia respiratoria. La (t•hitre ;oal,.. lentamente. trnpte~a ùue o tre !!iornt nù oltrer•·• ,nro~ :1~1 ~raù1. l se/;!ni <~lelo<o.cnprct "'Orto nulli. Pm•c1a cowpa1nll{l zone di ipersonorita, apnea, rantoli Jìni. Il t'a raltere •''"''Il· zi11le della malattia é il ~uo andamento per o-.cillnzioni. ,,,.,. • <:acerbaz1oni. Di llwto m lanlo, sopraggiungono peri1HJ1 d1 migliot•aruento o?d anche d1 guflri!!tOne appnrente. p, "eia "'' l•)l·mano nuovi r!Otlllli. LH f~bbre ricooft•. Dn 'Jili''ILO oscil· JaztOIII l'l"lllta 11111) vera "CI'e7.iRlllrU di SirtlOl!IÌ 1\lt~lO"COpil'l. Dn un :,::iurnu ni "II"~"';,.:UPntu, t!alla mallana alla ~ .. ru, tut i .. e~ 11 carnbi11no •lt p;l~lo e po-1~ono anche lra,..p.,rtur·'-'i •la uu lato all'allro del p..ll/'1. Que~IJ ~po~ 1 ameoli se 11un "' " pr~venul1 d•·lla lor·o po~•ibìlil8, danno talvolln luouo, nr· l c:On'-ulti, A ~orpr~,e ecJ 11 rnalinlelli. Le nhernative h mLiinrarn .. ntt e d1 ricadule <oi l'roluugan • ['~l' un mese. Soverttt ì ranciulli >'OC.r'Ontbuno. rS<~I lllUOIC11H\ siu brtJ'3cautenle per "lncop••, ,.iu r·apida~t~ente pet• U"IIS!=~iu,

,..,.,i


t o:w IMamenl~ pé r .. finimento pr o:.:re .. ,,·o. La mortalilu ~· 11111111\e suuer iore al 411 p. 100 111 c1llo, all' Il p. 100 nel. Qu~ tu g t•a nde a~ara.,·amtml(> iella prof!nosi alJMIIIdillle s1 spi 1>~a meno per lo ~c&dimouto nr f!a OJco, che le deploro• voli I'Oil•lll.iOill e per i JH'I'ÌCOII di infezioni ,.p• .-111111.r••' che p1'•'"~"ll tfl l'ambiante noSOGI>miale. Quando 11 ranc1ullo guarì!';ce, la sua con vale cenza è lunaa. ,_. un mese a nco r u dopo la deferv'"•t·enw <'Oillplela ~~ piut· 1o110 un malato che un convale-:cente. O..:corre un anno t>ù Mob• piu perd 1•· le ultime tr·accio dell',..nth-uma .• lell'alel••r.-

1atla eiuno Qcompnr!'e. In 'IUe.. to pi!rÌIIdO eli ttecrec:ceuzn della hronco- polmonit"', • oommt>ll,. rrequentemenh~ un -1'11\l.l "rt·ore di dia!!no,...i. lCel momeutn in cui i unùult Sl'?mpai(tn<l, lu dilatazione rnullell\lva dei picroli broncht dti "~"m '<letm~cnp1ci. i JUali "i· Mlano in lut to i Re~ni .Ji no.1uli tub-'r C<)lnrl rnmmollit1 :nunti Il periodo di piccole cawr ne. Lo Qt1.1Ln ~onora le è seu1pr e lo lri&U t'Olldtzioni; il funciullo <'• pallido, dimagr ito. È im pealibllt• non pen~a l'!' aliA luber·colnsi, ed (' <lOvenlì nel1110 IDta&o in cm la gua ri:doue ,, vi•·intt t:he "i falu pr orrno;;:i più ~ Oli vi ha che un solo meno di dingno-.1. Fmo a elle le le"iuni :1on occupano io una mnni•' ra pr edominante, ed in uua ma ni.. rn fl~:;a. gli apit·t P"hnnuari, lino a che i IIRni sletoscoptci non hanno il loro rna""'lmo, lld ti lor o mas-

sn•e

elmo permanent-\, in aventi ne1 CAVI Rotlo- clavicolar t, iu dietro OPJie fO""L' <lOpra·spinO"e, fa d'nnpo llftll affrelLar'<i Il tar diegno~ì d1 lnher·colo~i. S1 l!·aUa moltn veJ'Oi>lmilmenle di semplict dilataz1ooi bronchiali, le quali e"igono grandi ~. ma sono perfettamente curabili. Questa ttitlg nO"I è la dia~IIO"i imporlf111le clelia broncnpohnonilf'. Se nza dubbio, alcune f~>rm• acute, con nodul1 Jllludo-lobori, po.,Rono far suppo1·re lrntlar"i di polmon1te

•wna.

Ma l'nllzio, bencl~t· acuto, uon t' co:;i hJ'U'-'CO, nè cos· im-

JIOaente. E"'"O non compare in per rt>tla c:a lute. A fianco 6aUe l~"inm p<~eudn· lobari esistono allt·e lt•,ìoni disseminai•·. a.aza •luLbio, alcun" febb rt liroìdee, n l'or ma to rac1ca, pos tono ncll'mizlo fn1• pcn!"at·e alla hro nco-polmonil... , m o ben


HHO

1\l ~·tsT \

pr·"•Lo lo stato ltlko st pale!-a. Questi due ùta:no'lttct nr.n ha uno l'importanza .tel prf'ca li> n le. LP cognizioni eztologichl' "ull'origine rleiiA bronco nlmonite bauoo fatto. io 'fuec;ti ultimi anm, t'eAii pro~,_.,,,, ed hnnno un grand1s~ i rno tnl~>r••-.c;e per la curA e :-ol'rallutto per la proOia$"1. L.a l>roncopolmooile e<>tg•• al concorso dt due fallut'l pt!r '<valuppar<~i, un agente iorf'ttivo, un terreno preparatn per In "viluppo di quec:to agente. L'agente iofi!Ui\'O saru co~t · luilo dallo ~treptococco, dal pneumococt·o, dallo stafllucncoo. Il (ll'lmo prndominera nell•• bronco- polmo111li lobuhu·t, il!!~· enudn nelh• 1>olmomli pseudo-lobulnri. Quec:ti mtcrnht nnn "l trnvtlDO mai nel polmont' normale, ma el'i<;l .,no, allo l'lato "auo, nella hocca, nellA gola e nel nac;o. La loro re· rtf'Lr·atione nelltl vie at'r ... e, quando e"sa <~ in favoritt~ dal Ler· reno, è quind1 rac1le. Questa or·igine e"lerna è dimn<~tìlll& elalll' localizZI~t.ioni pr·~lt•minanti di que<~ti microbi. rJ:o:,i sono più numet·o<Ji uei bronl'hi rhe ne~li alveoli >l'e!!li Al,.i:loh ste~gi, e""r ~ono più numero-;i al •·entro cite ali periferia. Pet•chà qut>~la peoetrazione flt elfellui, ti terreno de\~ c-~wre preparato. La bronco-polmonile è la rnolallia d~i four.inlll mdebolilt dalla d1rterel••, dal mor·billo, dall'tperto.,•ti!, •IAII'nllluenl.a. E~sa ~opraggumge anche nel cor;::o d1 una "cmplice farin~itu, tli una t'Ortt.za, cl1 uu reuma le~l!iero. Soventi allora il raiTretldam unto inLer·vt~rrA ct>me Agente occa-.ionale. È all'eta di due a quanro anni, uell'ela in cu1 la '\OI'\"l!J.tlianza u piu difficile, e la resi.. lenza vttale c• anrurll dehoiP, che !>i o"'ervano di p1ù le br onco-polmoniti. L'autore con"'lfflla il segwmle trallamenlo preventivo "iel t11orbtllo, lutlu le cure devono es~ere r1volte a preven1rc• l.t bronco-polmonite: ctò e dtrflcile all'ospctlole, ove i mnhtll rl'«pir•auo un'ariA viziata o ..·mrettano in IJU&Ich• rno.to ..rh uni coglt altri: ciOJ t• più facile in ciUa, ow 1! med1co unn deve OCl'Ut•tlr"i rh ... del ralft'•'d lamento. NellA iperto!"sl'. il ft•(.'dÙQ " anche il gran nem1co, e l'autore ritiene indi.... penSNbile far Lenore Il Iella nell'inizio per una settimana. la •·a · nwr·a per un me!"e, e p ù ancora, oell'invt.>l'no per una co~Jrn·


li E:DICA

IO i.l

iperLOss:o. Nella. diflerrte, e ~opr nttutlu Jlt'r la tracheo· rl rauc1ullo lluva resprn.tr~ un'ar·ra trepidn cd ururni• TrllU'~~ enu, odoperando la r· r avatta di ...:-nrz11 finn 111 ..,... di'IlA c.:ounula, otlenn<• una not.. ,·ole dlltlinuziflne nelln twquenZil delltl bronco- polmonrlr. Ker reumali, uli, nelle -.zze sì <leve, ner ba.mhint, esi~er•• rl sog:;ruruo in una ca· ..,. ri~caltla la. Inoltre Jll'ali•·audo l'anlrMpsi bocca!~ e r.• rin~ea, neltaudo Il nuo colle ir·rr~azion r t~<>J'il'lre, la I{Ola l~oll~ penn..llazintu Il borace " al tnrt!le r·osnto ne1 bambini, colle 1r ri~a1.ioni n~i raM U)h piil grandìcelh, fllCI'OtiO sovenli laY!Ire la bOI:C8 <'Oli la eoluzione borìcn, ~i impe<liru lo ,.viluppo "'• pt:r cou-.~ ­ peoza, l'ill\ n:>ione dei aucrobi nor1nah dr que:-le ca,rlà. Per Vtlare lt• inva<~ioni t.l'ori;.:me A~lerinrt', ~• .ln,·ru as~icur-are aa fanriulli uu' urìn pura, "urvegl iar~ la Jl'Oprreti.t ll"'"Oiula delle loro lazz,·. bil'chiert P di lut\1 gli ut ... n:;ili .!el loro pa sto. èome pure nlla pr.:>prielit accurata delle loro bianch•·rio.

...... u cllaturbo interm.lttente del oammlnare per malattie del vul - E t.7. 110t.L- ( \\'ietter r;1P.d. Woellen.selt r. ~ Cer.tralb. j1•r tlit tue l. \Vi~.·u•nselr., 11, l 1-. 18!J:I). Sonn due O'l'~e 1·vazioni dt tal dis lnrho, una delle quuli porta anche li re .. ultato dt1lla sezione <'utlllVet·wa . S1 trnllava ùi un llOmò dì 57 anni ael qual1•, oltre una ef.> lesa scJ,•rnsi arterl0!!18 e lo lolale muncauzo tlt a ltr i re nomen1 morbo i da parte del .:;istema neJ'vnso, fu O!ISOr valo un d1sLurbo nel C8JDUJinare Que:-to !'OIISt ... tPva 1o t•rr • che dopo lltlervalli di ~!are a ndalut•u ~opravveruva n(l rnorneutt rn cur 1l mnlalo per 11ndar·"' o;it·ut•am ente .toveya o!lo ntanar1' 1 pie•lt l'uno tlal· l'altro, e l'atnminnva a sallt, ~pes:-o b.. rcollnvu e cnmminnntlo a luogo provava uo forte dnlo1·u ullu gnmhe. Il lll&lalo ru<n·• io un &CC.'lb'SO ureruico, e la ~ezio ne cada' errca ùirnn<>tro lhla lien prouunc1ala scleros i orler10sa cvn le consu... lt• al· leruioni --econdario a1 r eni. al <'uore, nulln olia midolla tpmalt~.

Il sec.;nt.lo malato non l\\'e' a co~t distintamente 'lUesto !Dodo dt Cl)ffilninare; •1ueslo ~olo apparivO q11an In il mulalo


IO~.:!

RiVISTA

era ... tnnco e mo~tra , a :si con l'andatura uta! ~icur.l ~ barcollant•• ch0 "l '"omponeva Ji piccoli pass1 a renoiP.\·a un ma~tnt' com u dì cht va avanlt a tastoni c·on prec~ Llr..ne Anche •tu i e<~I"Le\·a una Psle"a ctclerosi a rteriosa: u•l t>•·tezione llell't~trona e<~le"a regolal'mente a tutti i musc•Jii. ne'<~un'all1'8 appr~zzabìle po..itiva altet'azione si ri<>conlra va. L'E. dic:r.ule la .liagnocti dillerenziale fra que!Sla a lfomnne e l'ota<~'-ul cerebrale, e eerebellat·e, i distur bi del ca1ununar · nella mìtJiìtA, nelln tabe. e la poliomielite ··ronica r .. troHa mu.,colar·e l'ro~re,.,iva. nei focolai della midolla ~pinal•• per ~clero-.i orlerlo'l\ nella polineurile e nella pllralì::it p••riodicn dello• e"lremilA. Come nella clau<i.cazione mlerm tlleule deth.. Charcol e dn impola r~en e '301(1 la !>Cierol>ì ar·t<~rin::oA, la quale non pet•m ..lt•• che t muscoli si nutrtflcaoo "u!llt·i~ote­ mente per le g t·andi falir.he. Dott. c ~nr..o SPENOI..F:R.- Bulla tuberooloal4elle glandole brouobt&ll - (7.eitse/irift /ii r Hyoiene ur~d ln.fectionskrankheiten., volume t a•, fa!'<cicolo :r ciel t803).

bactlli tuherc:olosi, !>ep;uentlo, secondo Weigerl. la e;le<."a v1a della polvet·e dt car bone, penetrano rwlle C{lanolole bt"OO· cbtalr, che, !~pecialuwnte nei fanciulli , iliven~ooo poi 1 I'•JCO· lai dt•lto malattia Duo• sono le \te pt·incipali d'inf(re~so del veleno tuhercolo"o nell'organismo, l'ìntestinal~ e la respirator ia . La piu l!'e· 'luente, "enz.a conrronto alcuno, è quella re:;piralor•a. L'tnte· !>lino Il le glandole relalive ohvengooo tubercolose rwi Joalal.l c1·onici t·er In de~lutizione J•arziale degli spult. Fino dal llò!'\t \\'eigPrt ~.llchiarò che la malattia negh aduli• non t' frequentemente prtmaria, ma che d .. r·1va dalle ftlandol~ bronchiali e polmonari da lungo tempo infette. L'autore e!'atnino le glandole polmonari, cer vtcah H 1116~entertche .11 sei fanciulli rra i ~~ e i IO unni mot·li por ollfterilt'. :-t>p!;i e perll\lHile. Durante la vita. non presentarono sintomo alcuno tlt mtllattta tubercolosa. Ln dta~ri!)At ba1terlologica fu eseauila r·o11 l'e~ame dit'<!llo


liEUI CA

1.a glandolAr·o. con lo sozinue dell" glandol~ tl inoculazioni nPI;!li animali osservnzionl fAlle confermano il par l!re 11i ·weif{l'rl. che la tubercolosi nt>i fanciulli si localizza con prl•dir'•l•~ nelle glandole bronclùali. llleeilh tuhl!rcolo~i giumrono, per la corrente lmfatica, élil uni!lce le gi~Jndole IJronchiali l'on la rete linfallca sotto· ...,.. dei bronchi, dapprima in quesli e poi seeondananei pohMni. Le glandole me!lentericht: e cet•vicali dei ruociulli esallli111&1 non erano tubercolo~e, ma ....olarnent... •tuelle bronclnah. Ciò conferma C:te l' mrezione ha Juo~o per la ,.,a respiraIDria (l). Dell6 O!Ssernlztont dell'autore ri~ulta pure che ~li abitautt 41 elle m(lntagne non sono unmunt da tubercolo'~i: :>rllaaeDte divcr:-~o Re mbra Il tlecor"~o df:'lla malaltut, poicùè l'a· aiooe ,.u,·ahva s t tuan tfe~ t ll r <'bhto con localiuazione ùellu \abercolo"i o con unpedimenlo cleliA sua ru pttla dilfu'liOue. La lft'anùe pt•opouione ùella lubercoloc;t rn tulle le ciao:.~! toelali consiglia di porre in prallca, u cominciare dall'in· lanzia. lull1-1 le norrne i;lieniclle tinlilubPrcolo"e con~if.!liale .. Coruel. Q·w~la malotlia, in uH'rlevoltl mt: lia pAI' cento • luberculo~i. in lulle le re~iont della terra, rtm8IIt' per lango l~'m po !ntenlP e •nlor·a as"ni piu tordt conduce ruiJilO (requeuternenl· olia morte. t quin,J. u,-.o 1ulo dovere del medwu •h dtgnosticare la tubercolosi al plil pre-.to po»,..ibtle, la •JUal cosa può ~olaml'nle OUener:si Cfm l'u-.o dl'lla tube rcolina, che, nmminislrota a .,ver;, •· ùel tutto "C6"ra ,Jj pericolo Nel prunn tempo, in cui nessun'ailt'tl inteztone comphca le llabercoJc,;,~t, il che solarnentu puo dedur 'li dali'Psam~ halleriol?gtco, la !.l:'rapu~ antitubercolosa può r i uscire pt·o!ìcua, pl6 lArdt •li r ndo StH'S ver·arnente etlicaCt!.

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Ptopneumotot'aoe •ubft'enloo e •no tTattamento. - E. LEVDEN e REuvr::ns. - (Bt•rl. t.lin Wo~:hen., , f'entr(l/u . _l,i,. die m.etl. Wi.~sen~ch. 11 ti, l lo.H:I). La for ma morbc~sa tltbCl'tllA pr1rn11 dul Leyclen, c u... la clinica di •[uesli dal Pl'ubl soll•> il nome d1 Pcopneutuatoraer su~[renico preientasi dapprima co1 «iulomì del f))Opn••umo. torace ordinario. Pera 1cunt pa r licnlnri l'6,mi li~tc i (notevole abua~ . . amroto del r.. ~alo nell'aldome, p•ccolo ~po~to tnenlo del cuot·e. il respil'o vescicolare pure udibile imm•!•iiabnnenle sopra l'ampolla tl'a r ia e •tuìo li sopra il rliaframmn) 'Ì può r tcono..;r.ere al letto cl"! malulo che qu~~lo focl)llljtJ purolen to JliL>.to a•l aria risiodr• al d1 solto del diafrnuuna. L'l malnllia o stata llno1·a o:olo o<~~ervnla in "e~uitn u pert'orazione tnles~male, o pat•tìcolar mente topo la pe•·J'oralione d1 un'ulcera tleJlo !<lnmaeo o del duodeno o del proce~~o ,·ermiforme. Il piopoeumolot•aC'e subfrenico destro ù per lo JHU causato da ult·t•t•a ùuodenalu, l'ulcera Jello ;;tomaco cu~ionn ~er lo più l'nll<'zione olel IAlo «im~lro. Il ptopneumotorActt \ te tleri'A tlal proce~;;o wrmirormt> é 10 modn particolare ìufnu::lo in qunnlo che olh·a il focola io '< nbl'renieo lrovanst "r,hnartfltl16nlo altri focoln1 marciosi fra ~li inleslinì. lll•nch:· '"' poo:!'ltbtle la guarunone ;;ponlnnea pP r p.arl'oraz1011• aeJa pleura o clireltament • nei polmoni. ,. !JCril, com ... il l.»~ ,:en a vv••rtc, difficilissimo. In tuili i cus1 in cui :-!a po:--... lhile •1 indicato l'intervento e hiru r~u~o. Il l.eyllen mo,.tt·o 1 prepar nll d1 un ca~o. iu ctu 111 una r8 ~8U.tl ru operatO felicemertl>' il piOpllt!llffi'llOraee clo•!=<lro che awva avuto il suo punto eli partenza dul proct'S>'Il v·· r· miforme; ma l'ullimo esito letale fu con;;eguenza di un fo · colalo suufr <!nic•o "'llll .. lro non lio~nn:<licato c'ha "Ì l'l'Il fatto slratl n nE'l polm onu. Il Henvers ricorrln che llnoru ~'<Onn s tati cnrnnlllf'&li :15 a SCl"'"'i s ubfren ict contenenti fll'ia, det •JUOii :J !.!UUI'ìi'OIIO spon· tatwnmente e 10 con 3 guarigioni) furono sollopo'-ll n 01 ... raziont>. La ma~gio t• parte rli ttueo:ti cac:i fUI'IJIIO di&..!rtO'>l -


MI DICA

104.5

e.li dopo morlr• o durante lo opera:.:1one, solo tre volle la diegno!'li fu fa lla m vila. Il RenveN< hn pure r1ferito un ullro ra~o rli piopneumo&oreee stoislro guarilo con la operazione, ti qualo dertvava evadentemenle rla un'ulcera dello slomaco. La operazione fu eseguita in quel'llo ~o per mozzo della puntltra e drena(lgio, metodo che l'A. raccomanda per la prallca genenth• "reeielmenle nelle ptcccle ciltlt e n~lla carnp11gna

HIVISTA CHIHUHGI CA

NI\HtANN , W ALJ,tNG

ed allr• auto1•i amer irani. - L 'elettroUal nella oara degll •trlu.glmenti aretrall - (Cenlralb. fu r Chir ., N. 2i, 181:):l). ln Jlran numoro d1 chirurghi am••ricam, primo fra lutti il Nuwrnann, <'Ile l'u lo ~eoprilora del melodo, preconizzano il piu volte descr illo trattamento degli strin~ìmenti mod&anle l'el~ttrolisi, in cu1 il poln nPgativo in forma di candeletta viene inlrodollo nello stringimento o applicaLo al medesimo, il posteriore oll'e<~Lerno ~ull'uret&'A al periueo e, meno vaolaggiosamente, alle co!?'cìe. La corrente da impiegarsi è aempre la costanl.e, da pr&nCI(>IO della rorzu di 3 milliampère, e sa ru aumentare con cautele senza produrre doloi'O. le c~ndel eltll 1.! isolatn lino alla "U8 P<~trem1l8 ar rotondata, dove è conl'ervata una SU[Jerflctc da r.onlallo di {'irca un eenUmeLro. L'elaLLr•olisi non si deve usa1·u se l'uretra 111 trova io 11 lalo di ir rituzione intlammaloria; !'G ~>sìsle qt>crezionP ...lfl!rala si pun rar prececlere una &rri~az&one d.J!c'tnretlante. Gli anestetici lot•ali (cocama ecc.) non devono u11ar11t; e!'Si SOno piuttosto dannosi gincchò <.!anno O-"cosione ad ecct>der e

67


10l 6 in roi'Z8 nellO CO"Ì

IUVI:; TA ~flÌOf(Pre

la !'00118 III'J!:8LÌV& e

favnri~'O:U)

le r•,Uure d le emorrA.:It', 1-: •(UIIil de.,onu 8"solutamente

eYila r>'i. {..!ualuuquP. 5'0rla rH :-lrinp:imento •· 8<'C6!-'-il11 · al111 elettroJi.., sia e..,,.() traumaliciJ, sia bleno•·r·A~t•'•) •:< lll• 1 ur~ quelli cagi()nati eia tumori (p tos. tperlrolht della pm.,tult). C1u cho ~· chiarnn :;tl'in~.ritnenlo !-ipllsmodl~o 11011 c vero ~11'111!!:1m ·n t n e •tu in ii "'Ì .. ~elude du questa r urA, •lue o J•ll "trin::nrnenti succes~i'"i clcl!a sle ... ~a uretru !òi r.ura11o fHcthuente

come uno ~ùl.1. Er·ro come "' proceda c;CHI IJUe... tn mei••Ù'> Pruui~::ra­ m ~nlll ~i corea qunlu è il uurnero delle cau.Jelelll! •:lw pU!• sup•·rut•e In slrinJ{irnento o gli !<lringirneuli. Fallo eu'. ~i prende la cnndeiPitll, n rl"llll n Cllr\'8 1 olel numero irnmc·.iutlarnP.ule supe•·1oru n quello pru,·ato, la si iutJ·o,Juc:fl t~ la '-i spingu Ruo allo :>trìnaimeuto o !'li fA ngil·e In cnr1'elll"' oli :J milliamp ·re. O·')r.o uno o du., minuti la "ondR "-pint~ A\·anti con hlg-..w•ru pr..-;sìone supero1·a lo strin~.tun••nt.o t• l nli· •ra la si fo uvtu,zore flno in Vl'~riea; suiJiln dopo s'intcr•·ompe la correnlu. si e"'II'IW la !'on la e r.O~<l terrn111a la '-e.Juln. ~e ca..o che la son ia non ri ,._ea a pa~,.a re per· lo :::trin!!l uenl<J si uutuenlu lu corronle sino n l'inque nlilliumpér·e e f'e•~oudo alcuni lì una diel'i o quindici ntilliHrupè1·e e :-i lenta di ~uperare l"o..,!Ac·olu; !>6 IIC811t'he in •f'IUSIO rnoolr; la I'OIIdeJ.,lla 11011 \'8 u,·nuli si ..,o ... pc:ude l'operat~nu•• c .-i allentle do otto a •JUOI · t ll'dll!l gitJI'ni prirnn di rtpol•r·e 11 t·mtol•m ~e~c;unA opo•·azinnt• deve durAre p1ll dt clinci minuti. Il pllziente, sia che l'<lia !<t•dulo (J in piedi o a lello, nou deve ,.i.,f·Ult."t' pt.r qu~>4la npel''l7.1oor alcuna ~lan ·ht:'UH, ,.,. •Jue,.ta inl•'r· "i"llf' bi!-·•:::;na ahbrtniare lo. ,. rJute :\'<>lln "'Odnla !-UCCf'hiYa !< i fa, pac;sar P llll OUIJlei'O pi11 çti'OSSIJ e CO!'<i Ìll dieci O quiu.Jici :-:t:dul·· ~~ noi per iodo <li alcuui me:<i lo ""h'iiiJlilw'nlo , • .lilalHlo ed in moclo l'laL1Ie. Le recHlrve ~ono ren..,~ime, ilrnP(.Jdo t•it•.-;rn beue ancho nPi casi piil r·il.clli ·~ r···nd•· iuutih ultr:n11ri rliluktl.iOni gratinali. Il paz•cnl" durante> lu r•urR puù Alt •u tl~'r" Allr· JII'Oprte oecupazwni seuzn ll\'ere rnai ùlllori e fehht'" '"' auciaro in('ontr·o a p•·•·icolo al!·uno. ~e" maun 11"8 'IU!''In me· lodo gia du :?:1 annr t•oJ b11 con 1!"'- , •·uralo nltr··· :ltJIJ t'Il': .-o.:t risultati IP-sni favort!\'Oii. Allr• autori ,.,~:.!Uflt't d•·l metnd•• dt


Clt IRURGIC.\

I O ~i

lumno curalo con ~ucce<;c;o oltre liOU cat~i f' tra anche <.~ lrlllgimentt ìrnprr m('abili con esito Ji fblola urt>tnle. Anche pa t enh ,li -a anm con iperlrofla pro.. tahca tutlfiorarono "i!O!':ihilmente . Bulla. extrauretrotomta. negll atrlngtaeatt impermeabili e 1al cateterlamo poaterlore. (C••nt ralb. ru r ('ldr. N :!7, t 93.

.ZoKEUKASDL. -

Nei casi in cm non si rte:;~ce ti trovfl!·e l'ingresM nello stringim·•nto .topu praticato il taglio e ... tf:>rno tlell'uretra l} n~•Arìo ese~uu•e il ca l• tr rJ'lmO Jl(lqterwre che l ' ,.empre ~runnto di IIUCCf'S'"O. Que~to calt:>Lerlsrno relr·o~t·ado può eA11ero praticato in rlue mod1 l'.! in 0~111 caso c nPCC'-"~&ria una operazione prdin\1nare. cto•" o :-i pratica la ep CI"lolom•a e "i ~ruida il catetere dalla ferita "O[Irapubica e per la via della \'esctcli, oppure metleuùola allo Ar•opertiJ, 8Ì diE~!'leca la porzion~ mcmbranosa dell'uretra posta ùiPlro lo !<tr·iuarmenlo, la 111 l'ende •• uBIIa restnra 'mtr oduc• il caleterP che <:i fa Q\'anzare in rhrezinue tenlrti U~.

Que... Ln secondo metodo ci viene da Ditte! c pt-!r mettere allo scoperto la porzione membrano~a ci po'<~Jamo .,e,·vlr• dello 'Ste•u•o melodo in-<e!.!nal • dallo c;te~so autore per 111eller•• allo .scoperto l'inte"lino retto.

Bllnu inte:::o clte •1uesto pt·ocesso à attuabile !loltanto in quei rasi in cui lo Rl rin~ltnento r isteòe n nella parto bulbo~~ Qppure '-1 llllllla tra IJUe!-la e la t•orzione 111embrano...a. StaccanJio con <.trumento ollii"O la ~·arele dell'mt,.«hno retlu si rJe-.ce a mellere allo Rcoperlo Luttu la porzione rnembrano .. u Jnl !-luo Jll'incipio al polo posteriore della pi'O"lUlh tlno al ltulbo dt>ll'urotra Se "i Lt·u \•e.le l'uretra membrnno«a e ~i inlro,Juce e "Ì -.pm~e unn --oncia contro lo slrlll,lfirnenlo, il C8letl•ri'lmn ro~tf'rtnre p ~cOpt•rto. Se lu <:onrla non !~Upera lo ~t rl n jlimen to t'Jesd rà Rotnpre la spnccRlut·a della parle melllhJ·nno":t e lA <:ucces..ivn d t visione retrograda t! ello ~lt·ill­ ,guneuto colle forhid fìnn nll'uretra normale. Il vnnla;_r,!liO dt f{lh~~to metn.ln di cateteri~tllO retrogrado !'ta qpecialmente


I 04H

RIVISTA

neii'AS8enza delle complicaz~nui che po;;son') <~eguire &·l 11na ferita della vescaca. P ..r contro que'~to metodo presenta duticollà tecnic .. rhe oou !"'incontrano nella cislolomia soprapubica ~ieccla• e ..~l) rachiede esaltrssm1e cognizioni anolomiche della regione l'd abi!J as.<~asl.enti; l'au~ore consiglia una piccola modiflcnzaone al metodo di Dellel, t.!d ,·, chr in luogo del wglio Lras,er.,ale 8emilunere col prolungare l'incisione esterna mediana <~i ven~a fino in vicananza clell'ano passando s ul raru del pPrineo. È indicato il distacco dr•ll'iotestino relto, come 1l primo metodo, quando in r eso dilacerazioni od altre ""'10111 traumatiche rlell'urelra clrwanh alla porzione membrano'~a l'uretrotomia eslerua é rimac;La '~enza ri'~ullato, ner IUali casi uon ~;i riesce a trovare l'estremita centrale, e flnalment~ è indicato in caso di falc:a c;trada.

Oontrlbuto ohtrurgioo alla Aatologia del cervello e del midollo aplnale • alle lealonl del cervello prodotte da oorpi ottu.L - (Ce:ntralblatt Jr'r Chir, N. t4, 1803).

KocHER. -

In questo importante lavoro il Kocher, ollreche trattare e~•n quell"autorilà ed esperienza che tutti gli l'icoooscono lo "'"" tomatologia e lo stud1o leor rco e chnico della commozwue e compressione cerebrale, con"<idera solto nuovi punt1 li vtsta la diugnos1 dì '{Uesle molall1e. E~li comincia col r1fet'tro un caso di commozione con &Rito mortale, il quale si ui'llingue t.la):tli »Itri sino ad ora O"'!!f!rvotJ, per febbre elevala od occeleramenlo del poi"'O P •Iella resptrazione. All'autopHia, falLa lre giorni dopo la morte, non si scoprirono c<'mplìcazioni con inreztone o llogoqr 111> allo prccola ferìta c.lel cai•O ~~o mpletamPule asettica. nt\ al pnlm one destro, cl1e durante la viltl fa<'eva per<'epire resp1rn bronchiale e rantoli crepitunli. Parimenti oon l'l consl.i1tarono focolai di contusrone nel cervello ed appar'irono pure .t ..t lullo illesi iJ ponte, 1l mit~ollo oblungalo ed il cer vellello, cn!'icch•'• non si poteva ammell~> re un'alterazione dei centri vaso -motori e respiratori del vago. All'incontro fur'ono ril <>·


CHIRURGICA

llnmetrO.!'I. piccoli slt·a,·a!H nel corpo t' a llo~ "~<>ai raw all'Ppendima del ventricolo laterale l!ini sl r o. lalerztlalla !'.lria cornea al livello della parete anter l'"lre .Jel ed anche nei lobi fr ontah al clioanz1 ùel corno antt-Anche la perle anteriore del tnlamo era lempeslllla namero~1 e piccoli punti ed anrlle rammollita. Kocht!r in qu~>.. te le"inni del cervf"llo la cauc;a della rebt•re cl a mantenne alla Rno alla morte e cluama in appog.f.!'IO di'Ila opmione il ri~ullato d1 alcuni !-perimenti Co~i Aronsobn lechfl trovarono che l'irr1t,azione .tella parte nwdtana del ~ str iato pr11vorn sirurameule un aumento di ll'mpera. _ , e Yarkwald fec~ r1marcare l'importanza dt>i lobi nwdii lilla fretJUPnza del111 respirationc. L'autore, a~pe ttanJ(I da .alHtre os~rvazìo111 lo con fe rma tiPi l'atti os$cr·vati, accenna ~ po"sib•IIIA d1 u11n eflicaca h:rapia dt f}Uesti disturbi dt tlroolo •• di r eSJliro dipendenti dal cervello. Forse elle I'U!>O ..U'antipirina e Jellu mor·fina, i quali mPzzi "econdo Golllieb ...no rnar·t'ala influenza sulla febhre provnrata da la punllln del cer vello, polrehbt'rO anche 10 cust consinull tornare

a&fh. K,rli pa~'R iu seguito a trallare della Leor ta della comma-

lione cerebrale, che vien detlnHu una conlu•ione di piccoli~· lime parli della so<,~Lanza cerebrale estecoa ~u di una grande l'elione r·el trasporto dt unn so~la n:za dell'interno dPI parenebima cerebrale medesimo, e coll'int.erm~zzo del liquore eerebr n-spinale. Un ca!>O come il ~no radescritt.o, che slalra i limiti della commozione e elella conlus•one, lascia pr t-cisare i punti nei f!U8h il Lraumu ha dalo occal'ione a sposlamenti tlaeerazioni cle,:di elernenli cer ebr·ali. Gli esperimenti di Daret, il lJUule, mediante una brufca miezionc di liquido anche !.a Picrola f!ua nlilil, produ~se commozione cere!:lrale, hanno ~stratrt l'imporlunza rhe Ila il liquido cer1•br·o- spinale ..U. trasmtss•one 111tracranica dl'll'urlo e della pres<>tone Pei'ò •tue ..la trasrniSlSione da solo non hasla a ~piegarci Cilf'lle commozioni cerebt·Aii nelle f!U ali, <'O me nel caso di Koeller, vcng(lno te;.e parli ciel cervello che "Ì soltrag~ono al· l"1110ne del lif!Uido, come lo sll'alo corticale degli eru1sfer i, .dove il licJuido <~i lro,·a l'itiotlo ad uno slrtttQ soltili..suuo


IU:JO

111\'ISTA

Qui bi~ogna pcn...are alla trasmi~--ione della pre,...!>ione per mezzo della ste<>sa sosltm:z.a cerebrale. CIII' lu mas'-a ùel cervt>llo aw,..ca come rondutto1·t> t! ~iA dimostralo dalla e<opiO~IOOt! ciel croniu nelle fP1·ite cl'arma da ruoco proclolte dai n;;ovi proiettili Altre pro' e 11 1duco l'Aulure valendo"i tlogli e"perimenli di Ferrari. Per 1111e~to e~periruento :-i set'VI dt uu rt·amo ripteno in parte eli a:e· Ialina. 111 parte eli ~ostauztl cerehrale, lll cui fUI '(IIIO i11lr • dotti an punti tllver~i tubetti capillari ripieni di hquitln col(•· roto e vetrini copr1o,:tgelli. Questi os.tgl!tll veni,·ano !'Co!'-.i e r<Jtti dAlla caduta sul cranio di una pnlla d1 t'ert'l) di Il libt.J·" eia vnr1e olte:tze Qu1-1 ;'ICCoh op-gt>tlt <>1 ch"per·ci~vnnr• 11011 :-olo vcrc:o la volla cal'ehraiP mo unclw allu bac:e. S L'f•n~tal(l poi che questo effottll ~ ~ mmllfeslava ~oltanlo •luamlo il cran1o era pieno complt>lamenl~, e l'etfello mancava c:e era ln~cialo uno strato (l'arta tra le os~a e la sostanzE• introdotta. l tubetti capitlart l:>i rran~e,ano piu raramente dea \elrilll, e que"t1 ultima si rompevano bOilanto 11uando non d1sta,ano pm da ~ m. m. dalla parete utternA del cranio . 111 ogni caso :;:i è ollenulo un ri"ultalo po.. ltivn e !'-t è cou... tatato che i ''elrini sa rompevano non :;olo nella d1rt!ZIOile <M trauma ma nuclw in threz•on" opposta, re::-tendo piu nuuu • ro"i 1 frarumenti ora~inali!'i uel primo moJo. "'~ocher trae ùa ciò la conclusione c:e..cuente: • '-e un lrflUil18 colpisce ùirellamente ht par~to tlel cranio. si .. ,iluppa uullhNI&lamenle uel contenuto ciel cranio una rona che u;.:-i>'ce ùall'inlerno all'e..terno. Que..ta forza pl'oveniente •lallo svilupuo della pre~!IIOIIe tdt'O!'Ilalica , agt•ndo tanto 111 dll'eziruae del trauma come sopra altri punti del contPnuto 11ella ra\'ttà cratw'e, !Ila in dirl•llo rapporto colla forza del trauma eJ 10 rapporto inver"o collo spe~><core delle pareti del eraIliO. Sullu qualità della le11ione o contu<:iont> che "Ì c:uppon· ,:ooo """'~nuLe nel cervello le ricercLf' ùi Schmans !iopra la commClzione spinale ci forni"cono •Juolche tndtcu<:ione. • Le Obre nel'vee v ~ngono annientate senza chu dapprincipio <>i pos:,a <iimo~lrare aslolof(icamente ti di~orùine in esc:e a' wnuto, e soltento la liUCCe"siva frazione " degenera2iooe clt•l cihndra~l>~ e la moòifìcazione .Ielle ftbre nervee con o selii.B


l lllltUIHoiC.\

l i):) l

di rtunmolltmf!nto o d1 cirnll·izznzionc nello so ... Luuw llft,mt~ro ci runuo 8\'\f>rlih dell'avvenuto te-.ion•• dl'llfl so·

ner vea. Parimenti ~IOVI'ri• •tui r1cordRr•' Il rcpt•rto , Il qual1• trovi, delle <'E'li ula gau~liuri calr illcate cervello nel l uogo ùovc> !<i era11o fatto fenditure ed aiTos· ti .tella cavttà cranica, le •tutti! cellule costnntemt>nte :ml'l'u~oorhlevano al puut" del l'avveuula le~ionr. lr·aumaltc:u. Pas..~ndo a tr allal't' tll•lla dJU1!IIO!'<J, ~mtomatologia e t•orJU

com pressione cerebrale, fu notarE' ùuppr•ma che ru~lla ftnoma piu frequente. ed anche più iUlf•ortantt• dal puuto di clrnico cl•irur~tco. eme fU~IIa !Jrl' lollll ciAII'urterJt• memedia, 1 O(Jh renou1e11i carutteristici. cillé il rallentameolo dtll polsn e dt•l rt'"!JirO, fenomeni ~'~•~' si allribui,..corto ad ••nn 1rr·1tuzione del ct>nlro del 'allO •· del midollo oblunplo, po'-',.Ono manrare del tutto. Un casi) della t·huicn d1 Ko•·her, in cui, per l'flssenzn d~i IUddetti ft'nomem, urronuam• ·nle )'ii ·· ra e~cfu ..a In pre..s.,.nza di ematc.ma della o1·u menzionnla urteria e perciò ru Ollles!<& Ja trepanaz1o11e, dimo..tra l'imporlunzn "'omtoa di (IU""lO

tatto. D' occor.Jo con .\•lnmkiewilz noli• l'aulor•· lu poc:l'liiJìlita ebe la •·omprC's«ione falla •in uno '-'lruva.oo rnoniugeo ~i ilDilli allu man•f,."l8ZIOIIP. tli fenomen1 paralit1c1 od it•rttuloi'Ì ÙK:ah conlrolalerali, (tuindi i !'iutomi di erniplel-!10 o convultiooi o conlrnlture luterali. Percio dohb•a•oo ritenere cbe da •tue~ti sintomi, umme~~ che 111 prePodenza SI "lfl ron'llalalo il uolo libero intervallo fra il trauma dd capo e J'in.sòrger•• Òei prilflÌ C:ÌOtOilli d1 I'Olrl[lrl'»fliOilP, Ri debbO fnr diagno~i d1 comprec:tc:tiOn•· cerebrale anche mancnn•lo il ralleotam ..nlo del polc:n e Ilei rec:tpiro. La teor to tli KocJ•e•· "'ullu pressione cerebrale, volendola lpprflzzare dal punto di vic:La t.corit·o, l"larebbe in un punto di mezzo tra 'Jnelle ti• Rcrgm onn o d1 Adomkre\\ 1tz C11me per la t•otnrnozione il Kochet• fa cornparlet·1pare alla genesi della com JJressJOne.. Il liquido cerebro spina l~:~ il quel~ J)f':!ro nou sarebbe assolutamente lrl•lisp••nsabile. Come hanun dunosll•ato gli e.;pcrilllentJ t11 Deuchrr, un Ùll!Cepolo


RIHST.\

d1 Kocher, la c'umprc~"'IOntJ cerebs·ale puo e~trin l:ecar ..i Jor.o clw ti liquor c·erebro -;piOale s1 ò evacullltl c·omplelAruente. L'uut.or c, tl'accortlo col Berfrmann, ~piega la •lislurbata funz1ono cerebr ale roll' osLacolo alla c·ircola:ziooe e ~r·c1o ritiene che una lim1tazwne di ~puzio entro il cra11in abbia por effetto un svuol.amenlO tlel vasi sangu1gm inlracercbrali, ~pecialmente delle vene a •·on cio vengano spremuti am·be i condolli JinCalic1. Il j.trado del clislurbo rircollltorio, che cresce col grado della limil.azione dello spazio. ben si ricopm-ce chnicamenle ne1 diver~ì slaru dt!l quallro sintornatico do1la compressione cioè stadio d,•lla compen~az sone completa, iucomplela ed abolila KLJ:.~1M. -

Anatolllla • terapia delle fratture della ro-

tul&. - (CentraiiJlaU fiu· Clu rury., ~. 2:,, JH93).

L' autopsia di un ind1 vuluo morhl p~r un 804 •:Sl>o d1 oielirium l1•emens e che aveva 'ef.,rnalakl una rratlura clelia r·otula dcedc a const.ul.are 1 qeguenli imporLanli falli: t• Rotula òivisa lraRversalmenle per melA, in modo r.hf· il margino ~uperio re ed inferiore ciel tendine del quad•·•ciplle parirnente rotto s1 ernno ripiegati all'intorno coprendo lo due l·\Upel'lkl d1 frullura dei due rramrnenl1 . Questa lnlrn· positJone di les~ut.o lenilineo ci spiegn ìl porrh~ CO~' I RIHb~o vione a mancare lo r iunione os,.ea .telln frattura. 2' T ra i due frammenti ~~ ~ Lrovalo un coagulo &odo o spesRo. QuesLo coagulo nel cor~(l d••lla ((Uar·i~ione è soslHuilo dH tessuto uniti vn rhe ~<i inlromett" Ono n c•ohnare con un ponte fibrOMO lo spazio Ira i tlue f1-ammenli. a• Il rece~so superiorf> della Rinovialc mosLra alla !'IU8 smnru1la una perforazione del d1amelrn di ci•·ca un centimetro lru 11 vast.o e~terno e la pellE-, come pure tra il vo~ll) interno e l'osso SI trovt'l uo ~~·o:-::to e01eloma eslcndenlelll fino alla rnelt\ della coRein e cht• in es!'la in\'adeva 11 pophte. l...'1mpos·tauzu della perforazione della cap!otula 6 da ricer,cars• spoc1ahnenlt' nella rorm~tztone eh un ematorna ìn-


nella wftuenza dannosa c hj:) questo ematoma

•1i..!!lta sulla nutr1zione della mU!'If'Oiatura o deUe parlt molli on è la di8"lns i dei frammenti che Log-lie la funziona lttù

411f'arto ma be n ~i l'a trofia del quadr1cipilt> e quesla •· pr ''" "· ella dall'ostacolo alla c•rcolaz10ne ~an~uign a e llnfalira. t>tl favorita decisamente rlallll pres<:ion~ clell'emaloma, menlrt! llltra parte prolraendo!'li a lungo f'o me sempre sucrede Il rlutorbimenlo dello slravaRo snngu1gno <~i formanc1 in et<"O• dtl processi regress iv1 rhe hanno per risultato finale la trail)rtllllzifme in tes <~u lo unitivo a fib r o> sl1pate, e questo tesIIID alla sua v olla é cau<~a di retr azioue colla conf'e~uenle Umilaz1one 01 mO\'lrnenlrl. Del euesposlo r isulta 1'11e d com pilo pr incipale della l~: t·a· pasta IIPila sollecita r•irnozJOII~-' dello stravac:o "Rngutgno e ael combattere ••ner~ncamente la mmacc1anle alroHa u\uICOiare. Si sodd1<~fa a q ue<~le rlue indicaziOni col ma~... a~;:rio .. eolla compress iOne rnelodic-a

I.CaE. - Rb1lltat1 del tlrt d ' istruzione per gll uf1lolall aedlol e ..guitl tu Spaud&u, 11 2 aprlle 1882. (C~ntralblltl fiìr CMru r'). 1 :S. "• l'-!J3).

Oue!lli liri d'istruzione fut•ono èc;e~oruiti pt!t' iniz•alt\'8 del llnerale medico dott. ColPr rol pr mctpale scopo dr uno <~lu· dio compuralivo dell'azione dm due fucili cioè il fucile mo•lello 8M con pt•oieltilll rl\·e<>Lilo d'accitliO ciel calibt•<> oh :-,9 m m. t il fuctle 1 i l/Xi con proiettile di pin11100 duro non r t,·eelito di t 1 m m. n proretltle dol pr imo ha una veli· ·ibt initta!e di tj2\) ru .. dr! c;econdt) snllanlo di r ;:) m Rtaultt) da quoslo <~nt'rimeul•• che. u<~anòn di bet·sastli unu.h 001 hU0\'0 fucile n :)() IO dt Hsl80lll <:i Otl6116\'ll 811CMa eresplosivo; l j UGStO però era alf{U8Dt0 piu debole di I]Uello PI'O•oeatr, dal fucile di vecchi" m• lt>llo. d Cos~, sparando con que~l'ullirno coutro Uni\ cas,.~lta piena i atnaùo cotto, !<t ebbe In scoppio rnnlpleln del re<'ipienle,

.-uo reuo


1o:; i

KIVISlA

meutru roJ rucil., nuOYCI saltò \'IO 80llanto 11 coperchio. ln egual mo•lo :-i compor t11rono "Culolo· di lall3 p1enc ' • acttua o conlE>nenti "0"'"elle pll'ne 1h creta um•da. e ~~ lro\ò che co• pro1etlill a piccolo r·{llibt·o Il foro ù'••ntrAlu e .rul'rita erano piccoli, flll'incoutro 11 canalt> fallo nella ct•eta f;i allar· ~ ,.a nel me;~;zo ma Yer,..., r u:;cita di nuovo si rc:::tring..,·a. In llll cubo di creta t'enza ca~ ...eua Il PI'Oietlllé modello sa Ai em fatto un canale Ji 6 cent. r di Jiametro, rnenh-e L~ [falloUola di 11 m. sptH'paglia,·a tutta la 1naterJU :\10110 clirnoslraliVO fu Il para~ooe COli due VC1-1Cidli~ dj maiale p1eue d'aequo; do l prnielld~ i l /8~ la ye;.;ctr.a •··sto totaJmente lacerato. rnentre per l'altra lo laeerazione -<i lim•lò al luoao di pa~sag~io del proi~>llile modello s~. l polmoni pCI' lulli e due i proiettili O 50 10. rli rJis ltHll8 "'ubi rouo dfell1 e!'plos1v1 cou apertura d'u"cilo tli :12:~" per l'antico proielttle " !>Olo tli IO: 15 per il nuovo. Un os"o tubular•· colptlo dal nuovo proiettile 111'11' epifi.;i nporlu un l'oro ('On -..cheg~ie, .tal ''ecchio proiettile :-ubl J'OZÌOIIP espiOSIVfl. Un cranio d t bue, JH't vo del <·er,•elln, colpilo .tu pt•nit•ttile modello 88 non scoppiò, all' mcunlro lo ~coppto ';l ,. \'e riti· calo in uu crauio di cavallo rontenent.~ il cervello. Il capitano Ueykin:t c:he lenna una conferenza in 'lu~ti 11perim nti c:o~lJene che 1 r1sultah ottenuti colla caricn ri· dotta secondo ti proces~o di Hyer no11 ~ieno propriam,..nto cooror·mi a nu~ur11. Carl.omente non lo ..nuo, m!l -.e no11 "'' vuole• r111unctare a jZu èSJ ~rimenlt c be corrisponrlano o grnndt thstunzc, uon ~i puo d1spensar»i dall'adottare le eMi elle mlollc. \nehe da.ll'autnrc, il quale in 'lue,oti ulltmi ;{O anm ecocj::ui e"f'ertmeoti di liro per il corr;n d'istruz1ont• clnt tnadici assistenti, furono odotlate ltl cariche t•idotle per le ùislonze tl1 oltre 2lt0 m. Certamente i pezzi ùi cadave ri appesi r.he si usarono per ·l~> ec:pertenze non riprodueevano le condi.tioni del corpo uotnno ' 'ent<' 111 IJUèsto t>Sporimento s1 ottennero sullo epifisi a :!00 m. di rlislunza furile a foro nello, rna r'(Ue~to non s1 o...set·nì


Cli iHURidC\

11) 1j:)

mai neUu dialì~i. che sempre mos lt·a,·ono uno schl:'gC!'iamènto ptU o meno esteso aoche a 1800 m. Pero (• da notarsi che le più grandi scheggia erano tenute m. sito dal periostio, mentre le piccole sclu.~gg1e ver"o D foro d'm•c1ta arano con.pll\latnenle libere. Ma non ostante questo ~cheggiamenlt> al foro d'uscita dell'osso il canale proluoaandosi nelle parl1 molli era .;tretto e a pareti liscia, le echegg1e g1acevano 1mmediatamento sull'osso e non et·ano affatto "mosse. WAG~Ll\.- Contributo allo atacUo dell'azione del prolet~

U11 41 plooolo o&Ubro. -

(Cent rallJ. fbr Chi,., N. 8

fk!JIJ).

L'aulor .. ùescri"e 37 casi di fertle d'arma da fuoco prodotto •la fucile Mannlicher di 8 mm. e da lui osser vati in Pr~em~ si. Sembra che in quello sia stata adoperala la vecchia polvere nerA ma il referente non lo dice. In 32 casi la Cllrica Cu di cartucct! a pallottola ed in tre di "olt· cartucce da tllerciz io e per due casi si é in dubbio sulla quaJilà della carJ'!S. Rio;ulta che ~ull~ le IO ferile della ~esla, due delle tre ferita ùel pello ed una delle Hl lesioni Addominali tìnlrono colla morte, mentre le rer1le della l'accia e tutta le diCUtnMve rerile degh arti terminarono f~licemenle. ~elle tt•e ferile rro tolle da cartucce a sal vtt, il cui proaeltile c rappre!renlalo da carl.u Cl)mpressa, mancò sempre il fot•o d'uscita Nel cana le delle rerile sta vano i frAmmenti del tu. raeciolo di carLa sminuzzato ed aderivano con una C!:!rla rona alle parti molli. Uno di quei tre feriti rnori per tetano. S elle fetil~ dt!l cranio. tutte immediatamente mortali pe1· suicidi, la bocca della canna e •·a 10empre stata applicatu COntro il piano del pavimt>nto dt>lltt bocca comp1·eso ll•a il mascellare inferiora e rosso joide. A. parata dt ciL•costallZe esse mos trArono distruzioni sempr·p in mìnor grado di quelle Pl'odolle 10 tempi anterion del proietto Wet·odl di LI mrn. Infatti, quando era adoperal~ a scopo di suicidio il fucile Werndl, uoa notevole porzione della volla cranica andava Ptrduta e spesso anche una perle di cer·vello venlv,J lan-


RI\'IST\

c•aLa a rlistanza ; non rimaneva mai uno tlegh

t!mi!'ft;~t•i

in·

latlì

Colle rerilll del cranio per meuo dd fuctle tnocierno mvec" rtmanevano notevoli porzioni di cer·vello IDiallo e lo :-;che..,· giumonlo dPI cranio et·a molto meno e~leso, anzi si pnleva vedere benissimo un t•otonùo foro ù'u;;cilu che in un caso prt>!"entava alla tavola vitrea eollanto il diamelt'O dt !l mm Appunto in (UP.... IO ca..o ~l polevu "COrgere in tutttt la '"U8 larsrhozza un ''t•ro "anale nella "O~Iànza ùel cer\·ello. Anche ti fot·o d'u.scila uelle ossa ern ìn merlia dellu grande~za un fiorino, o nPIIP parti molli raggiungeva oppena un centimetro La pre•sione cavitarm chu si f.> ~emprt> vertficula '<t a<.'cu..ava rolla rormazion~ oh numerm-e P•l ta"lese lt>ndt· lure o diasla'll ili <>uture chP e rano l·· prevalenti. ed in HM con f1·allura dell'o<>'<a della fAccra dt!ll.aoll dal canale dell.. f• r1te, non escJu<~o 1l mascellaro !!Uperiot•e. Dt·lln due fet·ite dE.'lln faccia cau~ate da mancato t-ouicidio l'una mol::lrava un foro d'u~cita &"!'lUi lar~o alla cui oriS!ine devono aver avuto perle anche i gas della polvere. Una delle fer ile torac•~'ht•, in cu1 per uoa perdita di sostun1a a solco ulle parett del ruoro et·ano !'llati arwr li il venlricolo e l'orecchit>ltR tleslrH, ru subito !legniln. do morte. la ~<econda poi guart 10 7 gu;rui, auz1 l'rndividuo tlopo 2fl giornt rH•nlrA al o·orpt) abile al m1h· tu re ""Cr\'IZÌO. eppur~ egh 8 \'eva ripor talO ll :W p&!'l!'li di dil!l80Z8 una ferila peo~tranle oli' np1ce del pohnoue de ... tro; cun foro d'entrata al dorso tre d1la trasver<>t a destra f' 81· l'infuori dell'apofisi spinosA della terza vei'Lebra dorsal<', e con foro J'usc1ta largo uo dito sopra la tnel8 della clavicrJia dec;trA. ~e segui pneumotoract•. abbondanh <>put• d1 coa~uli sanguigni per tre lltOrni. Al -;• gtorno tanto il rn1 o d'enlralR clw d'pscila erauo cicalr iztali pel' prima mttmlione.

La fer ita del basso ventr e clte ebbe esito letale (!'luiculio) fl•ce couslataro efi~lli di presRione idra ulica alla milza. lntet·e><"anli sono i tlue nltrt C&!-1 che non let·mmnrono colln

morlP. l n uno Il proiettile e n l t'li tn "'pra ti legament(J (li Fttlloppio ed II'<Cilo uel mezzo delle due natiche non 8\'tl\'1:1 le~o, !'econdo lulte le apparen1.e, né l'inl<>~ttnn Ili'• te os-.A dalla pelvi, pr·e~t·nlrtva pero un foro d'uscita !{ronùe ad un-


CUlllU 1\GH:A

10()7

con lesione dell'arteria ihaca ester·na; 'JUello fer1ta la lòc:iaro ciralr·ice visibile ma la lesione Pbb<~ per conseguenza una lrombo .. i e garu;reua gamba cor1'i'-pontlenl~, c·he re!'!~ nece~saria l'amputadella r o'!cia nella sua parte mediana e poi una riam•llklme con osilo di guarì~otione completa. ·••rariiCII~e uell'dllro ca-.o ,J, ferita odduminale con usìlo felice ...,..,,... .. _,,, in duobio se fosse !Ila lo leso rl pt!l'ltoneo e l'iateIn IJUel caso il foro d'uscita Alla pelle non ave"a che am. di d1ornetro, ma nelle must·ulature sottoposte er ano ~'1ilf'ret:uali' etfell1 e~plo~l\'t. Per una grav,.. emorragia rnanire~i in •tuello regume nell' ulltmo decorso fu n~>cessal'io tp~eeare lo pelle e Lamponare la cavitit che sotlo ~i era ror_.. ~rranda come due volle il pugno d'un adulto ed 11ra t tdr coaguh e di brandellt muscolart. lloa rneuo interessun i <;Ono i due casi di fratturo dell'o-..o in ~ef.(ui lo a mancato c;uicidin, specialmente per il di-.o esito della r ura aLtualR Jlel primo t'tiSO fa St>guito ii pl'imarto svuotamenlO dellP -.ggie e in seguito ru neressarifl la rimozione ripetuta dt ._menti o~<~ei e quindi una op<!rnztone J1 p'-euùoarlro•n, e ti àbe p1•r definitivo risulhlo, dopo cura lungamente pro- . , una pst~udoo r trosi u col'lt lego menti con occot·ciumento •omero dr 9 centunetl'i. Nel !'econdo ca<~o, in cu1 lastaudo l'IliO si aveva come la -<en ...az1one dì tanl•· noc1 10 un !'-BCCo, ll cura ru llrnilala a cat·cinr fu•1ri con irrit.(azioni di subii- . , le sebeggie libere ed il det1·ito o<~seo e 11urndi o medi . . . all'jo ioCormtO, clopo rh rh e '~l fece S6KUire Ull LraltaIDto\o del tutto aspatlanle. Anclte rn tfue to caso fu spesso Jloesaario p raticare del e contrap~rlure per dar e!'it.o al ,._ La cura ru as!'4lt faticosa, ma le os~a ader1r?no con itr&e inspe'l!ltmento, e rlopo l90 giot·ni di doA"enzal'tndivrduo Il pow. lic.. n<t:iare con un bracc1o ancora abbaslanzu utile e IGlo con una lirutlala ruobilrl.tl Jell'arltcolaztone .lei gomito l \IIUo cw in una r~rita ripot·Lata a minuna dl.. tanza. Una Jeri&a dellu parti molli dell'avambraccio ed una rel'ila siri- · della cosctt rtportala alla dt~tauza tlt iOO pafl'<i guaJ'Irono con moJeralu suppuraztone rn i J grorm. Tutte le ~enza qua.sr

JIIIa


lllq~J

\

mulilaztOIII prodolle~i alle d:ta delle mani a picf'ole tli .. tante guar1rono, e quac:;i tulle •·nn cura e«dusl\·amenttj cons~:r­ vall\8 . In ogni caso l'autore o~>~OJ'vo l'elfello espi09l\'O ~~ colpi

vicini meuo pronuocìalo dì IJU&IIo che si O""erva va una volla, lo che ~~~ da motivo di con.,i~:liare che il lrattnmento conservati \'O deliè modern" ftlrtle d'ar ma da fuoco .-ia ..,pjntr) fino a~l1 t>"LI·emi limih del po~~ibile. Prof. ALUEIIT. -

AohlllocUnia. - ( W ien. metl. Pn~.çe " /iir Schu,•izer ;ler-'te. ~ t 1'~93)

Co rr"SflOlltlM~- Blall

Il prof. Allwrt indica con •tuesto notne un gruppo th "ID· tom che nt·~li ulllnu anni glt è accuduto tl1 u!<'~OI'V&rc 111 ~el C8!"i. L'msHlmt• di IJUec:;lt <>inlumì cousLc:te in fJUe ...to che l'andare e lo c:;lat•o t\ re.,.o in"opporlabile da atroci duloJ·i, 1nentra nelln poo:iziiJne asc:;isa e coricat.a ogni dolore 1-'VAntsce. Il dolot•e lo "'•'nlitn preciMmente alla inc:;f'rzione del tencline rl' Achille. Qu1,.i riscontru"ì an eh t> un sìnto1no ohieltl\ o, ciné una p1cct la tumer~z1ooe. cht> fa r lmpres"'.one come -.e •« IO· t'erzione dPI tendine di .\ch1llo fu:.se tn::ro~!"&la , la lurnefuzwne mo tra d'avere tu stes•u clu r ezza del toudml:' ed '-'poco sensibnc• ~tlla pressione. TAlora sembro come >1•• anche l os..<.O presentasse un piccoln l'lgonfiamcnto bilotl!rale. l clolori tSono straordllla.riarncnlP tcnac1, non nsla.nte i ba~ni cnl•h. !{!i tmpacchi fro<lJt. le pennc•llalltr·e c'~" lìntura di ioJo, lll fl'izioni con unguento mPrcuriale. L'anamne~i fa e~cl ule re qualunque cauc:11 violenta. Fcco un e~empio tii JUI'"'l'i mnlattia. Una guar li11 di finanza di :l2 anni qualtro 811111 prima ero ~Lato nOiilto ùa dolori rèurnutic1 ~ul dot·so. Due anni indi~>tro aveva avutn una inllamrnozione nell'articolazione metatai'SO·falaugPn del Jito gl'u!'>'Hl del ptede de"tro; 1 dolori ~rano compar~1 Jentnruente. 11011 furono ma1 molto VIOicnh. rre mesi dopo Il ce"~atione di que~l8 lllfi81lllll8Zl0118 fu prC!>U da dolo1·i alla lu<.erztone ciel lendme di Acbille di que ... to lato e in rari tempo compal•vr anche una tumefazione dell'osso dt•l calcagno n..:llo stesso luog-o. Il malato cJovelto prendet'e un con~edo e r,,ce


CIIIRLRI.ICA

to:;n

a Ba tlen. Cìil non ostunte 1 dolor i contiouar1mo. orma non conliano nulla di anormale. L'esame dirno!'<tra manifesto ~onfiore Jel calca~:no pr c«so la in::::erzi one tit>l d! Achille, il gonflor ... c Appena :;en"tbtle alla pre~­ MOne, la pelli?' palhJa. L'A. non lro'u che •ruo:::to male sia lltalo mai d•lSr'rttlo. La et'llulile peritendinoAa del tcnrlìne 111 AchOie descratta nel l 8R3 dal Rnn1al e nel ISSi tlul Virllliaon non .., accorda cnn rrue..;ta forma mnrbo«a e la nl) meno la rollura parztale dclten,ltne rl' Achille citata rlal Ptlha. l casi m cui ec;iste un dolor e del tendìne di AchiiiP msiemE> eol piede pialto non c:ono la comprender"' rra que,.ti lhl'l\IC~

RtCBAIWsON. Qua.ttro nefreotomle oon esito 41p&rlglone T/tP Uo hn .\1 drcn rn1l .\ur(Jical Ju"rnal, aprile 18!1:1).

iò M. 13. d1 :!5 unnt. Ulldict IHIJII o r "011Q ,.bl>t• uu ~ouo fi. RDIOI!Cl al ~orntlo. <'he CH'alt·izzh cn1 a .et·euz.- All'O""O Hpparteneva nù una famidin dì tisici Nei u1arzo L'~9:? fu prP"U da violenti dolori 111 flan co destt·n, m~lln re~ione r ena le tlove hen presto comparve un !!Onflore. <'hl <>i diffu"e u lutlo l'aùd•'mè

cliwenuto sen~ibtlt<>" mC\. Fmo a ll'srmle di •lue,..ranno 1'111fermo e .,\at11 ptù o meno eolf... r•·nl(>, ha avuto rlolor t ncult all' •p1Jcondri11 fle~t ro ad ogni flrorzo rorpot·~o. ù "laltt ubbli~~< ta a spandct· ac•!U& ogni orn dt n n\le l' di çoorno. ,. pallida t>d PmHctala, nnn Offra "tlllomi morhosl 1lu i ialo del polmnnt• e dei cuore, l'orina 1\ di color not•malc, del peso <~pecifìro !lt 1016. t• t•onliene dall't alr~ p. 100 d'alhurolfla, pu .. disriolto od 8$1f.!lomeralo, IDlltl"e epileliali L'adtlmne non i! disteso, e nell'ipocondrio dAalro vi i• un tumore dt•l vohllltP ds '"' pu ..wo, rnohile e tpo.. &ahile m ~opra t: l 111 ùenlro. Il r: ago<>to l'autore e!"egui un'incisione dt G polhci all'esterno del r utto ndrlom t n~tle di d••!<L1'"8 l:tllra, or so la linea senulunare, e nella flO!'II7.tOIIe uot•tuolt~ lrovn un r cnP mobile, irre~olare. ~ngro~c:ato, copPrln dnJ pur tluneo t' dnJ colon •seen,lente r llo'lttalo. l twi..o il i•Urìloueo nli'Pl"lerno tiel margine del colon, fu c:co•)erlo il r e m~. e!'lci!lo co11 molla faci-


1060

RI\"JST.o\

Uta ta~llando l'urelere Cru due legature ad un poll1ce C:a!l'organo, e lep;andonu separatamente i va~i, che la~hali non ssnguin..rono. Fu quiod1 irr1~ato ed asciugato con garza ster ilizzata l'ad· dome nelle vicmanze del r ene aspor tato, l'uretere la!lcu\tt) ru "Uturalo nell'an~olo della feril3, laseiandovi per drenaf!gio una listerella di garza sterilizzata che giungeva fino al luo~o antecedentemente OI'Cupato dal renP. Le pareti addominali furono unite con punti alterni di argento e d1 seta. Durante l'operazione l'autore passò la mauo s ul •·ene sini-.tt·o. che lro,•6 normale in forroa e volume; tutta l'opera· z1one durò 20 minuti, il r ene esci"o era P''r meta occupato da un a"-C8!4l'IO r.omunicante ron l'uretere. ~el di sagueute l'ammalata cttli!'e (j211 ~rammi ol'orin11, la temperaturu sali a 38°,:1 mn proRto divenne normale e l ,ziorni dopo l'opPrazione. "i r1mosse il drenagg•o, 1'111ferma era apirellico, le iote<~tina funzionavano reJ.rolarmente, jlllodi al 7o grorno ~i tolsero i punti, e l'emis"ione delle or ine nelle Zi ore ascese a gramau 1500. :~o gior·ni dopo l'operazron•• l'inferma usci daU'o!"pedale compl~tam~nte rruarita; ma le orint~ avevono ancora truccio di pus e d'albumina. cellule epiteliali in degunet·azìone g rl\"Sa. Il •·ene estu·pato era lubercoloso :!" Sarah D. d'anm 31, da 5 anni conserulivi el sel·ondo parto ha dolori ~pa 'lmodici nella regione renale "im... tra irradiunl1si all'ingume ed alla coscia, che durano un gi01·no o due, e si rinnovano ogni 6 ~elliman e. Tre ann1 sono, per uno •li que~ Li O"OO~si doloroc;i ricoverò all'ospedale. fu r in· "enuto un a <~ces~o dal rene, che fu aperlo, e ne rimase una fiF-tola lombare, dalla •1uale venne fuor r orina mista a ru~. Dopo queiJ'opet·ozione stelle relativamente b me, ed alt••se ai "'Uoi hwot••, ma da tre me~i è debole, dimogr·ata, eri ha rrequeoli bri\'idi. L'E'seme fiE:ico mostra una donna deperita, anemica t•on temperatura di :l,S•,s, polso 82, con un tumore nPUa re,none lombare siuistru della grandezza di una testa di feto. l.>en defimto a ll'tu bas!>o, lllùetlnito 10 alto, con percussione ottu@8 che "i rivelA anch.. all'in$ruine smi~<trt'. Le orine acide, h


l CIli l uormale, hnnno un pe!'o <>pec.;~lico ,(j 10~8, danno trat•cie o;anguo, epiloli ~quomo!'i, eccessi di urati e Ne' polmoni o ru•l cuor o nu lle dì anor male. Ju eseguitn una lunga m cisionu nello hnea qemilunar.. ,_....,m. es teso lino al mar·ginc r.o~tnle, e.l aperto rl peri~i rin,·enne una massa o,f,~rcntu elle riempiva tutto fal lo Jalle inlestinll cht• u.wrivauo in ba~so, e cbe separnle, fu:-ono rCl\pinte e tenuto ver-.o la hnea rrlc~na. Il tumore conteneva mollo SAccorcio dir elt.o in tuLti i •nsi, le più oslremo tlelle qual i ponotnwauo nel mesenter•to del colon di!';renth ute, o raggiun ~e, anu H t orpo delle verMbre. Al centro dt que~la IDU!'"!'t& inllammalorìa era il rt>ne • .Del quale penetrav'* ti ~etto li"toloso che per lauto tempo ...,,wu•u'~ e

. . rimasto aper·to. Fu con molta clifficolhì enucleato il r-ene, fu r iempito la ca~tit che OP. rr~ullava con gart.a, fur ono leguli con seta 1 YUi renali, l'urelero fn le,:tato, cauler it.;.:a lo e lasciato nell'ldèomc, fu fal!Jl un· incisione Ji un pollice e mezzo attra"tt'80 il vecchio suno fistolo~o nel fianco ~inistro, per In quale ~<i fece U!';Cire un gro9~o tubo da drenag,:tro che si ~vn presso 11 ml'~P.IIlP rio ciel c·ollln dio:;ceru.lenl e, dai•JUAiu per tuttr, il gior no t' lo nollP ~e,.tueute continuò un gemtzro tiero~>o; l' inrerrna toller!'t bene l'op••rationt• rlu~ non tlur o PIÙ di mezz'orli. Nel ~1orno sPguunlo l'ur ono ""UHJsl<i :ao ;;trammi d'ortna, aJ 3" h'ÌOrn(l VI fil 118U'IOH e gOlliiOt'U I)C•lJ'a,ldOIOP, mtl Jt) fO• fila si mantaneva a ...crutla, e <·OIIIind&\'1\ o granulare, ontle t11 ricoperta cott qnrza io lofonnica, le ,(eiezioni alvine ··omJII!'vero per la prima volla. DiAj'i tziornl dopo l'oper aziotw le orina e r•tmn acide. del ~o specifico Ili 10t2, con ll'accia d'albumina, muco, epilelii )lvimeutolii ma non cilrndr i. Per una -settimana uncora In ferita fu rnellicaw Lutti i &iorni, poi oe;ni due giorni; la 4'tl\'ilu · i riempi di granuln-

aiom, on1le l'u tollo 11 JrPnaggio Al H settembr e. 1 ~ giorni d()po l'allo operativo, l'infer ma • .sentiva bene, In l••mperatura er·u normnle, cominc1nva Ad l\Un~nt.ure in pe~o, l'emis rone dulle or10e ammonl&va a l~


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!P'ammi lr..ll ecl il (l OllObr•e USCI ,Jall'ospedul.s (.lcrfellamenl.e guurita . .1• Lucinda W clt :w unni aveva a,·uto ctu'lue llgft l uu ahorlo, la sorelln era rn01·ta di htber···olo~t e l •'llll per 10 auru a,·eva avuto nrc·".s"'i dt ù1spep~ia dul<~ro:;a, f'(lu tr "-anp-ulgni S~>nzn tos<:e, u a.l u~rct acct•:oso 1\\'UVtt notntn l'auuwnlo eli uua intume:<cenl.ll alla re:;rione ltunbare lo•<~ts·a. ,1\ · vertiltt gtil da 7 nnnt. N~>g-li ultimi 10 giot'tfi ' cio lo l l'l c: 111111 Alali violenti e fi'C' •IIH'Illt, A\'t!\'8 nvuto br·i\Jdt ed 11\'t•\n m mtlalo w1a nlt'un ta;~/.11 dc bile. Il tumore t! alla re:!i"nu lmnbnre si t>-.tendc \ 11 111 fl\lllll i fino all'ombelic•l, t.lieccn•ll'\'{1 con In re ...piruziou(', er·u clr rorUJa glubosa. tlolor oo:o n Ila pr • "'onc e.! ela.:ttieo. Il rene "'m:~lro llf)ll t•ra "0"'('\CII.al•lli"!, l:urcorrne UlU'<S8 UClll J>Ol C\11 t'·"CI' allontanala tlal fcgnln che nel1u po~Ldouo ~ent~-t·ubitale, gonfiando il retto ~~nn " ·•JIIO gaso<:n il tumnre !!l'H t'P."'PllllO Ìll !\Il ed Ili dìetrCl, l" MinA I'Onlcneva [lll'>, Cl'J) UIO t•pitdiuJi t' [lfJC'O sangul', ma l'tlrndt•l r•·nali Il 26 agn!'llù l'autor·e ~1'\?f.!lli una incisione di ~ pull11.:i ndlll 1im•a ~em slunare tlt ·lestru. l'omonlu ... j prl!"t'nlo, ,, fn re· !'IJlinto ver<~n lo liueu tllcolitmn: esploro i l r·one "iui-.lt'(' eh

lrovo normale, naeutre il ,J~->lrn era In!!I'O><-.alt•, c t'"l ·rtn da m• sowl ... "lratn t li ntlt·~inue e da una 1'610 di f.tl'"""e ,·un('. Il perilouuo fu illl'iso c:ul tumore e di:staccato ron le 11111. "i passo un grn><-.n lacctl• eli ... ~la ~ul pt!duncnln uwJtanle un af!'O dn uneuno~ma, e !St legò 111 ùue puul1, iudt ,..j ,.....!a· rono e l'i legat·uno i \'asi t·eual i. od il re11c "ennu t>"'Lrall(t con tutta In capsula surr·euole. A<~ciug-aln la fcritn con gflrl..tt :;lol'ilizzaln, l'aulm•r• mu il Jl6ritoneo r.on suturn continua a::li orli dellA f••t·ila, inlr·~· tluc:"e l .. lla gat-za tO•Iof,,rnut:a che funzionA"'" tla ,h·6na!r!!.IO n••lla ferita lino al fontlo, uni la fcrtla C(lll punti ~laccutt. u la prote'-"6 con garza e rn-.Cla. N~>lle ore pomeri•liau..- l'lllCerrna t>bbe un t.t'indo, ti 1oH) si fe~e debole, ìrras::olerc, llllermlll.. nle, la re,.;piraztmlll rA· pida e supE'rflciale, o perntl ru p1·opinato all'inCc•rmo l~>l cutli.l cnl co~'lac "·' un po' ùi digorlnle, ed alia -.era le condiJ.toui ~e­ nerali erano mighOr'nle e 11011 v'oru nausea.


CHIRURI:IC..\

1Uli~i

nou.. Jet !!7 ru Iran jUlliA, far<JilO eme..l'i 351J grammi ed t~lrtn dnrnani il p •1--o era ancor·a n·regolare un e aolo la r·e"pira:lion~ era a.ll'annn~a, toa mi!!lior•• il

soguentn, e l nllo ra fu che racevlt Ila dt·euaugio.

I'ÌIIl0~"8 buona i'&rlt- d11JIIl

29 a ..:osto Il miuhoram•·ntn •·••ntitJUB\8, la IJUanlilà d'co 7UIJ, era O"CUNt , acL·la, del pe9t> _..IIJIICilltco di 10:H, couleneva cilindri ~rnnulosì, cellule r~nnli, ed epitelio pavimento;:;o, il pol .. o er·n spe;:;so ittlet·mtla ~ctllldeva u ~tramrnt

Il 6 "•·ltembrr• furono rim .,. .. j i punti rli ~ulut-a. l' Il fu ll&ralln il resto dellu !!qrza •In •lr "neggin, il 2!1 ~dlembru 11Dfar,m A U'-C:Ì JSJI'O"p~ JttJu !;[!Il llllll f,t«CÌB l'idJominal~. Il lamore, secùntlo ti dott. \\'hilncy tl\'tl\'11 tutte lt:: appar,mle

di un adellòrua. 4• ~t is-.. M d t :13 anui, .ta uu Hrwn ~~ lugnava di tlt~pep ­

tia e \'Om1Lo rlualclw volta '>artgtl tl,\'tto, tll co'ltipaziouo Vtlnftale l'O li t>mi!'l'l ÌOIH:l di t'OCI S81l!!ll ll HIIOllla, C da due tnt~~~ 11'8 sog ~ella a tlt>li•IUÌ.

D l Lre! ~io t• tu 11 vovu lèf.!giera t'ehbt··· eon brl\·tdi. e l un dolore Alla r~g••Hlt' lombare destra. mn fesaro e d.-lJe Orine. come C(Uell(l del ~IlOr~ è tft'i pOJ!I\OUI aon faceva riJ ..vnt'è nulla tlt anor·tnalt.l. l~ra tieperila. cach<'l· lica, ron tJ()J"'o ft'e.Jueote, e rn l->~tr,l\u nulla meta !Oinì~tt·a dell'ud.toml3 uu lumor.. molle, ,·oluuwtoso, llulluanle, eo;tl3'lU dalla regtone lomllare ull'om belw,, •'t'li uo rilìe\'O al davanti cù:e di!'IC~n ava ti col m 8'"CI3uteutu. UnA sen-<ibilo ~lep t'<l"'­ lione u<:ist.entu al rli,;ollo dell'ombelico, r·q rri..,poodenl ••\'i deotemente alla pelvt del t•eoe. L'aulor·e .Jra~no<:ltcò tumore t!ul r'6lll' coulenent... h•(llitlo dr duhltia natul'a, prouabilrno>nle mah,.rnn, come dimo"tr•a vano le depPrtle conùit.ioni 1{ell('r llli. Il IS otlobri• l'autori' e~egui la !'lolita incisione ,·erlicale IUil!i linea semilunere de-;tra, r&!!lo(Ìuose il colon a~·:P.n­ dente il mesenlerio del 4[UlÙè copri\'a In m·!tà a oteriorù oealra dul lumort!, ,.'!paro le al~renz~. e C'Oli un'incisione ..ti\'iee il pdrlloueo nll'••"ter oo del eolon, vuotò il tu more con un lro 'lll8rli, e ne usci gr·an quanlilù di li•lui.to chta r·o e leg~erme11le t·oloralo, rinvenn e ttnR ~econda cislì piu pie-


10t1 i

RJ\1-.T.A

cola che parimeull ntolo, 1111du la ma-..,..a del tumorù SI t·iJu~·e i:1 modo cbP pot.'· fa!!tlmenle '~"!':ere i!':Oiala o circondala da un laccio. L egò l'ul'etere, e t•nmi la l'er itu con suly"a metallica. Il renu e:;tra llo misurava 2fJ ~'entimetri in Jungh••zza, ed Il 10 hll'ghezza, ••ra in parte accalo. in parte ~nhdn, ù la pal·te solida rappreseutavn ' , •lei tumore; ura di r·ou~Jstenztt ~ 111 asru•tto micmscopico normale, e ~i apriva in uu urelr.rl' ,Ji... tinto P !>6parlll•> dell'altro uretr>r~ piu ampto, nel JUale ~· apriva Ju pnrzionB sat•ca!a. la '(Ualt• t>ra divisa in tn• f'acchi primitivi con loculazioni !lecourlarie, tulle .. boccant1 tn una pelvi. Lo <:o!':tanzA corticale ,lei rene che copt·iva • 1ue~ta ::<et•coecte er·a dura, fibi'0.::1H, ('orne lo eruno le paPeti dt'i "liCcln. La p('( VI era ottur·ala da un gros..o calcolo nero e duro rhe impediva il f'R!'sa;:gio delli•tuitlo noll'urelt•re. Si tratta\'& dunf)ue di un' irlronerroRi da calcolo i1~ un l'C'ne n doppio uretere. L'operazione ru rapida, t'd t•bbe esito di guariqione 11 rep~rto anatomico dt•' ({uatlro rem e5llrpati, J.{JUstifka l'e1·onJo l'autore l'indicazJont> tlelroperazJone. con pro~no~i ril::;er vatu riguat·do s1 r·eni Luher•colo,i. Il tagho anlerlOI'e P preferito dall'autore perrht'! 'ed~>nd(l cit'l che '"Ì tagha, ..i evitano le emorra~te, perché •JUSsln ta· ~lio permelLe l'iRpezione del rene malato, ed il ri..contro manuale del l'ano, come permette la comoda ~ c::icura le;ulurtl tlel peduncolo. Lu ma~giore cura egli pone nella sezione del pu.luncolo ver llcaloJente all'a~~e. pn•via le~alora con seta non troppo gro~sa, sterilizza ta con sublima lo, cht• pet•ò è imbarAtzaute, perrhé l'attr1lo non permette fac1lrnente di str111gt're 1 no·h in debita po ..izione. Per Lnaggio r ~ 1curez za, egli dopo il laccio s-otlile, no applica uno più gro so. In un ~ol caso cuci l'uretere nt!lla ferila, negli alln lo legò, lo cauterizzn, e lo lasciò ::.ull'aùdome. Nt•' pr(lcesc::i iutlarnmalori c nella lubercolost usa il drenas:giO con garzu iodoformica, ne,!!li a liri casi si ser ve della garza a<:ciulla, perche te10e dell'as<~o rbimento dell'iodotòrrnw.


Cllii\ URGJC.o\

1065

pereli atldominati r iunisce vrolontieri con flli d'argento, ~ tacilmente slerilizzabili, non producono suppurazlone

iii' punti. Un tumo1·e mobile Jel r ene, se s i l'a ccoglie b ene la s toria cliDiea, olTre per lo più sufficienti dali per la diagno>-i d1 tede. e se una confusione può accadere, come i> a-ccaduta lll'autore altra volla, sara cou un'eccessiva dilatazione della cistifellea. o con un tumore del pancreas. Non cos1 l'adimente ~i d1agnosliea la uatura della lesione r enate, mA ~le­ come un'idea esaltu deLle condizioni ver e delle cose i> spesso Il di sopra della umana abilita, l'autore c·oosiglia ne· casi di matattia renale unilaterale eli fo•·e al meno un'esplot·azione aprendo l'addome, perché le esplorazioni con le sirin~Zhe di Pravaz sono infide, e qua ndo si deve passare pel peritoneo, l'oeeasional~ preseuza di l'Crossi tronchi vasali espone a pericolo·t: emot•rug•e eudoperiLoneali A volle la diagnosi di un rene mtllato •" evidente, tntl non si sa IJU&Ie ~ia de' due reni. Io s imili casi puo esser fatta 111l>jncil<ion~ mediana esplorativa per 1 duo reni, e quindi "n'lnoi$ione lAterale sul rene riconosciuto eslil·pabile, ma reutore con <~iglia l'incisione lalet·ale per l'estirpazione di un rene, !ìegulta da a lli'& incisione a l lato opposto nel caso che il prlrnu sia ~ano. per chà si pu6 indo"inare alla prima il rene malato, e ad o~ni modo, s<' !<i devono eseguire due incisioni, è meglio che non sfeno tanto vicine.

Va aetodo .emplloe per eseguire la olstotomla aopraJ1lbloa - LAW'iO · T AtT. - (The Lancet. maggio. 1 l,l:lJ. Nel !871 Koeber lt• di Slrasburgo moslr6 all' autor e u na llinza da tors ione a mat1ico di t'or bici, cbe modificata poi in mille guise, ha fornito l'at•mamcntario chirur gico di piuze cbe vanno s otto diversi nomi, il pt•ototipo delle quali si rin'Wiene in un frammento conser vato in ~apoli nel museo ùelle antichità pompeiana. In otto reeenti operazioni di calcolo vescicalt!, l'autore llenza gonfiare il reUo o dtslender la \'escica, ponendosi a lini(llra del paziente, faceva un lag lio di due pollici e mez.zo


111tìtì

Ili\ h T\

dal pube m ,u fino a ~ ·or.r rt! ì. en tnc t!P.i r t>lll n dd tru· nali. che ta::lia,·u poi tt·AS\'t•rsahneut.. pet· la huq:heua .i1 1111 J·nlhcc itntnt•,ltAlamt!nl~ al d t~ 'l rlt lell' 0'-'0, dt uie \ll 1 rPtti acldorninalt l uno oialrallt•o t'fili un W"lio JquL!'illuliultle di un pollice t• mèzzo, na:,:-ava l'In• ice -.im,lro f111 hi \e;:c.ea P. I'At'('O del pulte. f> ~e::ul'n <lo la guida lt!ll'tnthce. • erave i le,. ..uh NJn le pinztJlte linu n rn,.:!!iung-ere In puret•· di'Ilo '6-'CÌ ·a he ricounc:ceva al lalto, P.c.l alla rl"''''' fl7.11 ··h~> offre alle pmze tnt>ult•e il le,.~uto •·ellulare ..., IHccra. LJ 'l o 8\er rre~A la \e!lCII'·' con Ulltl ·h IIUe:-.l·· 1•1111.!!. Il canto alla pri1un pinza '"' np1 hcava tllt'allru. cnn,.: ::uA\B lr due pin1.:oo all'a,.,i~l>'nl~. t'ile l<' di\'al'll'll\8, como ,, u" 1 una laJ•at otom1a: fra le lue pill70 18ceva un cwcl lt'ltr, C()D la l Unta di Ull bi"'lllrl, ~ l'u,cita tlel flt!'IIIIO U\ \'t•rll\ Il dJ& ~l et·a m w--ci co. Tu Ilo ti re:oto ~;.!h e ... r> ~uh" 1t ur-l t dt IMI-

ztonc ...;ull~ piuz... ,• .!tVbt'ttllllh:nli cou le dita. llndtt>. "n l& rm«c '1t u' llllt•odrurr•l uua lana,: ha. alll1 'luah• l'ili• l ice r•···vinrnent•• intr.-•ùnlln prec:cnla\'11 11 ca}C(I o 1ulti ~li op,.ruli datraulort• "'0110 I!UAt'iti l'I'IIZR irwonvcuieoli. m re~ uu dr~• a..rdn di w•lt·o u~1curato ··ou punh. mu iu avvenire ~i ]'roponl! di rnntnctm·c all'inutile drL'llR~.! o, :-uturando la f••r tt~ E!:li lrO\•a tanta facilita nd pr••wl~•· la ve::;<'icn t• ln!!ltal'18. eh·· non --~ole il hi,_o,..no di rnc.:ornalf(lure ultra prt!cauztone, J'uorch•\ <(Uella tfi non ltr ur h!OI'I lrnfll a patl•• tlt•tla ' ,cictl, e di non aprar a lrtt['ptl ìn ba::-~o. pt•t· non tnconh•Clre l•· ra· •lic1 rlel ple.,~o proslalko. ~uida t.tel ·m~hc~.

Fm· OF Rt<;K T Rf.n... - L 'uso deU todoformlo nella ohtrnrA"~& addominale. - ( Thr l aoN!'. :..lU-110 l":'·• L oulore dopo a~cr ricr iam1Hi l~ iclec ren>ntem..:ute c--rre~'e la Li:-lt>r. ull'autist>p~:a •• sul valore antisellic o drll'wtl• forrmo (\'C 11 11 numero :-,_ti di jrue ..tn ~1nrnale) riporta i ~..:ucnti e~perim ... nti ui B~t n ing t· .te

Ruyfe r . V! Il rtnmaiua ollenula da 1111(\ cultura di mil!rOCI)C ht p • gt>n1, e·l tnit!lUlla allo .. toln •li pnrezla. ucci,e un t po in


l IIIKURGII A

IOn-;

lllenlre che tn~"'l!f)luta Ct n poco todol'ormto r lUl"Ci

Un'un•'7.10ne iutrapcJrllon••llle 11i pu, 111 decornpo izioue, aceL.""' un top() in poehe o•·~. ma non uot·que all'altro topo aeJ •JUHIP il pus ÌllÌPitftlu Prll l!I(''=COfUII• 8 IO•!OfllTfnÌO. L'autot't' n~a ~:>poher·n r dr iotlnrvrmto le picl·ol~ ctwibi •·i1818nt• Jall'~tirpat.tPflè ti i l!lnndult• linfahche tul~•·colar• , 41 reeeulern!!llle bn fatto t'Ori nltimo 'IICce "O genereì"lt J!O}YPrrV.ctJ:Jnne dt Jodornrm111 rlt'Jie cu\llu •·e.. iduuli rli nefrcclonùa per pio-nefro, j, U iJII•'IJC TI<-UJlllHIÌ rJaJI'e:::.l1Tfl81.ÌIIIle dj lUmvri 11\'0l'ÌI'Ì, ::-U 1!1 Ullll f1 ~t!lfll ~otlo-ombefic~h.l pt!r r Ottura '"IJ011l811 e8 dt l+•ti oltJI'IIlOÌoJe ,Jo•JI'uvarÌO. llt'#Cii O"'CC:'SÌ epatici, nelle coleci,lotomrc,ncllt- resczron• iute.--hnAii 1er csrnomi C fi;!T fbtofe o:ter;•l)rfH.!P!', ~enza rile\'llT" dft llllt!•le 8bbo!ldi\IIIÌ poh •· r1z~a7.1nni nllll.''""" rncomYt> nienti, ollenoutlo MmJ·r~ unn r dali\'arneule l'npitla guut·t~ione dc~o.ll npct'ùll.

-.tlrp&ztone del 11Dtom1 del collo - .\. H \Eli L . Deut L• · r, .,,, r t r f lt r , r.·nt r t l'; l r <lte ~t~e•lte. \\"is~en~eh . , ~- ~'· lb'll . ~lcn lrt• lo ma~!:.ior Jl&rh• delle rereuti ~talt;.Licilu ~uì !inComi Jd l'~lln lull r ·oln~ 1 ,. 1perpla,llt.:l "' e'h uoiQnu ot! 11n PIWJfo uutur•r" J1 Cll,i. lu rlll:•'(•lla del lhJt'hl comprendr IOi (ll~Crati ue~h unni 1.., fl-'1(1 nella cliurcH rhu·urgi<'fl d1 Sll'llsbur.:· , e•l (l riu,., ·ilo 1\ t'OII08c•· r e d1 ;o J'ulterrore tle«tinro. g •ia nnt&rli c he ne,.,-.uuu ·li (Jil•'8li IIH operati ..:occotnbett.- iu con"P:!Uenw 1lelln npet·nzinuP o d1 rtuolcl ... wulotlia ltCCIIÌentaJ• •,J) h:r 111. {)j tJUCSIÌ t O"Ì, :!5 8p('ATleiiU\ IlO alla t'ot·rnu 1pl'rpfa,..ltcn. 7'1 alla LuLcrcolo ~u . In I{U""Ie 13 ~Ollt>, 111 IJUUIJr dut• \'ofh• IU rlft'V8la UIIO di<:~pOSIZÌOIItl Ur l'dl• !aria, e .' emb ra aneli,. t•f'<;;cn 1 uua pnrlicnlare di... pn!<izi,ne pel lll8lrri01JIIÌO fra pt•r..,nll• C"f'll1"'8 1l!!lllller•. Qualcht~ \'flltll fu riC(Ioo,ciuto r.om~ ··lemt.llll• eliolngicn la !.!1'8\'i.Janza e l'nllettame nto t'•l una \'Olia le calli ve c•mdiliOnt 1-'1• uicla• in c ui \'IVe\·a l'inl'f'rt'tlrJ. Come C llll l't' ÒÌI'dle ~l otimostrarouo :; \'OllP l'ccz.ema ulla f8Ct!Ì8, ·• \'Pile ltl cat·m ol eniRI'Ì8. Ì ,·oll~ f'olot·tea. 111 \'OI e l \l nfi8nliiiUZIOih! ti~ di occhi t• t \'O l t•• l' lbJlU-

10•


106

11.1 \"hTA l IIIRllRGH .\

dane d'onna are ~bacco. Fra le opposte opininn• dczh autori !1UII11 indicazioni e la C"'ecuw>nc della oper&ziono dea linrnrni del collo l'H. tiene una via Ili rneu.o. L' ot•..,ras; on par.z.iale é ,.ufficieule •JUBruJo le ~dan•lole incap-.ulale non sonu ancora cre!lclule a g ro<>c;i pacr:hi. l g rossi ruwclu in. vece dt>bbouo es!3ere C(lutpiP.taml'nll' enuclcall con lt. loro capsula • le ~landole uppurote c l t' Huppurazioni pe1·la l ·· niticl•e 1evono e.«c:cr•' eliminate con la t•c:porlslz.Joue e'l il vuotamC'nto

La magg~ •r partù dei malati {42J avevano. quawio cmuin· ciarono a comparirè 1 tumori glaudulori. •ia 16 11 :W 1mni: segue ttum•h l'et.ù di U a 15 onni con 2:! ca i, •tuelln rh -l a 25 unn1 con IR caRi, •• da 1 a tO unni con 12 c~<:i. l nnl8· nt.'nh f'l'l\no per,one •la 3fl a 50 onru La dlll·ata della mulall•a lino alla operazione. -.u ~,3 M"• potuti bellt' evver~tr<>, non ru JIIU di due anni, !'O)u 111 11 fu eli :l c 111 .l .11 ~ 1 01. La guarigione completu ~ucce::;se in 17 cas1 di gla~~tlnlo• ipeq•laslicbe " in :l~ di lubercolo~a, in totnle 65 •to dt!1 c. '"''· 0J$lurbt generuli non ne :;e~ui rono mai dopo le opei"&.Zl ma delle ~iondole it>Ct(llastkht>, 4 volle clopo •IUP!Ie clet liufomi lubercolo-:i. Morirono l'li lubercoln<>t dopo li• priutc? :l mA lati. dopo le allt·e W. 111 lullo 2:.! • • In generale la propMzinne ddle guorigton• cumplf>Le come dei cast di morte t> in qu.-.-.1-\ stal" ica rna.r;:.ore che nelle allre. Pere• l~ recidive c lu compar <>a di malattie gencralt dopo la oporawmu furorw mollo plll rare nc?lla clinica di Sta·a--bua·go cl1e in altre. St.'· JU•rnno l•araJi-.j del feciole sol-.~ i ,·olll·, fra cui 2 pP.r )'ÌÙ clt 2 e 3 IUlnl


IOiì!l

1

Rnl TA IH ~~ AT0~1L~ E f'ISIOLOGU ~O FUIALE

W. O. ALt. BUfu~.-.. 1111& animale. -

E

PATOLOGICA

Sulla fltlologta ohlmlca. della. c:el-

(The Lan~et, marzo 1 931•

t• l.a Tlllcrochmuea della eellula. La jl8rele cellulare cl~tscrilta daa primi os"el'\'atorl. t' o ra ritenuta come eccezwue. Le prmcipali SO!"lllnze della cellula aounaltl "'ono n pr.~L•lplasma, !"ostanza vivenlP. contenente 1m nucleo. al qusle durunle la da visione si mescola, st>con.Jo qn Beneden, un'Altr'a ~o:ola n za della sfera. d'allrazione. che ptobRbihuente ra parte mlegrante clella rlivi~ione del nucl~o. l nucleoli si cousiderano come materiale di riserva allo a formare al r elicolo nel l'(uale al nucleo si risolve durante la 1111 dl\•i•ione; 11 nucleo presi:ederebbP alla nutrizione ed alla riproduzione tlella cellula. Quanto allo runzione, quella degli nri!'anismi uni~lluJari 6 ben tli,•ersa d11 quella de~li organismi multicellulari, o lllelllre per l'ar.alomico la cellula dPII'ameba è un o~getto semplicissimo, pel Jis10loao la semplicità tli "lrultura implica 4lftleoltl:l nelrhttenderne la funzione. Negli or gaoisma più tomplicat1 h· diverse !"pt>cie ..Ji cellule com paono runz aoni -:ii'Ylll'l!e, alcune FOn deputate alla contrazione muscolare, aUre llretaborazione di secrezioni. allre alla riproduzioni", mentre elle nell'ameba lutle le runzioni <~ono compiute da una sola ~~ .

6

.

Pincho una cellula vive, subisce cambiameuli chimici, ed

in 11lato d'equilibrto cbimico instabile. che comincia dall'es-


IO-; (l

RIU,T.\

,.Jmilazion•'. e fim'-'ce con l'•"•crezwne, m• t.aboli~rno co. trutth·u P h«trulll\fl, che !.'I!<'OOdo Go~kell prerulon J rl norne dr auabnli~mo e cutnbolismo. L" 'arne rnicro:<coprco limoslrn t;ht! rl prolof'III'IIIO non é omo!:eueo, non é neanche rip1~no di ~ranull. rn • 1.1 un retkolo ir·reQ'ohwe nello• cellulu non differenziate coane i !;Orpu~··oli branchi del san~ue. e regolar·~ nel h• !'t>llllle t•he hanno mo\·imento limitato a J n 1a ..ola drre~:ionu eonw •t••· llu delle tlbre mu-.colurr, onde :o;chaf•:r t:lriarna spOII!.!ropJn .. ma rl protopla ... ma dlllle librllle, P ialopla"ma il Jlurdu du! ::wnr·re nell') ,.pong10pla"uta l ~ranuli an11i•lali uel priJlopJa... m • ... , 1 r>lorano dr\er"llmP.nte. con 1 •liver..r rt•lr~entr; ulcune cellu e conltw,.ono v • ~uoli o '"l azi rrpitmi di '0"'Ul11Z8 a c.;lueo-albu ruino,..a, o Vt)lte ac la. a vollP aJcalina, cd il cllnlenulo de' ~r·ar11rh e de• vaculllt •· •ll1Lto pat a plasma. ;-.; .. hli organrsmì untccl•ulari come ranwba, le pnt·lice!Je .. l e "ono circont!nh! da u11 lr!Juillll eh.. etut.ru !!"•et· .:e!.!t'e.!al•' tlall'animale per d i~~·)lv~rd le parlicell~> «olidet 111en1re i vttcuoli t:unlratlili sar l'bbPro ·•r gant e"crelor·i. l zrauuh :-00 falli di '0"lii11Z8 Q'rii"SOs.A, 13 SUOli \"JSJbilr nei fèllt'<JCIII dOJ•O l'IO!.!è"lJOOtl cft gr8.,"1, l' -.j tingOnO Ìll uern COO !'.lti\10 oswtco; ,. ~011 tompol'lh '" l!hco~wno, e l'l tiu~o:ouu in l•ruun coll'io•lìo, C1 Ulè !<l \·e tono 11t Ile <'èllult\ .Id feJ;Sll• dupn l'm· .:e..,ltou"' di ··arboidrali. In alcunr artimnli uukellularr i zrt:· nult "'''lllbt•ano •li naturA iuor~n~t·a. ma r :!rancli 1 iù cnm•rnr "Oilfl aJbummo<>Ì Il prolt!ÌCI. f proiPÌ Jj COIIlt'lllllÌ nelle cellule 'orto la 2•obulinuc la nuclen-alhummfl, i glic•l!!(•ntcr ::oniJ In lecilìuo, gra«'-'o ro~ror·ulo, la colt>~leJ•rua. nkuol ruonatonHrq, ed oltra~t'HI >'t tt·o,ano rwll•• c(>Jlulu tru•·cie di .....- .::tauz,. nur::aniche. corne calcio. rnagne..,rfl. metulh nl!·aliru •••Jml•rnuli ron acido fo-.fortco e cloridriCI• forn ar•lt i ri· spt>lti\"i rosratt e r.lorur1. Fra i pr.>lcidi ,ftlll.. cellule \ht>ntr c •tu::llr •lclll· ··cllu•e hlf•rlt! e--r~tono hlfer·enze èr contliùnnr irultcnle r ~.-enremcnte ola Plllllo!f.>r. l prolelllr 11011 Vf\'entr. t•orne I(Ut>lli del biunco Ji uo,·o. <oono o.;labrh, E'd mdrll~t'l!nli all'a;donu dell'o"'-'i..!t>OO neutw, 1118 •Juando '-(\110 11-i ..ÌOiilalt ed tmlrano u for rarte


l Ili l \'i\'eutì. II'~"Orbonn J'o;;-.i~eno non dell'amhienll!, del maler1alo ~irc't1~lante, cr11n•• l~ rane J•inchluse in eadi . o'"t::('n~tlt>, che con t nuau•) nd •·mettere acido car;;ervenclo..,i deiJ'o-..:,iJ:!ello inwuHmzzinatn n,..· LC"''lltJ. La~imtlazioui> dal prt•ltJide r· pt-ohaJ,iJmenl•' dovuto a•l una eomb10azione frA le molecole dE'l protettln ,i,tml~ l' 1~' molet.ole i--omeriche elci prOLt'Ì<I8 d"aJimenlllLÌODI'. C<•ll elJounazlone d...ll'at•qua, prnr.e!'<:n di polimt>rismo che protluce mo· lecole :zra'lse, peo::anti ma <~emplin. In •JU!'"'lfl prnct'~lH'l il aUI'Oil"IIO del pt·ntPidè non 'iveut" AlllJaJJiioua l'idr<l:.!erro col qUAle é combinHto ulla IOrrnnla '\H:.!, e 1 •Jntra in •·umbìnattone col carbomf• p.. r fo r ma r,. l' u,.tabile cianogeno C. :\ t co,1 che noi &ro\'iamo a •~tlu urico, c·r••alina, !!Uauinu com prodntli di m.. tflhnii"BJo prnleJt·o, m• nl r a ne.,~uno de' corpi eonlt.:nenh CU\OO~··no ,. nllembJie dai proteidi rnorlr. E• ..endo le celhtl\' lroppu rrast•nt·enti 1•~-'I'Ciw al micrn~cupio 18 ne JKI"SH Ìlllhi i!O I' fa !-lrullut·a, ~l Jl-"'811() t'Oll l' a rjcfo ONnico. c Pi colorauo C'~ll •lue pt·JIIt:Jpali '-'peeJe di rt>af!cnll : i •~talliei. como 1l nilrnto ol'arl!•'llln, il clot·uro J'uro, chA ricluccmo i comllo"'ll ci•' te,c:uli. t• ,.i dt•pn,Jiano nel po'IO della ri.Iuzione operatn, i colori, collle il <:ntnpe~z,o. il curuuno, de" l(llali l'azione clumicn é poco cnno~ciuta. t COill J'O'li oli anilina che si U!'Rllll per iuiezwne nell'onrm&lt> pr ima di uc:eiderln, O si applir't\110 oJirt'lt&mcnte "'UÌ lè"IIIÌ gja Cllll"6r\oiÌ. F.hrlrch ha n!<!'..rvato che -.e "- 111eltn uua "oluzion1• "Stura da bleu 11 m · ileno nella " l'C• ltr.tione oi'un animale ,·jv~nle , e si •Jccide l'aninmlt• po..:lli m1nuh 1iopo. "l tro\'a il -.augue colora to i11 bleu, 111a la ma ;.:~ior par te d l•gli or;.r11ni conser\'A il proprio color~:~ JH'rr), esponeoolu all'or·•a i lessnti, Jopo un po' •li tempo si r·nl<w11no anch'e"'Ì, c1c'l chf' .timo'-'lra l'a\'idità fi•' r l'o::o"igE>no cle' Le.-c:uti, 1 quali hau tlucompostn lf' molecole dul bleu oli IO l lerw t'l1 r lll8ll!IO 1111 I'Orpo llii'OlOl'U, rnenlre que~to comr o~tn. appttna !JU" ri1 ren•lere ro ... ,icoeuo dell'aria, ~i r.ull\'t•rttt dr nuovo nelln 111olecoJa dr hleu di rnetiiPne.

Ila quest., e!"perun~nlo sr cornpr~rhiP. ti l'otere de' tu,c:uli nella riduzione .Jdl'•>"':>t~ rnor:lobiua, e ~i ~·or·~e la '~>ra loealrzzazion·· uellu ttual~ la ritluzwH•~ •. più altìva.


!()i:!

Rl\ 1ST\

-.,heridan Delépine ha (ltvi;..o i colot•i tl'anilwa 111 quPih clw colorano prol'on Jamentd le parli rn.>p;lto dtfferunztate ù llr• cellule, ltf'O de quah ù la fucsinu aciJa, ed in quellt c te colorano le pat•ti nw11o diffet•eoL.tult~, a capo de· lJUOli 11 la futi'ina ba<~ica. Co~• tn una gocciu dt sangue, i corpu,roli ro~"i so11o me11lio CCIIorali dalla fucsina acidn. i l~ucocili :-o11n colorali clebolmenle, t nuclt>i r eslano :--enza cnl •rl!. nwtJLt·e cho con la fnct~tno basica i nuclei Houo forlem~jlll!l colorati, i lt•ucociti so11o colorali rn..no, i corpuscult t·o~,i llii!IIO W (Ullt.

Bunge lrcn" n t-l ro,.. o dell'uo\'u t! t galltna 1111a so... ta •ta prolt>ica t;lllllh' al coslitueule prmcipale del nucluo ùelln Cl' lula, conlenl:'nte molto fosforo e del ren·o. e ritenendo quu:<ta ~o .. taoza come l'originnrta dt>l p.gml'nlo del ffin,:ue, la cJuan •l ematogeno QueM'emato;:eno si trn\'a pure in ptccola ']USII· tità nel latte, cù io mollt ,.ef!'elali u~att corne comme"l htll. Macallum ~co t·gon do questa Stmiglinnzu, soE~pcllùla prc:-..:nzn del rtlrro uella nucleina, ••d a<~sieme a Qu111cke uù a Zalew,kt la tlimostrò Nella rit•Prca d~l ferro ne· nuclt>1 Zalew!-<ki -.i ~iova Jel color uleu o verùe pt•oJoLlo dall'azioue dell'ucidn clol'hlrico sul r··rrici&IIUI'O Ùl polu'-<110, Macallum ll!"8 l le;..sull tudurtli uell'alcool, !1 immerge nella soluzione di !'Olruro d·amtnuuto, e tro'a c-lw 1 nuci<'J ~~ colorano in 'erda&tro, colort:l che dopo alcune selllleltlne s• cambta in bruno di NJgginr pe1· la forma7.ione dell'osstdo tlt fe1·ro. Nell'aneuua ('erniciosa, come nella somministJ·azione ~pe­ rimentale tlt>llo Loluilendtamtna, aumenta la citSli'Uzionl! J••l sangue della 'ena porta, e l'analisi clùmJca r1vela annullamento del t'~t·ro nel regalo e uelltl mìlza, montt•e l'eeanttl mtcro~copico fa \'edere le zone por tal1 ù~' lobuli epatict r piene di g ranuh al bum ino-rerruginosi o l'oss~rvazione eh· nica nota aumento di urobilina nelle orine. ~ia il fegato non é l'Olo la setle dt>lla di~>l ru zione del l'an~ue, è nnche la :-e.!•· nPlla qual~ comincia a fo rma rsi l'emoglobinu, e Bun ~.te ha dimo~tra tu mag,:rior tJU&nltlà di ferrn nel fegato dei neouRtt che in quello degli aùullt, ciò chtl fa credere e"sl:!r quesl'ot·{{8no uu msgac:tino tlel fet•ro che ...arà succes.,i,•amentl' aJll·


DI A'IIATO\fl.\. E FISIOLOGI.\

formti.ZIOD"' òe' coqJUscoli ro""''• ìum:ione eh·~ Delipine dur a pPr tuttA la vita. ferro, prPZIOso metallo dell'organi~mo onimale, JOlt•oed eliminAto in p1crola •pmnlila, "' nccesMr io rhe fii nf'II'Ahmenta7.ione !>in !all'infanziA. perd1è in •1uell'età che nelle posteriori In fot·rnAZIOne rlel ~au ~ue l' dei tesAidi i• altivi~si ma. l" ~li annnali (H'l \'&ti d'almwnti elltlllog~n i, deperiiJ<'Ouo e tltvengono auewtci anror(·b~ "' ammuuslrtno bo det pr f>J•arali inor ~antci ùi r.-.rro. S• entr a nel mond•l cou 1111 capitale d1 lorro nel fe:;tAto, ~e nf' prt>ncle dnl lattl• materno ab piel'olo supplemento pe~t• !]llulche tempo, ma pot biSOL:'llll tram.. mag!o!iur •Juantita tall'ali m... nla.ziontJ mista l a quanli&a &.) tale dd ferro Bell'ut·ganbmo uon é clt•j d1 tt·e ;:raJUttll, ma col r icambio tnaler1al"' se 1te introduce e se rtt• emetlti eonllnuamenh•. Se<'Ondo aunge la cura fe rru ~ino~n ,. Ullle Jllreh" a~.,orbe dalriule!'llino l'ccces!'lfJ di 10olfn fMmondo ~ol­ luro di ft'TrO, P tlecompon•• CO~I Il :'OifUI'11 fl'~tfr·ogt>IIO che rliWUgfl'erebbl'l l'cmo~lobiuu, m a il tloll. 1\lol l ~ ug~e t·iro;ce che l mede<>imo effèllo potrebbe ollener::>i col bt'lmuto, che come 8 ferro fA coJnpost• 111:~olu hili t•ol talfo. Ltl cura dell'anen•ia eol bumlUlo, uoo é p•·•·1'1 ~latA l r allat..a. Lilienfeld l} :\lonli •mrnr r;{endo !'6ztoni secche Ji te!':-uli ed organi in una ~oluzion .. •h m olibdato rl'amrnonio. hAn vi~to m pochi minul1 ud ot·chio nudo Al<~uni punt1 del pr,..parato Cinti In giallo, <'iò chfl ril evava rn esso la pr esenza d1 fosfati llleotre che "e •l ro .. roro (do>i to"•ut• fv rma vl't compo<>L1 or_.nici più ro111plica ti, per ottenere la colorat10ne gwlla occorre\'& un tempo magJ:iore, e bi<>oguava "C•)!'I'Irln col microscopio.

Dopo que<tla operazione. le sezioni ll·asportate in una ~ulu ­ lione d'ac1do p•rogallico al tO por o/. 111 &Cf(Ua od m eter e, d•tidratatee montale 111 bull'lumo Jel Caoadn, r endevano evidente lezione dell'acido pirogallico, ~u~Ua c·ioé J i ridurre il fosfollolibùalo p1·ecedontemenle formulo, producendo una ,·olo-

hzion~ bru011 o nera "econ.Io la quanlità di fosforo e la durata dell'immers ioue. :-l··l tessuto nPr·voso per esempio, la COlorazione era mollo inlPnsa. " nelle cellule nervo!'e 11 prolopJa~tna si tmgcva più tnlensamcnte che non i nucle•.


1Oi i

111\ IST.\

Ria-.. ... unltlndu 113 id~tl ~voli.- 111 JU~:;ta pri10a lettura, l'autori' nsset'VII ~:he poi' avet•e una raozione •lei chimi-<nH• Jt.>lla c·elluln, c nece«..ar:o O\ ern,.. un·a,curale ··uuoscen1.a anal111 ·a ma •·h•• i tnetncli •h ll::<"8Z11Htc e coloraz• 'ne hauno uu punto di partcnzn nl'lln microcltinuca. Che la ::;osta nza priucipale nella celluln 1• 1111 p1 o te i Il'. e ·h t IJI'lll.. tùe in l! n u1f•h•colaro: d t'Ila Cl'llu 1n 'i' eulù i• ùi\'t'l'"'U dal yn·olt•tòe •lei protoplu..ma deliA cellula morln . CltP ullre Rl prot••ì i e. fan parl•• clelia ct!llu a la lt•cilina. lu colt'"l.,rtna, eJ 1 :c-ah ino1 :..'Ani 1. t.:~e J'altt\llli \'itolu clelia cellula opet•n l'os,.idnzìone rormalltlu a· citi•• ·nrburucn e•l urea. pro.lollt eli mdabolismo tli ... trnlll\0 c·hc ...ono l'lnmuali dogli nr~ao1 ec;cretori cellnlat'i: iuttnBg~tt./.11111 n•·l proprto prolnplasmn il gllco~ene P•l il !!rll"'"tt, c'hl• !-Oli rO"I ù\'ulenll dali•• r•' Hzìonì ùell'iodu ~dell'acido o-.IJlÌCil. Clil.'l i più l'Ut~•:nli l"lurli micl'Ocltunicì hnnno in licalo la pre!<t•nto tiPI !erro e MI ro:~l'nro. localtZZ!IlÌ nel protopla~rno l) uf'l uuclen. I n quo utn uli'Azinnc de:~' colot·i •l'a nilina gui f:!ra nu li pr·oloplu~IIHl.lkt. l'lnrlorl' n«"erva che l'es~erl' alcurll di 'ill''"tt co· tor1 nctdi. atcunt ukalio1 ud alll·1 ueutt'l, ìndlchet'ehh•• .t.•llc tlilfeteHze cot•ri~Jwlti'e nella t'NlZÌOiw di'' e:ranulì :-~le""i. Il pr•ltorla,..rna 'iH•nll.' a~t"'CI.'i come "o«lauza a lcalina, mo tlal· l'a.llivìlà prolOpla~tunticu si hnuno ''81'Ì1 prodolli a.cirh, <'OIO~ }'aCÌl(ll C8l'h0111l O, 11 \atll<'O, l'urÌ!'O, P !'8CFlO I'!Ol'Ìth'Ìl'•' (Jal protopla-.m• tlelle n•llule ga::>lriche; (Utndr è molto prtlhnbth~ ch11 duraul•• la -.ila la t·ea7.ionl.'l Jel pt•otoplasma sul iu corhlizio rù da I).{Utlilmo 111"'' •bile. come ~ I'(Uella tle~lì altr clemeull cellulari, e quintlt ... nggella a camhiamenti. !.:'tacclw "apmnmo che 'tunudo lo crrcoloziooe ce«:>a e la cellulu non ,j nutre p111, cormncia 111 ~-.:;a 1! cataboJìcmo. ~ dt\'tene uct•ltl (let• pt•OdU1-IOOe 11'8CIÒO Jnllico e dt fo~luli acidt. QuP:<hl lell· tll•UI.a all'aciJtw ~ probabtlmeole C"lrrelln dal coslanlù mulaulenlo a11ubohcu •Iella cellula vtvenle, u rm·:::t! ne' [II'•Wl'::t'i di colorazinn~ tli Ehr lich 110i nbbia mo una prova dellu mutaùrle reat.rone t•hirnic:l della c•·llula . provo unalorat 1 Jar t·ect~rtli !<LIIùi ùi lla l·dy e KanLltMk, ì quali han dìmn!';trato che lt> cellule cozìlll>file. dopo 8\'ere a~'lorbito iiP' batlt ru dt· vengono amphofllu.


l {)'jtj

1)1 .\ ~ .\TO~IlA F. FISIHJ.UGI \

ftpinlo,: a c 1111ea ntl ('erta m t l r• ..e' uto 1111 ;- an, dall'uso r.on1hinato olel tHtt•t·oscopio P !Ielle rt>aLioni illdillieh~>. tnn le cnnoscenze che •111 •stn rn~>tndo ci hn f•lrnilo• 8~,..81'1' I'Oillrf'll!alo> da tnelnoli lllHI'l'OChimici. t! •fUÌIIÒÌ :<Otto J'a<:.petln macrochtmico il nucleo

2.' l cu.~ttlttelltl f'/timici d.-l llll ·l•·o: protcit/t tiPI fii'OtO{'III:Wia C 1/ll[:.<re.

L'autorl', rnodifirnndo In t:l&'ltitllcazione lii fiori'•' Se,·lat· 6Ungue: l' la nuclo111a elle non contiene prote•ùe. ctn• l'aCido nuclei<'o, il qunl~ si trova twlle le .. li' de' zoo;.pt•t·tnt. ()Qelll'11Ciolo IIUCICI('II 11011 t'lllllÌ~IIO zolf(l. :a~ Jp IIIICil'ÌIIO nrlt:8eJeli, e qu · li' rt11 .., trnvnnn n t'Ili' Iii> r .. croruatwhe ciel uu'deo, ricch•• ù'acitlo nui'IOif'fl. ::!" lt· nurlt•ine povere ol'ncido àueleir.o. r.lt•• si lt'u\•ano tll'i llll<'lt'nli. eltt.J fnr't\111110 lfl basp llelle cos• olf'Lla ptn ... Ltna, ,. che po,..ono anch e,.c;er t•repa· tale arlifit'inlmenL!', ••"le nuclomu <~onlenenli poco uc·tilo uuèleico. di ua tura prnteica, cl1e areclotamenlt• passa n 1 in •[uelltl dle non coutenl!onn fo-.fun,, cht> ~~ trovam• n•·l lAtte !<Ol• 1 forma di CfiMinngnnP, noll'uovo ~utln fot·ma ui vHellina ed eetulma, nelle p1ant,. !'Otto rot•ma ,f, ,.iiPihun vei!t>lnle, e llel prut(lplnsrna c<•llulare $Ollo rurrna dt nucleo-albumina. Fru i (lNttloLLi tl1 tlCClllllposizione delhi nudeina vi sonu clelia ba<:. i proleichc <'OllW r òeniua dt.lla fnl'11111lll c.. Il~ N· che ~'~culdu la ron ut·tdo Mlfnt·ko pet•de "\ rJ od R"~orue O, l1poso1'80liun composta tH'I tno lu ~Pguent• : C, Il, ~, -'- N U + Il : O = C~ H 1 N, O (r. I•·IIIIJ:o,

(:tC.JUl)

+ X H,

(ti"'' •••tirt.•l 111 u on ot •

Quel'lte tluo &1Sl811tl' COillOilgono una r·adtcale c3 H, l\, dello

4a Ko!<set a.Jenile, •h cui l'a l~>nìna ~ l'imido, l' l'ipoxan inn

~ l'ossido. La seguente equazione mo"lra una stnuh• t•ela:l lone fra la guanina e la xan1ina · Cs Il , '\\1 O "\ H + 111 O -C H,~, Ot ..._N U (""mina}

(.ll'iJ\1;1)


4076

RIVI;:il'A

ParaJ.tonnndo ora la formula dell'ipoxanlina e :xantina ~~on •1uella ,J~ll'acìdo ut'ico, abbiamo C5 H4 N4 ti - C5 H4 N~ 02(ip<IXantìOa)

(:t311U1111)

C~ 114 ;-.1 l O;i una St•rie di tre sostanze differenti ognuna tlella

(a··ulo urlco)

preeedonle per un atomo d'ossigeno. Ecco dunque un pl'o~:essn pel quale l'acido urtco è formato per os::;idazioue •lulln xan~ tina. dttll'ipoxanliM, e quindi dalla nucleina delle cellule. Ho rbaczewsky sperimentando suJia toilza, sede di elaboralioue dell'acido urico secondo lui. ba ratto passare uoa corrente d'arta Attraverso una mistura di mtlza 1'1'61'C8 e l'8Ugue deHbrinato alla tempeJ•alu.ra di 31• a 40•, ed !Jn visto rormnrs1 una tfU&ntilù considerevole d'acido uriCO, rneniJ•e ({Uest'acido non ~i fot·mava quaHdo egli escludeva il coulallo ù~ll'a ru~, ma apparivROo invece qnanLilil. et1uivalenli Ji xan· Una ed ipox~nt111a . Egli preparò anche tlella nuc!Pina della milza, otlenendola 111 gran quanLità come residuo in!'lolubile ùeJla tligef!Lione gastrica della polpa splenica, e Lratta.ndo questa nuclei11a come aveva trattato la milza, ne ollernw ora acido ut·ico, ora xsnlina ed ipoxanLina. Ripetè gli esp•mmuntr con ollt·i ot·~ani, e dimostrò che questa non era uno vropr·iehì speciale della milza, ma che si poteva olleuere acido 111•irn, "antinA ed ipox.Rnlina della nucleina rl'o;.rrn ce· nere di cellult>. Proseguendo nelle inves liga:zioni Horbaczewski dimostro che l'acido urico aumentava. nelle orine dopo un cibo che come la carne pr·oducesse aumento di leucocili nel sau~ue, eurnenl/1 la produz.ione d'acido urico con l'iniezione soltocutanea d1 nuelema, ed in certi casi d'unemia vhle cbP il crbo 11011 aumPntava il numero de' leucocili, e neanche lAceva cresee1·e la quantità d'acido u.rico eliminalo. Esamm6 l'azione de' rimedi, e vide che la chiruna e l'atropina producevano diminuzione di leucociti e .t'ucido urico, che la piloearpìna produceva l'effelto opposto, che J'aulip••·inu e l'autifebrina face,•ano aumentare il numero dei lt'Ucocili, mt\ diminuivano la quantità d'acido urico, donde conchiuse che i leucocili aumentati non si di:;truggevano cosi rapidamente soLLo l'azione de' due antipiretici, ed infatti, I' ~!$81W'3 microscopico ft~ce vedere i 1eucocili aLroOci dopo


111 A.I'H 1 Oliri A E FISIOtOioiA

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delht cbmina e dell'atropina, mentre tlop'l qu.,llo ch•lla IPUCOCill l'reno P. ~ubivano la cariocioFJsi. Pmalmenle dimos~ro che la leuCO!'Il0$1 è 'le~mpn• &C!'OitliL:liiUMila da escrezione ec~siva d'acido ur ico, ciò che ..ol&ifne la teoria dell'origine dJ e!'t~o acido dalla nucleina. l proleidi del protopla~ma allo ~lato fre~co ..ono ~c•mprt• llealini, ma. rimo~si dall'organismo, dopo poco Lempu diYengono acid1, probabilmPnte per la produzione dell'acidO aereo-lattico, e per !a trusformazione •h fo'lfali neulr1 111 ro.rau ncid1. l IDU$CO!i, come molt1 altri te!;gull, contengono p1crnlo quanti~ clelia pepsina assorbtl.a dal canale ahmenlare, la qaaJe in d r-costanze ordinarie non diJ,ter l'lCe s rnu<tcoh, come aon cligeri«.ce lo stomaco; ma •lopo morle, e dopo lo ~'Vi­ tappo dell'acido, "'Pecialmenle a d allo L••mperaturo, la dif{e· ttlone si opet·a, e s i trovano nei muflcolì piccolo quanlii.A di peptone ~> di proteosi. È per IJ ue~ta Autodi~estionn r i1P la l'igidll.è cadaverica diminuisce p•·ogreF~Aivam~mte L'Hutor·e alcuni anni indietro. sperimentando quJle rellule del!., glandole linfati<'he, trovò una nucl ..n-albumino mollo limsle a lla mucina, che da Rooìde ru delta 1alina. e da ~fle­ ICher rinvenuta nelle cellule del pu~, che come la mncuta h olubile ne::tli alcali, e precipilabile dollP "Oiuzwni al~slìne per mezzo clell'acido acetico. Ma la mucma •• un g lucof'ide, con composto proleico con un carboidrato rormante la colla animale, che bolhto ··on acido solfori<'o du una r trluzione eli 18cehero, mentre que~ta nucleo- albumina o ialino non !li oomporta 10 tal modu, ~i trova costanlt•mente dove ~on cellule, ed e il !)iù costante de' proteid1 <'hP fii ottengono dal PI'Otopla<~ma nucleare, s1 r invie11e nelle flecrezioni, nel ca· •inogeno p.rimo proletdP del lelt.e. Trovò a ncbe d ue cell ulo-~dobuline che contradiglinse con le letter e a e f3. La cellulo-§:tlobulina a coagula fra i ~7· e IO'. e precipitò rapidamente per picco! .. qua n h l» di 'lO li oeutrs, IDentre la cellulo-globuJiua ~ coagulo fra GtJo e 75•, e r ichiede una oluzione satura di solfato di mognP~io per pr eCipitare completamente, e siccome questo ha delle pr•Jprlcté ~-•Pnlma, dell'anlipirtna e dell'anl1flbrina i

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RIVISTA

lib•·•nopi&RLiclle, l'autore la r ilieue un prodoll•1 di de:~~mlr·· ~ rttzione d~·

leucocit• deLla per lun~o Lempv rermeolu Blu·j. uogeno, ~ r iii..:ne le ouc•eo-a lbunune come del" ,·au d t> l rCItopla~ma CPIIul are. Dopo le ... ut! ricPr~lltl sulle ~landole linfatlche, l'autore lto uwestigalu alln nr~an•, ed ha rinvenuto 1e nucleo-albumine

nella ghiaud•,ta limo, ne' reni, l•' cellulo-l!lllbuluu~ nel reque-.L. proteiòi nel tessuto r:er\'m<o, uel111 milza. uell~t ~laruiola tirotde. e spec1almente nella -.o,.,t<mtn tollo•t!e Ielle ,;;ue vc~cicole, e ,..,. muscoli Queslt ,.,luoii io hanuo ,roìnlo ad aiJruutsre uua terza que~lioul" mollo d1bRl· tuta. la c••IIICillazio'lrtè jlel qaugue. ~orato, entrambi

auto• e ritu·ue eh o tulle le !;O~ lanze fibr•nopla!.thrlle co•ne il r..rmento fibf'lllogeuo, la cellulo globul ma ~.il ~•ero film· H ogt~u o, Il flbrtn ogeno, il tessuto fibt·iougeno ed altri, nun I'IICIIO che Vl!rtet.A delht "'lef'sa sosta nza , la Huclco·alhuulinu, cl w 111 uniOih· coi sali ch cateto produce il coagulo l'antzuil.:no. Rtfer-isce l-l'li e::;per·t m ~nti couùolh dt1 lu1 e ùa l:lrmlie m lJUill'li ulltmi due ar111i, per mezzo ùci 'luali na potuto acc•tot" tart! che lt1 l~>c•tlma uon •· la sostanza attiva 1lella coa~ulA· zti'IIIO, cl m J, !'O~tanza la •Juale dopo uno o due la \Sggi pro· thwe la trombo"'' c cJuella che dopo tre o cJUattro ls\'llg'l!l non la pr oduce ~uno entram be sce\•t•e di lecttina, ciJe l'estrAili') alc·•nlieo o clor oftJrmico di enLramt•• questt• !IO!->lanztl uor• couuene ne ,.,,... foro ut! calcto. che l' ioielìooe di JnAlt!r •alo• IO\'&lu adc:liliouato col clor uro di calciu non prnduc~ lrntnllosi, cho l't~nali"li delle ct>ner·1 della so«lanzu put'IIIC8lll (l 110 0011 CUIIllt•IJ6 c aJCÌO, che la frequen te l'll'6Cipll8 zoulllt 8 _olUZIOIII' ,JttiJe '-0'-l.SilZe prot~lcllf' produce faciftnellle in l' .. 11 Jc' Cl.ttnbtAmenti n•olec•lla r•. e l'act.lo nucle•co st perde C(ll rtpelnlo lrullarn~nlo ron l'actdo ac,..lwo come ·~ol traltam••nlfl r:c111 l'aCI'JUil e clo t·uro •h sodio, m modo da olleuot·~ un cmn· po!-IO pruteicu inalli\O d• cloruro sod1co. L'a utortl • d'avvt~o con la mag,:not• parte deglt o:-'"ernltorl cho li fnrm enlo tlbr111ogeno e la uucleo-alhumiua prn·


DI ANATOMIA E I!' ISlOLOGlA

del g r umo sanguigno si origini dai leucocili, che nucleo-albumina ideutica all'a\essina sia ger micida rice de' l(lobuli :!anguignt. e quindi prot.luU ricf' 111 coagulo endovasale, mentre le sostanze desinlP~ranli CIDJilé.t'ac!(Ua dìslilla la non sono cagione di trombosi. t.owlt ~perimenlando sul sangue d-:l' !'Oni~li vide che molt1 rttgenli 1 rptali iniettati nelle venP producono ln leucocitosi, banno per lot•o immediato risultato la distruzione de' p;lobuli llianchi, speCJalmente se polinucleali. Questi reaEtenti sono fllbumulOSIO, il peplone, la pepsina, l'acido nucleico, la nudema, la pioganma, la tubercolina, il curare, l'urea, l'acido .arico e gli urati dj sodio. Or se quesL1 reagenti causa della Jeuco\i,.j non producono il coagulo, ciò dev'essere attribuilo .alla mancanza del calcio, e Low1t iniettando con quesli raegenli del cloruro dj calcio, vide sempre una produzione di eoa~tulo intrava~>ale. Ma l'autore ha ripetuto per più di trenta volle le esperienze (ii Lowtl senza pote1· ma1 accertare il coagulo sanguigno, e crede perciò che oltr1• alla leucoltsi oeeorra qualche alLra cosa perèbé la trombosi si pt'oduca. Lllienfeld cbiama la nucleo- albumina nucleo-islone, "'0tltanza simile al peptone oltenuta da Kossel com~ de rivalo de' nuolt>i. Egli rilieue che Je sostanze le quali pre,•engono U coagulo iolt'Qvasale, agiscano in virtù ùell'islone che COlitengono o c.he producono per la desiotegrazione de' leucocili, che le :>Ostanze occasionanti il coagulo inlravasale agiscano in virtù dt>lla uucleina che contengono o che producono pet' l• ili&integrazione dt' leucociti. Se entrambe queste sostanz~> tono separa te L'una ùall'allra, la nuclema SI mostrerà più •ttiva nel produrre 1l coagulo. L'a utore confer ma le vedute eli L1lienfeld c1r 011 l'importanza della nucleioa, ma non rilit~ne as,.olutamenle necessaria per la produzione del coagulo c:be essa provenga ùal nucleo, essendo essa contenuta sotto forma di nucleo-al bumina nel pr oloplasma ~·ellulara Le piastrme del Bizzozzero souo slate lungamente ritenute COtne fallori eli:'! coagulo, e gli esperimenti desct•ittl dllll'autore c1rca l'influenza della nucleo-albumina sulla leucolisi a llllla formazi one della piastrina si accordano con l'ipotesi Che 'tll t\SLI cot•picciuoli siano un prodotto della t.lettinLeg-ra-


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ltl VISTA

~(razione de' leucociti. L'e!;amb rnicrochlmico di LilienlèhJ le conferma come composte di una sostanza ricca di fosCoro, la digestione gaslrica le scinde in nucleina ed alLun.-na, ciò che aRgiunge evidenza alla loro origine leucocllìca. Schmidt pel pl'lmO pensò che il fa llare principale del coagulo sanguigno fosse la distruzione dei leucociti, corpuscoli pa~sivi di cambiamenti in condizioni abnormi; Rauscbenback trovando molti corpuscoli non desinle~rati ùislinse t leucn· cih ~ suscelltbilt di desutlegraziOne per azione dèl plt~sme nel sangue ruot·i dei vaSJ ed 1 leucocil.i S che restano walleratl. Sherrington é riuscito nell'anno decorso a manteuer vivi per molte setLimane i leucociti fuori del corpo m un plasma ossahHo, quindi ba ritenuto che essi non sieoo proclivi Ellla desiolegrazione. Del reslo, la desintegrazione non é la dlstt·uzione e la scomparsa ùe' corpuscoli, é semplicemente une molamor·fosi retrograda che fin isce con la morte, dovuta secondo Haycr aft ad uno stimolo meccanico del 111'0· Loplasma vivente in•fuinalo da m ateriali solidi, perclt1~ se il sangue versato ,, inoculato ari un olio semilìquido. là coagulazione non avviene. Secondo l'autore, la scomparsa de' granuli dalle cellule, e un processo di secre:done nel quale Jl fermento segr•egato si elfonde, e la scampar •a ùe' g ranuli indica la rormA.Lione del zimo~eno o sostauza wadre. Il zimogeno del l'ermeolo della fibr·ina ba folto pensare che vi siena cellule a grossi granuls, oosmoflle, vere glandole uoicellular i avenll un'or1· gioe diversa ed una dh·ersa funzione delle cellule tinameote granulose, neuLt•ofile, che avrebbea·o principalmente la iunzione fa~ocitica. Hankin è d'avvi~o che le a lassine o pi'Olt11di protettivi che conferiscono al siero sanguigno il potere uat· leracida si originino dalle c~llule eosiooflle, donde la ~imi ­ lor tlé, e furM l'identità fra si fer mento della fìbdua e l'alessinu. Ma l'orae è prematuro il voler slabilire da quale spe•·ie di corpu~coli venga Cuor i il fermento della fibrina, t-d si cretlet•e che caUule prol'enieuli dal limo, dal cervello, dal fegato, daì reni e Jai Leslicoli proJucano il coagulo, fa pensare che ogni leucocilo possa pr odurr e il fer mento della


DI A~ATOXIA E fiSIOLOI;IA

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,_.•••.u, pe1•ché tull1 constano di protoplosma , ed il priOC:I proteide costituente il protopla<>mo e la nuc.luo-alAd ogru modo. l'auto• e trova una ara n somis,!lianu rra 1 .lenomPni osservati ne· suoi e pertmenli su:di anima.i, e ce1·ti OISi di trombosi polmonare osservati sull'uomo, i quah nnu luciano c.lubbio su tualche materiale \'eneflco che proJut· tosi dlli lt>ucociti, abbia a sua volta cagionAta la Lrombo<>i. Però que~to materiale ''enefico nun ::>arebhe uhhzzab1lc per o&teno>r remostasia, 6""endo rl rime lio pesrFinre òel moh•

n rapporto fra 11 nervo trenloo ed il larlngeo Inferiore. - (Tht• Lan.eet. ~enna10 1803).

lluatnr DAH t. . -

Nell'u•>mo e neali animali il laringeo inrer1ore ha un luui!O COf'llo "erpiginoso, pel quale .. eietto r1corrente, che contrllsLa col corRO lineare e d1rello del laringeo supOl'Jore. L'aulor~ ll·ova la spiPgazione di questo co.mmino Lo•·tuoso neUa (unzione che il ricorrente deve compierP. L'allo delJa insp1razione è principalmente la l'isultante dell'abhns..amento del diaframma, e dell'apertura della r·1ma lloltidt>&. ed il movimento de' mu..coli che compiono 'l"esti due alh dev'e!<Ser sincronCl, altrimenti ~~ avrebbt> o un inu&lle stridore della ~Joltide senza penetraz10ne d'aria ue' polmoni, 011 un• inutile dilatazione della rima glottidea prrma che 11 tliarramma ~i abbass! D~tl centro r&opiratorio del midollo l'impul!lO pe1· l'aLto retopiratorio deve pas;>are pel vago. e da que"lO pel nervo hniro e pel ricorrente deve ~nungere contemporaneament(.'l alla rima gloltidea ed al diaframma Ora il rrenico, parlendo dal a~, io' e :,• cer vicale, ed avendo il s uo nucleo cellulare Dell'Alto dPI midollo presso l'oru~ine del va~o. deve 'ICPndere In nella <~uperficie inCeriore del diaframma, per ramll'lcarsi perroranùo il muscolo, la dove gli organi contenuti nel tol'let' non possono comprimet•lo; menl.re i ricorrenti, ul"riti q) v11go nel collo, g1rano il !le~tro attorno all'arlttl'•R <~uc­ clavia, Il sinistro attorno all'arco dell'aorta, e cos1 allunj:.tano il loro cammino per rsgfl'iUnA"t>re la loro tlestinaziooe t\


10N2

Il i VISTA

distanza mollo più br e,•e, ne' muscoli cricoaritenoidei. eh~: con la loro contrazione ruotano in fuori rangolo unleriore deiJe cartilagini arilenoidee, ed ampliano lo spazio fl'i le corde vocali. Con que~to giro de' nervi lariogei inferiOri si rende quas1 eguaJe la lunghezza fra 6!'\Si ed il nervo diarrammalico. e gl'impulsi parlili dal midollo, possono giunger·e •·ontempore· neamcole alla rima glollide.a. ed al diaframma. Per la fonazione invece, la tensione dt!Jle corde vocali é eseguiLa dai muscoli crico-tiroidei innervali dall'unico lìlelto motore della branca esterna nel laringeo super iore. cb~> corre in linea retta dal centro respiratorio al laringe, perr:hi> le corde v<.cali de-.·ono leuder si s ravvicinat·si prima di riuscire ad emettere note distinte, quindi l'tmpulso uerveo deve ~iungere ai crico-tiroidei prima cbe ~li altri muscoli lariugei e nl.rit1o io az10ne. Si polt·ebbe u queslo modo di vedere obbiellare cl1e la velocità dell'impulso ne1·veo r\ lale da non doversi tenere a calcolo la differenza di lunghezza de' ner,·i ; ma da lle a· sperienze di Helmhotz risulta che la fm·za ner,ea ha appena una veiOt•itè di IlO pit>dl per secondo, quindi in un uomo aJlo 6 pied1, l' impulso motorP Impiega gié 1/ 90 di secondo per andar dal cervello oi piedi, onrle non sara diSPJ'ezzabile la rnflggior· lung hezza che 0011 le sue circonvoluzioni acquista il nervo l~:~ri11geo inferiore, pel sincronismo dell'apertura della rima gtoLtica con l'Abbassamento ùel diaframmA. A chi poi negasse la necesstlà dì questo sincr onismo, l'uutore farebbe osservare che, qualora la rima glottidea s1 aprissi' dopo l'abbassamento del diaframma, ne risulterebbe un'ispirazione simile a quella che avviene nel larin sd~mo stridulo, nel •tuale l'aria non penetra a sufficienza ne' poi

mont


Ul ._.raJ;HIIIe

A~ \TOlJU.

L fiSIUL.OtìJA

pu Yla della pelle deU'aoldo oarboDloo e

lell'aoqu a temperatura tra a o• e 39". - ScHif:RJU CK. - (A1'chto. .fiir 11 n.at. un.d P!tJtBiol. e Cen.tralb. /ilr rUe med i e \VI,QIIenseh., N. 18, 1~!13) la per sona, Of:llello oleiJo :-perimPnLn, era mes"Sil 111 Utht potel''i rÌ!'Cllldare. oiAJILI qun!e un f\1or1 solo la te~ la· la cas~a ...re ''enlllala l'er rnt•zzn ot el pnde appat't'CChìo dì ventilaziOne tlel Pctlenkolfer· l u pel'~a era in una !'!er te di sperilìlent• fulla sLare uudu. in nltr1 copArla da vestn di lana . La sepat·uzione ùell'ncido rarboniro • temperaLura fra 2W e !l3" (nell11 Cll~Qa) era, ron mollP ptccole O"'Ctlla7iont, 11.3~, per ora, cirra 8 gr 111 :!~ nrt> ~•a cltt le per ona fo QA nuda o rop••rt.e. Se la tempentlura ~>ule aopre 33°, la "eparazione dPII'aCJdo carbonico aumentu mollo e prontarnenle, •h g01sa che a 3:3'.~,-:w at•rtva 'lussi al tlo('lpto. Auml'nlando la temperatura, cresce• anche di più, ma non nella ~ tesS& proporzione flno a 1, ~ r;:r. per ora alla ll'mpe· Ntura di :n~.s. lo p1ù alta l .. mpPrttturo sperimentale, "' che cortìl!ponderebbe o :! ,:tr . m :H ore. Le l<eparazione .Jelracqua lino alla tempe1'81ura di 3:(" conliste ~lo nella per~pu·azam1~ ln"'enqabile, al di ..:opra coIDlnc•a la rormat•oo~ del sudor e. Il " J.IUnlo critico • é I'JUtu.h lo stesso tanto per l'aumento dr>lla ~epa razlone tlell'ocido carbonico fJU&nLo pe r la l'o•·mazione del sudore. La ' IU&lllità dell'acqua non mostra un tal I'&Jmlo accr~caooen lo, come raeidn carbon teo, che anzi t> semprt' Jliu per su propor'7tOa.Je alla temperatura Sulla normale quar~t•tà dPirartlua Qeparata per la peli,., difficilmente r;j J•Uil dare un valori! gellere.le. variando notevolmente la temperatura •Iella pelle llessa. Se si ammelle che Je temperatura che si trova ordinariaml}nte nei fanci ulli è :{2", !'!Ono E~epareti In 2' ore pe1• mezzo della pea'"pirazJOne insens:bile da :! a 3 lilirt d'acqua Cli8S8 chiusa da lulli i lah. da


RHI~TA

Oaua. dall'arr•to dal ouorepel rlaoaldameuto. - M. lo~. - (Dtl Bois-Revmond'.~ .t reh .fiì.r Pltystale Cen.tral''· fu,.die mtd Wtssensch, N. H, IR93) L'Jde ha fallo dellts r acer che sulla parahsi del cuorP delhi t'Stlll pel r iscaldamento pr111C1palmenle in relazione alla no·

lovole osser vazione d~l H eu bel che le alle temperature (~10'60") sono sopportate dal cuo1·e senza spenger'-l pet•manenlemente. L 'Tde sperunenlo ~~~ cuor1 di rana ancora viwmll nutr1ll arlitlcialmenle. La tt·mperalura del li<IUtdo uull'Jtivu comr quella del bagno potevano .,..o:er e vHr iale a vulontè. L'llt: ora climo«tra eh~>, per un ureve ~oftltiorno in un ltn~no caldo, solo una parle tlcli~ fllire muscolari \'~ono raggmule dalla temperatura irupit'gal.o. e •[liB-"le mumono R""'ulula· mente, mentre un'aHra parte lino a cui non penetra il t~alore 111111 muore ; e per •1uosLe tlbrP ti cuore nuovamente raflred· dalo tor na ancora alli"VO. g \'aramcnte, come la mdtCe?.ione roanomotrica dimostra, la forza del cuot•e é ditltinuila 111 ra:noue della mas~a delle nbn• cJetlntltvament.e morte K ~Wl nolo chu il cuore riscaldato ballr più frequ+·mlemente ciPI freddo. 1!: qoistionabile come varta d la varo del cuorP aumentando la frequenza delle puJc•a ltOor. L'lde hA tr ovato 111 manometro cbe enll·o • limiti da K' tino a 3J'C la forza cre.-.ce con l'aumentn del calor e, C•I,..JCCbé aumenta pm la fre,tuenz8 tli ctuello che dunmuisca la esleo~<ionc delle con traziwu. l hmtti della para!i:-1 da •·a lore non si possouQ csallam~nl dele••min!'lre. Ment re ti cuor.,, senza ri11nova•·e il suo ronlc nuto, cos,..a di battere 1lopo un lungo so~gìorn o in uu ha~no eh 35' a 40', 10 uno di quasi 5()" cessa g-aà dopo 25·30 :!('Condt. :\In :-eguila in uu bag-no a :;oo a battere con forLa pPr ·tuRI· cht> mmulo, se è fr equentemente r innovato e fr esco al liquido nutrilivo, sangue arte1·ioso A tempt•ralure piu alle non ~io,·a rolezwne .Jet contenuto nrterioc:n fresco. Il decor,o dea renotneoi al comincinrP della pat·ahst da calore può e.,c:eru i!lquonlo dive~o. Talora prerede l'arreslo del cuor•• uua t;&rae Ili pulsaz1oni a gruppi. Il J'is tabHimenlo del cuore ap· parentemenle morto per via del raffreddamento e della m· trocJuzione d1 sungue rresco ::;i ollJeue tanto più farilmeutu,


0 1 A ~ATOlli\ E l'll>lOIOGIA

tu piu ba·ave ru il tumpo che il cuore so~giornò noi caldo. L'I·f~ discute per la somiglianza del cuore !<Oprart ..caldato a del t·nore astlsl!iolo; l'as6"sia procedi) più lentamente della puali"• da calore. [·:gli spiega quest'ullima per una alloralione delh1 composizionE' matereale del muscolo cardiaco. Mentre in vita si produconò, nel muscolo in rtposo o nel muecolo in con Lraz10ne, so~Uinze che iodebolascono lt1 ~ua ecoi&abililA, col caloru cr·e!:lcente fino ad un certo grado que. le ai rorma no troppo r·apidamenle e troppo copiosamenLe per polere &.~!<ere elinunate nella st"!'"a rnt!'lura clw si producono. L'OtlSiJ:teno por lalo con l'emoglobina conlrtbui~ce prtncipalment4:1 alla loro elimrnazioue.

...uua del lAvoro muoolare •all& uparastoue dell'aoldo to1torloo. - F. KLLC e V. 0LSAW'iZKY - (P!luger's Are/i. e Centralo. fiir die meri. Wi~senscll , N. 27, 1~ 13).

In un pieeolo cane di f> '1. chilog. che con l'alimeolazione lllteu ~epara,·a 111 medta con l'ortoa 11,32 gr di at'ido fo-.fo· rico (P, 0,) ìl gior·no, uurnenlò la giot'naliern eliminaziou~ e. O,!li Jn'. facendogli perCllrrere un cammino di 16 clulomctri l rapida corsa e trascinando una stilla. Il giorno !'16~u!'nte di rip0'-'0 '!i trovarono l-'010 O.~R ll'r di 8Ctdn fosforico ncll'oMna. Klug e Olsawszk." ~0110 d'avv;so cht> l'ac•do htllrco ohe si forma pel lavoro muscolare ~rasci11i in HOiuztone l'~ido ro forico G<lt~lente nel nHt<lcolo, e si '-Ono pel'suast dì questa azione solvente l'acido rosforiro per la digestione delle oqqa e della carne muscolare con t "f. dr actdo lattico. lesi nutrirono anche un .,econdo cane con lallP aJlgiungendo • lliorni alle&·ni !l-3i gr di ectdo lattico. P n::.larono nei 81or nr in cui fu dalo l'aci•lo laltu:o una maggiore sPparaztone eli acido fosforico


l 11186

RIVIi\T,\ IH AN.HO MU

E F1SIOI.OGIA

Infi.'Cleua del lavoro musoola~• a1llla separazione dello zolfo. - C. BEcK e H. BENEOJKT. - (IUid. e Cenlral4(att ft"' 11tecl. Wissensch., N. 27, 1893). Dagli esperimenti fatti su se stesso du uno dei r elatori usando la '\tessa d1eta (110 gr. di albumina, 120 gr. di gras"o e 2!).} di idrocarburi) e alleroanJo a due giorni di ri por;o uno di lavoro (<>alita di un monle), r esullò che il la,•OI'O musrolttre aurnent.a la sepat·azione dello zolfo e che appres~o col dpv!IO segue una corrispondente minore separaziout-. AumenUindo la scomposizione deil'albumina, lo zolfo ossidato e di re~ola. separato p1ù rapidamente di queUo ooo ossitlal.o. Quindi la separazione dello zolfo sotto ambedue Je forme è un mdice molto sensibile della decomposizione degli albuminoidi e po!<siamo con sicurezza raccomandarlo pet· ltt ricPrciJe sul ricambio materiale ins1eme ed invece ùelln "e parazioue dell'azoto.

RIVISTADELLE MALATTIEVENEREE EDELLA PELLE Sulle &ltel'&zioDl mortologiche del a&ngue nella aWlde ed 1n &loUile dermatosi. - S. H. RILL.E. - ( Wien. klin.. Wochen3ch. e Centralb . .fur die med. Wi8sen3eh. N 24. 1893).

Nella sifilide il Rille trovò alcune alterauonj morfologiche del ~angue solo al comparire d<!Ua generale tumefazione glandolare P dell'esantema, cioè: aumento dei grossi e piccoli linfocili, con aumento delle cellule eosinofìle, che va di pari passo con le effiOJ·esceoze cutanee, considerevole aumento delle cosi delle rorrne di passaggio e dei grandi leucoclli mooonucltò'a ri. lo .alcuni casi, che erano accompagnati a gt·an


RIVISTA DELL& MA I_ATTIE VEN IWEJt K DELI.A rEI.L&

l 0R7

a.llore della pelle e delle muco~>e e a g ran diminuzione delle ematog!obina, il Rille vide anche i mieloplasli o cellule lllidollari del Cor ni!. Con la t·elroces~one dei fenomeni delle rnalallia ù1 nuovo la propor-tione delle forme leucocibche ~ 8\'vicinò alla nor· malo. U f!u&H sono le conditioni nelle recidive nella qjfihde; aellf" gom me della cute appariscono specialmente aumeulate le cellule mononucleari e lè forme transitorie. In nestliD sìfilitico adulto furono rinvenuli corpuscoli sanguigni rossi enuclt>ali. Nell'eetema e nella prurig-ine, ed anche, nla non roe~lan­ temente, nella psoriasi e nel lupus volgare <ti osservò un aumento spesso straordinario d i cellule eoni file, come non suole mai avvenire in altri processi morbosi; per lo che il R. si accosta alla opinione del Neussar, che ques~e cPIIulc si (Jenerauo non .\10io nella midolla delle ossa, ma anche nella pelle. Fra altre malattie è da ricordare la eresipela 1 nella qual~ il R. trovò un grande aumento delle cellule polinurtl)&ri, che spariva quasi contemporaueamenle al cadere della temperatu ra e al dileguarsi dei renomem culanei.

Il Tokel&a e U auo pa.ra...Jt&. -Dr. Bonna,frJ. 1893.

Parif.(i,

É una r ecente e brillante pubblica7.ione del dott. Bonnafy, JDedi,•o capo della marina kancese e direllore des:;li Archi· ~ dP médecine nacale. Egli ha a vuto ra~io ùi osservare e studi aro la grave alterazione della pelle alle isole Fidji tre anni or sono, e couUnuare e completare gli studi sul parass1ta di essa OPI la-

boratorio di Ct1amberland eJI'Istituto Pasleur. L'A. divide i suoi studi io lre pa rti. La prima tratta della IDalallia ; del parassita la seconda, e ne raccoglie la terza le conclusioni . A capo della prima par Le il Bonnafy pone uno studio stol'ieo della mala ttia, nel quale egli d istinque due periodi, uno che chiama dei naoigatori, per•chò furono solo capitoni di navi che nel lungu giro d'anni dal 1GS6 al Jlj4l ci tral'lm1sero


108~

RfVISTA

notitia sul tokelat(; rwtro, cbe egli chiamu clei medici e c1te si inizia nel 1867 colla. descrizione che il doli. Turoer fa della rnaJattia dn lui osservatA allr. isole S11rnoa. Senza. riportare per intero questa parte s~orica della,oro del Bonnaìy, compilata con speciale ùilige:na e riccht>zza di notizie, giova notare come nel campo medic-o, nel quale tl~urano nomi eccelsi, quali il Turner, rl Tilbury Fox, ìl l Wniger, il Manson, l'Hirsch e via. le opinìon1 si dìvitlooo m due, des;rh Untl!"i8fi e dei dualisti. cioé Ji rtuelli (Fox, Guppy ecc.} che r itengono il tohelau una ''at·teta. p~>r influ enza del clima, deU'herpPs cir cinatus; e degli altri (f1 regor. Mauson ere.) che convengono nell' afle1·n1are esE<ere il tokf'laLL una fot•ma morbosa distmla, caraLLer1zzata da spechJie evoluzione e cagionata <la uo !J&ra~sit.a tutto all'alLo ditrer-ente dal tr1chopbiton. L'A. passa t(Uindi alla descriztone della malattia, e nello stl.lbil1 r ne la s~de, egli !'ostiene ch'essa si localizza agli ::;trall più supel'fìciali della pelle, lasctawlo intatto non solo il cuoio capelluto, ma tulle le allt•e parti ricoperte da peli. Eù 10 qu~>~lo egli I'Onlrodice le osservazioni del Kòniger, LI quale so~tiene che la malattia provoca 111 caduta !lei peli. Un ammalalo di tok~lrw colp1sce a prima ''ista l'osserva· tore per l'aspetto squamoso che prl>senla la pelle, specie se l'affezione non a t·ecente ed lta già -;;ubito gli etTetli del~~;t·at· lamento a. causa del fastidioso prurito di cui essa è cagione. In questo caso, sul corpo del paziente si osservano •Ielle piastre costituile da anelli paralleli e concentrici, cbìar1 f' riluccnLi lontani gli uni dogli altri da qualche rnillimeLro a un centimetro, piastre che a malattia avanza tu, si Rccostann fra loro per le rispettive conv('ssit.A o si sovrappoogouo ad· di rittura , lasciando pochissimo r, nulla di pelle sana. L'A. trova la spiegazione di questo vario diffondPr:<J ,.. t•eggruppal·si di piAstre nel ratto det gt•attamento, a cagtone del quale il paziente di fokelrw dissemina egli stesso nella superficie del $UO corpo 11 parassita, da ndo cosi orh!ine a molti centri di vegetazione di esso, mentre che, se l'inf··rrno powsse dominare il prurilo c:euza torcari'i, un solo -,i~tl'tna d'an~lli si svolgoer C>bbe, che a lungo ~:~nrìare, come una !'ola


o&t.L& ~tu.ATILB VEl\Eil~r: E DELLA rELLB 'Pfestr~t, SI

IO 9

vedrebbe ricoprire il cor po J all'uno al raltro eetremo. La mulaLtia nvn ba soste; essa JJrO~redisc~ sempr e, e se un' ener$iCa azione curativa oon interviene, es~a finisce per mvaJere tutta lò pelle e ti~t-ar,•isi perennemente. Il modo dl thllòndersi è semp•·e lo sle:>so: a cerch1 concentrici, cbP. felicemente r asso miloìlia alla ser·ie ui onde multiplt:l e circolari che si ct·eano dal gittare un sassolino in uno specchio Ji ucqua cht!l&. Il t<Jicelau è una malattia di natura para ssilaria, e basta eottomeuer~ all't::same n:.ict·o,copko anche con i mezzi p1ù aeruplicr una lamella dl epidermide, pe1• convincers i della pr~èuza assai ricca di fìlameuli intrecciati e Jì ~pm·e. Lu diag nosi clinica del tol;elau si fa a vista -!'occhio, a balla &\'er veduto un solo caso per evitare o~ni errore. TuLIavia anche r1uesto 1\ possibile, specie quando la malattia ha lunga dut·ata e, per· gli effdli del graltamenlo, essa ha perduto il suo ell'ello caratlet•tslico. Cosi v' ò stato, anche in lam pi non lo11lani (1873, 1892), chi l'ha desct·itla come una ictros1. Nel falto, non v'è che l'herpes ctrcinatrL8, con la quale il rokelau può con facilitA audaL·e conruso; ma "'ha un carattere che basterebbe da solo per differenziare l~ due melallie ira loro, il motlo di diffonder$i. L'lwrpes cirei~aacus si ùitToude, é vero, pet· anelli successivi sem pt·e più grandi; ma a trusur'8 cl•e nuovi anelli 8i formano. quelli del eenlro vanno scompat•endo, per modo che alla flue si rieconl!·a come un ;;ran tle cerchio nel cui c~ntro la pell~> è saua Cosi deoor·rendo, là malallia finisce l'Ol guar ire da s~. Il tolcelau invece invade a poco a poco toLta la pelle, il~>ue­ Cle$8ìvo svolger·si di nuo,·t anelli non coincide con lo scomparire det vecchi, esso non g uartsce s pontaneamente· è, corne ben dice l'A., r l1erpt>fl Cj r cinatus un incendio cile oli ve r.npa, si J.Jl'Opaga ~ si spegne; ,·. al con~rario il wlcelau un ruocn <'he arde sempr e. C1·ediamo uCili! di riporlare qui integr·aJmente lo specchio di •lltt llno~j di!TPrenziale che ra J' A. dell'h. cir cinafus e deJ to/cP/att:

rA.


10911

RIVISTA

Tukelau. '\ou guar1dce mai !IJlOIIlRneamente. Si diffonde alla per1t'ertu Man mano che ~i diffonde alla periferia. scompare al ,..enza scompat·ire al centro r.t:nlro. :-;e ve!!c1cole, ne liquiù" · é Piccole' esc1cole, dalle tjuali un'affezione emtnenlemenl~ rotte, fu&rie:>ce lirruido. 'ecc a. Ner;suna Lrercta ,J'infiarn!!; i,.IP un certo grado d'in· mezinnl!'. fiarnmazione nP.Ila pelle ar/Jupes c.

Gu~risce ~poulaneamente

ft'LLa. De:;quamauone 1\>rforacea.

Dcsrruamaztone per lalllelle. Lieve prurito. Prurìtu ìn!!Op(lort.abil~. Dalla pdle puu pa,..!.'are ul Le regioni co per t~ da !Jt•lt r apdli e alla lmrba. ono ~empre rJ-..parrniate . I var1 ~crittor1 che hanno parlato del tokelau ~i sono quasi tutti fermali rnollo a descri vu1·a la l'ot•ma della let>iOiw eu· tanea , ma non et hanno dalo nnLizta alcuna dollu cur·a Il Bonnat'y .;;j occupu snelle di IIIP~la, mt:J e~li non puiì dir,. ~e non quello clw ha os~erHllO alle i:<olo.> FiliiJ, u::nor«wlo quello che s1 fac .. ia nelle altre. In queste gh 1311ropei che SI rul'ellino di wl.-elat~ ~eneral­ menle non e ~petlano che la malattia di dill'onda, e piu prc· murc,!>i della turo l'l81ttte che non ~li indigeni. al pruno Hfl· puriru d1 es!'a \'1 oppongono rhned1 energici ,. l'lpetuli, fa cendo largo uso :.peclalmenle dell'acido cr isofauko, col •1ualt• rte<:couo a viucer~ il para::s!!ila. :-.lon è 10 l-le'<~O mvecede;ch mcligeru, oe1 'JU&h la malull1n. per la personale noncuranza. trova facile e propizio lèrreun. Alla cura di ,....... nell'ospedale d1 Su,·a, capi w!t• delle F11ltj. 1 med td impiegano le rumtgaz1oni "Oif<'rose, 111 uua certu mantera che val la peua di r•iporiArt~. Gli iufet•mi vengono me!!si, u t l'e alla volln, deulro una ca,,::a di legno 111 rnnJo che Lutl1• il corpo '1 "' ... ti rincluu'" all'infuori delle le«l\.', cue :;.porgono' all'.-;,teroo 11er fori circolar• pralil'&lt nel coperchio. l nètl""ali in tal wauie1·a !!h 1nreruu, a !:!Ul"ll dt c:epolti vivi. Vtt'tl falla t·un slracct verchi


D&LLE l f.\ l-UTlE \ E\ER&E E DEt t.A PELL!

f 091

specie di c:alafalaggio di lulte le fe~su re rcr impedire> i vapori solforosi attacchino gli organi respiratori, e .reotlllii11CI8 'lueUa che é della medicazione. ma che più pro• •.U.Imente polr.-bb~ chiamar~i ~upplizio. l \'apot·i di zolfo ebe br uc1a in un altro comparlimt!nlo Yengono introdotti per un largo tubo nella grand•· cassa contenente i paz1en~t, t quali cadono subito in un profuso sudore che si combatte coeLrins<endoli a larghe bevute d'&.CllU8 fresca. La uurata ùi

questa me<Hcazione a tortura e a tolleranla degli ioftH'rni. tlscill dalla cassa i paZJenll s1 asciugano sotfr egandosi euerlicameole: pot per due g;iorni consecuth·i e::«i vengono) soLIopo'>li a insaponazione e IJA.gllo caldo. e Il ;tioroo appre,..,o e nuova s uiTumìgazione. e cn"i via fluo acl ave r li assorzp ltatl 11 nna \'entina di fumiga?.ioni. che e com" dire pt•ohwgare la cut•a a due mP!-1. Da •JU~sto trattamento. che non pull dir50i bl~tndo, gli am· malat1 tragf{ono qualche pas:>egget·o giovameuto ma a parere dell'A. nuu g-uariscono che i casi pocu estesi e leg@ieri. Il doLt. Corner.' però. che di r ige da tuolli a nni il Sl8!'· VIZio ruedico tn quelle 1sole, a~~erisce t~'avf'r (Jlteuuto {lUil1'1g•one completa oncbe iu cas1 di tokela:u ,reueralizzata. L'.\ ., parteutio dal criter·to della causa della •nala tlla, 111 tre casi che ebbe a curar e, SI pt•efisse di t•aggiun~ert~ ptù dlreHsm eot~ che e ra possibile ti [•Brllssila con l'agente pal'asAilicida plU enet·~ico, e·i ecco il metod" curati vo scgutto

da lu1 e ilr1sultato ollenulo. Pttr qua ttro {ltorni egli solLomi-.e i suoi infermi, l" a un bagno caldo co•• fr,zione al sapone uero; 2' sf1•egamento Jella pelle con plt:lt•a pomic~: ao ùagno al sublimato (:!0 g r ammi per un bagno ordinario). H rtsullato non poteva e.;set'..: ptu luein~btero: il Bonnary, rienlt•alo poco dopo 10 Franctu non pote seguire cle orsr1 1 suoi iniÈll'mt, ma dut> annt dopo, do-

IDandaL... na nollzw all'at•tmtlttl'llratot•e de'-l'lì alTari intlìl:{ellt, riceveva rispostA. elle e~li pwlbllcava 11el suo lavor o, eh>' 18lvo uno il rruale era anclte alft:tlo da lepta al lo>mpo della eG111,

gli allr t .lu~ erano p~rfellèlmel)le t·i ...anall Da ciò J',\ .,

per al lratlameuto curativo del tol.~>larr, C•)ncluùe cb e ec;so


109?

RIVISTA

deve avP.re per i "copo di non la~ciar puoln della , ...ne ruort dell'azione d"l paras~ìlicida. e perciò come quello clall"ICO deii'Hardy coolro la scabb1u, crede che il suo meto.to i<~ il più ragiottale o almeno truullo che Onora ba dato r•!'lultati più positivi. L 'A chiude •1uesta pruno parlt> ùel suo importante lavoro con lu distribuzione geografica del tokelau. Secondo lUI la malattia può essere geogr aO<·a mPnle compr dS8 an un trtan· golo. compreso nella zonn mlertropicale. d• cui la ba~e la· gliu la M alacC8 e l'apice cluud!> le isole di Samoa ,. Tonga. In alt1•e regioni il tokelau puo Assere import.ato, ma non "' diffonde; rhè condizioni el''~euz ial i al suo sv1luppo sono: l'aria calda. la I.Pmperatura co~tante, f' '3opralutlo ctatura t1i umi· ditù, Cllnd•zioni che "i rinvengono costanti nPJie i;,ole della zona imertropicale. ~ella ~econda parte del lnvoro l'A . riporta i suo1 "-tudii sul parassita : 1• tale quale e!IRO si r-iscontra sulla pelle; 2' nelle culture nei mBzzi at•liflciali. Il parasl'liLa. del tokelau pon·· r-ua sede negli ~ lt•all !'luper· lic1ah dell'epidermidA. Hai punto ove si impianw e""O st diffonde a raggi io una manieru rigorosamente ~eometr1ca Vegete parallelamente alla supcrtlcie della pelle ctullo "tr·ato c:,uper tlcaale .rell'epidermirle, 1n gui~:ta da scavarne e ta!lliurne uno strato, il •Juale dopo un certo tempo cede t.> si apr" all'infuori, sollevando~• come a taglio, sul punto dove ù ~tulo da (l r 1m a attaccalo. Né que<~to 11prirsi della pelle ac<'alle 111 ror ma cir colare, ma in spuccotua·e rrangiatP. che son fJUelle che COf-ltiluiscono le lamelle o le squam e. Al d1 sotto Ili e«se il para...sata ~~ontinua il suo lavor o di sca \'O, diciamo c·o!>l, ed è per ciò che è al di<\Ollo dt>lle l!'quame ed m fond•J ad eroc::e eh!! lo si deve anelare n ric·ercara. Le llquame soLtoposle all'el!ame micr oscopico, •lopo Ji a verle lralt.ale con soluzione di potasse o d'ammoniaca e la· vale con acqua, lasciano oqc:,er vare il parassita r.he è ben dtstmto dal t r ichophuton d•>ll'llerpes cù·ci natu.,. Dirall• nei prepar ati di herpes non "' oqqerva che qualche mu·elio e rare spo1·e. invece nelle <~quf,une di tokelau o non si 0"-"'erva


ltii.U: 'HLATriK \ IN&AU l O.ELU l'ELLE

l m1:J

o molli prodotti par"8~~ilaf'll. Sa o~serva un reti< olato ftlamenti a paccoli e breva noda, la cw o~c::ervazione e spe~ ... o Ma dafficile dalla trama de~li elt•menti inLPrcellulart dell'epidermide. A vinc~ro quesLa di{(]coJUJ l'A. è ricorso a tut~i i metotli di colornzione, ma non • riutocito ntl ottenere alcun risultato positivo Ma per ben JoOtu,IJart> 1l para.,~ato ,\ nece-.<>ario i~olarlo, coc:a ebe l'A. ha op,.rato, oltenendo amportanti r isul'a'i. P"r libet•are il parass1ta degli elem~nti cellulari dell'epidermide, egli ha r•corso alla soluzaone di !>Oda al~ •t., mantenendo in 08SO pet• duo giol'ni le ~qua •ne di tokelatt: poscia, decantata con molta preca.utaone lo -;oluzione, ho proceduto a lavar le SIJUAm~> con ac•1ua di ..lillalo ripetendo piu volle l'operazkme per allont.unar~ ogui tleposito di cr1 talli. Quindi JaS(:ianJo "Ul tubo una m~tà d'aCAJU8, chiuc::ane con cotone l'apertura, e scuotendo fortemente, bo ottenuto che le quame li dissolvess~a·o; apparendo nell'ocqua dei piccoli Ooccha fllameHtosi. È su rJUOsti flocchi che laaso~na porta1·e l'esame 111 icruscopico per ben studiare il parosqìt.a del tokelau. Il pal"8ssita Ì!'lOiato prende facilmt>nlt> ogni colorazione. ma l'autore dice da dovP~I preferire la soluzaone di 'ao!etto di genziana anilinalo c:econdo la tormola «e(!uente : vaoletlo da gonziana, -i grammi; !:>Oluzione da Mda all'l •;. , l eentametro cubo; 8C(lU8 satura di olio d'anilina, 100 gramma. Quan to al melo,Jo di color azioue l'A. con"'i~din tli ~~~cantare il pii! che sia pos.,ibile di li'luitlo rlolla provetta dopo che, operato il Ja,·aa-~o. 1 tloc.chi Hlamenlo!<i l'li sono ùepo«atata al rondo. e di uggauu~o:ere 11lla ramanente •1uanlità qualche guccaa di vaolello da ~enzian11, per rieanparla poi di altra nc•JU8. quando la colorazione~~ creda suflicienle. Il pa·epa.ralo si fissA o con lo glicerina o col balsamo del Cnnatlà.

Senza entrare nelle varae mor!alitil, rivelate alLo\. da <.lu•lii lunghi e pazienti e diligentemente raportate Oi>l «uo scralt.o, il 1'81"8'!-<tita del;tol.elau isolato ed o<>c;erveto al micro!'copio •• pre...enta u rorma di lìlamenta rom11ìcah e costituiti da uua 70


101H

11 1\'IST\ DELLK :\l.\1 .\ ITII Vhl'l KIIKE E DELL.\ PElr,E

.:-erie di piccoli nodi, corll e 1!1 larghezza quast :eguale alla hmgheua. Q"c;el'va.n::-t ancbo delle -.pore. Dalle m,lleplici os,ervazioni rotte rA si crede autor1zt to a riassumet·e co~t l'evoluziOne del paras8il8: comincia con lonl(lu filamen ti a rar1 tramezzi~ poscta quelli si trasformano in ~erte d t noJi corti per mezzo di moltis--tmi trau1ezz1, e.J infine i no<li ùunno origine alle spore. La coltura in mezzi artificiali ha rlato all'A. sempre ri ull&ll negativi, quanlun'JUI' egli abbia escogitalo e pro' nto ptu di trenta mezzi diiTerenl!, ad abhia anche otLenulo, pPr voricta e quanlalu, ve:;:dat.ioni 8SS8t ricche. pore e~h 11011 s1 ere le auLorizzato ad afl'ermar co~a alcuna, e~senùo gli manca tu la pr·ova di controllo, la lrttpiantazione <~U pelle \tv a. che ò l'unico criterio pet· pronunziarsi sulla idenltlà di ,-;trntll paras!'liti. Nell'ullima pat•te del lltvnro rA. ,.;i riaS!l'Unte cooclndf"niiO' 'l• clw lt1 malalliu pal·as!<iltu•ia elle si ot~serva in Oceania solto ìl nome di tol~elnu, dagli antichi n a vtgalor i desigm•la con l'attrtùuto 111 ttomtnt pesci m quelli che ne erano aiT!!lli, è un'enlilà morbosa ben netta e a l:linlomi speeiah, 2" Ch~ è provocata da un para~sita speciale non uor 1ra definilo; 3' chu il tokelau ò una malauia tenace e faslidiol'a per gli oceantcl, ma nun n~ compromelle la vita~ <\" clte ~.-op;rafica.n:tenle il tokelau doruma an ìspe"'te nPIItl i«ole \Vallis, ma pun, i[l)porlalo, ' propat:tarsi altrove in 1uei grupp1 dt tsole; :,• che o..na Nuuva.Culedonia non trova le condiztollt fa· VOI'eV•llt al SUO l'IViluppo; 6' che. con opportuno trattamento a mezzo di un a~entc ener•gico parassrllctda (Rubltmalo corrostvo}, 11 tokelau, contro la credenza ùominante finora, può radicalmente e pronta· menti! guarire, anl.'he <~e ha invaso tutta la superficie dP-1 cor po

R.


RlVlST A DI TERA PEUTICA

--

alla oura elettrloa del tartagUameoto. .\1

CEI!Sl>ll"O. -

(Giornnle

inC~"rfltl.itnnale

delle

acien.1e medtclw: fascicolo t:!" del 113!l:i)

Per la cura del larta!:ltamento molto pliCO «i è fallo finora • poco !'i À b•nlalo di fnre· anzi. e<~i~le o questo rtguartlo tele compl~k\ s(ìtlucia n.. lle ri!lor!'lt> uella terApia Ja rar ri ~e f(Ue... ta forma 1h nevrosi periferica aùdìriUut·o in~ua­ . .ile. l pochi aull)rì ch"· come Erb e Arndt, raccomando no una -eGra elettr ica contro il larlagliamt>nlo, s. sono coucordi nel -eon&igllore In cot•renle ~alvanica non no indicano i casi e 110n dest ;.;naoo nè 11 meto.to n._. i punti d1 applicazione della ~88. A r16 invece provvedo l'nulore m tf11Psta . ua meIIQOr ia uella qua!e t•irer i,.,ce tll un caso qi ta rlag-liamenlo .perito coll'ulellricllà •• no • desumt' quindi le l!eguenli con . .,oni pratiche· t• che il tat·taglìamento può avvantaggiare del tratla.-.menlo "lellrico solamente f!Uan.Jo procede da un vizio di e non da viz1o di conformazione degli orgam •na parola; ~ che ttuando la lerintte non concorre alla gone,.j del -clielurLo, il ttuale invece s1 produce nd cavo rarinl{o-orale, ~IOs.tna rivolgere il trallt~mento èleHrico precipuamente sul, .lpoJrlo""O. a• che alle volte non basta la sola corrente galvanica, eaa che in certi C8'"Ì bieogna renclerla. interrotta.

G.


tu96

RH'ISTA DI TERAI'ÈUTICA

Etr.ttl bloloaiol della nuolelna. - SEE. - (Jortrnal dt Ml!decine et tle Chirurgie, giugno 1893). See ha studiato gli eff'Ptli Ji questa sostanza che i' l'lata estratta dai nuclet di cPllule, poscia dalla polpa svlentca " che oggicU si estrae dal giallo n'uovo, dal bevilo dt birra, dal r'6Sìduo insolubile della digestione pepsica della caseina. È una r•roleide rosfor·ica. Essa è costituita da una pOl\'er·e incolore, msolubile nell'acqua. che, prescritta alln do::-1! ri; 2 a 3 grammi, non r>roduce a lcun disturbo runzionale, ma deter·mina costantemente l'aumento del nwnero dd ~lobuli bianchi o fu~ociti. Ot·a questi globuli hanno il potere Jl ·lifendere l'organismo cootro i microbi. lnfalli, la nucleinu ha la propt•ielà di aumentare dapprima l'infiammazione dei lM· suti ulleHt dlli microbi, favorendo l'emigrazione nei leucociti vet·so il luogo della lesione. Si tratta allora di smasrherare COli que<~lo lllezzo le infiammazioni latenti, le lesioni nascoste. i~ l'azione rivelatrice della tubercolosi, ma coll'essenza corn· pletn di pericolo. Sée pos~iede cinque casi nei quali la tubercolosi essendo larvata, la nucle1oa ne ha rivelata l'esistenza colla fagoci tosi pruvocala, colla febbre e coi r a ntoli fino a quel mom~nlo assolutamente nulli, fenomeni che scomparvern dopo qualehe giorn o. Gh effetti Lerapeutici non furono ancor'a nettamente stabillli, ma sembrano utili nelle polrnonilr P nellt> pleuriti.


109i

RIVISTA DI CIDIDCA E FAR~lACOLOGIA ---:::..<:

~rto

r apido 4ell& oaft'elna. - GutLLOT, pharmacien maJOr de ~· cla~se - (.-lrcMce3 de médecate et rle phar-

macit, marzo Jsfl3). Il metodo eonstste . l• N~l mettet'e la caffeina in libertà faceurlo bollire, con clalit'acqua la sostanza in polvere , poi aggiuugendo della cale(' spenta polverizzata e continuando l'ebullizione durante aleuni minuh , tutta la caffeina enlra co~i in soluzione a llo f'lato liquido ; 2' ;-.lell' agitare la soluzione ac,ruosa di calf~ina con del flororormw; tutta la caffeina pa~~a nel cloroformio a causa della "' UB ICI'ande <~olubilila in questo S\Jiveule Quest'ultimo evaporato abbandona la caffeina cristallizzata e surncientemente pura Con l'unptego dt que"'to metodo, si vedA chu non ~~ uece"'tario ùi titsseccare a bagno marta la so~Lanza addtztonata eli ca)('ç. e di acqua, ciò che è una operazione abbastanza langa; moltre cbr non vi è btsogno di ricorrere ati un apparecchio di spostamt•nto, per '-PO"'sare col clororormtn la IDeseolanzu disseccaLa. Do~tag[liO della caffeina nel the. Si ra bollire ~. g rammi di tbe polvertzzatn per 20 minuti, ron lOO grammt dt acqua dtltillata in una capsula tli porcellana rimpìaz7andola di mano iD m11uo «-he si evapora. Si 8Rgtunge r> grarunu di calce pol\•erizzata e si conltnua l'ebulliz1one durante un quarto d'ora agitaudo qualche volla ton una bacchetta di vetro. Si pa <~ ..a a traverso una piccola slamigna bagnala; "'' r iPrendo• du•• volte auccessivamenle con 50 r. c. di 8C'lU8 cii-


l l)98

IUVJSTA

<>lillata e st lascia bollire ciascuna volla intorno a l{J minull,..

st passa e si lava llnalmenle co11 un getto di acqua l>olleule Lullo il residuo raccolto sulla stamigoa. l Hquidi sono l(l -ciat.a in riposo qualche minuto tìno a che siano limpidi, indi. trl· trodolli in un imbuto a separaztone, in vetro qoffiato, ctùuso a smeriglio e con rubinello, della capt~cità. di 500 c. c., rl deposilo e ripreso coo un po' di acqua bollenle ~ fillr·alo; il lic'juido limpido ottenuto è unito ttl primo. Si a,srisce in seguito su iullo il llquido operando nella rnaniera !'eguenle: 50 o f>O c. c. di cloroformio n buon mercato provenreule tlall'aceLone sonu inLrorloLLi nell'rmbulo: "i 111\tlll e "' lasCia in riposo piu volte; "i fa scolar e il clorùforrnro In un i111hulo di vetru, mumto di un piccolo lampou'l d1 coLon<! pur tlllrarlo e lo si raccoglie in uu cristallizz.alore io V.:llN> di Boemia tarato. Il clororormio evapvra11tiO 1u una sLufa abbandona la caffeina in uno stato di purezza rli.:;twPia. Si tnlroduce ancors 50 o 60 c. c. dt ''loroformio nell' tm· òuto e Ri rip~te l'oper·aziorre raccogliendo il rlorol'ormio n•'lla mede!>ima capsula . I l lrllLlamenlo al clorofot•mio d~ve essere cominualo nuo e cb e no!l si toglie più caffeina alla soluuone aequo-su. QuaUro trattamenti suno 111 generale sufficienti, occorren•Jo cns1 11 conRumo di 250 c c. di clol'otormio. QuE>~to do.:;a~gio puu essere l'tTetluato in 3 ore. Risultrui f)tienuti. Seg uendo ttueslo metodo si é polul~> verificare: 1" Cbe col meloJo dJ spossamento impiegalo non rest& caffeina nella mesr•olanM di calce e di tht•. l n eff.. tlo se s.i rtprenllu questa mec;colanzs, che la S I faccia dis«,..rcare n bagno maria e cltP si iuiJ'oducn in uo apparecchi!) H "I"Js:,amento, nlln si ottiene più di t'.ttlfeìna col tt•attamento clorofoJ·mico ; :!" Che la e&lfeina ollenul.8 t'• sufficiente mente ptu·a p~!r nou essere soLLomessa a.d alcuna pu1·ilìcazione; iu effetto la caffema ,.. biAnca ben crisl8llizzete e un dosaggio rli caffeln& n el lhe verde avendo dalo 11 56 per cento avanti la purJI1c!l· zione, 11uesta cifra l'irnase di J,52 dor•o la purificazione.


Ul CHillll' \ E F AB.lB l'Ot.OGI \

1099

1u della ea.Oewa nPf eaff~. Jl meùAsimo proce~~;o applica al catfè verde e al calfl'> tlm'efallo. Per il caiTù verde, biso~o:na aver cura di polverizzarlo gro~­ IIOianarue nle pet• il do!l~tggio tloll'ac•tua. Si opPra alloro ti do"'OK!liO della calletnn "opra un rn·~o determinaLn di questa polvere, ~~ grtlrnrnì pct· e~etn(>IO B impo J•lante di rar bollir~> la polveri\ una mezz'or a a\llnli f&d•lizi rme t!i cale•· per heuo spossare la mut.eria e di J'I'Olangare almeno un quflt'lll cl'm·tl l'eholli;!intw del '-e<!Ondn e

teno lratlllrneulo acqun~o. Pl:'r ìl cofl'è torrefatto <>i opera come ù i<tato dello per

n lhe.

Rraultatr ottenttlr Il catlè verde sul quale si t'· operato é 1ID caffè del Brao:Jie (Sault~") d'un L~>ll'o~plllO.

Piu dosag:.:-1 di caffeum etfettuati -.ul catru verde l' ~ul medesimo cnfli'• torrefallo ltauoo dalo delle ctfre B""'Oiutmnente eoneordanti: s• dosagA"io. cafl'einn pura per 100 grammi di L'llll~\ ''~'t'de DOn di'-!'t'Ccal.o ,l!rttLOUII J 112; .!<> do ... oggio, <'IÌ ffemn pUl'll per· 100 .:rummi di caff•· "' rd~ non di9,-Pccalo ~rnmmt t,n:J, 1' 1lo!'ajlgio. cnlfl3inH pura co rt'Ì~"~pomlenle 6 100 gra mmt di eam• lrJrrortttld. grammi 1,16: 2' Jo,a~gio, catfeutu pura corrti'(JOndente 6 11JO grammi ili callt! Lor rt:fallo gramm1 1.1'7 . • lJ•Plrca.~ttJIIi del 111etodu. Questo nuo' o processo di do .. aglio che e pqallo " mollo t·aptdo, ha pl'r·messo di esamiunre U Utoln dei lhe neri e vct·di liel comulel'cit>.


lfOO

RIVISTA

Ecco le eifre :

PROVENIENZA COMMERCI \I,E

Preno

Acqua

ul

polr

100 Ar 100 l!r. dl LicEI' di the chllogr. tOO non di-~ dl~~seccato r..:~lO a 100' ------------------------~--~~~-+ L.. eent.l ,_.,., gr. o~r

l

Thc~ nero

extra (Foorlleu) .

n, oo 8.150 2.ilfl :u:a

T n" nero ordinarto Canton) .

i, 00 9.2h<J 0.9iJ

The nero extra (San~-Hai) .

6. 75 6.767 2.547 2.i:ll

'l'he 'erde ordinario (Canton)

.14, 00 8.595 0.5H 0.5'.)6

1.11:~\

Inoltre ha pt•rmesso di determinare e~atlamente l'inllu~Jnza della torrefazione sulla <'all'ema contonuta nel c•affè vet·d ... Il caffe verde (Santo<~ l conteneva gramOli 10,1 i9 per lfJ() di acqua (perdtta a l 100) e ba dato con la torrefaz.iooe una perrHta eauale a 17,6 p. 100. 100 grammi di calie Lorrcratto corrispondono dunqu1• A grammi i2t,:r.n dt carre 'erde non dts~eccato. Ora, !'i e trovato in 'l uesttl caiTf> ver·de llfJll •li~!'eccato j:trarnmi 1,03 per tUO ùc cafl'eina, e in 100 gr ammi dt catfcl torrefatto grammi 1,17:!. Facendo oppc11·tuno calcolo si viene a delet•minare la pt>rdita di caffeina colla torrefuzione iu ragione del 6 per 10ll Questa perdita aumenterehhe, spingendo più nllr e 1 gorllfh di torrefazione. lullne questo pr oceR:-.0 ha perm e<~eo di veder~' il raprot)rlt' che ~siste per la tuantit.à di caffeina contenuta uel lh~ c qu~•la contenuta nel malJ (lite del Brasile.. Il dosaggio clelia cafft~ina ,·, stato effettuato come nel caiP verde. Ecco le cifre · Fogh di malé H&va, marca Fontana e lldefo:1so, acqua pet· 100 grammi 8,5il.


DI CWIICA E F.UUI.'ACOI.OGIA

11 Of

caffeina Cr istallizzata per 100 di male non llisst-ccato JI'IIDIDÌ O,i 85.

Caft't>ina cristallizzata per 100 di maté dis~eccato a 100• pmmi O,R58. Dal canto nostro non sapremmo raccomandare a bbastanza di esarninfU'e il lhe ogni volta che se ne deve l'are un ac-

quisto per le farmacie militar i. Una ispezione cbe abbiamo fatto a certe l'lcatole di the contenute nel nostro materiale sanilat•io, ci ha falli persuasi che lo speculazione, fa in esso assa1 larghe frode, sostituendo alle roglioliue di lhe dell~ foglie di lull'altra natura.

M.

RIVI~TA DI TE~NH~A ESERVIlW MRDl~O MILITARE holstmento sommario del temi per l 'e•ame verbale aull' ammlnl•tr&.z ione e aul aervWo tanltarlo lll p erra pl'esortttl d&l § 8 delle norme dt mautm& per eU esami di avanzamento del o&pltanl medtol pet· i signori A. BALoJNl capitano contabile e M. CasA.'I& lenenLA medico. (Conitnua:aione). Per il presidente.

!12. N ei contratli in forma pubblica egli é l'accettante nell'inle re~se dell'amministl'8zione militare: Firma gli alli, i contraLti e le convenzioni, nc.nché il

tnal'gine dei fogli degli 11lH occupanti più di un foglio; Ftr ma la uolitlcazione all'inLendenza dj finanza delle approvazioni dei contralti per il pagamento delle tasse; Cura che i contt·aUi siano presen tati all'ufficio del registro pel pagamento delle tasRe;


Il O ~

III VJS f .\ lll U:C~ICA

Ha la r espon abilita le~ale delle con,·en:.tìoni in forma

privata. che aut~ntica. •n. L'a"la pubblica 'i pu6 tenere col melodn delle f!fi.Jrte :oreyrete ari t'ftin;.iont: di cnnJPla r-'rgine, o col me1..zn dt pllb· IJl i~o band,tore. !li· t'asta pet• f•UbiJlìco l.antlitore F-1 usn J•••r )t• veudit~> òi oggetti fuo r i uso o dl!rrate di cut il valore di ~lima nnu <;u. pet·i lire !!000. Lo ~al'a è a vtvn \'Oce e dura fJnlHIIIoclw il prPf<Ìdente non rn dure doJ banditore il :>eguule th Of:I{ÌwhC8:1.1008, che è defJIIIIIVtt. fr, L'asta col mett lo della C'l ntltla r:ergin.: ... j tient• •tuantJo si apre l'ior.anlo "UI prPuo "labilito ne~li a\'vi~i tJ~'C•'nùen•lo una dopo l'altra tr•' pit:colt' candele, della duratn tll ru·ca un minuto ciu"'cunn, e c. e . 1 ter·za "i e:;lmgue --•·nzn che c:ian<• fnlle almeno tlue offerlt>, che sono n vn .... l'incanto .. diCIHar alo deserto. Se tn,·ece nell'ardere di una olclll' tro siansi avule offerte «i aet•eud••rà anche la qna1'ht e .. j pro~e­ guil'à et! accenderrH· fluo n che una si O!'.lingua '~»IIZII rhe si <>te avuta allra oO'ert.s . L'BggiudicaztOne e l'ntta t~ll'ulluno ofl'et•enle ed il p1·estdente nèl fare acct>ndere le candele chi! seguono la terzo, 8\'ra dt cit• avvertili i corwn•·r•r•nlr. 94i. L'asta ad offerti! ~· 'l ret~ si tiene in tre modi : a) con scbecla ctuu<oa cou si~illo speciali! oelln qunlt: è t1~t!lalo il minir,wm di riha""O o di aumento che puo •':-o~Pr fallo sul prezzo dPII'a n·ic:o d'aslu, ovvero il ma:nmllfl del prezzo a cui può est.er ratta l'aggiudicazione. l concor,·enli vi pr et<Pnlano le offerte in pie~h1 duu~i; b) per o ITer te segr·eta da pro!'<entare o !'<pedire per ,,,_ c:er·e confrontali• col prezzo segualo nell'svviAn d'aslu. ed in cel'li ca~i dt>lernunali riai \lint~tero, con una •whedtt ~e­ ~Zr••la ;

e) per ()ft~rle se;.trt•l» 1·icevute, a perte ed autenttcate olai fulll.ionn ri compoo~nli 11 "'e~zto d'a<>ta in numero di almeno lr••, 1 fJUBh prullun... tanu, se 'i ha luogo, l'ezgi!lclicaziouo senza lar comun1raztonfl della "Cbeda mioi... tet·iale, ru\ t!d prezzo d'aggiudtcazione. 97. L'a;:;.La di cui nll•• lettera c) del numel'o preccdeul~, può 8\er luogo nel 1'8"0 dt pr·ovvisle ="peciali per <~Hl twl-


E SY.RHZJO MEDJCO MIIJTARE

t l 03

'l"ììl~r·to.s~•e dello Stato sia utile fa re un'unica asta senztt Jar

ai prezzi d'mcanto (!$ H:Z islr conL). 98. Nell'a~la tenuta secondo la letlet•a b), se neU'avvtso

DUiUUII\:lllCI

era JPlto che l'aggiudicazion~ ea·a definitiva al p!·imo ineanw, 11 pt•esidenle nel giorno ed or·a stabiltla all"ap~>r tut•a d11i pieght ricevuLi delibe ra l"arpallo seduta ~tanle al migliot• olfttt·eule, quand'auche sia un solo, slendendonc proce;,;so · verbale (~ !H i~t. cont). SI! rlt)ll SI rosse rtcevula alcuua (Jfferlu, l'incanto sara dichiarati~ deset·Lo e si potMJ provvetlart:l p~r lraltativa pr1vata alle sle~s~ condizioni e come c dt:llo al ~. 115 e St>~uenli. Sa l'ag~iuJicaùonù non dvvevu lls:::ere detlnìlivH a l primo lll· eanto, ti presi Jeute dopo aperte le schede t• pt·oclamato l'esi LO pro(•ederà come è detto dal~. IOIJ al N Il :l fac~udo pubblicare l'aniso di provvisoria aggiu.Jìcazione per avere offerle rH miRiiot•amen lo. 00. L'asta pubblica per appelli, provvisle, opere e l'orniLure dev'usset'e di regola lt~nULa nella l'orme della lettera a.) del N. 01) ed ovo, nelle p•·ovvii"te per· lo Stato, lo scheda segreta non giun~?a dal ..M10islero pel~odorno fissalo all'o!••H·tura dell'asta, 11 presiùenla l1a (acottà di farne una egli s te ·so ebiu.~ eo11 ~ ~~ilio ~;pecial e, da serv1r d1 ba"e in luogo di quella mlllister·iele. ~egl'incautì per pt•ovv1sLe a conto uelle ma,.se, a meno di ordmi in contl•a t·w, è ~empre il presidente che compila la scheda. 100 Nel gtorno e nell'ora stabdili uell'evviso viene costituilo il seggio ù'asta come ò dello al N. 65 ed il presidente dichiara apet•la l'asta: Jopo ciò le offerte che fossero &tale fatte non possono più essere t•ili a•ale dai concorrenti, Dle soltanto potranno presentarne allr•e, sen•p1·e incondi.z.innate e rnu•chè non se ne sia ancot'a aperta alcuna. L'ing resso nella sala e lasciato libero e per essere amlllelfsi all'asta ~li accorrenli d~bbono fare il deposito stah•lno negh avvJ::n d'asta e oet captloli d'oneri Jl pre;>ideule a·ìcevuta dal segretariO la nola d~i depositi fatti secondo é dello neJ 162 e seguenU d~U'istruzjone sw eou1 rat li, ammette i depositanti a cotJcorrere all'asta; r u~hiama la loro altenzione s ull'oggetto della r iuoio11e;

s


ti O~ Ca dar letlura delle condizioni ciel conL••aHo e coMscenza dei disegni, modelli e campioni se ve ne hanno: dichiara tyuindi che il contratto si effettua sotto l"nss<-• vanza delle condizioni pr edeLle e dei capitoli generali e speciali d'oneri. Se però i documenlt sono molti c• volumino!;i. 11 presidente ra leggere sollantu l'avviso d'asta ed interpella ad all.a voce i concorrenti se hanno prese cognizione dei capitoli d'oneri e degli altri alle~ati. Se non sono fatte obbiezioni s1 prescinde dal darne lettura e tanto dell'interpellanza che dalla rispost.a an'ermaliva si fa espHciLa menzione nel verbale d'incanto. J1 pr·et~idente depone infine sul banco degl'incanti la scheda sigillat.a. che non deve esser aper·t.a se non dopo che siano s l.ate ricevute e lette tulte le offerte. Xell'asta colle forme della lettera b) del N. 9U le dolte formalità si omettono, eccello quelle Jpll'accertamento rfei depositi. LOL. Il presidente invita quindi ad alta voce i concorr enti a presentare le loro offerte ricordando che sono nulle quelle che contengono condizioni, o i ri bassi scriLli in sole cifee e quelle non 30ltoseriLte. Avverte del pari cb e quelle su ('arta non bollaLa o insufficientemente bollata sono accettale purchè r l'golal'i in ogni altra parte; ma che saranuo tosto denunciate agli uffìci finanziari per l'applicazione delle peescrilte penalitA. Ciascun concorrente presenta io piego chiuso e consegna o fa p resentare da person a di sua fid ucia, al presidente l'of· ferta da lui fì••mata. scritta su carta tlligranata col bollo da 1 lira. Soun acceUale anche quelle giunte per poRta purch•., !'18\·i la prova del fallo de posito. Non sono valide quelle fatt~ per leleliframma. Per le qualità che debbono a"·er e le offerte e le persone eh~ possono preseutarle per procura o per conto di terze persone, ,.·edansì i particolari contenuti nei §§ t Oi, 113. 114 e s eguenti dell'i<:~truziooe '>Ui conlraltt.


l c;EBVIZIO !Il:Dl CO llll.IBRE

11 ()i}

102. Il p1•csidentP prima rl1 apr1rP 1 pief,1'hi el1 mi na f)Ut'lli degli ec~>rrenlt che il :\Jtnislero avra se~nal a to com1.1 ùa eeelutlersi, e. ctO anche Be t'u~>se gitt slalo uccetlato ti loro deposito. Le~'-!e tn segu1t0 ad alta ed inlelhg1bile voce, ira pre~enza dei concorreult, lt• offerte delle quah v1en di toano in mano presa nola dal !'egretar i•l o da uno dei testimoni e I]Utndi apre lu scheda ..ag•·eta. St> però non vi <>ono almeno dne roncorrenti l'incanlo è dichiaralo desertn senzo procedera all'apertu•·a nè delruruca offerta né della 'IChecla. comp1Laud•l appo<~ito verbale (~ L07 IStr. coutt·.). 11H, ~ ..ne prov\'l, le n conlo delln Stato puo anche Ù'"er orclinalu che ' "' offerte po!;l'òano ""'"t'r ric .. vule prP.l'l'O diver~>•· amtnlrustrazioni simultaoearnent"! e le norme nece<>earie 1n tal caso sono date dai §~ lO , 109 ;; 1111 dell't'llr. !"ui contratti. lOi. Se tlal confronto l'alto delle offerto colla sch~da il pre!>-tdcnte \'ede che il prezzo sia Ttttf:lio r oto od almeno NlfUJitmtf) ep:Ii. c:enza pale~are il prezzo della scheda. a ~Xs;riu­ diea si contratto al mig-lior olfct·ente. Se lrovansi <Juc o piìt all'erte uguali P raggiungano a lmeno il prezzo deJla '>chtkla , SI procede nella meclel"ima adunanza ad una licitaztouu fra coloro soltanto cl1e fecero la stessa oft'erttt, se sono presenti almeno due, invitundolt a fare ...e. duta 'llanle una nuo va offerta a par titi segreti. Colui che tn questa .,rora ri!lulla miglior offer ente é Jtchsa•·ato agfZJUdscatario. S·· degli aventi ofl't•t•te u:.tuali l! presente un solo si in viln quello a m igliorarla e se nel:lsuno la vuoi migliorare c::o• uP unbussolano s noms e per e>-traztnne Ja sorlt> deciùera cht fra lor·o debba esse•·e l'aglo(iudrcnlar•to. W5 QuesL'a ggiudicazioue t> proooisoria, ~alvo nellu fo1·ma d'a,ta Indicata nella lettera b) del N !Mì, e dsviene deRmhva dor·o che é scaduto s enza effetto il tempo ultle per pt•er;t>ntare offer te di mi~liorameuto non 111ferior i al ventesimo del preuu di agf!iudicaziollf' come è d~>llo aJ N. l LO. 11~. Quando das confronto fallo delle ofl't·rle dei concorrenti colla scheda risulti che nessuno ha superato o alrnt!no


11 06

RIVI STA DI Tt:C'ilC.\

raggiunto il mJnimum od il mazimum ;;labilito, il pre>"idente iliclliara deserto l'incanto compilando l'apposito processo verbale e comunica a~li astanti il limite stabilito dalla 1>ched~ uguale comumcazione vien fatta al concor·renti nssentt. Se l'a!>.ta era divtsa in più lolti, di cui solo alcuni !'iano andali de!-lerh, il prezzo <Iella scheda e comunicato <wlo a qNei concorrenti cui non fu deliberato alcun lott• ·, non do- . vendosi mai dar conoscenza della !>.Cheda ai deliber'atari. 107. Se l'incanto non può compiersi nello stesso l!i0rnc• in cui ru aperto, sarà continuato nel gior no non f~>stivo che segu() immediatamente. Terminatn l'asta se ne stende procoqso verbale in cui sono descritte tutte le circostanze del tenuto procedimento. Esso é solloscr·ilto dal presidente, dall'al!giudicatario, dAi te!!timoni e dal segretario senza che all'atto della sotloscriz.wne v1 sia unita la scheda. Agli aggiudicatari assenti si spedisce, ed in ogni caso il verbale è valido per gli effetti legali ancorcltè non sia firmalo dal ùeliberatario. 108. Il presidente mvita quindi i depositslnli, non rtesciti deliberatari, presenti a ritirare dalla cassa i depositi, preYie le debite cautele e ricognizioni e mediante restiluzione (iena ricevuta che saril immediatamonte annullata. Nello stesso modo si restituiscono le quietanze dei depositi, che fossero stati fa tli nelle tesorerie, indicandovi tt tergo, con dichiarazione del presidente dell'a!!ta o di altro ufficiale che lo rappresenti, che il depositante non rimase deliberalarto dandone contemporaneo avviso all'intendenza di finanza che de v~ ordinarne la restituzione. 1 depositi dei deliberatsri sono passati nella cassa di riserva. 109. Appena chiu~e le operazioni del primo incanto colla pronisoria aggiudicazione, se per speciale disposizione non era dichiarato nell'avvio;;o C'be l'asta sarebbe stata a ggiudicata deOnitivamente per primo incanto, il consiglio fa pubblicare, nl più presto (', negli !:'tessi luoghi dei primi avvi>;i, un allro avviso della seguita aggiudicazione indicandovi il giorno e l'c•ra precisa in cui scadono i fatali. Questa pubblicaztone si fa anche nella provvista pei v t \·eri quando fatta all'asta pubblica ordinaria.


E SERVIZIO

~U:OrCO

MILITARE

1107

fatali s'intende il periodo di tempo entro il quale può migliorare il prezzo dell'apgiudicazione mediante ....,.tr,_rtA di ribasso non inferiore al ventesimo del prezzo quale la provvista e stata provvisor·iamente aggiudicata. Tale periodo è almeno d1 giomi 15, il Ministero p erò può sino a 5, a contare da quello dell'avvenute aggiudi''"""""'""' e s'intende scaduto al suonare dell'ora stabilita neldei fatali non devo mai avvenire io giorno scaduti non può piu esser accettata alcuna Le offerte di miglwramento devono essere accomrelati' o depo$ilo e redatte come sì è detto pei ~neorrenti all'asta. P ossono tmch"' essere aperte e pr esentate per persona da dichiara1•e. ma non pt!r posta. L'offertA, se già non -ve ne sra altra uguale, vien ricevuta dal presidt>nle in presenza di due testimoni ed a garanz1a •n·onerente rilascia apposita dicluarazione (testimoniale) lidieante il giot·no e l'ora delltJ presentazione e la ricevuta 4al deposito. Venendone in segurto presentata una mif!liore, annulla la 4ìcbilir&zione falla per quella p1·ecedente, ne fa subito av~lo ti primo offeren te e gli fa restituire il deposito. Sull'ullima migliot·e otr~ rta sat·a aperto rl uuovo incanto. A.pperciò a piedi delle relative testimoniati una dichiaraatte::-tanle che scaddN·o i fatuli senza che sia stata r.tta alt1·a nuova offerta ed avvisa il deliberalario provvisorio dell'ap pallo pe1·chè t•itiri il depol'lito. u~. Il Jlresidente l'a quindi pubblicare dopo scaduti i fa· 1ali un avviso d'asta per reincaoto in seguito ad offerta del \'ente!limo, nel modo stesso tenuto per rl pr imo, fissando il liorno e l'ore per un secondo e definitivo incan to sulla base del prezzo rt<~ultante dalla migliort' offerta avuta. Nelle prov'*e pet· lo Stato, anche di quest'avviso fa mandaN due Oopie el ~lin i~lero sebbene non sia pru llPCessaria la scheda p~«nate dal

~eta.

Ouestu !.'ecorrdo incanto è Lenulo colle stesse norme del Primo P l'aggiudicazione vien fatta qualunque sia il numer o


1108

JII VJSTA DI

ri!:C~CA

dei concorrenti d delle olrt•t te, ..empro>chù I'•Jfferla miglio~, eliminata nel calcolo la terza ctfra decimale, c::uperi il miglioramento a vuto du rante i fat.ali. ll3. Se durante i fatali non !Wt stata pre.,entata ue~!'luna oflerla accettabile l'a ppttllo rimane deflruttvamentP og~IUdt­ cato al deliber alorio prov,•isorio dell'incanto lenutu prima facendo di ct6 constare in appo!litu verbale. l proce:S$i '"erbah th uggiudicaztone producono il pieno effetto di una !'tlipulazione contralluale sebbene non t& ancora ~lipulato l'atto pubbltco di cut in appresso n è ti ùeliberatario può impugnarnl:l refficacta per non averli litmat•. l l i. Quan•lo, s""coudo • detto al ;'<\ 66, p••r la desct'ZtOill! della prima a9t& se ue fa una seconda, in questa e;j fa luo~~:o olia dolibert~zione quand'al'che ~•avi un solo olfpr•enle purcbè ''enga. miE!Iiorato od almeno raggiunto il limtle stabilito dalla ~cheda, Il che !'t&rà anclae c;talo menzionato nell'avviso d'asta. Anche per c1uesta seconda asta, che sulvo l'eccezione tlel numero precedente, d.. ve ~:sset· tenuta colle ::-lesse nonnE di procedimento già specificate por la prima, avven•·•uJo il delibet•a men!o provvi!Wrio si tlt!vono pubblicar e gh avvi$i per l~ offerte di miglioramento nel ter mine utile (fatali) e quelli per l'tncanto dellnitho. 11;1, Quando auche Il Jetto flecoudo esper imento d'a~tu va deset·to per lulla o parte dalla provvista, il pt't!"•·leute dichiarera "eduta "tante a~h accor renti che polr auno e--c:ere presental.e pri\'ate offerte, entr·o un limite di t.empo che loro anche comunicherà, pa1• assumer•t• l'appalto non deliberato. Tale limi({> th tempo sara regolato secondo le tstl'II/IOIIÌ che a,·rll avuto dal ~ 1nistero .,. quando non '' sono •"truzioni è di giorni 5, che non devono scadere in (.(roruo realt,•o e, succedendo il caso, s'intende proh·atto al g•orno "uc· cess1vo. e m d1 dt re"ta non sono neppure accettato le offerte. Egli mando altres1 apposito avviso alle persone o dille del luo~o o ùi allre citta che ct•ede possa no fa r e offel'le, t•oroe pure a coloro che da altre localita hanno mandato otferlt' per l'wcanto r1usciLo dO!!er lo. St debbono però accettare


E SF.IIVIZIU HEUlCO )IJLll \IIK

l IOU

le oll"erte falle lla p ~· r~on c unta invitate purdtè t:iunua tPmpo (§ 141 islr. con r) lu •JUest.o comunicaz•ont devo es>:et· dichiarato che aecettan•• !'Oltantn le otfert... che cor·rì~porui aun an lutto condizioni delle a~lP nndute tle~erlP, non sr•mo inf,..rinri limite !lr prt>zzo -.tJtbtltlCJ ndla '-'t:becla per glt 1ncanlt e act•ouapal!nale dal dop(J,.iln (l clal r olativo documr!nlo A JUe, f~>ITello ,..aru 8{'<'1 a la ~dwcla, "8 r·cr ·l•fettn rli c;ont:•:eorr·enli a lle u-.te, fo««r; 1111cora "igillata. fn IUf)(IO ana)O!!O >-i pr•lCederà Ila ""':!Uiltt a dl ,..CI' ZÌùll~ olelclu~ dovt•va e"~er clt>liberaln nel unico P"J>CI mento di di eu• allu lèlle t'u lt) del N. !lO. t17. Vorwudo prt>stmlatn una ,, piu ollèrlt• ncc• ltnbili, "i fi'OC&ler·u, in tnotlo derlnllico dinnnzi ul ~wg~1o d'astn. al deliberarn~nlo roe.uunle 8flfJO"alo proc ... !<sO vt'rbalo• A fa'<o re 11i ehi fece l'oller•la mi ~luwc e ,, :,trpulu al contralto per nllo JMlbblico, "~ In p t'n'' \'Ì'<ta a ~~u·acn d t" li n Stnlo, ... SI Yt•rsa

il cauzione colle norm" da cu1 in nppressn. Tullè lr· SJICSC per le a<~tf' anelate tle"l'rl•· sono a ,·arìco di dti oUicn.., l'agIPUdlr.atiOnb in t(lhlsle private (lJJ'erlP. Se la provn-..a et· t a cartco Ielle ma,..:,.oo il •.:ontrutlo viene .Upula to an rorma tli pr·•vala con"onzion••. U 8. Onpo pre~enlat" uu'oflerta non ,e ne ùevt:l accettare nlcu11' all•·n dtP uon '-'Ìa mtgliflre. G iun~endo iu tempo atiJe oflerle U llll &il ma 1111~liort ti•· lP ullrr• avuto. c• accellala quella dte ri!!ulla s peù itll per In pt·ama c• se 11011 ..i può fi.;;. lire lu precedenza, w· " sia lt•mpo pet• inv•tua· gli nffea•enti una tmova offerti\, ~ì ··~t rae a Norle •fUPIIa Ila accellnrsi. Qualora non !'.18 ,;lata pt·esentahl alcun' olfPr La noi lot nJIO llabililo e ne vengu in,•tce t•rc,.:eHlata qualcunn Mnntis,;tbile dopo, w rrA tra~<me::>toa ul ~l ìnistcrn pel' le !'.Uf' delrr·miDuloni. Per •tue<ole oll'erle pt·hute qtlgono lulte le avvertenze P:•ù date lll"l' 'lllello ùell'ìn<"anlo e "'lln IIIJII è rwce,. ...ari(l che ']nelle fPest!Hlu te pot·souulrn enlt' ~inno clliuse. 11!1. Sa nun Q.t può corwluudere il contr atto ne riferi,.:ce al Mintstoro trasmetlemlo!!h, nelle provviste pet' lu Stelo, Vt-rbalt e gli altra doculllenll, e "t:l cr etlerù conveniente di

71


1110

1\lVISH DI TECNiCA.

disporre che sia fatta una uuova asia pubbli,.a R prez.zi più vantaggiosi, 9 proccùerà 111 es~a regolarmente tome pet·le prune ed esaurile tnulìlmenle anche •lUe,.te ultime pt• "~' ti Ministero provvethwa s~condo le circostanze. ~ 120. Avvenuta la dt~t1rutiva agg-iudicazione ~i ùnve procedere aUa stipuluzione d11l <'Ont ratlo euLro il Let•mtne tlsil'ato dai capitoli d'onerl o colle norme pr·escriue dnl ~ 14H a seg uenli dell'ist.ruzione !<lli coult·alli, salvo il "Rf\0 r·ltl! il verbale di aggiudicazione lcuga luogo di contratto Oltouuta p>! I' il contrai tu l'approvazioni! cl el M irw-;lero o appro-vato eh~ ><iu tlal couHglio come é detto al ~ . XS. il pre."idenLe ne iuformo il contraente con unn letlPra appo4tla (mod . 19 islr. contr. t Jelln quale dev~ !urs1 t•tla,.cwrt> t•ìeevuta e se il conlrliPille ~i rrfiulasse rii ril"everlu u di rilasciame ricevula, o rwn rosfte reperiblle al ùomicilìo tn,JicHlo, gli si fara noLrticat·e per allo d'usciere a s u~' ~pe~;e Cura poi clte entro 20 giorni dall'appt•ovazione il coulralto sia registr•aLo l! quindi, pai conLl'atLi da pagarsi diroLLiimenle sul bilane.io, ••e vien man11a1a copia bollala al Minro.;lorn (§ 159 islr. conlr. od Atto IG del 1 90). 1~1. 11 preside11L•· eseguire il versamento del dcposit•'· che fo>'se sla lo fatto uella cassa dell'ospedale, in fJUelln rlella tesor·eria, dei tlepogiti e pre'<titi per Roma, rlelegantlll\Ì il segretario, per es;~er convertilo in cauzione deflnili\'a pei contralti di durula supertor e ai Lre mesi e per f1Uelh di durala inlèriore, dl1 soltanto avviso all'inlendem:a !il finanza dell'avvenuto delibe raman lo e del versamento nelle casse dello Slato per rimanervt come deposiLo provvi!<ot•io inft•ul· lifero come è dello al N. 70 Egli firma la dicliLat•azione apposta a ler~o della rkevut.a provvisoria dei depositi cne debbono e~ser cou verltlt in de· llnilivL Fa consegnare al ùeliberalario la polizza di deposito conlro

ra

ricevula. 12'1. La licitazione pl'ivat.a può ave1· luog•> in tre modi, ciof.: t• per offerte segrete in seguito ad in vili pal'licolari. ~" per gara a viva vocA, in seguito ad inviti particolari:


l:

ti\VIlW llEOJI Il

~IIJ 1 \Rt

l 111

3' llll'c.itanl" sottoscrizione c.li uno <~chema di alto (ofche viene ìn,·iato alle per one o ditte che pre--urnono i ion~e &ti a;;-'umere l'appalto. La llcrtazrone t'OI modo d,..lle otlì•rte a WIC6 si 11<'8 "'[ ,..:. pPr le vt>ndile ed é t~nutu co11 metodo simile a stnhililo per· lP a ste a rnezzo di pubhlico bAnditore . 9i) -.ente pero l'llller,•ento eh c[ue.... t'ulluno. La licrla:l ron~ col metodo d.-ll'ofTorla-conlraLto vien usala per prov,•i Le e Javor·i speciali e '<i osser·vauo le formahta ttaltilil•• clal ~ :!{)Il P se:.-ueuh dl'll'r.... truziont> ~ui coolralli 123. l.e licitazioni prìvatP per· atqui~tr :--ouo dunqu~ tetute ord iruH·iamenl~ col primo ,1 i dPUi modi e le ufterte 4egh 111\'rtali, secondo rl i' ';9, dtn·uno e~s~r·r~ "Crilte <~u carta lligranuiA rol bollo da una lira ed 111 ptc !!O chruso, a rorma 4i miJZiiorarno>nlo ~ul prèzzo di haA~ e <~ono Ad esse appltcabitr 1 cu!O.i rh nullrla e di pc>nahtn accennai. per rtuelle dell~ atle (~ 1!12 Ì"lr. COIIlr.). Sono accollale anchb ttuelle rette per [H'ocura, ltr quale deve pet•n e<~ser st-tta pre!.'enLata primA che incominci la h -

C!IlazionP, 11 JUelle presentai• tla pet'<"On» dt fitlucia. !'IUI'Cht! 8rmet•• c.lttl COIICOt•renle che ha fatto ti dùpO,.ilo. Nnu ...ono accettate qut>IIP pt>r· ro~t a o fulle da pel';::one IIOo lllVII&le .

labililt, rl presidenl~: Allu ùi due teslrmouì, t n vita i concorrenti a pr·f""enlar~> l'offet·ta, av,•os·tendofi che non si Ot!cettano o 11i rliclriar·ano nulle quelle non sollo~ct·rlte, che esprtanonn il ri!Ja !"O o l'aumento 111 ~ole cifre n quelle "ìncolale a condi:.:ioni t.Jrver~a dai ptttll fll'll'l ati nei cnpitoli d'oneri di CUi ' t> l'l'Il dAta lettura come ò detto al ~. l 00. Rauunt>nU. le altre condizioni del numero precedente eù Inerte eht~ il primo esper rm »nto non t>. cleflni tivo, mA cbe eeduta !'l~nl~ -.j fat•tt una :>eronda pr ova !'lulla bas<> dell'oft:H

='el ~i o t·no c nell'ora

pre~~e uzn ciel segt·etario e

ferta ntigliot•e. Dopo ciò legge a J alta voce le offerte r tct>v ute , il sc>~re ­ lario c•d i testimonr notano i n omi e le somme ; quindi ti pre.idl'nle in vita i concor renli a rare unu nuova offerta a IQigliornm enlo dello più vanlaj:tgìose fra quelle l eLte. ·


ili~

.\nche liU•~to "arauno .u pie).:u ctuU"O. '-Ono l•l'lo aperto• e lt'tle come ~opra ual prel'ltd.. nte che ùiclti<Jt'a delil.H!ratar.o cc,Jui che ha f!llln la uu:;ltore. lu caso tli ol1erla uguali~~ procede com~ •· dello al N. IOt. Se ne!<~uuo 1wesenta otfertA dt miglioramento la pro' vt~la e at;~iudirata a colui che nella prima !rara ha pt•eseulat~ il miglior parllto. 1:!5. Terminata la ltcilazione, il pr esiùenle in,.ieme a tutlt del t<el!~ll... cornpre,.•l il d~hb~ratario, "Olln ·crive lo specialo conLr·allo cl re il --egrelario avra compilnlCI. nonche i capitoli cl'on••t•t. P1•i tlepo"ili. le caulìoni, gli ull~tli del conlt·alto, l'approvazione 1. la re:nslraziont>, lutto •· r~>golalo <'Otnt• pei contratti stipulall dopo lo Cot·rnalitu degli incanti. St= nel f!iorno fi~alo ntuno "' pre«l.'nla allu licitaztoue o vien fatta lilla ~ola OJl;•rla ltr lictl8ZIOOe r'• ùkhtfll'tll/1 Ùl'"6rta e "'' compila uu proN~sso \'Prbala di cui "'i maodn ,.,-.pia s1 ~1inistero con una t'elazfoth' delle falle opf'l'll.Zinlli (~ 190 istt·. conlr.). (..luando lu provvisl.u dr• i vi veri p~r gli ot-pi!tlah è fu tta a licilatione pr1~ala e ttue~la va de,..erta, --ul .. ntr·a l cou,iali-.> colla trallnlh•n privata. 121i. Nelle contrallaZioni a trattativa pri,·ata per ··nnt() dello Sluto, come è dello nl N. Kl, avute te offerte. eire devono es~ere "U carla col bollo ùa una lira accnmpn..:oate dal rdativo deposito ed opcrle tn pr esenza ùt ,Jue leslrmoni. il pr~'"'id•·nle Jo,·it.a colui che anu falla lA ptù ('011\'t'l t••ute o quel ""'" eh~ avrà pre...,enlatn off\!rla a recar:-;t twl "UO ucticio in ot·a e giorno de~linati. Qut>"'ll.' offer·Le po.,sooo anche essere !"pPdtle per la po!<ta fac~>tHIO però nrllo ste::;so tempo constar e do! l'alto depoltito. Per la tas a di bollt1 si applica a quel>te quaulo è dello al N. 101 •·d in Nt"'o di offerta ugunli s1 accellu quella pre~eu­ tate. prima Se la <.'ontrattnzione "'upera le lire iOOO si "'li pula una "'crittura o con,·enztone a trattflllvu prtvatu che il pre11uiente -.otlo"c.rive inc;iemc alfe slesl.'f' per~'<one elabilite per 1 contratti elle "eguono ,..l'ineauli ed nlla quale sono upplknbili tutte


E ~t:ll\'lZIO .Y.&DICO \II Lil.\RE

111 3

degli aLLi rubblìci couchiu:?-i per provvtsle n conto St ato . Se il controllo a tro.Lialiva pt•ival.u r iguar da prova èarico delle mas~e il yre~idenle, lraltando<>i per ecdi allo pubblico, lo firma come sopra~ delLo, in IJU&· di nl'celtunle e poi insiPme a lutto il eonsi~lio pe1• l'ap~ ...."~""'· 'on e: sro si Lt•alta di scrillura in forma privala lu sol,..,..,.,.,,,., "Oio. come è dello al X s~.. e.l a senso del§ iS de!sui conlratti ne lw la responsabilità le!-tole. E ,:io\'èl twverlire che 1 contralti dell~ mas!'e quando hanno in '5egutto ad offerte private "{)no sempre :ootipuluti 111 ui prwata convenzione (§ 311 istr. C•Jnlr.)

Per tl relatore. t:.~~o~. Il relatore non fa parte del seggio d'asta sa non 'Gel caso che essa sia tenuta aJ olTarle segt•ete a forma del ma c) del N. !l6 ed allora :::olloscJ'iv"" anch'esso Il r elaprocesso verbale. In tulte lP altre operazioni dei contratti che non siuno deall'in! Pro con$iglio eg-li l(uinùi uon prende purtP e adempie &Ile seguenlt incumbeuze: a) "'agna i fogli del l'egislm delle spese contrallu~li • . ~177, e \·i tlr1oa lu drchiarazione del numero di essi e ';"~-.acii\\Olsèrive unche le nole di lictuiuazione di dette spese elle lejlretario ra peì ueliberatari dei contralli: b) ~i ucce•·l.a cruiudicina lmenLe delltl concordanza del pro· d••gli introiti e delle spese l"elalive agli appalti delìcou verbali collellivi (moti. 'tO islt•. conlr .) nelle sin partite inscr itte ui vari conti suJ d ~llo registL'O , mod. 3i7, ognt volia il visto. Cosi pure dopo lirtuidale e lulle le spe&> inerenti ad oc:m appalto comple~sivo ._,....,ft,... sul detto pt•ospetlo lu clrchitH•azione p re~critta clal-

~1 del L 93:

e) riceve l'O! pogatore i deposili dei coucorrentì alle nste, col segretario tu nolu cbe ne Jeye esser presenal presidente del seggio eù ~· responsabile del pronto


IUnSlA DI IEC'\ICA

annullamento delle ricevute dei depositi che ven ~ou11 resllluili ai concorrenti non rimasti delìbernlsri delle provvil'te, t11 appone il vtSl(l alla dich11u·arione necessaria re.r far conyerltre, dall'ullendeoza di finanza, l deposill provvisori in definitivi; e) vidima la nota coli•' quale, 11e1Je provviste n carico dell'erario. i provvedilori chiedono il pa~amento de$tlt ostgellt presentati in acconto o a saldo dei contrnlli (§ :!:J2 ìstr. conlr.).

Per 1l segretario 129. Nei contratti i11 forma pubblica il segrelario del constglio presenzi11 tutte le operazioni. funziona dn ufficiale rogante facendo anche parte del segfrio d'asta. In tale nualilé autentico colla !'Utl ftt·ma LuUi gli alli che rogo. Fit·nta anche in mat•gine ciascuu foglio degli ulli uei quali lo sc>l'illo occupa ptu di un fo~lio. Conserva gli ori~inali degli atli rontratluali in duo 1<erie, deU'erat•ic e delle ll'l&Sl!e, lenendone per ugni serie u11 protocollo con una t·ubrica. Tiene alLresi il repPrtorio dr•i con· tra t t• prescr itti dall' -\ tto 1H del 1R 7. Rtlascin ed autentica le copie cJegli alli sia Jruùblici cbe privAti; ne cur« la regislt·azione ecJ il pn~umenlo delle ine· renti tasse. SotLoscrive le dichiarazioni ed i cerliflcnli rela· tivi a ~on tralti stipulati pres~o il consiglio. Tiene H registro delle spese contratluaJ, del quala ~tacca e "\'idima i conti da rimeltere ai deliberatari dopo avtorh falli soLtoscr i ver e cl al •·~~latore. Tiene li prospetlo. mod. 1-4) dell'islruztone ~ui conlrntlt. per eli inlroili e le spetze relati\'e agli appalh di'liberali con ,,erba!J collettivi e lo presenta Al f • eri Al 16 d'ogni m~~, al relalot·e come é dello nell'Atto i-1 del H•fl3. 130. Gli è aiLribuits la responsabilità per l'osse t•vanzo di tulle lA prescrizionj rel&li\'8 agli aLli p ubblici. PtH' ,,uelli privati, siccome la responsabilità legale é di chi li sollo"'cri~e. egli ue ha la sua perle come componente del consigli o, più


f. "KRVJZIO li EDICO li iiiL\111

respon-.abilità amrninist.rativn c t.lì>'ciplinare che gh riparto interno ciel r•l'\'t:l·l o Ji nar· co•·::o agh incumbenti --ucce~si vi alla ~otlo­ ..-nz•oiitH degJi atlÌ. E~h "' anche p~>r..,onalmenle re::-prm'-abile clt>i valor i che Jicevt> per far rronte alle l"~•e se con lrntluali, sino a clw non ~no Jeposilah Ot'JI8 C8 '0 nell'c•Spt> lo le. i31. Quando ""no ~tali punbliCAh nvvi<:i .ra.... tn per t!h meantt egli appone a ter:.:o d~>lla ro1118 .!1 e~._;, rho deve unir~<• ai Yf' l'hali d'incanto. nna dirhiOI'Ui\IOne delle eseguilo pubblicazioni e lu sotloscrive. Co.,tilu1to il" •·u~m ,J'A"lH pre,..enla al prt: ... ldeute d"lln "'te~<~o la nola .(e, rlepo~ih e"'c!!uili dai roncorrent ( ~ IliO) e '!Uanrlo il medesimo ICK~-CP le olf~>riP "" prencle 11ola . Firllla la dichiaraziOne nen!-"~arta per verco11re aliA tesortm j <:lepositi cht. falli in ,ju pro""'"' rtA nella ca,...,o ciel C:On~<hrlio, debbano esser converl1ti 111 dt•firlllivi ... \lene .teJeJrnto .tal presid!•11t1• ad el"egtur e !Alti vpr~amento. E 'llli cuTa til ritrrnre e1! annullartl, dopo raccetlaziorw delle r·obe, le r•c~vute pronit:orre chu Il consi::lio a' e'a riIMc:iato ai provveclrtor• per t:li o~getti pre-:entati in conto contralti N. ~n). Verstlca le nole l'lte i pr·o,·veditor• Jll'e'-enlano per oUen~re j) pagarneolo in acconto od a :;aldo di cflnlratli a c·oulo dello Stato. Nt•i contratti o vel'l.>alr Ji clefinitivn olt•ltberamento per prov'VIflP o corrispl'lt1vo non fi~"O, a cnt·ico •Ielle ms!<"e, egli appoue in mart!ine e ttrma una dichiarllztone clel valorf" alltiburto ai deltr alti pP.r S!li efl'etli della bc""a eli rt>:.:1c:tro. ~"er atlribuita come i11caricato n~>l

13:?. l maltlt'iali dr cua un ospedale ,-. pr ll\'\'Ìslo ~>ono eli"'"' m ,·ari ,,aya;.;iru "'•·ronùu i ,Jìv.. r"'' rami di ~et•vizto a

cui "Ono <lesti nati e cost v'ha quello: a) del "6~11Ario ed arredo degli am mala ti; ~l del matcrtule .li o~pe iule. c) della btaucherta .

cl) rlell'armamenlario cl1iruq!ico e biblioteca;


1116

Rl\' l !H\ Dl TECNICA

e) della dotazione faz·maceutica dell'ospedule e di t!Uel!a pel ser vizio cii guerra; f) del tnnteriale sanitario per il servizio in guerra. 13!l Delll rnaf,!azzioi souo affidaLi u consegn111Jlri responsabili verso il consig-lio. Ef<si sono: per l'armao1enlario dur ur gicn e la hibliotecs, l'aiutante mal!gror11 in f'l'tmo; per le ùotaz1oni fA rmaceutiche, il farmac18la di rigente: per !!lr nitrì l'urtlciale di magazzino, Il quale, ìn quello dei magA:~.zini a l ui aftldalt, che plil sani adatto, const!r verà 81ll'he i pochi oggett1 di cort'edo. d"arma rnenlr) e di bufeLtel'ia clw a\'I''>Se in fondo. g~li per·ò tien~ i registr i di carico del r.onsiglio pPr lulll) il materiale dell'ospedal~. ercello pei medicinali del ""Pr,•ir.io ordinal'io. di cui il r,·gislro è tenuto dal far maci<-! a dn•n!enll>. e dalla l'<ezit•!~e conti e "3SSa. l;H Nel maganino tfel ve.'ltrariD deve e~"er ricevuto rruauto ree3no con l'•' gl1 ammalnti entrauli all'o~pedn!P ed es::-er dali loro gh abiti ed accessori rl'ospedale. Esso quindi puèo considera~i compoRto di Lr e di.,tiute pttl'li: 'fu ella m coi gli RnlmaJali all'entrata lasciano i propri efl'elli, rice\'ooo quelli cl'o8petlale e vicever~>a al l'uscita, d~Lla ,<;pogliatoio: quella in cuì si c<,nservauo le robe dé1 ricoveral1 n quella in cui sono conservali gli og-gelll di vestiario d'ospedale. Nelln spoftliatoio dunque gli ammalati entranti la~l'iano tulli 1 loro r~tfetti i (Juali, risconlJ•ati colla nola del bJ:!hetto di SlltraLa, sono pfli lrascriLLi sul registro rlevli effetlr rl'nr· rerlamento deposi/ati. moti. 1-61, e po~cin c..lepo..itati in "compal'limenti numerali negli ~caffali apposili prev1e le lavlllUI'B e tlisinfezioru che occorre::;se1·o e sempr·e<:t•*' non tlel.lbano es.c;er abbruciali pe1· disposizione ùel direttore ed a seu::u1 del ~ 1-80 del regolamento del se1•vizio sanita rio. Conlernporalll'll· mente vi sono di<;lr ibuili agli amlllalati gli oggetti eli ve"tiario d'ospedale adatti une sta ~ione. Jn Lal disteihuzione si avvertìrt) di dare, come sempt·e, la preferenza ~~~Jj og~elli cbe sono da più lungo tempo in ma· g11zzino per ollenet•e cosl la rinnovazione della dotaziuui se· condo pre:>cl'ive ill:ì 't01 c..lel recrolameolu d'amotinistranone. ~~~•. Allo spogliatoio gli ammalati lasciano anche rl ole-


E Slm HZl(l UEDH.:O )fiU'lAAE

1117

''alore e ~li oggetti preziMI, di cui ~iano che del1bono l'Ublto eA~er n olt~li ~u l btgliel.lo dl e fatll\'i r tconoscere òal proprietario ruetlìaote firmà IIU8 o di due testimoni. Sono por anche notati sul biglietto di sala e l'uf(ìciale di magazzino li ver:~a pl·onlameute all'uCftctllle pagat.ore ti quali· gliene r•lascta r tcevula in apposita bolletta che vten e conservatA inAieme agli ef'fetli del riooverato. nello !!l~sso sromparlituenlo Ji delto scuflàle. P er gli ammalali rlte non sot1o in f!rado di fare la consegna delle Jor•o robe 0 cl ra en trano in ot·e sLrnorùillt\t'i•· P: Q medico dJ ~uard1a che Je l'a riliNII'C e quindi C'ODSt:j:rOar e ano !~poglialoio per gli incumbenli sopradetli. l31ì•.\Il' uscita dall'ospedale !.th in.Ji,·idui varm(J prtma

\11018eSBI>rl,

allo "Po!!liatom a rl••porr.- ~li oggl'lt• d'ospedale che avevauo ricevuto e vi ritirano i propt•i dtl'-3lli di at-redamenlo Nello stesso tempo vit:m anche loro con"egnala la bollèlla 41 ricevuta del dena ro e degli oggetti e ti1oli di wùoru che banno depol'=i lato e co• r ossa !;4)00 atco rnp at-(nnli dall'ufficiale pegatur~ il quale loro ricousegna i tlepo~ili ra cendo~eno rila~are ricevuta sulla matrice della bolle lltt (!he è nel r·elalivo rt~illtro del den.arr, e degli oyoetti pre.:iusi defi/JSitaU rlrri ri-

to,eratt, rno.t -it!). ht t:nso di morte, congedar 11entn o diset•zione del ricovel'alo: l sur,i ··ffeltt di arredamento sono versati. al corpo cui apparteneva, !:!C lt•ovasi uella s tessa sede dell'o::pedale o \'Ì ha qual<:br· dislaccamentn, ed iu r aso contt·at·io, al disu•etto piu Yicino; il danat•o snra sempre aecreditalo al corpo cui l'individuo apparteneva e gli oggelLi ùi valor e sat·atlno spediti

al c>orpo stesso. t :i7. I n questo magazzino devono dunque esset· conservati, Oltre agli vfletti che \'Ì depositano i ricovet•ali, anche :.tli oglt!lti di vestiario ed accessori che '\anno dist ribuili a~li •lllmalaLi e siccom e, Lali oggelLi, tlrlche ~~· iu distr ibu1.10ne, devouo es~er considera~i come e~i<>ten li in magazzino, cosi l'umt•uJle con~6J:!natario non fa per e$SÌ alcun movimento aui Auoi registri di cat·ico. Per confronta re quinùi gli og-

lllti di questo ma~azzino cot re~tistri si do'l'à tener conto .

Oltre <'he di quellt esistenti in fondo, del numer o dei ricove-


MHt1<1AD111\t:NH.:A

rali. i •}Uali lulli debbonn e"~er prowisli della l'lt'"~ft qu:1r 1• Ulà di Oj!~elli, più di quelli elle si lrova~sero alla ~uardaroba

1 el bocato n per ~ssen·i rattoppati, secondo é JH'Uvrsto ual ~ 23:l .!el t·ogolamento sul senitro sanitario.

I:Jl • '\el m4(Ja.nmo d••l111aterinle d'o.ttpetlnle sono depolli-

tall gh og~etti mohili di dotazione dell'ospedale, attrezzi Jet· terecct, mobilio e utenRili s uperllui momentaneamente ol t< 'rvtzro dello stabinmento

In apposilo srompa1•tiruento v1 11l conser•vnno anche quelli 3 rist.'r\·a ver sopperire ar lu~ognr eventuali e rhe 1u aua· ln,.,ia a I'JU&nto il c1tato paragrufo del r••golamenlo ""uilarto di"pone pel depostlo delle bianclteril', non r1ovrebbero es~er mes;;i ìn U"O "~enza delihf't·azioue del conqi~lio S mtentle che ciò non occcwre per pral1t·are in es"i le so!'ttluzioni mte~e a favorir ne la buona con"ervaz10ne come t• detto al precedente N. 13~. l :~!}. L t> r·obe d1 questo mn~azzmo, ecct!llo •Juelle 1!1 rtservll cii~ dovess<'ro passare al magatwlo al •Juale fosl'ero devo· tut~ per· la natura loro, M n u di ... tribuite ai r illar li, Alla far· mncia, a:.rti unici act·., solo oiiatro la pL·es~>n tnzioue tll l.!rtont r/i ricecoimt•nto mod. 2~1 e sono cosi ~caricate dai n•gistrl 1nteroa dell'urficrale di magazzino pe1' pa<>sar·e conlemporaneamenla >~ui quar/f'rni dn 111ateriali e tlelle mas&ttrt;ie in r:on!leyrw mod. }37, ,Jr>i r rparti, uflict, ecc. che hauno rilat<l'oflli 1 buoni di prele\'amento. 1..,1ue,;ti poi ~e 11•' danno s ·arico •JUtlndo le avl'ssern da rel'litutre al mng-azzino come esuberanti al loro bi\:logno, fol'se1·o o idehilale egh ammalali o aù altri o per es<-t>re dlcluara~ ruori ~e r\iz1o. T olgono artt·he dal prop1·io quaderno di cu •·ko glt oggel li lh~ &\"e::t~ero cedull ad a tri riparti multando in uppof!;.!IC' ,lei IDO\'iwento il buono dro avra 1'ilasc1ato loro 11 l'tparto rire,·enlt>. l'tO. Il ma{JaA::ttl•J tlelln bcancheria è r ipartito 10 tr~ sezi(I(JÌ dt~linte: a) tleposilo delle brancherie nuuve eccedenti le nece:<!iiiEI allunli del ~ervr tio , che t! tenuto "empre chiuso ' gli oggetti non po..;'-uno e--serne tolti e mese1 1n uso senta deh-


E .;EII\'IZIIl

~U01CO

M1UUIIK

1119

del ,·on"'tgho. Anche per gli ojlgelli di que!>lo no H terr•à prusente l'avvPJ'lenza di cui tJI N 13~ allll sostituzione di 'lllelli che da p11! tempo ,., ros::ia•·enll. b) ~UIII'Ih.u·obu, ove ~ono conscr\•ale le bratwherie pel ·~~- .. :..: ... ~iurnaliero e per gli scambi neces>~ari e le luancher ie gli arnt.!tt di ve~ltario d' o«pedalt• da rattoppar e, come i: al !'\ 13i. Vi sono fHtr'e l'icevute e ell'occor•rPnza l'i. le robe ch" ritor~~tmo dal bucato. l mo,.nnt~rtlr nelle rob~ .h qu~sla «ez:iona, che avven,;ouo COl r1pal'li, sono fulli an,·he n m ..zto di lJUoni rli preltwa11811tn o dr resltliiLIODI! tnotl. 2kl, tiiPUtrt• pet· •1uelli I'Ut' si /aou•J \:ogh altri 1uagFtuini o le s~:z1oui dì que;;to polra ba· alare. ::wcondo i casi, ltl l!•nuta in cot•rente di appo~ilo •1118·

4eruo. ~) depo~1to dellu biaucherttl. <>u h eia che 'ien cortsegnata

ti bwcato, nlroeno uua volla la '-~ellimana, con buor11 u mabice o.;lacl'.ali dal re!lisiro rln panntlini utartrlal! rn bucato, IDO.I. ili2, e•l in cui «ono •lescrclti glt ogto:elh: e ~u 11 bucato • fatto ad appulln, IIIVeCe che 1111 E'COIIOffiÌEl, vengonO VÌSlttti dal relator•· pruua eli e~"-l!t' dalr al lavaudaio, il •JUnt .. deve ~imar~ la relativa matrwe per r1cevula delle robe l'OU!';egna te ~ti i.

t U . La tlota:lione di slrumenh ed apparecchi cht! costib&iacono l' annamenlario cht,.u ,.q ico Jell' O<~peùale pel .,,,,._ 'Vizio terrtlol·iale, a di c ui l'elenco deve ''~sere o~tensib1l a nella sala dt rilt•ovo e dc conft!renza degli urRciali, t'• eu lo· di&a io appoSito Juo~o e dala in consegna all'aiutante ruagaiore in l • sul quadet•no mod . i-3i che lit!ne in corrente colla l'lgistra:tione ùe1 buoni nel modo stesso .!ello pet· gli allri IDaterJali a l N. t.I!J per •111anlo ~i riferisce ai ruovimeulì aventi rela1ione colla sezrone magazzino. De:.di strumeolt m vece tli us-o giornaliero dati m car calnento ai rcparli ti~ne nnla 111 appostt.o r egcslro che i capr-

fipat•to flt·maoo per ricevuto . H2. Il prt-dello conse~n alario poi cur u la perf~tla cons.er· \'elione di tutto l'at·mamenlario medinnl~ una Tivista lrime.tr&le che ''l passa e relativa ripulilura elle fa es,.~uire da


11 ~0

IUYISJ..\ 111

TEC~lC.\

pe~01111 dell'nrlu, ::;econdo la convenzione c-b,. il l't1n,it:liu anà !'lipulalo al ri,::uardo, .-. le t·iparazionì che vi ocrorrNto le to (•~t•guiro me.liaote buoni conlt•ofìrmali ddl olirt•tt&·" invece dHi dal relalore. come &\'\•iene peP •1uelle dell' allr·o materiale in ~enPre (~. i:}). 143. Anche In /liblioteca di C'ui ..leve es~et·c (ot·niiH or.:ni ospedale principule, e tfeUa •tunle il calalo!!o deve nnche e:<sere O!"t·•n!'lihile n..tla ..ala eli ritrovo e di convegu•l tltJ.:ti ufOciali. • chtla in cou><egoa allo sLesso aiutante rnn~gwrc

SU) <}UIIdl•t'IIO OIOtJ.

43i.

Il st?rvizill tlella ùillltoleca é regolaLo con nor·me annlo;;he a •ruellu !<lnhrlilo per le bililioteche di presidro av n•rhHI•Io, che devono ~~:.••re m undal1 a~~:li O"pedali succur:-ah i lthri cht> i loro clirelt•1rì chiedes~,..rn c di t:-asmellet·e pt!t' turrao o,:rli 04pednh st• ~'J, tn lettura, 1 per10d1ci " le upcr(• rect>nli. t4i. Ln dotfl.zione j'arnutcr•llticr;.. rlell'o!Jpedale è dntu lll consel'(ntl al l'at•mttcis la :!irigenlo che la conserva in uppos1li locali stiguenùu lo norme cbo la sci~nza e la pratica indicttno !'Ome più urlalli Alla ::;ue rnhdior cooservazioup e leueud(• ~iornalra~t'nle conto. su~di appositi regi.,lri, rle1 l'ke\'itnt>nli, dellP dJ ..trihuztoni r dellt• pr eparazioni oCficioali, t i5 E~li hn tnollre in conl'esma sul qunderno m••d. t:l~. i mobili, ~rh ullrcn.i ed apparcrcha della furmucilj, unnclll' i l'ecipienli pet· le dìl!tr ibuziolll d1 rnedlclno li. l movìmenlt 1\PI ùelU mall'rìnli "0110 regislrAii ...,ul•(lUtclt"t'nC\ come ,. detto al ~. 1:$9 Mila dill'erPnza pero c-he: t• i rPcipienll contenenti 1 me.licmar m di'ltribu7.1•JII" r•re:::<~ gh srnmuluti SI consi•lerano come e!'isteuh iu tartuscia e della mancanza di •tufllc uno di e"'"'· ri~ct•nllltlll quunclo v.·n~wno r·iliruli, il ron«u;.matnrio non "e ne dà -.uùilo scat·icll mu ne prende noltl motivata che purll.'cipa al relaloro perché diSponga per r addebito delle per.lile Il cleì danni dte l'I~Ultmn imputal.ili a •l incuria ed alla tini! dl'l me~e !!lic•ne dù la nola comrle.'l!'tiva; 2• tlei recipienti mancant1, come sopra i• clt~ lto, -<Ì dà scarico tlal JUildl'rtiO soltanto alla fine del me"P, •J• uwùr• ciot1 rìcev•• dal relatol'e r anzi Iella nola complc•""''"ll ,~on


E :O:K II VIZ IO MEUICO MIl i L\ 11 1~

11 ~ l

. l"aulortzzaztone ùt "caricarli, ttppo~t.wi In !<l!guato ~t ruzioue del ron!<idio ParimPnl i !'wal'ica dal •tuaùerno alla fin.- del me..~ •tueiiJ MW~~'~'" '~A" per le olbtrtbuzioni ai cm·pi ··d a~li ulllctali t-W; Il farmacic::l3 dirigenk e altt·c-.i con ..cgnalario della - -"""'""'"' {armaceul!ca e so.<ttanze accessorie del mat~r,ale Mnllar ·o p• l ~erci•••• in 'l"··rra che J,.,,. con.,flt'vart'! iu _perfetto c.ta to d'uso ed in compll'lo a~""lto, pt>r modo da II'Ovarle di.,ponìhìli •1uonclo occorra . Per mezlio nttent>rt> l"iotentu do\'ru, dì tal t me li~inali, lò sl&er•• dat rccipienlt ,. m,.ll ·re iu dt!>.lribut.i<uao pt•orui,cuamem~;~ con quolli del "ernzto orJiunrio, '(Ul'lli t•he pos~ono allerarst più fadlment~ linutanuo::H a fare al cumhw clerrlì altri a mtsura del ba ...ognu. Sora pcrtt opportuno che delle aoetnnu~ tolle dnl recipienti ùello doltl7.ioni rli auet•t·a. egli "i tenga sempre pre...,t•ntt>, ed an corr••nte. unu tabella climollrntha, sio per vedere più fttcilmenle cho la fnrmacia no !Na ~<tJ mpre n1Jbast&t1za provnsta; t·ome ant•he P"'' polet• cora e~~a laiJr>lla. 111 .,~ul evenienza e nel piu breve l,.mpo farne mettere le pros·•t·ille qua11lilà nei r·ecipienli P ripot·li tJ lorn P'>~lo nella dota zioni. U7. Il materiale !lattitario per il .~erri:iiJ .n 'fltf!l'rtt, che ati o~pednli mrlilar·i posRann a,·et·o in Cllrtcamentro, ,-. doto (merlfl i mPrlicinali clw come !'i e vi<~lo ...ouo con"ervnli in flnnucis) all'ulllci&!t> eit ma~azzino che lo de'e l••net•u semprt> Jn ordine ·· d in 1er fello stato d" usP, ~ollo In rcspouc:oabililA del cnn!'iglio di ammìni,.lraz~t~ne. aflincht\ po""8 ..;•!mpre tro~r&ì in pronto al momento dPI bi~~no ~econdo il Jio.;pMlo tlelle i... lruzioni pt>r la moLilat.azione. Cum~ i• dellu al n. U., i> il direllore dell' n~pcdule cl w du .le di po<>iztoni ~r l' orJine da collocamento el elle d t ,lnzìoni eli Wl!! l'l'A nei rna~zzini e tale ordine non puu es!';eru va dalo teuza la prevenli\a !'Ua autorizzazione. Hl( Il con,..iJ.?Iio dù le di!';posizionì che ere le neceo.;c::nrie lA migliore cnn~er,·azione di 'JUe,.li malt•ri&li ~pt'Ciali et! ~·· Qiau,p, .., chi.' per quanto ''i bn di comune cogli altri mntepralicn lt• rnrmA accennale al ~. fiO e


Rl VIS l \ lìl TECNICA a) Lutti gli oggetlt massime rruelli ùi lana o d t facile J~­ Lertot·amertlO siano tonuli in modo da poter essel'f' visitatr con facilità; b) gli o~getti per medicazione o aHt·o uso, che stessero per deteriorar st, siano adoperati per l'ospedale sosliluendoli con altri simili che dovrebbero acquistarsi pei ui'>OI!Di ordinari. Che sia insomma applicat.e, per quanto "'arù compa· tibile col modello degli oggelti. la di~posizìone della rinnovaztone delle dotazioni come<· dello al N. t:l~; c) gli slrumenli chirut·gici siano, come quelli d'uso ordinario dell'ospedale, falli l'ipaMare e p111i1'e da persona dell'arte almeno una volta ogni trimestre. H!!. L'ospedale deve anche ave re un malfazzino pe1 com· bustibìli dei quali l'crtìciale dt magazzino tien conto sul relativo regi~tro mod. ";ii!. Le distribuzioni di tali ~eneri per la cucina , pei riparti. per la rarmacia e per' gli uffici sono falle sulle presenlfl.zione di buoni m od. 2i'~ rilasciati dagli ufficiali incaricai i tiPi vari ser vizi. Alla fine del trimestre, cbiust: sul regisll'O l.e "'Crilluft.'. v:ien preseolato al reletore che ne f~t la veritlc(lzione per assicurarsi della giusta economia d~i consumi e lo restituisce r itenendo i buoni di pNMvameoto per l'unnullamento. H>O. Ogni ospedale avra anche nei magazzini uua stanza o scomparLimeolo per cusLouirvi g li oggetti non più ser\'ibw che ven~ono versati ùoi r ip&l'li, dalla farmacia, ecc., per essere por dAl consigHo dichiarali fuori sf!rvtzio e poscia uiiJizzala o venùuLi com~ e pre..c:rr illo dall'articolo 2;!:! del re· golamento dr amministrazione. Per gli ospedali st~ccu rsali si ùovra tener presente la fa· coltà dì cumulare Laluni E<ervizi, accordata loro dal§ i-98 del tegolamenLo sul se1·vizio sanitario, per uniformarsi alle est· genze del personale di cui t~ono rorniti.


E Stl\VJlW

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)I JI.IT \lUC

V. JilaDICISA LI. -

~OR \l F. GE.~f;R \LI" '1MJ~I"l'I\ATI\ E. -

R~t·o:o.o­

~ABILITA DIR t'T 1 F. l'li r:-;mRf:TTF..- Cr.-.:-.:t GF~' ER,LI "UI.LA RRI, ATI\' \

C<ISTHUI.IT~.

kR\'IliO DI CA"".\., -

~I)Rl\Jh GK,ER \l.l Sll LLF t:-.TI\ODlli0.'/1

EO &'HlUZIONI, :ìi..>LLE Rl:oiCOSSI!)SI f: -..Ul 1'.\UA\IF.S rr.

1&1. Il Mtui ler·o dello guerra fn p.:rioJirAmautt' pubhlicnro reJeucn tteneraJe 6 i.JII'Iff8 dei IDt>dÌCÌil8Ji i' d~Jit.' C:ri,..WIIZ~ aeces<>arie ad uc:u 1le. "'ervrzio "-anìla•••o militare, nel quale t anche indiCAlll qua h sono 1 mt dtcam~nli C'he dt!bhono ~re pt•elavah dalln farmacia centrale mi htnre; !Juali flO"tono inditfer enLrnumLc prdlevar~i tiAIIa Hle!c<!"8 n ac·quiqlRt'~"' dal cnnnnercJO; rJHAii tnfine debhonu os~<ore Jli'Pparall o ucquistah sul luo,:ro tli '~ede degli o<~pedRii miltlar t. Cotl allo con cua ordma la pullhlica zaone predt!lla. il ~l i­ Dmt!ro accorda o rJirumamenle la racnllu tli pott>r 8\!qu i,tar~ lUI luogo ed an,.he tli prepurare m~d•cinah non c.-um1 rec:i nell'alenC(> genorulo anzidetto stabilendo che l'aequt8tn di easi dovrà llmilar'si allEI quautité !llrellamente necessa t'tl.l ai bisogni del momento e le pt·eparazioni esser·e rool'dlnate ai

mezzi oli cui di~pone la farmacia ,.. .;enza prt>giudizio del r eIOiare andamento del servizio clelia "lt.ls«a. In ogni ca<>o ! .. hlalive orJinaztom, per esser soddisfatte, devono es er munite eli visto del direttore e del bollo d'ufficio. 15~ . l medicin11li 11bbisognonli aglt ospedali pr inrJpalt IIOno provvis ti in base al dE'Llo elenco generale con prele"IUnenti dalla farmucia cenLI'all'l militare o con ucquisli dal commercio. Quelli occorrenti ugli o~pedalt ttuccur salì !"Onn pro'' eduti dagli ospeclalì priucipali o maodandoli ec:~i direltamen e o facendoli spedJr loro dalla ft~rmacia centralP. Per quelli che debbono ess er ar.CJuistali s ul posto. gli O!lpedali succurc;aJi fanno anch'essi una convenzione per pt•ovvederli nel luogo


Il ~.;.

RIVISTA OL TEC:Nlt \

di loro "eJe secondo le norme che loro saranno dale dal consiglio !JPrmanenlt>. Le richieste per provvedere di medicinali in tempo l far· macia, devono esser falle dut fat·macista dirigent•· alla direzione dell'ospedale e per la quanlil8 necessuri& al disimpegno •tel <~ervizio; tenuto conto che oltt•e ali•• ùi)$trtbuzioni mlrrne dello !'\labilimento deve ~oùdisfare le domande che po;;:~ono e:-;~(;!r falle dai corpt per le infermerie e le l'ichieslu che gli ufficiali ed tmpie"ali òell'ammini!>trazio ne mihtare faces."E'ro colle norme dell'il tto :IGG della raccolta delle di-<postzioni ciel Giornale .llilrcare m vigor~ esteso anc·he agli ufficiali richiamati eia congedo coll'A tlo 190 del r;;omale M ili care del 1)-.88. J5:t l medicinali e.::sendo eli pt•oprielà della mas:ia .rospe· dale, dopo vet·ificati ed a<'cet·tati, vPngono pagati a carirl) della ruasl-a stessa. Per quelli pt·elevali Jalla farmacia centrale il pagutnenlo v1en eseguilo rlal consiglio d'amministrazione pcnnanenle coll'inscri,·erne l'importare a proprio debi to :;ul rcmllconto genet•a le degli asl"e~ni taulo per •[Uelll r·icevuti direLlarnenle come per quelli fatti speùire èii s ucc·m•sali. Di •[Uelli 8C•TUislati dal cornroercio ogni ospedalt.l, anche Htccursale. eseguisce il pagamento coi propri fondi nelle epoch.. determinate dalla r elativa convenzione. VH. Glt aùdt>bili e le spes~> anzidette vengono a cof>tituir·e uu'usctla nella conltJbiliLa a danaro che trova il contJ·apposlo nel carico che Il farmacista dt!'igente degli o::>pedali principali c ;;uccursali si dil dei relati,•i tnerlkinali sul R'·aistro ria..~suntioo dei medicinali m conseyna, moli. 779, nou appena sono stati accettali Su questo registro si da tlnch~ carico Ji qualuru1ue n1edi· cmale che la rarmacia venisse ad avere sia da fuol'i, pHr rice,·imenli da altri ospedali, che dalla farmacia s tessa per composti oflìc.:lllali preparati o per meùirinali t'iscontruti t·si· stenti in {liU nelle verificazioni. Tali aumenti hanno c·olla conlabilitù in contanti la relazione rhe per ognuno sarà ac· cermala al ~. lfiO.


E SF.RVlZlO llEDICO MlLITARE

1125

1

Le diminuzioni p•)i o scarico delle !'iOStan.ze dal detto registro in alcuni casi lrovano compenso nell'entrata o carico del registro strsso, in altri sono compt3nsato coll'eutrata nei conti a danaro e quelle che maucano di compenso cadono a carico della massa d'ospedale. Si compensano coll'entrata dPl registro mod. 779: i movimenti di scarico che avvengono tra rospedale principale ed l suoi succursali perchè ~ono tutti amministrati dallo stesso consiglio e quelli per le sostanze impiegate nelle preparazioni officinali al cui contrapposto tr·ovasi il carico dei composti ricavati secondo risultano dal Registro delle prepa1·a1ioni o.fjìcinali e delle analisi chimiche, mod. 766, sebbene con òilferenza di valore che va a favore o a carico della mas~a d'ospedale. Trovano compenso nei conti a danaro: a) i medicinali ceduti agli ufficiali ed impiegati accennati al N. 152 i quali debbono pagarli con un aumento del 25 ·;. sul prezzo di tariffa , il quale aumento va a favore della massa d'ospedale; b) quelli ceduti ai corpi per le loro infermerie. Anche o 'Juesti viene applicato il detto aumento meno per le so$t8nze indicate nel § 2636 del reg-olamento d'amministrazione ed in alcuni A t ti del Giornale Militare e piu precisamente in quello con cui vien pubblicato !"elenco generale è sempre indicato quali siano le sostanze da cedersi senza aumento, che d'ordinario sono: quelle ad uso di disinfezione, quelle per la medicazione antisettica, la vasellma gialla per le armi per le bardature, e pe1· le unghie dei quadrupedi, il grasso di maiale, il giallo cromo per le bufetterìe; e) quelli cile siano pr~;~leva.Li per le infermerie di presidio e per quelle speciali degli stabilimenti di pena (senz'aumento)j d} le sostanze impiegate nelle analisi chimiche richieste dai corpi (senz'aumento}. Se però verrà stabilita una tassa ftssa da addebitarsi ai corpi a favore della massa d'ospedale, per ogni analisi, in allora le sostanze saranno a carico della rna s~a stessa.

72


11 26

lllVIS'lA 01 TECNICA

Per tulle le d~>lte distribuzioni s ono a carico det richte-

denLi anche le <>pese di tl'asporto e, per gli ufficiali ed impiegali fuori del pr esidio, anche quelle d'im!:laiJaggto. Sono sr.a•·•cali a totale 8$!'gt-avto tl~lla massa d'ospedale: a) i medicmttlt dtstribuiti agh ammalali o consumali per uso gener·alc degli s tal>ilimenli ; b) le "~tanzr· iotpiegate 1-.er le analisi chimiche falle per uso dello stabilimento o chieste da lle autorila supertort J't'l' !<E'l'VIZIO:

c) i mel'licmali di:ninuiti per calo nalur'8le e per e\entualt avari11 clu· non t>iano da ascriversi a troppo prolungata giacenza in farmacta per e!>SPrne slale pr ovvis!a •1uantilà esuberanti ai biso~ni, come prevede l'Atto 9i del Giornale M ilitare 1890. 156. Oei medicinali come di lutto il materiale in gomere t· il consiglio d'amrmmslr·azione permanente che t·ìsponde diroLlaJOeuto al M~n islern eJ il tliretlore io special modo r•ispoude della conseL·vazloue dei medicinali ed attrezzi od a n('he del ser•vizin <li farmacia Pesendone a lui affidala la sorve~lianza tecnica sull'andamento interno dal § 254-1 del rP~O­ lemeuto di amministrazione. li direttore, in conseguenza. di un ospedale succursale, ba per la ronservazione dei medicinali e del materia le f11 rmaceulico uguale J'"spousabilit.à verso il consig-lio permanenw ed ha direllamente f[UeJia per la sorveglianz11 sull'Ili·· damento interno tlella farmacia dell'ospedale da lui thrrlla 167 Il fermllci~ta dh·igenlt> esseudo coosegnutar io th Lulla la dotazione rarmaceutica dell'Q"pe òale ed a nche tenuto a dtrigPrne ìl so>rvizio rarmaceulico, ollre alla responeabililil clu~ gli spella come e gente del consiglio specificata al ~. l!l ht' anrhe vei'E•O il di rettore quella derivanLe da gli obbligl•i u lui raLtt dall'ar·tic•olo :W .lei •·egolamento s ul servizio !"lini· tario e dall'Atto 118 del 1890 riguardante la cont>ervazione delle sostanze vPienose e di azione erojca. l rarroac1sti in soU'ordine sono anch'essi responsabili verso il farl'tHlCISla dirigen te per quelle incumbenze che loro sono a ffitla.le.


!

~EKVIllO

lUJ>Jt:ll 'f ll.ll \Ht:

11 ~i

Quanto alla parte tecmca del servizw d~• medicinali e cioè

alle munipolaziont e spedizioni, che per In fot·za notut•ult~ dt•ll•• coqe nou potell!lero esser l'atte od efflcncem~nte invifilate dal farmacis

dirigente, ogni rarmaciqta p dit•eltalllenle

re•p<msabtle de~li errori prores;:iouali in cui foq,.e incor,.,o. (ContinM).

RlVISTA D'IGIE E

La oarne eU ànimall affetti da tetano deve eaaere ammetraa a libero oonaumo?- (La cluuca oeter~t~ar1a, ~- !l del l 93). B molto impQrtante, e non ancor~t ben ~telinita, la 'lu•·tione trattata in 'luesto articolo, Il prof. Sorma.ni cr ede che la carne dt animali tat.antct qja innocua peT'cbè ha dimostralo elle gli animali pos..c•ono !01.\rtza 4lcun danno e. "t're aluneot.ati con c>ullure di bacilli del teta no: in falli l'apparato digeren~e può "Opport.aru una quaulttA dt bAt'~lli lO,OOO ,·olte maggiore di quella elle rie;:ce mortale llt>lle moculazioni ~olloctJtanee. Il Kitasato p01 dimo'ltrò che 1 prodntli velenosi tlei bactlh cl··l tetano sonn totalmente dtstrulli in ~, minuti ed anche in llnt~~~t• letnp..l alla temperatura di 65 c. e 'Juindl colla coltura la car ne parde le sua propr ieta nocive rontenendo solo le 84u•lBnle tossiche e uon t baccllt Malgrado ct6 il pl'OL HeiJinget'. ti JWof. ostertag e•l nllri

flnno d'avviso che, essendo il tetano uua malatLia infelltva, lu

<-arue deve essere considerala come allorntn : essi rtlengono ,eh,•, per J'eccesstvo ouruenlo di temperatura, Lutti gli ot•gani


RiViSTA

!;Ono piu o meno alterati, di cattivo colore, 111 stato d1 lumf'· razione torbida e d'infiammazione pat·enchimatosa. Ora il Sosna, medico veterinario ufficiale a•ldello al macello di Brema, ha risollevota la questione del libero uso o m eno delle carni tetaoiche a propo!'lito di un cavallo all'ello da tetano macellato 11 ~:3 settembre 1892. Egli f'u d'avviso che qualuuque animale affetto da tetano deve esses•e sequestr ato l'd appoggiò il suo F:iudizio sul con· cetto m oderno che si ha della malattia ed in parte sulla notizia letta nei giornali ~.:he in una località dell'America del Nord ammalarono e morirono lO persone per avr>re man~ialo car·ne tetanica. Sovr11 propoìlta dello stes8u Sosna. l'autorità superiore volle sentire a nche il pArere de1 d1reltori di due fra i piu impor·tanli macelli tedeschi, eJ in seguito decise che le carni degli animali affetli da tec mo tanto nello st!Ltlto ini~rafe quanto in ttuello piiL eleoato deoono essere sempre sequestrate e d istrutte. È questo il primo caso in cui l'autorità ::~anilaria cornpetrnte ba stabilito siffatto principio rispetto a lle carni telauicltl:', .,. percio é bene che venga portato a pubblico conoRcenza.

G. - Sul batteri ohe al rtsoontra.no nelle uova. di pollo e ooDServutone delle uova. - (Dall'istituto igienico di Berlino. Are/t. .fii.r Hyg. e Centralb. /'ùr rlie med. Wissen.<~ch . N. 26, 1893).

Lot'UCEND0Fim

SuUa pulrefazione delle uova esiste fìno•·a solo un lavoJ'O dello Scht•ank dell'sono 1888, ilttoale nelle uova guaste trovò prin~palmente il bacillus fluorescens pulridus e il proteus vulgaris. Eppure la putrefazione delle uova 6 una calamilt• iQ;ienica di primo ordine, poiché nelle grandi citUi in roetli& circa il :W p. 100 delle uova si comprano dai aonsumator1 gia guaste da non potersi mangiare. Nella pratica si r•· conoscono le uova caltive da ciò che esse non .:;ono ptU tragparenti e, nella avanzata pulrerazione, in conseguenza


~viluppo di gas nel loro interno,

affondano lentamente o non affondano per niente. Il L. esaminò oLtanta delle quali 38 avevano il tipo generalmente conosciuto uova putrefatte: l'albumina è liquefatta torbida, gr·igia .ftno al verde grigio, il tuorlo e caseoso di colbt' verde oliva ftno al vet•de scuro. Alla fine del processo tutto l'uovo è illla unica massa verde oscura; già in principio esala un torte odore di idro!!eno solforato. Venti uova avevano il tipo di putrefaziont~ r·he viene subito dopo per frequenza : il processo somiglia in pl'incipio molto al primo, solo il colore non passa al verde, ma al giallo pallido, la fusione dell'albume col tuorlo accade prestissimo producendosi una massa simile alla maionese; l'odore é fecale. Cinque delle uova el'8no ammuffite; le altre non presentavano ,alcun tipo particolare. Innanzi lutto il r... esamina la questione circa la porta di entratn dei batteri. Se si mette un uovo nell'acqua e si pone il vaso solto la campana pneumatica si vede l'aria contenuta nell'uovo sfuggire in determinati punti, e se questa acqua ai colot•isce e si allontana la campana pneumatica si vede elle il colOre per quei de.terminaLi punti penetra nell'uovo. Esaminando questi punU col microscopio si vede si nel guscio come nella pellicola dell'uovo· una lacuna. Questi punli 4i maggiore permeabilita devono considerarsi come le porte ~'i ngresso dei batteri. Il L. pose delle uova entro culture io brodo di batteri co'llOsciuLi, come ad esempio il prodigiosus ·e li vide in breve tempo attraversare il guscio e svilupparsi. li L. colLivò coi metodi ordinal'i dalle uova esaminale i batteri della putr·efazione; trovò rappresentanti di due grandi gruppi;dei batteri producenti Idrogeno solforato e dei fluorescenti. La formazione del1o idro~eno solforuto si dimostra con la immersione di turac~ioli di cotone nella soluzione alcoolica di acetato neutro di piombo. Si trovano di questi bacilli idrosolfurei 16 diverse •pecie. 15 delle quali potrebbero essere considerate come varieté. di (uno stesso bacillo, che si somigliano molto nella grandezza e nella forma, solo il numero dei loro flage!Ji è ~iverso. TuLli sono rigorosamente aerobi.


l l !lll

IUVISTA o'tGIK~E

Condizione favorevole per 1a putreraziont> Jelle uo'a •. prtncipalmente l'arJa umida. Per cousarvare la U0\8 il L. raccomaucla di vel'niciarle. Anche lE' uova innE'!-itate coi ptù aUi\·i baUert della putrerazione .,, cons~ rvaoo man~iabili u nou mostrano alcun aum~nto di bntler i «e sono vernil'iale dopo l'mnesto Sviluppo del b~oWl tubercolari •nt terreni nntrltlvl veget~l . - (A rch. /"ti t· Hyg. e C'rmtt·all ',,

SA!'tOEII

tlie m~>dcc. Wisset.)l<'h.,

~ .:H, ttt•t:l)

Che l !Jacilli Ilei tuher colo creRWIIO sulle patate ti llfllO ola rempo. Il Sandor trovo rhe prospera'\ano ''igorosamente mwht! -.ul cavolo, sulle car·ult\ ed allri torroni nutritivi vegetali e «u::!'li tnfn«i di •JU,.l'<te piant.e. (Ju1nd1 emer!!e elle lu t·e-azione per lo l'<\'iluppo su' •Ju•·~ti terreni nulrtllvt non i• co-.~i imporl8nle per 'luelle so:.ltlnze albumiuot.t• un1rnali, !'t>mlwa anzi cbe un ptccolo gt·adu d1 ACtdtla. nei pr im1 sia luu~o

favorevole p~r lo gviluppo dt'i bacilli. A s~olutturwnl•· uecessarw ~ per lo .... ntuppo dei Lt•rren1 ve~~tali il libero a,·rt:>''"il delrar1a, lA lemper&hli'B più favorevole ;18°- 39 t.a quantità dt tnlllt>ria nulrilt\'ll li•]u ida VPJ(elale """ •' m ollo ~rande. nel broolo di patate vegetano ri ~otogl i nsuweult> e in f(enerale lo sv1lnppo nui let·rnnl vè~elllli r> piu abbondante clw ~u~li animult. U S. o~ll'et•vò all'e8atne m wr•l3eoptco de1 t·t~onfiamenlt dei bacilli che egli ,. inclinal•l a riguar<iare com e qport•. Anche lra•port.ati dir••ltarnentt> !ili corpu au imale ~u lle potate possono ~>viluppar>~ l 1 har·tiiJ Lubercolarl, ,.embra clts queste sieuo oncora ptu adatta l.. .Jell'all&r gltrermttlo. Svtluppandost nulle palati' l'd a nche ~~~ al11·i tern•ni null•ttivt vegetali perdono i baciJii tubPrcolari delhJ loro \Ìrulenza. l luoghi dJ llll••ztone ctciiLI'tZZ8liO i'om· plet.nmenle f'enza alcunA cura anchP nei porcellim d' India e solo lungo il cor>lo delle vie linratiche si O\'ant.ll con e"ilre-rna leulezza 11 pr·oces~o tubercolare.


1 J,J t

VARIETÀ

L'aaatomta e la.blologta nel •eoolo nv. - l -

:-ltCAhE.

(Reotw rle cllirtlr!lie, N. ~. li'!I:J).

L'autore ~i propone di riuni1·t> alcune dellu pruu~ipali nolioni ·i'anal01nia o h ll"•olog1a Ile '"i tr..,nn•• "PIIr-.e nt i libri ll~gli anlichi, l' che sono IIIÙiSpon~ab•ll ell"tutelh~enza dei medesimi t> de lP leorie mediche allora amme:-se Tah conosct•nze, che !-Ono tanto ri~t•·elle, ~ervirono qua.-1 !;O lt!, ti b11st1 aHa med1c1na lino ad llaney, tre "l'coli fa. t'ana tomia nou reca aie n n f'l'O;.{r~ ><l'o i n tnllo ti 111t<dio t• vo : nou Si lavoro 'fU8"'Ì sul •~ada,,.. •.,... ,, auclle lu non ... cer<:ava e nou . i vedtl\"8 quanln 8"18lo?"a 111 Gnleuo ed A ,.Jcf'rma. Pern l"nlililà dell"aniiiOnliU era •·acorao«cìuta un edalto rlel1;::m, d1 Federicn Il , •mtw•·atore d" A Ile magna e re delle due Sicllit'. esige dal rn••d1co "''anno d t anatomia ~ul eor}l(} umano. rna que~to edillo re~la letlera morta llun alla llllt! <.lui s,..colo. iu cui lo !IIUdJO tlell'anutonua l! rtolzalo aii'Uni"l'rsit<t .i Bt,I•J,.;na eh~ o~cupavu all o1'1t il prJ01o po~to nell'iuBectnament(l dF-IIA medtcina. Puschmann, Il dntlo proressfJre d• c:toria della llleclicina a V1enna rifericoce le c-ondtzioui in l'ui Ri 18c·evu lo atudio del corpo umano. !'Jc•l X l\ ~ecolo Enrico di Mondovi Ile l} Guy ole CIIOUhac proCIIImauo la necessità di ronO!'cere l'anolomto per 1 tlstct e p1ù •nrora pei cllìrurqlli: il primo dice nel lrallato dello l"Uil C'ltirur(l trt • o~n1 artefice ò obbll~ato a conoscer e illlng-gello !lUI • •JUale hl\ ura, altrim~>nh sbaglia pr atirando Ora 11 chirurJ!o • t' uu artelke dPIIa ~11lute d~l corpo umano, dunque egli 1\

•·h··


11 3t • obbligato o conosl'erne la natura (.• la compo-"izione, e per • conseguenzn l'anatomia "· l l.ihri che servono a questo slud10 :"Ono quel11 eh Galeno .. degli autori arabi. Galeno che a veva !>ludialo acl .\ le~>l3luiria ru P"~" molli .... . coli roracolo ùell'analomia e della fi~iologia. Dor<'mber7 lo ritiene un grantle analoruiC{), 'luanlunque egli non abbia di""ecato altro che olllmoli. "CÌU1m1e ~peciolruenle. Gli 11rabi non fecero che copiarlo incompleLamenle. alterandolo 'P •::;<:o, e furono le loro lneuuzw111 rtvnlte nuovamente in latlllo cile Mrvironn ai medici uel medio evo, finché alla flnP d»l c:rcolo xt\ ~ico18 da Heggto lt'8dU1""~e le opere di G8lauo direttamente rlul ~rtJcu in laliuu, traduzione p1u ll"Olla. che lu quella rl ... "el'' 1 8 Cìuy ~~~ CbAuliac 1 ra ;:h aulOt'i ar8hJ i piu con~ultali fur·ono Hah-Abba,.. e A vJcenna. Il prim<•, rned1co r·er:.-18110 del x secolo rece, uu tr·atlalo completo d1 111eJicina molLo in voga, iulilolttlo Male/ 'l· ftncbò appurvo il Canone l.li Avicenna, che ru Lr8dotlo ver>oo il xu sot~olo in Ialino da Costantino, e piu tardt ola ::ilPfaoo d'Aotioch•a col litolo di R e!Jalts tlt.VIO~>itio, spe9~0 ciulta .ta Guy, e d1 cua il !':CCOnùo e terw "'Ormone trattano ùell'anatomia. Avicenua fu il più gl•anùu weùico arabo dell' '<l ~ec()lo, 1l suo Canoni> o pm ~'>viluppalo del Mah•k!t, di cui st•gue 11 p1auo generale; fu lrntlotlo in latino alla f1nfl del XJJ secolo dtl GE-· ral'llo da Cremona e da Alpa~ut' l'anatomia vi é ,lc•... crilta nel priwo libro. L'influenza tll Avicunna l'lulla medicina iu occidente durò t'ÌIIIJUl' seeoli :\el 13Ui Enrico tli Moodeville inf't>gna anatomia a :\loulpelher, le~gt'ndo e cornrnenlAnùo 11 l<'Slo d'A vicenoa ··oll'aiulo di l a d1segui, riprodotti in picrolo in una tradu?.ione francese delln sua chirurgia, Pi-ÌSlcnle in quella umvers1ta. CooLemporanoamenle ~londini fa a Bologna un corso diana· tomia mollo frequP-IllalO, tl sCrtvl;l Ull breve lrallalo oli 81111· tom1a, stampato per la prima , oJla nel l ~iS: Analomta .\!un· dtni a cnpite usque ad pedes.


\' ARIÈÙ

l l ;~;j

De Cht~u hac da nel ::suo hbro qualche ragguaglio sui ntuzz1 sul modo cou cui si studiava l'aoatomta nel secolo x1v. • Noi Iavortamo - egli dice - sul cor po de1 morti, perché • i tibri suno msuftlcienll. ~ul corrpo dei decapitati t> tlegh • impiccali 1101 studiamo per lo meno glj Ol'l{ani, i muscoli, • h.t pelle, le "ene, i nervi, massime per la loro or1g10e "· Il corsi) d1 Be1·tuc•u~, succetz ore di Mundllli a Bolo~na, 111 quattro lezioni ò cos\ raccontato: « Il cm·po era po:;Lo sopra • una tavola. nella prima lezt!tne "' tralhl\•a de~! i or$lani • uulrilivi (gli organs ùagesllvi) perche ,.., pnlrefanoo piu • presto , nella seconda tlegli organi dP Ilo qpirito (gli orjlaoi • toracic•); 11 ella terza deglt organi delllt vita o dell'anima • (membra animata) (l'encet'alo). nella (Juarla delle eìitremit:a • Noi fAcciamo aiLresi l'anatomia - egli aggiunge - su • corpi da seccati al sole o con!>urnall nP.IIa terra ovvero fu!>i • neli'Rcqua corrente o bollente. e co~• veù1amo almeno le • ossa , le carhlagini, i JZrossi Ut'rvJ, i tendini ed 1 lega• menti. Si Hludiava cosi l'anatomia del cor po dell'uomo, di • quello dell'a!<ino, del porco e di parecchi allr·i animali • Una lez.ion•• di anatorn1a era allora un nvvenimeufn imporlsnlP 6 DIIIIIlZ18tO 8 tutta r Univer"'tlé ert u cui Vf'nt\'ano •d assis tere sagnora "' nobili invitai•. Un.- notevole maniatura, ri pr odotta da un manoscritto di Gu)· de Chanhar, ne rla un'idea 1. trultt\'& m quauto a drspo!ò;izaone ,:tP.nerale, alla qualità de;zl• »~N"l~nh, ai lorn costuw, a~lt. lrumeult 1mpae~otAli E iuteres!'laute uno sguardo dato alla manjera secondo cut gh autor i del rneJio evo I'OOlprerhlevauo l'anatomia e la fisiologia; ono duscr·azronj anatomiche gros~olane dr tessuti ed or~ani ; non !{j fa la desc1•izioue succes~i va di tutte le os!'a, muscoli , ner 'i e vasi, ma si danno nolions generali <~u ciascuno di •(ue~li gruppi arre~tundosi !lpl:lciolmente sugli or·~taru, ed occupanuo.-i sia nes libri clae nelle lezioni in modo par tlcolt\re dt splancnologta. Il Nìcaise fa una hrev•• t>sposìzione, una stnlesi di •JIU.•<~tf' det~critioni, delle nozioni relut1ve; l:iò chP erano 1 tessuti bienclti {ner vi, tendini, l··~amenli) e 1 muscoh: il san~ue, glt umor i e gh sprriti, che hanno tanta pat•le nella lisrologta


1134:

VARIEÙ

e nella paloltl:.?ia degli anttcl u a che re~tringeva uo la part~ rlell'at·ta rP,.pirala. Le loro idee sullo stomaco, le in te~lina ~d 11 fe~nlo contett~vano molte Yerilà: era esnlta la uozrone dallu vena !JOI'Ia, ma sconoHciula la circolazione del cuore ed t ~uni rapporti coi po moni L'ac:.. enza di I)Uf''-le ultime nozioni fu l'ort.:tne .Ielle lor-t erronet> teorte sul f'angue e t Y&<.i, ctU!:Ii "Pit·rti, P. la lot'" azion••. L'esame di que~u~ l!!m ie vi~·· n li J.lt imu ,lt·lla -.cop... rtn dt Herve~· (lfi!H) thwostra quale imuwn<>o ri\'olutione do\'eltl.' pr<.,durre Ju :-co1 eriA della grande ,. J••ccola crrcolaziune: ,. 8Ll't•ome essa p<H'lava la tlernoliziorw complr~ln ùi quanto ~~ !'8 péva e st crt•do-.a, pt>t·do non ~ tln wera,·iA'Iiarsi "" inconlrt'l una t)~tìnow re-.t,;lt>nza e •u un ..er lo dopo ~tery anc-ora le comlllltle innauzi afi'Ac,·adt.'mia dell·· "cit•t1ZP.

Graudl! ..enc:JbilitU ellribui,a~i ai tec:-.uli bianl'hi, Ol'l'\'1, l••n· llilll. liA:IItOt>rth e aponeuro~i, con~iderati della '<h~"':-18 naturA, cou qualche ùttY't~r·euu1 fra loru. l ligamenli r iunrscono le o~o:.;" fra loro, e "'<'rvnr1o di 1'1-

fugio ai o~·l'\'Ì c 11t sin t net'{'Orum sede.~, et 'J''it> 1-( f'!dt·rtrn n • eE>si concorrortcJ coi nervi 11lla I'OrtlJlO!'IZtonr; delle corde e de1 muscoli La corda o t,.n,Jsne,. fot·mala dal mil'cugho dei ligAnwnli delle ':.'iuntun• e dei ner"'· La. carnr tltURcolure ra pnrlo d'un ~t·uppo gerWt'ICI'l dislmlo col nom~> di car·ne, couLenenle Ire ;;peci••. il mu.. cob. la carne delle glandole e gan~lii, e qnl'll& dd f!londe; e forrna il muscolo ùa mus, e le l~t cerle 1IR lacertu.s, co;.tiluili ola un nu... cu!!lio .lt llhre. \'illi, oli cnr nt• 't>mplìce, con librr• ,Ji t·or.ta •J lendHtU 11 '!uiudi "Ol•lcneu!i nc>rvi. l ncr i hnuno orì~.:ine nel • 1'1'\elln n nel mtdullo r• tr.rc:smltono a Lulle le P•11·li ùel corpo Il se ntime nto e Il mo,·iwl'nlo. Quelli del cervello '-Oli ÙPII t ql'II"Ìli vi, quelli dal rni.Jolln t unto' i, ma .rll unt e gli allt·i po::siedouo e la vrrtu q.,.n...i tiw• t:! la mnlr1<'6, IJUAlo piu, trunlu meno. Gli aulora "0110 incerti "'e la '"enHbilit.é ,. il mo,·ìm•lnlo ~ono portati da uno <~te~"o nervo o tlu nel'' i di~ liuti· 1;olleno pare amrne tn n el'\ i mi!'Oli.

junewri'


\'A lii!T\

nervi specializzati. Gu~ non ,..j pronuncia, egh "O~~iunge: ancor più d1fflcile cercare ~t' le facoltl! dei neni "<•uo portate sosta nzialmenl& o per irradiazione. È già de!{nn di uota la presenluzioue di Lale questione. I nervi udHivi sono cavi perchl'• possa circolarvi lo1 ~"flÌ­ rito e le C08e 80nore arr1 vino al cervello: il nervo ollico ;. pure caniculalo perché lo spirilo \l~h·o ~i rechi dal cerv.. llo all"oc:-chio. al ct·istallJno che è il ''ero or:;!alltJ "'<;'''0, e p...r la!'ciar giunger·e fino al Rensor•o comune le fot•me degli o~r;retli.

Il sangue n tnltf'!'8 sangwnnrin fii forma nd f~>gnto e contiene rruaLtro lllllcH'i: il san~ue, la bile, La mtJimcnn ta o Hlt'll· bile. e la llegmo. Tali uml)l'i ll•lll sonn subito atti a nutrire il e<wpo, non sono ancora ~ cnrnpletamente usn•lri nnturali, devono essera prima purgat1, ,. c1t> s uccede ancora nel fegato. che ce,te la bile gialla alla vescicula del tiele t• In bile nera alla milt..a. - Purgato cos1, il sangue scorre nelle vene a nut1·ire il co1·po; t'SSO nnn è semplice, conli~Jie i quattro umol'i p1·edeLti 1na nella proporziorw temperata, armonita che \)C('Or r e alla S&lut~. Quanto 0011 e tlltO a questo r·ostiluisce gli umori non natur11li, che ~no r~olall, ~equeslrati ,. dirP.tti in luoghi tlelermrnali a compHWVI qualche funzione o elrmi: nuti ; CO»ì la bìle o collera va alld vescichetta del llele, la malinconin alla milza, la flegmu alle gxunture, la superfluità acquosa ai reni e alla vescica. Tr·a gli urnor1 che devono esser r'PRpinli dal corpo alcuni vanno col san~uP e rag-riungono la pelle dove si risolvono in ~uclore. in gala o rog-na, in pustole ed in aposleme. Oltre i solidi ed i liquidi il corpo era penetralO dallo spirito dotaLo òi pr·opr ietà diffe renti secondo i va,.i organi e trasporta to nelle arterie insieme ul sangue vitale che dà vita mentre le vene traspor lano il sangue nutrHh·o. che nulJ'i!i'ce il corpo e gli us lt~ ~alul~>. Lo 8pil'ito nasce nel ventricolo s inistro del cuore dal sangue provenie11 la ,Jal regalo, e.T~trato prrma nel venlrtcolo de;;t:ro, rwe -.erve n nutrire il cuore. po1 (• spinto in quellll intermedio detto t~> rzn venlru~olo dove $ì '-'calda, c::i <~oltilizza et'


l l :w

\"ARI ET\

& furen.to e puritkato, e mftne pasc:;n nel ,·enlr1colo ... jni,tro

ov!i forma lo spir1t11. Lo spirito co~1 forma tor-ci nel cuore ... pi1·ito carcliaco, IJ,Hmlo noi venlrtcoli del co 1·vello , l'lubis<.>e una nuova di).!PSUnne e rli"enta lo "Pirlto tlell'anirna : noi ft>~lo e!'!IO diventa lu "['Ì· rito nutr1tivo, ne1 tl'sticoli lo spir1to generator e. l.o ~;pi rito, dice En. d1 .Monde,ille. • i> piu chiaro, sottile. puro, br•llant~> « d1 tull1 t COI'pi formati dui quattro elementi, ~> p1u prec:;..o • alla natu ra delle co!le sopracelesl• · es o é l'istrument.. ·m• mediato òell'anima e forma tra quella erl tl corpo u11 le• ~ame amlchavole ,, concorde. • Quindi gli s piriti ~:oono •l vei<'olo delle fac:oltu che essi tt·usporlnno, sono 11 principto dell'azione di lutti gh or~mnL l 'ar13 che penetrn ne1 polmoni c preparata dall'u!{ola e non ~ nociva. m entre •(uella che penet1'8 altrilllenll come per es. dalle pia:,lhe., e quindi non modifiC8la, non JtUr~ata dall'ugolu era nociva ; st ultribui va grand~ tmportanza a talt> funzion e dell'ut.tola. L'aria l'• portula al polmone dai rami dellu trsdtea artt>ri·•· p01 l'arteria 'enale, ramo clelia g ronde arteria (ao1 t~) la Lrac:;porta al t•uore, do\•e entra nelle •lue or~::cciJiijlle. t'Il~ l~ ser\OD<' tJa serbatoio co m~ al «au~ue nutritivo, s d1 In sorte per rinfi'UI'rart• e temperare il ruot•e. Ques to é il solo coucello de~h antichi ~1.11 compilo •lei polmone, la cui ruuztoue era totalmente st·ooosciu~a; egli serviva solo ad espelle l'e i vapori fumos• portali dall' arter1a venale, come le superlluilil e le maler1e ft·edde, umide e cat.arrali ri~evute dal cel'\·ello atll'8\'erilu al colatorto (relroc;t \ila delle ros.::e nasali e •Id faringe Scono~riult pure i rappurli dul polmone col cuoi'..... Il cuOI't! ha 1 due \'enlrkoli, plU un terzo çenlrtcoln " ra· v1tò iutermedill in cm il san~ue nutritivo, grossolano !Il (•U rifics, st fa più ~ottil e . dive n tu ~angue vitale. N el ventru:olu sini tro SI lor ma lo spirito , che unito al san~ue vitale forma il '-an -·u.. sptrituaJe il quale attraverso le urt~'tlt> porta la nta e lt~ fu nztonu delle varte l't!g'iom. - Il cuore hu due oritìzt, p11r quello del 'enlricolo 1lestro entra un ram • della vena kil1,., o ascenden te, lu quale porta il sang ue del


VARIRTA

113i

regalo nello part1 ~uperJOI'Ì, remo che, J'ormlo d ~OH~o!Ue al ventricolo, ~~ continua sollo nome di nm11 arlerJO~a . tino al polmonP. e n por ta il san~ue nulr1livo uccec:::erio alla «ua nutrizionl'. Oall' orillcio del ventricolo «inistro ...orte la "'randt> arterin (aor ta) che manda rMmJ a tullo il corpo. uno d1 •JUP"'tl, l'arteria venmo~a, porla al polmone 1 vapori fumosi e ne riporta l'aria per riofre~care il cuore S«'{IIIO~ciula era lu circolazione sanguigna, 11 ~rande ecl il piccolu cir<•oln: ma si diqlinguevano lP nrterie " le 'ene, ed il sang-ut> diV•'I' o che e~<~•• conl... nevano e ~i '8peva che dopo 1110rle le vene r uno11gnno pient>, le arteri6 \·uote. ùu ciu lu supposizioni' e~,.erv i nell" or ter1e un "8Df(UI' sottile, legp,io>ro, vitele, mescolato ad uno spir ito che <~i for111a nel cuore, rh~> da la vJlA t><l e l'agt:nte della runz1nne rli lulh gli or~an1, le vene conlon~-tono invece 1111 >iangnt> gt•u«solan... denso, ti sangue nutrJli\'O, che ~'~' forma nel regalo eù Il Ji,tribuito dAlla vena chilis o s uoi l'ami al'lcendenli '' dil'lcendenti· ma non é nolo alcun rapporto tra la vena arteriosa. ad une eola tunica, e l'nr teria venosa o due tuniche, elfi un lato, coll'arteria Il le veM polmonah. Il Sistema della vena porta era meglio conosciuto dt quello della t'Jr colezJone.- Le ve o e meseotericiH• prendono il chilo nello slomat"o P negli intestini, poi qj riUniscono ìn un !>OI tronco, la vPnu pc>rla, le quale s• r i,cinde iu nHr capillara l'he v~>rsuno 11 clulo nel fe~alo: que.. to CIJ:l una nuova fligesbone lo tra<.~l'orma in sang ue, il•tuale é r1preso de altri capillari dalla r ui rus 10ne r~asce il tronco d~>lla grande vena o chilis. II!ICPnLe dal bordo convesso del fegato, diviso in due rami a"'cendPnle e discendenle, e portant" 11 c:an{::ue nutritivo ali~ \'8ri11 parli del cor po. Lo ~lomaco e l'organo ove q' compie h pr im~< digt>:-tione, Ad ove l'li formo il chilo: !-(li ati menti vi 1-tiun~ono da!l' ..!lofago ove penelrauo dopo una incipiente digestione subita n~>lla maaticazione (Avicenna). Lo stomaco digerisce lll \-trlil nel calure prnpnn e di quello comunicatogli degli orgam '1cina, •l re~alo, In milza . che gh dé. lu malinconta, la quale e<'CJto l'appetito, il cuor~> che gli •là delle arterie per portar.;li la \sla;


1138 Ìl C~rveiiO, Ùei IIPrVI pel FCIIIÌmenlO: la \C,ci CUI8 o!eJ fiele m&nda purll la bile c,uJ rondo dello stomaco. Il chilo pt'netra ùallo el•>mocu nell' inteslino cllu lo lr'A'-IIIùll!! t~l fegato medranlt> lP vene rne-.enlerrche. il digeuuo .. pu rr• vuotato del chilo dalle l"les!'ie vene e dalla bile cltt' f(fi urrrvA dalla vescrchelta. Il cieco é considet·ato come un allru "'tnmuco: !'ecoudo alcuni il colon riceveva pure c.lella biln nel punt(J o ve è a coututto del tei'Z.o lobo dd fegato, ctO c ••' l'~c­ <'ìla a rr!:eltare le recr, il cui rrcetlacolo é il retto. Il fegato è l'or;:runo della ~et•onda digestione; egli pi·uolur··· il sangue destinato a nutrire rl corpo, mentre del cuor" pari· il sangue che porta In ,·ita ~lo "Ptr to· htl re:;atu dipendo la nutrrztone, c.lal cuore lt~ funz1onr, le proprietà deKlt o)r~ant. Il chilo porlttlovr dalla porta*' dlliiP. mes~nLet·iche vi "llhi<~ce una nuova dige!;tioue in cui sr formano i quattro umo1·i: il ~anKue propriamente detto, la bile, l'nlrabile, cd una ucctuo~iw, co· mune a lutti. La bile, rollera o <~uperlluità collet·ica, va alla veRCichelta d"l fiele e di là al fondo dello ~tornaco ed alle intesltna per puhrh. La superfluità malmconica, prodotta nel regalo, pa~sa per un canale nella mtl~a. e di hi con altro canale alln ... tomn~"O per ecc.rtarvi l'appeltto. La l\uperfluitA acquosa dl!l ~an;.:ue ne e eslruUa o:at r··ui, condottavi da un ''onale clw !<.i sLa<'ca dalla VPU8 cuva, e IJUindi dal regalo: un altro eanule porta l'a.<'lfUO'~Ilil dc tt·1 urina nella 'escica. Infine d111lo convessita dol fegato parte una g i·ossa vana delta la vena chilis, t•he si divrde in due ra mi ascendente c dt ..cendente (le due vene cnve) che portano il <>angue nutrilivo in tutte le pai'lt tlel C•H'po. Se p:h aulichi 8\'&vano t[n&lch.• nozione sui ner•vi, be11 poco -.npevan(• dei centri ner,·o~i Però ~i trova gia un &t'cenno delle localizzazioni cerebruli <~i anllnelle da taluni d11• ogni tacollà ttbbia il ::.-uo organo "UI ctlr,·ello. Alla prima parlu dt>l ventr1colo auter10re appu1·llene ,1-.eu .. n comune. alla st>con la l'rmmag1na:troue. al 'enh•icolo rne.tio il po>nsiero, il raginrwmento, il giudtzio, al posterìot•e lu uH~· rno!'ia. T ra i venlri'·olt vi "'Onll dei condolli per cut p8""181lO


tt :l9 ,U spu·•ti· le

r~>jl apprehensas

vanuo do un vtntricalo altaUro e ricevono io ciascuno l'impr·ess•one dt>lle facoiLà del

cervello. In cerle regioni si ammettono degli emuntori, organi •:oa&ituill di carne glandulare e desLinali A raccogliere gli umori

non n11lurali, morbosi: quelli del cervello sono sotto l'orecchlo o dietro la mascella; q uelli del cuore nel c.a~.~o ascellare, quelli dell'egato e ùel Let"Licolo, all'inguiue, dove per derivazione possono formarsi ùei bubboni. - Sono i ganglii liofa· bei e la loro funzione in parte esellomeute rnter,,reteti.

NECROLOGI A

-

Glov&JlDl ll&rtino Ch&root nacque a Parigi •l 29 no'ern ot•e IR25 tla modesta ma on<waln ramistlta di :a,·ol'81ort. Percor"e regolarm ente gli ~<lurli seconrlari e quelh di medicina in suo patria ~> nel 1862 ru nominato capo di servizro alla Salpèlril>re, ove col suo arnico Vulpran intrapr ese la pubblir a7.iOM rlegli Archioes médicales. Dalle osservazioni ivi ra<:colle lrasRe i materiali p13r parocchie s ue memorie originali . Nel 1866 incominciò le sue lezior1i di clìnica medica, cbt' souo divanule celebri in Lulto il mondo scienlifìco, specittlmente per le nurnerm•issime ed importantissime scoperle. 111tlle rnalallìe del $Ìslema nervoM Dal 187t ul 1881 fu professore d'anatomia palologìca alla Facolt.a di medicina di Parigi ed in •tuesto fJeriotlo continuò pure una ser ie di pubblicazioni Fulle malaUìe del si"'tema nervvso. Fu lui •·h e noi 1878 tolse all' emptri"mo l'ipnotismo e lo PIPvt\ a tnetotlo scientifico posilivo.


1 1-'0

"i&CROLOiìlA

"Jet i882 ebbe ella Solpéll'lorr.. l'ut8e:mamentn dinico dellt• malatt1e nervoee. Le ~ue opere compiei• giù publllirntr• «ono ra\!Coltc in nove volumi e se fos..ero teJ•tninole giungerebbero a non meno di I)Uinoiici l suoi Ja,·ori acttui.,larono "' strnntle importanza unrhe all'estero che 10 gran numero furouo lrarlotli in ledec::co. in ingle~e, in lspognuoln, m Jtaliano. m magiaro ed m rU!'t"'O Questo ~enio potente, oltre le scionze rnedicho. amo grandemente le arh f' lo lelteralura, ovc sp1e~ò talenti "llper•ori. L'opera dt•l llrande sci<>nziato, cui la morte rnpi il 11: di ago::.lo, non tem<> lP, ingiurie del tempo, e, più I'P"'i!ltentP dei monumenti rli bronzo, c:arà ammirala dai poc:.teri. c 5

1

0] rE: t :..ort..

Dott. STBFANO 1\g,,J._ colonnello medico ispellorf'.

Il Colle.boratore per la R.• Martna D.1 T.t::oooruco RosA n

J1 Re<.IU'-tore

IJ.r RIDOLFO LIVI

Jltdko di l' cl.ue

:-:uTtNJ FEDER ICO, Gerente.

Coptlllftll mfdttu.


SENZA APPARE NTI LES IONI ORGANICHE

\ooté ~llll idlll tl<'l olt>Uor 1•', Rho , nwtlio•u •h l' ,.m_~s•• uPII•I R

ruariun

~nrrerò anzilullo In storia di un 1'.;1:;o di ematnria. dte, per la ·ua sinl!olarili• e per la lunga durat1 . h.1 arnL•I orcasitme di iru .. ressat't' a più l'tprc,;e n(Ju :.olo mP, ma anche par-Pcdti altl·i Hr!ir·inlì ~a n iLnr·t di'Ila IC " nl'inn (l e mellit·ì iJQrf;!'he~i . Os"~-RVAZIO\F.

t•.

T. 1~ .. tenente di 'nscello, d'anni :3\. nati\ O di Xapuli, non oll't·e nulla ùi ~entilt~io: e~li ste~so non chhe altro preredroute p:Hologiru lino aii'Nit di .?0 auoi. in cui soiTri un'itterizia da an~ioco l i t e i:atarrole, ù,, lui, d:tlla familllia e dar llll'tlici illlt·ilruiLa a gr~tvi patemi d'nnimo. che avevano inlluito anche sul sno stato cerehrale. A <lire uel paziente, ne rt'siduò nn lie,•e ingorgo al fegato - rinnovatosi durantt• la permanenza io climi caldi (Tunisi. Mnr Rosso) - c~on un IU Clio Irti l o·ollt"~bi l rJottori: Cipollone, Tacchietti, G B. !.bhamondl. Ue Aml•·ls, G;~ Li i, Eli.uì, Mn.ssarl, r.lura, ect•.

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t:\1 \ TI.: l\ lA IW 11.TftE &MOUB AGlK

po' di ealarru gastroenterico, il qual~ rnanift:sla\ asi ··un cu~llpar.10ne, meteorislllo, inJ.{orgo emorroJtlario eJ a liri ~intotui d1 torpun• tllll·~ l l ll ale

Lt· alluati ..otl'~>reou• rimontano al l ~XH. 1p1anrio il tent'ltle aVP\a :)O :tnni. Allora, per la prima \olta. dopo una ta\al· cat.•, in rut '' :;u·upat.zù pareahin per e~sl're uovi1.io dell'ari!•. a1ttlno•lo acl urinan•. uolo d te le uht me J?orri" 't•noeru l'tllorate io fO:'su. {l .lJJOI',I in p01. ad U)!lll :.'llllp<11.7.U fi .. j,·u o murale. ati o~ni pir.•·oln ecce:<so •lictetic·u. ,j npt:l•'\a que~to fpnumeno. \t' tennl:l parola col medtro eli hordn. ··lu• ••m allora il •·olll.'ga Ctpollonl' Il IJilale attrihw quellt! pi•·cole l!morraJ.:it• a deltolt'Zza tiel :>t>~tema ,-enoso di'l colto della vr•sc·kn t• l11 t·urò ro11 tr·emonlina. ac·i•io gallico. ert·. llupo par•'èch t me:; l, ti collijga Tncchetti. volle pr:tt ieare llll't•,plut'a7.10ill' dl:llle 'ie uriU<li'IO lnlrnducentlo un l':ltewr~ melallit·o · In slrunwolo pa.;:;ò 'enza m•·oulrnre ostacoli. n~ produrre spm!JIIIo, tw jii'O\'Otare eworragi r, uudt• se "" t·unrlnse ehe In slatn tli quegli organi non dtn·eva a\e1· uuii.J tli allarmarttt', nn11 Jmlentlost rilevare alcuna alterat.tone analnmica. Fu in o(ltel tornn clte, tluraute una breve Cillllp;tl! ll ·l sulla l' f'ft11T /'t~mll. 111 per la prima ,·oha eltlll a rnrar•· il 1~. di qulhta sua Hllt'l miltt'Die e lie\i,-,tma emalurta. a •·ui nur• dietli ;.:rande llllporlttnz.a, unlle, confermando t]Uauto ,1\ t-'HIIIO •lellu l.(li nlll·i ··olle..dti. preq•r',si la stes"n cura. t:t•n,i : hnndo pure l'idrotet·apia locale e -.wner.tle. Shnratn d tll:t N.stml a '·•poli il no.. tro m.tlato cnnlra,se una hlenorr·t~ia du! •:uro con mieliooi: lo stato acoro .-,i .lt•· sipl't pre.;ln e snlo ne re.-•iduc\ pt'r •IU:tklte mc>,.e una Llenorre.l senr.a all'nn t•aralLPre tli j:!ravita Una sera. tn se~uito a t>t't'ÌIamt·nli l'l'oli•·• ln,oddi~fallt, uopo arer praltcato la sultla uueztone. untn elle all'emt~sio n e del liquuJo aslrltlgentt>, IOIHH' tliNrO 1111 getto dì sallj.:Ue puro. lla quel giornO datano l~


SE"'ZA Al'P\1\ENH ~.~:-IONI 0 1\h\NICIIt:

Il ~:1

Yere ,ufTeren1.e. Impt•rocch ~. d'allura Hl por unùò ,nggello frequenleml·ole dr prima all' l!llHlllma e rit1 111 specml

modo. O(!lll ttuah olta .,, trofa\ a 111 j,,(atu dr t•cc•tarnento profeniente da di~ piaceri o contr-.•rietit. et"c., e cosi pure •tuant.lo 11 fat:e\ .1 ... entir~ lo ::c-rrocco u altrimenti --uhi,·a l'inllut'll7.:l Ili un tempo :>nen ante. Tale ernorra:,(ia insor·~e' n ,.epentinamente l• lunghi o brPvi inlerçaJii e .. j nulam pP.r lo più in un 1 :;ola em i~siooe di urine, nltr•• vulte in t oli•• o in parecchie fra le emis.-ioni dr nn a ~i ornata. più nlri•mente per parete hi ~ei(lrn i consecutivi. Il :-illl;!Uf' ent intimamenlt> cornmi:.Lo all'urina. ,..enw t•oa..:uli, ti tulla la quanlilà ellll''"u er·o t•ulornta. al ronu·;u·in tlt>ll'ruizio della rnal allia. in c·ur .;olu le ultinlf' ~nr.cie l'l'Ono ti111e dr sangue. ~e r .!rorui !Jf'••re•lt>nti l'ematuria. il c; . a\ vertiva 1111 lt>ggero ~l'll~o di t•.oslrizione al cullo tll'lla ve:.r•it·u che all'allo t.lella III IOI.ÌOtll' a.;!'umeva uu vero caralkre !'.pasmuùiro si tln rent.IE>rt' 1111erm 111 en te Il l! l'l lo. L't• ma h l l'Hl. q uu ndo ~~ pre,entava, fareva res~nre del lutto quc:lto lrtCotoodo che p•>i l'icompariva a poco a poco. In ~enernle, eJ,:II a\C\ilt'O~i derlun~hi peri(J•Ii cou "pa-.imo t> .;em.a sangue, seuuiti ola pl'nodi più bre\i di t>tnatnrh -.enza ,pa;;nno. l.'é.;;uue dellt• urine sanguigne e normali, venne pruticalu parecdti" 'oh e d Ilo .;criYent~> e da s1 ecialistr. fra cui dal J•rima' era d1 Napuli ; al mrcrosc.:opro, il sedimentn davn a Yetlere !'\Ilio pre,euza di emazie e dr qualcht' rellula t>ptleliale dPI •·ullo olelln n~scica, mai cilindri nt• cellule neopla,liclw. nè mnco·pu,.. r.he pc.te,.-ero far "opporre l'eshtenza di nlteraziuni renalr. o ùr cal.1 rro della ve,-crca. o tlt neoformaLioni della meclesimn, :\el 18H l. il (ì. volle farsi visitare clal pruf. f~ a llozti, il quale oprrù il c;rteleri~mo a scopo esplorali va l' trovò solo nn pico·ol is~ìrnu re:-.Lringim ento tra l'uretra bui lto~a e caveru u~a,


Il H

K'IATI.!IIIA

ro \LTJIE B'IORTW.IE

t'he non fece però ostacolo allo strumento: la vescica a qnell"l•s:wle p tli' \'P ~UJJU ed il professore ritenne non dOYel;;r rnr·e

alcun ra...;o di c1uella lieve emorragia n inLermlltenze piu o rnPno luntthe. Cosi passarono pareccl11 mesi, lìnclw nelln~li o l X9i. rl nostro ufficiale do\'ette li prendere imlt;ll'l:o per una breve cnmpaS{na. Sr s:l che la vita di hordo è fa"orevole alla stitrchezza c nel G., già propen"o a quesl\l torpore inrestinale, la costipazrone si prolnn~ò lin dal princrpio oltn• IO giorni : in parr tempo compan·e r ematuria che, al cuntrnriu delle altre volte, ;.i protra.;~e per un periodo dr l :i giornrt•on carauer·i di ma~gior inten-.itil rhe per il passato. SiiTJlla persistenza impn•ssionò talmente il ~L eire ridlle,.,e e1l ottenne di sbarcare dietro parere .Jei metlir.i di horùo. 1 quali I'Oilsrglìurono all'uopo una cum dimllt,ca rtlropinica e idroterapica. ltenchè l'emorragia mom PIILtUlellmeute fos~e stata rinta con l'u.so di evacuant i ed rniC'zionr :;ouocutnnee d1 er).(otinu . Va notato, che lè condizioni genl'rnlr, lìnnllom srmpre mantenute~' huonA. art·en na' anu ati ulterur"i. ma cic't si doveva atltibuire. a mio avviso. n patemr d'animo piu ).!rtl\ r del sol1to, che. come si dir·a tn appn•.. •u. tlove\ ano rnOuire. non solo sulle ronJizioni ~enerali. ma awhe direunmente ~ull'ematuria del r.. • In •tuell'or.ra-;ione il nostro uJlìciale ridue~t' da r11e che per tanto tempo l'a' e' o avuto in cura. una dichiar·clztune -;critra delle ro:;e o..)'t>rvate e del concello che me n'ero lurmato. da prest>ntnr·.. i all'uop(l al .:uo medico di ~a ..a t• a qualche -.pet~ialrsta. ch'e~l i aveva io animo dt consultare. lo t•oncluùeHl lrall:tr:<i ~e non tli vere emorroidi \'escreati, eli nno stato C'onge~Lr vo der vasi del collo della vPscica, so:-tt>· nnto tlnll.r strLichezza e influenzato direttamente dallo :-taro genernlt' del sistema nen·oso, cc,me avviene in annlnghr clisturui di inouvazione vasomoloria.


..... :'\Z.\ Al'l',\RE~TI LRSlO'il 0111;.-\'ITCIIK

Il \ :i

Gli a;:~iuo~e•o p~-r ra.;~i curarlo: l che -.1 trattava di di. d'indole beni11 na. poich(•, nonost;mte e.;istes:-.610 da tempo. si preì'l'llt:-~rano n intervalli piu o meno lun ~hi, aè m;ti ave•auo prodntto anemia ni• nllra :dter:nione tlella na buona salnte ahituale; ~· che in lin dt>1 t·orHI e~h -i llo wera ronsiderare rome un emort·oidario; ùel re,.lo a\ et è le .fmorroillt avanti anzidti' .-hetro. se rn:1i f.\ clitTerenza. i· in me;:lil•. ~iacchi· le t•morroi(li anal1. IITÌiat~ d.1l pa,,;n~~io di feci dure producono .;empre per·ùite sanguigne assai ma!.'Kiort: T' rlre combatlendo la ~liticheun f' rmv1gorenùo ti "15lelll:t oerToso f' col t~>mpo. clio:sipnodosi 1 dt!;piacett rlt•• afllil{;.!evaoo 11 suo animo, le cos.- .-aret.ltero 'migliornte e j'P.mallll'la for-.'anco snnnparsa del lullo. E,.:lt purò, ~empro preoccupato di que"LO mali' e non tntorn!IH' nle per::uaso dell e spiegazioni cintogli. pa:~sò la snn liCellza ;l ~apo li, consullanrlo medit-i t' spet·iali.;ti . Uno 1lei pht IIIU'lri clinici ft>ce que~ta diagnosi: t'llllltll r ia 'fscira/t·, puu dtpendere d:t raricv.~itrì t/l'i rfl.\1 tl1•l eu/l,,; un dE'rm 110tugo t• .;tlilo;.wafo insigne dicbrarò trattarsi di prn.,truit,. con d\t it·· tf,·( rulli). non mwrroit/i. l'no dei primari clurnrghi, ~perin l is ta per lP mnlullic dt>lle \ ie urina m.•. anzitutto praticò nuo,amenLe il cntcte,.1 nw : lo strumento. arrivato in corri,:;pond.-nza tlell'uretra hulhosa. produ,st>. a dirP del pat.IPntf' 1111 forti" tlolore -sp.t-mouiro eJ. il chirnr~o incontrò nnn certa re,istt·nza, eltt' attrtllui all'e,.istenza ùi nna briglia; oltrepassato que~to punto. Il catetere pnr rimanendo 111 vescica non da'n pii1 p:t- .no. Il con,;nlente di eh iarù non r reùcre alle emorToid 1 ve,dcali; voleva prima mellere il catclert• in pt•rmnnent.a e 'e t'Ili non l;astas~e, d1tliitanrlo di ''llfl 111'11plasùr lu'IWJWL. propontlva un taglio esploratir-o. l)uest i t•espon:<i contradditorì e l'ultima propo~ta rlt nn


11.5-6

E " 'lURIA ltO ALTRE .EMORRAGIE

atlo operati\'0 misero il nostro malato io ~ernJtrc maggiOri prc>occupazioni. ood'e~li mj scrisse cluetienùo il mio ant~o t' domnndandornt se troYassi indicate le t. ,;nature dt \l ontecatini, consigk\le;:li ancht' dal 'iUO medir.o dt ··a,:1, il tplale ritt-neva. colln specialista di malallte \"euer-et. 11-attar,i tlì un'a//t•:ùlltl' l>roslllll('tl. t~li r1spost, rhe, secondo ti t'oncello che 10 rn ·~rn lallu del h ;;ua ••maturia. c1 edtl\O inutile. .:e non clannr,,,t, n~ui opera;doihl durur~ira: ~oprn,edesse percib, ahnen11 pet quaklle me~c. d11 o;.;ni deri-.ìone 10 propo~llo, ed awh.;sa pur~ alle llal-{naturt• di Montecatin;. dove, ollr~ ai loa.,nì, doccia, ecc .• CI\Tehbe u·ovato fra le diverse fonti. ar'tfUt+ appropriale a di.,oslruu·~ i visceri e vmcere In stiliclwzzn. t'd al! re, vantate nello molnllie della ve.;cica. Cosi fece: da1 medici del llwgo gli vennero prP~CI'IItn In acque d(•l 7'•·ll•lrrlo e del /tinfre.'ir:o e n't-.bhe non poco gio· vamentn poi eht•. dopo tre glfH'n i, ottenne sral'lche 1e;:nlari una o tlu~> volte al giomo ed in pari Lempo ~~ pl'uilu.:,e c·es.-azione dello spasmo ed arre<to dell't>maturm. \ f'r~o d termn1e tlf'll.t cnra lP deiezioni di\'cntarunn ·''·inltl'. e l'uso di quelle .lfiJUe li111 pe1· produrre la romp:ll'•il tli tunaori t•mnnoidiari ali ano ( 0\'6 ~Pmpre aH\<' ti a\ Uhl 1111 po' dr injl!nrgo). dte ~;li d1edero molestia co,..i forl6 1la im· ped1rgli il cammino e necessitare l'applicaziOne d1 un 1 'es··i··a di ghiar.cio. 'on IJUtlslo mez1.o spar1rono infalli le emorrordt, ma. come 1wr 1nr.antn, ricompane invece l'emorrn,g1a della n~­ sm:a. ~ r<;e il ghiacc1o sul pube e ricomparvcro le t'lllurrordl anali. 1:iò riusci per· lui come una nvelazione, poichi• 111i "cri~''' allora d1 nuovo, fPIIre e con tento di es~ersi finalmente fattn persuaso dell'enlitil dt>lla sua malalliu, ricono~cendola I'OIIW


"H:-iZA A l'PARENTI t.KSJONt onr. •.v;rcu&

I l ~';

sernplice fa tto emorroidarto. Entrata pet que~lo lato la quiete nel ~110 animo. egli ce.,~ò di ,·ou<-nltare al tt·i sanitari. L'eruat uri t in quE>st';~nnu '' pri>,ento sull' :l-\ 'oli·· nei auliti OOII•Iì. :~ul o uno 11! questi pet'HHli st prolra:>:-.e per t'i t'l'a !O :?iorru. pero l ematuria '' n•ln~"~~' a .1 pudte goccie llll.t fine di o;.!ni miuzione. \ ttualrnellle solo •1ualdte \nltn si ti· pet~ lo ,,e,-$0 feunmPno. rna i~ol•t:unPttl~ in una 'ula min· zume: In spasunu è diruinuiw dì mollo ,. ti ~t'lUI non è mni piu ,.;tato intermtllenlt>. Due \lllte pt'rt'l l!li •·apilò tli avvc:>rtire la ~ensazwue ' Pa-;moùit•a al rollo dPila \ ,., ·i,•a .trrotnpa::nata tla refal ..a: pt•rò . ..;upran-enuta 11n'epistas'' ce,slt il mal •l' r po ,. tu pan ternpn tuna:w inl• r:tmrnLt• lther11 per qualclte gtorno da qu(lfla mulnsta sPn!'aztorw. n•· 11111 n,·. meno di •1uanùo a\t·\'a IIIO!!n l'Pmaturia.

llalla storia clinica sue::.po-,w \n_:-liamo trarre e mettere m evideuz·t. ura, i fallt pruu:ipalt pt·r atloperarlt cume capi~al!lr su cn1 fondar~ la noslnt tlta,tno~l 1° l.'ematur·tu ,. intermìllente. ad HliPnalli di ;.r•ot·ni e di mPSÌ: la durala O'CÌfla rra ljii31Chl' ora. fot'SI' lf :l tJU:lkhe Ìlltame t' l :)-:W ~iornt. t 0 E ss:~ noli l' 111at ahborhhnte. l~! nri11~ ...ono "'UI't> talvolta . mat nere: ,;on:nte L11lto sr ridnre a qunlrhe gu,:cia .:n nguìuna alla lint• della mtnziol't~. 3" Il :~nu;.rue •· ~empre in tunarnente CllnHni ... to ull'urino e nun IJresema mat -!rnmt. ~" Le emaZtl' coslitui:-.cono J' unu:o elt>mt•nlo pntolu;.rim os,er·vato nelle urine. :)o L'ematuria,. nrd1nariamenle pret·eduta da un;l 'ens.t-


11 iX

t, \lAit.;RI \ liO Al. TRE EMORliAGlK

WtOt! duloro'u (spa~ mudica all'alto del1.1 minzioue, come ~i esprime il malato) dii' manca qrJ.tndo remorragia è tn auo. li" L'ematuria appan,ce quasi stmpre. hruscamente. tn sNruilo a "tt·apnzi fi,.iri o emoziuui psichiche (eroti,mo insoddt.;falln, 111fellt'iL• amoru,a. dis:.!razie rlome.. ticiH•, runtrarieta dtpendenu dal sen rizto lllllilare) o per tnflucnze d i::lilm:tliche e 'flOt'talmenle col ''eoto :;Ct rocc.tle. che ha on 'azwoe •tepr11nenlt' sul sistema ner·voso i" L'indivitluo non ,·. per •roesto auemrzzato e le t:<•tulizioni !!t>neroli ~uno rium~ltl io rana te: ..e io qualche ternpu vi fu 1111 deteriumm.-nto. si spie;.!a cnn lt> ste~~e cause emoth e ··lt(l hanno l'n'l hwile preda ~u ll' ao11no del G.. in ctù il ~eu­ timenlo lta 1111 ns;;oluto pr·edon11ntn ~ ulle altre fat·olta dt•!la p:. trite. 0 K L'ematuria fu ùuo \lllle so~ll tuita dall'epistassi u comparsa di volum111osr lun::or·t ernonoidari ron lo :;tesso c~lto di l'l''i::a~io u o drl clnlor<' spasmorlico del rollo della vesrit•n. La sempliCl' espo~i;do n e dt CJII!',li fatti più salien ti. rni 1J31'0 ba~Lino g111 J! CI' autorizzare n 1100 di:;COUO"cere la parlf', dte l'el~rnen tl) nervoso lieve a,·eru m tale ematuria. \ m1o parere. questn l• stato l'elemento prepondernnte, ,e nun ~>•cl,l"ivo. nella palo}!enest di dislurhi 'lofTertr dal rw .. uo 1\mmal.tto: ciò nun o,;tnotc. non ho arJitu dr pre~ent.m~ qne..ta not•t clinica ··ome no rtt~u di t•mancria purtuw ,,,. nl'llmpllllrrz. l.'u r~an .smo umano i• troppo comple~so pert'Ìrt• oi!n' proce~so patologico "' pns~a das~i6rare nettamentt e :;iwramente; ll '.tltru parte. rli"erst~ cause pos:;ooo concorrere nllu stet>,;u eiTell11. '\ el caso del G. la causa occao;ionole rlt~l primo accesso di ematuria. ~ stata una cavalcata che potorn merrnnicamento <t \'61' prodouo una congesti one clelle vene del pl e~sn \ esrico-proslaLico ; i• evidente ancora la conconuLnnr.n di'Ila stitichezza nel tlet er·minare e mantenere i feno-


:.E\Z.\ APRARE~TL l.ESIONl ORI1 At'11Lm

l l Hl

eutaturk• t>rl ahhiaruo 'i sto •tual giovamento r·itrae:>se 1 G. r.nmlnuewlo la costipalione ntedJafll" lt! :tt·qne di \l un&ecatini e •·urne l'in~or;.{O dt>i 111mori emurrni•lar1, ron una •er.t e propilia Jerivaz1one. [.tcesse Ct'5.,<Jre l'em:llurnt. Si •le' e perriò parlarè di \"ere e proprie emorroidi •iella •e.~~eica 1 a mt> pare di no. l.a dia)!O O~i di Pmorroidi vescic'lli i• •tnasi <.«•mprt~ una rliagno'i di compt.l•'tmza. oppure nn rnt•zzo di t'a\ ar.;r tl'uupiccin quando mancano ;.:li elemPnti per farne un'altr.t più prerisa. D'alh~t parte la dmgoos1 dr un'ematuria ne' ropal1ca l• meno aece~:.•hrle alla C(Jilura del paziente ... te• ... u ahitu.tto n t'redPrt> r he il mPd ico, IJIIantlo nou sa che pes1·i pigliare. accamp1 corue 1111 Oc1r~ 1•.1 mucltina, l'inlervenlu del ... btem' nt•n o~o: omle. anch'io. pur so~tenenùo e dicluaranùo al t; . che la sua emallll'ia era principalme n le da a t Lri hu ir:. i ad 1111 di:-.ordr ne dell'inner·vazione vnso-motrice, )!li lthciar rretlrre chl'l le l'Ile cùn•li7.IOOI fossero semplicemente quelle ùi un ••morr·nitlal'ln. lnfall 1. delle l'mor~oirli vescicnli si pul'ln assai piir tli quel tlu• sì ~rri' a; anzitutto. nou v't' alcun meuo ùi a..~sirurar-i di 'JIIhle lesiour: rn :-e·ortdo luo~o. le ruruli7.ÌOI11 ne.:e:.,arre per nnn stasi sa ngui~oa permanente e per lf• ~linn ~arnenltl e Jacerat. Olltl di \ 3,.1. "OnO ns.-ai minori da p t l'h' della Ve'iCI Ca che •la p1rtE' rl~ll'rntestino reltu. Tant'i· che molta chirurghi non ne ammenono nemmeno l'e.,i~tenza, ed altri non credono c;, possanu produrre all'infuJJri di un'altra iìlteraziune ,·escicalt>. come calcoli. ipertroli;t della pro lrata. t~cc. Nei tnHLati si dacou di '''be poche pau·ole alla -.fu;!gata e pua in form:t acca.lemrca che con catazwui dt fau1: il Barùelehen. per esempio. parlaoùo cl elle neoformazion, tlijJia ve:;cica. si limita al rigo !\6).(uenle: 1t \ lcurll hnnno c fln anco rrferi lo di a\'er trovato nella vescica tumori tr,.ttilt « ,. tnl'icnçi (le rosi delle emon·oirli vescicalr) '' · :'ielle {,1•çon:-;


11 :;o

tltuu'u" ~:o ALTnt ~"on11 ";re

•l• cliniqttl' cltmtrgical;o del Pi•·m. cot'I'Pd.tte da una itllllltmsa raccolta di -<Lot'ie clinirhe, nou si cita uu.t sola oss••rra?.Wllf> d1 IJUe'<tO gPnere. t:itPrò fra le scar,l! cccettont il Ttlla::\. che nel suutrauat() '' ' fln:Homia topogralica. henchi• ne par·li pot•o ptù .t lungo. 10siste sugli acci l~nti che lt• varici tlt>l ··ullo pu~sonu pro,Jurre. e:-.prinHln1lnst cosi: « Es"e furmanu una maltttltl 'P•'•< cinle hl'n ùt>tìntta. la ··ui d1agno,;t noo i• fa,·i le e l' ··ura •( anche menti: si polrehbe de,t;.tnare :-.utto ti norne tlt c ristit,. ,.,,rit·(,.Wf di'l CIIÌIIJ della rrwctcu La pre,;pnza dt ua,, \O•'ciolt 'nncosi doterrniua clPt couali frCIJIII'Ilti d'nri u :~ re « e d t 'JIHl!ldo io quaudo una gran lP òirlkolt.t della mi111.inne, « lino a protlune una Yer\\ ritPnztone ,r ur1na. Il malato ~ ,offre pe-;o a tr tpu~a-;1 rw. a t pertnt'O, all'ano. r·ammt u 1 ··rut c dtffìcoltà, poi a un mornenlu daLCI emette dnll'urerra 111111 ~ grande quantità di ,an:.:ne, c :-t sPnte alle,•iaLo: PJ.!h nrina l< UeOI.', non :-OlTre pttt, C.alllffiiiiU facilment4• fino al I'Ìl• triiO « ùt una nuova crisi. 'L'uuw in. i l'll'lt(Uii possono arcunml:tr•i • nel rana le e oppor~i all'uscita dt•ll'nrllln. Es:-.1 liucsc·uuc• ~ per e,,ere proiettati al dt fuori e Jl malnto nou ~offre ptu 1' . Co111e si 'edl'. nient•' d1 Lutto 'Jue.-w si ... rt,conu·:tto n•·l G.. sa lvo la cossaztOIII.:l dt>llo sp·..,mo nll' allo dell' rrnauu ia. spasmo Lollt>rauile e che non tmperh mai ni• la cle:unlrulaziunr•. nt' In minzwne: tli 1:oagult nnn se ne vitlero mat, undt> la sua non era certamente che una ·car:.a e mor rt~g i a pt>r dtnpe•lt>~t. gtacchè -;e ave.-se dtpeso òa ,·era e pr·upna lacerazione dt:'i va i ,.,,ricosi, essa :wrehhe dovuto t•ipclerst ogni rtnnlvnlta -i fecero col cnlrtere meLali iro delle manOi"l e t·~ploratrici. Ilei re~tn. nelle emorroitli anali sle.~se non :.1 può sc c11der··· il momento pato;zenico puramente meccanico da un allru r f~rtbile :t li' azione de t nen'i \'US0-010101'1 l' ari UO:l conÙi1.1111lft genrrale dell'organismo. din•otaln qua.,i li~iulog ica. uultorhì·


ti ha io multt t•tnorrouinn un vero llus=-t> l'erto lH~o. ir\ tutto simile al nu--·;n calameruale delle donnt.' .td ogni moclo. ~e per i-.pie;.(are renMturia del t;. non i' ne•'E':\~arto dt amrnelterl) l't•;-.t.;Lenza •li un cercillt' \'ari•·o:.o. si può hon ammettere r.ho le relt vtt-colan ''ètllhc' tlt'l t•ollo ve"·icale .-iann in lui frecpaPnlemetlli' ,,. n'•n al•itu.thnente eon~e >Le. e dte t:~le rllll,:è,trone, pnr~t·ip.llrnenie cì'ur!~illù va•omatoria, po~s t t',~l'n' c•ondmvata rlall.t .. titirht>zt.a e da altrt> raus~> met~cuokhe a;.wntt ~~~ tptt>lla rt>!!ione. Snppialllt) ehP la vescica i• ricchi-.,irna ~perialnwnte wr..,u ti ··olio. dc va•t veno ... r, 1 qu;tli 'i furmano tre reticoli: unu -.utlomw o~o. uno iotermu.;t·olare e nno .. unoperitoneale: e-,;i h •n no numf'rnse ana.;tomu:-;i fra tli loro P cornunirano .tneora. pet· mezzo del retJt•olo ~oltoper·ttoneale, t•oll•• Yena dorqJ ~> della vrr!{a. col ple..;~o del ~antor·"'' e quindt rndireHamente .·on le nme emorroidarie clPila re~ione annh•. Si rt11nprer.de 'tuioùt la :,olidarietà del plesso n•oo·,, n· ~et•·o ·prnslatico con quello ùelln re~tone peritonenlt- pu~ l('t·iore, " cit) et ,;piega alcun i ùei feoornPni p t't'~E.' O talt dal c: . ' In dO\ e appare ••vtdente l'tnten ento dell'elemento nervoso e l'tnauitil ùi o~ni altra spiegazione, si ,. nel fallo tl'una emon·a~-:in rifles:-.1. r.ioè della sosltluzione d~ll'epi­ ~tas~ i all't•maturia. c•>n non minore ~olltevo ùel t:. nelle ue molestte nllituah all'atto del mtOgerP. E qne:-to uno •ll'i f~:norn em più raralteristici che OC•'<ltTono. benl'ltc di rado, ~olo nelle emorragte uevropntiche. Il' quali, 111 certi rast, sembrano diventarf' necessarie alla 3alutl': tale ,. il lln'"O t>murruithriu !<Le.;•o. rhe io talnot. come tltcenunu. al pari del llu~,;o me~lrunle. tlivenlt una specie di fun7.ione dell'ur,.:antsmo. \ (l avYalorat·P il nostro roncello dtagnostico, ~iova. con


Il :•t

E\1\TLI\l\ F.O ALTI\! &IIOllRAt;l&

la ,rortn tlel Lancereau\, intru tteoerd alquanto sulle t:nw1 ragie ù'orrs:ine ne\mpatrchc. Bencht:• ~ii1 -.tuùiate th antura t:nmrneoùeroli. L~ ton r. Lurùat. (~ e n drtn, Parrot. \ ulpian, er•· .. tfueste emorr-auie sono poto c·ono,t'llllt•. l~e.~en­ temente. però, rl Lancerau\ le illu.. trava in un lavuro!.! e· nerale. 10 cui tale 'lrl!omenLo é esaurito m mollo vcranwote ma~l,lt alt:: eglc di' id t~ le emorragiP in Ire gruppi, '"~:o n do che lr;wuo 1l loro punto di partenza tl.t nu'allerazlone det v:ht o dc•l lic(uido ,an~ul~no n 111 un riisordutl' della innervazinrw m:-u-motnre: 1° emorra~ie an,:iop.tta·he; i 0 emorragie enwp'ltidtt>: 3° emorragie nevropa11cltt>. Que..te ultinw emm ra,:ie, le pnr com unt. ~enza tlullbrn, frn lt> t>llllll'l..t,_:ie lltl!'rOe, hanno Il loro tii)O lbruluc,:tt'O nella douna. iu t'Ili ,j manifl'~tano a crascunn epot·a mP-.truaiE'. L'emotnna yesctcalt• .:• uno degli acciclenri pilr frc•«JIIPIIti eli quesro ::~>nerr. ma liJiti Kli altri or~an1. polmoni, reni. "Loru.tw. intestini, Les:-uto inte1·sti;d de. run uelli\ o solloeutuneo (celio rurmo di porpo1 a) ed Il rt>r' t>llo medes1mo, possono esserne nuacrati. ondt> il J.an··er·au\ 11un cluùita che si ritOI'I11 un ;.:ioniO <tll'oprniunP de!(li éiDIIdti cin·a c·e1te apoplessie Ct'reltrali. 111 rui l'at~>­ roma~ia 'asale può e dere essere me:c-~a runri q ue,tion•· Questo \. rrporlu numerosi fatti da ematun!l, emotusr. c•pi,.la$si, macdtie :,immetrichc di porpom ~cc .. 1o~o• lP tmprlln 1samentP per atcl'ssi eli :,relo,ia. di ··oliera. d1 paura t~d altre vrve emozioni: a questo proposato el.!lr cJtn nut'CII'a il Latour d'Orlean:-, 11 quale v1veva nello scorrio del ...erolo sr.or"o e rncrontant che. snllo il Terrore, uu ~ran numero di l'ontlannnti. cht~ :;1 portovano snllitamente alla ,.;lugliotlina, ''enarano colti Ila emorral!ie direrse: epista,~l emntmnf'st. por·pom !!enerali7.zata, ecc. Fra ;.:li arcident1 eh quet.to l!enere vn p03l'l l'ematiclrosi


prestlota :;pecialmente allt> ._,,tremiti• in •'l'rli ,o;.:Jtt.>llt i::.tenci: wli "ono le slt~•IHI Ie ('culo .:an7!111~nn 111 ptNlt e alte mani) ehe rompatotw 11\IVt>ltn nelle t>~'·''' lllJSl!rht> di ~o;ente e~altata e 1!1 t'Ili .:nn p:•'ll•' tante ...... ,. t! th JnuO:tl'he P santi ( H•tlt ""nffl f'fiii'T/IIIt ,,, .\Ì•'Iffl. e•·•· .). ~itfall~> emorra;.:ie neHopat•r.hf'. ,. iu 'fl~t· al ffil)do l'ematnr-ia, :>ono l'"' fretplenll 10 dun ne J,!iu' ani . nt'no:;e e im pre$SÌonahil i. ma c· a pi1ano anrur·: nell' 11111110 neHIIpatl rn e l'lllorroidariu. !'\e,·ondu d Lan•·erau'. c·arnlleri di 'JI'e'Lt' t>riiOn .c;.:ie. li'IOO: preceùt'nUt d1 ..... n~aw>ni •lolon, .. e 'o l pCI,to u altrove. ~ecn n lo ..ono tltrelle n riflc,..p; inllt~e• n7..t m;HJife-ta di emozion i \IVe o prolungate eh~> lt1J'h.1 nu la jhidu>; t'tll'"o r.crJmente c~u 11tinu u. il piu $Ovente iutermilleote. tJUillrhe vnhtt perioù i1·o; la re,•1d1va rw i• la regola: durata os•·tlbnte tra qualcht> ora e pii1 mes1. a"enz• al111ualt> •lt ;.:rumi (onde ti $3n~u·· e~,..uòa dulie mut'Oie e trapela ne)!h intPrst'l.i dei te s~u ti. in poc.l tptalllilil conlr.:triament•· alle PlJIOrru;.:le dovuLe a h:.;•ont tlelle paret i ' M·t~ol.lri, le tlual i dan no 11 1·i~ine a t•oa!wli ed ÌITJLano h• parti v1cine): inliue. ell'eu i JKI•'o ~erii rlte he ... ono Ja C011 Sl';.!UCOZ<l, rer COi l'ill'e ~onO 1.. anemie con ·u 1\11Ve e la huonn sal ute> ~~>DPralt> ,. ''rdln:•riamentP rons1·n·ata. Come "' vede. Lullt t{Ue,..u eltlnttlliLJ t.l1a>!nnstici. "' ;.olio tro\ati nel rn~o da me studiato: lo !\les,;o tlirnsi drllt> cause r.luJ il Lancerenu' d isti n ~-: uo i n : infl llt'n.w ti ~iclte, li scolo.:irhe e Jì<llologidle. l~ra !.rlt ag<'nti lisit'.i. il freddo e il raldo eccessi' t \ i precl1,-pon;.:ono. senza tlobl.Jiu . pl•r la loro azione sul "1:-.lcma nervoso. Ep l:;ta.;~j ed f'mutt'"'• .cll'tnfuori dell'i nfezione tube:·colare che v1 t' r·ara, ,;ono fretiUI'ntt nelle popol a~w ni delle regioni bore.:tli; ep1sta:'~i ed emnturia sono più f1·eq uenti nei climi l' nelle . . taeioni c·aldE>.


.\hhuun \htu ancom come il 1; , :tt·cennasse all'inllueuz.t

dt•l rnldo lllniuo --cirocc~IP sugh :>ccc~::-i della ,.u,\ Proaturht. Lli tutte la inlluenzo lisiulngiche. la più frequeute è l'tnu· luione. Jnfalli. qnar11lu l ovnlo ,fu;,!:.(C ùnlla 'e"''"-'ula dì f:ranl. i rn~ì tlelln mul'n•a uterina, suuopusli all'a1.inn~ tir-i nerri vnso-ruotftrr. :-t runge,.uonn nu C' lascrano es,. urlar~:~ d saO.!UP me-trnale; vr Ira in riò un fenomeno normal••. m 1 in qualche ,.n,o. il "-tSicmn nervoso Pct·itatll, n·aJ.!i,,· .. '" altr~ Ulllt:O•e: IJUelfe d l'fie fo,se na,;alr, dcllc1 •tulll.l\'o, Il dt·Ì polmoni, e di l t t\ eri\ ano rerle epi•t.ts ... r. P materne-i l'd Mlollisi. d te si considerano corul' fenomen• di t! e' m· zioue tlell~ re;.:ole. La ma.:gror parte tlei falli tlt ematrdru:-t ..nnu stati infalli u-ser vatt pre,;"" r~>mmine mal llle-lruatt> Il i.. tericlte ..\ tJIII'"t•• tru•tlesrrue mllut>n..:e appartc'l!(ono anrora l•· emorra, rt• per t'omrno..:iont> mor.dt. Tra le inllueu.t.~ pntuln\.!iclle lli~u~ o a l'folllll:nr.· le ue\ ro-i t> anzrtutto lr:.ter•~mu. l.e t'tllOI'I"IJ.:IP UPI'' "'e !\Olio più frettuenti nelle lonnP pii1 a ,jnistra r.ht: a dt•stra. in rii;,!IOnt· delle rnunrlestaw1111 bterirhP p111 l'Oilllllti .ta tal p.rrte. 1,1, .u·ces .. r t>prl••ltt•·r ..ouu tnholtn se,~:urtr da~li .;tf's'i accidenti. Il l.nn~t'lean\ dice aurora rhe lo -taiO ro,.tilulionale. che ~li aolirhi dPsi;,:n.t'ano col oomt' tii ..talo ' pot·on•lriacn. pretltspouc mlllif··slanl('lltt~ tt •rue:;to ~e nere di aiTewme l e ~'IHO I'I'at-:ie 111 qu•'5te malnttre. ltaunu pe1 seJe onlrnarra rl n., ...o tn ...;in· \'Pntù, t in .. tri piir aran.t.ata t'e,trcmitn del :,tru...... o urt•,lino. dove ~uno •·onust'lllte CIII nomo dr enwrroidi. IJue:.tu llu -so ..llU!.!llt,.'llo. •!ll·•ldtC' Vtl lt ;l perio1lrco e • tre ha l1 p 1 ~rande "'>illi1.di; nza rulla mestruazione. puu anche ;l\ eru altre lno•alizzazium: la ve:-.cica (H'I' lo prll. ma anclrt' la rallll!!t', IC' rit• r e-p11atotw. lo -tomaco t>Ù rolin~ gli iute-.tiu i. 'el no ..tr·o t·aso 11oporta ~apere, clal punto •li ,·ista et.iolo-


5 1!:-IZ.\

APl1ARENTl I.KSIONl ORGANICUB

11 55

il G. ha :.'eru pre av uto nn cer to ingorgo emoro. egli e ancora l eg~e nne n tc nevrastenico e piu ttosto ipotomlriaco. sempre preoccupato della propr ia salute e d'o).!ni piccolo incomodo; di piu. come si esprime celiantlo un nostro ~;ornuue amico, e).!li ha sempre avuto la specialità dPgli nmof'i in felici. ~ o n potremmo cooc.ltiuder rne~lio che cilnndo ancora il Lancerean\ : cc Cosi. e~li ùice. esiste tolla una classe di emorraJ.!Ìe c senza le.-iooi rasr.olart, e senza nl terazione del sangue: • t:di emon'agie so11o sotlo In dipeutlenza immediata clel ' :sistema n c>nto~u e si puu niTermat·e che c1ucslo sistema c agisca direuameote sui \ asi per produrne sia la dil.tl.'l.« zione, sia il rcstringimento; ne :-egutl allora diapedesi c dei :.rlolloli. piullo;;to dte rottura delle parPlt vas,.olnri. " riò che"pieLTalamancanzaahl lnnle di j.!rumi e con~uli >1 (l).

.\ m:ag,.:10rn cunfenn.t dello studio dinko sunifertlo. mt si permettn di u~giuuget'f' qu• ur1:1 succinta cr.:posizione di ak uoi altri casi ocrursimi. di emorrngir, dontle pure. n m1n avvtso. a dislurhi di inncrvazione vaso-motoria.

~ el 18UO . il sig. F , ttrlkìale commt~sario <Iella Il. ~t ari na, la unt f1uni~lia ri,iedc a Livo l'no, mi chiama ra u curare un suo lnHcllo colpilo da !o!t·ave ernullisi, nel cOI'so ùi nnn Lubercolost avanzala, di cui morr pochi mesi dopo. Fra le

(t i Ematuri« ed emor l'tlfllt 1ltVrllptlllcht. st•z. clln .. •lrl (II'Of. I.A'iC&I\SACl,

l'iJ!rodou " in fin~. degli Osp1 taU, aprile, 1~.


Il 'l li

EM'ATlJIHA I D \L1RF. lUCORRAta~

1luone tli cn.-a che prest.mloo le loru affettuose cure al p11· vercuu. v'era uua giovane cugina del rnahuo. llopo In mone •lr • 1ue~lo, la si,:.:norina rrma!ie co;;i trìstamente rmpressronat·•, ··he s'er·a litto tn •·apo di aver contralto In 'lessa lllalattia. benché ono pre~ent.:l--~e alcun ~i n tomo di e,,a · rwo 'al-ero le celie, nè le esortationi di congiunti ed arnin n far·Jp s•·ar.-iarP t{uel pen,.iern di cui SPrnpre parlava; an7.t. nH.Ir··1u come se.J•· del "uo mal~ l'a p!COd!>l polmone :>it11Str·o. tlo'e act'II'>O\'a un dol~~re ·~o m~ di •'IISll'iziou e. l n hel !!rrrrnn 't>nui d~ramalo. cuo un altro merlu·o Jella l'ittir. al l1'lln ti• •111ella l'ilj.pzza ,-o~t••t·n:H;l 1la un•l ·· u pio~a emoptoe. cii., --emhravo~ fo,se sl)pt·a~,.,lllfll·l .l l'CIIIfermare iJ -.Un Lrisll' pre:-~llllfllPIIIIJ. La ra)(azzn avr·eiJbe dovuto avere rn tJUt'l torno la .;ua uw'lro:wunc, la rJuale non l'e•·e allora che •m~t tieholls-'rma .. fngacissima romparsn. mentre l'emolli:·ìl durò disrrPl:lfll••nte ahbondante pe1· 1-H ;.:iurni. l.'a~senza ù'o~oi ~imomu lÌ'L ·u. la mancnnzn. ù1 fehllre. ect., conft-rmarono por il ~u•prtto ~'he ,j lràttns ... e semplicementt• di una de' iazione tlell ·· n•gole. a cui non dov"va es,;ere e:;tranen un tlistnr!Jo va~n­ moloriu da auto~u~gestion('. in se)!uito alla fo1 tf' impn''""nf' ;wota per la morte del cu~rno emottoico. Infatti, la -1guo· r•ina rìni per· persuadersi del vero qato ÙPJia ~u a -alutP • he •'ontmuò a prospf"rare; se ne andò in campagna, clou ,~ ·· tornu. in huoni:;sime ··onriizioni rhe durano tultor·a.

~ella eampa;!na ù'i ,;tru1.ion e \Ili t' \l del l H9.2. e:;sPncJn io maJ ICQ del fl11rin ,;.,,;a, sa preseutù alla vasita 11 rnarirr.uo ...\ . l'is:. na, di \ t>nez•a.llruscnmentl-' ~:o lto dn ~hocco da .:an,!ue mentre auendeva ul ..;uo la,oru d1 ordrnanza, addeuo all.t .. u-


'\fl;\l..\ AI'P~RI''Hl L&~ IO ,\ l 01111 \N i l.flE

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urtieiah. E~li aiceva Ili non e:.sere stato Lossieolosu da Il Lempo. e di 1100 aveniVlll() nllr·o vrecedenle pniOIII!!ÌCO, ~(ello nn llusso emurroitlnrw piullostu t'Opin.;o dtt> da drca.

&ro nnnt st presrntnva a1Jbnstal1'1.!1 reg-olt11·mente o~orni ~() :~o ginrni. L, perdua sangtli~O <I, pero. non ... ra ptù ricoflltJU.I'sa da ll"e Ole~i ed eglt Ù.ÌCitlnl'll\'i1 UÌ e~SI'f'~l S~OII IO pOW hi>Oe d'allora in poi. outle aveva accPilallt t'Cllllt o 'on ~""'O di far l'onl tuanza 111 cut·tn:t, -"pentndo di 01\'tlt' meno da la\ot·are. Seulhr:tvn rlt t•nrallere malim:•111irn. clttii"O e solitario. ,Lei rf'SICI t•nl alltt P rolnl';Jil e ltPfl rllt'IIÌIO dt pnnntt·nln ntltpOsO: alf'll> t.!Uitat.ÌUOe, 11011 SI senlim rhP tfUakltt> l':ìOIIIlO in t.:ll!l'Ì~p •ndenza del!:\ (n$sa <ottucfa., earf> ~iut:-lra: nvu uiLUStl.lt. nt> altro siulomo r·he plltt>s~l' far )':Upporre un pro•·es~o luht>rr.olatP. La temperatura. solu due '"l te. sal i a ':! de..: imi ,ti ÙJsopm del normalt'; lo spn111. llOI'IIIJ-tanLe il largo usv dt e1·;..rotina cd ncido ~all:r11, si manLcunP aJtbondaote e pret tnlllec~e ~anguign o per una quind ìciun dt .~tio rni. ~ o n ~i el!ho perii altro se:;:uilo e il paziente non 1lepel'l punto, malgrado la tl~enza di un m Pse cirra, in lo~nlr angnslo e scuro P per lo piìt chiuso. perrlu'• s'era tpa:tsi ,-pmpre 111 nnvi)!illtOue: onalt>, all'n sci L'l ùnll'in ferme ria. poti> e:>sP r ma otl:un s11 altra navt! t•ù occupato come m:uinarù d i coperta. Si fece diagnosi 1lt t.>lllnrJ'a!-!1:! \ÌCaJ·in; ~. dato il temperamanto melacwo nico c ipoco11drincu ùell'individuo, non e ìmprohahile ,·he tale deviazione del tlosso sanguigno ?..]lituale. ahlua avuto luogo per I(Uttk lte stt·nordinario eccitomento dt>l si~Lctna nenoso. lnterrognto in proposito, il paziente, per il suu caratLel'e chiuso e scontroso. rispO!i>O sempre con parol e "'·a<~1ve.


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I>MAT UKI \ EU \Lil\E: XIIORRAGIE

•l'nnn• 16. di C.t~al Monft~Tato. allil'\O tld '1° t'OI':-u iiE'II \ t·c:ulemia oavi!IC, "' pre•enl.1 llél giu;.;uo tti •tue~t'nrHII• all.t nsita per rit~hiamarc la no~tra attenL.tOOt· ~ulle 'ne urine rht> ,oou molto .;cure. qua'' nen~. llice clte, lìu da 1111 anno prim t di entrare alt':u~c:ukrnta. cominciò ad .tccCtr).(t•r,., rh1• (il sue nrinP appat·i,·ano t:ùlorate in rosso ad irllf•rvallt ptuttu:.to lun~hi; che il medir.o di casa sua a\'é\ a riiuIIIJ~ciutn la prt·5e01.:\ di s~n:.:ue nelle urme "'lt .;se, ma nnu 111: U\ eva falln nh-un routo: dte ti fenomeuo durava ortlinari ,_ IDI'IIlt' pol'lti 1-{IOI'JII, e clw. anchll in r\ct~adflrma t' a bnrùo, ·'''"'"a qnuldH• \Olia oulalo la ste:;sa costt, semn nUII!•Ilon'l impottanza. perchi· nnn ~li dava incomodo alcuno. 1.\•tnalurin non t•ra però mai durala co'ii a lungo. nè era Stilli eu~• tHleu~o~ •1:1 •·ulol'lre qua:4i in nero le ur1ne. t·ume que:;ta \Oita. Il san,.!nc era semprP intimamente ~~outmi;.;lo all'uriua: e:<aminatu al micrnscopio ti ,-pdimento. ,j rill\cllnet•o ··upto~t'sitne l'rtlat.ie e qualdae cilindro renate l'l''lituilt• inLer àlllent•• 1li ~lulmli •an;.(ui,mi. onde l'emorraJ.,ria ·lowvn t·ertamente nH•r Sl!tle nei r·en• \ parte l'ematuria, la ~alule di'l l.nn~ era ecci'IINtle, nvi'Ta aspetto llorido e ~riluppu -::perinr·e alla su.a etit, ave' a partcrip1Lo :.emprP a tuili gli e:;r.r· ci1.i etl una ;;ola voha era stato 10 tnlermeria per una lnn..,JIIite. L'ematoria ùupo una de l'i oa •h :!ioroi andava dbsi pat11ln:>i. .\li rherv;nu di :;tudiar me~liu ']U8:'L1l c;ho ioteressan tt· di ernal11ria I'P.nnlt• r.~cidivnnte da piia di tre nnui, •tnandll Il 1.. ,-enne ltct•nzinlo daii'Acc:1Ùernru perchè aYùVa I.(ÌÌl ripelulu Ull auno, l', IJU!lllliiOque mollo studio~O, ll C!o{Jr Cs:tmi allot'.t in' t•or.;u •~ra l'ima,.Lo ti isapprovato in parecclue mateno. LUI).( (..


SE!\Z.\ \l'PAR&'\11 LE ... IO'\ l Ullt.A'\ Il: li l·

I l :)t)

Es endu ahha~tanza ran. e spe so male intesi, questi l'asi •li uria,ent~1 apparenti lesioni llrl.!aniche, mi permetterò -a di rnlfr·onto col caso del tenente 1;. - di riport;tre una .osservazione.. che tro•o nel re5ocolllu ùell'nnno 189 1-!1:2 ÒPIIa Cfnuca ch1 rurgica propedeuticn cieli' uni re1 sitit dt P1:;3. e.;po... ta dal mio Hm i co rloll. Gior~io Paci, a:-~ istante a t(uella cattedra: « Osw'rt'tl::ÌOnt 2" (paJ.!. Wi). Tonelli lr1ovnuni, di B11~11 un ~. ù1 anu1 6li, •·Qnitu:ato, possidente. l.' ut·etru era lar)!am en t~' per>ia, mioziune nHrmale• 'on rincontrnvasi la preJ enza di calcoli o di tumori 'f'~cacall. Il sangue (in poca quant1ta) eril intimamenLe mes•'l)latn nll'urinu: e all"e~ame tatolo,!Ì•~u, oli re"h pre·enla de1 ~lnltuli rossi e ùi akune reltalu tlell'epnel10 ve5cicale, non st os~ena altt·o. Per parte dei nni, ni• moleslte, ne aumento d1 volume, n~ spostamf.\nti. C1mt: lltvanùe voscicali, acque alcaline, hnlsnmtci. Dt'!I'''Mrtt: to ,~o: ro r· 11 i: gsito: migliol'amento. »

l.i\orno, ~iugno 18\.13.


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LE

FEBBRI MALARICHE DI SAJl-\TI r...... nt•nl•• allo !I(Ucho della r~tolol!iOI della Colorua Enlr··a p~r Il tloU. Eh"f'O Frao cee eo Do7.%e U i lfn••ut~ m... loco cfool l"' Lattagjoue lll•lJgellt

Ln Colonia El'iU·t•a. r.lra fra l'una P l'allra delle varit• r1 1• giuni che In t·ompnngono. ollt·ochè per· altri riguat·di, lnnto dill'twisce pet· il clima. per· l'aspetto e la configurnziorw del suolo, prr la vat·tetil e il srtcceder~r delle sla:.tioni. per lr. llOI'a e per· In fauua, {'l'e-.enta onche notevolissime drll'ereut.e in rispeuo alla !»Ua patologin. E conw dal lato lisico riP~•·~' •ruasi impossihilt:' arrtscluare un .!!illllizw sintetiCt> non t>tTnneo sull'intera Colonia a rolui che or :thl•ia \""adula ~oll1oto unn qualun•1ue delle 'Ile parti, ro~• pure d:>L lato patolo.:i•·c• «IUt'J me•lkl), d1e allhi;l e•ercitnto la pmfes:>iont> io uuo ,,.,,, dei pre~idi del nustru po,sedimento afrit·aoo. non puil rlirt> di U\l'r accrui lato esalla cnno. renz:1 di tuue le formt> mnrho•,.. ~hl.' allro\e pr('Jominano n.·. d'essersi fatto un ~ia''" con•·euo del r'fllllti l• dèlle fnnue si c·omporLioo nel lor" s' ifupvo. twlln loro &:'lt!llsrone, oel loro carauere. nel fon• decorso e n~lla lnro dur·:un a :.econda delle dive1·se lucal it;'l e a stwontln degli individui delle diverse razze chP eN' col pi~co n n.

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u.: I' I!RBitl '\fAL\1:\ll.ll~ DI SAli \ 'I l

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l'iù che in tMLerh di medicìna t' stato finora t(Ut ,criuo ., dilt collel-{111 della R. ~l ariua e da f]H elli ciel R. E~l·rdtu si rifer t ~ce in moùu e~clusivo a \IMsaua. e \lassntm posta sul rnat•e, nella wna a clima Lorritlu rircontlntn •lal tle· 11ertu h:t la .. ua .;pedale !>alolo~i<t. l11.•n •l•ll.c•reme da •ruelln dus uiTre. ad P ·t>mpio, \ .-mara l'ili' l.t a ~3110 metri di alt~tza, che ~od~> dt clima relattYam••ntt• r•r•du e cht ha Jl teneno cirrostanre presso a pot'O t•guall' in nppnre111.1l n qnel ln dell' \.;.1r0 Homano. \la. -.euw andar n)!lt estren11. ·hi• tal! per· condtzluni climaticht> e Lt>lluriche s.trE'Iiuero t dne pnnti lt>'-lt' uorninati. anche i luo,.d11 Jutermoùi tliverllllir,lllu nnn pucu al rigu,tr,lo. t' la "'~'s'a :-\ah;lli. COt't pro"imn alla rosta. clit nel eo•·-;o •lell'aunu mnlallie rhe n Mu-.snJw t>sislou rare o non e:'istonn nll'allo. 01-(getto tld pre:-~cnte mio scritto sn no nppu ntu lo fehhri da mal:mn, dte ehbi lat·go ~ampo di n~.;erH\l'tl a Sahatt pudu mesi n.lclletro, •ruanùo io m1 trovn\ u rnla a cli~ un­ '{•t>,(n.ue il ~eniz•o ,anttario; felthri intomo ;t t'Ili :-\ . E. il i~ovt>rna ture, che con s1 J.tran cura prende .;ernprc a cunre il :.rent>rale henessere della Colonia, im p r~>s·ionato dal numem uon •ndtll'erente di militari chtl. provenienti ùn Sahnti, riro,erarano all'ospedale. 011 l'ichiese ùi una dt>tla~liat.t relazione. nella quale per huona partA ehh1 a scrirere •IUBillt' in ;tpp•·t>s' l nndru esponen•lo.

~.t~t nll,

per chi lo ignori. disLa da 'l u,saua venti,elle ~hilom l!tri all'iucin:a ed e ti presuiio tlu\'e fa rapu la ferrf1via. Sede un tempo di una ~ ros:)tt gnarn.• ~•o n P, questa dipoi fu ridotti\ a proporzioni ass11i minori e1l allunlmenle non


1162

l& PEBBRl !ll\l.ARlC HE DI :-AfLHl

v1 ·i trovano di stumm che due compn~nie •nùigen~; etl una ··mquanlina di soldati htanclu adtle!ti a 5enizi ~pec•ah. ttli nhharaccnmenti ahit:lli dagli italiani sono fauht i•·:u1 •li le).!no e stuo1e, e ~tAli qn.•si tnlli 10 ba,so pres~o l.t t•o,idella ,·mu·,,. formntra da una hre,·e vall.tla allorno alla 'llt.tle l)l lovano a t.:n•~n tl'.nthuto 1~ alture 'Il cui lnrooo ··u,nuiti j t!Uf' forlÌ. l \"ÌIIII.!::Ì degli ti\CQTÌ (l) .-ono Ìn\"P.~~ piantati più iu alto, appena hum rlf•lla rmta. lontani dalla cnn "l nnn piu •t trecento rneln Ln t·e.!{totll:\ llhe comprende ..,ahali va s•1;!gett:\ alle pin:!lfÌI' invernali. cht•, t:on pnr.hi ;.tiorni di variazione tlall'nnu all'nlli'O annu, •'ominciano in dicembre e. arenùo il mas.:uno tli frt•quen~.a in 1-(ennaw e fehbraw. fin1<>cono nell 'npr·il•• e. stt il suo .hpelln dal ma!.(~io nl novembre non puù irnm.•.:i· nar-;i nè piu urirlu ni• (IIÙ lmtllo. nella sln~ione JliUI'tl:<rl ('llnhin as~oi rat•t~ndo .... verdegl!iaote e rivestendosi tli pr·ba. che. a ~eeonrla della mng~tiOI' o minor umicltt:'t ,]pJI'.tnmlla. rre,ce più n menu littu e rigogliosa. Il 1l'l'l't'nn. d i rr:llu rn ess••nzia lmente vulcan iea, ,·. tu li~> t'l)~par,.,n th col h ne di por. a el e\ n~.iont>. rlre ;orguno i-o· latP e indipt>nclent• tra loro " che soo co::L1111ite d.t 111.1rn•' argilloSI' rit'IIJlfWh~ l(llil'l tlO\ liDI( Ile Ja rormOZIODI IT:\dlltidrr. La '6!!t•t:nion.. arhorea, tranne che ve r.; n S.thar;!Ufll.l tlnve c• di moltu piu aiJhondante, si riduce in generalt• a 'Jimkhe eutnrhia e ,, •tu:1lche ce puglro tli muuosa e ,,,,. tanto lun~o t> pres:so le ~vonde dei torrenti crescono piaull~ sempreverdi " dt un ru~W un po' P"' gro'SO. Malgrado c~he numerosi IMrentr intersechino atl o'"' trallru In rogrone, l'acqua è ~carst,sima, ed è co:>r srtll''" d1e tluraute In stagiono serca, partendo da S:~ltati e ti11r·

'


LP: FIBBRI \l \LARICEl& DI 'AliATI

l Hi3

,endo.,i \ &r:;o l'altipiano. rum :.i rro~a tla diss t> tar~ i du~ alla distanza tli tltc1ollo chilomell'l e. tlel pan, t(ltllsi allrE'llant.l .. trada !leve p€:rcnrrerP prima eli ~1110'"' re 1111 1111 pozzo. r.lai da Sahat1 prenJe la 'ia che conlru·e .tlla co.. ta. l torre oli di qui. col lor•• ah eu rit·operlu d~t nn o .. lr.llo di fine :u·t•nn, ~o no di re~ola --empr-P. u..I'Ìulli "' .;olu rat i..ime volle per arqua1.zonr ercezionali ,j I!OOIÌa no ,. ~~ 'l!dun correr~ per bn•vi mutllt>nli: alt~l aiman~>llle nndtR r.t\'3ndn a qunldae profonditi• non ,j rre~re tahulta tlr r1trovur dP JI' ;lCIJII U.

~lanc.l n

Sa hati a 160 " l 'iO metri ..n l livello tlel ma r...

i• pet duna Ileo poco '''"''m de d1 \l a .. ~nu '· ~utn al pro-

Jxnl•J :;1 •lee notare rhe nella ,•apllalt• dPII'Eritre:>a. lu•ru·hi• il lermornetro :->flgni di gwrnn qualdse ~ntdu lll mrnn. il t•lima riesr,e, al parllj.(Oil!l. Plll sro~sn ul e e piu llOCI\ 0 a ca.,,rione dPIIo ~Lato alt.'llnPIIt e tgTomPLr·Jrfl tleii':Ìt-ia. In quella vP.re n Sah:Ht. tlove l :umo-.f<'ra ,. ~e,·ea. l'lre,·clu'· ne clican colrlro che fan no e~rJ u..;iHl attcnt.wne alla -.!!ala termometrica e ~he non rli-;tiuuuono quanto ,;t dPva uttrthutt· all'uua e IJnanto ascr'l\t.>I'C all'altra c:.w . .a. e~ ...o t'• me1111 ~cir·occo~o e •tuin•ii più sopportaltil•'· Ili •tuP,;ta mia all'erm.17.H>ne ..,j 1 pro'a il fatto che dur.mtt• t' p.;fal~ Ù••l IS~~ . •1•1ando non s'erano peranco latte •tm·lle como·lit 't •lr ahilat.ione cht> ora al confronto non lnsci1t rt punto a dt•,ii!P.rar·e. in c plell'e~tate, ripeto. parecrhi uultt.rrt h!and11. 11 P''r in..;HJ,v.ione ùi :!iorno o per colpn di ralore ,]urante la n111Le. 'ennero a mort•• iu tuili i 'ari pt'l''idi c!t 'la,snu.t. ùi \ rd11co . di Ulumltl c d1 Jloncullu. 111\lOtre dte a Sabati nun ..,·el•he allot·a a \erilrcarnf' alrun ca.:o sthSe!:ultn da esrlo lelale. quaotun•Jue la troppa l'th'\P, più r.hr. altrove. atlil11t.t a laV"ori fatico:-1 ed avessf' in egu,rl rni .. ctra fiUI'Iel'ipnlo ;\ qnella ra mpagna di ~U t' ITB, dre, t•ol tl•uc•r·


Il u\

l. t~ l'iDRRI ~1.\I;AIIICHK Ol s.AUA.Tl

allrndali fH'I" ollr•' t't lll) tte me'i e ~otlrl quP.:;to cit•l11 i suoi l'tHnpunenli. :l\ c t tanlt~ contrihnilo n renderli ,.,lanchi. rnalnudati in -,aJutt• ,. qua,; e,auriti.

H.ue l'o-,i rir·ea il luogo le infor111ati11oi più impnrlanli o quelle ··lte in rertu modo po-:"onu all' uopo intertJ"arc, diJu t• h e le fehJ.ri j llt'OIIItUciarOOO a tnanife,.,Lar._j nella _,,_ r.uutla meth di mnt·w dell' anno r.urrente ed aumentar11lo to:.to 1li nuntt'ru rn!!gtuusero in aprile la m~J~rior est••nsiont·. llinllnuirouu rp11ndi vra latnmentf' dal pi'ÌnCtlJÌO alt t lint• eli magg10 pPr "comp:trir rtua;.i aO'allo nel me,e di ~iu,.;nu. '\ ~>~li ann1 st·or-.i ptll't•, come ri ... nlta dat pot•hi dorunwnli e~t,.,ll'nli pt·esso l'infennPria del luogo. le feiJitri 10 parola nPIIa stagione susse,;uente alle p10~gie ebuero Iii p1·cuomimo. ma ril·ca all'cpw·a del loro sviluppo fa d' unpo notare eh••, HH'ntrè nel l n~ t•:;se t~omparvero nel fehln·nio, tJIIet'anno invece. non altJ'trnt!nLi t~IJe nel IR9 1. rllardarnnu a ,., iluppar,i. rom!' lt•.,tr !l l' dello. lino a!!li ulliuù di Ularw . l'u :.imilt! t'l lartlo periJ non re..;e piu l11·e,·e. ili confrontu d ·!li altri anni, la rlunun ,·utuplt•,.;ira dell' epidemia, ginccltr '(118>ol<L per tJU 1111n ho pulutn riJe, .re. ha in ~eoerale tcrminalu fii'ÌIIlà tutte le \OILP rhe prim.t è eominriaLa, CHili~ rlel pal'i ,;1 ,. ~·ontinunla piti a lungi) in I(Uegli anni in cui Jllll taJ•rli eltltr> ptinr.i pio La rurma cnn 1'Ut l'infezione ,j preseniA non t\ ,empre t>l{Uale. 111\ -emrm~ olTre lo -tes-o tJUadro ,i ntomatolov•c!J. - Pii1 r.he tulli gli altri fre,Juenti :;ono t eas1 10 cui l'uttlt\"illuo "enza prodromi d• ~orta . vien collo da febbre ;llti,:.im:l. preceduttl, ma non co~ tanLemen te, da ltrividi p111 11 mt>no inten-;i tl1 freddo. Per 1 dno o tre p1·imi giorni e-.sa


LR I'ERBRJ \L\L.\Rit; IHt 01 SAH \T I

J JI):)

mant;ene l·nntinua con legj!iere rem•~~•oni r.lte ~~~~·,·eduncl amgularmenle ora al mattmo. ut-a al me1.w~iuruo. ora all.t tet·a. ll1poi. lramutn n do~i in feubre iutPnnillt:nte. a...,uutP il tipo !JilOlidiaUII O tel'z:l0(1 ed l :'IO.,Oit parus<.ÌSIIli ...onu allur.t tl'ordioariu wmpleti con t tre di ... tinti p~riotli di hri"fido. ·alt•re e ~ndore . Que,la i! la forma ··he piu Cllmun••rnente ,j i· o:.serruta nei ..;oldati t.iauclti, nei neri el•be in\eo e ma~l!ior predominio l'iolermiuente «'OJUunf' (jllOllÙtann o terzann. e mentrt> in IJUell! ~li ilCl'eS'I SÌ Verifirarauo p111 frequeutelliCille fra le l ll aulintl'ridtane e l~ .:? putueriJinne. tn •lue.;ti nvrcnin no nelle ore n>,pertine u cluranlt' la nollt. \la nltre talt due moda (l'Ù ··omuni di sua wanile~ta­ zinnr. la malaria sia negli italian• dtn ncglt intli~-:ent diede anche altre forme e, S\! mantaronl• le pernidos~ grnvisfli mt•. non fccet·o, d:1 un canto. difello quelle con aspeuu 1ifoiclro. r.omt- . dall'altro t·anto , oou ~• nolaruno rare le ft•hJ,..j err.1ticht> t•on periudo mdeterminrllo e cou paros!li,;mi ineotnpleli e le lan·ate .;enza Yariazion•· nella Lemperatum tlel r.orpt,. La durata ùell'alt(H'•'o. tPrminnntlo ... i cl'ordinarir, Plll t'to lo !l(latin ùt quallro a sei ore. nou ,.i prott·ae a luogo, e h fehlu··· dte, ~·ome fu a~cennalo, arriva in l.(enet-ale -.opra i \ () .~. nltrepa'"" tah·olh i \. l o t' ~· •'• ,·ista ra~giun!!ere perfino i ~ 1".8. l iò nonoslante l'infermu non dimo,tra nè pr~t,t razto ne 111\ .-u,·erchto abbauimento: si seolt! relatnarneule heoe, mantiene perfetta la co..,t•ienr.a. nccusa leggier<\ ecfalt'a ~ piu chr ò'altru :-i lagna ùi tlultm agli artt utft•t'tul'l eù ai lombt. ~t ollo di fre'luente inoltro e.;istouo ùut•aote la piressia dei di--turhi da parte dello :.tomaco, che. non tollt>rando nt• cibo nè hevanda. presenta una tendenza nt·cen· tuatu al vomito: da parte dell' inte~qinn invece, qnnnllo le


l ltìti

l K l'EBB RI ~ U \R ICflK O! S \li:\ TI

funzioni non ,.j ··on~en mo re~olari. sulla rliarrPa prPvate 1.1 -.(ÌIÌdiPZZ.I. L' milt.a nel pri11111 inizio, e in molli ca:;i le:Jg1rr1, i· Len poro aliver,a prr \olume dallo stato oorm;•le: 111:1. ''' ~li arc•~>, ... i ,j ripetono e !.1 malattia perdura. un iD;.!I'O:'Snnu~nto piu n rneno ..... n-.ibil~> nlla palpa1.iooe pou ritener,_i ~'OIIlP 1111 fallo •J U!l<;Ì ··o-.t tnt t>. sen1~t a~giun~ere r.he in tnluni i odi' idni fo· I'Oiln c'OII ~latnli ciPi ltJillOI'i ... plenif'i di ~l':lOtlel.l. l l'nll ... itleri'\'Oit•.

\Itri iutun11. per unportaozn P frequenza .;pconùari. 'eh· lwro t.lh oltn n n~conu·arP. e fra e:;~i. oltre l'erpel" lat.1ale ··he non 1li rado ,·,~ visto Slh$6)!HII'P auli ucces~i fehltrili va Tllt>IIZIOnaro anrhr un r.erto l.!radn di itLertzia, 111 ,.per1al mocl1t manife,tanl t-. i 1'ol pro lnn )!ar~l della malania. ~Pss un raso • .;tanto le fl)l'llle relativamente leggierr. d1e in ~encrnle hn thtc. l'infPZIOIH', Plthe per esito la mot te e sol pnclti.;~imi, ~h tiPi ricovf'rali alt'o-.petlalt> che de1 cnrati pr,..s-o l'inl'~>l'IIIOria 111 • 'lliati. r..1nse).(uirono po,tumi eli t'O~i ...,•ria impot•lanl.l\ un l"lthit>df'l'l' per la a•nmpleta ~ uarigi Oilt' il 11111. patl'lo 11, se si t1.11tava eli ascuri. da dovN· e'\~er 'oltop• :.li a riformn sh-rome aiTc•llr d 1 l~iioni or·ganicl1P. incowpat l Ili con nrt uttertor•t• huon ~t>r\iziu. - In ~e n Prnle 1.1 dnr·:t·1 df'lla rnalalll:l. non t• troppo lnn~.l. nè la sua P"'''i-;tPOz.t ..:i dimo-.tra gran fatto Chtmaw. Lessa piuuo·to facilmente mn ~n n tpn..:i allrenanl.l fadhtà dopo nn pPriod,, dr re.npn piu o 111eno lu·evP, \3 <;og'.!elln a rer1din1rP, specialull'ntc• .:t> l'io1ii\'irloo dte ne ha di recente ~oiTerto ..,1 e,poth' :1 fil t i·· hP P n sll'aJHUi, non Q-.q•na le regole i~1en 11'11e pi11 scrupolo~ .. e non I'IIOtinu•t nella l'Ura otntimala ricn .tll'uopn 1mla~ata.


l E F EBUlll \B, I. \R IC IIE !Il S \Il \TI

lllìi

T.lli. nel I'Oitlple~,;u. .;ono i fenom~n• murJ,.,.,, us"""' nl; 1111e,l'aono nello• febbri tlt Saltati <'11 ... ~e 111111 '"·a tro. p •r rhmanlo ttl lot·u r.;u-.tllere periodu·o. p>'r il tt~~~thl •li -:mnpt•t·.. tnrsi de:.! li .lt:•'e•si r. per h IUJUPfazion~ d l.t utill• cl .. ~unu induhhi:lmente l••nere ,, mi.tsma malari··o. \ un .;empre pcri1 i nu"li•·i. i qual t pt>r l'atiti ietro si lrO\ aro no a pre,la l' ~e t·rizi t t il .... dt;J tl. ll,,ll'OIIO 1111 uguaJ r'fÌI~l'ÌII nel :,!llllil~.ll'r• l.t 11:'\tiii'H d' •('te"t'~ f,•bltri, • in• OPI!.t .;la~iorw ,.us,e,:u~nt•· nllt• pio;{:;ia l1tlli :.:li ann 1 pl'cdominnrouo: ma t:d 11 no Phl11• a dn~:;ilkal l'' Clllllt' ft•hlwi reumatiche. tal altro t•orne tifotùt eli 1111.1 forma -p••··ittl•• ed alln nnc(lra ··ome fehh l'l dimatidtr. l~ tu•n vero .:lw in generate •'otlestt> m n n 1fesltl~llln 1 malnrit·lte per f'll'clln forse del d ima 10 relaziune coll'u!dl\tiduu. diiTelisrono alqua nto da quelle d' ltnha. l' .t prima ,•in nt.t , in casi ÌSIJiuLi e .;pedali, SI può rimnuer tln b l 11o~ i ~ ull ll d ut ~!II O:>i: m.t d u• ·iano reumatiche e che lnli po,.sano e.;ser stalt> n e~ l i anni p.t sati, ne.-su nu. ,·rP.clo. rr·a •JliPi .:ulle~hi ·he c•ltt.eru lnr~u campo dt osset•vnrle, vorra or.\ ctò t'llenP.r e. sul dte f:Jct'ia ~·ous•der uiooe al loro c:ua llt>rt~ ~mtnc,u ternt• n te •pi,Jemico, senza che ,\dar ne ~ius t ilicazio n ~ in l l'l \'eli :.!ano inlluenze almo~feriche d uratu1·e e siJ·aorclina riP. l':tl'lnJ~>ol t l';tscriverle at bnl'JIIt o;pet·ilici clt>l tifo non mi :sembr<l pnn to coofot'me :ti vero. oltrt> dte per i 'sinr.. mi e il cle.·or,u d1e e~<.P presenta no, anche pet' ti faUCI Ili --npere quanto ~ian o stati m nùdtelt'O e quanto -.tano r]oi tuttora relativ:unenlt> rari 1 t:a"t heo t:onstntalt di una similt• in· rezione. \ , ":;isle, iuline. maggior ragtone di tlovcrle consiùemre I~ Oill o fehbt·i d imntiche. perche, sebbl'n •(l te,le 11 1111 .;inno


l lt)H

1.}; FlfiHIII IIAL\HICii& DI ...,,HLHJ

perfellamente cunosctule nella loro es$enza e h eu c'al allerizzate rwl turo quadro nosolo;.;1ro, pnr tolta' ia in g~m·rale r.e ne .;hm formati un CODl'etto Len driTerente. E ,lllrlt~ .::e put, riÌihla il lor· nome di dimatiche. "' çole~se meutrle 10 'fUnkhe roiUliOoe coll'ardiruatamentn e ri;.:uardarle. p~>r w~i e..;pruuE'rrui. wm~ un t>!)pltcaziQne della lott:1 rhc l'wdh iduo tle,·e c·nmltattere pPr ·•cqursrar L1d lllameuto aù un amllwrlll' eo.;i diver.;u l"'" ri ... pello a cltma da quello in r~ui egli i· nato; il ritl'rlflnJ dilll'llic·. tu~ •Jueste febbri di ~ahati mi parrt•lthe ùnnr('r·o uno :>triclenlt' nnnsenso, clal momento eire pur 1-(li ìncl1geoi eli o;.;ni re~1011e della Colonia ne nm hlr;!aiiH~IIll' so;.:gt>Ui. l hwndri pui. in parajo!Oile de~di altn. ilannu oll'l.!rlo, r.onw fHII'Lieolar·rnente veùremo in appres:.o, una 1ua~;..•o•· jlt'opnrziona d1 eolp111. perdH~ la razzr: oara . seco11du lc• ,,. serq11.1M 1 ti i rnolt1ssi mi autori. (• piu che la IJia rlt'a rt>,isll•nte al mia~rna malar·ico e perc.ltè, daw pur chl'l le dne razze pos"eÙ(Is:.ero per· d detto viru.; la medesima re .. ru' 1La, trovamlost •fUi 1 l.Jìanchi in t•onilizwni lisll'amenre 111ltll'JUt i. ùuvrehhero egualmente darfl uo piu hr:.:o tnltuh• ;d male 111 'rrur. .-e non fos-,'altro. del princip1o cile in 'i.1 urdinarìa nmmalan 'CIDlJI't:l pri1 facilmenlf' •tn<'lli che 1111'11" l•an normali e' l(lOrn~e le runt1onr v1tali.

'In, "'' P~· ist·.tuli re la ÙJ.\g OO'I non ros ... ero suflicJtl!llÌ i fatta rll nrcr c;ovrade~lTilli e le considerazioni testè c::.po;;le n•r-rebhero nella t'II'COstanza m l'occorso anche i t·rrrerr desunti dallil terapm. t.a ci 11111Ua. 1nfaui. meglio che J.!h .cltri ant1piret1C1. ~i i• dimostrata enicace sia nel troncare c·hr~ nel pr·evenire gli at·ce~sl febhrrh, ma per aver da ~'"'a una


LE F&B BR I \rAl.\RICfiB 01 :-\Il.\ Il

llli!l

utetH> incerta. fa duopo dte H>Uga sotunliui:.tl'.tla uirameute. inquaDt«whi· hl:'n di frt'tJllen'•' l't•ITt•llu benefku deu mt>no allorquando si facr1a a-.,..tlrn~•e ti medicinale pe1 vin 101erna: per fJUPIIn 'ia. ,.,,".., ,•IJe aiJ'a,sorltimento il piu ùdle ,·oltP non ...; pr••·l·'· a ,.a~tone o dell' iutulleranza o ·it•l t'atarro dt .. tomn···'· Cllt'. come ~:ehhl' ocr.a.;iont> di uotarP.. :H'comp:•gr.ano •t•W~i ~,.mpr~ l:a pite•sia. I n tutti qnet t~a--i. l(llinùi iu t'Ili per l'inlt•nsitft e la perlli.,tenz:• dei smtomi ~~ l'ldttedeva un p1ù pt·ouln e più si~n ru intt>tvenw. ho 1li l't'!!Oia pratu·ato lb iniezioni ipnderrnit•he. a•·cortlautlo la pr·erl-'rt'nza .11 hirlnrui•lmtu sopm !!li altri ..ali •li ehinin.t. Parimenti. rol ~..~uir~ 1111 lllt'lwlu cu11 ~imil~ di wra. fumno ollt•nuLi n~ultnli nllt·ernntlo •OiltiJsf.,,~tlriiÌ anche dal rapiln no Orefìre doltnr \l auri:t,JO, nel •· ui reparto. pre~so l'ospetl•lle ruiliLare di \l as'a11a, Andavano riru\'t>rali quei fehhricitanti chP [H"OV11llÌV.IIW da Sahali. Ed anzi pre,,-o I'«'SpPd·•le l'ellìcac•a del rune«<JO apparve llllt'OI' pìu eYidente. pen·llt' ~li ammalaLI, p;hsanùo a Ma..., ;uw rln"'' il miasma 11011 e.;isleva. -.ottn l'a;.•ono di po1'11e •lu,i dr d1in ion, non Yerllvano d'ordint\l'io più incolLi da akun ac.:esso febl•rile. mentre t•he .·oloru i quali l'imane\•arw in cur.t a Sahati. ronllnuantlo a ~o-jornar.. 111 1111 .uubrente emmentemeote malarit:o. io r•lrza fors~ tli nuove rt>inretioni. aodavjlno sO;.!l!etti a freq uenlt reridi\e noo appena el';;i de,iste\'aoo •lall'uso della chinina P talvolta ao,·he ricadevano nel male «JnnotonLJue non si ':essnssc dal somminislnu· loro ;.tiornalmente il rimedio. J)i noterole ~riovamento, nella loro qualitit di tonlt'l e di tiro•tituemi, si dimo;;trarono pure 1 vari C!Hllpo-.ti di rhin:t P i preparati arsenicali, che col mrglloral't' l'altP.rnta •·rasi snnl(nigna contribuivano a far ri ~tahilit·•· piu wontnnwnte


11 iO

U.

ti~. IIUIII \IAI.ARICUE Ul SAHATl

l'inil11 iduu e 11 ri,·urHlurlu più pre:>to •tllo stato cornpleto di guar igi«•IW. f:•l iu prupo~itu va e.liandiu notato eh~: ,e la rotnale-r't'lll.a si renùt• nei hianchi ass ri più llle\e rul wandare ~~~ iu(t>rrui -ull'altipiano. nei nen rn,-ece ~ss1 \Ìeu • ure..:lio fa\uritn riai ~o!!giomu ùi \las-aua; f:lllo que•tll rlre. itlllipendeuternPnte rla altre drcostam:e. c•·erlu stia in relazioue rulla mcrg:iur 11 minor convenienza eh• olTre ti duun ùillèrcntè a~li in d;, iJui tlt•lle due diver::.•• rautl ,. Cfllla rnnn~iorc u miuurc cnet ,.:ia \ itale che gli arumalatr J•rl.'serlltrllu in un lu11~11 piutto.-ln cht• rn a n altro. e,.:cu;J,, l'allipirtnv. !.(r',rzit• tllt> sue t'Oiltltt.r mi dimallche, a•:.ar piu ronlareuto al l•ttnes•ei'L clei{lr europei di quel che po,.;a t>Sst•re la l't'gruu~ '""'''· tJit'lll re eire questa. latta fursl· PC ceZIUII~ tll'i me" pi1.1 r·rdt.l1 di estnle. riesce dimora lllt:').dio ndatlfl ai llt'I'Ì. (',he coll e luro OIÌS81'e OU ÌlfiZiOlll e COl lnru st·tu•si intlurnenli lllrtl s1 pr·otl',~.!-:t•ll u dnlle fi (H'ÌYe inllnt'CJI.f' tlegli :tl{entr allno,ll•r icr.

. .. l ll'""''dinlenll 1;ienici. che nella runtio!enta :;r adottarono. furnno 'lll"i poclri l'Ire vennero con:-iglratr tlalle o,;· :-en .tzioni. fath' anche nc;;li auni fWl'Cedenu, o;t.d Ul!•rln tli ... ~·ilupp;u·,.j è ··umportar~i tll'lla malauia . .hendu r·ih~\ntv che i militnri piit é111\i.'!lllente ammalati erano quo>Jli che 8\ P rn rnolt.ttlo il lllia-m.t pernotl.tOdo nella re;::rnnt' rli ~alt:u·...:uma u ... uiTt•rfltandu-.i iri di }.!iorno. ed a' cnJo pur notato •'ht>. t.lentrn l'amhitn rirll'istes>a Sahati, t]Ut'llt> locnlitit t: tfUeJ,:ll 11th tract•~truentl che s1 trovano piu '1r1ni alla r·onca e fllll h•tssi, 111 pnraguoe delle ahitazronr ··h(' s~:~ m• sln\ano Jilll distanti e più alle. davano sempre fnlt · hri•'ll!lllll. s1• lloll piu gm vi per irllens1 t<l di sintomi. certo


I.K FPHDill \l \LARI~llli Ili !:>Ali \II

Ili l

,rran lunga pin rrC1fll6fllÌ pel' ri:.pello al onUlero. in , rtpelo, a l.lll O'!'t:nazioni. ;)i pre.;cr•sse che. in:-iemt> una ··erta ridu2. one nelle ore del lnvoro. le rar·o' an e 1--Pr<• in modo che i soldati nun h.l"'ero co,trelli a p8S'·" 1:1 !IOil» a SaiJargum.t. Le t,arac·chc. poi. che per riJluanlo alla loro po,izione .:.i ritene\ ann meno igieuil'he. sahor•ii u.ttam\!lllt! ·u loc;lli 'uoti ùbponihili ~·l alli' e:•i~E>uze del serrh~iu. furono o in tutto o in parte s~omhrate, fneeodo pas,;u ,.:li imlh idui in altri ahltanwr.tnn!nli cun ùifer...t e mi ~;liur ubicaziont!. Per t>\itare, intine. con ma~;ior fat·ilitil le ricadute, in •tualrnno tlei reparti di truppa piit colpili si ehhe rura •li :-onHUllllslraru ~iurn:Limente una piccola dose di ehinma. ••on speciale at tenzione ai solda ti hiundu ed a •1'tell1 usciti tli ret:Mle d1u luo;(hi tli c.ura. Quale sin slnlo il vamagj.(io awurtatu da silTttlli lll (>t.Zi pre\ enliv i, iuleRI a logli~re. pur quant' em posllihile, le condizioni rhe poLean fa\ ori re l'attecchire tll'l male. non mi t1esce n~evole il dire. Certo i• che le febbri ehhero ttUt'~l'nnno un'e:-len:;ione cunsidere\'ole e forse maggiore di qudla il\ nta pt•r il passato. ~ebbene n tJue;;t' ultimo riJil·lrd•• non :-i P'''"ano ricarare rlll' da:i n~sai :.car~i per nnmert• e tli un ':tlore molto incerto. E tali rlaLi. oltr. che pPr e...,er in si· .;tessi eu,.! mancanti. rie,cono dal laln ..tati,tic.o sanit.1rio di pura nliliti1 ed impedi,cono tli tram:· al pt OJIIhito le deduz1oni e coodusiooi che si vorr~bl,ero, , non \enendoci. 'rrn le alife co... t>. ura neppur 1 uo •li cu no"r"' " a ctuali ''nriaziuoi !'ia anelata 'u!~l'lta la font del prP.:-idin di • ahati durante il tempo delle singole epidemie, per modo che. nel prender in e-.runc i rP;.:istri tlegli entrati nei luoghi tli •·urn. reiltiamo nun di radu ltlr·erll se il m;H!fJIOI' numero tl'ammalati. che in un dalo periodo vi si •·isronlra, si clei.Jbtl alll'ibuire all'infierire del m11le o


11 / t n t~ n

LE PlUIBRI " AI.AIIIC HB DJ S AIIHI

'Hl piullo:'l<l l'cirello d1 nn aumento nHt•nuto nP.Ila ;tnnrntj!ionl'. llegli anni 1888 e l R8!l non P.'iste prPsso l inft>rmerirt di Sahnli alcun clocumentu. mentre ioH>ce ~, rih~\-a dtt~ nPI 18!10. dnlla fio di feltbra1o alla metà th IIIUf!!!iO. ,o(lnt un'l fnn\ 111eùia di 2XO solJati italiani app:Hh'lll'ntt pt•r In ma.,sima parte ai •·ar.ciatori, 100 wnnero l'l•'nn>r ti nll'infl'rmeria e :;o all'ospedale m;litare •li " as,aua '''la r~·uop(l 1\lllar.• r,he da tali •luP c1fre non sono s1a11 e-du,j pnrt>cchi 1·asi rer.itliYanti e che quindi la rt-.ultnrHt> 1'"1· centunle •li :;:1.:; .;artlhhe nu po .;uperiort• alla vrra. l'iii in•·omplt•ti suno t drttt dtt~ ci vieu latlo di rdt•l:trt> per ti IX\) l . pokht'· in ...irme alla ìorta tntal~> tlel _lJre•itliu, ci r•irnnne i~noto ancho il numern degli entrali all' ~~~pe­ dale t• pns-.i:lmo soltanto risr.ontrnre dtt> drlla eotnpi1..!111.t c:H·ria tOI'i, d i sll\OZ'I allora a Saltati. };l i utl ivillu i fu rnuo c·11 r·nli pr.r· l'ell111·e pre.-.~r) l'infermeria. co~i, compulandnoP a l ~ o uomi ni la rurzn, 'i ottie11e un pet· cento di :1o. i. rlw prru rleve I'Onsi1lPrn.r'1 inferior·P al reale. stante ··hp ·u P.~~o. ··ome ~·i· Ut't'Pnnnl!l, non ~on romprP~i i rio'hV~>I 111 nll'ospednle. f)pl p:lrl lastianu rnolto ,, •fe,.ulerarl! le 1ndirazioni ,.,,.. ,.j riferi,.rnno nl IX\lt. thlle qu.tli non rresce pu~'it.ile 1h ritt·arre uku11 rlnto rimt i ruil•tart bianch1 . Per ··1o dw ri;:unr~h. in\e.:e. gli iodiJ.(eoi la co:-,a rorre 1111 p••' ,Jin-!r,a. e dallt~ cifre e;;i-,lenti si puù deùurre ron una certa ,~,;al­ t ett:t che il ~5 per· centn della forta d1 ~00 uom111i VPIIIH! rieovernlu 1111i l11o~hi tli •·ura durante il trime:>tre in .:ni ehlte pretlomlllio la umlatlia. l) 11e1 dutt soltanto dii:! si rilleltouo all'anno in c•ur,.o .:i• avuto me7.zo 1li r·aceogliet·li i11 modo wmpiNo ~~ positivu " in tuili 1 ln1·o part1colari. trovnollusi tuuora presenti IJIIPI


LE l tiiiJR

\IAL.\'lii.Uf 111 ... ~Il \TI

I l i !J

N!p.u·tl dJC diedero gl1 ammal.tli ,. da ,·ni hn puluh• .ti tm:.!ert! ,.. mformaw mi cht- 011 -;i n•llcit•\anu ntag.:iorutantt• n•••·t•s.:arte per d.tr dPlle cift·e il J.llll l'"""'dult• esaue. E. nn11 ~tJio dal la to dall'e:-allt>u·•. t.di l'irre .;nuo in•·om· par.t ltilmPnl~ piit allt>ntJilllll ,J, •ruell·· ;;opr.wit:lle p~t· ~o:li ann i 'cor...,i: rna. pH 111111 ,.,,, r,..i tlur 1111e 1l lt•rupu tl··ll'e· p ll l~tnm t>lfellualo .tkun tra,(u ·r •li tfllllldtt' •'lllrt:l. p,,,. halllltt aul'lt .. ti \ ilOlag!!w clr e,prÌIII··rt~ Wll Jlltl<'h ofl ll • rl ~radft rf1 t•sleO,Ivlle :\\1110 rl.llla Jnalurm '<lfll'.l tlllll lruppa r.lt•• lt>llll l' ""·' dimnra a :-\almt1 dal prilll'ipin ;lllil rinu tiPII'•·!'t•I<'UI i11. t:uminriantln dai ,u(dali Ìtlllixeni rtl"' tamc• dtt' ·'" ~ :w 111dh1clui. lllllli PI'II rhP l't"ttlt.t uon .tall.l forl;'l meùi.t n1a ,jb lu•uH d1ll totnle tlt•gli asrari dte d11 1 pritn1 tli m:u·zu a 1111111 llht;.:gw el1hero in Salt:tl l Llll:t pii1 u 111euo lnn~a pet·mnnPttza, n ;l l'uronu t'Olpili dallo febhrl' e tlt'l ~;! . l I'Ol[llll !.IX ~()llll ~l tll ··urat1 t·ol I;"L,.t·iallt in ripn,o pres-.u lt• rJsl'elll\è rompa~n ie. mentrt• tiH t•nltarunu all'infermeria e l i all'o-pt•tf,tl l'. J.., pen·entnalP •rn odt •lei colpili '"''•• rul ~ a :;1, l . ma ,.,,a nuu \a propur;~,i uu:tlmant e ed t>~tnlt ueHIEI riparti In fra l~> varit• unità del pr·e..;idiu. giauhl' le t'U111pognie dt'l :1• balla•• liu n~ lnditteu t dtheru ·• ilare oli t o tllt lt'1'1.0 tU merw li L autmalati, me,.,e a r.tlrrnnlo r·on •1uei r~p.uti rlte, p~r le ,.,i;!enw Ùl'l 'er' wo. h.w •lo\UIO tenl'r p~rmam• nh!lllt>llle ::ti ,.._,..11'1 nlla •'lHH'a. d1e. con1e frt'i d.:mzi nol tn •, s1 ,. .;empre tlillltiIJ,Ifn Jllll Ùt ugnt altrn lot•nlitit tOabana. E alla mn)!gior insalulll'ilit delhl conc·a si cleve in pnr·te tltr·i l•uirt• la r:.~~i on e tlell'alta ··ift·a tlt morbo:; ila che hanuo tl1tu Kli italiani. i quah appunto avevano in ha,,.o qna;;i tutt i i lot·u ·lhharaccaml'nti.- Supra !H mililart hianchi, compre''· !!li uflicmli, 8~ sofl'e r:-.ero della mnlalti;'l e degli 84. sPnzn len pr· ~~alc!llo rlei cast t'Pcidivnoti, 36 enu·at'I}IIO in cnrn presso


1 IJ t

t l! FF.8Hlll \lAL.\RII.HE DI l>AIIHT

l'ospedale di :\lassnua. La percentuale cornples·ivn s'elera qrtindi ad 8 t , l , notando che certi reparti , quali il treno c le sus~istenze, se ~i prendessero in considerazione ~eparnta­ mente. c.l.arehl1eru l'enor·me perrenluale di 9:>:~.

Clu faceta auenzwne alle ~;ifre te;,t(• cllate potrebbe venir nell'opinione che l'epidemia abbia ti\'ULO Dt!i bianchi una hen magifiOre mtensila, se t~on un numero lauto esiguo dt !Il nommt ha dato 36 entrati all'ospetl.ale. Hn dato, ciol•, :JG en· tratr a tfllello stabilimento ùi cura che è piìt specialmente nsen nto ed inrlicalo agli ammalati di una certct importanza, mentr•e sopra nna forza f1ua:. 1 quirlLup!J dt aseari si r'. reso necessario 111' iar ne soltanto 17.- Senza vol~r esci udere ··he, come la febbt·e l'u piu fre•Juenle nei .;oJdati italiani. 1:1Jsi sia statu in t•ssi eli ca r'allt:'re piu grave, ciò che fu noclte denotalo dalla sua forma pre\'alente ùr conlìnun o tlr r·ewrtteute invece rltt Jr inLermiuente, il fauo trova, in primo luo;.w. la sua ragrone nulla !'ircusLanza che la pieessia imporla sempre uoa dispepsia gastric·u e la unporra S(JCCìalmente nt!i ltì:wchi. per cui un trattarnenlo dietetico conveniente divl'nla rimcdro dellt1 ruas,;ima tmporlanza: lr:lLLamento che, d'uiLr<t parte. l'rnferrnena dì SahaLi, quale infermeriu ài :>emplice po5tn di mt•cltcatiOue. oon somministrava ar ,.,uor J'll'u\eratc . Secundarcamente poi, sicw rne ~m a mra conosl'Pnza che ben di spes-.o i febbricitanti quasi t~ol semp li ~;e trasferrmento a \las-.aua dh·euivano apirelrci, ho sLìmnto prudente co n :Si~ lr u, pt•r· quel maggior rnteresse che desta eù esige la salme dei ltianchr, far colu passare Lnlli coloi'O nei quah il


LI FIUBlll )1.\l.AJ\ICJn: DI ">.!11.\ TI

11 7a

le non accP.nnara n re,sar ro;;to e to:-lu non mostrava di .eèder& ,;ottn l'azione clei farmachr ndaui allo scnpn.

. .. \"Pne01to. per ultimu. a di.-corr-l're circa J'etwlo~ra delle lehhri an pornla. non mi rest.t eire n dar pot·he c·ose. Stantt• le specrah rrrcosta111:e Ùt luo~u non furono da me 1ratrcatr l'~:'lfllt nHc ro~col•rt.:i. ne· 'l""'ti. per •1ua nto mi risulta, vennero pratrcati presso l'nspt•tiult• ruilitarto, cosrcdrt'o ci rimane i~nnto ~e un:t pnrtrt·.olare vnr·ietu di Hlemuntt par<hsrtari ,ja per "(htenere le manrfest.1ziont malarrr he 'ovradescrilte Per lo pu.-,:~to fu da alcu11t r·it!llluto l'Ile l'epttlemrn Lenllsse f'a:mme nell'acqua rnfetta dei pu1.1.t rlel luo~u e <la aiLrr dre essa fu"" una ro rhe~uenza clellc.? pe tifert: e:..llaztonr che, emananclcr dalle t•aro~ne dei molti anunalt ucci~r dalla dominanto eprdemra. rendessero l'arm m cosr allo ~rado rn::.alultrt•. )h. per· esclutlerP la prim:t dt que~te rpolt!si, basta rar nsser·rare dtA tanto in que"L'anno rom~ ncll'anniJ scorso la lrnppa hranc.1, che ru la ma~giormenle colpita, ebbe il Yallta~~:io di ber -:empre e ùi servirsi anclte pur glr usa t· ulinari dl1ll'at'!IU!l dr:;tilluta che a g10rui nlternr, per m"zzo della ferrona, ,·enim spedtta da )la"sa oa, ruentr~ soltanto ~li ascari furono costreui nd IN\re l'acqua loc·t le: e beocùè IJIIO'~t'art[oa non s1a ct•rlo tlella mrgliore potabile. percbè ricca di sostanze ,aline e d1 non lievr lraccre d1 matt!rle organrcbe, in lutti .:li altri me..;i. •·u mpre~• quel h della ma-;sima siccitit, nei c1uali. c per lt\ m:wcanza delle pioggie e per In maggior evapornt.ioue. lu rmpur·ità testò menzionatd dive11tano pru ahbnndanLr, ueaoclte rn talt me"i· rrpelo. grazie all'abrtudioe


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1.& HWUIII IIAJ..\RfCIIK Ul S \HAll

e nlla mng!lior· tolleranza eh~ pr~'entano gli inùi~tmi. non ,..·ehlw mai :1 notare la prevaiPnza Ji forme morbose d~t• ,, cloH·s~ero a:;nivcre alle qualit;'• nocive dell'a'~•Jua . \c· l>t ha poi tJUest'nnno suflictente mottvo pt•r JlOler tirar tn campo neanr.he ti suspeuo ,•Lie l'infezione pntes•e tlipentlere ò;u mnlelìct prodotti dell:t putrefazionP dell" ··aru;!ll.:. JO<tuant•u·hi• le non molte ''iltime falle dall'eptzoo7.Ì;t fu t tonu tosto o nLhruciale o proforulaml'nte toterrate. a tJUaklte distanza dnll'ahitatu. E anzi al propu~tto credo d1t> trn le annuali eptdemte Jt Sahall&tltifo dimntico equino non,.; ,iam:u statn nlcunn t'Pinziont> rli tlipenùenza ma ,jltht>ue di seruplke coinridenza 11, ..iccnme entrambi le malall11~ appan~rouo io eporn cuntempor·nnf'a. non ,;ono alieno dal n tenere che quellt· •~ondtt.iorll rthtnOit>llunche che favol'isconu lo ~riluppo dt-1 virus malartcu sianu pur pl'{)pizie al germe pato;.:euu •lei LI l'o eqn tno. morho d1 gr avezza ecct>zionale P di rapi d •~·lltlV t!et·ot•;,o. rhe. ~pt•cinle ùi queste regtont ed aneot· sennthcitJlf twllu .:ua vera e:-;senza. non c>ITre. malgrado la tlenollttllnt.ione impo,;tagti. ra:;,;omiglta nzn dt sorta 1.'01 'ttn HUIOIIIIIIf ti' Europa. l'tmuto. IJt'r·tanto, t•akoltl deila "Lal{iont> e del utulllelltv in coi h· lehtwi u1 nwdo e.;dustvo 1oi u1anife5tano, momeulo clw r nati\ i cerca no tlt li:>:mre •·oll'as"et ire ·~ h c c.;.;e l•''" princir•io quando lit dora ,·omtncia atl tn)!ialltrc>. " a' utu I'Oo,ider:\!.ionu .ti perwdi compre-i 1n detta stagione nei qual i si nota un rn •;.rgwr numero d t colpili. t'· mta opi oione clt .. il tntasma tla null'nlt•·o dipenda che dat proces-., di tlewtupu'iwme e •li P.~,;iccamenlo che a n-en~ono al c~>ssar d~>llt• piottgte t> che si Vt•rili•·:wo "' mn!.!~iore o mtnor J.(rnclo a ,f>-


J.J:: FEBB111 ll.\LAJ,ULUE DI S.HJATI

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~nda della maM!:!Ì(Jrt: o miuure utnìdi tà del .:nolo e rlelr ut ia ~ u ~eco nd ,, t lei

··alnre più o meno elevRlo {l). Tah• ipote~:t. che a prima giunta for:w troppo non d sotldisl'a pel'che at nostri occhi si prt.>~ema tnl tet·reoo ··~s~n­ zialmente nalc.mico. qua....i privo d'ncqoa e afTuuo fll\·erMI pet· a~peuo da quelln clee in aiLri loo!!lti t• precipuo focolajo del ,·iru-.. palustre. ullre ~b~ darci ra~icme dell'epoca dello ..viluppo delle fehltri. ri formsce anche l' ~p tegaztottr• tlelle intercuiTSnli esacerlmzioni che non di rado :-i osservano tlurante Il tempo dell'epidemia. L11 ste:;sn ipole~>i inollre l'i !)llò spicgnre il ma~~i o re o lùioor predominio riell'tnfe?.ione a "t•romln degli anni e, date lP sles:-e rondizioni rlimntiehe . .wche n set'ontlu delle dtvet·se re~ioni. ren•lenclori in pari

(Il \Ila str·~~a natura ~d allo stesso momt•oLn etlolog!cu vanno, a mio ltar~r.·. a.'crllll! aucl1e lP fllbbri, che, 10 un ll'ffiJlO oon•lh•Pr~o !In IIUPile ili SnhaU,

111!nl .aun~> lnfl!'r1sronu pure a Ghinrln, lo<'~ lira, a 1000 me tri d'altezza, po~ ta 11•1111 zona lnrermedta [l"o~ l'altipiano P la co,La, a rlhna ••&latlv:~mtntc nHlt'. dl <t:ant1> <la )I:LS•aua 60 chilometri all'lncirl:n e snua.ta In una ,rrg•oot• cb;~, ~-....at rlcr~ dt lltln e rigogliosa \'l'getaziooe nrborea Otl crltaç~a, pur (lnrtectt~vuln a non rari n<'ifllliUOn1 dorante l'estate, vn soggetta, al pari del ten·itor•o 1•~r at lltuclin~ soltostante, alla stagion JeUe plo~l:(tl delta ··ost.a. A Ghinda h rehhrl rurono. altnt>no nel nen, ancor piu e~te~f' che a Sahall. ,;tardt•• nel tre mesi di mano, aprile r maggio la tomp;gnla indigena h· l di 1111n~a, d~lll\ roru dJ tns uomlm, tic!J\'ero all'"anfl'rmer in dtl luo~to 98 ln<1l~lrlul, oon ··•·lllfiUtando in •tne;,tl casi l reòdhl. E frt•lemt> nlla maggJor e>ttmionf', l'et•l•ltomla pre<r-nl ò anche forme pin ~?ravi e di pìu oçtinAtn guarlglon~. cnm,.. ~hbe .a rifermnrlo 11 ct:rllrga Rrì[!IIone tloUor Ft denro 11 ton••• IIOIPI dt>Suruerlo ru1chr •bi fallo rlu•. t~loc.'\te, nei primi dì gh•gno, da Ghinda e da $al1all qoassu nii'A~DiliMI , !luogo t~ntc da molarta), l~ compagrue tndllo(eno di I!Uarnlglone nel !In~ prl'sldl or nominati, trovandO!i pur f'll lrnmbi nrll~ ill~ntlrlto rondil iOnl sotto ogni rapporto, Ja compagnia cbe era a Glunrln, In ronlronto di q uel!;~. rh l' prtmo. M·~ ''lll rtimora a SaltaLt, thctl~ nulla seconda mela di giulfno ~ •lurant!' Il luglio ona maggior qunntita dl ascari ammnlllll per r.. hbre da ltlnll\l'ìa. che sempre ~l è maoirestata so t lo forma di lntermiLtonte, Il phl spe~so con pt•rlodo lnngo e indeterminato, ma non raramente aneh~ con llpo quotl•llnno n ltnano ad accessi caratteristici e com!l l eti.


11 7H

LK 1'88BRI

'IAL~Ril.lil Dl SAlUTI

lampo agevole ti c•,mpt-entlere come a S:tbat·guma il germe· morbtjUHlO c;ia piu mleuso ,. come quest'anno, io cui. duraut~ la sta:,.:10oe tn\eroalt\ Sahati i· --~ta pi ti che mai ri•ll'nl~ per l.t sua \egetnzione 'luasi lussureggiante. -iast dipo~ mostrata tantn mal~nn per le "ue febllri. A~mara. &)!o~ t n • l H!l3.


11 / 9

AlCUNE CONSIDERAZIONI Sl't.lll:

~lAlATTIE DELL'A PPARATO RESPIRATORIO NEGLI OSPEDALI DI NAPOLI 111 CON FRONTO CON OUELLE OEll'ESERCITO E OELLA POPOLAZIONE CIVIl E :\IORniiSITA'- MOIITAI.ITA'-t.II.E\lE 1!: lllf'nii~IF.Il l

l.,ltura Callll ali., conft•rrnze •cit·nllllch" •letto Sprolult< oh :\at•ol• •lei mol~l •h marzca e flMiti;IO 11!9.1 Wl l doIlor • ' llli l"e o · ~l e"••uul ro . llOUOlenenL~ UWtlko Il t ~tJinl•l~mauto

8iynor 1, Jlrtma di intrallenervi su alcune ~·ousiderazioni -.u ll ~ mal alite Ùt!ll' awar<~ll• tbpiratono pet ;;li aun i l X91-9~ nctgli ospedali militl\rt di ~apoli, 'ento il hisugno tl'invnrarP In vo~lra ltf'nerola rorte~ia ·•d a,,·ullnnni: tmtt&rù eli dati -,lati,;lit·i. dt numeri. ed i OHHH'ri rtt>:-it'tlfltJ tJlfa-,i sempre ad e~ercitare un'azione ,oooifera. lo non lf').!J.:erò di't tJuadri "lnl tstict •·he t numeri ultimi. ùai oJUali •lipentloM le mie "OO uJet·azioni OlÌ sforzerÒ il farrnt (l:'t'Oilalt' 'Oil J' Usata henevolenza . e .;pero riuscir"i. poichi·. :-.i.·,·ome la storia i.> la mat~,; Lra della çita. t' la liJo,t~lia di'Ilo ~loriu ut• aùùita l'avvt>nire. rll"l la statistica. fia,·cola fol)!lflt ...,ima della \erità. •fl P~r hrevllll ~~~~~" ;,tali orne.~t num~ro~l •toa•l rJ ~tnhsl •rf t' il •wa\lro rla~· sunti\O tli H .storie clioirh~ l!egh indlvidnt, v••i quah ncglt o~pedall mlhl.:lrt •li :'<ntJOII lurouo pr~>i IJrOHi•ditlll•nll me<llco-lt•;:ali imfiOrlllflli 11•1111 anni JI~CIHJ'i


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J\LGU:'Il l 0'\SIOER.\ZIO"il

•leH~ aurarn• :-PIIlpr·•• lo :,guardo del rnerlico pc1· portar~ l'alleuzront· alla •·i mnzioue delh rauo;e. cùe rnanten.tono ed uunent.uu. la morho-.ata n la lllOrtaliLà di on morlto: percile un ~iorno Ili ...a tute, n.! un indi' id oo :,!uada;.!IHIIH alla \ ita. i• tifi numentu del capitalr sodale. ed ()g!!i pirt dw mai dw la .;o~wl.a moderna l• nn rerchiu, ti cui Cf>llttu r J'inlere~~t! .... irrome dire\ a 'dllller. der e--i rnolto tenP.J c 11 qu~>llo t ht• un indhi,luo può produrre: per l'e:-.erctlo p•11 1111 no mo f'Oihen·atc• alla 'ira ,~ di gr;tndf' importnoz,, Jwl ltenl' dE'l Hf' e della pali ia. llorf,ositrt. 1

\d HW l enrr·aruno in rura Ot•ll'o,pedalo prmrapale della Trutlla ed in t]urllo succursnle det Grauili 776 ammnlnlt per all'ozioni dell'appal'alo I'P.;piratorio; ~ nel 18!11 :..u :lROH nucJYI entrati vt• ne rorono W!l di nulnttie re$pmtLCII'Jt? cht~ rappresentano Il l t:tt p. l OUO di tutte quant•• lf~ rtHIIallie dCIII Mganismo e(l il ~78,(ì p. l 000 di t n!le lt• rnalattte nwrliche. la 'ltutli nell'anno furono 16 !l. Ripartit i per rins,·u na malattia e per i meò1 10 cui en· ln1·•mo in 1'111·,, s1 hnllttl• le ~e.!tlentl cifre U<;"Oiute:


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§ P olmonite cr onica Tubercolosi polmonare.

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Ila 'luesti rlnti r1levnn!'i le brmwh1ll •vnle a~s 11 nmuero..f' e preclowtnanli in ambedue ~li amu . .'\el 18\ll le pulmooi11 furono in numero mn.ggrore r.he le pleur111, nel lfm:! io'\' e•'P 'lne~lt· 'uperiori nlle pullconut \ el l ìo!91 pretlomtUarono le llro11chili da 1eubra1o a ~iuguo e nel cl1cernhre, le pulmon111 ••:>cl n'h Hn•·niP net me-i in~ernal i (:!t•unaio, fehhra 10, urarto ,. •li•'Ptullre) l.e pleuriti mantennPro su per giu In ..tel'~a proporz1one 111 l1lli 1 mes1 eccetto nel no,ernbre •n ··o• fnrunu rmnune. \ elle .;ta,.:ioni rl1 estalt• ,. ùi autunn" ,;i t>bhe la minore mnrho~1lit.

\ el l X!l~ le hronchiti acute dominaronu ne· mesi i11' ~:r­ uaiJ. 1~ polmuniti saltuariamente nl'i me~i rli J.:enna1o, marzo, ma).!~io, lr pleur111 ne1 mesi d1 aprrle, lu~llo e fet.ltr.lio. Fre•Ju e n ti ~~lme sorw le alfeztoni dell'apparnlt> re:>plralorio 1n ltal1a p111 che iu altrt pae,l à'Europ.t (tr.•nnP " u·Hria, Beluio ed Olunda), ma non solo nell'e~erciw. anr.he nella popolazione civile. ··ome tlednt'E''I dalln ~tati­ illt'.l della mortal1t:t ;.:enerale del regno. ~ ell'eserci to italiano In mot·liO:liLà delle rnala1L1e respiratorie (tranne la tuuercolo::.l ) sPc·oodn 1 rl"'ultaLI tllleontl pel derenni•l 181m- 9 dal t•apilnno cav. Quinzio ,·. rapp re~>en tata dal :.>7.1)0 p. 1000 dalla forza media; e su 100 individut entrati rn cura per tali malau ie s1 hanno: (lu·onchlti ac. e rron. Gt, IS: piPuriLi 19.!10 p. 100: polmoniti U .~O p. l OU: altre mulaLl1e dell'apparato rt:.,pirulorio 1,72 p. 100 . \ ediamo ora quali ri,ul tliLi si hanno cou:.idel'ando tollo il pt!riodo. in cui decorrono i dati slatisttr• dt>ll'esPreito dal 187() al 189 1 e per tu Ilo l'esercii o e per rl presidio e la tlivisione eli ~ npoll:


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Al.\:1 NK COI'ISTDEI\AZI0'\1 Mor~os ità generale dell'esercito per malattie res piratorie

In rapporto a 1000 della forza media.

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elev;llC qu tlora si III•Le'M' n)!ginn~ertl la tJUula spellante ad 't u ll\ldUt turi! li nt>llt' tulemtt~rie ,!J I'UI'I'Il ,. nel.!ll o.;pedalt civiiJ, l'lte 11011 'Uiltt t'UtnJJre:- t llt' 10 questo qtltl(lro. n•'• OPi .'U('<'l'''' v1. r:l Pl'l es••nt.uuio la ''"' j,Lt!:.t ti eli' t•!\t>l'•'tLO •ltstillli pt'r uta la Ili•) ..,ofo ,:l'indi\ idni ··urali Ile,!! i uspedah tuiltt:\1', t' tll'llt lltfvrrueri•· t! i l" esitliu l' 'Pl'l'ialt l:t tnorfH,,ilit ~encralc •lell'e!'ercitv pt•t' le malatlll' Jell'<lpJl:lf',llC• rt>•('iratorin twlla lllf:'din tctlalt• pn~:;enta Ullll lie' i-~iuta •lÌ Ili IIUW•II• in uttlrulliP ,, •(llt'll.a Il u\ 1111 J.tl · 1\. t)uÌ111.iO: nl'l l '\H l ,. ,Lata 'liPOttore n quella d t tuili di anni pre,·t·dt•ntt, .n·eudu 'llflOI'iliO anclw del i p. l 01111 la nlt'dia mn).(giore l'Ile avt~\a!o\i ~nt ulu tiPI tre l11strr f!I'N~e­ d"nlt cim:• la me1l,, t.lel l, X;J (H#.X I p. 1011()). Le llronchni acutt• l'I'Ontche. le polwontti ltan11o sulttto lievi ~tl in· ru~tautt HtÌ;tzioni nei ',111 auni. lt> pleunli c la tulacn·oln·'l invece dal l xx:; al l X!ll presenlano un eostnnlo t: prog1essi"u .turnenlo, h:;endo ..;alite le pleuriti ,ùal l 0,/0 p. 11)00 della l. 111. (l X~5) al 13.1:) p. l 000 nt'l liSti l , e la tubert'tJiu~t dal l),:;o p. l 000 ( l ~U{:j) all' l , IO p. l 0110 nel IXHI .

L'er urrlin~> ùi fre•Juenza .>t ha la ~e).{ll8 11le :;radur.ione: brorwhlli. plt•ut·itt. polmoniti. tnhercolo-1


Individui di truppa entrati negli ospedali mllltari (infermerie di presidio • speciali)

11t•condo la malattia dell apparato respiratorio ppr 1000 della forza mrdla. lJtrt~'>!Ont~ t! 1

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La morhosilà per le bronchiti, pulmooili e pleuriti nella divisione d1 Napoli. 10 rapporto a quella di Lotto l'e ercito è più elevala. ~upera ndo la media della morùosila tro,·ata tlal capitano Quinzio pel decennio 18 0-89 (57.60 p. 1000 1 e quella che 10 l10 a\"Ula per gl1 3Dni 18i6 a 91 (56,77). Similmente la tubercolosi presenta una rnorbo"-ilà .1ocllf' superiore. ele,aodosi In media dei ']uindici anni ltc7ti-HO a l ,n97, mentre per l'esercito es;a è d1 0,9{.

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Co ne !>i rile\'a da quc•,ti risultati l.t ~proporzione ft'<l la morl10sitit del presidio e quella ùella divisione è enorme per le f•ron chiLL polmonili, pleuriti, essendo superiore dd ~7. !Hì p. 1000 della forza media. mentre la tulJerr·olo:>i (> infenore del o, l :3 p. l OUO delln r. m. ~ el 181:1 l la forza media tlel pn'•tdto d1 'in poli fu di / l i l ioJ I\ idui. pe:·ò :olct:omt• nell'anno vi dimorarono il 2 t ~· ,·;n alIeri a 8 me,.; i ed il 2~" cava lleria 9 me:-.i ~~ l mesi ti l !l" c~n ­ vallerin, la forza me dia de l presi cl i o fu d i 'i i)5 i rom presi i c~:~rn hinirri: perc·iò mr~,;e le perceutua i tlellr malattie r(>.:;pir 1turie pet· l 000 uomini della forz;t nwclia in tappurtn a j :;:n uomini si ha: Bronchiti ar.nte 6t. }6 J Id. cronit:he 0.9::l ( 9H. i·; [1. l ()OH Polmoni ti . . I K,7!) \ Plenriti ed esiti . ltì,:2'i Tuben·olosi polmonare :l, ~2 » \. lire malallir respiratorie O. 79 » Come si vede. la murho:-.ilà per tulle le alfezioni respiratorte nel 18fl l elrvossi in proporzioni veramente enormi. Nel 1892 sn 7&.2~ individui. ('O~Lituen t i h forza media •lei presidio . si Pbl>ero per mille della forza medin: Bronchiti' acu te ::J!l.31 ~ Id. croniche O,XO . .., :;fl,.22 p. l 000 Polmootti acute 6, 1., Pl euriti eù esili . l ~. H2 Tubercolosi poimonare 2,82 » Altt·e malallic respinllot·ie l ,Oi )) In quest'anno si ehhero va n tag~i rilevantissimi, essendo -··esa 1<1 morbosita per pleuriti . bronrhiti e polmoniti al di·ullo dell.t media degli anni l 8iG-90 pel presidio e per la 76


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divbione ed (1\·entlo supera tu appena del z,.{.~ p. f ooo,,uella deJI'p..;er·ciLo. P l't' rpte.sli due anni. prendendo n base gl'individui rico· nosciuti assolutamente tubel'colotict ù.1ll'esame deKii espettorati, in rappor·to ai corpi a coi appartl!nevano, "'i ba la se~otuente mor!Jo,it:t per luhercolo~r in rapporto a mille della forza media:


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r\trat.inieri (presidio dt :'iapoli) ehLero ti pnmaw della morho:'!lit pPr tnùercolosi . nel 1 8.1~ però diedero una diminuzione. Sei l ~9~ a questi rorpi "egoirooo la compa~nia \'t'le· rani e disctplma, il ~o hersagliert ed 11 i~0 arti,l!heria. Hli o.;;pNiall sono 1 luoghi chne pui fadle è l' inft>ziu ne e ~l'infermieri .;on quelli. eh t> ci danno la m ag~ioi'P p~r­ centnale. gli infermieri. che appunto sono in •'mllinun e più immediato t•ontatto c'lo 1!11 ammalati tubert:olosi e t'lte piu fartlmPnte po,..~on u conla;!iar,;t ....opralullo per la loro poca accuratezza nella pnlizin delle spulacchtfll'e "' nrlln nccudiro )(h ammalati di tali mortu. ~on hi:;o}!na però trascurare che il reclotamPnto ilt';!li ind t\"irlui tlelln r·t>mpngnia tli ~anitil vien fatto u·a ;.rli tn dividui r hr non sono nlli ad altri em·pt. nopo 1 solùatt dPIIa compa!.!nia dt ..;anitù ue1 tlot> an n• in esame i cnrahinieri soli diedero più Luberl·oloLici. l'er e~~; non .;i può invt~care l'arca"errnameoto. Essi tnlallt po~n \i d1morano P le loro caserme ..;ono •ts,..u rnigliuri che quelle rlegli altri corpi: oltre a t:rò biso~nil rit•orù<tre l'Ile perc·eptc;ronu unn rella superiori' a quella ùe,;ll altr• l'Orpt e che perciò "' nutrono assai m ~glio . Potrebbe rit'erCilr:-i In causa nel -;ervizio 'ipeciale loro. pel qual t> 'eu· J.!Ono ad t'4"ere esposti c·ollltnuamf>nle a lllltl' le vici,•iturlini clim lcrtche. QnaluniJue s1a la l•' mperil lllra e~1t·rn1. l'tgr·ometria, In slnfliOOe. il tempo. le ore. po~sono t•ss,.,rft r.omnndntt ai serviz1 ùi pnbhlira ·icureus e pel hru.;•'u pa,,a;rgio da una lempPrntura nll'altra. sudati o' rero ha).!nalt dalle piogge. tlevono molto S(liTriro nel loro appn.ratn re:~ pi ­ mlorio E' più racilmenle devono SO;.!~iacere ,1 1lP ìofezwnr dello ste~~o. Similmente ~ i potrebbe dire pel rorpo di'Ile


~uut<. ~ \r.• nrE or:u.'.APP.\RATo a Es r lltATORIO

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fOardie Ù1 lìuAn7.a, du• uel l KH2 presentarurao qualtro tuhen·ulo•l \l a. t'ome vedr·emo parlando delle lu·enze e delle rilorme, i raralltoter ltan dalo tr 1 Luttr i corpi dell'e,erdlu come media •l i l:) anni (d.tl ;u al 91) il miofJr uu- • mero tli licenze e tii rrfurmt:. pero la cau--a dell 1 wa;;~ior~ morbosit.t per lul•crcolo'r nel pre~idio dr 'apoli per gli :mni nl e H?. Ùll\1':1 IIC('I'Carsi nell'indmduo ... tes..o. f'f!r(• per 1 ber.-:~~di~::ri può esst!re attrihn.la la ma;:~iore morho~il;t nl rna;.r~ior larom. a cui ,.nno ... nttopo,li ;di orJ.:.,ni Jel respiro per h .. relte7.za che que:ìto corpo e,plka ne;.~ li Psen:izi: VPtlrtnw tnraui cIle nella 1nedin ùer t{uioùr~i anni ln• tuui i ··nrpi clt>ll'esercitn. pre~entano il mag~rot nulrlero di lrt\enze e tengono d posto di mezzu per le rtrorrut.

llortalltil .

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Bronchili ac. cr. 311:} ( !)0,59 5S,tH ~ -c.J Polmoniti 1d. -· H 3-H ~~. 1 3 DP l H? p .. d :~ l ,00 6.0~ lennt1 e e"llr 31 ~ul lt.· quattro guar1gioni per tubercolosi rimango 3ceui•:o e però le compu1o tra le ltcenze.

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Hrnnclliti nl'. •·r. () J :?2 !l. l \. l'olrnoniti itl. . ~6 IH.6!1 :l.lit f'leuriti l :uls Cl ,!ll l'u ht•rt:olusi . l'S 30. )-; 1,11 c .,, Drond1iti ac. rr. 5 l. ~9 Il, !li c~ l•oJmonìti ici. ·) 8.63 ll.!li Pleur·iti I.UO 1), l !l G:I ' c Tullert:ulosi. :) 32,i 2 u.!l'i llellure;i da quPsti r·isullati: mortalitit mmima per le brnnclllll ,. grnntiP per· t ulu~rrolosi e polmoniti io rapporto ,tffp stes!)e aO'ezinn1 rel\pimtorre. Guar·igioni complt'le podrP per Il' pleuritr e per ltl pnlmoniri. \ Adiurno unr in che mpporlo sta la mortalità con 'l nella d(lf 1·egno o dell 'ese1·1'ito. La rnor·tnl1 lit nPI re~otno d' llnlia l• stata per ogui ruille ali. ne!!li <tunr II-IH7- IH!)I llt'lle seguenti proporzioor: Annu 18Ni· 2~.0 1 p. 1000 - 1 8~8: :r:l,i):; p. 10011 - l HHII. ~ ·; H:l p. l 000 - l R!lO: ?li,39 p. l 000 - l X!ll. ~IU l p. 1000 •

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Oa !fUI.!:.It• ··ifrt• riiPV<hi rome In mortalita nella popolazione millt.tn• ,ja •111ror meuu dt'il• metà inrenore a IJUella della popolntione ~e neral e tlel Hr.yno: l11sogna os erv:m~ però rhe l'e:-l't'l'Ìto l· t'Ctstìtuito Ila gill\ nn i .;•·elli e ulidi. È e' ident j.;,imu in\'ece il progres,tvo f' rile,aute miglior.l(uento rh c ... ; h:t nella mort:tlita dell'e~ercì to. la •Juale tewle sempreadim111uir~.inf111idal 13.28p.IOOOcheeranel Pfi:} è s•'PSa ti i ,0.> p l ()()O nel l ~90, per risalire ancora al1'8.9() p. 1000 nel 1891 etl ,u·r'l''\tare la progressirn tlt>rrescenza clr{l notava.;i lin dal 18f<i-. Tra tull•• lt• m.dntt:e iurelll\e nel Re~no d' Ital ia (clupo lt> enteriti) le lll'unchiti acute l' ··run•che. le polmoniti ~" le a!Teztollt tulwrt'olnri tlitnrw la ma){giore mortalità: es.;e infatti sectmdc• la "luti~t iru del l HllO c sulle cause di muri e ~ puhbliraLa r·erentl'rneute dtt lln Direzione gener ale dellrt Atatistica. I'UJIJ)I'(~S!'nt.ll10 pl'l l !-1!10 SIL J 000 ffiOI'LÌ: Broocl11tr nl'. cr. l o:I,U!l p. 1000: Polmunrti ac. c r. tlH. l p. l ClOO: \ lfet.iont tllhl'rcol:ui l!l.X p. 11100. PE'rò iu rapporto alla eta. nel grnppu dai ~O ai W anni la progrt:'s!->ioue s'i m·erle e si ha: UTezroru tuh{lt'colart 30 i,') per l 0011 morti: Polmoniti 31' . Cl' l ~o.~ per l noo morti: 8roorhiti ac.. t•r. ~8.:1 per illOO morti. 'lesse in rapporto alla popolazione "' hanno le se!!uenti proporzioni per ).!li a nni 1887-189 1 sopra 10,000 ahrtautr: ..

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'ell'c-crcito italiano la mortal ità permalattie dell'app:~rato rel>piratorio (tranne la Luhert·olosi) è. secondo il capitano car. Qu111ziu del 2, 92 p. l 000 doli n ftli'Za media. La tuhPrcolosi pot secondo la media trovata dal ma(!wore medrco Sforta c Sulle più importanti e frequenti malallie di infezione del no tro e;,erctto,. dtede pel l SI -81. l.!l p. l ClOU, pel l H8 1- 8 ~eco ndo ti prufe~~ot Sorman1 tolle le alfezioni medico chrruq.ctche toben·olnri dtt>dero la mortalitit del 1.8 p. , {)0().

11 c.tpìtano meùit'O cav. IJtuntiu pel decennio l ~80-8~l Lrovò per In tuhen·oto,.i: ~lortalit.t ne1 luo:,!hi di cura milìt.lri. IJ.:~O p. l UOU: )tortnlttanetluoghidi c·um ospedali civili, 1,1~ p. IOOO:


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Sl.iLI.& \1 \I.ATTIK

IH~Lt.' -\I'I'AIHTO RESPIRATORIO

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Da questi risull:lli deduc:esi come la mortalilit per il !!l'llppo delle bronchiti. polmontlt pleuriti in roufronto di rruella rhe r>s5ervnsi nella popolazione civile è as:'ai minorP nella popolazione mil ttare, m~>ntre la ruurlalita per tuuerwlo3i ì• .-uperiore qua,i dPih mt•tà. CJne~la 'proporziOne però non i• n•ale poichè allorrfuanùo si c·onsidera la mortalita per lt> stes.;e <lllc•zioni tn rapporto all'età lt"tl\ a~i un evidente 'ant<tl.:gto pc;- la pnpolazione militare. Infati t nt> l l ~!lO nel regno cl' l tali a sopra :n. t O:? morti per tubercolo:;t polmonalt. lli,l\.:38. cioi·. poco più llell:\ metiL erano ùai :W ai i-O an!lt, J.(li altn di tulle le altre etit. Le altre all"ezi()ni invece 1lel gruppo dai 20 ai i-0 anni clitnno una tenue mot"lalitil che ,., ele' ata invece nella prima e nell'ultima ct;"t. Si ha torto dunque tutto le volte che si vuole asserire che la tuhercolo:;i nell"esercito i• in proporzioni mag~io ri che nella j'Opolazione civile. Le morti per tubrrcolosi. bronchiti e pleuriti nell'esewto ruppr~>sentano poco meno de! la metà della morwlitit generale pe1 <~edici anni ehe corrono daiJ 187Gal 1891, infallisonorllp• presentati in media del i-. OG per l 000 della forza media mentre la mortali là generale è dal 9,93 p. l 000 della forza media. La morlalitil per tubercolosi che !lal 188 1 segnava una llecrescenza dal l H~9 segna un aumento e nel 18!10-91 :-uperò la propomone piu elevata che si ehbe nel 1880. Le altre all'ezioni re-;piratorie in\'ere mantengono s11 p.•r ~iù le stesse prnport.ioni oscillando tra 3.51 (188:3r e Ull (1890). \ ed iamo ot·n in d te rapporto sta la mortalitit per lt> varie nll"ezinni rc,;pirntoria uella 1livisione e nel presidio di ~ a p oli.


lndl•ldul di truppa morti negli ospedali milìtari, Infermerie di presidio e speciali secondo la malattia, per la divl:~ione di Na poli.

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Ila t[ne~tu tJftadro nlern~i l'fu~ la mortalità per tttl1~rt:olosi nella t li\ i!'ion~ di ~apuli ,·. prnpor·tiunatameote a qudla •lt:l re~mo as,ai infPrior.• . rr-.uwe p..r ,\!li aonr 1 ~81 A S~ in cui la l)Upera, mentre in ~enerale per le altre afTelloni ,. '" periore. l_lne.'le ruanten~onu ,u per giir le sle~~e pr·uporoz1oni: nun c'n!'i la tulten·olo,i. la •Juale in lJUP.sti ultimi aonr ,. anrht.t numentandu. \t>l t !Il la morl<tlitu pel presidio tli ~apoli dedtH'e,, d:~l 'e.meute pl'!)speltu in t•ifn• a:-sulute e relatire .1 IIJII dell~ '-te,..;e malnuie rt•,piratorie e a l 000 della forz,1 me•lr.l : .l

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colo:-i rumt' per l'.tltro J!ruppo di malallie r~spi ratorie. Le pleuriti ucll'aoou 18!1~ serin.u mao nn mi~lioramento e-~ endo sce.;a l.t mortalilit cl.t Il, !l:! d te era nel 18\l 1 a 11, 13. J.a IIIOI'talitit pi!r polmoorti se;.(no 1111 vaola}!gio grandi.;stmo es-••nJo ·•·e-a eia 3,i.:? a ll,6!l. I'PI l X\ll nl•l pre.-.i.lio di \a poli la ruortalilà per polmoniti ... upt.mì h tllc lin .,enerale di •Jllèlla della popolazione dnh•, poichi· iu qu•'"ta i· •taL.l del ~:;,! per l 0.000 alt., mentre DI'Ila mili1.ia i· "'l\la del :lt , ~O :-n lli.UOO soldati· me..-.a poi in eonfronto mila mortalitit che si ebbe uello ~te~:-o anno per la :-tessa atl'ezrone in \ npoli (che tra i H c~omun i d'Itnliu IL\ enti una p'tpoluzione :mperiore ai 60.000 abitanti Ila il triste Pl'illlillll ver la lllOI'llllilil riella polmonite) Ì' nncora 111feriorc del :3,HI~ p~r 10.000 individui, infaui 111 ~apuli fu nel 1 ~!10. i- I. Oii 'per 10.000 abitanti, e nel l HHI. :lH.IIO per· 10.!100 al•i lauti. \ n.che Jll'l 11 Luherrolo"i o.;..er\'alli que,to fallo. Tro\ iarn11 anrora in dò un;t cu nferma al fallo che la mortalit:t deiJ'e,pr,·ito non sulo non ...upera tJuella cinte, m.l qualche \'ulln i• iurerwre di molto. Rlroruae e

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llu'altl'a perdita as--ol ula e relaiÌ\0 ,u(usce est.!rcito a r.an..:a 'Ielle rrfor·me e delle licenze. La meùta delle riforme per Lntte le mal,\ltre nell't>-erl'ilo pet· ~li aooi 18i5-91 é del 13,9\1 p. 1000 della forza medta. quella per le licenze del :18. 2~ p. IIHJII. Qnf'sle per·centualr. nei vnrii anni non hnn c;uhilo gr·nn1li o"cr ll azioni , mn sono variate, come può


rilevarsi dal quadro ~nnesso , per le riforme fra un llllh~imo del 17 p. l 000 della fo rza med ia ( l Xi:)) ed un min•mo dì 10,73 ( IN78), e per le licenze fra il mas~•mo del 51, 14 p. 1000 ( l ~k l ) ed il minimo del :lo .:;x p. 10011 ( f87i). Per 1000 della forza media {anni 1875-1891\.

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[,er lu aJTl'liODi :.pec1ah dell'apparato respi'ratorio degli an111 ltS76-91 la media delle riforme è stata: per Tuuercolos1 l ,~ 19 Jl. l 000 delln forza med1a. Bronriull, pl~ur1Li, polmon1ti ed altre affezioni dull'appal.,ltO respir<llortO .J,i6:J l'· l 000 cl~lla forza metl~ot. Totale \ ,4X4. l'· 1000 della forza media. l t licenze tli cormtle.cenza per •tne:.to gruppo (tranne la tu1,Prcoto~l pe1 In truale non n sono licenze) dettero il :l.IH p. l 000 rlellt\ fur;m medm. l n rapporto 100 r.formati per tutte le malattie ùell'or,:ani~uw. la tuuercolo~l vi rappresenta 1'8.1H p. 100 e le allrt• malauie tlell'appar·ato respiratorio 11 ?:l, :lo l'· l UO; CO'iÌl'thi· lulle 'tnnu te le malattie dell'apparato respnatorio ditnno c1rca il IOI'/.O doUe riforml' e il ~1,:?6 p. 100 •l oli~ licenze . l'~r lull~>n·olosi si ebbe il mns:>imo numero tli nfunne uel l ~iG (~.:lx l'· l 000) ed il mi rumo nel l ~i t) (n.n p. t 000); , Jaii'X~ alnW la c1fra :-i mantenne t(Ua'' c'"tante tra O.XH e O, 9Cl; ma rlnii'X6 aJ Ht si i• avuto nn int•remelllu, mentre per lt• .tltre uiTe~.iooi dell'apparato resp•rator1n (ilronchtll. polmoniti. p l~u rit1 ~ù esili) SI è avuto una rlilllinuziont' •lnll'81 ,,IJ'81l. e-. ·endo scese dal 6,0\l p. l 000 della forza media nt>l lli8 1 al~.~ ~ p. IUOO nel 1 ~89. nun rt~n­ siderandu l'incremento del L H p. IOOtl del l ~i.. l1.dn~9 al !li rilt'\a-.i uu lieve aumento e.~~endo stùite al 'l ,Otì p. 1000. Stmll menlt' os,erva:;i per le"lit:enze che,ono sct•...e tlnl 6.62 p. 111011 ual 188 1. al :l.~:; p. i OOO Ot>l I H~!I e rio:alite ;11 ~ •• n p. 1000 nel 1890 e:al :i, fil p. 1000 nei 1M!H.


1207

.,l LLE llAI.,\'ITIK OF.LL Al' P-' fiATO Rli!'>PffiATOIIIO

1-

Rlforme pér tubercolosi, pleuriti, bronchit i, pulmonltl • difetti della cassa toracica per armi, anni e per lODO della forza .

Rtfunui'

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Ali.UNit

1.0\..,IDEilAZIO~I

Licenze di convalesceua per bronchiti, pleuriti, polmoniti e diretti della cassa toraclca per armi e per 1000 della forza media.

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t 2to

\LCO'"'E CONSIDBR \ZTO~J

lu rapporto ai varii corpi, ~empre nel periodo ..:he '"<~ da l 1871 al t R91, abhiamo, come deducesi dai p1wedcnti ~perchi. il massimo delle riforme per tubercolosi nello •·ompa,.,rniP di sanila. che hanno come media òti tre lustn 111 e;;ame. il ? . 90 p t 000 della forza meiha con un lna,~imu del :>,Q:j p. l 000 ntqlt ano• ìì -79 e ~. - 6 nel l ~~!l e un minimo di o.:;o nel 18 8. \ Ile t:umpn.~o:nìe di san1ta seguono in ordine ùi~··enrlt'nte i dislrefli ( 1,6~ p. 1000) il jlenio (1.50 p. 1000) In r',I\UI· leria ( 1.4-0) e l'u1'li~ l ier1a ( l ,iH). Han dato il min uno nn· mero di l'ifurme per Luher~olo:;t J,:li alpini (O.lit.i l'· 10011) e i her,;aglierì O,!lO p. l 000). Per le allre aiTcLturt i Ilei r·espiro troviamo 10 primo onltne 1 di$Lretli (5. OH p. 11100) e le compngnte di saniLit p,Oiì p. l 000) a cui SElgnouo lit runtel'ia di li nea (:l,H8 p. l 000) e lil cavalleria (~l. :li) p. l OllU). l tnìrnhinieri 1\H . (1,34 p. 1000 e gli alpini ( 1 ,~7 p 10011) h·,nno avuto il minor numPro ùe1 riformati. Per lt> lunJ.(he ltcenze aultiamo pt'lma i her,;a.:lteri ( ~ .66 p. l 000), lt1 •·omp·•~nie d t ...,tula (\.,GO p. l 000 • 111 lanteria (i-,2:lp. 1000). e la cu'allena (i- p. 1000). llllllLituu i cnrabio1eri Hl\ . (1.7 1 p. 1000) r 1-(lialpini (~. 1 ~p. llltHl). Cosi~ch~ tronamo 1 pol>lumi piu gravi delle mal .tlt:~ dd· l'apparato resp1rator1o nelle compal!nie di ~amti1 ,. m~ i rli • 5lTt'lli. nt~i IJU-tli :-olio reclutati ~l'individui che pii1 ln,-:iano a rlesulernre per s,1lute e costituzione fisica; a e~• :;e,~~uuno la fa nteria, la cavalleria ed 1 bet·sagheri: 10 ultnn•j m,viamo i carabi nieri RR. (compresi gli allievi) e gli alpini. Per ~li ano1 t8!l l·92 negli o5pedali di ~apo!i que.;li provvedimenti medico legah sono rappresentati tlalle -eguanti cifre per 1000 della forza media.


1211

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Riforme e licenze In rapporto a 100 malattie respiratorie.

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Le riforme per tubcrcHiosi -uperarono b metlin delle riftlrme tlell'e ercitu per la ste,;sa affezione. Le dtre mal.111ie inverf' han tinto una nu:•daa assai infet·iore: le litt'n7.e mver~ hanno rag:!ittnlo quu'a la meli• tlella n11·diu )!en~r tiP tlellt· licent.e 11i convale ..cenza. Per la tnhercolosi non \Ì ~-onn licenze. ma 'e nel nnstro n'pedale si dovetle tjualche Vlllta rtcor·r·ere n 11ue-tn provvedimenltl, ,.j,) 1'11 dovuto. come l'ct·e ll""erv::u·e nt•ll·\


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AI.COI\.i CO.\-.lUhiiAtlOJ\1

pa,sala t•unl~reul.a il ,j~· P re~ulenle. a ragioni specmll dellmd,,iJuu ,, fa' ore del cruale pronun1.ioss1 Il giud1z1o medico-lt1!.(ale. poichi· ~< t:olla lunga espenenza del sen 1z1o 1111lit·tro, Ctti!O studio Jel!e di\·erSl' d1Sp0SJZIOOÌ regolamentari, specialmellle pc l' lr indicazioni direllh e si ac•JUI,l:tuu l t li crlleri d1 ~iudizw delle sin,11ole di~pos1zion1 stesse da rare ~pa r·ire le parvenza delle conlratl izioni fra In 'scieoza, la ragione e Il· determmttZIOIIi nwc11co-legah >•. :\t!;.{h .111111 1~!)1-92 ne~-:11 o:.peduh mililtU'I di ~apoli furono pr e:> i pr11\\ eùimenll metlico-leAali Ù1 n forma e t il JUII;!il lir·eota per l t: st:~ueULI aiTezion 1.

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Plt'urite tle'ilra . Plent·1te :-:tlliAtru Tulwrcolo!'\i pu1111011are. Brorwo- al vMI il p

Pol rnoo t le>. Brnnr.htte.

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U.1 quthlo specclnello r·ilevansi nel 1H9'1 le pleuriti dt•llalo ,jni.,tro più numerose delle de:-tre. in e,:uaJe proporzion1• nel n~. ma le rifor111e per pleuriti stnistre rimangono pit't numerose di quelle a destra e c1ò per i p1u importanti relrquatl rhe SI hanno a smistra. Con:.iderando i pt·oHedimenu medico-lej;tali pr~,;i 111 rapporto a1 coq~• s1 ha:


!'IUJ,Lli: M.\LATTII' D~IL.API'\11\1'0 IU~Sl'lltAHHUO

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ALCU"XK COSSIDBllAZT0\11

l o tutti e due ~li ann1 in esame tro' tamo eh(' ti r• reggimento fanteria diede il mng~iot· numero di licem~e per malallie dell'apparato respiratorio: ctò diuota certamente c·he mag,rior fu la rnoruo'\ilit in e-.so:>. 1\.llog;.:iava alla rasermn d1 S. Potito, dte c nbha5tanza salubre, fo ceva lP meùesmw esercitazioni che J.!li altri re~gimenti: dunque la ransn SI deve rtrcrcarf\ o negli ste,.,si indivului (tnf,ttlt dt e~ ... j !l nel 18!'1 1 e i nel l ~H~ ,opra i riformati <1 m.wdati in lirem;.t pre-;entarono clau annmnc"lici fld eredttarti) o nella tnrlt' itlualt> tr.t.;ruruteua dell'i~ier.e u in altra ra.!ione ·ht~ d pntrt''the d tre l nflicmle medico cllt' \1 ra servrzio e d w li lta certa111ente seguiti Per lfUest'anno po:;so dire dt ll\-('re osservato cotnt• dopo il ritorno dal rampo il l" e.l il Ì 0 re~gimento fanterta han chtu il magg10r numero dt pleuriti. malarie e feblm tifotdeP che ~li altri reggimenti che ac··amparono o al Ponte dt \ nnthale o a Cami~liano, dico il ~3° t•tl d .H•. ~ el 18!1 l il re,:!gimento ca\'allerin l'aclora \iene trnme•lhtameute dopo il 1° rPggirnento fnntet•ia r rliedo più malntt dt>l reggimentO l'J\·alleri.t ftu tde: nt!l ·n~. ti l !l0 ra,allena h.t dato i malatt mentre ti 2 1° nessun u. '\el l ~9~ dopo il l 0 re.!gimento fnuteria \'iene il ?0 f:lllteria P <l il i 0 bersa~ lt et'l. l e nfunnt> e le licenze -.ooo l'indict• fedele detrimportaot.a del decorso e degli esiti della malattia e da os~a può tledur:~r In percentuale di j!uarkrioni 1ssolule o rehtiH' di 1111 rnorhn J'\ elln rmuka. civile, siccome non puù t;ail'olar,;i la mut·hoc:ttà, co<:i non può conoscer,, In cifra e~alln delle .:-unr~toni completo di un morho. que!\to si pnù l'are però nella pratica mtlil ll'e, in hase appunto ai n-.oltau dei l'ro·n·l'•lt· menti metlico-legnli. Per le malattie dell'apparatn J'C:>pira!orin, rome de•luce!'i dai provveùimentt metltr.o le~·''' pn'''·


'>l!LI.E 'I A I ,.\TTI~ OGli' \ PPMHTO 1\ESP UU.TURI O

131 :)

si eomprt'nde come le ;:uar·t;:ioni pl•r polmoniti P .;perie per pletH'iti !>leno assai ,..carse. 1.1sci::mdo •JIIE:'te due all'ezioni dei reiHJUnti ahba:~lanza serii e p<'r essi credo r.he si ril'hha esser'•' as.,ni lar·;.;hi nella esclusionu a:;soluta dt•!!ll intl•,·illui rht> a bhinno soiTerlo :.pecialmenlt> una gr 1ve piPtJI'ite. l' ur non accNt·tndo l'opuuone di IJU*'' merlici rnilitnri, rl•e vorrohbero allontanati dall'l'sercito clf'li n illl':trnenlt-~ quei ~ol­ dalr dt~ h m '\nll'erto una pleurite e.. sud<lliva -ieru-lihrmosa r rf'clo che ,; dehha essrre un po' più lar;dn tulle l•• mite che il rur ..n fu )!1'3\t', l'es-.udaln aùbonrlantl'. 'l ria..-.urllimento lenw ed mcumplelo, e i rcliqua~i di uùcrerue plt•ur•cht>. ra.u;!rlllzamPnto ed atele··la~ia pulmonale rt>traziunf' e) tmmobilitil lot·actca tmponenti: 111 rJuesti c·a,, la pleuriti' " per lo p111 dt nntora tubercolare. Il Lantlouzy. Ira i prtmi. cliniclllnente f' pntolo;:!icamente riconohiJe 1'11e la pleurite i• di na1u1 ' tuher~olare 98 rolte su l 00. l i :\etter nelle '\UP rirerd~t• fondale .;ulf.l halleriolo:.ria diroo!\Lrò fJUe~tll cifra ele\"ala tromndola invece nella proporziont> del 6 .:n p. l 00. Il printipe f'l'rdinando Lui!!i di BaviPra. studio.ndl) In -scor-.r1 anno ::w t• asi di plt>n rite. fra lP •me cnudu~iont otteneva. che la mnt:gior parte di esse crnno di nnlura tuhm colnre. rnnltre ùal succt ntu delle :;torie dioiche ... i rileva. ~ he le afTeziont rlell'apparalo re:;piraloriH ehhC'ro rlecorso grave :;t rln far prenrlere ern provvedtmenti metlt-:o-l~gah. o di lung!À lic9nza o di l'lrot·mn, in tui li lfuell i individ ui nella CUI nnatnne'i tru\'Himo una o parecchie J.:ravi malalltt> pre;:re·-:e, indice della loro deholr re~islenza organica, O\ vero chtl hanno un'ert'dllarietit mor·hosa dell'apparecd11o re•p•ratorio abba:;tanzn pronunziata. Infatti considerando in quante dell" i l storie dtniche tro\lamo nell'annmnest eredttarietil o ~ravi malauie pregre'~e. abbiamo, come può rile\'ttr~i 1lal souostante specchietLo. mala llie preHresse in tU cast nel


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11-!91 ed io 13 nt!l 18!>2, malattie pregresse ed ereditnrielit in Il casi nel '!l i e ~ nel '93: tra i tnoercolotici poi :;ut ili ca~i del l !l i ad ~ individui uno o Lnlti e due i f!eDILUII ernuo rnot·ti di malnuiepuhnonali ed Il presentavano nell'anamnesi g1·ari mnlauie. Sui 12 iudiv1dn1 tubercoloti..:.i riformati nel 18!lt, tre presenlO\'ano ~ravi malalliC' pre;.;resse P tre nhri un'Pred!Utrietil. Tra essi non ~o no co1nrH·es1 1 morti e gl'i ndividu i iDYinti in licenza di tre mesi. 189~

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IJra per questi Individui l'acctbermamento e le altre c.uu~e etiologicbe. devono a''ere la loro importan~a, ma non cert<tmente si deve attrilnlire ad e);se tutt.a quanta l'importanza patogenìca. fl terren o era adatto alla coltura, le minime cause orcasionali i minimi ralfreddori. hanno eccitato e favol'ito lo iiviluppo dellr. grHvi aflezioni morbose . •'ou liell) di polèr portare su crueste deduzioni la p;u ola autorevole 1lel Kelsc h, che 111 uno scritto intitolato: de quelqw's


SUUR \IAI.c\ITIE DKLL'.\I 1P\IUTO IIB'PIRATORJO

Clllttiilillns 1111lf111yl1Wf•l•'~ ft {u t11f11 rcu{tl." tltm., flll'lll•

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11111/W' mMit'fllt•. IR!l:'l , \.H) llict' d1e se l~ r·i1•ert:he llwtlt:'rflr• hun tlrmostra lll eh t> la tui•Pr'cr,t o.;• i• soprallutltJ un '11111?1.10111 rla iualaziune P rln ingr:;tione. non •'• llll'O 'oro cl rr l'ere· rlit.trtel;l ha 1111a rmpurllutz·t •·ilt>\Oillt• ....uvt>ute l'ori.!IIIP. delln tultercolo..;i ,·. mollo p111 antica, rimonta ali• prima Plit. all'•••·editit ri111:1'1a silt~nt.wsa pe1· molli a uni e .;olio l'inlluent.a rle~flp cause ... el·ontlane t.wlo !te n •'drtOsc iutt• cl all'an lh'a rned ir. inn. diviene \'i rult'ltla. P dà luogo a dei l'enumcni generali. Hiso~uerelthe pull'l' allontanart- eLlll'e,ercJtu tfUC"It Jlltlivt~lur all'e1t1 tla tuhercnlost latl'll!l', ma tino ad ora non ahlt~arnn al.· un 1ueun 'l·rro tl •lia_rnn . . t P<l 1 unslri ,r•117.1 re . . t.;tnll mal tliJ::Uf<lla mentP spessu ster1l i (h •~lsr h). pe1 ..:tu ~~ Jovrel,ht:! elin11nare suluto dall'e~en·t to l'indi\ uluu "ospello tulten:olutico clall'es:nne dini,·n, nt• vale Il non trovare lla~;illi Lnl!crl'Oinri nell'e,.pellur·atn Il dott El) ltu messo in l'llievo il fallo rhc clt tempo in tempo ne!{lt .a111malatl dt ~r.wi 111l•t-rcolo;;• pulmonnll " trn\'a ,, ..~enza totale di hat•tlli. :\nt •·i,·t~rcleremn il ..oltlato flt>l Conte, reduce tlall' Afric<t, ··on pn ~t umi ò1 pleurite. owrto oel fehhraw per Luhe,·rolosi dtiTul'a. J)ull' nllohrt' al febhr·aio. eso111inai cinque 'olle l't•speuoraiO. fat·emlo ogni voltn. molli prepa1·nti: uuL $Oin uua \Oila. n~rsu In mf'ta del fehhraiu '• nlruvaroun hacdii tubercolar·i; m t>~so in ùuùhill c•he la sputacehiera fos~e sua. non :.a tennf' c·onto ,[, •1uesto reperto . \ ll'auto p~aa "' trn\'arono tuberrolt mil ia ri in 1ut1i gli organ1. sper.ie pul moni e milza. Oue~ta era enormi\ e si spnppolavn con grande fa ,•i litil, le pleUrt• el'niiO grOSi\Ìs~itne. e le .aderPOZe COli le pareti tor·acirlte t•tl i polmoni tali da riwwire t>strempmente tlaflit'ile lo ~collamentu. ~et polmoni nuu si nota\'ann gr·o~ ~e ca\ erne. ma ;:;olo qualcunn a~sai pirl'oln. Ciò ~in,li· licJ il reperto OI'J!3.lÌ \'U dell'e,·tme rn~t·ro~copi.·o . Il pr•J-


121~

re~su

lult.,.reul.lrc inizi.1 lO~i nelle pleure si era rlill'usu nei polmoni e DI'Ila miiLa e nei ren1. il fe~ato era in degenera· t.tuna arniloule run a~senza di Lubercoli. :\ell'eserc1tu tede~ro la wortalitit per tubercolo:;i i• clin•otlla rdatl\·amente minima, daci! h~ m es"' gh JO«IÌ\ itlui u1 inaccia1i da tul•en:olosi sono prontamente allontanati u 1ironnati (L.anl(net). Il ,.oJdalo tUitt•r..:olotico deç-e e~..;l•re al· lomanato il più prontamente po%ibile dalle file dl•IJ'p,ercito. appena. cim'• d1e le sue concliztoni lo permeuanu. "'' :-i •uole nrnos,;~ dalle ca~et1m· l' cla).dt o3pedld1 u~111 ·11r· geme d'11.1fezwrll' (fJum.tio). l~ li ~pult suno la -;or~entr comune di qoesla inf••zinne: l'Ssi ÙIS:<eCI~c\li l' I'OII'el'\"liLÌ nelle t'Ofltll/.10111 IO CUÌ :;i 11'11\"0illU neiiP n o~II'O ah 1l~IZIO lli. sono virulenti . dopo ùul' me~ i " mezzo, secontlu Snw1zhi ed ancl1è dopo 3 ann1. soa·ondc, • ton e; Pnttldt!ll nl'l l ~n l ed in "eguilo Nune l cakolaronu clll' nell'e.-pellonllo fli un ti,ico in nn ~iorno vi si l l'O\ 11111 ~l . 160.0110 bacilli. 'l'tlltc le ,·oh e che non .;;1 racroglit' in ad alle sput:wchicre l(Ut'slo matcrinl~, 'i i! quanti la sHIIÌclen te d.l IUI(UIIlillf' una ·~aserma e l nn u"pedale intero. llnlle e~p~rienze tli Coruet riluv:Lsi rhe inoculata la pol\er·t· di ~l camerate rli i o,pedal1 in animal1 sHscenihili , in l :i nacquem In cili i tuhe1 culari: con quella ridi e eamert! rh l•·ttn ùi f.ì:? Lisici su l ili animali. :H aiH·ennero tuhen·nlntic1 e 9 l morirono rli :.elli•·emia: rtmndl non si pnò n~are 1'111• l t tuhei'COio~i .,j •areh hc rna.nife,;tnln ncora 10 altri ded i :Humall inocnlnll (Uior'IWle di tlll'tlirino drl Il." ·~w·rct/11 1 .ll'lltt Il • 11Laruw). ~ elle r•a,enne fornite di sputacdtier~, Cornei uun lro' ò uknn ~erme ' P"cilit:o. malgt-ado le accurate ricerclH~ ...eI(Uite. Seeondo le ricerche del K1 ta~alo, la mag~wr partr' dei bacilli tu hcr·colnri eletto sputo non sono più vital i; il " af-


-,t.LL.G 'lAL.\TIJ.& oBtt.'A PPARATu n~:..,t• t RATOttiO

I~ I V

fucri p~rò trovò ' trulenLi e capaci di provocare una cuchesliia mortale i hadlli tubercolari morti o per vecchiczm u per ~teriliuazio ne di~contt oua. 1\och u·o, ò che iniett.1ndo ' harillt tubercolari morti. provoc;wa in «Jnesto pumo la lorrnuzton•• di un asce~so. Pruddeo. ffurlcupyl ptima , \bel pru, mietlnndo nella ct~r·ol .tt. lollt' :.,renerale dei cuni~li lt1cilli tnhercol.lrt morti, ' tdero clte aneoi'a la formazione ;.(Cner-Jie ti11i mh:ro-t·o· pici tuiH•rcol . Straus:> e l~aruelej.1, dalle esperieuze i:;tituile con baci ll i tubercolari morti, arrivaronc• a IJUeste cond u...iuni: l 0 l hacilli morlt mtrodotli nell'ecooumia animale vi pe1·sistono lunghissimo tempo, consen antlo il loro aspetto t' la loro faw ltit :;pacifica di coloruzion o. 2" l hn,·illi morti conservano in !-(l'llll purte l'azio ne patu;,!<'llll tlei bacilli virenti. poten,ln prnvucnre la formazione e la ca~ eiti cazion e dt tuher•·olt. ed ti dunagramentu (ll·ugl'!:',,.j' o .le;.!! i ammali. la rache.-~ia e In morte. :J l hacilli morti prOHtcano l••,ttmi tubercolari sola· mente nel punto della loro entrata, t• 'llle:.te lesioni non si rieneraliuano rome avviene coi bad!li vtventi. ~ o l 'e le nt tubercolari sono intimamente le~nli al corpo ~te:;so rlei hactl li (A rchire.~ tfr ll!!dl'cme ,•rplrimmtale et tl'allltlmui•· 11tttltHloyiqw.'. - Charcot. :\. l , 189:l). Queste interessanti ricerche. che rlunostrnno come per romllallen· l'infPzioue tuùerc•>hrc>, hi'o~n.t tnl\'are un mez;:o che ucci,Ja i harilh. e n~nlraliui le so~tanll' ' rlt>no-e. che si trov ano nel luru corpo, dimu.;trann anl'he •l1 '(IIUnto danno possano riust·ire. pervenendo andte mor11 nel nostro or~n­ nismo. ,\ tullo ciò , hisogna ag!.(iun)!erP la granrle resiStenza dei bacilli tui.Jercolari dello i~p ut o ai mezz1 anlisellici, rin· scendo inn ocui il suulimato per la cougnlazlOno degli nl humi-


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Al CU\E CON..,Ilii.R A'ZIO'II -.uLLE 'IAL.\TilE, Ff C.

nn•rli.lar•rrolin11 e rnseptul nl IO p. 1011 tl•lpo ~1 ore tli cnn · tatto Sclwttelius e Sprenzel) e l'acido fenico (Gran hPt' , tlPnne:;). Solo il L) sol .11 l Il p. l 00 li sterilizza dopo l;? OI'A (f;wrunlt• 111etllr•1 tf,·/ u.~Es••rciln r rlrlb1 Il. lfn rwnJ Una ulluna o~servitz~ane po~sinmo trarrP ilalle storie diotdte. ri· fl•ritP. r.toi·. tuttr qut·~li indi\"'idui che hano11 .-otro>rtoun·,rfe7.rone r~-,pirn1orin a decor~o grave e dte ~on u guariti con (lO"IUmt. dopo il rtiOJ'On tlaiJP loro li··enze. ,ono ric.IÙIIII o nt>lle ml•tle~unr nll'ewJOi. o sono fin1L1 lubrrrolotÌL'Ì , Ciò di'H' pt>r-;uatlerri tlt piu dte tutti' le vnht> dte l~ plt>ni'Ìit derorronn J.:'"''ernr'llte e lasrrnno (JOl>Lnm• ;mponenti pii1 r.ltt' mantlarll pl'r unn lun~a lirenza mn•en ~a me,.:lio rifunn·trli utld•rillurtì, on~>ro non volendo lusciar perdere all'es••r·r·rlo individui, rho potrebbero fortunatamente guarire col IPmpo lnsdal'li nlle loro caso o per gli ultel'iori provvedirHentr moclil'o-lt'gnli fal'li pas~arc a visitn nel pel'iodo delle '''~'111111 ol'drnarie o stt'nortliiHll'ie d i levn, eJ i n tal modo Il t> ;.:un· da~nereubero lo Stato, !!l'individui, le famiglie.


ISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

RIVISTA ME DICA

Pror J. DRF:SCHFELD. - caso di poltoenoefalomteltte sensa. anatomiche lesioni. - (Bril. Med. Journal, 22 luglio 1.893}.

Il prof. Dt'eschlèld, deli'Owen<:. College di Mancue!'Ler, riferi!'ce un caso di polioeocefaliLe senza lesiont anatomiche. Trollavasi d'una ùonno. ùi 36 anni in cui !"affezione cominciò con pà.ralisi dei muscoli oculari. che Rcomparve dopo alcuni mesi per· l'icomparire dopo t.l lcuni anni unttameule u sintomi dl par oliRi bulbare. Mentre la parali5i oculAre era nuovamente scomparsa, i fenomeni bulbari, cui si erano associali sinlomi di debolezza in parecchi muscoli spinali, pPrc;istPltero a ncora pareccln anni. Improvvisamente l'onulmoplegia &l-lter na I'Ì('Omparve untlamenle alla paralisi quac;r completa di luLli t nervi cronict motori e dei cervicalt supPrtori con lltrofia ut parecchi dei muscoli afl'elti e con completa assenza di disLur'bi seustlivi. L' accur·ala autopsia non l'i velò alcuna le<.rone del si~Lema nervoso ceulrale e perrrerico che !JOtcsse spwgor e i sintomi osservati in vita. Questo ceso non ,·. isolato nella scienza, ma in ne~sun di •JUelli poublicati finor a i fenomeni paralitici eruno cos1 <'OI'hpleti uì• la mancanza di lesioni anatomiche cosi 8$$0luta. l nratli nel caso ùi Oppenheiiil uoo vi et'o ottalmaplegia esl.t:r na, in quelli di W iiLks essa era mollo inc01uplela; aimihnen le in quello di SenaLor. SeeligmuliEw, che,~ rl priwo che hu usalo il termine polioencefalomielile, ne r·iror tsce un ultro: Schalfer. Gumon e Purmenliar della clinica dt CltSI'crtano altr i. lu tulli quei'ìli casi mancnva or l'uno


IIIVI:,T.\

Ol' l'altr o ctea ~tnliJnll O!i~e r vali nella puziente del pror Dre~<ch(eld

Se111br a wollo ~l rano come a !'lmtomi cosi nclli 110'1 d~b­

banu cor ri~ponJPr·... le!;ioru anatoJnacht!. - Que!:;te p• r•'· lice al pror Dresrh(eltl, debbono pr··~upp(u-::a quauluorJu.., ...,fug· ~ano oi uo~tr-i alLuali melndi di ricerca HoppP e Senator le f1nnr1 risi&<lt!re ne1 cenlrs ~uperaora ùel c..rvellr,; I.Jre!-whfeld inv~At·e le colloca net uuclea riei nervi crnnici '' uellt• cellule f!&n~lanosri o n~>llu sollll rete da fibre .. prolun~'llUlenli che unic;co11o •tuesle cellule Alle tibr·e ocrvo~e . Che la cau,u nr1· grnAI'In san u11 •tualche a~enle !IJS-<ico non •· molto prohabilt> eaò non deve•>~ pl!rò cotnplelamenLe e::,cluderù.

G. G

Pt·nr. t\r.I.AH M \C~ \OH:-. - Note b&tterlologiohe au d'UD oa1o eU &108110 epatico tropicale. (B rit . .Uerlteal Journ.(ll, 15 luglr•' 18!1:3. NumorM!O rtc••rcho hanno ahbontlautemenle provAti! che in tua gran lllltllero rli cli~aenleri ... le amebe formaniJ 1111 r PP"l'lo co<~lnnle llcll'anlel'>lHH.o. Simih arnebe sonfl slalt• Anche t.rovalL} ncll'asCl'SMO epahco d'oc·ig-ine da~ser~teric.a. Il dotlcll' Kncluli« eh Ale..."OII lria ti'Efrillo trovio lo~ amP.be in pau di ii)! l 1'/l"l eli oll"~•'lll6rÌ8: 1:'!-{UI\Iruenloe p-ti lt• lro\ O negli 8SC'I~S!.'Ì epnlar.a d'oa·a~ine c.Jj .. eulet•ara. In 13 casi di a:>ces!:>i fn fulln un e~Ailll' llnllerinlo~aco. in ;i d1 e:; ... t degli sltifilococchi vennt ro i::~nlah d~l pu:-. i11 l al hacallu ft•lado e w un altro ti pt•uteo ''olg~~re. :--1et rìman~nli •'8"11 l'e--ttme ru ~~~~ah\'o. [( cru il" che lù Qlll •be ~ l balleJ•i ptmetnno nel regalo allr·avc>r-.HII In la vt•na porta e dse il bollerw ptogeno ecciti la ~;uppur;• ­ ziorw n••l ltl~alo ~••l pt!l'Cill' lffiCbt? \·i' uBniiC\ pro Jnll•l pro~\ ae lo"'l<tlli. ( •~ler lrtl\éa ~··an numero rli umebe nel pus d'un R"c·e,..,..n ep •Ileo" rlt'lle eva,·unzioua ùis:::ent• riche dello ste~"'o paw n le Ln mnlalliu 1'11 r·CH:l rlli!A n Panama. Gli or!!a01srni 6rfJilll l'i· milt n 'JUt•llo cll!"'l'l'tlll dR f{artulis Un altro ca,;;o di d1-t' •lt!ria c1 rtCOl'dHln tlo l.ajft'" " di Bultimut'H, io cui In pr!'sunzA dello atneho ru nnlefa non solo nPIIa deiezioni ma nut:nNl nell'a•cesso ciel regalo. r, ...,.(' lurono anclll' lrovnlt> 116110


M.EOICA

sputo, risull.alo non dubbio d'w1 infezione polmonare. Questi esempi basleranuo a dimostra re che nella disenteria lropleale e sue cotOplicazioui le limebe sono sl c·n!ll.anlemenle trovate che e."'se possonr) e;.scrne considerate come il fattol'e o uno dei falt.<wi. K arLuli · crede che le amebe eia lui rirn·enut.. souu la C'SU..«a oleUa Ji.<>enleria Lroptcale. Osler nel suo lavoro cita le seguenti os;er\'azioui Baumgarten sulle rice rche di Kt~rtulis: • Noi stimiamo improbabil" che lr~ amebe po%1ano cagionarn lulle le condizioni dei proces!"i ·liseuterici. Noi non abbiamo alcuna analogia per dinlflstrat•e che parassiti ameboide possono causare ulceraz.ione ~ cre.liamo piulloslo eh~ ~le organismc piogenict, ben nolt pr oduttort di proce~l ulc tn•ativc, :sono implicati colle aml'be nella po.lOKGn•·si della ·disenteria tropieRII" •. Cunrungham e GrR!'SI nou a.UrihutRcono alctlriR a~doue paLogenica alle amebe trovat~ nel tubo digerente ammulato: le amebe >;Ono slat.e r inveuuto anche nell'cntestino nor•male. In mancanza cii esperimenli s ug li tll1imali degni di feda non si puù ancora di r e· se l Jellt micr•organl!'mi sono pal()gen i o semplici innocui p~<c·asstti. Counf•ilman e Laflenr in uno ;;cr•itto intclnlato: Disenteria am, IJica, fanno un· ampit~ e completa discuflsiont• di questo argomento. rn aggiunta 1:1lle loro invP.sligazioni danno una mollo completa bibliografia. Essi ritengono cile l'anatomia patolo::ricl!.. I"Ptiologia. le storie cliuich& della cii~senleria amebrca la distinguono dalle altre affezioni dell'intestino colle tuali e;;sa 6 stata classificala finore sollo il fotenerrco uome eli drsenl••ru:l. LP ulcere ùel colon t.liff~ri<>cono generalmente •la quelle trovt~le in ogni altra fort.na di dn•enteria. L'ulceraàonu è pl'OIJOUa da infiltrazione ciel le~suto sollomucos.o e 1l8 necr osi Jella membrt•na muco,;;a '>Ovra'3lanle. Le ul.cere hanno per· con;::eguenza una forma escavata. :"-lelle lesiont, se non cornplicale dalrAZione dei bAtler r. nQI1 E'!\tslono pi'Odolti d"infl:lmmazioue pu r·ulenta. Glc asc~~s1 MI regalo, con o s ouza pa r:~E\cipazione dei polmo11i, sono r,omplicazioni prù l'rei')uenti che in ogni aHra forma di disenleria. Glì organil"mi ameboiùi si Lt·ovano alla base delle ulcere. Quanto agli


IHH 1.-\ a"ce~-.i epatici le lt•~> iom differì"cono da quelle prm.Jolle Ja batler1 e 11011 'i SI trovarono or ,;nnic:.mi p ot:rerwi . U'altra pa1·Le, gli ascessi contenevano amebe non assot·rale a l altrt mu•ru1·gani:smi. Queslu ,·. la fut•mn tl~>lla ,Jisentet'ta Cllmunemenle d ..ll.8 dt:.enler·w tropicale e secondo Count•rlman e Lalh•ur ''""'8 e cau<~ala tlalla ameha \JÌ<~eolerlMe. Jn Lull·~ le ricerclll~ summ.-nlovale, tn cui sì rìnvr•nrrt>ro le amobo negli Q!'lcessi rlel regalo, fUt'OIIO Lrovale plll'6 leSIOIII disenleri,.he nell'inle'-'lln,, Le am"he dall'tnle~l no urano pa"sale nel re~alo e vi 8\ùVano c&U"Blo una inft!zione . econdar•ia. Ma il OO!'i.l.;llo ac:.cesso ~palico tropicale pu" t.Jssere

,Ji ... gauntn rla os:nr afTeLione ùisenler·tco clell'inle<~Lmo ( ~1ur­ c1Hson, Fay rer) e Couucihnau e Lafleur notano r•he la •ruec:.lìone: Se l~ ~mebe "leno capoci oppur no di cOU"Ilre !!li 8C:.èt'S~l del 1'~!!8ltJ SI frequenlt>lllt'Hle o-.;;ervall fil lmpici 8enza alcun~ ulcerAziona del 'ìnlt!"tinn oh:v·· ancnru t•trnAnl're .Qull 1u•hce

Un caso o;lre l'A. ha 8\'Ulo) l'OfliiCWlUOJl a ùi OE'HC I'\8. ro ' può forsP ttppot·LaN un niulo per olllucid8t'~ questo punto. S1 Lrall8\ 8 oi'un signore a·impata·ta lO clall'ln laa per malntlia. La diagnn~i ru falla dlll ololt.or Ttun ,j Ufl \'8'-lO a SCI•!,H() ('l alleo e L'operazione venne dt•Ct'"a. ~ on vi ca·auo comphcuzioni diseoteriche ne ve n'ea·nno "tale p2r l'inntwzi. L'acocc ..-.o. dw venn(j nperlu dul doltot· Thor nlon, Pt'8 unico, ~iluut•• nelliun destro dr•l f·•f!ulo. P té• olt• quanlilit di pu,., fn ronn r·n•·t•olle 111 tubi ... terillzzali ed intmf'rhnlflmente c:-auuna l.... Il pu-. 1\\"t\'U uu cnlorl! ro ...'-8l"Li'O, t! co.•kn.;,·u ·h·lr•lt di te;;..uto t.'l•lillco.

COrpU4CIIIi Sllllj:{UI~Ili •• (lUI'UICltlt, Un arcu t•ulo c,;nnJo rrll!·r(lscopicu fu l'allo 1•er tronlt'e le arueh··· il r ~ tllnto ru complet,,m,•nlu nel!ali m. D'nllt·n Jl.irle i frec:.cht e.l ,.., ...:l'alt ..,wcimen cnrttcne,·anu nutnN'0'-1 slafiloror'<'lti.

E""i rut·onr· ;.:li unict mtcrot·gar.J"illl lt'llvuti nel pus. CultUi'l' v•'illll'rn cuuternpo rau eamente t'alle.

Il puc:: fu pure dtr ellanlerttP dt,leSI> ~u patnle u agat·- agar e i Luht c~l tn fl culati fu roliiO t,.nul alht leulperaluru ,Jt.J sant::"ue. Sulle col-

ture 111 zelalina numcr '"6 wlnui•· :-i -.nluppat·on" l. ""J•eti•J mucrc, ....,.opiro ,. m ··ro.. c •Pi ~o diutn~ t r·ò ro!JC es...e ero n •lovule


'I EiliC.\

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allo .'ltupltulncoccus fl!JO!JenPIJ nur t'us. l lub1 di eu lur·u 11u p11tate e llgar·ot-rar dellero un11 pura gerlllinazione .telln stesso micror~tnni~mo. FmolmPnlo• un esprt•imenlo ~~~ an1· ma le dimo<~lro du~ e~'-O ern proprio In tnph!JIOcof'ell t f>IJO'Ienes nurer~~.

Dall'esame th rruestn ca~o di asce"-«n tr·np1cale r l!-iulln quanto segue. I l pu!=> nrut conLeneva amebe . I l solo mlt'rl'lr· ~81lÌ'~01fl trovato

ru (O Ataplt1J{Of'0Cf'll8 fi!JO'/l'fle~ tlUrell!~ f' .!al

pu~ si ollennl!ro culture pur~ ,iJ esso sn1 'nrii mezzr th eul-

turt\, ~on r>ssentlr~Vi "'lata prel!rl'~"a diRenlet•tn, 11 ball••rlo prohablimente non tenne la via della venaJporlt\ per o;iungPt·~ al regalo. Esso pOI t• pent>l rarvi aLtra verso i COO!IOlll biliAri arulalo CONI' nel ~uo pro.!redire tlnllo !-le,.!<a morboc:a conrlt· zione 1lel dotto btlmre. $t• 1 surr•tferilr ril"ultati '-ono confermali dn altri, not po~­ slamo ritenPrl! tnh rormP di ascessi del regalo dovute non 1:r1it ulle amebe ma. ad una St>tnphcr invac:ione del micro<"occn

piogunico. St)llo la cura dt>l dottor l horn ... on l'ammsloto :.tual'i com· flhltamente. G r;. LIEflt::RMEISTW. -

La patogenul dell'ltterl'Z1&. -

( Oeut.

meri Wof!hMsch., N. ((), l -.n:l).

L'1llerizia con .. 1~le es.. en~1alm••nle nt'l (Hllll che la btle, e $pel'ialmenlt> In malerra coloranltJ dello hile, pelH'lro nel san ~ue e va u d!"posilarc;i nl'i to ..suli. Come la bile antr i O('Jin mnssa santwigna rn c•e1·h C8!"1 si può facilment .. comPI'cud~re. ma tll'r ollri l'usi la spiegazione del fenomeno in· 1.'onlra g1•avi dtrllcolté. Se il deflu..<~o d~>lla htlo co ..litu1lasi nt>l fef(alo \'t••ne 10 qunl ..ta-<t modo imped1to, la pre!lsione sotlo la quale c;ta la bile Pnlro i condotti e nelle c••llule epal1clie, ~i el"ageNl, t'ol a llora la bile pnn far pa ..!'lazqio nei vasr llnfal1C1 ed anche dJrellarnenh:l rll'i va::::t "811~Ul~ll l. Alcune r ecenlt ricerche tenderebbero 8 pro\'a re cht>, ristagnando lfl bile nei !;UOi condotti na turali , l'abnorme pas-


IIIVI ' l.\

!"8gJ,:io avrebbe luo~o dapprima preferiùilmeot.e per· 1 linratict. L'ttlerizra che insorge in se~urto a questa palolo::dca couòitioou vren chiamata illerr1.ia da sla~i biliare, oppurr•,. siccorne la bila g ia ~~Or~tala \'tene Oasot·bita, itteri~ia tl'allMrbimPntO, ~ù é chiamata anche itterizia epalogen11 1 erdu\ la bilo pervenuta nel crrcolo si era già dapprima t>laborola nel fr•gato ~ltt 111 O!<~ena pura 1llerizia rn caRi io cui nnn :-i pur'• •limostra~ un ri~lagno di bile In pa~<>ato '-1 face"a tahnllu la suppo!lizrone che l'itlero po!lsa semplicemente insor ..:eretn se((uito a polrcolro, per la quale condizione si f~~rmuva ur~a e~a~tel'ala qua nllta di bile nel fegato e passata •1ue~la oell'inteslino v~nrvn assnrbita da •1uantita pure mag~rure l! el norrnole E>pecialmeulo• "6 'fUe'<ta bile passato per a<;,orbrmenlo dull'iuleRlmo nel circolo suL i va una ms urticìenle docomposizione. Mo tra i caqi di cui si o,s.,r·va l'iUero senza ristagno bilrar<• se ne danno molti in cui lutto fa suppor-re che lu elabor·azionc di bile nel re~alo sia nolevolmeute drminurla od anche con1pletamenle soppress':l. Fintanto che ~~ poteva ammeLlere che la secr ezione biliare constste solo in una beparoz1one degli dementi biliari ~i11 pr•ee<>ic;leulr nel $80,:tue, Anche questa l'orma d'1lleru t>ra spiegabile senzn dirflcolla. Come nella soppr essione tlelilì ruoztone renate hu luogo una ritenzioue dell'ureu t· uegli allrr l!lemonli dell'orina i qualt si accumulano nel san;.!ue • ...opprirneurlos1 In ruuziont> epatica la bile dovrebbe e<>sere r itenuta nel Fangue. Questa fo1·ma è chiamala illeritia ,)a rttenzrone, oppur·e 1llt>ro dA ~oppressione perché insoq.~e­ r•ebbl• d11 ... oppressione della runl:ione epatica; ru chiamato sllerizrn enwiCJy• na r11"'r contrapposto a lfll&lla coc;l dellaepalogena. Que~ta dollr1no potù sembrar e soslen1bile fln tanto 1•he :-i amruelle\o che gli elementi e!':senziali della bile .., lro,ino grtt prdormat1 nel '<nngue e C'he uel regalo ver\ls~et•o ;ooltanlo "6pOrali. Ma, daccht\ ru umversalmenle ricono~cJUlO che in r·etlllà la bilo l'i Corma solo nel fegato, la teoria della illerrzia per ritenzione non polè piu rellt:{ersi. Fut·ono falli rnolLcplici LanLaLtvi per superare tali clifticollà.


l!EDICA

Dli(l()l'ÌlllO "Ì cerrò d• •·ipnt·lar·~ rgnalweu l•• u ri-.tagllo di hi!c il nlllllg1or numero possibile tl1 ca-.r 111 t'Ili •!IH' 'lo r1o..lu~no no•• potava es-.er ·~mprovalo " piu facihrh.mle o::i r iu ...civu 111 quP<>lo intento per· quAi ros1 dove 111111 SI poteva clnararnento preri.;aJ•a una speciale cau'la di ri"'tflgllu bilia r.-. rlf'r •ruei cao..• <tJ chramovu in aiuto 11 catarro :ro<~troduo•leuolo•, \'&le Il dii e <:j fa<'rV8 prPCedere un catarro o! CIII! vie b11i0ri, onde òa lfUeiJo poter far pr ovt?nìre la stoql bifillr~ Ma nemmeno I(Uesta 1poles1 si adattava alla !I(IIG::fllzione e pur volcntlll n•l Of!Di co"to far entrare in ~ocn la pr·ele!'u '-l8"i -1 r icorrevA alle ptil confu<:e ed anardul~ ipul•sì. M ll lutti 'lue<:ti <:for:r.l si snno d1mo<>h·atr \'nlli PPr 1111 os"ervalore 1mpurziale 0011 potevn HSISLCJ'>t 8kUII oh1hbro Cltù pe1• alrnni caRi dì lltPro, ripntes1 della sln<:i biliare unrr si r8j.!'KHVII 8S!OOIUtalllenlo> e COSI SI oJovellU tlPt'"'"'lll'181llt!IIIP. I'ICono«cert' cbe, solto certe conolizioni, polevu trl811i(o•slur<>t \'Gl'A itlrJ•izia sncho !;enza ristagno ùi I.Jil~. Si Hl~collt'l In •leunminazionH di Jttt•rizia ematogeno ma i11 1111 St:II"'O hen diverso da quello degli antichi rrwtlici. i tJUuli In cclll~itlt•ra ­ vano come 1ller iz1a da 1·itenziorw o da "Ofl(>l''''""-ion•• A ccellalo il concello che gli cl,.menll c:tu·nller•~li,·r della btlt! srmo formali e"clu~ivamenl~ nel fellnln Ri "OCI'Jilrl'l !\olo una par lo •Iella vecl'lna doltrma, cio•· •Jnaulo ha rrguurJo ulla g~"ne•·azion~ tlella soslanzn t·oloranlc dl'lla bile. arnlnellemlo chr Ja SO!'.lanza colorau le del "lingue 1 os!\a caml.liarsi ueJ l'langue ste<~so in rnA l erJti colot·an te della bila IIIIClte 'UIIi'>t la cooperazione del regalo e chu 111 tJ Ue~to

modo po ....s&

insor~··rc l'illt!riZJa.

Non di r11do pern

i fece

con CIÒ lo riserva che •tuesla ll'll"fot·mata SO!\lanzn colorante olel ..an~ue non era preci..am,'nle la soslnnzo eolnrnnte •lt•lls bile, che 1nsomma l'1llero t>ma tngeno uon era propr1omt•nte une "era 1tlerizia. :\Iu anche que~La spie;:razione SI " ùunol"l rol tt ln!'urllcrenle perchò in molti C8l'<l ,Ji ilterizitt 111 cui era co11 Lulla c-.H·tezzo e<~duC>a uno st~si bilrar•> l;i è r iu::;citi a conf.lntard nelle Millf' Ju prel'lanza non solo di materia colt,rante llilia1·e ma 1111clw

di acid1 b1I1Mi. Cosa dobbiamo ft1r c i11 roeu.o 11 •ruoste dil'flcoltà1 dnv••,•mo


I .H8

111 VISTA

atwot·a come s1 é follo troppo !iJ1G!>,.,O far \'Jolenla Iii ralll od ammellere ad o:?ni co!'lO l'esistenza th una ~la"• biliare ttnche dove la rigorosa OS!;Orvazwne lu furPblte I()~Jcamenle e:-cluderr? Oppur<' do' ranno i palolog•. in base Allo loro CSp~>rìenza clinica ecl anatomo-patOJOgiC8, H18llersJ in OftpO,ÌZ.IOt18 ai Osiologt.

negm·o il princ1pio univorsulrnenle ri-

conMetulo che ~li ~~-.en:tttlh elernP-nll dello IHit! non »i fnr· mouo ucl f1!gato e cn::.t t'tlornare atranlico concetto della rtlenztone e 1lella :-opprt!S'Iiooe ( All'autore ~;embrò per mollo Lernpo '1Uesfullìmo mezzo l'unico per• accordal'e la fl-.•ulogm coi falli deliA pot,Jlo;<ill l' dulia 11m1lomia paloloJ.r•ca. Ora pe~ò un flsinlogo Il pl'of. GriHzner 'Ìl'fllj ad lllt.iilttrct una \ÌS che m rn<Jilt caH puo ra r~• f'Vìtat·e •1uesto uula~o­ nt ~:~ mo tra l'esp,menza clinil.:ll e la LBoria fisiologico '\l!ll•• ,.,.llule epuliche not·moll VIVt::nlr 0"1!':1.6 una rlmHrch••vole propr1Pla. che ''erRmeote presenta molto Hnalo~~~~ col 1nodo di comportarsi d1 a.llro ccllulo gluandolurl, ed ~

es,...e cellule son() capacs di tl'&llenere completau~c·nle Ju btlc• proùotlal'l nel lorn iutt>rno e d'impedire il pa~!':aggio dPIIa rncùe~itrta nt•l sangue e nella linfa. :Sello l'ltC'l=ISO modo con I'UJ per un'allPrazione de~lt ••pit111i renali l'albuuuna non é p1ù trattenuta coropletnmenle, mu 10 pus~aggio u oll'ot•ina, »nello por certA alterazil)ni dell11 cellule opuliclte la biiP fa pa~>:a~;.oo nel c.angue ::-\01 lrovtarno mfath che 111 C<tSI eh tllerv dove 11011 ~si..,te unu sta si l>illtl re, o tulle le cellule Ppatiche o pet• lo meno eh~

mnlle di e..,,,. mo:strano allct'llziom che rarpresenta11o um1 più o u\elltl uvanzat» deg('lll'rnziOtiP., In lah r.unùiz.10ni es"" 11011 IIOl'ROoo lralt... net•e lu l11le né impPtlirm· •l pa-;'-8!!~1V nel sangue o nella linfa. Puo una cellula e~<Rere allurala al punto da e!'l~"'r anc01-a capa~e acl elallorare In bile 111a non d'uupedirne la diffusione oppure un cer to nuruero di cellult> pul'l ancora formare btle la 'Juall' pot passa 111 altr(' cellule elte hanno perduto li potere di lt·atleuerlc. Liubermeistll t' cluamet·ebbo quesu1 illet·izm per insut'tìcienza clelle crllule a trattenere la htle ili ro acaceittco; "l potrebbe anche opportunornl'nl•' chiamarla itlorizia di udlu·


\IEOJCA

1~2 0

sione; pero va notAio clw que;,t' ultime l'!'lpres~iont' ru ~ià Ul:'nla in altro Pen~o ctoe per quelle itltH'tzte che c:econdn la teor ia di F t•erichc; lllSOrgerebbei'O per una dJminuita pressione nl'l circolo dolla vena porl8. Per molli cast d'itleriziu che uon po~!'lono essere atLt•ibuiti a s la"'i biliat·e vien dnta sufRcienle spiegazione qualificandoh po>r Jttet'tlte acatetttche n di diiTustone. Me poll'emo queltficaro cost tutti i cac:t f E putr emo far senra della ipotesi rloll'iLLer·o cmalogeno1 Nou ò l'aci le rispondere a fJuesti ~ue~ili. La po«sthilità ('he "Otto ct>rlc condtziom la matet•ia colorente ,)cl sangue pn,.~ nel . angue :-lt•!o:,o carnbiarH tn materia l'Olorantt• tiPlla btle, dando cosi o rigme alla itterizia non sì può essolulamt•nle negar••. Le lrusformeziooi che spe,.so ~:~ubisce In !'IO;,lanze coltmwte del sangue rwglt !'Il rava,.i, conw pure mnlli altr·i f&.llt, possono dar nppo;.rgto a quo"tll apotesi. Si polr u eventualmente sospettar e C"fUGSI.a palogener,i dell'illero •ruaudo C'IliO inl>or•ge es~ocialo nd emoglobinuria ed m olu·e nei eu a da alrofla giulia acuta .. dì degen ..razione par<'nchirualosa, acuta so le celtult! epaltche si "0110 scompn<>le e se l'iltert:t.ia sembra iof;ol'gere od aurn rnt.a re dopo che la funzione delle crllule epatiche l\ già ohoJtla. In <Jue;:ti ultimi c·a((t ~arà però dtrficile !'llahìlire 110 lrallast di bile già forma ln prima che rnorissern lP cellule epatichE' ed entrala succt•s:-ivamenle in azione oppure dt nuova formazione eli bile o pet· lo ml:'no Jelfa s un tuateria colorante: percii!, in attesa che nuove O'-p•·rienz•• , nuovi raut '>enccano a risohcrtl il problema, por o ru rile,·ert'IIIO come una po<~· sibililn chnica l'tllero e:mnlogono senza approfonclit•e di piu la que'llione. Sarebbe compito dd cliutco di tlldicarl! preci:>am••nle •ruali ca<>i d'tllel·tzia ~aeno eia compularlli nell'itterizia per ri!'lagoo biliare e quali nclt'ttlerizia acatell tca. tu laluni ca!li non é diftlctle tu le distinzione. Per r·ef(Olf" genwalc si a vra tanto pìù m oti vo d t llO~petla r» la p rima forma tJUanto piu intenso è il grado dt'll'illortzia. Se per t>~~'tnpio an un indivaduo ;oopr avvrNll' una intensa illt>rizan t• f'e conlPmporaneameole le feéi sono scoloro.lrt, meulre 11011 si rilovnncl segni che inrla-


IIJVIST.~

una completa distruztone d(JIIe ceUule epaLiche o l'aboliztone della funzione epalic11, si puo conchiurlere con CE!rLezza per un tolalt~ arresto 111 bile Se iu vece l'ilteriziu rag,giunge un ~rado menc> Plevato e nello slt>sso lelllpo le feci si u1antengouo colorala di bi!··, l:'Ì può t'>St- re tn dub!Jio dì trovarsi dinanzi ad UJIA ìlteri~ia pt!r ~la!'li oppuJ•e t<Catetlica o pt'r ùiffuc:,.ione; per decidere la CO!>a bi~ognerit apprezza1·e le aiLI'e ci rcostnnze dol caso e quindi una l'eLla diugnosi poLrebbe esse1· dirficlle. È da notar.~i infine rhe lalvolla e impossibale una ordcisa delimitazione delle due forme pL•rche si danno casi nei quali souo iu allo Rimultaneamenle 1'1llero da slas1 e l'dlero diffusivo_ Ascriveremo all'iLtero da s tesi p••imieramenle lutti i ~si ne1 quali ~·~isle un ostacolo rnaccanico al deflusso della bil•', come a.J esernJJiO quanrlo al dotto caledoco od epotic0 od anche i canali btliari nell'interno del fe~alo sontl compres!!'i Otl O"'lruJti da tumori o da calcojj, oppu re, come in vari casi av vieue, SI' la chiusura di qur1 ~:anali e <:«~_:donala da ,·egetazÌIHII inler·ue, da neofo1maziou1 o da pr-ocesso cicatriziale consecùlivo tH.I ulce;azioui della mucosa Anche l'itlero che l'li OS!tt·rva nella forma brliare della cirro:<i epatica e nell'l forma bìliar·e dell'echinococco mulliloculart1 si de\·e attribuire ad ostruliOne delle vie brl iari. l.'ittero invf'('e nella forma cosi tlella portale della citorosi epalica, e eh~: or•dinariamenle non assume un grado mollo elevato, "'Srà da attribnil'l'll solo 111 parte a co mpre~sione delle vie biliari P pe•· un'alti'& par·le sarà da consideJ·11rsì I'JUale itler•l acatell1co con d.;gene1·azione secondaria delle cellule epali<'he. La forma più frequente dell'itte ri?.ia cioè la cal.a l·rale <l ga.sll'odundenale è or·<Jinar1ameute attribuila ati atTezirm~> catorrale, 1'-lte pal'l.endo tlal duodeM invade il colectoco e col suo pt·odQllO e colla turnefatione che induce nella mucosa del canale coledoco lo oslru1~cs nel s.uo P•..tnlo di sbocco nell'intestino. È c~rlo che nella g rand~> maggioranza dei casi tipici questa spie~azione soddisfa completamente, ma non t: man vero che buon numer·o ùi easi ~ono ascritti ad iltet·•zia catarrale, ment1·e sono invec•J da considerar si come casi di itterizia acatelLica o dill'usiva. f·: dn notarsi poi che, in O!?ni l'las1 biliare, le cellule epatiche Cl;lllO


'IEDlC.\

1~3 t

veu~nnn dunueg'tillte a che, ~e un itler•o da ~ La"i P"''"islt:!

per mollo tempo, non dr raro "U<-cede n •1uesto una e .. tesa de~tlnerazrnne e ;.compar·~a dr cellule epalrche. Quinclr ommetl,.remo l'Ile ad una ilteri.da per· '"tasi ;.i po:osa uggiunJ,tere nell'ulterior e decor"o una itterr7.i8 ncsiPtlH.'EI. U rw c:1mtle de~ener·uzione delle cellult> epnliche 1•8 luo~o gié m,.sai pr 11soto in -.jn:;roli ca!.<i. Doro settimaoP o qualche mec:(' puo già far-.i un't>stesa tlislruzionl' di ct:~llule e coi fenomeni di rltero grave a''''rPne la mor te. I n allr•r casi ~i veole per ..i'-t~> re anche per anni Ull8 complt>la :~ta10i biliare pr·imu che ''enaano m c:reno ~ra n reuomt•nr. Ap parten~ono all'irlero ncatetlico o .!ifTusiYO tutti I(Ut'l ''asi in rni l'iltE'r i1ia insorg.. rn '"';!Utlo nd a\·vulcnRIIU!IItO specialm ~>nle per avvei61l8fnPiltO ili fnSI'Oro, clor OfOrrntO. alcOOl, ars~ruco. uci ii mìueralì. In qoe.'lli cac:i In defrcnerazione delle celluiP epall<'he P anntonucamenle •limostrabilt>. rnuntre la diminuzione deliA s~>cre~i Me hi l rar e afcenna già u,! un ~c:enziaiP dt'-Or 11118 rJeJio lor·ll funzrone LOO OstrUltOne dello vre !Jiliar t (' in questi casr per· regola esclu~a con rer· teua dal reperto nnntomico ed a •ruesln fatto Cùrri~ponrle la crrco~Lanza che l' ilLPro ordinarramente é dr l{rado poco elevalo Lo fltesso sì€rnifìcalo ha l'itterizia che viene in segurto a mor--o di -;er pente '·eleno«o Inoltre c.\ .!t'ila ;;tessa natut•a, ci!W dr ll'u<~rvo o acatettico, <JUell'iller o che è CfiU"alo e S0"1(8111ll0 da prOCl"""Ì infetlJvi, carne c:arebb~ r·o la fel..brf' gialla el'rllt•r o Ppitlernico. Apf arle11~ono a questa specie ùi illern ttnchf' r ca!<i 11t>n l O""ici t<por a.lici ,fj atrofia ~<nalla acuta u •lt•geru~razione acuta J&renchimato"a, come pure alcun i rari :zr u vi casi che suno ascritti or.linat·iamente aLLo ìllet•o ~ lHrrale L' ilter·izia che tu l volla sopr·aHieue dalla polmonite, dalla febbr e mnlar ica, dalla pit'mia tlall'i!Po- tifo dal lìfn esantematico t• dalla febbr e rìcort•enl~ può m certi casi r·appresent.ar·e 1111U complicazione e proveniPP tlu un catarro delle vie biliarr o da un altro o-.tacol o al dt>llusso della bile. ~l a nella ~rande m aggioranza dei casi non tr·uL· ta,.i I'IOiamenle ùi ,tesi biliat·e, ma inver•e di deL(ener•atrone delle cellule epatiche. Prob~;lulmun te appurttngono all'tllero acatl'tlico i vnl'i casi ui illt>ro r·he l'l manil'eslnnn doro l'orli emo~tooi p!<tchiche


RIVISTA CHlR UHGICA Dott. P.\ut. M CIIAI'"'·\N - Trattamento dell'empiem a (Brit. Med. Jor, rMl, :!:! luglio Ll~!l;{). Il ùollor Cbapmau, meclico all'ìnl'errneriu generale di Tl er~­ fnrd ilo cut·alo 111 'lueslì ultimi dieci anni buon uumero di ~m ­ piemt. Egli ron:.igli a d t rico rrer~.~ Hll'ftsploraz tOne mollia n le il treqna rli uuu appena si lta il ~ospe llo d'una supput·uzione nellu cavilù pleurìca febbre elica, oLLusilà ali» pet·cussiort<', diminuzioue od abolizione del fremito ''ocale) Il lre'luat·lt de\' e'set•e fJriiTI8 11Tl rl161'SII in 8CL(Ua tenuta boll ente 6 p OI In

soluzione f~nicaiA 1 :~0. Ln cute, previn la vunJa l'O o ~aponl' e.l acqua calda, d~v'esst.J re bagnala pet· due ot·e ctm una compre."'a intri<>a di soluzione fenica 1:80. lrntnediatnmenLf' j·t·una dello punture essa dev'esser e spt~l mAla Ji olio fenicato l : W. Una ptccola ìnct:;iorH· dev'esservi pr·aLicu ta prima d'usare ti tt·equa.r·ti. Uopo avet•e S(JOI vet·ato IIUr>sl a piccola. ferila t•nll'iodoformio, il tt•ettuarlì de,··e~~ere iulrodolto ~~~~Ila cavità plvur•tca im med ialalllent~ al disnprt~ delle costole. Se fiu1 sce puc:, ti torace 1lev 'es ere irnmedialamente aperlo e dr·tmato. L'autore insisl4 su qut~sto punto cl tc l'incisione dev'essere fallo la ove è ~ ta lo introdollo il lrefJuarlt e aprirt> ti cauole prodotto da que<>to, pet•ché . ~e l 'i ncisione ~~ l'alla altt·ove, li pus altra,·ersaudo ti canale cl t passa g,!l'io del trequarU può rntlllrar·s• ~u1 tessuti e produr·r·e di sustrosi inconvenienti. Ma se ,\ re::mla eh>:! l'lllcislone deve comprendere il t•anale del lrequarti, t•;tli é impot·tauUssimo s Labilir·e il si te, della puntura espiOI'alrtt·e · questo dev'esl;ere là O\ e uotasi 1\:-LtuSilà t> specialmen1e dove ess:a più manife:sta Il consi~l io dalo dal pt'(Jf. Maesl tRll è a par el'e tlel Cha p·

o


III \1'\TA (.IIIR URirll,\

man •' rroneo, di rendere CIO<., ìm m•~•lielamen le all'ester no e al dt~ollo .lelruntonu delln ~.· custola enlln ~ua earltlafmtc. Anche se •fuesln punlo i• ti m~>no cnpt•t·lo del torace osso t\ il meuo a pproprialo. AnchH •luantr) dice Erich<~en nella -.ua rhirttr!lia ( • l' ltzto·•~l. ··he un ammalnto d't•mpiama non tlt'\'C mal giucJrt: -.ul dor:;u 11111 IIIVI'('t' ~ul IHIO oppo ... to olel toracr pPt' hdciare nl pnlrnn te suno la mal'f;.:ior pos<~ibile hberl8 , e Ull COIII'~tgho fondal11 ~O[t) "UIIa leoi'Ìll. pnichc\ gli amma•alt .:{iaccu)nn "'emprè !';ttl do r ..,., •·.:m liev • incltuazione vers,, Il Ialo "ano ed •~ vet·tt wssazione ohhli~ur·li a <~lat·A -.ul Ialo opPrAll'l. Con>'t~lia aùun•tUI' Ch~o~prnan- t• 1'1nci->it)ne tlt•ve eompr.•ntl,•r·e andH! lo:> nuuluro l'alle pc>r l'e'ìploraztolle eque"l'ultirna ICV•· e<~eg111rs d 1W8 ti UHI--«i ...O ot'OtlutoiW, ;!" entrambi debbono fa1·~j qua n lO ptÙ d 101 1'0 è po~sibJ!e per URSiCIJrlll'e un ('ompleln drenuggto ed eqlart> tnrtllrazi.:nt nelle parelt tor acidto. l o pral1ca 'luesto punto è ~ul rnllr~in t> superiore della 9• n 10• co.-Lolt~ sulla liu~u ungolo -gcupolare. l! stato obbieltalo ~~be •101 le co..,lole "ono c 1sì \t ·1ne che ti tubo di d renaggiu non vi trova o:;pllZI•> suffìcienlt•. Si consis;rlia da tutti dt re~ect~ r•• 1111 polltce o piu tlt costula, ma il dottor Ch!lpman "vita cio dtvidendolc' "'emplicemenle. L e. dut> f'"! remilà ros~ono runanere 111 contalln e lo "'JtAzto cnst J.tuadagnalo è più che t'lurficienl•! per un luuo ùi calibro or·.ltnario L 'incisione deve ftH':iÌ non disserando, mu c·on due tagli relli e t'l'ei,i. t1 1• lung:o l 1 , o 2 1 olltcl fallo sulle eo~lole llopo aver alltrato lu culo :eggerml'llle in bn"so. La fer1ta é spolve1·atn di mdoror mìo prima di aprire lll cav1tà pleurrca. Allu ~ incl!'lon•~ Il luslurl è ~ptnlo d1reltamentl• in ca· vita all'anl-!olo nnle"tOre deliR reriln ~iusto al •lisopra d l lla costola o parallt•lumente ad I'!H'l8 t'ol lA~I io 1'1\'0llo verso la "Pioa dor<~ale . Tenc>nJolu ben vicirw alle co~l,le, f'SSO è diretto posleriorlilt••lll' e a-iunto all'an,s?olo po.. t••r1ore delh• rel'tla, il tuutttcn è tncltoato muelr'(l 111 modo tln la ..cian• un mar~i ne LagliHln 11 1"bif'CO per n011 A\'t't' Mt.cco in cui poc:;sa rac.·ogiH'r""i il pu-. L'apertura rutta de,·'e<~5~ere lurau abbastau1.a da pernwller·e renlt'lda di due llila, dt~ ,J,,bimuo polersi Rf.Hn~ere rnollo


l ~3i

Rf\'ISTA

adJentro per di trut:gere deUe aderenze o fiocr.hi Hbrino ...i. Il pRlil.'nte dev.. poter~• rivoltar.- e elew1re per facilitare l"u«cibl d'ogni .... P<'rez.tOne. Molla r~wza t' aiCUOP volte IIU 'll"xor-ia per l'ar perveni1·e le dita bAne dt•nLro la pleu•·a o;;u le CO"tole sono riiV\'icinale, ma il r isultato ~ un <!Ompll.'ln tlrenaggio e di tanto in tanto e necessal'lo mlrodurre nuovamente le dita spet:lalmente quando la temperatura m uno o due ~·orm nr·n "C••nd~> al nonnole oppure «i e ll'va h mJ n,·o 111 s•'scuito Gn dito de,•'essere introdotto una ''olta la -.olli· muna nelle successive m~dicature, anche t)uando seml>rtt dw tu tto vada per lo mèglio. L'unico tuho da drenaggio sotld•,.facuule é quello "empht•t• descritto da Baxler, mu più luo~o di 3 o ~ pollici, esso olev'~""ere accot·culto gradatamel'lte neli~ ..,ucces."'• v.: rn••di c.tlur... Il tubo de\"l' A\'l're parelt pe..se f' abbastanza ril!••hlll dt1 non potersi facilmente pie~ar·e su ~ò stesso. Il peun 1!1 mackinto"h att••a,·erso cut passa dev'P«!'ert• spesso ed 8\tlre un'aUlpiezza rtnn magR"•ore di 2 1/ 1 poll1ci 'l· Se questo r•·gole non sono O<ì~ervatl' il Lubn F.J Lroveru sullo Jnedicnturll . Cu'l n on accadru mai se IJUesla (.o falla c•m accuratezza l' "e .......o è tenuto 111 --•to rla nastrt cucili 111 <Juallro angoli rlel ruackllltosh. Di questi, due vanno fl'<sali alle spalle oppo ... te e due circl)nduno il torace. S ulo un rnovunenlo r·otator• n di ll1tla la medicalura può drslul'hore il tubo. ma questu P"'' ftlcrlmente prPver~irsi ctlfl uu f11«cin di llunolla o un'altt 11 l"ll· ~t·ratu•·a che la tl:'n~a fl!lsatA aliA spalla oppo$l11. Priwa di introdurre il tuùu é nec~s~rio <~polverorlo dr iotlofOI'mw " la ferila anche: un peuo di linl con in mezzo uno f•!"<;Ur;'l , ò ha~mato nell'olio r.•nu~ato l • f'O t mi:'~~" Attorni) al tu ho •lIl fa••lo runanet·e tra le ferile e rl mackintosh. l h•1uiùi th•llu C!avilil pleur tca ouo ao;;sorbiti da pflrecclti strati di colntH' nl salo di Alelllbt·oth ._. il lulto é tenuto o posto da due o tre grr·i di una lnrga rn~<·ia di flanella ti«<>ala con spilli di <~i•·ur.•u.n nel modo qudtit'<:critlo lu nt'"'"Uil momento P ll"IJll lo -.pray Gua rapida cmarrg•urH' <;J oll1eno· 111 CS"-i non complicali ~ r· il pa;.ieute e ~iovaue. In nn ummalato Rl quale s• ernuo ,•,t•·alh 93 once Ji h (Uido 1 urulenlo, ,.,.~a a'·ven11e i n :13


I..I IIII [; RidCA

giorni. In 'tueslo non .,, fece u... u dell'nne::;lesia ~eneral• ma un'rmctione locale di una "oluzione all'8 "/o Ji clori,lrato dì

cocaina. Il ù(lllor Chapman leriUiua ti clinich~:~ che

"UO lavoro con due s torù• valj:rono a tlimosll'are l'erfl<,ucia del traltamento

Jescr ilto. Unn riguurda una .:;i~uora dì 61 anuì t1UB"i morcnle. Es'!~:~ fu opera la il l 7 gennaio 1892 La temperatur·a del cor po da IIJ:l" F {dr«'a iO c ) subtlo srP<~t· al normale ti Lubo da drena!!gru fu Lollo dcflnìtivament·· rl U. febhruio.- t'altra «t riferi«r~> ad un uomo di :lll an111 111 gravi«<>im"' conJiztonr. L' ope>raztoot• fu escgutla ti 9 ottobre US\1~. mctdent.lo ~ultnargirw "'Uper·ror" della i O• rosla col metodo suddt>Rrr ltto. Yenrw J'uort ' alla cav tllt p(eurrr.:~ molto pus Ji o r rihilfl (0!Lore (circa ><O orrce). Il tubo rla dr•enag-).ltO ,·enne rrrnn""'o nel tullo ti i di•·i>mbre G G

Della oura radicale delle ernie mueoolarl. medei'tn rtl8JOr t h ,. eia!'<...(' 1(00 1h!l:l)

M . Cuoux

(ReCII" de f'/ururqtl', g.a-

L autnre t'tttssurn• tn un hnut·o tfirt~iOUlt', do uuu parle la storia dt'llo ernm rnu,l·nlarr •·ollfl •'SJIO'"IllOne tiPi \Sri tralLamentr una voltu lrnpl{';.!alt. tlall'a\tr•o r r'r"ultati ottenuti in 'IUI'Sti ullmll nnni duno l'tnt'rnòuzr•,lla di un trall!lmenlo r eulruenle chirur~h.:11 e tldìuilÌ\•u•nènla Clii'Rlivo. rel"O pos~ibtlt• claiJ'npplictlZrone Ò-'ll'anrrsep~r crnrurgll'a. Pe,. l:'rtllll mw;eolarl' r•cbh•• i ntender::;i lo ·"f10!1lam,·nto d'un mus,.olrJ runrr dell11 w11 nponer ro.~, rotta io reRil<J si comprende ,.otto qndltt tlt•nomtnaz.iona anche la rotluw in tutio od in Jlf! rte ciel fl'lfl.qcolo nella xli" f1unirw varh·lil b t:'Ui !'i applir.n il nome rli r 'eut!o erniA muscol.1re. In "t>jlui1u al cuso suo l'uutore trrnmette tlnclte la vorieLù rl• ernw u1u· scola,., per .~empln•t> rl isil:n:~ion.e r/Pl/'npor~e11 ro.~i. "Pnza la sua l'ollura Uno spoglto ur.curHLo dt•lltl lellt> r·aluru relall\'11 All 'tlr2omt'nto nel port•Jd<) •la l IM!J al U~!H. ,11ede per ri~ultAto la conoscf'n.r.u di :35 ''""erva710nì eh ernie mu~t·oiiii'J ,·er~ o fRI!'e

rl,,,


IHVIST.\

r•portalt• c-on tullt i parlicotari del 111etodo curativo impiep:ull• e df't J•isultati oLlenuh s ia eol melo lo delll• palliativo, C~tlt.r elastiche o le~ate, compres~ione, ecc. sia <'OI metodo deLlo t•udicale mediante ntli opet•ativi vari. Questi rurono dapprnna praltcah acri.Jt>ntalmeolt' e per ~rrori •h diagnn-.:i, e con~iRlevano, :::econdo la t'elice espre~­ -.inne di Duplay. lll'l tcut.ut1vo di mt>ltt>rè una toppa 11ll'npo· nPu ros• hJc~ro ta. Colla clururgia anll!<elllcn, '>l volle nltt•ner•• la f't·szitutlo ad intl'yf'ttm colla riun•mw per pruna 111· t~ri:.!:ÌOite della lucera1.ione medesima. L'obit>Zioue del Bauurn ch0 la odalim. alft~tto r udtmenlale, •1ua~i nulla, delle apoueu· rust a delle ra~cie fossi' msufficienlc per riparat·e le !nt·n soluzioni di continuita ru riconosciuta insu.,.~ic::bmtt> GiPsl'\ nel l 'tìli pubbliCI! la prima relawtfle Ji t•uru ra lic.1 ù col metodo anli.,etltl'O, clue osset·vaztoni c:on un s:ucces!<O sullo ~tec:o"o iodh i duo, per .-rnia del tibia le tmleriore, s1 pt•nticu dapprima l'c"C•'-ione della parte mu..,colare erniata co11 sutura consecuLtvu della sola t'erttl\ cutanea; oJ inellìcace: llll onno dopo st rip• la l'operazione con c:utnru ùe1 due margu11 della lacerwoue oponeurulica ~ collu ~uarigìone corn· pleto. Il contrasto diretto ~tabili::sc•· lumìnoStlmenle ti ''ai<H·e ri~pettivo dei due metodi «~>~uih. D •po rtferilt-! br·ov~mente parecclue altro o"s~rvaz10111 dt St~IIPrback, di Gas11•, di G18S$, l'Autore r·tporLa dislesnrnenlo un caso pt·oprio tli t•rnia muscolare del libiale anteriore Òl'· <>.LI'O, per ohstansìone dell' A[)Oneut·oc:oi d'io viluppo, opet•ala culla incisione di '(UPilta, ~lli'CeRSI\'8 res:t•ziiJne per 3 a 4 mi l· limetri tli lar~heun di clllco"Uno dt•l due margtni, lc~aturt• co~trttlive col crtne .h Firenze sulla metu t\nteriore dello spt>c:sore del musctJlO in clir·ezione pet·pelldtculare alle fìbrt>; ~utut·a, pure col crine, dcllu rertLa d•·ll'apuneurost e th qut>lle cutanea: medicazioue antisl'ltica e comprc«stva èon imlllnbiliz·r.azione dell'arto per venti gio rni : guol'igione. Oall't:"·Ame cr•two dt tutte que"-l•• oc:o"'et·vazioni l'autore p:mu;.ca u formularu alcuni pr,..cellt pralrc• e "'tabili~ce 'luoh conclusioni. Ltt 110lo cura rHdirale delle muc:ot·olat'J eli o~i "I"'CJI' ti C'JUPIIO opet'llliVB: g con venienle ìmpiegnre la ful;Cia d'Et=<march per l'e-


I: IJIRURGJ CA

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mo!\ta«ia, come di apr·i rs.i colla incis-ione il prù lor·go carnpo pc>S"Ibile. L'eselswne della parte ernwta del m uscolo, tn imme-diata IDlrnioenLa di ernia ùeve O<t«er praticata il più rom-

plelameule posstbile: ~on seu1bru prudente per lo solldtli.l ulleriore della $Utura il ricoUocut·e nella guaina aponeur•olica la par te muscolare, nnch .. «e tale rrdu1ione «aa facilrnf•r~le prallcablla. 1!: nlile, por· contro, oper ar e RUI muP.colo una l'Ostrìztooe circolar e con IPgatur e non ~«or·bibili, crine o «eta. che com preudu il lorzo •Jelle <~ue llbre ~ «utunl nponeut·oliPo dovr·u es«er pr••cedulu tloll11 re<tezroue tlelle llbre dellu lacerazione per un'eslenl-tone sufficienw on•le por Larc i punll d t suluru in lt!ssuto fibro!lo di cunRistenza normulu, e ner ca~• dr semplice drslensione upllneurotica. oude re-..Lrmgt:J'" al uorrnale la cavi~ della I.(Utlina: L a sutura stessa polr u 111leressar·e '~Oio 1 morgim aponeurotici, ovver·o, a punti allarnali, i margi11i soli, e questi :~le~si umlumente allu tlbre mu ... t'C>Iarr pìll supel'flrtali a !<6t•onòa •••·l volullle del IDU!It'olo. della sun l~>lltlonza u l'ar ernta e tlella rPl-\illter~zu •Iella guaina: I n ol-{ui cu~o la '-Ulura devo e~s~ru per •1uunlo pos'-il.ule serraht, rl corubaciaul,..nto dell~ labLru esalto, i puuli non piu lonluui di ~ n ~, millimetr i, u {Wel'aribilmcote falli con tnaltmale non rwssorbtbtl<!: La ~uturu dtolla pt•lle, egualmente accur al8, non deve esser•· tolta che asso• Lurùr, ùopo la twatrizza~ionP perfella. aru pure ueces<>urto mantenere il membro provvisto di app~t recc·bio \'olu111inoso e le;.:ger mente compr essi\'O in UntJ lrnHrr•IJilltzaLionu ussolula fino a ll'oblazrontl clei puuU ùi sutura, ero.-. per crr cu jlliwhcr giOI'lll, nell'erll18 der IDU!!Culi più volumimH•J tJuesto termine polr é esserH uttlnrente prolun~&.lo. ~ da contlrgliarsr, llopo la .,ruuri~iune l uso ù1 UJIII t'alza o fu~:;cialura elo~;tica, al meno per par·ecclu me~i, oude sostener e la li11en ù'iuciRirHJ~ ~ l'uvu ••it•e lu cou~<olidazione delle !!Ulure


1~3X

RIVISTA DI At\ATO~II A E FJSIOLOGIA NORMALE E PATOLOGICA

P rn1: C. S. Bov, dell'tJniVI' t'~ll.8. d1 l.E.Hnbrld~e.- lllleooant•ml dt vroteztone. - (Br it. \/r•d. Jottrttal. 5 utrn~to 18!1:l)

Tull1 1 ram1 •h·lla JI8L.t)lnc;la i18111111 n-..unlo un !!rl\11 le "''"1luppo 111 rtuesti uJt1mc anrn, ma cn nes:;uu dt ess1 "' ~0110 avuti Lnnlo notevoli }ll'Og1·essi quan to in quello cliP riguard<t 1 f'llr&"sili rhe noi ortl ~nppiamo I'DftiOnc di moltt• malalltc. E 111l~re14 ante :>tudl81'6 CIHI quali ruet.ZI l org'ani;;tno re<:i!"te aJJ'tiiVR~IOIII' .Jj

taJr para-..~iti.

Ora ru• .. LI lllt>zti d1 chfe..a, 'Jnesh cneccanismt d1 pmteZione, t'II IIIC -,o;.(linrt•> chiamarsi, banno questo •li '-pecialr cht' e->>~i t•lllt•n•", 111 all1V1Lu aoln f(llllndo una pt~rl•• o lutlu

n pt!l'u•olo. \l eu n t! volt•• t!"'"' co;;Ltlut-.ronn la 111 u,.o nell'organi ... mo !;unu. al· lr•• \OIIe ~"OliO dovull all'alli\Ìià .11 formazioni analouuche le •ruoli ll~i,t·nHo >-olo qunmlo l'orgallllimn i· minaccinlo Uu f!ll l'" t"QI'8llt•rt: d1stiutivo di !flll'Sii mr>ecanbm1 i• che t.l'-'i "'Ono mollo 11uuwr•• i,. allarnenlo diller.-muall 111 •ruellè parli che ·OliO p1u prucltvi a ù 1110malare. Alcum !'uno rle"t natr aoJ u·•u •hf~sa lucalo, al11·i i11vcce a Cftll'lla dt•ll'inter•• o t·~n n is111" lJ 11 Psemplo dim•ll-Lreru In cO>->~. Sapp Ulllll a •ru11uli peril.'oh 'a :.<o~~··lln rl "Ì"lenHI re-.pil'nr~-tnlll''" 1 ,,

r·~aJ.Hm~ d1 meccani~tul ~u\

t·altii'IO. ,\l r "<'t'so t hronr·l11. in ogu1 in>-pll'atioue, pucosa una

COJ"ro•,te 1l'Hrì • car1c•• ,fi UIII'I'Obl, i IJU&h in un umhienle um1 lo, r.nld 1 orgaoaco IJUttl t• rl mll l'o bron ·hiale, '-OliO capaci oli fll'<~hfera r•· e protlurrt• !:-0"\l.ante cliimiclte nr~t:he. A


RI \IST\ 01 A'.\T0 :\11 .\ tF ISIOI.OGI.\

protegger•,.. il SÌ"'l6mO dA rtuesti 10 \'ll"'OM la ll8lUrl\ r.t ho fornito n um erosi tn"ZZi di clife"a. I n t <> luogo altraver>~o le cellule epiteliali Aono t'ltccinti numer ost'<simi l"ucocìti eosiuofllt 1 quali, come nt!ll' mfiamm uzione, dislru~gono e digeri"'COIIO tutti i microht, con cu1 vangont'l a <·onlllllcl. d 1novimento vibratile delle cellulf> Sjlioge iu allo t pro>d olti rhimtct ùei mict•obi. Oltr e a cir't le vie ae· r t>e son proLetl•' da allr i ml!r.rttnismi i quali agt!<t'Ono sol quan•lo esi ... t•~ .. pectale bisogno c·onlro c;oslanze meccaniche e clairnicho cùe hn11no avuto lo mesrlio nel comple!>..o cot leucocilt. La mueo'<n ht•oncltiale pun ad ogm momento coprirsi ù'tllt liqutdo t•icco di muc·tn a lt1 cu1 vi-culttit <>emhrA pt'l'venire la penelruzione dt •rualunque ruict•oJparussila mobile o li.:tso. L'Accumult1 rli rnurina , ~trotlollo tiAII'trrilazione rlt que....le "oslanze vien·· eluntoato con •l ue altri mt>ccaoismt ('to ·· colla tosse e t•.ollo contraztone clello :>lrAto mu..colAN: det b ronchi. A nche il ;:.isl~ma dtg••renle lro,•n nel vomito 1111 polente mezzo tli dif~a nò m eno <'flìcaC'e e una comune duu·rea per aume liAtu peri<>tah·i inlP<>tinale e l'aumentn ·1"118 .. ecrezion~

dl.lll'a cido dot·idri~o. che com'i• !'l8lo r ecenlemenl"' rlimot~lt·a to, ~ n n

pol'311l•· dtslt'ullnre <1 e1 rnicrobt che penetr ano nello ... tornAco cogh alimenti. Ma p:u di Lutli quast1 mect·antl'ltni li tltf,.sA met•1ta const <l~>razi • m" ti pruee.~'w Jfo•!ÌSltco.

Que-to e co;:.tiluilo dai ri~ulltli dull' invastone di microrpnlogeui. Il li$tolow• non vt vede cbu un aum~nlo <li mct aboltsmo, ti colore, il t•o<><>ore , e il turgore non <>i di<>linl(u.,no ùa rtu•'lll M"Ol'vali in ngni proce.,so fisiologico ro n aumento dt ml!tabolismo. La "~OIR dtsllllzionP consiste nella pt·et->enzll lei dul(lre e nel di"turbo funztonal~> · ma la conge!'!lione e l'f''l'Httlali"ne da phtl'llllll o:;ouo senza dubh111 dO\'Ul\1 ol meòe,.nnu ffii'ccani"uw t•ht nor malmente regola i l r ifnt•nimento tl1 malt>rinle nutrizione al lr.~sulll !:<~ · t·ondo tl bi· !'O!!nu del tes~uto ste~'\... Ollre al dolore nota .., nell'tOflarnm nztone la pre"en1a ci Jeucociti Quesli abbamlonaoo "8"1 in j:tr·an numet·o e Ctò non dipen le dallA congestione o da gau i~tnl


12,i.0

Iii\' fS TA

Rllr·e cau e acctlenlali t•er.;hé il loro numero è enoruterneute aumentalo. Konshack e riardy lrnnno dimostrato che l~ prime cellule fuori uocilo noi s ito infiammato ~i tli>~lin~uono per In presenzR d f,lran numero dr gr·anub, c be banno un tt~pr•llo molto carallerrstiro e che Ehrlich per la lor o speciale coluraziooe ha chiamato eo!'inotlli. Ken >~.tack e lfurdy hunno pur·e Jitnnslr•alo eh~ rtuesli grsnulr in pl'esenza di certi microbi ui.Jban !onano le cellule e, "~Ciolli nel plusm 1 o nella l in l'a !<r op· pon~orr 1 alla vit.a lei mir•r 1bi cni quali ve,lgouo n •!UII· telln. Qut!~ll o~«ervaV1ri lrunno notato l'Ire t leucocili l'ire conten.:onn granuli Po«tuoOII possono es~ere considerali comr~ ~orluudnl!l unicellulat•i, eire Jmnno il compilo di proteggere t te«!-:uli dnll'tnva«ione rh uucrobr p11top:em Cost «embrH c'•· po..«Rlln ncco rdar~i le rlue opposte teorte ..,ul modo dt tlifenler~i d'un le~~utu contrn rnir•robi pn lo~tSnt :la chtmtca t'IO• ·e Ili dige,ltone rn~ocillcll di ~l elschmkolf Ollt t> 8 qUt"•lt leu('Ocili "Il IlEI debbono es,.,er•• altri cltP. ~ono ec:clusivaml'nle .Je;.ltnati allu rigeu .. razitm .. dei te"""h infiammati - Cna ~'econ.t n linea di potente dtf•'"8 è t•appre"entata dalle glan•lole hniahche Il dolori', come si è accennato, t> un aiLro elemento di~<lin· livo del prot:<>s!IO ftogt"tico. Ec:;so t> un potente mecconistno tlt prol~>7.mne potchò ttd e"~O ,:. destinalo uno "pecinl•• elem.>nlo nnlll•uurcn. È unto c•>me le impt·e,.,iont doluro~o son lrQ«ffiE"•"-t> A) l't>rvp( O d l III'I'VI <teJ·&rulJ, la CUÌ fum:tOne t.' "-t1nzo duhlllo quella dt tnPUere in rll l o i poteri del ~•·~~<·ma come Ull lult•l llllllO pt>r COilCOI'I'Cr~ 81J8 pi'OlCZl0118 dA Hllacchr lncal r. I l dolor u t·ontinull dt'l l'inllommazione tlill'erisce tla quello t .. mporaneo .Jipenrlenle tla altre cause 1orclw qu "'lo eccrtn movrmentt rille""t, quello inv1·ce Ol'tucola I'Aztow~ nJU<>colal'e e produce al rtf.O-~o. 11 dolor•• non <>i limitn ;.olo ari avvel'hi'P il puzienlt> olel pericolo. es«o fa oncorn dt piu, meLle crtrP in nzione i m•rvi vusomotori. i quali intert·f'mporto 1lel lull•• " nhn••no dtnunut ...cono l'allJu..,«o di ~angue u llli or· :.rani n t e~:<Ult, In cut nulr11.1one puc'l e~~ere ~enz.a donno '-'C\· pt'~a per niCUII lempo, per r,n·nirne in m&g~tOr COf'IU Alle pnrti mlllucci,.fo affinché rtuesta accr el'csno il loro llletalonlr, n111


01

.\~.\TOlti.'-

1'. fi'IOLOGJ\

La (t.fJbr e è un altro vale\'ole tnel'cani:-mo di p rotezio11e. L a f·•bbre é stata tluura COII~iderala dai tlsiologi come un di.,turbo accidenlol~ del me~t·anismo che regola la temperA· tura de~li amroah " <>angue caldo - un proce.. o qumdt lltulih• e per icolosu.- Per patologi invece e:-sa c qu!llche cof'a Jj p:·ovvidenzrafe che HÌUla J'Orgarti~ffiO 8 -.o~leuere 18 lotl~ eonlro i par·ns~ili inva~:~orr . Ln mal-{gior psl'la delle Cebbrr P accompa~tnatu thtlla prt'senza c.li veleni nucrobici Vi è uu'al· tra CAtegoria ben distinta di Ccbbrt dovute alli-' fe,tOnt Il SI dist.rrLi del •Hslema nt•rvosoo anche in 'lue-slu la causa t- In pre!'lenza da v ... leui rn11.:robicr etl e~!!le r&ppt·t•eenlano la rt>azinw• contro quc"ll veleni. Sui veleru p1reto~errt poco é nolo, ma Sydney Mtll'lltt ltn lrovalu d1e alcuna microbi palOi!Cilt produ~'ono un'albumoxi piretogenR, altri una <t11~lanza or!!a· oica acida, altri uua so~tanza Ol'ganica ba~ica, le rJuali tnlE'ltate ~~>nerano la fabbro>. Qualunque pos.,a i•ssere la causa drlla Cebbrt·, l'embra clt~ Il p roces.~o feo/)l•ile in <.t! >~LC~"'O é se;npre lo stesso L'nnmento della temperatura, l'Pcondu l' o~inione di Rosentlutl, pnr~ dovuto alla dammuzione della ']Uanlilii di calore emeg,n do!Ja cule duranti' ìl brt"ido o c;tadao int7.ialt.>. Pertanto. non appena la temperatut·ll del rorpo comin<'ia 11. flalire, questo aumenta il metaboli~>mo e gPnerfl caror,.., menlrfl la quantità di CAior·t• t>mP!Iso dalla cute pul'l t•sse re maggiore o minore Ji quello emesso dall'animale apiretico. L' oprnione di Ro<~enthal ha 'IUI'!'lo pre:cro chr, <>enza ricnrrPre a meccanrsmi speciali (oervt trotlci ecc.), melle tn accordo t Callr rebbrtlt Con I'JUelJi n!!lioJogici circa i\ I'Bgolameoto del calo r·e. Gh ollri s inlomt ,Iella rebùr e, l'aumento dello 'il'ambio J.rll~· !'0"0 polmonare e l'aumento tlrt pr·odotli ùel metabolismo nelle ~~crezrooi, t cungiamenlt deli'Rzioms del cuore, possono for ..i d1pemlere dall'aumentata ternperaluru. La febbre M osserva in Lulti glr annuali A "'aogue caldo ed apparentomenLu, dote cerle cowliziont, in alcuni u ~an­ gue rreùdo. l putulogi la con~i.Jerano come lu misur a della lotta tra l' ot·~anr~mo ed i pnrn..~iti iova~ori. Essa non e f[ià la misura della virulunta der microbi, poichè alcuns volle quanto più g rav1 sono t sirrtomr 1h ittiOSt:>i~azrone mt-


l 3 ~~

IU VI!'TA 111 A~A'fOMlA. R IIIS10l.0111A

cr·om~a, tanto mtnore e la reazione febbrrle.

Uo e~empìo s1

ha nel colera, in cui a parrtil Jr ~•nlomt gravi, han lllaggìor pr·obabrlitità dr guarigione quei casi 1 quali decorrono co11 f~:bbre anzw!lé 'luelh apireticr. U 11 allru e;>empio, fort;e pill eVtder.te, é Ò8l0 dal fallO Che in quegli alltlllali i I{U8!J, per la loro elevata tempt!raluru, sonu immuni da rurtt mrcrobr patogeni, basta abbas~• e la temperatura ron uno tlu;:,e di nutìp1rina 11 c:ol •·atrreddamonto e. terno per· vedere sparire rruesl8 loro ìmmun.jtà. Mal gr ado l't>sir.;.lenza di qu.-~li fallt, la sereuza non è ora in grado dr spie~ar·e clua ramPute Ili f) URI modo la rl!blH'b prologs-e I'OrJ:t&niSIIIO. Setnbl a. vero qu11nto ba notato Eh ..l!ch, colla colora;.ioue dei ,·ari hl,.~otr di snimaJi r~bbrit·itanti para~onati 11 •tuelli di amrnoli apiretici, ch"' cio·· nei primi non Mio e!ltste aumenti di o~~:iJa­ :tion., ma aumento dd potu.; os:.idante ~:<icclrè alcunt! sostanze, quali alcune •to:sswc che •·e~lerebbcro intatta alla temperatura normale del COI'f'O, sono mvece drstrulle ossitlandosi durante J1 prucessu rebbrtle. Può anclre darsi che lu Lempet'8tura elevata aumenti l' atli\'11.8 th 'tuelle cellule che producono antitostoine o di quelle ch" fanno l'utfic10 di fagociti o l'una o l'altra co~ in~ieme. Uno conclusione pratica rl!lulla da quanlo sopra e espoet.o, c he cioè commeller'"'bbe grave ~ rrore r1uel m edico t'Ire aJ letto JeJr ammalato vofe-.se ronsiùer·ere come una malut!Je qu••lla che uon è nllro se non provvrdenzmle rea:lione ,telror~anismo. G. Cr.


RIVISTA DELLE MALATTIE VENEREE EOELLA PELLE -~

Cara della cefalea •UlltUoa con l 'anttplrlna. - LIUNNI:."T. - (Jo~trrwl rle :VIédecute t!l t/1• rltirt~raie, luglio, IH!'l3). L'autore prec;on1ua l uso dPII'an tirllrinn 111 e•·r·tl'. CM me d1 rcfulee -.jflliliclle P••r <~luhili re la c11ro ùellu cefalea, e nece~~1Jr1o r 1cer rt1re 111 'tualt• C'&lelo[or io posso esl"er· cocnpre'-ll la cuusa elle pr o· t1liC41 il ùolore. Tutte lP cefllle•• sifllitiche P r pos"~ono alll·ibu1rtl 11 dut> grand i

di C8U!oiP t• Cefolee C'Oil lef:IÌOIH! (Of<!'!8 1 ll\CilÌil~tl);

~ruppi

-J.• Cefulee "8117.8 Je-,1one (nervo"e).

E cerlo chP per le pr1me illr-allamento ::.purlfl ·o ~·impone. Il 10duro poLa-.<:ico "Opr allutlo

po~,ieùP

111111

mernva~rlio!'8

Jolol'i sllllillci, 10 fUOIU mJUt' roomenlo 1H pt'I)Cesso rnstiluzionllltl esse Ruprav' engano Ma l'az10ue ti el merrur10 e dt•ll' joùuro polasq1c0 11011 è l'~lanlanea, P"AO non si produce che o poco a poco e d1viene insufficiente quando lo violenta tlei uùlori r•ende im pertosa l'iudicozione tl1 mo lerarll o eli guar irli nel più hT"ove ll7. w n <> per calmare •• rare ,compur ire 1

tempo poQsrbile Que~t.a ra pida azione si olliene lui volLA cogli stupeftlcienti o ct>i IIUI'Colic•, l•·a i quali il .:loralio ,·, uno de1 mi;.cliori. QuanLv alle eeraleu d'ort;.rine rwrvo!<a, CP.fulee pru tolti' dn un'eccitabiliu\ troppo ~~·ande delle cellula ce•·ebr11IO, l'antipl-

l'ina co .. tituisco un I'Ìtnedio <>ovrono coulro esse: neUe o ..-

Sl'rvazioni di LionneL pochu cefulee, in falli, n vrebb or o resi<4tiln all'uziollf.' curativa dell'enlipir111a, anche •tuaodo il JOduro non avevo prl)dollo nlcun miglioramento.


I ~H

Dcvesa p~'rn racono<tcerl! o.he l' Joduro ha tlaln nella mh~­ gwr pttrt.e delle voi~ ri«ult.sti ~odchsfacenta S1 À ROSlituito pllt volte al jodu i'O a1l'unl1pirina c :;;i è !>pesso constatata la pPr"istenza del mi~tllnramento. Si "' moltre nolalo che l(llando l' JOdur-n ha un'al.il•ne ravorovolc, quesl"At.ione é piu tardiva cùe r.on J'antipir1na l n un l'Aiso in l'Hl la ceralea aveva rP.~it-Lalo oli' anllp1rina, l'asc;;ocioz1one colla cluruna la fece co.ub1lo scompar1re. Si pun quind1 c·oucmud1•1·e che l'an lìpirina puo Psser•· considerai•• come u11 med1camento 1!1 elezione contro In ceft~loa nervosa cl'uri~1nc «1fllilwR, mcdicnmenln Mvenli piu ttlt1vo dell' jotlun, cb•, 111 qur'-ta casi, pare agi~co, non comc· uno "P~rilkn, ma comr un mNlicauaanlo nervmo, a naf.,!!O all'a nlipirum. Non n,. con!'r~uo per<'• che s1 debb11 abbaudnnare l' joduro. 11 CJUule, pt>r la ma:.{giol' parte Je~th ~P·~cJali~li. é a nc·orR il r1med1o per ccctolleuza contro la cufalea s llìlilica. Mo v1 ,.nnro dot casi in cui N>RO non put'l CS'<HrO sommini..,tralo, rruA•I•lo, per e-t~IOplo, Il m•tlalo non l > pu(, l .lterar•· n quAndo ~,,o dà IUO).!O !Id accìrlellli. E t-Oprattutto ìn rruo«le occasioni Chi' l'anlipir1110 s'impone e p1'11duce nnlbvoli mi&dloramenli. Le Jn~i ~ooo «late in P'•'nerale di 2 a J .!rammi al ,:riornn. Variazione della to811oltà del •lero aangulgno ne lle afl'esiont outanee. - Q t. I:-:Qt \l o. - (Jrwrnal ,Je .\Mtlecute ec de Chiruraw. lugl•o 18!J3)

Il dollor Quiriii ii&Uu hu com uuwnlo alla SfJetetti ril dunwtolnqtll. Il risullfllo di a~r··rien7.e moll o wleressAnli, comprovan ll che la lo,.,sicit.a del «iero -.anguigno. la •ru»le ~ qiJif.a <hmoslralu alln ~tAlo normale da Bouchat·d, \'ttr ia uel!e difrerenli affezioni do•lla pelle l n lullo le erUli'lui d'nrrgme r enate. il ~i ero sa nj:(m.!nn uuellat.o agli an1mali , nella vena giugulart•, aumenta d1 tost\lCit.À ed uccide alla dost• di ;; a fl cen liroetl·i cubic1 per chilogrammo d'animale. Sovc>ult, nelle affezioni culaoee che couJCt•lono c 0 11 l'albuminuria, il siero è iperLOS!;ICO, ma non e rAro t'tJRsorvare


O.b.I.I.E MALATTIE V ~:N .E ltR I-! K OR I.I.A fl&LLE

l ~i.ij

ea"i in cui il ~ierCJ e no1·tnal~> dal punto d1 vi~la dello lossicita, benc}u, vi Sia alburninuda. Il pramo rallo esiste :,&mpre quando vi ha inllurtlciem~s rPnale o qualsial'll ~rad•l . In lult~> le dermatih con grande e~ro~liaZIOne si trova un siero iperlO!'SÌCO nelle prune fa~i eh loro evoluzione Nel pemfigo acuto, negl1 eritemi 111feltivt, l'tpertos!'<tcita '" estrema e veram~>nle nlll•·vole, mmllt•e cbo la tossicila e normale O·i anche 111fea•iore ulla normale in nlcuni p~mfi{oth t carhellici. :-legh eczemi •hs<>eminall o genl'ralizzali, al ~iero acquista una ~!lndt' los!IICilà. Nel mo mento delle er utioni, si constala un 'liero che uccide nlla do~" d1 tre tE:'ntimPtra cubic1 per chilogrammo, po:;cia lA Lossic11.il diminuisce, e. du rante la cAlma momentanea, e~!Sll ò ipoto.,aico. Le ricerche di QJintruand confermano le dottrine umorali che attribuiscono alla costituzione ciel sangue una parte 1ru· pot•Lante nellll pa.Logenia di ce r·te alfezioni cutanee.

RIVISTA DI 1'ERAPEUTICA

--

Un nuovo aspiratore . -

(Ga~ette rles HD[litau;r, lugho 189:J

N . IH)

Il Dr. Hirtz ha pt'esentato alla Soc1età rnedica dejlla ospe dala un nuovo appaa·ecchio a<~piralore, il quule ._i raccomanda sopra lullo pe,•la !-IU8 grandt> semplirila e per il preuo poco elevalo. !<:~so si compon~ · t• Oi un ago 11 . 3 di Dieulafo~; 2• Di un piceol<, :sisleann idrauhco poco cornphl·&lo fatto di una bolliglra dtjllA caparità di mozzo ad un UtrCI, munita nella par te inferiori' <11 un r uhinello Ji scolo, e alla parte superiore <'hiusa da un turacciolo di cau,.ciù, attraverso il quale passa un tubo di vetro ripiegato acl angolo t'C'Llo.


1~4G

IUYISl'A

La brAraca ver·Licale rlel tubo !>fiora il livello dell'aèf!U&, che riempi•• quasi completamente la boltiglia. La branca orizzontale, che misura da 5 u 6 centimetri, R'ionesta ad un lubo di caucciu, luu~o un metro, il fJuale per la sua ~lremitll libera va a cnnf!iungersi con l'afro esplorator·e. La bottigliR si mette sopra 1111 pitrno ulquanLo inreriore al letlo dell'ammAlAlo. Allorl·hé l'ago è perwtralo ~otlo la pelle pronto ad attraversare lo <~pazio inlerco~o~tale. s'ttpre rl rubinetto di scolo, l'acqua <'sce prima ,. gocce, poi co11 '"' getto continuo, si fa il ''UOlo al di sopra ciel liquido, e il versamento pleurico è aspirato, rivelando la sua presenza con una tinta gi ilo arnbra che va ad inLOI·hiJare la lraspareoz.a •lell'acqua. P. àl.

Onr& del oolera. - ~l L rMI'ENS, médecin prmcipal. - (Archioes MédicalP.s Belges, maggio 11'Ì93). La bac;e della curtt del colera dev' P"'Rert> crnlisettica e nercrostenlea. Per la cura an tiseltica è da raccomandare a prereren1.a la creolina Pea,·.~on !>Omministrata per lA via interna: non t> disgustosa, pa!isa inalterata per lo stomaco, e arrivando alle parti piir lontane dell'intestino, ap:isce dirett-amente su• badili ili Koch P. !<ullc lor·o st>crezioni. Il dottor Gr·oneman di Djokiakarla (Indie Neerlandesi) ebbe

occasione di aperimenlarla n Giova durante l'epidemia 1889-!11, e riferisce eli 11ver· ottenuto il 60 per 100 ùì guarigione rn casi gravi, m entre altri inrerrni, che furono curati con altri rimedi. soccombetlero. La creolo• a Pear:son sr amminrsLra per gli adulti alla dose di 5 grammi in 200 g ramrni d'ac1ua o di Lhe ogni 6 ot•e· se è vomitata si ripele immedialamenle. È cit~ pr·eferire 11 Lutti ~?li Allr·i anltsettici inteslinalt. Per la cura neurostenìca nella grande prostrazione delle rone dà ottimi risultati la !!lricnina per iniez.iooi ipoder·miche alla dose tli 1 mil\i ~r . da ripeter·e secondo i sintomi e l'ands.roenlo tleiiH malattia . P. M.


01 TEil.APEU riCA EANE~T LA NE. -

Una. protetta. oontro 11 prema.turo uao del mercurio nella. 1UlUde. -(Th. e La11cet. nsag~io 1R93).

tl utchinson nel 187~ C(JDCIU"'f' jlfllla sua espersen~a else 1100 si possa rirorrer troppo presto al rner~u rio nello malallie siRli lìche, e non !:'i debba indugiare ad usarlo j1uando l' ulcl?r a mo~Lra una tendenza all'intlurarneuto; else molli casi jrut.:era mduritll, trutlali ~ollecilAmente con i tner<'urial~ passar ono senza i ~Pgni caraller1::>lìci dello s 1Rdìo secoodar.o; che in altri cass di cus·a mf.'rcuriale dell'ulces·o, se reoomeni secondas·i si mostr·arotso. ft&rono miti più che quelli cus·11ti senza trallarnento specifico; C'ho rwnbabilmùnte il pericolo d'uno sitllide ter.dpria ,·. pl'optH·zionale alla gr·avezza e durala d.:l perso.lo secontlnl'io. Qne~te veduta ,ti 2'1 anni Qr sono, ~ono Allcot·a in armonia con le t·eceoli di Ber·k!!ley Hill ,. dr .\rtbur· Cooper, i quali scr r' 'Olltl che quaudo l'i nduri111en L11 Jelrulcet·a con ferma la rliognosi di sifllide, i' uso iu Inghilterra di r·icorr·t>re al mer· curio. L'nulore per t'l ritlt-lle che non è c:empre l'actle il dragnoslicsr la S1flli.Je dnll' indurimento dell'ulce~a. potendo J'induri mento esset·e ~empliceme11te inflarnmalorio, o provocato da i rri tnnti, uei •Juali casi, con l'uso del morcur·io, si pu6 cr edere di prevenire una sifilide s·~~ouJ.arta, mentre non e~~ld la pt·imariu. E per ciò egli crede opporluno che si dif· rèr 1..ca la cura mer·curiale fin•) a che la •hagnosi ~ia reslì cer ta dalla comiJarsa t!e' l'enonseni secondari, p•·r ché se ;.econdo H utchinson il mercut•io ritnl'da 'lue':>ta cowparsa , l'espt·ru~nza mo«Lt·u dall'altro canto che i fenomeni i'econdari tor livt assurn•IOO an.tamenlo cronico, ~ cedono meno fat:Jlmenle alltl curs. E no~to infatlr da compeleOlt nulori che i malHli asso~­ gettA ti all'oso arr licipo lo do> l m• t·curio sono rllsposl i ad osli· nate olfezioni delle mucose e ad irili, piulloslo che alle ma· nifestaJ.ìonl cutanee di più racrle cura, e cbe più facilmente in essi si S\'iluppano sintomt dr FiilliJe cert:bNtle. Ber keley H tll e rispettabili au tori francesi banno osser''uto cbe spesso le scarse e lt:'ggier e rnal11fesLalioni se-


1248 conJarie sono seguite da g ravi accidt>nli terziari, ero che fot'ma un urgoruento corHt·o i tentativi di abbreviare ti corso o procut·are la scornpar$8 dei !enomeni secondari, percha sono infatti i periéolosi renomeui terziari che btso~na t>\ t· lare. L'autore consi!.!lta perciò di ricorrere al mercurto quando compare Ja ro8eola od allt•a aiTeztone delle muco~e, nel qulll caso prerer isce le unzioni mt>rctwiali, ed a?-~Pri•w~> aver rilr•nLLo migliori vantaggi da I(Ue~('uso, che da •JUPllo di fat• se~11ir·e lil cura mcr<'uriale immediatamente all'iutlurimentn dell'ulcera. EDWARO Wooo.

- Oontrlbuztone allo etudlo dell' eltmlnazlone dell'ar•entoo. - ( The Boston. .'Vfediefd llrtd Surqieal Jo11rnal. aprile L8'J31.

In lulll i trattalì di let·apeulka e dt los~icologia e dett•J che l'arsenico ingerito é t>liminalo rompletamenle iu tre o rtnallro settimane, ed ,., citalo il coso d ~ l dottor AlexAuder che mori 16 gior ni dopo aver inghiottito acri lenlalmente una rorls :io'-e d'arsenico, ne!:tle organi llel '[naie, dopo la rnorte, l'analisi chimica falla tlal Ta ylor non scovl't Hr;;emco. li dottor G·atllur.l l'ipor ta la !ò<LOI'ia di un avvelenamento cr,.nico con partllisi arsenlcnle, per ert·oneo uso del liquid•l dt Fowler, spinto li 13 gocce lre volte al !!iOI'UO per t:) ;zinr111, dontl•· l'i pr·odus"e vomtto e tl olor i ·li ...tomaco. I n· lei ,..,._o l'or enico rn rinvenuto nE>ll'or·ina sei s~.>tlim11ne e mezzo dnpn l'ullima dose, c•J è rtuPsto il ptit lungo periodo l'ìnorn cnrw· st.:iuto !li completa eliminazione di ar.:enico del cot·po tlllHlttt•. Ma con l'nnlfco metodo ùi riduzioue dell'arseniro pet• ruezz,. delritirogeno solroralo, le piccole lt·accie tlel minerale tl-'1l'ot•ina sfuggono alla pr~ciptlazione, se sono infel'iol'i aù uno o due decimi di millig rammo per litro. Col metodo olescrtlln dal pr ul'. San~er invece, at evita la pr ecipitAzione dell'arsl'nico per mezzo d~ll'ld rogeno soll'ot•alo, l'orina e .,,·upnr·Atn a seccbeua eon un eccesqu d'acido nilric,>, la ma"Stl ntlrtficala si brucia in wt crogiolo flncb~ Ji\'enga bianca e po:H•,!a ogni tra('Cia di sosla nz.a ot•ganica, quindt !"L scalda con Ar•tùo solforit'o concentr ato fìndtL\ c;ieno esrul>~i lulll i vapr:>rt 111-


DI TERA I'BUTICA

tr'M-1, s 1 lascia •·am·ed!lat'e e l'rt l'l'enJr:o chH è in forma d'a c:1do arsenico o (fAt'SPniatì (<i sciogl1e nell'ac'lua. e la soluzitme inlrodolla nell'a!'pnt•,..cchio di Uet·zelius-:\I~:~rch permell~ Ji scopr re fì:lo a mezzo cenle-"im•> di millif!rammo Iii arsenico pet· un litro .l'o•·ina Con tnl metod•l l'autore, in un inrermo che in L•·e g-iorui B\'evA presu h l'llalilà 27 ceulil.!rommi di lltJU• IJ'<; dt'l Fo\\J..•r, se!!uit6 a scovriJ'f' at·seniro nolle n•·ine lìno al 58° giorno; in un AltN che av~vn consuma to 70 c,nligr. della stessa «oluw)lle 1r1 ~~i giorm. l'at·sentcn nelle urme fu rinlraccia t.o fin ,~ all '~2· goioruo. m un terzo che RvevA 111g'tll'tlo una pozione 8t'"f'nical • nell'11 f'ebbraio IR9 1 tl ne avevn avutn s inlnrru tl1 ant"l~lltJlll e nlo e purt~lìr..i, J'Ìil''eune a rsenico nellA oJ•inP lino nJ 15 rll8:{!(io, 93 ~i<H'ni dopo l'tn,::estione. L~Toun. -

Iper,pire ..ta. nell' avvelenamento collo atramonlo. - (B rit. Med. Journ.al, 1 5lu~lio 1 8~3).

Il lollor H. Lalour rlrerisce nel N PII' Zcala11d Meri. Journal (aprile 18'13) il ca,o d'un bambino di ·~ annt 1! quale morl 1 :~ ore d•)po l'inge~lione di co n~iderevole quanlilé di bacche !'t·Po;ch' d1 st't·arnonio. Dopo un p••r iodo ùl in~onnia, esso diY"'tlll " moltn Ìf'l'e(juif'to ed ecc, labile con faccia conge:;ta e pupill» tlilalt•Le. La lemperatUJ'U <'ll'Ca mPzz'ora pr·ima dPIIa mori"' raggiuni'te i 109" r (cir e:l 4ll" C). dieci minuti più Lardi i 1111" F (circa i4• C) per scer.dero dt1po a ltr i IO mi nuti a J08• F (12',5 C) . G. G.

La durata. d'azione d ella. dlgltale. - Jut.ES PEcR. (Journa l de .\lt!decine el dc Cltirur yw, lufil'liO 1893). E cco le conclusioni principali ba~ate soprtJ una serie nu· merosn c.l'espef'i~nze e ili osl>ervazioni. A piccola dose (IO ceotigNlmmi), per uu g1orno od anche per alc•mi g1oroi, In dig1lale non agisce: i ~uoi effelli non diventano per ·el l b1li che nel quarto o. nel quinto giorno, se st continua la ~ua llmminislrazione; eo;si sono lenti e p rogrc!':si\'i e pat'e nPC"'S!'\Ar io chn il rnedir:amenlo esìsla nel-


Rl\ l T\ Ili l KR \l•t:UTIC \

J'oruanbm11 in una cerl~t quRnUtu p•~r•'hA "' po.,·ano mantre<~taro elf••l!i pO.SÌtlVI AliA do~e di 2ft cenliarAmm•, e«.,a rwn A~ic;ce che al terzo giorno tl~?lla sua om•ninic;ll•azione· per olteuerne un 'ern bPnoOciu, fA d'uopo i!OnHmni.,trarln per 1111 cer·lo tempo l'IPnta pei'<'J oll repas~are la dur ala di uu mese. Alla clo~e òi 50 cenltgr·arnmJ, la drgitale produce i sue• ••f. fell• nelle clo.JiCI nre che sus,...e!.!uono olia :.;ua amm•ni«lrRZt•lne; rl ~<uo prolunaamenlo ol'azione t> allora in mediA •Il Ctni'JUO EfiOt·ni nei ca1•diopalirt pervo>nult al peri•Jdo medio. continualA per •1uallro o Cllli(Ue giorni. il ~uo prolunl!ameulu è tli tliciollo giomt ctrca; per otto ~1orn1 8-"Sa t- appl'""' imahvamente J• veuticìnqull :.riornì. .>.Ila clo«P di 80 cenugrammì, il ru!leularnenlo del cuor.· ·• I'AunlCIIlo .ti t~n-.ronP «ono manife.::ti. tlodict ore Jopo J'!l,..~··•·bime nto del r imedto, essi -..nno piu tnlen"i e ph1 proluuJ.!&Ii dw qw•lli ollet tult con r,o centigrnm:ni. Alln doso oli l g-r·uulmo il proh111gnmunln c andalo fitll• ul vellltlnl''-tmo gior·uo.

In bn._e a fJUe"l"' cil'r ... P~clt tl«~ ~"O"Ì i lrmiti ~lld ùurnt~t d.,fl'nmmiui<;lr-rtzi•lne ,Jet mPdiremento. Alla dose di IO a ~W cenlq.:rauuni no:t ,.j ,invrà c ..ntmuui'C la c:omminj:-lraztone cfelln fli~tlalt' o ll1'6 Ull lll6sl:', 1tl111 dOsi-' dt :!:1 fl 60 centi;traaollll ""r» pr uJente non ollrepa c:sar•t~ i qu1nùtCt giorn•; ulla th•<>l• clr Hl l' •nltgc·ammi 11nn '-t tl.. vrebbe antlnrt! ul dt là ùi 4 gtorur, t•d Il IJllc:>lla oli l ~··amrno nl di Ili dt due ginrni di St'CIItll'l. Tnlll 'JilO"'ll t'tsultal <~ orw basati sull'u-..,, clelia tlrgrlat.• in turu<~ione, ~'. l'aulure :;os:-!.tiUnJ.CP cito questa tnfu«ione è s~nt· lu·atu multo pi\1 re~·>la r e nella .. ua t.rzron~> P molto me:.!lt11 t n l h~l'tllll d l'Ila t1i :.ti t a lt ua

Fn d'tl!ll" • oe••n tenel' pt·e ... eute t·he e ..ìc;louo g1•andr ,.AJ't/1 · J.roni u c;ecnnriR .tegh tlldl\•rdu• n ..lla tollerauza della tli!ritalc

e ~he 'fUJn.!t •· r·egolu n~tlrc:pen~ablle

or\'l'Jtho~re alteotarnentc

1 mn1t111 ~ottnposu a ctuo~t a n1ed1caziont>, an •he qua n l•• l·• dO'"I non "'embrano pt•r nulla 6'"8gf>r&te.


RIVI~TA Dl TECNIC.~ E SERVIllll M~DICO MILITAR~ - - - :»+«-

Svolgimento lomm&rlo del temi per l'e1ame verbale tnùl' ammln11tr&zlone e aul aerrizto 1&Ditario 1l1 guerra pre1orittt dal § 8 delle norme 41 maSIIma per gli el&mi 41 avanzame•n to del oapitant medlol pel' i signori .-\. B ALOJNI capitano contabile e M. CusANI tenente medico. (Con.t i nzw;;irme). 'l!}l$. È il ru rmacista dir·i~ente che, per lo contabilità inlerm\

dt>i lìleoieinali, ne deve Lt>nPre in corrf:'nLt:> i r1•gistri. Al N. 15l· vien citalo il regi~ Lr·o f'iu-.;;ulllivo 11111d 770 che pt>ril non costilun!ce tutta la conlahilitA ... ~ia p•·l IIUrnt'ro clelle sostanze natura dei rnnvimcnti cui rl~ nno Juo.:o non ne può dimoslrl:lre eh .. la !c'Ìnt..si. E"~O raccCiglie quiudi i rtsuJLati di A llri re.:istri. iu •·er l" modo urcessori, che in e:;so vengono l'i pol'laLi. 1:19. Il !\i~te111a delle cont.abìhta det med1rinali é informalu al concr· llo di f•JI'nir1• al farnlllcisla diri~enle il mezzo di l'icavare i doli quunlilalivi tla inscriver~ KU di un regislrtl riassuntivo (nwd. 77fl) t:be gli pO!'I-"tl •·appr·esenLa re almeun brimest•·almunte !A quantità tlello .!'OSitHlZe elle 1·imaugonn iu fondo, t'II'UfliCIO cl'~mminisl razi nllt) 1(1161\() di poter tener· conto tlf'l vulor••• tler medicinali ~<cC'c.llldfl h• vArie cau"t- .t1 aumenti e cli dimrnuzioni clte, come ubb1amn 'Ì"ln, vPJt!.'&nu al! inl~rP<~!!ar~> il C<Jnlanle o la n1A«SA d·o..,pedale ~d i11 fìn,:o cìi offr ir e ai l'Orllrtlllor i il modo di potere, u ~l:ll'anzia della r esponsahilitlt di ognuno, verilkai·e tutte l~> operazioni finn al risultate~ Rualt>. Si hanno quindi, per ogni molivuzione di en1t•ala e dr u,c·iLu di meJicìuall. r•egi•tri o docu menti ditnnslrAlhi delle so~tauze Ci>IOe pt>l' la !\var it•la


RJYIS1 A Ol fi!CMlCA

aumPlllnle o diminuite etl un rir•pilogo ùellè 'JU&nhlà di ogni sostanza che <leuominasi Quaderno dei movimenti d'entrata ed uscita nei medicinali mo.i. iRO e cbe si divide in tante parli o fascicoli quanti sono 1 ruolivr di en~rala e di uscita. 100. Per conoscere 'luali siano gh Htli costituenti la contabilità dei mcùicinah e dn rtuali di essi il farmacista rliri;::ente desum .. i dati per le sue registrazioni é uece~sarìo di parllt~tmente conPidt>rare le cause dr aumento e <.li diminuJ.ione ner m~"deo:imi, che ordlllariamt:nle sono: Per l'enlrnt.s: t• Proveuienz~ da altre farmacie: Trattasi per lo piO. dì pt·~levamenti dalla farmacia centrale militare, pei quali essa iuviadoppia nola delle sostanze spedite. Il farrnncisln dir·igente verificatA la quantità e qualità dei medicinali ricevuti di conl'ronto alla detta nola, li r·egislr·a :;uJI'appo!'ilo fascicolo tlel 'JUaJer·no mod. ";"80 e pt.~S!>a la nola all'urfìcio d'a mministt·azione che ne restituisce alla farmacia centrale una copta munita della drchiarazione di ricevuta del rclatorc del con~iglio. Delle note avule nel trimestre l'ufficio stesso fa poi un riepilogo del ('Ui totale ~'<i dà debtto sul rf'ndicoolo generale degli Assegni. Per i ricevimenti dalla farmacia di altri ospedali le cose prucetlt•r·ebhcro ir1 modo analogo, eccetto eire il pagamento ne "ar·ebbe falt.o 10 modo d;retlo ìn ('ontan Li o con addebito m conto corrente. Lo slPsso dicasi rlci medtcinali che gli ospedali succursali r·icevono dall'oo:;pedale principale, meno che, invece che con pas:amenlo, la pnrtila di entrala vien paralizzat.s coU'identica usdta dal regi"tro dell'ospedale principale. ~ Acquislr dal commercto: Ricevuti dal formacistA ùirrgettle e verificHli i medictnali prei"eulali dAl lirovverii lore con apposita nola, li registra ~ul relativo quader1to motl. 71!0 e passa Ja parcella all'urfioio di amminislrazìone pel pagamento. Se questi medicinali sono stati contrallaLi a urezzo inferio1·o di quello dell'elenco generale e lar·iffh, la dillìaren1..a vtt a l'avore della massa d'Mpe-


E SRRVIZlO !Jf!DICO MIUTAIIE

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tfalu co10e vi ca de a car ico se il prezzo i• Ili Jelto elenco più elevato. :1• Pr••parati llfficinali: Le lra .. rormazioni e le anoHsi chimiche esllendo volta per vulta regi..trate sull'apposito registro mod. i66, da quP.qlo il 1'6rmaci~ta dirigente dc>sume k quantità •h composti ricavati per reg1«lrarli sul IJUaderno mod. i'!O appo«ito. i• Ercedenze eventuali nel carico : Quaono avven1sse !11 nscontrare mec.h cinali in più tlel c&· l'ico, qta bilitane la qua ntità, il farmacistu du•igente lt rPgisttoa nell'apposito f'{Uaùerno rnod. 78'1 ed il relat1vn 1rnporto '\'O poi a favorP della mas«a d'oc:pedale. 161 Per l'uscita o !'Carico di med•c•oah . 10 Distribuzioni g•ornaliere agli ammalati· Il fa rmacista consegnatario riepiloga gaornalmenl.l' "UI Regitttro rieapitolatioo dellP dislrilJLuion.i giornaliere dt m.ecUein.ali mod . ii2 la quantilé dei meJicinali distribuiLi per uso Ke•wrale '!ello stabilimento ed agli untmalall, desumcn· doh dall~> ordinazioni risultanti sui Regi.,tri pei mttlicinali rno<l 4:)2 dPi •·•parti registrando, pei compo!!li maqi~lrali. i luro componenti. Dal reKi tro m ori 772 lra~porta giornalmente i rlali ~u ap· POf'itO ra~cicolo di IJU&der no mod. 780. ;lo Sommini<;tt·azioni ai corpi pel servizio delle infe1·merre: Que>~le spedizioni sono fatte in base 01 buoni che l corpi rila~c•ano e sono giornalmente registrate su apposito quaeter no mod. 780. anche «e fatte esegutre direttamente, Jlt.'r le tnferrner•e di pre!'iùio, dalla farmacia centrale Oltre di f'lò sono anche notate riai farmaciste, per ef'leso e per Cl aotcuo corpo, su di unA l\'ota delle somwinistraziOIH .fatte tri carpe moti. Ti:~ su cu1 comprende purf' le <~Oslanze per le analif't chimiche riclue~" dai corpi sles~i o la 1.t1ssa fiqc;a 1:he v~>•·rà slabilila. Tali note venl!ono po1 alla fine tfel trìtue!"lre rtm••sf'e, m~ti~>me oì correlal•vi buou1. all'ufficio rl'amm~r~istrazion•· il quale v1 .,tabitisce l'importo dei medicinali, del 25 •;. dt OU· men to, ove occorre, ~ dei rt>cipienli, v1 a~~dun~Xe l'importo degla og~etli di mediCiiZione dali dal magazzino, e le rnnnlla 8()


RIVISTA lH lU:'ìH.. \

ai cor pi inll're~sali per ollener· ti r trnbot ~~J della ~m n ma totale l'be ,., nsultn du r d altvo r u-:pilo,:ro. :Jo Di~;trìbuzioni u pagamonln tJd ufflcitìli ed imptf'J.{8lt. Le ricdte dei mt>dicinali distribuiti t1 )Jagamento v•·u~uno volta per volta che Ai ~ped•scono notalP :"UI Re!ltslro delle ricette di mt•rllctn.all somministrati ati ufficiali et/ tmpie!JOl mod 771j nolanrln pei composti IIIAC.'i"tra:i 1 lo1 o l'Oroponenti Al lt·t·mme dt ciascun gioruo la quanlil8 p1•r ognt sosta uza vieu regi,.trata sul relattwl fasci!'olo di qnnd~ruo m oti. 780. '5i fa anche copia delle rt cclle dt ~o~lanz~ ,.,,_ lenoso pet' conr,e1•vnrne gli origmnll 111 farmaciH ( \ tto :Ht del 18HZ).

Alla llne olol m•·..e il reg•~lro mool 77tt, coli.. rwette e rtcelle di CUI !O:Oprll, VICOI' l'rtrl!'PgnaiO alJ'ufRI'IO d'u mutinislraziune ti f1tl81e pPI' o;:ru1 corpo cm apparteuc:o no 1 ril'htedPrtll cump1la un Elenco rleylt cdtlciali ed ifltlllefJali cw nenneT'O sornmttustrati medicin.alr snod 777 e lo RfJeriNl6 colle dette riC•llle a i cor pi sleR~i pOI' 8V<l1'6 11 t•imhor::.n delle f'OIIItnimslrazioni full e. A f1Utosl'uopo l'ufficio -.tesso 'i evra ~<laLtllto l'unpot•lo det medicin11h, dt•ll'aumenlu del 25 "1. e clol r••Cipieott c v1 »vré a.ggrunto il prrzzo Ilei bagm f1•uiti , Clip e di

'l'''"~ rl1 f-pe hz10ne, ecc.

1-· SO~"lam:o llllpil'gttle nelle proparationì officinali e neii LI mttt li;:i chim1cho:

IJuP-.le sono notai .. volta pet• volla, che "l fannu la op~-'­ rnt.IOtll, sul registro mod. 7t>O. e poKcia r lptwlate <>ul relllliv(J 11uado•rno tnoù lt-U. Dt

J Uesl'u,c•t~ .

le

"o~tanz•• P~"r l•

pret•a•·azioui, trn\110"

un t'I"'COnlro ttet preParati asHtnlt ìn curicn (~ :i dt>ll'oulra h•) qjccho la tnb~""tl d'ol'lpCdHI'-l rtCfWI:' n pet•de la "ola dlt'· fet'"'''-« d1 valore: delle l'•JSI.unze Impiegate nellb unali:-.ì. quello pci rnrpi sowJ rimho r~ale dai cm•pi, come si é Vl"lo 1:11 N 2, sul rnod 7i:l b qu~.:lle per tlllttlisi .!1 servizio vunno a ettrtco ùellu ma'"" come ,.; au lt·Hnno anche •tuellf' p .. 1

corpi "" in,·rce 11i Btltfebttar lor" le "fl"tamw pa~hm·unn tJ alla massa uon ta!'l'<ll lì"~ pet· ogui auali:-i 5' SpediZIOIU 111(1i c•sped ali !"UCCUr,..ah. Q•IP..;Ie !'ltHlo ù~l farma •·isla dll'lgento anche reg1..,trato


f. 'EIIVIZIO XKDI CO "li.IT\Rl

sulrapposilo fa...c•coln lei •tuaderno mod. iSO. setnprt!, bt!n tlllt>SO, •·hu lP >~pt·t.lizaoni sutn falle tltllla fat·macia tlelrospedale, pet•chù se i medicinali ro~c;aro falli spedira dalla fRt'macia canla•ale nou occoa·rerebbo (§ 26:H dèl regolamento d'ammin•straziont~). Quesl'usc1la trova compenso nell'identicn entrata eh~ i c;uccursah inscrivono nel proprio re~ic;tro r iassu nli vo mod. 47!1, •>• Con~um a ..,i avarie: Constulati 1 ronsum1 per calo naturale, per forza ma~nnore (nrl. 2:1 del r·egohunenlo d'ammioislruzll.>lle), e le avarie come iJ dello nell'ullr!'uo capoverso del N 155, vengono reglslrt.le ~ull"appo~ito fftc;carolo del •tuaderno moti. 7RO c la ma !'sa non trova compenso a •tue~ruscila eeeello per la parte che uic:'!., a.IJI'bilatn pt•r r~spoosahilitA stal•iltle o vem"'"l' rimhor~ata per consUltata forza mag~iore " pea· Jispo~izrone muu ste riah• 102. l cambiamenti dt tariffa riguardando soltanto Il val11re, a rigoa·e, 11011 occoJ•rerebbe che il formaci ~L& dot'ifleule race~se p!:!r e~!!i okuu movimeulo <~Ut pa·opr i reECis h•ì L'ufficio d'ammtna,trazione però !\UI pro.,.pelto vulutalivo deve diminuare al pr~!zzo vecchio i medicinali cbe cambiano di l8rtffa ed eumt>nlarli al prezzo nunvo mettendo poi a fR· vore od a ca rico tJella massa tl'osp~dalo la dillerenzu. Per evitare quinùi omissioni ed era·ori, se il cambro é ordinato, come di solito, pel pr incipio dol trimestre san\ utile clw il farmacista dirillenle annoti Rul f'ronlispizao del regt'ilro mod 766 dd primo mes<> e "U •tuello olel regi ..tro ruu·i 779 la ~isp1Huone che ha ordinato 11 cambio d1 lar·ttfa -.uttolin ·atJ•lo '"UI rejlÌ"lrn 779 la rimaneliZII delle sostanze cui r i-· gul\rda. Se invece veni'lse oa·dinalo per un'altra ùaLa sarà oppOl'huro elle, ollr'e alla clellt:~ nota, stabiliscA la l'imanenza d~lla so11tanze clte <'alllblano a lutto il ~-tiorno flssaw e le porlt 111 diminuuùne metlendole nello slf>""'J tempo in aumento m nuove colono·~ e rtghe ... ulle •ruali «<ova·anno poi es ere compre'~i lutti i mov1rneoti che in laJi "O'Itanze an-engorw 'linfl allu Hoe del ll•rmcstre. Se il reF-rìstrn riA!;SUrtlrvo moti i7H, che ora comprende 1

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111 VI S TA DI H-C:"l Il. \

me<itcmali t-oltaoto A ctuanltlà, vent" e moJiRcato m modo da comprenderne a nche 11 valor e, il movimento t!t scar1co e dt car ico anzi nccennalfl sarPbbe ~empre ne<'essario. 1 6:~. Alla Il ne di cia.,cun me<~e t) lrtmeslre St arid1ttonano le · qua nlita reJ!t~lra le su t quaderni mocl. 7811 ed i totalj d1 ogni sos tanza si ripor tano ttul re_cistro mocl. 77!1 tanto per l'entraLa che per ru"ctla e cost a•idiziouando l'entr atA colla rtmunenza in fondo al 1' giorno del trnnestre, che j:tià v1 .Jo,·eva eRsere ÌOSr•rill8, e dal l.ola lf' dedurendo J'U~CitA il farma<'Ì~tiO COOsecrnOI8r iO nlliene la rimenen?-8 al prmripio dt>l trime,.lrt• -.uccessivo 16'1-. Ripor·tnla la r·trnanenza ottenuta sul regislt·o rtARsunth•o nuovo, il far•macìRI6 clir1gente rimPlte quello del lrtmestre scaduto a ll'ufticio d'ammini-.trdziOIIP tnC~ieme a1 rtua IE'rni mod. ;8(). Que t'ufti,•ln ver ificate le '-criltur e de1 rcgi-.lri ed ac<>ertata l'esAil••zza d.-Ile stnJ!ole partite d'entrata e d'uscita (!l ;!(;5(} del rel!•)llltTlenlo d'amminillh'tlZÌflne) ripOl'la 11111 r·egi<~l: o r•nssunti\'0 dell'u~pedal~ princtpAie il (l)nrlo dei medicwal1 esistenti preQ!'O gli ospetlall Ruccur!lall, desumendolo dut regtslrt rtac;~un t1vi mod. 77!1 elle aYrH da~li Sle!lst rice\ulo, e vi tal!lll"ce la quantità generale di rn~>clirinall io ctlrico al COil"tglio. Qualo1'a pero il re~i"lr., 1110d. 77H veni ...se moditlcalo come e dello nell'ulhmo capovPr"n dt>l n• 16:!, non s1 potrebbe fare il r tpc•rto R\laC•'CIIOI\l•• e.t 11 carico gt>nenll~· d·ì mechctnah del con"t~otlio polrebh•· Qnllnlll•> es<>er rPflPI'tl"entato a vnlOI'f' sul pr ospPllo valutall''O dt eu• al 11° seguente. 165. 11 tii rettore dei co11ti dti poi immedia lnmente opera all'a-Q,..!'t.amonto .Iella coulabilita dei medicinali in conlttnll riporta ndo lA •1nantitn ol••lle -.mgole "f'l!<'tt> dt mn,·itnenti "ul ProspNto ralr1tarico tlellrt !J''IIiiOllt: df'r merlu:inalt muti. i-H stAhiiPndOII•' per ria..cuno il valore e •ruindi quello clelia ri· munPn:-.a 111 fondo Al pr tmo g1orno del ll·tnle~tre succ«.>l'!'ivn. Se Al reJ(J trn mod. 7i9 'entssero nggiunlt• le colo11ne per comprender\Ì il valore del lll&iicinah, in allora il r ro .. pell<> \ aJutat~N non ~~~ por'ltireLLe p1ù la • f ll&nli~ eò ti d1 relll)re dei conti ne E~lauihrebhe il valore sugli "tes!:!i rt'tris((·i r•ia»-


E St.llYIZIO VE DICO 'IILIT \IlE

·l ;J· - ') l

•untiva rJ eU'olSpt!ùale principale e de1 succur~aU t•iporlandom• sul prospetto valutnlh•o Soltauto i ri.,ult.all Jlnah del v~lorl' Con appropriate operazioni contabtli mette fJUIII<h a f'aNre ~ a caraco della ma<:«a d'ospetlale 1 pro\'eolt e ~li eddebtlJ accennati eventi, :-;tubilisce le s!)mme da avere o da dare ad altr•· ammir11strazion• per medtcinali rimbor.,ali m meno ·od in piu dt\1 dovuto e ne curo la hquidazionu.

lf;(). Per la cu~>todtll ùe1 fondi t: d~1 titoli cb \'&lot•e gh osrwdali ;tOno prov'~ luti ù1 casflt.> ft.>rrate a piil cht&\1 di cougegno dtfferente e che non debbono per qualun•IU6 ragione tro\'8r!'ll contemporaneamente riuu1Le ndle mani di una sola e ~leflsa persona. Nelle casse nou pos.,ono e:-<!"er~ ritenuti fondi èi di là dal bi!'IC'~no d.t un mec;e P.d i cons1gh rPfWieranno m tal S~.'nso 1.. domande dei fond1. In e11se non ~i possono r1t••nere effetti stttvi (rtcevule pr ovv1snrte e simili) tranne i vaj:tlia postali militari r egolarmente quitanzali dai rlestinRi ar·i ecl ì liloli eli credtto che i fornitorr depo..iiAno Jon vt si pn~sono custodire né fondi né og(Celh di prt\'ala proprtelà eh elcuno, e;!cetlo •1uellt de1 rt<'OVPreli, come é accennato ul N. t:i5. 167. Ogni iutrodu1.10n~ od P<'~trat.ione d t fondi o d t ,·alora ~ave ~~sere eseguila coll'i utervHnlo di coloro che tengono le chia\•t delle cas~e e re~istreta nell'allo stesso che s1 comp1e l'01~ra zìoue. (Juaodo uno de1 ritentori delle chiavi abbia rla 8'"Senta~i o ee~<~i dalle proprie funz1011i, dovrà con~egnare la chiave all'ufRe·rale destin1110 a cusl,oJirla, prevto il r i~contro .!l'i fondi detta CHS<~a cui la chiuve si r1feri!'~ce, f11cendo eh tal~ Opt>rozione consler·e sui re~i"~trt dt cassa e "U quello ùe,.di 8lt1 d'umministrazione. Ove pPr ragtoni rli servr..tio, tli malattia o per altre cau<~e n on f.'O~sa Intervenir e persnnalrnenle all'operazione di rr-


1 ~:ss

ltl\"JSTA DI TfiC'<lCA

<~Contro, rimette la cluave ad altro u1flt:rale ,J, ::>ua fiducia coll'incarico di rappresentarlo e Mlloscrive sui rPJ:(Ì'"lri le dichiart•zioni come delc~a to. t68. Ogni con<~iglio tl'ammmistrazione permanPnle ha due casse, unn di risr r ,•a ed una corrente. La cas!!a di r tserva ha tre chia,·i e ~erve per· la cu<~tod1a det fondi esuberanti al gior naliero bisogno, dei titoli eh 'lllore e dei deposrtì degh appAltatori in litoh d1 rendtla. La cas!'\8 corrente ha due chiav1, è desLmola al movimento dei fond1 per le r·iscosl:'tQnr e per i pagamenti nece~<~ari al ser vizio gaomalìt~ro. Le chravt della caMa rli ril'IPrva sono l··uule una •l1tl presHlentA d••l ronstf(ho. una tlal relatore ed una dal direttore ùei cnnta Uo,·e il direttore der conti è anche relato re le chu1v1 -.on tenute: una dt1l presidente, una dal direttore •lei cnnli. la terza dall'allro membro •lei consutho. Le chiavi clelia cassa corrente !'!Ono tenute: unu dal relatore e l'altr·a dall'ufficiale pugotore. 16!). Nella CSSl$8 corrente, meno quando occorra pr••parare il pagumento dello slipendio deglt ufficiali, non ùeve ma• esi~lere una sommtt maggiore cii lire quattromila. In queQla somma non po~ono est~cr compresi i •leposiU dei ricoverati 1 quah non figurano sul ~1ornale ùi ca.,-.a, ma soltanto sul regisLr·o mod. ~2n e non m modo cumult\Livo ma ~epa rRtameute per oEfni deposito. È dovere ciPI relatore di provl)care dal !lirelto r~ J'or•ùlne pel vo1•samenlo cl~>i Condì eccedenti nella ca a <li riserva. e cos1 puri! ùi provvl'dere per l'lllkoduzrone nella cassa corrente d••i fondi che abbi!'lognuno per 'Juesta. Le ca~se sono collocale e cu!l!lodile nelle camere lell'ufllcto .t'amministrazione <'Oli quelle misurP che il presidente avrà acioll~to per lu loro Qicurezza e~'sendo ep-li, a que!;lO rrguardo, personalmente responsabile di ogni evento imf1Ul8bile a diretto di prevrdt>nza (§ 1140 del r egolamento d'am· mmistrazione). 170 Le operaziom rhe interes'lal'lo la cas!W 1!1 r isPr'a c;ono mandate a•l ellello per allo deliberativo del con<~iglto ed an-

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& SF.IIVI ZIU IH:DII~II MJI,I1'AIIE

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notate sul Reuistro dei ./òn.dr clèfi08ilali nellfl ea~a tli rt 8erca mod. 21 1, elle va firmalo ad ogni introt..lu:'.tone ed es tra· :-Jone da tul!i i rìtentori delle chiavi a prova Je-U'op~razìone compiutu e df'lla l'imanenza risullanle. Quando ~~ lratla eli pas!'laKe-i rli fondi alla cassa cort·eule, delto r t>gislro sat•il firmalo auche ùall'ufflciale paj.ttltor·e 11 prova delle sommld ricevute in eonseKn& Pd il relativo ello

sar à ~oltosct•itlo Ila tutto il consiglio. 17l. Per il rifOl'ltimenlo dei fondi glt ospedali l'ice vono av,,isi d'emissione di mantlali mioislerioli, ''aglia del tesoro, or dini di pafLamenlo tiell'u(ficio d'ammiuislrazione eli pPrso· neli vat·i che il dirt•ttore rimetl~ al r·elalol'e per la rt>gtsll·azione sul .'vlemorittle dei mandati mod. 21:6 e, se non nP occorre subito la rJsc·ossione. •ongono poi mC!'I!'i nr•lla I'ASM eli rì.,erva. P eJ' la riscossione d~i delli tiloli i consigli e.l i direltor·i dt stabilimento sono provvisti dr oppo~ilo Ltbrelt(J tlt riseosllion e mod. 201 che vale n far· conoscct•e all'ufficio flnauzinrto incarrcalo d~l pagamento 1 lilolal'l dei rnund&Li, ordini o -,a::rlia che si presentassero in ppr•sone a riscuoter·e. 172. l con~i~li e i t.lirettori Ji stabili menti a cni ra v ore souo rilascia lì, possono lutl.a.via, sollo la lor•c1 p<: t'i"ona!P r·espon"Sbililà, delegare a riscuoter e o quilouzar·P 1 mara.lt~li, ordlnl o vaglia, 3llri ut'flctbli, munendolt all'uopo d<:l libretto di ri· scossione, senza cbe però i deleganti rlrnarrgano dispensali dall'ohbluro di acct!rlar~i rlella effettiva immissione del denaro nella cassa collo contemporaneA inscrizioue nei conti. L a dele~azi one non dev'essere data come funzione permanente, siùbene volta per volto pt>r· ogni sin~olo caso, e ~arà inoltre spedienle sia data ortt ad uno OJ'a ad altro uflieiale ~ecmtdo che torni llleglio acconcio al ser vizio. Pos"Ono anche dele~?a r~i uf'ftciali Appartenenti nl consiglio di mnminislrazione dclt>ganle (dt•c·isione miuisleriale N. 105. del JR90). 17:{. Il § lJUR del rettolamenlo d'amministrazione prescrive Chlil quaudo sl voglia far·e l'esazione per delt•gazione, per· 1 titoli t:he importino p~gamen to di somroa non maggiore alle <ltecimila lrre basta sia deputalo un solo ufficiale, pt>r quelh


l ~()(J

IIIYISTA DJ u c;Nit:A

mvect' di olh·e lire dtecimila i delegati dovranno essere due, sernprocbé non vi oslano ragioru di servtzto, oel qual caso dovrà esserue fatta dichiarazione "ull'uvviso ~ :;ull'ello dl delegazione. 11 ~linistero però con decisione N. 8G pubbllct~la nel Giornale Militare del 18!10 ha oolitlcato che della diSflO~tzione dev<> mler prelar,..i nel !'-t'OSO che u neces~aria la delegazione di dtw ufficiali ogni vol la che se debbano riscuotere in una so1 volta più di ùiedmila lire e che in 1.&1 caso si de"e rila:.-ciare l'atto di delega1.cone per clue uctìciali anche JH!i litoli inf••rtori n tal somma. 17~. Ogni volto si debba fare la riscossione di mandAti, di ordini dì p11gamento o di "~lia del tesoro, il com.i'th ' o ti direllor·~ 8 cui ravore l titoli furono rilasciati. dovrà pr·eavvel'llriiH la leRore••ia incaricala dol paf.(atnenlo coil'inviarle appo ... rl•l a vviso staccato dallibroUo d1 riaco '-ione. Tale tt\'viso t- mandato per mezzo dr un caporale o !'Oldat.o se l'uf· ficio é E>ul luogo, s e trovasi in alll'o ;>oslo, R&rà trasme~l'O pel recapito all'intendenza di tlnu11za ed 10 caso di pr~rnura ~ara tnandalo in lettera affraoct.la. Tanto j!li avvitti quanto gli alti tli delt>gazione o dì risco!lsione debbono essere sotto~crillr dai membri del coMrglio, se erano rilasciati a suu ruvore, d11l direttorl>, se a lui lltle~lati, ed a'•er~ tullJ le slel'l'le fll·mP e bolli e la firma delle per~one incaricale dell'esazione.. 1iil lllibreUo deve pot e!'.ser pre-.enlato per la t·iscO~!,tOne e l'incaricato del pagamento ne ~tacca esso l'allo ed appone il bollo appos1to con 11 mollo pa:~aco ed m mancanza la dichia•·aziolle di 11agato con la suu firma e la dala, sulla bollell'l-madre. Anche pei ver,..amenb t con~tglt acl i direttori possono delegare ufficiali di loro fiducia colle stesse norme del precedente N. Li2e ~e~uenti (decrsiont• minisle•·iele '\. 105dell890). 1i6. Il libretto di ri•wo!->!<ione in w-o deve ,.,.. l'r CU"I.Odtto nella cassa (che pel con~iglio pel'fnanente sarA rruella di riserva) nò può assorne tollo che quando occorra staccamP gli av vi!->i da lra!<matler:::-t nlla le!>oreria o P~~ere affidai,, aj:!:IJ


E SfRVIZlO 11 KDlt..O Xll.lT\U

l ~lì t

ufficiali incarica li della esa zaone. Nello stes~o anodo sono cu~toditì a nche i libretti di SCt>rta.

Se avviene cbe 1iopo aver rilasciato un titolo P"'r la rascossione, questa non abbia pc,Lulo aver subtlo luogo, il titolo e ti libt•etto doH&rtno da nuovo Assere immediatamente de posil,atl nella ca ..sa All'a tto della nscossiooe l'amporlo dea tiloh r1scossi !'&ra introdotto neila ca!': a da rl"erva, facendo anche , ~e occort'8, il conl~ m poraneo passaggio alla cassa correnlù di tutta o di parte dt,lla somme riscossa . ti7. T ulle le riscos~ioni c i pagamenti sono dimo<~trata ~ul Giornale d t cassa mod. :!iO all'alto stesso 10 cu1 hanno luo!4o e ponendovi ad appoggao t documenti cha li ~iuslificano ~e­ gn~tli cou un numero d'ordine tr i meslrtlle. l litoh che dann11 luogo ad opea•aùoui di casso sono dnl rt!lalore r irn&."Si al d1reltore dt>i conti al quale ne r1conoH:e la validik\ e la regolartlà, vi appone il \tslo in prova del tullon e e!.'ame e compila l'Ordine di l'iscossione o di fl{llfnmenco od altro docum~nto corrrspondenle. Li pr~enta poi a l rela tore che 1t firma e quindi li rimette all'urticiale pagatore dopo 11verne pre!-lo nota sul Memoriale rli cassa mod. ~:19 . 178. L'ufficiale ragatore l'icevuti gli ordini di riscossaone o dc pa~amento ese~.ruisce l'operazione<' la reg~:stra sul ~aor­ nale d1 cas"'a Ndi'esecuzione d1 tali operazioni deve &\or· pre~ente quanto ,. prescritto dall'aa·t1colo 153 del regolamento tl'ammintslraziune colli' a~giunte, 'arianti e ~piegazioni apportate \l· tla;:li A tti ~ . 165 e 210 del 1887 e decisioni minister 1ah N. 50 del 1889 e H 3 del 1891 ri~uar·danlt l'applicaztoue ttelle marcht da bollo ~u lle ricevute e sullt> quilanze; clell'.4tto N. 20~ del 18!H per· l'accellatlone uei pa~amen li t1elle ('edole del debilo p ubùlico, nonché della de•!tsrooe N. 96 del 1 9C pei pa· ~o:a rnen li a rornilort lontant. 179. Pt>r i depobrtt dei ricoverati l'ufficiale pa~alore, appena ricl•vuli, li anscr1vt! co1 par ticolari sul bl~otliello di l'l&lH e sul R eacstro del dt•naro f' tleyli o~gettr pre~rosr depositati dai rtcocerall ruo;i. ~2;, dal IJU&Ie stacca la boll~·lla di ricevuta che consef{nfl all'ufficiale J1 magazzino. F orma


II.JYhrA DJ 'IEC\lCA

JUIO•h d1 ugnuno un pacco ,.ul quule d.,,.P tndicare 11 n ume del pOS'il'<lSOr<' ed il numrro d'01·dine pro~ rG!ISivn co rr i~pon­ denle 8 quello che ht1 [>L'l'SO nel I'CFtll~tro e lo mette nPIIa e&<t~a Cfl rrP nl~?.

180. li denaro e l'101por1u ùei vaglia che r1cevono ,:rli arnroalali vien ag~iuulo tti pacchi j e1 clepo-.ill e-;i::,Lenli, per f1u elh che gié ne aveveuo. annotandolo a ter~o clelia matrwe della bolletta e sui b1gllelli di ~la de1 depo!lilanli e per quelli cht> non avevano depo~ilo, forma dt>i pacchi nuovi nPI 111odo qopl'ttdello. Co~>J ~i re;zola anche pel olennrn e gli ogg<~lli preZIO!'I trnvat1 ai defunti, eccetto sniLAulo l'annobn:ione ~ul biglteLlo di sala che vi P fallii dall'urfic•ale llll'dico di gua1·din LP d im inuzioni cht• avvengono nei llepos1li pei prt~l eva­ menli, cht• il § 2586 del rcgt1lamenlo ù'arnmmislJ'8ZIOIIt' e 266 ù1 quel h:~ ~anilur1o concedono dt ra r e ~ui medesimi., m1o parimenti notate a ler!.!o delle bollelle-walrìci e sui b1J%lielli d1 Fia la. lSL All'uscita pot tini titolori J'ufftciult! J18$!'alore conSAI.(II8 loro l'inlei'O depo<>ilo ft~cendo.•~>ne rila,.ciar t• tlichiaraziont• d1 r1cPvota <>ullo sle<>c;o re~ielro mod. ~:!G. Per quelli i cui llt.olar i muoiono t) dillertano, il denaro v1en pa,.sato n ei rondi •lell'ospedale inscr•,·endone le r Jscoc:~ion e s ul giornale di ca~RA, per e""~re poi accreditato al corpo r u1 gli indi"iòu1 appartenevano, e gli oggetti di valore "en jlono "Pt>dili ai co1·pi ~le!lsi ricbleùendon~ ricevuta. Enlrumbi lE' oiPtle Opt>r01ÌOni debbono llll <'he esl>~ re annnlat .. "UI r egi.. tro t:le1 Llt>p()"ili. 18:2 Le operazioni d1 ra'i~a negli ospeùali succursali che <>ono provvi<;li di una fioln CSS!>a a due ch1avi seguono C()n normE' analos:he a qu,.lle ~la bilite per· l'urtl<'io d'amrnin, ... truzione 111la «ede del conqi~h" pt-rma uPnte Pf•r esse pero non SI fa nso ' '" ~li Ordini rlt rtRcos~ione ,.. rli paaamento nè del Bollelt<&riu delle quitan :e mo l 2H (~ :!O!H del regolamen to ti 'um111 ini8lrazinne). l pa!!arnenti ,. le r i CO"SIOni sono P"er:u1te per ortJIIle del rehtlore e le quitanze ...ouo rilascJat.e a ll'occorrenza '-enza modulo '"peciale os~er' antlo però le dic;po11izioni per le morche

..


t "UU'lliO liEIII CO llli.IT\Rt:

da

t.~llo the

"'"nno annullate co'l'nppnr\i lu data P parl~

d1·dla fìrma del "ollnscrillore dell11 rtrevnta.

18:1. PreS!3o ~li qtoblltmenll non A\'enll co nsi~lio cfammani.,trawuae i fornii ed i libr ellt d1 l'ic:cossion~ c;ono custoditi S(llto la loro p~'r· .. onale r·espoo!l8bilil.à, dogli -...tossi direttori nel modQ che rsvvt"'ano piu opportuno t: ,.icuro.

V' CENNO SO\t\JARIO OF.t.t.'OUUI~A\1ENTO GL'IIEIIAl.E DEL SEl\\10'10

SA!\lTAkiO, SIA DIRETTIVO CAE E"ECl Tl\'0 , 1:-< CA\tf'AG!\A. l'lì~ 0f'dinamenco tlirewco. L'alla tit reztone del sent7.ÌO sauitariò, rome dt lutt1 i ~t r\'Jti ammum~tr·att"i , presso le lrupp(', i11 ca1npt1~na, si apparlienc all' JntcnMnle generale

d'e ..ercito, il quale, sotto l'autol'ita Jel c •rnanJaute 1n capo, ~erCII.a quec:fa}l8 clireziOOP per meu:O ,jj "P6Ci81J Or!.!80Ì chrl!llivi del ser viZIO "'8mlarw, ad•letti a1 vur1 riparti (armata, corpo ù'armata, divì<~ione), ne1 quali rl[·arti "'' divide reserciln mobiJJJato. A tal uopo, pres"'o l'mtenclenza ~enerale d'eser cito. ù 111~<lituìlo, come per ~~~ allr1 se1·vizi, un ap1 •osito ufficio, o '~l'­ ztone, <'he é Ja !t( ZIOfle 8arulartO, Ja qualP. fe parle dello la lO rn&lll:(aore d~ll'int.•ndenza :.le--~. t!d ,• .:on;po'>l(l d'un tenPIItt>

colonueiJo, o m&g!o!iOre, medico che ne e 11 capo, e d'un urflciAIP infer1ore medtco ( 1). Ili l.'mtendenu sentrale d'e,fi'I:IIO si cntnpone: o l tlello dalu maggl•lre d'fnlt~ld<'IIZII qtlltralt, In cui ~~ ac,ulllra l'alta tli· l'fliOue dJ tutti l .crvltl runmmi,Lra1 1\1, meno tlUella 11~1 l l'ab porti: b1 della d lruftllte (ltlltr«lt d•i tra.jporll. per la tllreztone del ~er\17.lu rl~l tr.l$fl~>rtl lungo 1~ comunicazioni fcrro•mie 1!(1 acquee. Lo -taio maggioro •lcll'antendenu ti"U8r.2L' s• 'lcomrone. a ~11!1 folta, io allr~t111111 olO~i. o •l!llonl, qu.1nU ,.onn l >ervi:u dea QDAI• aU'mundenu t! ofll•hta 1'•11..1 •111'\'ziane. - Sono1 perCJIJ compre'! Milo sta t. ma~g,ore drllltendenu Il Cl'>nmuu.anato ti~MI'liiP UlegraOco. la tllrexaone sop•·rlorr d..lk poste, il C<JJIIMI•lo •'U J'trlore dttl caratJH••~rl. o le $eliOni di ~Oita, di colllmluaraato, di arUglu..-ln,

•IPI ~enlo, e di veterluntln.


Per la special ita di fJUeslo se1•vizio, vj é poi pres~o l'intendeuza ~enerale, quale consulenle dell'ìnlendenle generale sle!-SO, il mugg ìore 1(8ll~rale medico, capo del personale sanitario, come per il servizio di commissariato vi è il maggil)re generale commis<.al'io lento il maggioJ•e generai~ m ed1co, quanto il mogg1ore generale commi"Sar io uon runno par te però ri'lpellivamenLe dellu sez1one sanìlaritl, o di cr>mmlssarialo. Per il conrOI'"O tlell'at><~Ociaz10ne della Croce Rossu è pure a lùNlo all'onlr•1o del ca po di '~lato uaagg1ore dell'mt••ruienza generale il rRppre;zentartf.C' cii qnest'usc:ooia~iona, eh~ O"sume il l•tnlo di delel(ato gPnerule della Croce Ro""a. ed ha firma propriA (al par 1 •lei commissario generale l~>1el?l'8flcc~, del diretlor" c:upr•riore df'lle posle, ,. del comun•lantP supPriore de1 t•ar·ub~nierl reali) O!"Sta si comporta come vero capo d1 ser viz1o, dir1~endo il seniLio <o. tesso "Otll• la sua 1e~ponsa­ bilitu. conrormaHtfosi però alle istruzioni ed agli ordi111 tlell'iulendenle generale, o del suo rapo di Slf!Lo msfCgiore; m.,ntre i cap1 de~ll allr1 ufrlci (11i sanila, di commi"~Artalo, d'ar U.sdieria, tlel genio, th veter10aria) non hanno firma prt•Jiris. tS5. Sono ot·gan i ù•reltivi del "'Orvizio ~anitario in l'llmpa~rna

a) l'resso cia!;wuua armata, uua dir~ion.e rli san.tllt dt armala, la qu»lt> fa pa1·te del •tuartiere {(6nerAle dPII'intendenza d'a rmata. ed è costituita da un maggior·e {{enet'Ale, o colonoo>llo, medico. direttore, un lenent.e ,·olonnello m edico, i- capitani medici, ~ subaltor ni meJrri e 1- fR r·maci:.ti. Vi sono addetti 111oltre due seri \'a m, Jue ordanar.ze cl'ufllc1o e l:i attendenti; eù un dra ppello del treno tl'urtiglie1'18 coman•lalo da un '!ergente, ciel •tnale fan parte Ili uouuni ùa trup pa (compresi tlue sellAi e due maniecalchi). A rJuesta rurezione è &«'iegnato mflne un r•arro per ft!r ili ~ravi. due carra da lrasporlo, un omuibu<t di rt>rtuis1zioue l' uua Cucina d11 cam pagna. P er l'nssociazione dello Croce Ros~a vi é, pr·esso cioscuna armata un comrnissal'io ùele~alo, ilttuale fu parte dello tato ma::gillt'l' dell'intendenza d'armala,. e, fll'O!'I"O una tlell•• al'-


E SEIH'IZIO MEDICO Mll.llAKE

l ~65

male, b Mstiluilo da un commisst~rio dell'as'~OCiaziou~ Jei

caralitrl ciel ttorrano ordrne Ttuittare di Ma /tQ Il ·hr ellor e dt sanità d'armata. e ti comtnH:!!'&rio ùele,.:ato della Croce Ros!!>o. n Jell'rwdine di Malta, l'Ono, al pari tleglt altrt •IJr.. tlori recenti parte dell'intendenza d'armata (direllori dt commts~>ari!òlO, .lei tre~pot·Li, di velerìnarta, d' &l'tiglterta, dal gt"nÌO) Wl'Ì capi ÙÌ !'erl'i7.ÌO, C, COtne lali, Ì\Qnllll firma JJropria. b) (ltf'~"" ctascun corpo cl'armata , una tltre~rone dt sanitd t11 corpo d'armaLa, la l')uale fa parte ùel quarliet'fl generole del cor po d'nrmatn, Ptl ~ costituita da un colounello, o tPnente <'olonnello, tllethco. dir,..llore, un lenente TUt'dico, uno "a' HIIIO, un'or.tin&IIZtl ùi ufficio e tru ullemlenll. Il dn•Ht.ore di sunit.à di cor·po d'Armat.a ba partmt<nti firma propria, come capo di s••r vizio. c) pre~ ctQ!OCUna davasioue, un v.fftclo .~nnirartO, che fa pal'le tiPilo slalu maggiore della dtvisione s les~a. ed e coslil uilo dn un tntipgioi'C• medico, un suballerno medico, e un sautante di "&uitu La po!ltizione d~l cap(l d1 fJUesl'ufllcio di samtà è tdenttca a 'luella d 'li capo della Rezione sanitnria p1·esso rintenrleoza generate. Pel trasporto tlea motl'raah (bagt~gho e ca<>se d'uOlcto) della dtr eziono dt saa.itu dt co1·po d'armata, o dell'uftlcto li'8nilario di rlivtsìone pr·ovvede il risp!!llivo slalo maggiore con uno dei 1 roprt r11rra, O\\ero con una tlelle carrette da balla,:tltone delle chpendenll '16ZIOnt di ~Oità. Tult~quesle autorità st~nilarie direlttve sono thpendenli l'una d a ll't~llra , t' ùevouo r eciprocamente seguire le islruziom de] capo di'l •·epartt1 <:upertoa·P, sulo pero in ' JU&nto esse <~aano eonciltabiU con la esecuw)lte deglt ordim dea rispèltl\'1 comandauti d'in leudenza d'arntala. dì <'Orpo d'armata e di dt\'isionc, dui quala PIÙ tmmediatamente dipendono. Ne1 tasi ur~enli e '~pectalmenle per quanto riguarda lo sgombero dei umlolt e feriti, pl'endono quei pt·ovvedimen\t cho slirr ano del ca-o. inrot maudont' pero subito chi di dflvere. La dtrezione da sanilè d'armata lta alla ~ua immedtata di· pendenza i sei'Vtzi e glt Slabilimenlt saniLart dt 2" JinP8 (o~>pe-


1 ~61)

dali da I'Bmpo . .tt>pos1l1 di rnalerJale sanitari,>); la direzione di "Anità di corpo d'armate e l'urtic1o di '<anita della dm<>ionP e"~r~'tla no la loro Immediata \i~alanza '<UI "er\'iZI t.' <>URh stabilimenti Ranitari dj t• linea (seziOn i rli !lanilà, (ormaziom santlar ie ndd~llt• alle truppe) e su rruegli altri cbe all'twcorrenza venis-:;ero a tar parte dei ser,·izl di l" lineA (o...pedah da campo ... wn ualmeute a!>:.>eguatl ai COI'pl a'armuta). 11'6. Le atLrdJUzioru òi qut-8Le nutor1ll.i dirr:ltive 'Inno iu rapporto con la ric::pelll\'8 sfer-a d'azione n) Il dr rellor~> cii ~a11rtci d'arflraca pr·ov,·ede, ~otto J'auLorilu del rispeLli vo mlendenle, al t•egolare runztoua rnento d"l !'ernz1o "arutario nella propria armata, ed ha "ollo la sua son·eghan7.& gli ospeJal: ri& cAmpo (raua eccez10IItl ptr quel i eventualmente 8"R6.!uati a1 corp1 d'armata). fth uspe· delelll da moutagna, 1 dopos1ti di moter1alt• ~anilario. l! tult1 1 luosrhi dt cur11 pro\'\'i"ori. ltmporaner. " pernHUJeont esst_,nll nella Ct r<'•l' crnmne dellu pr·opr18 ar·mata. All'entr·ata int•amptl~na, egli dù IL• normEI, c•11 appO ... Iltl cirl'Oiarc ai dipeu.lenti J1 rt!llorì, ~" l'&!'l .l'uflkw ù1 saoitil. pl'r 1'1!!tknt·t• e"plicazwu•· di questo serv1zio in Lulli i suoi 1·8t'licolari Que l" di-·p•,~tli•Hli non vincolano l'miz1ali\'8 dei rliJ endenL1. ma l-'ervono a l'elltlertl Jor•o piu ap-avole P spedita l'attuazione dd ~ ... r,·izio t.o '<cberua di tale c1rcolare •· redatto lln dlll l··rnpo di pace t'. llpproval 1 dall'r"t eltoralo di santlà n11litare, e Lr·asmeBr<o al Mmislero cho lo ra pe1·venu·e al comando del cor(·O h stato maggior• . Il d1rettore di "anita cl'ttrmalu pre ente ull'intt>m.Jeule d'&l'· mala le opportun e t·ropo ... te conct.>r ueoll il l'il'ul'lllllH~IIlo del rna1Hial ... e ciel per"nnale per 1 l"er\'llt della rr'-péUt ,.u tu meta; rl t1·asportn •lei mulati ~ .ler1lt, le di,locaz.1oni ed asl!egnazioui degli o ... pedall ,ltl ••t:mtpo militari. deali ospNitlli du guerra •.h·ll11 Croce Rmo...a e dt>ll'Ord10e dr ~J111la, e d1 qoelh cn~alt con mezzi locali: t'auua7.Hl r~t- • 1 o,pedsll sulle rr pelllvP hnre eh tappa, e lo s,;omlJt'l't• d1 questi o ... peòaH 111 gui~a cho j(uellt plu ''icina alla zona Id comuallimenlo "lano ~emprè m !!rad·' da r1ce' ore nuo' i 111 rernu.


Il: SERVIZIO MEDICO MII,JI AllE

lt61

Bgli nun int..rv1en"' clil'ettamente al C<lmballimeolo, rua, d'arme, si t•.ouduce alla teppa di testa, c•ol .Jepo~itu avanzalo e con .gli O!'lpedali da campo, e atth·a !111· bito Io sgombero Mllecilandone i mezzi dalla clirezione dc1 tr-aspor-t1 e dal commissarialo. N el lt•rnpo .;; te~RO prende l•• opportune tnteJijgenze coi rappre:oenlanli delle l~ hluz ioni o~pedtllier6 esistenti nel territo r io tleli'JIItendem~a, per pr·ovveJere col per sonale e rnaterinla òi e~;:e aiiP "O!lllluzionl etei ~.,rvizi !'ani tari milita ri, e runù~:·e 1·0~1 piu liher<) il per~o­ nale ufllcisle di ~t>gu i re col pr oprin malertale le rno.;;se dulmizialì~i 1 !alli

l'esercilo, b) Il direttore di ,çanità ti l corpo d'armata ::oopraìnleuJe 11 tullo 11 !'er vizto l"80llur 10 ciel pr oJII'tO COI'JJf• d'armata...J ha alla !IUil imtne•liat11 dipendl•ttza il funzionameuto della "tl· :lione di ~1wila cii •·l:ocrva di'l cor po d'armalo ~ tesso. E ~h ~t tiene perdo iu conliuuo rapp•wto ··cm i capi d'uftlcio '"8Dtrario delle chw dl\' t!o\ln nr d•reodent1, c• col r.moa nrllmle:: dP-118 l"tll\1'· ••tmnatn f!e7.ione ti1 M111i18 dt ••i«er vo Fm •fai momento lrlla rHdurtAlR. !' ~ prov,ede alla ··nttlinua o regolare alll\'lla .tel "'OI'\'II'.in "llntl.artn tlel pr nprin corpo d'nrmala, U"llft·lwn •lll, qunnlo Jlllt ,. po.....ìbile, <Jellt: r i· ~r·se lo~li, per riser·harl' alle evuntuulilà p1ù ;:rav1 lc> •lolatitmi di mater·iele a sSI:'IW&lo elle va r i~> formnzioni :oanit..at•to. St accerta, che, per quartln riguarda il pt-r,ouule e rnaleri111e l<lllnilAriO, t.uLto ~;iu in or t11nt' r•er ogni evernonzn, a provv1.1de che net rcpuriJ h tr uppa, malie =:.cz1om 111 ~anita, 1• Ot>llll O!<perlalt da l'Srnpu ev.•utulllmenle U""t~.tnah al cor po rl'nrmnta, !iiano prnlicate 1,1 l'l't'!-ICrilte IAlruzimll ci•·ca l'esecuzione le•·ni•·a lei ... erviz10 (t~truziou i <~ul :<el'vmo d'inrermiet·c. dt por tareriti, cti... po~•z•om conleuute nella ruuvenz1one lr l~i ­ u evl'fl, e•'~' .).

Durnnc" il combaltu11ento, rl direltor·e tli "OIIité dt !'Of P•' •li armntn ~orvr;.rlia parsoualm~nle, per· 'luuuto gh .~ po!<f.ll· h ile, Lutti i re parli ,J.-..1 <>er' i1.io sarut..urio, man~n•·lldl)~l an r elazume, da una part", <'01 pt•opt·io comandunle ''' Cflr po di armata, e. ùall'allra, •·oi (:a pi di <~t• t•vi zio suo1 .tipt>udruli. P•·r couo,.,cerne 1 bisogni, t• du l'e le ut>ces"ari 1is1 o,., i zio 11. Ou11le diretto cnpo dellu ,;cz wue t11 san1til dt r•,.,er·vu del


RIVI 'J.\ DI

l~è:-ilèA

r.orp•J d'armala. el!li es••rcita ~u que~ta la "UA SJ.Ieciale va~a ­ hmzo, quanrlo essa funz10na tutta raun1t.a, provvedendo allora <·on la ~eziooe st6l'!sa al c:erviZIO sanitario d~l quarltl.'re generale e alle truppe suppll.'tive del corpo d'armata. Quando commciano a runnonare gli ospedali da campo, e$!lt propone al comando del c·o1•po d'armata, o dà direllament~. '~e é eli urgenza, alle divisioni, le istruzioni pe1· lo s~ombero dei feriti su questi ospedali Nel caso poi che gli ogpc•dall da campo, messt in funztone, siano addìriltura UKsegnah al corpo d'armata (mentre normalmente sono a<><~e­ gnalt nlle artnate', il dia·ettore di ~anilà di corpo d'armala a~ ume. 111 quanto ad ess1, le allrtbuz1001 di direUore d• ,..anita c1'11 rmata, proponendo Clol·, o dando le dispos1ziom per lo c:gombero e trasporto dei ft> rìll dagli ospedali da campo, od anche per una diversa d.Ji>locazlone ù1 essi ospedali. Dopo il eombatc,mento, al direttore Ji sanità di cofpo di armala anvigila che sia e!leguila una daligente vic:ata 111 CtHnpo, per raecogliere i ferili. e qutllldo. preveùe insuffiCienti, pel gran numero di questi, gh ospedali da campo eventualrnente assegnal• al corpo d'armala, ne riferisce al propr10 comandan te per gli oppor•tuui provvelftmentJ. e) 11 capo delrutficto d i 3antta d1 dms10ne soprawh~utle a tutto al serv1zio sanitario della propr1a divisione, P di1·iue "Pe~'aalmente con l'autoraté rh comandante dJ corpo 11 funzaooemento della rlipemlente sezione di sanita, presso la IJUale egh, per norma, prende po~to ùur·ante la marcia. Dttrantc il periodo che pr,.cede l'azione eglr riconosce le c·on.hzioni i~ieniche dei luoghi th accantonamento e ùi attendamento delle t1·uppe, e la salubrilà delle acque. Propone quei provvedimenti r.he ~lima opportuur per il mantenimento deliA <>elut~> delle truppe, mentre ~i accerta chP dai suo• tltpendeuli 'liano le norme igieniche re"olamt!nlari diligentemente curate, e ch"' stano O'!sen·ate le prescrizioni !'lab1hte cialln Convenzione di Ginevra Al princtpio del combattimento, presi gli ordini dal proprio comandante ùt clivtsione, provvedf' pPr l impaanto della "r.zione di !-tanilà in luogo opportuno. Durance tl combattimento, •{uando il numero del ferili


E -.KR\. 17.lll MROICO 1fii.JT.-\IIIì:

fo!U!e ,;upel'ior•' ai mPua, di r:uì e~eli ·li<~pone. richiede 111 •lirettortl da ~nit.é di corpo d'armats 11 ~;ocl·orso della sPzione da 8Hni•a di riserva, e pu••· arwhe all'occorr.,nza, pr11vocnro; dat!po"i.tumi, p<>rché uno parti· <if•gli uffi,.ialì medici addetti ai po~ll di m~dicazione venfrA mornellloncamente a far servazio pres!lo la sezione di Aan ttil, rpwnclo i p(l!'ti di morliraZÌ()Itf' RllJIHl abbastanzu sfnllal i. Dopo il romùftliimento, provvode ulla perluslrazionu llol •·uwpr1 nwdiant~ l'opea·a dHI medlc1 da1 ror pi, degli aiutanti •li "&ruu' e lie1 por ta ferili - oll'n«<~i .. lenza e al tra!>portn clei (Prlll 11~li nspPdali da campo - e nl rifornimento dei mal~rlali con.;umati tanto pre"'!'O i cor·pi, •toanto l'res!'n lo sezione di san1là Se la dtvi ..ione contuau11 a r•mooel'f> "Ulluogo del cumboltiroento. il capo d'uOirio di " 8uil8 ,oorv6$!'lia affinrhP. tl seppellirn•·nto dei r1mac;ll morti ... ul camoo :oia e"eguilo

enn le norme i~iPnìche pre!!c•ritte. 187 Or(linnm~nto esecuUoo. - La pnrLe esecutiva del ,:;er· vizio di RIUiilil in campagnn é e~o~plicatt.t doi seguenti ripa rti dt pc>rAonale e materiale Aanilnrin : 41 "la7ioni '-'Snitarie inatilutle p re<;<~o 1 corpi di truppa, col pt•t"<nualP "' materiale <~an rlarro o •tUe!'ti asc::e~nalo; b) :olubilimeotJ sanitari di 1' liu••a. co<>Liluili ec:"entialrnt>ule dalle ..,ez•oni di "8nili1~ e) c::labilimenli !laoit.ori di 2' liu~n rapprP~nlali ,Ja:.:l• Cl~pednli rla campo ed o~petlAIPllr do rnont.aj:!na - ùagli oc;pedali '"' !!Uerra della Croce RM1<~a P dell'or dine di :\talla dagli o!lperlali militari e ci vti i estl'l leuti nella zona delle opl'r·azi<1rti - dagli ospedali cr ••ati con mozzi locali - dai tll•po!4ili di lllaterio.le sanitario - tlui t•o rwogli sanitari, dai lr·eni rerr·oviurl sunitari - tla inrerrner1e eh tappa e da po~ti dì J<()CCOI'"O:

•l) ~'tabilirnenti l"&nilari dì ri<~er\'&, l.t• Jorma;ioni sanitari" addette ai corpi di truppa ~ono derr<Jmrnal•· più propriamenlP fl().~ti tli metliea;.ione, ~ f~t nno porte inleJ.:l'l.lnte dei corpr r•~peltivi. Gli "lahllunenli sanitari di t• e <Juelh tlì 2 linea ··oslituille••no !(li sttLùtlll't''ttli rb campaona p!'npriamenle JetL1: t·c::<>i «ono O!!qegnali ni gr·Andf l'ipai'Li 111 c·ui Fii dividi~ l'es.er r"ilo, c· !-\ono

Rl


1!70

Rl' ISI.\ DI n :C:\I!;A

a lla dipendenza ilei comandanti olei repa1·ti ~tes"'i, p<'r mezzo dei r isi ~>ttiv1 di r· uor • o •·api d'ufficio dt ~amlà. Gli ~tabili m l'n li di 1• linea sono asseEtnaU a lle divi~1011i !' a• cor pt d'ar milla. Gli Btabtlimenll d1 2' linel\ sooo a::.segnalt a lle u rrnnle, e SI IJi<~Lin)!uouo in stabilltnenlì avvauzali, slabtlimeoli di tappa e di depo-,llo centrale GIOVA tnlanlo av,·orlire, che ~li O!o(pedah •la campo (i quah normalmente ,.ono <~lab1liment1 d1 2" hnen, per chè a!'t<~egnati Ali>" armale) po;.-.onò, IJU&ndo iJ bisogno lo richwda, P"<~er• &sse;cnati a \Hl c1r po ,,, armata, ed allora ran parte degli slabilirnenli di t• linea Gli stAbilimenti Mrutar• dt rtser va di pendono 111veco dal Mini"lero della flllerra, per rne.,.zo dei rt"p··Uivi dil't llort te rritoriali di l'l&tlllft, t' "ono cosltluili drtJ:tli stabilimenti Stl· n ilar i tnililart e da 'JUelli m vili ptu 'icm i alla zona h ra·

du11ata. Nello spe~'rhio •JUI urulo risultera ;•tù t•videnle la suespo"La r lussiflcuzione de(.l'h stflbilimenti, non LeiiAndo!>i conlo det ptPli di metlit:tuion.e, l f[ll&Ji, per il loro modo di fUOZIIlllare, ""'' l"ono da comprendersi fra ~~~ stabilimenti.


e

t

~H'IIIC(l

)( IUHRE

~nitil

t2il

di riserva. per le

0'-t•edalt .ta eampo e\'entualmeote as..t>~nati al C"l•r po d'armala.

truppe couppleti"e del corpo d'a rmata.

Seztnni .Ji

S niom di !l&nità assegnale allt:o divisiont.

E SF.RVIZIO

i

t:'

a ntlartn. da campt~.

Depocoito avvanzAto di mAleru1le "8nitlsp~>dolt

Inrermtme dt tappa.

Colnnrw carreggio eventuali.

Treni-o'-nedflli

Trem-lrasporon-reriti e maiali.

dt 'IOrr·o r<~o.

Osr!ndnll rla g-uerra tlella assocttlzioni

l ~;: l Ospl'dal~llt eta montagna.

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centrale ili

DepM1tlO materiale santlarto. l ~ Qsperlalt tlR campo non carreggiati. i

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Stabilimenti Ranita ri civill più vicini alla zona di radunata.

tlalle dir·Pzioni lerr ilortall di <.anit.à.

.... !....... e s Stabilimenti <tamtari militari dipendenti c

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Q-~

111\'ISl \ DJ Tl:C\J t;\

1...,8. l pu.~tr ,r, metlu'n :~ ione sono impumiALi "Ili lettlro del fuot'o: chetro la ltn~>a 11 ric:er\'8 ùes r.mnhAllt>oli, eri a tale VICÌOUII7.8, l'llt' l ft!r tti \1 pO~"'Ufll'l pct Pr t' t'O'I taeifitl\ C pronlezzu lrasporLntì per ntezzo di barelle. Ec:.'-i sono snc:tilnili s·,llanlo (lrf'"'"O i re;:gimt>nli •li fanteriA (Lino:'&, berc:al!'hari, alflint), e po"ouu e"'"'• rt:• a~segnRI lanlo all'mlero re~ ~•men to (f'rJ,'fti t/t ,,,edtca•ione r"!t{ltltlental•), rJUonlo a battaglioni (posti di medzeflzione rlt !Jattm,liorte), e. per le truppe Rlpint>, anchP a ··•lmpa,l!:m<' fn~lt dt m çot/tNr .;tone tlì eompngtua). ~,.i reggirnPrtti di <'rwallel'ia, n 10 es~endo possiblle, du rA nl~ tl <'flffibllllt m~>olo, J•er fa c:per·talitil tit•J c:er\ IZÌO, il funZIOIIAmPOll'l •lt poc:lJ tlt medscazton•. •1 comptlo d",.th uftici••li mPdict ad,ll:'lli a queslt corpi è re~olattJ dRIIP circostanze. Pr·e, ... o i reg:.:irnen ti d'arttglierta e del ~erlio. p•·r la c;tes"a ra,.:tolle. param• n li non .,·in,liiUi'- •nno poc:ti Iii medic~uione. e i medica d1 IJUU"l r corpi VIHitlll 11 cooperare ru·l "' rvtzro lle>IIA l'i~pelt1Vt1 8Pziona rli snnitè, o di nn vicino po<>tn dt med u.·uzaone. 1"9 Il pe,.~onalt: <:antlllt·in ·lei posti ,,h me,hcazJone ~" coc;tituato ·In!!li uftìctali •n•••lict ùPi cor p1, e •la un cerlt1 numero di aiutn11li di "lluita P pnrtart'rtli. lralli dA~Ii uomini di truppa Jei c•ot•p "teHi, » oppilrlunAmente tslruilt J·er la ilf'8Ctuhtà deJ ).l)t·viziO Ai po'Ili dt tn PdirnzinttP jn,.muiti pr.-sc;;o i r eggtrlltlflli dt lirwu, o h,..r,a~ltert, '-Ono ud IFllt· l C8 ('1lllltn medie , li !>Ub'lllt>rm rne•hCI, 3 <'ll{ll()r"lt 8 1UlAtllt di "1\0ÌIU. 12 ctOJdnll f•OI'

luf,..l'lli. P 't'S.... ,,.. truppe ulputt• la li•t·ntalione tn p• r>:onalt!, per i pu~ta oli medictt7.itHle, l' '-lahiltl• 1·er compuJ.mia. e·l è co>'lihnla ,Ja l uflìcialto -<uuullt!rno medtro, l ··npor·AJ,.. atulante di c;onilit e 2 soldnt• porlH ft· t·iti. ~ l f•O .. (i d lllt'lliC8ZII'Iflt!

li buiiR!!Iinne il 1 ersonuiP., per tr• ppe li lneu e h ·r,A,=Iieri ,. rulotto 111 pr.. pr•rlton•• •Il quelln ~t~l'••!!nult, ni r•·u,.rirncnll: per le truppe al pie••, ,~ aumentntr• in f'I'••I'OrJ.rnrp• dt 'JU••IIn 1-h.bililo per compllg:nia l 'Il Il r n'roa'~ "an llt•t • 1~1 'enizio det pO!'!li ui melil~>


r. SF.R \l ZIO l!EOI CO )l 11.1I .\Il f. eazione è con er·,·ato, tln ùal l~ m po ·l• f• ACt>, pre"~n ,.,.~~i­ menta 'le""i. e l ~ c. '"tttuatfl da : IJorracee da porcateritr, po1rtate da lull1 1 p Jrtarer·ita :a11c/le di .'lan i ltl, (l ) por tale da lulli :.:-ll a• utan t1 di fll:lnild, e tla ~ p •rLaferiu ,,.or tJ!fOt ba ttaglione ·lì ltnea e her"uglt~rt, da l 1 oalAf,.r •l• per O-'nt contpa .:t ia A1psna, .oarn.t 1li san1ta, (2) porl ut1 da uu portMet·l lì per Ojlni tJA.L· taglione da linea 11 ber'>a.:htwl e per nt:n• rompaa;n•a Al pino; eO/'fliP-eot,nt tli :;aruta. !=~l p r e truppe •h lin~>R e bersagh··r• (una coppLA per ba lLaghont~); N( l anetti di 8aJ~ ità, (i-) per l!! truppa Hlpine (unn f "~ r CODI! •8ZilÌ8)

011· ·· a (Ue~l•J ll8l6rl ~l t. pd ,, re .;...~ t' n 'r J. \'l IJ i\ dut az1on·· di mal a1'18le !•Cl Lt·asprwtn dt> I analo.lt e feriLI da lla lin•·A d·•l f11oco, '' ttu.. slo ma terial~> ,. rappl'l"·enlato da 6 bao

relle l"'" lh'!coli per cia'~'llll re!!!:{lffii>lllt• oli lant>& d he r>'aglier·J, e oJa una b1u·el!a diouJ11Jil' per ogni compa~n aa alpma , a cia"'•"tlltR di que8lt.> bai·••II · ~ 1; anmlssa unA cnper·tu pt' I' anAI»Ii e un paio oit "Ì n~lue J•el lt'"'l'-!•urlo <Il 1,1" l·••cht dì 111111111 •nno fllco•ol•• l>l!ccur•·••. rontenenll IJIItln to puoi ••:uer,• tlttttllm enlto lle<"""3rio r•.-r una 1•r1m.1 mllt.hcalllra <romp r ""· tvll>u~. rasre, stf,..:cofle. ltX•<IIar ~c .) l" CI•J p "'''' i Cenln 111 o','hù tll ur ..;~IU;,4. nn: 'c~~rll ,;urcor-o ~ ltll't'l lcni.O a neli~ pr!m 1 di 1133eN tr;~~pur tato. ìil fili ;ntnl Il& 11111lla rassomll!llauo 1•er In rorm11 o~l•• rnn 111:11 •>rtllnl\.rl Mini de1 "'•lohll, cl C:"'l l·•D •uno un:t l,mlt.lta p r ov\ • I l ,Jj metll d ~~cor l (; t ru· IDelill clurnn:•(J. m~hctn.'lh, n~l:~ltl ,fi me•J•e.ulon~. a• e<<o>r11. ·la ••hl>tl'llr•i •lal mo••l1r1, I(U3nolu 1 f••nti ~n I{IIIIIU al PII• l" 11t mi>f!IC'IZI<lflt'. \'p DI' h 1 ol •lno motl~llit uno 1111llro o ltno mud . 11178. f!él' lo nl'llll :1 c-ll\'til lo, tlun luol(o ~Il·• zelnn di ' 'niw l~ ciJppia bot••t di .ltlll il•&, •l nu C:vlll••nul<• ,. ~i•llh•'O " l •JUPilo •lf'IIO zaiOI) 13 l ''''''"' d• •l llll•t "()DO co.a • •h IP,'t\0 conLI'oPnll """ ttrovYhl~ oh 111.&1~­ riall 1•er l ~~~~corsi •In nrtlwestn r•l noi p1ati Il i me.tio'azlone. Sono riun iti n ~opple, In rihrln~• •Jell~ •111.111 Il corano :.~•~o~n•lt•J r.ol n 1 rf)rtti~ue una casietl~ tli >trnment l chlrur4i(J, 'PNr ··tu, u;~ClU dJ me.lte>t~>n~: e •Jn••llo if':uato c ,J ro :: (Ohtle••~ 11 ~;:,-tli oh m ltcauoM ~ mo'dtc&rwll \'r ne h di olut> m\ll1~llt ono DII· ltro, TIH!•hlle.1lo n~l INllcl r•er l'iiJ.:I:flll llla •lei nll•tllrtntlll; '' unu •lei moti 18;-J. (Il l fll(flnt ltì J 1 ••mila per lt Co!illpaf)lli~ nlflllle tenlfr>IIU hllll(O •Ielle C:tiPill•'· CO!a11]. llalllao pt•r<1 nn a dotaz1o11 • •Il mall'rlll•• pio hllllt:tta, " m&wan•> di <lnuuenu rhl rurgtr~. 'lloJ[•erau l'>• 1.11 UOPQ •lUeUJ C11flt~r11111 n~~ll utlll di ~an.t.t.


Rl\'l"TA 01 TEt.tlill' \

Fanno par-I>:! moltre Jel materÙllt! per i pu;;;li di meJacllzlone. bander uole nazaonali e ùi neull·alila: 3 è1 ciascuna specie p1•r ogna J•eggunenlo ùi hnea e beniiRiieri; l da ciascuna h[H'Cae pet· ogna cornpa j.\'n la alpina, lanterne con ct oc•· ro'sd di neutralità, ù di es~e v.., ne ne ha .1 per ouni rdggunenlo Ji linea c lot>rsaglaeri, 1 f·l.lr o~tni compagna& alpina;

barih per acqua. l per o~ni reg~1mèulo di lin~a e bur~.<agiieri.

Di tutto questo m!llerlale. per i r eggimenta di linea e berl'&ghera, Mlle rnarce. gli zaam e le ltt'lCbe di t::anitA, e le borracce da port.afel'ili 80n portata dagl• uuwiu1 ùi trupp11 : le cop(>hl·COftllla, le bar~ll.:, lt· coverle, le banderuol~, le lanterne, •l ba.-ile pea acqua s •• n trasportati sulla ca.-rtHla d1 sanitit relo{gimeutale Pt!r le com pagme olpane poi, gh zaini t! le tasch., d1 ~tanilti, le borrarce da portarerati e lo barelle ~011 porllllÌ dagli UOIIIIrll tfj truppa: l cor~lllellJ, Je coverle, l"' banderuole, lt• lautea·nè son caracull su muli della "-ulmcrill.

rutlo Il per sonale ..onit.al'io (uffici11h e truppa) compretoi 1-(11 atlt>ndomli degli uftl.;iali medici ~ il cou lucente del a carretta dt anità, è provvaslo di brac~aale mloroaziouale (•hLiutivo clelia neulrala!A): 1 bra ·ciah pet· gh uomini tli Lruppa sono conser vali pre:ilsO a cot•pt (23 pet· ot:ni r .. ggiroento di ltnea t' bersal-(liod, } per ogni ~ompagnia alpma), mentl'o i br11Cciali per glt urtkaali meùict ~no cuu!lervati, pre~o ,:h os1>e loh militari delll· 8edi di corpo d'u r ma ta, uuitaaneute a

tjut!lli bil"OQ;nevoh pea· il per 'lonale ùelle Slltloni tla "8nilù Hl!. l posti dt medica7.aone hanno ti com ptto dt l'accogliere i feriti dalla lim~a del uombaltimeuLu, soccorret·H, a, uopo cto, lllVIarli allu sezione Ili sanità, se biso:..ne\·oli di uiLoriori cut•e: - tralteue•·h, 11e gravi~sirm, leuendo loro pu,.Aa bilmente i dolor1 dell' n~.touin, - nmand11rli alle r isJ.16tll\·e comp8-{0I8, Jopo &\'erli m~òacat1, se lea-g.:rmeule fer ili e in !"lato da combattere. L' inldrvenlo chirurgico, nei posl1 ùt medicazaone, de'e in tna::-t•tme hmttaa·sa u IJUJile pocht::osima oparazioui tli u r-


f. SPRVIZIO VEDi l.O MIUTARE g~nza (lracht.>OLOn•:a, emo,la«rll), le •t unii. lrll"f'IJtale

1orreòbero in rischio lo vito dell'individuo. o u r')uello che 11ervono viultosto 8 reFCOianzzare la tec.1one, come l"ablazmrw ol"un membro qua"i lolalmeute Ili\ j ..(, dal cor po, falla peru n!=!lr aziune da quei rari ca si, in cui n .. n Al abbia rnodo Il comu· nir-are pr~<>tomente con una «ezione rh c:unHa, romt• può accadere per gli alp1ni. Bi!<oguo in genere evf!r pre..,enle rhe i postt di medicazioue sonu el'seuzialmunle centri direttivi ed eserutivi pel tra~porto dci f1mti, non slabtlirnenti ~uccur!'!Ah delll' sezioni Ji ~nruta. e p~ro la cura princtpale oleve a·avnl~er~• n rar trasportare i reriti al piÙ prr•c:to che si pOC:!<A. Ltt Sl!l!<"ll meùacawm,. anltllellica non potrù sernpr·e rigoa·o<:arnettle applica~i "Ul rampo ,Ji battaglia: basta acconlenl.nrM tlt prolegp-ere twne la fer1la do ogni conlornioazwue, e invtart> «ubìlo i fl!rili ai luo~hi eli cura ~taglion ati All' iudietro tiPIIU linea dt>l fuoco. l posl1 di medicazione perci<, coststulc;,.,,,o una «empiice stazione di c:o~; la, esst>uziahnent•· moùile, lu <1ualt.! se~-:ue pnst:~o per pas<>o lr, <>poRlamt>rJLo Ùl'lla rìsr~tli,•a un là l.atltca, i fe riti ncm fauno che llltravt•rc:urt> que ..ta ~!a­ zione, per eso~<' re traspnrt.ali agli stubilll"lt+>nll san1101 i. uve el <>occor <>o e alla f'Ura ·Ielle loro le,ton• c.i pcolra piu ng··volmen te provveder!!. 19-l. Del po<~lo ùt medicaztont• i fertli, bic:nguevoh dt ult.!· rtort cur e, prnvvì<~li dt LaiJelline rlia§."(noc:tiCII (bianl'a pet• i r.. r iti gr.1vr, ro!!lsa per i rerit1 lùgg,rt), l'Ono lrospnrtal1 olia ~eztoue dt san là, o• du rpte!'ol8 all'ospedale da campo, donolt• 111lraver"o le linee di tappa o~se~nu Le a ciascuna armo lo,' "011 falli per v•mtrt! aglt stabllitnenh di rtserva, o a quellt i n..lìtutlt nell'in le• no del paeo..;e. :-.ìei co•nbaLlimenli in montagna, questo modo di tra<~mi­ c r&liOntl de• ft riti può o.;ubi re <]Ualclte variante. uPI seno..;o cl11•, mentr e norrnalmHrtle t f'et•tll dai posll da tiH'IhCa7.wne l'Orli-t h'll"'portati ai riparli .ta monlilf.{na delle sez1011i di ~­ nita, dono!.: po'~sano alla se'h~ ùP.IIa ~ezione, e poi ogh O!>pr•· olt1h da campo; in ca st spe1·iali, per difelll) di comulltcAzmne, O per Opporlurula di vietn an7.ll, l rer•tli dai riparti da WOII· lagna dAiln "~'l.toru di 11unitti poc;!-\ono pa«.,are direttamente.


1376

III VlS I A 01 TBC:'<ICA & S&llVJ ZIO m :OIW llti LIIAI\E

agli O' l'' Jalelti da moutagna 'rcìui, per ~..,..epe por tra,.,porlalt ttglt ::slabilummll :.<a nilal"i dt tlianura. Con rJilflSlo ot•diuaruento t.lel "t•rvizio l'&rutario in campll;..rna SI mirn al duphce mtenlo ùi ~<occorrere prontamente i Cu1•ilJ, e allontanarli rafudamcnle <1&1 teatro della guurrs.

RlV[S'f A DI Si ATISTfCA MEDfCA

ADnuarto lt&Uatloo lta.Uano por Il 1892, pubblicato dAlla dirt't.ione genN·ale eli c;lali'ltica. - Horn~:~, 189:1.

Col '<Allo di un I'HHlO, poicl1è quello per il 18!)1 non fu puoblirAlo, esce ora que~<lo impMlanlP volume, nel quale st trovano coropuodwlt 1 linh più unportanlt della vita liflìca, morale ed eco1wmrca dol paese. Oiamo 'lui sotlo un rJ&::!sunlo delle uotitte conlt>nule nel CAptloln: lycene e sanaa, -cut> po~-.uno piu tfllert"·'-&rP i no·<tri lettori. N!u11er o ""' merl1ci e cllir !lr(JIII nel Rl>ano· 19.120, cioé nella proponionu di 6,2 per 111,1100 abitanti QuP--.ta prooorzione nei li!l rapoluo~bt dt pro"mcia e dt 11, 1 e nPgh a' tf'i <'Omunt •• •!el :>,:J ptw 10,000 nhitnnlt. '\ ei singoli cmnparlimen t• ~i

ha· Jler ogm IO,Wl a lutanli mM!•et

In Piemonte • Lrguria . • Lombardi11 •

5,0

VPnPLn • F.milin • TOI'~calla

~.5

11

7.3 5,3

;;,n R,3


H7i

RIVISTA 01 Sl.\T(S-r!C \ llfD W \

• Marche

1;,:!

• Umbr1a . . . . .

5,!1

o

LOZIO.

8,i

• Ahbruzz1 a Molise .

M

• Campania

lO,:l

• Puglie . • Bac;iJicata

• Calabria.

fU 6.9 i .l

• Sirilia ~ Sardeg na

5,3 5,7

Ecco poi il numero asc;olulo e propon1onalt> a 10.000 nbi· tanti det medic1 el'ercen ll ne• comuni piu ~t·o~!'i: Comuni

Ho ma Napoli Milano l'O l'In O

Pall)rmo. Genova . Firr•nze . Bolo~na .

Vt•nezia. Clllauia .

Numero as.olut•J dPi mo>dlri

ProportluM

per IO,IlOO at.ttanu

510

11,6

t50!i 37·1292

~s.a

22:>

s •)

255 258 lU

12,0 13,1 10,2 M,i> !l,5

J .,-

1l4

8.8 8,!!

·-

Dal l i>~ al l-"9'2 ti numero a~olulo dei med1ci •' aumeulllln t.ll un migl,aio. c10é da 18,0i4 a 1!1, 1 ~; invece fjuello rclah\'o • •h<~ceso da 6,5 a fì.2 per to,noo ab1tunti. \"necincuioni. - Secondo le. noliz1e rornil~ dai com;ervutnrl del "llct'ino e dai me<lict provincra h 1 vaccin&li di o~.:ni <'la nella popolazione civile ~arebbero s tati rer 1000 abltiHIIJ ~R,7 nel 1R85, 2R,1 nel 1886, 28, 1 nel l &li, 30.~ nel 1888. 2 .5 llt>l tf\89 e 27,2 nel 1890. La ~l.alistica delle ca use di mor tE\ ha contali nel IX87 111 tutto il re:;~:oo:


111\'ISI ~

lG,:H!I mor·li di vaiuolo nel 1887, 18, lJIJ D • ft 1 88~, t a, w: • I!WJ, • 7,017 • • 1800; 2,!115 • • 18Hl ;

(i:,g

• t· ~emesare del 189'2.

La •limiouzione non potrebbe elò«ere più coot'ortanu~: t- a sperar"i cbt' non <~i verttlchi pitì alc un rialzo . .\falalt aeeoili negl1 ORP"'Jalì eioìli. - La classtficaziune dej!h tnfermi secondo le tnalaUie curale fu eseguila Onoru «oltant.o ~r gli anm dal t~ BI 1887 inclusive. In quest'ultimo •n1110 "' trova, Jimitan.Ju l'e~am e nd alcune maJallle o gruppi cii malattu· piu importanti, l'lte su 10.000 infer)lli furono curati· Pet• malatlte della trachea, l11ringe e br ooch1 . della ph•ura

• polmonite cruposa n

t:llldOcarclite Il VI ZI d1 CUOI'& malattie degli ot·gani sessuali

5!17 l ~9

aoo 20~

5~

" aHozioni tubor<'olari

=~~2

• •

i l-i1H7 \116

• • • • D

• •

pellagra febb1·e t1foiùea . malaricn e cachessia palustr e (laslro- entertte, entertle e dtarrea nefriLi e cistiti . . . . . . reum&li!itnO art:colare acuto . scabbia. • • ligna. I'Oillll!>Ìoni e rerilf> fmtlure di torsi orti e lussaztom . alcooli~mo e ubrwchezza .

:t:J\1 ~l

r;u 58 2:J

4H Hl7 :,3 :!8

Btpurlandu a tOOO abilanli il numero degli individui cho ebbel'o ricovf' rtl uegli ospedali civtli s i ba 12 ricoverati <'Omu rotiùia gertfii'Bie dc•! n egno. Mo nelle varie regioni ttueslo ra pporto diO'Prtsce mollo: nel Lazio è di 35 ricoverati per 1000


f 279

or STATISTlCA MRDICA

a bita n li, in Lombardia di 22, 1! l'osce na di Ul, di 17 in Ltguria, di 15 ì11 Pi..monte, tii 14 nell' Emilia, di 12 nel Veneto lnvt-ce ne;:li Aòbr uzzi e J in Basilicata è soltanto di l per 1000, in Ca· labrìa meno di 5, nelle P uglie, SjeiJia, Sardegna e Ca mpauia lrtt 5 e i per 1000. N um~:~ro complessivo dt-i lclii d i cui dispore~ouo t 1l58 O! pe· dah dai q uali si ebbero notizie: 5;i65. Numer o d~ll a mmala li degenti giornalmente cir ca: 35000. Cart8e delle morti. - Ecco, per alcune Jelle ma lallie in· (ellive piit freq uenti. la mortalita in rappot·to a t O,OOO ahttanlt nell'ultimo qwn•1ue nmo in lutlo il Regno. Anni

Calli~ di morte

T i f~l.

Malaria Morbillo . Sc~~rlaltina

Difterite e crup difter ico . V!Jiuolo Sifilide.

.

'ltSI .

Altre rorme di tuber colosi Pellogra .

lsii

1888

!1.!1 7,1

S,ti

@ 7,7

5,~

5,2

R,O 4,!)

7,0

~.5

3,0

2,1

~.3

ì,4 6, 1

(1,0

5,0 0,6 0,6 14,2 15,0 5,7 i1,2

..

1,,)

1-,:~

O,i 15,~

1890

tsll

0,11 5,2 <i,8

H,1 6,4

c;,3

:!,4 2,.~ 4,1 \,5 2,3 1,0 0,7 u17 14-,8 14,2 ~.6

.. 1,0 ~.·.- 1,4

1,,)

i,7

l •)

.\Jorcalitd seeonclo le pro_(.!ssioni. - Uua cle<>sificaziou s cit·lle mor ti Avvenute i n Lutto il r ej:tuo ~econdo le profes!>IODt ru comincia ta uel 1890. Ma questo '30h> dalo non basta per couo"'cer e ti grado di probabitila dJ mot·te che "Pella u eia· s cu118 professione. E; pur necessario confrontar e il totale d dt morlr di ciascuna pr·ofe,.sione ca: tolale Ilei viventi che esorCtl.ano la ste~a professione. Ora l'ullima sta tistica det Vi\·enli se··oncl o Le profd<lsioui è già tt·oppo vet>cbia. per.~hé da la cla l Cl'nstme nlo rll'l 31 clicem b re 1?<81. l u a l tesu q uindi .:ei risulloli del pr •!"Si mo cen~>tmcnto, si pno inl8nlc• r icet·care in q uali pl'nfesswm pre valga no i mor ti in Hà ~ iovanil e, in q uali a llrf:' i m o rti in eta ava nzatA; ossia cakolat•e scJprtJ Jf.IO maschi morti in ala s uper iore ai :!Ua nni quanti aveyauo un' e tà tra :lO e ~O a nni. Que~ ta proporzione,


lll fiSTA

..

eh•· è li !.1,8 per lutti i morll nt>l totale del Regno, fu 1110llo supcratu dlille !'lt>Zuenli catu~orie di professioni:

Ti!•Ogruft. litogt·utl, legulori 'otratar•i

Cavntor i e minalor1 . Fohbr1 rt> rra1. mt•ccanici, ec~;. Pauatlieri, paslit·cieri CaJt.lerai. "'lagna• . Or~flci .

l nei <tori, v•ttori, ..cultori Colzolal .

..) - -

-··' :W, li.~

li , l

16.i llì,:i 15.1 15,1J

l ~.li

Forru<t·rai.

1<,!3

CappeIIm

l~.:~

rJIIIlOI'I

,

L4,:i

Invece d111l!'ro un numero molto scar!"n di morli al li ..olto di 20 a11n1 le pr·ofP!'"~IOni o t•on,lizloni !>e~uent1: CapllJJliSlJ . Sensah . PP'-l'8l01'1 •

Fut•nai, carrozzieri. Cuochi . •.onciapelh.

Fa·'èllllll . Q:,lt •

Commercianti , nel{oziunll .

Si omclt()no Il! cilre che "Ì OtlC'rrebbero per a1cune profe-. ...or l t) C~·UÙILiuOI, lllÌiilarl, ~uardk·, COIIIIDI.'Sl"l oh 116fWZIO, av,·ocslr, ruedi<'l, "'8C:"r loti, o•t·c., perché, r.on que!llo metodo di cslcoll'l, e" ..~' uon polr··•hlwre e!l..erP c•ht> ecces~vamen•e ralla 1 lnratti 1<iccome i militari <tOno nel111 immPn!"a mag~i o ranza giovani eo111prf-<~i tra 20 c• .10 anni ù1 et~. l:'l O\'rebhe che qua!'li u1tll 1 morti di que8LA conditlc•ne sarebbel'o m elé gionmile. Dall'altrA parte i med1c1, 1 sacerdoli, ecc., darelr bero unA proportio1w cii morlt ecct>!'l .. ivEitnente piccola per la


01

T.\llSllCA HEOI!.A

re gione elte IJUe"l"' professionj r1chiedo no una mc.lto lunga preparAzione la l"fll& l~ a 20 anni •: ben )(lntauft dall'e"l!t're tertnintlla Un aii1'0 dAlO molto importante •' Il Jll'"•lomirdo ~elle V>l r ie t!Au~ e ù1 morte nelle ùive1·se prCJfes>ooioni e rouditiom. Er:co alcune cifre: Mort1 per ft>bbrP tifoi.Jea"<ipt•a lOJ morl• per quuluU•)Ue ca 1"" lull~> lo> profe..:o:ioni 2.62 per Hlll, militari 18,11 per 100, llludenh li,2S; :\lorh Jlt'!r febbr1 di malaJ•ia: tullr• le pr·nft>~::!IOni :.!,00. ea r·· rt~lli,..r·i e mulallie1 i lì,G5. J•&slorl 5.~,s guar·dì'• Z,!H, rlgt·icol-

lfiJ'i :!,lìt . ~l orli

per tutJt:J•culn-..1; lulle l•! profcl-:,iOnl 8. ~5 per· 10(1, o:tud10 e di ll~'I.!Otio 2),80, soltlati :ro.:H, fabbr1 l ,i2, Lap:hnpielra e scalpelhui 18,57, seri"""' 18,05, b!ll'hier·i 17,!10, '·aldertti 17,87, rule~nami, Ili 79, unpiegati ll\38, p~nallll)r·i e fornai 1G,:w. Morti per· polmonite acuta: tulte 11.1 professioni 10,8:~. paHI.Ori 25,;,1, cavalor1 e minatori 21.85, fornai 20,0i, bract1po~raft ::~.7{;, comme::.si di

cianti IH, i5, contudm1 W,5:L po1·t1eri JIJ,Ox, ~olfatal'i 18,(!6, t•ncc-hi~ri 18,2!J. Dllllo{Dai 17 ,5i, ~rrellt11ri l i .:l:l, tugliapielr~ l i,IJ~ rneclairu l 5.00. Morti per suicidw: lutle le )'rofe'-SIOIIt ll,i l l'· 100, t<Oldall :•. \5. commessi d1 studio e uegoz10, 5,1 :!, gua r·du~ 1-,H, Mu wuli :{,0!1, ecc. Oltre al t•apilolo ùn cui abbiamo tollo s·iassumendule que-1te twlit.lt.>, !'Ono mollu inleres:,.anli per il medi~o. e ~pecialmente per il tnt.>dico m lnare, qu~l 1 suJia dunalnlo~w, sul movim ~nto d.. lla pof•Olttzione, sull' ... serciln ,. "Uila ID':,rmu, c sui PO'"""'~' " proteUQrall d'Africa. In qne~t' ultuno s1 h'O' ano molti irttpOI'l$nl1 tlella~otli "Ullu clamatolo~nn della coh,ua


1282

RI~ISTA DI TOSSI~OLO~IA E ~1EDIClKA LEGAL~

11 vero valore della traapanus& del teuutl oome aepo della morte. - (The Lan.cct, stìu1-(00 18!1:j).

E owtN fiA \\ARD -

La prova t:On!<iSt" n~>l prt>nder la mano d~>l ~uppo~to ca· da,·e r-e. l'nJIOf·arla contro une forte l11ce artificiale con le ditA +>!-~le<>e che appt-na <:i tncr·a no fra loro. "' guardare atlraver,.o glt ~p11zr iutt>rdiFritnli per· vedere <>e appa•e fr•a """i la hnea dt lucf> scn rlatta, lu quale intlicllert'bh~ la cir c[\la zit>ne che contuurn, e quindi la continuazwne di un·azion+> vitti... ~ ello srorM gHnnaio, l' autort>, chiamal•l a vic:itllrt> une nonna rli 7:l annr solfer ente di bronchil1• cronica ria un quarto di "'~colo, la trovo m grnn pet'II'Oio. mn, dopo alcuni ~iorni rii cura le ''irl•· rniJTiiora tn, " non la vi:;itò più Hno al 6 feh· braio, Clil&tnalu urgentemente eh matLìna perché la c:i;:noru non !lava JH Ù segni dt vila da lla notte antecerlente, sna pure nnn a vevn tutta l'appareuza ,J'una mot·la. La lr·o,·o seuzu respiro, senza !JOiso, -.euza hatlito cardtaco, le dr la delle munì era nn al'1uanlo r·i!!iJe, ma gli oc -lu a pPrli rassn mtgh~tvauo n •tu(llli el' una viv..nte As<~ieme a Sir RenJamin Wur.t Richardsun soprae~!Ji&mato, n •lò l'a$~euzn dt>l pul,::o, da' ::.uonr cardtaci 11 rlel respir·o, la temperatura del cavu or al·· e~uule a •1uella dell'ambtente, tnft ... .:e u11 a;:o ben forbito noi '> e ntr l• del btcipit,.. per qualche mtnuto c lo rttr&S!OP ~nz' outbrn dt uP!Or.la trone, delle "Co<~se clt-llrwhe intur·mtUPotr a diYIH'sa l·•nsioue atlra,·.. rso vat·t muscoli f' :.:ruppt musC•)Ial'i uon destarono a lcun ~egno eh rrrìlobiliUi, ti la~·cin ~tppliet~to sulle "ena del braccio non


RlYISTA 01 TOSSI COLOGlA l .RDICI'i \ L!GAI.R

l ~8:)

proJusse turgor e delle vl'ne sottostanli, lA qezione di uno venA mostrò il sangue nucora lifJUJdo. l' auiez_ione ~otloc u ­ t.anea d'ammon111CH protluAee la macrhio bruna inùicHnte la di14Mlutioue, gli uccurat1 mnvimenh passi VI delliJ giuntura dellf' e"tromita, dolln rnal'cella mfer1or•o e del muscolo occ•pllo-f'rootale manire1"larono ri gidalil cAdnverica in divprqi

punti. In ultimo l'autore tPntò la prova d·•lltt tr11~parenta con un potente rillettore che emanava una lnct> forte ,. panetrahte, e con sua ~orpre~a. mentre tnllt' le allt·e prove iadicavBI'\0 I'AvVPIIUla morte, v1de disegnate <'hiArarnente le lineP. "5C&r• httLe interJigilnli, come nelle propriP mani A mag:;nM 'lwurezza , rece riscaldar la camera della mort11. e ... on ·eglisre 11 l'adavPre finch'' npparve1·o 1 sesrn1 d••IIA pult'l'fa.zim•e ch'~>ttli accerto il t11 ~<e~uente. In contrappO"lO A ')Uesta ctment•lll al ~··gno tlella ll·n~pA­ renza nel c:a~o dubhio di morte, l'autorP rif..ri <~ce un'O!<!<Pr· vazione di R1chardson, falla "U di unu !<iunora """"uta, nella •tuale non qj pnte1·ono ve lt·r~ lf' liuee SC81'18lLP, onolt tra• la concfuqionP 1'11e .-~nche qut>qlo comP ttli ultr·i. •• 1111 flegnn ioftrJc,, dal quale '-i trarrebbero deduzioni erronee. 11egno che può indiCili'El null' allt·o, Stl non In ~talo ii'tUitlo rfel ~<angue dopo la m rll'l•·. come In indieA l'incisioiiP d'una vena.

VARI ETA J. 8. H \'fiLT o:-;, colonnello medie... L 'oapeclale mWwe 41 aom.a - (Brtl med. Jourttal. 15 luglu. 18!l3J Il rlollot• Hamilton rlt\ cunlo J'un~ ~un vtsita falla ali ospc· dote militare di Rom~ . Dopo a,·et·lo nccurnlamen te dPctrrilto in ~:enerttle ~i l'erm11 ptt't specialmf'ule n parlare delle ~aie


d'operazione, dell'armamentario cbirur•gico e delte ... aJe mortual'ie. :\ala come in queste tre sezioni luLlo è secondo glt ultimi progressi delln scienza e si augura che il gover·no inglese stabilisca in India delle sale morluarh• come quelle ,Jell'ospeJale militare di Roma, poichè solo C0$1 oliveutaoo pos!C'rbili lt' aulap$ie anche di cadaveri in istato di avanzala pulrel'azione. Molti elogi tributa ai vari gabinelli sia lJ6l loro ar·redamento, sia pei bei Preparati cbe ha amto OC• casione di vedere. Termina la sua discretamente lunga relazione con queste parole: Durante una carriera di piu che t1·en· tetre suni di 10\tlrvizio in tutte le par•li del mondo io non bo mai trovato un o~pedale rnditare q) arredalo ed in ~i perfetto or· dine come questo di Roma. Vivi ringraziamenti r~ al riirettor•e , dgll'ospe1lale stesso. tenente colonnello medico l'av. Feanchini per la !'Ila cortesia~; per le ampie informazioni dat~t.di.

H Dlr<"tt.ore

Dott. ST.EFA.~O R&t:IS colonnello medico ispettore. Il OÒlla.bora t.or-e per la. R .• Mari n a

Il Reda t.tore

D.• TF.ODORlCO ROS.lTJ

D.• RlDOLFO LJVI

Jltdko dt 1• e~Gue

~UTINI FEDER ICO, Gtrtii.U.

Copi.l oM medico.


esmm PIIJCiil l! ou ,. &lfltnmrij 11ttn:.u , ut 111 w tt~il

SETTfCEMI:\ 0.\ STHEPTOCOCCIII l'd ol<tlt. 1,. Tomnut"o t..iJHIIlone 1111\l oli 1• 1"1. dell3 R. rmmn.1

~

l. :'ici primi me.,j tlel corrPnLe anno si e!Jhl'ru atl ossrrvare ·n tJUt·,tu o~p ..tl.tle quattru ~ra\ i e.1si dr trwlattia. di cui tre s••guit i da morte. nei •1uali 1.1 diagno.;i prc"Pnti, tlJITir.oJt:, !:!l'andi... -.itrtP. la furma ~enerale era tfllt:lla cl'una l-(r•tV6 sellll'l'tura; ma <;j ,.,.~11'1 alq uanto indef'i,, ncll'ammPiterla, lino u che lf• rirct·,·he hntterinlo!-!ithe rln un rnnto ,. clall'.tltro lu --tuòro Ùt•llt> ullt.>razioni anatonw patolll;.:irhr. se~itu. run 1'•'"11116 mwru ...copwo. :-.u;.:li or~o:ant e sui t•·s~nti, pnrttlrUil!l "" •tue~te furrne morhose la luce nec"s~aria ad allont ·tna re tl,!ni dut.ltio che si ro-~e appun!o trnttntu di sellrcenlln ,\ IJUC ~ ~i quattro vanno riuniti alt ri due cusì pure di grnve selltr~>mia. "e;.:nit1 •h m11rte. a\'Uit uno nel ~ ~~1. nd H2 l'altro P ch'erano ~iit -.tali oggetto 1li studro in • J ne~ttl L:thur atu rio. SP non ho l.t fortuna tli pres"nlare lo studio si . . tNnati ~·o e completo di tutte o .~ei qne,.le ful'me tUOI'IJose, cru de· ~2


!.IHnt:~.'ll'

iL-\ ...nn.r•to~;cJu:ur

'e-i (Jrincrpallll• ute a 'Ili"'' o- cl t t> il rncùiro militar, e ',_ pt a tnlli il medi1·o dr marina, con le ~•w multepltl'i iucomhellze, chn n''" srntpre po,snno r•.;sl•re Jlrevedute, t' lruppo ~p~s,;o co=-tretto ,, tOterrompere d proprio lamro. uè ~erupre si lroHt rwlla po:-sihilita d't:-;trtuile a tempo I'Ìt~crclte utili al leuo dcll'ammal.lto: e, d'altr.t pnrte. 1 ··a,i •l1 cu1 parlo l>UD rima!>ti tulli puc:o tempo -,otto J'n,-::en·azione lf(·i mE>dt~:i e spes~o hnnnll pro~entatu siutomt tumultuarii. Tut t.L' i·r 1.1 -:omma t1elll studi falli Slllfl ati (lj.!gi mi pare rho for·nisra muteriale sufficiente ad tllustl·ar·e queste for·ru•• l1tf1t'· hu.;e intf'rt-'>'anti.;sune eJ a pet'lllE'llerue la pu1Jbl1t a~.wn•· .

1 Caso. § 2. TI soldaltJ dr•l ;?:)0 re11~imento arli~lieria l. F. t i· ru\ cr.1to il l l genn;1io in tjuesto ospe•lall' e pr(lpriameul · nel l 1\eparto tli (hirui'!Wl (ml!diro capn "''Il. Hutoodaru, pcrdu~ alft'tiO da fnro :1lla nut· t. l)nt>,lu fu ,.ulJito ull·i~o. 'uotillO del pu:-. ù llleùit:ato ttnlrst>llll'llm<'nl<'. L'iufermo proreùent ltr.ne; la T. ascoltare il mauiun del l Mgennaio eta d1 :i8°.l; h :.ern 1lello :-le~~o giorno !;Cl'•,t ,, :l/".:; t:. 11 ma111no segUl'llLe, senza eh~ al po.;tn del faro si nult,.,c aie: un cb c di nuo' o. J'iofermn :w u,,na nuovo male~­ "cre. Le T. del giorno furono sewpre ere!\1'entr {:l8°. } :lfl". i - iO" 1:.). ~i notò freuuenr.a Iii rcspsro e dolore all'•·pi~a.,tr iu. seuzn mnnife:ttr ;;egni li.;ici tll nlfe1.innp piPuro puluwn;lre. l'r:uw dse la T. ra~giun).!e:--.u 1 10", Yt ftt ...cn:->atìune d1 hrht~lo piullo~to forlt•. Il ~iurno ~n J'iuf~>mw era 111.1 gr·a,e. Le T. "ella t-'Ì••r· nata fnronn pure in aunwnto (W~. l - i.O".R - t i " C.). oouo,lanle l:t -.o mnuni~lrat.ion e tl'un gr:unmo tl1 nnltplrlllil.


~ErTIGElll \ IlA S'JHEPTOCOt:Cill

l :!Xì

Il dolore al lato de,.tro llel pello era fo: te e !)i e.:a~ernn alla pressione. ma i sin torni liSICI non n le\ :trono ~~an co-a. lo IJIHHte wndizioni l'infermo fu trosportnla nel l fi epallo Merlic10a (medit-o capo doll. l 'ak .t;.:no). lJuh r il ,.:rorno t l eootinuò l'alla lerni0-1-(enesi (to",6-40•,3-io• C ); ri ern tl'ndeoza al vom11o e s1 llccentuarono i falli di pro~tnlzrone ~e n erale La l1n~ua era ;;ecC<I, largamrnte rwp:ttinata; la :-ere nrdenlt•: il sensor·ro abbattuto . ..\.ù o(!ni colpo di IOS·t.', che nou !!'rn oHJilo freqnenLP. s'inacerhi\'a il dnlore ali;~ ha-;e del torace a destra. $i eontarono l ~ti pol.;i l! :H alli re:>piratllrii a murulo. Poco per \·olta ..,, resero tnnorfe,li 1 "cgni d'una pleuro-polmonite l1ilater•r le rir-roscrrlht all e hasi pulmoua ri. io corrispondenza delle q unir ,; :n e\ n limrtnla • ollnsrla d1 percussione e sr a:;collavauo rantoli "1 <'~pirazione hronrlriale. ~In tanto agli apici che nllo regioui so!loscnJtOiari h ri-uonanta dt perru-.. rone en normale e r(ll:t'l nurmalr il rnurmure 'escrcol.trl'. Si notò pur~ aumento ron,idPre\'Ole dell'aia di oltu~\tit splenita. Tali •'Ondrt. oni rimn->ero inrariate il groroo ~:!. crescendo ~olo la prostrazione. mnlgraùo l' uso di nh:uni eccrtanli (cnl'(t>ina, olcool. anche pl'r ria ipot!Prru ica} e l'u~c, clelia tligrtale. L'infermo, in.:os''''' del ~ uo grave -.taio, rominciò ad e~-:~er pt'e$0 do •ielirio l'· in l't't'li momenti, dn l'iso s:u·donico. Il tnallino clel ~3 ;.:Pnnaio lo "lato dell'infermo era an;·,ra piu ).(raro. T. 40": polst p1cc:oli. cel!!'ri, ll·t•truentt; pro'trazi<•ue. ap1tin, s~ua rù o inrerto, sclerotiche un poco in~iall"t~. tinta suhitterica della pr.lle. arrenno trequente al vomrto, rrso s:mlonit•o. La sera si man ifesto il ··oma eJ alle II ,:Jo p. m. l' infel ice sp irava , dopo :) giorni di malallin, Il non con l 1è •tnelli eh era rrma,to in cur,t per ti {ttro.


1.288

5ETJ lCE\11.\ DA S!RE I'TOCOCCIU

§ !l. Esami! drll' 11rina. - Questa ern srarsa. di tinta giaJio·arandatn. non limpida., C·>O pochis~imo ,;ediuHWlC). 1Jìnnchiccio; 1'. S. l On. -All'indagine chimic:\ :.i riovenn& nlhummu nella propo1·ziooe nppr05$imativa di f1: 1000: a.;senza di ematina; muco-pns non dimo.;trabite cltimicamentè; tracce di fosfati terrosi; piccola qunntità di fosfati alcalini; ura1i scarsi; pigmenti ordioal'i Wlr-'Ì, tmonel'urO'\nlina ch'e~a in l'orte aumento: pre:.enza del Hl pigJnento o p:gruenlo uìlinre imperfetto (11Uello che> da\·a la tinta aranciata all'urina). - L'esame micrnsr.upicu fecerilevar·e ammas:;i dì leucoci ti : rare cellole d'epilt•lio \'e~cicale degli strati ~ uper6 ciali; cilioùroiùi, cilindri ialin1. ··ìhndri ~rannlosi; fr·cqueoti ct>llnle d'epitelio renate la. mag~ior parte con incipiente de~enernìone grassa: !-\ruppi di pict·olissimi Cl'istnlli rcamboidali di nc1do nrico. E.vllii!P di'gli sputi.- Questi non furono mandati al Lahò!'lllor·ìo per l'esame microscopico e per la ricerca haLteriolngicn. Essi noo furono mai abbondanti; rnio;ru~copinl­ men to non \' Ì s1 notò sungue, nè la tinta rugginusn doll'espellornlo pncumonitico; mn una speciale tinta gioiIella. E.'itwu~ del -~ltii!Jitt. - All'esame micro~copi..:o del snn;,<11e fallO Ja IU!llllllU del !lt j.(eonaio. SÌ li'O\'Ò Jeg~iero ma 6\'Ìdente numento di leucocitì; t[IIC:>tì erano in massima parte g1·os:;i, polinucleati o a nucleo polilol.mto, con u1olte granulazioni uel proLopfasmu. L'indagine lnuteriologicn del ~a n gue fu f•lla il medesimo giorno, con metodo presso a poco u:,runle :1 q11ello usato dal medico rli l" classe pro f. Pas•[nalo e puuhlicato in uno de' suoi Ja,·ori fallo a Ma:;snnn(Ll 1: e appunl•> per seguire tale metodo sono uso a raccogliere 10- 1:1 gocciole Lh snu~ue pPr )\imili i1leloginì: mn r.iò non

per


:O.ETTJI:t;\IIA OA ..,TR&PTOCOCCIH

I~S!l

semprr rie:;re pos.:-ihile, mn~.. ime I(IMndo si tralla di ma4ati J,!r.tri e it'l'l'tJIIieti (• ). In trueslo cnso, per es .. dovelli ncronteotnrmi dt poche gocriole e nr fccr due piastre •·nn agar· ~liceri!Htto. che po~i. neltPrmo,.tato n :fi" C.; ma •·o.;a CJIIPsle rorne il tuho di controllo rima:ot'ro ~terali. Pertanto nP~snna ht~ e poh· ventre .a •1uesto ca.;o dnlh ricerca ltattt•riolofka.

§ 4.. Il giuùrzro diagnosta~o. pr·imn che appnri,sero i sintomi fisici pulmonari, ~Lette an favor·e dellu po,<:ihilita di 11na f'lt'nrt,r· dw{ntmiWtllf'lt, l'orma morbosa :-.ttHiaatn lll'ne da ~. (i o l'n~ .111 d e \l "s.;' f 'i] f' cnratterauatn appuntu <dalla rnanc·tnza completa di --egoi li~ici e dalla tnten.,itù. tie' siutomi !!ener ali t: funzionnli, d1L felthre altissrm.t, tla ,.1J,pne•t wnsidere,·ole e tla dolore laternle tai L•. che l'infermo immobilizza unn meti1 del toraee e del dtnfrnmm,J. l "in tomi speci:tli di questa forma mm hosa. come dolore ~un~o il frenico con irr:ultar.iune nlla spalla. ùnlorc ecce,-si\,,mente vim alla pr<',.St01t e nella rer!ionc epi ~a.,tnl'.t f' propr·i:lmenLP in nn punlo li$~0 all'in•err.ione di'l }110iun,:tarnenlo della l o• cosiola col margine dello sterno (hottrm.• rllfl{rammotico dt G u e n e n n de ~l u :; s ) ). altro pnnlo \'J A rend••rt• plu ~~:e,oto !JIIIht.l ri"Crt1 a\·t\0 lde:\tO :\IIm mel•l•IO rht! '1'~'­ ra,., dj l•ot•·r pro·stn m<'Linn In r•ratlr;~; m'non Ilo potutn 010rnra rar cu•tru ir•• 1'apfl:lrt•rl'ltJo 1les~okr~tu. E-s() •loH~hh~ •'HII'"tPre 10 llll:l ,;~uguhlll(.l .utilidale •lllleunel nllf' rll pwNiu mo<l••llu, N•n r••lt,.flnto drmlnrc nlln ~uprr­ lll'W! tlt'flu >lMIIUITu, Il IJU~t~. per U<IO \'~Hir clnlllll'l!I:MIIl tlalln 'INil·natiun~. do•·r~bltr t'>>t•ro 11J nmlltulu Tut t•• l'.:ll•l•~rcet'luu tJu\ r~hlt., cs•rr I'051rnilo 111 ruo.lo rhe n•• f•J"e age' o lo h pl'rl>'tt.-. ,l••rilizttl•one r!~wkwln!o lu 1111 tub'> •h 'f'IN. s·ullt'll•l~ racilmt•nu• <'<11111' t'nt•fr:tr~•·chio 1uLrPt,tJe nr•r•ltraN a un J•nlllh •Ju.;lnn·I'IC •le li" sur ,•rUc.i,. ruu n•·a prec"•l••ntrownte sh•rllizz$10 e C<Jirh· . 1lllrapn J,, 1·3 ~. eu h, tll "311j!Ue " '~rPbh~ ~l r,,,o 1ft rJrl' rirtrthl' hntterìul<>(UCh•• f'Ìtl skUro• tull •IU:JIIl.ll.f •IAIPrnllll~l.l di 'an;;ue. Il lol>c> .'I.<Jilr.llOrL• •IG\f!)J,lu• e'ser.• ~·tfibroto e l!ra•Ju .• to :tll'l'•t••rn·l fler (I(JJPr kncr conto :lppr<~>­ slma:U\0 •Jell• quantlt.l di -~n.!u~ l!~lr:lltu.


l ?nO

SETliCUIA 0 .\ ìoòTitEI'fOCOCCIII

doloroso n hello della rar.hide e dell'ultimo spazio inlel·co~LU ie . non si determmnrono as~:~i oellnmente. Mnn•·:aa il ~1ugluouo ma vi era il •omtto rhf' il t • . ùe Mu s ~' pur& nnnovem tra i s1 ntom1 speciali in~ieme con l'iLter<• eh~, secondo l'\., si mJnlfe!\ta rnramenLe. Questa d1ngnusi fu falla nei primi ~1orni dal si~oor Direttore ùell' o-petlale ca". P. Rocca, il IJUnle fu ancl•e il pnmn a farc:i rtle,·are In si ndrome fenomenico rlellu setticen.lia, nllurcfl(• il t1uadm dinil'o SI delineò completamente, ~pecie ne• rnq che saranno in "ef!uito riferir•. In tanto l'esnme dell'urina ayevn dimoslr<~ta In parlcrrpnzione dei reni e del fegato nl processo morboso, l'inj!orgo della rotlza era r.ons1dcrevole e per rl ,·omito persr~tente si se. spellò anche d 'una p1rtecipnzione delle meo1ogi. Oltre a ciò l'analisi dell'urina, con hl ronsiùerevole diminuzione tli fosfati, e con l'aumento dell'uro\antinn parlava in faYot·c d'una infezione acuta. Ureve: si amnti'e inline da tuili una graH~ ioft'zione l{t>nernle e con rrue~ta diagnosi e con quella di pleuro-pneumonile hilaterale clrcoscrilln nlle hasi, il raùaverb \·ennt.' ,;,ul tavolo nnntonllco. ~ii. ltttopsia. - Questa fu eseguita 33 ore dopo In morte dal 11tedico dr l" ci asse dollor Il a t t i l o e dn me: ne nferist~O. per l~t·erilil. le co-.e più importanti, che trn,;cri,·o dal hLro delle antop~ie. l. Nella reg.iooe po~leriore del collo un a soluzione di con· tinno per fa\'O incrso e non ancora cicatriunto. ~ on edem:•; lieve ro"Sore dei tessuti circosta nti. z. f'ra1un.- La dur;t-rneninge gunrdata dall'esterno non fa rile\'are di notevole che iper~mia da stasi specialmente nel seno longrtudint~le. i\el distaccarla si notano punti di nder·eoztt con le sottost:10ti men1ngr: in un sol punto elci l'emi-


~KlTICEIII.\

l 2!1 1

OA STIIRPTOCOU.III

sfern t•erellr<~le sini,;tru quc~ta aderenza i• tale r. he, di-.ta~­ eandola si producl' nnn notevole l:tcerazione ùella sosta nza cereltr:1le sutto:-tanlf'. Il li!JIIIÒO ar:~c n!Jideale tra le <'II'COil\O· lnzioni ~i mo-.tra intorhitlnto per nn cct·tu tratto della cnnvessilli. In nrssun punto rnrr.oltn di {IU:'. ~ulla d1 anonnnle alla h:t,e. nPi "rentricolr. nella .-:ostanla ì'er,.hr.'llr. :J. '/'m·art•. - Nulla al pericard10. sal vo li'JII!iern anmentu tli li•tui1lu sit>ro~rL ~ t•sstma nlter:ll.tnne : l cuore. tanto f ~tPrna­ mt!n te eht> neli P ,-ue r.a ri ti1 e n e;: h uppnrl'crlt 1 valvnla ri. (~rnmu lilmno~o ronsi:<Lcnlf' n l'l 'entrtc·olo :>lni,tro. l'ulmoni: recenti atleren1.e pteuru:he ftH·tlmentc la..:nrabili :dia lt:\'t'; CJU:tlcuna le";!eJ'iS•iwa rol diaframma: :;~!le nza Ùl essndatu plenrico. Loho inferiori\ Òt>l polmone destro tll tinta ardesiaca P runsistente al tatto; nl tn~lio ·d nJO-.tra un proce,~o pncumnnilit.:o a lohuli. clH' hanno qunsi nsptHltl d'infarti emorragir.i. l.o ~tes~o notasi al loho inft•riort> clel pnhnone "'lll"tro. ovt' però i lohul1 epat1zzn.ti ~o n o pii1 gro~~i e p1t'1 vicini ara l11ro. !.e altre parti del pulanone sono perv1e all'aria. 4-. ftld•lml'. - Xe s~una nota patologica clell'in te~LIO O. /·t•· f/llttl ; mollo volumi DOSO c rc~anlc: ta pit·cola ala nlta:,:lto èro--· :-;uginlln~trn. ili i/. 11: pea· volume superiore del triplo al normale; appar~ evidente il rellroln dt llillroth; la cap.;uln noli l'faCtlmente di'llnc:c:nhile. Jlen1: di volumn normnle : mostrano al Lt;tlio ponti emMm~tct neiiP. puam d . \ es1·ica pient eli li<Jnido. ma non mulltl tesa.

§ 6. Esame i\tologiro tf,•gli 01'1Jtmi (•). - 1'11lmoni. - I n l'l l r•eat •Il organt destln:ttl per tJtaoslì e pdr altri ,. nmi rurollO wuull :t\ "fO In 'ulu~i<JIIP salllt-:l di ~uloltmalo li •;, "/. ron ' / , "/• di rlorum sotltrn): 11Utll h l.t' :tli 111 molt 1r<1na. rhe ~~nn<! piu Yoltf' cam •t:tb oell•• CII"' urr• ,. ~l\ t•, \! tml lottuU rl~lllllli vntuon te ::!4 oro ttt•gli rtJcool:1 ,, 30", 00" e 9tr' Nt•ll ul· rool :1 G·,. ru 1ggiunto akoolito iu.Jtw ptr lt~r:are i Jte7~t d~ Ileo ullune tr.1r .., d t rtururo mt·rr.urie<• l nrlu~a/lle .n p traffin:l. l t~gh lati i :ti mirrot<>~uu H n• nrru 'll3raflluall in rloro(IJtHIIO 3 w• 1;

!'


~lniCIOIU

11.\ STIIF.P fOCOCCIII

r.um~ pondenza dci lol111li epalJ.lZaLi i tn;.di mostrano 1 eplel'.ìune comp:eta Ùt>~li nlreulì per :-an,{ue. Trallot1 colmeLoÙ•> di W e i g e r·t per' la drrno~Lraziontl tlclla lihnna. cjue,ta apparì:;nl in rari puntr, n<m in tullr i wgli cd a lilumentr roullu ~ouile. Xel centrc. ùelle reg10ni J'nh·eoh pient d1 :.<~o:.:ue ,.·m· cunLrnno arce di tessuto <n e non :-l ricooo,cu più la ::.tru!lura ùt·l parenchima pulmonare. il quale :;emhra fuso 111 un Lutto •run,i omo;:eneo " cnrnl• te,stllo tr.auato prirua con lt"e" io di potnssa. l o questi t•nmpi, ove. ti tcssuw ù in preda a IICI'I'IIhio,.,i, ,j trovano ma,.,,..c ùt micruor;.:ani~rni mollo addensaLI l' òi una .-ula ~pel'iu; do\' essi ~ono p·il 1ari !'l os-crvaoo ro~,;cll i rntond1 ,;pe:.:-o di,pnsti u hre' i l'aleoule di :i-i> elemen!L l n altri pnnu i mirr01~auil'rn1 ,.ono nrcumul.1t11U mez.wa;.:rupp1 di leucoc1L1 lim itati 111 pil'role eu vili! "'ccssoitlali: i.l1 quc~ti leucoc1 ti alrnni sono p1e01 di cocdli. \tturuu a fjttesLI p1cenli lbce~"'· p rol iferazion P parv icellulare pi ullu~to rigogl io,.a. ~~ o"~en a pure qualche \'aso capillare òt•lla rete ah eolare npit•no. per hrefe tratto, di coccl11 1 rJuali , colorati col metodo d1 W e 1g e1·t, rlitnno all\tus·t J'a:-pellu d1 ,·a~o arLdìci.Jhllellll! inìcll3LO. - (}Uil:it l cuce li i n ;,.la no ben ('OIOI'i.lll COl W l'LOdi di W e i r f.( e r 1 e d1 (~r am; mPno bene cui metodo d1 L i• l' 11 e 1. colora ti CQI metodo di F r i e d l ii 11 ù e r [ 24 nre a caldol t> con I}HPIIu di R i h(. c• r t , non appan,cuuo capsula11, a111.1 rou tali metodi &i ltanno ralll\e colorat.ioni ùei l'OCclll. ltrm. - Epitt•lli dc1 tubolini cootol'li in ri~onliameuto lorhido , o d••gpner.Lti o sfaldali. Ernorragi.1 llllcr:>tizmlc f1 ,t 1 Lubolini relli nelle pirnmiùi. Qualche ~lomerulo scopfHato,..u In capsula rip ren.t di sangue. Frequenti crlinùr1 nei tuhulini. \ei !-!lomernli :.i troY 1 noo lnfre•(nentt•meute qualche an ... a 111farcita di cocch1 o dilatala: altri ,e no \'e fono pure nei ;.;lomcruli n gruppi di 8- 10 e viu. \ ndw tra i tnholini reni si trova qualche capillare pi ~no per uu ce1lo tratto di t'occhi.


SHiii"EUI ..\ O.\ sl REPTOCOCf:lll

L:!!l3

_.,il~a. Frequenti leutoctLi ca1·idu dt mkrOt'Ot'chi e micrut·urr.lu li ben, spes:;o n catenule, nelle laeune e nei corflo-coli linfntdt. f'•'!lnt() . l 11 alcuni punti i La)!li ottenuti dalla piccola ala mostrann il tes--uto Ppntit·u d:raclato in ntoclo cltt•. n pkcolo in~ranò imcn to. le vie c·apillal'i tra le t:ellula ~embrnno del .loppio più lar;.(lte òcl rwrmale. \ fm·te incraotlimento ·i n'enano l~ ··olunne di reti nlP. epatiche as~1111i~liatc per P\ tdente atrofia rlrlle cellul1•; akune di tprr.;lt• 't·nmpar-e. l capillari in questi punti )n!;CIIlllo ossel'\'are ncll:unente le lo,·o parl'li; o rost si pun IIOl:IH• che nel protopla~rna dt CJHnlrhe ct!llula enòott!liale sporgi' n te nel lume dt>l raptllare. 'i -;uno micnvocchi a grnppr di J.wr ht elemenlt. \on si oss•·rn1no trallt di ··apillnri infarcili dt coc•clti. mn que~ti l!nll'[li ~onu al,ba!:hlnt.a ft·(•tpteuli. nntnndoscne dne In• iu un snl campo •nirrnscoptco (l. d i t z, ttc. !J •'• [•. ~). In •JU'IIche punto "' ' uola incipiente prultft>rnwnr c cllulare clt'l c·onnelliw. L:~ preparnz:one drlll' /llt'ltiii!J; l• nnòata a male e nnn pn ..so 1lir nulla rn pror""itll. I rnu~rnurgani-.mi osservati nei reni, nell<t milza e nel ff'J.!:llo ltunno i medrsimt caratteri lllflrfoln;.;ict dt qudli os,erv:lli m•l pulmune. clmt• "olo sono 111 quanlitit mollo ptit ;.:r.1nfle; e .., c·ntnpurtano allu -te,>-o mot!o con i d11Tet·enti mctotli di r.oloraziotll'.

~l. \ ltltiamn qui a,·utouninr~>nno rltememrt> 'icura'a

cl' un favll .tlln nurn. ~e oz'altra causa ne remota ne• pross:ma fn preso •In grave forma nwrbnsa, la cpmle per· n rea tre gtor·ni oiTI'L :;oltnnto gravi sintomi generali. l "in lomi locali drlla Jlleuro-polmon!le m noifr~talt~i dopo non rlenuwt·uno t:lle •·sten~ione dr proces"o dn cotnproml·tlere la ''la. nt• la nefritc ~d uo !'IO a prl1durre urcmi;t; di falli il dollùr Cn l t'a g n o, ch'ehhe in cura J'iufermo. ha ttferilo, nr-lla relazione menstle


'nTJCE\11.\ 11.\ '-TREI'T0Cilf.CIU

del suo n eparto. dte d1 sintom: uremici non st ehlw llt'lnmf.'no n pa1lnre. La pat·tecipazioue delle meningi al proet>:'SO tnl)f'ho5o fu sospettata a pena lfl vitn e lt• le~ioni nn:uomu-pnlllloqiche, pur ùilliO"Iraoùoqn estn parteripazione, non ~ono ,uflkienti a dar ra;.rinne dt>lla morte. U'all ra parte l'csnme miau,copico lta •limo.. traln che tuili gli organi esaminali r•.nto>n.. vano in copia un mir.roor.!ani,..mo ·h t•, Jtt,t' i cnrallen Jl!llllti :.1uclinre, de\C<ti l'll cnere sia :;empn• il medesimo c rhe s1 • rcmdo l111le le prubabililtì è un microorJ.:aiiÌ';tnO piogeno e pruprfamente In .'lfi'I'JILIICtlrrn 7Ji()[J'''l", il 'JIIille ba trovJio In ~~~· pllrta d' <'nlrata nel fa,·o alla nuca. donde>, per 1111 proct'':-'' di granulazioni non rnoltu allivo. durante il periodo d! gw11 iWIOe del fa,·o, ha potuto peOP.trare neti.L rorrenlP -<an~HIJ.Hta. Il quadro clintco disPgualn dalla hrevl' ,toria. clinh·a riferita •" quello delln setttt·.cmia a decorso nr.uto. l limili che m; snno impo~lo io qur.;to lavoro non 1111 pl'rlllf'liOno di t>tllrare tn una tlt~\'Us:-ittnc mtnutn. ilo rne~,a inn~•·e o~ni d ' li~en7.n nel ,..e~nar~ lt• porlto note dinichP, lt• t(llllli mi fu daLo rncco).!lll'l'f', ed ognt JHI'\Sillile rnra nella n · ~:orca delle alterazwni no.tlomo-patolo;.tkhesempt·e 11!\lt'O'>tl•ill n ~1 preparati che s1 conscnano. Mi l'i-.rt·t.o solo. dopo l'r:;pusÌJ.IOOt' Iii tnui 1 t'tbi racco lti , òi routpll'lare ì1 lavoro run IJUaldtt> 11ota illthltali\ a.

II Caso. l! X. fl fnorltista tlel f. /1. 1:. S (; Ìu\·:tnni, imbatl'lllO ,11111 IL Jln\·e Jffonrlntore nt>lla r·a·ln dr Spt'J.Ì;t, i pn·~enlò al1.1 'hll·l medira ti rnnllino del ?!) geun.tio l !l:l. at~cu-.;nntfu cl•,lt•tt ;!enerali e spo ...atetn. T. :li".!l C. ...'lette in ripu.;u in l11anda, '>en1..• mo~ll".tre s:ntomt uwrltosi rilenuHi, ,j fu


~H li CE'Il \ Il.-\ ' TREPTOCOCCIII

l ~9:)

aumento della T. il giorno, .;~~.:.>; remissione quasi completa h ser;t, a;•.:l. La notle l'infermo fu continuamente :~~itnlo e ilmntt'no se;:ut>ote, ricoverat'l all'ospedale di liorclo. nccusavn sensa~ion e assai peno~n di dolori al petto, :llle !.!Ìilot·chiu e :'flC•'Ialmente alla schiena. "\ on lorte ct•falaiJt•·•· non ·IIT.t noo, non disturlti nervo,i. La T. n..:cellare <>r.l di Hl 0 e. hrnclu~ nel cor·~,, del giomo .,; fos!ie data dell'antipil'inn (~ r·a r umi ·l '/ ,. in piia \·olte), t'''a aumentò st'mp•·e: cio~ i-0°,~ alle :l p. w., ~n·,x alle i p. m. Yi furono ripetute sens1zioni di "r1vido, un questo non fu intun~o. Il matlioo del 3 1 ~ennaio lo stato drll'i nfermu f>Ì pre· sent.nn piuttosto u1·:ne. llet·ul"to ùorsale, tlolod a'~· 1 pen.,-;j all.t scllit-na. du~ s'inaccrlurano forte ad ogni mOYItnl•nt o, dolori t~ lht r·egione precordinle ed nlle ~inocr f1ill senza nlcuna affezione local1zt;t Id alle art1rolaziona. l.in:.:oa rico\·ertn tl'una ~pes,a patina J.:anco·gialliau. !Joc··a ~em­ pre ar1da. sete (lrdente. T. W\!1 alle i n. m. 'r furo nl'l parect.:hit' oscillazioni nel giorno. ma la T. non ùist·ese mai '"llo 1 ~o· e la ,era era Ji nuom ~o .!l S ureYnno W atti I'C•JIÌrntor1i . l :)o pul ..i a m1no1o. l pnlm1>ni atl'a~col­ tazi one Culla unloriol'mente 110 11 fet:erù rde,·ar onll.1; cosi pure il cuore. .\ ll'a~t'oltaJ.io n e del tlo1 ~o si noto ci1e al 'emplke contallo dell'oreccluo l'anfermo gridava pr•r acuti dolori : t'e:;ame fu qnindi hreve e fece rilevare solliu hronrhiale in corrispondenza Jelln punl:t scnpnlnre ùe~tr·n. La pelle del dor:-o er.1 ni4JUaoto arro~sitn e le;,.;er mentP ede· rnatos:1; ma tale arro•:-imeot•J e l c~giero edema uon eran lim1 lati dn contorn i precisi o sempl icc rnf' nle appn1·isrenti 1 ni• vi em traccia di nitteno o d i suù;uni ne. :'\ on erpete labbiale. non r;anosi tlel Yolto. non contratlure di ,.urta, non forte cefalgia. intelli~enza nella. L'aHI di ou u..itn spie-


1.296

bi:.TTJCE\11 \

D~

"TI\LPlOCOCCill

niea eta di poco nnmentnta; nl· :tlrro si notaYa ner:li organi addominali. Si ei1Uero alla ser·a pro[usi suiloti e la notte vi fu sciolta non copiosa. Quel A'iorno l'infermo ~lette a dieta di latte con qualche brodo Jeg.,:iero: gli si dettero cartine di :;nlicilato sodico e hevande alcnlinizzatf'. 11 mnttino del 1° r~hbraio le contlizioni non rran guarì mutate. La T. ascellare nlle 0 ell alle i a. m. fu di ~0°.8. ld un altt·o esame non si ascoltò piì1 soflio brondtink. Nulla al ruore, trantJC In frequenza dei halliti: addome nn poco tumido, non duleute. Al ginocchio destro una chiazza rossa come eritema scnr-laLlinoso: movimenti dell' urticolc~­ ziooe J,!Jeri. Si deuero altri 3:; centigrammi di chinirta cc'n !5 centigrammi di anripil"ina. ,\Il e IO n. m. lo T. er·a i-0'. L'infer·mo fu allora sbarcato e por·rato all'Ospedale diparLilllentale con ruue le cnre possihili e colloc.1to nel Il Reparto medicina (medico capo dolt. Hnggiero .\. ). Qui"i sr notarono anche i forti clolori aiJa Rchiena che rendevano peno:>o il decubito dorsale. La pelle ~lr l dorso aveva tinta ro~so-lividtt, si pQteva Aollevurla in plicilc c mostram le~giero edema. Il dolore $i propaga"n nnche a! collo e però i mo' i menti del cnpo erano al,tuanto peno~i. ma ['Os~ihili sempn•: non vi er·a accenno a con li allu rc. La pressione cl igitale esercitala sulle a poli si ·spioo11e non fece l'iconosc~re punti limirati di dolorahilità. Si ascohò fu).!acemenle un sollio bronchiale nellà r'e~ione soltoscapulare destra. \ Ila percussione l'infermo non !:Ì presto per i forti dolori. Poliìo t•ad ial e aritmico, dis•~relo niianno, tcnd~nza al "ornito. La nollc !"infermo l:t p;~ssò insonne. Al mallino (t rebfra io) il suo taio era ·nggraYatis-iroo. T. ~0°.3. Il pobo delle radiali non si percepiva. si percepira imrce qnello


"EITilE.\11\ OA -.TnErTIIl:ot.CIII

l.:?!li

dellll fem or.dt. ~~ fecero uue1.11111t sOll'lcuta uee Iii etere e 11ì al•·ool ca nforato. l.'intelll:.:enzn si poteva du·e libera. ma l'tnfel'lllO non aveva cosc•enzn del :-uo ~ra,·tl 'tnlo. li ~uo ,,:unnlo era int·ertn e la \Ol'e n\en un ti111t.ro .. peci;.lt• .-tiCl"O. \'erso le !) 3. lll. CHiliiiii'Ìll a t'OVI"ii'~Ì 1Ji freddo ~Il· don•, alle 10.:111 a. m. ùnpn brevissima a,{unia mon, cwc rircn 41-! ore òupc> la prim .t ~en.-azione tli llr1vido. Uall'anamne-1 prus:>ima "l nlem rhe •111 .lclw giorno p1·ima d1 dar:.1 malato lo S. rumi nciò a po~o bent'. 1111 non ne fece ca-.u. Ua un l'-111• curupaguo ,., \'enne po1 n :-•pere clte In sellimuna (l\'UIIlt. :-;tando lo S. entro Ulll\ t'arloonicra m"lllre ,., can•·a\.l C<ll Loone. rtnlll•e 10 mezw al carhone lino a n~eta t•·onccJ pl'l' cirrn rneu:'or;t e ùut·ù r.uic:l a venirne ruori. Si lavù pui con 3C1Jila fresca. como soglicmo i fuoehi sti ma pnr·c dte da quel Hiorno egli cofllllt r.ias"e a "enllr:-1 male. ~ on fu fallo l'e~ame dell'u1 ina. perchi• tJIIella che emhe tlopo r1co' eralo t n o,pedal•• fu ~.pllala dn11'111fermien e pni l'ìnrPrmo non ne cmi~e altru. Non vi l'u oornrneoo e::petturnzwne. L'indagine batlet·ioiog1cn del sangu~ fu pure i--tituiln, nl modo soi1W. il rnauwu del ?! fehhraio, m~ es.;;\ rio,ci negati\ a. Il ;.:iudizi.1 tliil;.(llthLico rimu~t' fi no all'ullimo so,pesn. Tuun, ia il medico dell' lffmulutto·•· dott. Tacchell1 (nl quale devo quasi tuttn la storia cli nica) inclina\a ad alllmCilt'le una r•• rma d1 r"'umati;;mo aeuto 1perpireticu. All\lspednlt•, ~l:JIIl6 ' la (rCI(IICOt.a di CtiSÌ d t II)Cilin;.!Ìte t'CI"t'UrO·"pinale. ~i po::;~ in discussione anchr Lale d•ngoosi. Di ercsirela nou !'Ì fect• parola e piu tardi, nvendo io domandato con in-;t· stt•nza a1 medt••i del 1ipartu -.e l'arros·imentu della cute alle "Palle ave~se avuto :.o;petlo di ercsipela, rru fu e•· lu~u da tulli .

'""''"'i


SETTII:II'IIA 0.\ 'lTitE['TQCOCCUI

(.lu••,;ta fu e.-e;.nuta da me ~i ore rlnpo la rnurte eri ora tra.;crho Ila! libro dellt> a utop~ie le 01 t•· principal i. Esll'SP. mncchie di decubito caùn,·erko nf:'lle parti tledhi: a!le re~ioni scapohri chtazze hrglre l'ti a mar~ini irTe,.:•Jinri di r.olor ros ·o vinoso e :;ono quelle dr,• esi...te\";llltl rlurante lo malulli:l; ne·suna ~ronLinuitir rlell'eTi•lermi.Je, ne"•1na tr.rccia rli Oillen~ o di !tolle. - r'mr.io. :\essuoa nllr·r-.r/.11108 .1ll'pnccfalo ed ai !>Uoi in ,·olucr i. trantte che nnn ,j vogh:t tener r.onto rl'nn liere inturbiòamento do>! liquido aracnuicl:lle fra :tlc·unP • por! re t'i rconYoluzion i cieli,, co nvetl~it:r. La I'IIChidt· fu dis!'>ecotn per inlero: nè il mirlollo nè le .;ne menrngi presl'ntnvnnu alteJ'nzione di sorlll. /'rmtlrrdw e li•trurln peric·a1·drco normali. Cantò cartluH·h· e•l upparer·~hi \Uivolnri normali. [\iel cuore destro 1111 gro~~~~ grumo fllll'inoso assai resistente. li zmlwmtt' destro 111111 ha adPrenzc pleuriche; ti 'UO parenchima i• pervio all'arra. alla base notansi rari notluteLta ~l'OSSI tpmnto un pi:-etlo. come pkcoli in l'alli. nltnglio di colorito nrùesiaco, di aspello muforme. pa,to~o. \ l p. .;ini~ tro le aderenze pleuriche ,-ono invece rilevanti, ,pPculmente nlln ba~e e col diafmmma O\'t:' ... on lm~otlre• sollili facitmPnle tacernbili . .\.ntero-laternlmPnle, in t•orri,ponùenz:t della somm1là ùel l:>bo inferiore ' 'i• un'adere' Ili. l di antica dnrn. d1 con ·istenza fihro-n. drr> non ... , l1cera ,. COO\ ittne recidere con le forliic1 ..\ Ila lJa ...e ciP! loho inferiore 'i -ono anche nodah di lessolo rnfucilo ehld hanno nl taglio tinta nrdes1ncn. Que-ti nodulr rei'Ì"', vanno a fond•1 nt>ll'ncqna . .\lcun1 di essi. 1n:;ieme con 'luelti del pullllone 1le,;tro H'II;.!Otlo con.-erntti per t'e~nme rninuscopii'U . Il lobo superiore del p. s:ini:;tro preseut.r •spe,..sirnento del parencl1ima posteriormente nll'apice: 111:1 11011 vera epatiuntione. ftldom,·. :\ulh al pentuneo. nulla alli mut:o•u tlel lOlluO iutcstir.o o~nmi llaLa per intero.-- l.ttmibn § !1. •lutn11Wt. -


'>f;TliCi'"'-" 0.\ !STllEI'lOLOCCIIl

l !?!)!)

<è di poco numenlnla Ùt volume *' di tinta fortemente ardesiaca; il .. no parenchuna è podH~ .... mo Ct•ll,hl• ote e si :'pappola sollo lieve pre<sione: la r.1p~ u t.1 ,; llillirtlt! ,1 tl'.;tarr;lll' >&Ue~a tu poca t· oo~is t e nza della polpa. - Il /t'!flltn prelienta .~:ote~e a•lcn·nte eol tbnfra mma. le qnali ,..on ' pii1 :-pcs.;e nlla ommit:t Ùt>l gran lol•o: t.ali aùt•rtJal.e non 'onn recenti, ,onu re.--istenti f'. di:.Lar·:andole. '' produce lie'e lacPt·at.iurlf• ch•l parenrhuna epatku. La pil.'cola ala •' rnoltn :.oltili'; per 1111 C'nn~ idt're\ ole tratto ha lo 'pe=-~ore di l ' • - :? tu m. /leni di volume e t•onsi~lenz:'l uorm.11i ..\ 1 la •licJ ,j rile\ a r.lte la su. . tan l.a I'Ot'ttcnle t' tperemica •·on q•mlrhe punto cito p:ue ~morragh:o . -.\ es su na raccolta nelle an im/11; 111111: qu~:JI,, del ~ÌM···~hin iJI',tro, aperta. ~ stal:t Lrorala nnrmalt> 111 tulle le :;ue parl i. \ ell' in1·iJure ì tessuti moli t ilei dur:;o per aprire lo ~>pern Hrtollt·nle, sonu npJrUrsi m•l te~~ulu ~tHtnr. utallt o 1li ~~·relle re~tont alcuut punti dtl' ·chimo'' a 111argini in•let: r:'t , e~t.esi al piu •1uanto una moneta tl'un r~tmte:;ituo, ùi ti111a ro~sa 11011 mollO osruru. ~I n. a vero rl i r·e, l<~ pnrola ecch1m0:-1 non detint,;l·e heno que,t'alter;tziuue del tessuto srJLIO~utan t·o, non e~~endovi la tinta ... pecmle che '~'"ume il '-an:we slt-:1nsato. ~ l n. Esame microscopico degli organi. l'olmot~i. l tn ~li

eondoui ·t traf"erso r Mduli d...srrttt• nel ~ precetleote hst:ianr.t vedt•re in alcune regtont glt aln~olt rtpumi di san~ue e nE'It:entru di i1Ue,te regioor il tc5suto pultuonnre ,. fn, o come mn,sa omu.:enen oYe non si ricvnosce piu In slrult ut .t tle,!li ''h eu!t. vi ~o n o lacune ripiene di detriti che dann,, l"immu~tno cl'unn rapi•la Ol'erosi tlul tessulu: in tJIIe~to h ~~~~~~ '-Ì o,.;crrano \ eri anuna,s• di streptuco•·r hi. s .. ne os· en ano unche racrolti io alt ti punti t! i fu-.iunc pnrul enla


1:lo o in~ienw con

graudi •Jll'tllllt.t dt leucor·1ti, alcuni de' t(uali ne ~ouo infart:iti Il cuuteuuto dt};.!li al\eolt cpnlizzati non t'• mai ricru di l*'u· cociti rorno se II H trovano ru·lla pnlmouitc cl'llppale: nelli\ ma,:.~~o;iur parti' Ù1 t'N non app:m.;ce h hlmna (metodi tlt'l Wcrgerl e rlel l:alrlri); i11 poclrr '' mo~lln n !Hnmenti 1nri u sotlllt. l IIIÌI'I'Oorgani:'mi supra notati "' cumportann t'Ot tltver,, metodi Ù1 c·olora~ione :dio stesso modo cltr <Jnelli nn' POli i nl'l l ra,;u (\·, ~ li ... rome rpullt. sono 'Prll\VISII tli rnp-uln e 111111 learlllll l'wrua lanrtoo!nta. In hrt'vr: i prepantli ullr'lluli tlal pulrnono uel l ~ 11el J l t·aso rassollli,.(liauo tanto fra Iom, che pr ,,ono .llldte es-ere ruufu,i gli 11111 l'Oli glt alli t. La li).( l rappresr•uta un preparato tlel Il r:a-.o. ma e->:-a può senire audte prr l'altro. l.'unic.t rltfl'el·cnza ~ rei ati\':\ nll'esten.;ione del processn, r. hc fu llla,:!giore nel l rn•o. /luu. Le maggiori a!ternztnni de;~li urgaoi sì notano nì'• wlwl1ni contorti della sostnm,n rorlir.alo, l'epitelio do' quali 111 p1it puu11 c di-trullo: in; Itri punti Il! l'l'l tu le ~ono an (JrPrla a rigoult,umnto torhido. l) un e la nntans1 cilindri o dc1 c:tplllilri turj.!icli per molto ,aogue. S1 nota nnclto, ma mramcntl'. emorragia nello J'ap,;nle e da que,tc il sougue s'i• f11tlo ~trada net tuholtn1nrin11en. ~elle nn~etlei glumeruli e llt>l raptllan tra i tubolini si LrO\'llllO cocdti a pit:cole l"tlflOO di :l-i. t>Jtom. etl a pierult :.{ruppi, ma sono rari e mollo difficili n ricercarr•. IJue,li co•·rltl ''a per la furma rhe per la vranrlr·7.7.:l. :.in per i n11!10tli ,·ni quali l't'stano colorati ra,sonll;.:lranu in Ltlllrl a qut•lll rtnvenuti nel pulmune . .Il il:a. :'le:;snna nllerazìonC\ nella cap~ula c neiiiJ trnhrcuJe. l n alrun1 punti SI nola ùi facinwnto de1 globuli ros,i. !llt>nl1Cll forma di rnieroorganÌ51llÌ a piccoli gruppi; sonn rre•JIIellLÌ i leuco~ìti d1é ru• hanno nel protoplasma. La rpt:tnlìta ùci


..,ElTICE\fl.\ D.\ STRKI'TOCOCC.Ul

1:111 1

microor,;ani•nu della milt.r~ ~ di rnollo .;uperiore a quniJa tlt•i reo t.

f rl{''''l . \ rneùio ingrandimento -;j o,;.;erva che la rete ra· pillnre d••;.di acini i.• qua!'i tutta l'ipieo:1 di ~nngtH': in qualche r.. ~o; ione ~l i elementi mllrfologici del sangue u le cel lule ~paticho soM ti isu·ihuite senz',wdinc, pPremon·,,~in interstiziaJe, P •tni' i lt• rt>llnl1• sono r·are ed alrolicho. In alln punti, O\ Onon nppari~~è Pmorrtlgtn. i rnpillart "OM ùllatati e le celluleotroliche (arrofia eia rompres'lone) . I n ~~·nerale poi 'i nola ltllnrhiclamento !.!f·lO Ulo.;n dt>lle relluiP t•p:Hiclu . l a capsula d{'l (;l i~­ oto n rlt•l gran luho. dove s'i• tt·ovata for·te aderenza ··nl dia· frnm nta, i• i~JII!S~itn P formata 11i tt•s-;utu fibroso: tale allera7.inne nun i• di dala recente. Si nola pure proliferazione Ilei conneuho periporlale nalli spazi lt·ia ngolnr·i; mn il connouivo prolifèr·nto non rimpia1.2a mai lP cellule atrolìche. T microrganismt non ~· r·tn,·eugono in ma,;st• molto ~pe:-.se; ma sono rrt·•1nen1i piccoli xruppi 1li ''"~' (Haro···· lu ner capillar1 e nl!r

leuco1·iri. f .,,._,t((l •\OlltJl'ttl!Oll't•. 1 :: \'f~l:llll1'1118 slraonlinaria J.1 IJ Ullll-

tÌt:t di su·eptococchi che ,;j riuvrcne nel le~~uto ~oltocutnlll'O

e Jlilri•rwntl j!rande è bt unmi,,p·nzione di leucocili nl'lll' mnglie del tf\.;sull) ndipo5o. ulcune delle 'fuali "ono nnrht• ripierll' tli sn ugne. l rot·r h i o sono liheri u. catene d i :1-:j element i u r:wthiusi nelle cellule mi;.:ralrici, rntr·o cui spe,so stanno 10 rosi grande numer·o, che non -.i ~corge pilr illurt> nud eo t:otorando i tagli rol ca rminio e rol metodo d1 Wll11(61'l. ln zona di u·,~uto ÌO\nso ùa mit·roor~ani,.mi :;1 o--..en·n .:h'i· lruutntn qua...,i neuamente 1n '''>rrispondenza del limite fm •·onneuivo .;ottocutaneo e 'tratu mu"·olare sollo:-tnnte, m m i'Z7.0 nl quale non se ne li'Oiano più; ma tra i fu'\cl'll t muscohu·i vi t\ proliferazione parvicrllulnre d,•J con n e~ til' u " !\tr :wa ~o di sa ngue: i vasi del le.~suLo muscolare di latati pt•r 8:1


1 30~

~E rl JrF.\fl \

Il.\ sr IIEI'TOCOCCUJ

mullo :.1ngue. mostrano il r·eticolo lihrinllsO. nHt in ess1 non si ossen'a no mic•·oorgnnismi. L'nspeLLo generale f'11e d1lnno i preparati del tessuto souocuraneo ,\ quello di tes;;uto chP ca•le iu necrobio~i. Il i fatti. mal,:.m•do la grande aflluenza di leocociti e la loro fnse fngo clficu , doru ma:zgiore t' il numero di microorganiswi 111 i loucociti :.i mostrano mal colorati nei loro nuclei. di gui!;a che il tessuto as~urne nspello uniforme come detrito ricw di ma s'e miro~tehe. l n qual rise punln ;;j delimit,, 1:1 formazione ùi piccoli a~cossi. i tJUali proll:thilmente l-1 sareltbero mnnifebtali anche l'linicnmente. qnnlora il prn ces~ u fosse ùut·nto piit a lungo. \"orso il derma non ho potuto ÙIUlO::.trare egualmente bene la ÙÌ:ìlribuziouc dei microurgantsmi per difeuo ùelle preparazioni, le quali nma~ero rrivu dell'epidermide e del corpo papillare; tuttavia nei pre· pal'Uli s1 ossel'vuno le estremità profoude dell e ~ l noùole a gomitolo inlorno alle tJIIIlli s1 trovano and1e ma:~"e di mlcrorgani~m• e se ne tron•no anche nell'interno di alcune ~lon­ ùule: fnLto che mi ùuole ÙJ non twer pnl11t0 illuo;trare: rou preparazioni di tullo il lo:;sut(l C). come puro nu11 sono al caso di pr,•cisnre tpJaula fosso l'estensione di late alterazione nel tc:>snlo solloculanco del ùorso: i punti di te ·su lo tou npparell7.a di ecchimosr furono però trovati in corrispoudenza delle ffiill't.:hie colorrOl.isO- \•inoso alla schienn; nott vo n'erano alla cute del Ainoochio. 0\'8 pu re in vita erasi manifestato dolore t~on nrro:;simento. n Alf"autopstn. ruronc> tht:ts<e n !cune l)()l"llonl 111 lossuto ~ottornt.nfll'o 1u•l puuu vv·~·s.~o appnrivn occlumo<atl>. allo ~c•1po di vrtlrre se 1i lrattnvn t.ll r~·­ rltlmo'ì ttO.UHl~li~a, ~tli'SOI'ht> Cl.lllll" ,; 1 r<ferHCe li~ Ila Storlo ClìDIC11 (~. ~ 8), Il ruochbtn S. l'Or hl ~:iorni n~:llltl rtl cm:ler malato em rimnslo ptll-'1 ut•l rarlrOII~ tloo a mPun lronCtl. Fin•l a qut•l momento. pnr b bre'e I•r.rm.auéliW detl'nt· fermo In O'Jiedaltl lmmo •Il U ore) 1• per mnrwloL"\ •tlll•lli<4iO elt(~ In ,n :t mntnutn (nollxie ch'io eblJI In ~·•g~tito t1.1L tllllt. Tacrhetlll, non .,·or,, anr.om peu· ~~ tu a uun IJO>:ìli.He io!e~lo u c 1lel lé:>SUlo ;oUor.utnneo.


SI!.TTICElliA U\ STREl'TOCOtCill

130 :J

§ Il . ilo gia detto che na:~l\nno dei medici clù~hhero 10 -cura IJllesto iuferòlo fece diagnosi di eresipelu e elle. pii1 tardi. domanùnti da me. esclusero •ruesl:l forma mo1·hosa. Difàlli clinicamf'nle manca''nno molli carnueri per nmmettcl'la., come il color I'OS~o 'i \'O, la Lensione, la lucidezza dclln pelle, t'edema, il propagarsi ùel processo con l'appanzione di :mnr mat'!JÙWft• ne1 punti di nuovn invasione. le bolle o flittene che :5ogliono co,;.i freiJoentementemanifestar·t nei casi di estesa eresipeln. Il nostro mala to invece non pt esentava tensione ùelln cute del dor:;o, 1(1 1111nle poLeva non dillicilmenle sollevarsi 1n pliche: il colol'tlo fio da principio ru ros:>o livido, l'edema fu oppena appariscentt! e foga ce e d •lulore er·a tullo speciale. massime per d curnttere che tl\'6 \'tl d'inacerbir~i ad ogni lieve tocco, tloale il poggiare dell'otec('hio per l'ascoltazione. f) uaolo a car.Hteri mi croscopici, l~ nlteraxiooi istologiche pnrl.1no in favor·e d'una necrosi rapida del tes:)uto solloculaneu. come suole incontrarsi sul flemmone; a per 'Tueslo appunto e pt'r llltla ln gruve si ntlmme fenom enira . bisogna ammeaere che la virulenza t! i <ruesLo streptococ..:o era ben mag:,!iore di quella di cui é •lotato lu streplC)cocc.o delle comuni ~uppurazioni. che o~,ti qua:sr Lutti ritengono idenLico a 'lnell(l eli F e l h e is e n. E pure noto che tu •pecificili; dellosLJ·eptococcodl Fel hei se t) oggi ò messa in discns!iione, e;;se ndosi trovati dn n o r·du n [il e l'l:~ aflri ca.,i Lipiei di et·e~ip el a nei tJuali J'ngente eccitntOI'c era lo stalìlococco piogenu aureo. ~on ha quindi i mporlanzn etiologil:.a in questo caso la diu g n o~i dirTerenziale s•>pt.,ldetul. Mi bast1l .soTo far r·i levare il fallo d'una sellii!emia primitiva un Sll'eptococchi, la quale asce fuori ùei 1:.tsi ben deunrti in cui tale mnhllia può es~ere prodotto. cioè da infezione puerperalo, da infezione put·ulenta e da osteumiel i te .


f !l!H

SIITTl(..f!\11.\. DA STIIEl'TOCOCCHl

Le nllera1.ioni istologiche deglt organi esnmtnati sono iD tuuu 'OOiiglmnlt n I)Uelle del I ca~o. tranne per il re;.;ato. nel tp.ale hisognn :unmellere anche nn pt·occsso llo)!istico ùi data antenore che ha prodotto l'i~pessimento della cap:-ula. lt: aden~ nze del ,:mn tolto e la proltferazione del coonelli\·o peti portale; e per la plenra sintsu·a, c!te pure avem aderenze •li antica data. lu tullt >:l• OI':!31Ji "i i• trorato un miaoor;.(nui ..mo, il•lltnle henchil non 1solato e .,.[odiato in coltura, pnre per i caratteri micro~coptci C1 pt>t' d modo dt eo mpotttu~i cot lli' ersi ltletodi di colorazione somiglia n quello 'tudiato nel l caso e. come quello, •·iten):!o, ~on tulln prohnhilitit, ello sin una variettl dello streptot occo pio~eno. ljue-.to microorgouisruo dal punto d'invasiOne, chs prohnhilmeu te c Rlata In l' Ula del dorso. ma che nulla usclnùe nbbiuuo contempornnenmenle potuto essere flnche lo vie re,.piratorie, h1t ctrcolntu col sangue ed mvnso Lutlo l'or~anismo. \I n le alteraztoni i~Lologiche ùegli organ1 5-in per la pocn o~ tcnsi o ne, che JWI' il bt·evi~simo tempo da che dura' ano. non ha,tano a darci ra).!ione della morte; e pem dobbiamo anche qui ornmeuere un an-tlcnnmento del sauJ.:Ue tln ptomaine o da nltri pruJoll1 di decomposizioni batteriche e qturul; una mtos"tt:aziunc settica. La ::;indruwe fenomenica delhi u1alattìa i• tata quella della "euicemw a deror,o acuto.

III Caao § 12. Il c:10no niert~ 1~ . \l . imbarcalo sulln R. nnH.J Lepunto, nelln mdo di Spezm, si pre~entò alln visita mE>dica. il m •ttino del l~ mawl ..u·cu·anclo rnnlessere generale f' dolore .llln le'<! 1. TniP ulniP.;sero aumentò nella giornata: a


,EITICK'll.\ 0.\ :.TnErlOCOCCIII

l :m:i

menodi ed alle i p. m. la temperatura l'u eli i-011 C. L'm(ermll accusava dolor·i per la Vttn. m.c piit forli nlla n.•;!ione sottocl!lxiel)lat·e de,;tro donùe si diffondevano nlln '}Htlln; l t palpaziooe non ern tollerata. Furonu npplicati calmanti iOpici. cataplasmi e.·e. e ~i delle a l•ere iufu-.o ùi ti~lio ('On ~ grnmm i di s:tl1cilnto ~olliro. l:1 notte l'infermo fu agitato e \'nmiti' la hentncla pmpinala,.:li. \ l matllno ( I:J rn·m~o) nre>n nspello d'uomo ns-;:11 sofT•rPnle; risponde' a appena a qualche dnmantk il tlolort> all.t tt>giune ~opra i1Hiicata oou era seomparsn: lin~ua '-f'<'l'•' •• Ìlnpatìnata; T. ~()"e, nelle ort' p. m..~n·,:;, t'llll 30 alli re~piratnri e 1":?0 pol:;i al minuto. L'ali\ di ollu~ilit splenka non orn aumentata. nulla rli aoorrnalt' nota' a., i atl'ndtlornr. L11 pcr·cussioue e l'a:;coltoziooe del torace non recero ril evare alu·o che un certo impedimento nlla lihern f'uuzillnP del pul mone de' tro e grande seusibilit;'c doloriOrn nelle r~>­ ~ion• "Ollo clavicolnre e sotto ru;cellare dt dest1"a. Si fl!c~>rll tlnt• tniez. rpoùerru. di chinino dr ~Il rentigr. l'urta, perclu'• l'infermo vomitaYa ogni co"'l; il vomrlo era 'Junlchc \Oltn hilioso . I pezzelti di ~hiaccio fnlligli in;.tl11ollire con quakllr "Or•o di g:azosa laudnnizzata riu~civann a calmareil vomitu olo per I.Jren~ tratto . .Xon ::.i manifestarono mai contr:tll ur·e nucal t. \ ella notte se~uentl' 'i fu insonnio e irre1JuieteZ1.a. Il mattino der l i- l'a,pello geMrale ù el l 'i nf~rmn pare,,t un po' mi;diorato e i tlolori erano un pu'calmali;mnln tt'gione solto ascellare cominciò :.d apparire tumefalla. l . : 1 !1".~. 1Hllsi Il il a minuto. li plimo medico di lmrdo tlorL. F. 1\ o"~ t rifi!IÌ che i poJ,j delle radiali erano fin da tJnel giorno multo depr~ssi. Oopo qualche do$ e di eh in in o rh e non inllui }JUIIlO sulla Let'IIIO~en e~i, l'infermo fu traspori:\LU COli lUlle IO ra utele


S&ITICIUI I.-' liA "TBEPTO COCCIII

aii'O,pednle ll ipartimentale. ove occupo un lello dPI primo (\iparto meriicion tmed di t• rl. dott. l)ett•lln). Qui arri"ò in uno ~lato di gra\'ezza molto l'Ìievant(l : aveva lo sguardn smnnito, ~li occbi \'itrei, l'intelli~eozn ohnultilnla: T. i. t•,o: P"l'i 150 e pui a minuto. Olll re:.pu-:llorti anolto "llperliciali. tanto che Lu ..ogoò eccitarlo ron alcool canforato, ete1·e ecc.; l' anrermo mnnteoe\·a qua'' •mmohde la rneLt tlP,trn del torace. \ Ila 'era la T. ru W0 ,8. Intanto d.d Cti\O ascellare lin o nl horùo costale tli destra fra la linea nuunmillnre e l'asct>llare po~leriore. la pelle era di tanta ro,,o livirb, tumef.lll.l non mollo calda. dolenti-;~•ma. \d centro di questa larga tumefazione "' notava una mac:cl11a d1 tinta p1ù claiar.1. tendente al giallo. a margini molto •ndee'"'· Tull:t l:t tttmefaz1o11e aveva un po' l' aspello di esto:;o llcmmone. ma la pellt: non em molto tesa. non lucida, non molto nrross1tn. \ on ·i ~rorgemnu l111tene o sndamine '' ..continuita ùell'ep1tlermiùe in nessun ponto, non edema. nnn 1.one marginai• nppariscenti. ~emmeno !'l $COrgevauo \li"e:.:nate le vene supt-rlìciali, ni· vi ern linfan~ile. l ganj.:lll n'ccllari non si per·,·epivHno. l 'mfermo passò la notte aS!itata wme la prrceJente 11 dormì poclll:;simo. Il mallino del l :; d suo stato non era migliorato. anzi auùò ng~ravandm;i nel corso ùel giorno . con aumento continuo della T. t:lo~ ,!l - ~0°,5- 41 °,0). con pols1 molto depressi {14.0 n minuto). 'i mfwi festò delirio cbe ùurò tutta la notte. La mauinn del l u marzo \ i ru colla~~o e l'infelice .. ptrù alle 7,20 a n1. cioè IJUilllro giorni dopo che s'era pre.;;eotato la J)rima volta al med1co. Nessuna notizia precedenti di que~to inft>nno. egli em

"li'


>;~l JICE\11,<. Il .\ :STIIt-.l•tOCOt:t:lll

l :JC)7

di robusta cosu l ULtune e non era mai stulo 1koYer a tu io o~pednll• . .\li rìnc re~ce di non poter dare il reper·to ur·oscopi.·o. l 'uriou di questo infermo noo fu con~er·mta u tale -;copo e quandu io la nchu~~i. l'cnfenno. aggravar.-.suno. Ullfl ne emelte\ a più. ' "''"'JIIIf lnltt ·riolm,il•a. - Qne,;ta fu praticata il pt11no !!ÌOrno di cle~eo 1.11 in o~prrlale tn;.:liendo. ;d cnodu sclllto. cirt•a IO goc:riole di sa ngue dal polpastrello di un clit!l. Ferc pure ùf>IIP <.rarilknzcooi al ··enrr·o dc·lla re~ioltt' tnmefatla e rarcolsi anche eli la il ..an~ue Cllll lullt' le cnutelt>. Il n :.ultato di questa •loppia ric·erc:a fu romplet:\menle n e~ativo, es~e n clo rim.1;;lo <;terile c•osi il tnl•o di controllo. ··ome le pia,tre eli agar !!li<·erinn to.

§ l :L l i cornples,.o de1 sintomt e la lumef;tzione del Ialo destro del tronco davano qualche iclea dell' iufeziune ra l'hon r hio~n: mn mol lo manra\"'1 per·chè "Ì putcsse spl.ll'ilicare tale di!lgnosi. ~l a nd ogn1 modo, et1olli tla;.:lt altn ca::.i .;ur·riferiti, ~i d ia~no~ticò una grave forma di cnfezione. in diJlPJttl'.!nza della 1umef ziooe laterale del tronro, put e.;~eu­ ùovi io qualche coliP.J.:U il sospetto che pote-..;e trattar5i d'una ~rav e forma di tifo. § l \.. J ltlfl]l\ia. - IJuesta fu e,;e~uì La dn me :JG ore dopu la morte t' oe Lra~c·rivo le cose prr ncipali dnl Lthro delle autop~ie. [),tf r. •• vo n-.rellare tJe,lrc> lìo oltre il lwrùo co;;l.tle rurri·pood t•nle P Lra le linco mamuullnre ed a•cellarf' po,.teriore esiste Unti lar~a tumef;tzcono io cor r•tspondf.'ut.a della quale la pelle l• di tenta rosso-li' ida. con una rh1au:l :-dal -


SETTrCEIII \ DA Sin&t•fOOOCCitr

laJ>lJa nel centro: dili,.:eotemente esamanala, l'epidermide non ,.. sconLinuala in uessuo puuto. ('mnio. - J.,, dum meornge non presenta alteraziOni. l seni yenosi sorw turgidi. Alcuni spa~i sulu\r'<h:noitl('ail de~Ji emisftJri sono ripieni t.li lÌiftJÌdo toruit.lo clte in qunlchc puu~o assume aspetto di pus Rimusso l'encefalo. nulli• dr anormale alla un~e; assenza da li•JUido nei venlricoli: tela coruidea ipcremil':t. Tomet'. - Cuore 10 po:-.wone normale; lilf 'JÌÒo pericardico normale per •pJantil.à ed a$pello. !\elle ca,·itil \'entncolan grumi filmno~1 rn n ~~:-t lenti. Appnrccclu valvulnri a gro.•si vusr senza nota patologicile. Pulrnone srnistro li!lero di aderenze pleunche; la superficie di taglio appamce di tinta rosso ::cum per urande fjuautitit di snngue (iperemia runtÌOO.alO}. 11 p. cle;,lJ'O invece Ò quasi IULlO ndereule: le aderenze :;ono piu forli al lato esterno ed alla base ò~ diaframma, dal IJUHle non rr~sce di.,taccar·lo senza laceraziool! del parenchima (pleurite diaframmntica). l)uest.o pulmoue ù poco crepilunte al tagl io; la superricie t.li La:,!lio l• di Linta ardesi H'a, alla pressione poca ana ~eme dai 111ed1i e dai piccoli l,r·onchi. ~on si osservano nodulì d'induramerllll più co.;;piruo, ma lullo il p. ha cousistenza <~umen­ latu. La docimasia di pev.elli tagliati alla base rrescA positiva, parziale ttnella d'altri pezzi del pulmone . .l rldonu. - Lo stomaco e l'intestino non rivelano anormalità nè all'esterno ne della mucosa, la quale é <.lnln messa Lulla nIlo scoperto. r.·urocisti è rrunsi wrgida per nl'i na. Fegato voluminoso, di tinta normale. lr<~noe al centro del gr. loho ove si uotn, al taglio, uua chiazza nella quale gli acini sono Jlerfeuarnonte discei'Oihili e il parench ima i• più dnro al lallo. f)a questo punto :;i asporla un pezzo per l'e~arne· microscopico. Milza poco aumeutaLa di rolume; la


...,tlTICf:'lt \ D.\ 'TREi•TOCOCt'IJ I

l :10!1

~lpa :;plcnica.

nn11 consistente. rillui:-.cc sono fiere pre. . 1ione dnll:t superficie d1 taglio: e peni non ,;,j rie,;re a dist:u:r.are la cnpsrtln. Heni normali tli gnuHiazza: nl tnAIIo si ,·edonc, nelle puamiù1 Ilei Beni n ph:cola strie d'un ros,u 'ivu r. he hanno apparenza di punti emo1 rnj.!ici: In sostanza tortirall' è iperemica. llffJIOtu tlw,,.(ntta. ll11to un ta~lio lon,tptud•nale P profontlo, npparisconn il te ...... uto :utìpos<J sottorutnneo e Il t. muscolare tntli rnliltrati d1 mattwiale purulcnto: il pus non c ~correvvle in ne,-,un punlu t:d l· raccolto in piccole nicrllle del di.tm. di ~-IJ mm. La profondita a cut arriva que~tn pro.-e.-~o suppurall' o c• ··onsidereYole Ila per tnllo. ma in h lun• punti. come 111 corrispondenza delle ultime in-e•·ziooi alle co-;tole Ilei grau petlorale. es~o invade nnche 1 mm . intercostali noi tJunli si adden tra il pu.; fra i:ilrato e strato :;coza p t: t o penetra rne 1r1 tnllo la ~pe$seun ; e si .arresta a circa 1- 1 1 /~ mm. d.llla superlir1e interna ùelh cas;..1 toracica. Il per•ost1o delle co~l•llc uon partecipa al proresso :mpput·attvo. \ltm fulto note,ole i• che la cute al ta:.:lw tlella reArune tumefaun st ra:.:grulla fortemente t> in pit:cole pieghe, non essendo i mho\ ut:t d l liquidi o rli altri prodotl• llo,!l"'lici, 11 chl' dPnotn t·he e,;.;a non ha partecipato al .processo inlinmmalorio. ~

1:;. Esrrme 1/IICI'OSNI!IÌCO tlt•yli Ol'fJttnt.- ~ri vasi rnpill an del pulmoue (fì::. ~ ) . de1 rem (li~. :l), del fepalo si sonu rinvonltli amma:;si di cocchi rhe obliterano per un ,·erto trnuo 1 vas• c, do ve sono meno affu!lati, app:•r•w>no nellamcntr Ct>me str eplororrhi. ~t'Ila mib.:1 sr nP lror.tno piccnli ~n·urpi nPIIe !:tenne e1! alln lihrri nelle \ene o Ì ll t~lu~i nei leucociti. 'el pulrnone si li'O\aoo anche fu01·i dei capillari nel contenuto ah eolare etl alcuni a nel te nel-


1310

._ti TICE\11 \ tlA STHEPTOCOCCIII

l'interno dei hwcociti: mu non ho trovato. io que::- to ca~o. punti dt fusione pnrulentn nè aree di tessuto in oecrollio..i. come nei cast preced~ntt; e di fiHti anche all'esame macro:-copico manca,·a no 1 noùuli di pneumonile settica che !'Ì -.on rinYenull ne,di nltn. r ren1 pre:.entano ugualmente nei tullolio i rontorti gli epitelii in parte de~enerali o di$(3Ht e SI o~serva pure <Jnalche tubolino orinifero pieno di ~lt1bUii !"OSSI. ~ el fe~a L''· iperemia d'alcu ne zone ùi capillari nei ctual i ~1. rossi stanno ancora accllmulati in ~rn n nu mero e le cellule epatiche co m p1e~se cominciano ad atrolh~ zar~ i. Vi è pur1-1 llllorbidamenlo granuloso delle cell ul t~. '~ el tes3u to solloru tuneo :oi os ..en ano \'Cri ammas'i di stt'E'pto · cocchi , ove il tessuto è in completo sfacelo; •n al tri punti essi sono pil1 uniformenHmle ùistribuiti, spesseggianùo\ i le fol'llte a catenule c quelle inclu"e nei leuco!:iti. l \"a$Ì san;.;uigni del te-;<;uto rulipo'o sono trombosati, in e:>st ,j srorge bene il reticolo liltrinoso, tnn non mi è stato po, · "ihìle scoHit ~• sui mil'roorganisnu. Sono anche dilatati 1 ~apillari delle paptlle e 1 vasi dello strato relicolart•. La proliferazioue p.1rv icell ulare che si o-;sen a appena in qualche punto dello struto reticolare. è poi gener,de nel tessuto adiposo 'ollocutaneo, in r ui v'è proprio ru ...ione purulenta e Il reticolo lihrtnoscl s1 dtlllO"-Lra heoi~simo nell'essudnto. La proliferaticuu; micotica re~ta limit:lla al lessolo ~ottoru­ taneo, 111 moclo dte nei pruporati co l o r<~ ti col mcllldu rli \\ e 1 ~ cr t si può seguit-e la li nea n cui arTi,·ano gli ''''"P· tococl'hi; solo in r tu<~l che punto e,-.; arrivano più in alw ed è in corrt spondenzn Ilei rami atltprni cnumei, che dal tessuto adiposo souoculaneo salgouo sul tessuto perifoll tco la re più lnsco o mandanu r.nni laterali alle glandole a gomitolo ( fi g. ~. , b). L'ept Liel'lllide e la r·ute propriamenle della


-.ETllCE\IIA DA STR.II'TOCOCCII I

13 11

stanno ancora come burriera, allraver-o h •Juale ne:,,.un mierorganbmo si è raua strada; nemmeno ne ho sco,crto nell ~ glnudole: nemmeno nello spuz1o Ira 1 peli e In loro ~uai na; ed avverto elte ho prepar:lll e colorati mollis.;uuì tagli di pezzi pres1 in diver.!'i punti del vasto llemUlone. Ilo pure condotto dei tagli nllrawr"o ,.:li ~trati rou:,colari del H~'· peuorale e dei mm. inter.:ostah u da per tullo ho trovato forte prol1ferazione cellulare nel connettivo e ,;rnnde quanlllit di _;:trepto.:occhi. ~ella pleura parietale e nella vi.;ce1·ale 'nlùnle Ira loro. vi eran le note uel pr•>Ce:'~o infiammativo: non fus•one puro lenta e nemmeno microoq:nn i~ m i.

!)al pus del te~­ !'illtO so!locutnneo, dal parenchima pulnwnalc, dnlln milta, dal fegato, dai reni si re.~ero. con lo deldte cautele, 111ll t's ll in :::elntina, in bt·odo sl~rile, in ngnr glicerin:1to. Tranne che d:d fe;.;•ILO e dai reni (0 \'6 rosservazione Ull·· ru~cupica pure li ha dimostrati) ._j ottenne la coltura pur•l tli nno ~treptococco, il quale lw tUILI 1 c:~rnlleri dello ...tr. piogeno ed i! patogeno per i conigli. 111 que-to mict·out·~a­ ui,tnu e ùeAii esperimenti con esso e~egu1t1 -:,i 1lil'it 10 altra parte eli •JUe~to lavoro. ~ Ili. .\ oche •JUÌ l'autopsia e lo 'tudio microscopicv de;!ll or.,:am wmo'trano la seuicemta tla ·trepto,.occo, che •tue~ta volta possiamo specilicare per strep. p1o~eno. Sull.1 ettologta del morbo non si potl', in \llll, fare altro rhe OJIJII'ezzameoti di probabilità; ma era clinicamente 6\'Jdeote che 1 l.{t<l\Ì sintomi generali dO\·evaoo stare •n rapporto con l'inti:unmazione llemmono:-a d1 co~i ra:)ta regione ùi tesi)Ult. Rilevo, per ora, io questo ca . .o le seguenti nuLe: l) 11 fallo che l'epidermide e In cute non puteciparuno al processo f1 o~islico in altro moJo, cile t·on In ipehtdllfJÌill' balli'I'ÌIIIO[Jica all'atLlO!I·YICI. -


1:1 12

:>~1TICI!l1L\

D.\ o;J JIKI'TOCOI CIII

remia rlei Yasi tlello ~Irato rPiicolare e tlelle nnse papillarl. f)uP ... Ia ipPremia tftr slaM, in dipenclc•nza della lromho~i delle piccole vene decorrt'nla sul te ~,.uto sollorutaneo, inlìammato. ci da bens1 ragione Ilei rossore delh1 pelle; mn d'altra parte, c1 spiega perche' questa nou npparve te~a nè lucida. di !.!uisn dae non fu po~ ... ahile. prama elle In Lumefnzione prendesse vaste propor·r.iooi, pensare a un llemmune. ~ ) \llro f..auo note,ole si i• che la pleurite diafrarnmatica t'osa rospacua all'antop,in, non fu diagnosticata in 'ila. Mn prima di elevar· dohhi sul valore diagnostico dei sintoma >~t udiati da r;ueneau de- :\l uss.' e ricordati al~ i. tlobbiamn considerare che il ,.a ... lo flrmmon e chi" si estende,•a fin oltre il bordo costale. bastava da solo a spae~are l'immobilitit delht mella destra del tornro e i sintomi dolorifici era n coo:a \"Ì\ i e tormenlo!>i io ')Uella re~aont>, da render fc>r,;e meno sen::.illili gli altri. come il <t punto rlinframmatico " e l'altro punto dolorol<o in corri:;pondeuza della rachide e clcll'nltimo .:pazio iotert•ostale: ,.i er1 hen'' il dolore iiTJdaato nlla spalla, 'i era il vomito, maocan.1 il singlaioz zo. :J) Finalmente noto in qa11•~to Clltit> In pora intensitia dei l'inlorni m•no:'i, che si limitarono al delirao e ad uno 'peciale stupore; non \'i furono contrallure toniche ni• r.loniche.

IV Caso. § 17. L'alhevCl can noniere F. G. da anni ~l, da ltimmi, rn ~barcato d !-!ÌOrno i lll~lllO dalla naYe-scuola Mnnrr ttlelnicle. ove sin dal primo giorno del mese egli comtnciò


:>ETTIC.R.\11 \ UA STIIEP'rOCpt;t;lll

l :1 13

nd an-erllre malessere generale con le~~o:iem. fehhre sero~ tino, eh ~ l'infe rmo stesso rneuevn in l'eluzione cou ttna tumefazione mollo dolente silnatn a livello della u• rostola m•lla linea ascellare aoter•iore elci lato destro. IJ u~sta lcggiera tumefazi one non era arrol'llita: In pP.IIe soprastante e circostante non presenlaVl alterazione tii sor·tn e. piit che vedere, In sr senliH\ al tnlto. A ~mdo a grndo pen) e3:;a s'ingrandiva t' propng-avrui lin sotto l';l;;cell<t, ostacol;,ndo i movimenti ùel hrnccio destro pt>r l'rntenso dolo1·e clr'essi svegliavano. Il ~iorno !i marzo l' infermo fu ricover-.uo nell'o3pednle di l1ordo. T. :no ,3 ol mnuino, 38" ,a. alla sern. Il multino segueute la T. era allis-ima e si manifestò ~;uhdelil'io. \'escicn di ghiaccio sulla testa e per.zelli d1 ghiaccio per la boccu. Da quel gior·no fino :dl'entr-at..:'l. dell'infermo nell 'ospedale princrpale non conosciamo il dewrso della feltbre, e~sendosi smarriLi i dati cli nici trasmessi dnl bordo: mu ciii assistelle l'infermo assicura che lu T. si mantenne sempre alta e fr1 11pesso nccompa~nata con delir·io. Ln tllmefazione della regione Loraco- ascellare destrn era e~tos11 eù uniforme, dolenlissima al lulto; non presentava edema. non fliuene. n& era limitata da margini precisi eu <IITOSsati. n furono npplicati larghi cataplasmi di lioscme, ma non se ne ouenne alcun vantaggio. ~ell e ore p. m. ciel 7 marzo l'infet·mo ru slrnr·cato e portato in barella all'Ospt>dale, ove fu collocato nel Il 1\ipano medicina (medrco cnpo doli. Barusso). Appena giunto la T. ascellare era 39°.~, rou 30 alLi respirator·ii e 120 polsi n minuto. \scollando nella regione sotto-ascellare de:;t1·a :;i senti so/Tio u•·oncliiale. L'infer·mo aveva l'itspetto oppressn, lo sguardo smanilo eù era in preda n subùelino.


SFTTlr EIDA DA "TKEI'TOCOCCHT

Il ~iorno 8 marzo la T. ru i-0°.~ al mattino. ~o ·.~ alla t'ier.l e Iu que~to il gr·ndo più alto a rui la T. sr ele\Ò nel cor:;o della mrdnllia. La regione tonu·o-al)cellnre dt>:-tr·a frrt la linea m.nmmillarc e la linea n:;ccllar·e posteriore era larg:Hnente tumef,Hta tin sotto al bordo costale, di tinta ros~o livitla con una lar~n macchia ~iallastra a margini sfumai! sul centro; dolenti3simn anche nl con1atto del lenzuolo. Insomma tanto In le~ione locale che l'aspetto ~enerale dell'infermo erano irlcntici a quelli presentati dnll'altro inf~rmo del Il[ castl l'Ire v!lnne ricoverato in ~egnito ma che si tro,·ò nell'o:.pedalt:! insieme con rJuesto. ~ ei giorni fl, l o eù Il le T. ma:;sime fn mno rispeui"nrnente 40°,3, i-0",!5, 4-<t,5; le mrmme 30°.5, 39•,:-1. :10°.~. Le remis:;ioni mauntine furono più accentuate nei giorni ,12, 13 e 11•• :tvondosi rispettivamente 38n.7, :)8°,1-, 3~ 0 .:); ma la T. massima in que.;Li giorni andù gradr,tamellle elevandosi a 39~.:;, :3()0 ,9, ~o.,.:J. Lo :~talo grave era per$i~tc nte. La diflìcolta di poter ùene a~collare l'infermo per i forti dolori ai quali andava incomro e per il decuùito dorsale cui era costretto, non per·misero di osserva re altro cbe un pe1•sis1ente ~o mo uronchial e solto la scapola destra; Yi era inoltre discreta frequenza di respiro ed espettorazione piuttosto oiJhondante. lo sputo non fu mai ru ~ginoso; tuttavia e!\so U\'evn una marcata tinta ~inlletta e ne fu prnticnlo ripel utameote l'esame microsropico . ~oo si rinvenne nes~;u na fornra l>ntlerica :;imile allo pn eumocoeco lanceolato de l Fra e n k e l ovvero al pnenmouacillo cnpsulato del P ried laend e t·; non hacilli tubercolari. né altro di notevole. ~ è maggior luce ,i ebbe daiJ'nonlisi chimico-microscopica del!~> urine. che fece solo nolare numento di llroxanrina, co·a che poteva mettersi in accor·do co n la natura infettiva ùel morLo. Fu pure


:-.ETTI0:1n \

nn STR Kl'TOCOCC111

131:)

f.ttta la ricPrca baueriologira del sangue (3 piastre di aJ!<lr J.:licerinato con l O gocciole di :<angne estratto ron le solite cautele e 2 :11Lre. col prodotto delln. scarificatiCJUe rutnnea in un punto della regione tumefalta) e ne fu pure praticato l'esame microscopico. Ma In prima riuscì ne~:~ti ,·a . dal secondo risullò ~olo che ''era aumento ooo t·nn,;tderevole di leucociti adulti, croè r·icchi di protopla~mn .:on granula~i oni e con nuclei polilohnLi. Di g ui ~a cl te il giudizio dingnosLico che propende,'a ad ammellere l' e:;istenza di una pleuro-pnlmonite, l'inwse ancora so,peso. llltnnto a processo morboso di or~anr tlllt'rnt. e si dingnosticò soltanto In esterna lesione per Oemmooe diffuso . Tale dragno:;i si rese ognt giorno più sicura e rima.;e c;·>la a spiegare la si oùromo feuomcnica quando i cat'nlleri del llemmone ,; !'esero più npparisceoti. Al centro della tumefazionP In pelle si fece a poco n pr1co tesa e lucida, ma una puntura esploratrice c:ou sirinf!a del T•ravatz non dette alcun risultato il 13 marzo. Ripetuta •ruesta puntura il 16 marzo, la si ringa fu riempita di pu<> e si procedette subito nd una larga aperLura, donde sgo1·gò mnrcia in nbbondaoza. Nei giorni successivt 17 e 18 la T. mattutina -;re-:e a :'!7 " .~. ;no e lo <;Lato genernle dell'infermo andll rapida mente migliomndo. Nuove raccolte di pus in altri punti della vasta tumefazione furono ugoalruenta !lgorgate con altri tagli appena si manifestarono . .\ Ila fin e si trovò che quasi lullo il Lessa to sottocntaneo della regionf' inliamrnata era nntlnto soggetto a suppura· zione. Ora <'he l'ammalato è guarilo, al centro del sofferto flemm one non riesce •1nnsi più sollevare In cute rn pliche, essendo :zlr ::tra ti cutanei aJesi per tessuto cicatriziale al


1311i

~h"TriLE'ft \

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~TitFI'IOl0\:1 111

sollthlaole $ll'ato rou ,-colare e rn tprakhe punto am·lre al peno-;tio delle t~ost o l r. 18. \ ltltinmo dunrrut> ;nuto llue l'U'i. per ro ..i dire. gemellr , nei r1uali l'andnnwnto diniro 11('1 pr·imi ~iorn i ,·. stotu qua'' identico. E rimasto JJSrfeuarnt>nte oscuro tn clte modt si (oo:;se òetPrutrnata l'aiTeziooP e:oterua u~uale irt entr·tmiJì. non an•nrlo l'ht:ontrale le:.tont cula!tee. Corue '>Ì tltruostrot•it iu se~uito. arlt'he l' eccitatnre della mnlnll in ru 11lentiru nei t'<ht J[J e 1\ . e~,.f'nòost anrht.! 111 que.;;l'ullimo j,-olnto. dal pus e-.trattn run In .. rrtn!!a tlt l'r.r\i .tll.. uno ... tr~ptor•orr,, cile per tutti 1 raratlt•ri i• ~i mil e n quello ottenuto ll;:ll'inda:.!lne bauerwlogica fatta ali 'autop'ta deì I Il rn~o. l.n grnre fu l'lna murbo-:a, "e.!IIÌta fortunatamente da ~ua­ rigiune, non ,, può altrimenti tnlentll•re dtf' cotili' felthrP :.elliea. E ciò stu in accordo co:i I.'On le antiche 'Tedute. :'Crondo le quali la frhhre ..ettica em falla dall'a-.'\orhimento nel '3DAUe 1!1 .;ostnnt.e 1< putride > dei lessnti m tlecompo:;ir.ione (llemmone): cornr con te moderne t!'orie cll r h fa nnu dipendere ,ja proòolli tli derumpo::izioni ltnllt•rit'll~> . Per· non dil'e eli altri, rirorùiatno rh e J e a un e l [s· chiam:l\a \( seuiremra cronicu • ancbe In fehltre lenta. "Pf'sso poco elevaLa. dte si M5ervn in ~egnito n ritem.ione dt « litJurdi p•ttruli » sm nelle ~~avit.t naturali rhe oelle pntolo git.:he (~arc h e d 'nsce~si}. -~ 1s ~e n r r .t n z l !lj poi ha. con oppot·Luui esperimenti p1·o vnto clte il snru;ue tl'tntlividu i affeui da proce,..i ' :lppur·nt l\ 1 acutt . anche se priHJ di grrmi. riesre palogeno per i topt. dei qnnli proùure la morte Ìll pot·he ore.

*


S"ETliCE'IfA IlA STil&PTOCOLCBl

1317

V Caso. § Hl. I l marinaro R. F. imbarcato sul regio incrociatore l logrtli nella rada di Spezin, senza precedenti ereditarii degni di noln e senza cnusn prossima apprezzalJile nella notte dal ~3 :ti 21. mnrozo l 892 accusò un flero dolore all'epigastrio che. dopo la somministrazione di un calmante, veniva tllln ~i a ressar·e. Ln mauina l'infermo era ancora ~olrerente (T. 38°.5): nelle ore p. m. il dolore ricomp;uve più forte e=-temlendo.:;i anche alla regione Intero posteriore ~ioistra del torace e sr accompagnava con tosse non mollo stizzosa. L::t ·r. ùc·lln :otera raggiunse i 40° C. Durante la~iomata del ~.'i (come riferì il mediro di bordo doli. ~l e l n r d i) si ei.Jbe una relativa calma e la T. si mantenne a 3!1°,5; ma cii1 non durò molto, cbè In nolle se~uente si ebbe ùi nuovo 40" e il polso, che fino allora erasi mantenuto hnono. per guanto :t 120 pnls;tzioni n minuto, dt,enno piccolo, ('elere, frequente e f]Ualche ''olln inlennittentr. L'aia. di ounsit1L cnrdinca presen tftVnsi ::tnmontala e l'illo c:trdiuco non era più percottiiJile. 11 .2G marzo verso le 3 p. m. l'infermo ricovera\n in quest'Ospedale nel Il Hepartomoclicina(medicocapodou. L. Ab b arn o n d i}. ES!Ii era di mollo abballulo, aYevn il volt(} cianolico, il ventre meteorico, polsi appena percettihili. aritmici, intermitLenti. T. -~0° C. Vi erano inollre intensa di~p n ea, dolori fortiss imi all'epigastrio, si nghiozzo ostinato, sete ardente. All'esamedegli organi loracici notavasi {lUrncnto dell'aia cardiaca, l'illo del cuore ~compa rso, i toni non perceltihili all'ascoltnzione; alla hase del pello ipofone~i con af84


S"ETrlt:IUfl,\ IlA STIII-.:f'lt tCOCCfll

lìeroltmenlo del murmnre ,·escicolare, !ipectalmeute a ~i­ ni ~Lru.

ln pr~>•en7.1l di questi :oinlomi :oi giudicò dte alla pienro · pericarrlile. dt natura probabilmente inretliva er·asi al!~iuuta una miocar•litc della mede,.ima natura e che lo stato dell'infer·ruo (Ira tplindi gravissimt). Si usarono eccitanti :oltt per 'ia tpoderm h~a chl' tnternamente e delle coppelle scarkate alla regione rat·di:lca . lli tali Wr!' l'infermo 5Ì ;.:io\'Ò altJnanto: ma il mnllinu rlel '2/ mano s1 ebiJu cianosi d'alto grado. temperatura in diminuzione fino a 3/''. polsi impcrreuiluh , anuria rom pletn. \ Ile 5 ' ; p. m. monc.

§ ~0. Ecco le principali note nlevale dall'autopsia e~e­ ~uita dni medir·i di :.&11 cla,;se sij!Oori Landriano e ~estini

W ore dopo la morti'.. f:adnrere di sviiUJIPO :;cheletrico re~olare. lli musrolalul"l fortemente s'·iluppnta. di notevole nnlrizionr, con nbbo lt · dante pnnnico ltl ad',po,-o. Xulla di notevole nlle meuingi l'd all'encefalo. :-nl\·o 1111 certo grarlo di slasi de' rasi ,•enosi e dùi seni. - \pet·Lo il torace, si lrom il pericarJio fm·t··mt'lllr dhteso e:l , illl'i nci::ione di es:>o. fuuri<!sr.o liquitlo :-.icro:;o lle' emenlo totl•itlo in qnantila di circa ;;ou c. r. Il ,.uore e !.l superririe interna nel pericartlio ~n n o un iformemente ricoperti !l'uno l'trato pltrulento fibrino~o tli tinta bianca tenùente al giallo. t• lte f;wilmente si distacca. In un solo punto fm l'orecchietta destra f' il pericarrlio si Mlano arlerenze di dnta recente. l)j souo nl peri cardto viscerale si notano per tu tta la soperlh'1e dell'or:-(ano punti emorragid piullo:oto eouflnPnLJ, dei quuli alcuni son grnulii quaulo l:l mourta d un cefl lesinto. li miocarilio rnoslra:;i al Lnl!lio eli tale aspetto. che òat medu•i settori si giudica colpiLotla tl egeuernzione grassa. rntegt·o le val· vole e l'origiuc dei grossi rasi. -Il pulmone destro nderi~c u


13 1U alla parete tor·nctca per bril!lte le qualt ~o n o facilmente lace-

rabili in alto t> anteriormente, mnlto più resistenti in hus..;o e postet·iormenle. Questo pulnwne pre3enla al tnglio le note d1 una coo.;idet·e,(lle tpo·tasl. Il pnlmunesinistroio"Vecet•hbero di aderenze: mo nelln car1ta plenl'lca corrispondente si nota pit"cola •ruantita ùt ltquidn ~allo ceùrino. ' l'll'apme l'addome sulla linea lltl.'diana. fuorie:>ce una t•et·tn qunntitit di li•lnido ~iero ..o limpido enlru cu1 nuotano nlcunt coa~uli fibrinosi. Un poco ipel't'lllicht• e hreH!mente diste~e da ga:; le an•f' 1ntestioah. Ft'~·tU• nort> mos~ato, In coo"''tenza del suo pnrend11ma ò diminuito. ,\ 111zn ttll poi'o ingrnndna cnn :.t'l(llÌ di stnst. llent. t'apsnl.t facilmente di-.tar.cahile. ti parencllloa renale appare cosp<ti'!\O tli picco l i pnuti d1 apparenza emorra~icn.

~ ?1 . \-.ooente clall'ospetla!e per J·agiooi di ,.erriziu io non potetti tstituit·e ncerrhe l!ttllcl'lulogiche :-.u questo ca~o in vita. ne ali aulop.. ia: m.t e.;.. t>mlo st1to consernto il cuore insieme~ con In mil7.a, un rt!OI' o puwone clel fegato. ho istit:utn ricerd1e mi '~"~"··opiche .. ,, •tne,li nr~tani. delle tJnali e•pongo in lu·eve ti ri,ultnio. - l'uul'f'. L'organo è r·icco di te,..;uw .tdipc"o oot·malt' cnme rlel re-.to ern tutto l'or:,(ant:.mo; le fì hro muscolari clel mtoeardto, ùehitam~nLt> trallnte, non mo:>trnnsi de~cnernle in ;,!rasso. Tra que ..te li !tre inrece os~er­ vansi c·un Ct'rln frequeot.;t traiti di raptllari p1eni ù1 cocchi e ht: ve prolth:ratton .• p an tcellula re del conneuivo (li~. Z)). I I'O"chi, don-' suno llleno ulfullnti. app.u·i:;rouo di"posli a rn~ tene tli ::)-~ dt-nHmlt. \l i•'l'ouq~anisuti d'a,.prtto tdentu:o eù 11.!-!llall:' prolil'el'azitl!le rellularP o~~ervnn:;i nel pel'lcnrdio. 1/i/:(1: considerl·\ ole ipc•rem '•'; ,l nssen aou "Ve no piene di molto ·wn:me (lì :,c. li ). lf' quali l'ircontiano i punti O\ e sono piti spe,.,ì e ~ran,ii gli ne,..nnnrli tli ,;Jreptococchi. CIO•' nelle la-


1320

'ETTIC!'tiA D\ <:TREI'TOCOCCHI

l'U ne ove ~i nprono le ultime drramnzioni vas:~li: se ne trovnno nnelle ne1 t'ortlon• della polpa splenica; mancano nei ctwpuscoli del \lnlpi);!hr. - Frguto: freqnentisstmi emholt m1rotici nel1.1 rete rnplllnre. la quale, dopo colornziooP co~ mf'todo ùt " e t~ e r t, n•,ta, per essi. nenamente disegnata io alcun• puuti (v. li g. 7). - Rrni: ugunle. se non mn;~ìore fre•tue nza dt streptococchi net rnpillari tanto dell.t sostanza corucale (lÌ!!. k) chs òelln ~o~tnnza midollare (fig. 9). \ h:un. ~lomernll presentano anse tnlmrnte ripiene di microor~noi.;mi. che semhrano preparati con materiale d'iniezione. C~ li epiteli i r·ennli sono de~en l'ratt e m parte ,faldali Del tuholini rooLOI'ti delln sostanza rortit·nle; nei luùolini retti si o:;se{vano helli,~imi c1hndri che son nmasti ben colorali col rarmino allurninoso. l micror~aoismi dimo~trati in dciii organi sono tnl/1 dt•l lltetlt·.~inw tipo, ciot·· cocchi a brevi catene di !)-i) t-lt•menti · ess1 re~tnno llen colorati coi metodi di G ram, di We 1 gel't, di UHf l e r. Dalla ft·equenza dt>i ~ruppi che si rinvengouo in ogut lalotlto :-r g•ud1ca che miriatli di colonr.zazioni meUblatiehe era no nnenute ID lulli gh organi.

§ ~?. l n que'lo caso il ratto più importante a prima vi~ta è In pericnn1ite lihrino-purulenta: tale importanza cresce dopo dte l'c:;nme microscoptco ha dimo~trata In mio· l'ardite mtcoltca. •Jueste allet azioni dole\"ano rendere n~sai di(fictle la fnmdone del r.uore e, per i disordini in essa n•rili('atl,.i. fu po~,•htle nnche In dtagno:.i d1 miocuditc falla in vita dal medico che dirige\ a il riparto. dott. L. A b lr a m n n d i. J polsi nntmif'i, Cìliformt. appena percellibili e la riano~• ùi allo grado verifir.atnsi l'ultimo l!tOI'DO di malallia, insi~me con la ten..;ione del pericnrdio per molto essudato e la '<tnsi degli or~ani, ch11 ha pot opposto uuovo ostarolo alla funzione canltu:a. ~onu falli dte ~piegano niJhnstaDza cltiara-


"RTIICElll \ Il \ ST8~PTOC0t:C II I

l :J:? l

mente come la morte avvenne per tndebolimenlo p ro;,trc~~ sivo e quindi paralisi del cuore; e cosi J,!iudicaroM i merltri settori. flalln stor1n clinica abbiaru,) appreso che il primo sintomo fu un fiero dolore all'epiga\lrio che, da,ruanto poi s' i• visto. de\ e senza duhùw riferirsi al pericard10. La pericard1te che e~ur·tli co~i io opinatam~me fu prodotta cla penetrawme e-:viluppn nel cavo pericarJu:o tl1 un microor~ani.;mo (prohalulmente lo su·e· ptococco piogeno) e pare che .-in stata primaria. )la • ~t· lt> pr1me infiammazioni pnrulente avvcn~ono nelle par11 pro« fonde Ilei corpo fa duopo ammellere che 1 batteri i, che lt• pro· « muovono, penetrino dall'10testino o d·d pulmone o dalla cute c o da •lualnnttue piccola ferita nei tessuti c con la correntt> « sanguigna e linfatica sono trasportati in un posto qualsitt-.1. c -;eoza lnscitlre alterazioni dimostrabili nel pu nto di cntrnt;' >l lti p. 3i8. P. r:-.1.- .\la n presci nuer(l dai grnvi .;intumi c.mliact che rtclliamarono d1 piit l'allenz1one. vi furono ult1 i rnui clinici come il soi.Jito insor~ere della malnllia. l'alta ter· mogenes1. la partecipazione di altri organi al prores~o (pulmoui, pleure, reni). i quali tutti sono 111 d1pendenzu clc•lla ..:ra"e i n f~z10ne del ::ant!ue da ~treptorocdri o dai loro prodoni Ho potuto iofalli o~senare io 'fne.-to (':)so la mn,z;:ior~ qunntita e po.;so anche dire la piu ~rilnde 1111i/ormit" de:.:li ~m boli mirot1ci io tuili gli or~aoi e:-:11ninati · e le nltel'lli.IOni anatomo-pntoloJ.(ichè in C'"i prodotte:.i ono simtli n •Jnelle ~tudiate ne,.!li altri ca ... t r1fenll. l(

VI Caso. § ~3. li soltlato del ;?;;u r·c~g1mento r:~vallerill T .( ~ .. eli .-ohusta co:;tiln~iooe, entr:1 va In sera dflll'8 luglio l ~H l nel


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SETTICElllA IlA ST REPTOCOLClll

I HPparlo medicion (111edico di 1• dasse dnuore Cognetti} con febhre alta (i-0°,3) e lieve tumef.1zionp in com~ponùenza d eli 'articolazione omero-sca polare sinistra. d t 'era dolente alla pressione éd ai movimenti. L'ammalato accusara dolori anche alle alt1·e articolazioni ed era moltn ~onerentc; arev:t però intelligenza netta e non pre ..enl.an ~iotnmi che faressero sospettare aiTetiooi locnll7.zate ngl'lllle:;tim o agl1 organi respiratot·i; si peu,t'l •1uiod1 che si tr~llto-.se di l'eumati,mo. articolare acuto. c16 che. pr.t· i pr1mi due giorn1. intl usse a somministrare :; ~rammi di ..alit'tl.llo so,lico m l O do-1 ndlé 2t. ore e nfl nn~f're con pomata ù'JLtiolo In regioue dt>ltoidea sinistra. \la la T. si mantenne .;pmpre ~upenot e a Hr" t: .. il pol~o era molto fre1Jnente e debole: v'era intensa celalea. Si deuero eccitanti e .;,j applicò ,-:hiaccio ~ul•·apo. ~et1.1 noli& dal l Oall' l l Ti furono viol~nti esplosioni delirami. tanto rh& !'i fu costretti a<l a« icurare l'infermo nel letto e .;i appllc:trono snnltnisughe n1 proces$i mastoide1. l n'attenta ossenazionc allontanò i ~aspetti di pulmonite e l'nssenr.a di dolornbilitil alla pressione lungo le vertebre. spet·ie le cervicali, non perm ise ùi ammeuere una mening11e. dell.1 quale pure ~·er.L avuto sospetto. Il ~tttdizio d1agnostico del med!co rurante stelle piil in favure d'una }(rave infezione ùi reumnL1smo o propriamente di reumatismo cerebrale o iperpiretico r he dit :;i vo~lia. Si applicarono •!Uiodi tuili i "Ot'r.orsi del caso: <;i fa larghi nell'nso del ~hiaccio, delle bevande nlr.nlinizzale & le;germente e~ci tanti parchi nell'o o di farmachi antllermicl. Il giorno Il luglio la T. J-aggiun e un mas"imo di i 1°,:). L'articola1.ione omero·«cnpolare c;inistra era dolentissima; normale In cute della re~ione deltoidea cMrisponclente. mfi si percepiva che le masse mn,colari so11o~tnnt1 erao .;ede d'infiammazione che si estendcra quasi '' tnuo il ltraccio. Uguali :-;intomi cominciavano alla spalla de~tra ov'Pra pur&


Sl:;TTICEIIIA D.! -.TRF I•TOCOlflll

l :H :l

inten •o dolore, heoclu'• non si fO:'~e ancora Jnan ,festatn In tumefazione. l.e 1ltre 1rticobzioni ~>ran hhf:rr. t:l i acce:;si dr delirio si rinnovarono quella notle e ìl ~ r o rno t~egne nt e nel quale l'infermo si pres{'utò llJ!~ravntn>c:imo. :\ on t\VliHL pi11 coscienza: i pol'i eran deboli frer)ltCn Li : la '1'. unrnrn i· l 0 ,5; vi fu qualrhe rolpo di Los~e cou ••.-pt•ttorato .:an!.(urnnlcnto Quindi ··om.1 f' roorte neiiP orr pom. d11po :; j!torrn di malattia. 'iei re.:!'istri del lahoratoriu uon u·nvu Lracew di rrcerrho j,titoite ri~uarclo a 'fue~Lo c.,~o: dr modo che rifrri!'co solo le principali nott• dell'uutop·:ia, dre fu da me ste~~o eseguila :Jti ore dopo la morte. ~ ~4..

\ ll'o,;-;l'rvazionP e,teroa del radavere apparisrono segni d'incipiente putrefazinne. come enfisernn souocutanoo da ... viluppo rlr ga' della putrelazione :'UIIa l't>)!ione del p1!llO e con.;idereYole tensiHne delle pareti addominali pe1· forte svrlu ppo di ga ... La regione delloidea di sinistra apparisce tumefa lln. rosi pun• il braccio. Oalln bocca e tln llo narrci fuoriesce liquido emntrco di tinta n~sai scnra. Cratlio. ~ esmna traccia di flogosi n fl~ l' in vohtcri cer<>llrn li: nr~snna alt~ra7.rone dell' enceralo. i \'en tncoli c~rehrali si tr·ovano allo stato normale. Tol'aCI'. ~ulln tli nnorrnale alla regwne del pericardio; liqu ido pericnrtlico uormale per quantità . ma di liota fortt>menle ematica. Asportando 11 cuore. si nota che la ~ua cnrne tlit. soLLo la p re~sione. se n ~azione di cn•pitio per pkcole !Jolle di gns (ùa putrefazione cadarerica). ~ei Yentriroli grum1 fihrinosi ahhastanzn consrsteoti. .\ pparecchi \':tlvolal'i e ~rro. si ''asi normali. li mioc:mlio ,. di eolo rito pallulo, q unsi per inei piente ùegenerazio ne. f'rtlmoni. - 11 p. de~t ro nnl erol.\teralrnenle pre;Pnta


13~i

SETllC&)I IA DA STREJ'TOLUCCUI

aderenze pleuriche molto resistenLJ. ì\el lo ho ~uperior e p specialmente al suo mnrgi oe intento si nota no infnrti emot'ragici grandi. piit o meno. come avellane. di fnnna prrami•lale; nel loLo mfer·iore Ye n'è uno solo del doppio più srantle degli altn. \l taglro, in ne:'~UDC di lfUe:o.Ll lllf,trti si nola. od occhio nudo, raccol!a anche incipit'lllc <Il pus. Nel p. si nistro, le cui aderenze pleuriche sono piilley!.!rer•. si Lrovano pure gro~sr rnfartr emorragicr: in un grosso h ronco si lron un gromo san~nigno. Adtlt•/111'. Anse inle:.tinali fortemente ùi"tese da ~lb (fati n postmortulo) : nulla si IlOta nel mesentere e nel ~r. ornentn· Fe~alu normale di 'olnrne; la sua capsula per qùalrlw tratto •• ~collata per s' tlu ppo dr ~a~ ti ella putrefazione: il ~uo parencbima è piuuo,.to ischemrco. La milza è d1 poro ingrandita; la sua polpa è molle e si l-pappola nssni l'aclimente. l reni, normali di ,·olume, pre:-erllnno nl ta).!hu qualche punto emorragico nella so:-;taoza corticale. Aperta l'articolazione l-C:lpolo·omerale s111istr.1, tanto la ca"{l~uta che i ligutnenti c le cartilagi ni rl'inaoslazion<' uou prescntanu altera1.ioni auaLomo-patologit:ht>; il liquidu sinu"iale non t' in anmeuln \l.t dal collu an.•tomJcl' ùell unwru a \'enire in più ' ersu Il me1.zo della sua tliali~i ,j nota d·· il te:'SIIIo muscolare dello strato pr·ofoo1lo Ila colorito ros~n fosco c rons1steot.a mmore che noi ro:>Lo della mn)lsu muscolari'. Dissecando que~ti muscoli ne• loro punti d1 aliate" suii'Mso. si scovre del pus di a~petlo santoso. nun io ~rilnd•· quant1ti1, nè raccolto 111 c:wo asce,;soide, ma infiiLrato neS?II interstiw muscolarr. In un punto :.OLIO al collo chirurgrw dell'omer·o il periostio si distacca a~sai l<lcilmente dall'o ...so e 'JUP.sto apparisce un po' iperemieo. \ sporlaLa la testn dell'omero o parte della sun d1ali ~i & diç isu longitudinnlmente io due questo fmmruento, si nota che il midollo è 111 parte


SET li GEmA Il.\ STIUW IOCOCCIII

1ii colorito ros:;o pallido tendente al giallo per de~ene•·a­ zinne e per piccoli)òsimc ni cchie pumlento ove il poco P'"' \• di aspello identico a quello trovato internamente nei mu· scoli. Il prore~--o snppur.llÌ\ o far.eYast anchtl stralln nel11 dot·cio hicipitale, O\'e il periostio e la ~uni nn tendinea ~ono ispessiti e faci lmente distaccahdt. Falle le medesi me inùngtni sull'nl'ticolazione <;capolo-omernle de,.lra o trovata pure ioleJ.!ra l'arllculazione. si è notato. nl collo anatomtco dell'omero, poco di '\ulto alll linea d'in,.,et-zione dl'lla capsula at'LH'Oiare, tuurezznmt>nto dci tessul i tendinoo o mu l'col:we t·on diminuita loro consistenza. ma senza ',.;i hile suppuraZI(Hto. A\·endo sput·cntn anchP la testa e il terzo supe r10r~ dell'omero destro, s1 tron, rhe tanto In :.o~t.~nza spon~iosa dell 'os:;o, quanto In midolla sono fortemcme iperemiche. In nessun aiLI'O punto ru r·in ' enuln ~upput·nzio n e dci mu· . C11li e delle o ,,.

§ t:>. Dal comples~o di que:-le alterazioni locali io allora ('ffiJsi ti pnrere che non si trattasse d'nn ··aso di ostcomtel itt~ genuina o primaria. ma. di :Hl processo snppnroti vo e i .;oru~o

cile an•s.;e pnma on;.dne nei muscuiJ profondi del lH·nccio. Ed .tvend•' d1 piu notato t:he. ùis~f'cca n do il per,o-.tio dell'o mero si nistro, la ~o,; ta nza compalla del l'o~~~~ mostravasi 1peremiu.a1a iu un JJUnlo ~ottostaute al collo anatomico, pensai ehc li, con Lulla pr·ohauil1la. si fosse :-lahilito rl Lranstto del processo dall'esterno al1'1ntern11. A rile · nere primar1a J'aiTet.ione mu-;cnlnre mi ~fl' ll .~r va anche 11 fallo che nella midolla non si era crua>i pro .lulla su ppuraziune, laddove io levgevo nel libro ùi Co l'Il d e t 8 ab e' « sur les Bacteries et leur rcile » cbe nell'o~ teomielit e « le pu-. s\ forme a>ec une raptdil, e:drème » ( \ ol. I pag. i-H5). ciò che in questo caso non si :;arellbe verificato.


J 32(}

SETTJCE1HA O\ O.:tJlEPTOCOCClll

~l a, avendo i n segaito preparato il 11eriostio della doccia bir.ipitale dell'omero sini>-tro. ho potuto osserrnre ch'es~o era fortemente ispessiiO e che nella dorcia vi era pus in quantitu considerevole. lli più, dopo indurirnento nell'nlcool ho oLLeouto dal pcriostjo suddetto dei t u~otli che. colorati col met•1do di Weigerl e con rarmino, tni hanno faLLo vP.der·c>. oltre ad uoa forte proliferazione cellulare, una quantiliLimrnensa di cor·chi a catene (lig . IO). Hestò cosi dimnstrata l'esistenza d'una periostite acota infc>lti\•a da streplococchi. allil quale han tenuto dietro il pro ce:; so suppur·nti vo dei muscoli (nemmone profondo)! In o-<teomielite e quindi la forma settico pioemica. Xell'o:sLMmielite e nella periostite infeuiva acuta. come si legge n 1}ag. l ~:.; del trattato di anatomia patologica spe· cin le cl i E. Z i e g l a r f l Oj, « il processo può comiociare cosi nella midolla delle ossa, come nel periostio ed è f'aratterizzato da un 'i nfìammazione che ha un esi to in suppurar.iooe e lah•olta anche in tlecomposizione putriùa e icoroli>a ~. ~el nostro caso infalli il pu~ che s'è rinvenuto nei muscoli profondi del braccio era come sanie: di più esso non rimaneva circoscrillo in un ravo asce~soiù.e; e però nessuna r·enziooe inliamrnntoria locale allor·no ui tessuti colpili ha opposto nr·gine salutare al diffondersi per tutto l'organismo dell'agente iofeuanl~ Gl' i n f:~ rl i pulmunnri, i pun ti emorrngici della sostanza corLicale del rene sono la pruOYi\ evidente ehe anche in questo cal'o il microurganismo piogeno ha circolato col sangue e, lienchè manchi la pruova palpabile della r·icerca batteriologica e, in parte} qnella dei prepar-ati micr·oscopici col ln quule non posso illustrare questo ca._o, perchè gli organi rnterni . trovati in uno stlld io di putrefazione più che iniziale, non furono conservati pPr l'esame, pnre io CI'CÙO d'essere au toriwtlo a conchindere che


f:TT ICE \lL\ IlA Sl R EPTOCOCCIIl

J 3~i

anebe questo cnso di grave sellitemiu fu dovuto nel uno streptococco. d1mostrato nel perto.;tio tfelh doccia hieipitalc dell'omero, il IJUala con tutta probabilitll era lo streptococro piogeno. l cas• di sell1cemia da mrcroorganismi pio)!eni sono rre· •tuenLi nell'osteomielllc. come nella febbrP pnerperale, e l'etiologia dell'o:-.teomielile è stato. molto hene dlustr·atn. tra gli altri. dai lavori òi La n nel1lgue et A ebani I li ], i •Junli hanno trovato spes~e volle lo stalilococco piogeno aureo e l'alito e lo streptococ•·o piogeno come ecdtaluri della malauia. r•ertanlo IJ ne~lo coso non pretende nlla rnrrta: ma c~so olTretrunlche speri;tlitil che va oolota. in crnanto che : l) In ~upporalroue pii• che alla midolla s'era propagata al tessuto muscolare, donde il sospetto dr n1Tez1one reumatica ginsti(jcato percuè i sintomi del fl emmone rima"iero abbastanza oscuri: t) il proce,c;o s'ruiziò come periostile infi•uiva acuta della doccia hictpitale dell'omero ~i ru~ tro e. mentre iu nessu n al tro punto dello schelotro ru trovata 'uppurazione. st eilhe a notare rhe nel punto perreuamente "i mmet nco del laln opposto st rtpel"Va sirt11le proces,o; rosa chP, oltre ai n) :;intomi clinici, han ùimostralo b) il mnrczznmento e In diminuitit consistenza dei muscoli e c) l'iperemia della midolla e della ·o.,.tanza ·pongtosn. elle dallo Ziegler (1. r. pag. li-5) è ritenu.tu come ulternzione inizi ale ùell'osteomiellle. (Contmlltt} . .\'. li .- l.e la \'OI~ cronulhiOl!TaiiCh" che rorretlanu ti presemo laroro urnnno lnscrlle IICI (lrosstmu fascleulo •


CONTRIBUTO

LESIO~I

PRODOTTE DALLA DINAMITE

Lettura fllWI allo eonr••renzn scientiflca ìlllf 118 ago~lo (893 presso l'ospedale milltnro principale dl Palermo dal dottor R aft'aello P iiiJlO ii , ten,.ntt• medico rlel 38" reggimento (arMria.

L'importanza di questo genere di lesioni è pei medici militari pii1 che per gli altri di gran lu nga aumentala, dal momento che 1.1 dinamite i• entrata a far pru·te delle soslallze e.~plo"h'e odopet·ate i n guerra, anzi e la prima usaln quaJe mezzo di demoliziOne. Epperciò spero non riuscirà del tutto priva d'interes~e l'esposizione del seguente caso, ~ia avuto riguardo ai falli obbieLLivi, che al decorso morboso. Durante il mio servizio di guardia dal 22 al 23 marzo scorso. fu condotto all'ospedale, per essere medicato di :~l­ cune lesioni, Hiso Giuseppe, marinaio di anni 38, abitante in via Borgo N. 6. Il paziente era in preda a leggiera commozione cerebraJe: intriso di sangue. colle vesti in parte lacerati' e completamente bagnate. Presentava le seguenti lesioni:


CO~TRm UIO U. I.E LKSIO~l PRODOTTE 0.-\LLA OINA~TE 1 :J~!)

1• Uoa ferita lacera alla faccia 10 rorrispondenza della reHione occupata dull:t hrnncn or·izzontale smistrn della mandibola: estesa in avanti .~n che -;ulln re~io n e meotoniera. con dir·ezione qn1V1 dal basso nll'nllo fino 11 ra~­ ;:IUogere raprrtora 01'31e. llella ferita era lunga C' 6DlÌrnetri 8 ed lllteressa\'a le parti molli a tullo spessore. per cu1 atll·averso di c:;sa s1 entrava nella cnfilà della hocca . Erano rotti i \asi delh re~ione. ~o lnternnmente nel cavo orale sr not tva drslarco e larera;dooe delle parli molli riYeslenti l'os:-o, dalla metiL cirra del mento li no nl punto d'u nrone della t.rancn orizzontale con l'nscendente della mandtbula a -inistra. Erano spt'uati il ùente ca nino c due picroli molari. 3" Un,\ feri ta lacera al naso per eu t er ,\ distaccato il setto nasale per due centimetri. ~ ~ lina ferita lacera nl terzo superiore dell'a ottbrncrio destro, estesa nel Ialo ulnaro e nella faccia interna dell'nl·to. Detta ferita ave"ra forma l c~~er·m en te semilunare. lunga centtmetri J1eci: erano divisi 1 muscol• e le alt re pnrti molli fino a scoprire lo schelell·o, ed era rolla l'arterin ulnarc. :jo llna ferita lucera ne!la palma delllt mano si ni ~L ra in corri,;pondenza ciel primo metacarpo, estesa dalla npoli~l sliloide del rad10 alla linea ailicolare della f.tlange col lll'imo melacnrpo. Erano lac>Crnle tutte le parti molli compre:-i 1 muscoh fino alros,o . 6° Una ferita lacem in corrispondenza della picco la tuherositit ùell'ulna sinistra, a forma lineare. hLD!!a centimetri tluatlro e profonda lino a distaccare ed accartocciare il perio ·tio. ; o Cna ferita lacera lun~a centimetri 'Jnattro •oleressante la pelle ed il cellulare in coni:.pondcnza dell'arti-


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CO.STRIDCTO ALI.F.

I.B:-,10~1

colazione del qui nto metacarpo colla falange del tJuinto dito. a destra. sr• )folle abrasioni nl peno, al collo. alla faccia t'cl alle braccia. Tuue le descrille lesioni il Riso riferi che gli furono prodotte dallo scoppio di una cartuccia di dioam iLe, posla sotto acqua in mare. dove egli accidcnLalmeote si Lrovaya alla distanza di circa quallro metri. È dn notare elle il l\1so era in una piccola zallera: per la VIOlenza dell'esrlosione fu non solo rovesdHLO in mare. ma 111sieme nll n zallern sollevato cloll'acqua e lnn~;ialo lontano r1uulche metro. Riso Giuseppe, ù indiriduo eli 1:ostituzionc lot·Le e-robusto, temperato nel llere, non i' sifìlitico. non ha mai avuto malattie infelli~·e, nè ha alln precedenti morbo:.i che possano ostacolare il decor·so del lt· lf?Sioni riportato. Disiufctt:1le accul'atnmente le fei'ilc con soluzione di ,;uhlimato nll' l per mille. leg01i le arterie lese, asportai un ru~­ colo pczzetto di periosLio maltrattato e le radici ùei denti spezzati , sutumi usnndo il catgut per i punti profondi nei muscol i, e lu seta nella sutura della pelle. ~ella feriLa dell'antibraccio de~tro ed in quella delta mano sinistr<l, essendo mollo profonde, p1·ima Ji riunire la pelle. posi un drena~gio di garzn idrofila dismfellata. Applicai lj lliodi su tutte le l'erite unn medicalurn nll'iodoformio. Le dirltinrai guaribili in un limite di Lempo mas:;imo tli giorni :lo {mi riferisco con lfllesto alle piu gravi). lulte :-aho complicnzioni. e pericolose quella alln faccia di cica tri ce tletur·pnnte, e quella all'uvnmuraccio tlesli'O ed allo mano sinistm di storpiatura. Risto1·nto l'individuo nelle conditioni ~eneraJ:, giudican-

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I'RODOTTE ll.\LL.\. 111~ \lfiTE

intrasporlnbtla, lo rico,ernt nel ripm·ro chirurgko dell'ospedale. E,.porrò in ùut• parole il ùrcor..;n morbo~o: La sera del tt il R i:~o era apiretico. mentre la ,;era del giorno dopo la tempt>ralura tr•. ,aJita a 38° L, es,;.enùosi però ah basta m~ :• rimesso nellt~ t•.ontlizioni ~o~onerali. Il ~iorn o ~t "' ebbe una marcata elt'\:tlione termica. :1!1",8 C. Si rannorauo le llH.!tltc-atut·e e ~i tro\'n che tullc lè ferile. meno IJUell~ dell ' antihraccio de-.tro e df•lla mano si n istm, non accen.na no a ~:;uppu raro. me n tre si l' ract·olla in quesle una certa qunnLitil di pus. 'i sosli tui-;r~ il drt:na~J.;ÌO con tubo da l!OIIllllol nl dren'l.;'.!to tlt !.(3rla, u 6i rirnetlica anlhellacamPute. Il !-(tOrno dopu ( ;?:; marzo) t.a tPrnperatura l'rll note•olntt>nte ah bassnta, n\! mni piìL sali supnt ai :3s• t:.. ma o~cillù JIOl' nhri cio•Loè ,:iorni fra 31" C. c :r: .8 r .. fitw t·he. dal giut no au marzo in ar;,ntt, ftL sernprt• net ltmJlt Ji.,iolo;{ici. Uopo ci DIJUC giurni );j loi~OIHI i purlll ·la lulle le retile. ltl~t w da IJlllllln dcll'antt hr.u:dt) tle5lro e doli n mano l'i lltstm. che si tolgono itl\ ece in ~eL Lima ~!iornalu . pere hè que.-te euntinnano un pu· ·• suppurare: le altre ri ·:~trizza nn di pn ma iotenzmne ni onO\ alt' t.~ llledi··atutt• l'Ili! rarw inlea· v,dlo dt tCIII!JU, Il Hiso il 1-!iornu 5 nprJit>. os-ta dopo qualtO!'dici giorni eli degenza, la~da l'ospedale quasi comllll'l:unt'ute ~'1!aritn. t•olla soia a\ \er·teoza di \enire a farsi uwdac.tre ancora •Jnaldte \OitJ l .llllll•raccto "la nt<tno. fino a \'OlllfJieta cicntriuozione. l'Ili' -.i eiTetlui' in 'eu tollo gio1 ni. I n C!tosn delle predette lesioni non J'Ìillll~e alcun itnpodtmento, ma si formarono t'tl'alrici ,-oJidt' C' nbùa-;lunz 1 !>postahtlt. \'ediamo ora i caratteri piu ,...tlieoli ri...contrati nelle de· :scrille lesioni.


CO'\TRI8UTO .\LLF l.E-.10~1

~ ~ ~~

efTelli della dinamite semhrerehhe che dovessero ~'­ ...ere Hientici a quelli prodotti dall'esplosione dei gas, ~ tlella sostanze io ~enere, che inlìammanclo~i cam~inno di ... tato fisico cooverLendosi in un vQ)ume di ~as molte \olle m·lggiure. ' la e i ga~ e que:-l'altre -.ostanze producono delle le5ioni, che ollr·e all'essere in rapporto colla nolt•nt.u dell'esplosione, sono ~empre in rappor'lu r.on la tempPrattlr·n }Jiir o meno elevata che sr prm(u.;se nell'e,;.plosione stes~a. pt!l' nti ciò che molln ri,alta IIPI rorpo dell'individnn rolpito e l'u:-tiOOe dei lPSStlll, Invece d fallo che attira l .allerrzioue rruaotlo '' e~anrina una ferrta prorloua da dmami~e . i· In mancanza di rollature. :\ella lettPratura meclir·a .,,j~tono dei ca'' in cui la òinnmrte scuppiu nella mano st{'''n dPI l'er·iLo, ed in nessuno di IJI!esti cn:-.i ~i verificò l'elfollo tl<'llu fiammo. La spiegazione che può darsi n tfnesLo fenomeno t• la r.lpiùiLìl della com!Ju.,tione: per cui arti interi sono lm·cr 1tr e diretti, prrma che h lìamrna nhhia a\"uto tempo di .rl•hruciarne i tes5uti. {Hoc hard'. l t·olpìli da gra"i comuustioni :.r lamentano sul1ito dt clulnri mollo intensi. e ~~adono in preda n ''eri acce~si ùi furore. Le le:;ioni prodotte dalla dinamite non sono dolorMU al pari di quelli' della polvere, che provoca ùolore pel salllttro che contiene, però tardano u guarire e si prestar}() tltflktlrnenLe alla di:-.infezione in cuusa degli scollamenLi e, piu che mai, della compressione dei Les:-.uti. Ma dopo gunrilP, le r•tcntrici pòsLume a lesioni da dinamite. non sono deform• e mttrnlle Cllme tJoellc la~ciate da ferite per scoppro clt pt>ht>rt': fallo appunto che al•biamo os~enalo anche m•l lti ,,), ~elle ferite prodotte dalla defla~razione della polvere. li'

snioni sono meno nelle, le emorragie meno freqneuti.


l'li0(10TIE DA l.lA IH'\A IIIH'

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t e Je,..ioni protloue tlalla dinamite. t:o111e \eJemmo nel caso on.:.lro, ;;ono nbbondanremenre :-;aogui onnti. ros,e, con limiti abha~tau:t.a decisi, poco cnntu,..e, e semhrano te· nere nn posto di meuo fra le feriiP conrn~e propriamente dette e I}Uelle prorlollo da stnrmt>uti c1uasi tn;.dienti. l'er l'ell'eltu r!Plla dinamite le PrnorTagie ~ono immeJiale e mellnno in peril-olo In vita: come npp11nto avvenne in una dèlle viltrrne della via Bons.-enfanrs a Purigi . ·~Ire ~hlten e amputalo rlella 1:cntin, mMi per anemia acuta. l n :tltm c:rrnllere diiTerenziale fra Il.' ferite p6r e"plosiont: di pohen~ e quelle per e.;pltJ:.-ione di Jinamile, c che n PII ~ prime !:'Ì h}t un tatual!~io color lnrrhtno, dovuto alla part6 1'oloranto della polvere. invece nelle seconde i gr:mi tli silice penetrano profondamente nrl òet•rnn. rnn. vi determinano nn lulllti~).;ÌO Liaucastro im· i~ihd~~. (Dr lorme). QnPsti ~11111 1' 11 i di silil:e sono pericolosi solo nel caso elte colpi· scanu J'o,•chio. uve danno luogo n. forli congiuntiviti Lraumati,•ht>, e "P~s.;o nnche a ;.:ra' i le,;iour 1lella come.a. del cri ~tallinn, dell'irit!P. della retina. ecc. ~elle ''a,;te scollature prodotte dalla polvPI'P e d1 molte ullre !IO:>l:IIIZe rsplo;;ive, souo iarali ;td in.;or~ere complica:t.ioui ~a,lro-intesLiuali; per l'assorhì mento in circolo di granuli ùi S()st·rnzu esplm;iva incorullusla, tl non completament e hruciatn, si pr·oòucono tosw d!'ll u notevoli elevazioni lermkhe. che possono rigunrdar ~i come febbri ùi nalor·a chinllcn: ciò non si ,·erHica nei fe!riti pe•· ùinnmile. Inlalli nel nu:;tr·o rtmmalato la fehure ru sullnnto di suppurazionc. e ùi ciò é prova questo, che e'\sa non si preseulò su· biLo dopo il tr•auma, ma quando la suppur·azione di due delle ferite raggiun;;e una certa proporzione, e che decre!Jbe lino qnnsi a scumpurire, dopo •·iunovut.a la meclicn lura. La mor·te dei combusti si sa che è in t'apporto coll a esLen85


-.ione della varte ahllruci:.ta, a.;sai piu che colla profondità tldla le,iont!, e la causa ri-.ieù~ nella IJnantitit di ,.nn~UP rh11 'i en•' u conta Ilo dPII.t ..;nstnnt.~l ri~ralùanle. perclu'• Il sauj!ue eu.;i ,j aller.t tJualitativamente tn modo d:t non poter ptu ndt;mptut e alla sua l•wztrHte rlt intermediario alla t'hf1Ì· r;uiorw. \,• la con).!esti une dì or;.rani rnter or tZollrn), ni• la snpprossiune della ultivtlit delln culr. nè l'at·cnuntlnmento di clt~tt:'rlllrn tlt• so<:tanze nel ..angut.l (Eclenlnuzen), ne l' ispP,simento Ilei s:tn~ue (Banl•lac). ru'• ht diminuzione nlle5~a ùel tono ':t,ale (~onnt>uburg). "PÌI.l;.:nuo h raprùitit ùtlla tunrle in •·erte u,110ni, ma solu le alter;11.1oni del <::tD).(tw Sle)o,o. che t''lll'ihtooo nel di,.farimento ùei corpuscoli ros.;i. e snpra lullo nel faLlo che e~>si perdono la pr·oprietit di nssorùire l'o:;,;~l'IIO (h..llenig). Ju,·rce nt•i fentr per dinnmile, la morL<' i· in rapporto diretto uon t·on l'esl<'nsioue in superlicio dolla lt•· ~ione. ma con l'intenstla tlt•lln lc.;ione stes ... n, potendosi aver le pru grtt\1 mulilaztoni. Si può liire elle nessnn corpo l'~ plo· ... ,\·o Ira mar prodotto tranmati,mi l'O~i ioten~i come la dinamite. La riolenza di e:''·' i.• ,.,,pat·c tli far· !'Ì che un frammentu di ll';!llO penetn nel cent>llu atlr;l\ersando le ùue tavolo del p u·ietale. che membra iult•re !:>Ìano ùi,·ehe. la t e~ta lawiata a <lrst.tnza. ~ono propr1 della ùinnmite i Cibi in rui le mernhm òol fedto prodlH'ono ~ullo :.lt•s~o uuovi traumntl "~tlli. in cui per esempio le os;;a, agt>ntlo come proiettili, fH•neLrano nelle c·avitit (llochnrd). Le ferite prodntte dalla poh l'l'e ... ono mol Lo estese in .;uperfirie, presen1ano tut11 i grarli ùr curnbu... tione. i pl•li. le \eslt sono :thllrucrate: mentre le ferite prodotte dalla clrnamite sono limitate all.t re~ioue eire Ila sopportato tuuu lo sforzo della causa \'u.lnerante. Co!'i ti poco stupore 1-!enrrnlo <~he nccompngna quesle le~ioni (mfalli nel caso nostro ancl•e l.l cm11mozionu cercbrnle era loggiero), devesi al fnlln t'Ile


PROIIOTTE D \U..\ IH:'i.\ IIITF:

,er la .·elerilà da cui sono unimalt. qut-i ~a:; csaort;;cono In toro Yiolen1.a :-ul sito medesimo. senza che e--s~ si riper~uow n di.;tanzn. l gas cml'!ssi tlnlln defln!!razione della tlin:~mite non hanno azione iu Lnlto le di tezio ni. mn lo sforzo ma,;;gtore :;i opera sempre in "euso della perpendtcolaro nhha:;sata dal piano che In ~o-; li ene, poi iu allo nel prolungnruf•nto della perpendicolare. e nel ~enso orizzontale (O.. lorrne). l.:t spmta in quest'ultima di rezionP si espando 10 s('nso ciri:olnrmenlll tras,·er:.ale, rho sembra tli poro solle\,\f'• dalla dtrt>zione del pianu sul qnnle po~a la sosltm7.:\ :-te.;sn. Il rt-perto patolo~co olTerto d,ll 1\tso 'iene in appo~~io di .que31a tt:lsi. ln falli la cartuccia di dinamtte scoppiò poco solt'acqua, etl il r\ 1:-o si Lrovò ad essere coll:L pnrte superiore del corpo nel senso dell'a~ione cirrolnrmeulo tras\'ersalo: ecco perchè 111 lui non si risrontrù lesione alcuna nella meta inferiore del corpo. E1l in questo ~~nso speciale. la forza in senso tra~rer,;all.'. io credo che s1a.;t dt un certo grado sollevata ~ul pianu urizzontale pa~.sa n t(' pc! punto di scopp1o, perchò i gas det·ivantt tlalla combust•one avranno avuto. per com une le)!;,;e li~ica , tendenza a solle\':wsi sopra l'acqua. Co ~i se lo fer1Ltl non furono tali da produrre morte immediata, si deve uon alla distanza cui si trovava il Riso, ma al me1.zo liquido cho smorzò gran parte della potenza dell'espio ·ione. l.n pro~no·i dt qneslo genere d1 le:;ioni sarit sempre riserv:un, ollrl' cho per la vita, anche per lo ~torpiameoto, percht\ i• facile che sopraneuga lo sfacelo det tessult, non ostante l'npparenle integrità det meùesimi. come si verificò nei tre I'Olpiti nell'ultima esplosione di Parigi. di cui uno solo sfuggi alla gran caogrena, sel1bene tutti amputati. Da -ciò ne segtte che spesso sono necessarie le amputazioni, e


J;J;J6 GO\IfllfiUI'O .Hl, t l.E!-.10\1 1'1\0UOTTg 0.\U,.\ ni.'HIIITE

bi<ognn ampni<H"e a cJr,tanz·t per lmvare tc.-;;uci vernrnent& sani. non •·olpiti da ·lupnre 'otto l'inllussl) di una "CO,.,sa tanto fnnuiduf•ile. Ptl evitare eu~1 l.t raogrenn dei lcmlti. l propo;;i1o di po,.,illili demuLzt(IOI di <~rti t! ù.1 Mtnre che spes:;o. mancando la c•omutoziOIIt' r•erehrale o e"~endo 'IU,.sla leg •iera. si putrit ·ullrnirustrtrc il d ll'oformio pt>r 6t>~uire l'alto oparatiro. '.1r.c nece'··ll io 1111 dili~enle e~ame ùcll'occhiu, clell'orecrhw: ma del resto questi ll'aurnt\listui non hanno nn trallnmenlo spPrbr~. c la .:ur.t loro l· in 1e-i ~eot"rale u;.:nal•' a tflle/l.a dr t111te le altre fel'ite. cio,·· frenare l'Pnror ra).lia, ric•••·car... c c:u r·pi e't rane t. l'Uturare rou i \'ari mczt.i e metodi sl:'condo i t•as,, riromporTe ;::lt -SJIOslameuti, asportare lo par11 c·he minnccrnoo sfuct•lo. uldJOndan 11 In vag~i e nrcuruti:-'>mta metlicatu ra nn ti ·eftica.


RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

RIVI ., T_A MEDIOA

L& cUI&tazlo.ne •ello stomaoo ed 1 dJstnrbl plliohloi ohe eua. provooa. - llf.\ A\'. Joa r 11rrl t/1 :t.té•lt •tn.e et tlr Chi r u r ftie, luglio t s!l3J. • Il dotLor Davay Ilo osset·volo all'o!'l(lcHiale clt BI'Oll un J:tl'an nmn ~> ro di rnulali nt>i tJII&li P,:tli ha polulo '-'Lnrliare l'i111lucnza

.delln dilalazioue dcii) ... t,.,ulaCol sul111 "lato '"'r''O!'O o ctullo S\Ìiu ppo tlelle rnalallie mentali in pat·Iicolnr••. Egli òitno!'lrn ~h·' nei prc.ii<>pol'ti. In dilalntione de lo stomaco può es!'ere una cau'-a OCC!I"Ìormle per In ravr11 e che• ne!!'li alienali qnC' ·ln atfe1.ione irnpr•trn•Y al delirio Llll rat•altt't'C parlicol11re. Si (111!'1 ùire infalli clw, nelln ~>lessa gui"n clw l'ule ru malalo dop 1 il purtn pu" nvvelenar<' rorr:nm-<lllo <> determinar~> pnuie puc>rperall. co..., lo ... tomHc" ùilnlt~ln genert·ril una "l;(1~·ic dt foll1a Lo<-->icn con lend,..nza alln lrpernunia . Delt•e,lo, ò. lun:!o l"mpo C')lle,La cl1•pre~--iono anlelll'ttua1e era '-laln uotalo. ma 1noltu malo inte1•pretaln. Ba~ le. <-tudinnòn lo Jl!lzzio ::.imJHllil:be. ft•ec rroht'G ella l'on tcril e e la g a <.lt'IHIII· terite. tlaouo luogo 11 fanontc1ai cerei.Jrali cnrnllt3riz.zatt \Iella meluucouia. da ide.e l1<1!-1e di nvvelt>ll{llnentn, t!A rifiuto tll'gli alitnenli. Maur v llll t•ilalcJ l'u .....cr' azwne tli un ing-egnere, il I'}IIO!è, oheltO da tnAinlli 1 cJelln ~lOIIII\..:0, pn:l'l'lllfl sinlomi tJÌ all~linne malmromcn, che ~··ompanct'<> tlopu la cesc:a1.ion13 delin rnnlallau dello ~l 'li\IUco. Mu per !:In~ lo, come per ~Iuury si c! lt·attulo da un fennll\eno s11npalic•\ menlro che pe1· Dev!l~ ~artlhbe un' int<Jssi,·ntione. Da. qu~~la idea no consegue ur1


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RI\'IST.-\

modo di trallamento clm de Mvenli buom ri'3ullnti. Cerli"simernenle, la dilatazione dello slomttco determina ùiqturb• p~ichici col seguente processo: ~ollo l'iufluenza della duninuzìooe di atllvitA del succo geslrtco si producouo nel vcntricolo dilatalo fermentazioni ~econd&rie cho ~ono velem tlul s1sLema nPrvoso o pos~ono ùele•·miuut·e renornem tleprc ..si"i o c·onvul~tVJ. Bou\'erel e Oe,·ic hanno dunostralo lo relazioni clio esil'tono t1·a i listurh1 di!>peplici e,;,J il cami.Jiomeuto th cnrAttere. È com•• una prima toppa cllt> pun conrlu rre I'1Dò1vuluo p!'t!· di!itpO'Slo all'Alienazione menlnle GH mùh•tdu• Affi'Lh ,Ja ,Jtlotazione del ventl'il'olo pre...eutnou depru,.,sion~ cerehralc che si esplica con l'indebol monl' e con la slbnchena prococo di tutte le racoltà intellelluaJi, la metnoJ•iu, l'upplicul.ione, lu "olontà, il giuJmo o la resi.Btenza alle impressioni morali Si C11tnpr •ntle •Juin•li racilmente come nt!l predi.,.po«tJ, 1 disturbi mentali ~i acccnluino o come i molati rntlono 111 uno stato "esanko completo 111 cui rwe(ominu l•> stato mclaHcon•co. Queslb inOuenza della dilalaz1one sulla forma dt.'l dehr•o. é anche dimostrata dal fallo che quando essa sopraggiungo in un indhi<luo J;!ià ve11uoico, si vede so\'enl• moohticnrsi il suo delirio e pr•ondere il carattere lipemaniuco. ~ci falli di •rue~lo gener·e ~ar·à CJuindi ìndJI'ala una CIII'!\ alli,·a dello slomal.'o e dtlll'intesuno: è nccc~!'ario as,.icu•·nre l'anlisepsi <lei lubo inlesltnale ed ottenere In r egolat•ita delle. defecazione. Quan.Jo sia posl"ibilc, è hBne rttre In )8\'ULUrll dello s lomu,.o con una l<Oiuzione rli naflolo ul o.:.o per 1110. L'ul>O llller no delle pr·epat•a.:IOill di nanolo ll""0CÌ8lc 81111 mago~;~ia iugluse possono da1·e i migliori rt~ullati.

Oatruzione lnteatinale guarita con un prooe..o molto aemplloe. - Og D t PLAA ue GA!t \ 1 • - (Gcuctt•· cii.~ R6tHlau:r, n. 76, 1K!M).

Si lralla eli un uomo, tlell'elit di tt·oul'anni t• r•·a, forte, vigoro!'\o, di buono :::alu t~ tthituRie. Senza cousn note, egli ru collu, durante la notte, da coliche secche, 'Jolenll.

..


13:19 Al mattino, egli rece chinmare u n rnedico, il tJuale gli ordinò un purgante; rl medicmncnto ru ,·omitalo immPdiatamer.tP. Ptw la duralu ui sei g 1orni, clivar!'e medirazioni rurnno u~tc 11111lrl menle. ~ell 'oltavo ttrnrno l'u clunmnlo l'A., il qualu per l'Ci ~ic'll'ni ha lll •''-''lO in oper11, ma illnlilrnrtrtc, tutte '" ri<~orvo terapeulwhe. Tutti 1 tncdirnmenli l'rarw rigcltol1 l~ tisane «eguivan o In modesuna "urli' . .\l quttllor lit•esirrao hiorun della malnllio, il venll·e e ra C <~l l't.'IIU\Ill(llll" 1-rOIIfiO, fa (ttCciA r•tggri11ZIII8, gli OCChi incar\ 'lliÌ, In rogior" addotnHrala dolcuto, lo IIIUlerie fecali erano ri~ettnltJ 1er la ho cctt l r u 111 parnla, 11 u.nlat0 era alla

:<UB fi ne.

Vi<!ln l'inuttlrll.t di tut h i merli~mentt, l'A. ~re• lette U"Sr~ 1 meu i moc~nie i

Fece chianHII'e dw~ uomwi molto vi,wro!\r l' lol'l> nrdiuò di solluvnre il p8Zit'llte per l pradi. In lt> .... la in ha-,,.,o, l' rece irnpruner• di L~:~ssu in ulto forti "cu~~e: l'A. ~['1'1'8\'8 tli pro~ durr.·, neglt inle:;tini, movunenu convuJ,iq eire Q\'rt•hbero potuto runellel'lt nel loro <~talo uormul~.>. ~l tl non ottenne alcuu ril'ul Lu ln. Allora ••gli ricO!':.e 11ù un allro meao. )li"'O il pn1.ienb1 llul rn.Jr _me lt•l letto, cortcaln sul iìanco; •JUIIldi ~li fere omrnilll<:l•·urc un clr'llero d'sl''l"f' tiepido; mPnl.re che vemvo r1li1 H!Q Ju <'.UIIIIUJa, P;:tlr strin~CVIl J'nnn lrn iJ pollt' • e J'llli.IÌI'I' p.~r imp•·u t·e <·Jre il liqut•lo voni"'-8 rigt•llulo. frnmc.liatamente llop;,, f••<'L' ummtnr«trat·a un se.·ondo, poi un terz.o clistere, fino n Lrt' lrlri tli IIIJUiolC}, o non ces!'ù rnai di lenert• colle tlrta l'ono ol.lut•ol,o. Onpo un 'fllllt'lo) cl'or!t, :>Ltmco Jj t'•·slare i11 •fU>'IIIl posizione, 1'.\, '-Ì fo>CL' so... tituit·e do un'allr•s pr•r!':ona t•act·omundundogli

<h fOIICl' b1111 SII'CliO.

IJor,., un'ora cirL'Il il malato emi~~> tredici 1•ilaU di materie fecali, ed ottenne In comtlela ~::runri~tont•.


l ~H Il

IIIVtSfA

O. I. J. BOJ..I :.O II A't o SoL r\l

F1.:..w1CK -Effetti patologiot di aloune aoatanze eatra.tte dalla. mUza 41 Indi vtdul aoarlattinoal - {Brtl. med Jourrw • J:J at"o~to

18fl:l) Le belle ricerc•he olt S1dn"y :.Uai'Ltn, llunkin, 13rir>g· 1', Ron'\ Jer:ton •·d allr·i suJI~1 chiwicn pnlologio-u ciPlle tnAinltie iuft!IIÌ\"e hnuun apt>rlo 1111 va~lfl miuouh' All'althila tl••1 pntnlogi, e i dollol'i Bokunham e F~n\\ ic·k dei lahorntort eh> l Il ·11! c•1llllain dei m •dici" <'hit'Urgi ch Lon,.lru, c:e:xuundo Il Su.l '"Y ~lnrlin, htlllltO rivollo il IOI'n stutli•l sulla !'•·IH'Iullilla rn1111' rplt'lla rltt~ lltu)rll non cr;l stnta l'r~'"'O m l"èl ia cr •"'id rll7:iOIIl'. E ... sj hflllllo c•aminntn 15 111117.1', In q unii, A('(lP.rta lollt: clul cndovel·r•, f11ro1w imllll'l'"e urll'lllcool 1elltlkalo. lA: "fl lallzl! ',lral~:. htJif• uult.e, (IO"-~'"" cJh·icler:<• iu h '•' clnR«i: fnrlcrnf•tth• [O!->"!ll'ltf'- di iM••rla atti,·itiÌ- clebnlrnerlt•• Ln~,.i·.:b•

t!Ue'-lll •li~liuzioue put·rru..;.. a.zli n"<'~-'r\'alnri tli dt•lt·rlllirUtt'O in 'JUHI ;:ttlll'rHI •l olia mnluttia ~ra nvvenuLu la nv r •·· · <~n<~i le c:o!>l&n7• f•Jrlemuule lo ..... icho SI trnvoru11o nc;.:h nHIIvtdui morti nl 3° o 1• j.tÌnrno dt rnulullia; tuello eh mc t·tn Ati· vitu in qu ..th mm·ti ul 1 ~~· .ziol'flo t! ryuelld clebolnwule to<~,.;ic lt•• negli individui morti in ~t>gu1to H!l unn mnlnllio inlt•rcnrr••ntP. l lmeluJo d' :<ll'i!Ztnnt' fu •ru •li n ~•6 ;t cl o• • ralo du ~tdnes ~Iar· tm nelle c:ue l'ict~~•r·ht• sulla dlftOI'Ile. Ll' mrl1.c furono l•>llc ilt·iit pr• lo jiO"-"Ìbilc dopo In m"rle. e tlop·• act•uraln lavAtura, furono lnr.zam~ute IIH'Ì'-'•' e ]!IJ!'le in bolli;lio pi••no di akool r Plt ificnto In <lf'l.:'Uiln, L'rm nna mo<·•~uina trilurotr•rc~. furono rhln te 111 llna pur •.:!io. la 'lllah• rima:-.u 111 conlolto colf'Alcoul pe1· alcuuo !!ellimnue e co'-'Ì tutte lo r:lobuli11e " le IIU· ciM-alhumine fllt'ono etlaltulnl~ o t't:~,, iu"oluhali. L'alcoo l ru vuotato, ti t·u . . iduo .t<ptemulo e lniL·• tu porzicllli ltqui l!". fUl'OIIO. dt'l''> In NIl razioni', con•'entrate ·n pi •·ula llras.-u (•rua"i dj roushlenza sctroppo,.n) iu un g1'llll !e nppareccttio a vunt11 co~lru 1to ~ul fll'inctpio d~! condeusatoru di Ltubt;: c di~pu!-lo in modo do poter COIH'• nlrare iudi1 cudenlemenlt> <~ei c:;,emplarl s imulltl11eame11te. Il residuo solido ru truttnlo l'On oc,fUH distillata stenlizzata in !'Ucccs,.lve po rz~t~ni, 81UUIIIÙO l'el-Ira-


m: IIIC\ og111

f 3~ !

,·ollu col m~llt>rc lt• mi~cele pl'l' nlcune Ol'l.! in un

tora autnmlllieo. Quan.Jo nullu piu J•Ot~ e ... trar!<i, i dilì',.renti lltJUÌ•li ful'onn tlle::;colntr e ronc~>ntr~ti 111 una pi<'cola messa noi modo sL•'""o rlell't•~trallo akottlir~o Con queo..;ln prot·e .. ,.o l'apparec,.hio a ,·auto utulo ul ron•hm-.alc:wi permellevn ai li•Jui.li di bolltre a l unr• temperatura inferior e a 40' C., n t'IO t'u t•itenul•> ne~e.,.~arro non :::nt•eiHiosi "C Il l'alore polèva e~c:1w noCI\'O nll fo;o;c.ine 'l'ulti i li•l•lidi c•HICL)ntr·ati l'uron" alfuH~,tli ··ol ùecuplo dt ah'· ...1 ""'"' •luto. lu ogni CI\!"O uua 1m1,.. _ •11·e 11 mi11nt' quanlilù di un JW••ciptlalo lJtl"<loso biam:hissirno o ~inllo t-~i "'''Pat'r\ av·•n.-tu un'l 111ng::iorP f• m nor le•tJcnza a l aderiro & Ile pareti cll'llt• h.. urglin. Dopo uverln last•tttlo pf'r nlcunt' s~tti · 111" ne il f'• ,, t1tt ' roll'!'!l •or l, il pr• cir t'l lo fu ..:epnr'Rlo. luvatn cw1 altro alcool, ùi8dollo in piccolo .,uanltlÌl tli aC•JIIII e lluo,·nrnu:tlt! irnrner"'o uell'aiC()oJ as~c•lt1to. HipelN11lo patl'cclriol volle •JUC<>!a c.peraztnrw. ti prt>r•ipilato rli,·enuc molto pu!'o : fu qunnlr di .. ;:ù•··~nlu nel \'Utllo e c:on~t·r·valo in lml-

liglie tapptt!e. Co~1 pt'c'pBt'a!o CS!;O co::~liluisco una polven• ~inlliccin n biancu, dclirJU•'"'CCnte, oìì renZJOnt' neutre e l· •J:ermo•nte nll'nlina, pronlHme11t~ <-oluhilu 111 aequo rua ittF:OIIIbile uoll'ulcool, eiP:r·~ e clororormio. Cflme contt·ollo due milzo di individui mol'li IU'<~i,ienwl ­ m~nte furono snttnpo::<lt> nl med.,~imo procec:-.n. Anche CJIII l!!i oltenne uu pr•u!ollo ' itntnPrfrt'llrlo l'c... lralln conct•nlralo

111'11'111Coo>l as~olulo, 111n 1.'"'!-<0 l'l'Il più fìOCt'O<~O P tnPno lt>:tnente dl ojuollo otlt•llulo clull•· rnil7.<' ::;..:arlalltnol<e. Allnlizzolo. e,....o li• lle la r t>al.HHte d'un'albumor-i e ciO <·nncorda colle os--or\'8J.ioni di v..ltl<'k"dt, Hall blll·teu t! Gout•la Y, 1 'flllllì ll'o\'Urono CIII' lu tnìlztt rontì•·ne, pocbc ot•e rlopn Ja morlt•, ""lilf•re maggio1'c1 n tninor quaulilli Ili ru·o tPo~i t,Jue«li ullmll OR!:!et·'ntort r•l~llr;,.OIIO 'ho •Ju .. c:to "a fenonten•> 1 m-t- tnurtale e che lo pt•olen'it derivi d~l ll ~ crlluln splc•rucbc !' da1 loucocili. L'alcole u..-uto nt>lk "U ldP ....!rlll•' operazioni conlenl·-va snc•o)t·a mollo lli&lerrRie in ~ol uhile. Fu trallato con Cllrbonato di pola""a ~eceo allo "COJ•O lt 1 ri" 1rlo d'o~:ru lt·accia d t acqua, d iJpO tli chl• fu separal:l dul ::-nle ed o\·nporato a :•eccbeua


IU\"IST .\

nel vuol(l A basea tcmpAt>a lura. Il :resid uo fu trnllflto con alcole nq~oluto t! !Il ottenne un deposito dì liro<>ina e sali mtneralt l 'estrailo nlcoolico. Jaqcialo a ripo~"o per alcuni g1or ni, reco clepostlaro una t<o~taot.a (!cucina) che~ adOI'I\'fl nlla parete delle Lolltglie. li rirnnoenle ru t'Vaporulo a ~61' ­ chezza, un'allra volln lrtlllaln c•on alcoiP. &;;<lululo te'ci imnu l'"O in elert.> anidro. Il hqui.lo divunne immcchnlarneule lnrhi In e :-i deposil" con prec1pil~lcJ: f!Husto fu liO!Jtlrttlo, lavato c'tifi mollo elet·e e tralluto con clot·orormto put•o in cu1 unn parte di esso si sciolse :--!el tratlamonlo coll't.'lore si ~P.pOI'O uun g r an quantitu d'una materia oleosa, la cui naLUI'O non l· pct·nnco dder111inala L•· sostanze ottenute• coi qnrr•rercli Jll'llCt'S"i ttppartnnf:Ono alln cln<:.se doli" rn·oter>l'li c' cl1imicllmenle nnn ~~ pns~nuo ùi..,tini(Here da 'lllelle fot'lltale durnnte In digeslivnt?. Gli nnirnnh "-U rui .._, sper meulò rurouo cavie, topi, conigli. La quunlibi. th ;oostanzn inìetlftto fu in I!Otll:'role dt O. W gt·. pt~ r cluloKt'lliiiiL10 d'n11i111a lt~. sciolln in pochi contimetri cubic1 d'acqua. Non ~i ebbe tenzionP localu : '-olo uua o du•• volle si formò nel sito inoculato un poco di pu"- e null'a llro. l. ('asi tossiei. - Lo soluziouc deH'oAlrtlllo di milzn d'iudmdui morti dal 1" n :,• gioruo. ìnidlata allo do~e cl i O, l q t•. , p~:r chilogrammo di Jll'SO dette luogo ùopr1 25- aO nunult n paresi dal Lreno po:sleriore e n di~pnea o dopo allrn mezza. ora n profondo collnq!Oo, dopo ralfrt>rldamonlo cutaw·o. Lo anituale .,j rsAlabill piu o meuo prontamonte e il r1lOI'IlO allo Alato n >rmale era acceleralo rla una l"IT1JI6NlLura flllll..ueulo di 1:10• F. <.:onh•mporant'anwnlt• la lPrnJlt'ralura d•·l cor po si a bba"-~n S!l'atlalamenle tino a :,o F . ~l t.lio.~olto cle:IIa Lemptll'alura nol'male (c tt.l pl'i c·oni 1•..-lt 6 di IQ~o, ~-tua• !")c c1ù uvvonne :.!- :i ore dopo l'miez10na. Due oro dopo la temperotura sah ftl punto d'nriginc~ am~i. alcuw• ,·olte, quaulunqu•! fu!Zncentt!llltcO, lo AOrpn;.;sò. Su l'inieziorw vien Jlrllh<·tilu in UIIA , •.,nn perifer ica lu tempt>l'nlur a reLlal( si eleva, rovere di abbaqsm·c.;i. ui 3'-\" F. per l'llOI'nare 111 S- 10 (ere allo stato normale. Il giorno "l',..uenle l'imeztoue nulla ,..j o'"'cr,·A tli


lfEDI C.\

1~H 3

enor male nel con igliu, ma il 7' o 8° gior no la lomper a lut·n • • "le,·a e l'Appetito ~vanil'ce llncb• • ot·d•neriemenle al IO o tt• t:iorno, l'anime16 muor<' (minimo 5", massimo 15' ~ioruo). L 'urma pt't.'Renlava nllJum l llfl; nossur1u nnormalrlti tll'l san~ue n•'· nei nervi motori cnme fu ntdicalo da S1dney Mtll'lin twlle 1uiezioni tll e<;tr·allu •Li milzn dt in•liVJ•lUI mot·ti per difterite. 2. Ca~t Hf'lltCt. - L'e~lrallo non dette 111 quPsli casi risultati un ifor rui. Neuli unimr)li noloS<>i solo un \ipve rnale"s<.'rc ,. pPr 8Vt.'l'6 fUSI ho !'hlomo i JUelli (ls-.er\'ttl prl'ce lentemente fu tnPslieri p"rler·e lu dmw a ll,30 gr . per ~hdngramruo. La morte non o. V\'t•nne c ho rlue \'n Ilo i cnni~li ino<'ulnti flll'OOO 1~.

!l. Ca~i fou1~18Ctlrlnllino.~ (.'..slretlu -vieni'') "lrv\'en onte da individui morli in se:rullo a malnlliù intcn·<u·rentJ non prndu.,~o. inio·tlalo. folli th '-'pcciale flhHizione. Mai ne «e;.ml la morte. L'esamo analOino-patolr,gico nei ''"CCrt (<!•·e notare HCU·

muli di !Jil~ Dl'll'itrlo;;lino o rnacc!Jio tJll'lOJ-ragielle. nella HIIH'co.<:a dcJio stomaco Oltre a Wt 1 r l!m t•runo aiTI!lli , a inl~'fl"'a nefrile. Gh allr1 orp111i non pre~entn"eno nulla di nnorrnnle. Allo scopo ùi deltmninaJ·c ~o i falli surrifet•tli dipcud.t~'lltiO r ealmPnl·· dello milze di '<C8rlallino'-Ì, nol;enllnm f' Fenwi~k tllieLlRrOIIO l'oslrUtlO <li IDJ)Zt! prO\'CIIÌentt da iudhtÙUI IIIOI'lÌ accioientahnPnte e le alburno« i 1•ept i che Nell'uno e nell'n liro caso i r isultati fuJ·ono tll'~alivJ. Dal lìn •Jui f'!<po•Lo ri'"ulle chiat•nmente che II<'Ì ca-.i Ili ftcarla llinll r uptdaml'nte letale ~i rot·ma uell'orgAn1smo un pro lotto dt nalllt'O. [H'OleJCfl, il 11Uale puc) es~el'e Q<;Lrallo in p iccola qunnLitll dallu milza e C'he iniettato n~>uli unimnlt é r-apidamente eliminalo dm re111 su r ui, uzeudo clu 1 l'ila• le, tleter millA una nefrite rarcncllirnalOrl8. 1\CULB, (JUe:-~lo I'Ì"UIlalo "i olhcne anchl' fJllllndo lA se>lm~ioue ùell'eslraUo ~ple­ nico vten.• ~,rP.viamcutf' hollita Polrehlle suppnr"'i anchu che le ell"•ralioni ~,;a.,tro - intt>'-li­ nali !le!-<ct·iue rlu Sa muelo F t>mvick in casi di s:cttrlullnJa possa no llrrw·ndere ,Ja.lla m~tlesima ctn1so. ma i c1lati O!-'irrva lor i fanno nntar e che nei loro c"per1menti t"se non fu -


t :H ~-

ll tVI SrA

r (lno tn'lt mconlrlll' u che negli uomini essò lnsol'gono uelle primi' :!t n·e tl.'\ll'uccendcr 1 llt>lla febbre, u1ollo lempo prima •JllÌH·ii dtollo s'iluppo oldrom~z,onc t•enale. G. G. Rtoerohe aulla quantlti d ei oorpuaooll del aaugae n el valaolo e nelle sue oompUoazlonl - R. P1ch.. (-t r··l, ùr IJ rm unr Sr r'•. e C!!n.lra IJ {ùr rlie m "dtr•. W is.tf'n.""" . ~ 12, 1'<!13). Le t•tcerche fur·ono ,..,tt•"f! 1\ ~2 cn o:i di \"Ajol•J: la numerA· ziono ùet cor puo.;cnli hinnchi tlol .,ungue "i fAt.:~va O$!ni ~i rn n etl Anche due ""Ilo il ~i·H·nn,que.ila det •·o<>~• nello mlel'\'allo di nlcuui gior ni. Il t•u,ulta!o fu il qt>~ucnle: la inf•~/.roue ~-a jnln.-n nello "'lrollo "'"!l'"' non proùu• e punto IPuroctlfl'-1, po!cllè, o nel pot•toclo d ...Jin l:'l'ttzionP. ùut·nnle il piu al Lo gt•Ado dello ft•hhr·P., e nrt l'Il-. pitl J!ravt tino al loro lOl'lllltH' lolnll• nou Ri lt'fl\"ll nlcun llltrncnlo di'i J,>ucol'ili. La infct.ìono sa<'<>ntlet'lll con rn il~rrwg&ll t '-'mt purultmli CIIA'ÌOna m edlOCI'I' l e ucol'ilo~i. JH'I' ln p111 pt'•lporztonale alla ,:rawzzo del ra"o. s ~ ''"~"lll l ••I'IOÌIII) (i•tnhut•nt.•, mnnca In leucocil'\SÌ L"ullimo fonmneno 11011 p110 mellrr,i ~olo in l~unln d .. l!a pueu · monil<J loh tlHrl• "!!lllprt.! e<oic:otita, 1 01clw questo non dou1ino Rempt•o !H fOI'IIIO mnrho.,n. r.li a<;..:•·c:o-.j cùe hanno ti caratt ero delle i n Il n m 11111 zio Ili i can..,alt> dA:rli Ol'dinnl"i mirJ"Or,!!Hni.-ml pnrulenli pro.Jul!ono ~rnntlo aumento di Jeucocill Il 11UIJI8J'O d•·i r.ot•pn·<'oli ro--~i •l•!l -.nuzue rimane durante tulla Il duralo d~:lln m tlnttiA, tnall•'rato.

Ottaaltà. agll &plol polmon&ri senza alterazione anatomloa. - \1. ll r:u.t.F.R. - ( \Vlen l-li n. Woclten..~ h. t Cettlrrt tJ. frt r tl1e m•·dicìtl. Wi.'isensch., X. 11, 180.1). Rec•'ll lPIIH~ulrJ ti Kc t·ni,.r ha dimol'lrnlo che talora nell1• pcr:<.:>ne tnll rA... m 11ht'h • l't Ila ollu~ilà agli B!·Ìri polm.,nart senza fenomt•nl oc·usli<'i · rJue<~ln otlu<=ila co<>~ic;;leute con h' s tolo nm·tualtJ det polmoni, la quolo potrebl.Je fncilmeJlle indurre alla errOII1:'8 oltagno!òt di una i un lntzione degli apici deve


\IEnJCA

detli'ÌC!ll•• di Alll/.lo one oli IJIIP"lÌ llpici Ìll 1'011"<9 ll elller ha cont'~rm!ilo f1U8"lo ratto. tnn In Lltl inollr·e u:<-"urvntn non eolo uell·· pt! r ... On~' colpite d11 rnar:l"mll ma lwn uncho m•lle "nne c ben uulr ite. In que-ti ~&"'"i la nltustlù lrO\'Utn nPglt OJtici pohnousr·i non era più olimo~lrabiltJ ncll\•~llllhl dr a·arrroulo che faceva .Jopo l'ascoltazione. C611"8 clt que... l•) ~ tulo alelll'liR"ico ~ono le picc:<•l·· e--..:~r~ioui che fnnn" ;.:li a pici polmonari a l'~;"piruzione h·anf}uilla. Un'nllra t:~ru ...a Ji ollu--iui !!upra un'npic•' pohnunaro•, "PC· ciuhnenle nulla fol<"8 sopr·a!<ptuo!<a ~ln nt>llll nsimmetl'i6 del ~u ·~rvn dd tnnt'll'-'ma e del l11ngo r iposo R lt>ll •. Il

toru~o che lalor•a sono piccole. 1 oc:~ouo c~«et·•· circo~r.rille a

unn n più

co~L·· o a

uua pu·r.ola parte di t'!'-"~': 111 nll'tmu

c trcol'LIIIIZ.I' non pos~ono tcoprir;.t l'!w col tulto do•l dito ll!tplot·ut(\J't!, !.a ollu<\ilà der i\ 1111Le doli•• a~llllllwlrìe può oc<'tlpare lulla In fc1ssa l;Opr a!':pino"n o pnrle eli l'""0. St ~·vit i di tlut·~· g t'IJn peso, sol to il r iguado diu~no),.ticn, ttlla tl~ho­ lt>zzu n rnancooza in CfueJ luos.ru dul t umor·e r""Pii'IJtorio, pui h c; f{ttf sln oll'apice ... in molte p~r·o::one snn o ruoll1 clcbole o non aO'!.ll!o prt·cl'Ltibde.

Adipoll dolorou.. m•·tl.

F. X.

lVi >iiiM~Ch. , N.

DERCC\1. -

(Centra/b. jtìr die

:w, IR!I.H

É IIIIC,la una malattia cùe a pri mo M! ello ha l'apporeuza •lellu obesitù, mo 8!'i!ìOciata n '"flC"tRii sinlornr n• r \'0'4i. Il

o. .r cnm· no rifl'l'isce lre casi .•lei quuh il pr amn ru dec:crilto dnl 11....tes«o nel 1''8 come •li ... trotio del te-.-.uto conu('llt \' O sotlnculaneo delle bra<·cia e del dorso con fenomeni ~imili ul mtxt.•tiernn. t ' IIcnr y nE l marzo I R~H desct·i~sc un caso cimiiP, l'Ome dislrolln mix.edernatoicll', e nell'olloLre 18tll no ru Je,.cr-allo dal Blocklt>y nn Let•zo ca so eguale at pr ecedenti. Il D. 'uol dart' a questi casi il nome di uùipo"'i dùlo ro<:a. OuP d1 CfUUl'li furono ~ollopos ti alla sezione, "enza pot.ero pìi1 lu rda fA r e I'~Mmo micro!:lcopico t.legli o rj!a n i oer voga cenlroli. Lo sp(•S· simtJnlo ùel lt>ssulo si presenta dapprima & focohu e a forma ùi nocli ora alle esl(·em ità ora al tronco, e por lo pii1 cou


t :H6

RIVISTA

~en<~azioni clolorose pa««e:,tg.•t·o; nel primo esso erano anche dolenti alla pre~io1M i nervi del braccio, eJ erano atrofic-i nlcuui mu ...coli della emio"!IIZB tenere e ipolt•nare. Altra disturbi nel'vosi o!"set·vati rurono. anestesia e ipet·eslesin ne• luoghi ingrossati, debolezza anolorta, mancanza o tllmìlluzione tll'lln secrezione del sudore, dolore di testa. lo duo cn ... i vi ru «>rnntemesi, in uno mell'ort•agiu. L'etA dei malati nra fra 5 l o (i5 anni. l pezzeLti di Les~ulo che in oluo casi furono aspot·Lati dai luoghi in:::t'O<~~ati oJ e<>aminolt mostrarono tessuto coautll· livo emlmonale e cellule adipose ..\Ila :;eziooe rurono an due ca<~t trnvst~ c... Jiule tndul'ile t• cakinca te ~ou è 'JIIé."la nà una t'«'rnplice adipo~ilà uò lllixeùema. pat·e che si tcalli di una da<~l rolìa del tc<~'<ulo connrlli\'o con metamorrosi gra"sosa n li>colai spar!'i e con allPrazioni nenritache mllomma tortl'.

Dott. AI.DER.TO ALotJ.- Relazione olln\oa. e sperimentale aulla ou.ra. della. tuberooloal polmonare ool oreoaoto. - (Rerlìncr klinische \Vorheflscllr ìft). L'autor t' ha usato il crcoqoto nea malati tubercoJo,.i l'ico,·orati all'o~pedale :\loabil (Berlint) e !>p<>tlanti al riparto dPI si~nor cha•t>llore dott. P GuLltnann Furono per lo p1ù usate le pillole d1 cr eosoto preparate dal ra r mocisla FalkenhCI')!, o~nuna delle rruali contiene 5 <'f'llligra mmi di creosoto. L'u~o quantitativo dd rimeoto ù indiCAto nello spec·chio seguente l. Il. IR87 - 3 1. 12. 1887. :lO,OOI) capsule a 0,05 fl'l'. l Cg. :>00 f:tl'. di creosoto; 1. K tx8~ - :~ 1. 12. 188.~. ~~.500 capsule a 0,05 ~r. i C~. 225 ~r. di creosoto. t. L 1889 - 1. ~- 1889. 24,000 capsule a 0,0:> gr.= l Co{. 200 gt·. th creosoto; l. t 18 9 - L ~- 1800. H 7,000 capsule a 0,05 gr.=-; Cq. :!50 g r . Ili creosoto; l. }. 1890 - l. }. 1891. !H,500 capsule a 0,05 gr.= } Cg. 725 g r. di creosalo.


MKOIC.\

i 3-\.7

t. t ts91 - l. ~- LR!l2 2:H,000 cnp~ule tt 0.0~1 gr.= Il C~ 700 gr tli creosoto; t . t 1~!1:! - l. 10. IR!>2. 1Gs,noo t~Apsult• a 0,0:> gr. = 8 Cg. 2~ gt·. di creo<tCJlo.

Alcuni mnloli per lung-o tempo t'ece r·o u~o di tre ~rammi di creo!:lolo al l(ìorno, nllra in puclti llll>.!';t au~-tmarono 5000 pillole eù alcuni !)000 pillole, <'inù ~r;o j:lrnmnu ùi creosoto puro. Il aimedio, in ttt·neralt!, anche a l'orti dn ..i fu ben tollP.rato e fu U<;nlo in Lutti gli st11di della li<~a, mr• con predileztone nellt~ for mo wiz.iali. 11 pror Somm..rhro lt con<ti !ero il creo!OOlo come un ri· medio !4peciflco della lubercoln"'i ; però il tioll. Gultmano dìruostrò con e.:tpcrrmenlt su colture rla tubercolosi che occorre una !'oluzione 1/ 400 • di crt•osolo per irnped1re il loro !0\'r· luppo.

Ma po1· oltem•r·c che tale dose circoli u~ll'or~nnìsrno umano, d·1é 1iu di un arammo ùi crvosoto ucl !08n~ue, btso~ue· rebbi> mlrn .Jurr~ nello stomaco ''thl ~riHuie I'JIIflnlit{t di rimedio che !'uperer.. bbe ogni lamite lerapeulicn L'aziono> anlabactllare del c rE>osolo non ru neppure da vart l-lperim ..ull\t.••rl o~"'~"rva ta ne!tli anamnli, corno Sormani, Pcl· lacan1 u Cot'IIE'L. Il ct·Pnsolo nl!i li<tici, Anche Ad olle do-.ì, non com balle la Cehbre OÒ t•encle ~lf'l'ili i bacalli luberro!O!'II. QUO!illO rimediO ha solnrnenlo Azione sintomallc11 e i rnigliol'amcnti lransilOI'i, che si hanno da esso !:li ollengono rurP con oltt•ì mezzi me· di l'a m· ntosi. H raposo e la buona alimenluziooe banno o ella cura d••lla tuhercolosj grande 1mportanzo. Un paziente entrò a ll'ost·edale Moab1l per lisi l re volte, la pt'ima volla ru curato con uuezionì di lubercolrna. la seconda con la cura aspettante, la terza con creMato ad alte dosi. T utte le tre volle in G~ ~ellìmane aumenh\ in peso di i 0-12 libbre che nei vari inter valli aveva perduto. Furono adunque le condi· zroni igrcniche e dietetiche che pro•lussero il miglioramento.

Il crPosolo nel rnalali del Moab1l non spiogò alcun' in-


l :u.x

III\ I"H WEOlC:.\

l!uenzo sul pro•~O .. "O tnborcoloso polmoua r e, mo pr•l monwnln può lulta\'18 con;;idcrar!'i come il mi..!Jior rìmeùio ~inloma!tt·o.

Pd mAg:Jior nutnct·o cl•·~li ammalati semhra un buon e<>pe1tor1mte, per· allri uno "'tomultc.l, ,. spr .-so a!!i:o~c"' cOmi! alli\'0 luni..:u. C•m est:t• non "-i ottengono w·rò guarigioni della lt«ì c•mt· (!el~ e duralure.

Hdnlivsuwnl+• nlln pnrle U"-llt>rame llBie che l'autore ha condf,llo n l"rmme "' collahoraziou .. del dott. \Veyl è ilu notare <'hu d crt~fl ol•, llle,eolntt) anche rn granda tptautitù cou l"puti tulu>r(' •Joqj couleuenti numero•<~ ltacllh. nun h.t ìmpedato n rtue-;tl dt s\·tlupprll'sì e rnlllli plicar,.., lurrto ~"" inucui07.11 111 ru~lla camern tmlerLOr e degli occhi tli con•~o.d1, f(Uanlo rwlln cuvilù pcrtloneal•• dr cavie. ConrluAWnf. - Il cr·eo<coLo o.nche in allll ùusi non i ... piegu alcun·a~i llne "Ili hnc11li tulwrcolo-.1 a non modrflca Jl prot·es~o lubel•colo...o l-lfiPCiflco net )JIIIIIlOnt. La credenza c.lt Sommerhrodl uù 1111'nt.IOIIO ~pocJOc·a dol <.'1'60"oto "-ulla Lui !'rr'o Jo~i non hn ru•rc1o alcun e,auo rondarnento.

C. S. COSl:>~f'T. -

D&l'e IS!J:~

Bnll'lnfedono mista nella tubercolosi polmoR1r1 r.tr l.lcn.I.,CI!e Woch fnsc:h r((t, N. :?3,

-

.

L'I''Hltne dello <>pul.o, eire prima Cu più ' 'OllP lan1to con acqua cii.,tilla la. clirno!'llrò l'Ile a<> ...ai ~pes~o esblono ,.lreptoCO~'cltt. Que,ti producono la (ebbre o la elevano e coq1onano consunztnne. Rarnm•·nlP «i rtl>Contrano piccoli bactlli numobih e ~wOJococdu. La cura tlei nuùati non è oerò serupru mc.lto rl' ?.ronsle, come l'inlroduzrune di a r ia, poich·~ 11elle r'll m ere di malt~lt ponelruno t per1colosr bali.< r1 c fJOSSOIIO cut:riooare un'm(t>zione misLI\.

c. s.


HIVISTA CHIH UHGICA

Frattara. della. volta del ora.nlo, con lnlotl&.mento dl un frammento oaaeo: snoobta.mento pneumatico: guarigione - M. FRocMv, mèd. Je rt'J.{. - (Arrlurt•s 1111:. dtNr.les H~ltfPS, juil!et, t K9.i)

In seguito n cndula da un seroodo pinrw nn bambino di due anni t'accollo in uno ~lato di collal'SO e~lt·oroo, flt•IIZU polso. tnerle, pallido, freddo, con pupille dilulule, pat·oliAi dPglì sfìn leri, aboliz•one completa dell'alltvilù p!->ic!Jira, ctl!lla "~II"Ìbtlità e di'Ila molilità; tenl8ltvi respil•atori uppena p~r­ cdlilull a llplt Clteyne-Swkes, puJ<>azioni !'ardiorhti lente, tiiJholi irr\"golart. forte Lozza Mngutgna, l6!>8, rtlla t·epiont' t•ot·ietale SIIIÌ'>lra; oltre allA fr·allurn dt>ll'umcro sinistro a li,., Ilo tfel collo chirur·gico, Ju;.:;.:aztooe sterno le onl~>riore dello t:l~tvtcola, ferilo lacero conlU"8 oUtt reg1onc 6Jliconuil•!tl tutto a "llll:>tnl: la roorl~ pare irnmtnenle. Sotl() una IDI'oltcazione ecctlanle le runziClnt vegetali\'U "i rtul zano con molta lentezza; per siste sonnol••nzn, rtcompnro In molilità nPlle membra sinistre, ma per,.,tsle lo pMOh"t in •lllélh; di de:•lro. Hi.lolle e mantenute con appareet'lù convemcnli la frattura

e

u In lu~az10ne, solto una cura enttOof!islica (sanguisugu> tU Jll'nce!(si mo~:otoiuei, vescica di giliacrio) si ho un periodo ~to­ tionorio ùi 4 ~iorni, po1 febbre cd encefaillo ron a,snla7.tono, ~~onvul .. tom pa~saggrere, clomche alle memlJr,, destt·e ed nlla l(•Jancta omonimo: debolezza generale e corJiocu Ctnrrue ~iorni dopo cessa la r.:~bbt·e u tutti ì fenotrleni trl•llcoll, r·itor na l'aLtivitit psichicn, la scnsihllila, rnn il lllllluto Kli


BI VISI\

...... , ,. Pmtpld!!icn e l nfn9ico. La boua ~nn~ugna st risolv•• Jenlamenle, E' 1(010 dopo 18 VÌOrOÌ <>i pUO esplorare la SUpr•r· fico crHntca e rilevot•e l'infossnmcntn rli un largo frlllltrn ento qundrllatero f-lpiulo 111 masse verso il cet•vpJlo, che comprnne spet•taltu~·nle col mnt·~lllè anlat'ivr o e ptu ver<~o il ;,.un aug 1lo iufertnr•·. Lo bm~za conte11enJo &lli'Ora uno certa CfUIIn· ti hl •i liqni1l•1 mollo m ,b,le. «i tento\ ~ubtltl l'aE:piraziorll' pnen· malic.a con una ventosn a base lar~[n lsnto da compr.•ndt•r•• ti frammouto e pt'enrlere appoJ!~tin nl d1 hl sui mRr.!llli fis .. , dolla volta rrantca frallurala: 1 bnrùt no furono fissali cou run ~ltce ad•3roult•, il vuoto praLicato cnlln pompa di Pnlmu I l l'<sultnLo fu sud•fi... rul·enle. il frammPitlo rivt·nne •Jlta .. t n l i''t.llln cr1i tali l'uper1ori e pu,lertort, l'ullbA.ssa.meuto pa-i~lovn sebbene meno rnat-calo all'on:.roh, nntertore r l inf··r.ore Poche oru dopo la raccolta san~Uigna et·a complt>lnmante sparita. si cou<.tola,·a qualrho mov1rnenlo nella J.'&tnlllt dc-.tra; all'indomant ut•a spnrtla la pa •·alist ractale, i mnnmenli alla gatuha pi11 ec;test. Si p•·ocetlc ad una second11 8'JHr117lODU P•Ìl tltrt.>lhl e pii.l rorl(' ìn "0;.!Uìlo alla '-C'OIIIp111':'1l llell'erotttoma, e "e n., ouum1.1 un rialtflmenlo <'Otupleto. .\ pnrtit•e da quell'i-.tanla 1 movunenlt si ,::eneraliuano nella ~a111ba de<~lra, rteompariscono ,, s i accentuano uel bnccio omonimo ollo ({iorni ùopo l'infr•rmo si servo dell" sul' rnemhl'a co n fot·zu ed ogililà, !-\ulo il pollice deslro re!'òln par.. tieo per •JUIIl lic1 ,.:tl)rut· l'ml<'lll;.,"nza rilornR mt•~grn e IIOI'ID811'.

Due me..i dopo l'a cd. lente nulla ptu rimane ·l~lle l• stO Ili t'"lcrne, frattura e lu-,"uz•ontl. il ragazzo giu,wa, rau11ntnn, C•H't'e, impiega urnbo le mani, pt-t·ò e divenlalo lll&nclflo put•stsle solo l'afalila, c•he scompa t'P cmqnu o sc1 mo'li dopo 111 egoito ad uun nu(lvA. educazione impartita con P~"''"'evc­ riHtza •l»t J-'A rtlnli. L'tusteme P In ~m·cos~ione dui r.. ,.otm•nt peruleltP- <11 pr•·ci"UI'I! lu naLura e la --eJe ddle lus.ont cet·~brAii cau,.alc dalltt frallura. - L'~:~mìpl~rtia coJ'I'i-;poudeva all'arre~lo fuuliCHII\1~ d'uon put·L~o~ ,lt•l cervello por rumpress10ne. J.n pttt•ali"i t.hd lll furr.ia a doslru corri ... pondeva alla Jo:::tolltl


I"BIRURt;l (" \

13:) l

à l centr o della po rzione r e"r>iral'lria dl:'l facJalll (pa rte inferiore dell ~ tue ctr,•onvol uziont &"'Candenti): la pAralisi del br accio destro corri!'pondcva u lesionP della parte m edia della c-irconvoluzione ft•ontale a t;ol't:" tdenle; la pAralisi del membro inferiore o lesione della pur le 1!uperiortl delle d uo circon v()luztOnl ac;cenùentt, ,, <.Iella parte media della rorietale asccndenlu; l'afa-..tA orn Je~ata alla contn~il)ne t! el pie le d"lla luzn ~arcon,·o uzione frontale "'imstra Que!'<lo punto, centt•o ubiluale dell'afùi->Ìil motr ice, lto. polulo e:•~er r11lotto uù un ìmpot·•nza pti'-'Seggera, r.oml' ì c»ntri -do>Ila molllttu della fttccia, Jel braccio, e .Iella ~atnLa a desl1 a -e ritwqui!òlare pot le sue funzion i per r1paruzione della lesione, ov,·ero la h-:!t'Zil cìr ·onvotuzion" de-.tra rntro es!'a in azione per ~urplìre oJI'inAziont~ !Iella ~ufl rnngenet·t•? Nei dl!slri l'•·mi~rero stoistro pt'l.l~iede solo alla racollù del ling uogg ìo; noi sirustri et conlmrro il centro della parola e neii'L•m1"fero dt>stro· rl f:og;:r~>llo era pt•ima tie<th•o, divenne mandno dopo recciùenl., l'o; molt,, probabile che in lui l'o'misfero Je~lt'o a bhia as!-luuto lu Pt'eponderanza lenula pl'imo -dal s ini,..lro, e cbo• la let•za cirt:onvi)Juz.ion~ destra abbia acqui~tulr; n !'lviluppalo la fncoi UI rlel linl.!uBgg:to che •·ssa p<>c::eedt! va allo ~lalo latente. A. C.

8alla llnto- saroomatoal. Woehen~.

K u:>:DRAT . - ( Wien. lditt. e Ceniralu/ait /tu• die 111ed. \l is<~ensch 1 ~. :!1 ,

1&1.1). Il Kundrl\l oc::<:erv.'l tluranlP ::rli ulhmi rlieri fltmi 50 c•lt>i th li nfo-.a rcomalo~i e il cloppio numero di ma loltie simili e con!!•'ncri. Con la '-'t:>Orta d1 '{ueo;;lo materiale, oltre molLi intert•. :«<nli particolur i, da la tnrrna ~·'uerale tli cao cht. inlencJ,. per l info::~at·c·omal.o,.i. Egli elice che 11on c:etnt'r • le ~lanJole linfatiche. ma fre (fueutementP alcunr follicoli linfalict •• ben nuche il tanto var ial,ilmenll' C::\'iluppalo le-.sulo adeno1ùe ~<ono il punlfl di partenza della lmfosu rcomatosi. N ello ulter1ore sviluppo essa


13!).2

RIVfSl.\

non solo rimane limitata a questo !et-reno. ma invuJe le 'il'inanze e di~tt·u~ge lutti i le~suli che incontra. St osserva ilwltre uua pror a~zione regionale su t divcr:.-t fO"UPI·t di glan,Jole linratiche. :'Ila non sono mai come nelhl leucoomia at· tnrcale tulle le glanJole Hn'altche, ma sempre il hnfo-sar·cumo r1111ane limit.alo ad akuno J·e~t oni. 'l al ora a' vengono npparenlt metoslast, ma in quasi lulli i C'&!'i si puù con nltenlo e!!ame ~tabilire che la metasla--i si f•l per l \'tè linf•ltiche malate. l va"i sanguigni non ontmalano, poR~nno <~nlo e~8f'l'6 compre<~"i e co-.1 geuerar<:i Lrombi ~econdat·i. Sono ruu fre ruentemenle colpili ~lì uommi dello donu u flt'l' lo ptu le p.-r..one robuste. Secondo il K. pu6 ti linfo"'arcoma deri,·ar·u dagli ÌOftOrglu qlanJolurt ps··doleucoernt ·i ,. dal ;;t·anuloma maltg-no. lo fJ1HUllo alla l'ade prituaria di K. t•iferi~;ce che nei suoi ca c:i, il punto di parten7.a fu 7 volle ùn1 r 1lli<"oli delle rauci, 1: volle do quelli drll'ileo, 3 voi l•• dal cit>(·o e l vollo dai follicoH del rello ':'Tello g-landole Jint'alrclw il punto ùi parleota dol tumore fu !l volte do qudle d~l ''ullo, 'l Jn quelle del meùittslino, 7 dalle glandol~: lmfuticha mesentet·iche e rolropo:l'iloneali, 2 voll<> dalle tuguimlli t' 1 ,·olla tl~lle u~cellar t. Due volle lu lratla nl partecipnzwne la ~landola tiroide "imulnndo cos: un lWlZO In un ca<~o "' produ"se un enormu raggrwzamcnlo e ult·eroziOnt• di Lutto il lato sinistro ,Jt:J collo, tli mndo cho, lrannl" i \'&Si, i oei'\Ì t• la glandola tiroicle, et·a tutto ùi<~LJ•uLlo. Il luto SllliSll'o della rariuge u clell'arco palatmo era rncorpurato oel tumore. lu Lre C8~Ì l punii di porlt'UZO furnUO [g ton~rlle; in altri COSI "ono maiali gli allrt apparecchi rollirolar i avanti le lou'-illl! &ua tn que-.li ca~i ordinariamente nno t1 possibile di :-.lnIJ.Iit•e esaltamelll.e quah ~ruppi ammalArono primiernmenle In tre eu"' si lrov•' una enorme \e;.rctazionc <:on ulc~:razione uu~li or~nni di'l collo eia cui due ''olle si ebbe•·o lllelaslaRi (nPII'ulna, tibia, costa e pure nel mesenter1o o nello ~lomaco). Un cuso ~imile "' dic::tin.-.e perché "' formarono pun• ,-e~e­ tn:t.ioni e ulcera?.iooi nf'llo ~~·roto o nell'ileo. Il ltnt'o~urcoma del me Jis<-lmo Ot'Cupa ptu fre•tuentemenle ti toglie Un plPu ralt• e ti per u·e r·din, ()ode talora la si erosa ò cumbiala in unH '!pesso .·olenna c011 iutlammazione HIJrino~a

• • •

..


l :~ :) :t ~orragica,

più raramente il les.. uto polmonare, 1 bron ·hi

!(con c•"~n~eguenla stonosi bronchiale) e lo trachea. Nnn L'll-

ramentu le vene del media~tino sono lDio(rO"'~ale e ristrelleo. In un CS"O anche l'l•.,ora~n et·a in~ros!:'ato dalle mas!i'l' del tumore e rl!;lrell.o; 1n un niLro caso I'{UC!'ItO era penetrato at· traver"o i foram1 1nlt•rvertebrali n+>l canale "erl~>brale Cnn un linfosarcnmu delle glandolo me.,enter icba !;Ì nccompo gnn un i•irope chiiO"fl. In tre casi illinfo~·u·romn d"l me~enterln ~i e!llese al duodeno e C8f1ionò una icol'izzuLione del duodeno. Nd lo stomaco prer:tle radici di preferenzn lu rorrnn intlltranl.?, tuaudo t\ ottaccala la rnuco:-11 SI t'm•mano ulcern'Z toni t• ctcalrici In duo casi "6f:\'UI allo. ulcN'8ZJOne [WrJLnnile mor tale ..\ nche nello mle..tino prevale la forma inlll· tra nla. An che ì n fJUeslo sucr·edono non raramente ulcerazioni o anche perfo1·az•nnr In un cac.o la iofillra1ione in"a"e il dollo coledoco e fu causa di !tra ve itlerizia. Per lo p ii1 1 tl'fttli inl~>'~li n all prunierarnenle u secoudarJOm••nto utlaccnti ~ono tlilatall. non l'l"lr•·llt come nel cuncro. C n ca"'o di "<Il'· comB ùel r etto ebbo per ~on'ieguoo7.a la slt>no!ll. n K. ('Onclud•• col dire che i linfo->Ort•omi. pet• la IOI'o strutturo , per la loro «ode primaria t3 por' In lorn eslenflrono, tiOltO da distin~uer"i dal sarcomn; cio non o~t.anle ere le eh, 11i mantenga la denomrnazione th linfo~rcomo, poidlj\ dn ~tUe!!ta o bene r·appr••sentato il carattere deleiPrio dolln malellia. La t~>rH.Icnza al eslendt>r si a ùistau1.0. è co~l !:!:raurle elle anciJG la pronln ostirpoziono delle glanJule lulfaLtche mAlate non p1111 dare 111 guarl!;i 1nP. Per, u\ Il K rou,tlt>:-a il linfo;>ur·coma tanto maliffO<' quanto il sat·c•l01a ed il car~inoma.

Dr. K6:-~1c. - Balla. ou.ra. della tuberooloal oaaea ed artloolare In baae alle moderne rloerohe - (llrrlìner ltnisc/11• \ \:"oeltNtilchri (t, N. :l\, lx!I:J). Solamente in uno quinta p11rle cii tntlt i malati di lubercolo~i delle ossa e delle arlicnlozioni la malattia e localt•, qualtro ~1ninli bnnno put•t> le-toni inl ... rne e di quesl1, dal Ialo chirur gico, non può ollcnorsi una v•·rn l!uari g iOII I'. Dno aUt ope-


13Zi'-

li i\'ISTA

raltvi po!'lsono riusc1r e effica ci per la guarigione r edit•ale locale in primo luogo l'amputaztl)ne, che, poi non dà alcuna "icurezza contro una recidiva, in Recando luo;zo la re«ezione; tulla le oltre operazioni ~ono solamente tentati "i inulili a dolorosi. A questi appartiene 111 primo luof(o l't?slra~iont• pllr· ziale di ostoa articolari. chi' il piu dello volle è "e~uita da r ~· <·idi va, inoJlre 11 raE<chiamento del lesc:uto moi'IJoso col cucrhiaio. Sono pure da prendere tn cons1•lerazionr 1 metocii t!sici funzionuh. co1 quali puo ottener~• un ar1·e lo d .. l prt•ces~o morboso, tanto usati da soh, come con u1corporazione del jodoformio. Secondo l'autore r1uesl'ultimo proce:-<so e 1 iu ~fficace del pr1mo. Se la d1agnosi della lubet·colo~i uon ti certa, non <~i do!\'e l'icorreru ulla resezione, rnollo p1ù l'lte la neoformazionu Qssea non darà all'articoloz.ione il suo 11t-iologicn potere funzionale. Perciò acquista "empre rnRzpiore iUlporlanza 11 trattamento fi sico. Nella terapia l'autorio' prende di mira la Lubercolo~i dell'articolazione dell'anca. Se l'arlicoluzwne l' conlt'tllla, .sa,·{l eslo>sa c quindi iopes~ala 1el procurar6 all:'arlo 11 nucess&I'JO rìpoAo. Con que!'ILO lrallamenlo un {:tran numero di malati divengono sant dopo -.eì me~i a rlue anni. Nella clinica d1 Gollin~a negh ullimi 15 anni su iOO coxiti la metà ci1·ca ru posta in usrila dopo il trattamento ortopediCO. L'allru mPlà fu ~olloposta a Lrallalllento opei'ULIVO, una piccola parte ru curala con aperwra dt ascessi, miezsont di JOdofor mio, la più gran parte con re· sezioni. In totale furono resecale 250 art1colazwni di anca, 1!1 r.ui :~o 1wr acul1 procesAi senza tubercolo~i; dei restanti :!20 processi tuberrolos1 CUI'& ti luul!all1eolP col jodoformto mortrono 11 l pe1· cento. ?\onostante la piccola morlahta, l'esperienza insegna che questo metodo da solo non ba-.ta. Pel jodoformio sono Jel lutto adolli tutti i rusi diffu~i, gli &'icessi e le idt·opt tulJercoloc:e; all'inconli'O gli anlichi pt•occs!li con relraz1oni non coo,engono per questo rtmedio, ancbe perché iljodorormio non SI può diffondere bastt~volmeatc nell'interno rlell'arlicolaz.iooe. Le miezioni devono farsi sola mente 4- :> volle, se più

.' •


CII l rtUilC ICA

numerose. f.lono sempre di danno. Con I'JilO"lQ Lraltom,.uto (100 C8"1 ne~li ult1mi duu anni) H ottennero guurigaoni nelln medio rif!l 30 per ceuto. [)ello runanr·nlu nwdin di ~(l per cento. una perle 'li l'ifer i!'ce all'erticolo:t10ne con fot·maz1ono ùi ftstol t>; queste, come le forme molli, mcapsul11le teranioa no pe r lo piu con la 111orte; esse ~ono focolari adalli per la lubPrcolo~l gener ale, finalmente 1 grav1 proce~<~i o~::.ei d1t1iC1lmenta daagnoslicablli. Per quef.ll& dìagnosr u importante la dollrìna di l\Juller , cio4~ che la tuberl'olo«i urticolarf avviene pt·r embolia prodotta ~lall'arl~ria nutritiva. Le arter1e uutr 1li\O c;ono d1 ;:ra·undis..irnli amportan~a per lo svilupp? clelia tubercolosi dell'artìcolazlune; e::>sH si o~;ser vuno dopo lo dell'osMJ e dell'ep1fts1 In un rauc1u1Jo di un nnno la luhorcQiosi os•wa uon ,.i manife,..ta, perché os~ non ancora esistono, al conlrorio si "'iluppa la tubor·colot<i t.'"sea nei ronciu H dal :l"-li• auno al collu e a1 nuclt11 oc:sei nell'epifisi. E ciò che volo p~>r l'urtwolazwne dell'nnca, vale pure pl!r tutta le altre orlicola::ioni. ~ Ln l<'r·a piu llfll casi grov• con inllllroz.ione delle glandole conc:igher u da ricorre ae all'o1111 ·utozil)oe. dopo I(Uesla viene l'e~li rpaziono d,.JI'arlict•laz.ione con In cnpsula. Tanto l'nuloa·o, qnouto Bordonhouer e Schmid Aooo d'avvtc:n che (lllre l'arlicolazione dPII'onL·o, convl'n~o pure re~erare unn porte d ..l uar. tno. Il per•tcolo della lubercoloqi ùell'aa·Licolazione c.lel l'a nca 110 11 r1aaedo nelle o~:~sa, ma nello. capsula, nella ~ìno­ viule e nella bor l:.'a muco~a d1dro il piccolo lro~.·anl• re ~vil uppo

t 'onel us ioni 1• La luùercolos1 articolare cle"e oggi essure curala m pri111o luogo con mezzi fl<>ic1, corno lrazion,.., prPs~iorw ., r•puc:o, :.10 lu tolune circostanze, come c:opt·alullo malultie ùirfu" t:, M cesl>t eJ idropi, la cura é da tent.sre col jodofor mio,

:1• La rP.sez.ione primar·ia nell'antico significato u da C\'ilar·e,


RI\IST\

\• Se lulli que... ti 1nezzi non ba tano, rom~ per e"'•:mpin, nelle h&tole, ne1 proccsMi n~~ei gl'avi CS!'IAO!'<i, allora non rimane che roperazione, amputazione ed esti1·pazione della cap.. ula.

c s

KonTE JtN - Guarigione dl una frattura del oranlo oon innesto oueo N. ;Jt , 18!J3) Un inu.i\iduo l'lporto una gra'"e frallura dd cranio per un colpo di rorca du letame t: ru Ll'8Sportalo a!J'oRpedalc non del lnllo prtvo di t<en!.'li. A ve'a una ~randc ferita nella por·tn desll·n del rran1o e preci ..aml'nte nella ctrCOD\'Oluzione centralo anl"I'IOJ'e nel dì<~lrcllo dci cenlJ•i molllri. La ferila Pra m ollo sudtcia, l'o!<SO ~peualo an mollic;sime par ti e profoudamenlo anrossntu. L» le~iun~ ossea a,·e,·a una lun~heua di -; ''enlimelra, ~ UDU larghl'ZZ8 di cm. :1 1/ 1• L'tlutore .Jasinf••H6 la ferilo ed c ... tra~se tullo le schegge ossee. Queslc erano R<~!;at numeros~ ed mollro la tavola esLC'rna di '"'~~ era del tutto ~parata dall' tnlr•rno . l piccoli frammenti t'tu·ono di~inrellali cui ~uhlin1ato a causu lle•ll' i-<lrumento lnrol.iOl'O, ('On ('Ut era slota pro.lolta la r.·a·ita, quindi immer-1 in una !-IO!uzionll cii clomro da sodio o ùopo avcro neltalu contpl<>lamenl~ lo ferita. che j%aun~evn sino alla clur·u madre la •1uale p ..rtll'rA ritna<-ta mtalla. i frammPnli furono Ìllllt'~lllli nelJa ferita 8 l,fii ÌS8 Ùl ln0"81CO. prima fJUelli dellu la volli tnlt" r na, qutnJi gh allri d.,lla tavola e~ ter no, d i ntocln· chè la lesione fu colmala. Le parli molli furono a·iunile con alcuni punti di sutura. Que~lo proce~so ha gt·anJi va11laggi, e l'uulore no ha giil quallro e~empi, poicll•" ~• C\ilu con 6!"'~n di laflciare unn ~ruuùe> aper lurll Mseo nel cra nio, ltt IJUaln pe1• il paziente •' C8llS8 !11 anolle mole<~lie ed Allche dt molt1 pericoli. La ~uaragione con ade.,ione di tutte le "Cheg~u~ O!;seo è di interesse grande per l'uo mo. Un !lecondo fallo inlt!rc-<~ante fol riferi"'ce til decorso dulia gutlr!J;IOIIC. Uue::lo UV-

.. •


CRIIIURt;tl. \

senza &ller·aziooc del polso, ma al

'((Uinto giorno ~i ffillllifestarono cramp1 al lal1' oppoE~to d• l

oorpo Cominr1arono neRii eslen... nri doll'avambraccio, si t>~te.~c ro • lutti l rnuscoh dell'avambraccio, rag~iunsero i mu!'i~oli tlt>l volto t• rlel collo e du ultimo s1 propagarono alle e!ll\remJtu inrerinr1 SH't'Oine lutto proct~deva normalmonla, cosi l'autnre 11011 delle Al tleqcrìltl crampi ~n·ande importAnza, ma tyuando ol sotllmo ;:tiorno cfopo la le.. iou~ O""eno il rnnlato m un secosso eli forti c 1·ampi privo dt co"c1~nza, ptmso cl11• nelln ferita , n•most.anle la mancanza di febbre, fosse av-.:enutn iJUalch" mutamento. specinlmente per emot•rogin conse-

ilUii"a. Perciu l'autore riApri la ferilo. Pd eslt'a!'lse una scheglli~< della arande1.za di uu'unllhìa d1 polli c• .. Il K11rle v1dt> aUor11 che 1 frot,lmonti o~!'lei al ;• gìo1·nu avevano oclerilo con lt! {)~sa A pre<'i~omen ta per ~r·aoulaziono, come rl signor• Barth 8\8\8 t Jftrìlc• al congr es"o chirur.::rì...o in :\lac·burt:t F.slrallo il pezzelto osseo, 81 pPrsuaHe l'autore dte nella ferita non era avv•'rHrto uulla di anormale, apri pure la «lurt• madre che ern a nt'orn intutlo, por 'e i ere ~e solto dì esqn fos•~> evvenu~o stra \'ftso e, poiclu: non vi O"~tlrvo alcun'al· terazinne:, incl!=:e 11 cer,'ello m corrtspuudenzu della piu elevala cil'convolhzionl' c penetro in un focr,Jaio, cht: ··onlt!oevu t-IUt;tuc coa~ulalo ,, ~ostnuzn cHthralo spap( olata, estrattA la '{ual~>, duu"c il fnro oq<~t!O e tampono con garza al iod,.,rormio. Anche dopo tale oper·azione i l:r ampi non rurono rnodifleal1, «'!l"i ~~ ripeterono ùue o tre YOitf', qutudi &\'v~>une la guuri;:1one . Il paziente del tullo guartlo uon ol.lbe •JUnle sucoc"'::.ionc morbn!<a uc parest, n • drminuzione d'ìul••Utj!t!IIZB e pt•esenta solaruPnle 111 corr t~pomlen111 della lesione un piccolo foru O~<$e.,, coperto dat comuni integumenti, che tende a chiuùerst.

l'"''

c s.


RIVISTA D1 OCULISTICA Oorpl eatr&neJ del pantl·l&crlmall. - & Sous. - (Jo•trnnl de méd~ine rt de chirltrflìe, Ju~l1o, 1893). Questi corpi sono. pijr ordina di fret(Uenza·, c:g-liu, capelli, fl"ornmenti di ~pigh••, particelle t! i ptetru e di metallo : furono pure ri contrali fllt dJ seta e burbe di penna l corpi cs~1·an ei ~i O!'ISer va no tanto noi condollo la cri mulè ~upcriore, IJUBillQ llf'l (.'ODdOltO inferior e, ffi!l pÌÌI rreqllenle m ente in (]Ue!'ll'ullimo. Le ciglia, che honuo una tlen!'lilà inreriot•e a quello llnll'' locrime e che, pet• C'onseguenza , fl&lleg~i a no alla supPr llC:il' di fJUesto h'luiJo, s i ri--conlrano invece piil <tpe«cto nel pu11lo larrunal~:: superiurP d1•1 nell'inferiore. L'miz.io pao.;~a sempr e inav,·et·tito. L'introduzione !'i ra In· cito mente, all' in~aptllo del malato. t>f'nza che e !.l'li lo c:upponga. Se il corpo e!'llruneo penetra!<"P m lrJt.alitù nel sacro, il malato non se nr occorg-erPbbe. Egli non lo avver te ello l)unndo il corpo csLt·ou••o, tìssat, in parte uelle vie lacrimati, (,, qporgenza all'e<>teruo e·J u·ril.a la con •.nu ntiva con conlinu1 frt.'(!ameut. l "inlorn i prodotti tlo questi cot•pi e<~t ra net sono in genPrale poell inlcn"i. Vi hu lagrimozionP, rn'-'<~MP in corrispontiMza della car uncola lagrimai••, dolore. lolvolla una \ero ~>tiCAntlde ed alLt•i sintomi inflammalorti. Ln dtaguost no n ò difficile. L'alleozion•' ~ richitnnatn dallo loca ltzzazioot> ùell'inflammazioue alla o.;or uncola la:::t·imule. duJ curattere del dOIOJ'C, e J' 8"Utne dei punti JaCI'ÌIO(lli flli'U con<~lata rl' il corpo c<~lroneo. IU as~u meo.-lo, i corpi estranPi det punti lacrimali conf' raramente o<~<~ervah. Ess1 non a rrivano mtti dirett.amentc 10 questi condotti, ma vi !>Ono lt•osportati clulle lagrimo e dal

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' •


Rl\' 1!-tT.l. DI OCt;LhTICA

movimenti delle palpebr e. Il c:tn torno principale ~ il dolore, prodotto oluranle l'ammiccare eo1 in Cl'rte po~izioni del globo oculare. Ln pr•oguosi è senza w-a n•na, pcr·chè la guar iJetone ~~ olUene ru uno o due giorni dopo l'ablaztone tlel corpo t·~traneo La cura, a porte le so~tanze usate per attivare In scompllrsa del rcl'sore, COil!'tsle uu11.:amente tu-l pol"lar via ti corpo e<::traneo colh~ panzelte, ovondo cur•a di a,porhwlo intiero e dr non romper! '· Oft&lml& purulenta, dal pu nto d! vllt& dell'origine eta mlorobo 1peolfloo. - A. HrNUf.. - (."\ll•dical Rrcoul. lu61W 18:l3J.

Diamo le conclusioni tli un nrticoln sull'at·gomt!nto, letlfl alla eeztooe oftalmica dell'a->c:ociazione m~dira amerJCann nt>l gtUI!no decorso: 1° Tolte le congiuntiviti purulente sono ò1 or igine microwca e dovute al gonococco dt ~t!Ì~"er. 2" Spesso, rna non sempre. é pcJ:~-.tLile dtll?t'mlllare la JWQveniem.a dell'inreztOne rn Lutti i casi di congiunli \'lh d'origine gonorr·oi1·a. :i• Le parli del ~ecco t•ongiunlivule che hanno epilf>lto Cthnll raco o cilinùraco mcdiftca(o, caoè a d re le porz1oni palpebr·alr ùei sacchi, sorao la sede pre...:iletta dal rnu.:rorgnn i~mo

i• 11 f:tonococco s' imr ianta dappr ima nella rarte oJ•l'aepitclìale della mucosa, in q uellu mtraep•lelaale pru Lardi, ed in fine nello sottoepileliall!, o lo ~i rill'ova in tulle ucl mede<>irno tempo. 5• Goneraltnente la sede del ~onucocco s1 è nel centro deUa cellula di pu", ma è anclae extracellulare od iutraep•teliale. l>' L'inllammazione ùei tes!'>uli palpebrali circostuoti, che ac.compagna la congiuntivite, e dovuto all·a.,sorbJmenlo per parltl dei linrattci delle ptomnine· df'l microrgaoismo. i• Il piano ep1teltale «tr alitìcato compullo della congruotiva e la cornea. ~:ono mollo r esistenti alla mvaSJone del :;:onococco.


l ;J(ìQ

RJ VISTA

g. Le complicazioni O'Uiarr sono do\'ule aUo ~>lrona­ 1nale sr orri!ID8 una facrle na tl'rngresso ogli streplococchi, L8l01•o anche sla fllococcù.J, ccJJr perdita della re~islenza fisiologico dei te~suli, spesso a nche con rapida disl r uzwne degli ste."lsi , ri~ullandone perrorazione della cor nea, tnruzione inlr-aoculat·o e perJila dell'occhio. Cin co"'lilui~c~ una inrezrone secon lor•ut. 9o L'indic•~;zwne lf'rapeulica r\ di rimuoYerf> mer·CAIIH'nruenle o distruggere i gonococchi con le lor o plomame. e se r iò viene fatto prontamente e ,.omplelamenfe OPII'au~olo lagr·irnale, il periodo dell'rnfJammoziorH' acuta sara a!JI.lt·rwralo e saranno t•viLate le complicaziom oculart. to• È bt. ne nello 'lladio di incubaziont.!, truando uon '-' ,·. po~1liva certezza dcll'ori~ine gonorr·orca della malattia, d1 riJ,:uarJare con .,.o,.pelto lrrlt1 1 ca'<l dr grave <'alarro monoculare, spec1a!menLu nelle donne riSJICllo All'eiA e alla tondizione, e trallurli come se dipen.JosHero da gonococco. H o Il r imuovere meccanicamenll• le pP.rdite ep1lelinlr, A con esse i mici'Orgnntl'mt e lo loro plomainli, c;frc~ando la l)fl!~iuntiva p8lpebrole e dei rornicì e irrigando 11 "8CCCI cou~iunlivale con coPmplki ~oluzioni emolli.-•nli o c•nn d• l oh soluzroni anlr:;olticlre, risponde alla md1cazione elcologrea , l' non nuoce m lutti i ca~i gravi •h <>emplice catarro con~mu­ livale. 12' Di lulLI i r imcJi locali il nitrato tl'at•genlo é ti pi11 polente, e uello ste<:.so tempo il miCI'Obicida più legi!ier., cho nor pos<:.edimn". E<>:::o prevìen•• le complica:tioni, e può es!>ere u:5ato in "'UI:_ flciente quanlilh (lt>l' distrugget·e i gonocot•chi senza l' ~clritJ di nuocer e ai tessuti oculart, bastando In soluzione onn >~U· per·ìore al 2 per cunlo 13° Nei casi in cui On dol pl'imo momento e:>isLauo complicazioni, é nece~soria <:.ubito l'abrasiOne c.lellA <·ongJUnLi' R nei sacchi palp••brali. praticando io<:.iamo frequenti irrigaz ioni, prefer ibilrnonle con solut rono di sublimato all'tulo per· 5000. Se e<~i...,le tensione palpebrale Il indicata la cuntotot!li(l; m eulre lu <~Cili'Jficazione della chemosi siero- lìbriuoplac:tica della con gruntiva l:lclerolica, n on alleggerisee la m~nto necrolico. rlol


t 3li l pressione esctu.lotivn net tessuti ocuhu·i. e apr"' una via d'en· trata alla !:l'rOnrlarta affezione. H 0 Quando esisti! soltanto ìnflontutazione della cornea, il miglior traLlamenlc l'uso p r uuenl~ e quotidiano della aol~ione di !:'Ubllrnato t~ssociato 11i miollci, i •ruali, per la loro az,one coslt·illtva sui va~•. dtminui«cono la ten~ione e l'essudazione l'i~ro,..u, e '{Uindt mi:.:liol'ano la nutr1zionc det tessuti corneali rtunmollilt e ulcer"ti. LA rarac.>nte~i della rJlmuro antel'iore ullr·avet'SO il fondo dell'ulcera e rtrhlf.'sla sollanln in quei Cn!'t ll(~i qua li vi 8iu rniniH'cia di perfort~ztone, o C!<JSLe positivo mente una progres~ivn infezione inlraocultll'e. 1:,• L' u.;o tiri midrtalko à da linular,l a quei cn:s1 complil'.ali nt:t quah 1 le::;suli 11\'ùUh !.'ono mi n tCctalt u di {;lé mfìamrnali, pe1·t:be ~~so doJ•O unn riduzione pre· lirn111are aumenta la tensione 111l1'anculare coll' imped1re lu fuori u;:cita de1 lt•JUitli !'er il forame pupillare, CO>'I ulle ue r rsuiLt a.umonLnla lfl pres~inn~ posteriore sulla cornea ramtnollito, amevolita lu nutr izione, e fncilllfllo la protub('I'Anza. lli0 Un heudag~10 liennnente con•pt'8Sl:!ivo riesce da an· litltJt:ì«lil·o ed nuche van!JJ!:!:Ioso a prevenire stafilomi 1 e· fliiluali fJuando 111 cornPa è impe;:;natn: J'u...o peri, de\'e p..,. ,.l'l'ne continuato fino a che la comea non "ia !!uarita e ridi\'<!nula r esistente. 17• L e appl icazioni ft•t~dde oslacolt•HO il moHirlicur·si dei 111icrorganismi e dovrebbero usar;,i assiduamente nno a che non l:illl cessalo lo !.'ladio acuto e non ~i !-iena e\·itala lo com ph··aziont oculari. l n ...e;::uilo le applicazioni l1ep1de "'ono t li magJZiore c:ollievo per l'inferm" e mt!~lio favori!<cono il mizliorar:.-~ della nult'lziooe dei tessuti oculart Ie"-1. 1>-° Com~ mezzo protllatttco nei cn,;i d1 les1on~ rnono..:ulare, l'altro occhio dovrebbe assero tenuto perfettamente chiu<:o e ùifo!<O durante l'infeLione, eu <n iLare in o~ni modo 1 l'i<:chi per $tli alll't. l!JO 1llraltamenlo d~l f11colaio primo d'inf~zioue. quando può c'-,-ere ri'-conll·ato nell'mdivi.luo infetto, deve 6'-!'<ere 1 i•v ro>~Ame n le curalo nella stes"'a roatHera e Hmulloueamenl.t. con la inHttmmazwOl' congiunll\ale. R

e

e


RIVISTA DI ANATO~IIA E FISIOLOGIA l'OR:'.fALE E PATOLOGICA

Sulla oa.usa della separazione deU'aoldo l&ttloo dopo la. estirpazione del fegato . - MLn•owslit.- (1\rch f.iir ea;p Path e Centr(lll,, fur rlie melir \Vi.<:sen~d, :.: 30, 1l'i!l3

ltll :-;per1ment1 clt:l Mmkn\\ ,I, i sulln c.--l t'AZIOne del fe~ato, 1'1-Inppe-Seylet• cPrco spi61!1U'it nmmellendo clt,... 111 COll"~'­ guenza del notevule ùtsturho succe">so nella circ·olaziono san~u1:.:na del "1" ema del • pnr\8. e r-.~ ancue nella respi·

r.

razione pollllonac·o 111· derivas!'e uu11 deflcienza grande di ossi!!eno, eh~ !:'ecoud\l gli 9periment1 di Arak1 e Lillcsen de· lernnna In separazione dell'urido lattico pe1• mezzo clell'urma. Con nuov1 spe1·imr>nl1 sulle auult•e il )1. mo!iLrò che n~ rallaccinturn del tronco della porta e in<>teme delle urwo btliari, e neanche qnella di alcu111 ranli della al'leria epulìco, nou uslnnle ti .!r&\"e dt!<lurbo drcolotore che ne de1·iva, non -.oppr·ime ruci l la deli'01'ÌU8 e <(Uiudi non C8;.!10Dll il pu ... :;ag~io per •tU• c;tn \'ia dt amrnoUiaca o acido latt1co, 1na pPr questo è nece~~o ria l'allac~'ifllu ra ùell'or lerin epatica in mndn r.he il le'-'SUio ùt>l fagat.o non po.,::a piu funzioua••e; qaiurli la "OP· pre.... ione della reaZLJDe ac~tla nella ur1na e la separazion ... dell ac1do lallteo tl~bhouo 8\'1'1'8 per rau,.u l'abolizione rlella fUIIZIOIIO epatica Dopo la rec;ezione panmle del re~alo può elim111ar!lt ac1tlo lalli·~o. c;econùo le condizioni t:ircolalorie dt>lle rima•lE'Illi pa1•ti del fè;::-ato nou r·aramenll•, r Pslamlo mtepTa

una ptccula parte del r...gato. la funzione th lullo l'organo '='Ì compie 111 Lulla lt~ ~uo eshmsione.


RlVl" rA. DI AN \ TO \I U

& Fl"IOLOGJ.\

1363

Efl'ettl 4ell& allmenta.zlone sufllolente ma povera 4'alb1UDJno141. - J. MoxK.. - ( Firehoto'8 A r ch. e C'entr alb. frì r tl ie mPd

~\.itssenseh., ~

3[, 1893).

Il Munk ri fe risce le esperienz~ eseguite re r p1ù mesl su di earno o polvet·o di carne, ~ra~<:o e riso, combinaz.ioru elle, come le prime e<:pertenze e vevano dimost rato, ee la razione d'albumina non scende solto 3,n0 per rbilo~r. d'arurnele, è tollerata per nJolti mesi ~cnzl:l alcun pregiudizio, quindi, secuodo la. quanlila della sostanza JH'iva dt uzolo, può e~'-ere mantNmlo re ~uihhrw del Cl}rpo o l ancbo seguirne lllt aumento ùi !<OEtanza. L'esper ienze furono cominciale con questa alilllc:ntazionr> coHlon enLe una medja quantitu ùt albumiuR, con cui per più settimane er a mant»nulo l'equilibrio dell'azoto P del corpo, quiu Jt lalbunlilia era l'iùollu a :! ~··· ptH' chilo t·on una corrisporJ d~ n t~ aggiunlH di idr•ncai'!Ju r i. Ect•o •rualt l'urouo 1 rèsultnll di •1uesle t!c::per iPnze. Per maulenere uguuJ"' il peso .J~I corpò e ,!ell'azoto cou l'~limenla7_iune pover·a d'albuminnJdì (l .~-2 di {:l!bumina per l'tulo!!r. ni cani òi Jl) ('hilogr.) e r icca ùi grasso e iJrali di carbonio. ù nece~sario a~!>olo­ , ua llr~ can i. l i cibo consisteva

lamente tla:ro una quanLil/J di maler 1a null'iliva maggior·e . ehe nella alimentazione cnu alhumino1di 1n media 'luantità. Que.c::to ahmenlo povero Ji albumina nel rapporto con la quantilù tolaJe d••ll'altmenlo di t · 12-J;, (• mollo bene al'-si-

milola, da non avo r ;:i ciii• uu t'P:=::iduo di 't,G ·;. dt maL,..r1a 1,7- 3,2 °/e ÙÌ gra,c::o t" lraCC8 t li iùrati di CUrboruo. Quindi pu11 mantener si per pril "eLLimaue uu ricambio d'alh1JUli11CJJ li di !>Oio 13 gr. per g1or no the è inreriore 8 rruello dei g iorni di farne che arrivftno pila Ll\.l'dt. Parl~nùo dallo OJLava o uona scllirnana l'appelito dilninuisce, quinùi il cabo è t'llìuiHlo, segue vomito, d~bolezza; e ....e a lempo è ripre~a Il\ uutriztone carnea occorrcntlo con gl'a:;~o. in 2-7 I(Ìorni 11 pe~o d~l corpo o le forz1' d 1 n•Jovo aumeuLano e sono cau<;ellaLe le cunsegucuzé della a.limenla"Zione scar~a di albunaintt lrnportanle causa del Jccadimenln delle forze riconoscibtle anche ,,rima della dilllruozione clell'appelito. si é che la buo ut~ ast:.imiluzioue inle!'linalu del-(li altmeuti c:lte esisle 88Cl:f.l ,


lll \ !Sl' \

in prmcipio, ;rre:-lo dopo la t-· J-~ltimana va progre!'!iivaroeut~ decadenilo, e -..pecialmenlP- 'Juella del ~rra,..so . ancora molto •jUP.IJa riPII'allmminn. rneuo quelln de'-! l'i ira li rli cari •On1o. La elimiuAzrone clell'awlo per m,.zzo delle fecce liltrneuta tino nl dopp1() di 'luella delle prrmP- H-8 sellimone, quella •lei J,:r&:;~o da 3-5 • • che t>rll alla • !'Cttimanli arl"ivn ne la ;• a tG e m•lla tO" ,.. Il ' A :?8 • . : gli idrocarburi digeribili anche nelle ulliru~ ~otlimllnl' 1111 lrn\•aronn i n ragione di'/~ •,. ,. l'n lo in un ra<>o rli 2 •/. iunllernlì nùlle ree"•'. F~senlo B'"sorhitn co~i poca ulburuiun e l'OSi poco ur·ae;~c•, comincra la perdita ,(cll'nl.Oio dn partn dd c1•rpn ~ uua lenta prog-re"siva diruinut.ion~ del pe.,n tl~l cur(JO, hf'nclu~ lu 'Jua:-~tilé.l a<;solulu .Jt>lla ..,,,~t.turr.u nul!·ili\'fl 8'1"'irnilala «io ancora capace di prmhu·r~ '\0 cal11ru~ 111'1' chìln,:r t' anclw piu. Per questa perdita di nmto e di gt·as~o ~i ~pit>I.!A Il det~a.!imenlo 'lellP. for·ze. il•ruolA rarilmt•nLH ùtvie11e minnccloso qunndo pet· la mancanza dell'appetito la introduzione 6 J'a~r.or)mnenlo degli alimenti VAli• ~ono mu"'giurmente n !lolfl'ir~•. Il turbamento della dig:estiont> o dello t.IS,.,or·l.limButo derrva !<(lecro lrn ~>nLe dalla dtminuzione 'l t:> Ila coecr eziono d t> i '4Ughi ùr gPS li\ i, como st dimostra num~>rkam••nlf' per la hilt?, dappoiclu~ la quantità !Iella matet'lll hiliare nt>lle ~ocolanz (l l'itrellole con le fecce è ridotta u 1/ 1 1/ , Jelln quanltlt'l originaria , nodo le fecce perdono dr colore 11 tluahnenlu appari~cono IJIIU'-1 acoliche. Qumdi la nutrrzioue povera d'albuminor.Jr, r1uando aneli~ sul'flciente, ofl"re troppo poca olbuminn alla conlinuu rico"liluzione del proloulu"mu de !1• ce'lnl~> giR111lolnri rbe c;ernpre in parlP "Ì di!>lru~g:e n•·lla "'e<: rezion~. In uno 'lfJPrunerrto rl enne mori impro ni... nmer te, (wunn d1e ~~ fos>"Pro mamfo>!etlah fenomeni gra' 1, In :;eziouP., oltre un ecce"' \:O dimagrurnento, dimo:-trò rum· rn olli111ento IJ rn parlu degenerazrooe !:tra~ so~a del mu.,colo cnr 11aco. Concludendo con uno lm•\'e con ...iJerazi•Joe sul biso~no di ,J!Juminu all'uomo, il M. riOutn comfl infondate cd erronc~' rulll'l le aiTermA7Ì•liiÌ 'lllllo poco quanlihì di albuminoidi di cui rort.>bhero uso nurnero,.,e popolationi specialmenle asiatiche r~hu vivono c.li ve~E'Luli poveri ùi ulbumrno. Quando anche ìl \tll~l ~·ornulrcru dei gtOVOIIr grupponesi, couro rn urr sr>ln


DI AN -\fOlliA t. rlSIOI.Or. l\

C8IO finora aull>ntrco ru di m ostralo, ave~c:e solo s;, ~r. rli Albuminoidi, t' da con«iderare chP si tralla d'indivtdlll che JIP&ann !'Olo 40-50 chilogr·., i quaH cornc:pontlentemente allo fllèCOIK tuole del loro cvr po ltnnno brc:o~nu eli poca &lbumina. Non ''ho alcuoa prova che ad un aùullo tli 70 clulo~r po~1!8uo bost.are 1 er molto l~mpo meno di 80 f!r. da alburninoitla Queste l'"perieoze .,u~li animali d"' ono far cr tldere perJcn(Q"O per l'uomuuoa "•·ar:<a razione rl'albuminoidi, e che 111 :r~-t!'UTI cac:o !'>i dovra durevolmenltl pren.Jea•ne menn eli 1110 ga•ammL

La fl1tola. d' Eck della. vena. cava. inferiore e della. vena. porta. - ~h~c;r' e f'A\\ LO\\. - trrrLt ra /1,, ftt r <lit' T•ll!tirr H'issensclt , ~. 21, ts9:l). l.'Ecl' pel primo nel IK'i7 fece passAre òiroltomenle Mi cnni il <>au~ue della venu porla nolla vt~na cava, ~tabilentln l'ro l'uno c l'altra una comunicazion•· ar·Liflt'iul~> e Hllaccisndo la veun porta vicino al fegato. La oper·azinnc fu per ft>ziorutla ola hla ~~er 1\ PawJo~w, cosicchi• di lìO cani opet·alt, o 111 ah!uni fu

Rnche nllnrcrala l'arter ia t>palic:t, un buon terzo P er que"LR operaztnne ramhia aiTallo il unl•aralt> deU'animale: •~ani tranquilli, obhe<lienli, diventurnnu nanhgui, capr i•·caoc:r, anordaci, e tli qnnurlo in tJ uantlo Pa·nuo r.,Jpiti da accesl'i d t ron vulsion i dontche o letaniche; Il trmg~wr nm.oPrn dt pc:c:i mort'' ano 8\'Crl lo perdu to moltistmo pe"n, e parlt-; pert•ht> J:.weurle\'IUIO minima tJU811lilu tli olimentn, Quelli che mangiavano molto, parte rimnnevanf) 111 \'Ìln e r iacquic::tnvano il primtll\'0 peso; rna a v,·onivn 1)11e l•l ratto note"ole che tutti quelli clte <>i pr ecipitavnno cou ,·or·acitil !'lulla carn n erano assaliti .111 g rn vr ucces!'li cnu' ul<~ìva elle talora h portavano alla morlt•. OrA poiché a ... n li Atnmouiacali e carbammict secondo St·hro lt.'t' o ~.finkow .. ki. Olio lra"'formali nel fegato in urea P ncicltJ urico, soa·gP. il pun,.iero cbe dopo abbondante nso di achnmina (carne), •tueqlc 'nml~tnazioni giuogenùo direttamente. ~enza pa~Qore peli\·· 1-!!llo, dall'inte::;lino nello Vl'na cavo ini'Prior·e e qu indi rwllu J<~Hltll•alu CÌ!'Colazionn &1-!iscano com tl ROslo.nzc ecri lnnt1 lo ~r•pruvvi"'"'o.!l'O.

f!7


Rl\ l!iT\

convuJ..,toni. !<Ul si~Lam a nf'rvoso centrale. Si poto tplintil t.lt · mogLt•are cbe mentre i sali car baminici portalt nello slomac,, etei can1 in stato norrnale riescono inrlltrel'enti, in 'fttelli op•·roli destano pnma dci rervlmeni di irt·itazione qu10d1 di l•ll· ra!ls1· un rapiJo I'Ort•ere di 'fU& '' di In, ty uindi ala~sta, alt grtda, dirficolltl a cammmare, ecc., ~inlomi che, scN•ndo la 1JU8nlil<J della •lo!>B (fino a 0,2 .. r per <'hilo.!r. di anin ~IPJ pos;..ono essere pasc;eggeri. Dt •tui nu!"ce che i rurlmmllti 1li per ~8 vehmo"i sono pet· via tiPI feEtntCJ lra..,formalt 10 !'O· stanze non velenose e spectalmenle m urea. FinnlrnPultl, dopo Avere RLobtltlO la !if'tola d"Eck, l 'nlle.ccialut·P. delh1 '""nu por·La oel re!!alo o l allacciatura dt•ll'arlt.Jria epatica. fu p..,tu·· pnla quanln Cl'a pO<;sabil~ (5/ 8 - 7/.- 11 ttl di l"OSLanza •·p111icn. Questi animali che ,.1vevuno solo da 2 a 6 ore cade,aim iu Ullo stato di .,onnolenza quindj nt!l coma e morivnn o 111 IIIUZZO alle COil \·UJ~ÌCifti. llobn e Nencki, i quali esegui1·ono la parte chtmicR dell 'e!'itlme lrovornno nell'urina rlei caut r·on la fislolta tl'Eck, confrontala con r1uella eme~a pt•imll della operaztone, ·11minuilu lo secr••ziono della urea, in quPIII con la 11'-lnln oh E('k e cnn l'allacciatura dell't~rlerìo epaltca o con la e"'hrr •1· ztone di gran p!lr te dr l regolo, la quantità tldl'ur eA ern notevnl· mente abbassatA, a l c·outrario LI) quantita dell'ocido ur1co ern eumeulHia nell'ul'ino lino al quad ruplo auche seuzo l'allacCJaLura dell'at·tel'io rpotica e ~enzH la dislruziouo dt>l t'ef.!alCI, piu t.ardt c,e l"uunna le res•sle alla operazione, lu t-limtnllzìone dell'acido urtco di nuovo scende alln qun nltlà normale Cu111 con la fi~tola di Eck e l'allacciatura dell'oMeria epallca anoslrorono inoltro un aumenlo d,.lla !'!Pparuzione doi !"nli ammoniacali per l'urina. alcuue volle ~o lo reJali vamenLt· 111 r appo1-to a Lullo l'!lz()lO o all'azoto della urea, ollre volte Il"· soluLa menle e t'JUesto quando ~li animali <-oprav,·ive,·ano nll•t opt.;rll7.ione per più ,ft 2H ure. La cltmtoazione •let sal am· m oniacAii aumenta r·apidamenle, t•lSlndw compari..:t·r.no 1 primi fenomeru nervost in·ttalivt Queslt ~peruneul.atrJrl hanno pure dirllo,..l rat(J che uun ['Arre de1 sali anunoniAcala ~i Lro,•a nella ut•tna in fo r ma d1 !-ule carbaminico rttrilmente scompoliihile, o 'erameuLe qu eRtr

.'


DI .\ \ATOMI\ E PJSIOLOGJ \

uli !!Ono io e<~sa mollo piil ahbondanli c he nella urina dei cani normal•. nella quale, come nella urina normal•• dell'uomo. ~" pos~ono ,Jimostrare nella maggiot· parte dt'J CSE,i Mio tracce d1 carbamati. St può quindi conclut14"re che nei mammiferi il carhamRlo di ammoniaca S l t1·asrorma threttame::nte m urea (l"'r la maa-,:tior parte entro il fl'l!alo. Quando so conseituenza della asporlazione del feaato. gran quanlilé tll questi !<ali giunttono d tl'Ollamcnte nello c1rcolaziont• ~e­ ne rale, es,i opet•ano a certe dO!> l come 'eleni e ~o un per la tnaggìo r par te la cau<~a dt•i fenomeni mot•boss d1e sì osser\Bno nei cani operati

RIVISTA DELLE MALATIIEVENEREE EDELLA PELLE

•1114e •plnale. -

C trARCOT. -

(Jo urnal de M t:deeine et

de Clurl.trlfie, luglio l !ti) La s1fllide Rpinale puo dar luojln a manifestazioni mollo d1\'er,e nel loro a-.peUn "· per •·ou-.eguenza. pre..rmtare fot·me ffi f• lto dìlfe r euli, di una uiog-no«1 spesflo molLo d•rtìcile. 1'!'a es~e la men ingo -mielitt~ c la più frequonlt' e. dal punto ,Ji vi;ola clinico, la piil importante. Es!'4a è d'allro nòo u~so,.iata sovcnli alla sifllide cet·ebralc "" ~' •lirtic1le ù1 -.~parare IJHeS~e mani(e«laziom ::iflliliche che ~i presentano fre'luenlemente nàllo slf"sso tempo. ~elln "itìtide c~> r~>brale le le.,ioni si riscontrano alla bMe, uella rP.gione del chtasmo e clell'esap;ono che è riemptlo da una !SO~lanza gelatinosa formala dn gomme ùi~pos le in nappl! e non "Ol\() la loro forma abtluale di tumori. La medesima d1spos1zionc s 1 t1·ova olia midolla ovc lo me ningi l-Ono mflllt·at • ùi q llO"la !"tes'-a .,o..tama gelatinosa. Se u f}uesto momen to, pl'imA che le lesioni fossero avan-


l ;1613

1\IVIST.,

1.ate, i ssnlomi fossero abbastanza nelli per poler tliagnosl1· CAt·e f1U8Sle te.. ioni, l'intervento tet·Apeutìco ri uscit•ebbe ullle, ma que"la di'lgnosi non c fJU&~i mai fatta a Lampo. Il qua.Jro sllltnmatico ,, prt•qc;'a poco quello d••lln mielile l1·a<~ver,.a, IIHl c16 c•he può far supporre la "iflliue, "i è che la localizzazione ..i fa "Pe-=so !!Opra una rnt•UI laleralo delltt midolla e questEt localiuaziono FpeciAie !'i mamre..l~l allora per cio che si duomo la "indro111e •lì Brown-S• JU&r·•l. \'Oie o •liro che vi ha parali.,i del membro del lato Je~o senza rlic;Lurbo della $eusibililà o con un po' d' lf'PrE•stE>"Ul, allorchlj vi ha au~te,.io, rnn '-·•nza parali!"i. Jel lato opr •~lo. QueSIIJ folto c ti~SOÌ fr•efJUt?llle nello clinica deliA miehle gommoi'a, P. mollo raro, al roulrario, nelle altre liJI'me. :\lu allr•o lrwalizzot.ioui possono rll'•conlt·ar<~r e t•enr!Pre lu "flunzioue nlt)lto piit Ol"cura: ci«'~ accade l lll8ndo la lesiM10 inter~!"-.a i fa scelti poslersorr Mila mi Jolla, t•agiooara.J(I allora un·unilazìone a;.~ai gros:;olann dell'at.ussia lo,.omoll'tce, o le maqqo cen trali, l'il'~ che pur'1 tn•ocJurt·e l'otro!la mut-colarc l n ~OnP.rale, l'evoluzione •Id la ~;i61idù c;pmale ~ fu in due pt•c•iotli che nou sono per•\ ~ompre distinti; il pec•iodo menin~eo eJ il pt•rtodo m1elitico. Il pruno è 11 più soveuti Intente, mo ;11 alcuni malatr "Ì osset•va un tè n o meno che do\ r·ebbo richiamare l'alhmziono, e c1oè un dolon• rachinl:.!i ·u pnragonalnle alla cefale~~ sifih· thl per la sua persì<~leuza •· per il "uo carAtter e uoLLurnn. E"'"'O f\ ù'oltrorule prece.tulo sOVPOli da •]Uf.'"l'ullnttn. ln Ull •nAinto dd riparlu comparvPrO dappr11n11 dolori \'Ìulenti ùt le<>ta pl'l' un me"'>~, e fJUBndn '-i r1uscla calmarli, ~cnzn t·icorrl're al joduro polas.. rco, sopro~giun"ero dolori tra lo spalle. nollur·n1, con n·rn diazioue n~lle braC('IIl Pd in vasiono pr·o~rel'l­ "'''8 della regione inferiore. t~ ollorll che snr,..bb• ~tulo nPcc;o.sarm mlerv•rure, ma quautio il mnlal<> t>ntrò all'm•pedale ··glr presenlova glll dt<>lu rhi orinart, rmrali~i del membro inrerim·e tleslro ed ane:::le~ìa d• l membro inferiore !<ini~tro, arc1denli lutti lndrcanli lesioui già avanzate. Molti fttlli ~on•l identici al d··<>crilto, ma gli acci.t.•uli c:ll'npaiono 111 un·~JIOC 1 11101to ,·nr ubil·• •IellA :-inud ·~ nel ca!'• dCISCrlltO t'SSÌ e r·ano 111nlh lill'divi, pet•cJlll la sJfltidu rlatav&

.

. •


DEl.lE 'l \l.' TTfE \ l \E REE E DI:I.L.\ PBI.LE

l :J69

11a 16 anni, ma r~s i posso no OS'H'I's mollo precoct e fll'~88nlar!li ftn dal ~edtcesimo m ..sc. La cAusa occn<~ionale ha pure una cer ta influenza nella comparsa di tJueslo com plicazioni; ~o ,·enll la localiz.zazione !'li fa «ulla midolla dopo un traurnulismo ou una fa tica occe<~siva; Cl tnrcot ha vPtlulo un veloct p~>dt!'lla a fTl!tlo .Ja mcntn~/)·mielt l•• stllliltca dl.lpo una con;o prolungato nellu quale egli si eru stuocalo 'iolen lem Pnle. Ancht> le cau"e morAli agt"conn nello ste«!<O Qenso. Un mulalo del reparto dell'f\lltnr e, p eetlispo~lo alle offez10n1 ner vol5e, è stato COlto da cufaJea tlopo di!'IS!'Itr f finanziar ÌI che l'a vew.~no completomeote J'O\'inato, mal~rado la per!itslenza de lla cefalea , il !<UO cnratlero uollurno c la !'lua lraqformaziono in una rachtAigul ùi analoghi ca ratlert, l'attenzione del ~uo m etlico non ru per null1.1 rh·olla ~ulla probaltilil.8 della eililiu..; attuaJmcute et:h a qollopo~lo ul joduro potossi<'o ed alle friJ.ioni m~' rl'uriah cht> PO""Ono impedire l'evol uzione ulteriore degli accidenti, rnn non rtmcdiare alle di~lruzioni

rau...

Charcol ri ret·i~ce put·e il c.tso .ti una olonna da :u anni, in1eltala Jal suo rtHtl'1lo. lo •111ah:. un anno Jopo, ru colla rla ceralea nollurna, poi da plosi sini-.tra con dtplopia, e qualche tempn dopo da dl)IOI'i rachiHigici soprollullo notlurnt , sus8egtlllt ben pr e3to da parali ...i spasmodtcn limitata a.J uno dei membri <'Oil «in Jrome ·h Brow n-S.·q ua rtl. Malgrado la ri ttrliOil ll di tullt r1uesti smlomi, che cos t•tuiscono il tipo della rn e ui n~o-m ielile ~int i licu, queRLa malala è sLa La. cu r ala pel' rnn.to lampo per isterismo N t•lln J ia !tUO~i ra ol'uopo lt•ner gran C(llll(l deHu ~Ut'Ce~ ­ SÌ OIII\ •lei feOOffil'nt Ct'r ebr ah C d~i fenomeni rachialgiCÌ. Quondo a quel momonlo sopr aggi unge In par esi con a·igidilà dei membri, é nece!'sorto affrett.or3i ad or.d re, perrht\ la cura potrebbe ancora <o:cnn:riurare i !!rn,·i tltHtlli. Fa d'uopo sog~iuuge re ch" •IU<"•lA r a<'bial!:t8 puo e~Qore poco pronunCiata ~ ciJe C probnhdò c hO 111 IIIOI!t CO"Ì 6R~ Il pasSi ionvver ltta.


13i0

RIVJST.\

Bulla. mlellte gonorroJoa. - E. LEYOEN. - (Zeitschr. (ttr• klin. . .\1cd. e renl,.alb. ftu· tlie medie. Wt.~sensc/t., ~. 21', 18!13)

Il Leyden peo~a che la maggtor parte delle paraplegie uriuarie debbano r:ferirc;i alla gonorrea; spe,.so l!l:mbr·wo una propagazione locale del processo infiammatorio (mit•lile della IIUdolla lontbare, neurile gonorroica delle e~tt·ernilà inferiori). R ircri~ce un esempio di mielite gonorroica. Era un uomo sofferente di gonorr t-a, ti 'JU&Je alla fine .Ji febbraio ru colpilo a un tratto da dolort e parall::>i delle gambe e ùdla vesc1ca; le estrem1là tnferiori erano completamente paralizzate, flaccide e poco seuctibilt; il riflesso palellare man•·<~va eJ e~i<~teva in porte anal~~:sta e ane:;;.le,..la termtca; gli stlnteri dello. ve~c1ca e del retto ert1t10 paralizzah (mtelitP licuta dor sole e lombare). Quindi comparvero fenomeni tli P'-'ritomle, dolore a Cintura, ctanost, dispuea, e al priuctpio rli marzo l'es1lo \etole. La sezione dimostrò una ci'3lite emorragica ulcerosa (J.COilOrroica)j llemmone t•elroperiloneale, p•·ri e paracisltle flemmonos1.1, peritonile fibrosa secca; broncopneumonite; alla midolla dor~alo nulla macroscopicamente ~i potè rin venir·e di llOot•rnale; al mlcro!'lcopio si O<~~en•ar ooo delle fresche cellule granulose e ùopo ioduri mcmto una leucomielite (mielomenin;!ile) lombare (infiltrazione deila pia madl'e, formazione ù1 cellulo ~ranulol'e, rigonfiamento del c1lindro as!;•' ecc); la so~tanta ~rigia era del tullo inlef!ra.

Ball'herpea solter. -

1'11. , •. "'.-\sJeLow~KI

-

Cenerata.

fit. r die 111ed. lVIBSen!ciL. N. 16, 1 9~).

Il W. crede pt·ovare che la teoria della ori gioe nervo<>~ dello zo<~ler non rel't'<t.e n uno ri.;orosa crttica e fonda 'ruesta suo opinion1• f;Opt•a un materiale di 2fi ca!>i raccolto per con<~iglio del Pfleiger dalla Societ.à medica di Turingia. Con quec;lo alla mano, e:;li moska che lo zosler non segue regolarmen te il corso di un ner vo o di tutto un plesl'o nervo~o~ in 77 dei 274 cosi, il terriLOt'JO cutaneo colpito dalla et·uzJone et·a indubbiamente pro' veduto do diversi plessi nervosi. Ma anche in quei ca~! in cui la eruzioue segue appat•entemenle

• •


l :l7J la diqtrlbuz,one di un deter minalo nPrvo, quo"lu par·tìculare li ELLE \lALA TTIE rRNlli\EE E UELLA l'lll.f,E

toeeliz.zaz1one risponde egualmenLe bene, !.econdo PO eìger•,

al c:orc;o •lP-Ile arter1e come dei nervr; e po«s1omo rapprt't~ent& rci che sile parli della

pelle maiale f'iaoo ~Late l raspc r-

tali per le vte ~anguigne dei principi irriLanti che detcrmi-

nnno la formazion P- dPIIe vesciche Pt!r c1ò clw rtguo r.Ja ~~~ 8"l'ociale nevt'81gLe, es.se esistevano <~olo in .Jlj ca'-i e 11 "\V le ··on"11.lera semplicemente come complicaztoui clello zu>'lN'. E neppure credu che valgano a prova contraria 1 poch1 caqi in cui la sezion~> cadtH'H'IC8 ri scontro tnalallio dei nerv1 e det ~an~li. ma é inclmalo a cre,iere non es... e re •IUP!'le chu flÌI ••lretli dr una unica causa morbosu o che altre rnAiatlle O\C'.i"ero preceJenlemenltl CSf!ionato ttuesle alleraz1on1 ner· \"fl"'P

Il W. cons1dera col P1leiger lo zoStler come una rnatallin

inrf'tbva acuta. e fondtt 'lue::.la opinioue " ulla cornpa r~a molle voltn O"Servala dellu malattia a forme epidc•mica, pcl ft·c•'IUtmle (152 vollE>) periodo prodromico, sul dP.cor:;o ~JIO"-SO (trl 93 ca<(ì) a ccompagnato da feubt•e, c ~ ulla 'luas1 ··oslanlo irurnumlà di chi ne fu una volto colpilo. È confortala questa optn1one dalla di m ostrazione falla da POei:;rcr di lli'Olozoi nel!~ cellule ep1teliali, che perii non sono 111a1e trovate eia lutti gli osservatori o sono rig uardate com•• dc.ogeneruzioni ep1telialr. Sul fondamento di alcune propri~> O"f'ervllztoni ti W dtce dt potere c·onferrnare l'affermazioo~ del Pllet::er.

RIVISTA DI TERAPEUTICA

--

L•rr• geDerale dell'lpodermla - Ipottn•lone art erlo ... • traurndonllpodermlohe. -

Cul~R0:-1.- (Ganelte tle11

H(jpitau:x:, N. 7!, 1 9:3).

In que11ti ultimi tempi furono iniettati sotto ln pelle, o scopo ternpeulico. liquidi di composizione mollo dissimile. N" meno di .. pnra te erano le iJee teoriche elle hanno conclollo cwscuno


' :1i::?

IUVISTA

dt>~li ~reru nentalori a ricor rere ad una soluzione ~peciale. C i a ~cu no

d i o~~i ne ntlendeva (•ff'stli ~peciflci, ri~ultali dtpendenll dalla naturA del liquido ndoper uto. Ora, ha~la let:gere le comunicuzinni di <>imber l. Pré!;aldino, Brown - S•·guard, .Mairet, Onunuct. Richet, Berli o, Ptcq ecc p~> r , ~sen. ~olp1tt dal ratto che in luogo di 8Ki r e l'lllSCUOO in 111111 frlUniOrll di ffere ulo, rtuesli laquidi co~ì v~u·i i (olio al creo::;otn. c lor ur o da coo l m, succo lrsticolar e, «ol"tnnza mitlolhu·e o •.,, r 'lbrale, ~angue o SIOI'O di san~uo uni:mAli) produconn in\'a• r ia bilmtmle gli sl.:ssi ofl'~lli subtcltivi. L 'autor e pro.,t•gue utt sette anni lo studio degli efl~lli 11siolo:!lci delle lrausfu<>ioni "ollo·cutanee ù1 hqmd1 i pm t11ve~ l::gh nou si é contentAlo di rip1·oùurre lo !'enPotiuuJ pro\'aiP ùa1 malati, ma ha ccl'c&lo (it prcci~at·e, nwdianle il u\6lotln ohhi('Ltivo, gli t>ff'elli flcoiologici prodbltì; coll'aiUto clP.t-lì slru· m1!11li u<>ati in t'linicn · ~pu·omell·o, dmamometro, lt>rmonll'· lro, bil~mc1a, KllgmomanoUlelro, emalimelro, mediante tu a nahsi t'ipeLule dell'ol'ina, e~li l1a l'agislroto, m una tn11nie1·a p rec1~a. le modtfkazwni sopragg111nle ne differculi apparall delrecooomia. T~e sue eRper icnze personali sono state fuLte coi !-UJ.Cuenli l t•JUttlt: acfJU8 pu ra slortlizzalo, acq1111 clururato !lO licu, uc,lu" l'>Oifùl8 SOdica, llCitU8 fo..,fata ~UdiC8, 8C•JIIIl fenicula t" ~<enzA con tare l!l :::.•·r1a dei li•1111di òh•ei't>l propoKll in rtueHli ul!iuu 8 01 11 , che e;,: li ilA Cl eclulO ùover S(IOI'ÌJlll1 11L01'8 in UlOdo COlli parati\o. Lu prima CtlOCiu;,icme che raulu r~ l roe .!oli' irn;ieliH' dt'll•· sue espet·lenzt• o la seguente: 'lUOndo ~li e,..peramt~Hialm" non ha nno ratto che r1ccr care uno scopo d1 lerapeutaca mr· dtcamenlosa per la v1a sotlocutanea, lnl!·oducendo nell'organi<>mo sost.anze attive. essi non hanno altra cosa che unn t runsfusioue ipodermico, iu cui l'azione principale 8JJpul'lien" al 'eìcolo iuiclla lo; tli ~w<>a clw, tutte le tr ansfU:;IOnt 1poderm1che pr oducuno effdli analoghi, qua lunque sia lA nalu1·n del lir1uido in trodotto Bollo la pt•lto, purché esso nCJn po-.s ie1H alcun poter e loss1co e non c!'lercall alc una azione locale nocl\'8 . E ciò che e:,:Ji lta p1·opost.o di ctmunar~ leu!J" !Jenerale delfrpoclerm ia.

• •

..


DI TBR \I>El'TIC.o\

Gli t-ITt<tli llsiologici prodolli da lullo le Lransru~ioni ipnilerwlche, ella Jo~e di l o 60 grammi sono invaneb1lmente lo ste,:~f' · Aumenln 1lella rana di conlroz.ione del miocar111o, Riah~amento della lcn"'iooe arlerio,..a. Aumento della cspacilil vilalo d••l polrnone; RcgolarJlzazione delle circ1llazioui locali e della tempet'alura , a umento dd ln polf'nza mu<~colaro. Rin novamento glohulur e p iii o meno pronunciato: Aumenlu delln diure,,; SovraUh1tà dc.?li !'ICambi nulrilizi (aumento deii'UJ·ea.del· l'acJtlo urico ecc.). A ·JUP~ti fenomeni f11 d'uopo ag~unl.!ere ,:rli effetti ~ul11el· t1vi, ~urn pru identici, riferiti da i soggeU1 all'esperienza, vale a rlire: l i rJalzamenlo clell'appelilo, L'aum,.nlo tlPIIa potenza di ltn-oro inlellelluale; Ln sensaziono ui honessere e d1 forza ecc. Que::.li efTdli fi~1ologu·i, obiettÌ\'1 '.! !'lubiellivi, ~i ollengonc.. come già SI disse, inLroduC'endo solto la p...tle qunlunque f<O· luzione di so<~lanza emmele, ''Pgrlale o min~rale, non doletn di poleré los-.ico e u'atione locale UOCI vo.; lnlla In tlifferenzH sta Ot'li'inlensilà "'(!li ell'!!tli. L'autore consiglia, a qu.-lli chi' vo~ liuno r ipetere le sul-' esperieuzc, tli fa•· u~o eh una !:>OiuZione cii sal1 minOI'8li C'he !>i 8\'VÌCIOfl pm o meno alta cusliluzione del sic>ro ~onzuigno nell'uomo. Eccone lfl compmnzione . Clcwnro eli ,.OÙIO gt•ammi 2 Fo<~futo di ~oda 4 Solfato d• soda 8 " Acido feii!C'O lllj\'QSO .r\.<''JUa dtsllllallt " tllU L' uciùo 1'enico non 6 uggiunto alla !!'olulione cho come en>~lgesico.

lpoten.,ìoM arteriosa e tran..t(w~ioni tpol/ernJ iche. -

Di

tolti i renomeru tlsiolo;[wi preci~i ed apprezzab1ll cbe l'li pos· sono conslalure dopo la lransfusione ipoderm1cn, il piil ft:-


1374

RlVISTA

dale, il più sign ificativo, il più i m media lo,~ quello che l'au· lore propone di adottare come crilerio sperimenlole, vale 11 dire la modificazione subit~ dalla pressione arteriosa, m.isurala alla r·adiale, r'rledianle lo sngmomanomelro. La lrasfusione ipoùermiea pr•oduce sewpre uu'elevazioue della pressione artel'iosa. J1 grado ùi questa elevazione, D tempo più o meno lungo duranla il quale la tensione resta sopr·aelevata, lo forma generale della cur·,·a nei co~i in cui si pr•atiea una serie di esperu~nze regolari sul m••ùesimo SOJ[~Pllo, variano : i o secondo la t.lose adoperata; 2• secondo. la composizrono del la soluziontl usata; 3' secondo lo ~la lo della pressione arleriol'a nel momento in cui la Lrasl'usiouP é praticata. Nella ma~ior parla dei casr, ùr>si 'ÌÌ 5 a 10 gra mmi df>ilA soluzione ~ovr·adella (siero arLificiaJe) pr·oducono di primo acchito un aumento di pressione variante da 1 a ;J o ~ centigr•ammi di mercur io. A dose eguale, il siero ar·liflcinle produce effelli più pr()nunciali e piu durevoli che le ~oluzioni saline 1>at'2:iali preCP.ùentemente esperilllenlate dall'autore. Le soluzioni rli sali minerali pl'odut.:OIIO effeLli più accentuaLi e più durevoli delle sohnioni dt sostanze vegetali od animali. Più la tensione è debole nel momento dell'esperienza, pill l'a ~ceosio ue é brusca. Fin dalla prima lransfusione. la tensione arteriosa St maolit1ne per tre o quallrn grorni, lalvolla più, aè un g rado più elevnLo che prima della lransfu!'lione, nAi :soggeLLi che non sono troppo in•leholili. Essa si a1Jbass11 dopo un ,::tiorno od anello dopo C)uruche ora nei ~oe-gellt iu eui l'adinamia e proCo11da. Se si confronta l'azione di 5 gr·ammi di siero arlillcialu con razione di una dose di 40 centigrammi di cafle111a per un grammo d'acqua inielltlli successivamente, n venli•Jualtro ore di di~tanza, sott.o la pelle dello stesso individuo. l'i constata: 1• che il rialzamenlo della Len:;.ione arteriosa e più considerevole di uo centiu.eLro o 2 col si~>ro; 2' che esso è più durevole, perchè, inve~e di per;oìslere due or e, ciò che

..


DI TRftAl'EUIICA

è la media della caffeina. C<lso per!<i"'le da ventiquattro ore olue {l tre giornt. L'autore soggiunge che, nel corso delle sue ricet·cho, e~lì è stato colpilo dall'e5tremn ft·equenza dello ~;loto di abbaR· samenlo permanenw della pressione arterìo!'a od tpoten-

8

siom•. L'ipotensione non esi!lle soltanto nelle mfllatlie dnl cuore nou compensate. nPile ernorragìP $fra vi, nell'a·iinamtn delle gTanrl• piressie mretliw, nella lì<>1 polmonnre. Esc:a e-.ercila un'ntionB cap•tale nello shock, nPllo peritootle, nelle pelviperilonili acute o rt'ouirhe, nella rwvrastenin, ne~li ~'JlOMali di qualun 1ue "'Pecie per sovraffallcamento, per tlebolezza cou~en•ta , per malaltiP croruche, pPr vecch1aio ed mline nf'J. l'unemia. L'autore ha polJJlo formulare lu correlazione fino a •J ora "Conosciuta fra il r1assorbimento de~li es udnti peritoneali o plourali ed il r•alzamonto dc-Ila teus1one nrte•••osa. Stnbilire que.. la lisLa di malallie a ipolt'll'-ioue, tturebiJ1• ba...ere su dali scientifici preci<li l'inclice.zionu ll'rapeulica delletransrusioni ipodormiche. L'autore votTehhe iuflne richiamot•e p1il pnrlicolarmenle r attenzione sopra due delle principali applicazioni tcrapeuliche tli ttue<>lo trswsfu-sson s. Quando si soUopone un anemico, un ipo~lobulico od una serie di lransfuaioni ipotlet·mich!.', senza modificat·o il suo regime, ser:za olargli allro medicarnt•nto, "i con«late, dopo nn tempo relativamente lweve, un vero rtnnovamenlo j!lobulare nollam enl~ caralLerizzato: Jo da un aumento del numero dei globuli rossi; 2• doU'aumenlo dell'emoglobino; 3• dal r slorn n dei glnbuli alle loro dimen«1oni tl<:tologiche. Un'altro applicazione terapeulica fJUella che l'auloee ha rilevato per il primo nel 1885: si Lralla di N•,.,udals pararuelric• e per•metrllsci. Es«i si rtassorbono <!Oli una note\'ole rapidttu ~otto l' influen1n dell' irnpul~;ione impressa a lulle le funzioni dell'economia con le transfusìoni ipoJer·micl•o, impulsione <'he si misura facilmente ,. matematicamente con l'ele\'azione della pre:::;!'lionc arlerioc:a.

u


RIVISTA D'IGIENE

RIFFEL. - Sull& eredlt&rletà. e aulla tnfezloattà. della. tuberooloal. - (!Jt•rltnr r klinisclte H'oclu'nsch rl/l. N }Il). L'autor~ ha ~tudialo 'luesrar ,::"o mento col mel<>do stat•"lic·o ed ò giunto alle "egucnti C'Onclu~ioni: t-;"istono solamente poche famig-lie, cltu nel decor;;o .lei tempo rimangano ciel tutLo immuni da tubercolosi. Quando una volto la tuhercolot~i ò penell"ata in una fomigha, vi alleccbiscu fortemente per re~ola. talora pero •·•~pella intere ~enero7.JOn., ed inoltre co1 malrimoui si propagA in altre fAmiglie. NeiiP famiglie tuiJcrcolol"e la mortalilu dei bambini t! grandtl'sitna, "Pecialmente !>e iu amhedue 1 geuitori la malattiu ò erediln.riu; all'iucon tt•o ho pocn iuflucmt.o se soltanlcJ nel padre o nella muclre era ereditat·ia. l.a prole di gP.nitori lubercolo:;i dmene fAcilmente pUI·e tubercolo"a, anche f'P aLbandona la casa potA•rna del tutto so• a ed abita i'l altre case o in altr1 luogln. Un trasporto dtrello della tubercolosi ùu uomo ad uou10, con la statistica, uoo fu dimostrato. La Lnbe rcolo~i nou assume forma epidemica. l cas• di tubercolosi nelle singole fan11ghe per 5-30 ~ piu uuni s'intrecciano ft·u loro. Oltre le mf!ammozioni tubereolol"e e scrofolo~e li div••r-.1 o rgani nelle farruglie li'~1che si 0'3'~er,•ano anche altre malalli ~, come apoplessia, carcinoma dello <~lomaco, malaltit' polmonari.

c s.


RIVISTA n'IGIEXE D1·

W OLF'f Rapporto fra malati e morti per tuberoolod. - (Berliner 1.-Ttnisclle Wocft,•fltscltr ((l, N 23).

l.'a,latomia pOlOJogica IOSe!!'nU, l'he il iQ-:Jl per centO ÙÌ tull• gli uomini presentano alt~>rnzioni Luhercolo"'e antichr• :::tutrile. o proce~~i tubercolosi ancora alli\ 1 Dt ''""' l>Oiamcnte il 15 per conto morirono di tubercolosi, gh ollri :m per cento r tmangono in vita st!nzn gravi di.,turbi, " percifl la tut ercolosi rimane latente Ln manife~tnzione clell'mfezion •~ è dovuta spesso snllnnto al riùeslarf'i ùel proceo:;~o latente e non gn~ où una 11uova. tnfez1one attiva. StJIW caul!o o~ca.,ion alì nllre malalliP, traumi, ecl' L'111fezione .. , contrae ~ JH!"~o nell'mfanzia

c. s. IDJlueuza della eti. e del sesso aulla mortalità. per m&lattle tuberoolose. - Il. llot.sTr (ùitseh . j'tlr klin. Jf d

e Cen.traliJ

/Hr"

Ili•

m1•cltc.

\\i.,SPnsch, X. 2~.

l 113)

Secondo il W i\r'zbur !!' In mortalitil per li"i polmonare è uet due ses~>i mag:::-iore alle età Ju tiO a ;u anni (calcolando lu mortaltttt in proporzìot1(1 del numero do• viveut1 nelle ÙI· Vt.!rc::a elil). Ad allri ro»ultnli è giunto l'Holsti nei 11uoi stuJ1 1:1 Hebingforc:, 10 cui e~h non lnnalò le "Ue ricerchP ella lt i polmonare, ma la estese a!l(l tubercolosa in gcMrale. Durante gli anni 1&32-811, a Ht•l<~in~rrors rnorirono per malattie tube ·colari 17il persone. Mollo ma::,rgiore fu la morlahtA pea• tali molaltae durante 1 dur• prirni anm di vita. E la ro6ione i, "Oronclo I'Jiolc:ll che ì tenea·t fanciulli passano mollo tem po in ramere chiuso o, prima che abbiano imparalo e ca1n mint~re tliratll, vanno ag~irandosi c~rponi per terra sollevantlo la polverù coi bncllli tuhPr colo"i che po..s ono es!:;er vi moscolali. Dopo qut!Sla età lo mortalità tlìminui~>ce, l'&~otgiunge il suo minimo da 5 o 15 anni, cd d lrtAS· ::- IM negli aduli! fro 31 e ~O annt, e dopo a poi'O a poco •lu n inu1~ce nello eltt più uvanzah La mo•·tolità per tub<.'rculo.si ò in ~enerole maggiore negli


I !JiK

RIV!SIA.

uomnu r11~ nelle donne; solo rr·a 5 2 21) annr muorono più donrw eh.., uomini. Dopo il mA<~<;imo della mortah~ fra 31 e 40 nnni, diminuisce nel se"'~O femminile la mortalitu a poco a pn,·o negli anm l'I Uccesssvl, mentre negh uomini ~• rnanliene fllla stes~a allezza fino a ()0 anni e solo in pitJ ta rda e ta diuùnuisce. Considerali lo pPr Helsingflr'l solo la lisi rnlmonarl' non la tubercolosi in f:tenerale) l' llolsti lrovò la maggiOI'e mor'tahlil pPI seo;AO femminile nell'eta da 25 a 4rJ anni, pel maschile solo nell'elil tla 35 a :;·, anni.

L e dlalnfezlont del locaU. - CHA\IIlF.Rt ANII P Frn:-;n\Cll. - ( A 11nnlcs tl1• l'!n sfilul Pnsfeur , ~1ugno 1R!J3) t.a vecchia i•leo che 1 go•rmr delle malalli~> c:onta~rost! nell'arra, è caduta ir. quesl1 ullimr lempr davanll ag:li accerlamenll degli studt Rperimenlali, e con aMa l'lono anello cadul i 1 dubbi e le impossibililil di poter fare •1ualchc cosa eH ser10 per di(t>n::lere il nostro Ol'~anismo dalla iD\·astnue tlei ge1·mi maletlci. O~g1 la vita e il cu mmioo in mezzo a noi d1 quesLP innumerevoli schiere di nem1ci sono abbastanzA cono~ciuli, rome non sono ignorate le '<ie por le quali CRI'Ii a s"iallano l'umano organismo. l.'ucq ua. ~11 olimenti, rl confallo di r Plto con gli o~gellr infelli; ecco le vere cau~e dei conla~i. Con l'ebollizione Cl c·on i Oll•·i noi possiamo purinC'aJ·ci le acque. con la coltura degli alimenll o t•(ln l"a!=<leMJOIIù da al··uni d1 es--i, po~t"ramo sahuguadar ct da quelle Infezioni d~>lle rruah e<~~>ì pos~:~ono esl:'ere il veicolo; che cosa faremo contro il contagto tlirello, cioè a dire a d.lrenderci dal conlall() con glt infermi, con la luancberie e (·on lultì glr allr1 t)ggellt che dagli infermi medesimi sieno <~tali inr~tli o lo pO"-l"OIIO divenire? Qu e<~ lo i• il problema cbc OA"gi interesc:a più d'ogni altro gli igienis ti e alla cut risoluzione mirano indPfessi @'li studi della moderna igi<'ne Oifallr se lo 1uc<~llone può di rsi r Jc:olula per lulle quelle robe od oggelLi i quali posso11o s ubire l'azione dell'alta lemesi;;;Lp~,ero


1379 peralura e pA~l'<tlru p~r lo 1-1lufo a di~infc z lone, non può dirsi lo l'lO•!'O di lulli 'luegh allri oggetti che non po.;<:ono per loro natura CJO<ser•· sottoposti sll'at.tone ciel calor P. Per la disinft>zione dt fluesti ultuni nnn abblllmO alt ra ri~orea che ricorrere alle sost.anze chimiche, e tl Lrovar queJia che ahbia la pt•oprielà di dtelt·uggertJ i microbi o i loro uermi é il gt'8n·le problema non aucorn rt,..olulo, dallo scio~:hmenlo del (Jualn dip~ntle la vera e contpleta protlla;~si delle malullio eontn~tos~.

Ln dirficollil grave che si oppone acl nccot·dare ad uu dt~mtoltanle luUa In Il !ucto clte f'sso l'<l8 complelatnenle ertl-

wr·tl ed allivo, ~la uel provurt cho esso abbia aztonP dtr<tr ullt\11 nou solo !lopra i micl'organi'-1\11 adulti, ma anche sui lot'C\ ger m1. E •(ULDÙt sulle ~rore, "Opra •Juesle forme di r esi ... lt>nza ~he ::;, de,·e prm:at•e la for la alltva dt un disinfellllnl•· ~ia poiclte di ~rnn 1 Arle dci microbi dt lllalallia infetti ve uon S l CO IIOf'C'OIItl lo spore, o non ::.i hu perctò il dtrillo di atTermorP !'be e~"~ nllu e;;1slono, ,·, necf'!'l'"ilà e«perimenlore ~ulle '"Jiore ptlt a•e;;t<.LPnlt, ~iù conos•·iule, come ctuelle ud e:,.. couteuule 111!11& terra di gianhno, è in parlieoler m odo del bacillus subttlts Dalle e!'peri~>nze io::liluite n IJUeslo Rcc1p0 r rlsull~:~Lo che i mezzt ot·dmaru dt •li<::inft•ziont> sonC) poco altt'i l'Uile sporc, onero che sia uecessarto un tempo troppo luogo, ciò che non rt~>pondc alll· oo::igenzl' della distrtfPziono, o infine rhe ~i !:<in coslt·clti a eccedere nella quantità del Ùt:<inft!Llartlt!, altro fallo non !ìCmpre po,..,_tbi !t·. 8Pf17.8 fPrnl&l'CI 8 rlpOrtUJ•e flUI )'eo.;arne, r&pldO 100 preCi:so, che gli auloJ•i fanno dei più importanti lavurt pubblicati lìnora circa In mag-g1ore 11llivilil che alcuni d i~ulf••LL8nli ac•luistano mert;é l'otione de l calore, riproduciamo ft•delmenle le loro conclu<>iont • • l " L'aCif\18. di \'avei del curnmet·do 1uu litro equi\'ale u ciuque Jil1·i di cloro), In soluzione di cloruro di calco ul decimo (rioò a dtt'l• la soluzione di 101) ~ra tomi ùi cloruro ùi c&lce trt 1 ,~00 çcra mrni ti'OCtJUH, diluilo di dieci 'olle il 8UO '·olume d'ac•1ua), l'acqua O ....!'ii~enala tlul comruet'Cll'l, ..o no ruu IILtive della Rolu7.10il8 11cida ùi s ubliuHJlo al millN1tmo, solu·


131'10

IUVlSTA

zione che i• deLla forte. Quesli di ~ infe ltanti non hanno a lcuna azione n l'hanno dopo molle ore sni germi umidi 'IUando sono impiegali a lernper atur·a ordinar ia; rna se eS$J "ono portali alla tempera tura di .so• o 50• e anclte pni, i gernai aunidi sonn di;.truLII molln piu •·opitla m enLC', e sono bastevoli ::.ll O pnclti minuli Dll ciò ri!>ultn che, ctualunque l"ia Jlrlisinlellante, bisogiJa rar!o ap ire sui germ i ad una lemp<'r·aturfl il piti che s ia possibile elevata. Ciò é stato osservato da altri Ol>Servalor~ e f{li auto ri lo hanno risconLI'ato costanlomcnle !'li tulli i loro esper imenti. ~ :?• l ge1·mi dis~eccalt soutJ mnllo più r esi,;ltlllti dr·i germi mnidi, pl'l' modo cho1 mentre 'ruesli ultimi veuj:tono tJiglrutli ;n pochi uunuti, 1 prim• possono reHistere pet• m olto a rt', unc l•e 1l una temporaLUI'U ù1 40", r,o•, dond~ lo neccssa'"rm pr altca di rendr· re umidi quesli germi p1·ima ùi sottoporh ll il'aztone del disiut'ellaolCJ. l'\oi abùiamo constulalo, aggiUn::tOntl gli a~Lori, che mettendo i germi eocd11 u t·on Lallo ùf~l­ l'ucqua, spPcie di acryua tiepida, si oltienu cbe dopo un'ora I'Ù'CU questi gertni sono aiLacculi co~t rapidamente co1ne "e ro~~ero $Lati umidi. La 11ocessita 11uincl i dì polverizzar e di ncttua le par eti di una camera da JJ!>infellar si p'r1ma r lte vi «i raccin agire un disinfcltanle ~ una p ra tica che si 1mpono e che deve considerarsi t'ome as!:'olutamente necPssar ta. u Un fallo degno di ~peciale m e nzioue, e che noi abbiamo r•scontrato St'nza eccez1one, è che la !!'Oiuzione concentrata ,ti clorur o di calce, tale quale lt1 preporiawo noi, è inrinita•ueute meno alli va d i qur~ll a allungt~la d1 HJ e anrhe :W volto il s uo volume d'acqua Ol'dinarw; e ciò avvieno l'- ia che la <>oluz•ooe agi!'lca sui gel'lllÌ umidi, sifl che la s1 faccia agi1·c "Ui disReccaLi, a tempe t·atura o rdinaria o a :-.n•. l di!'linfellanli dei •1uali noi fliscorrnuuo ot·n, c chC' non A~iscono !>e non in condi~ion i speciali sui germi del IJ. !Wlltilill, dtslt·uggono Q'>l>ai rapidamentP, in r1ualche minuto, l' u11cbe ~1 freddo, le spot·o del carbouchio . .lt!ll 'aspet'flillu~ n/').Jr, il Ji~vilo di birr3, e il microùo dello febLt·e lifoiJe. " Kos abbiamo fàllo qualclao f'SpeJ•imen lo con il timolo, il h ,.;ol. ressenzo di lc rebenlina; ma cs:si la anno propri r. la di~inwllunti cattive rimpello ai preccclenli. N oi coucludltHlliJ

..


D' IGI F'iF

l!i81

insomma, ùal compieR<:() delle nostro ricerche, eha lo $uluztone dt cloruro di calce al ùecimo, prepa r·ala coma :-i ,. dello, tlece e...~sne .'l().~l,ttHta nella ttlflff!JÌOr pnrte tiPi t!a"i nl tmblìmato. Inf~tlli ' J UO<~la <:olut.tone t' piu alt1va cii ']Uella di wublimntn al nuJiesimo (~'ome pO"SÌeolo• {'re<:!'O a {lOCO la !'lf'«"n oltivitli t! i quel hl di sul.Jlimat" ul cent"'- imo), e~~a è più economica l lO litri ili solultone pt•r ;, cenl ), U<:!<a può 6"'"f!r da tutti mr1necrg1ala ~,..nza rJann1, intinP. no11 lascia lr1cc.. di vrlenn lll'ftli ambiouli tli"inr~llnli. " R

C

S ulla dUI'nalone e sulla profllasal del colera In b ase alle nuove e11perlenze epldemlolo!'lohe ed a lle nuove rloerohe eperlmeutali. - (Berliner

FLi.iOGE. -

hlilllsehe \Vocllensef,ri{t, N. ;{ ! , I8!1:J1.

Il coll!ra, superato ul prmctp•o d,.l no..,l rn <~ecoln lu

"IlO

rt!~iono andomica, hn ft•equanlPmento visi lato l'Asia, l'Africa,

l'Europa e l'A mericn. Dopn una Jl811"u di <: IO'Jll6 nnni ( 1 ~87-18\l:l) pe rcor~<e l'Afghani«tan e la Per~w. •1uind1 si dt~•us~e tn Rus<;ia, al Cl'lmincinr dell'e,.,ti.Jlo t. !1:! lll\'n!ln la Francio, e in ogoslo "\mburgo. Il cat·attere cleva~tall)l'•' della mnlallia, anche in qu<'~le ullrne corse non (• camb1oto. Anchc nPglt ultimi tempi i ,rC>· wrni a il popolo furono lllV&qi do tele panico che li cnnùusse all'adozione delle p1ù rtgornqe re~:ol•• igieniche da ror ramrm·ntarfl il prtncipio d1 "viluppo della peste nel mecllo evo. Ila ciii !<Orge <~ponlanca l'id•·n che la malalha !"ia infettiva in grado emin enlo. Petlenkofer non è di tale OV\'Ìf'O, egli ù -trenuo pr opujrnalore della ùollrinu loc·oli-.lica. In quale uon dù alcun'impor lanza alla oliffu..,ione della rOAiallin •lu pPr <:ono u perqona, ma r itiene c·he e-l'la dipenda tla influenze loca li. Que,..to diver!.fenza d'tdee, ~<Orla tino da lla prima monifPf.lnzione del colera, dovo og-gi risolve~• non ~olo !otllla ba«è clelle o--servazioni t>pidcmiolo~icbe, ma snc•ho con le ricer clw 1' r.on ~li esper1ru~-'nli dPrivallh ùal conosciuto OQ,.ntc morbo o La lèoria locah..,ticu «piega la ù1ffUl"ione del colcrn cou l·· l;Pprucnli idee·


Kl\ IS1A

l. 11 colera n cm si dillonde dal rnolalo al sa rH•; le dejezìoni der coleru:>t uou contengono germi allaccnlicct, mcchcr, lllfo•rnuerr, berchwi of•U si ammalano dr colera in mf' •lia porcontualo superiot•o a CJU61lo di ollri uomiot,lu JOU· lallifl, lr&!-purtabilc uuchr> pet· mezzo cli per~onc ~an~, ollccchibce in un altre> luof{o, COllie epicletuia, sollturto "'e ~slc'O é di~posto. ~ . Il colet·a. non c': lrasmìql'ibile neppure indir·eltarnuutc. parltcolurmenll! non per l '~tcqua P' taLile. La ùifl'usron•• del colera t• le pr ovviste dr acqua polAbl!o non huuno rapi'OI'lo fc'tl loro 3 Sullo nn vi non si osser' ano ma t vere ephlemie, p•:rciJè h·1 mon<'fl l'influenza ciel SU(JIO. _ t La drspo!>tzione !orale djpendo ùa coul'le ed influeme di,·erse e clo un compl~sso ,li condtztoni di olcune regioni e ctUà. Alcune gramti e piceole cttlù r ossona con~idcrlii'St come del tullo immunt. La 8Ul:ìCel~rbilrl.u pel colera ùipeuùe da un suolo smo~"o, poro<>o, di lrallo m lrallo bagnalo e impregnaln di so.. tanze organiche. J loo.;:ùt non su...cellrhtli ROUlJ c:o,.liluili da tetTeni rocciost o 1la argilla. LI-! nelleuu del suolo ottenuta con la caualtzzaz.ioue può togliere ad e-.,.o la :-::u~calti \'ilA. 5. Anche le diffe renze che st riscontrano per ripctut,• tll· va'lìoni llt!llu stes<:s cilllt ~.<ono da ascrtver:st ad influenze loca li del !-;UOIO. 6 La dllfusronu dl•l colera inoltre )P;l'ata u cletennlllllt~ rolluenze l!'ropor &nea del!e stagioni e dt>l "uoln Ref{olnr·muut.e non •' Jn letupcralura cho ha l'i~nportanza pr·iocipnle. mu la quautilù di pao~gia e J'umiditu el!•i diverf'i strati dd <>uolc•. Quale mdica di que~tn umi h tu !"erve lu -.tralo Jellnc•nta dal !-lotlo<~uulo. Ln più fot·le tliiTusione del colera comcade guuet'altneule con l'sbbas<:tll)tanlo lell'acqua rl,l .. u.,lu, dunque con I'A~c•ultezza di e!':qo. La ce«...azume cltll'eprd~mia, uonostaule le nutot?r·osis'~tme cn~iuni d'infezt•ml', clipencle dulia cadult\ eli forlt pioggia e ùnl !"Ucces!'livu innul7.mnonlo deii'~Jcqua del ::-uolo Su •Jn• c;Le leggr cJ,.rtvate du O'l"'Gr vazioni eptJemioloRirho foudiJ il ,~ P~tlenkofor la suo nola ipolesi L'ignolo produl-

o


o'I GIE~ll

13 3

tore di malattia (~) diffuso mediàute sani e mala ti nou è ~enz'altro la cou~u dell'inferjone, ma lo diviene per mezzo da condizioni favor evoli del suolo (!/). Questo l'ambiamenlo iiipendo o da aumonlo quun tilsli vo o da au mento di vi r ulauza. Il !!erme cosi modificato giunge aH' uomo per mezzo d~ll'aria durante la r espirazione e pl'oduce il colers, se (; ) caoe la tlisposizioue individuale esiste. Tali ful'ono le basi della 1potesi emessa e ROslenutu dal ,., P elt<mkofer dal 1R5t al 1867. Le nuove epidemie ltanuo però mes!':o in rilievo molla raui cbe non si trovano in r apporto con le leggi sopra indicate. 1. Tanto in antico, quanto t'ecenlemenle !SOno ~lati spesso O$S.e n 'nlt casi dì trasporto di colera, da malati a sani o speClalmenLo nelle intime vi(;inanze di maiali o r>er mezzo delle loro biancherie. Che 1l personale medico (medici, infer mieri, ecc.) non si amrnnli in proporz.ioM maggiore di ollt·i uomini, può dipenuere soltanto da ciò, cioò che il conlagio immedialo può f'\'itars i con norme a·elalivameule ~emplici, lllll non già che la mala.llia non sia atlaccaltccin. Un'ull eriore confer ma dd trasporto immediato si ha dalla piu grave manifestazione del colera nelle agglomerazioni umane (pellegrinaggi). Final mente da numer osr osservazioni del tra~porto mediante le bia nche rje dei cole1·osi. V. Pdllenkofer riconosce 11uesLe i1nportazioni come esatte, ma nega che le oiancherie o gli oggelli dei malati sieno st.& lì necessari. 2. Pel lrasoorlo inòi1·etto, specialmente con l'acqua palabile, gli e~eao pi Mno numea•osissimi. E su molli eli questi Je pt•ova sono decisive. come ru evillenlcmentc dimostralo nella r ecenLu epidemia di Amburgo. Di folto Ambur::ro con acqua dell'Elba noli l!llrala ~bbe :lO per mille di malati di colera ; Altona con &CI"fU& dell' lilba nccuraLamcnlo filtrala 1- pe1· mille; \Vandsbeck con aequo da Landseeu :l !Jer mille. Tutte tre le cillà confinuno iwmedJalamenl.c fra loro. Un coutrs-.to anco1•u piu nello non poteva in molo alcuno esl'lere atlesn, poiché gli auilanli i11 Alluna e


Rl\'i'T\

\\'und,-hecli in parte si me~ oolano ('On •Iut'lli ,Ji Amhun::o, r ... ~ ~endo luug:o il &dorno cola occupati. Le locahta dr A rnbur..:o, ~ccezronalmenle non Han •.., prO\'\'JAle dr actrua dr Ambm•go <:lte (JJomburger Platz cou 31-:'• ahitanll, cal"erma con :;~J uomwi, A 1-.terdorfer• Anstallen con ;,;s. PeslalozzistifL roo %, prigrona cenLrole ron linO, CorTeclionsnnstaiL con riOO t~liilnnli) r imasero in generale lthero tlal colt•a·a, mentre nltrt "ltahtlìuwnti relalivamcnle pover• Ili comunica7.ioni, pronic::ti di ac(]ua cletrEibn non filtrata, furono fortemente colpili do eo!era. Un tale e~peruoeuto rer l'etiolo~ia ùel colera non poteva es..ere più evidente :1. Helalivamenl-e alla manife!ltazJOne del <·oler·a sulle nu \'i ;. do O!>!'IE'rvare che IC\ ,..,fa e dr v. Pcll•'nkolt•r uon ~o nn ••~an .., poiehè m es!>e sono numPrali ~~~ Pmi~ranli. i quali in-L•tlo l'armo ~i allontanarono rln tulla I'EIII'opa (esclusn l'ln~lul­ ll•rra), com~> se Lulli fo!'!\Oro provenieull du luogh• tnft.•IIJ. traconùo a~trazione anche ùollu lethlanza ùei capilaui delle nav1, dr lenet• celali i CASI di molaLL1o, l'Orlo Lulla\·ia uen cono,.ciuto ~chielte epidem1e Ofl\'&1 i (A[l<lllo 18W. Franklm- di fil l PO""eg~:ibri, 200 ammalarono con PinLomi colerirormi, 4:J morl1 - MaLleo Bruzzo 18· i, L eibnilz lRI)i'; Englaurl l GG). Un eo:allo tfU&dro sulla frequenza del colera sulle na' i !;Ì ollione prendenùo in r·onsidf.razione 1 luo~bi più lung:amunte inrellt, dunc1ue le contrade endemiche. Di iO navi da lr·a...porlo con gran numero di uo1111nl, le quali nello spuziu di tre nnni lasciarono Calcutlu, ebbero 22 ca8i di colera a bor.lo~ d1 :!22 vioggi, che avvennr ro nel decennio l$7l-18b0 per <ope· dizione di lwlis dai rot Il indiani, 81 os~>ervarono ::13 ca!' l 11 : rolt•ra; in Napoli, nel lfNl, tli ~i lmlul ne morirono iO tli colera. TutLavia sembra cho il colera <>ulle navi aLbra m•1101'1'

~.

dtfi"usione.

Sulla d1c::posizione Jocal~ è da 0"'"'n·are come ~:ia neCè!'!Oilrio prendea'P in esame le cau'!o d'importazione cl1e poo:sono av• r e influenza uo>llo grandi estensioui ùi lerritot'IO (p~'l' es. a nei porti dello Gerrnnn1a in or1enle l'intluenzn ~ 1nu,agiore che a ponente). Lo complt.!la immunil8 ùi alcuno Araruh c1Llit, non(Jstante r1pelulP CAU!'e ,J'tnl'ezioue, non ~emhra CO~ l ine.,.plicabiJe. (·OiCIJo'• lutl8\ in llGII è l'OSi 8S"01Ul0 CO !Ili)


o 'tGI El\K

4feneralmenlP c;i r itiene. Lione p. es. cbl1f' nel 1 8~! 1, !H LnnleU e ~2 morti; l R:)~, 52~, mort1; lfi:>;,, cir ca WO rnorLt, l&,-,, i8 morti; I R~ i . 27 mnlati li colera. Tuttavia non ~i può •l UI ~dJurre in cnmpn l'azione dt>ll'mfluenza locale l.a diversità t!el ~u oln nellu dtver.,.a dill'.:J<>ione uon cort•ispon,!e Ai postulati del P. La pet•meabililit ciel suolo adatto pel colera non f!i l'isco uh'& Fempre (B1·omherJ,1:, Posen. Mnrieuwerder, Bre~lau 187.1, L elf>Zif:, Cr•nponna pre., ... o Ltout>, Bomboy). In òuP -citta della Germama per lun..:o temp.. t'tmaste 1mrnuni (Han no\'er', 1-' rankfurl sul Mt>no) se tro,•a inoltre un suolo rwr·meahih•1 pl'r ci6 adallo. Pre~"'o allrf' l'illtl P<'l' luugo tem)10 imnnmt. p. e<\. nell•, piccole citlil Jelhl Sle...to 1'1mmuniUt e da attrihuit•f'i alla pur·ezze tlell'actlll8 poLnbilt•. La canalizza ztoue rniglio!'a le comliztoni ti i pm•ezza li el ~"uolo, pl•ichè allontannn•JO l'Oilldamente l·· dejezioni diminui!'ce ls probabalilé 1·ea• la diffu!'ione del cnnhu:io r.oneltUJione. - La natura del ~>uolo non ha sernpre azione n,.JIR rlilfusione tlel COh.'ru. :;, :"rt•ll'inlr.rnn di alcune cillu le relnzioni nmmesl'lt3 ùn v, Petlenkorer fra ll1 propr1eta ciel .!'uolo e la dllfu!'ionc del colera <>,mu su--cell b11i eli naolle oiJbit•zioni. perrhè non ~ono ben con o<~riulP l<> parli di cillù pretesc immuru. Po<~!'louo inCJilrt' lati fa lli sp16!!8 1'Ei con altre ra~ioru, senza ricort'ere alle condizioni del suolo, p. e . con le di"er,.e pro,·vistp d'ac•1ua. PrP.nùendo di base le <'O"'B in cui l"i manife-.ta tl colera, ~<i dimeottca claa la tnulaltia é spes<~o conlrlltht flllro\'f'. T ullt> fJUC"le circo"lam.e non ùepongouo in favot'l! pPr la r·egolat'P inlluenza del l"Uolo n. Ln diRpORizione locule <~econJo Pellenlwrer drpt•nde dalle cnndiziooi dello specchio di ac•1ua -.oUerrauea Ma l'alJLa~11&ruento rlello str·ato di ac•1ua nou c sempre in t•elazioue con '" mo ~~OJ ·e diffu<~i<ill•' del r·ol•·ra ta nlo io India, queulo in Europa l n Gl•r·manin ~i pen~a che l'abbassamento dt•llo ~tra lo ucqul'o in autunno !<IO la cnu~a della maEtgiore diffusione del cnlera. P er la ~ les.:;o ragione onclte il ''81Uolo dovrcbbl' a mtm·tt er~ la te t.lt!'pc>,.izionc lemp( ranea, mentre l'aumt~nlo della clilì'u.,ione dipende dalle condi;lioni di ,.iln nell'inYerno {pet•lllauenza ed accumulv nelle cu ..et


t 386

lUH STA

La causa del colet·a è un ge rm~, questo ~··rme lrova le condizioni f&Yorevoh pel suo svtluppo alla .;uperlìcie dd ~uolo per l'abbondante umid là. ~ello cillà le conùtz.ioni tiel ouolo sono ben diverse alla supertlcte e ne~U s lrah profondi. Temperatura, elementi nutritivi, contenuto di ucqua iutlutscono nello sviluppo ùi germi (aumento 'JU&nlital•'· o): l.lppure -,.ul tlualitaUvo aumentu di virulenza. X elle città ~iu~ allil profon liLA d• :?0-:le centimetri non pos«~ono trovRr"'i •tueste condizton1, ma neglt strali più profon h Ch'l può ,·erttlcar-<i con l'aria e con te correnti ti• acquP ùi!'<'en•lenli ùall'alto. All'aria non ruò pen,:~i. l'a· quu 11011 vi ::-i trovo. L'ipolest di Pettenkofer adunr1ue non illuminu, ma abhwa. E n• Cf'S:'ario arnmellere la presenza dei vibrioni di ]o\ock, e h ~ludiare l·• loro con<J zjoni d• vita e la re ~i~lenza iudividuale e le cnod1zioni aunlomicue ùell'intestino. l l potere tlei germi duru in media iO giot·ni dopo lo sviluppo della ma 1atlia: il tempo pm br· ve c dt ~~ giMut; il più lunj;!o eh 2:1 gior·ni N(>ll'ullima epidemia "Ì l'Ono lrovat1 i bacilli 'irgola anche in inuividui nppar·entemenle 5tmi. La ùi~posizwne locale chrende da dtver--a ~pecle dt loxine, da lesioni t!piteliali A"ià e"tslenti, da altri batteri iolestinalt. Condiz.ioni favorevoli allo svUuppo det germi del coiPHl "ono T. J, • <..., pt·escnza di &ria, umidita naturale. Il tlì""'e~o:· camenlo in tslrati sollth uccido i Lnltt>ri •iopo 1 ora. dopo poco tempo la lPmp di f'l) C h uccide, J per cento d1 aerdc' clor01ùrrco c di cloruro t.h calce,'', per cento di nctdo renko, 1 / , per mille rh sublimalo, 1 1 pr:r cenlo di f ero,-siJo d'•Jro.;eun.

Gli animali tla .espertmento non 8ono Mnsilu li al colera. Le. r icerC'he "Ull'azione dei Lacilla vir,.:ola sull'uomo ci dànno un ulter1ore esempio per l'importanza ellolo~Z '"a i que,.,to germe. Per la diffusione sono impor ta nti le delezioni dei malati, o le bJanrherte itJlbrnttate co11 esse, i pavtmeuli, ~.:h aùlli del personalo d'assi<>lP.nzn , ~la ul(Josih comuni. ecc. lh I'JUesta sor gente av,•iem1 ìl trasporto ai ~ani m ...d tante C(lnlatlo imm•·diato per f:li ahmenh nello bocca. Oppure 8\viene il traiitpOrto per mezzo delle mosche Il paù grnncle pertcolo dipende pérfl dall'acqua fJUal mezzo da trasporto . .\nche nell'ultima eptùemìa i marinar• e 1 battelliel'i si ~ouo


o'rGlt.SE

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spesso ammalati (in Oerlino su 80 casi H, in An l"' erpen eu 63 casi quasi tulti rnarinBI e lavoralot•i del porto). Anche cisterne sotterranee fJOssono essere inquinate. Poni ben cnstruur, riparati dal deflusso dall'acqua atliota non corrc>no perit•olo a lcuno. l bacilli del cnlcra vivono nell'acqua in labor•nlor io diversamente secondo lu Lompar·atura ~ino a sei 3inrni io Mndizioni naturali anche ùi piu. In rtue!>li ultimi tempi sono slali riecontraLi assai spesso i baLleri del colera nell'acqua. L'infezione JlUò avvenire meùianll'l l'acqua d'uso domestico o metlianle l'acrtua bevuta. Bevendo ar.q11a polahile fresca possono i batteri d~l colera verosimilmente assaJ facilmente allr•rwersaro lo ~o~lomaco, poiché :-econdo Ewald l'acque in piccola f1U8nltlA passa loslo netrintcstino lcnue cd anche il l'eslo eh~ passa dopo m1'ora non mostra alcuna reazione acida sensibile. Di fronte a quesli mezzi dr trnsporlo l'aria non può avere che un'importanza secondal'ia nella rllffusìone del colera, uo lraspol'lo doUa rnalaLlia mediante polvet•e di~;seccata e mediante le correnti di aria come av viene negli esantemi acull non é da pt·eoder·si in considera7Jone, fallo verificato spel'imPnlalmenle mediante espc· r it>nze del dotl. Williatn nel laboratorio di Flftg~e in Bre~'<lttu. P ossono le no~.Lre conoscenze dei bacilli r ender·ci conto delle epiJemie coleriche? 1. L'imrollnilil di alcuni individui che !'!ono a contatto ùi rnarati (medici ed infermieri, ecc.) si E;piP,::a racìhn••nte cou la grande nettezza di essi, dalla circostanza che i detti vihriO!'Ii devono giungere uello stomoco rn istato relativamente rr·esco. ll colora appar•Liene ùecJsamenle alle maJallie conl&!.!iose. 2. Il rimarchevole ufficio dell'ocl'(ua ~i spiega solamente col fatto, che l'acqua ed inoltra §!li alimenti !'OliO solamente in ~rodo di consP.rvaa·e pe1' h~ngo tempo il prod•rllor e dellu rnalatlia . Quanrlo l'aequo non serve p~r la ùiftu~ione dello rnulaUia, qnesla $Ì maniresta solamente in rocotaj cir·coscrilti. :s. Su11e navi si 1'iscor1tra spesso muggiore nettezza che nelle abitazioni delltt clfJSSJ più povere: inollre la nave u appro,•vigiono.La con acqua di buona qnahta priva di bacilli


RllhiA

coleroSI e flnulrnonle ai prum cnsi che ~i llliJDif~sll:lno, 1 prov,ede ,•nf.:rgit'ameule erl icten1carnentc. Il cOil•ra !iòi pr..pa~a per lo piu con ~li aluneult. i l Co!'<tumi, poli U"l di un por.olo ~Prvono l'el 1:;r11 ;:!an• "' sviluppo o la rlilfus10nl\ 1lcl rolet·a. Lo poverla da il mat! ~ior· <·onltnj::ente di 1nor'i pt'l' col~ra (Kiiri,-,i) frn lutto h• cau~.- tli morlo. 01ver''-i momenti per JmunUJre la tliffu:>iorH' SO IlO

a) inlro•luzione della malott1a. Un bt>rt fll';!awr.zato ...... ,._ vi1.io wfot·mattvo; bwme r•egole prolilalticlte posf.:on(l procuraN un certo schermo, b) l'isolamento dui molati; c) 11 lrallamr:nlo ddle «or~enli d'inft:zione, rome cotmlizzazlone ùeu diretta, allivtt ùi<oinfcziru1•· ùiroiouiscono JlllC·

rtcolo rlell~ cltlfu!<JOne, d) lirniluzione de.:h .,ltOSifllll•'ull J1 popolo, come pruiblzaont: di pollegrmagg1, conservuzinue degli alirnentt in luoghi particolari, lli"Ov\'i.:;t.s ,Jì olt•ma acqua polautle; e) ricclltvilu iodtvidu•lle. l disorduu dtcletici e le lH·vandu ~tn r•lose l'aumentano. l.'rmnnuutit eredit.srin l'a!Jhus~u per un cerlo tempo (l a .1 811111). Ma nou ò da dunenllca1·»1 che n•siguiftcanlt cau!>e po!-~ono n vero ~ronde> mlluentn sul moolrotli diiJ'u ... ihne rlel cr lew ~~ l'••r le ÙJff,•rt•nze locali ~Ol i O da ru·ondorSI in COII';tÙCl'IIZÌOIIC ~li ste,.-,i elcmenll Anche Jn . ~t.ablhmenll cluust lu cond.Lwmi di vìta, In !l'l&nifesLHzione li~>ì primi sintomi. lo r1· c .. •U. t·crsonule po~souo graodomenle d1ffcrire c p~r<:tn cn~tionure una tlivet·sa di~posi1.10ne al colera. 1;. Sulla disposizione tempor·o ne t'l è da con~ider·arsi che la thlfus•one tlel t'•>l~•·a uvvaene uel rnigl1or modo rn autunno. L'alla temperatura in af.'(ot~Lo può fovoJ'tre la molliplicuztonto du1 ~ermi rJoJI colera ne!Je acque di rttìuto. negli alimenti, ec{ L'alJbl!l'~lll t'nlo dell'Acqua sollor•·nnca puo favorire la con

u,,

cenlraztone d··• materiali d'r:lfe7ione e quella de• malel'tal• nulrih\'i noll'aCtfU8. L'mnuluerl'vole r1uantitù di ffi(•c;che nel tar~lo uslllle e nell'uulunno puo lll!evoln•·e la p•·opaf:Si'.iouo delle '-OJ'!!Pnli m!ctti,·e . .\nchc la ftuantita tli aC·IU8 che l-1 bova in autunno, l'uso di l'rulla, i cibi (•rudi, le insalate po-.-

..


138!1 1JOno ra,·orir•' la diffu~10Ue drlla rnalallia. La r•icl'Ltivit.n IJI· dividuale nt•l tardo e~tale •• C<ln~lderevolmenle elevala pel colera. Ui~lurbi di stomaco c catat'l'i inlc!-!linuli aumenlann 11i m111!n in llgost.n e "'!'llernbro.

/'rnjllall!li d•l culet n. -

La .. inlomat.olo~na tl•·l col~>ra e ge-

neralrueule cluara. nnl ~lot·r.o ùella lna'Ait.in al 12• ~ioru.) trovan-..i 1 ~r rmi nell1• driezioni: nui maleriall um1ùi t·imauguno per par ecchi giorni "ioo a ,;dlimane; negli ul• nsJI , ncllu rner·~anzie. nelle IPller<'. ec-c·, 1nuoionn ent1·o 2~ ore. IJ JIPrÌOÙO d'lncuhllZIOilC O~CIIIA l'ra l O ~~ giorui. Reqolr pretmutttorit' - Cauuhaaz.Jorro per eluuirrnre la sor:zcnlo d'infezione; nliontanarnento dtllle raN·oll•• superflcìnli di aCrJUt' 'di J•ifiuto; :-.labillmcnli e ~rruadre ù1 d•~infr­ zioue; l'O!'•' rl'•snlnmonlo per maiali; \'Al e n li e ror·li inft'rrniPri; provvl'-le di ollima uc 1ua polab1le; mi~lioramento dello abiuuiont ,. delle cond1zioni di nelll'zza, anche nei più bas;oi :strati !4ociali. All'a\·vieinnrsl dPI ••olera 11ccorrono spPciah nnrroe proflall.icho. Le na-.;-i o i passos:tgcl'l net casi più g1•avi !'CnHll•rnnno una quarantenn di 5 g1orui Le biuuchl•ri•• !'udict> saranno tli«inft>llall'. Normo p111 ru.(oro~o~e orcort·onn por l« nn viqaz•ouo su 1 flunu. Dal t l '5t:llembre al 2~1 novembre 1892 ,..j eùbr>ro "ulrEiba, "'111 HPnn, "UII Oùer c sul "',.ichfil'l 1:!0 ca«l ben acc~rutti •h coleru.

L'Jsolnm•mlo l'igoJ·o<:o degli &lllrnahtli ò as>~nl utile, la d.agno~i hnlterl<,log~ea dove c"'"'er l'alta in un tslilulo. '\tllle cast'

..

i Inalali de\'ono ossor<' curati e llr<Si!-~LlLi du personale adallo. Lau arelLi, ùararche o, in r1rco~lan:.:•· occez~nual•, locsh requi•lll possono !"orvir·e pPr luoghi •h cura. Conlt•o la ::~orgenle d'iufezione il còmpiln è più ftlcile. Come soluLiom anltsetllch~ !"l raccomandano: lù $Oiuzl0ne eh <::ublitnalo l su 2000; la !'o}u~ìone di !'Opone f<Jnicato :l a ~. per cento; l'act')u& di calce 20 per cento. l.e deie~iom d~vontl e:.!'ler t> me!lcolnle con '-Oiuzioui di calce in obbnl!danza; 1 luo~lu sudici Mno tla lavar:-1 co11 l:'olut.JOn• d1 <~apone feniCAto; le biancherie sudico involle in punnì fe· nicali deYono essere l1·aspm·t.ati agli slftbilimenli di disinfu-


1390

lln'IS'f~ D'IGIENE

zione. L'mfermiere ans una sopravv~le che lasceJ•iJ nello stabilimento e si disiufellerà le mani. Contro le ''lt) di trasporto gioves•à nel miglior· modo la coHura di LuLti gli alimenti, anche dell'acqua, evenluulmenle la filtrazione. per introdurli privi rli ger mi · La resistenza individuale aumenta con regolare regime ùi vita e con Ja cura sollecito di o~i wsturbo p;eslrico. Cvnt:lusion.-. - l contag10nisls C'onoscendo bene il nemico

clte hanno a combattere posmno viver·e fìduriosameule in nsezzo al colera, attenendo~• alle necessarie norme i~ienicha e pro/il altiche; mentre i localisti non l'iconoscenrlo il nemrco, ma ammettendo qualche cosa d'sgnolo e di mislerioc;;o, o debbono fuggire dal luogo iufello o viver e in esso io an· gosciosa ansia e ras::<egnar~i al conlinuo pericolo di morte.

c. s.

-----

Svolgimento sommario del temi per l'esame verbale sull' &m.mln.latrazlone e sul aervlzlo sanitario in guerra presodttl dal ~ 8 .delle norme dt manlma per gl.l eaa.mi d.l avanzamento del capitani medici pe1' i signori A. DAT.or~J capilano contabil e e M. CusA:-;1. leoeut~> metli~o

(Continun.:ion.e).

V I l. 0ROIN MfE~TO E FI'NZIO'iA \leNTO OEl. t. E SEZIONI 01 S,\N r Ì.

F. OECLI OSI' l, DA t. l IlA CA~II'O.

l!13. Le .~P.:;toni tll Ranica c g-li ospedali da campo sono • veri campo di bal1aglia, P- rappre!'enleno le più impllrlanli !>lazloni, cii(~ i ferili, dopo avo•r rtcevulo i prnni e prù urgeuU soccor~i pres.so le filo sles8G ~tabilicncoti sanitari, istituiti sul

.

,


JUVJSB Dl u:au;A t; SERVJLIO ~t:DICO \li LI f.\IU:

l:)!) l

dei cornbHttenti. uei posti d t merltel'uìone, attraversano, prunn di giun~ere &t definiti vi luo;.rht di cut·a, nell'interno 1tt..l paese. Entrambi rrues.ll E~tnbtlimenti, la seztone di :,;anita e l'ospedale da campo, sono formazioni ~anitarte mofJt'lt. O""Ìa <:t•O tllabili coll·avuuzarst, o col relroceùct•c, dei rq•arli d'eser cito cui e<:<:i slebi!lmenlt sono a~o;egrulli, rna la sp •!'labtlitu 1· mak ~oriore, quanto p.u .,; é tlappres"n alla linea Jel fuoco La sezione di qanita, come pii.J vicina al lt>alro del romb&lltmento, è più racilmente rnobtle, e pno perctc'l ronsulf:rar'lt ptulto•lo ,·oml:' una <:lazionl• di soccorso e dt lranstlo: mentre l'o«pedale da campo, et-~!'lendc !\C8!!1ionato ulquauto piu all'inrli~tru, può meglio !>Oddi~l'are ai l'equt<titt di uua stazione di cur·a e di ricovero. Sunllmenle, fra ~li s tf'S8t ospt'dali dn camJ o, f!Uellì ac:FeJZnati 8\""0luaJmente ai Ct r pì ol'armata, P per•• piu ViCini ttlla lim~a dei comballonti, sono più spo~tAbtli clt quelli lasciAti iudtelro, pre!'so il ùepostto a\·anzato, o,.~,a &"""e.mati alle armate. Se;rotv• di scnrw. 19~ Le se/.iQni di sanìlu co!'lhlUJSCOOIJ e"!'l••nziohnPule ~li r-tab:lrmeuli sanittu·i di pr ima linea, e sono a,,.eguate alle •iivi"tnni e ai cor pi d'armata, i n r&f!llllle di una 1·~ r ctascuua 'olivi~tone, ed una di ri<:ena (pel corpo d'artnala), desltnata principalmente al !'ervizio tÌellro tt·uppu supplelive. Es!:'e fanno parlu delle divtstoru, o tlai corpt d'ormata, cui !Wn" aùdt!lte, P dipendono diretlamenle dall'urtlcio, o dalla dtrezione di "'llnità 1lei repa•·ti ,tcS!-li. 1H;1, Si ùtstinguuno tre tipi di sezroni Jt Mnitit, cioc: a SP;ionr tlr .'fnnìln tlafru·u ria, per di,•isiom •li fanteria, n 1er truppo suppletive di cor po d'at·mata; b) Sc•;ìOfl(' dr ~aniui tla eacallt rin, per divi<~ioni di caVt~Uel'ia;

c) SP.zione di Ranrtri da morttaun.a, per r Pparti di tL•uppa operunli in monl8fm8. Questi tro tipi pero non sono soslonzialmcnte ùiO'et·eu1i fra


RlHq\ DI

n.r \Il \

loro. ma co~lituiqc..no piuUn«t(l varielf1 d'un tipo rondamentale, rappn!8entato dalla S6ZlOile eli !'81Ùlà da fanterlà. La sezione dì sanila rla cacalle r ia ha. m quanl\1 al perl'lnna le. un Mganico QS!'OI inferiore a qucllr, assegnalo nlla sezione di san ili! d'l frw/Nra, e cort•bponde ad una mel n di qu~sla, per qur•l dte r1guarda 11 mater·talo. La !"ezione di <>anilà da montagna ha il r·ersonale sanitario (ufficiali e tt•uppa) u~uale 8 quo>llo elelle "-eziom di ;;anilà rla (no [Prta, il pcr~onulu d'arti~li•~rit.l. (treno) è in vece supt:Jruwe per numero a queltu ùelle ;:o:.:iom th t:onst.a da fanlorsn. Il rnaleriule di 6!'!'8 flCllone da rnonla~na ,. costitUilO dalla .. r. clinat•ia clotaziOIIO ùt~lla St:ZIOW UÌ ttunilu di fanteria, COli I'A!.!giunla di una terza currella da ballaf!li!·ne (pel trut-p_!lri•J dello bardature di ri~erva . e .ti una .lotaztone 111 ruotèrinle (la medicazioni' o rio t•·n!'porl•J apr ropriat•l al runzJonnm'!ulo deJII\ !;ezione tn m <mtagna. Con ullre pat·ole, la seziotll' d1 !"&nilil da montagne, m quanto ul materiale, cor-ri!>puntla all'nrdinarie sezione di !'anilà da l'anleria, aumentatA J'unR terza carreLlo rla bai taglione e d'una dotazione di runlet·inlt.! adattalo al ~el'' n t 1 rn monla~na, o!>~ t a lra"porlalJtl<' 6 dur '" di •ruadrupP<Ii. La «ezione dt Mnilit Ja rnonla~na :01 dinde perciò in lre ri parti' unh che rimuue alla .::ede della !Oezion,.. (che è nell'eslrl'mn limtle cui pu•', E!"Ìungere il mate riale• carre~giabìle), ed Ira lu dotazione slPssn d'nntl sezioua d1 I'B· nilò di fanteria, t•nn l'aggiunta d'una carrello da battnglione•• e due t·iptll'll, detti ri11ar ti tln miJtliOVIIa, 1 quali so11 l'ul 'nill di rnatPriale e«clu!Sivamenle somep;~iabile, e possono "ef!nirc in rnontagr.a ulle 11181ll."iori ' 'ÌCIM.nze P"'ll-ibili le truppe nperanti. H.IG. Il malerttt/t• a"-t:tegnal'l alla sezioni di !'anità iu ~1?­ uere "8 d1stinto 111 rna teriale COIIIIIfte, e malel'iale ~fiCcinlr>. Il mater1ale r.onwnP, o dòtaziono varia (eh•llo cosi, pcrclw ac:<~t•gnato, nella quanlità e nella «peciE> t·i--pellivamenl" ne<.'eS"Bria, a tuiLi i riparti di s::uerra, e rtuithli anche agli u ... pctlali .Ja campo), romprende: n) dotaZtOlll di t''fltipa'J{]rarm Ili() p('r i ,·at·ì bi<=ogni ù ..J pl?t·sonale della E~eztclne di sa.nita (ogg-etti d1 «en·izio generule,


C ~.ER\lllll llBnt r.O 11 11.11 \R E

cucina, o~~etti di sf:r\'ÌZÌn <>aott.ario (l), viveri di l'l&t!rva),

b) dotaziotH cartoo r n;lr.he, e dota7.toni di regolamenli e stAmpati. Il maleriala RJII•ciafe, ossia qu••llo r•arlìcolar mente de~li ­ nalo al runztonament•> della setione di ~anita, ~~ ùt' de, "econdo l'uso cui du\'e <~enirt>. m %) ma teriale per trnspor ri, rapru·e.;entalo: per le Se::iOlll rlr SClfHifl d1 fiÌ{Ifllt r (l («8ZIOI10 Ùl fantcri!l co di cavalleria), du ha••elle e da carr•i per fe r tli gr·o.vi, per le H~ziun i di sanilll da monta~na, e pir1 proprio.mente, per i rip-rrtr da f•IOlttti~Jn'' di delle ~ezi(lnl, dn bar elli•, e da a ppart'crhi pe r \ra:sporto clt•i feriti sui 'luadr upcùi 'O,;legm per malalì e feriti le;;~eri, ~edie- letlighe, e, per le sezh>ni di sanitù afr icane, pOI'tanline a ::~l!gf'iol;;, cou ,edtle me.t iano t> l••ncla l; 8) malerinle fl'' ' nwdica:itJIH!, o maLel'iale t.ecnicn-sanitario, rappre<~ent.ato da s trum~n ti c hil'urg icl, metlicinnli, o~­ ;..""elll di medicatura ed acees<>or t, viver i ili conforto. Queslu materia le o contenuto: in e11rri (2), '' cn.r ,.ctte (:l}, di sanitfl per le sezioni tli ,.a-

Hl Gli oggcLll di ~e··vizlo sattilltrio rott tlll'<•~l rr.tl matr·c·wH di Ctlll illn;.(~lnnu•u to c so tt rap )lf(!~~lllll tl tla 3 IIIN•• P••r nlulnn ll di ~nnil:l - tl.ll hormccl' da porlll-ferlti wr l t3:l su l!l.ll• •• Il Ca!'(lra.ll porb·ft•rlll - ~0 b~che tll <t:UIILA per 3:! ~OirbU e b c.lJIOrall (H>rta· IP.tttl. t bra•.da h m numero d t :!;O son•• l• t l ['<'r•ou:tle '>nltulo d··lla Stlllll•"• ~ JN!r l!li ulDdali lllf'tltd 11~1 COr)ll dtJ~D·I~IItl. f:!t Il ' """ d• '""'''' e 3 4 runw, tna.uuw oh •IUtlJ'.'U·i~l"• IIOLia foro 1 ol'uu lit~ll ra.->onc qu~dri!Uili~O, •li vho in tG comtt:trtameuiJ s•nWIJI·•b, di '~"' 1\ "" •lhtlutl cou leLL<~rn al lalwtira (d:tll'.\ :tli'Ul e ~ curi numt>rl at'llJl ( 1-:!). t~ne~!l romrllu•lltllllllti ~on tll~pos li Slllln fao·ria ftlliCI'tOrt•, po'ltcrlon•, IM•·ral" t1t•.,n·a. lo.t~o·ale ,l nl,tl'a, t• >up~rlorc lhi•Jierilllr) dt•l ciL.'ISulll' ll( i U wm puthn~nll >f'i(ll31i ~.,n lotlt'r•'• la mn):!l! or f':lrle oli e"' e munll:l •Il ca« ,•W .,ffiij\ll•tli. nei •tU:tlJ sono nllog.'llt ;;li o!:~Ntt. meotrll in altri ""''IP."lrl.tmeuu, 11 m~tl'uJie t; ,Jtuato dtl'l'llam· n te nel •altu cl~l c,Hup.ulim··nto

-lll'rvtiii•J l•~r i(t nrrorlom~nto do•l p~r3tmnle 'ìnult-Mio,

:'\el latq a"l(r/or~ <1••1 rcrro, ~~ tn>~R· "<lllo l'l,l(lertale. il •'llffif'4rltmruln \; •• •ollll Il CiltJift tlet rarro, a gui~ 111 'ottora.•a, li coutpnrtuneolo n.


IIIVlST.\ lll TECNIC.\

nìtù di pinuura, e pel riparto della se<'ione di ~anitt~ da monla~na. ti •111ale runaue allo ~Pde della ~e1ione !':le...sn:

)~l hN ainttlm MI nrrtl, dall'R\8011 all'in•IJPiro, ... taJlllO i totuflllrtuueult t:. D. E. r. ~li o il tNnl' •ri!IIU'Ilto t;, \1 l! H comt.arumeuto o. t , conl~n··ntP. una c..., ... , •Il ztncu p~r -erl>.tloio tl'aciJua Nel 13to po!lfrlore, .c:tnn~ i compartimenti O t1 Il, u, so ti•) a qut•,tj, 11 ··ompartlm"'tlo l, rh col la IHirl• dBir;a e or•·upJta da 011 harllo I•Pr l"ar•1ua orcorrente all:1 r~rmarJa. :-it•l l.tto !ledro, l131l.lwlll'lrn a'l"a\IHIII, ~t.'lnno 1 rllrnpart1ment1 1{, t.. ~1. :-. . Sotto Il t<•ulpnrtlmrnto :\, 11 " il OOIIIJ'Iarllnwuto n. ~.eh<! cont!~u~ 1•:oriluentt• un.t m•, 1 rll 7.lnCt> per 1•·rh'ltu:o d .1•'•111a ;>."ell:t part•• auptnnrt, o lmpPrìal~. '1 , Il com1•arttrnento n.

l <'nmpartlmo•nli A. O. t:, rontengonu O:lltt>UI tJI Nt•n IliO geuerol~. OllUI r.tn•I~IP. sapono•, •Jiu~:oe, •111111, o:,:geltl tll1rrlltotu, tuiJellirtt' lliagno,lldtr, e•'•'.

l NIDI arti m• nh n. E. O, ronu-ngooo malertal~ da medt•au ·n~

l l'oms>artuntnU F, 1\, e un:t part• tlel c.>mp..rltrnNtto E (c.' \\,ello 11. ~~. cunl•·rtgano, oli t e ad oggetti oli \'t!<ltarÌQ 11 ll•ttenocct' uno nstln:t di uo~trr~o~I<J rh •n~tllc;tziou~.

l rutnpartlultnli tj, IJ, •t•ll ilestiu:tll nlln f~rmarta, li •Olto,I>Ht•• t•lntl•~rli· n~t•nto l , ai ''"''" dt ~on orlo.

Il comi•J rtim••nt.• )., rulli ue l'a.rm~fll··nl~rio cllrUrlli~o. ~oll'imtwri:tle 'OliO O~l!"lll lari !.lo •t•rlltlo ~enN••Iu (tavol.o ehlrurgica, '"'" r~ll(·,

st>lllll •la camrngn••, tlanJérl 111 11ntlni IIPr •·omrnere In llng••rill """

tJid~, Hl')

Ili la r•ll'rtll.t clt • J>llll h~ allt'b'C"·' 13 fnrm;a •l'Un ~·n

fiD:t•lrolun;:".

DI' ,. l\ 2 ruote, et.! ~ tir.tt:\ tla una -ol.1 p~ri~lìa. ~ tllvln io t8 comparllm~uu.

dlstln ll , con ll'l t~ro IJUelll 11rlla farmariN. con uotlll'rl gli altri l:;tijut•· la~:rau· tlezz:~ dPIIt• runte, i cornt•arlhu.. nll ~l ur•rouo ~ollnn t •t •tolta pMtt nniPrinr. r 1<>',trr•ore. ~~Il:\ parlo! Ollttrl•lft, ' l trovano Il c,,,,.tu, un3 ,otiOo':J<-.a r un rvrnparllm~nto latPmiP, l cas<flli <ono dbpo•ll In due phni! •1urlli del t••ann infmure ~~~nno ~oli<• il >edili' pul run1hle!'olt>, r ntWestmrh •i pug;riaM sul pusapn... lt• pel••o:••lncentP ~!l'iSO: cnnll'lti!Oilo o~l:(utU 111 medkn1011e: quelli Ilei plano> SU[II'" rln:o• f·OIInbl:lltlt al ,,, 1111' dd con.Jut't'IIIPI conten,lhtiiO appareedll, ar.rt••s •rt di m~•h··atul':l, Il tu uno di 'l"~'tl ca•~eltl 1 i " l'armamentario clururl!lrt>. Il ut:t· l••rtalc •• dhlltloulto in e'"' couselli prr mulo cb~ 1111111 uno o dur t11 Jllt'•IJ, l'.,.,. 'erllr< 1•~r r.a>~uuo •H tre nparll lrkl'Tlmt•ntu ~ ~mphtl medlt:tture. f.t~<'illturo, orwrazlunh n••l 1111~11 '' divido Il lavoro d••ll;~ seziOM. La ~rtlloctUSil sttt Sòllo nl l•o•api~it'l~ pel eonducent~. ~ ronlit>ne O~j!l'tll di usu comulll' (ltntl'rn••, rurhlci, nt3rlello, -~J•one, eenno, rumcclb. c~c.). Il etllltparllmt>~lo l.,t,._ rtllt conti~ne orlo:lii. pa ltllc tlì duro. dhopompa, l!• r ••~t ,. t~r•l• •lnto h ll· mtl'rn oli zutco, ron oum('rO>I for~llhu, per favorire Il pa•'3t-'l:tll dell'an•, "'' lmt•cthre l'~rr.urunlu di lurtllll'll.


•: StliVIZIO 'III!IIICO Ylf IT \RR

t:un

in eofanì di Mfllca tifi tnflfiUlqll a (~, ..;erte di 61•ofani. di 8 cofani per I'Afrtca per i t•tparLi da rnontagna delle seziout di saniLil da moulogna.

!(tlla. l'l\rll' JIIJ.iltrfur,, <t lròl'll 1.1 ~~~ Ul'IC't~. ti tnai!':.Ztlll". un• .;c,ti"C'lb-"' !"•·

aturior1•. un ruauparUmttlll" lnltwult•. 1.11 f•• rmMtll ò rosltLul tn tlit I!Ualtl'O ~rilf­ fab, d••IIIIU l'OD )P IPII• r• \ , 8. (,, Il, •tiiHll lll moio Ch" tullJ ,. 'lllactru po<111110 ~w..r•t ~~ l"~ ,, tlltl, F h·c•.sru " ,, •.,,p. rto Il 1 1110 rdru-tantr. (ma·

fO&IHol), 1111 ~uno zii oifSt•lll tlu lo>gllo•ro• O prun:, dt tni7.iare lllllotrn ( •~ti fler

umel..tt Ule<ll•l, (ff~"tnbl~ll p••r aiutanti, CO[>erlt~), u il h1oro ll\31l7-ollO (mah•· n.le tl;o mr•11Jcaturotl l"'r -.ol'l••·nr~ " •111••1 u tlo•J r,,,_~lll dclln I'J.I'lil aotcrt•Jf•' dtlla c;~rrllll-t, t:t.l l'•nUroto

Il •aa••;:/n., cDnt"~"'· vllrt• a:li tnllrali. vll;•·tti oD \ ~ll.tr.o o l ll• r~eel. ri"'·r- a cii matenllf\ ola nwdtr:~zcotw : e.-..'i•J I•T•·,ent!l. Ui•troorm•nt•• 111111 eurn1•arLint • ntl distntlt t'Ili nu11a~rl L o• !, P. hlfr·rfo mcnlP, 1luc t':h~Nlt, ron lra~­ -ar~au l• •rhu~nu 1hl uuruerc t e '! 1 1 ••}lb~eaua 'la soli o nl p~a~~u della tar· Jllllda. e ~llli-'U.. Il" W Il rru~-h l' \ iH'rt rli rontort Il eo111parh""'"''' IGI,.tllt ~Ili :tcL~IUlll ullu '<tllvc:t"a· •'•l e coo;hlllllo da un rt•dJ•ttnl.l' eh zinc•o IN'r l'ac•JIIII, tlc•lla rajlarllll di litri 31\. Souo l' llllp,·rin" ~l un c:um1 .ulun•nto a s:utn di ,guot,.llo. che 5I aprtl lllkriurlll\•011! e Jl03l•·norm~nt" m o•O rompultrn~nto sono \Ilo;"• li •as-ot p~r aH!dlalurn, UPcchr; ,Nulcan oli, torCI' u 'P<Jiu, t'l!r NIIJ'im]•r't'lrde ~un<t >l tuau , come 1"'1 carro, 1~ barelle. 11 t;nol~ ciU rurgk.1. l tedlli da c:unp.tgun, t'tr ") l r•l{mtl d• 1anll,. d11 fiiiJIII l OUII, in numero tlì sl.'i, clhllltU con uumrn _.. d.oll ' t 111 6, '000 un pl)' J•tU luu.:hl de• eut.J.ni di ~lltll• r,·~:hn•·t•lth, e ft8100lt!;llrt.fl•o a qu~,u pl'r IJ. loru •·ourormaz1ttOt• Hlllrn:t; tntcrnt~mcnto 'uno fo&lrialltllvrr-amen lo•, ,(o•t·onrlo la dolRlltltle dto thwotH.I contont•re. E,q[ si SIIT\111!! dalla part,. 'U{•enon e olall parte autt>rJ•·I""

-

l rof.ut. n l Il Il :! "Jil o!il 1•1 W tle C'OOlfO~rllttl Ull, U0<1 aut~r<>>Uptnort. uno anh•r·olur~rillrf', ~ 11nu po,tf'rtlll'''· 11 rornno n. 3 non Itri ttlmJinrllnwntt, Glelltrc r r•1t.mJ n 4, 5. 6, hanuot. ela>cllllo. t1uo rumpnrllmrntl. uno supt•rlor~ cd Un.) IIIICrkl"!. Il ~lt11tl n 1 conti''"'· ~LrUUIPIIII chornrgìci ; àrres;urt, 1tt ·che, !l'le m• tal· lldtt>, taloclllno lhal!lln.,uch•. '<·stl Jwr ullltialì liii'<Hcl. gron1hlall per inrr•rnut·rt ed allllallll di sani t;•, n.t:,octll di -ervixm. l' :c. l'itl roC-.IIQ o. '! :~IIO;tall •I•Jlarecclu oli me<hratura, lrri:at•>rJ, ·1-

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PIIIIP. P(t,

l tolatol 11 3 ,. $ rclfiLt•ns•tiiO ul.ll••n.llc •la m.-Uraziont>. t· trces-ori. Il ro111no n se 1h•~tin"to nl mcoJirwnl t, e Il corano u. 6 ol vtn>rt oh conrnrto. f'•l Arte.. url di curlu1 per lnlcrml l eofanJ SQnu cantlli a do<' a clu • ~ui mnli, rhe fan r•art~> ol··l sorueg:~lu &.>· ~~lo ~l rer•arlt tla moot·o;.:n.•


t:Hlti

IIIVISH ni TF.C:'iH;.\

Anche i carri per ferili e le cart•elte da ballaglr one hanno, titolo tli tlota;zione specmlt•, una certa quantità dì materiale lecnico- santtarto. La dntet.ione spectei~S Ml carro per ferilt, rappresenl.tlla du pochi uwdH.'inali, oggelli dn tnedtcozione e Acrest-ori, e vi veri di conforto. è <:Outunulo rwl t:As«ello-«edill.• del conducente. La dotazione ::;periale do!lle cnrrelle tla ' halla~lione ~ costiluil~t rla una coppin cofani eli ~anilà uno zaino di Panilù - quattro len.lr· (•lne •tunMilatere, due cln medicatroue) - due barili pt>r 11cqua. T.u l<>ndt> ecJ i barili "'0011 t>gualmcnl,. c(iyi~i fra l e due Cal'l'l.'tle da batla,!lil'lnl' t!Pdn ,;;ezione tli sanilit da ranlt•ria; lu coppta- cùfanr o caricata soprn Ulllt delle carn•lle, loo zaiuo !<ull'ultrn. Nello seztor1i rh sanità ùo •~avallerie, pet• to..r(l.tnli vì 1111 una solo t·art•ella ùn ùuttaglionc, questa ho lo zaino. 1!17 p ..J ll·a~porto tli tutti IJUCSti mnlerialì, e (•ti lr8"( urlo rJu1 11181&li 8 ÌCI'Ili Ò f1'4!'10~rtlll0 alla ~I'LIOIIS di l>llOitù 1111 Cc~rt 1 nurnt>ro dt veicoli a ~ e a i- r·uote, Il corr.ples!:in dci fJUSii crr !<tiluìsce il carr t'!J(JtO delle !lf'zionr di Mnrlli. Questo <'A rre::rg-io è ,.n~liluiln dal somt ~J!JiO, n et riparti Jnmunlag11a d eli!! sez1011i eli ~nnilà da moutagna, at IJUDii rtpurti per<'to, invcc" di corri e carrollo, sono nssegna~1 sol lauto quadt·upotli, che se•·· von(' tanto pel tt·aspm·to dd materiali, qua n lo P" l t ru!'lporto eli malati e rerili, caricali sopra spectalì apparecchi, ndntt~:~hili sui rruadrupeùt ~l··~sL Nt>llu sezione di c::anita rla fanteria, Il carrej?gio c costilUito da: 8 carr i pP.r feriti grn"i (pel trn«porto d~1 malalt ~ ~ntlo il

fl'l'.li);

2 carrj, o ~arrclte, di !l&nità (pc! trnc::porlo del moterialo te..:ntco-sanitarìo); 2 carrelle da ùatlaglìono (pel lra... prll'lo del malet·•ale di etJUipa~rziamenlo, della tlotaz10ne <;J•E'ciale, e dt•ì ho..-a;..li, tonto degli ufflciall quanto rlell'ecr·lesiuslìco). Nulla sezione rli sauilù da erwallena, Il COI'rl'{Cgiu !':[ com 1onu oli una m~tù dei vetcolì nssegualì olia sezione dt ~anrlil .Jn fanteria. :\ella c::ezionc di sanita ,/a 111nnta:~na \'J é, per il riparln


E SEIIYIZlO MKOICO ~I UT\ II E

1397

ehe r i1nane allo seùt), lo stesso carref('gio d>~ ll e $ezioni di suniìà 1Ji raultH•ia, con l'aggmnta d'uno Ler~.r.a ca r r·ells da balluglione, per i r"parli da montagna, sono inoltre assegnati 1J quadrupedi, cioé 3 per l (j corani di ~amlà da monlag'nu, - 5 per· le barelle, la sedie- le llijlhn, l Rostegni per malnli e ful'ili l per 1 duo barili, - l per la Lendn da leg-$!eri, ecc. , mt!dieazioue da montagna (oltre a qm·ll~ da eampa!Jnll che bOno alla sede della seziono), - l per· il materiale d'e'luipàì.':giotnenlo. UlS. Il maleriulo contenuto nei car1·i, o nelle rar•r<Jlle, ùi !lanilà, quello spt>cinle delle Clll'rell~ rln battaglione, gli ngllPll.i •li e'luapagi{i&roento (falla a..,tr·flzione da quel h rl•·~linlit i a l per<~oJJ ol o del treno d'a r ti!!lierifl), gli stnmpali, 1 r e,:rolamenti , e le dotazioni ca.rlo);!rafìcbe (tranne la carla corojlrafica che é tenuta IJr·esso l'Jslitulo ~eografico) sono con~>ervalr pre"SO gli ospedali mihlar·i dl'lle "edi di cor po cl'armata (compr eso l'ospeùale pri11cipalc di Cagliari), cia~;cuno d~:>i •Juali , all'atto tlella 1110ltilitozione, provvede per 4 o 5 sezioni di sanità. Anche i carri, o le carrelle, tli sanihi sono conser,•ati presso &:"li ospeùali ùelle Radi ùi cor·po d'armala, ovvero prèsso il rlislrello di cia.scu 11 C8JIO luogo tli cor po d'armata, mo in q uesto caso i cassellr rlei carri, o dolle cart'c!ltC, "Ono cohservnli col loro eonlenuto pre~so gli ospedali, chP hanno in con!'egna l'a ltro rnalerialc cldle sezioni di saniltt. l can•i per ferali g ravi, le corrette d1:1 baltaglioru.. , il malet·inle ù'equipaggiamenlo (OIJ[f<!tfi di serci.-io yenerale, O(lttelti di eueina, cioN•i tlì riserca) peL' il personale dc-l lr·e no cl'arli;zliel'ia, e il malel'iale occorrente a lla trasfor mazione ùell~ sezioni 1li sani là rlì fftnleria i11 sezioni da montogna, ossio quello pr opr 1o dei t•eparli Jo monwgna (sia pel servizio tecuil'o, sia pel trasporto dei maiali e rorili, in montagna) è CQn!';er·,·ato da i r o>ggimenti d't\lliglieria, che deYOilO !'IOHilllÌIIlSlr·ar•Jo s ui sili di utiunala. Da c:rò risu!ta , che il malerialc fornilo dalle direzioni di O<>pedali è identico tanto per le sezioni di sarùlt• •li pianura (di l'o.nler iaJ di cùvolleria), quanto per le sezioui di !"auità da

S!l


rl'lCIIJlagua. La difTt'rooza sta nei moterioll sommini!>tl'oli ùai r e,qgimunti d'ar·tiglieria. W!l Il pet·.<ton.ale assegnalo alte sezioni di sanità consi.A d'ufticiali m edici, d'urtlciali contabili, d'ufficiali d'arl,fllterut (treno) dì eeelts;,l~ t ici, dì uomini di tru ppa di sanft.B rappro· ~eulali da it~fe rmieri per J'a!"sistenza dei maiali e feriti, da porlafar iti per lo sgombero Jalle tnferrneric provvi~m·to, dut pot>li dt medicazione, erl eveu tualmenla per la r icerca det feriti s ul campo di baLLaglla, dn ((i.uianti di sattitti pel servizto presso i ferili, o p·~l scr•viz.io di farmacia; e di un di.o;iaccnmenc() del treno d'artiglieri(l. (~ezil)ne- Lreno per lo sezioni di "'llnih'l di ftt nterra e per quelle tla montagna - dt·appello del lrPno, per le $6zioni tli !'!AnilA di cavaller ia). per condnrr•' eri aver cura del carr~ggio. del :o;omcggio, e d~i quadrupedi, solto la sot•vegliaoza Jell'uftìciale, o ùeJ «otlufflcial~ del tr•eno Il pe t·~onale :~anitario u_[llcialè è t1·atlo cla t[uello in f'erv i2to aU.ivo, o in ~~ongedo, a pplicalo agli ospedali, e da fJueiJn de~ign a lo dal Minis tero nel bollellino di mobìlilaztOIIC. Il pe1·s.onala san.itario di ff'U[Ifla è tr·allo dalle compa,:rnte llt samlà dell' e~:~et·cilo permanente e di milizia mobile, - ùui portaCer1 li ùej dislrelli (per completnre il numero for·uitn dalle compagnie di sant là), - e dagli Btudeuli di medicina·~ farmacia, dai fleboLomt delle clas~i r ichiaroale, 8!'-Sef!nnti dai di$ll'eLti sles~i ali ~ compagnie di sanitb. Il personale J' ar·tiglieria é fornito dai re~~1menli ù' arllg lierlà (compagnie-tre no). 200. Negli -;pecchi st'guentt ~' esposlll la dol81.ione 1li ma· teriale e la formazione orgnnica del Ir e tipi di sezioni eli sanità.


:

l::1 -.::-c...

f St:R\"IllO lrF.DlCO ~IUI \RE

139\l

o.;sellt di «ervizio generale (Ca'lllf' ,. cas~Pltt•

·= , ;:; rfn cant:P.lb•rra, ea~"Prte da da nn t r>, ree. 2 -~ ·:; g\ og~elti ~a t.ucina (barilotti, marmill e, saccltì e> ::: ~= tla rroer~. ('CC). § l ~ -lf) Og~ellt d! S~rYÌlÌO S801lùl'IO. (lO~iC/tl> dt SflntloÌ,

uraccralt, 1•cc.). C. Vl\'l!rt 1li t·i«erva 1er ufflcaalt). 3 dotnzioui cet·iograllche (1.\"CIIAt'nle o spectale) regola·menlt, stampati , o_g:::ett t rli cancrolleria (2) -

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har,•lle l'if!t•le . ~ sezioni di sanitit tli fanl~ rio e di :;::, carrt pet· rerili cavalleria, e l>ezioni dt !'lflnità ~ grn vi . . . . da montagna (t·ipar to nIla !;erie,. 4: ~ berPlle .P•e~~levoh . · seztont dt '"Hnt~ Ja

~

~~ MO!>.lt:!Zill f~OI . mttJalt e fe- • HIODl&l-,'118, (t•iparlÌ da r tH leg.;terl . . . l m•mla;;ttHI : . 1 , "edte-letltghe . . . . \ ~ CArri, o carretl••, di ;:oniui sezioni dt fan-

;;

u -

tecnico-sa\

leria, di ca.vaUoria e da monla;:ma trt-

. . parlo alla sede) . lttlarto · ) cofani di Mnilà da monla,zna ;.pzione da ( montagna (riparti .la moola!!Oa)' ,

lt) 1'utto ti m~t~rlale tOIIIUDil, mPrrO ~~~ o:t.!elti tll

•er~i:r.io •aniL:trio, ••

rit.ll~> <ulle cur ttl' .U hatta;dtnue. le qo.rlt lra•porl'lllo •o··h~. oltre

ca-

•lh doiulùne apeelnltl (roppln-euranl, znlno all .snr11t.l, tenolu, barili) l lmit·lHII Jl'lr gli liJII(•lll•, compreoo l'e<clt'l:lsbco, e un deh rmanalo nwnero t11 rnlom ù•··n ili rr$crv" per lli«•h'lli ovculunll dPI rcrlti. (~r l,e llotnionl carttt~o:raOch•·. t r"l!ohmenll, l'CC on conlenuu nelle r;~SS•', ~ ra·~··lte, d:a canrellcrt.l


1\0U

RtnS L\ DI TEC~IC.\

SPECCIJ IO t! t Jorm'l<.i01le delle Re.:tonr dt sanil1i. S.:zwul

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Personal~ dt .~auito.

M"dici (capiluni) . . • (ufficiali t~ubalte•·n •). .

11- 11i -:?.-- 1 1 1

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Cnntubil~ (u flìcialt~ subalterno) E cclt~'l8!-l J<'fl

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Cap01·ali ma;.r~lcwi porlafer ili .

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FuriPre (l l"CJ'gt'nl,. . SeJ•genlJ n ca pon1li mt•ggtori . C:aporali mn;.r,riori o caJJMa li llÌUIIlnll di !,QIIIIà. • • n

infer m1er t. pot•lnfel'ilt.

ScJidati Jlllernll~r• • portofel'iti Alleodeull .

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Carri pe1· fet'lli grmi. . • o carrette· d1 so m li• Ca rr ... llo da hattoglioue :\1uh da ~alma

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<•Hl', u~rorr~udu. uel Lro,rtorlo liti mal.\ti 11 Cerili Il• l riparti da monta1111n olia •~'<Je tl•·l.n ·•'lluut


E Stlt VIZII'I Mt:OJCO llll.ll .\ltE

1401

201. Il .ftt1l siort'lmcnco della suzJOn•• di sanità occorre considerarlo: nelle nwrc,•, ll•!i luo:Jiti di ftJrmata, p r ifiVl, dr{ronte " ·lopo il cmnbaltimeulo: n) Nelle mar ce, In ~'eztone di ~anillt, fAcendo parte clelia colonna combattente, pt•ocede in coùn al gro~!':O delle lrupftt, cio& allo te~1a d-'l par• o·mun:zioni dr ri~ervn per la li!nle•·iu e per l'arli~;tltel'ia, !'!US!:'tdiando 1l se r v r:.~r o sanilarro cfoi c01·pi. Gl'irrdmdur, chu "i11no rtconMcrult tncspaci di prostl;uirc 11 r>ieJi, •ou l'alli qahrc sui ca1·ri della "ezton•• di "anttà, 111 se,:ruilo a pt•esenloziono di apposito biglietto 11 stampa, rìlaseiolo dai mt!dtl'i dci cnrp1. Occnrrendo r1coverar e mfernu più SrrtH'Ì, e rrunndo ~rana t:ià pieu.i tulli i Clll'ri della S"'zionc, aono falli marct81't' n pirdi, l"euzn znmo, flUO Ili grà rico"erali, che 11ianC1 ~ulll·•ienll'mente rt~toratl; appena che "' !!iun~e 111 un luO•JO dì {crmnta, «Ì r:c -una v i~rta a~l'imlhidui, che, nella marria, furono rice"uh ~ui c&rt·i, rimanda urlo~• a1 cc>rpt •11•elti r. hu siano abba;.tnnzo rime ..-. i. e. tralt~u· ndn pre->so In IIPZtone. pet· rinv1arh ai' i· ~ani ospe·lalì, •Jue!lt bi~ogncwoli d t ullel'tOrl curt.•. Per rrue:.>li ultimi si mauJa &\lvi~o a• rot•pi, artìnclw st compilino i l'éJali,·i higlietll d'entrata all'ospedale AccaùAnùo di dovl•r rP<>IarC' LUI r.erto tempo m un luo~o 4lt ft't·malu, g.i ammalati le~-tgtlri pn!'lsono e!':setoe curati pres"o i corpi, o preS:>so '" inlt>t•ttv!rif• prorrtsori•• in lnle r•ircofllanta in~liluile :;ul pn ... to Queste in[f'r~m•rir• prorrtS()rie possnnu es,..cre organinatc per c<Jr j)fl, per hri~ula, o ('er ,Jtq,.iolte, 111 seguito a ordini -del comantlanle ùi uni} di rtue<~li t•eparlt, pro"'' ~li accordi col capt>-ufllcill ,Jj l'-EHltll\ eli divic;iune, ìmpt<>;..undo personale e malerinle ~anilario ùd corpi. n delle "wzioni di "80thi Da 1JU~"Ie inrermet·le gli ammalnti, brso!(ncvolì dì ulte•·io•·• curi.', sono inviati agir ;.tabilmwnli O!':.pt'tlallerr. cuo pal'ranno p1ù opportuni. :\loven lo il a·eparlo eh., le ha organruate, k• in fermerie pron-i~oriu ce«"'nno ùi lunzwt~ar·e, e il pt?r;,;onuls e il matert~tle o;egue il pl'<lprJO reparto (IJ. Allorchè lt> lruppt• le••auo il campo per recar"'i altrove.

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(l ) V. flf(IOIIImmln d 1 •· rri:io i11 l}t«'l'rO, pal'lo 11•, § 61.


H02

RlVIS fA 01 TEC:\ l CA

gli individui riconosciuti incapaci di marciare son munitt dni medici dei corpi dì biglietto d'entrata a un ol'lpe.dale, eù inviati al luogo di Munione, cho è di regola ')uello ove la sezione di sani tà ba passato la nolLo. n comandante la ~e­ zione, visitati i detti individui, può r imandare ai cor'pi quelh non t'ilenuLi bisognevoli di esser !asciali indietro, rnentre per gli altri ne dispone l'invio ad un ospedale, fat·rnando Ji questi ullìmi un con ''Oglio con carri messi a disposizinno dal coma ndante del reparto, o requisìti dal direllore ui sanilu di corpo d"t~rmata, o dal capo dell'urficio eli sansw dt divisione. La direzione di 'luesto convoglio é afflrlnta s un sollufficiale, caporale, od ancbe a un ~oldato aiutante rli ~a­ nilà; ma, quando Ll'a gli ammalali da trasportare ve ne ~rano dei gra,·i, può essere incaricato di tale direzione un ul'ficialB medico delln sezione di sanlté. Dopo ciò la seziono di sa nità si r·tmeLle in marcia, per seguire gli :-po~lamenti del'a propria divisione. c) Prima del combattimento, il comandante della ~ezion~ di saniti!, ricevuti gli ordini dal proprio comandante di re· parlo, pel tramile del suo direttore di sanila di corpo d'armata) o del suo capo- ufficio di sanità di divisione, si reca al poslo, O\'e la sezione deve essere impiantata: io casi urQenli egli provvede a ciò c.li sua iniziativa, avve r tendo che la sezione ,Ji samta $Ì8 collocala po!~sìbilmente vicina a upA sh·sda. e a non l1·oppo di·lanzn dai posti di medicazione. e v1tando sili che possono Imbarazzare r m ovimenti ùelle

truppe, o che possono evenloalrnenle divenire centri di resislenza. Si sceglieranno localilù, ovo non manchi l'acqua. e !-l proRtterà, quando si possa, di villaggi o di fabbricati. Se la sezione ùi sanità è impiantata in aperta cnmp11gna, si erige la tenda da medicazione (da campagna o da montagna), la quale può ser vit•e tanto per l'esercizio chirurgico. quaolo pel ricovero ùei malati e ferit1: al tempo stesso ~i cerca un po' di paglia per formare un giaciglio ai malati e ferili. Se jm•ece la sezione è impiantata in un fabbJ•iceto, si procul'a, possi!Jilmente, di ripartirne i locali, assegnando: une camera per l'accettazione; - una per le m edicazioni


t, SU! VIZIO 'dEDICO '1 11.1 l'\ l\ E

1~ 01

pi6 semplid; - una pur lt• opc•·azJoni chirurgiche; - una per rappJic.SlÌ006 di ttpparecchi; - Una pPr rÌCOVerai·Vi j 1'eril1 Hl'IIVi, insuscelltblli d'ulteriore lra~porto; - una per preparnzio>n1• di rnedirinali e !"OSlan z~> di ronfo r lo. l mpianlnla comunque la sezwne, vi ...,; inalberano i segnali •lìl<liutivi d•·lla convPnzinn,. tli Ginevra (bnnderuoll• oazionah l' di neulrt~llla. di gior·no; lonlf' r•na ron c1·oce ros~a. di noltt'), c rlopo ciò f;Ì tJi.., triliut<~ce il rnoter1nle e 11 personale poq.;;JI.ulmenle 111 tre ripàrt1: t• r 1pol'lo r1cev1 u1enlo; .,. fnqciature, :s• • operuzi(mi. ~elle s~~ioni eh l'tllllilit .la fonlerio, il personale e il materiale 11ono combina hm mo·jo da permetter e lo sdoppinmento di es"u in due Ull'zte se:~.i oni , che po ... sono tmpiegerH "...011temporantamenle. o, più !-iO Veli le, "~UCC6">'i\ amen l<>. La sezione• di ~a ni tu da ca vnllei'HI non può scinlit'r"i in II'IPZZ>' S81.101ll.

Lo Reztone eli l'lanilù da m ontagna put'l ùividcrRi m tr e r1· parti, uno alla sedo (!In dove cioè può giungere il materiale carreergiobile), e due dn monlogna, dn 1mpiea-ar~• parimeule al tempo stesso, o "uccesst\'amenle. Le norme pur la ~ou cc»Rsi,•iw delrimpie:r() delle O'lt>zze suzioni, o de• ripa r ti ùi Sl'zio11i sono dAte da i cornandunll ùi corpo d'armata, o t h Iii visione, pel tramite dei r 1Rpolli v1 dir o•llnri, 0 CO(lÌ·UifiCÌO oli RflOÌlà. d) l naia lo~ooi il comballimenln, i porlarerili ùella ..ezione di "RniW. occompnl{noli poc;"ibilmeulo da un capomle, Ridiri)lono coi carr1 (o con 1 met.zi do trasporto 10 montagna, se !oli tratta Ji reparli ùu monta~no) allu vull.li dei posti tli ln(!Ùicazione, avvicinandosi quanto piit <~i pos:;a a ctuPslt. «.>d orre!<t&ndosi in un pun to tnlermt•ciiu, 0\'C CortC.'lnO i r~f'ili l!ui carri (ovvero sulle bart>lle, o sui quudrupctli), a po!;c1a (an r1torno BIIH !<C7.10118. Giunti m •Jnesta i rerili, l'ufficinle medico, tH.Idello ol riP1rto-nccoimento. ro mettere IO di!;JHtrte fJUPI!i g r·u \' IS"Jtni, J>er· i qualt ri cono«c•~ Ytlll8 l'operA rnedico- chiru r~iro, e c-nru soltanto che o •ruesti si nllcvlino i drtlort dell'egouia: - ra


RJ VISTA

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'l'EC'I l CA

r i:o;lorat·e fJUCJli che vede ,f,>boli e slìuili dai dr~a~i del combaLLimenlo e del kasp01·to: - forlJJJ:;Ce di labPI!ina dtOg'nostica •ruelli che ne mancano, e complell:l le annuta~.loui nt-llt>. t.ahelfìn" ove occorrA, del"ur11endonu i d11li dal piastrina rli rtt:uno:;clmt!"uto (che ogui soldato pOt'LH allaccato solto la punln !<Ìni~ll'a •ieJ baver o del cappollo1 o della ~iubba, l'. P"' eHI'Ahin:el'i, sul r ovescio del petto sini!'lro cldla tunictJ ), rl11l libreLlo pel'sonale, dal nwtwr o dì tllalricolu, e Jùlle iuftrmazioni cbe l-'i possono aver·e:- e~amuw le ferrlt>, 'fUand., cir'• ann sia st.alo fatto nei posl1 di mP.tlicazione, rh·eJe lu medJ(;AlU I'e e g-li appar!"cCiu. per il caso che siarl(l ROrk complicazioni dm·aule il tr-usporto: -decide, se i fer ili de h· bano pas!"ar~ al 2" rtparlo (lesmni corr frallura. do non richiedere un imruediulo allo oporatl\'0, pnlt:ndo s ul momentn bastare un Rflpartlccluo !>Oiulo inrmnbilizzaule, I!IHHI!lo que~lo non l-ia gia s tato applrca tn), o ttl :~· r•tpar·to (gravi le><rrm1 ('Ire r·ichiedono immediato atto op~ralr\'n); e pl'ovvedt' r1Lorno alla ltnen dei cotnbnlleulì, fulle lt• semplici e factlt rnedtcallll·e uccorreu li, qutmdo si lrallì dJ l'cJ·rli molln leg;::teri, t•itenuli capaci ùi ('Otnbo.Uerc. Melt lr·e uei posti di rnedicaziooo é pruJ~nza evitare alti operoliYi, a s tt•aziotl l'aLla da quelli di a:o;solulR urgcn?.a, nelle ~ezio o i ùi sani !.H è lt)cito, pur tenendosi m !lÌ Ili' li li111ili. ~pi11· ~et·si un po' pii t nllt·e, addivPnendo a•l opentlioni d1 una crunldu; itnpot'lanza, :specialmente quondo lraltisi di p-arenlire rrle!.d tn la vrla dell'inl!tviduo, o 11011 si r tlelltja d coso di ritar<.iot o as;oohrt.amente l'llltet•velllo ch1rurgil:o I.a stc~sa appltcozior1tl di appat·ecchi immobilizzanti lro'"a 11elle sezioni tiì HIUI III COrldh:ioni più fucili, che net posti di medicazione. ove 1:11 tulle le altr e indica.t.roui pr evale quella di allontauare i ferili dalla Jiuea ùel fuoco. Pro vveduto che ~i ~itl al soccorso, e alla cura ut•;!enlc .dei r~~riti e doi malati, la seziorre di sanità deve occupar:;r dello ,.;gomber o eli essi s ugli o.:;pedali dti t:ompo, o su flill'l stabiliruonU sanitari scaglionati all'inùietrn J~IIA t• hoeu. Nei t· iparli da moolaguo, lo sgomhcro ha luogo p rlll mpalmenle sul riparto alla sede della sezioni', 1Ha QUando si o jWI

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f. <;f.RVI7.10 liF.OII:O \fiLil \R~:

vicino un osp~ùaletlo ~la monla na. o da guerra (l),lo <..f!:Ombero Ili (n tliretl91ll••nle "'U •(116:-10. e) DOJJO il comlmttitr1enco, ,., j pr·oce.le nd una \i,Jla dPl maler ral•• per con!-latarne i gua,..li, e le (1er.iite, e quindi per pron-edcn i Nel tempo ~te-.:~o, il c•umanthmle della ~Pzroue di sanità tle'<tiua un ut'flcu31~ metlico pet• ~l'incombenti relutivi a i tll!l'uulr (r·icognizw n t~ della mor lt?, c \'r,;iJunza ~ulla tumulazione, 'ltHtnùn a •tue,.rullrrno ,..erv11.io non !lia &:-"eguaio appo<:ìlo ufficiale ,, ~ratlualn di truppa). l.'ufliciule meJrco irtt'fll'tcllLu, tlopu aver cou:stat nlu la 11101'1~. raccogliu il pia .... tri1111 eli ricouo-.crmenlo, u rn rnaucnrtza 1!i que11to (per e:-,., re "wl<• il .Jertullu spo;..lial•J .lei tAppnllo n della glllbbu) laglia dH un cupo di'l rorredo (pantaloni, cn micia , rnulun tlt>) il peaelln u\'O .~ rl numer·o eh mutrrcota, e uni'lcc ti pm:>tr·tno, o tale p •utcJllo, &l v~rbaJe ù~lla con-.totazrurll' della rnor l••. Qualora l'individuo sia nU'oll(l •~otnudu. ai r icot're ai contru<>stJgnr 1-prc1ali piir importunli (colOI'{-l Jei capel11, o ÙPglr ncchi, c1calrict) per stulnltr~ tn segur l o, t~r.l C011C0r"0 dr altrt rlocumenlt, l'uJ~nlilù J-er~OIIIIIe del IUtnlllUl" (§ \21> del t•egolameulo th ser vizio in guer-ra, parte ~·). 20'1. Quanùo un ripal'lo tlr lrupflà della òrvi;.ront• (p. es. nnn brigaht di f81ll1'1'18) ÙII\OS'le "(i0!'L8r'l dal ;.!TOS,..O della tli\Ì· sione CIJII·ranlc. pct· andare uJ irnp.:gnare Jl funco in llllt·u localitù, ,.,j stact'U una uwzzu "'ezrou~ dt l'anilu pt:r allcndett• al t~ervizio :;arritariO pre«~o questo t·•pat·lo. Se irroltrl! per una l'iccolo franone d• truppa op•·rnrtll "-eparalttmPule dal111 pt·opr in unilù (re~gimentn . bulta,.dione). O<'CC'rre io~lJluit•p uno specuJlo posto di m cdwa~torw, In ~l'­ ztc.n·~ di sa ntlà v1 prt>' vede wv1audo la cupviu-cofum e lo Z8UIO di ~anita. cltc e!'-"8 Lra'"porla "'ullc Jue rar· r ellc ùa buttaglione.

lti l.'ll>p.·olalo·Uo dii moul ·~·l e alle Ùlll dlll'.mt•lrit• wiUtare. J'l)<llt'•hl"tl"

d~ gurrra tlallc ouCJ~I" di soccorso l.a Curmazj.,UP dl ''"~'Il •lire o;po•il.tlutll• ~rù l<ftulltl.


H UG

RIVIST,\ DJ TKCNJf.\

0q)edalt da oampo. co~,~~laleuo da montaana).

2ll3. Gli O"peJali dn campo ono "eri o~pedali mobili. clcruraro i ferili provenit>nti delle ser.umt dt s aoilà ed, eccezionalmente, dai posti di mt>dicaz1one. ~0110 e'3l"e nzialmente sta!Jìli1nenli d1 .!•linea, o co::-liluiscono l'anello eli congiunzione rra gli stabilimenti ,;onìla r·i rli l . linra ("e7.1001 eh ~aniw) e qu('Jli sttuat1 ncllt> retrovie cJell'el"erl'ilo oper ante (-.labilimenti di sgombero). Essi sono asse-gnnti allo arma le, in ragione di a in ma... ~imn per cin~runo lei tlìpendenll cor pi d'armala, e dipendono clal tlireltnrc di '-llnitli d'at•Jnata; possono però esserne tttldelti a nche ou n corpo d'lJrmata, e allora qut>sli ullhni dipendono ùal clirettore eh '-&nilà del cCJrpo d'ar mata ~lC'-!':0. Si distinguono due tipi pr iucipali d'o..pedali da campo, cioù: a) O!lpedali da campo propriamente detti, i qunli, alla loro volla po"sono essert> cla 201) lellr (d1 cur R lJer urfìciuh), n .Jfl JOO letti (di cui i pr r unici oli): b) Ollpedalelti da ,,,ontayna di :)0 lelli (rli cui 2 pèt' u•~otmati o Roccorrere e

fl c,ali).

Questa •li'-tinzione (ttlta nnt'he fra le -.eziooi h c-oonita, cnr r 1-.ponde a qut>lla , Jllù gem·r •ca, di sl8b11imenll dì pianuHl, u At.a bilimenll eli litontrrgna (1). l due t1pi fJO ln~biJt.'l't) riuuir!>t ~ollo la clenominaz.inne di O!<pe tali da CHill(l&ç!na. :..'fJt Il mater iale d'o:..'lli Ol'Jit:tfale clu C'IHnpo si divJde in : a) Mute rtole comune, clw t•ornpt·unde dOla l ÌOOi di erju ipaggiGIIlf'TI.lO (og~elti di St!l'Vizio ~U-

10 l'er d r~ tmgucre le llnl la o~peda lh r.• nlll•otìl!! •ltt'l'~uturil a roJIItAn• da qul'llt• all~otlte rlaUu soc·ieta di )OCr.or.so (C:roce llo~•a e On:tme rli llallaJ, ,,,. :ulut11to

•l oltlarn.11"1' •J,pt'dall da CIHIIJ ù ~ (lfl•tt.lalrll• dca m''"'''!1"'' qotllc l•tllnttc h l JOtonta milrtal'l', <! osptd41t e o•pedu./(11( da yutrrn QUelli 1•ro' 1J~U •falh•

rfuLW SOetCUl >Oteur~O.

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.E SEIIVI ZlO

li ~: III C O ~lll.llAIIE

H U7

aerale, oJotgetli da cucine, oggclt1 ·li se n n io sonitorio (l), ' i• eri di r iser va per urticiali); doln)(ioni carlograllche (~te ne role e !<peciale), r egolamenti, stampati e cancelleria , b) Mnlertale speciale, il quale a suu ,·olla ''8 tii ... linlo 111: masserizie (oggetU lelll'recci, c•!-('gelli èo cucina e \'l veri di t'i!'lerva per io l'ermi. nlr>n!'!ili vnri, Lenclt", bare ll e. ecc.); m!ll t'rill1e rnecùco- chir ua·rico (Rf•parecchì, o~~elli da medicazione, slrumenli cLtr ur;:tici, m ~dicinah) . TutLO 'tue:o.l.o matf' r ia!P Rper. i l le t'! conteuuto in casse, colli, e, per glt ospedalultt r!a IIIOnta~oa, nnrlw rn llaccld falli d i tela impcrmeabil• . All'mruon delle bat·elle, non "ono m dolazir•ne agli m•t·edeli t.la ctunpo mezzi rc~o la wen la r i pel tral'porto dt!i l'ènti e molai•, adopet·att<losi all'uopo carri th rerrui•tzìone, o treni Nnitari. 205. La dolazioue .~pecia le d'un ospedol.; ùu campo da 200 letti é con ...ervata in i!l cas~o e Z~ r.oll!. Le C8""e 2) ~ono Ji tre orJi ni, dì«linti da conlra!':Se~ni particolal'i . 111 Gh <l!fltOtll di -~r , itio •anìwno, oMia Ili llrrt•laml'nto pd persotule "'"titano, 'ODO cosmoitl, per 1!11 o•tle•IAII eh !00 letti, da 1\ horrarce da {IOriAflonti, P •la &o lorocdnll per ~~~ o•1 •lult tlt JOO ll'lll & dJ 110 le tu 1.1 1lol17cufl,. •• proporthlf\.ltament.• rulott11 1.1' bus t•• p~r aiutanti rh 1>anilt1 snn roniNtu te nella dolazion•• di ~trum~ntl f'lti rur)licì , u<Sill M lle t':l"e t leii'O~Ill'<lale eia t·am roo. l'l) ~~~.. n• -,e del l OfohOi' •JUtilt' o.Jd U. l nl n. 3!, tOIIII'Dj;'ODO O:!~t'lh lelltrtc.:c, t• t11 projcric~t in11\idu.tle per l ~ lnf,•rcoJ dc lru pp~. Qu~u, d .• l n. sa al 11. 36 contengono oggetti leLirrrcd eri t\Or.essori pco· Il uroco31l lurmnl . lA ta.•-.· •l.tl n 37 111 n IO ronten~tono un tondo •11 lenzuola per trul•l•o. ~l'li" caue H t- U \i e hiauclterta •l• n~amblo. Le ca•"ltl d• l n C3 al tcl ronten.:ono fllll!"lli l art (loroe<:hP, rnn<l~liari, l.lnt,.rnc•, seahlaluttc, agoml. etA:.). t.orassa 17 e \3 ronh·n~uno u1en~lll di cucina, o •Juolle 4!1 Il :111 l'l veri tl l rl•fTIU ~Ile c&.• P del :!" or.hne, c]n~IIP ;••:nnte coi n H l conkngono st rumen ti tbtrurJtcl ., Oll!;elh artlnl: e truPIIe '"'' 111 nl XVI couteugono Oé!f(et ti rta nre· cllcu~Qnt, ~~~f~-ori r 3p parecthi lltlk f:I"O .Jd 3'' m lin~, quelle con le lettrr• A. r., C. (1, ,1 ~r·runo come una vali,<l;t, rurJruUt•h.t due mèuu tass~. Lo cn.s~e <11111' A. nll'll conteul!ono me•lk liuk '" CM~e t 1. contPni!'<IUo o>•Unze auli<etUch<', l•o··cette I'OOt" 11er th' t ll lt.ouorl' •Il med~<·•nrlt. e bocc tte ctt rbHia. Le~ M.:-;. o roul engono attr~w •11 lrtrmatia, o nd ln. ctJ,:s.\ O 1 l é <'Oche un.1 cas,etta rct:ol:un~nt11ro f>l'r l'analiSI llllll'n~qua e ciel vino.


lli\'ISI \ 0[ Jf.t:'lh:.\.

Jl l" ordin~ con~la di 50 ca;;sc, ~e~uute c 111 nunwl'i arabi (la 1 u :;tiJ, e c011leneuli o:::g<'tli lellerecct e ds cucino, oggelli vaa·i, e vivera ù1 ri.,erra 6 di c::onrorln. Que;.Le co11<"e sono o sezione •tuadrilungo, tli color· oli,·ac;.Lro, e con chatt'6 munita di un di!'I.'O mtero ùi ottone portanle il numero della cas~a.

Le cosse del :.!0 on.line f<OilO 16 ud banno numeri rornnni (da l a :\VI). Souo a c:eziooe •]U&'Ii rtuaùratn, di color oli,·astro, ,. con cluave mumta ù'un me1.zo dic:eu tl'ollono. -.ui qual~ é il nurner·o ddlla co~"fl. Contengono strumenti ch aruraici, oggetti tlu metltca~ione, apr•nrecchi a IICCEIC:'<fli'J rli medica tura. li 3° ordine compreude 1.1 ca>-c:e, ~eguale con leller•' alfllbeliche (dall'A uii'O). Sono n sezaoun quusi qua lratu. 11•·1 t'O· h re nnltu•ale del legno, e t• o n chi n vè munito di un pe.r.w dì ollone lrinngolare. sul (JUnlo i• la cifra tldlo coc;sa. Q11e~le casS·' conlen;.rono medacinuli e ollrl'l.Zi eli farmacia. l colli !'1011 dt!sliuati a con~(·oere mater1ale, che 11011 1•otr·ehhe ec;sere allogalo tn t:al:i~e, o son disl.mh coi muntH'Ì Ardhi tllll1'1 al :w ( 1). 201i. La doluzionr di moterinle p~r un osp"'daiP tlu cumpo da !llJ le tta corri~pnnùe 'IU8!'Ì allo m~lùdi qr1ella d'un <l~pe ­

tinle cin :!01) letti. O~ni o"'pt-:d11le da campo da 200 lutlì perciò può scloppì11r"-i irl due rnula, ossill 10 due O-'pedalì du 100, 111ft quc~IIJ due metù non !'Ono e.;uali. La mela costituita rio c.tqse ,. cnlh eli nurner(• e .,... r·ie para ha rtuanlo bac;ta per formare un O"!'~· dalo du 100 lelli L'ullr·a mela, cioc\ quella risullante di r·n,~o e colli eli numero drl'lpnri, e di leLlere di serie tlic;pnri, hA hl· so..,no, pt•r runz•onnre, d'uo·a~giunln di rnall!rinle, l'lw ,. lo (Il l col h l e !! r.onlo'IIKOnu uten•lll m•·taiU<:.~ r••r cuci111. e qu•lll a e 1 nt•.•nslli Jll'r lllrm.l•''-"• l rolli 5 r. & cuuten~uno har.•llll c lllll'hlcrui)IO. t coUI ;.;,r. ~.J>,I contenl!ono toaler:l<>st (l~r lralturatl lrolb 9 e t•> rontenglliiQ ~lllDJittlle u•l ~1'­ pnt't'c~rhl nd ••~lNt~lone, c •ruoli l t 1 e U va.,·ml t il J.•;:Wcl per metlit';lturo~ ,, -ed t il tb r~tnJ>:lf:D~ l colli 13 o u (ljtn ratU tl~ vn5ch•• t• vn•clwtll' 11:1 l ;zno; i rolh U e 16 o!:~ ll'lc·l~ per l·olamrnto; e Cfll••lli •- e 1~ dal l•1rtll Il rollo Jsbu " htto tlt1lll ·~n~:t'\ P dllla "La('Jil. e Il ~olio :lo• oh l•.;~t'tli lh curul3 rom··ll~ttv

Nn t:J.mhuro, mtll'lllello dl\ carru, c~:;tn rh• camo, ecc.\.


E SERVIZIO \fEO IC() )!ILIT \Ili

cJotu ione di eomplf·,,~enlu J•ef' o~pedale rla cM,I{I'J dt uùw ( l ); 11 qual•l si a;::ogiun~~ a qu~~la metà ùi"pllrì tutle le \'Oile che eaa, in "eguito •1llo s loppiamenlo dt•ll'ospedale dn :!00 lelti, debba funzionare come un ospedale completo. Da ciò ri!tuiLa eh .. un O!';pcdt~l•> da lllll lelti è co~tiluilo n da tutte l~ ca sse e cla1 I.!Oih di numer1 e "'i>rie pari Jull"o!;pedale ùa 200 ll'tti, o dalle c•ts!'e e dai collt ùi r1umeri c serio d&speri •ll'lranzidello M pedale th 2 K) lclll, con l'a~giunla dello doltUionr di COniJ•ll!mentiJ per o.~f•l!da/t! r/.1. r.ampo dic:iso (1) Per Ag<•vola t·e poi lo sdoppiarnenlo dcll'o!tpeùole da campo di 200 letti, si è o.Jollalo eh contras!'f>;..'IIOrE.', con una doppìn fasr.ta bianca , unu delle due 111elà delmoteriah•, os~in quella composta .Jn casse e colh &\'unti letlert•, o nurn ·rì, li !'eru·

diPpari. Quando per lo scor:::o numero d'infermi, si re{'uli aumcienle iotpaanlar•' un ospeJale dn camJ~' da 100 letll soltanto, lraendolo do quello di 20() lelti, la mftlu del mal"l'iale, ùa user"i prima, ,., •1uella par i (casse u ""OIIi di serle paa·J). Ou11ntlo 111\ece, d'uno intero o~pt>dah- do 200 J('tlJ Impiantalo ti voglia mobililtu·no ~mio uno melA. s1 Jarll In preferenza .alla meut d1spari, pron•cJPndola sul,ilo della r/otcuione t!i tomplemt•n.fo per m~peclale rla campo tliriso. l.'o~pt>dBiu ùa 100 )Ptli non é. a ::ua volta, ùivisìbile. 207. Il maler ialt• t~pe•!l&lc ~lt·gll O-'~J'edalHti tla monta!}' tl (dn l•~lli ) ì· conltmuLo i11 20 cusse, :!~ !lacdll e J:J collì.

r,o

~lenlre ti llltJler.ale de!!h O!<pedalelti dtt c&mJ•O proJ.truunenlc

detlt :da :!00, o do 100 l~tla) non 1\ lra«p•H·tabilf-l che con carr1 s ta nte la note,~olo dimen<~it Hl e delle ..-asRo e dei colli , il m teria!e M;;li osp"ù&h!Lii da monla:;rno. è trasporlabile in,ece ~tnche a dor·::~o d1 quad r upedi, c~!"endo Il' ca~!'ll', 1 ...acclu, c i colli adallnli per ,•..,,.ere car1ct1li a scht••ua. O::.,ilt ~~~ 1•'-PU-

n:

lh La dola:llllle d1 etllll}lltmtttln I•tl' o•ped11le r.l11 cam110 d1rft1) con,t.1 oli 3 <'A ~ e 1111 tòllo. l.lelle r.1''>t' due liODO scguatl' r•m uumerl <~r.ù•i tSI e :i~l ,. Ct)nltus:uno •trounenli rlllrurpir.• e ''cll!t!ltl •·at~. nn 1 e $t'~'ll:tt. roo h letti.! 11 Ub,, e contiNI' nllrezt.l 111 rarm!leln, c 1111a ca~,;clln r~golamclllarcJ pl'r l'aoal•>l

•l'll'llr<lu.:a 10. di'l •ìno. 11 c~>llo e <li:illntn •!:alla lcllo•roa A. e eonlleue la l'al.l){l, la UPfla, 1 I"'II<IPnJOI~, ec:c. C~l l.:t 111•1~ fl~h dell' o.;peJnlc d1 C;tlllf'IO eMI.:" •li ~·l ca,,. e t! ro>lli; la m~ta di~parl coust:l di H •·usso e ti culli, cornrrc~a 111 olutn~tonu t li comrJPm~nto.


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Rl\'IST A DI UC~IC.\

dalt du campo coon ratti dì mate riale soltanto CArreggiabile, mentre Frli ':>speuHlellì da montagna lnmno il materiale carre~-tS!"iahile e

somt!gg:e blle. Le ca~coe t i ~acch1 cle.l'ospedoJetto da monta~na ~ono "im •lrnenle di .. lmle in .J or .hni (1) . .Al 1 ~ ordm~> appa r tengono t~ sacchi e W casse: fJUe!<lt e IJUelli st-gna ll con numeri arabi: i sacch1 da 1 a L, lP C1l'"''8 rla 19 a lS \'a -.i conla•n!lono or.:r~etll leltP.recct e &<'Ces.,ori, (•~::::etti da ru<'ina pPt m(•rmi, e ,.i,·eri di r a<=et·va . .\l :l0 ordwo appartengono :1 casse e i !:archi, tull1 "e~nall con numera romnm. v, ~i contengono strurnenlt chirur;.:id, Eipptlr8('Chi 6 Olt.ll8lll da !n8diC8ZIOOe. Il .1• ordin·• consta !'!Ollunlo d1 cal!!se, le qual• ..ono in !Hlmero d1 7, d1"tinle lutto cln lettere nlfaiJeliclw, e conlen;:onu

mt>dicìnoli e oltr••zzi do. furmncia. l colh sono contrassegnali tutti da nume ri arubi , o conLP.II!!Ono oggetti che non po~son o Pssere allO ~Z8tl 1n ca'-":6 (mllltlr·ossi, lunelle, tavolA chiruJ•aica, ccc. L"ospedalt•tto rla montagr.n non ò divisibile. 2118. Il malerinle rl ·~l i ospedali de campo (du 100 o da :!0·1 lt~tli) é traspnr·taln -.11 car·ri l'ol'lllti dal lt•eno borghese: ~ car-ri pel materiale de • l'o<~pedale eia :WO lelll, - ~ ca•·ri po1· quello tlell'o"P"dal" da 100 letti. Pér fAYorire a nche in marciA. 1t1 !doppiamcnlo d~ll·o~p~ùalè da campo da :WO letti, s1 cal'l eano, «u ~ tlt!;.dl ~ carr1, lo.! ca":.-e l'" i colli della metà r•ari. e, su~li alll•ì •1uallr o, le C8'-~e e i colli della metil dtspan Ut :\'t>l 1 Ol"lllll"· l •Mrbf da l '' 13 tonten,;ono O:Zll:eltJlattero!("cJ ;;.l a«··-sori f'i!l"IDfo•rml l <la lu .:.t H., ti rarJ•N's~nbno un m>gaulno p~r htliiCb~nil ed tn•lumrnll vnrl. Il •.,rru 1•1 ~ l•• r:~..-~e n. :!•J. !J. c t ! roUl>'III;OD•• 't•nl::lle ,.,1 u• .:eUI "" {'er tn~errnl L'l ras-a !3 rnnlletl" uten,ifi per curln·•· e J.• r.1~Sl' ~~. :!1, ~s. j j 'lvtn tlt r"er\11 La o::l\5« ::!~ sef\ e per o:rgeltl di rantt"ll~rla. :Se !" Or•lfn.-, l rwe 1·11· 111 conten;.:ooo 'tromrnll tbirurgtct e •l'f'•urcchl. l . ,rclu 1\'-\'-VI-VII o;ono 1•rr Oj!ietU d11 m~•lleazJone. è\··1 ;r onlln~. l•' ca1•t! A. Il, C, LI, E. P, cunlenguno medicinali, o In ra~~a G :tUreni di fnrm:u'ill. l colh 1 e 3 eonten""ll'> O;tlldltl r•er curma: Il collo 3 handeruole: Il rollo "' r.mt1•r.usl: Il collo G >lamJl~ ll ~ " torco Jl vento: il collo Gsedili d:1 camJ•l<llli' ·' \li~>OI l colli i e 8 l•:lrlll: ti collll !l o;rgctU da eudJJa: Il collo tO ta• olo ,la oprra1lon1~ li rollo Il l ~ l~ntla dn mei.lknzlone: il collo t! la •o.nga e 1.1zappa~ Il eolio 13 1~ har,•llt~ J•t~ghovo Il


E ~ERVIZIO \fEDICO \f!LIT \RE

Hl l

Pel lnl~'pnrto del ma ler iuh.• d'un O"peda lcllo da monla~no, occorrono :.! carri, se per vta ordinaria, o ~~~ 111uli ~e si percorrono v:e mulallterc. ::!0!1. Ogni dtrezione d'oc:tpedale principale di capoluogo eh cor po d'armala pron-eJe, all'otto della mnbilttazione, alln co· st1tuzioue di 5 o~pPdali da rampo da !!OO ll.'tb, pt·r i •ruali clev~ rorniro a nche il per"tmale dt truppu. Stantr. però 1"111gcut•• •ruoutttu dt materiale, che rormn l~ •totazioue d'uu o•peda h~ •h• CllHlpo, .. cfaltrn par·te per o n i are agl"~rlcou,·e ­ nt>llh t!hC sì OHeLbero (tcr· un traspo rto clt tonto tllfllt•t·IRI•• cln t11nt" localitu, "i » adottntn Ji con<~~r-viiJ'+' una pnrt•; eli qttel'olo nwt.·rtale 111 alcune !"edi, ove "i r·on~ervnno anclt.. do>tlt;r.ioui pt•t· i tlr•pO,.Jili ncrm:ralt rf1 annata, ,. la rimaucnu• parte, l'<jlC •talnwnle IJUeJia bi"OgiiPVOIC olt ._pC 'ÌAie !illrW!gllltiiZ8 1•'1 t·ipa rttla fra gli o<>peJali militari principali delle -.ptij •li eot'fJO tl'ar·mata (compt·csc• l'n::opetlale prtrtl't{'ln le di Ca~linri) per tfUèl numero di unita O!>ptdaliere dt 1-(Uerra, che ciuscuno di questi tlf'v(• fnrni re. Sono CClll~erva t t nelle s<'dl d Pi depo-;ili 11 vanznti i materiali ùt t• colegol'ia (nta;<'-tmzte) comr•re"i t colli. J., ca«'-t> del '!:' ordtnP "egnal.e coi nuuu~•·• Jal 111 al XIV, e le dotalioni eli complemento pt>r n~pedale da campo diviso. Sono Invece couc:Pn ·aLe, pr e""o i rn••nzionalt O'-'podali milita r i, la C8!1Sè l , 11 , X v. X Y 1 del 1° or·dine (c:trurueuti chirurgtci P a pperecchil tutte Je casse del ,{n ordmt• (tneùiciualt " aUr••ai dr rarmAriA), tnllo il materiale li'e'fuipeq~tamcnlo, e le ciot&7ioni t'&rtr,_'!'atìche ("'pedah), di rt!golatllenlr, starnpatl e ng~:olti d t cancelleria. Oltre a queslt oc:perlali da cumpo (;j per ogni cor po d'nrmat..) che sono destinati ad c,<>ere impie;:ali, quond<J il cotnbatlimenl, comm•·ia a svol;:er'"''· t: "eguono J'e;:ercilu oreranle, ' i l' un cet·to numero di ospedali dn 10<1 e da ~00 letti •ln•locati, nn dol tempo di poce, con la loro dotaztonf' t'Omple({J, nei ~>t i.J ove si pr evede accadere In rauuno.la. e que!!lt o~pcdul1 enLrano in funzione lin dal momento che s'ini1ia il concentr·am<'nLo delle truppe. Il ma LeriaiP lle~li ospedaletll ùo roonta~na a depositato fin dal tempo di pAce, nelle locolita ove occor•t·o se rvi r ~en<' in cal-!o tli g uer•t·o, o nelle ,Jr inante.


Ili:?

CIIV IS1 \ Ili n:t: 'if( \

1111, Il personale d'un o«r ~·lnle dn campo si compone <li u rtlciali mecJici. ut'tlcia li contabili. farmacisti, eccle~io"lici, •• ;i' nn drappello di ll·nppa 1h !<&ntlu . ..\.zii ospl'dalt rio HMI, o dn :!Oli letti, non é addetto por~onnlu d'orlrglieria (treun), pl'l't'h"' it tra-..por to non P! fallo con car•·• rogohunentar• per que,.,tfl l'Oli ~•·!eruzione la proporzione tlei por ltl-furiti" (Jncbli ptulinulula. Il seguente speccluo dù la formazione dei vari tipi d'o!o-pedali rla campagna: O•P"•Inle ùa U'l"'•hlNlt 100 letti •In Olniii1.'Tll

lllrclloro> 1ma:rgiorl\ o capilnno Ull'dlC(l) . . • • ll•r·plllli'P (~"flpilauo medictJ). ~l c•ltct (capitani) . Med ici (suballernt) Conl»Lile (uf'ficialo subaltcrn(l)

1 -

Jl1 --

Fnt m!ICÌ!'!la . Ecclesiastico. Furier·e. . . . • . . • Furtere o ser~ente rli contabtlìlll .

~l!rttenli ~tOI·i .

.

.

.

• .

11-

.

o capor·ali mng•

.

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tl-

.\ tula nli di c:a nilil . G(')- - ae>Cupora li ml'ermier·i :!c.-poruli porlaferah :! 1~ Soillo li infer·mieri . !:1 (i Soldati portaforili . 1: ! Allontlenli. . . . . . . IO G-~~·t und ra di trono borghese. Il :W !1 ()l 1:! fi

i=

lJ""fl/lf!llo del t r eno tl'arti•Jlieria . .

s.•rgt•nle . . . l ;,,pnrnle . . . &• ..tali . . . . ~l uh •la ~lilla

(~• l

f, I'OlllCi~l.l.

\31 l rarmari-ta.

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Tolal·~

Il ~ fnrmacistl.

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E St:II\'JZIO YEDICO \Ili l T \Il&

l!ll fili o~j>ednli d 1 campo st fo rmuuo sui silt radunata delle varm inlt>tHh·nze rl'a rmata, ~ouo lu dit·etione del direitoN di ~.>a u ilù tl'tlrmalo, che li prendo rnalet•raltnenle in conM:gn&. Al l-ilO dt radu nata pervit>ue tanto 11 malertale conllervetn pr~~so il depO!"Ilo central e d'armato, donde é pre<~o in con"e~n o rln un tenente medico, nlluopo comandalo dallo direzione clt sanità d'armata,quunlo Il tnnlt•r·iolt> conser valu presso gh O!Opedall mi litar i ùello sedi di cor po <l'armata, i tuall vi "!Jedi8COII<) pure il dtslaccornonlo di truppe di sanitu, che •levooo fornire. L«~ dola:ioni Ili complemento per Ollf•tdnlt• tla campo dini'<o rimangono pre«sn il deposito avanVIll:>, dal •tnal•• "00 ritira te lulte le vnllr• che la melèi dispnri del rnatt•riale ol'nspe.tale da cnmpo du ~Oli telti resti scompagnatn dttlla mela p:m. C.ìli n!Op•·daletla da montagna St')IIO, pUI'e all'allo della mobilltationo, tl'al"porlali nelle localilù, ove rlevnno funzionare, aolvo n !'l pOslars i 'IUCCt>ss ivam e nt~ . quwrdo Il bif\ogno lo n · chiedA. I n 1 nas::~ i ma P•'rt'i, non e~>.;P nd o Utldetli a ripal'li di ll'uppa mobililnti, e~l'li si compor t.ano p111tLo~lo come luoghi di cura '<tabtli, rnenlro gh o~pednli dfl c·arnpo (•la 100, o da tlO lelli), essenrh.1 a~segnall a grm;<:i l'ipnrli ùi truppa. "e,uono, per quaulo i· P"~<>iiJile . !!li !'OJtOSlarnenli dell' umtù llttic:a, cui sono &1ldt:llt. 212. L'ospedale du cu mpo s'iro p1anto non !!Oio nell'imminenzn d' ur. combnllimento, ma a nclu• n() Ile cirroslanzP d'ac· Cll tt\onamenlo, o da allra specie d t uccampomeuto delle truppe, quundo, nell.. \'ÌCinanze, 1100 vi sianO O<lpednh permanenti, ovv.,rn manrhino ferrovio o alli•• mez1.1 di lra!>pOI'IO tlei mulati e dei rel'ili. In marcia, l'ospedale du campn tie1H~ il posto asse:rnalo tlo ll'iult•odPnle d'ar mala: genPral menle al ~c~uilo del con· ,.ogli•.1 viver·i di r iserva L'ospedale dn campo assegnato u un c•orpo d'a rmata ~~~!ZIIP la st·zio•te di --snita t.H riser"a, e la color.na vi vel'i. ~el l't rnrn 1nenza cl'un comballiruento, al d•rellore di senili• •J'nrrnatu &!'<segna ai cor pi d'armalo al numero d'ospedali eia cempu, che r itiene necec:sario. Gli (J14peclal i do campo s ono s ituati n una cer ta ùi~lanzu 9«1


111\'1~ l.\

lll U C'\ Il,;\

dalla linea del fuoco, per e~sere tll ;,ìcuro dai proiPllili: •le· ''ono p.:r·t'l e ..sere vicini, IJUA.Hlo p1ù ;,i po~~a . eglt fllabihmcuti rli 1" hnea, e, in genere, a tal d1~tanza dalle !ruppe. da poter seu1pre g•unsrere :-.ul carnpo dì ballaglìa nella giornatn '\ell"im! ianlarh, !'li evilPra nno isili, che ~ouo o ru>;,~ono di\ Nllre punlt slrategid, e le li11ee prmctpah d1 lappH. Sr pro;urerA (ll'l'Ò di PR!ler e vrcini alle ,l?rlln lì vte rh c·ornunrcn ziOIIt' 1 S~I&JmeOlP r~rl'O\'iat·ie, l SI prefCI'IrQIID() )nraJÌhi ove si pos;,a RppJ•ollllar e eh fllbbrlcati, 1r1 lltllncanza dc.H quah si rÌt'llrreJ'ù alle lerule. o baracrhc. hll(l18nl8ll'l ro .. podale dii campu. \'l l:;iualbeJ•ano l dc,.lll· Liv1 della llOtJlralilit (bandillrll con croce l'OsSA B bandtt'l'tJ na ziona!e, dr ,.(orno lanlel'llll con CN<'C ro"'<>a, di nott • ~ fr&llfl.lllo 11 direllol'C deJJ'o..,peclHIIl 8\'VCrle dell'eseguito lfll· (lJIUilO il SU(IOI'Ì01'0 fiÌI'CllOrC di SI)OIU~. Per le rnnlalli~ epldemlcn-r.vulaglo,..e, ,.;m..,lituiscnnf o-r e· dil li speciali in ca::,e if'lolate, ovvero sottr1 tunùo o har·acclt~ ~ l ), e 'JUPSli o~pcdali, oltre ai tltslinlivi degli O!'peuuli da cnrnp(t 10 J.(euere, "l'Ono cont ra s~egnati anCOI'tl da una boud.era _i&lla. 21.1. ll.ftm:i()namt•Mo ùeiJ'o!>pedale <lo Cl\111(10, come dd· l'u... peJaletlo da rnl)ulagna, non dlll'eri ...CO da rtu,.llo eh tulli gh ospednh milita l'i 111 gencr·e: la r·ipartìztone del per,.;OIIl'tle e dei locali (rtuaoclo si siu pùluto !'erVH""I d1 un fal tbru alo) é fallu cou le sle<~~e nurrne lldollate negli !i!'pedali l<•rrilorialì. Uno d~>gli urtìciali medici, cfJodiu\lllo da adallo pet·s•J· naie Ili truppa, proceda all'accelluzìone dei malati e rertli, p allu loro A~!:lcgnatìoue a1 l'E'parti. Giornolmcnlo si pl'!lcr,Jc alle vtsita dei ricoverati, e alle relall'e pre!-!Cr lzioru oh alimeni! ,. med•cinah. P~r le op"raz1on1 clurorgiclll', falln a... lra· zionn dai cusi di assoluto urgenza. il ca po-l'ipnrlo rlclucde il pa1·cre <lei dir·etlore dell'oeopC'dale. il 'IUt~le, all'occorrl'nza. e!,e,.:u<- egh !>le::,so lo opereziom che glr sembrano dt>l cHc:n l.'ll~cila dni maiali dallo f<lalnlimPulo lta luogo, pet· d'in·

dinlui cbe tle,•ono recar:si a ~Xrandi dl!'lanze, dnpo la ch-.tr> buzmue mnlli•tole dt>gli al unnn l1 . p<•r gli aiLri, dnpo 11-1 dt!-.ll'lhuzione poweridia na. (Il Ur. § 33 llc~t<•ISJuo•nto di :.crvl1111 m gu~rrn. 11nrle ~·. Il IN.


E SEUVJZIO \IEOIC O " lllTAiiE

21 '- Come nelle ~Pzioru di <>a nilà cosi anche ne!{li ospe-dali •la campo i mporta m olt1sS1 m o pro\'vedere ot:n c::gombero d~>i maiali e ft!rili, dovendo toe1upr e questi slabllimeuli, e IIJ•t'cJalmeule l{uelli piu avanzilll (a--seguali ai corp1 d'at·tnata). ~sser pronti a ricevere nuo"i ferili, eh~ nel ~iorno dt!l combaltimento, o a ll'indoutani. uon tarderehbet•o a vemre dalla linea del fuoco, pel tramite delle sezioni di satlltA, o, ùireLiamenll'. dAl po,.ti th mediCIIZIOile. ~1:1. Quando un o-;pedale da campo da 200 lelli si Lro"i ad avt'rt> dl.. ponibile una Ùl'lle due m~h\ deliA tlotaz1one. il tliretlore dt e!lso ne avverle 1! super1ore chreltot•e 1li ~anit:i (d'ormal&, o di corpn d'arm«la , il fJH&Ie all'occort·euza. pu•\ or ltnare che il mezzo o~ pedale. reso s~ombro di rer1ti u ammalali, siu fatto a vnnzar~ . lu questo rnso, o nell'allru .aucora, che l'inlt-ro ospedale da campo da :!IJO letl1 ùeiJba ~poHar-.t p~r seguire il proprio reparto di lr uppo, ~li o<>pe'liah ùa g uerra delle assocint.ioni di "occor..~o (Croce Ro..,ss, 1lrthne tlt :\lalta). col loro per....onale e mater iale ne pr~:~n ­ .Uono il posto {l) In lullt questi ('ll!'ìi, cot110 nell'll'~uieuza tli una rilit·nla, il ~hr<>tlo"N d'un o"'pe tale da t•amp" la~cia <>ul po~lo '-Oilanlo il ma t.eriall' e per~nna!e nt>ce~<:ario per trl'inrernu che non possono cs~e ro mo~si, e r H:e,·e dall'ospe~late subentrante una quont1tA di matet·lsiP e·rui\·nlenlc a tucllo la"'"ialo, com· pletando ..i iu tal rnn lo lo dotazion~ dell'o"pedale •la campo,

ehe deve muove r"~i per ultra de~LinazionP.

RIVISTA DI STATISTICA MEDICA

--

Whtls tlo& .anltarla dell'esercito inglese per 11 1891. (Artn v medtcal r port, Lon Ira, t'l!l;ll. Stralciamo alcuni dei dali pitl ltnpoJ•lsnll relali\'1 alle tru ppe eu1•ope_, .ìaoziate nulle var1u parti t.fell'immenso impero

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~ello specchietto !'eguflnle si tro'a compendia la la mnrbo!'ità par lf)l)(l uomini di forza per Alcune delle enlilis morhol<o più l'l alienli, uel Regno Unito e nei presiJi in~lt>" l ('hu pre~enlano più onaloF:ia col clitna italiano, e che •tumdi -;i pr estano meglio a un confronto collt> c·mtlizioni dell'eq('t·cilo

no ... tro. Le cifre rlrl l "!Il <-~ono me..,~e 11 ri<>conlr·o con quelle 1lt!l •1urn Jllennio lf'~•i-llll:


IIK(.lNn U;";ITU

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Vajuolo . . Scarlalttna t\ l ot•billu .

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FeLbrc lil'oiòea. l nilueuza . . . . F ebbPi dn malnria. Mal<.~tlie vener·eo .

I!J,:l 7,7 l !17, 1-

cioè: Sifilide primaria . Sitìlide ~erondaria

? 5,7 2:1!1,:1

U lcer·r 'ener·ee

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65,6 100,;) IR,O :t:!

27,L

Id. del sistemo genitalo

!l,7 7l.J,L 11 ~.o l:J,!) 2.:! 1H,8

~,\

M alatlie de ~li organi tlelln ci t•colazione . . . . . Id id. della r espirazione . Id. id. dellu Jigm~tione . . Id. del si~tema gland. e hnf. l d. del !:'i<~lt:>ma ut•inar io. . .

w:-.,o

l -77tl~

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!17,5 71H,a

:!6,5 aO,!J

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Reumatis mo . . . Malaltie tubercolor·i . . .

Alcoolismo

T utte le molollie .

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Le;:joni traumotirhe .

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La morbosild e la mortahtll conc;1derale in r apporto col·· l'<>là dllnno le cifro che se;:-uooo:

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l'othi cnme nell'e:::erctlo inglese quasi un terzo dci !loldati è co~ltluilo dtl imltvlolut al li "Otto di 211 anni. e coult> g li mdividui da 25 in su formino <·irca un altro ter zo della forza tolllle, mentre 'Juoslo due ce.lellol'ie di età sono ir.tinitamentc meno numerO'-~: n~gli esercili a recluLamclll~ obbligatorio. Notevolt.,simo, dir~:mo an;.i stra no, è il faLlo che la morbosità e lo mortalité sono t•linori nella categoria dea giova n• a l disotto di 20 anni che in quella da :!0 a :!i-, tanto piu so s1 tien contll che tra que~ti devono essere in assai minoa· numero che tra quelli, ~li Jndavadui che non ùanno comptuto un anuo di !>er vizio, ù che sono uppunto i nov1zii quella che danno una maftgiore ruorbosiltt e mrJrlalilà. come rilevatoì pure dalle cirre segue nh.

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VARIETÀ

l . CHE~f:·r, metliro mag~10re Jì t • classe - UD ca•o 41 f1llmi.Da'llOD e (auto- osservazione). - ( A rcltint.~ ciP. ttlt!decme et tlt pharulacie ''"litatres, qeLtembre, tx!J3) A vvt.me tanto r ora mente che un m<>.di<'o ven~o colpiLo del fulmine e possa poi raccontur ne le nnprrssion1 ricevut~, che é pieno d'in ter esse il r acconto che 11e fa il dottor Chencl, e cui ù toC'calo questo caso. Il 27 agosto 188!.), trovandosi egli di ~uarniA"ione in Alger iu, dnvelle fare un certo viaggio a covullo avendo per (!Orn pa;.tni il ig. Orflla, ammi nistrnlor e del comune, e due arabt chi.! facevano da gUJda. Essi furono sorprec:t da un temporale Er•cu come l'i espr ime il dott. ChoneL: .\Ile n ove e mezza pom. no1 ci tro"avamo a Hl km. e mezzo da Batno; e si giungeva allora alle sommilù. eli uu monticello •ncollo e diboscato, "ituato a 01. 1:JOO di altitudine T ull<1 ad 1111 tratto il vento si mise A sfJffiar e cou vtolenta e un ura~ano gtungeva sopra tli noi, seguendo la dir eztnrw di unu ''tllle. LR luce clei lampi era p1u srolgoranle di primo e 11 rurnorP. tlel tuono era più forte Il lampo Pd ti tuouo Prano ti'ICIIto \Ìèini fra lor o, con uu ìnler,AIIo eli circa 2 o :1 c:erondi. Alcune grosse p-occiP comincia vano n rodert• ~1a i­ Ftrlldo lo M tte, a la luce dt>i lumpi noi cnnlinnovamcl la marcia nell'ordine seguente: u una cinquantina d1 mt\lli'Ì uvunti eli me, un arabo che ci ser•vivo da guido, n 20 m. dietro 1 ' un po' a de"Lrn Ortlla. Il secondo cnvaliHre ar abo, dlelt·o Orlllo, chiudevo la marcia. I l vento 'ii er a un po' calmalo


H :!O t1 d'11nprov"i"'o un baglitwe irnmen"O. bìau('o, ~coppia ""nlto

lu gambe uP) uno ('avallo e c 1 8V\'Iluppn. In sentii una 'inlenta counnoz1one; H mio caq1JIO ~ntlfl òi me eru lutto lr•• tll811l~, IO CrCII8YtJ r·he ead~RSe; !'BIIliva nello SCillliiJe h U"CÌrrni per le dita · la mia bArba u i mie1 ('8pelh mi '-'ctubrn· nmo ur·r ufTali c sopralullo awva JWr lultllliOment••ncnrneut.· In 'bla: in Ct>rravu di "eduro ~pulancnndo glt ocdo, 11111 !1m prcsl'IIOne del rotore biancu P''r"ist,..' a l'l... m p r..: .. uha re· liua ; io e rH aece1·alu Ol'llla 1ni g1u:lava • cbe avete dottort>l "iutu tullo lumlncJl'lo, getlale la bacchetta clw u veto nullo mani, e~!'a t'! 111 fuoco •· Cio rho avevn, iiJ non I(J sentiva che troppo. Apr•ii lu rnar n e la-,1 iai "ru:r..:•re la barch...tla. cile 1111 st~r\'h·a per utti;ar• l'andatu ra del cava llo, o tlllltl'no Alla quale !>Orpeg~la>aru• delle ><c:mllllt> elellrrche. A q11o,.lo 11101nento. "idi, a mm volt11 , Ol'lìla ,. ti suo cavallo luminn'~i. Ln ~Ps!a o il collo clol llll" cavallo lo eruno e del pAri. La scar1ca era slala talmenl \'IOlenla e 111ullesu chr~ 111 non pott•i rendertni coolo se '1 era s!uto, o pur no, In scnppio del lttono. Orlila e ;.(il araLt, rn1 IUWIIII lis,..wu ralo 111 seguito l'Ile '1 •·ra slnla la Mtouazionc. l11 r1,posr ul rn 10 Cl>mpagnu di v1uggio· " Al1biAmo RubiiO IHIH ...cor·icu elellrrca. c1 tr .. vram, • d•";raz1stl11tnento "•Jpru un'altura, Ùl!icendmmo subito da ca vallo, per e!lsero me11" Ple,·ali •. E ree• ptetlf' a t':lrra, l••nentlcJ gli occt1i cltin::-1 e cercao.:r. di renJci'IOÌ COlli!) dl'gJi ultrt rc•nOIDt>llÌ che !lÌ potevano prn clurre l mov1men~ del cuore e •tUblh della respira7joru.: erano couhidl.'revolraenle rallentati. Alcuni secondi apperu• cranr, pussuh allorquando vidi, benchP ad occh1 ch1u.. 1, urw Jlo rrunu t!nurme di colnr ùiaHco, cos1 splendente cor11e In pr1ma. cue cni circonrJava da ogm parte e mi copri\& tultl1 wl~ro. l n mezzo di rruc.,li fenomeni t-lt•llrìri, io ri ... eulH ,, delle scol!s•• ''rolentu o pro"a'a una !lensazione di orror•·, ~ho mi è diflìcile deOnit·e. lnle"Ì nello slt•sso momPnlo dPi Jmmerol'li sc·oppiolliì allor·no a rne, c a una di~tanza che rni

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VAlli ETÀ

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perve el<sere a un ll1f'lro al dt "'OprR olnlla l •<>la, 1111 colpo l' tuono, ..ecco e dt cot•la durata. Sent1i cnrrw nella fle&ricll precedente dt Ile ~rintilla U"C rmi rialle mani Aprii gh occ!J e vi•h uncom H mi o cavallo lullu lumino;:o. Mi f'r•nlii molln indebhlilo eri ero perRuo ..o 111 morire, fJuando Utili terza sNJ· riea, motto più violenta dPIIf' preredenli mi rovc"~cia n lerru Avevo sempre .~li occlu cbiu'ii, mu virli mollo nellamPnte 11 :Jt rentun. B\'8nti rli ma, unn bsrrn ,i, fuoco a 71~-znjl. neiJ(I !I'-'S!<D tempo che lfllesi un rumore secco. (juP.~to lampo era dirt•llo rla E~ t 8•1 e'il. in "en ->n ÌO\'er·so del 'eu lo, il <:un eolore era rh un lnant•n ro"'-astro. In Jui rra sf'nlttn soll<'vato rfl\ terra. llf'l rne le<:Jmn tempo che t'Jcev.. ,a una \'inlonta ~rinta Pulla parla unl ... r Jure tl•·l cnr pn H <:uJ Ialo smi-tro. Pr~s ... ochè imme<ltalurueult> dopo •tu~>tolo h1111po Ìtl ZJ!!-ZS!Z.IA pto~gtn ra<ldf' 111 g ronde quanltti.l, ma pt>r pocn tempo. lo rot ern rialzAto Vi ru ancora 1111 •1unrlo lampo, [UC"ta volla cume 1111 globo, cb~> mi elettrizzò eoma i primi, ma in Ftrarlo minore. PueeiA le nubi elellrruate rurouo pl"rlnle rnpi<httuenle lontuue do l ven to p"r·ché pasQat•ono Lre o rp tollro ~ecnndi dal moment" che "di un fJIIlltlo lnmpu ed tnl.e:,;t il rumort> llel tuono ~fAI· gr·ado lo slor•uimel'lo, lt> "t·t·~sc P il fMmicoiJo chf' r iAen!ivu nelln par!,P, <.;tnislr n dd corpC', pott'l continuare In mtA strl\.111 eri »rrivnr·e a Mo t'COUJ'8 , sito poco loulfHlO. l balli li dol curwe ed 1 movnnE'nll r c>spi rnturii Prano allora mollo nnte,CJ!menl•• 8-!<lelC'rati. l mie1 cOtn['agm ovevano l'ro\'alo, mt' in ~rado mnllo m inore, li Alessi fenomeni ù1 uw..\ uu momento •IAlt• e~~i mi ct-erlcllerCI murlo. E sorprendonte d1e In folgo r·e 11011 t~hbitl cnlpilo né un allr11 uomo, né un animale L~ molteplicità delle "~melle, e il piccolo 111tervallo che le separ Ava una doll'allra dunoslrano che le nubi l"i tro,·a vano a ptccoln altezza al di Aopra del suolo l lampr 8 globo sembravano uscire dalla ll•rra; noi abbiAmo dMulo '>Ubir<' !,!li efft>lli della rul!{ore ascf'ndenle. fo~ ro in costumP da cacciA e non 8Vf'\"a C'ome allrihuto mi· litere clw il rnio kep\ con u11 coprinuca 111 lela. l fr,..p;i dopo l'uragano erano tutti annerili. N on aveva l'orolf'trio <>u di m~> .

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VAiliEÙ

Il danaro che conteneva H por tamonete non ru allnccalo dal Huido elettrico. Si dice che SI resptrano delle em anazioni solror·ose, nel luogo dove è cuduta la folgore. lo non ho constatalo quP<>lo fallo, l'arta che respiravo du ran te que'lli fenom eni, mi sembra va pesante. ma non aveva odor e caratteristico Giunsi il 28 per tempo 8 Ualna. Mi cwe~lit e COU!'itatat delle erehi rnosi secondo una lioeo ar·borizzuto e delle chiazze d'un rosso scur o e brunastre noi loto sini ..tr·o, dalla parto eslel'nu speciah;nente su l'avambt·acr.in Qut>sle ecchrrnosi non tli:::parTero completamente che ÙOJ•O una ùiecma ùi g1or ni Ebbi una parosi del braccio e dell'nvambrat•cto Hntc:lru ~ risentii , a inlermtllenzo>, dulie scosse, dell'iulor pidimanlo e del fo1·micolio ; questi sintomi non scompar\'ero che un tqe~e dopo. Dura nte una quiodicwa di ~iot•rù, constatai una diminuzione notevole dell'udito con percezione di r umor i ~ubielli \'i. Il ~8 a !l ore clèl matlino, la commi~s1one ~;peciale di riforme, st riur11 va all' ospe.Jnle. lo att«tsleva io •tuahltt d1 m e.dìco . Il genet nle clte pre<>ìedevll e elle aveva ~opulo ùell'accorlulo, mi litS!-'6 qua lche giorno dopo, clte e~otli aveva osservato dura nte 'Juesta :-~edula unu lentezza· e uon e!>ilazione tnsolile nt·lle J'l"'po~l<! che io da'a alle que .. lic>ui cho egh tnt pone\'O Dopo quesl'epncu Il mio stslt.•roa ner,·oso t'• t•i mafiLo mollo impressionabile, sopralullo 'luau t.lo ti tempo è burra<>cOSil. R iflento ancora 'lualche volta e priuctpalmenle Ju rante un temporale, llell'tntormentiml'nlo nel lato colpilo dal fulmine. IOfl ud un grarln che va <lPtupre diminuendo. M


RIVI STA BIBLIOGHAF ICA U la«• lD N apoli. - H1cerche3 del D ..\ MONThrusco {Estratto da~li Annali de.l l' f•tituto di fgieno? della Rea a Ururersttri dt /loma, vol. Ili; e dal GlfJr nale dt merltcina puliiJliea, anno 'X Xl V).

L'auto1·e ha corteRemeute fallo omaggio alla di re:done del DO!tro flÌornale di questo ~uo opuscolo con cw cumplcl • un lavoro precedente del dott. Vel'ltea, il quale pubhlirn alcun i anni •ono i pr1mi risultati d1 un'incbie"'ta da lu1 fatta "UI consumo del latte nella c1 Uà d1 Napoli. L'autore perO e!'egu1 le ~ue l'icerche su più larga :ocala occupandosi non "'Oio dell'analisi chimica, ma anche tJell'e'lame batteriologico, ed P.Stendenùolo inoltrP al lt.lle di capra. di asina, e df•lle lall»rle. Ecco le conclu!lioni r iAF\E<unti ve che l'oulore F\le"!'O deduce dalle u~> ricerche L'indus tria dellalle in Na poli é una dello rn~;.!lio P!'lercll8la. Gli animali lallireri sono raccolti in ~t.alle che pre"entano m generale buone condizioni 1gieniche, ,.ono solloposti ad una surtlcienle alimentazione e dànno uno !"l'&r~o conlingeule alle malattie infettive. In •Juanlo a composizione chi:IJica il !alle che ~i consumo a ~apoli contiene i di,ersi suoi eiPmenti nelle proporzioni normali. 11 numero tli m1crorganismi couli>OUII tll·l lallc si roantH!Ile ~empre in esigue proporziom. vi mancano sempre 1 balterii patogeni. fl lotte delle latterie C"'ÌStenli m :\ apoli pre~enla una fiOlevo)e inferiorità relo.tiv8Jl1entc al latte degli animali portati


in :.d ro per la cillt\ sia per compo,izione chimica elle per conlenuln di ballot·ii. Il sist.ema che ~i s··~u·· a Napoli per la vendita del lnlle (pol'lando g-h animali in giro p~r la città) dit la rnag-"ior"' ~aranzio contro lo adulteraziOni ed i possibili inquinamt>nti di quP8lO orodollo. Per mi~lio ra re sempr·c più lo produzione del latl~ a :>:apoli, é nece,"'Ario e~ercitaro una alli\"8 vigilauza "ullo stnlo l'&llll&r to dl't:li animali lnttirerJ. sull"aJimenlaztom di e<""Ì, ~ Emllo condizioni igieniche delle ~lalle. Anche ptu allivu rlll\e esl'f're la vigilanza c:ulle laller:c .. F,;;c:a tlll\'ll rigunrd81'8" rtspoziooe del latte 6 dei foc~a)j (!Pi

pr od ullllri e dl.'t rt\·, ndilort, lo pulizia degli ammuli e det in cui !ii r oc"oglie Il lall•·. la manipolazwm! ,J,-1 lotle, Ì rora;.!gi e l'artiUA. l r·~>clpirrlh tlc::~tlllali 1.1l la ronservazione del Ielle non tleb bono I:'!<Sore n•• di r nme m• d1 zinco, e saranno ror·nili cl1 tlpel·lura larga per·clu'· pos!<ano esset·e facilmente puliti. l locali deslinati ad ucto di lotlcrie devono pre~enlar~ Ltwn .. confliztoni ig1aniche o 11011 posc;ono servi1·e anc!Je du uhitazionP. G. rec>1pi~>'11li

Medtoaoioo y medloamentoa oa.rdio- motores. por f) .•\ :-<· Tosto E:srr-.: ' v C \l'''· -

(M adrid, 18!1;1: Calle d.

Pr è-

ciotlofl, N :13, boJO). Abb1nmo ric•wulo in Ilo no il hl ro pubblicato recente:uP.ute dal D. Anlonso E!>pinn y Capo sulla medicazionP e ~ui medi camenti cardio- molort. Questo manualt• ,. Ùl\io.;o in tre purli. nt/ln p1"1ma tratta delle hA'~i t! ella me licazione c~rdio-mo toria con bre\i t•ille ..... sioni sulla li•uologia e palolo~in f'a rdiaca in generale. nPl/11 11eermdn lratlA de1 vnrir mediCiltnt>nli cardin-molori l't'l\ 1 qual1 •·nmprendt> 1 careict, ~orli alcoolici, lo strc•r11nlo, J'ndo1n'~ vernalis, la convulhtl'18 ruaialis, la spnrletna, il solfulo di chinina, la ~ef.(alo cor·nuta , la digilalc, le emisswni ;;an!{Uif.:lle

e altri med1camonli ausil111ri ; nella ter;a tratta della meùica:done cnrdin-molOI'ia a ccennando alle val'ie lesioni organiche


BlBI.JOGttAFIC.\

e funzionali del cuore, e alla relativa t~rapia igienica o farma colllgica o chirurgtca ptu conveniente. wuesto piccolo volume, nel quale tralln~i tli un al·gmneulo Ili 11p~dale impol"lanza nelln m edicina pratica , é <>crllto con molta chiarezza e compeLenza ed e ~lato ruvore,·olm~nle ,.;iu hcat.o dal pubblico me.Jico poicb·~ trova!=:i giò alla sua seconda edir.ione. G.

Dblouarlo euololopedloo eU medlclD• e oJalrurgi&, tra.Juzione italiana autor1zzato, ~opoll, Pa'"JUHie, ed1tore.

El•LB'ItBURG. -

Sono usciti i fascicoli 15· -16 1, cltc vanno dalla vocu Lus.\lanieomi. Mertta particohu·mt>nte l'athm· ziune d~i medici militari l'articolo del U. Froltlìch sulle rnalalUe dc i mi lila !'i. l.a lettura ùi quoslo a rticolo Cl hu l'allo però ltJmentaro una ,.,.Jla di pit) Il fallo cb e questa encicloptldla non é cita una lrllduzioue lelltlr ule del testo lede~cn, e tjuindi negli arlicolt relativi all'igiene, ulla legislaziOne e,l N'ganizzoz1onu sanitaria, alla medicina legale, a llo ~lltlll'-lica medica, alla elimalolog1a, ecc., si t rova fotta la piu lurgn parte alle notizi e che iuteres:-ann la Germania , l'ltnlia re5.to in St>rouda o lerla linea. Ct>l-1 uell"arUcolo ~ulle malattie ,Jei rntl1lari 1 dali stalil>lict llrl!'u e rc1t.o italiano sì a rrestano ali a nno 1>~7fl~ Allurllcolo .\lt~cclli o esposta della,:ùal11mente tulta lu r•·lali,·a l»~i!-ln­ zi{lne !(ermalllca, nulla !<l dice uelt·rtalia. c, pare che redttore avrebbe fatto ope1·a o<>c:ai piu ro!.!l'i,,,, i11 e piu con!'onn ulrapfiellativu lllt'!<:~o nel rronlP!'!Jrìzio /' ,. uso dei medtci pratici . facendo ù1 que,.la tmpor·lanto enciclopedia, u olìrt:n1o rnt'~lio di alcuru arl1cnli . nnn unn trwluwme letter-ale, ma uua appt•oprlala r1duzio11P. aa~rone aJla voce


l HG

CONCORSI

Oonoor•o al premio Rlbel'l per gll ufdclall modlol del B . eaerolto e della B . marina, aoadente 11 31 marzo 1896 .

PROGRAMMA. San\ ag;::ludrcalo un premio dj lite mille alla mr~liore 111e· moria r edatta ùa ufficinli medici ùel regio esercito e ùelhl r f.>giu marina sul seguente tema. Delle 11eor o8i nei militari con.siderate J•recit•IU'IIfte,lle sotto il rapporto medico legrrle. t. Nessuna rnemor i!), put• quanto pt·ege,·ole, potrà couseguire il premio. se l'autore non avru soJdisfatto a tulle lu e~igt>nze del pt·o~ramma.

2. Le memorie non premiate potranno, ove ne ~iano ;ziudicate degne. consegurt·e una menzione onorevole. a. Le diss~wtaziorti dovranno essei'Cl inedite e scr itte in liug-ull i taliana, francese o latina, con caratteri chiaramente leggibili. ~. P otranuo concor ret·e solamente gli ufficiali medici del· l'ut:!et•cilo e tlel la mar·ina, tanto in attività di servizio quanto in nspettaliva, in congedo od jo r itiro. Ne sono pero ecct>l· luall i membt·i dell'ispellorato di sanità militare •' ùella commtsl:'ione aRg1udicatr ice del premio. fl. Ciascuna memoria dovrà essere con trassegnata da uuu epig1•afe, la quale v.. rt•é r ipetuta sopra una anne:o.;;evi scbetle su;.cgellata, contenente il cognome. il nome, il ~rado e·l Il lut"Jgo di r esidenza dell'autore. fl. Sarà evitatu qualunque esprel>sione- che possa t'ar cono·


scere l'autore, ultrimenli questi perdera ogni ~li rilto al conrarirncuto del pl't!ll\.0 i. Verranno soltanto aper·lr le c:;che.JP della memoria premialu u delle giudrcate ID~-"rtlevoll dr mrnrrone onorevole, le aJtre !lchcde sar anno abbruciate senza cr-:ser·e apertr>. ~. ! .'~>stremo limite del tempo '-labil•lo per la rnnsctrna delle rrH•rnor·ie all'ut"Jlcio ùell'tspellor·atcJ li suuilil. militare i· rl :u rnann l 95, f1udle eh,.. per·vt>m:s,.c•r·o 1n tempo po<~Le­ r·iore 'lll rebbero r•on1-ideralu cnme non rrcevute. !1. La pubblicazr Hlè nel GrQr flftlt> fi1PrlictJ r/l·l r e!Jrfl t'!IPreito P. dPJl.z rt•qia mnruta deU't!('l.trafe dello mornorie preseutate al concor...,, ~er..,rr•l\ dr rrcPnJIA ai lorn Rulori IO, Il manoscritto delle rnPrn01·ie pr·H~enlt:tle al cuncors0 Rflparturra di drr-ill l o!l'i-.peltoralo di sanità militare. <'Oli preua facoJlé ad eliSO dj pubblicar~, per IIIC:t./.0 deJlè stampe, quel!·' cJ~<llll memoria preuuara. L'autore però d·~lla wemnrin premratn é AllreH libero dt dare, collo <>le;;qo rn+>zzo. pubhlicilà al propr·io IRvor·o, anche ernendato e mo.lilìcato, pur.:hé 1n queste> cac:o ùsccra si che da un • pt·efa?.ione o dal te lo del hbro ,.i IJO"~ano t•onoscero tuttr gli e naendarnenlr e le lllOdtlicazionr tnlrodollevt poslerirJrrnente all'a:rgiu·ircazi,.Hle del premio. Rnma, il J• ottobre 18!l.l l.'r~prttore capo tlì sanìta mtlilar~• Cti'CJI.LA .

Il .\ltnt11ro - PFJ.Lm·x.

Oonoorao al premio reale pel mlgllorl mezzi atti al tra.lporto del terttt lo guerra. Domenica 22 ollol•re fu inauf[urato in Roma qu~:stn con-

ror-ll promosso. c·ome ~i sa, dalle LL :\1:\f. il He e la Re~ina, le quali ha.uno rne~M a dbposiztouc dell'associazione tlaltarr11 nella Croce Ro:.sa In cospicua somma tli lire 10,000 ùa q,.rvire dj premio ai vwcitcwi. l numerosi f~~clli e .. po..ti, m gran porte l>arellr> di ,vartalu modello, a l'Ili sono !:!loti aggiunti, COilltl fuori concorso,


CUNCOilSI

Il materiale saoitat·io della Croce Rossa e •fU~>IIo dell'oFercilo rPgoJare, fHnn o di sé IJella e Ot'dioato mostra negli ampii locah dell'Eidor(V[O Gli e~posìtori, molli det quali hanno esposto più di un Clggello, sono 6i.. Di qu~li b~'>n a2 sono Ilaliani: tra Je altr·e nazioni !lpkca FUbilo dopo per numero di concorrenti la Germania. cho ne JJa dali 21. l l'imanflllli appor·Lengonn all'Austria, alla Francia, Svizzera, Bul~-taria, Grecia e lntlie ingle"i. Abbiamo nnche \•isto con ptacere prender parte al concorso d1versi medici militari italiani, e p1·ecisamente (Falvo omi.,sioue) i ~itrr.r. colonnallo med. Ubaudi con una bar~>lln (t'uori concorso), ma~­ l!ioro PerFichelli, con unn IJarell~l. lenente CQlonnt>llo FrHlt· cltiui, CQll rlue barelle, une selletla e un cart•o, il capitano Eizzat·!'i con tre barelle, il capitano Cavicchia con unu barella a bRstn e u11 car1:o barella, il mediro di 1" clasgc HoFa li ron 'IU&llro barc>lle e lr~> sedie, il capitano Sortino ~on una barella, H capitano Rt ghini con due barelle, il lenente Boccia con un modt-llo di barellA. P. S . - Al momento di chiudere il giornaiP-1 abbiamo avulo comunicazione del verdatto t:lel Gilli'Ì. Mentre ci riserbtamo di pubblicare nel pros,"imo numero 1'..-lenco completo dei pt·emiali, ci facciumo inL1:1nto un dovere di annunziare che il t• premio di 1.. :3UOO f'u a;:rgiudiCf!LO al meJico di l• cla~so doll. Rosati, e che il tenente colonnello FI•aochìni, il capitano Bizzarri e illerwnle BoccJa eiJbern ciascuno la medaglia d'argento.

U 01 rec.c.ore

Dou. Sn~'ANO RBG1s colonnello medico ispetlore. ll Colla.borat.ore per la R .• -:.1ar1 n a.

n flodat.t.ore

D.r TEODORICO RoSATI

o.r RIDOLFO LIVJ

•lltllieo al 11 etaut

Ccrp11ano mtlliço .

NUTI:>~I FP!DER.ICO, Gerente.


Olrllll! UIU!Pill ~EL l' lilr1RTIMU10 llUJTTIJIO, UBIIQlTOJU() Utl!KIOIIJGICU

SETTI CE~IIA D~\

STREPTOCOCCHI

!•el •lott. 1 •. Tomru~A•o «:ipollon e m~.l, di t• d. dello. Il ruarln.l.

§ 2G. l casi di ~ellicemia e Ùt pioemia erano un tempo rreqtlt'OlÌ nella prnliC3 cfururgu·n e s'tnleOÙtl\'liJIO cnoc;a.lt

dal pnl')saggio nella cirt"l)lnt.ione dei proclulti di polrt•f.tzione ebe potevano eventualmentt• in•toinare lt• fente (~t·Uic•·mia) o der;li elementi del pus (Jiionoia) ; e "'i ntendeva por ,,,•• pln-pÌIJt11lÌII la penutrnzione nel SllDt-!Ue di 1111 pU'\ COITOI!O (llu eter) per potrefaziono (twr•·, .wmir). 0,.!-gt imece l'essen7.a della sellicemia i• un a' Y(•lenamPolo dell' organi,.mo da plomaine, rerOH'IIlÌ Pd altri [ll'(.ldOtlÌ di clecompOStl.iOOI baucriche o quindi una intossicazion(l selltrn [ l O]; e le fom1e septopioemirhe sono quelle nelle qn.1li. oltre all'intossicazione seuinl. si trovano ioliamm:tzioni pioemiche, val CJUanto dire le tracce Pvidenti d'un proct>~'o d'infi.lmmazione roauivo do• tessuti mva~ r dai microorga nismr . E sit· eomP cyue,..le trttcce con rauenta rirercn .;.j trovano nl.'l ma..:gior numero dei casi, co~ì avv iene che le forme seplopioemiche sono le più frequenti . l casi da me rirerili devono P~rtanto rnlender·si tolti per forme di :;eploproernia. {I l


SllTle&\11.\

DA STIIEPTOCOCCUI

t.ht aH'''-e vat(hezza Ili mì:.ur·are quale immen~o progre~so ~·c· fallo Hno ad o~gi in qtlesLo rnmo delle mediche discipline, puo nleg:,:ere (jllnlco~a ùi quel che s'l! ~cnllo sulla ~f'lll· cemi<l ne1 Trnllnti c nelle Enl'iclopedie, com'ho fallo io in qne:.t.t occasione LI ~.:J e~]: ma passando p01 ùallo ~tudio degl1 scr1LLi nnliclti a quello de1 moderni, si accorgerit l'a· t•iltni'Oie che la l'epto~·ioemia, debellata nel campo dl'll.l chirur;.;ia, deiJ'(Istctrtwt e della l{inecologia. merci· i progre"i tlell'aoti:>ep..t. rimane anrom come O!,ft.;ello di 't1uliu e d'inve:o;tigaz.ione nel campo dl•lla medicina e propr1amenle per fl116i l'USi rito fUt'Oillo Chiamati :le(llOpioemia SJIOrilllllt'U li rrtJIIU!Jt'tll'ltca [ 121 rl.t L eu h e pt•r il primo. , Si danno 1nfalli clei ca'' in cui • indh·idui. che staYano apparentemente ltenis:'imo. presentano aiTe1.iun1 aoalngilt' a quello date dai !Jt'ocessi selliri e le 1111ali dncorronu t•ol I(Uadr·o di un'infezione acuta oltrrmotlo graH', per lu p111 monale » 113]; snoltre le rirerdse l'alle ~ioor·a dm1ostrann cht' quesle forme hanno per age111i morho,..i .1lcnni 1lt •JII~' i micr·uurgani:-.mi ehe proùnr.ooo lo fllrme sell.iclw c psoenw~lie. quali sono i microor:,:-ani~mi pi(lgeni. CerL:unente solto il punto ds n.;ta halteriolu;.:iw. amm'-'""" il pr·incipio che i microbi patogeni sonu tali per le plotuairlt' che secre~nnu le !fUalt, me:-.se 111 r·rrcolazione. ng•scurw •·ome veleni. non t'i sarit pii.t infezioun .lhe uon meriti il nomP !11 :-t·lliccmia, e non si poLrehLe, "cientilic;tmentt'. me1tt>1 fu(ITI du Cflll'sta l'lasse nrmmeno le infe>zioni locali. SI' uon per il tetnJ!O rhe •ruestP ultime rimangono tali. cd anche iu •Jnestu caso d s;~ rebhe 1la dire che molto ùi esse eli6l't'ilnt1o la loro aziune drcoscritla per la reazione che oppon~ouo loro i tes· l'lllt a che ùin•ogano genPral1 , non percbè nuwrhi 111 loru la prupriPt·s di ;.teneralit.za•·.si. È per •ruesto che C or n i l c Ba h es l H , pa~. iGi-] dicono: « Il.} mot de sepi1Ct•mio


"iETTICRlllA Il\

~IIIEPTOCOI.CH I

1\3 1

« peol LOul au ~i hien s'appliqner à nne foule d'aulres pro« ressus. Le chtli'IJou. la pu.;tulc maligno chez l'honune, « peuvent ~l rè regard~s commc des seplici·mies. La lihre c th) phoide et benucoop cl'an tres maladie' ìnfectieu~es ~~ renlrent :w ..sr dans le,; liì·vre~ ~eptirér111ques, cau-ée, "' par la pr6~e n cr des micro -o rganisme~> el des produìls c IJn'i(, ~~··m.. tent. Jl esl de rnt·me de la tulterculose pulc monni1 e qui penL ao'l-1 .~, r,.. as,.imiléc. dans sa li t!\ re c heciÌt(Ue l'Pl'Ctale. ;u, 'PPIÌl't~mies chronil)ues ». (•) '\~ snttu Il punto Ili çista cllnicu tnnncnno anr~lo~1e; il We h e l' sres,o l il nve\'n notato clw : t< in l!enernle può sempre moc -tr.m.i un'1onlogia tra l'infezione putrid l e i morhi da -« infezione » ~la poirl11'' le malattie infelli\'e conosci ute presentano nei l~~ro casi tipici forme ben cnrAtlerizznte ed hnnno un nome (Ile le di:;lin~ue. cosi nella pratica i• utile la~ciare a eiacuna il "110 nome e erhare 1:1 denomrnuzione ~enerale di .;euicemia o di st>ptopioemin n tJnelle forme clinirht' le fJUali. senz'essrt· tifo, nè rarlmnl'llio, ecc., presentano forme analoghe n quelle date dai processi selli r. i e pioemici. l.a piit copio. a raccolta di o,servazioni rel.tuve alla septnllÌO~>m ia ~pontnnea o criptogenetica si deYe al J ii r g e n !> e n einultre ne hanno puhhlic:lti casi Leuh(\, Thoresen. Kramùal l-1, Sch,\lU'Z, Pe t, So~del. Zee h misen. 4:am p bel. Wngner 11:; : ed io ~on dolenle di nnn ~~er (XJLuto confrontare 1 m ei c.1si con molti di qutlli •·-po,lt da tfll<'~Li autori . \fa altre osservationi ho polnlo ('• Ytr:uncnt•• ~c<>n•lo l'i<IPa oli ·•Itri :ntlori, clu• 10 •llvhlo pienamt•niP, • ti h nmmal:ltl oli tulot•rcolosi rrril) h Une con tultl 1 ratti •lt una St'tb.:.mu~ ti •t•t,.~at.iiP con h concomtt.ann •h 1111' mrezione llrtfl·~or­ rap~lo nrrrettanol Il•·

~•o nci (>roe. -.1 tu b~rcol&n •. t)u

lo conmto 1'•1• • tu pe• prima da \

P a-

•.•t uale Cllttlrag ; , Jlolllt. anat. Nll 0. Ztrg ler 0•1. \1/ j ru pui lrnlllii.IJ [tllr· tl r.•tl.l nncntt> dal P c 1rus c h~ (/Jtut. medie. ll'oclwuchri(t, Il'. tt, f!IO.t),


'1:.7T l CE \Il~ O\ STR EPTOCOCClll

legget·o nello pnbhlicar.ioui falle Òtl B l' u s c h e Ll i n i f lfìj t:o rnil et Babe sf l..\ e l"'i]. P oucet~ l 8 1 • f.r·occo [Ht]. Mnuhrac [201. Cantù 1~ 1 1 , MarchiafH a e Bignami·~~]. nenni ~ [2aJ. Bagtn scki [?i-1, Orrllnrd el Sabouraud (2i)j e da l::ìselher!r(26J. lnollr•• il Canlnn t 127] nrglt anni 1890-!JI prcsenlù due ra!'.i ch'e!di rhiamò di dr. !dococrl~<·uda m••Wslati:;:,nt,. "1•'n tco L1~) rrn cac;o clu• dal prof. Federi cr fu dt•linrto st,filocorc/11'111111 priuutiw; An t o~~~ · (?fl un c 1~0 e He~­ m o n d con \ elt er [!lUI due ra~i di pseltdllrellmllti'm') in{tltlfU drt sfr•·ptrlrfiCc/11, eire pure '00 formP Ùl ~t'plo­ pioemia crtptogenetica.

§ zi. L'etiolO!Jifl di IJUesle forme per molto tempo è rimnsla oscnris~ima; mn il Billrotl1 (4 pag. !)60] n propo·ito d€'1la pwemi11 .~pontanra co:;i -,j e,;primeva: ~i o non « duhilo nfTnllo rhe i delli t'nsi, che avemn molto di pro« ltlemalit'CJ secondo le antiche teorie. dovran ~emprP nc manerri OSt'Uri. impero~:chè h -,cuoia dell' o.-senazie~ue­ esalln è srmpr€' pro;.:res~ivn e per lo piit rresce a seu· c prire, mediante nccurale rrrerrhe, la occulta reazion.u dei fenomenr • . O ~gi rurau1 po~-.ediamo mezzr d'inve~t i­ gazione tali, th poter de~iderf' nella massima parte d('r ,.,,.; quale fu l'agente iureuivo. Tuuavia puù ancora 1101 ~~~~ ~oli cast es:;ercr ignota la vra per la '}uale l'agenll' mfe IÌ\o penelrò null'organi-.mo cd allora le alfelloni rhe ne ri,·elanu In pre~enr.·l sono apparentemente primarit'. Ma poichè questi eccrlatori delle malallre vengono io noi 1ial moudo e!;Lerno, dulihinrno di nece:isità rivolgere la nostra allenziOile :11 co;;i Ùt>llr rttru tl'm{t·;ionP . .\'el l ca,-n riferito è stato agevolo pens1u·e ehe molto probahilrnentt'1 lo slr('plOCOCCO piugeno 11 penelralo dalla SCODli:lttìlir. produlla (l

1


SEfTICEI\f.\ DA lilllEJlTOCOCCII I

1433

dal favo .dia nuca; abbiamo dunque: 1°) le scontiouit~t cutanee rome possibile porta dt enu·nta di qne;;te infezioni. Non l- cosi a,revole pen~are lo ste.,so dei rasi II, Ili e( \, oel primo dei quali vi fu infiammazione dtlfusa del conneuivo ~ollocutnneo del dor:'o. ove ,;i trovarono :.trepto-corchi. negli altri duu un flemmone dilluso da streplococchi, .senza che \Ì fosse in alcuno --c·ontinuitit della cute. ~l a noi sappiamo ua;li csperinumLi di \\'n s m u l h [:JI ) che anche ja cute sana degli uomini e de,:!li animali c'• peuetmhile ni m icroor~noism1 e che Il pnn:o di entrata può e';)ere l'in · tersLitio Ira il pelo e la sua guaina. Inoltre sappiamo che il vero s1rato proLelli'I'O della cute l' l'epidermide che. rome form a sul gello, si adatta al corpu papdlnre (llnno), il quale è, per sè stesso, permea1JIIis3imo alle infet.wn•. Si può dunque pensare che in quei casi una Sl~o nLinu ilit del· l'epidermide, pa!'sata ina' vertita e completamente riparata prima che insorgessero 1 gravi sintomi genemli, ha potuto ~P• ir l'adito ai microor_~!aoismi che si son poi tro\ali in con· dizioni l'uvore,·oli per mohipltrar·!\1. Si dc\e pens:~re lo •te~so di due casi riferiti da Corni l e Balle !' [U. e 17 1. nell'uno <lei quali i "intomt generali tennero dtelro <Hl alterazìoni cutanee mollo estese. nell'altro 'i era ecèhimusi ~ mliltrazione del cuoio c.1pelluto: tli uno tlei due ~a~ i di E i se l IJ erg [26] con nsce~so prorondo se~ uito a lraumati,-mo: d'uno del ll a u h r a c ~~~ . ron picroln pia~ota dlll piede cicaLrizzaLa ul momento della morte: <lei due dt>l Bagin,. cbi [ H] con piccola ferita ombelicale l'uno, cou e:\CIJriazioue cntauen l'altro: clel ca~o di Or 1 Il a r ù e • ah nuraud [~51 con edema llemmono"o ed e1·itema nodo o al ht·nccio destru; d'un altro del Wagner [ 1:.)] seguito a tramu:uismo dell'indice sinistro e finalmente ùi sei casi studtnli da H a h n f33] nei quali vi em flemm one.


J.$.3~

SETilLRUl \ IH STREl'TOCOCt:ll l

.\ Itri ulrii d'111rezione possono cs·ere: .:2°} la bocca, pe1· cario dentaria come ne! raso d1 P o u c tH [l X e m uno dei casi del C a n t a n i ove l'.\ . amroise che In ~uppuraziune­ delle glandole cervicali dipendesse du microorganismi penetrati per la bocca; 3') l'ort>cchio per ot1Le me<11n. come nel caso di R e) m o n d e Ne Ll e1· f:lo l; ~ 0) le tie dd n··~/l"'o come in uno dei cas1 del M au Lrac [l. c.] in cui la s.-111·· cernia tenne dietro atl una pleunte; e w non p os~o escludert> che in alcun• dea miei cas1 (Il . 111 e n') vi fossi' contempnrauenmenle penetrazione ùallo vie del re:opiro. :;u) .\ ltra '1a. quella dell' inteNtino, come oe1 doe ca~i di Ma r·c h i a fa' .1 ~ Bi ~nn m i r ~~ l e quelli dt n r l1 se h e tlin i [ l Ili che det'OI'~ero durante un'epidemia d'ileolifo. ~la io altri casi le prime infiammazioni purulente an cngooo: u•; io partt flro(onrll' dd corpu, come nel \' e nel \' J raso da me r·iferiti,t·ome nei casi di P:~ulu s 133], in cnt le gra' i forme setticemicho insor:oero impron t sa mente m individui nffeLli da endocardite cronico: come nel caso tlel pror. (;roc co f l9]. ove fu diagnosticata con sicurezza una pertcardite della lt:be; ed allora quc~te forme rimangono /ITÌmarir e sono esse cbe appartengono alla catPgoria dt'lle septopioemie criptogenetiche. la quale. col progredire delle o;;servazioni, and~.t sempre piu assouigliandosi. Quanto agli eccitatori rl1 queste forme morùose, a me pnr~ che ne' miei casi si po:osa ritenl're. anche dove non fu completamente dimostrato che l'agente inCeuiro era lo slre!Jtococco piogeno, pnr non escludendo che in alcuni c1ueslo mir.roor~o:anismo potesse essere a~ ·oc•tato con uno stafilococco e nel n caso, ch'è rimasto più portro di osservazioni micro"l'Opiche, con qualche ilnprofiln aerogeno (.~aJl remia di Corni l e nab es), avendo in c..so trovato enfisema anche nella mu~cola tura del cuore. Dagli altri casi dei qoali ho citale le


SEITIGElliA DA !>TRKI'TOCOCCHI

l ~ :t;)

pobblicnziooi , tenendo però ronto solo ùi t(uelli in cui la diagnosi hatteriologit'a fu ~L.,Julrtn. riSulta che la selliceruin era dovuta: allo ~tafllococco albo ed aureo, l volla (~leo in,). allo stalìlococco cit reo. l V()lta (Ca n l li), olio stnliloc(l(:co nlho, ~ volte (i nr u s c h e li i n i, Pani u ~>). allo ,.,treptor.occo e :>tnlilococro. ~ ,-ult., (P a o l n s, Gr ocro), • :rito ~tre p. sta f. e b. col i commune. l volta (\l a uhra c). alt n sLreptorocco p. solo. 16 \Ohi' (3 f.tselberg, l J'anlus . .t Bagiu,ki, ~ Cnntnr11. l Orillard el Sabouranrl. l . \ntun~. :J Cornil eL Balu•s. e )lauhrac. l Ra~ monti et ~etter·). 11itre a G rasi U a l m, in cui In seuicemin ern consecutiva a llemmnne. ed oltre ni molti CtiSi di De n n i g, il quale LrO'\"'Ò a preferenza lo streptococco piogeoo. § i 8. Sarebhe nnclro Interessante vedere 10 quant1 e IJUali di questi cn~i la Kl'tlit:emia fu a tlecorMJ acuto o rrorlico: m.t, non avendo potuto l'he eccezionalmente portare il mio studio sulle memorie originali. non sono al ca~o di fare late r.onfmnlo. l o cinque de' miei ca-.i si può di1·e ~be l'azinoe dello strep. piogeoo i• stnta fu lminante e la ~erave mfezione del ~angue ha cng10nata la morte prJma che ~ i fossero formali n'!cessi 'i si ~ili ad occhio nurlo. l n ono solo si determinò uo vasto ascesso e il decorso fu più lungo de:,!li allri. Venendo ora ni smtomi, senza. fermarmi n quell1 elle si 05servaoo in ogni grave malattia 1nfettiva, come lo ,.tnto generale gra\e, la prostmziooe. i clelirii: l,t cefalalgia, i


!'ETTICE\11.\ Jl \ STRIPTOCOCCHI

bl'l\ adi di freddo. la lingua imp:Hannta e secca ecc .• prenùo nota solu di quelli :.ui quali a preferenza si può fondare la diagno-;i. o IJiresLi :.onu: l 0 il rapido I'Mmlirt della rnalania; ~· la rurra f;·bbrilt. che pront:unenle sale lin oltre i ~o· c spe:-so ra.:zgaun~e e :.orpass;t 1 ~ t• .: con anù t mento di feiJIJre selllpl,cernente remillente: e le remis~ioni come dice Bali ro L h (op. cit. p. :n3) non -<ono purtroppo mdiziu da maglaoa ameut.l. l're,;ento la curve febbrili dea prami tre ensi: sa comprenJc a;:e\'olrnente che ... e es,e non :;n-

.pr Ca.ro MAIIZO

ma~lian o molto.

ciò si ùeve agli antitermici us.ui, spede nel n raso (v. § 8), laonde quella cun·a Ila quasi l'a pire u·oncato. Ac,·auto n queste si può osserrare la corva termica del .:oni~lio che fu oggetto del H0 esperimento (v.§ 3~·) .


SETTIC EMIA IlA STREPTOCOCCilf

J,13i

l earaueri gener-a h di crueste cur' e sono la ripidis~ima nsct!n.sione e la debole rem ittenza. Uilferisce molto dalle precedem1 l1 curva del I\ ca"o o,·e si determinò l'ascesso e la tfUUII! pre,-enta forti remillenze fino a intermilleuze complete. che se~uirono al \ uotnmento dell'a~ces o l"). 3° \ 1 sono inoltre i ,;utomi wlmt,l, n• quali 'trùmpell (1. c.) annette ~ranùisstmn importanza : emorraJ.rie cut:tnee. s u ~gellnzioni. eritemi scarlnlliniformi ( Il caso). A me piace rilevarne duo. cio,\: ex) il dvltm• tfdln zu•flt• che 1'001p(l 1'ÌSCO improvvil'amenttl (nei casi r-l\') e si esagera ad ogni }Jiccolo contatto ed a tale ~rado da non permellere l'ascoltazione (J e Jl caso). (Jo e~to ~into rn o fu anche os,ermlu nel cnso pultblicato Ùl Ca o L it (l. c.). O\'e il dolore comparve i mpro' \'1s0 all.t regione 1-!lutea. \.ne he nei casi Ili e l \ <Juesto dolore era esnverato gia prima che llel Uemmooe si pote~se sospeunre l'esistenza. E ~) la tinta suhiuerica del volto. incontrntn nei casi l e llf dovuta nl (') Per ln~u lflclenz!l dl clnti tenuomutricl non ho potuto tracciare lu curve rel,hrlll elCI CIUI V e \'1.


f \38

-.ETTICE\11 \ 0.\ 'TIU I'TO<:OCCOI

da...facimento delle emazie (illerizia ematogena) . Qonnto alla t•1 lin(angile. notata dal C a n t a n i e da altri, ed alla/1··bilt' dimoslrata da Orill nrd e Snhourand e dn AnLo o~ nei ca<: i da loro pul>hlicati, devo dire che nessuno de• medtci ch'ebbero tn cura i malati dei quali bo riferii l la storia elthe a parlarmi nè dell'una ni• dell'altr·a e t'Oli lllt> tulli i medici che os•.ervarono quet casi non ne videro tr.lccia. L'assenza ù1 linfangite c\ sta la pure notata dtL 'Zmi gradski I3 ~J. :\ello studio chtl T.nmo logu e et \. c h a rd [ Il J hanno fatto dtll'usteomielite, J!li .t!. ùwonu elle nella •Jsteomtelttl' da o;treptococclll non si di:;egna :;olia pelle la rete ,·enosa. la tJUale invece i· comune neU:t o~tPu- , mielite da stantococcln; e viceversa l'an~ioleucite trovas1 nell 'osteomieltte da streptococclli. Il \l caso non conferm.t questo fatto. l sintomi :1) rlell'uppnrato circoltllorio spno stati naturalmente importanti nel \ caso per la intensa pericardit~ della quale si pa:-ln anche nel ca~o del prof. Gr o c co; ma negli altri casi essi non ofTrono nulla di :-peciale. L'esame microscopico del sangue, dove fu fatto, fe' veùet'e un lie\e met evidenle (IUtnento di leucociti, risconu·ato anche da altri. i vedono a prefE>renza leucoCili di {ornt~• adultr l :1:..i] e ciò sta perfettamente in accordo con le moderne vedute sulla fa~ocitosi del ~l e t ch nil, off [::J6) ed altri. L'ind;lgme bnueriologica del san}.'lte, di capitale importan1.n, ne1 casi rifet·iti da me uon ha dato r·i:mltnto positivo: ma ne ha fornito ai c:~si del Uru schetti ni, ùel • tenie o. Ù1 Ca n liL ecc. e oon dev'essere mai trus,urata. 6°1 l sinl{)mi rmali sono anche importanti. spec1e pe1· la prognosi. ~el lV caso MO v'ern nllmmino, n(• cilindri o cellule renali nell'urina ed è taio il solo seguito dn gua-


ETJ"ICE,IIA 0.\ srRRPTOCOCCRI

l ~ :l!)

rhrionc. X~l J .:aso l'urina fu nlbuminosa con ctltndrt e cellule renal i c lo stes-.o. dopo l'esame microscupico dei reni, sono nttlortzznto a ritenere per gl i ahri miei casi. nei quali ru tro' nta nefrite parenchinmiP- spe~so t>m o rra~i rn e questi ca3i furono tnlli segutlt da morte. Anche nel cn-sn pubblicato dal ti r occo v'era all.Juminuri n e l"inferrna, non guarita del tullo quando o:>ci dalla clinica. mori qualche mese dopo per nel't ite. Alrra tndagine utile n fare i• !"esame ottalmo~r.opico, imperocche i') le t!llton·agù•rt'/ùtic/,• possono secondo ,'L ru mpell {l. c.) ro ndurrenllad n ~n o~• neic;hl di sellicemia cripLogenetica. Oirnui il prof. ~~r occo ùtco cile neol suo ca-;o la dia~nn,..i fu possibile per l'endal!tne hattel'iologicn è per· l'os<~ervazione olln l mo~copicn Non ho trovato che tale o.-servazione sin slilta falla da altri. Quanto ai ") sintomi nddomiMli, uei casi da me riferiti t! st.,to rreqoente il ''omito spe.;so hiho~o; as->ai meno frequenLi In diarrea e il mPlcor·i~mo. TI tumore acuto di milza aon i· stato mai consider·e\·ole. Trasudaztone !itt'ro~a del periloneo fu trovata nel \ cnso l!he presentava pure I'Opiosa e~sod.1zione del pericardao, e ciò fa pensar\! a po..;aibili or1·ommiti. quando ro{sem an·eue molte cavith siero,e. l intoma !l') dtllt> artiwla:wlU. come ll o~osi anrhe suppurate (uno dei r.a-;i del Cantnni, e quell i di \nt o ny e di R a~ m o n d) possono fw pen,nre a un reumatismo articolare. anzi per questi sintomi gli autori fran cesi parlano di pseudo-reuma ti~mo inrettivo. Lo stei\so dicasi della llogosi periarLicol:u·e (caso ri), percl1~, coml' dire , t r ti mp e Il (l. c.) « forse pnrecchi cn~i della grave osleo-mielrte :tcuta puruleota apparten)!ono alla rategoria delle affezioni lietriche generali. » Infine vengono l 0") 1 sintomi di'il' rtppuruchio rt:Ypimft~t·io. che per lo più sono di nat ura secondaria. La rreq ueota


l HO

'-f.TTIC! 'IlA DA

TI\EPTOCOCCfli

di rt.!,piro non sempre c accompa:!nata da :,Ìntonll lbici che di notino l'stensione di processo; e lo l>lesso Ca l'li a n i nelle osservnzioni da lni f1tte parla di < pneumonit1 fu).!:~ri; 11 s1 òeve quind1 pen;;are ptoHosto a poeumoniti lof,ulnri. La pleurite che accompa::na le llogo~• pnlm(lnar• può anche essete purulenta. ~ei ea~i riferiti specie nel l e nel llf, si nutò che lo sputo aveva Lintct J.:ialletta, cos·1 probabilmente dovuta all'ttterll.la ematogena: nel l caso in falli si tro~ò anclte note,·ole quaotit;l dt pigmento h tiare nell'ul'lna.

§ zH. Le altl'rtl;iom IUW(Oitii/-IIIJ.toloqichl' di'l ··nsi da , me rif1-ritt ~ono state giit mioutaml•nte &pllste. E.;~e c,onsistono pt·mctpalment(' io emboli micotiri multipli. in pit·cole emot-ra~o:ie, tn piccoli ascess1 111 via di formazioue, io limit:ue coagu lazioni necrotiche, specte nei focolni di pneomonite lohulari (pueumoniti ;,elliche cmato;;Poe). Semhra cbe !!li streptoc~cl'hi 11('1 polmone :tl1hiann la propr·ietà 1li prodntr!' poenmooìti lobulari: and1e il prof. Lu cuLello !:lì] io t :) cn~i di pncumoniti da ~treptococchi (epidemia d'ioflocnr.a) ha trovato .,empre poeumooite lobulare. QoP•te alternziont sono state co!'tnoti in tutti i !lPi ca~i. Hriando solo l'estensiOne o l'tnten"ita dei processi. Alcuni autori hanno o~~ato che nella :.etticemin si ri nv engano co~ t:lOte­ meote mi crooq;ani~mi ne~li or!!ani. rn favore della costanza 1IÌ qneSlO rt•periO ' l3fll10, fra le elitre. le 05S61'Vul.iOfiÌ di Zi e m a c l. t [:3 J e quelle puhblicnte in un belliss1mo lavoro ùel Ua h es [39 L ti •ruale fece ricerche batterwlogiche ~isl .. rnnticbe ili tuili J:ll i organi in Il~ rada veri ùi llamhini morti per processi settici se~otnili n scarlnuina, a difterite o a lesioni p-,lerne. lo q•uui tuttt que:otl cn,i r \. tro\ ò ne~ li organi intcnu dei microor~anismi; questi ap-


-.EITICEliH Il.'" sTREPTOCO CCIII

l i i. l

parteoevano in pat·te al gruppo dci p1o~eni {specialnumte strcp. piogeno) . ((i qtutli uwlt1· rnlte tiO't prmflw wno sup· p11 tll ::ioni', 11111 appm·tm::a t! i nraosi o w•mtJliremmte nn prinripin di ~llJIJmra::ion,·. ,, fatto notevole e che trov.1 In .sua conferma in tulli t no,Lri casi. Invece \l. H n b n l :r2). Cb!} pure ha puhhlicato molte ricerche 111 cui i microrga r.ismi si lror,\rono costantemente, riferis1·e i) casi di c:etticernia sc~ uita 11 flemmone. ne1 'lual1 In ncerca de~h organi :ntern1 lu quas1 ne~.ttiva. l!iline Go r n i l cl Ba h e" così si esprimono j l ~ -p. ~Gii J : « pour pt·1'·1enùre que daos ti la pluparL di''\ ~eplin:.mtes Oli ne trou ve pns de UUClt\ries « dans le" orgnnes interoes, 11 fnnl quP leur recherche nit « lite! iosurtisante. i1 moins qu'un ne conslllt•re comme des « impurilo·-. lec: hactcr1es snproj!ì•ne~ qui ,·~ rrotn·ent. • Lu peticm·ditt• lrovnla nel \ CIBO, In quale probabilmente non~~· stata pr1murta, fu pure notata nel t'a'ù ti i t~r occ o (l. c.) nsl ca~o tli ~rrrptococchenua metaslatizznnt..- puhulicaro diii Canlani oPI IX!lO. m uno tlei •:.tst d1 Cornilet Bah e~ . 17 p. :SiH j; m oltre fu rinYrnuta dal K li r l e [ ~0 1 in nn fanriull o nlletto da carie nccrolica dt:l ln Lil11n, da stomntire e consewuva necrost del ma~cellare. in ~egui lo alle •rual i all'eziont si elJJ,o setLirem ia e murte: e tlal 1\ r a s k e [\l ), ti quale ha :;tudiato 3~ casi di osteornit•l tle a~·uta ed lt.l lrovnta como compi icunzn anche In poric!mlite, e noi sappiamo cùe in molli casi 1!1 osteomieltle arulà s1 ha sellicemta. Inltoe ll olsl 1J o\. [~~ ] con iniez. souocutnnt>' di slrep. piog. hn riprodoua nna l'erical'ditt! ~pt>rimmtnlr ues contgl i, como a me è cnpitu to nel gn espenmenlo ( v.~ 3-t.} di l'iprodul'la C!•n iniez. di strrpt. nel cavo plcurico. (ili streplococrhi nelh profondità della cute. oltre ai molti casi di llemmonc ,.eguitt da sellicemia, furono 1 in'enuti due vnlle dnl Bn bes nella ~e tll cemia segtuta a


I H~

DA STilF.PTOCOCCII I

:-carinllrn:\ e una vctlla ùal mf'desimo msiente con C or n i l p. :n~! in 110 C:\so oei•JIIale. com~ nel nost ro Il caso. l'mfet.ione del cellulnre :~ottoculM~o parve IJI'irnnria. Ho r;iJ rrcordato a proposito di crò ~lr studi falli dnl \Ya ,;m u t lr (v. § .:n) il •1uale inoltre :o.Laùili che l!> ;.:1. seh:h ce e le surloripar·e non per·metlono l'entrala dei ruicrooq.:ani.:mi. Ora io ner tagli dr tessuto ::.cJILocntnneo del Il caso lro dimosu·ato gli strepto•·occlll nel :,romrtolo delle ;.:1. :>tHlorìpare, ~oln porzrone dr esso che polelLr esumioare (v. § IO f' nota cl: ma ner numero •:~sinll L tglr color:~ l t nel l! l ca:<o mai m'è nvrenuto eli trumnene e nemmeno ne ho incuntratu nello ~pnzro trn i peli f' la loro guaina. Il fatto ri~~·o ntrato nel li caso potr·elthe sta re in accordo con qunnto ltnnno osservato Qu ei rolo in uon grave pioemia ··r·on1c·1. durante la quale per molti 11iornr si lmvò lo stoliloco..:t·u piogeno aluo MI l'odore e nel san~ruc, ed Ei eshl!rg [ ~ :l] che trovò que:;to microbo pure nel sutlore tl'un iudi\'rduu allello da osteomielite con nt>rrosi clt•lla tihia. l).;.;ervazinni simili hnnnofalloaociJe Brnnner. Tinoui, l~nrtn c1· . \oto 1noltre clrr, quantunque le :~lt erazion 1 llt'l •·ellnlare sotl<H'Ulaneo del 11 1 c;l'>O eran co,.ttu ite da llemmone P 'l uelle del Il t~nso 1la semplici su!!gt'IIM.ioni ecc hi rnol i eh~> :-enza lracctn visibile ùi rms, pure al mirroscop10, ollre alla JH'esenza di Krunde qnantitit di slrPpto·o~·r.hi ugnale in 1'0tramur. le alterazioni istololo{icho ~o no tanto simili ch'l\ a;.;e'"ole trovare campi mrcro~copici degli· uni e degli al1ri (Wepurati, i qoali non si po,sono piri differenziare. rare insomma che t.nclle nel secondo caso si sarellhe in se,.:ni to determinalo il flemmone diffu,;o come nel terzo e nel •ruar·to. \ 'endo , rom'ho dello. colorati mnlti5,.irur tagli ùi cute e le~~ulo !;Oltoculaneo del terzo ca$o, posso dire rhe le mie os~enazio ni in ~e nern le confermano quelle falle

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!'ETTit'E~II"


SUllC.:K\11.\ lU ST1\EP10COCCUI

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da Corni l l U] sul flemmone cutaneo nel 1884-. ~elle naie ossen·azioni ho però trovato: GC) che 1' epidermidt' (stt'IHO corneo e strato moroso) e la ente (t•orpo paptllare e slrnlO rellcolare) so n t•imoste come barriera non invasa da strcplococchi ed nppena si n•de la prollferaztone r.ellnl.ue nelle pi•i profonde maglie dello strato relicolare: ~) dte il relirolu filmnosn si osserva llt'i mwi r•·eparali prevalentemente nelle 'ene lrombo~ate del cellulare sottocutaneo e in qnPIIe aree d'immi:.:razione cellulare O\'C non "'ono ancora mirroorganismi. rnn non già nel òerma come ha vtsto Corni[, n•'• in meuo all'e~suùato con streptococchi, ·r) che In ~ola olterazione ùel òermn ben riconosciuta e, nei miei preparati, la ùilatazwne (d,t slast) dei capillari ciel corpo papillar~ (v. fig i- t·. t>'): v) che nr•lle zolle adipu~e non ho potuto tltmo~lmre ~li ·treptoc.,,ccht. come Jl()!l ne ho trovati enu·o le 'ene tromuosatl'. )Ja que,;ti n'oh 111 ri~uar­ dano un "'olo •·nso Ji llemmnne e però 11011 inlirmano per Diente le OS:ol'r\'aziOOI clt t:ornil. oto, cosi •li passa:.:gio, che la pre3enza di streplococchi nella •·ute e nel cell ulare sollorutnnt>o non c semprt' cau~a della medesrma rormn morbosa. Oifalli utt>t1lre nel l'trt~ipt·l~~ ;!li ~Lreptorocehi ,j trovano nei va~ì linfutic• della cute tFehleisen Zie;.:ler ecc). nel {lrmmont' Assi sono nel cellulare sottorutaneo (solo in l>eguìto io credo che· gnadagruno il ùermn) e nell't·ritl'm!L nwlt1{orrm•. secondo un rerente lavoro di Finger l i-51 le r.cerdte delle papule eritP.IMio~e tno..;traroou la presl?n7., di molle t'atene dt co,·chi nella rete sangui~na e nei vn~ i capillari delle pa11ille dtc, net tagli, appanvano inieuate. La dtlrerenza di que~te tre mnlat~ie pnre dunque in relazione da un lato ron la differente virulenz~ de~l1 streptococchi, dall'altro


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~KITICE\IIA

D.\ "THEPTOCOCCHI

con h ,.pecinle localiuazione di qne:;Lr ne);li "!l'ati cutanei e SOIIOCUtanei. L'inrlagine uatlcriolo;.:ica da mc> istltlllla con le St~arili­ cazioni sulla pelle uel terzo caso (r. ~ l :l} non potent dar risultato positivo. atte:-.1 l'assenza d~gli ~treptoencdti nella epidermide e nella cute. ~on pos~o padnre di nlter·azioni delle meningi non a'"endo fatto -.u ùi e~,p ossenntonr microscoptdte: nel primo caso fu trovata aderenza delln pta ·~on la dura meninge ecl t' probabile che l'essudato ~elatinilormf" <.ubar:tcuoideale riuvenuto in quello c in altri ca>.i ro~se dorulo appunto u presenza rli 1\Lreptor.o~:rhi. l n •t nelle furmP chi:lmale dal C.totani blr,.ptor,rt/,,·mt•t mt•la.\lllli::ank e nelle altre cltiamate da Anton). eia Ra:mond e ~utter· fl'>t~ltdo-rt•ltnwtismu ìnf~ltico si trovano artriti -.uppurative seconù crie all'infezione generale t·on i medesrnu paras-.iti ai 'Jnali la malatlla generale ,. tfovuta: nella seplopioemin Cnt·ntl e Balws (oft. rit. vol. l p. S.\M} banno dimostrato streptocoeclu e stafìlococch i ptogenì. soli o con altri , fìoo nelle cnrtila~ini. :ielle forme di ori~intl intestinale non sono rispnrmiale 1:1 muco~n e la ,;ollo·rnuco-;a clel rolon e del rellu •lall'inriuvn.;ione dei par\JS:>ÌIÌ Che VI producono ul cel'it/.10111 le qunli coslitur scouo l'atrio dell'info~ione generale Il caso puhhlirnto da Ra~ mond e "Xetler ci mostra anche le alterazioni anatomo-pal'llogiche dell'orecchio medio e Ilei gloLo oculare. § :}O La diaynosi di '[uesle forme i• molto diffìcrlt>. specialmente perchè spesso il medtco u<;sena l'infermo IJIHtDdo la malatLia e dt gi.t al suo acme. Cost nelle nostre o~ser­ vaziont delle rruali una sola eube decorso lnngo, ti tempo


.. KJTJCB\l.U D\ STR&I'TOCOCCHI

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cbe gl'infermi rima,ero in o.;pe1lale clove solo le opportune ricerche potevano far·~i. fu spes-.o di .H or!' o meno t' il loro stato et·n oltremodo grn ve. La sepLO[liOP.m m primaria o cripto~t>net ica ~~ può confnnde re l) ron l.r tul,ercolo,j miliare a··ura, ~)con ;.rli esantemi :H:uti ('carlattirra' . :l) ron la polmonite mi gran te, .l) c·c)n In pteur·ita draframmaLrl'll (primo caso), :;) •·ul reum.rti,mo .rrlit•olart• :rcuto (.f iiruenseo) o col reumatrsuJo iperpiretkn {n ra.;u). Ii i r:ol trf11 a.tdominale (Bruo;cheLLrni), /) con la meoin~ite l'èrebru-,.piaale (Il r. n casn). k) cnn furrne òi urormHt, tluando la pre~ent.a di alhuruina nellr urine •' le e"plu::.iuru drliranti dell'infermo io~u l'ono a sospellare di accrs~J uremrd. E clall' esame dellu s,·ariati,suna --iutumatolo!!Ht (§ ~ ) <:i comprt>nde ag{'Yolmrnle come questi errori .;.iano possibili. n'importamm capiLnle per· la d iu~nos i sono: l'indagine batt,.rwlotJica ( l~r ..elherg :?G } e l'n--,-en:v.tOIIP ottalmo..:ropiea ("lruiJlpell . 6roao).

5 3J. l a proy1t11si è 1p1a~Ì :-P.ffi(ll'e ~f!\VI', t'O CI'Ìlerio di p10l(no<-i fanll'r.vnle può e~'erc l'a.;.;;enza dr alLumina o di piJZmenti bili:ll'i nell'nr·rnu. t:hi ha letto In relazioue der casi terzo e •Junrtu (~ § l:! t> l "i) mmmenter:L rh e i -.mtomi erano ugnnlmenle gr·avi finn al quarto ~roroo; ma nel 11Uarto cago l'analisi dell'ut·irtrL uon ferfl sroVI'ire 1111Psti prindpii nè cellult:> oì· cili ndri r<>nali e IJHPsto fu il ..olo Be!luilo da gnari:,:tont:; dopo "' o-..;ernlziuoi unatowo- palologiehe e'>plhll} s'inlendon" ng.. volmente le ragioui 1li questo fatto. l ){U:thllCOle la rormUZÌilOC di linO 0 pi11 IN'CSSÌ p110 PS• &ere indizio fa,~orc,ole per ciò eire dirò qur nppre;;so.

§ ·"J;»•· Pirt che nlln cura, In !filale Striimprll stesso dice !l~


"I!.TTICEM.l.\ IlA .!)1 REl'TOCOCCIII

che può es(;cre ~olo ~iutoma ti ca, bisogna por utente alla ,,r,fila.~.\t. Il malllt'ner san1 gli all'l d'infezione naturali 1\ della um~:.im.t 1mportnnzn contro qnalsia ~• malattia infeltira e parimenll ht,ogna con ogni r ura dt~infell<ll·e c tenere al t:operlo d:llle iova:.ton• mtcrobiclte qualunque atlio cl'inl'ezionc :u·citlentale po$'a aprir si :.ulla no~tra pelle. l'ua piccob -.calliUura, un p:cculo forunculo nun ,ollccit:unente mcdic·1ti possono aprir l'adito ai micror~aoi:;Jni pio;:eni, i qunli c·nn molta frequeoz .t si tronmo ne~li u:.rg~lli che 1wi tocdtillltlll (1\ ockharl f Hìj l'ha riU\·enulu Lrè Y olt~ :-lilla prlle clell'nnnw sann); e dim solll'cilamenle. perdu'• a volle l'inoculuz10ne Ji microl'j.(arHSrtll ::clliri avviene in hr~\ •~­ siniO tt•mpo. U a~ti I'ICOrtlare por Lu l11 il caso occorso al prof. ZnllgradskL Il quale rlopo aver tagliato un flemmon e !'resipelatuso ebbe un patereccio che. nonostante lo r.ure pi11 ener1-!khe, fu seguito dn iufezione generale di tuttu Il rorpu: inf.u·ti pullnoJHII'Ì. emptem.t (11per.tziont>) 10f trll re nab co11 thl't's,i p:tranefritici (nefrolnmia), asef''SI perio~t.tli cu11 Ot.. rru.;i del la llhtil (se,tuestrotomia); e fortonat:unt:nte f!tJUri El pott'• )!t: ri vere lui ste~so la storia della ' Wt maiali ia [:H 1. Ln I}Utile Sll)rin nnrill' ,.'m•e!.(na l'lte l'intrrr•11l11 rltirurgir~• trorn In sua tndwazJOn~· nnrho uella rora eli 'lnl'sl~> all'e~iuni. L'intenenlo ,·hirur;;•ro sollecJLO ~ nece,-sarin in tulli 'tuei rasi in I'UI ~i rormi nnn raccolta purulentn ,ia per a~~es,j che pt•r pleurite (operat.iono dell' empiema). o peritC)JIÌie purulenlt (laparotomta. e dt"infezione tlt•l pèn· toneo) Pt:r. ecc. Ua\ itho n ' i i l prnpone perii no l'operazione nella pt'nrardi t •~ suppur:ua e Bronoer [iH I dice in p ropo~ite r.hl· i due• fo§llielli peric·nrdic:i l~ntlono a riunir~i prontaltlentl' t• meglio tlei pleurali. Il 1\.r~t·Je nel ~aso sopra r·iwrtlatn (' ·


l-ETl l CE'fl.\ DA STII IWTOCOCClll

1Hl

1 !9} n otò il vericardio dell'es-;udato purolenlo, mn il r,nciullo mori d' infezione ~enerale tlopo l~ j!tor·nt. Quanto a farmnchi sara nno IDÒtcnti. secondo i casi, (!C ciLanli e tonici per sorreg~ere le ror7.e tlell'infermo. CCIIle alle tJu ...i di clunino non si ha \'ant~g;:io duruturo, come non se ne hanno col ...alicrlato "Otlrcu. Pen;.o che sia da rigeuara l'oso degli aotitermici. !Ja... tanùo le niJiuzioni fresche ~wneral i. In vescica di glria~cio occ. ad aiJbas~arc la tempel'atut\l . ~ el ca ·o pubblica lo da Stenico sortrrouo buou ell~llo le iniezioni intr:n enose di bicloruro di duuina in -.oluziontl sterilizzata. •·inalmente in a,l(o;;Lo 1891 il Fochier· di Lione l ~Il] puhblit:ava ~a"Ì di guar·tgioue da feltbri puerper:tli OllC!llll:t con la produzione nrlilìciale di ascessi, mercè inietioni nel cellulare sottocn tauco di oiLr:tlo cl'nq!cnlo o d'olio essenziale dt trementina. Que:.te proçe furono poi ripetute ( l X!l2) dal T i c r rv ' ')Il"]. ti quale 10 una tlou.ina di casi di l'ebbre puerpernl(l rift•n 1li an r utlenuta la ~u 1ri);ione con ~-H a~t·essi pro\or,Jli con 1.1 lremerrtina e vuotati del pus appena appnril'a la Oollnazione. l 'azione di queslt ascr.~.'fi t! i fÌsNruiont ( F o c h i e r), u rrit1r1. o tli tlrriru::iun(, rome altri li chiamn no. t'• parngonnhtle il qut•lla de;;li ascessi spontanei se,:-urti da J.!uari,!ione. .\ ndre nel uo,tro ospeJale nel '90 ::i ebbe un c:bo che mi ,·ieu comunicato dal med . cap11 ùou. \ lt lt a m o n ti: 1... nelt1uale dur.tnle rl corso d 'u11a meningile cerehro-!lpill<de complicala con hronco-pneumonite (epidemia d'inlluenzn) s1 manifesti1 intenso eritema che durò una :;ettimana e •tnindi a~ce:-1 mullrpli per Lullo il corpo; e f'amm:tlato guarì. In seguito si t• tentato di e:~tendere ·il me1odo ad altri morht inrt•llt\"1 come la pncnmon1te e pedino la molnria, o ron cs1to favore\'ole,


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S.t:TJICE\11 \ DA HIIEI• TOCOCr.UI

come ltn t·eceotemenle riferito il Iloti. ~1 . \ i h i l i n :..; l ]; 1li che tr:t pocn ~~ doni! pal'lare dPII' ,,,.c,•.,·w-w·at•i•l. Qot>slo metodc~ 'l:trt•bhe da a(Jotlttre c;pecinlmente in quelle forme di st•llicemin da mlcroorgani-.mi piogeni nelle tJ u.di ~i può supporre l'inY.l:'IOOt' tlcl i'CIInlare sollorul;aol'O. ~la le coo1iit.ion1 geoernli dl'll'mfermo e le cood1zinui del san;.:ue t.:iornnlmentr es1minato ~aranno qut•lle che tlec1derauno il clinico .1 antraprerttlere •Juesto s•stPIUa eli t•nra. In tJne:)le medesrme f01·me d'inra,ione de' pio:,.teni nel cell ulare :;nttocutane'l, ~nrebhero da JII'O\ ;lf't~ anch" le mieztnlll .:ollot·utanee !l'at:•jUB ft>nical.t o d'allrt• mrscele anti~•·Uiche: ...~ non l'fu> da un recente lavoro di .\1 Il e r· m <l n n [:):2J pare dunn~u·ato che la resistenza dei tessuti ronll't> i m1crobi piogen1 \eu!a diminuito da ceri(' so<;tanze chirnichP, tra le quali lignrano l aeido r~::nico :~ 0 /o e il suhllmnlo l "/Qo l ed nllom le intel.ioni sopradelte potrehhcro ~io\ are• scrondu iljll'incipio Ùt Fuc h 1e r·. prorocnntlo deglr ascessi r•·it1cr. ~ui'a

Risultati delle ricerche batteriologiche. § 33. Cnm'è dPIIo n ei~~ J::) e 18. dal pu~ datrn~ce-.-.o r caso ed e~trallo rou si i'IOJ!u di'l P rn' a t z ollenni In coltura pura d'uuo "treptoco·co. l ,.uale coltura pura oltenni all'autop-.ia dl'l ll l ca;;o dal pu~ •lei flemmone e dal pulmone. ll1tgll altri organi eli qut•st' nulop~in feci pure piasLre di t!elatinn e lo '-te;;.;o slreptococco vi :>i "'ilup!J<H a con numero di colonit.> dt Krtln lnnJ!n predom111nn1e su altri' rh' erano di micl'<>OI't(B.nismi (un bacillo e uno stafìlicocl·O) :;ui tJUalr non mi fermai oltre, dopo avt!r proYato rh' emn pm·i di polert! patogt-no e chl~ lilpentle\ ano da lllii'Jioanwnto forrnalo~i nel l


l-EI I ICEll l ,\ Ho\ STRF:I'COCOCC!Il

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ueeidentale. Lo stm1io parallelo da 'JUE.',ti due streptococchi in colture mi provt> snhito che si trnllavn eli una sola spt>cie bauerica ~ l'ideo lilil non ru smeotitn, cona e si veùr·il nppre~~o. dazlt esperamenti sn~li animalt. Er.t lllia intenzione di mettere qne,te r,ollure a conlrnnto eon aiLre Otlenutc da casi di ere:-ipcl.t (che peri' oon potei pro nrarma}sta pt>r rirercarne qnakhc raratlere diiTerP.nzinle come ha fatto nltiuanmente O. Si e h e r·S c h umano ff [:i3j in un lavom ùal 'lllllie :;i cnnchinde: t'llf' lo !-~LI'f~ptorot·co dell'ere.;ipela forma. cun lo zucchero, ,Jtoll'actdo lattico de~Lrn gìru òi cui il snle di zinco contient~ 2 molnol• d'acqua di cri~talliuazi o n e; laddovP. lo !;Lreptococcu piogeno forma coi diJTerenti zuccheri solubili lZnc:heru da latte. wcchero d'uva) una qunntilù variabile cl'ueido lauito otticamente inanh·o, di cni il sale cti zinco contiene 3 mult•cole ù'aequa di ,.,.,_ gtaiJiuaziooe. }la altri osservatori hanno fallo suuli comparati ,j !'UIIe diver'e ·peeie di <;lreptococdli e lra «tne.;;ti il medico tli l" ela,,e pt·of. .:\ . Pa' q un l e [:)6] dal quale ho ~entalmentt:> avuto non solo il lavoro do lui fallo e d1\1 apparilO Lestt'• an('he "Il questo giornale, ma ben anrhe quoltro rnl111a·e di :.trepto.·occhi da lur ,lu<litlll. cioè i numeri !.1. l ?. l'i e :lx. Hi que..;te mi son servito per i"tituire confronti e sc~unu le norme del lnvot·o citalo nel de.;crivere i ca r.t lleri Ùt.'l microorgnnL mo isolato. Si trana dunquo tl'nllo streptococcu i cui elemenlt mi,urano 11 ~-G ed appariscono tondi in ~occia pendente (sent.a mofimento proprio) ~et preparati rolorati con hleu tli metiiPn t~ rat lloliro si mo'>lra a cocchi doppi , spe.;;so a lit!urn di paneui, cioè con un trallo di divisione nel mezzo. ()uesto tratto di divisione i· più fre•ruentemPnte io direzione 11 ;~srer­ snle alla lunghe1.zu rlelle l'atene; qu:tlche volla è in direzione clelia loro lun~hezza {lìg. l l). Gli elementi di ciascu n di pio-


Si.TTICE\JIA 11.\ 'ltiEI'IOCOCCIII

coc.:o non ~ono generalmente a mezza sfera, mn un po~o allungati nel sen-;o tras\·t>r~ale. come se fo~3ero compres,.i gli unì contro gli altri . ~ei ta~li tlegh organi, dO\tl le rateue sòoo di pochi elementi , qup;.ta forma a pnneui i· molto piit rara che nelle colture, il che proç-ereùhe che nelle c.ttene più lunghe essa .sarel1he appunto eiTeuo di compressione. J...'optilll/1111 di tempernturn per CI UCSIO mierorgnni.;mo ,·.intomo ai 20° C. t-:~<~o resta color.1to col melo lo di r. ram, nvvertPnt.lo però che l'nccrua di anilina tic'· es.;ere preparuta di recente: nel casCI contrario si scolor-a facilmen te oell'akool. l caratteri delle colonit> su piastre di gelatma {IO "/ 0 ). tue esse appariscono puntifot·mi dopo i-8 ore a ~o· t: e quelli ,-u piastre di ngar n 37" C ov' e~~e crescon., n grnndezz~ di po•·o mn,\!hiore, non si nllontnunno cl:L quelli tante rolte de,crilli per gli altri streptocucchi pio~eni e. per brevità. non li rifemco. In tuhi tli ~e latioa ,-j ha s\·iluppo a nastro. con bordi piti o meno grnnulosi, lun ~o 11 trn~ot to dell'ago: n ~s~uno ~\·i­ luppo in superficie. Quando l ' inoe~to non è stato copioso e l'a~o è penetrato rapidnmente, :-;i ~ viluppano solo puntir.ini bianchi :o.taccati che dopo ~0-:iO giorni crescono. nl piu l'Ome ..:t·ani di miglio. l.a gelntinn non t'liquefatta e tfuell n t111ta con lacca muJl'a nun è decolorata. Delle 4. colture ùi nltri streptorocrhi che po;;sedovo, solo il ~. 38 la. scolor.l pt·ontnmente. Que;;to potere d1 ruluztont' non ho potuto pre" at•fr> con l'indigomono solfato di 'odw, cli cui ero privo. Quanto a potere cromogeoo, nell 'oh imo tratto d'ioli:;sione in nkune colturo di due mest i.• apparsa una le~giera tinta gt.lllohrunu. Le colture in tubi di n~ar non offrono alcun r,arnltflrt' di stintivo. Sull'agar inclinnto, se111inandovi con un solo •tri-


:-ETTII~K'll.\ D\ Stltii'IOCOCCIH

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seiamenlo ch•ll'an.;a di platino do gim·ani colture in brodo, si olteD j.!Ollò Colonte ffilnUtis,ime c·he CJIIOilc)o 'Oil mnJIO Yicine fra loro danno alla coltur.t aqpello di 'elo a;;sni le;!giern. Quel'to velo, rol crescere dt!lln coltura diventa, per co~ì tlire, meno opaco ùi quello dtP. n pari condizioni dit il ~. :18, piu oparo di quelli ottenuti dai ~~ 9. l~ e l 7 di l' a.;q un l e. Sm ra patate sia a l e-~Ou che a 31' C: ono :;oo riuscito mai a·l a,·••re ,·olture appari~centi e nemmeno dopo ~O P pit'l giorn• alla T. nmhic•nte.ll tntcroot·ganl:.lllo però vi :-.1 coo--crva e '' ilupp.\ IE'nt.•mente: Ili falli an .. he dopu ~O l( orni .;i racro· glie con la spntolin 1 di platinn di.;r.retn tJUantità di coltura nella !Junle si vedono ~i:\ forme d'involt11.ione che rest.mo meno color;lle. f'olttu·u in hrodo. - ljue;;te Lu lto t·ipet,ute molte volte e par.dlelamenle coi~~ 9, 1 ~, 17. 3H di Pasquale, che,:ittst:tmente ha loro data mag~iorP importanza. Senza ripetere 1 ~ar':ttter1 microscopici di ctueste colture per t nnmeri lluddetti, noto rlte lo :treptococco 1la mP isolato. a :no dopn ~~ ore intorl•ida ll')(~ermente il brOtlo come ur.'lun velata di calct~; la r.nllura SI deposit'\ un po' ~ulle paret1 del tuho e ptù al fondo. da rui, a_.:iLan•lo, i;l soliera in for111a di filamento chP fnci lm enlo si disgrega e inLorhidu rnn~!{inrmente il hrmlo. Si ha dunque in brodo una coiLura 1mco torhidrt e nllcco-filfl.mt•lltoso. QunuLo a caralleri microscopici delle colture in hrodo. hn notntll che qne:;lo streptococco hn poca 1endenzn a form Are c.llene lun~he; nna ~ula volta ho contato 70 elementi eJ è stat1 nella coltura che servi al l ti" esperimento (Y. ~!H.). La collut·:t ùel ~.\l di P nsq ual t.>, che ba COO!'en·atu per due anni la prnprieta di formare corte c 1Lene (t. c.) nei .-:ag::i da me fa111 ne presentava. di lnnghisc;ime ~ià dopo 48 ore; laùJove in coltura di !) g1orni lu strcptococco da me j,olato


115.:!

<.;t:ITICE.MI.\ 0\ bTIIEl'fOCOt.:Clll

Jll'tlsentava sempre catenu corte e contorte. ~ ei l:\~li degli orrtanr Ilo trovato ~empre catene di 3-u elemenl1, tranne in un caso, Cio•' nei t.tgll dell'nreccluo d'un coniglio ( l () 0 11:->parimeulo), oYe !>Ì o~servanu catPne •·ontor·te di c1rca :?t> elemf'ntt. Qunnt o a 'irul emm I)Uesto streptorocco òe~e cerlilmenle annov·Narsi fra 1 seLLic1 ed ,·, parn){onaiJtle al \. :)i ÙPih tahella r:ent!rale data dal prur. P a" IJ u a l e, pPI fatto che Mi conir;li s'i• avuta morte con reperLo hallenolu~rco ne..(,ltivo .

Relazione degli esperimenti eseguiti con le colture di streptococchi ottenute dal Ili e dal IV caso.

§ !H. 7" Esperimento { l~ marzo). - \ un grosso coni~dio s toietla sollo cute ulla hu~e del padigliom• d' un orecchio ' 1 ,o c. cuh. dt eoltur.1 111 t.roùn heue sviluppata ed ollenuta (con le soltte cautele) dal Le~suto sullocuta nco del nHio~­ vere tlel Il i caso. ùopo l' IUlop.;ia. ~ l'l pnmt g10ror si ha tumefazton•' alla Ltaw dcll'oreechio ed alla re~ione parotidea eu n 1lolore (l'animale si ritrae vivamente nel ogni tocro della re~o:iooe tumefaua), laùdove ili punlu tl'inocnlatione J,, pelle appari<;Cf' -.olo arro ..stta. Il :1° giorno la Lumefawme IO\alie lutto il p.1di;.:liune che si fa caldo, urrossito. pesante. dolente e pentle inerte. T. r·cll1le: i 1",0. Il l-0 ~iornn 1,1 b;a,;p tlell'orecrhiCI c qun,l det umcfntl.l. li :j• l'arllmalt· ò molto allilatluto e dima:.:raLo: nnche ht testa pendo d:d lato dell'orecchio tno•·•alo!LO, Il •Jlr:tlè per un certn lf'il llo c detulllf'fatto e prt>-;eola llesrJitam.azione: non vi i• piu dolore nè si ~·>nte Oullunzinnf'. Per aiLI'i tre $tinmi seguiln la detumefazione clell'orerrl11o e solo una parte rimane di ronststeoza pa.. tosa; de"•[namatione rilevante alla faccJa interna del pa1li·

,


~ln1lCL 'IlA. Il\ STRRPTOCOCCHI

l i :_;:3

~lione; i'animale serultra 1'1:\\'er,;i. T. r. ~0",:! . .,urces:;i vameote le conoliz10ni locali non raria.ou rtua.si piu: l'oret•clllo è sempre pt>ndenLe, avv1zz1to: ma le condizioni ~enerali va~no semp1·e peg>\iornndo e il dimn~r irnento è con~hle­ refole. Il 31 mat'l.•l la T. r. n~..:1nn;.:c un' alua Yolll i -'0°,H e il 1° aprile l'animalr muore "egoantlo nell'agonlll :1~.6 C.• t ese;.:ue l'auLOp ... ia con tntt~ le c uttele . .Xet \ etrin i falli per strbciamento dalle melllOJ.!i e dal succo pnrPnchimnle del pulrrwne, del fegaw, da1 renr. della md1.a non i rin,·eoi!ono tnh:roorgani,mi di c;orla. ~ernmeno :.c ne rinvengonn nel sangue ùel cuore. I leucn,:lli sono )(rossi polinucleati ed a nudeo polilohnlo cou sc.u·sf' )!ranuhzioni nel protopla,mn le qnali :.i colorano cnl hlen ù1 rnettlent> carhohro. ma uon appamcuno di furma nella nè ~onu u)!uali lt·a lorn. L'l pa~tosità dell'ort'ccllio era fatta ùa rarcolta di ùeosiss11n11 pus, rome materia ca,eosa nella quale, fallt 1 'etrini, sr oo~,sen-ano ,.,,re forme di cocchi. Tullavia le colture l'<llld da qursto pu~ l'lescono positive dando uno streptococco: negatm.~ ctoellc• fatte clal s.1ogne e cln~li altri ot·gani. - La mancata dimostrazione dei m1croorganismi in tuili gli organi m'inrlu"..;e a farne. dopo opportuno trallamenlt•. nnrhe J'e,ame microscopicu nei tagli ed eccone il risultato: Pu lmonP: nheoli in collnhe cenza; ctnnlche ah t>ulo ripieno di sangnl'. a:;::eozalli fibrina (metodo di W e i ge rt): a~se nza di microorganismi (metodi di W e i ger t. di :\i r o Il e e aJJ,Ie n ùt metilene di 1\. ii lt n e). )l iltn: oo ~ros~o stnn•nso emor·t~ag ico sollocapsulare: assenza di microorganismi (metodi di W e i ge r t e d1 "\ i c o Il e). Rene. fegato: iperemia da sta,.i, non c·osp1cua; nsseuza lli mic1·oorganismi (metlldo c. s.). 2• Esperimento (l H marzo). - Della medesima coltura usata pe~ l'esperimento s'mietta consirin!!a del Tur-.ìni ' , c. cultn ~otto rute nella rc~:~ione addominale nd una ca' 1a.


SETTJCEIII.\ DA STIIEI'l OCOCCIII

Questa nei l(iorni sucressin uon prl':.E'nla re;lzionc eli "orta né locale ne\ generale. Il 6 aprile vien messa in liberl.L 8" Esperimento(~~ marzo). - t.oltora pura di streptorocrhi cn hrodo peptonizzato proven1enle dal l II caso. :l"semin.L Iniezione di '/,. ùi ceni. cnho "Otto ente al padiglione dell'orecchco ù'un couc):lio di media ~m ndezza. llopo t\ ore l'orecchio e ca ~ia arrus,ito alla uase. cnldo. edematu·o. ~ei giorni sucre:.,.,i\ i si determina. come nel l 0 es per irnento. :1 flemmon e dell'orerdl!o. che pende roerte eJ c" mollo clolente altntto. Dopo 7 giorui ùotumefazionc l11niLnta. longitudinalm~nle di melit deL padi~diooe. Io se~uclo si dcterminnnu 'ucce:;sivamentP heo tre nsce;si alla ùase dell'orecchio. i qu.di; incise. Llitnno l'sito a pu" densis-:imo nel IJUale all'e:>arne miero ·copico se vedono rnre forme dc cot·chi a catene. li :) nprile ver·so l'e~tremo del padiglione apparo un'escara uecrnLica lunga ~- larga l cent. che in se.. uito rade e il padi;:ltone rcmane foralo. Jn que:-10 periodo rliDI male ru mollo nhhnllulo. dimogrnto, con T.r. alli:isima fino a 1·2°,0. l'oi si ri ehhc e il 26 aprile fu messo in lihertn. 4° Esperimento (~i- marzo). - Coltura pura ùi !ilrepLOcocclci in brodo con peptone proveniente ùal JY ~a ..o. 3" ..emina. La coltura per eta e sviluppo era in condiziont cùentiche a IJUelltt dol 3° e~perimenth. Iniezione di '/,o di reut. c. souo cute ol padiglione dell'orecchio d'u n coniglio uguale di ' elà e pe ·o a quello di! l :l" esperimento. Tumefazione rnenv forte a prmccpio. Elevamento della T.lino a .S.i",O il :l0 ~torno. lo '~gutto :.1 ebbe ant he flemmone di tollo il padiglione con i cat•aLteri sopra de3Crclli, ma meno intenso. Quindi tl elnme(azione e desquamazione. ~oo si resiùuarono a'cessc. non O"care necrotiche. Dopo l O 1.:ìorni l'anirnnle era guamo. 5° Esperimento (28 marzo). - Coltura io !.rodo dc due gior·ni otLenuta da piastre di gelatina, 1\ caso. Iniezione di

)


SETTICRir!A D\ :-.TliBPTOCOCCUl

l\.{);.)

•. c. eubo nl paligliooe d'un orecchto di un grosso coniglw. T.r. prima dull'tniezione: :)9°,0. N~t primi giornt tumefazione poco•ntensa. ma ele, amento eonc;i.Jerevole della 'r. tìn1' a H ',3. Il 5" giorno resla,•a solo un po' di tumefazione alla bn~e: ma il di seguente si trovò l'orecch io molLo tnmefnllo e cnn tuue lt• note del llcmmone auricolare de crtllo ne,:li altri l'~perimenti , anzi questo flemmone fu il più cospicuo di tolti. ()al punto d'iooculazione il !l aprile fu esLt·allo dPI pu,; densi~~imo dal quale si ottenne coltura pu r.t d1 streptocorch i. fJ Esperimento (3 aprtle). - Coltur\1 in hrodo simile tt •JUl'lt.t ns·tt:t per J'e,perimeoto 5n. 1\ ra~o. Iniezione di ' , c. cuho solto In etile della regtone addominale d'un I'Onigllo. T prima della int«'i'.ione: :l~\3 . ~e i giorni successi\!, aumen to considerevole lino o i.I ".G. \l punto dell'iniezione si forma un a~re,,;o dal cui pth. dopo 16 giorn i. si ri•·olth·a lo ~treplo cm·ro.

7<~ Esperimento (3

npnle). - Iniezione di '.c. cubo sotto la cul~> dell'urltlomt> a nn eoni,.:lio come nel 6° espertmE'nto. Ln roiLnrn provenim da l Ili caso. T. pr;rna dell'inie:dtme: 38'1,2. ~ei giorni succe);si vi elevam ento della '1'. fino a " 0 , S. ntm3).!1'3tneoto considerevole dt>ll'aoimale. Formnzinne di IHces'o al ponLo dell 'i noculnzione. La tumefazione inmde la paret e aùllominale in tutta la sun spe~sezza . l.n produzione di pus é maggiore che nel 6° e:;pel'tmenlo, lo a~ce~·o, dopo vuota to , st t•iproduce due YOILe. 8) Esperimento (8 aprile). Conigho del peso ùi ~- 33'j. T. pruua dell'tniet.ione : 38 ".~. l niet.tone nel r.avo addominale fli '/. c. cubo di r.oltura in lwodo tli ?H ore pro\'enieuLe dnl llf ca.;o. ~· selllina . (L'ago dPII,t strin~a Tur si n i penetrò in callh·n direzione ed ebhi sospeuo che ferisse il fe~alo). llopo 13 IIIIOOti la T. t•rn w•. l ; !l giorrro lì6!!llt>nte 4-1 ".7, poi st mnnt en ne 11empre sopra t 40' C., senza clte l'animale


SRTIIGEill \ DA STRFPTOCOCCHI

dessu .;p~o i rli I!Tiln soiT~renza. [l -.no pe'o al ~" giorno era ;;cei'O n gr. !lO !l; dopo l O ~1oroì a gr. ~6:.>. L'animalo molto dimagrito, t'm deboll:', incerto nei movimenti. Uopo l :i gwmi es~o mori. lutop$1a. Il peritoneo non presenta note di ioten--a in6ammaZIOIIl'. Tra il re~alo e il diafr'OIIlffi;\ aLhundanle raccolta di sosta nza bi.tnca ca ·eo:'a, che i nvnde t'Orno dc~en erazJO o c anche i lohi epatici, in uu punto. fi no a meta spessore. In CJUeslo punto, i>tudrnndo hene i rapporti con l1 puntura delle pareti addominali, si deduce eh~ l'a~o della sirint;a ha Je.;o il fe;,rato. tJualche piccoln raccolta d'irlcnJic'l s.ostanza lrianco-caseosa tra le pieJ,:hc del pentoneo. Milza pi ~cola; reni normali: 1 e~cim mollo pieM; l'urmn con rdr"' bon,J:mte depo:-.tlo (che so~ peu ni dovuti) a coltura, ma t'r:\ inre.:e tlovuto a ro~futi: reazione rol molihrlnto nmmoni•·o}. Cnvitil Lo!·ac i r~u. tll c~a. cuore e pulmoni ,.·,ni. - r vetrini fa tti dal sangue del cuore e tla Lutti gli or6ani riuscirono ne~alÌ \Ì, meno che dal fa;.;-ato O\'erano ahhondnnLi c;occhi a caLene. :tep:ati ve le r,ullure dal i:an,:ue del cuore. L'e:.ame microscopico del sangue elette risultato iden11co a crnello del l" e,perimento. (~l i or~:~ ni furono :m•· hc lissati al :>ulrlimato e inclusi. [ u~l1 colorati con drversi metodi (v. l' esperimPnlo) dettero rìsultnto ne)!llliVOquanto a prelle nza ùi microorgno1smi. tranne che per il fegato (da un Laglio dei iJunle è ricavalil la fi;:. 1~) e per il peri toneu. ove nppari,.cono vas1 linfatici e cellule del conneuivo rip1ene d1 $lreptococchi. tr Esperimento (R a(ll'tle). - t:on1glio del pe:;o di J!r. ~9i T. prima dell"m1czione :JX0 .0. lnieziont> nel cavo pleurico di dest1·a di •, , c. cubo di rolturn in lu·odo di~~ ore pro,enieote dal I \ caso, i,• semina. ll icci minuti dopo l'inil'7.10ne T. :Js•,i; il eli <;e~nento ~~o.~ . J''lllro 4. 1°,:1 l' po1 sempre sopra i i-O' C. Lieve diminuzione d1 pc:;o lino n :.:r. ~iX. Jl OrLO al U0 giorno. - lutop.\iO. \ddorne: liltniclo :,;iero~o


!'BTriCRIIU. 0.\ STREVTOCOCCIII

-

l i5i

in qonntilit non ,.:randt>: rnte,tmi e pelilOneo s.mi. milza picco'a. iperen11cn. llarriòa: rè~ato, reni normali. l preparati falli t•ol ;;ncco pnr·enchi!Uale dt tjtiCSti or~ant non fannn ..cor .:ere mi TOOr~anismi. Ln rolta tltafrnmmatl(•a, 1\ di a-.petlo nalnrale a sinistra. di linl:t ltionc:~, r·irelante l'c~i~tenza di pu" nel cavo pleuriro, :l de. tra. ~i prt>nde con sirrngn sleril~ e con ltllle le caulelt> un ~agf!ÌO dell't·.;~udato pleur·ko aur·nver,;o il diatrarnma prima di aprin' Il torneo; Ila questo si otllene coltura pura di slreptococdti. Torace: co•piwa e rlas~ica pll'nrite purulentn a d r'\lra: gran copia tli es,udnto. pulmonl' compresso. \et lngli. dopo tndunmento. •i o·"enn la pll!urn i'PP""'ta, lll',:~un microor·;:anismo nel pnrr nchim3 pulmonore, tra éJUP..,tn o la pleura unr~ z<>nn dt tlemarcaziom' f.tlta da prollfera7.ione cellula re, ~l i streptoro··cl11 si o""ervano solllnto nella pleut'l\. Pericnrdio. cun lìlfn I'Cle di \ 3:òÌ piccoli iperemÌZZl\11, 16~0 p~·r I!I'<IOdt' IJU3111Ìl:t dt ltqu iùo sioro-purulento, eroe rn parte ltmpitlu ce•lrino. in parte f't'SlitnÌtO Òa liocchi hianCIII i IJII:lfi "j 3ll!l•'C3 0 0 anche sul cuore. Questo liquido, o~sPrvnlO al micro,ropio. i· ri·co di corriti a t•aten•• luu;.:he tli 15 t>lementi. o meno. e da collUra pura di slr eptorncchi. Enciorarùio normale. • angue nellmte1 no 111 massima parte rongul.llo Il ~:tngue e• st.110 prtma d'inctdere ti cuore, r.tccolto con sitin~n ùi 1\òche o dopo seminati 1 tuht (nl't quali :-;'ehhc coltura di ,:;treptorocrht) t' se n tta per intezionc nd nltru nt,imale. \ hri inneslt in tubi lùlli cou l'nnsa tli plntino dopn aper·ti i ventri•·olr sono riusciti sterth (v. l l e~pe­ timenlo 10" Esperimento ( l~ apt•ile). - Coniglio òrl peso di ~rammt (iO:i, preparato .-nr un t;wolo mentre ,.j faceYn la pre•·edente nnlopsia. l nieztane sotlocutanea alle pareti ndd<••ninnli co11 poche gor.re di essudr.to pleul'ico del coniglto


SETTIIli.'lt.\ Il\ '111fi•TOCOt.:lfll

precoclenta con la meùesirna sir111ga ser·vttn per la -.emma dr tale es,udato in 1nl11 n t i •ruall s'ehho wltnra pur"<t tli :-lrefotococchi. ~011 ,j i• presa la temper".•tura. Il peso ddl'animal o non ha pre,entato che lievi oscillazioni, ma duro 4\ gwrni e:;so t:r'.c ancora di Gt :.> gramm•. lad1I0\'8 altri co nì;.tli. nati con que~to. l'rnn hen r re~ci ult in tale periodo di tempo. Al punto dell'iniet.:one si i• maoifesrato :u-ros.;irnento, por rnflhrazwne e t!>pe,;sunento dl'lla par·ete addominale per· un traHo ahha,.tnnza e,;te~o: (jue~ta re;:rone era molto dulc•nte. l n "e;.:uitn :;r deliruita un .~:o.ce,,o non p u cirronùato da nlooe ipel'emiw ni• da inlihra1done. Il ':,l\ ma;r~ro (tlopo H )!101'111 tJne;.to ascesso rrmn,to lino allur a sempre int~>ro, 'iene aprrto e. contuue le cautelE'. o;e n'r::-traP del pus dc:1sis:.rmo dte ' tene serrunato rn brollu pl•ptoniwtlll: la qnautilà che si "em10a i• quanto un acino di pt•pe. Il hrodo teuuto n :no per molti !?iurni rimane ... l~ril~. 17° Esperimento ( l -i. npr•ileì. - Cuniglio del Jlt'SI) di ~rauun lì l O. ln cezwne nll'orecclllo con quale be goccroln tlt ~a u ~ue e4nrllo con la ~iringa di 1\ tich lini cuore del t'CIUIglio del H0 esperrmento. Dopo due gionu T. r. i :l". l; orer clrio arro-silo c dolente: in se;.:uito Oemrnnne dell'oreccluu l'Irto pendo inerte cr11ne nt•!li altrt casi. ~ i taglia l'e tremila del l'orecchio ltundallo e ~·iuclul'isce ul ~ uhl imato. Dopo 1.1 ;.!Ìornr deLumefat.rone e de~ttunmat.roue; dal punto dell'inreziuoe Yien fuori pochissiLuo pus denso. L'animale guari. l tagli fatti dnll'e~lremitù dell'orecchio nw.-trano forte prolif~raziooe pan Jcellulare e brevi cnlt'ne di cocchi al,hnstanzn rare. Aubinmo ùuncpre eire mentre ~l'i nn esti rntubi (;rltr d d :>turgue con l'anso dt platino nel 0'1 esperimento rin~cirono st\!rtlr e mentre in uessnn organo di flUC'l coniglto furun tro\ali micr·oor·gani,mi. il -.a.o:.rue e--trnllo conia .. rrinl(a dr 1\ iHt de t le in' cee coltum e inoculnz;one a risulto ti posttivi . f)uest.t


'>l.TII CB\It \ 0.\ hTR&PTOCOCC IIl

;~DDitreJrll e coutratl iwme io me la ~piPgai

l ~ :;n

a'.'evolmeote ram·

mentando dtc nel n• e~ pe rimt>nlo -;ì Lro\'ò ull'au top~ia. pe1·1· cardite e llocdu di pu~ nrle1·enli nl cuore. Orn per IJIIROlo 10 abbia nett:uo il cuore pnrna d'mtrotlurv1 l'a).:O dPlln ,..i rm~u. è ben facile che que~ to 1irnane.;;"e inqumato da~li treptococchi ch 'eraM :lll'esterno, i quali dettero la rollum e l'inÌl'zione pos11ive di •rne,lo l l o esperimento. L'es:uue micro::copico dei L:1~li d'or~ani di IJUestu animale. riust'IIO ut•ç!ativo qoantu a presenza d1 ffill'J'OOI'g-a11~:-mi, cnofvrmn il fallo cl1e nemmrno in IJilesto gli ,..treptoco··chi cu·colavano col :>aDJoith.>. 12° Esper imento {l:; apnle). - Al con1~liu dell' esperimento 5". quando fu gwtrito Ilei llemuwne. con l'ago d'nna si rin ~a del Tuwn1 pien.t d1 coltura ottenuta dal IO• 6$pet·imenlo. fUt·ono fatte ~carili.:a1.ioni le~.:iere sulla cornea ùel1'0. Il . fl gio rnn se!!uenle 1.1 comea nl pu nto leso ern intorhidnta. In !'eguito l'intol'ltidamento sr.ompane seozo che ~i m:lfl i fc,-tn~~ero oltre nole tl'inOamnHI?.ione. 18' Esperimento (8 apnln) . - Colture ìn brodo. di 31- ore. prO\enienti una cl.tl lll , l'altra dal 1\ caso e sper1mentat • Tirulent i •·on ;.(li e:;pt?nulPDtì xo t' 9". Iniezione ùe ' '• c. roh. rispetlivnmente a due ~iovao i •·avie nel tavo pleue·ico, nna del pe.;u •li ;:rammi ~ 20, l'altra di ~ramm1 ~X!. D1,po lf.> giorni le due c:l\ ie pr~nva n o ri.;pcttivamenLe i. l ~ P i-IO ~ ram m1 , ma sutvauo heoe, -;enz'nnw ùnto se~ n o alcunu ùi malattia, n messo in liltertil, non anùaron :;ug,llell,. a ue~" n n inconvetuente e rrel•bero ù1 ru•,o r<•rne le altre della medesima et.t loro. 14" Esper imento ( t:; aprile). - (~ ros~o coniglw. Iniezione nella ca,·it 1 peritoneale ù1 l ' • c. cnh. di t·ollnra in hrodo, tli ~~ore, oueo uta dal lìquulo periearùico del coni«hu del 9" e::per1 mento. Ne1 Pl'lffil giorn1 l'nnunale stelle hene; nes"1111a alterazione localt•. Jn ;;;e;uilo si maoife,;lò ma·


14·60

SETTlCL:\IIA DA O:TREI'fClCOCCHI

rasma pro~rcdiPnLe; il ~9 aprile l'animale. •Joast :;rhelet•·ito si muoveva lenLamente; il 30 mori. t u.loJl.<~ia fatta suhito, con le solite cautele . .\ ddome: copio:;a essudazione purulenta sul peritoneo ~isce•·ale ~ sol parietal e: 1·e~sudnto ~i racroglie in copia grandis!lima solto la YoiL'l clinframmatica. ùo·/i• piu spe.:;"o. come cotenna bianca che imol}re i lohi del fcg-Ho. Rimuovendo que~ Lo essnòato nl•rino-pn•·ul ento si scorg-e il fegato inaltPrato: nemm&no al Laglio esso mostra alterazione dt>l ptrenehina. Ce1si ptu·e i rent; così la milza, dte :;i pre~enLn on po' tumida e iperemica. ~el peritoneo Yiscernle 11 po!> c rrtCl'Oilo in ni c~hie limitate frn periluueo e tunicn muscolare dell'mte;;tino. questo pn os~ervato al micr·oscopio è ricchi~simo di stJ·eptococ!!hi. I grandi ntsi rlella C11vilà ;~ùdo­ minale non sono trombizzati. Torace: gli or!!nni son tuili sani; il cuore è stato ispezionato anche nelle sue c:witiL Se· zionata anche la trach"~l. nulla di anurmale: nulla alle me-

ningi. Le colrure tentate dal s11ngue del cuor·e riescono sterili. E~ame mici'O<~eop i c•1 di lutti gli or~ani negatÌ\O quanto a pr·~!senza 1li microorganiQmi. ~el te~nro la capsula del r. f i .; :; o n è Ì5pessita , snl suo limite estet·no qualche caten:l di coc:chi; nes~un microorganismo vt>rso o in tnezzo nl perenchima cp1tico; lieve proltferat.ione p.,rricellulare. nelle gittate della cap:;u la e in ttualclte punto del parencltima imme· diatamente "otto 1.1 cap~ula. ~ lllh mtlza, nno slra\·aso tli san~ue suuocapsulat·e. come nel l" esperimento. /5d Esperimento ( 1/ aprile).- r.ro~so coniglio. Coltura in brodo ollenutn dnl liquido pleurico del u• esperimento. l nil•zione di tre gocciole sollt>~ute al padi);lione tl'un orecchio. {l giot·no seguenLe comiocin. la tumefazione; si hn in seguito Oemmune dell'orecchio, dal qnale J'an!male gua· risce. Suppurazione circoscritta in asces>o al punto d' in-

nesto.


SEliJCf"\IIA Il\ StfiK PlOCfJI.CII I

H6 1

16" Esperimento (:W aprili!). Coruglic1 del pt>su di JI"DDmi 603 . Coltura rn uroùu ùi :i giornr. della i • ~!l? ne­ ~1rllllone, Jll'oveoit'nte dal Hl ruso: nella wltura ~o no catene ai cocchi lun.!he Imo 1!1 ;o elt•m••utr. lnit•z·one eh ' • •. cub. 'IOUO cute al padiglione d'un orPcrllio. Il :W aprile l'or·t•cchio tra lotto tumefatto, pendente, .tno.,,itc•. ··aldo l' dolente. Il t8, enorme llemrnone; l'animale. al•ltatt11tu. òe,·umLe sopra lalt) ron pnpill ~ immobrl i; ì• cn J ,Ji~si uro : ha rontraltorn forlt• llell.t nuca. ~ontr'illlllrt! don~t:ht• . ~li arti: piu ,-j ralfredtl' eJ entra in lun.!a a~ouia. ll.lll'orecel.io quando l'.rnim:tle i! ancora tllltlis,;rrno, ,.j mr.·oglie da un taglio pratkatn con o,.nr raul••la. Se ne inne->t:t loho di !!'elatiua. clr" rimnne ~lt>rile l' -:i fanno tre prepami c ru~copi n , chi? sr wluruno r. on di' er~i metodi. h. . ,..., nandai' un., coi YaiJOrt n.:111ici. I11 tali preparati 'i H',.(~pe,,w;.:ginre IPucocit i d i fili' ma aùu lt a, cio i· rit.:rlri d i ~p l a ~mn grnnulo.;o e con nul'ltlo puh!obato: ma non ~i os~n o mio'roor;mnismi. b rtr11'$ia e.;e!.:uita appena r.t' ... ~ati i M Ut>l t'lWJ'l'. llal ta~lio tlt~l ll~>mmoueanrkolare non "ien ~ fls tle n ~o. mtl un lupudo appen l torhldo ,. ,-,·urre\"ole. r•tll q.,aLo ~i ~nn fatti vPtrini n''''luali n.;S•'nansi t'lll'le l'lltt•ue ,Jj CGeehielt•m:orilt ricchi di gr·,tnnlaziunr coloran t ..,, in Vlrde ,·ul bleu òi mPLrlen• rarlanlico l ta!!li •li 'loe.;lo llemmone rndnrrto alsnLlimato e con la serie gradunlr• d~>gli alcools rnostrano(col . di \\' e i;! t>rl ron carminio) r:\lt'ue ùr co··rlu fin dr l :) ed _..du• ~ :; elementi. La culoraziunc> nucleare dr 'ln e~t i tagli è 1ntllto olebole. saiYo allor·no ad alcuni punt i di ru~ione pnrulenta '" '(• unn soli ila 1.0nn dt prolifP.Jazrunr uon mol tu Rllira, con oorle: cellulal'i lllt>!!lio ,·olorati, mcutre udl'inlt•rno si 'tedo1111 multr leucociti in r.agor ito:-r, rioi· pieru dr cocchi. l'uiIIOile ..,ni,tro con lel(~iera ipo... t:•si. Cuore. ft!rialo. ren · e milza normali. Feci unrhe la Sl'l.tono del cranio perveden~ ~e ! f.j


" U l.it

SHTICt \IIA D\ :'1 1lEPTOCOCCJJI

dallorr:cchio si fo:>::;e propu~ato 1l prote:;so alle memuJ,:i, Ul:\ trovai tu ILo normale. l 'etrini fatti clal succo pnrenchimale di Llllll gli or~n n i non presentar<>uo microor~anismi. Cnllure pustll\e dall'orecchio. negathe dal ..angue c da tuili ~li nr~ani

17• Esperiment o (~U nprile). - t:oniglit1 t:lte ha gìi1 ~~~­ hìta la pruova t lei l" c.;pt>nmeoto l nwolazmnl' t•nu l'Oilura ullenuta t1JII'es~udnto pentonf'iile tlt!ll'>-1° esperimeulo . .\1 pa-

diglione dell'or('rdtio le~~:icra iuli.unmazione(:lrro,;simeut!l e tumefazione (che .;parisce llnpo tre ~ion11 \. (Qne:'tJ e~penrnemi furouo ~o~pt':il, percl11· ,Lt>Lii .~:>~t·nte tini lalHll'aLorio per l>rc\c malattia e poi p~r rngioru di :.eni-_ zto Furono pot ripresi con \'Ct'rlllt! l'ollure trap.antate). 18° Esperimento (ti m.t;:giu) . - t:ro~so rouigl1o. lluezinnE' mtravenosa pc1' una \t>na hrucltinlc di '/. t'. eu h. tti coltura in orodo hene sviluppata proveniente dal l\ 1';1~11. ~esi)Uilll reazione . Comemporont:mmente e con la llllo'de~irna t'Cìiluru fn raua iniezione al padiJ,:IWnt' deJI'oret.:dllu d'altro coni!!lio ptir piero lo. Si ehhe leg:.\iero eritem·t e poi piit uullt. Eridentemente le rolture ii\'CYan perJutn la primrtiva ,,_ rulE-oza.

e

§ :l:>. - Oall'inda,.:ine haller·iolo).:tcn P~e;.:uita ner c.t:.t ltr l\ e d:tgli esperimenti sopra rti'erili ~i po~o:ono Ira l'l'C l~

~e~uentt

Conclusioni.

1. Il micronr)!ani ..rno isolato dal pus e dal pulmone all'anlctJbta del 11 r caso i• per tutlt 1 carallen morfolo.uit·i e. coltur·nli identit'O a quello isolato da l pus nel l\ coso. E:-.so


"EITICRVIA O\ SlllJ::PTOCOCCIJI

t ooa nrielà tli ~treptococw piogeno che nelle giovani col... in brodo ha Len.len1.n a furm~m· llrevt catene. La sua •iralenz.'l non (• grandis-ima. come quella del 4C diplococro pio):eno di P a s et u a l e • . ma lultnrin e molto maggiore di quella ehe si ~uol comunemente tn~ontr.tre u~glt streptorocclti iliOinti dal pu ~; e in quello di F e h l a i se n. Il . \ conferm1re la itl~>nlita fr 1 1 dtll' mtcrorga o i~mi furono i~tiluiti e3pel'imen li paralleli (:l•• e 1.0 , (i 0 e 1°) cior iu eondizio1H il piu che fu pos-..t!llle equivalenti: ::-t ullen nero rsullati per i quali si gtudicò che In ~lrep lorocco del lll CliO era più vtruleolo dell'altro. t:iò ' ien confermato anche dal fallo che mentre nel i 0 esperimento lo !\lreptococco dt> l l r cnso couserrnva de bo h• potere patogenu alla :l• cenernzione, quello del 111 rnso tra ancora mo!lo virulento alln 'i' J,:enernziooe ( 16° espel'illento). \ umentando la quanlttit dt matenale inoculato. :-t otlenn ... ro d.tlle collure del l\ ca!\o (e,perimemo :;o e 9°) . l l i el{nali a tJUelli dott tlal 1!1 ··nso. In egutto, dupn :lioculazif)o j <~ugli animnli. tlue~ta diiTerenzn non fu nppreJ.abile; in(allt nel l :;• c:.perim<>nto :•nclte In coltura proYrDNmte tini TY caso, inorulata in poca !fnnntitil produ~se Oemmone etl asct-sso. Il fHllo cho l;l ''it•nlenza dt questt str. piogeno aumenta allravt•t·so gli nnimali sui quali si .;perimenta conrcrma le eaperient.e di Il o ltz Al e\ [ ~~ l che da coiLUre non tnnt11 '•rnlente ha procurato. coi "nccr~sivi pas~a~gi. l}(•mmone dtfTuso 110~~ .~1111/llltnto, sp,.sst&vinw mortale. III . t:olture fresche di q nt•~to slr~pwcocco inoculntesolln cote ai conigli producClno !\empre iofiammnziooe Oemmonosa che termina o con fornur1.ione ùi nscPs:;o (esprrimenti t•. 3°, ::>•. 6°. i'. Il '. 15°) t•omplicatn qualche volta con e&cara necroticn (es.pct·imeoto :l') r se~111Ln da. goartgiom•:


l\6i

SEITICUI.\ 0.\

'lttEI'lOCOCCJII

ov\ero con la morte dell'nnimale. ~enza che :-ia~i rornnto l'ascesso (e-.per imenti l o e l ti 0 • cwc 2: i volto). ()uniche Yolta l"infìamrnaz:ooe non ternltna con suppura:t.IClne Il" con escora neci'Olica (esperirnPnti i u e 11°). o si prndnrt' ~em­ plice eritema (espertmenlu J$~ 0 '. ma allora ~i Italia d'una collurn meno nrulenta. com'era. nppena isolata. quella del 1\ caso. o cht> ha per·,iuta. la pruuitiYa Yirull'nz.t lll'l' ~uc­ ce-.stH pa ....ag,:i su terreni di rollnra (esperttuPntt• 1~0) o, inline, eh~ l'animale per· 3\er suhita altra inoculazionP, ~i i· re;;o, in rer'lo modo. refraunrio (e:>pPrimento l i") Il fattU t•he tlllLC fe gu:HigtOtll clopu ÌOÌ f ZIIlOI <;OlliiCUiaOCé di colture mollo virulenti .. j ~ono a\·ute rn quei cn~i nei quali _ si ,;ono formati a.;re:...i e la morte in quell r rwi quali l'asces~o nuu .,·era formato. ha la sun importanza l ) percht~ 1:omspondo a riò che clinicamente si verilh:ò nei t•a-:i J11 e l r e ~l pcrchi· ciò sta cn favore delle vedute dt F o c hi e r. T i t• rn e•l altri :;ulla cu r.1 d. t:erte furm(' Ùt setttcenu<l ('". ~ :l~). ~aturalmeote qui per a~ r.esso s'r nten le r:ll'colta di pu.« lmut•\la da lar;.(a zolla di h·ssutt infiammati Il pus trrn:lto ali nutop-ìta ùei t•ast Ili o \l - mortali - 11011 era limitato in enYi nscessoidt, corno non era quello tro,•n lo all'orecchto dd coniglio che fu o.!qettu del l' e~pemnentn : u se nel 1t)" t'•pertffiCillO ,;j t! o•~ci'ValO fll lllicrtJ.~t'IJJiill J"inÌI.ÌO della [orma:t.ionc tlt piccoli 1\~l'es-.i, questi vaonu inlt•rpretati come r pict•oli fucolnt d'cnfiammaztone ruetastatica trO\ati nei pulmonr di'i ,·a~t l-li-III. I\ . Que ~to mt c roq~aoismo inoculato ni t'OIIÌj.~li nel ,·ar•> peritonr:alu (e~perimeoj o ~o~• t• l i"). o uel C<l \'O pleurico (espt>rimento nn) produce peritouitt• e pleurite purulenla e ronrte dell'tuumnle. Uallu autop,te che segurrono questi espenment i ri-•dtò che il parenchirm tleglt or).! mi a•ldominnlt e dl.'l pulmone


"ETlll:!llU IlA STRFPTOCOCC:.BI furono iora.;i da streptococchi, u·:ume il fegato nell' R• t sperimenlo che restò punto dall'ngo della ;.irin;.:a. OriH•ne aoche in 'lue-:t'orgnno, ove gli ~lrt>p tococchi eranu ~tali pe1· rosi dire in rellati, la zona di parenrhrma degeneralo per l'aziiJne ÙPr mit:roorganism• ~ 't'mprt> limitata. ,·er'o tl p:~re:l­ ( hima -ano, tla una zona di reazione inliammntorrn fnlln rl:\ prol if('razione rellnlare del ronnt>ttn·o che por diventa lesl;Uio fibrosn e da nJllu-.:;o di leurocili dtelro ai quali nou ~i rorge. nt'l po rrn.·hima sano. nemmeno un microor·;.:anhmo (fl~. l ~). ' el l i-0 e3perimenlo tlore il fegato em riropor1o dn molt1.1 P:. ndalo, nel no parend1im:1 nemmt'no '' trn\arono toicroorgani,mi; la cap... ula del l~ lr "r o n era i'peq~ira e in cnn i ~pondenzn dei puntr o,·e Il -,Ho ronn('ttivo era proliferato si nota' :t no piccoli r~crunw l i di l~>ucocrti nc.> l pare nchimn. Infi ne nel !.'1° esperimellLO la plenrn era puro i~pes­ a;!a con invasione di ~ll·eptococclli e scarsa pr·ollferazione cellularè; lad!love nel parenr.llimn pulmooar·e non si' ne rinvennero. Il tliafr:unma del quale .. i colorarono molte ~ezroni mostrò "empre invasione di ~trPptorocchi nella faccia toroc:ica, prol iferu11Ì1111e celi ulure oell11 faccia ndrtominale l fig. 13•). Tutti «fU t>sti fnui. rnsieme con la Jll'1'3en7.a di streptocorchi nelle cellule ciel connellivo peritoneule. sono indizi i, ~Pconclo le \'edute dr \l e Le n il. o IT e '<',wnci. dt>lla d i fe~a llelforganismn rontro ~-tli eccitatori di'Ile malallie. \la sperialmente 'Joello che nt>ll' • e;;perimento i• avvenuto nel fegato, orr:ano cusi ricco di capillari sanguigni, dice !Jer quale merl·ani..,mo gli strepLor-occhi in questi espel'imenti non hnnnu circolato col s ·n ~u e . Infatti : V rn 1) ('-.~UIIO dei CODÌj!IÌ ÌDOCUlnti fu rODO e~si ditno~lrati nel ~nn:!ue e In. morte ùe:!lr nnimnli deve ritenersi a\Veonta per tos.::icemin, cioè per· a vveleoamento prodotto da principii setticr (ptomnine) segregati du~li :.treptococchi. 110 0


:\ei cinqut• cn:;i mortali Ja me riferiti altbiamo ,.i,to che

&'c tratlato sempre di pro··es~i ..;epto·pioemici: ne;.tl i animali morti in,·ece "'è avuta più la forma setticemica come l'intendeva n u e t e r, cinè senza focola1 meta~tatici negla organi, d1 modo che, come o,;scrvava D1ll ro 1 h " se la tlingnosi non ,'era farla m v1ta. non era dnl cadavere che 'i pflle,~e fa re :. . ~ elh• cimJne 1atops1e d'animali ho ct.emprecercato di ~or­ prendere gli l'trepto•:occhi nelle vie liufatiche, :-apendo che negli .---perimenti eli II o l'\ l <:opra ricordati i microor~an i..mi pioJ!eni a\ e\·ano appunto ~e;!uite queste vie; ma per 'luanto ablua mo!tiplicalo le ricerche, a me non è riusr.llo dimo- _ litrare J.!li stteptococchi che nel peritoneo del coni;d1o 35~1>!.!­ gettato alla pruo\a 11•; io tulli i ra"i e:.~i si sono diiTu~i o:llllautu nelle ci rco~1 anze del punto ove .;'er 1 faun l'iniezione. È da e~cloclere ogn1 supposizione che gli animali degli esperimenti t•. 1-)0, o•. l i." e 16· s1eno morti per m.1lattie Intercorrenti. J\ perchi· ·egni ti1 tali nnlall1e non s~ ne nnnmnew all'autops1a e?) percl1~ nè prima ni~ dopo l'epoc:lelr,:l i e.-perimenti .;j rerificò moria de~h animali cunsPrrati accanto al lall(lratorio. \'1. ~e\!l i e'sudati formatisi oellt· ca\ ita <;lero~e ,j rinreuuero -:empre strepto•·oc<'hi in j.!ran numero (e5pcrimeo tl H0 , H" e 14·0 ), puchi ~e ne fiDVeonero nel pu.; degli a;;ce,,i. d •Jn:tlequalche volta non ne nmtenen1 punto (e~periownto l O"J d11po .u , uiorni dell'iniezione. Pare dunque che nelle :.acche asce:-..suali :;li stl·eptococclli suiJi,cano ur1.1 de~eoerazione solto l'intlnenza dei pNprii proJoui di r1camluo che si ammassano nell'interno del pro· ces'o locale e vi ~onn eh 11"1 dalla barriera di leucor:iti (zona d'iotiammazione reauir,t}. Questo fatto fa rammentare le belle ricerche che il dou. Frani.. l=H) compi nel 1\lbora-


SKTilCKlllA UA STiliPTOCO CCHI

lt67

aorio bauerio lo~icodella ~tuzi o nr Zooloj:;ica di No poli nel t 888 soll'immnnilà dei topi hinn bhi dul c:nhoochio. Le inocu.lnzioni fatte con colture ouenuLe dall'essudato pericar!lio (esperimento H· 0 ) o peritoneale (esperimento 17°) b11nno dimostraLo che gli streptoeocclli erano n o t~ora Tirulenli. Cun le colture ricavate dal pus rlc:,:li ascessi non si fecero pnlOve, perclu\ l'Ome s'i! dello, gli esperimenti furono interroni c ript·esi quando la ,·i rul~nza tlelle colture em quasi perdnt:1. \ lf. L'iniezione inLruveno•n (e!>per·imenlO 18°) è riuscita innocua. ma a que:;to fallo non posso dure molta impor~ lanza per la ragione della di sopra. \III. Lo strepwrocco da me isolato i· palogeno pel'i conigli, innr~cuo alle cavie (esperimenti ~o e 13"). A spìe~are l'immunitit di certi animali per determinate sp ~ciedi mitroor~a n ism i. i quali son virnlenti per altri, si son fatte ricerche sperimentali tra le quali mi piace ricorclare •tnelle di Be lt ri n g f:s:>l (' ha coltiv;wa ,;n l siero di sangue di topi bi110Chi Ì uacilli del•;arhonchio al quale quei Lopi eran refrattnrii; ma JJer diminuire l'alca linitìl del sangue di qoei topi (che l'A. aveva tr·o,·ato corrispondente o. gr. '' ,3:i di ~otla caustica per litro). egli preparava il siero dn topi cui aveva precedeoLem enLe fatte ripetute iniezioni d' acido o~sn li t:o; ed ttllora 1) ou.enevo un terreno favorerole, alla coltura e 2) gli animali non er.t n più refrattari.

§ 30. ~el se~nare i nomi dei signori medici clt' ebbero in cut·a gl'infermi dei quali bo ri ferito la storia clinica. bo io· leso tlt render loro grazie per le notizie fornitemi e il pe•·me:;so accordatomi di puUl1licarne l'illustmzione. Così pure sento Il dovet·e di ringraziare i Oirellori di Sanità cav. R. Ba~·i (oggi nostro lspellore) e cav. P. Bocca, che mi hanno


l ',.(i~

Str1/r;Ji!\ll \ D.\ STREPTOCOCCHI

il tempo e i mezzi necess::ri per 'I U8ilo 1<1 1 oro. llt>1 o poi :;pl'cial 1 l'ingraziamenti al medico c.,po r. a,. t. ,\ lth:unundi. r.he mi hn fornito più di nn articolo l•iblio,;rnfi~o: ol mcd. rli t• cl. ciou. E. F'ossataro. che 1ui lm genJI!mente con•liu ,·aro in •rualche esperimento e tradouo ~li anil:oli dei ~iu1nalr lede-chi; Pd [JI med. d, t• cl . pruf. ,\, (',..,,ruale che, sei1Lene lontano. ùa voluto p-cnl'lmenJe coadirmtrmi. f.tt'entlo e~P.l(uire 1 ~apoli dall'artista ,;~ F. Ili I'ie11 o i disr,:;ni che ~i th-en-ano nelle tavole anoe;;se 11 pre~ente la,·oro. <'Oli t'esso

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14-iO

SETTlC&lUA DA S.THEPTOCOCI.UI

!2~) B \C rNSJ<I AOOIJI'. -

Zccei FéUle oon pyi.i.mie lJei iunaen Stmylingen. ( Virchmc A.. re/i. Bd. CX V bert.. 3 p. 460-\63). 2:>) ORII..LARD eL SABOURAUD. - Erglhéme .Voueu:r: a u cou r s d'une septicémre lt slreptocoque.<J. (La Métlicine moderne, t&):{ N. Il). 26) ElhELDERG. - Ricerche dei micrococchi piogeni nel sangue tlalpunto rli oista diayno!tico. ( Wien Klin. Woche1sch., ~. :J8 '00). 2-;) A. C ANTANI. - S" di un caso di tttreptoeocchemitt metaatati;;an.tc. (Rtc. e/in. dell' Unioers1tà d~ Napoli, ~eLlem­ bre '89). 28) STr>Nrco, della clin1ca del pt•of. Ft:DERICr, Fit·anze. l'n caso dt sta/ifococchemia pr1milica. (Lo Sperinwntale, 15 grugno. '92). 2!l) ANTONY. - Psmtlo-rlwmatisme inféclieu:r: à streptoCOfJnes fi!JO['f!Jnes. (Bultei . et mémoire.~ de la Soc. m éd. des Mpilau:r cle Pari.<t, 189'.2, 18 fl•v r ier . p. i7). :iO) RA YMoNO e~ Nr::rreR. - Pseudo rhu mat. injèct. (8ull. m ed., '92 X . Il pag. 11!1), Re r. in Cencralb. (. Bai;. t. Bd. X ITJ, p. 828. :H) B. W .\SM UTH . - Ueber Dur chgaii.gi!il•eit der Haut .fiir M lkroben. (Ctmil'alb.J. Bakl., Bd. XII, p. 82~-R27u. S.i6- 5i). 3~) M. HAHN Zttr laichendiflrtTIOse der septisc/leTI u. p!Ji.im. Proces.~e. (17 ireh. Are/t. CXXI Il, p. J; Ref. in Cent ralblatt f . A ll{)emeine Pa.th. tL. path. an.at. BJ ., Il, p. 8:12; in Cenlralb . .f. Bakt .. Bd. IX , p. 700, G nella Recue de se. me((ic., XXXVJll , p. <i8!J. 3:!) P Auws R. -Su tutte le malattie seUiche conseculil'l' all'endoca rdite cronica. Dal Policlinico med. del prof..Jftrgensen, Tiibingen (Deui. med. Wochenschr~ft, XVll , N. 1:', p. 18). 3i) ZMIGRAllSKJ. - Ein lm:misticher Bei.irart Zur HeLibar/;eit der Piiimz'c (St. Petcrs!>ury medie. Wochen~chrijt 1890) Rer. in CentraliJlatf. Bakl. (t . Paf'. BJ. X p. 332. 35) EvERARO. DtbroUJ~ et MASSART . - Sttr les modijlcaiions de.~ feueceytes. - (Annales de l'I nstitut Pasteur , VII, pag. Hl5-~1 2).


"'l:.ìTICElllA DA STitEJ'TOCOCI..ll l

36) E. ~l t.TCH NIKOH',

-

l~; l

Leçons sur In palholorJie com.-

pare'' tle fuVlam.mat.on jaites ti rl nstitut Pasteur en nrrìl ~~ mai 189:!. (Paris, Ma ..son f'dit. tR~I2).

:m L ucATEI..I..O. -

ittJI. di med.,

Pneumonttt con stre,,toeo~dti. (A.re/1.

Il, 18.1)11).

38J 7.tEM ACKr. -Zt.:1tt~chr j.lleilk., BJ. l V, heft :!, l 83. Rat:. neUa Recue dt•s se. medtcale.i, X XI \ ', p. i:! l. De.<J eolon.ies d• micrococcu.q rlaru lt's oaisseat~.r. .'languins dan.<t li'S malatlies septt•JUCt. !l!l) BAtms. - Ba!deriolo(lisehP. Un.tersuehungen tilJer liepttsclrt Proer:w tl.es Kindesaltt rs (Verla~ o Weil u. C•)mp.'89)

ReJ'. iu Cencr . .J. /Jali:t. 1:3ù .. V., p. ~1:-. '0) Kc31\TE. - Perteardrte !suppurata /Il urt {a~teiullo tCl', Sociutà di medicina di Berlino. Tornata del (i geno '9'2. (pres. VJrcllo\\ ) Re<'. nella Rt{orma metli<:a, 1)'!!)'2, Vol. l, p. I!Y.I. ti ) KR ASKe P . - Zllr A.etioloqie u. Paiho(len.rse der acuten Osteomueltlts XV Con~re~c:.-s der Deut. GPscll...,chall Chir zu B••rlin. "i aprtl '88. Langenbek's A rclt. H l. XXXIV 701-ì;Jì. Hel'. 111 C1•ntr /. Bal.t., 1887, Bd. l, p. 56!1). i2) IIOLST Au:x -

.V•1e jorsoqm<>rl/,taedekok/;ert ra m ert-

neskeliqP aJJectioner. (Norsk 1118~azin r. Laej:rellitleu«kab~n 'f)J Rer. in Centr f. 1-lakt , B.l. X l, 7138).

.

~3) E ISESUI>RG A . v. Nacluceis ron l~·uerko/,/;Pn in Srhtreill!!e etnes Pttamiscltetl ( \ w~ der l..li11. Uill rotlt in Wttrl. Berliner I./in. Wochenselt r i{t 1891, N. 2:J). H ) C·lllNI I... - Sttr le; mierobes tiu pllleautOtl Clltan,: eL sur leu r sil:!Je. (A r e h. de phfJStologie, 1 or avril '84, Rip. IIPII'opera l e.~ baelérie.<~ eec .. vol. l, p. ~3G-HQ). i5) Ft:-.GER F. - BeitrrliJ Zw· Aeliolo{lie rt. patltolof/. A. nnlomie dP.:t E rttlhema uwltilòrme. (Wiene r uwd Press'>, 1892, N. :19. Ber. 10 ('(•rttrn.l&l. (. Balli., H.l. XI V, 26) i6) ~1 HoCKART. Ceber die Aetiolooit und Tlwrapte tler lmpelirto, deiJ Fortwl;els lutti der Sucosis. {Monats f. pral;.. Dermnl., mai 1"S7). ~7) P. 0\\'JO"o:-.. - (Brii. med. J. p. 57il, 14-mai '!Il; Ree.

nl>lla Re,•ue de... se. mM., XXXIX., p. 100). 48) BnosNEH - (Br tt. mPc/. j p. :lso l'ubbraio '!11 ; Ree. c..~).


Hì'2

!oo&TTlCEMIA 0.\ STREPTOCOCCBI

<ifl) FoclllER. T llt!ropeulique cles injectro11s fl'fO{lenPs !JI;l1ér alifJ.ées. (l yon mecl., 2!~ aoìrt '91; Ree. H t> Ila Reo tre dt!s 8C. mM. XXXJ X p. 2H(i) 50) TtiiERR'(. Trattam. tlelln setticemia rmerper. a r aoe COTI

la fo rnw;. di ascessi ipodermicl. (Normandie med., t•r

mai '9-2). 51) M . XrerLr.\ - Azione ter apeulica rfegli ascessi d1 deriNr.;io11e nelle (orme malo.richf: ribelli. (Ganetta deyli ospitali. t 'i glul!no '93) e Bibho~ralla ùe/l'articolo. ~2) M. H E'RMA:"'. -De l'i.n)luenee de f]uelques oariatwmtrltt 11•rrain organitJWJ sur l"action des microbes fi!JOUtlne.q. (:'1.11n ales cle l'ln.stiwt Pasteur, T. v, p. 2i3-2:)fJ). 53) M m• o. SIEOEn-Scuu~IOF'f', - Reclterches HU.T' (tnt l!lrf>ptocOijttes pathogénes. (A re. de ~c. biolo,rtiques de S. Pétersboura. 1 92, I. p. 2fi;>). :Ji) FRANK. - Sur la dispartlion des bacilles eharbonneu:r dans l'organisme an i mal. (Re r. in Cent ra/b.): Bai< l • ·ss, l\' p. 72JI). 5;>) Bl';URtNG. Uebe r tUe Ursache der Immunitiil o. nei...sen. Rorlen qegen Mil.abrand. (Centra/bi. f. cl. med. 'ì$K. N.' 38, p. USI). 56) A. PA!'<Ql'ALE. - T'errtleichende c: nterMJ.ChUT'I{/en ube Streplo/,·okken. (Beitr. :ur patlt. A11at. u . .aw· All(fm. patii. con D. E. Z1e{)IU, Bd. X l l , p. ~3:l-49:j)

Spiegazione delle figure. Fig. l. -

Taglio condotto attraverso un nodulo di tinta

l'0S"'O·!;ti'Ul'8 6 Ji COIISÌStenza paslOS8 formatosi nel paren· chi ma del pulmone (TI caso): a) pa1·enchima pulmonat•e in fusione purulenlu con diversi accwnuli di streptococclli; b) piccolo ascesso in via di formazione con streplo«'occhi , c) altro piccolo aflcesso, entro 1·ui si riconoscor.o 1 gl. "'anguigni rossi e i leuco<'ili; cl) prolirerazione cellulare l'igoP'IiosR; f-) t.es ...uto <'~nnelltvo prolireJ·alo e ispessito, che co!l'tiluiscl:' lu parete ascessuale ; .1) vesL1gia d' un Y8So nel parenchima de~e neralo, con streplo(·occbi. (Kol'itska, oc: ;{, obb: i, d. 13{•).


SEITIC.E'IlA 1M. STIIEPTOCOCCII I Fi~ 2 - TA~IIo condotto nel par·enchi1na pulmonaru non epetizzato ( Ili ca..o). fl., a', n''), CApillari della rete mlurAIveolare ripie:•i di ~lraptoto~ch 1 e diluta ti; b) «lr eptoc·occlu labt>ri nel pa1·enr:himo (llnr tnal,, oc. :1, nbb. ~. tubo Aperlo, p. d. L. IO ) Frg. 3. - raglio del por ·nchim~t renalt' coudollo ntlraver~;o la zona ove opporhano ad o<>.:hio nudo le .. trte eUJorraji.nche Ira i tubuli reth: a), capillure Sllnguhmo iniettato •In "treplococ<'iti, Il ll, l/') tubulini con epitelio normale: c) Ln· bulino con epitelio m par·le ~faldato f' con emaz1e; d, rl' d') altri punti emor·ragici lf-JAI'lnak oc: a. obb: p. d. l m.). Fig . ~- - 'l'aglio 1er.•en•lienlar·e dell'epiJermtde, dolla cule u del t. "Ollocutanèf• nelld re~tioue in va<>a da \'&Sto tiemtnolll ( !Il ca~o): n) ~traot•,Jinario accumulo di streptococchi e iu~ionP- pur•ulenla nel le ..sulo sottocultln(•o; /,) ramo ndipn'"ll ••uta nPo (Unnil). clw arrivi! l'lllO a.i c} una ;;dandola a ~omi­ lolo; d , d', a", d'") vu~i !'lll n ~ui~rn r•ulnn~>i ll'•lmlliz.za ti. <>enza ,lreploco ·chi ; ~. e') capillara della r ... tù pnpillar.: clilalati; t) 'asi @ 8nguigni c.l~>l le~-.ulo ~olloculaneo Lrombil ZOti, nei <jUOii, O. rorle mgrandirn. !Il !(COvr~ il r·eticolo fibrinl,.;o (KoI'Ìl~ kfl oc: 1, obh. l , l. a.) Fif.!. 5. - Ta~lifl del rn10<'Ar lo \' ca<>o) n) lrnlto di capillar e <:,JOgurgno ìnrarctlo rlt 'III'IJpiOCOCChl c cl!lalAIO; b, l) fihtù muc:l'olari con c. f'') pt•olirernt.ione ntwleare (KI)rit<~ka, oc: .~. obb: !l, p. d. l. u1.) f' t.r. li. - Taglio di milza (V ca'!o) ron u, a', ,,.., nccumuli di c::treJilorocchi ; iJ, Il, 1.") ''t! Ile r•tpt••ne d1 u1ollo l'!Ul,.:ne; c) lume de'Il' arlt>ria d'un cor pU"!'nlo rnulpighiunn (Karlnal<. oc· !i, o bb· -;"). Fi~. 7. - Hel•\ !'Spillare rlel ret!alo (V cac:o) tli"ej:!nllla nellamenl~ por emboli di slreplococc·hi colorati col rneloùo d1 \Ver ~·• rl (1\.or iL<>kA, oc 2. obh· H, cliAm. 2 7~l). F1g. . - Dtll' ,.,lorn..r uli renali V ca"o) con a, a) emboli di strept.ococchi nelle nuc:e cap1IIIH i diiHlal••; b, f1') <~ll·t>plo ­ coc~' h i litwti nE> l te<>'-ulo r·enalt> (Koril ... ka, oc: 2. obb· :l. t. a.). Fi:t. !l. - Sezione nor mali! d' 1111 capiiiRt'•' della ~nslan ?.O midoiiHI'e rlel rene (V CA~OJ t•ipteno dt ~l rìlpl•Jcocchi t> !lilnla lo ( K•>ril-;kn, o c: :;, olJb: g, p. d t. 111.).


F1!!' lll. -

Ts.;h

norms.e e. perio::tio delln doccia bici-

pitale ( VI ra..o) molto ;.. pe.-...ilo: n) va~ ..angui5tno con t ma zia .. , molt leu ~o.:iti c •·on ..;tr~plococchi; b) (u<:ionP piirul,.nta d ..t 1erto-.lill t!<pe ....-.il{), oon ;;ranJe qua111itil di ~11-eplococchi (Z,.i-..:::, oc: 2, c1l,b: HIJ) Fi~. Il. - Brt!ve catena di cocchi ron un trulto Iii !lt\'Jc.iom• nèl mPzzn. Osti' e-.... udalo pericar.lico del t·onizlio clw fu oggetto del t'tlftUtfilento. Co1orazione :-ul èOf.rÌoOZ!;'llil

1

al bleu di melil.,ne carholico ~ l.eitz. o~: l , ol•b: u~l· Fi~. t:!. - Ta:::ho di fegttto r1 ..1 coni;dio dte ru O;::'geHo tltll'b" ~J. l'ime/ilo. o) pareucltirna epatico t!e::~lll~rato. con molti "'lt•t>ploCQcchi : 1,) mi!!'razion•.. cellulare; 1) <·onnl'llJ,·o tibro-.o. ) parenchimA t>pAiico normAle neltnmentc limitato Ilei L fbro ..o e nel quale non -.j scor :.mno microor;!8nt"'m (Harlnak, oc: :~. obb: ) l· i_. 13. - Tag ao nella spe"St'aa dd cliufl'~unuo ciel coni~ho che (u O;:t!:ello

l

[l' e.~ftet'ÌfiiMltJ . • l ) ra<.:CI8 l01'8CÌ Cil:

B) fa ccia addomm!\Je: a) ir \'8"'Ì ' 8 di f-lreploCOCClll 6 (u.,iOnè

put·ulentn: b) alli"a prolireruione cel'ulare: c. c', e•) t1br~ mu~cola r i; t-) luroe rli un'arter·ia con ti) mi~razionP. CE'llulare intnrno (Koril$ka, oc: 2, ol1b: ~. l. alzato).

Metodi di colorazione. 1). l 1 repo rati dei tfu&li -.j ottennero :e fi~'llr\l l. :J. L 1)-10. 1:! n t:l furono rla prima c•olorati con liliocarmino. •tuin•li col rnr-todo da \Veigerl. la tm!J1 giallu del protopla~tna cellulart. delle fibrtl mu:>eolan e !ello emazie ,..j ollenne ,..colot·aurlo i tagli in anilina picric.a. ~) li la~lio pulrnouHr~, dn cut :-i ottenne la fig. 2 ru colo· rnto rol rnelo lo el bleu dt melrlene d t Ktilane, !'Colorando in ...otuzione acquo~a mollil ftl ungnlA Ji bleu di cloridrirao. :i) IJ p ro~paralO della fitr. ;,, int.furilo ne J'elcool R.,~OlulO, fu tr:Ht&lo col meto.to al bleu di melllene eh Liìlll .. r. scolorandrJ in tropeolina aceticé:l.


1~ ~:;

Sl'LI.A

NATURA DEI PARASSITI MALARICI DI FORMA SEMILUNARE ;\ota olel d•>lt . C'laudio

fonte,

ma~.uore m"•hro all.l ~·n<>h •lt ~>J•r•U•:atlon<' c11 ,.antu. mUltare

La\"eran fu il primo il quale, ioo;;ieme n tutte le 'arie forme ,)j paro~;;,iti malariri. ~cuper~e pure le -.emilunar·i e le clesct·i s~c con grnnde esallezza. hopo dì lui. molti o,;-;l~rvatori. (ro i quali amo ri·ordnrc' March ìafnva. Celli. (~uarni eri. c; olgi Councilmann, t:annJi,, tir.ts~i, Feteui. 1; uald t. .\ otoli:o;ei ecc., cle:)cris,-er•l un particolare ciclo di '"luppn cii Lah form~ par41s~itarie. Quasi tutti misei'O iu relazione la !or() pre~enztt con infezioni malariclle gravi ( ul esèmpw ft>hhn irre;.:olari. c cclte . .sut palustre) e nolarono la loro ... traonltnaria resistenza aWuzrone della chioma. Strl"oTUe l' que,;Ltone del Ciclo Ili 'viluppo de! le semiIone non i: ~latn ancora tlel lntto ri~oluL'l, cos1 repnto possa riu;;r.ire Ile •(ualche ultiJtit la co n o:~~enza llel h·ro modo eli diportar'i eoi colori eli eo~in:~ e tli hleu di metilene. seconòo il pt'Ot'rsso di colornztono dn 111e indirnto e clte •rui riassumo. Il -.angue malnrico, od altro materiale ad!'IUO. d1:>teso per iMri~riamenlo su i retrini coprioJ.!~eui .l· fis:-.alo per :)-1 0 miout. nell'akool a:>~oloto.


l i'i6

SULI.A \ATUitA DEl PAR.\S'ÌTTI llALABICI

E"tr nlli i vetri ni dnll'alccol e disSl'CC:liO il materiale. si immergono i preparatr pe1· 2~ ore ed alla temperaturu tl1 !)7° C. (termostato) nella seguente mescolanza: S•1lutione acquosa concentrata 1li hleu di metilene · r'l'. 1-0 Soluzione di t:O$ÌOtl [eosrnn centi~1·ammi venticinque, alcool a 70 cc. cento) » :!0 Acqun dh-tillata ., -\.0 L>opo ~1. ore i vetrini sono estra:ti dalla soluztone rnlorante, lavati in arqua distillata, di;;seccati. nellati e montati r·oo hak1mo del Canadit. J globuli rossi sono colorati in rosa, i mtclci dei leucoriti io bleu cariro, L'li sporozoari drlla malaria in ltlen pallido. lo gr•azia del matel'iale favoritomi ùa Ct11le~lti romani, e in p1rticolare dall'egre~io dott. Giu:-eppe Bastrauelli, lro potuto ese~-:uire nn certo numeto di culorazioni. Come risullato gent>•·nle bo vedulo ,·he mentre i parassiti delle varie forme malariche (fel1bri terzaue. quar·tane, p ernicios~>) SI sono ('.olorali regolarmente io hlou pallido, qrulli del/1• stmil11ne 1101t si sono rolorati a/ln(to ia IJI,•II. ~umerose o;;senazioni mi hnono daw sempre gli ste~st risultati, cio(• colora.:ionr• ?"O~:wrt, a,·.~ai fJrtllidrr,. tli tftwsi wtto il rnrw> .~emilmtal"l' in modo rla farlo rasst'llnigliar·e alla so~lanza dell'f'mazia in via di dis(acimenlo; nel centro (oppor·e assai rar:~mente in alLru. sede} grossi gn\ni di melnninn in numero oscillante da 16 a 24, sparsi in mezzo a piccoli spa:i chiari nmt colorati (l). (t) L.1 colon~rJono rusea, sebbene {'nlllotis••IIIl!. offre pero diYI'Nil j!'rndaT.ioru secondo il relallvo ~o d1 disradm··ulo ifelle sem1h111"· Gli spazi ~hlari corn6f10uderehbero nlln ;erte tll'l pant:»ita.


DI

~Oit M A

S ~:MII .II'd.RR

H ii

ri-ultato ~i ililrerenzia dn tutti gli altl'i. Ili fatto $Ulil.llll cerehralc corucale dt un individuo mMto 411 anni fa. tanto i pa r.•s~ili 1'a.cch111~i nelk e1nazto libere, qu:u1to quell i delle emaz1e rontenute nei vnsell1ni oerebrc1li, ,j "ono lteni"'1mo colorutt. ~eiiP ernazie libere sono tlistinti~sime In' r.ost'. cioi•: lo la pnrte colu1·ata in t'osa llall'eo~1nn, che rnrriali' po1·7.iorw 1li emazia r·nn:·wnata ?'' il p.t r.ts~ita che, seconùu il gl'illln eli sviluppo, nein media dn un tleeimn a l nn quarto dt•l c.,rpus•'Oio mlnrnlo in bleu pnlltùu: :i• entro il p;tt'lls,ita i liujs-;imi granuli di JlÌ~ml'llln riuniti 10 Lln•·c·hello unico. altre vnll• snddivj,j in i ..t>pa1nti. lu ak uui l'asellini rert•hrnli, in t·ui quasi upni emazia .. un p:mts, 1.1. ri:<altaon hentS'IIliCI d rolore hleu quP~tn, i ltloe,•lu•lli 1li pign1en to e. l il ··otort· ro;:.eo .lrl 11 rosso. cu lot·r t·he :;prssn st \t'tiP. diiTuso per n.11nen 1o dell•· I'ID<~t.te. p:~r.h~iti. dtt• ùnrante il loro ci· In òi wiluppu n"dono lnlla l'emazia, (paras~iti della lerz:t na o della qunr lann di l~ ol;.1) lo sporowat·io 111 Lullo ti suu •·trio di 'VIluppo e'l 1\0dle nt>lla ra~e •l• se;..'lnent.lzione si col11ra aempre in l•leu. Se udun,lne su i risultati di tale !'olora?.ionc pntes-,e IIDelt"r"1 un giud17.1o, ilisognerehhe concltulere eh~ tttllr· ltmilmv .,; tralli rh tleqt>lll'l'lt:iuu, di ttlr.~tlli pnra~\iti lptllmui n. 'l""lla ranrLri. l1t 'f"'lle t1111·anfl' il sito • i11Lir·m tlC[tl tli M'tliL11/)Il 1t01~ Ìll,l'ltfit• e/i,, iiL ptLril• j{ COI'fiiW'Ir(l)

..n.

-··-··YW

ro ~, 1/Pl .wmg1t1• l' 1·h, la por::-ionr. IIW!J9Ìurl' rlrl corpo

ltiiiÌ/r~rlfll'" non sù1 ollrn cowt che l11 \(l \Sa ,.ma;Ìtt itt tra di di \'{Il r i111 t'IHO. !li


l ~ik

Slr.I.A 'liATUIIA OEI f'AitASSITl M.\LARILI, Ert:.

Oppure hi:-o~nc••elthc ntenere che si tralli di paru~,iti mnlnrir1 1 quali. n ùllferenza di tutte le al{re \arielà. non ,.; rulm i no col hleu di me t !lene, ma con l'eosina. il che uon :-emhra punw ammissi"ile. fl.t ultimo cJe,.idero notare cbe il materinle della perniciosa •·umnto'a i! ~Lato colorato circa due anni dopo l.tC· coltn. mentre •ruello ùelle semilnne fn da IDP ollenutu :n Homa all'o:-petlille ùt :-.. niovanni in Laterauo nel dt!cor-o 'l)llernhre o colorato podti piorni dopo con .;uluzioni r~­ renti,,ime.


1iiH

!ULLK

INI~liONI ENDOH\11, E nl S[GUMATO LORRfiSI\H CONTRO

LA

SIFILIDE

P··r ti •lutt. &n t ouio Ni e oldu. t~ucnte meoi•co llèl!o '~'"h l\' mlllLm! •li G~nll' ·'

Storia del metodo. Fmu o qualche nnno :uldielro la iniewJIIe ùi lhplid.t entro i valli san)lut;.:ni ::;i intraprendeva cou moltn r·iluttanza. Il thnm·e d el!~ emholie ~ns~ose, de:-:cr·iUe nei libri eome ordinariament e fatali. tHTPSi a\'n il medil:o pratico dall'inter\'enit·e t'on que..:to presidio terape utico, elle pnre era stato Jicono"ciuto eflìcari..:simo iu alcune condiztOill morhose. ContrilutivaM inoltre a toglierr favore a que,;to metodo dt cur.t la dirficoltà dt•lla tecnira, per coi ernrw statt propo;ti motti apparecchi ~pedali complkati e rosto.;i. e le minuti,.;im~ cautele con,.igl iate dagli ste~si fau1ori delle iniezioni endo\ as:tli, ri~uardanli l'alto operativo. la prepnruione clell'nmm:tlato e' delle \'ene da inciderst. In quc,ti altimi anni. scematn il tim<u·e tl~lle crnholte gassose. ~em· pllficato l'appnrecrltiu -.troment:lle e ~eneralizznta In lìclncia nel rnr:todo a~ellico, furono es~guite ~pes!ìu Jp iniezionr en· dovenose tli liqnilli, ~enza andare incontro a gr:tvr inci· dt>nti, tanto che e~se in qualche clinicn sonn divenut e al•itu:1li ( 1) . (l) CrotltWI cMI<t clln!C!t mftliw di Gwova t80i ·93 puutolu l".


lr\.1{0

SULLE l\!EZlO'il

~;~DOVJU\OSE

~l a sin qui crasi ,empr·e trattato c1cllu iotr·urluzione nel circolo sangoistno di soluzioni dt cloruro :::odtcn e <li cloruro di sodiu e hicurhonattJ di soda, lo quali erano state dimu:arate innocue al san:me dalla chimica e dagli e~pe­ Timenti. La sommini:>trazione enduvenosa di mt'diclllali presentaYa ben altri pericoli. prmcipali fra e~si la possibilità di inùurre la coagulazione del sangue e quella di esercitare col rarmaco un 'aztone troppo diretta e tt·oppo energica. Oella ~ravitit Iii questi pPricolt forni\·ano una prm·a alcu nt incorl\'enienti o~:.ervnli nelle iniezioni sotlorutanee colla siring.t del Pra' az, allor•tuauùo il liquulo fortu1tarnente veniva. tnielaLLo io uun veon. Si rl'gbtrarono infatti gravi incidenti. ttnalclte -rolta anche l'iosciti lew li. dovuti ad 111ieziooi sollocutanee di cafl'eina, di morfina in do~i medicinnh minime, per intos<tcnzionc immédìnta. essendo :>lttlo il mctlicinalu immesso ilt un.t -vena, come si argomentò dalla fuot•inscita di qual cltl' gown ùi sangue venoso dalla plwtura. dopo estratto 1'ago. Ua ciò l'antico precollo dt fora1·e la ente coll'ago sepn· raw dalla s irio ~a. peroccltè se ~·sso penetra in una vena. si 'edrà subtto $go r~are ctualchr ~occiu di sangue che t n· dicu la neressilil di ritiral'lo e ùi fan~ In puntura in altro luogo ( l) .

•\lolto importnnle fu quindi il nuo\O metodo di cura delle piu gravi forme delln l'ebbre mal:~rica colle iuiezioui endovenose dei sali rli chin tno. riferito dall'illnsLre profe:;· sore Barcolli nel 2° congre.;so di medi cina interna tenuLO a T\ urna nel l ~89. EgU, allo scopo di eserciwre un'azione

---------------------------------------------------------------------·----Il ) G11zette des 116pilau.r. 1893 N. M.


DI :-UIII..UI\ IO CORRO"l\'0 COlUIIO LA :.IFIUD P.

1 ~H l

ed enérgira, pen ~u di portare direllamen le n condei globuli ~an~:ui~ui 1 :;nli di cltiuino mediante l.l loro introduz1one nelle vene, e•l ollt•nne hrillanli ri>ultati per l'tmmaneal>ile cffello trl'apo>utico " per l'ac;soluln inaocuita del metodo, essendos1 una sola volla s\·dupp:uo ID asce,so eù a\ endo due ~oh• volle ussenalo che l'at.<o non era penetralo nel lume della renn, per cui l'1n1e7.10lle si fece sotlormanea. nun ,·oleodo npete!'c la puntura ( l ). « l fntli trionfali delle inie1.iont cndon·nose tlei s.tll eli chinina nel h perniciu~a malarit·a itn ogli u·ono Baccelli a sommini:;trnre per In .,;te:;J;a '\a a ne: he altri modicinaìi ~. Come :.ua era sin la la felice tdt>a t! i rtl·orren 1 per la

febltre palu,tre, suo fu il merito di Lenlnt·e l'applic:-tzione delm to~todo alla sdilide, nlln re,;ipola, al carciuonm. IJunnùo al Bauelli ruminctò a parlare tlell'audace proposito eh summini:>lrare per' in endovenos,1 11 :-.uhlimato corrosivo, molti trepidarono, "gomenti dell' a1.ione t'oagulanle rhe avrelolre e8ercilato sul sangue 11 dento- cloturo merrurico. )h l!li esperimenti ùa lui fatti sui t·nni ùimo~t• nrono questo li!J\ore, pet· quanto leg1tttmo, de:-lituito di fondamento. IJuindi egli u~iJ ti nno\'O metodo in due ca:;i dt --ir.tide cerebrale elle e1·nno j.(bÌI slati cu r illl inutilmente col mercurio sommtrllstrato per 'ta interna. pt>r (riziont. per ini~1.ioui ipodermiche e ~:oll'j oduro potassico ad alle dosi. « l risultnli furono ottimi t! contrntlt.:sero lumino~nmente quel valoroso che sentenziù apriort,;ticam('nte in German 1a la equipollt>nza del mPtodo tpoderm1co con quello endovenoso ». ~eli' ultimo con~re;."o di medicina interna in c;ermania, Il) Ri{ormtr r>ttdica, anno Il, ll>ll'l


Sll.l E 1~11!110'\1 E"\DOVF\0:,-.F.

t~>nnlo a \\ ieshaden tlal I l) al l :S aprile di quest ann 11, il prof. Ziems,-en, che le aveva visle a Ronu, p.arlò delle iniezioni endo' enose cii ~ublimato. Il OUO\O metodo di cn r.\ ed i ri~ultnti con esso oll~oul i lurono \·erhnlrnenlt· comunicati dal Baccelli al prof. .\laragliano, il quale m•' 1'it·t\ l'eì!regio a~si ..tente dott. .lemma tli conunuare le ncerclle . .\e!la seduta dE'l :) loliu~ n n 1893 della R. acc:-ulrmh meriu·o-dmur~rra di t:eno\n il doti. .Jemma rirerha intorno at l111oni ellNtt n\uti a·olle miezioni endoveno~e in rJUallro ammalati niTelli dn srlilide. mentre esponeva come fosl'C precoce il trarre akunn conclustone snlt'efficnrt.t del metodu nelle altre malaltie in cui era :>tnlo da lut r'sperimenll\lo, e clu~ erano tl casi di tifoidea, l 1li puliarl t·ite reumatica, l eli resipoln. l di tu bercolo~i. ,\ m he il pt'of. Mnragliano, nel tli:<corso dt clti u~ura rlei corsi rt:· nici dell'isti tuto tli dinica medica a l~enovn. accentW\'a allo tniezion i e ntl ove no~e di su hl imato corrosi vo. e.;etru il e dal doti. .Jemrnn ~otto la sua direzione. Pochi gtorni nppres;;o il prof. Campana espet'tJDPnta,·n il ouo\ o metotlo di cura della sìiìltde in due casi d t " eruzione evidente sililttica. , e. dopo aV"er praticato :; tntel.ioni in cinse un ammalato, non otteneva ma).!gior ,i! IO\ amentt> che ~c si fo=-se adoperato il metodo anrico. ~el frattempo 'i erann iu.·ominciatè le iniezioni Pnd()· veoo'e di sublimnto corro-.ivo nel riparto \'eoe1·ei del no.;tro ospedale militare.

Liquido per le iniezioni. Il Baccellt n:;a una :;oluzione di l gr. tli deultJ·clururo mercurico e dt )!r. 3 tli clornt'o ~~odil=o in l 000 gr·. rh nc()nn distillata.


DI Sl' BI.l~IHO CORROSIVO CO~TRO L\ "" lLIIlE

l V !3

Mara;:liano prepara il liquiùo dello in~ezioni SCIOun l.(r. di ~uhliwnto COITO~iv1J in uu litro d'ncqna ifìtiJiata t•ull'u:.tgt unta, per fncilttnrt> l.l soluzione. d1 una piceoln qunntiti1 di cloruro di socl1o t' di akool, lilu.mdolo poi tante volle fino a che e~~o sia lirnp1do e ,;enza tracr.w di materia estrauen. e stt•nlizza ndolo coll'rbollizione o nella s&ar& o direttamt•nte "ulla linmma. Ln ..teriliz1.aziooe fu pra· *-ta solo nel princ1pio delle l'icerche per ecce· ..o di preçauziune, arend•1 il sulllirna to in ~olu1.ione di t.de titolo • forte potere nnLISCllko. Furono adoperale anche .;oluaieni al .2 p. l OliO, prepnmu• :m·llo!!nmentr. Il prof. Cnmpann non ha e~posto Il modo con cui ltu ~parato 11 liqu1du di CUI :.1 c se n itu nelle 1O 111ieztoni à lui praticntt>. Al no.;Lro ospcdnle si ,;ono dnpprunr. u:;ate lloluziont ai Hblimnto all'l p. l 01}0 e al .2 p. l !100 , #lentilmente faYoriteci dal doli. J em1ua . e 111 se,;uito soluz1oni dello ~te•~o ltlolo preparate nella rarmacia dello '\tahilimento seD7.:l a,.:· giunta di alcool, come u~a il BaccPIIi.

v~....." "

Modo di somministra.zione. t:11me per le iniezioni di cltinwo , il Baccelli s1 serre di wna comun1• :.i rin~a.

Il don . .Jemmu usn. pure una comune "iri nga del P1avaz. ehe dice f'l.;pondere heniss1 mo allo scopo. Il t:arnpaua si ~ ,.en 110 di una s1ringa a pil'lOnt' di eaueciu eamuiabde e di a;<hi corti, l•en artìhti di platino. Anche noi nhbiarno n~Jopernto la -.irioga ùel l'ra.Ynz ad aghi corti, ben aguzzi, camllial)do spt>sso il pistone e ~li aghi.


l:iULI ..L 1'\IRZIONI J!:'\00\"&'\0SE

Le vene scelte furono ;.:eneralnwnte quelle della piezn ù~J gom1Lo e le superficiali rlelle IIWlmbt.ICcia, inoltre quelle Ùt!IJU }tamiJa ùal dott ..Jt•mma e CJilelle del dor--<1 della m~mo dal Baccelli u da noi. Il tur;:o•e di e~~e 'iene prod.,tto per· mezzo di alcuni ;.:in di fascra app'.icati al t~r~o i 11 feJ'iore del !traccio . Il punto sceltu per l'ini~ZÌ11ne si disinfett.l srl'l lfJOio•anwnte con soluzione 1li .~u blimatoall' l p. 10110 o di nculu fenico al :) p. l 00. \ o1 siamo usi lavare dapprima con olin Ptereo tli trementina per togliere l'uotUIIH' dell.l pelle. poi ripelulamente con ar.•rua talt]a snpouata e infine c "n ,.uJnZIOnc ,mtbettwa Per Baccelli la sh.:uretz.L clte 1 è nel lume dt!lla wna vieni' data dalla perfetta IIHlltcanza di qualun•Jill' dolor\! durante l'iniezione. e dull'o ::.~e n tn ù1 I(Ualsin.~i tumPfazione sollocutanea clte accenni al depot•si del l'lmedio ~uuo la pelle. Il dott. Jemma IOlruùuce l'u~o. inne~latu alla sirin;a, ol•hllquamente ver~o cl cuore & dke elle « ne:,: li incJi, i11ui « che hanno il s1stemn veoo~o snperlkiale beo . ' clupt·•tu 'i « rapita con molta farilitit nel lume clel ,-a~o, quaudu cO\ ece « la vena i· di piccolo calibro hiso;.:na usare molta atlf'll?.lone « sia pere hè il 'a so può ~ru ;.:~•re e sia perché s1 pn s~onn l'o· « rare tutte e du e le pareti tlell:t vena e rjuindi l'iuie~ionl' :-~i • fnrc:>lthe nel connciiJI'o interl-tiziale. Se a\'viene dò. il uw« dito si arvt:d(' fa,•illllentf' pe1· la bM.zn che ~i'" flll'manllu , « e per il dolore cl1e arccha l'infermo, ed allora IJi,QSo(na ri· • tirur~i l'a)!o e sre~liece ,,n altro punto (l ). Il Campana u introduce l'ago. isolato. nella 'en.t tur« gida con un r.olpo --ecco, prima quasr ''ertccale, poi (l ) t.a 1/i[o rma lrJ'dfco, ttnno IX. :S. fO~


DI SCIILHBTél t:ORI\OSl\U CO'ill\0 1.\ SU'JL'DE

l }.X:}

c olllitpto \'t>r~o il centro: orclinuriamP.ntt• in que-to ..ec condo monmento si ,-ente come .. e l'ago ro~se in un • caunle ruolo, e da questo mumen1o si vedooo spiceiar~ c 3, L :) o piu goccie Ili ,..a n~.:ue 'eno..o dall'a_go. c IJuandu non si \'ede 'l''~''tn snn::ue. si é ~icuri di « non esf:er·e oell;t Vf'tw. e $tl si ioii!Lla :.i 'ed e sor·gere 1• nella pat·te il solito turgore •Ollocutaneo, che rnsor~e « nel fare un.1 rniezione :>Ollocutanen un po' rapidamente t< ese~oitn. llunque vols1 vedert' uscir fuori sangue pert:hi· « cosi ~i ì· 'icori ùell orj.!ano ùun• ::.i inietta e s1 e ~icuri eire • non penetri aria dalla cannula neUa '''"01 {l )». ~~~i introduci,1mo l'a::o. innestato alla siringa. ollliquamente ver.;o ti ceotru. Se. invwe. ,j introducl•sse l'a:.;o tJUilsi "ertical ruenle "areiJbe factlllala la puntura aocl1c della pnrete posteriore dell<l 'd'Ila, specialmente se qoe:.ta. ~ di picc·olo calibro, non potenùo:-i limitare la spinta da dnre alla sirin~a al punto ~iusto perdu' la punta dell'ago, su[Vlrata In resistenza della cuta e della parete 'enosa. "i arresti nel lume del vaso. l'rendendo l' a~o direuamenle colle dita. rome usa il Campana. IJitaOltiOt)Ue ~li a,.:hr pic•·oli si maneggino poco uene. :-i rt('~ ce meglio a limitare la l'Ila pro;.:ressione tenendolo ,-aretto fra l'indice e il pollice delta mano de~tril in modo che oe ,;porj!a solo quanto f:ÌuÙJca~• neccssar·io fHl l'ciH'> la punta si arrogtt nl lume della vena, e h:1dando che i Les~uti che la cuoprono non restino compre~,; do.ll'a:.:n. se poco aguzzo, pt ima di v-enir forati. nel IJUal t•aso. specinloaeutr se la vrnn è Ili calibro piccolo, si può rgu'llmente lederne la parete po.. tertOre. )la noi non ioe)!ui•uno t(Uesto metodo :\o a ' , i ha duhbio che l'introdurre l'a :,to i:;ola t o per la:.ctn r tHcire da esso alcune ~o~ ci e d 1 (Il 1.~ Rl(oruw mtdica, anoo IX, ::-;. 1 ~1.


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~U I.I.&

INIEZION I IP ìOO \ EriOSE

;;nngue venoso t!it In mn,::~iore sicurezza che si t' pt!netrari nella ,·enu. Ma niJhiamo timore r.he il san~ue contenuto nel lume tlell'ngo poss1 coagularsi e che venga spinto in cin·olo coagulato e aedinmo utile non farlo ' enire a contallu coll\lria esterna. Lo :-;en!:azione rhe nvver·1e la mano dell'operatore. rome se l'n~o fo,~e in on canale vuoto, et fu ~eoeralmeote ..-.ur liciente flt'r renderei stcori d' C':.ere penetrati nelln ,·enn, del che la prova reniva fornila mdiretlamente dnl non <:or~ere alrun Lur~ore ,:;nuocutaneo anche iniettando rapidamente e perfino f;enta Lo~liere il cio7olo al uracrio e ne suna sensazione dulorosa. e direllamente da rhe alla punta dell'ago t!str·:uto ndel'i,·n una ~occia di sangue e :;t• ~~ l:lscinvo tra·worrere un certo tempo fra l'inlissione dell'ago e la spinln dello stantuffo, il sangue nmoso l'ignrgiLava entro la sil'in~a. llobltiarno però :rvverlire che nei nosll'l malati , muscolos1 e robusti. lo !!rosse 'ene in cui si praticano le iniez10ni danno a questo riguardo non :>1cnrezr.a mn~giore -che in nltri so.,rgelli. Non crediamo neanche nece,saria la pr·nltt'U litlddetta per nssicurnr·e che non peneln aria ll:.lla t•annuln nella Yenn.IJU.tlor·n sr abbia la precauzione, che mai deve e"~er·e dimenlical:l. di •)sservare che l'ago e la sirin~a siilllo hcn pieni del liquido da iniezione. \ nzi ri l' parsa facthtata la penet•·azione dell'aria nella sirìng.t. trunndo Il hecco di que~ta ~iene rnlrodouo nella p:me dt•ll';lgo de~tiuala n riceH!rlo. In tis'lo l' ngo, si c;larcia il ctDgolo fano al bracc•o e ~· spiu~e lo sL:tntufTo dolcemenle e progres,iva menLe, sen1.n sosLe. L'infermo D'In nccusa molrstia per la penelrazione del liquido in rircolo. 'rrascot·si porhi minuti a\'V(\rle in hocca il sapore drl cloruro di so lio. imrnedtnlatnenle dopo ~uello metallico del

.

.


DI SUUtlliATO CORI\OSl\' 0 CO~'fl\0 LA ~1~'11.10&

ll.~i

mercurio. e in capo a :) o 6 minull primi compa ri ~ce la qlj,·azione. Ili «tueste sensazioni <(UPila che pil't "Pe.~~-o ci venne ac.;usata dal malato fu 11 sapore del cloruro di ~od io. ~ ~ rttira < }uioùi l'.l~o. TI ùotto1· .Jemmn preme per <Jualclu.l minuto col tlito nel punto do,·e ~i t' pr:uicatn l'iniecionl' P tli•:e co.:n superflua, anzi inutile. l'appl icniune d~l t•nllodJOn sulla piccola rerita, percltè se anche al principio vieu fuori uu poco dt sangue, se ne arre,ta sul•ilo In u~r.itn colla !JI'P.s,-ione Ùij.!tt;~Je. \ doperando aghi ben puntuti, tirando .tl•tnanto la pelle che cuopre 11 va-.o. nrtinche cp~aodo si rit:ra l'ago SI perd:\ la corrispondenza tra il foro pr3lit·oto ~ulln pelle t\ quelle• della renn. l! facendo l'inlisswne del· l'ngo obliquamente, accalle a;;·mi di radn che e.:c·a s:u t~lll' dnlln puutur·r~. Que·te precauzioni hanno anche il \ anlng~o:•o eli ~-:a t an lire maggiormente dalla penetrnzione t! i qualche rnatel'lllle tn feLLivo. )l irando a ciò ••siamo apphraro il rol· locl1on n anche una leg)!icra fasciatura antrs•'llica. Sr incomrn •~ia la cura rniellanùo un mdiJj.~rnmmrr rli suhhmatn per J.!ioruo, ciot:• un centimetro cuhit·o, \·alt! a dire una -.il'lnga, della ~olnz10 ne all'uno per nulle. :-\1 aumenta poi pru.tres"'\'nmente a :!. :L -\. ~iuo a :; mJIIi~rammt. du~e massima a rui ~ia arrivato il Baccellt. LI dottor J emma arrivò "i no 1 .1- milli)!rammi, far:t•udo altura la soluztooe al ~ ~/oo, allo s~opo llt non iniettare uua ;;ranùe •tmloltta di liqui<lo. \ oi non ulllriamo ~uperaln ~~~~·ora la do~e di ~ milligrammi :d }!iorrto. l)unkhe volta niiiHamu iniettato tale do,e fin dal primo jo(IOrnn, ma riteniamo che cio po;;sa soh farsi in cnsr di et•t·cztonnle rnl•u-lPZla e tlr concJsciuta Lolleraoza del farm~cu per pane dell'nmmalnto.


~UI

u : 1:'\IEZIO:'\J Jo;'\00\'E'iOStt

Inconvenienti. t;ti inconvenienti o,·,:ol'si sin'otn nel praticare le inielìooi "ublimalo fttrono di poca entitil: l ..\ !cune volle ,tccadde che non si penetrò nel lume dell:t vena o perchè en1 sfuggi o. ~tù tlt rado. percltt~ se ne allra\~>r.;ù tutto lo ::.pes~ore. 11 f•tt to sarehùe avvenuto in circa il 30 • ., delle init>ziooi praticate dal dutlot· .l emma, mentre nl Cnmpaua nun è mai occor,;o. in gr·nJ.ia della precautione 1la lui ron~t)!liata . chl• da una .:il;ur·eaa o.;.:n· Iuta. A not l.· occorso quattro 'o Ile. !..'iniezione t' allora sernplicemPnte :-.ollocutnnea e rome tale poeo E>rric:u:e per l'e:>t,.(uit 1 della tlose. 2° r uò succedere che un po' 1li :)n ngne stravn11ato si spanda nel tessuto cellular·e sottocutaneo che ch'l'Onda la vena. La pelle a.-snme allora un colonto aaurognolo. rlle pre,.to pnl>sn al /o(talln, liuchd scompnrtsce completnrnente senza dte l'infermo st sia t·isentilt> di alcun disturl10. ~ elle 300 inieztont pmticnto dal dollot· .lemma, il fatto i· acca· dnlu appena .:?0 \Olle; nelle l .20 praticaLe da nvi solo tr~ volte. Riteniamu che t~:>ando aghi !;Ottili. que.;to inconveniente t: raro. \ ù o_.!tll modo e::."o ha poca importanza. ~J· ln alcnoe condi1.ioni morhose può nccndorn che. in can::a dell' edema dt>gli arti, le vene 'snperlictnli delle avambraccia e della ptE'g:t del ~omito "iano cost poco appar·en · che riesca impus ihile pnllicare le iniezioni endo· Yeno~e. l)os:.ono allora farsi al dor~o delle mani. lu quale cosa non ei fu neanch e es~a po~~ibi l e in un caso cl1 pemli.ro sililitico. L'toconveniente potrit for.::e accadere pure in condizioni lo•·ali non pa lolo~iche, cume negli tndiYidut acltpost e nelle don nt>.

}

entiiJ\'enu~e di

t.


DI S l' Bf.I\IATO t:ORUOSI\'0 CONTRO l \ ~I FliJDK

l ~81)

~o Per 'lllall ttl piccolo sia

il dolorA della puntura e%0 put'i provocare al delurnìo per azione rifle,sa 'ul centr·o circolatorio. au al l)~arnente n tJtHlnlo piu 'olte anennP. in op~r.tziom di ne:-.suoa gra' itit. Cosi ci or.cor·se che nel praucare l' init!zione uelln H'M mediana basilica di rle,lt'll in un ind1' tduo alquanto ancmko e ancor.t digiuno. l'am· mnlnto nccu"ò 't\'O dolore allu puntura d('lln cute, fnrse per lesione dt un dei lilelli del nervo cutant'O interno che p:b~ano a,·anti alla ,-ena. impallidì e sta'a per cader~ in delitJUÌo. 1..1 st>mpltre incliualtofle della tf'sta e del tronro dis,ipò rapidamente ogni ÙH!lurbo. Fm'ora non fu os,.ervato neNID ca,;o tli llebite. !iE.'hJ,ene il tl•,tLor .l emma. come h n.;,enare. ahhia 111'atic.llo hen i;; iniezioni nelle vene r.efallchP in conispondeoza tlel ln pie::a del gomito nello :;lP,; su indi riùuo.

Precauzioni . ~ on 05lanle dte !!l' inconv~nienti fìnura occoN. ~iano di por:1 enllla, !'otiruiamo opportuno. ed P for·se superlluo, eile non si dimentklli la pn,,ihilitit di ~~rotlevoli sorpre,-e. Il pPncolo tlelle rmbolie ga:"nse pare che sw minore tli 'IU ~ nto per lo pnssato si credt•\O. poiclu'• ret·entemente fu inoculata nell.:> vene dei conq~li nna cct·ta qnantitft cl' aria .enza che sa ne smno derivnti J:ravi mcnnvenieuti. ma non é tit'tto che que,ti non s1ano po.;sihit:. Così pure, quantniH[116 sinn nd ora non sia mai ltV\6nuto. non è e~rlu~a la P 'lS~i ltilttil elle si formino dei lrnmbi e d~,;li emhoh, che msor _!a In llebite. cl1e venga inoculato •tuakhe rni•' rorgnnismo paLo:,:enu. ~el pra tkare le inie1.ioni endovenose l'opor•;Hore dovrn qui uùi esorc·itnre la mnssimtt


1 wn oculat~ua e aùuper.1re ogn1 prcc:~uzione che la pr llit•a 'iene su~!.!el'l'tlllo 11 dtP ar.chP solo le sempli ·i consillt>t·aZioni ttoriche cun.-ialiauo. t:on tali c lttlele "i ~ riu:;r111 1 non rt>~ IS lrare nes-.un "erio acc1tlente nelle uticzioni pr.lticale "'no ad or,:Li, ,, non \ i hu alcun moth•o per dul•itare chi.! con e. •t! i ;.:r.l\ i inconvenienti siano evitati ancltt' in av\ enire . .\ ~,olutament • uecr,.. arie ..-onn le ~e,.!ocnti pro:!c.'luziuni · l" La sol ut wne "'l!t prt>p tra tu cuu somma accorteua: e saril IIPoe rl1•• cia.:,·uu medit•u ~e la pr~pari dn >.e. Inoltre es.-.a de\'t'l es:;cre r•nnunua con freqnenza. perché la soluzione ncquosa di ~ uhlim ;tlo, sotto l'azione della lnl'fl si altet'a per pre·ipitazione d1 sono-cloruro di mercurio. ~o 1.' nsepsi delle mnui tlell' operatore, della sinnga l'Ogli a}(ht e dol punto 10 cui ~i pratita l' inier.ione dovrit e:.,ere t-Or.rupolo,i,;sima. :1• Si e.;erl~iti molltl diligenza nel cneciat·e d.dla ~ir·ingn le hollt' tl'aria t'ltP qua~i sempre 'i ,i tOtl'oducooo nel tlll}• meolo tn coi 11 lilfuido viene a::.pirnto dal recipiente. \ questo ~l·opo non ha~tn ,·ol~t>rd in alto il hecco della ~i­ rinva e premeru al•1 uanto lo sta ntuffo s1no tt dte alla punta clell'al!o. dopo t'accinta l'aria, t•ompaiano alcune !.!OCcie tli lit(ltido. f)op 1 •[uesto hi..;o,.ma vul!.!erl' nuovamt:'nte il he•···u della sirmga in h<bso etl os,enare '6 alla parte soperiote del liqutllo. pre.;.:o lo "tnotulfo, vi ha •ptalche hollil'ina di ari:•. nel •Jual r.a,..o st r1pete la manovra. Spe,.,o le hulhc ne d'1u·in ~onu di un'e-trem 1 picciolezza e appena vi,..ihili. per cui siamo usi di tenere. tlur.tnle la iniezione. la pnrto> poste11òre tlelln ::oiringa rial1.ata quanto piu i• possrbtlt>. afOtH.:fu'. le IJollr::. d'uria nr.cumnlnorlosi in lol punto si rendano appnri~centi e di non s pio~ere mai lo stantuffo stnu al fondo elci cot·po di lt·omhn.


DI SUOLI 'l \TO 1.01\1\0!tl\ O CONTRO I.A :o'IIII.IOE

l\ !li

Casi clinici.

t:spo:.lo come sia n;lln l' 1d~~ di cu rare la Slhltde ,·ulle iniezioni eoùown o~e tl1 ~ublimnto. il modo con cui si fanno la "oluzione e la ,;omm111istrnz1one del medu:maJe, tJIIIIli !liann di i neon\ enienli del metodo e crunli pre•·nuzioni hiso~na avere nell'ndopernl'lo, occorre rnr'l' una di ~aminn dei ra-i cliniCI in rcu e3~o fu e"perrmenlnto, perché -o ne po,sa tram: '(nnlche conclo:Sione sulla sua erticncin. Hirù dappr1ma d~i rn:tlali curati col nuo\'o metutlo ndle dinirhe dei prore~·ori lhccelli. 'lara;.:liano, Campana. ed esporTò in seJ:nito nltJtHtnlo pi ì1 cleuuulial:!mente quanto si fece nel n o~lro o~petlale .

"

.

lnfe1·m, cumli nella clini cn •lei pro f. Baccelli (l). ~· . S. d1 ann1 18. IJilltJIW si. - Sililoma alla unse di'l C'Prvello .

l. -

.'\t()l'ia. lnd.viduo rolmstissimo. - ~el IX\)0 fu nfreuo d·1 ulcera seguita tla ingor'J:O delle J,!llinndole inguinali. Nel fehura10 del 18!)~ ~~ominciò atl avvertire fnr·ti act·e~~~ di cef.tlèo. accompagnaLI in qnnkhe islunle da completo ahhauduno di fo t'Le. Soprng~inn.;ero inoltre ~mernor·ntaggint>. inapflelt·nl. .. qualdte \OiliÌlo. acce:-si dt palp1La1.ione, pol~o lenlo, diminuzione dell 'twulenn visiva. Jlllralisi del racciale li ) li ilulp/tJ1tl, 1893, 1\. 11 .


Ùt·~tro.

diflìr'oh;'t dei lnl'vimentt della te;;ta verso destra . .\i primi di tiict•mure la vistn l!nl completnmente per·dnta. IJue,;ti fnlli ,;j conset·vnronn inalterati non ost.ante che l' 111fermo fnsse Hato ac;..;o;;gettato ti n dal IU:l!!.zio tlei l S!l~ a cure :tntisrlìlt che t•ner..:icltP (li•Inore eli \ au 'w t~Len, frizioni mercur·iali. JO·luN di pota-.sìo. ioit•zioni sottoeutant.'e lli talornt!lano). le tJIUIIt produs~t.'ro qnoldte ~ÌO \'amentn "olt:mto nelle cefalet•. <imttJmi. \l dil:emhre IR9:'. - l se~'lli delln sililitle sono rn le· h i, nulla riiPnsi a rar il' l t! t'i ,.i,ceri, part•,j del facdale tle~Lro. strahi~mo. deviaztone del capo 11 sìnìslra cecit.t cornpletn. r."rur·m. r'ttra . - Lt> tOtezwni fumnu incominciate il :l w•nnnio l M!l:l t'Oli la thse Ili l milh~ramma e prose~ni te rou dosi cre~cPnti fino n1l nr'l'ì\ure a i) milligrammi nlla volla. Interrotto pùr uull leg>tiero. stomntile es~e vennero poi ripreso nndte questn \Olia in dosi crescenti da l a :) milligrammi. l n totole furnno inrellati lì l millil(ramuu di sultli111n!n. Risulwri. Oopo ~8 rniezioni endovenose. rorrL.. pondenti a rndlì;!r·amm1 :!f\ di rne11iwwle. l'infermo aveva ri:u:.titi,tuln le sne for1.t<. lr ac,•e.-... ì di Cl'falea e tlt p;ue.-i. i ,Ji~turhi tlella IO»nwria erano .-romparsi. In t]uanto all:t vi,;ta l' arnmnlato as:-t·rh a di avvertire frequenti hagliori. La polinria era !'pnrita. Dopo ioiellnli altri z6 milligr;\mmi ùi sultlitnnto ogni li!numeno morlto-o era dileguato. ll)eno IJUelln tll'!ln vi-.ta. ma la projez'oneo tieila lnce nt'l fondo clell 'occhio t'l'il av\'ertit·t dali infermo. TI. -

Sllilide cert>hrnle. :\ on ancora pubblicato.


l.\ S IIIIIDR

l i-!13

" * clinica

-

11~>1

prof.

\lnr·~!!linno

dal

f;a,a;r:uule Luigi di anni :1s .

..Dtagno~i. -

Stfilule cerebrale. pseud()par;dj,j ~ent!tale . •t;w,·ill. -- .\vca t'OUirallo la sililulr> rla w·ro un anno l'Il maniff;lsl:v.ioni s~>contbrie. Ila tre mt•. i f!mno comi r.. nomeni nervos1 ron cadut.l dt>ll'amma:ato a terta pel'llitn della cMcienzn. i. - P ~iche: diminozionP tiPiln mPmorJ'I P cnn del t':lr:lller~>, per cui l'ammalato fu in cnrerre, t•ib11llllto agli a:,:Pnti 1iella forza pullhlicu. - Se>n;.reneral": mialg1c. ar tral.~u·. parf'~tl'•;JP - .;;,'Il" l· !\Jl<'I'Ìiidw~ cofo,;i. rna;zgiore a sinistt;a 1liminut.wne Yi •n~. pure map-g1ore a sini~tra. impressioni nllrdte li. mini ,ja pro:.!rC,,.im cnn ~talilom .t po•'irnon• " oni cnroidali in amlto i lati. più r:tnvi p~>rì1 n .;i' ,.tml,i!'lllll eli' er!!ente' enns~r· ult vo. mar.chie ··orneal r. a generale: senso eli !lPiml~>a.t. c)Cf'I"P'sione !!•'nera le ' ·•zionP rnotrite. fenr,mNw dt.> l 1\om!Jer:,!. dt.> am· ,_IZt(UJe harcnllnnle. appo!.!gio etei r.orpo prenllenlcmente inrerion• :iinistro. - \lnllltt.• fo,·ale: ernipnae:;i 'in i stra. l'11ra. - Si rominciò la r.ura init•ttandu l"ntro f.. n~ne llllligrarnmo clt ,.uhlim<'to al giorno. e allmPntanclo la clo~e a ' milligrammi. St fcrero 7:j iniezio111. Ris11ltato. - Dopo questa cura lo ,tntu gener·nle era l) IH(urmo me,lie<l 1 MIHO IX, N. Hl~. ll:i


l i-!11

!'Ut.l.t 1\lri.IO:il E~nnn:~osr

mi;.!lioratn, :;cornpar,;j i dulon e la debolezza, la dt>amhulai.ÌflnP lthera. la vista l' l'ndito miglior:ui. Alltlllllllente sta •·<mtinunnùo la cnra. Il. - Gad,arinu t: ia•·omn di anni :li. /Jia•Jn,.~i. - ~ililitle ,·ert>bmle, ac•·es,j l'pil••uici. 'oloritt. Contra,,e la ,.rfifide :~ anni ur .;no•J llunnt.. le m.111ift•st.•:w1n1 ,.ecnndarre solfer,.,e cefalee 1111en~e. 'el ma~~~~~ dt'l l X!l~ fu t'olio rla uu acces~o epilt)lllform~ e gh art·e'"' si ripeterono dopo, non o~Lant e la ru1.t eli frizio ni t'Oil UllJ.IUento cinereo ,. tli joduro JlOlas·wn. E.;si an1.i aumentarono 10 intensit!t e si presentarono auclte due volle al ~wrno.

Smtomi. l'a resi dell'nrtn ,;uperiore c del fnt:eiale •li si nj,;tnt. l'arO$ lesi tJ all 'H t'lo superiore si ni!ILr·o e a Ila met h de~u·a tlullu faccia. lnccppnmento della loquela . llearnhulaziunc eon ~lrt~culmcnto delln pianta del piede su11,.tro ~ul suolo. f '1mt

"i incominciò dall'iniettare 1111 rnilli!!ramroo di

~ubltmatu e st arrtvò lino 11 tre.

lli.~llltlltfl. - 111'(10 le pr11ne iniezioni sc'OIIlp·tneru ;!li a•:cessr epilettiformt, tlt minuironu le pnrestesie e la paruh di\ t•ntò piiJ lil1era. Or1p0 z() inrezioni J' amm.tlaln dnvelll' u~r.ire dall' o~~edale, t•r:lt cl. t ollu !!i orni non ave\ ;r :n ot n alcun accesso convuJ,.i,·o. Della t:asa .\l aria di anni ~5. /Jiti!Jitt hi. Stlilitle t'O:Ht tuziooale, oJigoenua. ut:\Tal!ic multiple. TJ r. -

Stt1ria - l:ontra.;,;e la -,ililide 1- anni addietro. r>opo le prirnr manifestazioni qeuerali ebbe forti dolori. che andarono e:;tendendosi a lnttc le articolazioni. Nun ustanle la


DI !oil'Bf.HIA'IO CORB0-.1\'0 CONTRO LA SIFJ.WOE

l ~9 ;)

cara di frizioni con pomata mercurinle e di joduro potassico, l'ammalata era costrena :n lelto, a\'endo risentito poco nntagj.lio. lleLolezza generale, oligoemia. Cura. - Iniezioni eoclovenose. /liYIIllalo. - 1\Jigliorò moll(). lo stato generale ,., lmono, i dolori non la molestano CQillle pr ima delln cura. (Caso riferito d:~ l dollor .. ciolia).

J\ . - Angelo Barocco di anni 27 . /lia:J?tosi. - "itìlide coslitu1.ionnle, si!ìloanemin. panadeoopati:J. Storiu. - t:ou lra3se In sifilitle da un anno ed eùue manifeslazioni secomlarie alla cute e alle mucose. \ veva spiccata. ,, li~oemia e tumefazione dei gangli cervicali ed ascellari. L'rnn malato accusn vn dolori diffusi a lullo il corpo ma specialmente a;:tli arti inferiori. f 1u·n. Furono praticate HO iniezioni endovenose ioietlando cln l a } milliJ!rammi per giorno. llì.~ultato. Miglior·nmanto ~eoerale: scompar:;a dei dolori, dim inuzione dell'ingorgo ghiandolare. L'ammalato conlirHHI In cura. l

'* ...

lnfer·m i curali dal prof. Campan~ (1).

Il prof. Campaua si propose di risolvere il quesi to se guari!lc(: piìt pt·esto un infermo 1< con eruzione evidente sifilitica » cur·ato coi soliti metodi o con questo metodo endovenoso, e dice: « in due infermi in cui si sono falle 5 lll Ri(•lrma mtl.lica, allno IX, :-1. Ul!.


l \9li

"GI LE 1:-ill:!ll0\1 E~DO\E:SO::OB

ÌOÌ8;'.ÌOOÌ in CfòiSCIIOCI, :-.Ìnora l'antico d1t' il presente 11.

IO pOSSO

dtre che gÌO\"Ì pÌII

.... Infermi curati nell'ospedale mililare principale ùi l~t·no\lt. J. - r.!~ .. ,;err:enlc dei.2Go re;~irnenlo fanteria. eli anni~ l . /ltaynnsi. - Srliltde rwl periodo delle prime mar.ife~t.t­ zionr gencr:di. oligoemin. rfilmlerma maculo~o e pnpulo-omllrare. ,\turi11. - l nùivrdno di ÙU(lDa co:<tituzionr li-ica ~P ilo srot·,o mese di ma11.11 fu atretto da ulcere nlln fo~sPtla lnte · raiA ,;i nistra del fr•t•nulo P ne gunri in circa l:; fiornr •li c·nrn. Ila due -;ettimane nHert~ dehole1.za genrrale ed i• clhentatn ùi colorito pallid11: ne!.!li ultimi due g10n11 eblte l'ehhre nlla 'ìern. ra~~iunJ.!endo h tempet~llura di 3!1°6. Sint11111i. - • .\l l 0 ln~·!lro l X93. - ~el sito prel'e lenlr'mPnte occupato rlall' ull•,..ra si nota un uorlull'ltn dt>lla ~ranrlean tli una )t"!ntH~chra, tlr consistenza mollo 1tura e ricoperto da eu le ros.;11-ln rda. Ai due rn~uin1 .;j <"'e nn il .:aralleri ... tico ro-nriu ... rlilitico, forma i•• in cia-•'tllt loto da ~ .!!hinndole linfati~he in~ur~ate tanto meoo l(Uarttu piit sono eslt:'rnP. d 11 rl'. mobilr solto la cute. i uùolt•n ti . l n n e,~nna nltr·n regtone si palpano lP )!ltiandole linf.ttiche. Tuun la supert1crr del corpo. eccello che Il 'ul10. le mani ed i piedt, ~ roperla dn un'eruzrone irH·umrneiata tlue !!iorni addietro e cun,-,istente in una roseola ,, ma~dtte Jli.; · coiP rommi!\ln ad un t'•nnlema pnpuloso miliHP . .:\l'"'nna serhnzioue dolorosa. ftH'CL Il .2 lu ~ lio si iniettò nelle venf' nn milli,!rammo di suhlimuw. 11 giorno appresso ed i se2uenti 2 milliJ:t-:rmrtli.


DI SUBLI \U TO CORROSI\'0 CO~TRO l-"- 'lFlllD&

l i-!)7

ora furono praticate 21 iniezioni coni.;pomlenti a milipammi ~ l di bicloruro mcrcu rico. Hi•ultali. - giorno 3 T 38 ,lì aIle :l pom. • ~ T 3R » ~ • ' :) T 3/,'i

~

~

»

G T 37

' om par~:t dell'eruzione agli nr·ti. Impnllidimento di e·...a al tronl'tl {7 lo~lio). Apire,;~ia. Scomparsa lotnle clell'cr·oziont>. Ila que:;t'epocn l'nrnmnlntt) andò grnùo n grado part.1a!mente riacquistnntlo il colo:-llo ro:>eo. Lo scleroderma 1nrzmle ed 11. rosario "rfilttico dimin uirono tlt poco. ~on si :o.viluppò aleuna sen,azione dolorosa ui! nlcon 'altra manife.. tnzione gt•aerale o locale.

S. J. .. cap . rnag~iore tlel 2()" fanlerw, d'rmni :?:!. /liagwJ8 Ì. Sifilide nel periodo delle pnme mao,retaaziooi ~eneral1. - Olil{oemin. - Et~antema a grand1 pnpule. Slnr m. - Ind ividuo lli boonn rosLituziooe li:-ica. robusto. f'u ricoverato in IJUe:oL'ospednle dal 16 lo(iu~no al ' luglio per· un' ukern, rlle '' gwdicò infeunn tc. al solco glandn prepuz1nle. Sintmni. - Al giorno Il luglio . - ~ el s:LO pnma oceupalo dall'ulcera si nsser"a uo [)1\'Colis,imo nodu lello duro ncoperto ùa cute di ,,s,,euo quthi normali!. Le ~hhndole ingaioali rli destra ::i sonu ÌOJ!flrgate e acutamente infiamDl&tfl ron tendenza nlla suppurazione. IJnelle di sioistm in vere sono tumefnue tanto ma ~J.! I O rmenle quanto p1ù sono interne, clure. mohili ~ollo la cute ed indolenti. Le ghiandole ep1 lrodl'ari e quelle cen' 1cal' non sono palpab,lt. oll'addorne, snlla fatt·itl anteriore del lOI ace, alla parl~ interna delle Il . -


:wt.LE l'llf'ZI0'\1

E\DOV&~O-.E

to.-cte, alla fro nte si noumo delle papnle della gnndena di un centesimo, !;po r~enti, di rolo•·ito rosso cupo. di fol'lna r.sauamente circohu·e e molto ùi11Lanti fra loro in modtl rhe 10 totalu sono ~oltanto una vent ina. L'ammalato rirerisre di aver U\'Ulo ne:;:li ultimi due ~ioroi leg~iera febbre con cefalea. ~on ha nolah> l'ernzione cutant>a. ~o n ha dolori. li suo \olto, pruna spiccatamente roseo, ,.. divcnutn pallido. Cum. - Il primo ~iorno SI praticò un'iniP1.ione endovenosa dt l mdligr. dt ::.uh!lmnto t'OtTo:;iyo, Il sernntlo ed i seguenti di 2 milli~r·. Sinora ~i fecero Il tnit•zioni t'Orrispooùentt a l H milh~t. di ml'dtcìnale. Ri.wdtati. - La febbri! non ,. piu romp<trs<~ . Dopo le prime tre tntezwni nlcune pnpule sono diminu ite m t'MI~I ­ stenza ed in altezza, ma ne :;onn comparse delle nllre al dorso. l)opo In quinta iniezione si osgerva che fra le papule. le •roali tendono alla tnvoluztone. si è mantfestnt:t uoa eruztooe Jnaculosa, a grandt macchie dt rotore ro,so rame. In capo a !l iniez10ni i• scompar.-o l'esantema macnloso e il pnpuloso ha anch'e.s::.o tendenza a "comparirr..\Ila l 1• iniezione nel silo eli molte pnpule esiste solu una mncchia lu·unu, poche peristono copPrte da SIJnamellt> epidermiche. La sclerosi primaria ed il ro•nrio siftlitico ... nno invariati. le ghiandole inguinal1 dt tlestrn sono pas~ate n 'urpurazione. ~on co mparvero dolot i nè a lenna al Ira manife3taziont'. Lo stato oli~omein persiste altruunto meno intenso.

III. - c:. E.. caporale del i i • fanteri:t. di a11111 ~.l Diagnosi. - Sifilide nel poriodn delle prime utan•fr:;la· zioni ~enerali. - Adeuopatie. - Papule mucO•(>. ho•·,·ali e anali. - Fnt·tngite specifico.


DI SUBI.I\1.\TO CO RROSIVO CO\TRO J.A <;IJ'II.IDE

l f-~1\J

Sltlria. -

lnùi\·icluo di buona costitur.ione. Dall' I l fehlraio al U nHiilO d t •ruPst' an no ru ricovl'rato all' lllferllll'i& del corpo. essendo aO'euo dn ulcerE< alla ro~sella Jalerale d••, tra del frenulo .. on h:\ notato alcun e,antemn

cutaneo. Sin1omi. -

\ 1 r:> lugliu. - ~el punto indicntn come Mde dell'ulct>ra :.i palpa nn pt('t'olo oodulello duro. Le l{biandole lin fn tkht\ tn~u1nnlt di nmbo i lati e le cervicali sono in;.:or ,:ate. L'onrizio nnnlt' ~ conlornato cla papuiP mueose, le •rualt esistuno andw allr lahhrn. \i -.ono i ~egni da on'an:.:inn Slfillttra. Cura.- Ilo fauo i mte1.ion i endo\ello'l' di .;uhlimato, c:orrÌ:\PfJOderlle a l :l milligr·. Ili meù1cinate. La prima ìnieaione fu ùi l millt:.;r., le altre d1 '! . Contemporant'arnenLe ru p rCSCflll O lUI COIIttlorio eli cloralll potassico. • lli.~ultati . l.c papule mucose anali sono •Jua~i totalmente "fCJm par,;p, quelli' ltnrcali hanno ri,entilo molto gwvamenlu . Le ghi;llldolt> linl'uliehe sonn in mod!l evidente meno volumino:,e. La fartngite- i• in 'ia di ::tuarieione. 1). n . soldato nel 26" faoLer1a, di anni ~t. Di~fiiO.\Ì . - S1fillde nel perindo second mo. ro,eola a picoole mnccll ie . .~wri11 . - !OÙI\'Ìclun ù1 ho.ona co::-liluJ.ione fisira. \ 1· eon i mesi or "OliO fu alft.Jttu c!a ulcera e aden1te 1nguinale destra. Sincumi. \ l l:.> luglio. - .\Ila faccia into>r·na ciel prepuziu si notu una vol uminosa sclero,i iniziaiP. Le ghiandole linfat1che ing uinal1 c le epitroch'ari :;uno in:,rros$ate e rndurite, nt•n tlolenli alla p:-lpazlone, mol11li nel Le~o;ulo cellulare circostante. Il tr·onrn t' la far.da inter·oa dl'gli nrll snperi ors ecl tnferiori sono coperti eia un esantema a IV. -


1:;uo P••;•·ole rnaccltie . ..:h t• datnno da l O giorni e che cominchtnu a Jler·dcre il coloritu ro,.~n. l\e:.~una ~ensa~iorw sub1ettiva. tum. ono state f.tltt: => iniezioni endoYeno:ie, dt ~ rnilligr. dt suhlimato l'una, corl'i:-.poudeoti a IO milli;!r. d• meJh:111ale. 111s11ltat1. - .\ 1 ~o giorno di cura la ro,.eo!a 1.:li ;'Irti ed al :;o •tnella nl tronco l•nnno a::.suoto il colorrto wallo Lruo:t-.tro dtiaru, r.htJ nun st·omparisce coli• (Jrl'~~~ooe dPI dito ,. chl' indira l'involuzione ddl'esnnlema. l.a sclero,ì primaria -.i t• ri.Jolla tl• pot•o.

\ . -- t:. C.. -.oldato del i:)" faotet·ia, di ann1 ~i Dtafpwsi. - Sifllidt• nel periodo , econdoriu. Silìlnderma pustoloso. - .\ rtral~il'. ,)'turia. - lndivfcluo di discreta costiLuzion~ li:ii•·a. Nel 1891 con!ra:-.se nn' ulcera in vicinanza oel freonlo, della tJUale 1-{IIUI i in pochi ~i<•rnt Circn tre me"' dnpo .,i accor~e di aver la cute dell'udoome roperla dalla carall•'ri~Lira ro,tJola SJiifltlca. per cu1, :>olloposto i alla cura. ~~~ ''ennero pratic':He tO iniezioni ipoùermicbe di Shhhol.liO corro:,ifo. \ lcurll me~, or -uno .,, man1festò una PJ' nt.iunc pustofosa e da r.llo;·a l'ammalato nwerte dolori va!!anti alle arllcol,tl.JOilÌ e M!:'!SilZJOOi dj pi zw~ore presso il rrenulo . Smtom i. - \ l zl ftti!lit.•. - l a hasl' del freoulu ,. ~de t11 un nodulello duro. \1 torace ed alle braccia si n.;;~err•'"" tlellt> ero-te ~iallo- hrtt 11:1"1 re ru·condate da un a lune i nn,_ Irato, rlte suno rl re~>iduo della eruzione pustolos.,. '\el secondo ~pat.to inten·o;;tale de~Lro, pres;;o lo :>Lt>rno. la cute C· erosu nei lluoi strati superlicia Jj in un' nrea nlt!ftonto maggiore di !JUella di una moneta da cinq ue ceote~imi.


Il ~l'BIJHTt) fOIIROSLVO lO:-\TRO L\ -.IFfLID!

J;j()J

Cura. -

l.'1oirzione dei primi gnnltro giorni coTtslò di f milligr. ù1 ~ul•l•m~to. ctuell.l òel 'llltoto dt l mtllt;:r. e mezr.o. In st•~uito si fece nna iniezione per uioroo di 2 milligrammi tl1 medicinale. In comple~so j:in ora furoou prat11~nle i:) mie7.ioni comspondenti a milli,.:r. 43 ' , di l11clornro mercur1o. Ri.vultllli: - Le :;en~zioni subie111~e :;comparvero dopo tre iniezioni. La superficie di Pro,.ione in t"lpo alle prime 6 iniezioni apparve rosea, vnscolare, copertn di epidermide e ol lll, '!iorno di cum ~>ra rompletnmente ~nnma. Le rro~te glilllo-Lrunastre caddero gt·:ulalamenl e e ~~~ alon1 inliltrnti dte le circonda\ ano f11rono riassorhiti lentamente. ano an t. t pers1sLe tu Llora. 7.. A.. guardia di ci LLi1. rli nnni ~Ci. S1lihde nel p·•rtoùo ~econ.J:mo. \d»Oite c~>rrica l <' de"tra. - Cefal ea. - Oli~oemia. :\tttf'ia. - lndiv1duo ùt c•htituztOne tìs1ca dhcreta. \ 1l'etit di l l anni sollerse r!i febhro tifoidea. ~ell'ouobre drll'anno srorso rontra~se un'ulcera che gu<tn con mnlla rapidità. l)unlrhe tempo appresso notò •ulla superlicie del corpo dt!lle rnal'ch•o di color ro,so cupo e nello ste5so tempo le J~hianùole llnfatid1e del collo. !\pecial mente quelle del lato destro, si ingorgarono. !:li fu praticata una cura ~cnerale riton~tituunte e ~li fu sommini,;trato joduTo potnl'~ico per eirra :;o J.!iorn i. Ua •tua Ielle ~eu1m:wa 'iene collo \'erso sera da forte cefalea e l't'nsaz1one di ver·li).(ine, ed bn a5sunlo un colorito pall ido . .'iìintumi. - Al !6 giuS{no. - La cute dell'aùdome. della laec•a internn delle 1Jracc1a e ùellr coscie, ctueiiJ della fronte • sede ùi nnmer-o~e macchie giallo·hrunaslre chiar·e. E~sc Don ~eomp:ui,;cono colla pres:-.ione di~o:it:~le. f.:\ scler~:.ì 101VI.

[)im/M~I . -


Sl•LLE

INIEZIO.~I

E~DO\'B"ìOSE

ziale t'• appena constnlnutle. Le J;hiandole inguinnli e le eervicali, specialmente quelle del lato de~tro. suuo tnmef.tlle. ('m·a. - ~i praticarono dapprimn iniezioni eodo\enose di l mtlligr. di subltmato l'un 1 dopo altrl· l i tli ? mtllt)!r. lo totale si fecero 2:) iniezio111 o si iniettarono millig1·. U dj medicinale. llvmltati. - Uopo l'otlam iniCZIODe le marchie giallobrune tendevano aù a -;umere l'a,pelto normale della ente, la ceralea e Ili l'eOsazlone di vertigine erano dill'j!Uttte ro ~eguito scompanero gradatamente le macchi!' della pvlle. si ndus'e notPvelmente l'adenite ,·ervicnle e tn1glior;1rono assai le condtZIOIH J.teneralt, tanto che l infermu ha nprbo SC.I'\'Ì7.iO. V. A. , soldato del 25° ranteriu. lJHlgno~i. 'ililidc nel pertodo :.eccmdario in 'odi\ iùuo

VII. -

liofatico. - , tlilorlerma papulo-squamO!'o. - \ rtralgie. Slorin - I ndividuo di dehole co:>tituziooe lhica. fln parecchi mPsi ha le ghiandole curotidet> di de::tra ingor:,:all• e coostituenti una massa dura inl>ieme al tessuto cellulare circumamhienle infiammato. Xel mat"to scot·su coolra•se un'ulcera alla cute del lato de~tro del pene. Da qualche me~e si accorso di certe.. macchie nl tronco ed agli arli. Sintomi. - Al tR J.:iugoo. - l'el :.alo occupato dall'ulcera si nota nnn sporgenza circolore della grnn<lezza tli un centesimo. copPrta da rute shiadita, d tu a al talla. A~lt anguioi esiste Il rnrntteristico rosario sitilittco. La cute delht faccia anteriore del tronco, qnelln delle ùraccin e •flU~II.t de!la parte snperiore e interna delle coscie c\ ,ede di uo esantema papulo-st!lll'lmoso, roppre~eotanll' il pnnctpto clell'involuzione di un sifl loùerma a medie papul~ . L':uumnlato accu'a dolon alle ginoccltia erl alle '>c:apole


DI !'l'ULUlATO CORIIO!)IVO l:O~TRO l. A SIFILIDE

CtJN. -

l :)(13

~~

pratrcarono t4. inreztaoi endovenose di ..ubUmato, corrispondenti a millig . .t.~ '/. ùi medicinale. l.u 'llole fu di l milliH. per le prime cincyrw iniezioni, di mìltiJflmmi t '/, per In seitn e di j milligr. per le successrve. Risultati. - Le sensnzron i dolorose .:comparvero alrJuinlo Jioroo di cura, rl sdiloderma p1pnlo c;rJuarno:So $1 dileguc'l alquanu lentamente, la !1clerosi rnrzinlr e il rosar·io sililrtico persistono invariati, le ghiandole cnrotiùee de,;tre e\•identemenle di nalUm scrofolosa pasl'1arorw a .:mpput·nzwtw.

Ditoussione del valore del nuovo metodo di oura. della. sifilide. l vanra.g~o:i che il pro f. Btccelli :.i ripr·ornise doli a pr·a ·

t•ca dell•· iniezioni endoço~nose di chrnino nella fehhre malal'l~a peruu~ios:\ e òi suLirmato ner piu ).!favi fallr silìlitil'i &ooo:

t• l nnocuita d~l metodo; ~o .\ziooe t·apida del

medicinale: 3° \ ziooe polente dr esso. Oltre a questi pre;.:i capilali il doll. Jemma riconosce al nuovo metodo dr cura della srlilide al··un i ahn meriti· io E~so e tli gran vanLag)ttO nei cnsr in cui il rimedio, introdollo nello stomaco ti per vra souocol nne:r, non agi~ce perch1\ non viene a:;sol'ltilo : 5 • Esso evi t 1 il dolore che sì ha colla introduzione del mercurio per' in souocutanea ed intrnmoscolare. )J oll t ammalati ~i ribellann per que-to iatto alla conlmuaz.ione della cura. Ln succinimmide eli mercurio, proposta come unico Prep:~rato mercorinle cui ::.i pO>lSil unire nn analgesico, h cocaina, non hn cinti sempre risultati soddrsfacenti.


SI'I.I.E l~lEZ I O'il &SDO\'ENOSE

IJuantlo, nella :.flcluta dP.IIa R. Accademia medico chirur· gi1·u di fa enu\ .L del 6 giu~no ,:;ror o. furono espo-te «file-te con:.itlerat.ioni inturuo alle ioit>zioni endovenose di ..;uhliroat''• il prnf. C:~>ci truçò d metodo di 7rande impurtanu p~>r·cltl• cliwo.. lr:t eh~ :-i po:<-ono fare molte inie1.ioni nel circolo '3DJ!IIi,wo P. lo ~indicò razionale perd1~ pt>r ue;su n' altra \'Ìa i 1imedi po~~ono ima·iere CO'I rapidamcure l' url!nni--mo. Il dott. C:htellino r·iconohbe pure l'importanza delmetodn e lo giutlicb razionale anche percbi• il sohlimato h.1 un'azione ron~Prvatrice sulle emazie. come climo~trauo i lavon l\UOi. dt>l ~l uzzi e del C:avazznni. Al pi'Cir. ~lONt parve invere eire prima di aprire le vent• si possa anche sen irsi dei linfatici. ma, come o"~ervn il Ùolt . .lemrnn, nun si sn capi re per·chò non si debbano prnticn r·e le iniezioni nelle vene dal momento che sono innocue, SPnza do' er n"pettnre il lentissimo assorhimcnltl linfali.:o. Il vPro oppositore delle iniezioni endoveno~e di :ouhlimato nrllu silìlide t• il prof. Campana. il quale t.• ha •·om· h:Htutt> all' \ crnriPmin e nel X. l ;)~ della Ri(orma mr·t/irtt. le '-Ile ohlueLtoni, in porte di ordine teorico ed in parre di ordine praticu, tnerilnno di essere J.revemeote riferite e di cus,e. Il metodo dellt• inie1.ioni e ndonmo~e u::ato nella pPrnicinsa. e;?li dice. i· un felice trof:Ho. Esso infatti tt p~>ne· tran• il med idnnle nell'or;mn:-;mo 5eoza perdita ùr preLio~i mionti di tempo, e lo porta direttamente nel sito oH! i• l' n~w n l e p11 to~w n o.

Hn;.:roni opposte vi sono per· la silì lide. l" Per es~n uun ùel'ivn nessu n dnnuo se l'a~:.orhimen to del rimedio 'iene l'ilnrdatn di qualcl1e ora.


DI Sl'RI.I'Il H O (0111\0SI\'0 t;O '\TIIO l.A Sll'ILIIIE

l i.)IH.)

r Inoltre non è nel sangne che tJne::;to deve spiegare 111 aaa azione. rnn 'Ili Le::.suti malati, rhe •ono 1 connelt "· ln ,ilìli iP. d.'t Je.;iooi "pecial mente nel tll ...,nto wnaetttvo Cc i attnrca ~oJo $CCOOdariamen le i te•!'-1111 llllerni piil eealrali. l.'roiet.ione soltocutunea servira •Juiodi 1ne,:lio dell'mie:r.ione nel tvrrente rir~ola torio m~ Ile manife,tazJoni e~teme. pPrchi· il rimedio a!!i,te -.ul mo1 ho piia direllamente, nllacc.tn•lolo nelle :.ue ,;Pdi. l n quanto alle le~ioni dfgh or~ant interni, non cono~cendo'i l'a~cnte palo~eno della 3ilili•lt>. i> unn pura ipotesi l'ammettPre che le inic:r.wnr enJtn.b.di gioviuo pen.t.è il mcdiclnale ro . .i adoperato romhnlt" dei prodotti tnorbo;,i che la :-1fllu.le elalwrn e porta nel ~o ngue c non giit ti granuloma. 3° ~ el cent•·o rlella gomma marwnno i \'asi snngnigoi . tJUindi non ~ possibile il pnssoggi() ùcl sangue con tenente ti rannnco ~· Il ntl'dicinal~ sommini~Lrato ,·olle iniezioni encloreno~t>. non può :t).!ire percl1~ in troppo tenue dose. nt: '\ prncJ~nlP l'numenttrla. :;• Il metodo è peric•olo~n c:.~endo ti sultlimato un prt>p.tt.ttu che roaJ,lula il .• nu;.:ue e rlte tjuintli pnò dare i p1u tn ~t• ciTetti nelle iniezioni enùcl\ eoo:oe. Il' Il rnetudo non è eftkact'. ~ea due 1ofenni con cna:r.ione efitlente ,jfilrtica. nei •1unlt furono pr.1tknte cin• tuc ÌDieziorri. in cia,.:uno t'""O non :-i è mo~tratu più alli\ o del mt>todu ipo•lerauko. l ca-t nferiti ùagll e~petllllt!IILHtori uon ono guariti, ma •·mpli c~rnenle migiJOratt. E non 'arebl•ero fOr•e IIIÌ~Iiorati colta ~nmmini·tr•at.ione dt•l suhltllllln pt>r ognr nltr.1 \in •) lfal11onue illlli!! liornmcutn ùi uu si ntomo d.i•.ilìlitl,, cerebrale non tndicn :s.empre 1uiglwramenlo tlelht ~•hiHJ~. Ll le ·tn nc di un loho del cf'rvello puo ' enire complelameute •nast;lreratn dnl funzionare rontpl ew dell'al tro


l 50 ti

Sl'LLE

I~IEJ:I0\1

&~DO\"E'iOSE

lobo (\i• tulle le lesinn1 centr:1li rhe danno sintomi ~ouo do\ ute n 1\o~o,i. rna pos~ono dipcndt>re tla sernplict disturbi circolatori motlific'abili e quimli su•certibili di llll).tliornmento forse anche ~enza la cur.t ~pPriricu. Talt >.ono le ohhie1.1011i mns e dal prof. t..1mpana a metodo endovenoso d1 cu1.1 della sifilide. 0 ~ • SinuHI perfettamente d'accordo ~:ou lui nel ritenere che nella t·um della s11iltdo non s1 esige 1a mstantancita dell'nzione del far·maco. Tul1 1via, non sa pend o~' e:;allamente coO"e a~i-;ea il 'ÌI'IB sifil1tico. nou i· a--~urdo il pen-.ar~.> che 10 t'erti t'asi sperialmente 111 alcuni ~lati ,·onvuls1d o paralitici. s1 traU1 di 'empliri tntod.:aziont ct'reltr.lli elle producono, rome o~en·a il M ara~liano. tJi,tul hi funzionali. l'ohyiare ai quali con sornnH\ prontezza put, essere di (!r·ande utilita. È que,ta una ipotesi che nelle auuali courliwmi 111.111a scieiiLn. solo ;!li P~perimcnti pos,ono ùunostmre infondata ma che non si puv a primi ritenere come tale. ~ ." "\ u11 "apendosi il mculo Ù1 agire dd \ iru:o :.ililitico. non ;;i può affermare che il rimediu oun devP p,prcitare In sua a~.ione :;ul :;aogue. Le prirno lesion1 della s11ilide sono oPI tes~ulo connNtÌ\'O, ma non ne rlenvn che il virus sia e ~i propaj!hi unk:unente per le vie linfattch». Le lo· caltzz:ll.luni ùi un morho non e~ctudono che 1'111fezinne 'ia nel san~ut>. Il san~u·· de1 sifillttci non c for~e conta;!to.;o e profondamente alternto ., Le manife~tnzion1 rnorho5e del periodo eruttivo ed i sintomi j.(Cnernli che le accomp.lgnano stanno piullosw in fuvore dell'op1nione che il viru~ sifililico t:i un;.:a dapertntto per la 'ia t!el "an~tH•. ~elle Jes1\Jni cleglt or>:a ni e~ Lerni !'arà quindi util~ f1r 'e;.!uire :~1 fnrmncn la stessa via che ron molta proh.1lulit.1 l•a tenuto il viru.-. [\tguarùo n quPIIe degli nrgnn1 IOtProi. 1 o:!.ilullo sappi1\mo che le pnteti tlf'i va'i ::angui~ni :;ono pre·


DI l'l!RI.I\1 \1() C.:ORROS!\ O t.O'\TRO 1.\ S!flt.l()E

1:itri

ciilmeote il s:to do'e l.t s1fìlide produce i danni piu ap · pmseenti e ptù le~ivi •Iella funzione (cenello, rene) per 011 il massimo effetto ~arit rnJ,!~iunto dal medtrinale che circoli rol sangue. l n secondo luogo. qualora il farmaco ftllg& inieuato solto la rute, e"'o non puù spit>;.:are la sul niune s~ non dopo che, pu1· una "ia molto lunga e .~e mi­ Dola d'intoppt. !\nltìte \ 1~to.:t> tll'nlit••, "l·t arrivato all'orpoo affetto auraYe1·so 1 piccoli H\si le l!luandole, i J!ro~~i tronrhi dt:~l si~temn linfalll'r> e inline lnn.:o IJIIel vnsi :-nnpil(ni "te,.si rlte non s1 "Ono \'Oiuti utilizzare. lluniJ n~. nun sapp1amo qua li vie segun il \lrus silililico nella SIJa diiTo~ione e tplindi i~no1·iamo dove il rimedio lo lltacdli t• do\'e n~sli innttivo, t'Ome fece o,.scnnre il Mangliaoo. f,I:'I"CIIJ Sia Che 11 farmaCO romballa 11 \!l":tnUIOma, sia rhe combatta dei prodolli morllo·.:i rh e In sifilide el n· horn, non ol,lnamu trarciatu la 'in che dobhinmo far~li seJuire. Con l.t ma::;!IOJ prouauilll.l il v•ro~ cirrola col ~an~ue. mo , C{llnlllli}UC sia, facendo t:ol sangue circc.ln•·e il rimedio. que~to -i ùi::.lnhum• rnp•damenh• a tuuo l'urgan1smo e :-;i in· Wlllterù. io q nn Ielle punlo col '1rus specifico. Anelle qur solo gli e~perimenli PO'SCIDO auualmente indicare qunl via sia pi ì1 opportuno fu pr·endcre al rimediu. E non potrebbero es~i dilucidare l.t patogenesi d Pila ,,fìlide ~ :Jo ~la n,·ando nel ··eu tre> ,Jella gomma i 'a:;i san;.:oigni non vi ~ pu~.. ihilo l'ari'Ì\'O ilei suulimatu col sangue. È tpte;o;ta una ol, hiez1one che può arer ralorP solo pt'r le ~ommP de~l i ur;.:uni estemi, poichè... ~~endo la via linfutica n deeor-o rentripeto, es~a pou·a purt:u e il farmaco alla ~omma solu nel rasu che •tue,lH venga iuiellnto nell'area, i cui vasi elferenti pns~ino pre...so la '.!omma. P quindi 10 dati punti rlell'organo all'etto. Ni! tutti gli orJ.(nni hanno. noncht\ 1


ncca. una qualsia~i rete linfatica. g. lasci tlUDt}Uc la ti~posta all'espernoeniO. 11 } A prìori non ~i può dirt' rhe il metlictnnlc sontmini,trato per inteztont entlovrnose uon può agire perrlti• in troppo tenne dose. \essnno sa, senza provare e nprman. quale :;ta In relativa ellicacia del rnt•todu endemwo e dt quello eodol"eno,-o. l.e stesse constderazìont ,,d,:nou per ti pericolo di aumentare la ÙO$C ~ioronliern di 4 111illi;:. Infalli ~li infennt curati con dost anelli' solo di ~ tnilligr. nl giomo t'ttras;;ero molto giu\'amento Jal'i' iu 'et.toni en,Jo\enose, e ti Baccelli spin~e il quantitaltlo ~tot·nalieru tli lllf.ltltt· n:lle sommtnistralll a tì milli~r ! ,. nza inrvnrenientt. ~e st cuusidera d ultronde il fortissimo potere ltalleril'idn •iel :.ublimato, l'aumento dt 'tnesto poten' rul calore tld t'OI'po, la qunntitit tndivtdunlcl eli sanj!oe, la lt>ntn PlimiHaztone del tleoto-doruro mt•rctmco, la dose gwrnnl ium di 2 mrlligr. ,tpp<tri,ce tntt'.drro che ptc•·ola. :1o Si dice che il metodo •.. pericolo~o perciJt! ti :;uhli· malo t' un preparato che coagula ti -an !ne. ~1.1 t.• Juuhe iuit>zioni pratirntu senza alcun danno pro,anu rhe l~ tnteziuui endo1 l' fi O:-t• rif'llit>dllno hcn•i alt' un~> (" e•· am;iuui. ma non "llllO pPricolo;;P. La ~oht1.ione di ~uhltm.tlo .111' l o al 2 pPt' mille nr.n cou~ula ti s:11tguP. e ciii ''uol con,=iu~cr­ sene nun lta Cl!l' a f;u·a ti S!'('llente l'Speri11wnto. !ofi)!J.:l l'a;.{u delln stringa del Pravnz 10 una ve11a tut;.:id:Ì di un cane u dr altro lt!JIIIIale, trtnt•sti nll'n~.ro In ::-iri n ~a a 111etit rt~mptta di :-oluzione d t !>Uithm .• tu all' l p. i OliO o nl ':? p. l 000. lenPndo il pistone 1 metit del corpo di trolJllta. e r.riri quindi il pi,tune. St \C•lt·;t ti san~oe llll!scolarsi in parti e;.;u.tlr alla <>oluzione di suhlim:llo e non coa,.,olare.


SlJBi.UIATO CORRClSl VO CON1110 l.A Slf'IIIDf

1!)0!)

La somministnv.ione endoveno.;n di sulllimnto i• pnt di qoelln cllllrrmica. [l p1·uf. Campann non lo a me crt>de dtA ~11 ammalati. d• r ui r1fer trono lo( Il c:.pe'ftiDellUitlor•·. sar~hLero miglt011lll t'Oli cprnlunque altra cura aercoriale. 'fa d dia :-.iorta del prirno raso di ,..,1Jhde cerebrale curata dal B.tceelli, ri:mlta in, ece d1e Hl e:.:.u IIUi gli altri metntli ùi ~' "Il mercnr iale praticati ,;.ucceslltlmente per ~tllo me•i non "' <'Vano appro la tu atl alcun .seaaibile n1iglioramento. Co~i pure le frizioni con nn!-(nento cilltrP.u e la !-omministrazione di jodnro pula,sico non aveliDo punto :opieg.11n ,ll"una lleneli L nzione ~ulll' com ulepilellifnrmi tlel Garl11u·ioo. chr. ~co mpar·vero tuvero iniezion1 endO\ eno~ e. Certtunente, il mi~lwrnmeoto dr nn srn toma cert·hrale mdi ··.L sempre 1n :~ l rora mento •lelln stlilule, potendo la di nn loho del Cl'I'Vt•llo wnir rornph•tnment~ maa dal lnnzronnre c·ompleto clell'altro lc.ho . .\l'l t'RSO Bllctt'lli JH'rò non si puo Ili\ O•::trt• IJUt'~la l'C..:t-lioue per l'efli..:aria clel mNndo. pnidtt' non ,j t•apirehl•A la parte !':tn:L non ahbia ,o,tituita nella funzionP IJitlla ammalata ùuranta olln ml.'~i e lo abhi<\ f:tlto appen.l iotrupre~a la cura delle tllit•zioni. Nel 1:arharino pni non 1t lrattara della -;o~peu,.ionf' cii 'fltaklJe funzione, mn ù1 fenomen i di it·ritnzione. È pum aaertalo che non tutte le leswn• centrali chu danno siuton11 sono donua n ilogo,,, m.l po;sono dipendere da 'cmplicr dt:.turiJi modtficalult. Ut IJHesto fattu s1 il llalo una novl'lla prova nel ra-o dd sergente Co-entino. neoYerato nPI nostro o,p,.tlale, P di cui mi propon~11 di riferire l'ioleressante storia in (in d'anuu nel fare qualche censider.lzione sul reparto H'nerei durante il 1893 . .\ei


t :.i iO

SU I.I.E 1\I EZIOXI

1:: \ 00V~ \OSJt

due c ,,j ~i l li però l'iuvo··.tta mtlllHìcJI.tone non :.l•tfa cE:'r· t.rm••nte per sopraggiungere. e~sendo 1 sintomi 111 •·ontrono numento dr ~ra,ilir. Etl in quelln rilento d.1l BarrPih la gra' P fenorncnolo:.da non può sptegarsi con ~emplici ùi· :-lurbr ~•rrolator1. IJua;;i tutte queste nhhit>zioni all'cftieacia del mct11dn riRUanlano :-olo la ;;un apphc~azrone nt•lle le,ioni c·erllrnli della ,.tfìJidc ..\ flìocili· esse Yelli!''eru eliminate, ed es:-er•dO nostra opinione cile nel periodo l.'ruuivu del nrorl111 il 'iru~ ::.i!ilttico drt•oh nt>l s,mgul.' e rompent>tri i lt•Ntti. ahhiarno prefortto pr·eti.:rgPn·i lo .:eopu •li ve.Iere .;e le prime m.usifc'lnzionr ~encrali clelia :oililiùt• scompaionu in 1111 terupn f11Ìt lire re ~:o Ile iniezioni enclonmost> o con ... l i altri metodi ùi rurn. l risulltli oucnuli t'i "emùra tlirno~trinu dliararnente In snp••riorit~t del metodo endovenn,o. l •-tlìlodrrrui sPcnndan maculusi e papulust, a prccole e n grandr rnac1'111e o papule, il sdilodernt.t pu~Loloso, le papult.> mucose IJo,·ralr e anali, Id l'ann,.ple sp1•cilìra. la ccralen. le \61'1t!!rlli. [la febhrc•. le nrlral~re. l'olrgoem ,.l Il' c1hhiauw visto ,•edt>re mp11l.tnrr·nll· alla nziuno del subltmnlo per· viu t'nÙovrno~a. Lo s ·lero,j primarta etl il ro::arìu ~•filtltco furono poco inlltwnl.:lli. almeno nel çolume. mentre h• ghiandole linf.tlidrc cen icali ,ultiròDO nctlenlle diminuzione. j.; pure da tnenzronar·è il fallo rhe. qu-llldo le rnie1.it'ni furono mtrapr•·se net prrrnr giorni della 1•ruzione cutanea, non comparvero l~ son~nzioni :oul,hietth·e clolorn-e clw :<:p •,-,o soglrono pre...l'ol.lrsr. Ha uno spo;.:lio dei rt>gistri nosolugrcr tlel rcp:-~rtn e cl.t •tnalche e,perimeuto compara•rm rn:\trtuito rrsulta eire la ro~cola :-ifilitir.a cetlo a: :i iniezumi endovenose di snblimalo c.li z mtlligr. l'una; H inie1.toni rntramu~colari di sublimato di l centrJ!r. l'una;


SUBLilUTO

COilRO~l\"0 Cll~llto l.t'. SIFILIDE

l i) Il

40 giorni d; ~ur.\ con h•tnore di \'an Swieten (due cuc· al giorno); ti giornt di cura con protojoJuro di mercurio (da tre .a sei pillole .11 giorno, di l centi~r. l'una): t~ giorni Ili cnra con tannato cii mercu:·io (da tre a sei fillole al giorno rli ;; centi;:r. l'una l.


i:; l~

CARRETTO-BARELLA D'AMBULANZA PER PRIMO SOCCORSO AI FERITI IN GUERRA pru•atate tll' [,poslri~lll mlcmwoll!lf 4dll Cnu lau lu.ILla a" t l'<' Il ~r.:nto !ula ed onorato del l

premio

r.cnnl oll'l olotl, T t':l> ti O ri f'O BOAOC i, mt•llr" rll t• rl.1<ì•' UPU;~ R.• .\!Jrma

Primi -.empro a1l n•·cnrr·ere Iii duve cuiamino In piel:'t e il do er·e. vollero i noc,tr i .\ugu ~tr Sovrani unir:;r. nella nw•·itnria ed inSltlllC(I.hilo lnii.Ì3l1Va. alla r\ s~oriazio nf' della f't'O('t' 1/owt itlllitllw, ufTrendn un largo pt·ernio da ~cst1narsi ai meat mi gliora per socr.nrrere ai f•·•·iti in 1-{Uerru. E la herwmenta \•soc•ntione nspon•leva tlégDiltnPnte alla regale munili•·enza e,l llllerPs!>amcnlo. aprendo a tollo il mondo eh tle le por Le di una \t o~lra inter1ta1.ionale a roocot-so. llioan1.i n tanta gar-a tli ~enero,i sfonr, nella qualt> t·oncorrenlno unite. all'unico sropo uman1tar o. la ~rand~· pit'tia re:!nle t' l'opera premuro-.a detrinf~rmiert> folontario. nnn doYevamù rim \OPr·ene indìfTerenli e in;, ttiri. noi med il'i militari, che della f'ro(l' /lfJ.\Srl :-.iamo i militi pii• natur ali e. dirci ati r:.it11'"· • Fu que:ooll> J:CrHimento, tii do,eros'l opero$Ìiil per noi. che rni 1t1osse a prr,;entare un moddlo di c-.trretto d'amhulau1.a al cnnrorso inlernazionnle bandito dalla Croce llos.\a itali'"''/. E porch1\ al tnio •.·nrretlo lot•cò la fortuna eli incontrnre l'upprnva.done della l:inria, la quale lo degnò del primo pn·rnio.


CAIIRI:;TIO • D.\ II ELLA o'A. \IU t;I.A '\ZA. ECC.

1513

io credo di olthedue ad un 'enlirneulo 1i1 do, ere \'erso i a ei coli t>)! hi e di interpretare 1111 loro ltene,·olo desiderio, Nponen.Jo hn.>,·emente In compo:;i~ione e le "ade applicalioni del .. i:.tl}ma d'ambulanza da me ideato.

.

"

~e inuauzi tullo ùico eh r. il tema dato a "' Oll)ere r.t ·co•ltera, ol miu .n visu, llitlicult.t parl!cchie e non cnmplctomentl' "ll(lernutlr. non è già per entrare 10 considerazioni pt>ct.llt; ma perchè mi è ne•·essurio. prima Iii esporre e detemere Il cnnelto, di fa t· palese eomo io nves~i inteso quel temu, e come mi (os:si prefis·w di risolvPrlo. l'an·c n me ehe in Lullo il l>UO COillplrsso il tema si pote~se rtrlurre nll'uuko quesitiJ: trllnttl' il morltl cm111' .~·u/{11 ltwn dtl tumiJattim ento nrriri11o prt~llti i 11ltl!Jf1Ìn1'i 11~t::.;1 ,. i tmì rt1ri t' farllt a rartO!Jiit•rl',. sowlrrt·rr 1 Ji·riti. E <]UP~ to io pen:-:ai, perchè, "e i• nro che a poca cli,.tan~.a daiJ:t linea eli fUUC'O, per di~posili{IOI tegol:lllleiiii\IÌ. dPhlt!lllO trontr,: i 1"Jst i di l"'Ìtlllt mrdira:imu·. con tutto il loro matcrinle d':unltulanza. i· anche n·ro per pru\'nta e'pt>rienza eh~ talora e' i sono poro ~uOJcienti, ()Uando noo ;,.Ìf'no resi :lclJcrinura nulli ~~·. per t mpro n j,e ur,:.!en:te t!el com h tllimento. Yengn po:.lata la li npa ùi fuoco e allontanata noteYohnente. È lunAo h linea del combattimento. rltUIIJUe, che io nHisai 1 ' rnira~~e a ' olere 'var-.i e IJI'Onti i piu mri e facili meZLi per :tuccorrttre ai caduti. E cio mi parve naturale, perche 10 (fuesta znnn. c'he comprende o clelimila l'azione calllpnle non si ~ 1't!liono ingomuri , non malel'iali che abbiano missione ~i,·e•·sn da qnelln clel co mhallCt'e, non cause di sorl!L cl1o po~snno distt·nrt·e i comhatlenti o ioceppame l'azione, non


l:iiS

C\IIIIJ::TTO·B\REII ~\ 0'\MBULA\Z\

ahro vessillo "C non quello, clu· donà sventolare Lutto :l lH'rl~> alla villoria . . enza tJUiudi render di11icile l'azione de1 comllaltcnti. e senza es~e1 frn loro. nuo\a compagnia della morte, con ~>randi apparati e uon ~empre d1 soccor.-o. come conciliare io pronr1da maniera che accanto al fuciliere o poeu di~co:-to da lu1 :)i trovn~ ero il dmurgo. la l1arelln, il porta-feriti? lo co'1 compresi 11 tema e da questo punto di ,-i~ta mi pensai r.he lo ~i doYe~~e ri~oh·e re. Credeui. ctoé. di p~n ar gìu~to nel ritenere che li. in tJuella zona tra la lim'il di fuoco e 1 posti di prima med1cazione. fos~e il vuoto da riempire. e che si dovesse là I'IVOI~e1·e tullo lo stud io di chi. accellnodu Il\ guerra come una nece:-sitil nata col genere umano, cercu per qnaoto ù possibile allenunrne le funeste conseguenze. Perchò- rir·ordinmoci - non manca mai la pietiL di rt>car--i premurosn in aiuto dei rimasti sul campo per fuoco nemico. quando il cnunone hn cessn lo il suo rombo sterminnlorc: mn essa non Ì' sem pre presente all'odore nere e arso della polvere micldtale. l~acciam o. io mi di,.si, che ÙO\'e si ferma il eannone a roIDi tar fuoco c morte, dove corre o s'arrampica aoimo~c il fuciliere, e la per ove cieco al pericolo galoppa il canllere, corrano e s'inerpichino coragJ!iO"I il chirurgo e il porta-fenll cou i loro mezzi di soccor:>o s,-elli e le~szieri : facciamo que:-to. e il cannone e il fucile onn avranno sempre lanciato proil!ltlli a sem1nare morii penoso o lun).!hi e vani lamenti. Oi 11ui la m1a 1dea di un carrello d'amiJulaoza. tra::,porLJlliiH con facililit dovunttue e che at molti mezzi di raccogliere feriti unisse anche quelli per un primo e necessario so~·..:or.-o chi rurgico. euoncltò, la considet•aziono della va1·ia natura del tcrroJI() in cui potesse eg11iro il fnuo d'arme (in pianura o in mon-


1:)1:; ia suolo lihero Q coperto di alberi, ~;;unte o n -rnlli e corso o meno da ac,JUt!, ecc.) e In varietà in6nitR lesioni. d tP. per le moderne ·•rmi po:-.-ono rincontrar--i. -..m.'vAflln un nltro compito nou meno dillir.ile del primo. cioè, oltre al disporre tli molt1 meut per pronto soceor:-o là ass1i pre,~o alla hnea rll fuoco, fo~,cro mche e:-'i bene nlli e di facile impiegu nelle ~pedali cootlizioni terreno di combattimento. Id ecco, infaui. le più 'var·iate e ingeJ.!nOQe forme e npplidi barelle: lloprue. ruegh~voti, scompontl11ll, r.oo o runte. in teln, a rete. a 1.nmo, n ha-;lo f' ' l, che ,, la.;ciate ammirare n••lla re~entt• ~t ostr:t .

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lo. pur ricono;;;,·endo il primo po,to alla klrella ·1me llezzO di lra•porto di fPri ti. non an i~iti rh e P~o do' e~o;l' es-

sen l'unico sempre, quali che si fo,.sMo lP condi?.ion1 ùel lugo: e pt•rciò, oltre alla harella, pieghevole. scompontlllle, a ruote o senza, mira• ad a\'ere nel olio carretto :.ltn naczzi elle potes-ero prestar,-, in,;Jeme ron essa o \aJe,,ero a -.o.. tilllirla, do\'e l'uso ne riu._ci,se mnla~o:~vole. Tra lutti i mezzi idealnl• per ti trasporto dt ferili a l!re'e distanza, in snlita od 111 disce:'a e do' e la bart>lla c la ruota Il donssero e,cJmlere, i Jllù :'l'In(lhc• e prat et a me pan-ero i due, che ho poi lle.-i~oati coi nomi di iml•ramlura e ltlflio. Di veru. non v• puù es ere airuno perito delle co~e rla tllllpo e ùella cbircrgt,\ da guerra. elle non debha rwonuICire la ~molle dillicolttt e talora J'impossib1htù di sernr,i della bart•lla. anche per llrev'~"'mi tratt , nel .-ali re. D• Ilo IGeodere o per viottoli contorti. perchl· in siffalle congiunture


il pe~o da tra.;portare non i! mai egoalrnenlt> clìvi~o Ira i pot m-feriti, che. ora l" uno ora l' nltro, de vono ~oppcr·ire cnn un ma~gio rt! concor:-u tli for1.a tntbcola r~ all.1 mag;iore ~r;n ituI.IIJOe ùi pc~o che \' Cr:u l'uno o l'altro ,j determina. per 1l continuo -:postameoto del centro di )!t-avitit del l'''~o ,,e,.,o r.tppre.;entatu dal ferito. l n~ece , il ,.jstem.t di 11asporto del ferito io una iml·r~ra­ tur.t pensile cl.t un ha,.tone, o s.. tluto in un telaio 'lual~w ...i. !'Upem, a mio \ vi'••· talt.• incuO\ euicnte, e pere: h i: vpnendu a tro\nr ...i lllt'no .Ji~custu dn c:oloro che lo tra~purtauu, per essrro i hra~'•'Ì di IPva piu ··•11ti ri.,sce meno :-postal•rle. c pt.wch(• i porta-feriti po.suno camruiuure ùi fronte, tuili dnt) tf u u~r :-.nlln stes . . u lruen: rl clw r·oucle il loro nudare in l'alita u rn dr~c:Psa ptil fllt:J)(' t'Ile se procedessero l'llllO dielru ;dl'altrn. Cd è • Jn t!~tu la Ilo. nel :.islemn ùr lraspono di pr·n, i.,;si111i P"'i. cb~ noi ,·ediam'' •In per tutlO usato, negli scali umntLitni. nell•· tlo,:auc e 'ia. \l a potentlo il l'arrNto prestar hnoni ~eni~i clow !.1 ruota 11011 Lmvassl' llllJlt:tlimPnlr, pensai ahre::.i a Jrro,aruti dr e ·!\a per rl tra,.,porto d1 ferrli ll'!.!gteri. e ideai c1ui oùì uua doppw 8•111 spie;.:ai11Je ,uJ lelatO a rHole. (o,r r.nnti rn t.!Sso. quali rnezzi da lra:'portare fl'riti. la harella di 'aria forum t per di\er:-i n't. due sedie a runt•·· le intltrac ntru··· in tela pPn:-;rli e t fUCile a te!;~ io con riu,:hit>. E ronfnrmenwnte al propo~ito, che il t'a rutto Ùo\ ès::-e costituire una ~ve•·1e di nmlmllln::a t11'11il::at'l, innanzi àodte ai !"'''; di llll'dicll ::ùmr. credetti opportuno di fornirlo altre:-i di u Hl t'as~a-depusilo di ~lrnmenll chirurgici, o~,.:etti di uledical.iont>, a'''{ua. rnedtcinali, e di un !ello spieghovulo per· operaztonr di nr~ent.a !lltre di elle. :dio scopo sempre di ottenere rbt• il carretto pntt>o;se da solu pr·l'~lar'\Ì nl piit completo soccorsn,


PER I'Ri liO -.orcoR-.0 \l FERITI l\ G["Kitll \

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pensò andt•' di forn ire la ph·rola r' tl mpa~nia tl'ambnlanza addetta ari es~o. di una tenda !la poH•rsi romporre ed devare Del più breve tempo f' nella mnn1era piu farJie, ~ da poter"i a~volmente tra portare a spalla, :l gnisa di zaino. dni porra· feriti. * "..

C'lsi Ctrrnpu~to il pÌt'colo ··arro d'amLulanza, allidato nlln dlrezione ìntell i;eote e rorag~iosa ùi nn cllirnt·;.:o, è fat to per leJ!UÌre alla ptit hr·eve Ùl.;tnnr.n le forze rornhatlenti, in modo che, sP.nzn e~scre d1 imped1merll<l al1.1 loro liher'\ nziont>, , j ll'ovi sempre li. prP~so Ùl e~se, per soc•·otTere sen7.a intlol!io e wn o ~ n i mezzo .ti rndu ti. lnqunnto rho (non è r1pel1· &1one soperllua) t•accngltere 1l fùntu 10 ~uerra sent.n soccorrerlo prontamente, polret.he anche equivnll•r... i a ,oJitnal'lo dal po~to do'e de,!namente f' cle•oro~arnente è t·nùulo. per lrasportarlo, fra ~ii !òopusimi rinrmùiti. a mMir piu lontan n. In luogo cnnven1ente e r·1par.11o dal fuoco nemico i porta· ferit1 imp1autano In piccola tenda, Yi compongono al di lotto il lt<tto d'oper;lllone e la cas!ftl-dt•positn. e con tuili gli altri lll f>t7.i di sor.corst•. perl'orr~nùo In hnea d1 coml,attimento. ,1aranno pronti ad accorrer e Ùo\·e la nece~--•ta li chiami.

AppJ i,·azloue specialt• del cnn·euo è d1t! e- o ""rn come &llllrulanza ùei bnlt:t).(liuni d1 sharco dalle na\·i armate. l.a nos1r.1 marineria da ).(nerra. rome tutte le alt re. possiede un certo ma tel"iale per gl r sbarclli arma li: rna 1•s:;o 1.._


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C.\llRETTO-IJARELL \ o' \.'IDUL.\'IZ \.

in \erit.1, poco suflicientc e mal si prestt>reùhe alle urgen1.a e alle rons1'guen1.e d'un f<tllo d'arme, le quali non po!o-~On•> essere meno tristi e meno gra\ i di t(uelle, alle quali vanno tncontro tutte lo milizie combnuemi. Per gli c·erriti, di fallo, l'operosilil pronieh dei t;ovel'fli e l'au i,•a cooperazione della Cr(lce Rossa ltanno c·on· dotto a hnon punto la rosa, per·ch~ di questo Of!J.(I si a).!tla, dt perfezionare Il buono e il mollo materiale dt soc.:or,o esistente. c tendere all'ottimo ron lena rnai stanca. \la pt•r le mar'neric rmht.:tri, almeno per In no.;tra. le co~e non ~tanno allo stesso modo; ed è un bisogno vero e ~cntito quello di pron·cdcre dò rhe manca afTauo, cioi· .:he le forze navali ahhiano ancue es..e la loro aml•ulnnz;l per le azioni l'arnpali a terra, tanto più che ai temp1 prr-ent• ,. tJOesto fra le ma)!gior• pro' e di gnerra. alle •fUll l' sono chmmnt1 i numerosi equipaJ!gi che popolano i gros~i navigli moderni. Pen.;arf\ a gro!o-si carri, a numerose harelle. a Hfl) cOlnflagnw d' amlmlnn~a. n ùistl'i lmzione sistematica di 71ostt dt prima mtdtca:ione, a .w•.:iom di saniu1 e via, sarehb'' \oler superare il po~sibile, dacché lo sharco armalo su In cnst.1. nemica 1\ tra le a1.ioni ;::uerreschc quella elle piu i· alla mcrct\ dell'improvviso e dell'inlletermrnato per c1ò l'he concerne luoghi, tempo o ronseguenze. Da ciò la n e.:e~­ sitit che l'amlwlnnza delle mili1.ie di mare chiamate a un fallo d'armi a tec ra, sin completa ùe1 me a t e che ess1 steno sempliri, l ~ggie r i, mnne~gevoli, lra~po r·taluli l'nn 0~10 a bordo e ,, terra, e, soprattutto, ì:he si prestino ad p.;sere imuarcati con raciliLit e senza spreco eli tempo nelle !ance armate, dipendendo il t isuiLnto felice di uno sbar•'" armalo, per grandtssimn parte, dalla ma~~ior& prestE.'zza con cui e~~o ò •·ompiuto.


PER I'Rl'f0 SOCCOR'\0 ,\1 fRIUli l\ t.UERR.\

l :;t !l

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• * A tradorre in allo il mio dise~no io mi ehbi lar~his­ simo il lav01·e d1 S. E. il \f in1stJ'O della )larina, vice-ammiraglio Rac··hia, del Oireuort' ~enerale di ar11glienn tld armamenti, 'ice ammiraglio Collrau, e dell'lspettorP medico cav. Bassi: m1 i• perc1ò dorere poter rendere loro pubblico nLlo~tn to dell'an11no mio gratissimo. Altri cbe concorse n coadiuvarmi si fu il cnv. Pellinati. Capo tecnico p:-inc1pnle di l " clns~e nella H. \farina il quale :~ uese con opero~a intelligenza a d1ri~ere l'esecuzione ciel lavoro. Volli già, lJllale testimonianza della mh con ')id~>t'azione, che il nome di lni apparis e associato al mio nell.t espostziOM dell'o~getto al conco1·so. Nl ora mi t• favorevole occasione questa per porgergli nuo' i rtn,:!raziamcnti. Homa. no,emlu·e l 9:3.

Composizione del carretto-barella. Il carretto-barella r.ompleto u rappre ..ntato dalla figura 1• e ri~ulta composto d1 : unn barella pie~hevole (fig. Il), Ira telai a rt'lo (contenuti nella ripiegalura .Iella barella) tllg. l l i) ; due tmbracRlure pensili di tela (contenute nolla rtpìe· 8Blura della barello) (lig IV); una barolla di tela con aste smonlabill (conlonute nella npiega lura della burdla) (Og. V);


1:) ~()

C \ llllKHO-B \ RIU L.\ n'A'IB O I~B U

un fau•tle a quallrn t•ill •llori con a~ le re! ali ve (fig. \•t); un leltn d"ouera1.iou•' (Os.r. VII); una ~" a-dcr){,.,.tlo t•er me licinali, ecc. (Rg. VIli) ; •lua c:Pdi•· por~-rl'rtlt '-UI telaio del carreuo (fl:t. l X •

Una 1er11la da cumpn M (fi~. VI). liCOmponibilc in pc7.zi e rrJoltn in tanti lUIIli tla 1 P.carsi a spalla dai 1 orlu-fertti, cornpletn In ùolulionc t! el rnrt alto-barella.

Applicazioni varie del carretto-barella. Le vuric epplt<'&z•oni del cArrello sono· t• Bar·cll•t ~piuKnln ... ul can·ettn (fìtt. li a). 2 llttr·cllu IH trn«porlat'"' a br-accia (fl!.t. l l) o innc-..tat 1 Rul ll'luio tl ruote (Il~- l l f1) a• Due !ò!erl10 ~pwg-ull' sul car-retto per· tr·asportiJ di l'ot·ih legjlieri (O Il l\:.). 1.• Tre l•>loi a •·eL~ da poler~i U"are i"olnti per ti lr·nspor lo tfUII ferrlO t'Oli r.ioscuno rlt essi (fl~. Ili) O l'ÌUnili I"I>P· mofi!'!Oth! uno bnrelln (llg. I li fl)

5• Due imba•acntnre pen"tlt rli lt>IA (fl~. IV) G• Barella 111 lelu do fortnat·:.t con lu a~L6 del fu nule (li· gurn Y). 7• Un lP Un tl"opr.r Aziotu• .Ja poter~i spie!!art• "UI carrello

(flsr VII) o nl d t ruoa·t, ron o ~enz« la cassa-ùeposito (lht. YJI11) ..,. C j-.-.n- iepo,tlo pl't• t ne J 1calure, rneJtcmali, ecc.. \11guro VIl i) !t• Fauolt· 11 qunllro t'Jfl••ltori, da eervirP come fllt·o dt· t·~tttvo nolturnn pP.i porta- ferili, è Lenda da campo per 1 primt "OCCOr'-'Ì ai ferili (O!! VI).

Descrizione sommaria delle parti componenti il carretto-barella. l-' tg". lf. -

Jlare/la [IÙ'{)ht!PO/('.

E~~~~ H unu b~t rf'lln comun6 dt legno, piegl tevolan cer'IIIUl"ll

in z eon plano llt tela, qua liro ~nmbe a a a a dJ fert•o 'noto snorl&l!·, t'lnlb r tale da liranti b 11 e ferr-i a croco c c Uuc"la


PIR I'HI\111 "OCt:ORStl

\l 'FERil i l \

Gt.:&HR\

1 5~ 1

é rorui ta t li un <;nrfielto e' di l•· la, ùi un cuscino e". coperln rl e di cinghie: é scomponibile in lulle h• sue La bnt·lllla nper·la può udatlar si ~ul c:arr·~lto completo Il o), meli• ante g111de metnllirhe e e fi<>~alu a•l ''!""8 "Jl , ,·he vnuno nd inneslar·si nei ~oslogui a "IJI18dt•o f J~

tesi Bui !e llo d'oper&I.IOIItl. l.a stt><~sa barella J•UÒ es~ae inJIRala direH11m• n le !->UI lt>la1o a ruole (ti~. ri · ), f er mo>zzo quattro a«tucci melnllici a q fl;<~i due pl'r lato ntla barella. Dei quali imbocettno rJUUltro perru rorr1--pondenl1 f1 p, cho impiantati sul tcla•o del carr~lto. Fig. 11 l. - Telaio a rete. Si rom ponti di 11ue oste tubulari 1n rer ro a n con ne!:- e fra

loro da due 8"'LIC61lt• in ferrtl b b, dt una rel• c c·he fa •lU e di un poggiapi~di ti. Due cinl?hie laleroli e e da :-palla BOSJil'ndere e portare il ferito compl•lano tyucsto 1nezw soccor"'o. Fig. Ili a Le a~te lubularr dei telai cti l'iuni'-'cono nPi puuli AA, IOIIl'slan•lolt• l'una ull'altra 111 guisa da rcr•mare i due lanchi lon::riLudìrl<lli dr una boreiln collegali fra loro •'a due •Ueelle es lreml• it. DuP rPli si inuu~lano l'i~p<•tthornenle egli e~ll't•m i del telaio cost formRlu, qm11d1 t'H cuciono tra loro uellu pu r te med1a k k: e~st' \'en,.:ono po te"'~ lnteralblente lungo le a'-le ste~"'.! con ulll'i c:ordmi, in modo du t·i· eult.&rne una ><olida bon>Jia. Fig. l\'. - /t,riJ rncat~tra pen.<Hie d 1 ielrl. Una ra ... ciu di tela IAI'aa 50 ccntim., convenienleruenlc primn condtzionaln pet• l'u-,o, si fi~:ou Cf)l ~uo orlo agli t!!'!lre1ui pottteriot·i 'Ielle lravcrs" oriuonlal1 oli lt•gno r 1 mt !iaul~ due gan,·i. 11 partendo da quc,ta forma dapprima la spalliet·a iadJ Il f'f'dd ~; eol in ultimo Il poggiapiedi per contenere un aomo comodameutu "e<luto. L'unbrarnlnra co ....1 formata ;.

altraverMta nellA Sllft lar~ht'lza ola tlue ha<;loni dì legno l~. ài (lUali ptll'tono 1~-> corùtcelle di "0Sf onsiono fiJI. che rr muntono ~upe riu1 munlt• ass1curHle alle duo lra"er~'>e o•·•zwn-

lali rr. Que"lC travors•, mediante colla1·i qfJ, da slrin:.:er" i Vile. ~>i fi"sAno a distanza su una delle osto IJ b del ronu le, quale c pot h la u "Palla ,)ui t•orla-f~>rllr.

Dt •tue~te i mbracnlUic se "'' potranno &\'ere in ogni c:o1·-


P.i::?t

CARRETTO B.\JU!I.t.\ n'al!BUI.A:-11.\

r ello t1no a 6 otl 8, percbu e-.se, ravvolLe, occupunn poclùssimo spnzto c ciascuna pella c.Ia• due ai tre rhilogrammi. Fig. V. - Barella t! i ttla con fl8ie smonlai.Jtli. Ulilizzuurlo di giorno le aste del fanale de~cr·Hto nella figura VI, con fJUattro di rruoslu aste si può rorrnare una barella F<ervendo!'i di una Lela .V gia condizionata. pet •JUesto uso ~ ~ar1uta nei suoi lati m•not•i th due traverse p p Ji legno, èhe si assicurano con collari 'l q slrdli a vite alle clue aste lougiludinali cHia harella. A queste traver~e "OliO fis!!8li a cetniern i r egoleLLi di lt•gno r r- ,., che formo no i piedi della barella. Fig. VI. - f.'anale a r,u.actro ri /Tettori CM nste relntice. E un fannle metallico a ~ pareti piane \f't·lirali, ~or111on­ ta te da capp<!llO circolare che si apra a cerniel'tl e chiuso inferio!'menle da fondo rlsso. Ad ogni parte hlleral·· del fanale rorr•isponJe una llamma a a ron riJJellori, in modo che, disponendo di 1· rasci lultlinosi, allot·ché di 11olle esso viene eleva to all'allezza di H metri r·irnanP visibile pe1· lat•ga zona e per ogni dirl"zione servendo così come l'aro direlli\'O per porta-fer ili. Sei a ste di legno u b b, unite fra loro con innesl1 metallici a vite, formano l'albero di ,• melri ,Jj altezza con piccola grue g alla suu e,.tr emilil supertoJ•e; es;;o i! as· sicuralo l\ terra 1la un sistoma di cordini c c c, cbe lo rt!u· <lono ~:~lallila. In qu o~:~ln ngu 1·a appar·e noclte una. tenda, che 1) l'~:~cilmenlo scomponibde e riducibile in involti di tela eu in piccole aste di legno eh~ ne formano l'ai•malura, com'é Indicato nei dettagli. Di es:-a londa, cosi scomposl~, !<i fot•mano vari taini da r•ecarsi a spalla dai por la-fertli. Volendo poi utilluare, di :,!iorno. le aste ùel fAnale, si possono con la mss.~ima facilità a tlnare allrj mezzi d1 trasporto pe1• ferili (v. fig. 1V e V). Fig, VI I. Lelto d'(lper~lone. Esso è cosLruiLo hl legno e munito di cernier e a a per potersi clu udere a libro (t! g. V Il b). Allor<:hè il l ello è aperto viane as'-icurato da due ca\ i glie c (una per Ialo •·accomandale a catenelle) che, introdotte nei fori d d delle pia1:tre s po1·g-enli e e, lo rendono resisten te. Conliene un materasso, dal quale si otlienc anchG il cuscino, me1·cr' il piano mobile


PII PRI\1 0 -.OCCORSO Al l !Rlll 1'\ GU &RR.\

l;)':?:)

dispone di 'lua l\t•o gambe n n,, d1 rerro vuoto suodaio?, dn allrctl11nli tiranti n'n'. 11 lo>Llo può apt•it'!<Ì o carretto, cmne è rappr~sen\alo nella lì g. VII, o può "la• e Bé (Hg. VII u) pog:,!iando !>ulle pt·oprie ~m be, delle qunli leenteriori ~ono rmfot"zale dollu croci• ra in rerro o e '(Uelle --•w•r dai ~80('Ì /' a!l"\ICUrati "OllO jJ rondo della CAS-8i ;-11epOSilO c..e •tue<~lu lrovn"i uuilA nl letto. o da allra cror.ter& uguale alla IJ "C In Cll"'ll non ò unila al letto. Sotlu li Condo del letto t•d a ciast·un lnlo di e~<'O "ono ll:-!'alu due eqaadre di ferro 'l'l con tn~«.,i Jll'r ricavert'! i !.>ottoni sporpnti 811 (0~. VIli) n~~ali laleralmenll" alla C8!!'~8 depO~IIO, mercé i •luelt tllelto rimana "olulamente annesso alla cassa. fo'iJ:. VIII. - c:as.'la ti•'posito per metltt!mali. ecc. Que"la t-.aq~n 1\ di lagno e porl.n due maniglie laterali per poterla 111nne~~inre. Contiene cinqllt' tlivi~ionì, dali•• rptali quelle d1slinle dalle lettere tt, u, rl survono per metlirinnli, t'erri ch1rurgic1 e me4\calure, qnelln e per allret.zi tlfll cal'l'O ed in flue qul;!llll e per l't'CÌp1enle con acqua. Solto il l'oudn della cassa sono praticati .11>1 fnl'i n n, due per loto, che ~<'IOlenano ndlo !>pestare tlci tlan<·hi della ca«sa, de"linnti 8 ricevere i w·rni fl p (llg.IX) dr-l lelmo o ruote. l bottoni.~ s. tbsano la ca"'~ al lelLo. Fig. IX - Serlte porta-l••rici !lUI tflaio del rnrretto. Qu~>sle "l'dio :-ono cnntHJ"~t· nl carro e si chLUdono "ul telaio, iu modo tln non ht"ciaro alcuno ingombro. Eflse si eompnii ~OIIII, nh•\·audo dappt' Olts ~ulla \Orlicale le IIUe copal· l1ere B s unite 1:1 ct>rniera fra loro m t (quali "'Il811ie re quando 10no chiuc,u tro,an-i al1battnte tn 8"anli ed a conlallo fra loro}: mtl1 .·1 fa scorr~re mnami «111 lP.Iaio il piano del "edile anteriOre 'l, in modo lu ollenere l'angolo !l fra le due apalhure: poi !'Ì llJli'OIIO le ah-hrnccwh r o o' c', tissandolu con I}>!IOsiti llOnci alle spallier P P.d infine si spieg11110 i tlue poggiapie.Ji da ~otto il corro. Il p1ano tJ' del st>dùe posteriori" a ftssa to al lalnio clo>l corro : IJIUtnùo !'i chiudono le flt>rlie, le ali-bracci nli r "ro' o', t·i,peltivamPnte unite con eernicre ai sedili fJ e q', ~i a bbollono !'IOpr·n clì e~ si.


RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

RIVIST A MEDICA Dott K1 1 us- Sulla guarigione della tuberoololl o aulla blologl& del baoWo tuberooloao. - C/~Pr/tn 1.111 l · sclt H'of'/tCnlfeltrt/T, ~ 20, lR~H).

01 LOOO hadlli lubercnl0'-1, cb·~ '-Ono inoculati in un l'emi· nt• "Yiluppnnn l'or·<:e !'Olamente ltl: ~!li ollr1 c:nnO distt"ulll dalle collult>. La guiU'ÌEl'ÌOilA dol prorOt;!'\0 lube rcoloso COli I U"'O rh•lla tub~>t•co lina avviene pe1'clll' oltre le ~o.,Lanzo l'ha prntlucMl•• necroc:i, ne P!'Ì~le allNl che ac~le ra il procesc:o ù1 guarigione. ~odio, ~te

l"'nlnnùn rlalln lubt'rl!olinn rtuesl'ullim a sn:-b1nza Rlln ~hlltl

di pureu.n (tuber ·oloc1.Juw) e l mocnlan•lnln in nuR ~n,i a nella f1Unnti~\ th 1. cc. non c:t desta febbre, mentre un l'C. di tubercolina gret...I!IB u~cid<> l'ani mali). Le 1111••z 001 (l l!l'lllnrn~ -.11 50 ch1IO~rammi1, perchf> ,jcno nUi,·e, ùùvono ""'"•'r<' continuate pP.r lun..!o tempo. L' ntore con Ialo metodo ollr•nno pCirecchie guari::doni di tub•·rcnlo,l u~ll'u orno.

c. s. nott

P, r sr;m•owsKr - Sull& cura della tuberoololt polmonare e sull' uso della tubet'Collu& - (Br r ' .,. ldtllr•chP. H'ocltenscht rft., ~.O, 1 9:l).

Dulln m eta eli febbraio l kiH al 1" lu!.!lio rlello ~le!'~o tlltlln l'aul•ll'l' Co>P:;!UI :18 \. JooculAr.IOill Ji luher cohuu a ~edtd 1A-

zieull, due dci quuh erauo afì'etli da luber colo">i di omhoduo


1:;z:.; 8rtteuhlljnni tleJ t:"ÌilOCc'hio, (.!Ue!lti cnn 17 IIIO~UJHZÌOIIÌ pii' eia11cuun 1nicthorar•onn di molto. Le nmauenlt 350 inoculazioni furono f!!ic•atrile in l i JHihli, che •H'&no molati di luber~nln~i pohunnnre. l..R tliafDOI!I fu d termmata clinicarnenle t• batt<>raoto~:ac;.un~nte coIICChé non •' ro~"i!Jile !IU tla C""'a elt•vare nlctau {Juhbic•. Dei li Cll"t ~mirono ~. c10è :? ,;, •tu, mr.:lioraroln•' i,

ra-

ciOO 'IJ • O• lu tre ca. i al qundr • clinico era I"!Omplicaln e perciò rauh <'OII "hlt'l'lt come uulli, a1whe per·chè il rìmedro ll!lll era t• Ile l'a to. l.'aut rt! con<>itlera :.rua1·i11 •[nei ma.lnti, 11ei •ruoli. tmcl•e 1 qu•• nw" i cio pn lu cnro, non ~• o"~er,·a \'Il piit alcun ><tll&omu 111orbo~o, P. chn !IPmhro'"auo t(lrnalì ìu Lutto B per tutto nt>l prianilavn bene!l"•·re nelurnlt>. Spt•lta al tempo di decidt•r", "'" tali ~tlllrtgioni "ll'no r!PfirlllivP. Sull'u:oo del rirnodin l'tnt! oro ,-. di n vvi!'lo eh•• 11011 !'il PO"tano l'l'PilCI'ÌVOI'LI ll()l'fTl B l-Wlll'I'8JÌ, 1116 elle> t'llliVOnp;a llpfiiJ11

CIIrlo "<lC'llldo g-li indi vidu•.

lol &Jr:uni o:n~i ''011 Vt•n~orln mu;.d IO lA ph·ole ciO<'~ l, Ìll altri di f'ÌII ltl a'l'(llldl oll)><l '-'ltiU O 1 ~>11 tniiJtt.trUlliTlìÌ Ili

fio"811fl

l'Orno IJUillt ~'lln~igli, clw non mA.rlcann di t'CCt'liont, !-i po<-~o11o ind1cu~o· i "e:!uf>nti: l s. 11·1 la luberclllino. c;olmnenle qu111hlo "~Ì"lono bae..llt tuf,.,r ·olo.,, nell'e,rreuto. ~ S:n l uto o per r·arc~r.hi :::'ll){"llj 11011 compar\e rubhr··· .1 s· 1 otninci con oto•q rnimme. il ptù oiPIItt volle «ailanto ror, t IO ,Ja rnilli!!:r8mluO. i ~ un ~i numenli lA .Jo-.», .. e a·iaccen·l•·~• la feLbre. > Si llOsp••no:lano le in•x:uluz1om <tC l'uarer·rno ,., Janwnln di D'la le '~eri', st} c:nJTr • uiarreA, ~u cl orme t nolo. G St 1 i ...calolt l't no hll'eJ,olli.done ngui '<nluwme. per r•o.;o lernpo, prarnn dt rarnP u~o. Ollr•• l•• nurnero'H' rop;ole igieniche sull'u"o dt>lla Ila nE'Ila, lUI P. proton!le i11spìa•azroni u Loccn l'ltiusn. ~ulle pnssegginle al1'11ria pura, sulla tlleLa ecr , l'nutorc> hn ratto 11~0 iu tutti Rli lnnruolt~tl eli r.reosoto, o g ueiocul, che prcscr·ivt! mesto-

n;


IH VJSTA MJWICA

lnto n co~nac e tintura di gcmziana tu parta e~uah n 1 J di litro dt acqua cou ag~innta di succo di lampone e regola la rnc-.colanla in modo da pt·escriverne giornalmente da 10 a tO gocce, cio(· in totale l •; , gramllli di crl!osoto o r.tuaiacoJo al mal:isiuto. •\ t pat..enli ma~ri c:omrninbtra\'a il rtmedio tn:::-ieme all'olio dt fegato di IIH! r luzzo ~opraltulto nri me~t invot·nalì, rna St>mpre quando In stomaco lo lollet·lwa bene.

S la C'" P' tl• razt 'lne ern in"urtlctelllA o se ti pat.tenlt era pure si!ilittco l 'autore somminif'lrtl\ a ioduro di so lio con ulrato dt lùt•pina, nella diarrea tauuato dt c'l>llllltlma con dl•jta albununo><a. Nou U'-'Ò •Juoc:i taai antipiretici u qtammai OJtpio o tont•flua.

A tuttt 1 paztenlt, che ..:cneraluwnt" furono ·urati ne ,. •m· bululorio, raccomallllò la piu l>CVN'a prolllassi, fucewln loro cooosc~rl' i pericoli a cni poteva11o andar' inconll'o c lor ste!'!si ed i !"ani con gh ~puli lub~r·coJo . . i.

t:. s.

RI\ISTA Dl TEC~ICA ESER\'IliU ~~ ~01~0 MIUHrJ ---- :- -Nuovo organico del corpo aanltario mllltare apag-nuoto.

t' Xella Rec,,ta tle ~anidat/ militar dd l ~> "ellcmbre. l rl" ~ vrum > le nuo\'e tabelle del corpo sanitario per lu pcnt.,.ola (compr•ec;e l•1 !Jal~ar·i, le Canarie a t pre~iùi ùf'l Marncl'O ed e~ct..~~«:> le coloni"). '\e dt!lttlO un r·ras><unlo, &;:tj:lllllJ:!CIHiod la paga mon:-:rle ::>pellanle a ciascun gr·ado, qual!• la cle~;a­ wiamo dal ltl\•oro del ùoll. IIi.immerrch · Das spanisclte .\11 • litair.wmaii{Siresen (D!!IClSC!te mi/tfttriir;t/ Zeitscltri re. J886}.


RIVISTA Dl TEC.NICA E SERVIZIO ~rEO ICO llifJtAI\E

l :)2i

2 iol!pt>ctore!l medicos de t• clase (teneu~ generale) pese las (franchi) 1250. 6 inspentore>' medicos de 2• clase (maggior generale), peeetas (rrancbi) 750. t7 l'Ubinspectores roedicos de t• (dasa colonnello), pesotas -(franchi) ;)75. 23 euiJinsper tores medicos de 2• clase (tEmente colonnello), f8Setas (franchi) 450. 91 rne11icos majot•es (maggiore), pesata~ (franchi) 100. t!JS meùicos prìmeros (capitano), pesetvs (Cranchi) 2W. tl~l medicos segundos {lenPrlle), peselas (franchi) 21G. A •tuesl.i biso~na sggiun~ere i medici che fanno ser,•izio 4llle l!!uppe sltlllziale a Cuba, a Portorico, alle Fìlipptne, ecc., i quali (armo pur parte del corpo sanilat·io, e vi !armo la 11te~-a carriera degli altri, mn sono a carico lli allro mini•te!•o ~e desumiamo il numero dalla Eseala del cuerpo de 4Gnirlad miltUzr al /t} de Jtdio 189.1, ultimamente pet•venulacì: lu~peclores de 1" clase 2; subinspectoret-t de l• 2; id. de 2' 3 ; rnaj(lres :H; primeros 7:i; segundos 20. Gli shpenùi si cor·rispoHJono in media a quelli del corpo sanitario italiano, non troppo lauli m ambedue le penisole: pt>I·ò se i capitani medici spagnuoll rtcevono qualche pe!leta di meno degli italiani, essi hanno il vantaggio di aver cominetalo il loro sl:!rvizio da subalterni con un minimo ùi .paga mollo su(le riorl~ a quello che riceve un sottoteneote medico italiano. Ma gli stipendi dei vari gradi conLano poco nel paragone; quellò che più importa é il ttlmpo che si impiega per giuncere .!allo ~tipPndio tn iziale a uno slipenùio suiTìciente. Ora .te con~ideriamo chr gli spagnuoli hanno IG7 ufficiali superiori (lvi compresi gli otto generali della penisola e i due delle rolonie) contro :M~ ufficiali inrcriori, e facciamo il confronlo coll'll.alia, non possiamo chi} augurarci che nelle futu re ri manipolazioni tl<>ll'organico del no!'lro corpo si tenga ~ mo,lello la plantilla spagnuola!


1·>.. -~

nii'ISJ'.\ Ol 11il:~1t:.\

Quando po11ono esaere congedat i dai corpi di truppa l U.lot? - D o t l. IldRTli'!G. - (Deu.l8che miliciiriir•tlù:h• z~1tsehr i!C, giugno, ISH: ..

Grà da tempC\ le di.,posizioni dell'aulorila c-eul1'ale e Jegti utfici ~antlari instsLuuo per 11 c.onJet!anlCulo piu o:ollecilo de1 ltsici. Perctò, all'artwo delle reclute, 81 lie::1 conto de:zli indivtdui con vr<.!disposi:t.ione eredllarta, 1 quali scmo po;:;U !'Ollu soa•veglianza dd med1co, a[tin('hé Ono dall'inizio di una malaLLia possa osset·ti prepar·ulo il cougudawt'nlo. .\ù oola ili ci6 l'ulllmo rupporto sa1u1arw dell'es.-rcJto prus~inno da una media d1 118i,8 ammalali ùi lisichezzo polmonar·e per anno 3,1 '/.o delltt forza e• l una meJ1u d t 2G5, l d1 lllOt'Ll a 0,7ot.. deUa fut·za: uelrunuo 1889-\11) vi fur·ono la~o=·!,:!•., nrmualall e 2.10 = 0,55 • ,o mot·ti. Noo v1 é quindi dul>IJIU che un numero relali vurnetlle grande ,li tisici uou e ancor n congetlt~LO Ahbaslanza prt:\ollo per preservar·!i ùall'ulleriure svilup! o della malattia e liberare aJ ptù p1·esLo le truppe u di O.!"pCd'lh della pr1.1~Hmza di ammalali pericolosi pct• il po'-'sibìle conlap:io L'A. 1'11 dipendere •tuesto ritardo ùa tt·e cause: t•ln specie della mulatlia. !!0 lu qùestiono del danno dìpendet.le dal servrz.iu (/JittiLStbesc/Ul(/ ÌrJlll'l!J ); :\0 le t'poche tiSS6 (lOr le jJt'<J!HJ,_te di invalidita. t• El: noto quanto ft'Pitueulumente un catarro br•oncluale, uua pohnonil.. , o'IA pleu.l'ile dauno H primo impuJsn u!lo svtluppo ùella lubereo!c)si. Per o secon l11 le tl1coposizioni I'egohuneutari e set:ondo i dettami della scienza non :>1 puo dtcbitn·are inabile un militare, il quale dopo il cnt·Ro Ju\• t•evoJ .. o.li uua di •tuesle mala ttie~ completumenle gunrito, lleppure se i• con:;Lat.alA una predispos1zione ereditaria allu lìSJ. Si deve alt~ndt·re la coustataz.1ooe dei bacilli !lt:llR lubercolo"-i, od un certo lampo di cura p1·irna di riconoscei·e l'e,.itP della mulatt•a. Ma tosto che ò &LNhilita la nawt·a lubercolAr~ di a«sa, si dovr·ebbe promuovere; la dichiarazione d'uu'lbi!ttA, e l'&mlllalulo dovrt~bbB re!'>t.are r,ll'ospedalt-, o rnunu elle: :'!' 11011 "euga io discussione la fJuestiou•~ ùt>l Janno dipendente dal st!r v1zio. Essa 11011 é da fnr•si pet· qlt tllomHlati

=

=


t: SERVIZIO \J LDJCO ltlliTAR&

:the !(lno llf•lla pritne 't et G !'\Gittlllall • di <~ervizio ~el magli r nurnerù dei c~t..,i lt• inlluenw dal «er"izro ''Pine• lono GOII ori~ tue .l ~Ila runlatba. ma le JINllir.he rc.'golam•Jntari p n· ttab hre lfll'";te influenz" sono mnllft lun;.rhe; e quando anche dopo IHI'UIIP. fH'!titnAilO l'iufltlCIIZfl dP.l Sl'rVizin ,.ja I"ÌI~CJIIO'<cilllA. eome <fUa!"a ""ID! re :;riu~tamPnte avvit•••e. le COllùizioni del· l' ammnlnlo sono (·nml>ìnle, c• non ,Ji rrulo lo consunzione Pli morii! renolono anutlli le 11 i,;liori intenzioni. :1• !.'ultimo rttMdo k dovuto a c•lu~ per lo dnruAnde ùi in\lili ~llA "' n l <:l,tbll l" tie1 c epo .1e tl><"'e L'A., tlopo Av ... rt' oc:~prv11tn ch1• non <>i put'l I'Orh\rt~ di nun •ruolare gli intliviliu• cnn li«puo.:izi )11~ • ro itl tra • ulla lt:<l, l quali <>ono trl)ppl u fnrllllllilalllenll' nf'n ammalauo tultt, nlt911t' ancot•u pn,..l'lìbtlu unn !';t'•·lla pm rt,:oro:-H tra quec:ti os ·ritti, e fu lP "')!!uenti pr JpO,IP a) stabilire pr!r' mc~zo dtl.e Huloriti.t loca li lu prl'tiil'lpo~~~e eredalrtrw allo la«i pulmo rarP. pr ima della ,j,ito; a qun:cllfl nrumi""ione ehe «i riléV81'1st' nllo visiln «i pntrl'hhe nml' liaro rwimu llelh1 { luatnala alle urmi. fJ cnrnunicazaouc d••lle urf.,,•,n~:~zioni ull'atln della vi,.rta e d·•lla r.hiarnahl llllt~ tlrllll, o f!llindt ··~am• tnt!•ilco I·Ìu "ll•ero •ii •JUC!'lt llhlrdclm, ed nsse;..naztone alla t'Ì'~Prva di re· dutam..uto (ErMiuett. rN·) l'd .nlla Land!llurm di •tu<'lli fra 88•1 nei •tnali Hl/1 dt>flrrenl•• In l"\'lluppo dt>llll por·zinne superiot'e ùel lf)race (cln ,.j,•ol·· 'pot'llenll, fn""'' cla ''Ìcolnri pt'nfon le) nac he quAndo gsano ~ulllt'ien ternente rnhusta, c) rJ!J•·lule a fr·~•JUl'nli \Ì!'<tlt~ •h•1 o 1,, "enula 11lle oru1i dea preùi<~posli eroùitarsamoule. (Quoe~tn c11sa ,.. j.:lit pra:;cr•illo. dai r"g<,tam("11 ) Fre fHtmli h·lerasinnltotu del po"o tiult·na-r o: •i) l'i<'.onosrere in j:tPneralt-> il 1lnunn dipendente .!al ""Or· VlltO ìn lt•tlt 1 malttnra i '!•Bli "' ammalano oli lulercuto... j dop •le prime "e i .. elUmnne J •l loro l'&rvizin; a 111eno che ~<i a duno~lt'ttl.lt uu'allt·u cntl'~a fuori del scrvizao. Uu Ialo raconoSCitnento t!'enf rale. c!Je ablorevttl Ji mollo il procedim_,ulo, 6 Im) Malo atnm~sso dal rnini~:~tero tlalla gu•·rru pa·u::-tano l't'letavam. nle ai pAl~"r•••·ca; 11 ) l~ro !'lenta.domJ. d•·lle tlomandc tl'mvnhdilù per lisi pniDlonare tn (){;nt tempo.


1'>30

111\"!ST\ DI

T.E~~ I GA

Peaature e mlluraslonl pertodiohe 41 soldati. (Deut.'lche nu/itàriir.;tl. Zeitschrift, 18!13

A"''O~

l); un lavoro mollo trnportanle per quanti $1 occurano di anlropometria militare. Da uno spoglio dei t•ogis~t·i esistenti preS!IO il t• ref.t~uneo l<l di granatieri bath•~e, l'A. lroviJ le se~uenti vnriazioni nel peso dei giovan• s oldati.

(Numero det mi'<urali 35i). All'ammi<t~ione

Il »O dtcembre. 11 l '3 febbraio . Il 28 apr•ile . . 11 10 Pgn!-!lO .

';'5.:1 iS,O ";:l,;

Que!<lo risultato lo invogliò a fare rteercho pii• OS~flUt> u ptir dettagliate, e non ~olo sul peso, ma anche su molle nli!;ure del corpo e a pPriodt p.iù brevi e r~golari. Gli 11tdivitlui osservati furono \9, appartenenti aUo c;les«o reggi111enlo ~rana· lleri. Le mtsuraztom prese furono: 1" peso, 2° cìrconft)r... nza del collo; 3° p1~rimetro toracieo in aspiraztone, ~., pel'llnelr.., tol'acico lrl ispirnzione, ;:,o c•rconfèrenza alla cintola (tatlle )j G• ctrconfereoza dèll'ad,loma, i" circonferenza nlle nat.che; 'Jo e o• circonferenza clelia coc:cia, a destra e n <>trii,. tra. IO' cir· conferenza del g1110cchio (a destra soltanto); I l' e ~ ~~ circonferenza del polpaccio, n dcstr•a e a sinistt•a, 13" circ•'nr•· renza. sopramalleolai'6 tlella gumba; 14o e lf>' c•rconl'o·n~nza del braccio, tt deslra c a Riuisli·a; 16° circonferenzu al go1rut~ (a destra soltanto); li o 18 ctrconferenza dell'uvatuht•accio, a destra e a sinistra; 1!1' circonrcrl·nza all'arlicolaziOJI!' deU& mano (solo a de,.ll·a) gsporremo i ri:-ullali relativi al peso, che ci ~t>mbrano i piu importanti, e runandiamo p<>r il resto ti lettore alla mero• rio orig111ale, che /t scrilla.colla lucidtlil propria de~tli altri scrillr dell'aulore, e cùe è co rr~>rlalo di ta\"ole grnflcltu espltl•ali\'e. Misw·ando gli stessi utdtvtùui ogni duo mes1, nel cor·~o dJ duo anoi, l'A. ha LrovoLo che il peso del sololaLo '-~ubist••• o<~cil-


l'l3 1

B SERVIZIO ~KDIC:O MIJ.lURB

lldoni periodiche varianti "econdo lo ctlagioni, come si rileva dalle eeguf'nli cifr e. (Stalurn med1a nel novembre IR8!l = 1"',768);

Nel novembre 188!1. Nel gPnnaio 1890 ~et marlo l&JO Nel mogg-10 18!JO Nel luf:(lio 1.,!10 ' et «eltembre 1'!lO. Nel novembre l8!lO Nel gt>nnaio J~!)l. el rnorzu IR!H Nel mn::tgJO l8!'ll. Nel ht ~lio lS!ll Nel E~ellembt·e 1891.

ltg. 71,3 11,5 Il

-')-

1-,l

a, 'i D

11,3

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i:!,G i3,2 Ì•\,0 i2,l-\ 72,5 71 ,<.i 12,0

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Ancl1a m 13 di questi soldati, l'he t:lellL•ro <tOllo le armi :l anr.l Ìll\ Oce d1 ~. si ebbe anche IH~I 3' anno un minimo in l~ho .

L'autor-e mella ~~:iustamenLe •n l'lhevo l'imt•orlanza prultca d1 rtuusti fa lli. L'influenza ùel scr·viZIO sul li"ico del soldato potrebbfl O:!S8r falsamente inlerprelola S~ c;j comp8t'llS!'6l'O Lra •li loro delle pesature falle in dlver:;i me!>l dell'anno ,.enza ten"r conto ùi que!:lle o~cillllzioni po1•iodiche. F.gli 11i "(lÌ<'ga quec;Lo osciJiaziontl col mollo sudar e che fan nn i c;oldal1; ed aggiunge che, dA o"senazioni fatte nella JY.lpolaztone Civile, ba tro\'alo osc11lo7.ion1 idPntichP !"Oitanto in P''r!ioue, che, come i faburi e ~imili, lavorano ul fuoco, o •tanno aspo.,tt al sole. come i muratori. Riguor.to al pecto é puro note11ol•• rl fallo che gli uomini più (1\l!<&nli nf'l pr imo tempo del loro ..:ervrl.io subiscono una legg•Jro climinuzione di pose), montra nei più leg;eri l'aumento subito cominc1o. R. L.


IIIYISL\

()l

'l RC:ii C.\

Concorso al premio Beale pet llligltorl mezsl atti &l trasporto del terltt 1D guerra.. - A ppu11Li ed OF8Crta::toll t/1 eaprlnn? ruedrco CiAJ..LI dott. Do:MK.'\JC:O .\ compll'menlo dello IIOlit.ie ~riu dote iu qu~ .... to ~!ioruale uell'ultuuo fu,Cicolu •Il ullohre, credo ora opporluuo d i prc· ~enlRr•• unH d .....cri1.iune --ommaria di tulli t:- 1 o~~atlì ' spo•IJ d11i concnt•renl• Alf•remin R...ale, la quaJe riu"<rirù furse ::rAdiltt "I'Gdaluwut•• a •Juelli che non JIOl~'ronn O!''-'~>n·nJ·e Pd appreu;u1·~ la Jno!'lra che ne fu fatt.a oei locali delt'Eldortlll•1 111 R <~lllA.

~ella <>urciutn (fH~cm:ione che ho fnllo di lulli ult o::flelli, com;>r•"·Ì anchu yut•lll fn111'1 1·untC1r:-.o. ho "'~'Wl tlo l'n!'diw t• lA rtUIIlCrlll.ll•no co 1 •·ui eruuo e'<po::-ti, u mi ..ono Rlllllpre asllmulo t!A quol"ÌII"i tlppt·•·l.7.arnonlo ..u, lor·o pr~>pl, IWill'hO sul! n Jltug~wt·e o mìunru litdillt pratica, in ornu ~::no nl ~ 111· di1.10 rlelinit ivn da3 1'11 t! lÀ 1-'llll',;sn dal ~u ri inltJrna~umnle chu 10 r·ipor'leJ•o CJUl por· utliot·o, citando i nomi di tulli 1 pre· rnt .ti. Le poche O'"H\'Azinui <'Ile \'t'rr11 fucendo r1<1 11ltim(J ~ ono d'o rdine gPrwrnle. QmtiOrfl poi a qunlcunn mlPre-..!>O~H' nnr.hP Ili ronoooc·t' r~ {'1)11 (li'CCI,iOIIE' l'ori§.!llll', lo '-CO['O, t• le modalita 1h lf iii"•IO coucor'-O tlll.. rnnziouale, polr'il lt·o' arlr a m piArneuto iu·h('ft u 111 'IUC&lu ... lo... ,..o glllrnnlt! ud fac:•·icolo di a;:wsto del l ''d u pa~inn t l~~ t• "t:gucllli.

J. /.rJIII!!Jr Gtnromo r r ()Tttf• (.\u .,.lria) Cnrrello rl'fllnlml11nzu 11 quallro ruote. PutJ e~:::e1·c m~>ll ­ lalo per litctlilai'IIO il lra~p(•rlo 'ulle fùrrovw "~'C. Porta .tue !"Oli ft•I'Ìll !iU hul'òllt• ~0\'i'Hppol"le, Je JUa(i !!0110 proletl•• .!tl co1 orlura 111 Lela fHll"tJla ~ov ra d uu arcbL ~ 1\ulr/.~1• ·,1 !M (Grrma rua). Cnrl'!l cl' nmlmlltn/.a, s1m1le ul noi'Lro CArl'O per f• riti grnv1. Por·ta ~ ftWtll cori tuli e 2 l'eduli ~u !"edili posLer111l'i 8( CArJ'n, llppure l:! sedull. È forrtilo dr boriH pt•t• tH'qua e di oggetti d1 rue~iculura.


E :-.f.RVIllO llt'DUO \111.1!.\Rl!:

Ln cac:.sn olel •·Hrro pu~a su mnlle A !<Jlii'Aie, e i bihuciui

per l'nttaeco .lei ct~,•alll ltnnno pur·e una tnoJia 11 ~! irult>. di m odoch•'• le !'CO ..... P. ~ono att<.>unald. 3. Orlel!la l . (Au-.trìa) Hurollo con !>tunl!he roton•le in IPguo, tnunilu di l"nrrlelto e c.. pertura c >rnplcta m tda. E snwutahile e al'l'ololflb le. Qunrulo é chiusa pub oc:..:;ere poi'Laln a ;:palle dn due portofertlt, rli cui uno 1 urlet·eub" In barella propriamente della, l'altr o la t'opor lnt•a i-. f{rrnto r Emtlio (Austr ia). Piccolo morielln di barelln in l'.!;:;no (cou materazztno) .8\'PIIle un prano snllevn!Jile per la te<tla L' due ~ambalt articolali. E fornila •ÌL cnp~>1'lurn n ,..nftl ell••· ;,, Grl'Pl/ Adolfo (Get·maniu). Uue barella 111 ret•r u vuot.. con due runle dtP si poc.-.on" togliere •JU&rtdo l"onvenl{n pnrttu·e la llarPlla a lwa.ccia. li. l?ossner H. D. (G •rmania). Vnri mod.•lli p~t•cohc..:-ilni ·li har·elle, carrtoh• t' carri per tra .. pnr!art• fer1h -:. \eu!IMIC'r ,tnna (GP rmnnul).

Pic1·olo modello li ltat· J,u a ._[ili pertura in tela.

m ferro. con letto e co-

M Lrw y A uquslo {Get•manlll).

Due apparecC'hr lanceolart t n ferro per !"OIIe,·al't' un ferito, losangn Mlicolata t'OD mani&rliu la-

8\'61111 nel •·enl1·o unu

terali. !l. .\JappP~ En rn•o (GermaniA)

But•t>lla irnprCI\ "'"'Ab lt• cnn me "'lunghe •tual.,ia-i e C'Oli Pl.l' lrnento a t'eli colalo 111 'i mini È fornita dtcoperlura od ar·co. - .\ llra ha.rella improvvi«t~J,,Ie io legno :;!r e:;t!IiO. È foagiaw a dnppto piHHO incluwto. - Botti!o!'lie di vetrn ta~li«te alln hul'e cht> servono per rm· pro' \l~are un lume. un cam! anello, ecc. J() FiilC/t l'r , roTIIp (Germarùn) . Pi··~olo lliOdell•l •i1 l'arro. u .tue ruote davanti e u ~lilla di dietro, >'Il c11i i• applicato un apparerr.hio impronisabii~J in leguu pel lraspol'lo dl li'" harelle.



E SERHZIO \tElllCO \liUT.\nE

l a!J;j

Telaio in legno nel quele 1-1La una barella mobile a biliro su perno cenlrale L'inclmaz1one é regolata da una cmRhia

aìlueta allo Lc.,LiP-rll. 19. Pachmayr (Germania). Due carrelli at.l una r·uola con caoutchou (come i velocipedi) "u cui ~ono ~iLuaLe dw• barelle le~gur issime con nffuRto in legno, lclLo a reticolato di cordirella, e softl~tlo m ll!la. Le due barelle possono e<~s:el'e riunito; parallelamente mediante due stan~he trasverqaJi in ferro vuoto, formando co!ll un carr•ello ~olo a tlue ruot~. 20. Heusmatm Giorgw (Germania . Dlll'olla in lt>gno e tela, con Aoffìetlo in P" Ile. L 'esLremilà delle !ìlanghe i> arlicohtla e foggiala n l. E muniL'\ dJ cin~hie speciali pel tra<~porlo. 21. Cerma~h Rinaldo (Austria). Carrelh varr rn ferro, ad una sola ruola centrale, de~tli­ n&ti a pol'tet•e Jua bar·elle lalor·ali, parullt~le, ùi l'er·ro vuoto. - Carrello per due bur,.lle come sopra, avente pero liue ruote centrali di<~po~tte 10 modo che in un punto della periferia l!'ro •1uasi l'i lnccllno e nel punto oppo..to ~ono alquanto dn,tanti. - Barella a cnrriola in rer1•o vuoto, posata su molle ad arco. - Carrello in ferro vuoto, a ùue ruote, con molle. So~tiene due barelle i n le uno, pMale ~u due ~langhe trasver!:'all. :t? Przlmu (Gl't'mania Barella con stanzhe dr legno articolate in tre punti. lllcllo e fatto con rete motallica at·cuata ed i> scomponib1le in tr e parli avendo agli orli degli anolllrn cui s1 infilano le slan~he. - Altra !Jrtrelht come sopra, nella tuale il lello é !allo di le;:no arcuato invece eh•• di rete metallica. 2:1. Schat~l Gustaco (Auslr~a) Barella 111 legno, con due ruote, e molle ad arco. Il letto verso il cupo è sCIIIevahilt• o piano inclinaln. 2~ Simml.'i(Hwer (Germania) Barella con stan~be tll ft!rro vuoto terminanti in manichi di legno. l e teslt~te delhi hnrella ~ono mobili e quindi l>i può arrotolar,, il telo intorno alle stanghe. :!5 . Emma GiuReppe (llolia)


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ll[\'l!UA nt TfCL'ilt \

Motlello (1/• del ver•o) di ht~t•ella in legno a Sl•'-pensinlle as~ile c••nlr&le, posaLR su r~urrello a <.!ue ruote da velocipiJe.

Ha la testiet·a solleYabile muuita rli sortìt•lto. 26. Persiche{{ i Carlo, mag~iore medico (llatia). Cru•riola o lt'tliera, in legno. Ua uua ruota mediana e due piedi verticali, articolali, mumli rl1 JUCcolis:;Jrne r uolo. Può essere 110rlala anclw n braccia. rJ lc:lto "er~n la lesliera, e swllevabilc e.l ~ munito di ROCfiello. Come accesROril , "!Ira le cinghie l'el ll'a"'porlo, ha anc:hP al ·une l'errule pieghevoli a libro, lUI bal'ilelLo e unu laltterua. :17. Zannan.!fe/1 Simgliano (TLalia). Sedia a cmmbella per J•Ortnr•· ferili. All'i11loroo ha c)pgJi anelli in cui si inlrodut·ono l gaul'i ili due cin;::hie speciali do rnell~rsi n tracolla dtti portatori. 28 A le>~i •\ gapico (]tali a) Ft;OAI C"Nconso Due modelli Ji faro Lrnsportabile, con apposito con~E.'/!110 per alzare e t~bbassare il raro. Sono !>imili nl euslello t•nrlatile che tt."IHIO i vi;lli. Dal vertice pende nel ctm lru uu11 scala a cor.Ja. 2n. Pcttnrelli C. (ltnliu). Tr··· mndt>Jii di barelle m lt>::tno, scomponibili, due con pit .ti ed una senza. Di queslll barelle una ha la particolar•LA th uve1·e li~salo alla lestiera un cusciuu a tenuta d'nrìn co1ue r1uelli da viagog1o; rultra può serv1re pel' lrasportaJ·e il ferito t~nclu~ -"èduto; lu lerza. •• ar 1·ntolabile - Un beJ·relfo da po1·Lafel'iti su eu• si può fìssat•e un lu· mino a hilico sul daYauli. - Un bicchi~'>re di mPlallo r•he non lascia ver,.are il hflUido anche rovesci andolo, !JBrrltè ò l'oggiaLo quasi a bottiglia con apertura piccola. - Un cei·cllio dì corda imbollita, o ciumbella pol'tafe•·iti, cou i. maniglie f>t't·ir~.:: riche pure i11 corJa imbottila. 30. Sctlci Giv.15eppe .\Ilaria (Ilalia). Modello piccolo di barella ddla carrozzabile. È ripiel!alule in :l par·ti, hA le slonghe che «l allùngano e accorciano a

volontà, ed é posata sopra un carrellino a i ruole piccole che si pun alzat·e c al.lbas~ore e ''Oif)nlà. \'i souo ann••c;si uu malerazzino e una. :::vper·Lura.


& Slll \"IZ IO 'IROICO liii.IHRE

31 Ub,mcli P1 etro, colono meù1co ( liAlta) FI.'ORI co:str>nso. Bart-Jia in lea-no r> tela, "uddlvì<~ihlle. Cta>:cunn melù può e!lRt\re nr1·otolata e po1 tnla a !<palle o fUI a rruacollo rla 1111 por1Af•H·r 1·J. E ~imile alla harell1 An•nn o ra In u.:o pre:->'-0 ~li alpina, dolio qualn dlff•'rt;;ce e:.:;sonzinlmenle per il congegno rh~> permette la ~ll•l·lh·i ~anoe, per m111 8\r•re p1edi di sostegno né anues,.ll c:t('ccltc pùr frattura, e per il f-i~tcma di ~operlut•n. !1:!. 81 lati, colonnello •li stato magl=(i•l re (llalin). Due riO ·•tort o pt·oiellot·i parnb•'li•·t. uno n peh•ollo e uno a candeln, Jestinnti u illuminare il lct•rcno della hallngl1n.:! a et•gnar~> la v1' at porlefe1'1li. :1.1 Jln·;;utcirti ùoll Car 1n ( ll111 a} C tlrrelln-~•ar·ella in fer•·o, ron letln di rl'le anelalllcu È foggiala in mntlo l'he il ft•rllo r·ul'o (\""'''l't' portato anche seduto. - Bar·ella in IPgno, c m h•llo, l'Il t crlnr a e c:oftìeUo in l• la È (I0!>8La sopra un cnrt·ello in legno A due t•uoh•, ('On molle. Il carrt'l o ha Jue l" dnl1 c:olle,alu i, e' ha i man1clti ripiegahìli JH~ t· l'ocilitnre il t•·aqporto tlr•llu lla•·olln n braccia luugo le ~<cale . - Canello- lelligo di bmnbu, con !ello in cannn d'lnciia.. I..a barella ,; po"ala c:u un rarrelltno a due ruote. ùA cui si """ faellmnnte di$F-!1Ungcre . .tk D1·ll'Orto Giu~, IJ•e (l'•llid) Modello di CIH'retto u nHlno o duo ruole R\'enle le. ra""8 eor~ cop~rtura eli legno e ~ .. ~pec:a a 11ilico. Può 11·n~portare i C~tili !111 :! !!r llndi bard Il' :-oq•appostt>. A l dnvo.nti ha un lu•ue pure a bilt··o . . t;, , F(Jlfcni Rf{ffaele (Ila lia). Moie' lo di nr1·o rer feriti a ùuc sole ruote C<·n motlt>. Pub lrn~<portar•• 8 fl• r ili dei quah i seduti in t::ediè o poltrone lnlerali. e ~ coricttlt Hl 'l barelle :-ovt·nppo!ILe in !.J piani. e:-<~Cn· do\1 due barello parallele m~l pian" c:uperior·e. h rnumln di copertura a ltHlr• 111 legno, di lenJa, e di fanali laterali - Due modella d1 bnr·ell!J "'U•carrel.o, unu fogg1ata a ~edia a Bdruio, l'altra tra-..for mahrle in pnltrona. 311 Herlint .\le~~audro (llnlia)


RIVISTA Dl TEC:ilCA

Barella n velocipede (lrr ~iclo), La barella può es:::ere ripiegata e nella t>Ollol:llaule cassa ìn lamiera si possono riporr•e oggelti Ji medicalura. l'l:lr·r·i chirurgici, nonché il materassino della barella ')Uando questa n on funzionu. !l7. /Jiu(lrri Rndol(o, capitano medico (Italia). Barella in le~no e lela, posata sopra un carrello a 2 ruote con ~ molle sottili, 2 per parte. La barella può avere inclinazione varia a vllloulA. - Barella piegabi!P e arrotolabile, che può ancbe e;;!'ere trasformato in poltr·11na Pou annesse stanghe pel lr&!"porto della poltrona. - Bat·ella dr ferro con letto a rele metallica; é po~Q:iata su carrello in ferro a due ruole, con molle. aR. Bnceolari Antonio (ltulia). Bt.u•ellu iu t·ele di cordn, uFo arnacu por·taLile, sospesu e fissaLa alle esh·emrtà di una stanga. :m. Prancltln.i h'UffMio, lenente colono. merlico (Italia). Sellino bat•elln. È i11 legno imboLl~lo, con schienale pure imbollilo. È fot·uito di due gambali in Lela terminanti iu uu occhrcllo di fel'l'o, che possono servire per !'ar sostene t e dtl un l)Pcrmtln porLanmto gli at•li inferior·i di un fr•aLLuraLo sndulo col dOt'!lO verso il porta lo re; oppure se non ne é il caso e se il f;:rJlo può sedere a cavalcione del sellino rol petto ver·~o il portator e, allora i gambali servono a fissare il ferilo sul sellino incr•)ciandoli sul Ruo dorso. Solto il !'el· lino bavvi una bor~a con oggelli da medicazione, cd una ramcrctla tn rer ro per· inlroùurvi un puntale dr !'Osteguo. Pe~u ciJilogr. 7 o quando é clliu:::o si por ta come uno zatno. - Bardlà da montagna. È formala da lre malerassmi oli tela olona imperrneabilA imbottiti di crino ''eget.ale. l due melerasflini lalt>t·ali devono t!ssere ripiegati sul ferito percbà non c:ada quando mediante annesse funi nodose si rJ~,-p estrarlo da un rosso o da un burrone. Quando in' ece deve funziouat·e come barella ria montag na, le funi si legano e il r~ril() si corica suj Lt·e matet·ossini addossali e lo si lr·a.sporla con 't o anche con ~ soli portaferiLi di cui quello che ;:i melle verso la les~ volta il dorso al ferilo e intìla le braccia ìo apposite cinghie come pet• parlare uno zaino,


E SFR\ IZ lO \[&DI CO \III .ITAUJ::

1 ()~l!)

...nlre raltro che ~~ è sttuato ve r «o i piedi all'erra l'ao;sicella che fa da testata. Se i portarer1ti !oiono ~. allora dm• afferrano l'assicelle mediana. Questa barella rruando è chiuf-o •l portn como uno zai11o, avvolta in unn lt•la impermeabile. P888 chilogr. 1-i. - Barella poltrona ad una ruota. É compoqta ùi un f"edila con <~chie nale mol1ile munito ili bald!let'hino. di du" zambah pure mobili, e di una ruota sorretta ria una t:prnn:;w eur,·a rinforzata tlo una staffa. Vi ~ anue"'"'fl una la'lca di tela con oggelU pl•r rne1J1cazione e per emo«la ~ia Può esaera portata a braccia da due uomini ~nllovando con una fune la ruota, oppure tratnala da uno Rulo. Quando p01 è ehiu"a e in,·olta in tela Impermeabile, pui1 e"sere portnta come uno zaino. - Cat•ro per feriti (moolello in picrolo). Si compone di un carro propriamente dello, n } ruote. u di una cassa amnvioiiP con rotelle 1wl piano tnferiore. 1.~ earolteril!tiche pl'incipo li del carr o pr•opriarn~nLn deLLo sono: a) eli poLor sèr vir e &llehe per Lraspnrli ordinurii di dorllll~, ecc., b) di avere un sedLie nnlrriuro i11 cui !'tanoo wedidnnli, j,.,trumenli, ecc.; c) di aYere un verric~>llo con manubl'io, e.J una !un,. pr r cnricare la cn:-cta '-'ul cor ro rocendoln 'ICOI-rcre su appostte rotai>?. Lt! cal'tlller·islil!he della eas•a ~<ono: a) di t-c;c;ere smontaJ)Jle o I'IJucil>iiA in piccolo volume ; b) rli conlent>re ~ barelle con spnzro tn~>d1ano rlllerblodro per sorvegliare e assi~tere 1 ferili , t:) di c•S<tL•re applicabile anche :-u •tu~tlunque carro o prnluu~a medinnle piccole moditìcazioni. Le hardle hanno la !>pecialilà di poter C!'l'-crc anch•' lra .Cormate in poltrone. Con que!-.tO carro !-i possono r orlar·e ~ r.•rtli ~eduti nella e&s!'a e 3 al dava nli; oppure ·i cot•it•atl Rulla bordi e a J ,.,eduli dtwauti ; oppure 2 col'icati sulle har,.Jit• al pinno supctloru, s !':eduli sulle banchine sottostanti, o :1 c:t••duti al tlnwmtt. O~n i ,..arro dovrebbe avere :l casse amovtl>ili di cui una alla lezione di ~ani là, una al posto di medirazion~ c una in Yia~rgio. QuanJo il carro 14iungo in unn dei due punti <..ovr·a accennali, •carico la cassa che porla (pel' mezzo dol ver ricello, con fune


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RIYIST.\ UI TECNICA

e delle r otaie) e ricorica l'altra già pronta o vuota o coi feriti secondo i c.asi. L'rnvento1·e ritiene che ~i possa in queF<to modo ottenere una notevole economia di tempo, di per sonale, di mater!ale e di cavalli. - Due lanternA pet· la 1'1rerca dei ferili. Una è di forma quadrata con ri\'erbero in alpocà. Puo essa.·e portata a mano o attaccata ad un· asola Jc~li ttbiti. L'altrà /'o un piCC(•Io faro a candeltt, ed a for ma 1ua~i eli un fungo, e con r·•lletlore cl!t1 p1•oietla la luce in hA~~o. Vr P anne~;:a uua l'une per poter calare questa lanlerno nei fo.o;si l' burnni alla r icercu dei fet·iti. - MezZI f\CCessorii per il trasporto tiPi ft'rill. Un lorcolare per emosta.,ia fol'llmlo da una c:mghia ela::;tica che ;:i fissa con una fibbia. Alcuni Sì•rarecehi temporanei per· frattura, cnruposti rli molte stecche m l'lallich·' parallelamente urnte fra loro a catena, " che si possono str ingere Attoeno all'arto fratturato. ~0. Seita Michele (Ilalia). Carrello barPI!a, in le!!nO e tela , a due ruotE'. Possiecle m1 lume A faro, una copertura completa, ed un soffìelto come le carrozze. H . Lo.sio Scipione (ltulra). Sos:tegno per 4 bar elle, in dUF~ ordini o::ovrap posti. E forma to da due ritti aventi ciascuno qualtr·o men!';ole Jaleruli. E un appat·occhio che si può udaltare e ns~n"e ~u qunluni(Ue t'8l'ro.

4:.!. Bianeardi, colonnello (llalro). Fcoru COJ\CO'RSo. Grossa canna di bambu da cui pendono S cin~hie di cuoio appaiate, munite di uncini spf'ciuli per sollevare il feritv facendo presa negli abtti. 43 Caoicchia Francesco, capitano medico (Italia). Carrello in ferro, munito eli molle, e con due ruote cer·chiute di gomma. Sul carr ello è posata una barella ello può scorrere sovra un arco conves~o di ferro foggialo a cotdisse in rnodn da mantener si sem pr e ot•izzontale. La barella può esser·e lra~porta ta anche a braccio e può esset·e trasformata in poltrona.


E SER VIZlO l!EDICO lliLfTARE

- Barella da trasportarsi a dorso di mulo. Fra il basto su cui si fissa e la barella sovrastante sta un apparecchio

o impalcatura in feri'O arcuato ed a coulisse, simile e quello sovradescr ilto, destinalo ad attutire le scosse e ad elidere le pendenze in montagna. 44. Rosaci Teodorieo, medico di 1• classe noli a R. marina e Petiinat~ (Hnlia). (Vedi la desc1·izioue completa nel!" a rti .a colo o1·iginale pubblicato in que!;to stesso fascicolo). Carretto,barella d'ambulanza per truppe da sbarco. Il carreLto riunisce mezzi facili e pronti per raccogliere e lral!'por Lare feriLi e può, ove occorra, prestarsi per som.minis Lra L·e i primi soccol·si sul campo. A tal fine si compone: 1' di uoa comune barella pieghevole che può essere adoperata sia a braccia che a trazione innestandola sul telaio a ruote; 2· di un carrello a sedie per feriti da trasportarsi seduti; 3• di Lre telai a rete, ciascuno dei quali si pre.sla al tra·&i•Orto a braccia di un ferito; questi telai riuniti formano una bat·ella; 4' dì una cassa deposìLo fornila non soltanto del necessario per qualsias i fasciatura e medicatura, ma anche di acqua e di strumenti chirurgici per opet•azioni d'urgenza, nonché dei medicinali per un primo soccorso; 5" di un letto per ferito grave che richieda un pronto inter vento chil'UJ'gico; 6• di un grosso faoaJe a quattro riflettori da elevarsi in cima aù un'asta di legno dell'altezza eli 8 metri scomponibile in 5 pezzi, e da servire come faro direttivo e 1;egnale eonvenzionale.All'infuor i della cassa deposito, ciascuna altra parte del carretto è pieghevole e scompooibile in modo che ne sia dovunque facile il trasporto, a bordo delle navi> o sulle lancie alla s tessa maniera delle artiglierie leggiere da sbarco. Completa l'arredamento del carre Llo una tenda smontebile da erigersi dove manchi, o sia lontttnu, Ull luogo di prima medi~atura.

·1~ . Cougnet (Italia).

98


1:)\.t

.Rn'IST.\ D' TJ!.C~'TCA

Modello di b$r~Jia pensile in, lela, fatta ati amaca LraspOI'• labile. e da applicarsl anche a dorso di mulo mediante apposila impalcatura dì sostegno in ferro, da tlssars1 sul basto. kt Biagi Ferdinando (JI.alia) FuoRI coNCORSO. Harella in legno e tela, pieghevule, arrotolabile. ~i . Boccia Saloalore, Lenente medico (llalia). Barella a slilla per mouta~na. Si può am·he ripiegare in modo da riduJ•si fJUtlsi a poHronu. Il piano della barella pu6 assumere inclinazioni varie. e po<~Leriormenle si fissa alla stilla coll'interme.-.zo di due colonnette contenenti delle molle a spirale per atLuLil'6 le scosse. 18. M ineroi n i Ra,Lraele (l talta). Har·ella in .erro vuoto, con piedi al·licolali, pie~ltevole, arrololablle. - Scheletro di barella in bambù, con piedi e testate articolati. 4!1. Tedesco Giulio (Italia). Barella a 7.aino. Ciascuna delle due stanghe in legno ~i ripiega in 7 parli mediante solide articolazioni in l'erro. Ha le due testate in ferro pieghevoli nel cen1ro e cosi pure l'a~tll curva mediana j i piedi SOU(,l 6, (IU1'6 ÙÌ ferro G SÌ fiSS81l t1 8 vile. Lo zaino in pelle ser ve da guanciale quaru.Jo è ùislasfl la lela della barella che esso contiene con luUi i suoi aece$SOr i. Nel posto riseJ'vato alle cartuccia negli 7-Sini ordint~rii, stanno flUi degli og-gctli da meJicazione e una bottig lia pel' acqua. Questa bar élla a zaino pesa in lutto uirco. 13 chilogrammi. 5U. Ri!Jhini Htlor e, capitano medico (ltu.ha}. Barella a g r embiule da attaccarsi con una cinghia al collo di un parLatore che s la all'eslremilu ceta1ica dellelo mentre u11 altro sla all'estromii.A podalica. Si può usuro anche come ba· rella or,Jinaria fissando il telo su 2 stanghe in ferro vuoto che si fanno pal'lsaJ•e per i molli anelli laterali del lelo. Quaudo viene adoperala comP. g rembiUle, le stanghe possono servirt' come bastoni da montagna, e le testate servono come puuto di presa pe1· le mani dei rlue portator i elle reggono il Le! o.


li:

~k RVI1.10

\I&OJCO '11LIT.\IIR

tiH3

51. Galluppi Prlttquale, tenente contabile (llalia). Barella in tela e r~rro vuoto, che si può scindere in dtte m<U•e barelle arrotolate in O.PI·o~lto astuccio di tela, o portate ciAscuna da un porlaferiti ad armacollo. P esa circa i ehilojlramrni. 52. R tghini e Simonetlr (ILalta). Barella pieghevole sul tipo della barella pieghevole reflO· lamt'ntare, collo differeni:a che le testate !'l possono r-Ipiegare t '-•endo ~noùate nel centro in modo cla potersi ~errare la hnrella e ar•·ololarla. 53. •\la rclte.~c De Luna GiusPppc (llalia). Barella in ferro, con manid1i di le~no, L' lello a rel1cella di cnr.la. Ha quallro pie ii rlei quali due ~ono munili di rotelle contornale di gomma. Le le~lal~> si pM~ouo ripie'!are in rn vdo da permettere di cluutlere la barella riducendola in p1ccolo volume rH. Sor tino Salnalo1*e, cnpilano meutCO (llalifl). 8Rr.•lla du campo iu fe•·•·o con lello di rete m etallica avente inchnaziom var1e che sef,tuono le piegature della superlicte po~ler10 re del corpo. :,s. Unterbe1*q ( Bulgaria). Bnrella piPghe,•ole in legno. Il so~lel!no pe1• la tesla è fallo t.le~tgio. ll lelo ò llssato sulle s tanghe mediante viti. Le testate t~ono articolale in modo da permettere dl r1chiudere la barolla. Sii. Tau&iq Leopoldo (llaha) Bart!lla scomponibile. formala con duP !>tonghe composte cia11cuna di tl'e hasloni rtuniti t\ Lorcis e che si infilano m eppos1li for i di due assicelle che ser vono da LestaLo e ùa pie ii di sostegno. Il lt>Uo è concavo perché lo tela non o le~a. ed ha tlue grun•li ripiegnture laterali a •l orlo in cui t~i infllano le stanghe. Alla barella è annesqo un l"Otchello a relicella conteraentP oggelli \'Orli per medicatura. Onesta barello ha la specialità di permettere w scaricare il ferito sul letto o sol tavolo d'operazione !wnza IDO\'imenti bruselu · si sfllnno le stanghe e le tec: lata, e ~i lascia il telo sotto 1l ferito. Pesa sollanlo 8 cbilog•·ammi circa, e costa solo L 8 circa.


15-ti

RIVJSIA DI

TEC..~ICA

5i. Donion (Francia). Bat·~lla in hambu, con LeLlo in tela. Può esser·e portata a braccia, op!'ure a f'pnlle ùa 1!ue uornini mediante una star.ga di bambùlongilutlioalmente dH>poslae elle sostieM la barella per mezzo di cmghie ad anSt!. 58 Guichamans (Francia). Bt1 rella piegiJGvole in legno. l manicbi ripiegati Rervon() da piedi. Le st.an~he sono at•licolale in 4 punlt iu modo da poter ripiegare a più ùoppi la barella. 59. Froelich Luigi (S\lizzera). Barella per montagna. E fatlu " sedile di legno che st p<lrla sul dorso ed ò sostenuta dalla spalle e dalla tesla del }10rtatore. Il sedile proprtamente dello ha la forma dt U perché si prolunga lateralmenLe 111 avan lt con gambali di sostegno per gh arti Inferiori. \'1 sono apposite cinghie anche per fissare il ferilo sul ~edile. Questa barelln può essel'e portata anche a braccia mediAnte due slan~he da infìlar•si solto i gambali del sedile e che ordinariament~ servono al portatore come basloot da montAgna. 60. M03carello .I,Jatteo (Italia). Barella in ferro vuoto, con letto in tela. Lo stang-he e le testate sono articolate, e fJUindi la barella può p~sere piegata e arcotolata. 61. Lambros (Grecia). Bat·ella con stanghe di bambù, e piedi articolali pure ili bambù. Il !ello é a relicella di corda. A unesso alla baJ'ella e un cuscinetlo od oria. 6:.t Mùller (Germania). Piccolo m{)dello di barella in fet•ro laminato. G:t Speels (Germanio). Piccolo modello Ji ba rella o sl1lla, di canna d' India, con copertura in tela e soffietto. 6k Amesburu (Indie ingle><i). Il carro d'ambulanza dell'armala indiana è a due sole ruote falla in legno mas~iccio, e cerchiale di t'erro. Serve per ti Lraspot·to di un solo ferito sopra una ba rella sospeso . 11 pavimento del carro é io corda ùi cocco. La copertura in tela


Il SERVIZIO IIFIIlCO '\flLITAI\E

del ear ro t• so::;tr>nuta da liuo robu"'lr areai" an rerro riun te fra loro da Lrt' ~lll'an~he di fl.'l'ro longatudinnh e parallelt>. Dalle dur areai'-' suddette pendono le catene reJrgibaa·el!a 1ntramezzate da tubi di otlone contenenti una molla a '~P•­ rele de,.tinata ati attutire le ~<cosse che riceverebbe la ~ol­ tot~ta nle mas:-ace1a barella <~ul cui pavimento a reticolato 111 ferro sta uu rnAterazzmo. Dallo spran~a ceutrale nella volto del carro pende una corda che regge un ba~tone o manubrio de!!tinato ad aiulorl3 al ft>rito A r<ùllevar::;i da Mio. Al carro eono anche annesse due fio~che m cuoin per l'arqua. - Carreltinn a due ruote '~Il cua "'la una CII'"SS conl~>nento og~ella di medacatura. Sulla ras<>a possono r~-;ere trasportato a sedt>re clne per!"Oilf'. - Due piceoll ml)delh di barelle ati amaca, io tela, tra9por Lahili da due uomini mrl!aanle la stangn longiludinalc cui 1<(100 appe~e. - Due> picenli morlelli rli barella a portanlma: una è coporta di Lela acl ha pavimento in legno, l'n!ta•n è Lutto in l~lfriO. .\.nche IJII6ste portantine !"Ono lnt~pol'labili da rlu" uomini m etlinnl~ una staugn longiluJinalò n cui ~i oppen'lonn. Come oggelt1 .(nor f coMorllo, ollre 'lue!li già indicau e de'-crilli, ll!.!uru\'nno alla mo"h·a anche molla altri presen· tali rlal nostro Mam!':lero rlel!a JZUE>rra, dalla Crore Ro~!'\8 llaliana, e dall'nrrnAla feder AI•• Svnzera. Il \hnisrero della gu"rra ~'"f>0"6 un carro per ferili; uu carrello per t •·asporlll ùi mnlnti in citta, uun l'ed la l~>lhrzn per trasporto tli feriti a bra ·eia o a dorso eli mulo 111 mon\alfnn; due so-.tc>gni per maiali e ferili IPLr:.tieri; una portantina a seg'tioln con se i ile mediano, da Cllr•carsi l:iUÌ ca m· md li; uno carretta dJ "twita tli nuovo modello a due ruote, P~>•· lra,.porto d··l matormle tecnico delle ~:<•~zioni •li senilil ; una cesta curina; una tavoletta de<>co per infermi obbll~otall a IE>lto. Fu qu ~>sla nn' nnportante osposizione di mater iale lutto do· vuto al signor trnellle colo1onello medico Guida, benemer ito r1formator·e del nostro materinle saalllario.


J:.J4G

IHVJSU 01 TECNICA

La Croce Ro~:;sa Italiana che già da diverst anni \'8 assumendo uno sviluppo ed una potenzialitA considerevoli per iniziativa e merito !lpecialmeole del suo illus tre presidente il conte Gian Luca Pella SomagHa, ha offerto all' amnurazione del pubblico una bella e ben ordinata esposizione presentaouo: due ospedali da guerra di (50 lelli), quasi Lotalmente someggiabi)l jn sacchi; campioni del materiale per navi-ospedali ; campioni del materiale dei treni ospedali; un pOstO di liOCCO I'SO di l• r·lasse per !'laZioni fet•roviarie. L'armata fede rale Soi~.Jera ha pure fallo una importantissima esposizione. pl"esentanùo un carro ptlr trasporto malati o feriti, e l'equipagRiamenlo dei portaferiti. Credo ulile di offrire un ptccolo cenno descrittivo di questo materiale d1e certo non sara noto alla maggioranza dei !aLlori, come quello esposto dAll'Eser cito e dalla Croce Rossa, ùel ffllale YP-nue percio falla una semplice enumerazione. U carro per lraspor•Lo maiali o fer·ili posa su quatLr·o ruvte non grandr, per cui il piano del can·o e hasM e quindi permelle ùi caricar·e e l!cartcare facilmente i fer·Hi e sorveguarli durante il trasporto. È rnunilo di coperlnra o letto, in Je~no, posata su quattro montanti in ferro sotto la quale sono fissate nel mezzo con gauci e cinghie due barelle arrotolab li. Sull'imperiale del carro ~i possono mellere gli r.aini degl'individui che s i Lraspor·lauo. Questo carro può portare L2 fe1•iti seduti, S per ciascuno dei quattro Meòili a dorso contrapposto, come quelli che si usuno nei lramways o nei vagoni delle farroviP. Mediante uno semplice e facile manovra il carro può essere lrastormalo in un solo vastissimo piano ricoperto tlai lllatet·azzini dei sedili, sul quale si possono adagiare 6 ferili corjcati m due file di 3 ciascuno Si possono anche portare 6 feriti seduti e 3 coricali. È un carro non mollo pesante (circa 800 ki!ogr.) ~emplì ce e pratico, c non oflì·e, a. mio avviso, cbe un solo ineon veniente ed è che per caricarvi i fertli gr1wi coricati. bisogna toglierli dalle barelle s u cui si lro,·ano, per rimellel'\'eli ùi nuovo onde scaricarli quando sara nno giunti a destinazione. Nellu giberna in cuc•io per porLaferili meritano specialmente


E SERVIZIO 'lEUICO lliLIT \RE

li.H-7

di est~ere notate le eartu ceic da mfldica~ione contenenti ria-

ecuna: 2 plcrole C•>mpr osse dì garza all'iodoformio; i-!') grammi d l cotone idt·oillo; 1 benda di garza Jun ~a 2 metri e arro toluta a tlue capi. Le l'&rtuccie sono 8\ volLe t n car la per,:rarnena, e riurule poi in paccht da 5 ciascuno, i quali si aprouo tirando un tllo ebe la~lt o la rart.a pergameun cbe h rav,•olge e riuni!'ce. La borraccia in farN bianco per portafer ili lta un bicchiere dello slPs~o m etallo capovolto sul turacciolo di <~u­ gbero. La lanterna per portaJerilì è consimile a quella tn ut:~o fra not, l' annesso alla uostra ls"-ra di ..anitù. Venne pure espo;.to ti Mauualo dei ~olduti di "-anità, per l'armata -s,;zzera.

Il ~iutl tntet·nazionalt• convocato per l'a!t~i udit'azionc Ù6i premi olrer li da i Rovrani pet mitzliorì o~~ellì pt·esentnti a l eoncor!'O tendente a fadlita re il trasr·ort<, nei (~riti io guerra ba ullimnlo l'OI :H oltol.ll'e i •moì IO\'Ot·i. A\endo es«O trovato che nessuno deglt otza:elti espo~lt poteva meritare prem1 eMI vie~ tosi com o quelli r•rim1tivamen le stabiliti neJ mes.<•oggio reale, ha cbie::-lo ar Sovram routuriz.zazione di sciuJere le 10000 liru elargite in un numt>ro maggiot·e di premi. Otk:nuto il rt>ale consenso ti ginrl ba r iparllta la ~<omma nei lleflUertl r pr etnt: Rn"ali e Pettinati, ll~lia, I.. :1000 per car r·etto umhulanzn per ~rim o snccor·~o flr r,•rilì in guerra, per truppe òa sbarco (VPdi cenno fattone a l N. H). Froeltch Luigi, Svizzera, L. 2000 per barella du montagna. (~ . 59).

De Lu ua M. Giuseppo, Italia, L. l ;)oo per barella pie!!hevolu a piccole ruote. (~ 5:1). Ma.scarello Mallco, Italia , L. 1 ~100 per barella pieghevole. (N. G<l). KU blsteio Ed., Germania, L. 1000 per· carro trasporto ferrti. (N. 2).


13-\.8

81\"ISL\ 01 IEaiCA

}fazzultilll Carlo, Ital1a, L. 1000 per letliga carriola bambu e giUOCO. (N :l:J) llu iuollre accot·Jala la medaglia d'ar gento coll'efl1s:ie d~>1 sovrau i, 81 ~;i~nor1. Oellari G.• Italia, per opparoccilio riflellOI'e a candel11, ad anell1 parabohci (~. 32) Btuarri Rodolro, Italia, per barella a r uote dP-componibiiP.. (~ 31}. Bocria Salvatore, Italia. per· modt>llo di horello <.lrlla. (N. }i •. Cer nach Rinaldo, .Au~lria, per carr1ola a due barelle. (~. 21).

Franchi li Eugenie, llnlia. l'"r lampada o !tO"PCII ione. ~ .• 1,1)

Greeff Aclulro, Germania, pet• barella a ruolo smontabili. (N 5) . •lacoby, Germarua, J•er barl'lla a ruolP. (N. l:l). Lohnl'r (ìiocnmo e C., AUslr•ia , per cnrrn lt'A~Jl01'l n eli fe· l'Ili.('\. l) Lo~ìo Sc1pionl', Italia, lt'r foluin porta bat•elle ariic•olaLo. {N ~ l ) Parhmnyr, Germanin, rer· due barelle in ferro accoppiate a ruote. (N . Hl). SoiL<>ien, Germania, per b81•elln. ~~- ii1). Tedesco Giulio, Italia, per l>arella znmn. (N. 'tO).

Dando ora uno 1umardn l'ìa ;~untivo n questa

e"ro~izione

internazionaiB che rim•ci abba'-LIHIZ8 mteret>"BnlP, ~i r1leva cbP - falltl eccezionP pel c<llle~a Rosati della R. mar·ina H <JU&le ottenne rl pl'imo p l'o'IIIIO p~r avere prCl"Pnlal•l, oJirei quo~t, una ~pttciale se zione di !'lanil.à piccola, rna completa, per ll•uppe da slmrco - la gr•anclrl maggioranza degli altri espo~ilol'i ha couccnl ralo Oftni ~ludio pre\"al.-ulo•nlPntl! nella coslruuono d1 vart ttpi di barello>, che !'i possonu di tiuguere in tre SJ'IIJIPI : t• IJU"IIe o si tla, ad amaca, a fll'emhiale, ed a Rdlino. colle quah si tento di rJsolv•:re 11 dirtìcile ques1to dello sgoUJ ·

,


E Sltll\'IZIO :IJ EJIICO MIUTARE )Jro del (~riti 10 mnnt.ugua rnecJianle il lra.«por lo fotto con

uomini invece che con animo li ; 2" rJUelle e t a ino, e quell~ rlivi~ibìli in due metà a rrotolabili, colle quali si tenta dt emancipare i por laft!rili doi carri su cm "ono lra~portale le barelle vuole e che non sempre po<~<~nno giunger~ in leuapo nelle vicmanze del comballimPntn. Que... riJca 10embra buono, 1118 si capisre facilroeule che o 8i polro ~enza incon\eoienU, dur·anle le marcie. alleg;:!'enre i portafel'lli 1h parte tiPI loro C'.Qr1co ulluale (zamo ordina r1o, tasca di c::anild, bor rnc<'ÌH ~peciolt>, ecc), oppure coll'aggiunta di una meua barella es«i giunJ:eronno sul Iuo~o ::titi stanchi prima ancora c.li corninl!iare il ralicoso e prolungato lavoro che c.lovraono soc::t~>nere. 3" Qual\e 8 car rello con una o con due ruote. Di 'JUC"'le ullime, a due ruote, che fur·on o in magg1or numero, diveri'O fu rono pr elllrf.ll(': IIC!'tsuna invf'C'-6 di quella ad una soln r uolo. É inoegahilo che le borP!IP n ruote sono pregevoli per· la minor ft~ Lica che eleva fore il pnrt.atore e per le maggior i distanze che ('011 eq~e l"l ro~c:ooo percor rer e. Presentano fH•r·l'l 'lualche inron\'erriente che rm-se ne attenuerebbe 11 valor e pratwo in campagna. Infatti le bal'elle 8 due ruol(• richiedono !:llrac.le edotte o almeno un lerreno non mollo tli~uf.!nale; 'lUPlle poi o•l una solo ruota ~ono hen"l più fat•i lmt>n\f'! troinabllt onrhe per ~entieri ~trelli ed aceidentati, ma ptmnettono delle o"cillazioni lalt>rali c::gradite al rerilu che f)Ualcbe volrn polr~bbe anche ~~ere rovesciato 8 lt.· r ra. Inoltre quP'"lP bardle in g<>nPI'<', per le ruote d1 cut c::ono rorrùte, ri u8C01Hl Ull po' ingombranti ljUandO devono e«sere ll'tl!tportnle vuole sull•• re rr•ovre e sui car r·i, e quindi potranno meno racll ruenle e-.eere por lllle 1n g rande numero $U I teatro della ~ue t· ro, dov~ for,e giov•ra nno ~olo a complem ento di quelle a b ra c(•ia. Del rec:lo, rtunlunque !lta per· essere il tipo di barellt>, di carri, e 1h Al lrt mezzi c.li tr·a.. porlo che l'esper ienza conc;igliasse dl Ado lUI re per le di vet·~e con tingenze del ser vizio


1:;;;o

RI VISTA 0 1 TEC:'iiCA

sanitario iu carnpa:.rna, ryuesto é cer to cht~ non ostanle i notevoli recenti progres~i. re~ta ancora mollo da fare prima che la poten:r.iahta dei mezzi di soccorso stia allo par1 colla potenzialitd tlt•i mezzi di otre~a. • Dobbiamo f!Uilldi augurarci che pos~a essere p••opns•t.ionalmenle aumenlato non sollnuto il materiale ma aurhe il per:-nnale di c:nccMflo, e specialmente i portafertti pre.,c:o i corpi, affinché ri~>t>cano !i<ufllcienli al grave e fdtìcoso IOI'IJ compilo. Per conto mio mi vado sempre più convincendo drlla \Crilà della ~>eguanle asserzione p1A da molti amm ec:~u. cioè rhe- da tu la talllca e le .. rmi moderne- non sort'l f<empre nt\ poss1bìlc, nè opportuno il trasporto immeJLalo dei l'!!rili al poc:to di rncdtcat.ioue. e converrà forse ritarJare di lrla<:~>ima quec:to lra~porto fluo al termine di ciascun fatto d'armi. tìUesl.n 1d00 può sembrare A primo aspellO inutn8118, ma lnle non ò VOI'8111ento, sia perchè un ferilo coricalo a tcrrll corre minor pericolo di nuove oiTese che nou lrovauùo~ì sollevato e lrosporteto, sia perché qualche soc~ot·~o indispensebtle cd Urgente per salvare la vit.a (come e :'tO\'ra tutto l'emoslnftia temporanea) può e~sere dalo sul po.. to Jal personale ~nitario che può l•>oer~i quasi a contatto l'<tlle nte rle1 combt~th~nti.

Con ·rueslu ~;i~tema nr·river~bbero ai relrostanli po,..lJ tli medicazione durante il combaltunonto soltanto •ru~lh ,.be possono r ecar ..·i~i dt1 loro o quelli che \i devono es ...olulllmente essere lrtt~porl.ati perché trovansi in condLZIOni èCCc zionalmenle gravi ed im~llenlt; ma, \'ÌCe\'ersa, <>arehbe immensamente rna,.rgiore il numero desth individui che ricevertlbbero 1 soccnr'<i più in·ll~>pensabili pur t·etot.twdo ~ul posto o ve caddes·o. Sarebbe aduuque essai minore il numero dei tra"p<u·ti durante l'azion~, ma asdai maggiore tl numero degli utilmt~nll• ~occorsi e salvati Au~uriamoci quindi che ulteriori studi di persone competenti stabili!'lcano P6 questo sistPma sia o no da alluar'i prr il nostro esercito, como lo è in parte per l'esercito tede~co, l cui regolamont.l prescrivono già che una sola metà dei medici


.F. SERVIZIO )IElliCO MILlUR.I!

l:.);) l

del corpi funzi oni nel posto di mP.dicaziona mentre l'altra metti rimane $UIIa linea di fuoco ontle prestare ai caduti il primo soccorso, !asciandoli in silo. In allesa che ~i risolva deflOJli\·ameote queslo probh~ma eli tmport.Aoza capitale, siamo grati ulla muniflcenza Sovr anu cui l!i deve il r ecente conco~o internazionale, e rallegriaIOOCi con tulli quelli che pre!'entarooo nello de::;criLta espoaiuone qualche nUOVO apparecchiO rnell'inlenlO di reodPr-.1 utili a i reriti in dife ...a della patria.

RIVlSTA DI STATISTICA MEDICA

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•laatone mecUoo- atattatioa aalle oondlzlonl sanltarle 4el oorpl 4ella R . marina dur&nte 11 trlen.n lo 1890-92. Dalla Direziono del servizi1.• sanitario per lo marina è stata non ha guari pubblicat.a la rela:liune medico- !'talislica ~uJie condizioni !'anitari.. dell'armala per 11 Lriennio JR.10-!)2 e noi aiamo lieti t.li accennare P"r sommi C8)1i le materie lralwle iJl •1uella relazwue, compilata coo la ma,..~ima cura eJ esat· leua, ricca di notizie climche e 1.h tlult numerici e corredilla t.lu la vola ~r-aflche che metlono maa~normentc in rilievo le condizioni igienich~ d ... i Cl)!'('i ùella marwa m relazione allo t' •lt:('torie eù ut luoght ùt eu t a. Pre,·e le una lllinul.a esposiztone <>ul movtmenlo generale degli inferrni neglt ocopeJalt dt mar·ma, si n terra che a bordo, nella r1uale dopo che si 6 trallato ùella mor bosHé e dello per·dite rispetto alla for·za, vengouo fatti tet·n1ini tll confronto tra In mcu·bosilò. tlel triennio in t•uppol'lo a quello prec~ùent~.


Ili\ 1ST\

Segue la relazione delle malattie "'eriflcalè"''• ùi ,.,,e m 23 la esposìzinrh lltiiiU.'I'Ica di ciascuna Rpeciahlà morbosa, si rspot•la brt·,·omonl·~ la :>loria clinìl!u d..,l t'ttlsi più impoatnnlt. ~··uppi, tod 111 ostni groppo, doro

Gli infar·mi apparlP.lleHli nl puro::onale mililaa·u marittimo ricovoroll nogli o<:peJali cJel I'Cgio esercito, o 111 ultrs civili del re~ no, od in IJUelli ail'e ... tero, formano o.:;;ello cii '"l eciale «IUÙJO, Brè\'Ì Cf'nnt ~ulle operll7ioui rhirurgsche (51~) prnllcnto m:i diversi luoghi tls cura della J'<!gio marina fanno rs\evnre i sodùisftwonli I'Ì<iullati ottllJtuli. É di ...cnrso ùei gabinelli di hnt.leriolol!ia che comincsorono a ruuziomu·e nel lriennio, o \'Ì ~ una completa uo:pN·tl one clellè importa•tti ricPrche hntleriolo:.!icbe, delle nnnJi ...j di chimica c dt rnicr·(J"co. ia clinica. nonché delle OS"Cr,·nziorunnatomo-pnlolo~iche Pserruitc. Le pet•dtle 1-lublle tlalla fm·zo P dal sen•iz.io rnìliltlt'e mal'lltimo i11 ot•dine cii causa, Ji frequenza, di gNHln t> tlì r·a tegoria del pat·snnale. vengono minutamente sludiolt> c rirerile con confi'Onll slalil'lb ctul precedente lrianmo Tutta la parte g ... neral•• git'l co~l minutamente analizzata an compi ""O, vit•ne poi suJdi\'icta, t,,J appari"cono cJUUloli il movimt!nlQ de~h 111fer111J nes dtver ... , luoghi •h cut·a e le tnRIIJLtic òomiuanli rwgli O!=;pedali pt•inc·tpalt o ;;uccursalt drlln rel!in marina, nello in1'et·merie tiL•l corp!1 t·eale equipnggl n Jlt'gli o:-:pedali <h•llo rc~ie navi. Quco~lt ultimi poi sono rcJrt~Jtlerati a seconda rJ. ·• mari in cu1 le nova più a lnnl!o "i ~olt•t•ma­ rono, in lll:t.ioni navali del ~le lilea·roneo, dt:'l ~far· Ro"::o, dell'O ·cono Paciflcil e tleii'Ocenno Atlanlico. lraorulo conclusioni st.oti.,liclie circa la inf111enza dei diver"i rlirni "uUa salute de~li OflUÌpaggi, sul pr••dorninio di Lalune IIIOlollie e sull'onliti• tlt'i morbj ric:petlll ullo cnlegol'le dot pr'rs•mnle ed alla perdi tu clll' ne su bi ti se n it.tCI di borJo. È anch~> f!lllo cenno de~li e'~enli Jal servizi•) tra i mi Lari tli marina p•·•· lievi indi"()()<liztOni, e, per quanto riguardo l'armala, ~i cbiule la relozwne ron un riepllllgO comparalivo .:.:eneralo !\ul movimento eh ~ruesli e tlf•gli mft!rnu nei variì luoght di cura. sia a l~>J'I'Il che a bordo.


DI SI \TISIICA \lt:DICA

Degli ~;,tìluti ù~gli allie'i t.lella re:;nu Accademia nnqde di Livorno e della t·e~ia Scuola macchinisli in Venezta, «~ono tralti JeLi altilislici, doi quali li"Ì apprendono notizHl prtlCi!lo sullo malallie che con predominio sogliono svilupparvist e eulle irregolari tillernaltvt:> cui put'l andare incrwtro lo ~vol­ gel'l'i di quei gt0\8111 organi'lmi, de,linah a pre::.Lare in <:Pgutto lungo e non tnlerroUo "ervizio. Non manca es a relaztonP dt trattare anche numertcamente del movimento de~h infermt lra gli operai th ar,.enale e del personnlo non militu1·a d t tnf1riua, nd esll'onen alla mPÒP!'ima, curolo negli Cl'~pedali tlirarlimentall e succur::ali di terra od in I'(Uelh -.econdnrii delle rrgie navi, sotl'imn»n· do!!i a di rt! alcuua C•>«n sui ca<>i clinici più impor tanti. In ultuno sono e«~po!:le le inftlrmitilt>d imperfezioni fi'lirho elte d· ~rminerono lu rìformu degli inscr ilti delle classi H·lì!J,

1870 e 1871. Un riepilogo ~enera l e di lutLo i\ movimento nei vat•iì o.:opt>~ dah ed infermerie chiuùs il lavoro, e do es!?O ~i rileva a prima visut come «i <>ia rnanlenuln abba,tenza sod·li~f·H·enle lo stato sanitarto dell'armala nel lrtennto. Ventidu•' c1uadri che raggruppano i clt1li ~latislici numerici illuslrano la relazione secondo l'ordme !!Sposto. Due quadri della mot·bosità generale indicano il numero tolale dei casi nelle singole specialita mol'bose. La classifica

e

di esso fulto Kocondo i criLerii etiolo~ic1 e.l anatomici, secondo il numero dei r1formati e dt>i morti per mille della lor7.a e per cento dei curati, in ragione rlt>lle ;iornate di cura decorse per cin>-euna specie di malattia, della durala media per c•ascun malato, e della pr oporztone annuale e giornaliera degli infermi Tre quadl'i segnano la scala uscondcnLc o discendenLe della morbosillt nei vurii Lrinwslri del lriennio ri parlenùola nE't varii luoghi di cura a lerra e a bordo delle regie na'i. Anche gli esenti dal servizio a lorra o a bordo d.-llu r~gio Davi figurano in due c1ua:Jri, con la Jiviqione tl'imeslrale, per luCigbi di cura a terra e per staz1ont navali.

La rtpartizione e la dislribuziolll'l degli infermi nei diverEu luoghi di cura a let·rn e a borJo delle 1'egie navi vlcno dulu


111\'IST.\

da Allri Lra quaclri. nei quali, pPr •(Uilnto l'ig:uarJa la morbo:>ilà a t<lrra, viene clistribuitR per luoghi dt cura con l'ìndicaziouo dei ca"l curali in cinscuno di essi, lo giornate di cura, la durala media delln cura e la pr oporzione media annuali! e Jlior nahcra dei c.-a,i. Il funzionamento de~li o .. pedali di l1ordo v1ene dato por o~nì singola nave, variabile a t<econdn delle (!tornate ùi armamento, cosicchi· puiltlir:-1 che in questi quadri 'iene riporlnlo lo stato santU}rio gdnerale diviso in tante parziali ~lali-;liche di ciascuno stAbilimento a lerl'n e di ciascuna nave. Le perdtlc determinato tlnlle rifOI'me e dalla mnrlahtà e!tposte in quattro 'lUadri vengono dt\'t"e per cnu--o.>, per cate~orie, pe1· f,'!rado e per luoghi di cura. In quRLli'O 'lUa•lr i è anrlw 1noslrato il movimento degl! esenti dal "• rviz•o e degli ammalali nelle inrc•rrnerie della regia Acco lemia na'\'ale e della re~Zifl ScuolA macchilusti di· stinto JH'I' gruppi di ma.lallit> e per specialilò. mnrhn~P. In tra ~<in~oh quadri si indic.-ano le operaziom chìrurc1 ·he ·praticalr. 11t i diver,i luo:;h• tli cura: ìl l'ersonale non militare ùi mnrioa, où estrAneo alla mede~ima, curalo uegli o~peJalt rnorJltiml di terra e d1 borJo; le infermità e le un· perrez•om ll<~khe che dPtermmurouo le rifor me degli in<~critti marittimi nel trieunio. Il vcntlduesimo ed ultimo quadro dù un riepilogo g-ener ale ùi tutto il movimento degli infermi nei var·ii luoahl d cura. Lt• perdite lt!mporanee e permanenti "i !'l trovano nu· mericamente riunite insieme Rlle giornate con~umate dactli inft>rml t>d nlle rispettive medie, e SJ ha cos1 Mlt'occluo e l'Il può obbrocciar e anzi con uno sguardo solo il movimento <~amtar10 l'ltali!llico tlel trienruo. L e cinque tavo!~ {!rafiche che col·r·edano la relr'lZione riflettono In morbo~Jta io gt·uor·ale nei militar• di marina. il maggior•• o minor predominio in es i dei mor·br 111rt!ti.Jvr <oecomlo le vnrie stagioni dell'anno; le perdite per· riforme e la mortalità divisa e per call.'gorie e p€'r looclu di cw·a, o;;lUdiala nel ~uo complesso non solo ma suddivl"t\ ed anttlizzala per nlcune delle più frertuenli e più gr avi malallte rhe ~ono canfla di mor te.


DI ST\ TJSlJC.\ ll EDICA

Riassumendo in b1·eve quanto ò esposto nell'ampia relaJione, nei nu111eroqi (1uadri e nelle tavole ~rafìche, 1 ri~ul­ lati !llatistici ~ullé contliziom sanitarie dell'armata nel triennw t890-9'2 sono i flC~uonll: SuJia forza media di 2t,H:; uomini a1 serviLio militare marittimo, i cal'li tli malattie •. di Lt.>sinoi accidentali curali negli o!tpedali di mnriua sia •li terra che di bordo afleesero a 28,&l2, dei qua h :!, ~.l recidi"arono. con un totale Ji 7:l6,il0 giornate di cura. S1 verificarono (1uind1 in ciascun anno del triennio H~ cnsi di m&lattla per ogni mille uomini di forza, con una diminuzione del ~O l·~r mille t'ISpelto el totale degli infermi curati uel pre,·eùenle trienrHo. Le giornate di cura in ciascun anno aflresero alla media di 2N,480, ciotl l'li ebbe una durata media di cura d1 ogni mfermo di giorni 25,5~. La media ~ornahera degli ammolali fu ciel 31,3:3 per mille della forza . I militari di marina cut·atl in nspeòali e~t.ranei fu rono 1,2H eon !IIJ, l78 I!ÌOI'nale di cura, 1 ,~(} giornalmente io CUI'O per mille d\'Ua forza. La ripartizione dagli infermi nei varii luoghi di cura è la seguente:

A lerrn.

t• Dipartimento: O~peòale princtpale di Spezia . . N. 8.711 Ospe.iele c:uccur~ale di Maddalena • 1,6W Ospedale ,.,uccur:;nle di Porto VPnere. • i ,i iG

N. 12.07:3 2" Dipartimento:

O~tpedule princtpale d1 Napoli . . . N. :3,801J Ospedale succur·!lale di Castellammare • 257 Ospedale succut·sale di T aranto . . • 1,~

N. 5,16:l A riportarsi N. 17,288


!\LVISTA

Ripo r to N . 17.~3~ :lo Dipa rtimento : Q~pedale principale dt

Vene1.ia. .

.

Ospcclali ec;tranei alla ret:rio marina .

r-;

2,815

~

1,2H

~-

7,0\0

A bordo. Su 62 navi di staztone nel l\1edJter raneo Su 13 1d , td. Mar Rosso Su ~ itl. iJ. Oceano Pacafico Su 7 1ù. td. 0cP8no A llantiéo.

t,:l21i D

lO:l

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.w~

N. :10,070

l u ropporto alle categorie i 30,07G infermi nel per!>onale di marino mililtm' vengono coc;i distinti: 2H ufflc•ali (lr>G negli o<~pedali di m8rin& a terra, 51 in ospedali l'&tranei e 31 a bordo); 5, i4)() macc•hlflisli e fuochisti (3,327 negli ospedali ds marina n h•rre, lH in ospc.Jali estrunei e t ,80Cl 8 borrlo), ~ki!lS tmhviJui apporlenPnti alle rimanenti categorie (1H,57U neftlt o<~pe•lali di marind a let·ra, 1,019 in O"pe•lali eslt·anei e 6,8i6 8 bordo); :i(l,076.

Nel tril•nn•o &!'l~en lo<~i avuta una pe1"dit8 permanent• di 1,045 uomint, 676 rifor mati e :!69 morti, questa c1fra rappre·

senta tl16,23 per rntlle sulla forza media, vale a dtre il IO,~·ll per· riforme ed il 5,7J per mor te. Allu sue<~posle cifre se l'i aggiungono 70,<n1 e!'leoti dal servizio con 2:l!l, Li9 giornate di cura; 0,771 individui del personale non mili tare dt marina od estraneo alla medesima con L33,129 giornate di cura; 3,aS:l allieYi degli istituti di roa· rina co11 LG,UO gio1·nale di cura; cd infine 79 deccsst nel persoualo nou militare o,! estra neo alla marina, o O decessi negli allievi degli istituti, si ovra. un lotole complessivo dì


DI ST.\TISTIC! \IEDI C.\

!5:>i

infermi con 1,152,Gi6 ~ioruate tli curn P l, 1:1 ~ perdite DelmiiDEinli, os~ia 676 r·irorme e i5~ dece!ll~i. Da LI O,.I~:!, cifra degli rnfermt, di'dotta quella dr 21,00:.1, che roppre ...enta movimeutp Ji IJUl'sti dn un luogo di cura ad un ollro, :-si a. 18 cifra nettA di 8!1,.120, eh~ r·appre~enta l'effettivo della IDDrbo!!itA r• partito in 88,18/J perdite temporanee e 1,t:H perèlile per manenti. Le malallie che maggiormente dominarono negli osp~'doli delle re!!i& mar ina furono qu••lle nelle •Jualì più focilmenle incorre uell'elà giovanile e ciot> le vcnereo-sitìlilichf', che il 15,35 di rualaU g10ruulmente in cut'a por mille forza . Ad e se p('r ordme decrtl~ceute c;;Pguaronu 1 morbi llell'appa raln respiratorio ~.sx ·t.. ; i morbr della cul~, del intdSlizialo e neopla .... mi :!, t-J; i morh1 ocu dri ; le le~ioni v1olenli 1,52; le affezioni dell'upparalo dige1,::16 , rruellt del ~•sterno hnfatico l ,OO e cosi vaa difino ali~'> infezioni varie eh~ si p1·esentano nf'lln pro, ...rz ..u•A t! el 0,0 l()7 pur mali . Con,.ider11ls po1 sepnralnm•'nlt• ltt mnrbo~1lù a bo1·do ti('lle nava, occuparono semprP il primo pO'~ltJ i anorbi ve~i fl lhici, a ~·ui ..eguirono le lt>sioni vic>h•nli, 1 mo r bi lo rt•<~paraloriCl, le febbl'i comuni conlìnu", le rna1atUe dell'opparalc> ()igerenll', f!U~Ile d•·lla culP, del connettho intei·stiziale e nPoplasml, e co~i vu1 via lino nt.l un mi· dì soli 2 cnsì dc colirn ~aturninn verlllcah'il in due luoehi11 li unbarcell sulla r egca nave V1•.<tpuccr, i quali erano R·lùe~li alla pr CI'larnzanne ,Jj mac:;llce di cnrbonalo ed di f~iombo da '!81'VirB (161' 1! calafal.a~!:ÌO del C8S .. edi poppa. Cau&a prù fJ•ertuenle di rifOI'ffiA furono le et•nie vic:;l!er·nli pi!r mille c.lt•lle forza me.Ha annuale; '~eguarono la ronvite aranuln"a 0,7G; l'opile~~io O,H; l'alit'nazlone menO, i6 ; In bronco-olveolilo O,:lì; lo tubercolo<~i pnlrnonare ~ l'olorl'ea ed il carclio- palmo 0.27; la bronchite cronica l di M ti dell'acutezza vi<~ive 0,21; i vazu or,..-anaci del 0. 20. e co'li di segwto sino ad alcune infermità che

appeno 11 0,01 per mille.


RlVlSTA

H maggior contingento alla mor talila ru t:lalo rlalla polmonite 0,!>6 per mille della forza all'a nno, o questa succedellero gli annegamenti 0,60; l'ileo-tifo O, ~Si la tubercolosi polmonare 0,4-:J; i suictrli.i per nrma da fuoco 0,21: la pleurite, la bronco-alveolite, e la br onchite O,ti; l'eroorragia. cerebrale e la moningite cerebro-spinale O,L5; le scoLlature e la per itonHa 0,13; i v t zii organici del cuore O,Ofl, eJ altre fino arl un minimo del O,Ol per mille. Le accennate perilile permanenti espresse per gradi segnano· fra gli ufficiali. . ft•a i sotlurfìciali fra i sotto capi . fra i comuni . .

. . . . . . 41l mCJrlt ~ riformati e 51- morlt :}5 riformati e 32 morti . 013 riformati e 238 mort1.

Questo, in breve, è il ria:>sunto deU'imp<~rlante lavoro :>laLislico pubbll<'alo leslè dal Ministero di marina e compilalo per cut·a della Dit•ezione del ser•vizio sanilal'io. Se si considerano gt sludii e gli sforzi che tutto giorno s'impongono coloro i tiuali hanno di mira che le slalislicbe cam minino tli pari passo col progredire di ogni scieuza, e se si lien conlo che di Lanlo la statistica può es!'erc ~uida a giudizii sedi, per quanto essa é più scrupolosa e veritiera. non si può a meno di non lodare il la,•oro dell'ufficio saoi1ario di mat·ina, che ci u parso t·eJatlo con ogni cm·a e precisione.

lhlazlone medloo-statlatloa. dalle oondlzloDl sa.nlta.rle del B. e•orolto nell'aD.Do 1892. - Compilata dall'ispelLoralo dl ..anilà militare solt.o la diretioue del maggiore llenerale modico SANTANERA. - Rome, lipogratia Voght>ra, 18!>3.

Come si è ratto gli anni scorsi. diamo un succinto sommat·io dei dnti pl'ittcipAli contenuti in questa pubblicazione. Le cifra di r'fuesL'anuo presenLano un notevole vantaggio su •ruelle dell'anno precedente per quanto r iguarda la morbosil.à e la mot·Lalilà.


t:i39

DI STATISTII..A IJEDIC \

Ecco tnCtHli un sommario de t dali principali: Giornate di truppe con a~~egno . . . . i8070010 2 t3:~07 Forza mediA . . . . . . . . . . 161782 Entrali negli ospedali o nelle infermerie . 1513 ltort• . . . . . . . . . 2!'133 Rtformati in seguito a rasl'legoa di rimando Inviati in licenJ:a cii convalescenza: in seguito o t'assegna . . . . . da 1 a 3 mesi . . . . . . Giornale c.Ji oqvedale •. •l'infermeria .

20. 1 61)00 ~7il)(J72

In rapporto a lOOil di forza, si ebbe: u~l t~

n~l tS~ l

Entrali neAii ospedali o nelle infermerie 758 811 Mot·li . . . . . . . 1,1 n,o Per convenieot(\menle appreZ'Zar o questo mtghorameuto nel 1892, biso~na però tener conto anche del fatto che in l[uesto •nno non vi l'u alcuna chiamala dt coscriUt sollo le armi, perchl• la classe l~H st pr1•sentò alle bandier•e alla llne tlel 1891 e quella del 1892 al prtncipio drl 1893. Se, rome sembt·a, il sistema di chiamare i 1:oscrilli nel marzo di ciascun anno, qarà permanP-ntemenle adottalo, soltanto l e ~tatistiche dal 18!)3 inclusavu In poi saranno para· Jronablli lra loro. Per la suddetta ragione, cioè •Iella non avvent.la chiamala dei CO!ICriLti, !'li ebbe nel 1802 una proporzione di riformati e r ivedibili in rassegnA speciale del 12,1 per 1000, mentre nell'anno precedent+> l"fUeslo fu del 55,7.


1:;6()

fU VISTA

Statu sanitario in rapporto ai me:fi: ~:n enti

ron;t m Il:\ ne• luo;;tù

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J.a r ngguardevole thiTt>renza che si nota lra i mesi Ji gennaio, febbraio e ma rzo da una par te e quelli di novernhC"e e d11.:embr·e dall'olta·a, duno<:lro che la stagione i.nverrulle non •· di per se stessa meno propizia delle aiLre alla !>ftlute del "olllato. Se nei primi meo;i cll•l 92 11 per mille della morbo~;clà e della mortalità fu molto elew1to, ci!'• dipese da che allora .-ra cla poco urt•ivuto solto le a1·cni il contingente della clu~"'' 1~111.

Stato san/tarto &Il rapporto alle tlicisioni ed ai presidi!: Diomo eroi ~otto la lllOI'bO~Ilu e la mortalJtà per Clti$1'Una divio;ione, a}tgiungendo oucht•, o rrscontro, la morbo!'ttln di ciaqcun capoluo_s!o di di,•iqione. F. ~iccome i carabwieri Reali, che ~ono cruelli che danno 11 minore contmgente dl molati, IIOn "0110 distinti p+•r prè'-Ìdii, CO!IC, per pote r paragonarP Ju moriJO<!tla dd presìdii capoluogo cou quella di tutta la dcvi· <>ione, ubl>iocno aggiunto una colonna di cifre per indicare la mot·bos!lt\ dellA Jiviaione inte ra , osclusi i cara))inte ri.


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DI SUTIS II CA IIF.DI CA

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R& «ulta da •1ueste cirre un ruuo •ii non piccola impor tanza. Solo in i>diviqioni la mor bosìtà del pre<~ldio capoluogo i• inferiore n •tuclla ciel complesso •Iella divt'<:ione. NeUe altrè 20 é "llper•ore, e spesso d1 nlolto. Mnlalt io~ da cui furono colpiti {Ili uomin.i di t r uppa:

Una distlntione esatta pEl l' specie eli malattie non è data ehe ptw gli entro li negll ospedali militar i, infermex-ie di pre.


Ili' 1ST.\

sidio ec". Per 'IU&lli cu•·ali nelle mfermerie di corpo si hanno soltanto i dalt relativi ad alcune malattie, e pe1• gli ospedali civili, la slali!;lica non da che una cla,;siflcaztone in 4 categor·ie: mediche, chirurgiclw, ollalmtche e veneree. Con siderando qumdi m blocco i curati negli ospedali militari, in quelli ci'\.•ili e nelle infermerie di corpo, SI ebbero su 1000 di forzo·

uo

Entrati in cura per malattie mediche ch irur~ich~ . a oltalmiche • veneree . .

:H3

2:!

tuo

Le malattie veneree hanno presentato una legs:tera diminuzione io confronto dell'anno pr~cedenle (10~ per mille). l1'ra le malattie curate negli ospedali miHlari, citeremo le principalissime per numero e per gt·avit.à. Entrati

MaloUie venet•ee Broncltili acute . Febhri da malaria . Pleuriti t•d e<~ili. Reumatismo articolare Conjliunti vili --emplici lleoliro . Morb•llo Polmomll acute.

Morti

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14801 81!15 4182 2575

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1237 !H7:l

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11

Morcalità d~>gli "fjleiali. FOI'ZO media I;)IH. Morti iO!l = 7,2 per 1000.

Sulle cause dj mort•• degli uCftciali non si ha nessun dato statistico.

Mo rtali.là della t r uppa. i ,l per 1000.

Totale dei morti 1::.13, o\isia


1563

DI SUTISTIC.-\ .MEDICA

A questa mortaliLà conll'ibuil•ono · 0,2;) per 1000 Morb1llo e scarlattina con 53 mot•Li 26!) Ileo-tiro == 1.26 • • Jo'ebbl'i malariche e ,. 18 • = 0,08 cachessia . • Tu bercolo~i . Il :IDi • = 1,3H • Bronchite, polmonite, pleurtte . 1,9:4 • • Hl Affezioni coreb1·ali e spinali • b2 • = 0,38 Malattie del tubo d1· gerente, periloneo e 6:l regolo 0,29 • " j(j lnfortunii cd omicidi. 0,3(j • • q:l Sutcidii == O,l!l • • Altre causo di morte . 16~ == 0,77

=

=

=

Totale

. . . .

• 1i>t3

=

== 7,(]9

~ da notarsi che di questi 151:1 ben r;·s morirono mentre ai trova vn no a<~senli ùa1 corpi per licenza (la maggior parte in lirenza di convnleqcenza) e H mo1•irono negli oc;pedals militari, dopo ec;:'lel·e stati rtforma.ti. Riformati tn rattsef11W di rimando. - Fm•ono in lullo 2933, osssa 13,7 per 1000 d1 forza. A questa cifra contribuirono;

Malattie scrofolose , adenill, arlrocaci . con l a riformati == 0,53 per 1000 In fezione rualaricu • 58 ,. = 0,2~ Tubercoloss . . . • 28i • == l ,3i " Broocbili,pleuriti, poimonil1 e difeltt della casc;a loracica ~53 2,12 • • Malattie del cuore e li Il dei ~n"OSsi va.,i l ,lW • :!97 Malattie dell'asse ce· rebro-spmale. 1.33 • 285 • l\lala tt1e dell' organo della vista . • ~~ • = o.vs •

,

= = =


R!YlSIA

Ernte . . . • . . con ~.so riformati = 2,63 per 1000 Pr>"<Lurm di lesioni viohm te • . • • lìl • 0,29 • Altre cau!'!e di ri forma • fi l4 D = 2,~1 •

=

lnuintt w licen;a di cunoale&ren.;a. Furono io cornplos<~o RU.~J, dei qualt 6GOO ebbero una hceozo deUa rJuraLa da J a 3 me'~s, g li altri 2081 ebbero una licenza da 3 lllB!'Ì ad un ttnno, in seguif.o a rassegna tli rlmandQ. Qur·~ li ~~ dividono come segue secondo il genere della malaltiu cile molivu il pt'O\'vediruenlo Po~lunu

eli Ileo- tiro, ed ttltre malattie d'infefazio ne, esclufla la maloria . Adeniti . r•achesRin scro· folo~a , perio..,tiLi , a<~cessi fr~>ddr ecc.

18 ossia

0,{)!) per tOOIJ

ll/5

0,49

O,fiO

Il

4,;J1

o..w

Il

0,32

"

0,:12

"

0,20

Jl

0,36

Conse~uenza tl'111fezinne palu'~lre 171 Br·oocluli, pleuriti, po lrnonrh 9·>·) :\tnlatlie del cuor·ee g""ross i va<>i RCI ~Ialallre del !'i-1tema cerebro-'~pina le. 6'1 ~l a lotti ~dell'ori-!Anodulln

vbta .

69

Mnlntlie tfnll'appa ralo digerPnle . H P o"'lumi dr le"'JOni vi ofaule. 78 Altre ln&luLtie 520

2,U

l'aiwllo, oa/Uoloule e oaricella. Per quesle Lre molallio fu r ono curali negli ospedali militari

sollanto :13 indivit.lui di tr·uppa, o di 'fuesti soli l!l erano or-


DI STAllSTICA Yl-!DlCA

vaiuoloide. Aggiungendovi i curati negli ospedali civili, e uno in cui il vaiuolo si sviluppò mentre trovavasi aUo spedale per ellra malallìa, si ha un Lot.ale di 40 vruuolosi, compresivi H casi pe r ''81'icella. Non si ebbe duran~a l'anno alcun decesso per vaiuolo.

l'aeciru;czioni. - Le vaccinazioni furono mollo scarse uon ~sendo stata chiamAta

durante l'anno alcuna classe solto le armL Furono in tutto 17U:l:l. Fu adoperata esclusivamente la linfa animale presa tlall'istilulo vaccinogeno dello Stato. Sì ebbero su 1000 vaccinazioni· \;33 esiti posilivi nei già vaiuolali;

5H

nei già Vf\Ccinati;

613 • nei mai vaccinati nè vaiuolati. In complesso 5i3 ()!;ili positivi per 1000 vaccinazioni pra-

ticate. Presidii della Colonia Eritrea. Sopra una forza media di 1~17 uomlni di truppa si ebbero: E ntrati nei luoghi di cu1'a 2Md.l ossia 1401 pe1· 1000 Morll . . . . . . . . l5 8,2 • Giornale di degenza 49250 » 74 Nell'anno precPdente 1a morbosilA era slat.a di 11 i5 per 1000, m$ la mortamà era slala assai superiore, (1:l,4 per LOOO). In ra pporto ai mesi srli entrali io cura rut·ono, per 1000 di rorza : 90,:! In gennaio lt rebbraio W>,:J n

marzo.

• aprile . "maggio giugno " luglio • agosto. ~

• sett,.mbre • oLtobr~ " noveul IJre

, dicembre.

125 .6 121,2 97,!)

113,0 :l 23,0

132,.1: 153, t 1i:J,2

9. ,ii 86,5


1560

RIVISTA DI STAl'ISTICA KEDLCA

Fra i 2M6 casi di malattia che furono curati uegli ospedali e nelle inlèr merie, meritano menzione per numero od importanza i seguenti: Febbri eflìmere sin oche. Bronchiti acute . Po lmonili . . . . . Pleuriti . . . . . . Catarro gastrico acuto D enterico • Ileo-tifo Febbri da malaria . Scorbuto . . . . Anemia . . . . . Blenorragia e orchiti blenorragiche Ulceri veneree a adeniti veneree Sifilite . . . . . . . . . . .

entrati 590

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3:!2 i!>O H7

Si noti la scarsiLa delle rnalatlie del tor ace , cosi ft•equanti in P alia; e il considerevole numero di malattie veneree: 9l!l su 251-6, ossia il 36,1 per 100 di tutti i curati; mentre in Italìa si ebbero in lntlo21i36 casi di malattie veneree sopra 161i82 i11gressi in ospedali ed infermerie, cioè nella proporzione di 13,2 per cento curali. R. L.

RIVISTA BIBLIOGRAFICA lll&nu&le del medloamentl e delle •o•t&nse aooe11orle ad uao del aervizio •&nltarlo mWU.re in paoe e in guerra. - l\<!inislero della guerra. - (E. Voghera, Roma). Riportiamo con piacere dal Bollettino chimico-farmaceutieo (novembr e 1893) il seguente cenno su questo libroindisp ensabile ai medici e fa rmacisti militari:


RIVISTA BllJJ.lOC R:AFICA

1i.:i67

La pubblicazione della Farmacopea ufficiale ha determinato la r iforma o la modiflcazione dei vari formuJaT• adottati da alcuni ser vizi ed ospedali, e che t precedentemente compilati sulla scorta dei diversi codici, ora finaJmenle ricevetlcro le. base e le norme leieali alle rrual• devono uniformarsi. Ptw tali ragioni il Ministero del la ~uerl'a ha provveduto alla pubblicazione di questo manuale, in sosliluzione della Farmacopea militare del 1877, presentando opera veramenLe pregevole, intorno a lla quale intendiamo più diffusamente inlr'8Uenerci, esaminandolo siccome essa merita e facendone (~onoscere qualche parte ai nostri leltori. Per ora ci limihamo ad accennare che questo manuale é diviso in tre parli. La prima si r••ferisce alla materia medica ed ai preparati ofiìcinali, descritti seguerado quanto è prescritto JaiJa Farmacopea urflciale per le sostanze che con questa sono comuni : ve ne sono però indicate alcune proprie diligeutemenle descrilte. Segnaliamo in questa parte utilissime iudicazioui, quali il reddito che si deve ottenere nelle 'li&rie pr eparazioni, le incompatibilità, gli antidoti, le dosi ecc. La seconda compr ende le preparazioni estemporanee adollale nello rat·macte militari. La terza è t'ostiluita da un suolo d anaJi-.j chimichr- bromatologiche. assai pratiche e foudale sui metodi migliori e brP,·i di ricerca. Sono descrilli completamente i saggi dell'acqua, del vino, dell'aceto, del laUe e della fa rina e del pane. Quantunque questo manuale E.<ia indit•izzato a uu servizio speciale, lulta via esso cerlamP.nLe tornerh assai utile ed interessante a tutti i farmacisti per le molle notizie ed iorlica:tioni rhe vi gon contenute. Anche l'edizione, di costo as!ei tenue. •" assai ben riuscita eléganle èd accurata.

•••o prooe110 41 cura radicale delrtdrooele liero1o alero•o. -

Dott. G. QuATTno- C•occH•.

Ci faccia mo un dovere di segnalare quesl& importante memol'ia ~ull a nuova cura radicale dell'idrocele proposta dal dott. G. Quallro-Ciocch.i, chirurgo S~oAtilulo negli ospedal i di Roma .


156

ntVL'iTA

Il doli. Quellr c: -Cioccht ebhtl la r"'lice rdea Ji ltlnlare la cura dell'idro •e!P inlrodueemlo del••algul nella va~mulu onde deler•mlnare la nf'cessat·ia P bPuoJica reaziolle della "'i~ rosa che pr•oduce plll la guuris.done. La •Juaotilà ùa calgul da introdurre può variare (da m 0.:!0 a m. t ,:lO) secondo I'iutensata di reaztone eLle si de:-icll·ra Si adopera del cat~ul N. 3-5 pt·epurt•lo all'oho fen•calo. facendogli pe1·6 gubire qualche ll'8zione per tocdiere le rapie!!alure che ne o~ltcolerebbero l'llllromic:~•on{': c pu1 e preferibile di sgr•nfì'll~rlo con etere e ùi lavar·lo c~on sofuzione di sublimato all'l p. l 000 all'allo di "er virsene. Premesse lt• dt'bile dl~infezt(lni ~~ punge l'iclrocele con un h•equerti comune. e, mentre il li•Juido )1tusce, si intr·o.luce il catgul f'tià preporato, spingeoùolo da ultimo collo !:!tilt•llo del treiJuer•ti pe rd~t'· non accada che ne resli un capo fuor1 ddle ferila quanùn !'li estr·al· poi la CllllllUia. Questo metodo ha già Avuto la sanzione pratico di pareccJii casi clinici ili cui l'autore r·ircrisce la ~loria, nei quali tuLti si oltenno una completa e dur·alura t(U& riglOm>. l vant.a~gr cctsenz1alr di 11uesto metodo in conrronto degli allri tlnora odolt.ali, compreso il !Jrocesso di Volkmann potrebbero e~c;;~tr·e CO!;i r•assunlt ect. o e eh esecuziom• ro.rcli"· s1ma; non ric!ncùf' clororormlztOzione; non é doloro~ o; non produce che dopo 12 a :H ore uuu reazione, c he t>i J'UÒ anche moderare col ~hiaccio, inollre 111 fubbre non mollo alta che accompagna la l't'azione scènde . t>rnpre per lii;t dopo 1ocht gior ru. La guorigtone poi polt·ebhè anclu~ essere occt'lerate evacuando c<•n una o due 11uovt• puulure il ltquido r•rpr•oùol· tosi, invece d1 nllenderne rl rias!.'orbtmenlo sponlonco, che aYvtene del r·esto in poco tempo, t>tl inoltre sommmistrando dell'ioduro di sodio o di pola~!lio interna mente e facendo delle applicazioni dt tintura dr roJio o ili pomata ull'itltolo sullo scruto, il ttnale deve essf're mantenuto in un Fospensorro compres'livo alla Laoglemberl. In conclu..iontt la cura r·adicalc dell'idrocele sioro"'o c:('roplice proposta tlal doll. Quellro-C1occhi per i vanlagf!ì intrinseci di es::or·e di s•curo ri-'ultato, semplice e d1 rocriP e!'ecuzione, e perchè gli o.ltr·i metod1 usati liuora ofTr·ouo Hl


BIBUOG!l \ l'IC.-\ Mlli'I'ODILO minori vnnln;,!g~ è da ritene t·~i

prererrbile in lutti

t OIIJ. ri<~er \'&ndo lo l"~<'tstoione alla Volkmenn !<oltanlo in 1fuelll m cu1 la vaginale ~ n1ollo alterato eJ. incapace di reagire.

G. -.atoa ed lDdioasJoni delle reaezloni oraniohe. - Dott. lhuLJo SCAFI - t E... trallo dal Bulletttno dc IIft Societic La!ICuuana dellli o.. pedah di nome, anno X lii). Crediamo ulile di ùere un cenno bihliogrRtlco ùi qu"'sta pregevolts"imn memor1e del doll. Scafi (chirurfZo sostituto pNI!"o l'o~pedale civil~ dJ San Giacomu in Roma. e prtmo ueilllente del profe<~~ore Po.. lempski) nella t-perenza eh•• Yllga a for nascere no>i l'Olle~-?hi che "PBdAirnenle si intere"tloo oJeiJa chirur~ns c·er ebra le il del"idedo d1 legger la per IDiiero poiché mvero P<~~a merila di eqsere annoverata frn l&' migliori sopra questo impot·t&lltis"'lmo argomento. t'autore, dopo 8\'er··· bre\l~roPnte l'ioc:;'luota In storia delln tre pannztone, parla della tecn1ca ~-tenerale delle resezioni creniche, quindi dei punii di elezione e dell'e~tensrnne delle •~ut-. 8!'! onenùo i metodi pr1ocipali eh cra niolopogratìa. • Questa prima pat•le v1ene completala colla espos1zrone de1 ltrli metodi di ripftrtmone delle breccH:~ craniche, l'r•a i quali faremo in eeguito speciale mom:inne del nuovo metodo idealo dal dotl Scafi ed e~eguito con ~·~ilo chirur~ico <~oddisraceu­ U.imo dal pror. Po~temp~kl m tre <'A"t clinict di cui "iene narrata dettagliat.amente la !':Loria e che qui ci limitiamo ad eatennare: t• emipare!ll l"ioiqLra ed epile"<~ia J&rk:oonJana U•it&t.a alla meta ~ini tra della raccia ed all'arto superiot•e dello steRso lato per pregrP.~sa poliencerotite; :2' emipare~>i deetra con convulsioni epilettifo,·mi; 3° compresl"ione cerelll'lale locnhzzala nella zona rolandtca do,tra. Sella e.-onda parte Lraltst delle singolt• mdicazioni del!• .._toni del craruo e della tecntca speciale, incominciando ...le rnalallie cho t·omprtn lono le «ula ossa del cranio ~rnrelit.., tubercolo~i. s ililide). Parla •1uindi deiJe rna-


15-;o

ftl\bTA

lallie traumatìchH cranio-cerebrali, e ùopo a"et·e detto delle rnalatlie infiaomu•lorie dPgh or~ani f.>ndocrauicJ, tledil'a un capitolo ai lumor•, comprendendovi quelli delle osso, ·l~lle menin~1, del cer vello e cervelletto. Da ultimo ria'~'lUme lutto •tuello chP può valere u '-~l& bi· lire l' indicazion, dell'intervento clururgico nell' eptle•..•ia, nella micrl)cefalla, nell'adr ocefalie, e termina parlando dt una conquic;la t•erenle della chirurgia cerebt·ale cioé la re'li.'Zione inlracranica del ganglio di Ga sSPt' pet• nevralgn• o:.ltnatetM lrigemino avenlt la lor o causa in al terazioni del J(anglio 11tesso, nel quale lùlvolla si sviluppo una infiammazi one rt·o· nica. sclerolìzznnlt>, che divi~ne la causa dello s tato m•Hal~ico in parola. Ecco ora il nuovo melo lo autoplaslico. semplice e pratico, idealo dal dolL. Scafi per r·ipar·are alle sconliouil8. o~seu che il chtrurgo deve produrre per ra~gaungere gh organi enJocranici. Questo nuovo metodo e applicabile ~pecialmento nei casi in c ui si voglia avere uoa lor·ga breccia, sempa•a pl•rn rhe lra la diaguosi e l'operazione possano trascorr••rt• al· meno JO-I:J siornt. L'operazione ~.>i compie in due lPmpi. Designalo il lt•mbo che si intende in Sf'guilo di praticare per aprire Il cr·anio. ~i incidtJ tn pruno tempo soltanto la base del lembo Mn un taglio lim>are r alto fino all'osso i avvenuta la relt·azamte e ftllta l'emostasi sl eseguisce mediante una piccola sgoa·bia dapprima un Mlco e poi con uno >~calpello specrale dentato si pratica una !'tr• lla reseziooe linear e deUa la rg!Jczzn •la · a 10 cm .: si suturano poscta accurolamenle le par li molli compreso il perioslro e si attende h~ r iunione che il pìu delle voll•• si farA per prima, c::e !:li sono usate tutte lt• cautele anliseltrcbe. Pas!'ati da IO o 20 gior·ni, secondo i casi, ed a vvenutn In cicalrizzatione delle p8.:'li molli, in un secondo tempo "'' incide il re~to del lembo prestabilito, che sarti per lo ptu o t'orma di ferro dr cavallo IIH'omincaanùo e terminando l'an· cisione c1ualche centimetro all' indunlro e un ptuo dì cenlimelri al di solto d••lla t• incisionu, oppure un paio di centimetri all'infuori dPIIe cstre mi!A dello detta cicaLrJce, a ciò


BlBUOGRAFlC A

157 1

assicura re viepiU la nutrizione del lembo, giacchò co<~\ rimarranno due peduncoli. di le~uto non cicatriziale. - Col eolito metodo dividon~i tutto in tor no la ossa del cranio sependo questa 2' incisione, ed n vvertendo che la re~ezione don è es!>ere <lOtlocutanea in corrispondenza der due peduncoli sovra indrcati. Completata questa drvisione, t'Oil una leva qualunque si eollev11 il lembo osteo-muscolo-cutaneo cosi formato, che rimarrà u nilo al resto dt•l cranio per mezzo del cullo Obroso formatos i al poqto della 1' resezione, e pt>t' mezzo de Ile parti molli sovrastanti cicatrizLB.le, nonehè dei due peduncoli. Eseguita l'operazione endo~'ranica l'li rrahba~"'a il lembo e l'i ~ulu­ nno le parli molli, badando a cornpr en lt r vi anche ti perio~tio. Come rilevMt dalla descr·izìone rsLtane il nUOVtJ processo ideato dal dolt. Scafi è semplice e F~>zionale, ed all'inconveDiente di racbie.Jere una ri petuta rloroformizzazìone contra p· pone due \&ntaggi es'~en ziali : t0 di ri porure rn rnodo certo e completo a lla scontinuit.A o~s(•a; 2• di poter dare una am· piezza enorme a queste resez10nj con gronda vantaggio del· tallfl operativo (estirpnztont> oli tumori, esplorazioni della G. cor teccia t>Cc.).

Delmtorobl , delle malattie d& eul prodotte e della pro· 81&11111 e cara 41 queste. - DoTT. SEGRE. - (Tipo~rafia Rovera e Ca mpa~no, Saluzzo, 189:1). Il dott. SE>gre l ~>acco, Lenentu colonnello meJaco nella rieer ,a, già cosr ra,·orevolmenle noto trel corp1• sanitario non '~Oio per l'opern sua pr'C~tlata per piu anni come pr ores~;ore e lla scuola ù'applicoztone di l"anilti militar e, ma ancht> per numerose pubblica~·oui concernenti il ~et·vizio aanttario mihlare, fra le qunh pl'imegflia il suo Afanuale di ehirttryla eli uuerrn , - ba cor·tesemento m vialO in dono alla direz.iono di •tuesto s;iornale il suo ultimo e r ecentissimo lavoro ~ui • microbr, malnllle da e "'' prodotte, prolllassi e cura. • A difl'erenzo. d~i moltissimi libri cbe trotta no giù dello stesso argomento da ll'elevalo punto di vista I"Gieutifìco, questo ma· nuaJetto tende a rendere piu ponolari le moderne con'fua«te della :>Cienza, per quanto speciolmenle esse sono applicabili


IUVI<:TA BlBI.IOGRAFICA

all'igiene pubblica e privata come sal vaguardia contro le epidemie. Qu.. ~Lo volumt!Llo è ~uddiviM in var ie parti· nella prima traii.A dei microbi in g~nere e par ticolarmente di quelli paLogeni; nella seconda, !Ielle principali malatlie infellivu che ess• pt•odurono; nella terza, della profilassi medica e le,,d· :;latiYo dellr- me :i t> <tiro e. nella quarta. della loro cura quando non fu po~"ibile prevemrle od evitarle. É un libro sc.-rttto 111 modo facile e chiaro. e tratta o rondo l'argomento di cui si occupa. Esso.é dt poca mole, ma di mollo pr egio; a noi augur1amo al benemerito autorf> che il "'UO> la\'Oro po'-~'-8 8C•Jutst.are presto la diffusione che merita e lR popolarità cui &flpira. ll genere DlpylldlUID. -(R. A.ccatlemia delle ,qc[r•ruP .fls. e mat. dc .\'apoli.

D 'AMORE VtNCENI.O. -

l!! una mnnografla còmplela di questo ~enet·e di Le11iad• cr eato da Leukart ptw la comuntl'lsima taenfa eanina, a qu al~ talvolta stretta anche l'ullesttno que~to inlor essA

umano. Appunto per puro rlìreltAmente coloro che si occupano

di para!'llilologia uma11a. Il gen ere non 1\ mollo ricco di specie, con tandone tlnora solo qu1.1tlro ben a ccertate elle ~no. il Dtpylùi.ium. caninrtm o tnenla. canina; il Dtpyl1dium. tr,nchesii, il D. Echit~orhtJn· cou/1'8 e ti D PltfltJttnlei. ~: inulite riportare qui la de~cri­ zinnt> dP.IJa prima che si trova nei ptu comuni trAttati di t'l· minlologio ; quHOlo alle allre interessano in special mollo gli zoologr, "olo ri~'.or,ler·"'mo che l'ultima c una specie nuo,·o, deùirata al nostro collo•ga A. Pacrquale per esser st.ala da lui ritro\'&la nell'ìnte~lino der galli. in Aléssandrm d'E,.:•U) (1!<9'.!), in occastM~ delle sue ricerche ed esperimenti sulla oli"I.'I'Oterll\ e,J à"C8<l!'t0 epatico lVi f"Odemici. ll Dir<.• t..t.ore

Dolt. SruAI'iO ll&liJS colonnello medico ispettore. ll Oollaborflt..Orepor.laR .• Marin.a

Il Redattore

O.• Tt-:OOORICO R OSATI

D.• R IDOLFO LIVI

Jle41co d i t• cltJM•

capitano m tdico.

--------------------N UTINJ Fsot::Rtco, Gerente.

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l'ò 84 - MUltad eU truppa da lnvlanllu Uoenz& 41 oonvaleaoenza. - (llii'('Zlnnc .;-•~n•' l'Ili le' • P truppa). - 7 ~tnagno - (Gior na/1• ~t~ilt/tll'f! tifjlr.ml••. pubhlicat•l 1l lll giu~no 1"!!.:, tll~l·•·ll:'R 20., pualt\ :!').

A "oluzìOOI' del dllhbin l"Olii'V811l~l. l-H i 1'011lllllll811li oll'i i o l i dirl'll<H'I .l...gli o..::pedah m lllaa i prnna oli accnr nd 1111 ma1il11ro 11i truppa lu lil.'·•ttzu 1li <'on,;aleE'ce.nza rnaiAllia olehban<, nr.c rlnr~•. mc llanlé t•Pr\llictllo del ~iu­ dw lA f81rlÌI{iiA Ili lui p0"$iede l IIUCP"'flri LUP.ZZÌ di nza rer maulenerlo durante In llc·ouza tno>de..::una, Lo Mint .... tern maniresla che non dPhbn auche m tal eu~<•• eti!'Grc' rìchieHto alc11n l'ei·L!Jlcuto, 11111 bH>ilt lo fllcblarazt()JII3 del rnihtore dt cui tratlnl'li, appMiltUlll.)llll~ wl••a·peilo.lo. E cio ua uuologiu d1 quanto t> di<ipo~lo nel !i ~106 tleii'J"'tru''o!llplementare al re;!olamenlo :-;ul rt>rlutnmenlo. '(U&Ie modtOcalo •lall' ..\tto ~. l :l:! dell,, <>cor,, aum• ~~~·2 I ~r le leenzf' di convale,.c~nza couc"'8"C 111 ~cguttn u t·~:~s.segnn da ~d a "'~n"n t! el 'igeutt> re!!olomcnln, ,,,., :liJ note~nbre 18!!2, per le licenze uPI regw r~•·rr.alo, .. ,.J qual•• non YP-1111e appunto riprodotta la dJ$pO!>tztolle •·lu• era c-ontenuta ht'l 'Il w, lettera Ò) olel preel->i~lcnll.l rl't;Ol&lllenlo di'l 1• Jl-(7~. ~econtlo cui era richiec;to il prc•IAtlo certifil'alo

per h1 licenze ord111ari~. ~ulln o~>ltl poi che, qualora un miliLnrP, r!opo o«~ere stato inviato in hcenta di convalec:;ceuza in l'a mi•,dta, facel"se coDoscPr•· dt non puter continuare a l'ruìt'O della hcenzu por IDancanza ùt mezzt di su;;c:;tslenLn, e chiede""e perc1ò •li rientrare al col'pO pr1ma della ::-r.adenzR della licPnz~ sle... ~a. -. r tchiamato alle armi ed, ove occorrn . r iC{)verat.o 1u uo depo ..ìlo di con,·ale"-cenza per il r estaute della licenza. con -

...

c:e~ ugli.

Il Min.cl{tro -

P ELLOIJX..


Circolru·t! ~ 84 - Corao 4 'latnulou.e per gU &lo tutt a aan!tÀ 4eUe lDfermerle reggimentali e presJcUarte _ (S•·gr ut.lmato ~enerale - 1:1 lu!llio. - (Gwrnale mrJr. tn r~" ttfflrmle, pubbhcalo il 15 luglio J8!n, tlt!!J•en a "!,:,•, pn1·1 n :!"l

A cmnpnnento ch·lla r1~er,·a contenuta nrlla C1rct~Jare N. 1:! tlol c·orrcute anno, il Mimstero ba dN~rminalo eh~. pet· qu~>:c-l'anno, il co~o rl'btnJZione negli o~ped11h mih18r1 pei ..,nJdalÌ ft,pl r 811ll 81UUtlllÌ di -.aniW. dei rez!!Ìillt'llh rh far lOria (liut•a, h••rl-&j.!Ji,..ri e alpini), dl eu i all'A et o 4!'10 della Raccolta tl~l Giflr nate .\lilitare, abbia prinrip1o al t• ollobrct pro~simt~, re1·ma re"l8TidCI lA durata di tre m••ctt tltll r.or•O sud Jeltn. Tnlc th"J"l"'I7.Ìon•· ..:mto>nùe applicala ancora ni t.h-..lr Ili mthtnri, per gli 111ul8nli da "IHiiUi eiA ÒE.''<linarsi al!e iu(tH·mer.e pre~iòinrit>, tla cc:-.j di!'!Lrl'tli anunìnictlrale. Il Ministro -

Pr·.I.I.OUX.

All<> N 116 . - SERVIZ IO SAN ITARIO MIU l ARE Zaini eU aan!tà. per l battaglioni eU mllbl& territoriale. - 1.1 luglio. - (r.tornale wititnrl! u_ft•ciale pubLIIcHLO 11 t;, luglio l !H, d•~p··n;.a :!R•, parll' t•). Il Miui ... tcru hn t.lolerulinat.o che t!li zam1 di !'auit.a. compr·esi fl'll i rnnltwiali rli equipaJ:gia mento de• batlA~lion! dt mlliZI8 lurt·itrma le, non ubbiano nel lor(') car1carneuL•' n~ il compr~s,.nrt:. pPr Utn(')~ta...ia, nè la lant~rna. hench•\ e-..t>l temi. sia no ll~"~~OIILI a r1pa rti th IJ•uppA ~(>1'0\''·i-.ti di c·uppu•-cofani di ~nuitÀ. il Jlintstro - P1 Lt.Ol"<.

Allo ~. 146. - SERVIZIO SA~ITARI O MILITAHE. · • IDformazton! 1ullo 1tato san! tulo del oomun!. - :n Agosto. (Giornale militare ufficiale, pubblicato ti 2 ctetlemlll'e 18!1:1, ,Ja~pen«a :H•, par te l"). Ad l~vilarP t dllnn1 che potranno facilmen te ripeterSI, corne sono altra volta Rccatlull, per la inesatta o mancnla conosceuza da parla rlelle auloJ·iUI militari deJlo stato sanitario


:t , l!d affino di olll!nere la necessaria coordrunzionù athta7.ione delle mi!'lure profilallicbe in ca~o dt epio dt malaHte jnft;llive, il Ministero dell'interno, su r icli quello della guerra, ha tnteressato le amministra· romumdi a fornire alle aulorsta militari Je più esatte regj?tate notizie che loro veni:osero rìchie~le sullo l!anitario dei comuni. Minisl••ro raccomanda quindi vivamente alJ~> IUllomihtori di a""umere "'tffatte tnformat.ioni tulla le voli•• nello mtere""e della MJute delle truppe. lo Ct'edanu rio, e ~pectalmente in ca..o di spo..,tamenli per camp1 a granclr manovre, lrans1li per località ~:~ospett.t•, menti. nuovi soug-iorni, reclutamentt>, Pcc., affinch•'• no, ovt> occorre, ordinare per tempo le misure prortchìeslll tlalla CircostanzA.

Il Ministr o -

PELI.OIIX .

N. 166. - SERVIZIO SANI TARIO MILITARE. Aggiunte e varianti all'elenco g-enerale e tarlft'a del aecllolualt e delle 101ta.nze a coes•orle. - t• ollobro. - (Giornale mWtare ltl/lciale, puhblkaln il 7 ollohre 180:1, di"pOn!>a :ti•, parte 1"). nte l'adozione nel servizio sanrlBI'iO ulililaro del nuovo dei me.Jirameoli- e le wmaziont portali:.' dm nunvi ù'apr.alto nel prez~o deUe soslant.e medrriuall 1.'•1 •~!"o:rts •li uso in dello servizio- il Ministero ha deterrhe neii'E!t•nco generale e t.arilfa in vr,;orE'! pt>r l':1tto .tel 18!l-2 8iauo fatte, n datare dal t• ottohrt1 corrente, ute e vurianli indicaLe nd prospetto anne>'~~o al pt•eA tto .

rclo alle varianlJ :si noh cht> il ros[ato bl$()(ltcn, primA nell'Elenco, t> pur.• nel Manuale dei medicamenlt, d'u~o esclusivo della rat·wacls centrale, viene po .. to fra RMtlArt7.A di • prelevamemo racollalivo •, stante il suo •mnella pr•eparuz10ne dell'acqua distillata. noti altresì relativamente al solfato (err0110 depurato raLato), che parti 61 di esso corrispondono approssima-


4

ti,·amcnle a parli 100 Ji quello cri,.tallizzato (a 7 mQlecole tli ac•tua) e che, perctc\, nelle pillole dt csrbonnto ferro~n Jll'eparale col solfttlo ft,rro::-o dJ--idratato la prop<ll zioue d~>l cut·hnnato rerro"-n é di circl\ lO centig1·. per pillola. invPee di cenliKl'. G. u qmndi •li ·) et> n ti gr. circa In propnr1.ioue c orrispondente! dt fl!rro La farmacia centrai~> e.,P~uira, colla preiJ.,,.a d» la cJ.,I t• oltobro?, i rnnvunenti tli car1c0 e d t scarico prescritti dnl ::i 5i:! del Hegolamcnto th a1nmini !raziono> a di cont1bilita dei corri t• lllS:.tJ.:iO 1885, nunchè l'a_ggiunla sul P.egi;;tr o lllntl. 2.1; delle nuove ,.o,.tanze medicinali state introdotte neii'EI(mro

e taritfa t~uaccennoto.

Il .\1rni!ltro -

Pt·.LLot ;(.


~:\ ~COYO UR0\1ETRO l't r il olull, uom c- u iC'o u-..e .. crelli m 11l!ll)f•' me•l ico n•ll'o<pt•l3lll rulhl. r li 'r uu.

l.

misura ehe 1'11npMtnnza del s1n1omo 1n·uffìcienzi1 r&· naie :-i h d1 !!iorno 111 f.:ll• rll~" ma~gio1e, ere~··<· s~>mpre t1iit Illu,.o\!OO di nn 1 rcu·l'1iwentn st•mplire. rapido eli il piit po~siuilrnentl' e~allo. per il qunll' O:!'flÌ medico possa es~er me~~o in J.!raùo ù1 r,;e;;uire ripPlntrnut>nt•', ~empre e do· vnn!Jue oc~urra. la tleteJuain.tz.aone \!dia 'iU:lOlatia tlell'urca. nell'urina. ,......endo tl.e la detta 'l"·•ntit:r. nn•·he u(!~i. in alle:-a di me;.dio. 'i~Jn tolla, pt>r unaninw conrenzione. aù esponente dell .a surtiw~nz.a, o menu. Mi rc•ni fl"r la grande Jepur.azione or~anit·a tlcll'ur,;ani'lno. ··ui sonu tlt- tiu ti. Facc·ndo una òili,;··nte rivi,ta dei numerosi prol·edimenti conosciuti per la do,.aturn •lell'uren nell'onna, ,j compreudt• fa cilmente pen·hi• i l'linki at.ùiano Ji,s,tlo le lor() granùi prefen•nt.e <>nl meto1lo vol a nlf•trico 111edianLe l'ipolrromito di ~odio tJnesto meto•lo, che di'Hl inLHolnr=-i di 1\nop. percl11\ quel>li ru il pr11110 ntl ntlopt'<ll'e Lnl ronLtivo per il dosaggio dell'nn· 1, meglio de,: li altn ponòern\1 r volnmetriCJ che i tlr imict immnj.finnrono, puù pre tar~i ad una dosnLora f.l10'1


L-4 '1..0\0 URO liEIRO

cii~. rapida t'd aru~ora ~ul'ficrenLemente esatta, quale ap-

punln occnrr• al medico pratrco. lliratti. sfrnttan•lrhr per e''O la reazrone ùell'urca con l'ipobromito ilr sodio. e,pre,•:l dalla formula ,.t>guente: C o (\' Il') -t 3 ì\n Bt o

=3 \"Br -t 10' 1 Y-;-~H·o. si ··f'n·a di mrsnrar~ il volume ùell'awtn svoltosr - mentrt' J',UfÌIIritf~ l' :li honi •a rirnant> fi-.,.ala lialla (II'OIIUllLÌal ll·a(jn't.l del reaLtho e di (H't'llderlu a metro dell'un·,, dre sr 'uo!c du ... an~. U.qrporcltt\ prr la e•1nazionP. ri-ul11 dii' ~· corn ... pondono 1 t :O.(N Il )' echc. per conseguenza ·l!' ;ullmr t "i 1li ~~~.olo vengono a rappr·e$entare ;.mrnmri 60 eli urea, t'ntne r..,.. :no dr tv.oto );r·. l di urea e. prù detlagliat.tnrl'rtte, t·.r. :l,i di'l plimo. un rentigr. 111·e··iso della se1·otlfla. Il ~egreto di rrudt>r·e il metotlt1 \Oinmetrico di lurop alla portata dell'esen·rzio giornaliero •lella rncdic'Ìna 1"·1tim Slll tullu nel tro\'are l'appotre::clrio il pi11 po;o;.;,ìllilmente ,;empltc·e, di piceol,\ tuolt> e lren mant'!.!;..'t>>ole, ùa "en ir• eli arol~tente .tlla reazione ùell'ipohrnruiLu sull'urrna (e nll,eg•t~lllernerlle .;ulla ""a urea) t••l alla wi,;urazione rapida ,.rJ t:'all.l dPIJ',li.OLo che ... l~ ne -.viluppa. Orlrene. urumetri. ud npparo.:dri 1la sen ire al mrtudo dr 1\ nop, se ne trtun:r,.inarouo gran numero e ,-olencJ, appen.a 3f1pena ric-ordare i piit t•uno~~iutt erl ustlalt vien f.1L1u di '";.{naia re ttllello di Il iifner: quelli di Yvon a mercurio e ati a•'«JH 1: qoellu di ~~. Fru ti~er. ntoclilicntione, fur~e poco lurtu· nata, dell'originale di ' von; IJIIOlli tlr (;reeo e e di .\lar... hall, il seron•lo v.trtela tiPI (lrimo: 'lnello d1 Simpson e O. lv ·t'l't: : quelli di rdentico lipu di t\ . \\' . f ~errard, di Tlrierr.l. di n egnard, di f: iJiet. di !.unge; quello di Esbnch, ecc. l'erù, stndianclo un poco l:t costituzione ed il motlo di funzionare


U"\ \\JOYO UIIO\IUI\0

l:;;;;

'loesti appatet•c·lli. ,j :Iiungè pt·esto a comprendere podu. fra ~'"'i, \'Il nP ... uno che pos..,ano adatta~i allo 10 clt sopra accennato. l piil di questi apparecchi. o h."• troppo costo''• o perch.:· ,·olnmtnosi e clifficilmente tatili. o perdt.:• a ....ai romplirali. u perchè non adalli e~-.er mane:t~ìati cl.t l'hicdta~..io. o pet·cM lenti nell'or· frire In mi-3nr:t cercala . .,., po· ···no riu ..cire prezio:;i strucnenlt 111 tnatHI dello ~pt•t·iali .. ta pt>r rwerche di gahinettn, .anr1 st :lolattano alfatln alla vnl ·:arìu.:l7.ione delle Yalot:tlioni ~lronH·triche.

Fnn•nùo un:\ gìntlit.io--n sr.Pltn rra lutti qnestì urometri, a me ~emltra rlte appena rin•1oe potrebbero corrispnnt.lere in quttlcltc moùo a tale st'OJHl. e sarebbero: quello di 1von ad accpta. tinello ùi t: rePne, quello di C~errard, quello di f;ill i!l P quello piu recente di K:;hnl'lt - 1'1\ppresentnti rispettivamente dalle li~ut•u sc•guenti 1", 2•, :l". ~·. il' - clei qunli arno dari" nna "perwle tlescri1.ione, per potet· poi misurare meJ.dio 1:1 lllt'O r•i!\ponucnza nllo sropo. L'ur11ml'tro di } ron. ad IH'rfllll (lt,!. l' ) ronst.a eli on l OÙO \ 1: d t \ etro, IUill-:0 Ct'lll. u:J, ciÌVtSO in tlue COIOp:lrlt, metli::uttl' Il ruhineLiu lt: il supenoro \ , di,•i:;o in 12 c.c. Jnl lta,so nlt'.llto ed aperto "uperiot mente nd imbuto, che serve per mburare prima l'or111a <'poi il reattivo ipohromit'c·o · r inferiore, 1lal ruluuetto 1\ in solto. di"i'o in tre tratti: il pii1 l•ns-u r., tuhulnre, cll\'lso in c.c. :;o (e decim1) nel sen'O dall'alto ol ha.;so. il medio B'. rigonfio at.l ampolla " di u~uale fnr111.1 r cnp:ll'ita del B piu alto, che prentle ti nome tli rrulll'rrt d1 rl'll:ione. 'Si atlopr.t nel :-;e~uen lt> mndo. ~i apre il robinetlo R, ~'immerge il tu ho C nella pt·o, ella n piede ES qnnsi pieM di acqua. linu n cito il livello di questa arrivi nel tubo al punto n. ~i chiutle allom il l'lthinelLo e neltnho A si >er-


Ji.i7n

( l'l i"iU0\0 UflOIL€TRO

~ano dn l a :; c.c. di onnn tla e~aminare, :.econdo che la densità é mnggior·p o minore. Indi <:.j apte appot'o ap· po!!o il ruùineuu per il clae l'orio:\ scorre nel ~ouo"tau:e riJ.!onJiamento U ..,, 'nr-a poi nel tul1o .l no poc11 ,Ji ~u-

!'Uil

fuziooe di sodn Cll ll~IÌI'll per· JavarJo G si fa pa~sare ÌU D. Ilopo ciò. a rulJJneuo chillso, si Ja,ciano cadere in i c.c. H- l O dr renurvo d'ipolll'omito di soùio, si riopr·p il r ubinetto, si lasciano pussaro nel r·igonfinmeolo B e ::i


richiwle "uhito il ruhinctto. .\llnra nel c:ompal'limenlo R avrieno la r·ea?.iom'. per la quale l'ure11 si ...compone in anidride ,·nrhonica rhe rim<tne lbsata tlall'akali del rtalli\O etl in azoto t'he si sprÌ!!IOna con elfenescenza etl inoltrandosi pt>r J'npertura b del tubo aflilato d :;cende in U', facen!lOYÌ abb:~~:,uo •l livello ùell'acqua. Terminata la ('fTern'"Ce0/.1 si wr•a d,.ll'ar,tna p••r il L11l•o .\. fino a rhe, rir.mpita !':unpolla B, ~1 un~ pre~:;.;o be r.iò onde "cacciarne tutto il g:1;;, Cili ottenuto il !!a.- ('.-i ... tenle in B' rappre~enteri1 l'egnai(Holnme tli gns contenuto in B e non occorre tencroe conto; tutto il ~as invece raccolto cla O c.c. in k 1:;;;o r.tppre~enter.l l'azoto H''tltosi nella reazione. che potrit e:;~et· misurato in c.c. t• decimi, ln~genùo la ~radazioue pratiratn sultuho L. Corretto fjltel'to volume gassoso. col riporlarll) alla pressione di itiO m.m .• alla temperatura di ()''t:. cd n seet'.ltezza, llii!Òiante In nola rormula che sarit aceenn:lla pit't nv1Hili. polra Je3muerseoe il peso di urea rootennlo nell' orinn m ~sa ~olio e,pHimento. sulla ba'e che n1l O).(Di volunw •li c.r :1.1 ''' awto ollcnuto ~~om~ponJe un ceuttgrammo di ur(':l. Ila ljlle,li dati pùi mri1 facile, t'OD una semplice proporzion~. declurne il per l OUO in ure<\ dell'orintt os~enata. l.'urou~t·t•·o tlt tJr,·· nr (fig. ~·) è l'idenlr delln emplicitit come apparl·•·chio e per ttue:>to fallo ,. vemmeu te :-1'tlucente e mente,ole ù1 spectale mem:ionr. t:on,t~le 10 nn i•irrolo va'o con tnbo ~radnato in allo A, rhe si riempie comftl l'tamente con <:oluz10ne d1 1pohromito di sodio c si melle ·opra un lnr;:o vaso. per rice,·ere 1lliqn1do che ne uscirit durante l'analisi. \l ediante una pipella ~rad unta U, ricurva :'lil'estremo inferiore in modo da poter essere tnlr()(loua per l'apertura a cd andar lino in meLzo alla parte tnferiore del va ~o \ , ~i iniett;tno ncll'appnrecchio, giil pieno di reallivo , J o pit'r c.c. di orina: la decornposi1.ione dell'uren Ila luogo


.u

mano a mnno elle J'unn a tHllr.t. Il foro della eslremitl't ricur m della l'.!.petta de\·e l''ser CO=>Ì pit:colo che pos,;ano -rolnrne ,•h· i- c.c. tli orina per minuto.

B

fJunntlo sr è introdotta In quantitit valuta di orina, si :ulall:t all'aper·tura u dl'l raso un l nr~o tubo nd imbuto t:. dtt• ~i ponH parallelamente al tubo graduato, ed anche io rtuellu sa ver·sa della soluzione d'tpohrmntlO di sodio fino a dae il livello saa el')u:~le nei do<' tuoi. \ li ora st legg6 il volume di azoto radunatosi nella pnrt~ -.uperJOrt> del tubo gt aduato A. ed 10 hase ad e.•~o si fa il calcolo dell'ure1. Per controll o. sa può introdurre l c.r. di una soluzion~ titolata da urea e confrontare ti \ulume di azoto elle tla, con quello fomitu dall'or·in 11 c cosi. ri ~ pa rmiando le correzioni di volume della massn gassosa ottenuta dall 'orin o espl·-


U:\ \l:0\'0 UlW 'IIUI\U

rimentata. ,·on una semplice proporzionl', \aiutare in quella il pet· 111110 lliJuren. l overe dt impie~arc illuho aJ. imbuto r. si può anche immer~l·n· l'appar')'·c hio 10 unn va;;.ca. piena di t\Cillla per <tvere

il livello del f.{:t'. L'urouwtro di fitornml (li;!. :1•) ,·.costituito ùt una huccia a, che l'OIIlll•ne un lt'llll d'n~~a"gin tli c.c. :; eù è chiusa ron un Lnppn !lt ..:omma perforato da un tubo di vetro. che s·

l'onttnml con un tuho ùi caueciit, che la mPtte in t'omonicaztone con ht pro,·ena gnulunta. /1, In •1unle. n snn voltH. in basso, ì• in comunicazione col vnso c. Hiempiti b e r


1:;xo

con actrun, lino al segnu O c.c., si mettono !:.> r.c. di reat· lÌ\ o neUa J10cci.1 a. e c.c. :; di ori nn nel tu ho ù1 assaggio. C:hiu'a hene la "orcia cui tappo di gomma, si rettifica illi,·ellu dcll'ac'flln nell.1 pnnelta n n c.c., npn·nd11 una pinzelln che 'l:t nella parte ~uperiore del vaso /,. Agitando quiulli la boccia a. l'nr1na 'i me-cola l'O! reatth,,, l'azoto ·i !'vilnppa e ,j t'tlccoglid nella pro\·eua b, scacci:~nùo dell'acqua nt!l \a~o r. Dopo nvere abhas.;alo t'Oil\t:nientemenle il va'o r, in modo da pareJ!giate il liH:'IJu dcll'ar•tua tn h e r. ~i l e!!~r. il volume del ga~ sulln .-.cal.l Ùt>lh provella iJ Que::tn è ,;raduata in morlo 1'11e !1.1 snhi to 11 rwr l 000 in urea dell'mina solloposta ad e~penrnento. l.'urmML/'11 fl,•l r,ill,·t (li~. i'),·. composto di tluc:> 111l'i tli vetro: ttuello 11, p111 1-{r:tntle. rhiu~o n1 allo ed aperto 111 basso, capo\OILO in una provetta a piede h con ;,cqu,J, ,. ~mùu:tto a l'r. e decimi. dall'alto in basso; 'fuelln ,., p111 piccolo, d1ìuso in hnssll ed npertn in alto con collo. a smeriJ,dio. Questi due 111111 sc)Uu ft•a loro io comunicaziOne medianre Il trnllo orizz•Hltall• 1. ~el c·ollu smeri~linto del tnlu• t s'inne.,ta ,\ smen;.:ho la p 1(11'll1 ·'· munita Ji pompa «li CUUCCIII 6 p1e0a d1 ICiìlll\0.

:\ t'ltuiJO ,. s1 ,·cr~;mo c.c. ~ di urinu. :;egon ti dal tratto ,.. indi s'immcr,..e nell ar.«flla del n~o /J. il tulto a, fino a che il livello di que:-ta ;_IIJO;(:l internamente a O c.c. e quind1 •i innesta sul tu!lr1 ,. la pipelln s, ,·on l() r .c. •h re:~lli\'o. Lu• fallo ,.j ~clliacr.ia la pompa ela~tira della pipella. onde Il reallh o ~centia nel tu ho t., a far rt>aziune sull'orina che '1 si tro\ n" si lasc13 •ruiodi rhe si ru(i,tenda la pnmpa elastil:a. Si Jm allorn lo svolgimentn di azoto per ell'ervescenza. il quale, passando nel tuho 11, spinge l'ac•1ua, nell'interno di l(llCslo. in hn~so. llopo qualche min11lo. finito lo s\'olgimento


l .N NUOrO UROMETIIO

b


1:;s:!

U:-. NUU\'0 UROl!BtliO

di l,a,;, si le~ge l'aumento ùi volumo della massa ;tas'o n ronteuula nell'apparecchio sulla scala del tubo a, clte rappresenta l'azoto ouenuto. ' Onrle poi dedurre ùal volnme di l{llCSIO il per l ono tlt•ll'urea nell'orina ~aggtata. il <1illet, {Wl' risparmiare Il t'al· r. olo delle tre note corret.toni, hn !In nesso una tcn ol:\ al :-;no apparecchiO, nella c[uale. d1 fronte :u van 1olun11 tli awto ouenthili e :>CI'Itll nella f • c~olonna. :-i Lro,·a srrillo, snlln stc~sn t'tga il ron·t~potule>nte peso tlt'll'ut·ea. in !{ratnmi t• nulll"t'llmmi. per o;.:n1 litrn Iii urma e,perimenlalt nlle l<>mperature di -1- l ;,•, lU" -.- z:> C. L'n..,o clt 'JUe:'ll !;nola i· fat·tlrncnte •·ompre~o: l~>llt 1.1 temper;:tura al momento deiJ'e.,pet·imento snl termometro del gahinello, e conosciuto ti ,•olumt>, in c.c., ùell'.tzotn OLLI'nulo, si cerc11 la colonna della tavola che porta per intestnzionP quella delle tre temperatnre sopra ricordute. l'ile più ~i appro~simi aii.L renle o's<>nnta: st scencle in lta-.-o fino al ln·ello 10 r ui, neJI,l J•rimn colonna. si trova :-e~natu il volu1ue di azoto letto. l'cl il numero che vi si trora ~c rtlln indirn, con una certa approsstmaz•ooe. in grammi r frnzio nt centesimali, il peso clell'urea cont••nuta io 1111 litro dell'urina e.;pe•·imenlata. li t; illet, come ~i Ycde. in que5ta -.un tavola. tient> con tu soltanto della correzione lielln Lt>rnporatura, omeuenùo c[uella della prc!'siune atmosferica (chr ~uppone costante n #60 111. tn .) e quella della tensione del vapore act[Uo~o, porchè, trattau· do:H di limitntis ·imi \'Oiunri gu~sosr da correggere. l! li er· I'IJI'i volumetriti deri\'antr pos:-ono ron-.itlerarsi a,,.olutnlllente tra--curabili. l ·,,.oml'ti'O t/i Eshal'lc (lì;!. ;j·') cun,.,la · (0 di un tuho graduato a c.c. - il \ero urornetrn -.,. l) - della t'ap:~­ cil.l dt c.c. :?8. ossin tli ::280 divisioni tlccrme di c.c. , chiuso

+


ad un c:tpo. aperto atraltro; 2 ùt una ,·a,;chetta rellangolare di zinco(~. 2) delle dimeo:l>ioni di ccntim. :J!I /' :) X tì con entro tlell'.lriJIIn; :l' di una pipella ;.:raduala a c.c. Ili (:.\ . 3): ~·di allr•l pipellina ~tretta affìl.lta marcata l c.c.

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i-): :)~ di'Il Baro~cClpio ~. :;) con rei:Ui\'e tavole numet·iche tlt moltiplicazione. Per procetlere all'urometria si irtlrnettono nel tubo-orometro, tùedin ulo la pipeun granrle, c.c. 8 di renllho, indi


U'i 'iUO \O l' ltOIU.l RO

tant'nctjlla da ra~giun!!t're ! 1 divi~ione segnala l S.O . St melte surces~ivuruente a cou pronLtnza nel tnlto stesso. con l.t pic-

cola pipeua, l . c.c. 1!1 urin:t. e ,j d1iude m~mediata1uente col pollke l'apertura 1lcl tulw. Il li•l'tido totale ra~.!iun"e ~~o-i t:;o dirisioni. t:iò fnuu, tenendo ~empre clti o.. n lorlt•mente l uroruetru rol pollit't', ::.1 rapo, ol_.!e 3 o ~ ,·olte e poi si a;;it1 fortrmcntl'. l.a schiuma prodolla:-i si fa 'P·'1ire, lac~?ndo o~ctll.ue 10 se,.:oito. per IJUalche volta, il lulu• io ,..en~o o riuoutah~. Hupu ... j t'apo,·ot~e IJUesto nella nsrltella atl at'IJIH\ e c;j leva il pollict• dall'apertura. Il !!a• contenuto nell urometru ~i raccuglio in alto ed e:>sendu aumeutato tli vol ume per l'.tH•'nuto svolgimento di azoto "'at.'cia p:u te del liquido .lal tuuo. Ont1e eq111liurnre la prtJs.. tone del )!3S internO CUli ~11eJia dt.>JJ'atmo:.fcm, SI tiene IlO po'Incl inato l'ut·ometro nella vn ~l' h e tta . in modo da avvil'inart' il li vello del li•tllttlo i ntcrno a quello del Lagno. ,\ li ora. otturnlo di DU O\O l'urometro col pollice, si toglie dal h;tg:nu e s.i raddr·izza con lu hoccn in alto, levando il polll!'t>. Si Jegge da ult1mo ti ll\·eJio del liquitlo rrmnsto nel tubo e ~up ­ poniamo ~ia tJi..;cr'o alla di\'isinne l (Hl: la dilfereoz:\ fra •1ue:.tJ e In r•1rr..t l :)U i l rappresenterà i decimi Ili c.t'. di azoto sviluppatosi per la tiet·ompo,;izlone dell'urea r.ootenuta nel c.c. di nrinn .;at!~iutn. PPr passare poi alla v:~Jutazione del per 1000 di ure<t nell'orina esaminata. e ri,..parwiare le ossen·azioni termo-barometriche ed i lH't:Olntri ~nlroli per In notn correzione del Yolume rli azoto ottenuto cla trndur:.l in urea, Esbach im nM~imi il Ocaro~covro con lt> rr lath·e tu\ ole numeriche. che --ono annesse nl sno urom elro. (Jrtesto arre:>'lorio dell' urometro d1 Eshach é. come può veder"' al \. :> delia fig. i)•, un piccolo tuho atl Il . con un rigonfiamento ad una estremitit. contenente nt·in u111ida, e con l'nltrn brunca aperta: nella metà

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U~

NUOVO unOliBTRO

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1

infer·ìore il tubo é ripieno ài mercurio, il cui livello nell(' d u•~ Lrnnche cnmltia per· la pressione atmosrer·ica, per· In temperatura e pe1· hl tensione tlel rapore t\Citneo. ln o~ni determinazione uromelt•it:a hiso~na leggere il livello del mercurio nella branca chrusa e l1 crfr·a che !:.i nlt!ra rappre"entn la rtsullanle di quelle lrt> inOuenze. La $!1'11•lazione del lubo va da. 6~ a 'i6 m.m. Ecco come si usufruisce di questo io~P~no,;o ripie~o. Falla I'05serra7.ione nrometrica abbiamo \J~lo che ~i ebiJoro c.c. i-,1 tli azoto. os;.ia .~l di\·isioni; :;i le~g,, •Juindi tl Baro scopiO e st vc>ùe c•he segna /:3. , i •'o n ~ ulla allora la Larola annessa o si cerca nella pn01;1 colonna il ;.. . i-l. indi il ~. 73 nella riJln or·izzool1tle superiore; allora ,.,; ra cert•nndo il ponu, di incrucio di tJllesLe due-~ dir·rttive (cotM prectsumente nella tavola pitlaJ.rOrìca) eù iYi si Jrl-(gE'rà Il, ~: t(llesta cifra indico . in grammi e decigr., la qunnLit;'t tli urea coolcnula in OJ!ni litro dell 'orina l'saminatn.

H. Per que~la r.tpitla rivista de.!li uromelri che mi appar· Yero piu "emplict e maneggevuli, fra i molti ormai conoscinll, si può nonper·tanto rilemr·e: 1° Che, per il nostro scopo. J'orometro di \ ron ad ncqna, malgrado rappresenti una grande semplilicazione del cla~~ico urometro a mercurio dello sle!>:.O autore. i• nncom troppo ''olumino"O e di non facile mnneggio: 2• C:he quello di Green e. se per· semplici ta e piccolo volume ili apparecchio rappresenta l'ideale del desiderabile. non è scevro di menile. esigendo una gran lf1tnnLitii di J'ealtivo - rlovendone e.sset· riempito completamente·- el 111111


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U~ t\l'OYO Ul\0\IETRO

"pecmle abilitit ot>l nHIIlegutnrlo. perd1t: la introduzione nel medt',imo dell 'urina dn t>-nminare, scrupolosamente mi.. u· rata mediante lu speciale pipettina. non i.· operazione nè rat'lle. ni• .;pedtta; 3° C!te l'u rum et m del Gerrard. mal ~rado che in;e;.:nu.. i.. ~iuw. l! di troppa mole e for:-.e ancora un po' complic.'lto, per pre.:t:trsi :ull'·~cr Il a'port;uo ed atloperato Crequenlt>tuente ecl ovunque; t." t'he l'urumctro del nillet. il pitl semplice del \ari dt~ cs1slono del tipo C.t'l'l'ard. il anrlt'esso troppo voluminn~" e di non fartlc t' :-pE>dito mo.neg:.:to: 5° Che inline l'urouwtro di Esbach, semplict~simo uelln ~u:t parte e~senztnlo - il vN·o " propriu urometro. rapprP:-eo tato dnl tuho l n!'lla fig. :;• - i• n~snt pesante lJCI ac·cessnri, o di pit't, d prucedi rnenlo dt•l ~Il •> uso non t' wle t'erto da mettere nssulu1nmcn1e nl coper'lo da qualche inc>~altct.za, potellÙO, fra lo ultre CO'e, la dtiusura deJI'nppaI'PCdliO - co~a gelosissima in ctueslo ~ene re di sag~1 non e~,;er ...empre rapicln ablta~tanzo, nè rompletil, ed il r•alore della mallcJ, c·nn hL quale SI ,., ohltligati a tener seurpre lo ~Lrumento. inlluenzat·t• Il \olume )!a~soso interno, a .;,·npilo della prPri.:wur dt>lla sua misurazione. l)ue...te rille:>S:ont tTitu:he mi fecero pen--are ~e fo::;;e po•sibile ~ostrurre un appare.:chiu sceuo dt qne.stt• varie meotle: di pi.·rolis ..into volumi! ··io(·, •tuasi direi ta~caLile, dt lim' t:thl prez1.0 . .;emplic~ per at•re.;.;ori, ùi facile mane:.!!fÌo, esi:.:ente poro t·entu vo e poco tempo per effettuare le osservaz oni ron -;uflidente esattezza. Ora. ~e non rn'illu•lo troppo, io credo d'aver uoralil nn tale urometro che feci coslrurre apposttnmeote dat ~i­ ~nori 'l.amh('lli di Torino e che vedesi rappresentato dallo. lil-(. ()•.


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~ U0 \0 U~O~ETRO

Tutto l'npparN·chio. wntemhde in una cas·ellina delle dimens.onr di t•entiructri l!i , X X :j_ e per,•iò all'occor-

renta l<t.;caùile come una ht!,ln chirur"ica. con~ta della holli· ).!Ira \. l. eire,·. il ,·ero e proprio ur·ometro. e di due pipelll!: nna grandi! J!l~ltlu:u • in c.r. IO e d~cimi (:i.~ della lì.:-.}. l'altra Jtrrcola. Laral• l c.c .• nflilata eJ a lnme stretto. (:\ . :l delln lÌ!!.) onrle p<Her mi,Hrnre con ~rnnde scrupf•lo quel piaolo ,·olume •li urirt.~ 1h mettere souo esperimento. l.a ltnui;.;lia. comt• il prinr.ipale p~zzo dell'apparerr.illo n11:ritn tura ~pecinlt• tle~rriziono. Non piit alta di Il ··entimclri, c-'a \1 l'O,lrlurl;t di :1 s,·ompartimemi \. A'. ,\1, mantenuti in t·n~tantt\ rurnunir.a1.ione fra loro per mezz,, clt>l tubo r. Il compurtimrnto inferiore \ , che può chia rn ar~i anche l'lllllt'1'fl di ,·,•a :IIHII', sta pure iu com unicuziorH' ron qnello medio A' prr· me11zn del r·uhinetlo 1·; lo st·ompnt·rrmento su twl'iot'P ,V è m.1rrn1o nel suo stretLo collo c·ul Sl'lgoo ,. t'munito di nn ~ottile tuho di :>carico P , la di rni hur.Cil"t'i,t di <'~ilo n pnb es~1•r chiusa col cappncct•ttn tli ~ommn m. Anrhe le .1pertun• t. t.' t. d'immissione rwi ran comparti possono esseri' dllthP. ron adatti !appelli di !!Omnta elastica, l'Ome la ligura accennala. Per f.1rfl una t aprda o,.ser·mzion~ urometrica con tJUe.. to nppar'f'\'Chio ,.j tle\e s••,:uirt! il ~e~uenLI' procedimento. C(llt In pipdtt "ollilo {."\. :J lidla li.!ura ti•) ,-j mi,ura .;crupolos:unente l ,.. c. 1li urina d:t l''amioare - pr~t:e•leote­ rnenle Jihrata, dealllllminntu. occorrendo. e r~a acida con ona l!o•·da di <H'ido :u·eticn .. a per an-entura non lo fus•e e si melle, ptw h lHlCCtwria t, nel1.1 c;~mera ùa re;!zio ne .\; indi. per essor sicuri di IIIPllere ~olio esperimento tulla la urina misurnla. con la !:itessa piprtto. si prende del1':1cqun e si imruetle pur·o in A. ellrnn!lo ti1 farla scorrere sulla pareto interna delln lwccuccta t, onde la vada dell'urina dalla


U~ .'~l'OVO

UROM&Tf\0

quale pnò esser rimasta b.1gnata ; dopo .;i dn ude ctue,ut ltocru•:cin con l'appo"ito tappetto di gomma Chiuso in :.ei:UI IO 11 •·nLineuo r. con la p1pella J!r:lrtdtl ~ . ~. si prendono c.c. 8 del renlll\'n •l' ipollrnnHiu eh :>otlio ( l) c si mello no nello scomparlu A', h sc1ando aor.ora aperta la bol·coccia l'. Con la :oll'ssll p:pe11.1 'i ~ ~i ril•mpie e"attameniP., lino al "*'~no s. il cumparlo A", ··no a•·•ttHl distillata o. me~lio, con soluzione ":lloru di doruro dì snclio. Ciò fauo. 'l tappa pt'IIIHI il collo l', pot In hocrur.•·h t1 , cos1 d1e dell'apparect• hio non t'i mane nperla dll• l,l ltUt:Cllf't:ia ÙJ 6SILII n. t: olii preparato l' nrometrll, si prentlt> per il manico r. con la mano tl estra e con la ~m 1s tra si apre il l'llhinello. Il t·Pnttivo allora dal compartimento A' passa appoco appocu nell a carnera a rear.ion e A e reugisl'e sull'.,rina che vi si lt·ovn, sviluppandosi a1.cHo con ell'e•·vescenza. rneutre l'anJdri•le rnrUOOICa l"lffiaOO (Ì.;sala. a HlÌSll tll che si SVOlge. ùaiJ' inlt'O~U nlcalinil t del reattivo. l.'nwto Jiberatos1 spo~ta allont egual 'olnmb tli gas runten uto nell'apparecchio. •l quale. non LrO\ando t~:'ito aknno, per il rubo c. va a fn r pre;;sione sull':w.qun conLenut<l nel compa•·to A''. 1.1 quale, per un \'olumo ec(lll\alt.>nte a tJuello dell'uz••to, e'ce dall'apparecchio medianh• il tubo t u. Tt•nninnta la reaz1one dell'ipohromito ·mll'urea e •·un,c-

(Il \'1 ,unn varie fot•mule di <(Ueslo rcaltivo: f(Uvlle ch•llo 1\nop, cl~ li JIH(m•r, n· Jun!;ilt•l•cb, dell'Y•on l'Cc. lu atlopr.>, per ti rnlu ~l'f'-lreedlio. il "'o.~t!Jioo >e,·uutlu 1.1 ruanuh d 'Y1ou, eh~ c LJ "'gut'llW : cl~

llromo ll•tulo1o c.c. '· l.ls•tvla 111 soda can~h.:.'\ (D 1 .3~) c.c .:50. \c•pn ohitìllala r.c. tOII. Ila ciHIIItf'UPr•i nllo scum ed in luogo asciuttu. Da rinnovarsi rll rrertuPntf'.

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:\t.:OVO

URO~&fl\0

guentemente la e1Tt>1 'e.;,·enza ùell'azolo, ..,j chiude col l'a p· pur.·euo elastico 111 la hoccuccia n. allo scopo che l'ac•JU.l giit spostata nel tuhetto ,. non ricada in ,\". e si levo il u.ppo t". Allora, pt•r misumre l'azoto svoltosi nella ··~n­ ztune. non rimane che riempire nuovamente il recipientt! \ • t>'-:mamente lino al se!!no s. metlwnte 1,1 pipella !!rnotle \. ?. ~~d il \"Oiume di actJna occONl per il riempimento ,. L'lliaro che rappre.-enleril il Yolumc cii azoto sviluppaln;,i nelltl reazione. Questa. per numerose esperienze fnlle, {• cotnpleta in 111 minuti, se si ha •·ura di a;.!itare fretptentemeolt> Il llcluido contenuto nella camera di reazioue \ , con nulviJnenti di ··irtumduzionP impre.;si all'urometro. pre-o per il tuhn· manico c, onde non Influenzare col t·.llore della mano il \'O· lume dei gas conten uti nell'apparecch iu; :.e non preme poi ll'l!ger subito il ri ~ullntu dell'esperienz.t, lasciando l'orometro in completo riposo per un'ora. -..i può avere ancora Cl'lmpleta la risultant.a clell'o~'er>az ione (l). ,\ me semllra che urometria più 'elllplice e speJi li\ ,1 <lt questa che può pmtirarsi col mio apparecchio, uou possa aversi, un'indugini n descriverne il procedimento nei suoi più minuti particolari, lo feci appunto per dimostrare ciò. L'apparecchio infine può la\"ar-.i con ~rantle facilit:•. irCII l'~r 053ere an~i 'llrauwuLu e~ntli cooviouo o~~orvnro, che ron I:Jll~'to ~~­ ~onrto mOllo di pi'I~NJorn si 1111 n nn 11roduzlorw 111 n~oto un pochioo ~utt~rlnrù

a IJUPill che ~i otLieM col prtmo modo deliO mlnnu c tl~ll'ngilazlooe rr~tttll'nlo d~l lt•luldo c:onlenuto ncll'appnr~c:hio , tanto chP, Jler nr~tuU ;;aggi r•>rrll"'ra· th '• 1111 rr-ull·• cl>• l'atnt" "illll'l''llOsi dall" •tt--" tiii3DIJL'l d'ì urin3. o t1IJ!OIur.loo.- IIIIJI•ta oli ur..a, trnlUid nrl t•rlmo llloclo del t i) minuti eoo al)rWI•II•e ~ u~l tr"n•lo •leii'I)T';l di 14'111JIO, lasciando rn •tulr~ l'app~·cbio. '''' 111'1 ra1•· t•t•rln 111r·dio di t· 1,1\3:1. L:l diiTt'n·nu percio: per o~,erv.ulont urometrirh" 11rdl• ll"lt', JIUù ril.mWr<J ÌII\CI'O ltii'JCUI'Ohile.


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~l!0\'0

l ROli!TKO

ri,:andolo ab!Jontlnntemente con ar•fua dalla boccucda t", mantenendo nperte In bocche r. t ed il rubinetto r. Ili.

Per dcdnt'l'e dal volume di at.olo ottenuto da l c.c. di orina trattnta ali u rollletro rl peso llr urea contenuto in un litro della ~le!'~a urina - per fnre. come suoi ciirsr la \'alutnzione cl el P"" l 000 in urea - oc.·orre, primo di tutto. a\er ben pre;erue ')nanto fu accenn.-.to in principio: che ciot> c.c. a,7 d1 azoto. mt,urati a 760 m.m. di pressione atmosferica. alla temperatura di o• C. ed a secchezzn. rappresentano e~allnmente on eentigr. di urea. È vero che. all'alLo pt·atico. per numerose esperienze di llìifner, è provnto che un centigrammo di urea. ll·attato ron l'ipoLt omito di "odio. secondo il metodo di Knop. non cla propriamente tutta •Juelln rtnantrtà teorica di azoto, hen~i c.c. 3.:a "oltanto. perch•'• un po' di azoto rimane sempre tt-nLtenuto dal liltuido ~ mn. trauandosi di urina, il \'olume teot·ico <li c.c. 3,7 può prendersi eiTettivnmenle a rappresentante di t centigrammo di urea in es-.a contenuta, percht\ oltre a questa, nell'urina vi sono ni Lr1 prin· tipi nzoto1ti (ac. urico, ac. ippurico, creatina et~c.) che non ~ono, anche a. frPddo. tutto alJaU11 insensibili nll'nztone dell'ipoùromito, ed nomenl:lno del ~ o :) % circa il \'Oiume di azoto prodollo!>i daiJ'tJrea. e così •1uesto piccolo eccesso \iene a compeusnre il difetto di sopra accennato (1). {t) soltJnhJ -~ •l tralt:L->e di urin:P. dlath•tiea Il fatto non rlmarrehbe i!lorto, r.o•ché •l glnro•io 1lbcio•ùJ nrliB mede.>una Ja,cl:mdo nolgere <otto l'azoto d'l

llqoidn, blsogM•·~bl"' tenrr calwl<• del Jtleoolo r•·cesso di pruduz.lont1 del gu non d~rlvato tlall'ure:~ e t'Orreggerlo nel~ protlnrtiollil SOpr.llndic::lta.


15!li

li

NUOVO UllOMURO

Crù hene ~tnbihto. pt:'r filre la deJuziooe rlr cui t' parola, volendu es"nre e~:rtt i, occorrerehhe : l" Corre!!gere. come in ognr opernziuM l.!B'sornelrica. il volume dt nt.oto ottenuto d·rl c.c. di urin.1 sottoposto alla prova urometrica, r·iJrortandolo n 7ti0 m.m. di pressione, a 0" C. d1 temperatura cd a secchezz.t (l); ~· Hisolvere .. ur•·e.-,ivamente la s«.>guente eqnazrone:

o•

P

=

V .t. _x ouoiuO

1

l

n•·llo. •ruale l' è il pe..o rerc.1to di

urea per un litr·o Iii urina:

V

o• al volume tlr azoto. opportunamente ..:orrello. cume

760 è dello al N. l , ollenuto da l c.c. dr urina. sollopoc:to ad esperimcnLO; :3.7 c.c. il volume di azoto capace (a 760 m.m. di pres~ioM, a 0° C e <:ecco) tli rappresentare esattamente l cenli!.[rummo tli urE>n.

Drfauo, immaginando che per la corret.rone di cui al :\. l

V~~·O

sia t•ì· ullnlo e!!u.1le a c.c. 8,?. P resultera e).!ual•·

!Il Ì' noto rht riu '' oltltnt! culla Commi.. rr \''11'-r~• -Ar ; GO = ; ciO"'i'i'+u,'iiiilii6 11

V

nella •tu:ttP

J/ ~è ti \Oiu01e di ..:.J' cercato, corretto a i60 m.m d1 pr-.·

sioo<'. a (1' c. e •I'«<: V1 Il volumt' Ili ga\ mhuroro: r•. b pre.••tonll b-1rom~tnt.• o 'l'r•&l1 Rl mont,.nt<> J~lla pru,a: 111 Il numo•r<> eli mlllhn~tr ol.t •>llr.•rrt' 1hlla. pr••,siooe alono,feri<'ll l"'r la r•dn:tlono tlelln colonna IJAromcrrlca drlll,l t••mperalum 111 momento deiJ·• pro\tt afi'C Il. h1 t.tn~ion~ •tel \Apore aetJU'lSO a l, L. ltL t.ompcratura. o~~cnala nl momento della pro••a; 0,00366 U cocllleleut~ di lfilat:ulona del ga,., per ogni gra1lo crc.cente oh teUIJiemrurn.


UN NU0\'0 URO\IETRO

. . n grammt. 4.)~ a ~.?O - 3X ,ill1000 e cme --· l G d"1 url'a per 1.tlrp d"1

urina. 'la questo procedimento normale è troppo lungo e tedio,.o e non è. al certo. quello elle me;clio ~i ada un a 'alutazioni urometricbe rapide. Pt•r elimmare le os,.ervazioni hnru-termometriche occorrenti ed i calcoli ora accennali ed nhhte\ iare co~i la 1ra<lu1.ione in nrea dell'azoto ottenuto. E~l!nch immnHinò il :.un haroscop10 ( ~. 5 della lì~. :;•) deliJUale ru accennalo. a , uu luogo. ti moùo Ùt -;ervir~i. l)ue~to espediente pero. ingegnosissimo senza dui.Jhio, h11 il difetto di cumplicare l'apparato mometriw, ed io non saprei adottarlo, per non guastare la sewplicilit del tnio npparecchw. ~Itri, come il t}reene, pet· rispanuiat·o lé solite t·orrezioni Yolumelrtehe dell'azoto ottenuto. consigltò di fart> precedere, alla osserruzione uromelrica ciel t• .c. eli urina ùa esaminare. In vulnlnzione uromctrica di un c.c. di uun so luzione utolata di o rea all' l per l 00, e delenninnn• post:in il per l 000 cercalo con una "empi ice propon.wne. ~la nuche questo pr·ocedimenlo non potrebbe ncceltnrst per ra· pi1le valutazioni urometriche - che sono ti mto r.opo perdtl' appunto la valnt.tzione di controllo dell'urea ratldoppierehhe, per lo meno, il tempo occorrente per le me--(]e,..cme. Il t;iJlet, in modo piu ,-peùiti\O, per la tradutione deiJ'nzolo ottenuto all'nromelrico nel per 1000 di urea cercato, si serve della già ricordata tavola da lui calcolota e aones:.a :11 suo apparecchio. ~l a questa lavoln non ò a suflicu~nza approssim:~Liva nella volutazione cui :>er\e, perl'ltè. oltre a non tener· conto cho della correzione dell'azulo pel fallo <lolln Lemperatuta, non contempla che i volumi ùi gas a c.c.


UN NU0\'0 UIIOlfETRO

interi e le Lempor·otur·t• di ti in :.) ;.:radi soltanto, cosi che le cor·rezioni prr le fr-azioni di c c. fii azoto -non lra~nn­ dal.lili, trnllandosi di pu•t•oli \Ohtnti J!:l"~o~i da corre;!ttere e per le temperature rnt~rmetlie. o deltbono essere tro~ c u­ rnte. od occorre valutarie ron calcoli di interferenza. seruprtt noiosi e lunghi e perl'iò tali da elidere la sempltcita dell'u~o della taVt•ln stes-a. Per que,te 'arie constderazion i, non trovando accenn· bile ne""uno det predetti e~pt•dtenti. per ra!!giungere la pronta traduzione dell'azoto ottenuto dal c.c. ru urina esperimentata nPI per 1000 tli urea tlt>ll'urina ste:>sa, mi se mùrerebbe mollo adnuo ti segnante speditissimo procedimen1o. pet· il quale non occorre che un termometro - e può esser quello stesso dall'ambiente nel qunle si esperimenta, - e la seguente piccola 'l'cwolrt di Numcti dil'i.wri, rlre doVI'ebbe trovarsi incollntn. sul coperchio dell'astuccio contenente l'ttr•ometru.


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NUOVO UIW\IKTRO

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34·1

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35'

~,1 7

l an·[ i-,1!1 l

Questi numeri divisori, espre$si con due sole ri rre dècimnli per conciliare una sufficeole nppros<oimnziont> con Iii ma~l(tore •emplicita di calcolo. rappresentano r succes'>t\r nuov1 volumi che i c.c. :l,/ di azoto, misurati a WC, l'Il e<JlliVaJeolr. COmP ro stahililO. ad ltn rl'ltlt!Jrlli/IIIIIJ tf1 l(t't'a, n~!\umo n o alle successive temperntnre <h o• n .... 3U0 t:, supponendo la pre~·io oe baromelrrca co~ln n le di itlO m.m. (1).

(Il t,!Ue>ll nu10eri 1!1\isorì sono calcolatl ~condu la romul:. Y• - \'Il" 11- u /) n~lla •tuale V• •' il ~olurne gassoso o num~ro llhlsoro cer cato

\'11' Il \ulumr~

c:hu li gns a.'~Uml" a O" o nel no.ilro caso ~empre CllUalc o r.c 8,7; • Il Il cot'fficl~nle oli tlllallnioDt dPI gas per ogoi gradO dì le DIJir•ra!Url (0,00368) ' 1 In !olmJ1t•rntura per la quoto M cerea Il corri~ponden te V•.


1.)!111

l 1:\ NrOVO UR0l1ETRO

Ciò conosciuto, ~i comprende ac:s.ai chiaramente du! il peso rercato dell'Ili ea per l 000 dell'ut·ina esperimt•ntata ]tossa essere ouonuto dalla segueute semplicissima equazione: p= Y' X 1000. {)'

ndla quale ' • i• il volume di azoto nllcnuto da 1 r ~. eli Ul'lllll saggiata all'ut'IJrnetro :-~d una datn temperatura t; Il' il numero divisore corrispondente nelln tavola alla della temperatura. ·n t!$empio: \'nll•nilo trovare a c1uanta urea per litro (P ... pre''·' iu g!':lmmi e rentiz;ramm') corti ... pondono c.c. s , ~ di nwto svollisi 1la un r .c. di urina :tlla temperatura amltierllt> di+ ~;_;o C. :~i ond ru a Lrn,·at·e nel la tabella il nnrnot o divi,ore dte t'UI'l'isponde alla deLLn lt>mperatnra {e clw t' ~.Ot) e con questo :;i t.ltvidera la rtfrn dell'azotn tro'ato, ··.r. X.21l, multiplicata per IOCHI e ciol' portata ·' X:?OO .00. Il tJ uozicnte nlle:Juto rapprrsPnterit, in rnrn 1111 t• .-elltigrnnllnt. l'ur·pa rnntenura 111 uu litro 1h•ll'uriua Psnrniuata: quoziente rho in qu esto ra~o sal'it gr. ~O,:JG. ~l oltiplit:anrlo Ìll\'t>co l'azoto ollcuult> (l'.C. 8,20}. nozicl11\ per l 000, per il numPro effetti\ o dr r.r. clell'nrin" e"minata, i! rhiaro d te il tJUO:lÌeole della di\ i5ione rilppre!;eoteril aUQra la tfJrttirll quantitit eli 111'0 1 esistente in quf'l volume di urina saggtala.

IY. Per prùvare la facilit:t d'uso del rnio npp:treccùio P constutarn" la 'era utilit:r pratica. e·eguii con e:'SO molti c;a ~.t di urine e ripetute prove di controllo con soluzioni tleternti-


U.S

~t:0\"0

l 1R0 li&TRO

1:)97

n:tle di urea. e po,;so as.;erire che sempre ne ouenni delle facili. pronte eLl e:nlle risnll•nze. ~1 i pillce terminat·e qtteste nota col riportare due serie di o'~enazioni mollo intere~<:nuti. eseguile da me sulle urine di due sog~elli che mi fu facile CthU .tiri,.:ere nel loro tenore di vita e sorre;.tliare per la scrupolosa rarcolta delle loro urine rla e:-amin:~r~. 11 pnnw tl l que,li so;.:,.:Ptti em il :;oldalo O. Fran ce~co di :~ o ni 3!3 e me:;i 8, snnu, rohusto e resi-;tentll; il secondo un giovaneuo mio familiare. di anui IO e Ulesi 10, egualmente sano. rohn~to n ;;ullìcienza ed eccet.tonalmente resistente. Per al soggetto aìlultn l' e;;pt>rimenlo non potè dnr•1re chP ollo 1-!iorni. per il ,!iov iOCllrl si pi'Otras~e l1110 a no~ e. Il tenore eli vita cui furono dn me sottoposti i due soggelli. allo ~copo di inOuenzare 'anamente l t Jor·o escrezione renate. fu •l se;._rut>nte PII identico per ambedue : SettPmhrt' H. Yita orrliuartn, )\ l n. Altmentaz:cn(' P~clU$Ì\':lllle nl e 1',1 rnea, ~ Il. \ 1ta onlinortil. l r.). . . nrantlo futirn (lunghissima mnn•in), )l ~

t:L H ipo~o a~snlulo.

Il

l~ .

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l:>. Copiosis-.ima nl11uentaziune m1stn.

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I li. Yira di emoztoni per l' ·tduho (::iorno del sno ·~onj.!edo) e di npplicnz•one di tavoliuo Jl"'r il giovanetto, 1/. \ ila or.tinana (per il solo g10vaueuo) .

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Alimenta7.ionf' ,,,,olotamenle carnra,

Le unne dt-i due inliif'itlui furono raccolte ed e,aminale per due perio•li 1listinl1 della giornata: IJIIelle del J.(I•Wno. od eme~se dalle~ nntimertd.ane alle 8 pomerid•ane; e tpielle della nolle, od ernes:>e ùnlle 8 pomeridiane alle 8 antime-


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ridiane del dì successiro · quindi furono falle le valutazioni totali per le H ore. l due specchi seguenti oduoano tulti i daLi di queste due !'erie di ossea·vazaoni uroscopicbe. •~e bene si osserva. in questa interessanti dettagli <:j t'edono come scolpite e coutrollate le principali leggi ebe gon~rnano la e,;crezione renate dell'urea e che bisogna aYer ben presenti alln mente sempre che sa trattt di rilevare, con giusto criterio, l'importantissimo sintomo della insufficienza •·enate.


O Frnncesco di anni 23 e mesi 8. Sano, roi.Ju"lo e resislenlo. -

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lt ~IASS.\~GlO NEl TRATI~t.\TIS~II RECENTI CON IL RESOCONTO DI ALCUNE STORIE CLil'IIOBE

Memoria lPIIJt d.1J r&J•Ìt.'tno mt'<liCO E ll o •·<• ll ~t rbaie lli d J ru, r4

La I'UI'U meccanica rlellc le~ ioni traumatiche. da ulcun i anu1 ,. entrala nel donuoio dell'arte nosllu, epperciò credo inutile io qn~slo 11110 hreve l•troro. di ricordarne la storia, primierarueote perrlu'> J!Ìit troppo cono-.ciuta, e po1 pt?rclti• divagherei troppo nelle antichitit. altontnnan•lomi dal quc.-:ito impostomi. Chi voll.'sse 1111 lweve e sennnto l'iassuolo polrìt lt>ggr•re la memoria srritta dal collt'){:t dc•tl. Bernardo o pullbltcata dal Gtm•wtle ml'dir.o militarr dt•l Rt•gio t'·'it'rcttt~ dell'anno 188X. \ tnlli è noto che la cura meecanu:a si può di~tinguere in tro specie, cioi• 111 !fillnastica cut·atil•tt. in modmentt atLtn , pas~:~tri. ed itt tt=ione m r•ccml~rtt propriameme detta. ci01\ l/la.~SO!/!/iO. Tralasciando la prima, limiterò il rui<1 scritto alle due ultime. delle qualt el,bi occa!>ione di fare un·appli«'azione piulloslo larga io tre anni di mio ser vizio prest:-~to nel colle~IO militare di Me:->.sinn. allegandovi alcune storie chniche d1 qualche importanza.


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r. ~e ··uno i~;nora che i morim11tti attiri ~ Jltrn t r t ,, praticano qualt mezzi cnrati\"i delll• rij.!irlità articolari. reumali$mi, nennlgie ed amiotrofie. nelle quali malnllte ~ necessario risveglinro In nutrizione dei tessuti, favorire il ricambio materinlt' di qnesti e re'>lituirc alle parti lese. la loro pristiua funztone. Purnonpertanlo. a nuo credere, e,. 1 ~oli non l"algonu ad as .. tcnrare un ottimo rt,ult.ato. -.enzn l'intervento del rna~--a;.:,::io. È: questo, in vero, il primo e più valido fattore d t o~n i movimento, sitl nllivo che passivo; il massnggio apre l:t via :tlhl nutrizione dei tessuti lesi, fa\'OI'isce ùa un IaLo il rin~­ 'orhimento di lntli i liqutdi anormali formatisi io quelli, e rendendo perire le vie liofatiche e veno ..e, rimetlt• ;1 te,. SUlO al SUO Sl"IO li~iOIOJ,:ÌCO. Per questo processo di epuraziOne, vengono sconginrtllE.-1 tulle le fasi degenerative, specialmente le scleroticlle, clPllo masse muscolari colpile dal trauma. ' on e• molto tempo, che tali ratti sono stati sperimfntalmente coorerm.tll dal dou. i.a te\. ti <1oale ha :"todiato su~lt animali il meccanismo con cut ti massaggio prodn~e 1 suoi benefici effetti (1}, e mi permetto riportarne qu1 tn succinto il l'isullnto ripo1·tato dal Giomal, medico del nostro HeJ.(io Esercito del mese di luglio di CJUe'>L'anno. E).lli prescelse i rant, e produceva su qoe:'li cootu..;ioni simmetriche, e posstlulmeote con la mede:-ima iotensit:.:

(l) JO!Irr&al dc mideclllt cl c/ilrurgie del mano 18~:1 (!>nrigìj.


1,;0"; lL RESOCONTO Dl .\LCUNt: STORIE CLlNlClLR

1603

indi osservan l'animale mollo accuratamente, e dall'andatura rilevava in quale lato fosse più lesa la fuo~ione e quivi pralieava il massaggio. Ha potuto accerlat'e cbe oolle !:ontusioni semplici, l'el'retto immediato, era il riassorl>imento degli stravasi, e si preveniva l'amiotrolìa ehe in ~eguito BYrebbe potuto manife,tarsi nella parte contusa. ~elle con ltl'liOn i articolari e nelle lu.ssazion i Ila osservato. che, praticando subito il massaggio, si pl'evengooo tutte le consef!nenze di tali t1·aumi, quali il ~onfiore. il doiQre della parte e l t\ lesione rli funzionalità. An..:o con le autopsie ha fallo li confronto fra un tessuto che avesse suùi to Il mas~aggio ed altro simile ah!Jandonato a si• stesso, e tali antopste le ho praticate a ~rande ed a breve distanza dal trauma. t.'esame mncroscopico recente confermò ciò cbe clinicamente era noLo, r.io11 il riassorbimenlo degli stra,·asi, delle infiltrazioni ioterstiziali ecc. L'esame IDICro.;copico di un tessuto sottoposto al ma ssa~­ gio, olft·iva i c:mllleri islologici normali, mentre per lo contrario quel muscolo che aveva su!Jito un trauma e non era st.alo sottoposto nl massaggio, oJTriva i caratteri di sclerosi diffusa. con emorragie c.apiJiari, le~ioni vas11li e nervose. Oi quale importanza e di quale aiuto il massag~io sin per 001 nella CUI'a dei traumatismi. oggi t~ un fallo ampiamente confermato dalla clinica; non tuui però seguono un metodo, non tuLli lo applicano allo stesso modo e quindi ne consegue. che rimane d pila delle volte quale mez1.o curativo succedaneo. nelle cure complemenlari dei Lraumrnismi. per ri ·olverne i postumi, di cui alcuni sono gii\ passati ad esiti inamovibili. Ed è proprio in 11ueste occasioni che risponde molto lentamente o poco. oYe non sia coadiuYato da altl'i mezzi nLtifi


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ris3lvenli; ed è proprio in questi ri ncontri che il paziente ed il r.ur·nn Le vacillano nella fede delh~ polenza cttrativn del massaggio. lo posso assicurare che me ne giovai sempre loderoiJnenle dappoichè lo pratirai al p•·imo maui(est.ar'lt dt noa contn:>ione ed in Lulte le tlìslorsioui, per favorire il riassorhimento dP.I Ie ioUltrazioni avvenute, nel pi1'1 lt~·e,•e tempo possibile. e quindi facilitnre la re.~lltutio ad it~tPg1·um della parte lesa. Nei casi di leswoì articolari (cootusÌOIH, dislorsionì ecc.), faceva p1 ecedere il ma:>sil);(JlÌO a qualuncJile a.pparecrllio complessivo od immobilizzante. ed alla rimozione di questo, lo ripete\'a nuovamente, per risolvere la ri ~idita dei le-.suti per la limitata funzione cnus:Jta dall':tpp:trécchio ste:;so. Ot tenni io questo modo i seguenti vantaggi: la scompnrsa rapida delle iofiiLrazioni che :.i determinano in queste lesioni : facililiLnell'applicazione degli apparecchi illllllohilizznnti, vhe riuscirono sempre hone adaui, per tnlto il Lempo che restarono in ;;iLo, e quindi non vi fu necessità di rimnoverli, pei'Chè diveonli troppo lenti; infine la t·isoluzione dei postumi, rimosso l':tppnrPcchio, riuscl rapida e quasi sempre completa. li.

Seguendo il meLodo della scuob fra ncese, il ma ssa~g10 si può ùistinguel'e in quaLiro modalità di applicazione, cioé: frizioni liçvi, forte f•·egumento, impaitamenlo, percussione digitata o con appositi martellini.


CO:\ 11. ltf.~OCO,TO 111 .\1 r.u~a: 'IOIIIF. cu:m:UE

l lìU:i

(_lnale dei I(Uatlrn modi J!Ìova? lo q11nh ra~i .,i ridaiedonu tutti od al•· un i di e~<~i ~ l) uòtle fìnnlmNllt' r-iesce pilt

ntlnllo nella •·nra .Jelll! umlatti~ prctdotto> du •:.tlU"t' tranmatar:he! E··cu molleplid que ... iti di n:-atura ,,,du:>if"amPOie din···a. innanzi ai t(llali io mi •ouo tro,atn. e --enza prt>sumermi di arrrli ra:<olli totalllll'lllc. mi accingo :111 ,.sporre '"' di\'C N~ srr··it• di ~~'ioni 111'111' I(Uali ntluperai il ruao.;'·'é;:!Ìil: specili.'an11u pPr cia:;cuHII il rnt:!toùo adoperato.

Ili.

In ra~wne delln lnro impnrtant.a clini,·a tlivitler·ò le 1~ ­ sion l oss.•r·vntf> nell<' ~eg u<•rtli l'rttegorie. t•ro~: t• Le ··ontrutlnr•• e le tlisl1'17.iour muscolari: ·~· l.r t'O lli ii~IOT\l ; :l" T.e di-Lnr ..ioni nrticol:lri : p Le fratture e h· lu.,snzioni; :~llr.ga ndiJ a cia~•·una i res•Jr.onti clinit•i di rpwlche impnr-

taoza .

f'onfl'ttt/111'1' •' dist/'n :umt ""'scu[,lri.

L.l C,HJ'a unliuaria eli t]Ue::.le te--ioni. i• p·~r lo pt~l 1111 movimento clt.:nr.linalu, m:1IC 111isurato o fatlfl ltros~amenle clnl1'1nilividno pt•r e-o~ui rt> tllto :>forzo, •·ome :ll\'tenP nel :;al tu, nel :-;ollevai''Ì di pe~o .sullo proprie hnt~ dn ecc... nppurf' ~1er llllil t'allÌ\U pO,-ÌI.ÌOIIO lt'llllla tlllrante il '>OHOII. cii ÌllrìtiP

da eausa lellffilllÌra. \ elilllJef\t~ t}a IJIIt'•lO p•mt·; t!Ì

\'ÌI)tn non me 11r sono occupato. IO:!


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IL ~IAS'At,I: IO :\El TRAUIIA'flSIII RECE,ìl

L'un1co :.intomo ~uLielli\O è il dolore che l'individuo a\lulle le volte che vo;dia mellere in movimento •1uella dala purle dtll corpo o\e e-<ista la contrallura o la distraztont•. L'unico fallo appreuahile t' l"anonnalilà di confi~urazioue di tJUdla regione fi,pcllo ali" omonima. per rilie,-i ed :n'nllamenli prodolli clai mu::;,·olt contraili , ed inlìoe con 1.1 palpazionP ,..; può act~crt.u e un aumento d i ('ODstslen7.a ut•l muit'olu cun trauo. E da ricot·dure in IJUestu momento che per uno sfurzo Wll't'olare, le c.1rni po-,sono auco lacNar.-i, cioè, gli ele· mc:nti librillari pos,ono dis;.!regars1 e lacerarsi. dando luugn nd effusioni cnptllar1 siere -ematiche nPIIn m.1ssa dd muscolo: onde iu molLI ra:-1 il tumore ùPìla regione contratta, no11 c fallo dal solo rnu~>co l o o venire muscolare che vi corrisponde, mn nnco ùn li(IUidi estranei elrusi iu esso. IJ ue~ta consiùerolziuoo ci dà la spiega:doue clinica tlt•l come, in mollu cnntr.lllure (sem pre con la Luona guida dell'esalta eonoscenu clt:ll' ana tomia e lhiologia). llasta il fregamento lieve per ollenere in uo.t ·ola seduta la gua· r·iyione, mentre cho in altri casi c necessario adoperare tutte e lJUatlro le modalitn del massaggio cd impiegare due o tre ~eJa tc per espletarne In cura. lo di mas-;ima in un.t pr1ma sedut·t, della durata di l O a 1;_; minuti primr. ndopcro il fre!.!amenlo lie'e e con ma~­ gior pressione, e ne• casi di 3emplici contratture o d.-.tra· ziun1 di muscoli pnco voluminosi e pol(;.tianLi sopra un piano duro. OLLenni la J.tll'lrigione io una seduta sola . .Xe ehlli CIDtJIII' esempii, uno tlel muscolf' sopra- ·pinoso de:.tro. a quattro tlel trapezio di :.in istra. 1\iPSO.:t' aO&;O racJie la guarigione io una O due :>edule, per quelle contralln rc di muscoli superficiali, o per meglio

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CON n. RESOCONTO Ol ALt:UNf. STORIE CLJ"CIIB

t607

11ire, che piu nettamente si desi~nano sulla ~uperlicie del oosu·o corpo. come lo sterno-cleJdo-mastoideo. il hu·ipile brachiale ecc. Una maggior difficoltà s'incontra nei muscoli vohtmJnO·'l, rome il dellfJìlie. il rello anteriorP della cosein, i glute1 ccc. Ed in 'luesti ca"i l'impastamento c la percu,..,ione digitata sono qua"i sempr·t- iodispeu~abili e si richiedono tre o quattro sedute della solita dur<~la d• l O minuti pnmi Ciò si comprende factlmente, dappoiclu\: il fregamento lJe,·e. d forznt11 e l'•mpnstameoto sono tuili mt!ui d•reui pro~re~'ivam~>ntt> ad un un1co s~opu. cioè t(nello di rimettere il ventre muscolare nella sua normnle direzione, se clistrnllo, ~ ridouar~li la ~ua consistenza primitiva, rimovendo qunlunque st•stanzn anormale. che in Cfuello ahiHa preso posto. Il martellamento o percussione digilnta invece, ltn un'n?.ione molto pilt diO'usa e intensa, e può rnggiunget·e lll'r i suoi efl'elli, lo l)Copo di risolvere le cmorrag1e capillari avvenute mdla. massa del ffilhcolo. dappoichè induce le contrazioni fiuriiJari, e d'altro ·~no to determina uno stimolo vasomotor~ negli strati superfictali, ùeri,·nndo all'esterno le efl'usionl e slravasi profondi. Ila! seguente quadro l possono rileYare le diverso contrallure o distrazioni ùa me curate. ùisLiote dal mu:-colo principalmente interessato.


QUADRO A.

Delle conlratlut•e museohcri o tli.~l,•a•toni i=l z; ~

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ShJ•ra «pinoso . Id. Trnf'{'zio . . . Sinisln•

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HCIV\~SCÌIIOlOIII O hru:;(:l) ciel capo

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irùpa::>tameol•> l d. J,J , F re!mmeuto lieve, forzato, i m·

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Deltonlt.•. • • n o l lo antP.riort> della co!"cin

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Sani~tru

Fr.-gamenlo fonalo eù im-

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pastamento Tnlle e f(UStlro le rno.ialitil Id.

P~t· sollevarn~~nlo

•lei corpu :--ulle

hrnrciu (in polt•t-lrA)

=-:c~ l fnrè un vnll··~gio (in pale~lra).

l'et• S<)!;pen-.;iou,~' nglt pulustrn).

nuelli

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Per <'.tttth·o po~iziouu 'l<:nul.u durunto il l!Ontw ln pnlc~lra "l'l sullo con lu· pr·rlica in pule~tra.

.r. Il. Jlor UC'-1111<) •Il •tn~~li :~uuuMMI Il ~Wio 11\'(\"'~ario Il ritoHrn all'tnf•·nnula, ,. Sttl•l \~nha1111, w·ll~ eu·,: .•l:ali,Jl•· 11:ili'nrnrlo Jter li• IUCIII~Ullll'll l i!l\1, Il 'MUI1lr11 la Oliillù\'1':'\ dci · IIIAS'il;!!;iO.


CON Il, llE~OCO'iTO DI ALCV~E STOrti.& CLINlt:lle

l (ì()t)

f.p runru~ioni. ~elle :o:t•mplici ronlu~ioni. il rna•:>n;.:;:io melodico centripelo liefe, formlo P. l'impa~lnmPntn (che ,j polreltlte me~lio di~linoruerc col nome tl1 lutlp~"!J!/ÌUIII(IIIù cmtriprtn), ;;ono stati sempre ha~te,·oli P"r ri,olvere l'edema e ~li strava'i siero-ematiei eiTu:;i nelle parti le,e. Quanùo pcr·ò In r.onLnsicme interes:;avn 1e)!toni ricdlf! di ma~s<' muswlar1. o l eravi la t'Omplit:anzn ùi eiTnsioni ~an­ j.!UÌ~nl' e stato neressario mettere 10 opera anco In purc.msionl" digitata. ~ell'tllter·ior'•' regrossn delln lesione prrò, Ilo potuto l'are a meno dello flue prime modalitil, r·iclurendo la manovra all' impn:)t:unenlo etl nlla percn~sione digitata. Dnl seguente qunrlro Il -;i può vedere d r·isnltato iln me avuto. con que:;ta cura, nelle lt>~ioni in di.;cor so.


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l'O\ 11. RK....,OCO:OITO DI UCU\E '\TOIUK CLI~ICUE

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Tutti que-.ti ammalati foronu r1covera1i nell' iofermer1a. ed m ùue ,o(i el1l11 :ul o~senare 1111 vero ecchimoma, per Il' cause mollo violenti che a\eaoo prodotto la cootusioue. e,~j furono ~li al11en T. L. e T. A. Il primo rkevPva uno <>pintone tln nn suo 1'ompagoo t>d urtava col polpaccio ù~lla ~amlm destra contro uno rll'i sedili in ft'II'O 'ituati nel cortile del colle).!io. Il ~ecooù11 restava col JHerle rlo~tro sollo una scrantl!l in i;ruola, ripurtanllone la r·ontthinne ridia r('~innP Jor~ale. Entramlti oll'nrooo ~ tntomt tlt cnpto.:;o !'>Lr:waso iotenuu scolare. per il tumore r•alorl' e ros..;ore della parte. e con In palpnzione (r·ltc f'l'a doloru"i~simn). si avvertiva la sen:-.azwno profùotln come di llu1tnaz1nne: la pelle sopraslante oOrira larghe chiazze ecrhimotiche. Giù non (llWLant\) il nposo :hsoluLo, 11111 fasciatura ll'ggermentecll mpre~,iva. qunlcho 1m pacco nlla Lan).!Caheck, aiutati t(twtiù1an:uuente dalle manovre del ma~~ogg10, trron · furono del malo, è quellr auuonlati guarirono m l ~ giornr.

Di.~ ton ioni

a1·ttr.ola n.

Ui questa categoria di 11'5ionr traumatiche ehhi larga messe nei tl'e uonr ùi mr;1 permanenz;\ in cruestu coll~iiO 10 il i ltu·e. Quanto facilmente i ~iovanetti radano. e come fa··llmente contr agj.!ano una starttt. come comunemente :~i dicu o melllio la dt:;torsrone delle articol,lzìoni ùei piecli, i• inutile• rl dirlo; pel'&. ~e <~r curano bene in prrmo tempo. ne ;.:uari"·ono con la ste~sa facilitn con cui In contrassero , senz',,(cun postumo dispiacen•le. ove <>i eccettuino quei pochi ca~r rn rut \Ì


Jlì l2

fL \1\ SS.\ It!,fO NEl 'l'll \ l' ll\fl'IJT RBCB\ lf

:;ieno .. rare •:ornplete Lu·erazioni cle~IJ npparecrlu ligarnt>uto,j Dflievlari. ,\un tuttt i rhirur~1 Shrw dt.>JI,, rne le,ima opinione, ··ir,·a il •ru.toùo deb!Ja inten t:llir t; la ·ura ruercaoica in que ..te Je .. roni.

\ lcuru .h,ert:;rono che l'CIII la esdusi\·a cura del rnas~a..Jgw. 'l po-;sa guarire •Jualttrurue tl•stor$ione, t:on pocJ.e seclute la lle1e, cnn pareC'd1ie la ~1a1e, e ùi qut:)la Opinione 'onu 1 fr.tnt·e,-ì. Il r l,t:her. nel ,.uo l llru cii p.ttolo;i.t r!Jirnr~k 1••ti cou · il 11111:-....~:!iu. se non dupo l'npplic.wonc dell',t pp<~rc~dlirJ ÌllJ!è•,alu l.t-.r.ralu 111 siro p"'r due a 'Jflllllrfl 'ellimane. Ira no , 11011 Cl et! e utile

lo. d.ti \iii'IÌ l'a:.i il\ nli m•ll.t llliU Jllrr.ula clinica, a~Ju ùi JHllt'l't' c·tllPtlere il 1111u mode.,!n pan• t'f'. fm c·otanto ~eono. per•1'•. rlis1i11guendv dnp)H'ÌIUU In diver•:m rondizioni palolol(Ìche-l'iilllt'lie di que,;li lruumi.

Lt 1f:stu1 'in ne dell'articolaz~eme Liltio-p~rone-astra;.(alt•a. può Htlnn· ~' II'Ìalis.. ime uwt!.tlit:l dtnh:IJe. da!JpO il'ht•. a ,.e. r·nnd.t dt•lla r.lrier;·, della di,tur,wne t• deil'inten, rla rit:ll.t r·a, ... a dte la pru.Juce, IJra a1 lt'rt).!unu sempllci surarueoti. ora tlt,..lrazion i tle~l i apparecchi li ~amen tosi e teoilinet. ed ora 1t'l't' lar.cr·:tliOIIÌ di 'fU PII i e dei te ..:-uri perr-arttcolari. Or· l•tme. nt>l pr111w ra,u. l'etlt•ma malleulare, tanto rumuue a ruue l1· ùi~torsiOilt di eui sopra, non Iudica alcuo:t gt-a1 t'ZI.a. t• 'fu indi c:ou il :-ot•rnplicP ma,s:t";.:IO, liere o forzato, ~i rie:oce a riwettrre i Il'_ ... uli nellt· lnro primitive cnodlli.,ni lil>iolo:.dche. e l'in d t~ iduo ~uan,re senza la nece~sit:, eli app.trcccltio iugc:-,ato. Lo ,.(essiJ :-.i elica pPr le r hlilae t•cchimotiche dte ;;i manife,l~~~tJ per· l,tcerazwue circu,rr'llta dci ressuiJ superlirwl•.

p eri-<trlH~ular·l.


CO 'l' Il. ltESOCO~TO Df ALCl: ~e 'iTORIE CLHHCHE

l() 13

Qnnn•lo pet·ò la dislor~ione è ,;tala ~rave. cìo•\ 11bbi:. lesi i li;!MU"Oli. allora anco la capsula ~inoviale, per la ;>ua disp.Jsiziooe nua lc•mir.a, ha ~nl11ti tali mallratLtmenLi da in· liamut:H':>i, t>tl in coos~guenza .:j deter·minerit nn rersnmento artir·ntare pitL o meno llofristit~(). In qnesln caso, io cretlo (como qnalunque rhirurgo accorto e t·oscen;~ioso), ciJe rapp arec·~hio inges:-nto sia neces.sarto in primo LPmpo, per prevenire lf> ).!rnvi rn ns e~uenze delle ·ilnoviti trnumntiche. lt! qnnli oei ,.(10\olni o;pednlmente, po~sonu pa~snre, in .::econdo tempo, acl e<>tlt :u·avi od rncnroutli. dr cnt non rara è la tuhi'Tt'Oio:-t. Il rn:usa).!g'CI p•1Lrft aJoperar.-i al J'ttnno,·prA dell' apvarecd\io unmohilìzznnte. per rtsnlvert• i poslnrnì ordi narii di qne~te te~ioni, eroi'· t'edema malteolnrc pnreLir.o. In rigidìtit at·tirolnre. t'nmiotmlia e gli es.:;udati t'O!Jsnlari t·e3i-

clnnli. In lt'e anr11 curai ;)(! nllie\ i. pPr tli<Lor..:ioni artirol,tri, 1'ioì· : due nell'arti!·olazionc radio-cuhilo I'BI'J'It'a. trentntlllllllro nt'l l'a rticolazionc> t ibto-perone-a.:;tragalea, e ùi qne~li ultilui, l 6 per· dt:'torstone lieve ùa non richiedere il rieovero nll'infermerin e l R impor·tnn li. come dalle sLorie dinic:he rli ma'.!~tor rilievo, iu apprr~so riportate. si potrà vrdct·t•. In soli 20 allievr <tdonque ru nere .. ~a nu l'applicazione di un appnrflccltin ingessato od nl silit-ato di potassa. menlre per }llt alll'i Ili , ne est•letai la cura con ti mas:m'.!gio in 6 a 7 ,edule. Llel ma:-;sa!!gio però mi \'alsi lnr~amcnle anro per i primi, e non riùussi questa cura mel'canica alli\ sola rimozione dei posunni, m;1 (tJmt rhlo si potr:wa lolleru.re dal paziente). anco in primo LCtlliJO non oppena avvenuta la lesione, so-


Hi l~

TL lt:ASSAGGtO 'El TRAU'I.>\TISlll IIECENTI

prassedendo di uno o due 1•iorni all' appUcazione dell'apparecchio inamoYibile. 11 mio scopo fu '!l'ello rli fa,•orire più rapidamente il ria~sorhimenlo degli stra vasi, che si erano determinali per il trauma. Riporto qui ollo storie cliniche di distorsioni pil'1 importanti.

Storie cliniclu•. 1• Allievo C. S. p{'r distorsione tiuio·perone-astragalen

sinistra, riporta1.<1 dutante lu. ricreazione in cortile. Et·a, i tumore di Lulln. l'articolazione suddetta con edema. dei tes· Stlli peri· mnlleolari, e la pelle orTriva anco chiazze di errusione sanguignu. L'applicazione dell'apparcechio immobilizzante fu preceduta do 8 sedute di massaggio. e rimesso quello, continuai il massaggio. Guarigione in 3U giorni. ~n Allievo D. B. R. per distorsione tibio-perone·astragalea destra. riportata nel fare un salto in palestra. L'n1·ticolnzione in pa1·ola ern tumida enormemente, per intenso edem<t peri-articolm·o, la pelle arrossala e lucida. laflciava la fovea al dito che vi premesse, poco dolenti i movimenti sia auivi che passivi. Praticnsi il massaggio per :.l giorni prima lieve e poi fot·uto, indi l'apparecchio al ~ilicato di polassa, e rimosso •ruesto completasi la cura con il massa~gio. Guarigione in 24- giorni. a• \llievo à. A. per distorsione tiuio-perone-astrngalen sinistra. Eravi edema diffuso alle regioni malleolari c del tendine d'Achille.


CO"i Il. RESOCOI'ITO DI u:cuN~ SlORH: CL"lCIIE

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Fect succedere il ma:>saggio all'immohiliunt.ione dell'arttcolazio o~ t'd eiJbi la guarig10ne 111 Hl ~iorni. ~· ~l lle\O P. P. per di:slorsiom' estern.L Ilei piecJe destro. Eravi tumore notevole delta reJ.(ione in parola, per edewn ~d elfusione siero-emnttCil. rome dal colorito della pelle era fal'ile act·l'rlare. 11 raticlli due sedute di massagl!iO lieve, e •runttro forzate prima d1 upplrr:u·c un apparecchiO ingessato: lasda1 que~lo per· :J ~elllllHIIltl, r romplelai la t:ura con Il m 1s~a~~10 n mosso IJUPllo. Guati;_!inne 10 30 ~inrni. ;)o Il . 1.. P. per distorsione radio-enllilo-cnrpeu ~inistnt: riport:~ta lll'l fare 11 ~alto del ca vallo in palest.-a. Era\i t'O(IIO>o versameow arltcolnrt', hceraw>ne d~-<1 ligamento nr111lnre dorsale del narpo, iufillrazione sierosa notevole ùei tessuti peri-articolut·i; i movimenti delle dita e della mano erano ùolorosrssrmi e clillicili. l mmerlintameute pralic.ti d mnss:~~g1o dapprima lie' e e semphct·. e poi fort.ato per~ )!ÌOrOI. intli appl1car l'appnret·.chio ingessato. l' rimo~!'OIO al ao·) giorno e~pteLai la cura mert't• In ginnasltca p;•~sh a, ed Il massa~ gin. La guan:.tione si ehhe completa dopo ~:) ~iorni. 6° ,\ Ili evo E. U. per distorsione tihio-perone ·aslra~nlea sinistra. Eravi tumore dell'articolazione. etlemn ('ste:;o a luua la regione molleolare esterna, con lar~n chiu1.za ecchi motica sulla pelle corrispondente. Per du~ ~rorni prnlrcai il massag~io lieve ù.tpprrm~. fon.ato dipo•. e ne ouenni rl benefico eiTelln di vedere scomparire l'edema. u mod•fìcar:-r nelle :;ue apparent.e l' erchimo.;i. ~ pplicai 1111 apparecchio immoluhzznule i o ge~~aiO, cbe lasl'lni in s1 l0 per ?:.> ;.:iorni. l\imo:):.ulo. ricominciar il mas,aggio pPr ri:)\ eghare la fu n-


zloualttil nc·i ruu-•·uli ·l~lla t:nml!a e pie•le. rrm:P•ti' inatlh i per· •tuel terupo. f~uarigiont• in :H ~iorni. 'j'D f.'niiÌ(1V0 H. r. per di,tor:;ione rnùjo-carpea ''DI~tra. contraila nel salto del r:arnllo, in pale,tra. Vi l'ra modicu tunHirtl •Iella r·P~ione. con limitata intìllr:l7.ione ,ieroq dt•lle parti molli ~ir1'0·;taoti. dt1lenre :t"a palpnione. e nei lllO\ i menti pa ...;ivi. 2\ou C'-,;endol'ì le,,oni articolari d'imporlnn?..t, mi rlel'i,j per la cura. esclnsi\a dt•l ma.-~a;;:gin coadiuvalo da fornenti aromatici rrsolventi. (;uari ~iouo in 1Ci ~t!dute. ~o L'all ievo B. n. per rJi,l()rsioue tihiu-perone-nstra~(flea rlestru. riporwln in cortili' durante In ricreazionç!. Er11vi ltlluon• iu rrHTi~>pouden7.a dPIIn spnio infr•nmallenhrre e mullrnlur·A r'~Ltl t'llll, r1ve il tlito poteva accertarr l'o<lemn rtVVNlUtO. Ner primi tlr11• ~i(lt'ni ]ll':tlirai d ma:>sag~io lieve e forzalo. eseguPrHiorw due :.Nl ute per· ;.rror-no. indi applic·ai l'apparecclno inunul•ilil.lante al srlicnto ùi potassa. rhe l~51't:ti in ~ito p~>t' :1 st•llimane. C:omplet.ar la cura •·nn il mass 1~gio lanl iYo, come nvea praticato per gli altri.

lli que~te le~ioni t:'ll(ii ~:ufo •Jualche ,·a,;o. e cred11 utile ripurtarne Il' stor it• diuiche, pere h è, ,.pec1almente In frattura ancnne rn pro~si nul.t tli un'nr·ticolazione e fn coUlplir:.lln t l il 'a~tu ~·rlrirnorna per locerazione musrolare. \Liuperar il mn ssaggin per la frattura solo in l'er.onrln tempo, pPr le cnrnplicanr.c nccennRle. ma nelle dne lu:;~a-


co~ 11. n~:;soCO'ITO 111 ALCll'lll~ -.TontE t'L'"ltCUF

l ti i 7

zioni cnrale. illloperai la cura uwct·anila 10 primo ,,!] lll :;c~ondu tempo.

1° .\llir.\o l" "' · ti 1:) fehl•raio l !li , cntr.ml nll'•nfernv•ria p~"r frallur.1 .;opm ··otuliloiden .l.t>ll' 1Hnero ,inistrn, anenulngli nel f.tre il :-;:tllu ,Jel ra\,tllo, in palt·-lra. Ert\\ i anw la lli•tor~ivne tlel pol-.o ··uni<pooril'Ot{'. 1'11~> l~\11 ~IIJ<(H<IIl! ,IJII'ù J;1 (mlllllìl li •li àj>IJli"l ~liJ•JIIit• 1iel J,uliu -;Ìnl..,ll'll. Pt.>r IJIIt'~t'ullima leswue. da nlttì, S! applicò immeùntlamrntr. un nppnrecch to in;.ressnto. la~cinnùo la regl()ne del gomito in unn gron,lu, applkand11Vi il )lllinc·do. l\ìdollfl ltt (rnllllrn all' 8'' giorno si opplteò l' npparN·l\11 10 dellnitii'O. Solo alla l'tmozione tlell'appnr()cchio iOj.!PSsalo definitivo. ciOl' i·:i gior·n1 dopu. ntloprrai il mass:t~!!ÌO, e la ~innnsti~:\ pa~o;i\'a di IJII{'II'nrlo, ore• per l'immohil1zzazionr. n~.-olutn le tnasse mu-,·ol:ll i ,, pre~enlanluo alcJuanto ipotroficht'. l;uuri•..!ione t'orupleta iu XO ~iotni dall 'an-enutn tt':lilm·•· Le due lu,;.;azinn: Ja lllP. curale fnronu: un;t tlell'•>ntero ùe,lrn (' ari~1:1 anteriore), incompleta. e l'altra falangometacmpea del tlito medio ~mi-.tn'. Ect•nreu•• i re-uconti dinid. 1• (;, C. allir.vo. entrò all'infermeria il 3 nprilt! 1 ~!10 per lu,,:tziune falango -metacarpea tld dito OJ{'Jio tlell:l mano sini:;tr;J. Eravi :;po,.talllenlu dellt IJU$P della prima fahn,.re di IJIIl'l uito, nella regione p dmnre. \61':<amento nPII'anicolnzione corri~po ndcnte. t'O li lieve at·rorctarnPnto del dito. La tlillicollit di lenor·e ridotta tJUCIIa piccola artìcolaziouu. sen1.a


161 ~

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lJASSAl;t;(O 'lEI TIIAC'fAl'IS'U RECENTl

appo!iilo apparec.;l1io. mi co:.trinse a rimandare il massaggio dopo clte quello fosse stato rimosso, cioè al i4° gioa·no dnll'nvvenotn lesione. Eraovi residui di essuduti articolari. e mtlrcò il ma-si\a~;:io coadinvato da frizioni risolventi. ho ollenutn la ~unrigioue in l O sedute. 2" L'allievo .L lr. entrò all'infermeria l' l l dicembre 1890 per lus:-n1.inne omero-,;cnpolare destl'll. incnmpleta (vari Pia anteriore). a\ venuta in palestra per cadnla d:t;.di anelli. Ridolln la lussa1.iooe ed iromoùilizznto l'arto con un "Pparecchio alla l>esault, rest.1vn lo contusione del lllllscolo deltoide avrenuta nella catlutn. Questo muscolo preseutava:-i intlurito per eiTosioni avveunte nella sua massa, e dolente alla pressione . .\doperai il massaggio ~raduale. dal lieve al forzuto, e t'impastamento, ed in 8 se~nte, il muscolo t·iacqui:;tò la :;un elasticitit e consistenza normale. (; narij:)lone in 25 giorni.

*• 1\iepilogaodo, possiamo ritenere che il massn~gio sia un anezzo ùi somma ellìcncia nella cura di tu tLe quel le lesiorli traumatiche che ~i deu;rminnno nUa superficie del coa·po umano per 11uanto pil1 snrtt facile domina:-le con la mano del chirurgo che lo adopera. t1: unico rimedio per tutte le le5ioni tranmaticlte !ieri, non complicate (co:Hratlut·e, distrazioni muscolari e tendinee. contusioni muscolari. con o senza effusione sanguigna intersLizirue o parencl1imale). Nelle distorsioni :11·ticolar·i semplici può adoperarsi come nnira cura, o nelle complicaLe è ùi valido aiuto nel secondo


CON I l RRSOCO'iTO 111 \LCUNE STOI\IE CllNIC UR

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perrotlo, tJonntooque giovi ancora lrmit~tamenLe nel primo perrodo flrcilitando l'applicnz,one tlt>gli npparecchr innmoviluli uefìnrti\ i. ~elle rure delle fr·nttore poi e delle ln.;saJ.roni. i• un me1.zo nlido a comhauere i postumi delle metlthrme, cioè le amiotrofìe muscolari, e le rigidil;) lendinee


lti :?O

L'ITTIOLO E

I S L.,.OI USI TERAPEUTICI l'iota tll Flrm•~·•lu;!l:l dlnlr 1 d~ l •foll t;luuuani P etC'II• m• d1rn tll t• r ·t<<A n~ll~ r ~l •r 111

" é d'uopu. uut.ilullo, tlidrJat·tll'u dH•, lino alrngu~L•1 del 1890. t{ue~to nuovo rimedio. allora gii1 vecchio di ~rlll' oon i, mi era po•·o nolo nello :~ue pt·czio;,e proprietit lE>r,l· peotil'he e nelle npplll·nt.ioni pratiche nlle quali si pre-la: ne ave,· o lelto 1 i· ltcn vero. t]uakhe raga notizia, :-11.11' •. •!Ila e là, nei r!Ìorr1.1li medir.i ello y,,nno per le mani s.:omunl. ma, a \Oior e-sere franco, d,•hlw dire che t'l'o nJUasto scettico o uulitTen•rHe d1n tnt. i alle cnse mirabili clu~ se Oe \'HIIla\3110. putdtt•. in fallo di dmetf1 D IlO\ Ì, ol \ I'Vu ptoYalu piit d'tm.t delusiunc e mi tene,·o perciò in :-ull'nvYisn contro il fnr.ile entu<;i:hulo. elle u~ni recente ac•tni~to farmnrolu,.!i•·u lie-ta ndl'anirnu dt•i metiici esercenti pra11ci. Fu. du011Ue. ali E~po.;IZIOJJ(I nwdil'a, anoe~-a al \ Congre:>so intel'llnzinnalt' di Berlino, d,·;o ebbi occa~iuntJ ùi vedere, HlSierne I'Oituodico-capu tl1 marina cav. Santrni. i tli"er~i preparuli mes,j in mo~lra dalla Socit'ltì tlt>ll' lttiolt~ (I.OROE..,, H ER" \:\'\1 & l'O'II'.) tli Ambnrj.jo, che n't'•l'un1ca prnduttnce, e ùi lnterc-<sar m1 vivameule u qn:mlo JeJrerlìcarHl curativa tli <:'!is•l mi H'llllO allorn. lirtto di ucl 1re nelh1 \1-


L'ttTIOlO "E l Sl'Ol U!'l TBR4l'~t:TJC1

ffì21

sila agli osperlali della grande metropoli germnoicn ed o.

t(nclli Ùt altre Clllìt. fra le t[nali la stessa Amhur~o. dove il rimedio era, cum'ò naturale, piti popolarmente now. Son ormni pit'l di tre anni che, convinto del real e ralnre dell'i lliolo , mi son reso farnif(h:tre con es-;o: po~:;o dire che non (Hl~sa giomo. c:en.ta cht: mi capiti òi prest~riverlo, nella m1:1 pratica professionale, ~olio le più S"\'ariate for·me, o che non abbia u restorue soddisfatto. Per IJen l R mosi eLui a spt·r·imcnLarlo. su vasta scalo , nell'esercizio quotidiano a bordo tlella Jl[(lria Adt·lnitfe. rPgia nH'e-scuola ù'urtigllerin. ~tat.ionnria nel J,:Olfo dtlln Spt'zia, e trovai r.he non pohna renùermi mi ~ltur1 ..;ervi;;i. ~oi medici di marina, usi n. \'ivere in amuiemi conliunti ed a muoverei in locnlitit rislreua. dove lo spazio t'• tonLeso, per eosì dire. n palmi , non nvendo a dispo~izione che un limitato n~:-orlimeuto di mcdit'inali piti usunlmento noli ed importanti per· la pratica. ci troviamo spes:;o ulla prese cou diflh·olta i~note ati allri e wlrolta l'i re:>lll rrnpaccinti nell 'appre~tare un farmaco dte ri,;ponùa nll'ndauìo: tt1to, cito l't .Jitt'tmtfe. L'ittiolo, Jn dico subito. mi ltn tratto il'iml>arazzo in moltissime cin~o:;tn.nze eù i mar·inal'i, che ne avevnnu gilt una volt1 sperimentata l' erficacia. lo roclamavnno prima ancora che io ne avessi r·ic«'no~cin tn utile la ~ul·t·~:;siva pr·escrizione. nelle vicende deliH pit:cula chimrgia navalE> u della ntedicina iulerna. On rimedio, dte senza menomamente nuocere alln soluLe giov;t allo. uosLra economia: che alla pr·oprietiL ùi opporsi alle qualtr(l note inliammalru·te tlell'aforismn Gnleuico, di dimiouir·e cioc il rossore, il r·ulore e il turgore e ttnindi il dolore. fll!t' la sna spiccata azione risoiYenLe antinogi-;tica. unisce l'allra d'un polcre anltsetlico bene act·urlato: che per le anzidette virtù, di onltne 103


I.'ITftOLO

~eueralt>

tro\a la :.ua npvhca1.tone in un eslesis,imo nn· mero di inferm11u e lesioni. nelle qualt le nole dominallli :sieno appu nto l'wlez10ue c la fl ogosi che ne rbulta: 1111 rnneù111 sill.tlln, senza essere una panacea. si :n vicina eli multo nll'ideale, -.c pur non lo rag~iun;;a. eù io. per l'uni' er~al i t a deli t' -..ne inùicuiou i non -apre i. o~~otidi. raro e a meno, com't• certo che l1a pn:so po:-Lo stallile in Lel,tpi.1 diuica. Uopo oltre l O anni. daccf11\ 1'111iolo i.• entralù nella pratic.t merlJcn-d1irurg1ca e dopo clw ,., slato anche .unme~so nella l'arutllt'll/ll'fl 11{jkwle dtl ltt•tJittl d'Italia (pa~. 1tH) nou qrcbbe ora d ca:.o dt farne OJ.!gello cl'una nota f.trmacologira, !\8 non fossi Cl'rlo rl1e, 11 an ne per poche :tpphcnzwui eurative in deternunale formo 111urbosc, esso non é ancora nhhastamm notu nei suoi u:-.i pi11 com uui, clte si estendono ad un co n ~ide revole numero Ùt walatlie eslerne e1l interne. e ~e 1 lello t't Ùt'l flirmtttlf ltll't/ iro d t• l r. Est>rrito ,. t!l' /In r. J/,ruut ne tl\ esset·o ,.:ia avuta una e.:;po:o.izione p11L :sinteticamente ·~onlpleta, ~he non furono i po.:l11 cenni di rtvisla medtra ,uJie comuniCtli.IOIIi del dott. Peron1 e del dott. Klei n. pullhlica ti a pag. iGi dell'anno l HX!l eù a pal!. 13:;2 del l X!ll. Per tentare. IJUIOÙt, uo ~iiT,Illo còmptlo l> nece,~oilà che io eominci nh uru,

I . Parte chimica e farmaceutica. l Ilio lo. come tndi.:a la ~ reca ''oco (il~~;. pese~· c,J olat!lv, tllio), 'uol t!u·e• olto di pe~ct'. tua dovrebbe piu propnamenl!• ~ ign ifi,·nre tJUCIIO (}j pesce rossile, poicfl t\ :;j (IILÌtHlC


E l SUOI lSI U :lt-\ Ht. n CI

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per distillazione a seao dt ct•rti ::;eh~Slt bi~umino,.i. r1cchi appunto tli JIP'c' e cli altri animali marini petrcfatti. che si tt·ovano u Seefel~ nel Tirnlo redt~sco, a 3 o .i mtla piedi sul livello del mare. Il prodotto della dtslillntione ,·•. però, un iUiolo greJ,r~io, ~iallo-bruno. tr.hpareme. tlt o lorl' aromnttco, qua'' tn~o ­ luhile nPII'ac•1ua. e the, oltn• al 'Z,:; p. IUO di solfo, con· tiene ancht• fu;;foro. fl pro,Jullo ,·ero farmaceutico .. ; ricant, lrcl.ll1DÙu l'olio greg~iu con acido solforico concentralo, :l\ endosi cosi un acitlo ~olfo-illiolu·o o illio·~olforico l'hC rltrsi vogliJ. ilrtll.tle pn•ctptl 1 con l'a;?giunta Ù1 una ~uluzion~ ~·t tura dt clo· ruro di :;oli io: dopo d6. vien t·acrullo, leg~ermeote ln,·nto con 1cqua e l'orlt'entratu. La per··cotnale ciel solfo ~aie a 1 0,7~ ntll'aciòn l'Oifu-tlliolico, che, n diiTerenr.il d~ll'itliolo greggto, è meno denso. non ron Ltrnr fo"foro, pre ~euta un rolo re o,:;curo-verda~ lro, ltn l'a~pe11o d'un catrame consi~ tentc, i· di odorr ùi::nt(~p·aderole e :-i ••·iogltc in parte nell'acc(tl:l. nell'alcool e nell'etere, aolopetall -~para tam tmle. Ulentre l'alcool e l'etere nunili. gli olti ed anch" la vasehna lu sciol;.:ono .completanwote. r:nrirlo ::olfo-iltiolico con1r·ne facili comiJinnzioni chimiche, non solo con glt alcali cnn .. tiri ma anche con lu zin.:o, col piombo t' rol m~r·curio: si lt~nno t·osi una ~e ri e di solfo-ittiolati: di :-otlio. dr potas.;io, d t ammonto, di litio. d1 l.tnco. ecc .. ma ti pru usato (ra Lutti ~ ctuello ammuoiro, l<tnlo che va .:omnncmenle :~ollo il nome esclusivo di ittiolo, senr.'nltra iodicn;wme; -.icclu\ Yolendo prescrrvere un allro solfo-ittiolato. ad es. il Kudico, clte è aoclte adoperato ma in seconda linea, Mt'orre specilicarlo heoe. Que~t'ul timo , che ha la consistenza ~run p,.,trallu, lli colo1·e oscuro, di odo1·e biltlmino,o. t'quasi intetanumlr. •ulubile nell'ac't"a ma sen1.a trn,-parenta. e si scio;.rhe complet:unenle iu un mtscoglio di alcool ed etere.


L'ITTIO I.O

Secondo l'analisi chimu:a ùt>l pror. Battma nn r del dullore SchoUeo (dr llerliuo). il s:>lfo·illiolato sodico. l)erfellam,•nte di,~eccalo. cunllene: carbonw :;:j,t)(i p. l 00; itlrogeno li ,liG; soHo l:;,:n; soflio 7 ,i H; o.;co.r~t.~no l :).1'13 p. l 00, che t·orrrspondono •rua•-i e.;aunmeote all:t formol:t C,, H , ~a O,. L'ittio-solfato ammonico o tttivlv sornplicemente detto, che per noi e della mag~rore unportnnza. perclu'· dr uso piit comune, L' rapprPsent.tlo dalla :.lo,.sa formala, sostiLueodu a Na. l'altro eiPmento ~lf •. E--sn ,. lujuido. ùi con·'l:>teoztl -;ciropposa. densn come il catramt• ve).!etalc. di ··nlore ro . .sofo.scu-gtnlla~tro. di oclure sgraùevole. dr s:tpo r·u dr.sgustoso, (sono que:ill i 1lue :.oli ustar.oli nlla sna uccettuzione e dtllusione) nn odore. che tla taluon i.~ stato J,t,.sorm~ltalç> a quello dell'assa fettd<t, ma che n me ricorda l'altro ciel petrolio e della hlalla orrentule iosrE'me: un sapore, che pt O\ oca nau,ea e perii n romito, 10 soggellr delicati o .:.en~tbili . l'cròall'uno e all'altro incoo,·Mienle sr può lrtl\are un con'Piltvo nella eumarina o nella \ ani,!lina, oppur~. a multro dell'allo J.ll'èi.W di IJUP:.le dne sostanze e del mal di capu d1e far.ilmente provocaou, si può ricorrere all'olio tli citronelh o di eucalipto citriodoro, nel l;\ proporzione del i.i p. l 00, tua anche dell' l e del z p. l 00 111 nggnulla, lascrando da parte ti nitrollcnzolo cd il permnn::anato dr pula~sa. amho dt>oùoranu, ma l'uno perrcolo-;o per la sun to,;sicilil e l'altro allernnte, come indicano i precipilnti che forma. L'ittwlo ammonrco i• perfettamente solultilc nell'ac'lua, nel cloroformro. eri in una miseela di olcnol ed etere: nt>l1' akonl ''"'olutn ' l s~:10gllt: p 117.ialmPllle. ~~ mc"col.1 poi con l't~lro ùi olive. con 1.1 \:licerinn, la 'n~elinn, la lnnolina e In paraflina: per le t[Ual i proprietà c per la forte pruporl.iooe dr solfo che cont rene, nessun altro p1·eparatu ùi questo rnetalloidc 1\ iu più ra,·ore\ole condizrooe dt as~or-


E l SUOI USI TEBAP8UTICI

bimento, per ciò elle riguarda la yuantitil di solfo che si çuole introd111Te nell'economia an1male. TI ~olfo, in tuai i preparati ittiolic,, si trova in parte strellameute combinato con l'ossigeno, verosimilmente come solfuro. e per· altra parte '\ in d irena combinazione col earbonro. co111e nei mercaptnni : con tutta p•·obal)i}jtà è a quest'u ltima combina..,.ione, seeondo Baumarm e Srhoueo, che l'iuiolo cleve la sua specrale azione Ler·apentie~t, mentre la. snn facile sol uhililiL in acqua e la rnpidu nssurhillilitit dipendono dall'altro :.rruppn th combinazione. Il Baum.. nn con~lalò, sperllneo l.ll rneule. la Lenuen1.a dell'ILLiolo 11 soLtra.l'l'6 ussigen(J, confermando cosi le veuute teoricùe del· l'enna, cume dirù apru·esso. Co:;1, ad esempio, il cloruro ferric'u vien •·iùotlo dull'itt•olo, istantnnnarn tm te, a ferroso: il perman:;:anaro di polassa e la sollÌzione alcalina di riUDe sono O){ualm cnte dic;ossidati. L'ittiolo può. inlìne, considemrsi come la simesì dei composti "nl foro:;i, onde, mercò sua. si è O)(gi in grado Ji ollenere effetti straordinari. ùel genere di qut!lll che ~o no ::~1 .solfo devoluti. ()uando, tlunt[ue, si rifletta che il solfo nella sua. combinazione ron gli aluuminati dell'organismo l\ ritenuto ne-cessario pe1· In vita. vegelativn plastica, onde n r.lt:ione i luminari dell'arte salutare lo tennero, fin dalla più remota antichità, in conto di uno fra i pii• indispensabili l"imedt: quando si pensi che per la medirazione interna solJ'orosn s'era perduta la fede nella sun grande e S\'uriata potenza; quando si consideri. inoltre. elle c l'azione del solfo as~ sorbito (massime ~ol furo) nel sao).(ue non è abbastanza << studiata od ulmeoo non ::ullìcien temente accertata >> (Cnntani). bisogna convenire che la venuta dell'ittiolo seHna una onora èra. nella terapra solforosa. avendo fallo rinll:iCer., le perdule speranw o richiamato i n onore uno dei più. antichi rimedi del nostro a1·senale farmaceutico.


L'trTIOI.O 1616 La cle~inenzn in ol•1 del ouovn rimrd io. no o sarehhe. per E;.,<assr. nppropriata:ul oo co mpo~tndtttlllcntf!J; l'è l'tlltolo non ant:t1ra neuamente hPn delìnilo, tanto più che .,olio quell.t desmenza vanno cumpr·esi n:tri rtmetll. ÙPI coi gruppo il ft!nolo t\ 1lt1po; ma rl l .antanr da,.;;'ficil andre l'illrolu fr.t .!li empireumatiCI, per la ~un nzmnc di-,tintamente anti,Ptti ..,, dbinfettant+>, a mutivo del ..ulfo rhe l'Ontienl:'. ed in dupn la par·oln d'nn t·o~i '"'rgne mne~lro. nun saprei r.om·ertirmi a dtinmarlo tltH'I''.unt·ntP. -.aucito com' ,. io pr.ll to•a daiJ'u O f!UOltd anu rfo dettu piil ~opra elle per Ìltinlu 'i intendo 1111 tllio,.olratu e partir.olarmente l'ammon ico: quando nHò ripetuto rh e. pr'l' meglio intenderei. ~iorn spt't' ilicare il prt'pamto, }1'11'1111 che nou -.i po,~a tncorrere in e'l"" oci. ::ìpetla poi nl tlollur Unnn. dermatologo amburgltl:':-.1', di r.tma ruropon. anzi lì14tllliall'. ìl mrrito d1 nvere pet' il pri111o (1883) nchiamuta l'nuenzJon•· dei praLÌI'J sulle ''"'tu curativ ... dell'ittiolo. l~gll lo 10trodu:-ose. dopo molte e:'per•enze, in derttlnl0ll'l':1 ria. Ili Il lo produmò in p:t ri tempo l'i IJlt'din auttreumnllco 1il pnm'ordine etl anclte anticatarralt>. Uroto~to il 'alr,re lt•r.•peutico del nuo>o preparato fu appre7.· zato da un'eletta sduera d1 medtci tede"..:hi. ma non tardi ad "~lt>IIMrs.i ant·he nl di fuori tii Germania e di Europa . lgouro l'epoca pred~a in CUI, olrrepa ·.;;antlo le ..\lpt, per'enn~> lìon a nu. ma ho did1 arato in principio riù che si riferi~ce nllt• mit• conoscenze personali : credo pet'it I'IH' all<~lni\:!~IOr:J Oln de1 medici in Italia, pur non essendo i;.: noli• per tal une sue spec1ali applicazioni 1e1 ,tpeutrche. non ,,a l'illtolu ahiJn.,tanzn cugoito nella parte <:na generale, IIHh sime di azione fisiologica. che ò di cap1Lale importanza per intendere I'UOI\'t'rMitlà dei suoi usi Lerapeutici. Lasnando da. pnrle per un momento il àollor Unna. il quale fu ed è tutlora il vero apo~tolo dell'iltiolo, che po-

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1•: l seOf US I Tf.lt,\ PIWTi t:l

rnn

polarizzò in nnmerosr suoi ~critti. a me pint:e. in \'ia Ili ript>tere t:ol prùfeswrc vou ~ us-:haum. l't•mint'nle drirur~o di ~l onaco. rhe pt>r l'illiulo fu ù.t\ \em una tJi.,,~.:razia lo arerlu pret·oniz7.:11o in taot,. malnuic tliver-;P. ma dw. sP 'il fu,..,l' mei!lin \'agliato il penlliare meaani:-lllll tiPIl'azione li.;ioln~ica. ùi e•"o. non lo si !'arehhe consiùer atu, coi profani. C]lln'l cuiJle nr1r1 pnoace • e neaurhc n\ rebhe .. nltita - n~~iunr:• rù io - la :wrte di salir prim:t in tanta fa111a. Iii ~.:nrl••rr po~rra in una reJtn noncuraru.:t. p••r indi ritornare n~li onon primieri, tlopo nrono.; iuta 1.1 ;;ua eflicacia ..:unllÌ \'n e o;Lntliate tnPj.(lro le o:.ut> pruprret.L lisiolol{iche. A clri ;.;unr•la alla supt'rlki~ delle ro'e e ginùu'a alla pari, de'e par••re 1lnHrru •·omico il vl'dt>r rur·atP ron l'ittiulo nwlullie ru ...i ,Ji . vrr~E', sullo l'asprllo etinlogirt,, palo:.1~:niro e ll•lsu:,rrnliro, t(Ullli ~01111: r·ertr nasr ros:.i roo ali di farfalle rlrt> .;i distf!lltlono sulltHiue guanl'r. violentr act·es"i di 1-(0ll<À nll'allwe d'un piPde. reumatismi arlkùl1ri rlolorosr~-.imi, .;t'ollill ure, eritemi ros .. , r ..suù ttÌ\'Ì IIP!-(t'infanti. dulorr neHblgit·r o ruu::;rolarr reum;1trcr, drstorsioni arli•·olari. tli.,tnrhi dr:.te"'t" 1. t'il· tarrr uLNinr t' hrourhiali, ~resipelt> t' li:r di•·•·udu: ma la c·omicitil d'un ~tilTallo aggr·uppamentn t't'$~a, ..ol cl11• i pun.:.;a mente al fattu chf! tullr le malattir•. nelle (prali l'ittiolu sr l! climo~trato utile, hanno cJi_cnmune n un dr-.turho ··rn·uluwrin lo1'.tle, nn'iperemia, nna cJilaLaziCHae tli r:apcll:tri, un rna~,.:iurt• nlllu~-.u dr :.o:-ttnle plastiche ··nn depo .. ilf, iu 1•11'0 •li produui e.;osmotiri. o ~on malattrP generali, lr•g.lle più n utenu ad anomalie ù"l me•le..imo crrcolu con tlilataT.iont• 'a,;M. ~:d in mulle di esse l'illit1lo - non fn,.; .. 'a ltro r.he 1111 palliatim t'rnlle tuili gli altri rimedi, che ..ienn a portata di mnnn del llH'tliro pr·atrw. Dopo quanto l1o p,;posto sulle propr·irlit (i-idtP " thirnidte 1leJI'itLiOiu, i• rariJe LietiuiTP IJUHii sienO ltl flll'fllf' f:trlllal'P U-

tii!.!re;;~inne.


IH:?8

L'rTrtOLO

trche, sollo le qu.rh esso 'iene adopemto. ~ta per u~o e:;teruo che per 'ia Interna. Per comodità di chi leg::e ho pr•nsnto tlr riunire rn no formohmo Lerapeutko. alla lrne dr que~t.r nota, tulle le diverse ricelte di :wluzione aCtfUO:o.a, di vo zrone. di linlura eterea ed al uohca. dr ~l~t•erolalo, di mucrlngine. di pomate falle con diversi eccipienti secondo la const"leuza che si de .. idera dr pa~lt>. di colle-gelatrne, dr rui ezronr, di collodiono, di vernice :,oluuile. dt l'flasltnnulf, sollJr,wmll ecc. - Qur dirù '-Oilanll> eire, per on rare al· l'ìuconvenieulc dell'in:.:rato odon• e sapore. la •< ~ocretò dell'rttiolu » sopra meoto,·ata. lta po,to rn c·nmmercw di\eN prepar.llr. fra i qualr lt• cap~ule gelatinose di iuio .•olf.rlo ammonico. t'OIItenrnti Oj.tnuna 1!1'. O.t:; del farmaco. e le pillole del metle~uuo a ~r. O, IO. nonrl!i• le rnpsnle di iuiosulfatn e :;alrrllnto di sodio (aua ~r. 0,1'?5 ognuna), quello• dr ttllo,olfatu di lrt1nn e :-alrcalalo ùt ~odio (aua ~r. U.l ~:,). h1 pillole di ittrusoHato 3odico (~r. 0. 1O) ecc., tolle di forma ;.:radt!\ ole e d t a spello elegante. in Jllt'tole ~ratolt>Lif' metalliche. ta-.ealult. ~e ho fullo u:<o io nredesrtuo e posso anche alr~rnt.trt• dre 'ono l1ell toll~t ,tte da ... tomadu. 'ear-.rluli a rrmetli nnc·o•· meno dr j.{U::.to:;r. ~ull'illrolo zrucw''· choc vure un altro prurlottn clell'anwleua ~ocielir, non pusso eme11ere alr. un ~iucli:Gicl, perchi• non hn avu ta occasione di :.perimentarlo: lo ,Les•o dehho dire per il l'alone rttrolnto al tO "' o• che ~idi in rno,.,tr., all' E,po:otLICine )l l•dil~il dr Berlino . • ul tniJ~UtÌ itliolato, io,·ere. rhe il Cnntaor raccomanda « mollo. perdu"· di:.ror~uanle 'ont' c·, sr puu upplu·an• :-;ulle « escol' ia7.ronr l' piccole ferite con piu liducm che lJUello ru 1< ~le..t! comune, che può perliuo esso medesimo portare 1t sulla fei'Ìta unn pericolosa infeziotw ». po:-.so a!Tormure ~:h e t• eccf'llenLe, a\endc>lu :;perimentalo moltts,.,imo. :.in per la far.ilita ddla :<111\ applicazione duruluru, che per Lulle le altro


R l <;UOI uc;l T&fi\PEL'IICI

lli~9

sue buune IJUnlita. 'J t> ne ~erro m o~n i incontro, sempre du• s1 tralli rli ricoprtre. cnn un mezzo protettore, nnti,;euicu e cicatrizzante. piero! i punti dellu superficie cuLaoen : lo ho t ro~ ato anche etficad ·simu oellt• "''repolature delle laùhm pe•· efl'ello di vescicole e1·peticlte. facendolo sostituire alla pratica vol!!are della carta da sr:•aretl:r o 1li quf'!l:l ~ommuta d(li frnnr·obolli' Ua rrlumo, sul SOfHIIlt all' lltiolo ~ono in ~rari o di riferire. per mia espeJ•ieoza rlomeo~riea, rl11• (• preferilrill" a quello pi ù 10 o ·o nl catrame. tulle le volte che ùa es,;o sr tlesitlernno ef· ferti autulesquamarivJ. nmmolltenti. rtnj.!wcint>tici e cnlrnnuti . l'er le ma o 1 arro~'rle " rll\ POllll', co nH~ du.• ,iu rn \'iÙE' P. :.ecche. i• '"' cosmetrco d'i ue:<tnua L1ile "alo re per ridare uù c::.:.e In nnlor.lll' luanchezz,t, ela:.ti('Jitl Il fre~chezza. E:-su .., adopera sempre con l'acqua calùa t'. dopo usaro. flrvo essct·<• prosciugato I'On o o pannolino. \ fH mctpto ebht per le rnant 1111 sapone all' rttiolo puro ( l Op. IOU), fahhricaw con1 fl niente· rnente d.tlla ditta .1. L \l nuson e Co., di l :·am·ofurte sul )leno, e IUP lll' a\ rals' pt>t' la rura det !!Ciuni 111 per~one cl1 mia fumi..,lht, t'un ttsuhaw ~otldisfal'I.'Dit•: ug~op. però, che ti fabhr1cante amhnr~lu•se di ::aporu Th . l),,uglas ha prodotlo un sapo n ~ mod11·inale e\tragr.tssu al l Op. l 00 tl'ittiolo, ~cconrlo la formul.t del dou. P. G. l' nn a ( i'l'hrr m•·tlicmi.~clw St>t(m, \ oll..mann':. ~':unmlolllo( kltntscher \ urli ur:e, :\. ~:H) e :o.ol'o il controllo del dtimico Joll. \\'.Il. \lteld, (Sr/unm· lt'othek.·. Farrunctn tlel l :i~lln, \ mlmrAo) 111i ~erru a prefert!oza 01 es-.o in tutti i casi. nei lJU·di J'u.;o rue ne sewùri iotlicato. ~in com~ ,UJPZZCl tflaùiu\,tnle di pulizia rh~ eontc meuu c.urath·o Jireuo. Il mo,lu ùi u--arlo. suondo d dott. t.:ona, e triplice, a uorma degli elfettt dte ~e ne ,.o.,diono nueot•re. Voh.. ndo~i un 'azione delwlt>, !Ja-.tJ. l "'are con aClfUU calùn nel modo ortl tnario, asporl(lnùo po~ciu. In spullln con la medesima actJua


ltì30

t'rrrroto

ed a~ciug.rnùo la l>ell~, tlolcemente, ~enza mai c;tronn •rla. Un'azione piir forte si ottrene. invece. insaponando hene la parte e Ja,;riando in ~ito la pnmn Sl'ttza lavarla •·on l';lcqn.l. ma asciu).:nndola C•ID un • pezzoola. suhito u dop,, alcuni nllnut r. Il mn~--imo dell'azione, poi. i• dnw dalln spuma snponart>:l. den"amenle stralllkata suJ punto inclknto, la,rran.lola dis ·eccarr nIl' aria.

II. Parte fisiologica.. 1:: la più i111portantt>. per llene ioten!lt>re l'azione del rimedio e per ~aperto applicare nel mi:.:lior modo ner ;;m~uli casi morho:.J. :\on pos-,o a meno di r·tpnrLarP fJIII, rn sunto, il ln,oro 111agi:\trale rlellloiL. llnnn. sull'illrolo, che insieme ron In resor·cin.r ( hren1. ··Ile ·hm.~, ulro··h i none) i• 1ln lui ron · -.iderato come un rappre~entante del gruppu dPi rimedi ridrr centt , al qunle npparlengono altr·e-.i ti pirogallolo - il rime· dio riducente per eccei iPnza, - J'idrugeno snlfor·;Ho. lu •·ri-,arohina. lo zucchero. L'unità farmnrologicn tlr tutt• •JUC-.ll agenti tli nduzione. in parte aotidu et! m parte nuo,i, rostituisce l'originalità del lavoro del dermatologo nmluu·f.dtesP. per il qua lo In loro llZIOOe è riposta. rr{'Ctsamenle, in unn soltrazione d'o,stgeoo e quindi in uo eiTetto di riduzione. o P''r processo l'lrimico in:.eparahile dalla natura loro o p{'r altro prore::.so, tullora ;~nolo nella sua e.;senza ma induhhiamente ridulli\'O per le risultnnw dinicue; a tale ultima categoria appnrtengono i sa li dPII'acido itliusnllorico e In re!'orcioa. L'azione delt'illiolo, appiÌt'ato sui t•omuni te~umPnri. ~\:t· ria. -ecomlo rhe In pellt• ~ia: u) rntalla; /1) denuònt'\ dell'cpi· dermide. oppure c) invasa da parassrtr.


E l SlJOI u:;I T&DAt'FOTICI

1631

~) L'esper·ienzn i n ~e~ n ò nll'Unna che l'azione sulla cute

intatta e normale ùitreri:;cP con la qnilnlilil del rimedio e col gr·ndo di penetrnzione di es..o. J l!n.w• tltt1111le. l'azione superJiciale ùell'illiolo !li manifesta roo un cnmhiarnento delln str·nto rorneo , che c1iventa piu SJJE'sso, pill cnmpallo P più duro. Que:.La cher!llopla..:ia o cornilir.at.ione che dir sr vo:,:lin. :u·tifì wlle, si eiTetltHI a spese delle cellule wtonee del t·osi dello .sll'tlllwl. spinosum (Starhdst'ltirltt). CJ){~ia di quelle cellole irsule(Stacltt'/.:,.llt•H). i cui prnhmgnmenti sono stati i nLerprelati come pontirellr interecllular·i da alcuni i~tologi moderni: e~se c.ellule proliferano in modo insolitamenle rapido, ~tltlo l'azione dell'rlliulo. si sovruppongono in serie o ~osritlli,;,~ono, in propo:-.lione prohal11lmente t'I(U:IIe. le ··elluh: cornee. La ,.te~"a debole do.;e, :;e ng1;,:ce unifnrmemente e per lun).!O tempo. det~-'rmina la separazio ne dell o slratu r.OI'ueo i11 due parti: l'unn Sll(ll'riore più o meno tJSt·ura, rhe l! la parte morta, sollile t• ome un fovlio d1 carta. cor·r·i.:poocleute ulln strnto co r·npo in rui ò primariamcnle peoetr11 10 l'i lliolo, e l'altr-a inferiore. di Liula chiara, che ;-,i (• venuta Ol'o forrna11do - comP si i• dello - dallo sLrato spino3o. 11 dotl. Unnn spiega questi fenome111 di cheratopla:;in arLili•·ial" con all'ello lioale di r>sfoliazione dello strato l'orneo. modinnle la l'IHl teoria delln rid uzione, nreodo Agli dimostr:tlo (f 'ebt.T Ur·babiiulllltfflntd Ut•l~t•rltnnwn!f· Berliner lliu. W ochenschrifL, N. 3i5 , 18 :J) che l'eiTelt(l immedrn to tlella sottr·azione di o~sigeno sull'epitelio ('uluneo comiste in una ··ornilicnìnne dello ,,e,.so. \ nclre la formazione di pustole. e sp\'rialmeott> la follicolr te. che una rt•rr,hia {rlrt,ln nllrillllisce ad occl usiont' nrLiliciale tlegli orifìei fol11rol11ri pPr opera del polvr::colo o delle sostanze resitlual i !li frizioni suf l,l pelle, i.• per il prefalo autore unu conse~uenza drll'aumenra1:1 rherntnplasia o per ll).!enti t1i r·ìduzione crrculanr i col "angue,


J.'ITTIOLO

com'è il ca:oo dello zucchero tùe impregna i tessu ti dei ùinltetici, o per agenti estern i come l'illiolo di cui ci stiamo uceopando: l'infiammazwne dt>i follicùll è accidentale e con tutta .prol>abilit:'a ~ucce.ie quando es'i sono, eventualmente. infellati ùa piogeni. 'e l'iuiolo, a du~t· .~m'l'T'' debof,·, penetra uei tessuti, la ~un azione si esplica d;~pprima sui 'nsi sanguigni, che si re,;tt·ingono. non per coutrazione lemporant':t delle arteriole, os!ltn per azione rdle~~a muscolo-motrice, hens1 per re--trimnmento. rimp•ccoltmento ed accorctamento. permanenti, dt tu !lo il sistema ,a,ale (arterit>. \'eue e captllar i) con un meccnoi.:mo analogo a IJoello cheratoplosico della :;uperfìcw cutanea. f;li endotl'lt - dtcP ti dott. Unw1 nutriti dnll'os-.t~enu npportt1to dal :.anj.!ne 11, per dir rnPglio. abituati ad e--~o. !>Ì e'sircano e sr ra~!.tr' ozaoo, st.' qut>ll'elcmento ,·. a!l e~si conte'o da un agente e:-teroo: ~~" pot la :;uttr:n10ne è completa, come vedremo fra poco. stullrando l a1.ioue t! ella close forte, nllor'fl :.rli enl!oteli :-.uhiscono la de,~te11era1.ionP ~ra.,•a, nlla ste"~:l guisa delle ~inYani cellule epi.lermirhe. ed una furie I'IIITI'Ule ùi linfa llo~rstrca e~~tHI.t dalla pnrete fa,nlt• fortrmente irritata, Jt>sa com'i• pru solltle l' quindr prrrnealtJle. Per 1 rapillart, prht di fihre m u ~colari lisce e formati nntralllente 11i cellule enaloteliuli, tJne..,lo meccanismo tl'azic•ne fadlmente concej'ilule. non IJa incontmto opposizione dn partfl ùt qualrhe ~crtllore, Il lfuale però, riconoscendo nell'iuiolu ti potere di arrcsta rt• rnteramente i movimenti contr·att,lt del proloplasma cellulare e dt rendere tn conseguenza iovnrrnto il ··alil>ro ùei capillari, nene a mellt•re in cam po un fattore, cu1~ la lihrn muscolare liscin, che rl dott. t'nn o, in,ecc, non arn ot~ò. anzt escl u ~e da e~ so mecennismo. Le obhiezioni ptu forti a propo~ilo delle arterie e ,·ene, che uella loro tunrca


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l SUOI

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nRAPEUI IQ

1ti33

media son pr<n,iste di rìlire con traUtiJ. t•aùono per· la stessa rngione fuori dt$Cussione. porchè - ~!IO\'a r,pe1erlo - non si trnua d'unu ctHtlrazione istnnttiiNl nè transitoria, muscolomotr·ire. dd la p 1rete \'a ·n le. ma 1l'una azione spl'Ciale, lentn E' duratura. dell'illiolo su~li enrloteli rnsali, d'una nionl" ridueentt•, pura e snmpllce. Sul fauo rerLo che. applicato ll)ralmente, a tlo\t' ,J,olmk, l'tLLiolo produce un re•u·ru;.rinwnto Yasale mani(~stanùo rlintt'l\menlt la sua azwne t~OJI una form,t uppu:-.ta ai IJOiiUro srntumt t.:ardinali dell'rntinwmawmc. non si disrute: romnuque nò nvvPn:,:n, .;e P~'l' n7tonP !lirPIIn, òirer tfl!asi l?lellir:t "llllli Pndolt>li. comt• parrl.'ltltl' pir't plausiLil<'. o primaria sul sn ngue l'Ire traspurtn l o~si;.reno. rndrsperhabile loro el~mento nntrtliro, l' que .•tione dr sertlndaria impurLanza e le ulte1·iori ricerd10 potranno t'tsolverla. ll'altrontle, non mi semhra inconct•piltile t·he l'.t,..t'Dlt! l'iduuore t>,ercili la su:t azione anche a tran·r~o lo pareti vasali e che. pene1rat11 nel sangoe, :;oLtr<~~ga oss1geno :tj.!IJ endoteli senza !eden• so,lnnziulmeme i roqlllscoli •·o~si. Per me, quindi, la teoria drlla riduz1one resta at·cellahJie, finch•· un'altra non ~ia e,.·ogit'lla e pro\ ala p~ r mr}!hore. L'rn llurnza dell'rlliolo nel ùelormrnnr<' l'irnpall11limento d'una parli' arro,;sata. e la il1m1nuzione del ralon•. Ilei turgore e del dolore, os~ia nello spiej.tl\re In sua propr1eta antillo,.!isti•·a, è menu apprezzalde, IJencht• "empre di:.tinla, l>UIIa faccm. duve il ro~>50 re è normali• come colorito. ltnziclw ne1 puntt anormalmeute infiammati per un proce.;so acui 1 infetti\ o feresi pela} n per una infiltrazione cronica ;!upus) o per una nn>:iont'uro:.r !forma ro:.acea), noi quah .-i puo ~e,uirl,t con l'ùccluo. f) opu rrò che ci fet·ero rono,;cere gli speri1oenti del Colrnheim sull'inLegrrtit delle pur·etr "asal1 in o:;ni sperie d'infiammazione. é f:\cile com-


1 ti3 ~

prendere l'impnnan1.a dt •lue:;ln propneta dell'illlolo- applir.a lo. heninte... o. :.ull'cpidl'nnide tntalt.:l contro il proct·s~o Uo:nsticu. IJui, però, i• da rammentare che \1 .•ono re~o:wnt eut:~nl'e. d1 Ùl'licatn . lrultnra e fattlmentu irril:tbili (palpeltr(', pene) ed audte p:ulicolarJ co~l t tuzioni vac;t~ulari, dte rrsporHlono aJI'atiUIIM della ÙOSU rlel•ofe t'OO gfi elfe111 d1 quella forl••. della tpwle ti i rò l'ra po•·o l Il eiTeiiO IJent>III'O, lwn ùi~tlfliO, ;,t lt.l dalf'itt10lo ,uJ "i3terna nen osu pet iferico l' con,;i-.te nel!., ,,w 'irtù ~P­ dativa del ùolure, oppo.,tamente a quanto ~ ~ venlìra •·on la dn"(' fnt'tt•. St·n?a t)t.;cutere :;e, ~ ncht• •101. entrt io giuncu l'inlluenla chumca ùiretL.t del l'llnediu riduc·enl<'. i• t'erto elle stlfaLLO nlloviam,•nto dt :;e.n.;aJ.iono dolorosa :;i t'tHIIfHP per u1.ione tndtrell:-t, a rn1sura c1oe che ~;i pro.;cinRciOn e si nffluscinnct i tessuti infl,tmmnti e si nbhns~a quwtl1 1:-t ten~iune delle part1, ondt~ il dolore era reso ~ruto. lleu dhersumeote ~~ comporta l'1tliolo con quell'altro fenomeno ner"'~o cutJneo, du• e il prnr1Lo. sulla cui ~enesi st prufes,nno teorie tliH•rse e cito in parte dipendo ùn inllueuze chi miche: dolore e prurito :.i tro' ano dtarnetraltnt.'nte opposti fra loro, solto l'aziune ùell'ittiolo, poichi• ~e lfllè~lo t'> n tleholt• ùose. il prur ito nella mnggioranza dri ca'i au· menl.t se 111 allo o \'leu provocato se non t!"iste, ladtluve quella sensazione sva nisce con la dose l'orte e sul1entra, 1nrecc, il d11lore. hencllt' siaO\ 1 eccezioni dall'una parte o dall'aiLrn. delle quali una più esalta teoria futut·n ~ulla :-;en:-;aJ.tont.' ùel prurito polrit darca rngione. l'n 'altra questione. eli fondamentale importanza per la prati ca òerrnntolo~ica. noru·hc per la fìsiopatulugia e l~to­ chunica della pelle. non ancora altha~o,tJn~n st udiata sollo l'aspollo chimico. ,., ti coloramento della cute, pecolinnta uni,ersale de1 rimedt riducenti . l..a llllln che a,.sume la


E l

~(01

USI TKJt.!PEVTICl

taa:;

pt•l'e sollt'l l'uso dell'ittiolo e giallo-hruna, con llllte lt> app:trenze d'uua scollalura solnre: anche il solro u,;ato n lun~CI drtermina un colore sporco ùi fumo , cho il paziente tent.t ùi portar .. ia, invano. t'OU acqua e sapone. l~ però assar de;{n:J di nola I'«J:il'ervazione che, con l'uso continuato dei composti illiolici. lo strato rorneo, dopo un ingt.tlltmentu pa-:;se~,.:ero , lonl.!i tlal di\'eDII'C anror piu cari l'O in quella liuta, ridiventa ucu·mulmentc I.Jiancu. Questo fatLu, che pet• le ruture teorie :-nl proces:--o colorante non è da tener>i in non ca le. ha del paradossale. ma è comune u tull• i nmedt l'itlucenl1. quando agrscvno ·utfa pelle senza rutor-ruziuoe. e fart'hbe peusar·e alla pos:;il•ililit clH' il pigmento cutaneo. dimo:ltrato all'evi1lenza dal dottor Cuna come ou prodotto ùr ridut.ione della sostanza cornea (t"lm· dr~ fJi!JIIIl'nt rll'l' llll'rLschlichrn /[aut. - .Monatshefle f. prakt.. Der·mutologie, N. !1. 188:j) venga espnh;o ma non :!Oslituito rosi ropirlumentt>, da provocarne una llUù\ 3 fomwzion ll dn parte Ilei rimedio. A do.ç,• forte l'illiolo, npplicnlo sulla pelle intalla, non difl'erisce sostanzialmenLe dall'a-zione dehole, se non pPr un molLo piu rapido ispcssimento e di='Seccamento dell'epidermide, che:: assume l'aspeLto di una membt·arut pergn menacca. t:ou l'uso prolun~alo di e.'\sa ùo ·c le cellule dello !'olt'alo spinoso non co roilicano. come sollo l'azione dello. dose de· bole, ma degenerano e si t·ammolliscono. sultentrando estesa eruzione vescicolarc: la medesim:t azione si propaga, inoltre, ai vasi sanguigni papilhll't. producendo lesione alle loro pareti. forte essudazione o linale migrazione ùi corpu~coli purnlenti. Per·chè l'ittiolo n forti' dasr produca questo mm· mollimemo del corpo papi tlare e dello strato malpi~-thwno da una parte, e l'allesione apparentemente inadeguata del so7


1030

t,'rrnor.o

prastnnte stt·ato corneo che s1 dtstarea. ùall'altrn, ocr.or-

nmo pnrecrl1i giorni eri anche settimntw. menti'P il r•ro:.tallnlo imf111:'1/a "Oitnnto dodic1 ore. \ malr{rado. però, ùi una silfattn a.'.ione Ùlstt·uttivn, il r·isultato finale ron J'iltiolo l' la cic.1trìz7.azione t·apuin, che pro ·e•le da~li epiteli re ... iduali ,. che dilfemc:e, per la ·ua uniformi~;·, e lncide7.Za, dalle cheratopla,,e pro' oc:~ te in altra guisa. L• dose fone. poi. agt:;ce oppo:-tamente alla d·~bole in quanto alla formazione di pustole, \aie a dire chP, mentre qnei:t'ultima c atta a produrle. la forte al conrrario lt' rlnlltovt>: ìl t'he i· da tt>nl'r ple . . ente nella terapin di ltJIIi i processi clte si at'I'Olllpa~nano n pthtole (acne, furumulo:-i, acr.). prr comrnctart'l con una intensa azione riducente. llo allt·o ell'euo della 1lo-;p for·tp è un cothitlet·e, ole rammollimento della sostanza connet11Ya collagC'nn della pel:e. E IJIII sorprende l.a cit·co.stanzn di faLlo che tale rarnmoiiÌIIlt!nto, molto pi1'1 notevole Ò1 quello oniinario Oo.!l!'lico, s1 os:-;el'va appu nto in tessuti p:tl'ticolarmente rr·tvt di ~an~ue. come sono le cicatrici e i cheloidi: donde l'ultlltu pratwa di adoperare forti dosi negli eczemi mvetrn.111 con IIHlurimento di'i tessuti. nella ~clerodermia, nella t>lt· fantiasi. e1l in particolar modo nelle cicatrict da vamolu nell'acne inùurata eù in tutti i cbeloidi. L'azroue ùella do.;e forl(l su1 nervi pe1·ifer1ci è pu1·e op· posta a rptella ùeltole, cJol' ùi:.sipa 1l prur ilo ma in ge nerale deLP.rmrna dnlore. clnpprima sopportnhile, indi piu nt•nto, massime ·e si prolun!.(a l'u.;o ùel rimedio dopo il ùistacco llell'epulerllltde: m lal caso il dolore, simile n quello di una fet·ita, ~i calma n permanenza. so~titnendo la ùel>ole alla forte ùose. llieptlogandn lll serie dei sintomi costanti , 10 parte eguali,


Hì37

E l :.VOI u...;t fKRAPI.:UTJCI

in parte opposti ed in parte llpeciali. rhe l'ittiolo determina ,.uJin pelle normahneote rtcoperta dall'epidermide_, non v'ha da meglio che riporlnrne il prospetto, tal quale lo compilò d dott. llnun:

(~illlomi) e;.:u~li

o~n1

in dose

diver'i a seconda della dose

La dose debole La dose forte produce: l. una piu forte cor-) l. una p1il fl•rte cornaficaztooe; nificazione: 2. una rnlorazaone 2. una colorazaone oscura dello oscnradellostrastrato corneo: . 10 corneo; :l. prurito; / :L ~eneralmente dolore; di rado prurito; 4. rimoz1one della i.. inlinmmuzione: llogo';i ; :;. a· i m o z 1 o n e del i>. gonfiore (edema); gonfiore; li. pn~tula:t.ione · G. ,.imozione delle pu~toll' e dei furuocola :

7. alle\'iamento del dolore;

'· dolorabilit:ì. ' 8. vest·icazaoue:

ossea·vabili H. soltanto con In dose forte

9.

rammollimento della "o:-tanz:\ connelliva collagena.

b) Sulla pelle denudata delio strato corneo l'effetto linate delt'itLiolo dipende paù dnl potet·e reattho doi rispeL10~


lti3t'l t.' t rTIOtO tivi tessuti :1m~ui, anzit:.hè dnlla dose deb.ote o fort e; in g••nerale si può dire che, ttoanto più poveri di va.'\i saocuigni e rli uem e più ecchi es.;;i ono, tanto nlPglio sop· ponanr' le Alle do::;i ùel rimedio riòur.ente. senza reazione nru~h·a: al •:ontrario, tessuti ricchi di cellul e, di protopJa,ma e di \'liSi òehhono prima :;ott11porsi all'at.ione della dose tlebole. clte si pou·a Plevare «ol qunn!lo l'en·euo essicc:llrle sarà ~lnto conseguito. l 'n-.u clP.II'illrolo puro lru\•a la ~IHl. piil opportunn indicazrone nelle sem pltci·,oluzioni di continuità: esempigrazra, in una piccola fer·ita da La~li !l. nella. delle dito o delln mano. L'istauLane<J contr'n?.ioue vas(lle elle ue risullll e la riunione per prima intenzione senla cicatrice costituiscono l'idt•tde della guarigione rn IJuesta specie di ferile. EguaiOif'rlte, nelle scollalurc estese ùi primo e, so le llitlene suno piccole ed intalle, anche di secondo grado, l'itliolo :;plt'~Hl arJon~ favorevole: irwe.:e, se la scottatura è talf• ~.;he hn gia dil'taecalo lo stt'.llO corneo e le cellule spinoso sono r•igonliate, l'agente ùi riduzione determina untl dermatite acutissima eoo edema e forL i dolori; lo sles::o fallo si \'erilìca nelle estese ero.;ioni di regioni sen ~ihili (fronte, glande). Introdotto nel te5suLo connettivo sottocutaneo od in 11nn caYrtà cutanea tappezzata da epitelio pnvtmento~o od anche nel te!lsulo per·iglnndolar·e suppuranLe ù'u na glandola infelln, in un Lragillo fistoloso od in uua ca-viti\ sierosa {tu· nica vnginalt') si può ollener-ne una rapida rmoione primaria, date fa\'ore\'oli le altre ~ondizioni. li chirurgo. ttuiodi, può tr·atTe pnrtiLo da cluesta propriet~L dell'iuiolo. eire, longi dol competere coi principali an tisettici (sublimato, ncitlo fcnicn. iodorurmio), tende eletliYamenLe a raggrinzare ~li elementi formativi ùelia cute. ossia alla cornificazione. Sif-


R l SUOI t:SI TJm \PJWTII:I

IG:m

Jatt1 induhhia tendenza eleuiva, indipendente dai foHiietti

genninntivi mn nlln merc~·· drlln muggioro o minore energia vitale degli elementi cutnne,, sa•no •Juesti oppur no aii•J stato sano. ,·. ùa lener:<i '~mpre dinanzi alla mente. per pote1· npplic:u·e alle lesioni dermntolo).liche, con opporlonn ulilit1t. i prepar·nti d'ittiolo nelle diverse llosi; nl r.he si arriva con un lungo esen:JZIO pratico. ~: anche a:-soòato In sperilico potere astringente. emostatico. dt>ll'illiolo: e!lso. peraltro. non è al certo parnttouah!le n~li effetti ~tillici del ralore rovente e delle cosi dette spugne òa rer1to. nt> n •tuelli coa:,:nla nti del pel'cloruro di ferro. della p1etra infernale o deJ,:Ii acidi. e nemmeno a(!IJ altri del ghiaccio o rlelle polverizzazioni di etere refriJ,!er:tnti. ma piuuosto a~li PITelli òell'nllume, dei ~ali di piomho e. sopt·a tollo, del tannino. L'ill10lo non coa~ola il sani-(Ul', ma lo agglutina in 1ma mns~a hruna ed untuosa, ~he, assorbila dal comune cotone idrofilo. formn rnpidamente una crosta solida rhe frena l'emorragia. Sarebbe. perciù, da preferir.;i nl cotoni' emostatico al pcrclurui'O di ferro. che i.• un e!ìcnrollCO. 1111 cotone imbevuto d' iltiolo puro. che c innocuo e col fJ unle si potrebbero preparare anche ~arze, spug11e, ecc. rla disseccar:;i e conservar"i per il hisogno. (Contimw).

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tG.s.o

NUOVO METODO PCI LA

CllRA DELLA TlBERCOLOSJ POLlfO~ARE ,.OT.t del lloll. Gio..-anni hra..:so

Teneo t o eolunnt•lio mP.Jieu, •hrtltnrc• dt•llu Sfle lAte militare dJ Geno• n Ul-

l numerosi proces~i Onora raccomandati e messi in pra ticn per la Clll'n della tubercolosi non hanno dalo che r·i!Wilnli pnrzinli e ~otto dete1·minate cir·costanze. Da molt() tempo t'· stato impiCI{nto a 'tucstn scopo il creosoto di ta~gia con molto maggior· l'isullato che non cogli alLri metodi di cura. e. doporhò la tuhcrcolina di Koch ha dimostrato rl1 non dare alruu ri~uhato posrt1vo. esso è sempre piu univer,almente rrconol'CtUto come il piu attivo di tutti 1 rimeùu. Se non che fu constatato che l'atlirità del creosoto si l•m•ta soltanto allo '>tadio primario della malatt1a, nel qual caso <>oltanto il suu uso fa scompar·ire qualsiasi fenomeno patolo.:?ico da i polmoni. lo lm'e ad e:.pcl'im~nti, i quali hanno dimostralo l'azione lJallericida della rn1~111a piperita, eù appo~giandomi sui fa(t) 1.1\ JlreJtonle 11013 ·~ stata pure! puhbllrala neO!\ Gazzella degli Olpedalt (N. t3l), nellll Dtuluht mctllr. ll'ochotuchri(t di Oerllno e nel Ce:Mrallilall f•i•· Huk'tm·•olof}f• uncl Prlr(lri/Mkundr 1!1 r.,p~fn.


NUOVO MRlODO P~R !.A. CURA OALL,\ TUBBRCOJ.OSJ, ECC. ~64 1

~ore voli risultati ottenuti da Leona1·do

Braddon ( l) in vari i

{'llSÌ di tubercolosi polmonare colle inalazioni di tJUestn so-

stanza (in un caso scomparvero i bacilli !lall'espellorato ed o~ni segno fisico della malallia). fino dall'anno 1888. ho me;;'>o in pratica con felice successo un metodo di cura, che consiste in nna ~ ootinuata inalazione di olio essenziale di menta piperita, associata alla propinazione di una soluzione alcoolica di creosoto di f11ggio con ~licerinn e cloroformio, alla quale si aggiunge ancora l'l p. 100 di menta piperiln. Il metodo i.• stato coronalo dai piu splendidi risultati. poi rhò col suo impiego tutLi i casi di tuLercolosi. uon solu nel primo stadio della. malallia, ma anche in rasi estremamente avanzati, cioè anche in t.tuelli iu cui si avovano numerose e vaste caverne ed un considerovolt} numet'Cl di bacilli negli sputi, furo no guariti. (n lutti i casi si vel'ilìcava io primo luogo la scomp:1r~a dej bacilli ùi 1\och dngli ~spellorati, In quale si completara in un pet·iodo lli lempo eompt•eso tra un minimo di l :l ed un musstmo di UO ~iorn1. l n ~eguito diminuivano notevolmente lo lo!'o:e e ~li ~puti, 'parivn il :-udore Mtturno, e In. nutrizione si !'iallivava eneq.!icamente, a segno che si ottenne un notevole aumento tlel peso, mediante la contemporanea iperalimentazione..\ poco u poco si ripristinava anche il suono t!i percussione normale nelle parti prima aiTette, e si tornava ad ascoltare il IIIUrmure vescicolnre. rnsomma si anvaoo tuue le pro,•e di una completa « restilutio ad integrum :t. Quando il processo polmonare era accompagnato da fehhre, questa scornporve sempre dopo pochi giorni.

(l ) 7'/la Laacel, mnr1.o 1.&'18.


l IH2 NUOVO METODO PUR LA CU RA lllii.L.I. fUOt!R COLOSI, ECC C,.luestt splenclull rJ ... ollalt :)OliO ... tatt cooslalali 111 nou meno di :m cu ...i di Lnhercolo'' in lnllt r.:li stadti. però sem1Jre ~oltanto in rao;i in cui In lnhercolosi era limit.tla u1 .-oli polmoni. Ila qonntu preced~ ri:;ulla che In menta piperiln. introdotta nellorgani;;mo mediante l'ioalazinne. esercita un'<tziont• ltr~ucrir.ida immediaLtt :;ui Lacilli llt·lla tuiJPrrolo i ed una ioùireua metliante l'introduzione lu'r lo stomaco. "' riserbo di comuntcnre in sej!uilo ID<I!.!j;;Ìori dettagli sulla casui,Lica.


RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI

RIVISTA

~fitDICA

&all'astone del baotlll taberoo lod morti e della taberoollna negli or.r&Dbml anlmall - (nnlint>r klin.i~che \Vorllt>nscrnfl, N. 2R, 1~!13)

Dott. \\. \\'JSS\tANN. -

Il primo, al •JUSie •hmo~trc'l cht' anrl1e i hncllla tuberrnlosi morti ~ono iu grullo dj ogirP puro nogli orgaoì:<1mt omn1ali, fu H prof. Koch tn Rerlmo E!!h o~set·,·n che unn piccola <Juanlitll •h barilli morti inaelluti nel ~~~~~ulo cellulare sotlocutaneo produce una «uppurazaone &«ettacll. Prud.. IPol e.l Hoolenpyle in NC'w- York continuarono tali esperamenti e ft•cr·ro ••icot'!>Cl anche alle inìeziona entro le \'e ne. Essi otlennero a seguenti risultnli. Nel polmone ùi un animala, Cllli(IJG ~iorni .lopo un'iniezione entro lo vene. !lì trovarono numerosa no.li saulili Ili lubercoli, oea I'JII81i si scorl-{evaoo numero~ì bacilli lubE'rcolo--i. ~ei prima gwrm fJUP"la fu l'unica allPra:lione; dopn 3 a 5 ~C'lli ­ mano alterazioni "i o~set·va rono anche uel fetraln, n1a 1 bacilh erano JU&si !>comporsi e nou vide ca~eìficuz•one. Per istutliere la lubea·<•olo!>i tniliare furoaw eseguili 1 segu ..nli esper'imenli. uun colture d• bac1U1 Luber coloili fu ri~caltl&le nell'ne 11111 da"-LallnlA per duP ore e meao nelltt pt•ntola cl1 l\.och » Jrl()o t e la mescolanza latta!rlno«a di colonie lubercoJn"e lli->~re­ gatP e ~o«peqe fu lfiOt'ulala nelle vene auricf'lari rJ1 co-

q•

nigli.


1BH

RIVISTA

3fl ..oorni dopo l' ioocuiAzione si trovarono nel polmone e nel f1•galo numerosi nodnli <~imalt u1 tubPrcolo a, il cu1 centru era c~ostiluiLo da cellule e!'ilelioidi nmma~sule, Cl'a lo lfu&li, C(ua e là era me:-colata f(Ualche cellula gi~-tnole. ALlotno al detto cr olro ~iac·e~ano numero'~" cellultl •·otonde, i bacillt luhercolo~i Arano r ari,;simi ed in gran parto degenerali. Anc oe le paro•li ""a sali orano n'~"fll alterali•; in alcune "t>di erano arncono. cìbili e rorlementt> mfìllrnle con •.:ellula r otonrle, c•he qj ossE>r vuvouo an g l 'An numeJ'O anrbe nel lelò!:iULò perava"'coltu•e.

Oltrt\ •(Ue~te alter'87.tOnl nel polmoue ,. nel regalo ... j trovarono pure parecchie ptt·co\e emm·•·ag1e nei •·enr. i'.JP~Ii "'tadl ullea·ior·i aumeularono ~>ernprtl più glt elementi epit•·lialt t•otoudi ttJnl•l nei noduli del polmunr> tiPI fegato, quauto nelle porelt arleransP. In Juo~o ti ello cellule «i 'ade!'o in apprf"s o fornlllziOlll libr·o~e. 111 CUI d(lpo l 5 Helluoano tutli i oorluli erano trasformati, lo stes!'o nvveuoe udle parel! vu.,Ali. Btwhuer tlimnstro rhe me.lianlB colora basici dt auilma i g~rrni cl .. llR pol monite P<l altri micl'ut•gallil'lmi pat,1geni perdonf• la lor11 nztme ptogena. ern fJUinih llllero!'>sanle di coIIMcere ~"e In ... Le~sa cosn &\•ven •"'"~' pt'i hal'tlh tuhercolo:>t. l !'isu1tnl1 furono uguali u quelli ollenuti coa bacilli rum colorata SiCI!•JIIte in ue~,.;uo l'a«o fu rio.;~ollll'Uta melamorfnl-1 ca!"80"8 u J..'l'U~~ ... cn,i una !!et•ie llt animali dopo il lràltarnento r.on hudlli. con i r1ualt ec·ano stati l••nuli p••r :)()ore nf'IJ'apparecf'lllo u vupore d1 K ocL n JUO' C nel lot•o proprio hquiùo di con•lensazi11nP, ru inoculata con tubercolina. Le dos1 pei daversi ani111ali Mcillarono fra 0,005 j.!r. giornalmonte. ll,lll :;r . ogm LIP ~iorni e OOt Jll'. ogna g10r no. Gh anim11li "l ·tleN heni-...i rnn e non duna_ raro no. In alo-u ni antrnah si o>servò 1perplasill clei follu•oli dell~;~ tntlza.

c. s.


\l KDtn.

Sulla. tubercolosi delle slandole bronchiali e sulla eua. relazione con la tuberoololl dell'lnta.n%la. - Ct ntralblatt {1ir Bakter ioloaie wttl Para~i­ ten/:ufllle, vol. XIV, N. 7, JSH:l).

N EUMANN. -

S•'l'ondo i r11•ullntt E<tali~lici, In luber·coloc::i ùellt> glnndols br oncluali nei fanciUlli t• f'lro.ordinar·iameute tllffu~a. Rebes, nel ·o~psdale .Jei bambini in Buda~-.L. lA ococ:ervò ìn piil dt•lla melit rleliP aulop~ie du lui esP.guite, t\.litller, nell'•~llluto pAtologiCO d1 Monoco, in ;,oo oulnpHte tO:l volli-' e l'11utore in H2 autnpsw 46 volte. '1••1 faucmlh. morti per tubercolo..,1 h un urgano qualunque, l't trova quasi :-~Ulpt·e pu1·e Luberculn~i delle glanùol~ br lllcwali. in lllll •psie oli tale "'Pl ~i" Sletner t> 'lt ur euller l'o<>c:ervaronn ~-'li volle, Rilliel o Hartlt('7. in :H2 uulOp<lil' :.!}9 vnlle, l'autoro in H) aulnpsh• :iG Yolle. La tuberc:oln ... j •lehe glandole hrnnclual1 ha !'Cillpl·e <lrigine da un'111feziollc ron hnctlli tubercolosi; In -.uppo .. lzione nnterior~ cile il !tUO "''iluppo fo ... ~e l~s.rt.lu fl·i uua J•rimiti\8 de~euerozioun !'I'I'O(tlJ0~8 J.;l!l' j!}l\nclnle, 11011 hn (oudarliOIItO. 11 uarti!O lubet•roJn ... o ~~ li'O\'A nelle g-lurulo!t.~ anc!JA Pl'lffi8 di'Ila I111'0 ca~P.ifìCAZ '~Ile e <lpie-A A<:sRi "'I'C!'"'O lA l'U8 AZIOne con mtllallie ltabt1l'Pnlose di <~alliva nslut·a nelh.• re,.tauli pnr t del rnrpo, dopo che ha pre-.o ~tauza nelle ;rloruh•le broncbialt. Qual•• cau"a della malatlm J'e1"t'thlà re;.{olarmenle non può es!'ere aJdeb1l.ala. ~··i powhi \:tl"l d& lubcr··olo"t felllle .. locliall, le glandole h1·nnchiali erano in pat·lt> per raullf• e•l in pa r te in rnodn III"'Ìg"ltllìcante molalB. Ma nei cosi di luhei"COlosi dell'tnfanzta, l'!tt> "' sv•luppanu tmmed1atarneute tlopo la na•wita, "' tratta 111 g••nPrale "ollanto in porni ca...i di eredtlù E giù noln che la l11berrnlosi durante 1 pr11t11 Illesi eli vita ,~ rnru e ~~'ollnnto in apprl~>~<>O dtv1eue più freqnante, quando batiCrl pen('trnti iA)J'esterno pG'""OIIO 8Vt.r prnolr•lto AJlPI'8 z ioni gia macroscopicamenlt• v•~•b1li. Un'altra l'l'OVA pPr· lo rar1tà o!E'lill tuher·Poloo·i ('l'PiiitartA ~i trova nella r1rro'<lunza. eh• la tubercolo!'t det fa11ctulh n• gh ospizi cle1 trovatelli pocc1 s llecchic:c.-, nono«tunle l>~ condiZioni spe~so punto ra\or••vol i


IG~G

JIIV!STA

per urw SYilUppo uormale d..i poppanti; ruanireslamente percha i laLtanlr !il non sono esposli aJI'iriCezione ùi parenti luhercolo;;;i, ecc .. ed ett~i non contraggono facilmente la mnlaltia da altri tuber colosi poppanti, poiché i fanciulli hanno costume d'ingoiare l'escreato Jnl'ezioso e percìò nou lo diftìmdono ad altrJ. Nt>ll'ol>pl?.IO dd trovalelli in Prags, 1n eu1 le madri lubercolose s ubito dopo il loro ingresso nello ~taL1!ì. mento sono rimandate, Epstein in cirra 200 aulop!'ie osservò in lntalu !l casi di tub~>reolosi; :! dPi ranciulli relativi e1·1u1o !llsli ricondnlti allo stHhilimenlo dall'sllevarnenlo eslerno, 1• si osser' 6 cue una balia era lubercolosa, l'altra poi non fu esa minala; gli alll'l seLle poppanti erano slati rin,•iali, percha le madri erano state trasportate in un ospedale per tisi. Nell'asilo pei trovaLE>Ili in Pielroburgo, f'lu• non 'SI trova in buone coudizioni i;.dF>niche, !>er·onùo la relaziotte t!i Frot•bollus:, In media per cento dei Cl\~1 d1 mor le per lubPrcolo<::i nel pt>r•io~lo 18H· 189:l, su 71310 bambini, gJUn<::e !>Oio a l!, 't ·, , manke quella della mor·talilù In gencr·ale ru di 21,7 •;.· Fra 1 tr•ovat'llli tubercolosi ~e ne l1•ovarono in media G7 "f., cha erano sLati accolli entr·o il primo selLenario di vita, adunrJUO clw ve•·osimilmenle erano già maiali quando eoll'arono, 11 oh~ o ei'Ano nati ~ià lubercolo<~i, o che nei primi gior ni di vila avevano r.ontl·aLLo bt malattia col latte di madt•i luber·colose. Il mag~ior numero di ef'si mor1 nei primi sai me:;i di v1ta e soltanto il 20 ' /. piu lardi, ma questi ultimi 11e1 primi dieci mosi di vita. Da c16 deriva, che la Luber·colN;i tlei fanciulli, tanlo ere~llt ola quanto acquisila col lalte conduce rapidamente a mo1·te e che un~ tube r colosi, In quole l'i svJIuppa negli ulteriori mesi di vita, può difflctlmenle essere addebitata all'eredità. Se adunque nella tubercolosi Celalo r egolarmente non s1 lralta dr ma.lallie ronsldC re,•oh delle glandole bronchiah e fl& d'altra pane la tuberaolo~i che !'i manifesta dopo lt~ nascita in generale 11011 é da addebitarsi alla erediti!, a qur•sla non puo ascrivcrl'i una elioloqica irnporlaozR ue\Je mnlallie tubercolose delle glandole bronchiaiL Anche la sede anatomica delle glandolE', la quale corrisponde mollCJ p1ù ad una tubercolosi da inalazione, depone con tro tale etiologia. L'oLI-


f6f7 biezione, sollèvala prima cnnLro una tRIO !>uppo~izionP, che nella Lubercolo~ì delle glandole bronclliali "resso i polmoni furonO ~tOV8li "8UÌ, mentre j h8CIJii Ìn!tp~rtlli ()Pr gtllllgPre alle glandole nvrebbero clovulo in primo luo~o CS!!tllnare malattie del lessul{) polmonare, è caduta clopoeh~ Buchner e Wys:sokowitsch co11 l e loro r·icerche ùanno dlmosL!·aLn, c!Je le sporc dt <il\•erse gpecie di ball~ri inspira le pnssono giun · ger e alle glunuole, !>enza prima all~>cchire nel le~sulo polmonAr~.

Francan1e11Le il fAllo t>m~:: rJ.renlc oell'ollbiezione sopr·a citala, in unione alla grande frequenza ed e""lension~ .Iella malaltla Jelle ~laudole bronchiali nPi fanciulli depone pet· la ~:.rranùe importanza, '!Ile soprattutto po.<lf!a·de In wù.,rcolosi

delle alanr!ulr· bronchiali per roriyine e flel ilecot•lif) dt'(la tuù~rcolosi dei fanciulli. Pu1'1 ammellersi, che tn un ::;rande. for~e nel Jnllllstmo numero deì CHlli, nei quuJi la Lubet·colo-.i dei fAnciu lli non fu mmsola dal latte, il pl'lmo atteccùimenLo dei bacilli tubercolosi sia du rice t·~t·::i nolle glandole l>ronchiah. Qui i bacilli possono t'imant' re per lungo lPmpo locaizzali, ove o possouo esser e disll·ulli, oppu r e per ileLetminale cuuse (malalli•• d'infezioni", ad esNnpio mOJ·billo. O\'vero caltH'ri di varie (orme delle vie aert?e) guadaf(nar lPrr eno ed &C'CPierare diner~nli mAiallie, a meuoch& una considerevole riceLlh•ita dell'mdi viduo non permetta la pORscbilità di una rapida mnnites laziont• lube!'f'olosa.

Le oie, per le guaii la. tubercolosi si extende dalle olandole IJ ronchiali sono di var1e specie. Con la fusione Jelle ca psule glamlolari possono inl~tlarsi e fQrmar si \'Oiumi no~i paccheLti p-landolat•i; la degenerazioue csse1·sa dopo ti disracimPnLo delle ~landole può estender•si agli o rg-ani vicioì, principahnenle nncbe ai polmoni. Per la vis della cor!'entl3 linfatira po~I'Ctlo i bacilli rag-

{!iuogere allr·n glantlole linfoticlle, ~pecinltnenle f1Uellr• del collo e della nucu: tloalmenlu i bacilli pos:-ono pr·oclurre ulalattie delle ptu•eli vasnli san (o!uigne, per• questa vta a rrt va re nella corrente !>angui!!"nA, essere lra"porta li in dilfet•enli or~ani o produrre lubl3rcolo,.i miltare. Secondo W dgerl, è specialmen lo la luhcrcolosi polmona re l'esilo rlì uun malattia


1\lVlSTA

penetrata daUe glandole lillfaliche inlrapolmooari nolle vene del polmone. La profilassi della Luber.:olosi d~>l faneiuiH ~ ba~ala suUa patogcnesi ~Iella malattia ed ha per cat•ùine rondamentalP la separazione det fanciulli daL tisici adulti C. S.

e Pa EL ICKE. - Relazione aolle rJc&rche batterlologtche nel colerosi e nel malati so•pettl dl colera 1n Berlino durante l 'anno 1892. - (Cenl ralblatt (ii r Bal:teriologie llfld ParaJJitenkuntlt>, Xlll volume, N. i, J8!l3}.

C A!'ION, LAZAlWS

In totale furono esaminali 80 casi, di cui 30 eli colera S"liatico. fn tutti furono rt<~conlJ'ali 1 baeilli del cnlerfl. OltrP l'eQame mtcroscopieo furono sempre ft1lte anche le colture in txelalina (collut·e in lamiue a :!2" C.). Come altri autori. pure i relal.ori osservat·ooo nel Mnlenulo inlcslinale bar·il!i ~<imili n tluelli del colera, ma 1 pt·imt si differenziarono •Ili questi. pt•l'rhé non si svilupparono ne!Ja gelatinA. La quantH.8 dei ,•ibrroni di'l colerA nei preparati del contenuto mlestinale non ,., in r·elazione certa con la (lra,•ttà della malattia. ~ei casi di coler·a asialico la ricerca b attei·iolo~tca delle ùejuziCini fu es1•guita, nel ùeco~o rlella malalli.o, e nella convalescenza og111 2-:J gior·ni, per determinare. quaoHIO i bacilli vlr~ola scomparivano dallo de,1ezioni. Siccome però spe~<so 1 pflztenli solfrivt•no di costipazione, cosi nou fu possibile una ref(nl are ricerca in tutl t i casi. 1 ~et•mi colerosi erano viF:ibtli nelle fl"ci al pit'r pt·eslo al s• giorno di malallia e al più lardi aii'S• giorno di es~a. Gna volta fut•ono o~se rvali con e:icurez7.a n elle Ieri flgurale. ~ledicaml!nli disinfellanti (calomehul<', creolina, salolo, crl'solo), pt•e<;i inter•namenle, non ispiep:arono alcun'azione deter minabile sul numero o $UJla viLalita di deLli germi. \ll'incoulro in uno dejezione, avvenuta 5 ore dopo un'abbolld8tlle unlel'oclisi lannica, i vi brloni del coleru er-ano consitlere\'olmeuta diminu ili. C S.


11ED1C.\

l tì4\l

FEROINANPO. princip~: r ••ale di Bavicr·a. Bulla eUologla e patolog ia della pleurite. - (Centralblatt /tir Rn/-lerìoloqìc twd Pa ra•it<'nkundt>. vol. Xli l, '\ ~. 18fl:l).

L UIGI

Il relalorè ha esaminalo balleriolo~ucamenle 23 cas1 di ,·er !'Oulenll plt'urillci nella clin1ca dul pr of. vou Ziemssen, di cui si r1assumono i ril"llllali n de:.rli C"!'lUdali o"ser,•nti erano "iero,.i; 2 di essi conlene,·ano ~latìlococchì, 2 pneurnococclu, 5 erano pl'ivi di llatleri, di que«li ultim ~ l.'rano tuJ,erc •losi. il ;,• . i e ra mani(P:,lalo Hl c::c;:uil11 ad mllut•Dll.l. lullavw aucho in e..l'o fu Jtr··--o in cont:JderozitHte lo tuLPr colosr. Un e~~u·ialo era F<iero-purult'nlo; ~sso conteneva pneumococchi. 12 ""'"Uclali orarw purulenlt. di es~• 2 ronlenevono pneumococchi, 5 strepl{Jcoccl.Ji, 2 bacilli lubnr colosi,:! tliplococchi e str eplococchi. l sl&tllococchi e !;lrt'plocncclu Un es~udalo sanio<:n-purulenlo p1·esentava, oltre proteus e sarcinc, slaflloeocchi. C011elusioni.

t• r..o lll8!!t;ior r arte degli essudali sierosi è rrn·a di batlerr. :2• LA magg1or par lo degli essudati privi di ballf'ri è di natura lubt>t·colosa, a- S' uwontrano e~~udali '<Jero!'i, i quali contengono ger mi J,:cnuini della ~uppurazione, ma nonostante rimanaono ~iet·osi,

\o Quec::lo legge pea·ò non hu vnlore per gli essuda ti da ~lroploeocelu;

s· La mas:rgior per-Le Mgli P111pierot e prodolla dllllO streptocoectu pyogenes, ma aoche gt.>r mi della suppurazrona pòs~ono essere la ra ustt di un empiem&; s• L'inrt!zione delle plcure nt·l m11ggior numer o òi casi ~ con)o1iunla a l una lesionEl dd l~ssulo polmonare, la quale a·ende JIOSstblle l'ingresso, ne lla cavilli pleUI·ale, ùi get·mi che


t u:;o

IIIVIST.\

m;:nu;,\

producono In mBintt a (d o('compa~ornauo quelli palogeni. E anche pos<>ibaiA In rnunifl'«l8zioue di pleurite e:suùativn p~r ezione to~~i<'u o meccanica.

c. s Dr. F. PFUIII•• -

Sulla etlologl& del tifo. -

(Zt;;tlsclirift

(ur l/'1'111 n•• Hn,J [njeCltOflSkrnnkheiien, ra"-CI!''Oio t•. \'•1lnrne \.IV, 1~11),

L'aulot·e lul -.tudralo a•·cura~unenh!, sul luogo, le cause che epidemia di tiro iu una colorua ugrkolo uel lert•ilot·io di Landsberg e giunse ~ro.lu~~ero, nelle prnuo.vero del 1 89~. una

Hllll !-'6JlU6nll CollldUSit)IIÌ

Ln thlful<inne del tif·1 fu .lovulA in parlt' alla polwre •lt•llt~ parli :;uperflciali del lt•rrt•nn, meseolnla alle dejeziona di liro f~Ollevata e tra!>portat.a dal venlo nelle abtlazioni; inollrc ull'ucf1U8 potabilt~ anquinalo ùaJle dt:'jt!ziom tifose e al ùu·etto coulo~io per 1111.\Z/.O ùi individui molati nelle ri~pelltve t'n t~iglie.

Conoeciull i modi tlell'inrezione non ru diflicile pref:cl'Ì vet•e t~ppi'O[lriale norme 1-lunitarte.

Fu vielalo d1 ~olterrat·u nella "abbta ed in vicmtwza di t·a:-1:' le dejeztont di tifo uon disinfellale. E~,d accurameule distufeltale furono alloutanoL•! t!nlro udullt bottini. Lo parli di terreno, già inquinate f'o n dejezioni lifos(', furono riccamente imbevute di !alle dì calce. LA ci!'t.-rno, cltt• già da parecchie qeltimane era t~lala chiu ...a, f•t detloili\"ament6 lolta dell'uso. l n :-ua vece fu posto in azione un pozzo lubulare. Sdaroenle li conlagto dJrelto per mezzo d'indi"idui malati non fu potuto dc•l lutto elimjnar e, poiché non ru pol>~ibtlt• il compiE'lo iqnlnmt>nlo di esqj O•l U loro traspor to in un n"pPdale.

c. s.


l li:i l

HIVISTA CfliH UHGICA

t.ASZ. -

Bulla. perUlfllte aotlnomiootloa - (ren.tralblatt

(vr Hlll.t~riologlP lllld N l ·t-18!1:1).

Para.~ìlenkund,

volume Xl\",

r:autot•o t•tCei·tsce due esempi dt pcriliHtle actiflnnucoltrn. ··he é uua rara forma infiammalìvtl dtlll'ìnlcl>tino l'teco. Uu caso t-~i nferisce ad una .-agazza eh :H anni. la qual•• pr•·scutava due rt~ooflamemt grossi come uovu dt gallrua nella t•c,zioce ilen·cecale, che dopo cirra 45 giorni dt esi~Lc•nut fut·nno iuci<~i e vuotati Nel pus giallo-vct•rlngnolo non

r,,_

ltdo esistevano i noduli !!Clinomicoltci. Il <~crondo CA<lO rtflt~lle una contadina di :?2 anni, la quale avenl un mmore nella fO!!<la iliAca destre, il cui volume tl111·ante il decor Rn tlfllla nutlatha era andalo sempre cre~endo All'allo oper·e· livn nou si r·tsconlro un ascesso ma 2i or~:: topo commct" ad U<lcire .talla ft> rita. ancora aperta, un pu'> in principio dt twevolenzo Rtcroso e inodoro, in appre<~so ~oriallu-verda«~IN f> ft>li·io, il 'tuale conteneva uumero~i pera.,sili tll'lioomi<'olicJ. Da que--to mater1al~ r1uscl a!l'autore di ottener~ ì dcllt paJ"ao..;:>ili in cultura pur11.

c. s lhltt.O\\

-

Conlrlbuslone allo Bt1l41o della olattte -

<C••nlrnll,l(ltt .fil r Bakteriolovrc uttd Para11ttenkuntle, volume Xl\', N. L3-1893).

ln oase ad un esame accurato di selle malati di cislitu l' ad una luogo serie dt e..per imenli negli animali, l'aulot t! o giunto allo Stlguenli conclusioni:


1 65~

Ili\ l iiT\

l. Nello ,.e..,cica i balteri palogeni possono da soh produrre innammazit>ne nell'or~.:auo <~ano; :.! Lt> ro~iddelle cou~o conromitanti (ritenziooP, ecc.) possono rrnrlor e a ~evole a• boller1 di spiegare un'uzìnna più forte nel lt•t•t•cno nutritivo tla e<~sr preparato; a. LA decomposizione dell'urina non é una con•lizione neces<~~tria t.lellu l'islile. Inoltre l'autore riferiqce t.lue ca«i di cl::,lile, in c.:IJi non !'i trattò tl'lllft>liOnP mtsta, rna di un'infiammazione della 'el>cics cagionata da ,:ronococclu. Etiolol)it' df'l/(1 cistite. - Le cuuse della malaltia sonn suddivise 111 li'O cla<~~t: l. Chtrntca (Cau tarid•): :?. Bacrllo~ena· a) Bacllh tubercolosi; b) Baclf'rium coli comnumc, urobacillus li?uf'jac;err'

septicus (Kr ogius-Schnilzlet·), coccobacilu (Rovsing). 3. Coccogono: a) Gonococchi; b) StonJococcht, sLrt>ptococchi, c.liplococchi. ProfllriiRi. ~ec .. --sa ris<~ima é la disinrezione del catett're. DaUe numero ...e ricert>he dell'autore risuJta che la sterilizza· zione del rutf'tcre può ollener~i o tenendolo e~posto rwr :15 minuti 1:11 vopo1•i dt acqua bollente, o per i5 minuti m un11 soluzionld di 111trato d'argento All'uno per mille oppur e, o pt>t' trenta IOÌOUll in UllA SOIUZIOllO O! ~ubJimato all'uno per mille. l.

s.

- Un oaao dl meningite purulent& da ottte meclla terminato rapidamente con la morte - (Cenlr alblatt (ur Bakleriolo!]ie un.d Parasitenl.-rtnclt•, voi urne Xl V, N. 8-1893).

K IRCHN ER MARri'O

Un fuciliere ~i ammalò di rnemn~ile acuta puruleula o mot•t dopo :t:? ore. Il decorso, tanto dal Ialo clinico. quanto da quello botte•·iologiro, dlffet'Jva dalla meningit.e cer ebr o-::.pi· naie epi•l~>mtcA. Poiché, mentre nella menin~ile si trova quasi sempt·c uu diplococco iderlt.ico al diplobacillo capsu lato di


CHIRURGICA

A. Fraenkfll (meningococcus), l'autore O~'<set•vù iuvi'Ct1 nelle c-ollut·e <tull'ugar glic•·rineto a :t7' C. lo roviluppo dello Rlllflh!/· lucoe~u.<~ pyoqeltef!au r cus e dello staphyloeoceus PlfCJ!Jt ftr:s et· creull. Ut•lle tre vie, per le quali questi ~-termi avrehb··ro po· luto giullgl•re al curvello, t'IOÒ o per le fentlilure deliA vnlla o!'Sea delha t'8Vllil ùel timpano, o all raversn d labPrinlo e lungo 1 ntrvi acustici. oppure allraver"'o il pr<Ke""'O mal't.oidFo, fu ~cella 111 quest'l cu~;u la st>condn. ~ell'oreccbio medio giun:;er o J{h slalilococclu atlraver:::o la lromhu •li Eu~'t.achio e " prorlu!lsero proce~s1 intiammativì, 1 quoti durarono p•w tungo lt>mpo e llnultll(.lllle sì difTu-.ero nllu haroe del cranio. C. S.

L& teort& 1ull& .ruartglone delle ferite . - Cell.Dl 1tortol Stato attuale. - Dott. U Ptçcou - Uf oi~l'f r• m>ta, fascicolo G' dt.>l lt<!l3). Dando uno sguat'<lo compendio!<o a quesln impOI'lnnLI' lavoro doll'aut.ore emerge clw, ollru a parecrhie coulrnv••t•,.;ie eJ a port!cchi punll poco illu--ll'llli, la teoria sulla guHI'itdooe deJie ft.'I'Ìle prt'~:t·niA lnltora rleJit• VP1'8 Jacunt>. )\on PO"'"t.'diamo mfaUi alcuna nozione sulle modnhtn istolo!!'iche t.ll rig~nerazìone d1 alcuni ~essuti od or·gnnt, come l'epill'lto urelr&le, la ghiandola Jll'Of'lata. ed ali d, di cui pure, clinicamenlt·, é nolo l'aLlilwlin(l n r-1parare al lP lot·o P• rt.l1le. É a d(•!'lidet·art• che la soluztone tli que~li probiP1n1, ntlenùtbile pruhuhilmeul•• dnlla JH'J'fezione Mi rnPzzi ti'P!'flrne e di ric rcn, !<ia .,ff,.rta in brevè, poiché l'ar[:omeutrl cui "'i riferiSCO e 1100 tlt•i plU inleri:'""Onli della flllcol1'1~18 O <l'altronde é hll'gamonte fecondo di pratiche BJIJ'IwaZinHt.

G. - Dell'impiego di oa.nnule da. traoheotomla. fleetlblll. - (Rel'ue d•· Chit•w•gie, N. 1:! •

VFRNEut.

Lt> <'snnull' da tracheotom1a ri~pondono bene 'Juarufl, -.i ap · plicano o lrach• e che COU'-CI'\'IIrono ra pporti norrnult. ma 11 on !wrvono p111 st• la trachea ~u cu1 si opr·ra ,·. dc\ iato la 105


IUVISTA

l•H·alnv•nle do un tumore o nll'incllelt·o cln un llemmonP. !!l n,·e .tnl c·ollu: allora la curva I1!N8 diventa una difllcolt.é prrllnn iu'-ctprl'llbiiP. Verncuil eubu l'idea d1 co~lrurre una canuta tullt• fl,.'f!!lblle ruot•ohè nel l•·allo elle reage il padigliOne, d1eo·i 811111 fa in un Cl:l;,<O 1h lr•~tchuolnrrùa 111~1· enorme gozzo >'OffClNIIIlt' , in 1;ui colla rwrcu ~•nrH' t>r!l riUscito a slah1llrc In dc,·inl.ione •Iella trachua iliC'IIl'\&ta attorno al lumor·e: lll èn nuln llti'"ibile q'nllrodu<a•w !ac1lrn•·nle ,.. fu bent' lolleraut. HecanternPute riclti11rn•' ,,uella 1dt>a un nun\O caso di un ~r·n>~"o tumor e llroldt~o molignu con acces~i soiTocAlÌ\'i: la piu~u··•JinP p 'l'ntt:ltevH dt 1·icono~ere la Jarin~e unn ht tra··l1e&: folla l'apertura cui lel'mocaulerio cd B!Jplicala la c:llltnllla th Kri,Jwb •r 1! mu!Aln nou l'l'""pira,·a, ~ostilutlalA p••l ''nlln canula llt'"'"ÌUtl!:' pnt•· .. ubrlo compter;.i In re:-pira:liorw. L'i.feR tfcllu flo qs lhilttir de!ln t·ur1ula da lrM·beototnta r\ motto nntic:a. ~olo tulte h• rnnule rostr·uilt• finora 11011 erano ne ~ ­ !:li!Jdt che all\><:~trernil!i, quella òr Verneuil ba ti vanla~g-io di l':-scr· tutta llost>ibrlo, •pllutlt anclrt~ nelltl cur·va.

RA' ''o' o - Ipertrofla. ooiUlderevole della mllza; la.pa.ra.tomla eaploratlva; guarigione. - (Reoue rle r!ttrurme, N. 121

Uua donna dt lr••utullo anni, elle ebbe febbrt maJariche lltlll'iufauzta ò llenulrila t• cachcUil:a etl ha, da due anni a~cile, per In quale fu rrpetutllrnt>nle rntta la par·ac,.nt.e~l: in una tli quec:te ..i potò rilevare uun ,·oJuminosa iper trofia ~plt•nica Raymond vollt lonlart! un'operazione, la Japarotomra asp!orau,·a chu coutlur r•ebbu ad una spleneclomra s • cio foc;"e pos.•otbih• Hp(>rto il ventre .-i tr·u,·ò infall1 una rrulla as!'ai ,·olurniniJ"R, la CUI 0"\irpazrone perfl eru ìmposl>ibrle per le cnpio<.~e ndt.•r·pnle con tuJ.ti l!~i organi. La,·At•r t~bhundanternenl•• il pl' rrtoneo to~i richiuse il 'eulrt>. tfall'lllrlornnni il tn1~horanu•nlo era manrt'eslo: si ehln· poJiurh• I'OII'Itdl'r·evoll•; l'udema antico de~-tli ar~i inferiori <lcomJiarvu. duu m··~~ dop•) la rntlt.t\ era nole\'ol menle r·i,lolln. l'ac:;èile uun ('l'ti ricomporsa.


CHlRIJ..fl~II;A

L'autore insisld su due puuli: modo d'uHer veulo, r•sultati olLeuuti. Le slatbtiche .;; ::;pleneetomie 1)81' •nll1.a •pertrofka d'ot·ignte leucenic11 o palustre danno una mortalita !<4paveulosa. LraJiro latn la Laparatomio esplor ativa cii~df:' a Raymoud un successo molto incoragl!'ianle: È impossihil•l l'indicare per quale meccanjsmo siasi oltenutu la guarigione. L& g a.stro-enteroatoml& 1D :Franol& ed l suoi rl•ultatt. -

lHOG"iON . -

(Ga.erce des Hòpilau.c, N. lù'l-189:~).

l Ottelusi(Jni. - Delle diverse operatiom propo!lte per rt· mediMe allu stenos• llel piloro, la gastr·o-cnleroslornin P. .quella cltc> é la più razionale ed ha le inilicnzìoni più eslese. E un'operazione pallia.tiva nei casi ùi eaucr·o. CUI'Illivu nai <·osi di •·eslriugimento flbt•oso de1 pitoro. La :;asLro-enteroslomia, nei cancerosi, deve éssere prat ieala il. più pr·eslo possibUe, prima cbe i progt'Os~i dell'all'e· z ione abbiano messo il malato in uno l'lato di indebolimento vicino alla cachessia. La maggior parte de!-!li insucce:o~si os'Servali fino od ogg• sono dovuti al fatto che rJitesla t•ondiziono iudispensabile non è sta !.a l'i spellata. l n Francia si nsouo indilferenLemenLe il ruelodo dl Von Ho<'ker e quello di W oelflt•t'. La scelta del processo é le~at.a soprattutto allo ~taln anat.omo-patologico delJa r·egio11e. Il proces;.o dì Seun non è stato ancora impiegalo 111 l>'r anein. Fa ù'uopo aprire i "isceri il più lardi possibile. Il pt·oees<:;o di T «'rrier è. secondo l'autore, qu<>llo che perrneUe di ottenere r1ueslo risullalo con maggior garanzia di t<IICCtl'-90. Ltt necessita delle operazioni complementari proposte allo ~copo di evilare il reftusso della bile nello stomaco, e l'accumulo delle materie nd cui- di-sacco duodenale, non t.ll'llato

damm-tt•ato. Stando alle $l.aLisliche, la gastro enlerostomia ò ancora una operatiOM grave Essa diventerà pÌll beni~na. rruantlo il man uali· operatorio sarà sufficien temente perfezionato, f"(Uantlo, innne, 11 chi r•urgo !lar·a chiamato ad in(er·venire in Lem po <>I'POI'l ll no.


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RI VJSU

L'artrotomia nel rewnatilmo blenorragico. - CuRt!':TEN. - (Journal de Médecine et de Chirurgie, ago<>to i~!l;!). S i sa che uno dei piil gravi inconvenienti dell'artrite blenorragica é di lasciare spesso come postumo un'anchilosi che, in certi cast, può ùiventat'l:l asc:olutamente completa. Jl doltor Ch r isLen dimostra, in una sua tesi, citando nu certo numPro dt osservazioni inedtte, e di casi d'artrotomia gtà pubblicati, che l'aper·tura d~ll"arlirola~iouo i> il mel•>do di elezione per rar cessare i dolot•i rlcll'artrilo per una parte. come per evilare l'anchilosi per altra parte; egli conclude che quando St avrà a curat·e un'artrite acuta riconosciuta d'origine blenor t•agica, si ùovra dappritnn ricort•ere agli anal· gesici, ma quando si sa rà ben stcur•i cltc non sì tralla dellu forma at·lralg•ca, quando ci si Lt·overà in pl'esenza di un'articolazione r·os!l'a, gonfia, dolente, sarà necessario inlcr,·t>nire senza esitt~zione 1ìu dal primo seltenario o nPi primi giornt dd secondo. Quando la ftemmasia ~:~vrà colpito SU('cessivamente uo gran numero Ji giunture per venire delln ttivamen Le a localizzarsi sopra un 'at•licolazione, non si .lo' r& insistere sui me;~.zi medicamentosi, nè attendere che la lem· peratura si elevt o che lo stato generale si 8gg-r!lvt, fara d'uopo e~ualmente operare ti più presto possibile. Se. in· vec~ di una sola giuntura, due o tre restano gonlie, !=òC, in una paro!a, invece di una monoartrilo, si trotterà di una poliar lr ite, non si dovrà e"ilat·e a prendere il bislorì, potcht', per una parto, uon si 8vra mai 11d aprire un gt·au nuu1ero dt articolazioui, In determinazione ùefinilivu re~ Laodo geueralrnenLP. oli{(O·articolare, e, per altra parte questa usserzion~ è appoggiala dalle osservazioni di chirur!?i, i quali hanno aper to in una sola ~edula ùue o t1·e 8I'licol8zioni !'UI tnede· simo malato. In un caso di qut>~lo ge11ere, Poluera.t. dopo aver praticato l'artrotoroitl nello ~le-;so ;..riornÒ, !':ul med,..<>inv> m~;~lalo. nelle articolazioni del gomito e oel pugno, non cbbo 8 loda1·si dell'astensione 8 rigua rdo della tibiotal'sea chP pa· reva in via di miglioramento, porchè fu la sola ~iuutura che conservò la t•igidezza, quanùo il malato usci dall'ospedali!


CHLRURGi éA

È difficile stabilire per l'operazione un momento matema~ico, ma Cllristen crede che cruaoto pittl'artrotomia sarà pre-

coce, tanto migliol'i saranno i risultati consecutivi. Agendò in tal modo, si fa r'anno scomparire rapidameute i dolori a troci che torturano i maiali e loro tolgono o:zni ri poso. La.l'~bbre cadrà ben presto, lo st~to generale m1g1iorera rapidamente, ed il sonno e l'appetito ricompariranno. Infine ;;i eviterà quasi sicurament<:: l'anchilosi, impedendo elle le ader·enze si costituiscano e ~i organizzino.

lgroma del oavalled. - M. L. FoR·r ed E. ALDERT Médecins aides-majors de l'armèe. - (Revue de Chirurgie, N . 7).

L'attenzione dep;li autori fu richiama ta su questa affezione <!all'avere ossenalo in breve tempo parecchi r-asi di ig-roma sviluppaLosi precisamente nel punto dove si effettua il massimo di sfre~amenlo del ginoccbio contro la sella. Premesso uno studio anatomico assai minuto della regione interna specialmente del ginocchio e la descrizione delle varie borse sierose quivi riscoutrate ùai diver::i autori, colle rispettive varietà, da lla stor ia di cinque osservazioni proprie gli I:Hltori vengono Rlle seguenti conclusioni: Si sviluppa nel cavalieri una borsa sierosa propria, potrebbe dirsi professionale, all'interno del ginocchio, facilitante lo sfregamento contro la se lla: essa come Je borse nor mali non é svelata nello stato sano dai comuni pro~essi d'indagine: essa può es~ere irrita ta, infiammata e supp ura re . La sua sede non è assolutamente fissa, può variare come varia il punto d'appoggio del ginocchio a seconda che la punta del piede è più o meno rivolta all'esterno durante l'equitazione: ma per lo più risiede a livello del contiilo inter no <lel femore: non comunica coll'ar ticolazione del ginocchio. L'esiologia e la sintomatologia di questi igromi non differ iscono affatto da quelle delle altre infiammazioni delle borse siet·ose.


11 1\' 1!\T \ CIIIRURr.IC.\ 1.8 rJia!JtlOSi é (nelle: 1110 cftrn~llliCA!l•ÌO l'esistenza 1Ji CJIIC· ~lè b01·<~e, "OliO fucila o•rr li'Ì cJiagllllS\ÌCÌ gra-vi e darliHI--Ì Jll'l'

la cura e , ,. progno«i. Oecorrt~ di,.lingw"'re '•llczione in 1lr<::cor:;r~ dalla ldrnr t r oai dt•l ,~rnocchio. dall'i!Jr una t/ellfl bor11a sierosa t/n/la :ampr rto,.a, come purA d11 allrP ntlezioni più rare ma e;.:unlmento po~ ...ibili in •ruella J'Ogiono, •rualr ~:li aseessi O!l~tlluenti. di cur cill1 un ca"'o il Dupley, l't•matot~ta, lo spanti im erHo t•rimtlwo d t siero nelle <'Oil lii'-IOni de'lcJ·ill·· da Morei-Luvttlhw, nv,~ro 1! uan!JliO pr·~·arli•·oiA I'C, le fJOmme sijlliliclw, 11 .xrtr· coma .flbrop/((..~trco fttsif'O[ato. come i Ctmwrt li miclupfas:st•, mlìne il Jiporne . Il pronostico ,.._ ho•uigno: 11110 ,,m, da temersi '" atr fit~ dtJI tril'ipile frt'quenti dopo l'i•l:n1lro:-i: 'olo se acuto l'jgro111a portA l'improvvillu unpotenzn o lt1 limitazione l'unzloual ~. ,.e <'ronico E.'Sso pPrmell•• lutti i ltlO\Imanti, e pet•flno 1! cavalcare se nou é Lrnppo t-viluppnlt)' il poco distUJ·bo che genern •JUesla fot•ma !<piego lu r·tu•iLu dei rusi r·egisLr•ati, mfl la fo1·rna cronica rlev,. essere aAo,~al rrequente. lu quanto al trotlnnrenlo Il melodo da impiegarlii non clr>ve olill'twire !In •ruelln di'gli ullr'i i:{rorni · nel periotlo dell'ocu7i•l ilt·ipo~o è nece!'!':Llrio in qunlclm caso la. compression•· rlr••l(' un rnpido ~uc.:e~so : l'applicazione d1 un ve;.cicanle cortdh-..st' urra volla a. rapido mi~Ciirmlmenlo: la puntura segurta •In CUillJII'el'l"ione "i rcpula il meloJo migliore


RIVISTA DI OCU LISTICA Contributo alla rloeroa delle ludloaslonl, lD terapeuttoa oculare, delle lolezlo111 aoUoooo1lUlltivall d1 aubUma to -n GR\SOCLJ·.I\fF.!'òi (lgon M~dlcal, ' · 17; 18!.1••) Gu\ ola •JUiokhe nn no ttll!uui • culi~lì hhlln<• osiJlo pr·alicaro dello Ìlllf\Ziuui eli ...ublìmaln !'Ollo In cnuglllnliva bulbaro e anchE> n• ll'ìnlùt'IHI clell'or.l'ltio r"r combollet•e alcune aiTez.ìoni

grnvi n irrim<>diubiiJ di qur•!<lo orgono. Fu il nc•yrncHHI Ili 'I'OriiiO, imm~rno cnl Gelenza e col S~· cOJH.Ii, quello eh•' pCl' il primo pl'alu•o c1uest~ inleziont nelle snppuro1.ion1 dcll11 cornea e w·H'~r~tlocit!lil~ srmpatiCI'l. In se· !:tU Ilo• l' .\bRille uon hu temuto rh portare la :-tessa inièz.ioue uel vilrcn pl'!l' ilnpeJire la pr11pu;.wzione dt>ll'ollulmia ~im­ patiru o ucl!i lern~ il gernH! '-'Ili po'~lo Piu ta1··ii Dariet· hu el'llJ-"'0 lo iuìt•zioni qottocungiuulheli di '<Ublimato a qua«ì lnlte le utfeziou1 gra\'i delro ·chio. l u lmon nUIIH'ro eli ca~ì queslu iuie~ion1 non dicJero alcan r Jsullnlo: mu in cat·ll t~ li ri e~!IO protlus--••r o etrt'lti rimardtevoh, lah'<JIIU p<>n·ino io<:peralt. llCCPHterncnlc fu aperta unu inchic.,tn (olag-li AnnalPs d'o· cllli.~tuJIIP) m•ll'utlento di r.uno~cP.rt• il pa1·~re dt tutti t(uelli che U"MOIItl rli •tue'te tnltlZÌonJ, ed Il l'l i'ere cosi, ::-e ~a rlt po!<,ibilt>, a ùell'l'lllinaJ·e cou e~ullczza i C&!<i 111 cui e!l:;e -..ouo \'Ot'tllnenl • indicate. Eol ,·. Hflpuulo per npportara ti suo contingeull) a •111 •!'li& Inchiesta c ho.: l'A. (lul>blica m tJUe,...tn ~uo lavoro nlr une O"'!lilrvA:r.ioni be nelle pt>C:O nun1r-ro:;e, 8\ enrlo eqlt irnpre:.(nln que~te Jnielioui olln tlo"e di :J, o i ~Ot<"l<l d'unA !>Oiuziolle dJ f'.uhlimaln oll' t "u 2000 pre.,so otlo ammalali


IG60

arnsn

Lfl conclusioni che l'A. de~ume da IJU&~lo suo studio "Pe•·irnent.ale sono le tiegucuti: l" Que'\le iruezion1 "Ono poco erRcaci ueiJ'atfezionl per infillra;done della cor nea ~ Mollo pm erncari nelle malalli«.' dell'aride o della coroirl(.>. :>• Atfulto inertìcaci nelle maJallie dc;tlt strati lliterni della relintt E;.!h aggiunge elle In tl!'tiolo.gia ~lì nveva fallo pre"ed<> re que<>le conclu,.ioni pratiche. È nola infAII•, dopo le curiose esperienze tlt Pfili~ter colla Jluores(•e•na per svelare oppunlo il modo d t pen.elr·aziono e ti percot so nell'interno dell'occltto dellt> iniet.mni congiuntiva li, che il hrJUido co"i in1ellato penetra dapprima nella corne11, poi specialmenlu nelle camer.. autelet·iore e posteriori! Jel globo e nello "PIIZIO !'tO\"l'aroroideo, e infine ~<nche rteJZh <>lrali perifertcl del crist.sllino e del vilr·eo. trHI fitiArumaJ etl in nessun modo llPIJa r etina. Nieuto quindi di scu•prcndenle ciH~ le malattie tnit•rohid•e où organiche Aventi ~edt> dove può giun~ere il sublimalo in•ellato "Otlt~ la con~iuntiva, spar •"runrl d1 rronle o •IUC!'t" a~enlt> nllurcb·· la lorv e..;;:enza ,. 111cornpalibile coli~ "U.: propriel.ù ùaller·ici ie o flntìsettiche. Si compr,..wle p01 f'l.tUAlmente bPne (•Ile esso resll tmpoteule couLro l ~:~ affezwni tlella retina culln quale non (lU<J rnellt>r"i in cont&.Llr> diretto per mancanza tli spa:cii linfalici r ht- lo traspor tino fino ver!'to questa memhruoa. Si ::<li wfatti dopo le mcmorabth rtt·er cb e di Se h" alhc che la reltna l'i LrO\"A olfallo nll'tnfuort delle correnti linf~tliche dell'oet·lno: ,., un or~ann nobile clu~ non cnn~:oerva relazioni cJir1'lle cd inlime che coi ceolri uervo:::t di ru1 ,.. una emaoaztonP. L'au tore <.og;!ìuuge dn ultimo che egh r•tliene mollo prohnbilu che quesle tniez1nni sotlocongiunlivali tli J:.ultlimalo agi~cunu non solo s li'I'Ìii77.ando e paxteu r isanl Il lerreun r.orneale e ut·eale ront ro 1 microbi o toxine che lo ,·i~•tano co~i 11! sovente, rna anch~> protlucendn una vera rivul!'ione locale o per conl'6l!'UI'nza una ro~lrlllo n e vasaJe ener·~ira ~ulle !'UlSI sanguuwe llltrac)rulart.

Si otleugono clr fRlti dei buoni rh•ul lnli anche dagli anlic!li


DI Ot:GLhTICA

t 61i l

ri vul m appliral• all'ìnlorno dc:tll'nrhiLa. mosche eli Milano, ve~ckanli, seloni nelle soprarciglia, o ancorn luiezioni pcr iorhilari•• d"anlipir111a cht> l"autol'•' consigliò " che da più anni r:h danno dei rì"ullali l&h'olln r·ìmarchevoli-.«ìmi nulle a iTeztOIII gravi, prorondo ed oslinale clell"orchw. Sembra dunque prohabtle che la iniezioni di '<ublimulo solto la congJUnliva bulbaJ·e pro•hlcauo degli effetti Rimili a •1uelli delle rìvulsioni. ma anc0111 più rap1di P. intensi in ra~;iono della loro prM•QJIIllLa piu :.mwde e d1•lln loro azwue più d1r~tta ~ulle :sla<>r vascolal"i inlraoculari

G.

RIVISTA DI A"N ATO~IJ A E FISIOIJOGfA NORMALE E PATOLOGICA

L& . .orezlone dello •tomaoo del Buool, U diglq.ua.tore - Doll L 'iA -:<:O'll. - (Gio rnnle t/ella R. A ccG:demta rli Tllefftctna rh Torino, ~ :a I~!J:l).

L"autor•• ha 8\'Ul.tl lllCarico Jul pror. Bozzolo di <>ludìare la •wcr·ez1one ~a!>lr·i··a <lt·l Succì, •li cui ocCUJIII i in que'<la comunicazione dalla quote <>i pos... nno desunaen1 le segut>nli conclusioni. Nell'iperclnrrdrin in ft6nPre e'<Ì'-'h' una ft~me t:l"A~erala, talora una ''et·a hulillllfl; uell'anA lot•1ùria invecr> l'appetito ,, !(Pneralmeule '<carc:o o oullo \ 1""Il'' degh annclnri•lrici che non man~erebbet·o ruai. Durante la rubbre laavv• anaclnrldrla e ullore•s;ia, ed ì felibr•c•La•lli ~opportano beniR~imo e molto meglio dei «an• il di!!Juno prntrnltrl per molli ,.:ciorni, ad onta du~ 11 con.,.umo l'IO auruenlAto 1 el fnllu dell'all11 lt>mpt>raturtt. li Sucrt apparli•·ne nppunlo olia ca legorra dP~Ii anaclortdrJci: non !lt>nle Il senso della fume t'orte pere !tè ha un v~>n·


RIVISTA

triet,Jo che non l'8Cerne ~ucco ~nqtr·icf,, fl meglio achlo cln· ridrico, e ttuec:te poti ebbe u..s.,re un n dtlle regio m della "" ri'su~t••nza

al di~iuno.

G. Astone del fegato aut veleni - RocPR. - (JOLtrti.Ot Médecine et de Cl11ruryie, ~>ellt•mlH·e 1 ~9;1}.

"''

Hlimlna:ione dei releni eo" In btle. - Rtsulta dali•• nC('rl'he di uu grAti nunwro di n. . tolo!(t che si pos>'onu rll'lconlrat·a in questo liquido 1 ~ali di 1·ame. dJ fet·r o, tlt ml'rcurto, dr roangaue~e. ol'11ntirnonio .•rargento, di uuco: C'.' h e \i -lÌ puo ve !ere JlU"'"lll'e il ferrO\'IIlllllrO di pota~sio, rl "UIirllulo di ~>oda, divPr~P m11l~rie coluranli come lo (uC"IIIII P la dorol111a, l'acido fenico, la lrenwntin.-, ~li zuccht!rl, l'nll.lurmna, la slriCOIIIA, il cur·fll·n 'l'l'Il le <>ostanz-e C'.'h~> oon 1 Plirninano con questo liquidò si lllllll'lvorano il calolu,.luno, Il niLI'alo pola,sico, l'ac.icll) lleuzoico, In chiuina, la nicot!lla. llltone deljeynto sui Pelen.i minerali. - Un gran uunteJ'O tli veleni minerali, che ,.j eliminu o uo con la bile, po~~ouo arcnmulaF-<1 nP.I ft>gnlo . ~e derivo che 'luando ~j inicttnno compar"!i\'amentt! •fUl'sle ~ostanz•• in una vena pt>rJI'cr icn od in una ''ena del qj,..l('ma d• Un \tltlll porLa, si e obulicnh, nt>l <~econdo caso, d'mtrodurre mng~IOI' quanlilà dr veleno per produrre gh le~t-1 t'IJ'elli o ptw uccidere l'animale; F{Cneralmenle !:i tleve unpiegm•e una dose doppia (salt t.h ranw ari e~elllpio) o tripla ('"'alt di rerr 1). Ma Lulle le ~ostanze minerali non ~ono egualmenlt• trnllanule; m falli il regalo è senza azione sui sali dJ ~:.orla o t! i )IOta!'c:a, come il cloruro od il lnllulo; fissa a t contrario i ioòurt ed i brorour1. t:co11e tlel jegnto tWfJli afcalo~tli cegetali. - I lovoJ•i dt lle..:t'r, Schifi' e di moll1 allr·i ll"tologl hanno stuLililo ello ti r.•galo arl'f·ste la maggì•11· pnrle degli alcaloidi che ,,, tra\'Cr~ano, cio che si può dimo<>tr·arc cNl tre mezzi : t• Studiando comparativamente il d •'01'"0 dell'into~siceztono in 1111 animai<· nor U\ale ed in un animai!'~ ol quale è stalo e~ltrpoltJ tl fegnlo (balracJO), o al quale è ~;tulo lega ta la vena porlu ;


DI A'SATO\lJ \ E t"hlOI.Ot•l.\

lt.ifi:.J

2- A vvelenondo un animale e ricercen.lo il YelP.no nei f.>uoi vic:cnri e nei ~uoi te~;;uti ; ~" lmeltando t:nmpnrativnmente il vPieno per una vPna perirerien e per una ld118 inle~tinale. Que~li diversi pr<~cP«<.;i d1mo::Maoo elle la 1naggior• parlt:) deStli alrnloidi 'eg•~lnli perdono la metti della loro Los;;idta li'UVCr,.andO l) re~tllO. Questo t"'ÌSuif.8LO Spiega in parte la dllferenzu d'azione del h.' di versa so:slo••zu (mMiina, curaro, ecc.) secora lo che "en~ormm inlroJolle per il tubo ùigert•n le o p~r la 'ia c:otto-cui.Rneu. A• ione del Jeqato !ltttJ/i altri oelenr. - L'azione protellrtco d.-l regalo, se t•ssn non si esereiloR86 ehc Hti ,·el~ui iu· lrodolli nceadeni.Riment•~ nell'ecououuri, uon uvrebl>e che 1111 inlPro.::<-;e ... ~rnnlario; c.;.arebbe una lun:lione antermitlenle cllt• non a,-r.. t.he l'oi'Cil"iOnP dt manife.....larsJ eh~> in un modo •·cc~zionalc. Ctò non l!, in rcullà, pcr·du'• il ft•J.Wlo B;!l::>r·e ~r•pra le nunaero"" sostan1.o• lo~o:ti<'IJe che st formouo c:o..,tanlem~nlo n <'ll'organl!lm~. sto in c·onsegu•>nza tl<!ll» erta celfl(lare, ~ia in con11e,.,;uanzll dellu jerm.enfa:~ivnr: r delle pulre.fa:ion.i intestinalr T Nl 1 vPieni d'ort):!ine nJim,..nlare. ollr·e i ~ali e spedalmenlll 1 c;ala di poW'I"A, noi troviamo i P"J>loni o piulto~lo gli nlhuruinoidi ric;ultunli ciallu lnro cli-.hh·nh•zrone, la ::lic•'· rana, i ~Af!OIII, l'alcool. Il rPgnto ['UÒ traSffJrrnare le diver,.;e materie azotate; agao:tce mollo poco sull'alcuol; non moditlt-a la "'licerina; tratttalle ul <~Onlrario 1 !inponi. Quanto ar prodotti di putrefazionu, cltp 'Il Jlroùucono a fianco dei pt>plont, e~si sono profondamenk modillcati dal fegato: nel !'-UO parenchtma, l'indoiC', il fenolo, " l "~Oifo-congauugono e dànno origine a l'indossilo o al ft•tti"~olfulo, vale a dire A corpi poco tossrci. Infine. il fegato agi<~cc t-~uglr alll'i veleni putradi, pot•licolarmcnto nello (Jtomalnu t• loro la perùer t:1 la lor·o IO<ò~lcrtit; lo slt!<t<;O ùtca-:i dcll'8ziorro cio• l ft•J.:alo sui prodotti Ili di~a~c:imi la:.:ions l nlirw vurie e~pef'i,..rrze «lal,ilir uno dii' il fl!~ato &l!isce ~ui ,-eleni anicrobinru, ~peciolmente ~u quu:Ji eh~ nascono nelll! putrd'H7.il'lni. -.u •lut:lli che <~i ri;:t•n ntrano uell 'inteslino dei lifusì, "Il •JtH.'IIi clte sono secn t i dtt co1·li nucri'ILJ palogtmi.


~ 6(H

runsT\ 01 .\\.\JOMH & P!S!OLOGI.\

Drorltt$iOni patologiche. - Le rirerche falle dall'autot't! avenolo stabahlo che il re,::rato d'vento incapace di a~are ~ui veleni quando il suo pareuclmna ces!'a d• cont~nero il glicogeno, si comprende che ror!-'Ant,;rnn sia in imminenzo tl'mlO"'-IC&zione, tanto nelle malullie generali che nelle affezioni epuliche propriamente dette. NPlle infezioni, la febbre ed il di,::rtUno !"Ono sufficienti a dimmuir•e il ;xlicogeno, e l'nuto intossicazione dae l"i prnduce allora , ~piega un certo numer·o dt ft-nomeni morbo ~i. La mot.le..ima cosa accade nPile malatlil' del feflalo in cui l'autore ~egnala ptù spe.·talmenl1' i diqlurbi cer~brali paragonabah nel loro meecana~mo a 'lUPIIi che l'i possono ot:-~et·vare nell'uremio L'anto~c;icazione e evilala in parte percho> i reni po ..... ono <>upphr~ il fegato ed elimiunre i velont che quesl~;~ gbiondola non hA trultPnuti. Si ved~> quindi aumentar!> la losstcatà onnartn iu tutti t casi d'iusufllctl'Oza ~'(l&liea. Ora se il rene vienu o scetnare il suo còmpito, gl1 Accidenti più g t•avi possouo prec;Pnlar"i. costituendo li complP.SSO morbot-O che ~i de•igna sotto tl nome di itteri:ia. '1race. La fisiologia patologica ùi questa sindrome ha .lato luogo a molle teorie eonlt·u l•ltllor1e. Es"a ~i ~piego fol'ilmenta se sì lten ennio ùel1'8l101l6 che il regalo e~ercita nelle mtol"::.icaziooi.

RIVISTA DELLE MALATTIEVENEREE EDELLA PELLE Le forme ollnlche della neurutellla alflllttoa. - FncR!'\ 1 ~ H. -

(Ga;ecle cles 1/tipitau a:, N. 101, J89:J).

Lo neui'Ostenia, que,..la curJOc;a nevrol'i co~i ben studiata e di<~tinlfl dalle altre affezwni nel'''ose da Beard 1 Charcot, Bou,•t>r·et, Levillaiu. Malhtou, è fr••11uente nel corso d•·lla ~j­ fihdt> E"'!l\ u ancbe piia frequl!ntu ùi quanto lo furebbero


RIYISTA Dt:I.LE X.U.\TTIE VE.,EIIt:E E OHI.A PRLU:

f 665

supporre la de<>crizioru di 'Juei ncuropnlulo,·i. Certamente. ett«i roenz•onano frA le cause deliA neul'tt!llema anche la ~i­ Oiide, ma pl'(lhaùtl m ente non as~>ef(nanu a •lue..;ta una parte abba<~tanza ~··ande. La sifilide, inratti, pii• rli qualsiasi alita afTt.<zione, è falla p••t' produn·e accitlenll nervosi. g la rnalalltll dl'btlilante ~ depre:-<~iva pt•r eccellenza. È, COmi• cliceva 11ÌCOI'd, è Ull perlurbamento generale SCLWtenl•' lutto l'or~aui!•mo. Inoltre, e•NO t'• un11 malattia che ~pa­ Vl'llln, l'he ullrista. L'autord ha vislo JHÙ VCtlte iodJvJdui rnbuo;li, vif(oro.:;i, ~inghiozzare. ~wenir•e. nl sulu annunzio che cio che e::;si consacleravano come una 6"t~oriaz10ne in«i~ru­

lìcnnt(• era, in realtà, un'ulc~>r~t durn. Alcuni ouni ad.Ju•tro anzi, unn c!ei !'U .. i maiali, ullerrilo dn 'lueslo rivelaziOne. lentnva di <:uitidtll·:-i. l• tt>i~amenle, come tnCoralmenle. la f<lfllide JIO"siede 'JU urli lullo cil'1 c·he ò necob~ario pe1· produr!'<' ltt rwuraslenia. Ln l'orma ,.econdoria della neu raRtrtlill ::~itllltica e aromcssu da tuiLi. Al f1116rlo, qumlo mese dello llitllid<', si pre!'onla In molti roalalt, unn vf'ra l•·ropesta nervo~a. Pocloissime donne,

an parlicolure. !"OliO r ispa•·mtate È il u~vro~•~mo secouclari() degh anl•chi sifilografL Tuttr ,:h apparati -.ono colpiti. Ln ~Ul'lcettihihtà cliveuta e~lrema. Si notano Ullll ceralea jnleu~a. dolol'l IIP\'I'&I~ici por tollo il cnrpo. cli~lurlu <Iella scnsJbilalà; irwre'<lmua l'd aue~lesaa, d1slurbi dello \'i ala e deJI'uchLo, diRIIIrhl llt~llu '<fcra del SlmpalJCO: \'llttljiO oli Clllore O rnl'frCdchllllentO aller mmle. Questo l'llllrnclclorn,.nl•> è '<ovenU c·o"i ~<en«1b1le nllo e~lremilà che i pil'di, le mani. dàuuo nl tatto una vt>ru sen«azaone cadevericu L'iodl'boHmeuw o e~lrc•mo. Al mallino, i malati si lamentano .Ji ~vcglia•·~i piì1 Rlauc!Ji d• lfUt'llo <'h>< erano primo di cortcorsJ Il pnl-<o r} lllOIIe, piccolo, acr.t'IPralo. Le verLil!ini, le '<incopt sono fl'l'· 'JU0nli. L'Appetito è nullo, le digeJo<lloni lente e penos,.., la iut•rz•a intt!llellualc <'&giona uua co-.tipa:r.Jnne ostmaLa. La nnPtnia ed il rlimagrimento fanno rapitfi progrPc:si. L'autore rifel'l-.co 11 cac:o di una donna di ...,,•nllcin!JUO anni. uella •ruale la tleboletza mu<>cotarc era tale che, n vPderiA caromiuar·e, ht SI ~urobbe pre<~a per uua paraple,.nca rwll'inizio. l dislnrlii vaRo-molQ('i producevano ot·a un palloro di marmo, ora uno


llH>G

IIIVISL\

Linla cia no llctl tlel le dita, &lll'I'IIOIIdo le due l'orme dt'll'asfl,.sia

loCAle ,Jt•ll•' e~lrt>mtlu. ~Iollo ~re~<;<>. e que:-lt •ll:>lu!'bi neura,teuici ::i aggiungonn tlislurbi d'a-1lea·r-mo bnlc) r!-lerico, l"(lll"rni, grandi ae<:essa. La mnlatn suuo citata uon aveva acces"i convulsivt, hcnsi placche d'orwstCl-118 n d'ipereP tesia mollo mobili, Rlloraziooo de-l p:u..,ln t.: ùetro luralo, un restriugimcntn pro•ruuctljlo! nt!l campo \'Ì<~I\'o, indebolimento delru.lito. La ueura..tema cl"IIH fine t.lel f>\li'Ì~Jtlo !<econ,lario, fJuella del JWriOdO l••r/.i8r ÌO, 1.' lll01lll COlllUIIl', CO lllPSl8l8

1111~1

Uit

akuni ouL.:~ri. L'nutore pero 110 a\•rebbu osset•vata doi ca"'i inconle->tabili du~ anni, tr·o amù. CIII'J UO anni aucho ••npo l'ulcerH. AlllÌ t.::.:::Ji CrtlÒO cl'u\"!'1'06 \'eoiUlO olet l~"l molln piu tar.ii' i Stii'Orn, ì11 eu a la '<i/llaolc Pl'8 la ~;o la cu·ip:iur. del! n ueuI'S~"teuia . Ot·u que:>-to formo tardi,·e t'nesat,;lono con Altr·r uccrdenla Ler•ziat·iì o "'ccotrtlo-terztarir, ir1lì, ~omme, sarcocf'lt•. e~ostosì. Ora la nPut·a~t·•uia é hHllala: essa oou t u('compugmlla <la ulcuna altra manifestazione sìfllilica. e la sue diugnosi à allor a mollo pau dirtlcìle. Quantunque •1ueslo lleUra-<lenic ~ieno poco conoc:ciult>, e già po~si bile distin;:u1•r·ne JUP !!r811 li forrne: Ja fo r ma frustA in CIIÌ la l:CfAif'A Ù J'RCcit.lenlc rwedomìnank, u la forma comune in l'UÌ compaiono Lullr gli ullr'i disLurbr della neura"Lemo. Ln forma rru«la ,. una delle alfezwni piu dolorose più lt•· nac:i ~ p111 lllgolara che l"t pos<lano o«servore. Essa soventi possn scnno~eiuta. l principali car·a.tteri tlella ct>fAie11, rl ~oln Recide11lo Ji questa f'o a·rna fruc:ta sono per· una purte la sua dur·ale, e per alu·a parte In .;;ua rormn ~pcciale tl'imbllrAZlO rerehra lt.• piuttosto 'IHJ di dilfer·enze reale. La durala é multo lunga La cefalea si prolunga due, tre. qutt1tro anni. In un l'aqo ecceziouale, l'uulOL'è l'ha veduta durat·e tliel'l anni. E ~~ll r•esiste alle frir.ioui mcrcuriali, al iodut•o polas~ico d11lo allu tloo;e da trJ a 12 l{rarnmr ol grorno. o! bromul'O, all'snlipirrnll, <llla òoccae fredde. a lutto in una paroln, poi finisce pt>r '<comparare <tponlaneamenle. La paroln cefalea espr ime mnle il caratter~o~ ùi questa pesantezza d1 testa, di questo fa~lirlio piu }Jenoso che veram ente dolot·Mo. l malati huruao sulla l esta. corue un elmo pesante ._, slretto. E:s~<i l;i


OEI.I.R "ALA'rTI(t V&N&IIRE K ORI.L\ 111':1,1 &

Jl)tii

~enlono

la Le!'ta pe"anle o vuota Ma e<s!<Ì non ..offrono. S •1tantn nel momento ,Jt.~lle !!Tsnll• cri~i. clelh' C81lcerbazt01ll, c ....s, avverl.ono alcuui accidenL• d• emicrania, lperestesta drl cunm cupellulo, verti~uu, nau ... ce, ronzti, ... tor ii111enlt ci•o e,,:j ri~enl•llm conu• una fHUslra gravaU,•a orcupanto la nuca. >'Cdl.l flt predilOZIOOt>, pru 1'81'811lCOte Ju lCiriJ.llll O la I"I'Onle. ~fn ,. mollo raro cho• e-~"' "•eno costrelh dt <;!are a letto, di

inlerl'llmpere le loro occupazioni, •tuantun'lue lA roalallio l"ia olnlnro ... n. crudele> E;q"8. ìntìrlt'. preS~••nlH il <:;trnllere •li es:-~crt! d rurna L01 giornul~ so w• calli"''· Dopo ti pa<;lo, ti •naIa tu ha Ull po' di "ol11evo, ma ~us"eg11110 ben presto Ju una nuova 1'!'8 'Pt·hnttone r uUa \"Ìa le uoUi <;ono Luone. L'amtoa uln lonne pu, ...o bPne o. 111 o,.ru1 ca,..o, nellello,non soll"re. l l Ili HIalo è molto pr·enccuptl Lo: sr ct•tJde mirroCCiùln da una men1n~illl, rt« rammollirneulo. da apople!!'lia Il medico ... ,e~.," p~n"a alla <;ltlh·le cerebrnle. ~J n t'!'ISlono lrs !1:1 c·~ ­ t'a1•~•1 nèura~lerucH ler 1.iu r1a e la cefeleu della I'Jflhde ce•-ebrale 11uall•·o l{l'llndi caralleri tlif'l"erenziali. l dolori d~lla sitlhde <·ur·cbralA sl)nO fH.>rto!>i. angoscìanll, obbligano il maIalo ad arre .. tarst ed au('he a metter~& a Iella. ER"i Rl eMret·hann nello nolle E-. .., !'ono mera \"ÌRiiosamcnle e rapidam ente allPnuat1, l81volta lln tlul primo ~dorno. dal trattamento l'<LWCJiltln, il qualo é, al contr·arìo, tl!'isolutamente impott.>nle nelle cefalee nouraslentche. Intlne, :;.riamrufli la rofalea tl<>llu -.ifilult• cerelwalP per"•<;Le [)Pt' prù tne'-t !'Cnzn ,......ere complic-ata da •tunlcht> a1·cideuto: pat•ali""i, emiplegia, ace.

Ln rorrua t•omplela di'Ila neurastenia te•·ziario ri produce 8"!'olutamenlc 1! flURdro dt ace• lent1 s•mullaneamenle oqtenier ecl erelif'Licì, la tleboleZLa ll'rit.a bilo dì Bea•·<!. Là an eho que!"lt acctdt•nti "001} complicali speq"O da mauire"ta7.Joni islt:l'ldtP e do preoccur nz1oni 1pocondriache. l mulah ~• credono atfPlLi Ila 1naiRllir' dal c11rvello o dello midolla. Es~•

e;qgernno mnlto tutti 1 loro Hcridenti. Essi notano minuzio..anwnle l•• lor<"' "enc;;az•oru anrhe le piu inc;•gniflcnnlt. Un fallo cut'ÌO"O "'Ì é c ho questfl l'orma si osserw1 raramente a ll'ospedale. In citUt, al conlrot·io, i qovralfalicali montl11ni od inlelleltuah, l sog~ell i più l aftlnali, prù i nei\ nIli, ne ~uno mollo ::;pcsso atl'eLLi.


I GG~

L'aolle &lltraoo14e o dermatite tuberoaa todtoa. - P. Lf:•>RA'IO. - (Juurnal de J.fét/ef'cne et de Chirtt r (]Ut, luglio 11-!\JJ).

Legran•l cJec;t•rive una forma di lodi!>mò l"aramento oso.;er,·ata lìuo a•l orn e che è tanto p1u utile a conosc~>r,..i in •tuunl.o che può acca<J,•re che essa sia con~iderata come unu mauirestaz•onu o:;jtJJaLica C(Jillro la ~JU&le !>Ì conLioua 8 !>Omrlllnitllrore 11 ioduro pota<>sico cita l'ha prodotta. N.,ll'•ou:io la le!'iiOne si pre!enla sotto forma dJ un bottone anAlogo ati un l1ottune di acne, ~he aumP.ota a poco n puco, ra~giung~ndu uno o due cenluuctrì Jì .:iametro; ~e 1'8""M· b•menlo cJel ioùuro ~onl111ua, il num~ro di c1ua:;ll alcln••nti er·ultivi aumentA; •tuundo e:;sì si riuni"cOno, formano pla•·che che pos:-ono a"ere ''ari ceotimetr•• di eslensione. Que~le massn, d1 forma arrolond•la od ovale, riposano sulln !>Upl'l'· ticie culanou con uua I.Jasc• larga l"epa•·ala dalla pello circostuoie pet• 1111 conlol'llo uetlo, regolar·e. ErceziorlalnHml!', es<>e po~>Rono rnrt:~ una spot•geoza tale che la lot•o ha •e diminuita 1!1 largllt>ua sembrA che "lia stata slrozzatu .tn 111111 legatura, e tJUuudo que~ta diPpositione si esagera, flS"e prendono l'as,wllo di un fuu~o. Lo loro ~uprl'fkie e copt>rta .ia una cr·ost.a dì 1 tl :.! millimetri eli spassCH'~', ab1Lualmenlt• molle, aderente, tli r.olort' lli&llt!!"tro 111len~o, talvolta neraslro. Esportandola, si metta A nudo una -.uperllcie irJ'etwlare mammt:llonata, di colornziooe ro.-"a, il I"Ù soventi ulcm·ala, abilualrnenle crrwllata tli piC'eoh oritlci imbutiformi, dai quali scola con la pre-.~ione un lirfludo purulento. Que..ta dt~po~iLione ha fALlo paragonar!! quec:.te le<:iom ad un anLt·a•·e Jn cui il pu" «a-or!!a ('er or illci multipli. Quantlo la ser·rewme è ancora poco nbhondanle. cia ...cuuo dt que~tt ot•lflcl ò rtc.operto di una pwcolo cro.:;ta purlicolure. fJUC"lU lesioni predominano d\1rdÌ118rÌO alla ftVci8: SCI\ POti anzi nnn <~i tt·ovano eia~ là, menlt·t! non esistono fUI Lr·onco o l"U:,.tli lll'lÌ clte Jc... ioni insignificanti, non ollrPp8~"anu rl volume ordinariO di'i bottoni dell'acne iodico. Il loro numero è molLo VtH'ictl>ilo; osse sono or·clinariameole isolale, ma


OBI.I.E ~ALATTIJl VE~ERBK K D~l.l..t PiLL'I

l (\()9

quando 1! lrallumeolo ha durato per molto lr>mpo, e~~e JlO"'· -.ouo diventare aesolutemPnte confluenti, e rendl•re collo loro Jll'e~enla difllcrle l'&f1er·tura delle palpebre e dP!le lahlu·u. In ~-tener-aJe queste lesioni compaiono pre!<IO, nei pr irni ouo giorni tlella cnra, ma l"fU&lche volla . mollo piil lartlr. l lumor i raggiungono m " o 10 gior·ni il volume indicnlo, t•Oi c:j arrP.slano uPI loro sVJiuppo, e c:e, in quel momentu, l'intlu••n7.8 del me licanrento co>s~a li rarc:i s~nlire, e~~c non

tordmro a retrocederP. Esse qj abba<~c:auo a poro a poco, ::di ol"iOci !"compaiono. e c:e per~ic:te ancora per rtuolche l•'mi•O un po' •li sec·r ez,one. e--~a prrl\'iene nnil!llmtlnle dallo superlh:il' ulcer·altl. In questo mom»nto, la supet•Ocre prende tu• u~pett.. pùr·llcolar·t:. es:<a sembra uutfurm••rneult• coperta rli wrruche, di p1cco.i mamrnelloni ic:olati, pnrn~ona llil i a gem pl ici veg-etazioni ven~ree. Il punto ec:~enzialr~ nella diagno~i i'• la rono~ctmza rlella causa, perch•' 1"8 la sommi ni~trazionP del ioduro pota<l!IÌ<'O ,\ ~conos<·iuta, è possibile quolsia<~i t't'rot·e dtaA"nn"tico . l 11 nn sìlllilico, dur ante la cura col roduro potas!la•o, lu cotnpn r~ dJ una nuova eruzion~ è frequentem«.>nte rtftrtla alla Rilllido, e la simili! udine dolle lesioni può rendere que~<l.a .liegno'lr 11ocora più dtrtlcile. Il dottor Geruy ha puhbliculo, nel ~-'IlO lavoro sulle eruz10m to.licbe gravr, I'Mser vat.ione di un mttlalo, il rtuale presentava "lilla facciu, lra lu oltre le~ioni, qrfilu.lt tubereolo:;e, del volume Ji un P•"ello e nt>l •JU&Ie c.ì \'idero compa r1re, sotto l'influenza del iotlnro puta"~:<ico. le~ioui del lutto <>iruili. L'osl'lerva?ione dimostrò che '• lralla"a m reallt' dt una enurone iodir•t

101:


ltì/0

Rl\.ISTA DI TEC~ICA E S~RVIliO ~IEDILO MIIJfARE Svolgimento sommario del temi per l'esame verbale aull' ammlntetrasione e sul servlz:1o a&Ditarlo ID guerra prescritti dal ~ 8 delle norme 41 m&ISima per gli .. ami dl avanzamento del capitul medtot per i siJ.(nori A. BALUJNI cap1lano coulablle e M. Ct "" " ' lenente med•co (Contwua.:ione).

\' Jil. 0Rl'1 1NA,\IEN r O

P. f' liNZIONAMgN l O n•:1 l'lE fW JZI 01 S00 \1Al':R() -

T R KNI-'I'HA81'011'rO• PP.RI'I 'l E \t .\f,.\'1'1 -

'I'RENI·OSPBilAI.I -

S.ER' 12.10 lll TAPPA

:Wl. L'orJiu.wumto del ser\'lZIIl ~u n itario in C811l pa~nll "'' propone 11 .Jupi1Ct' iutent.o. di prov,•etlere con la 1118;:!!-:tor pronleua al ~oc•·or~o clei 1nalulì u ferili, e di allontanarli r·apidamenl•' dul lentro del <'omballimenlo, dissemimwdnli nei vari luo,ahi di 1'urn m sliluiti rre~so l'esercito combattente, o nelle retrovw, pur farli posc1a pt!r venire, quandn occorr a, a,ah stablltrnenll sarutad e~i~tenli nell'interno del pae!'e, Il funzionamento delle "arie "lalÌoni sanitarie scagliouate, a di,•ersa 1hslanza. ,Jietro le truppe operanti, é informato appunto a que~lo dopp1o concl>.lto 81 può per cio dishngucJ·e nell'esp!Jcntione dell'ordmarnonlo ~au itario 111 ~llllJIIl~uu unu tloppaa categoria di seJ·vizi, ,.,,,. I'Pr\·lzi, l:l quindt mozzi, d1 soccot•go o di cura; e >~ervizi, e CJUindi met.za , tli ~gombc ro n di disl:-emwoztone. :H ;-, Lo !<gnrnb••J'O dei rnaJalt tl r.;,·iti d nl teatro ·Il ;!IICI'ra é im por'laiiiii\~Hno· l' per ottenet·o che ;.rli sla.ùilimenh "aruLarl, special111enle quelli di P liuea , :-.iano sempre in grado di ricevor e nuovi niUiati e rer·iti, cl1e cor~Lln uamente vi per-


RI\"ISL\ Ol TEC\IC \

E SERVIZI Il 111::01(0 JI ILIT.\IIE

l ti'; l

"Ven;.:ono daJla linea dei cornhattenlt. - 2• per ovvi11re all'aA"glomeramenlo rlei mnlali P ferili, fomìlu quasi sempre d'infezioni nocive all' audamenlo g·~nerel13 delle lesio111. PeJ' le eta;.doni sanilarit• più \Ìcine alla linea dr•t combattenti (po!<li 41i ruedicnztone. sezioni ùi <;&nitu), lo sJfombPro dei fer ili ù r•oi anche resn nece... «ario dal fatto che •rueste !>l8zionì d..' 'ouo cu!';tantemenle "''!!utre gli "Pfl"lamenli ùella l'i~rwttiva unilù bltica, e la pre ...enza J'un buon numero dì fo.>rtti •' cireoslanza a"ssi Mavol'l'vole alla rocìle P pronta mobtltt~ Le dirtìcoltà dello ~~ombero ~ono in l'E'lezione - o) col numt>ro dei malati e ferili uu Lra'~pOt·ln1·e: - b) rou la 'lualil.'t e •Jn&nlita tle1 mr u.i d1 trasporto - c) con le r·on l11.10ru rlel terreno da perc.<wrerP. Grande numero dt fPJ'ili. er·orei UIP7Zi di tra~torto, '<lr Hl e malagevoli '-ono cìrcostanzt: ~om­ marnente <;favot·evolt ad un attivo e pollecilo sgombet·n. :!18. llf"n~ionnmento del serviZio da sgomber o è espltcalc, fìn tra le llla dei corHbaltenti , ove t po1·tareriti reggiment&li ~<'i ntillrano per rae•·oglter<' i feriti e trac;porlarlì al vic:no posto di medtcazione. L'ordinamento eh rJue~ to servizio 1wrò v a ,.cmpre più rcnd~>udo,:.i rE'f!Oiart> e l efficace, spPI'iahnente per la •1ualttà dt>i ffif!U.i da la'8"'porlo unpiegati, quanto pìu ~<i procede verso ;:lt ~tabilimenli ,.,mitat·i ~<'Bl!liOnali a m11ggior ~i .,Lauza clalla linPa di'l fuorn, liu a l'Ot'V I ~i det Lren1 fr•rrovtari sanibu·i, che <:ono i \'eri. sosl.t111~ialt, elemeuh d'uno sgomhero allivo, rapido, e a ppropt•iato dei feriti. l mezzi dt slWinbero !'ono lanlt, per l(uanli ~ono in f:(enet•e i mezzi dt traspnrlo Per lP rlistanze brevicoc;lme <~' tmpiell« al lra!'porto a bracci11, o con harelle. Per le distanze non m ollo breva, !'t I'I<:OI're a carri, Fe si ~~ su ~trada ordinAr ia, o' vet•o ad appareccl11 per lraspOI'to n dorso di quadrupPdi, se si è in monta~oa. Per distanze cousidcJ·evoli l'li rico1·re, a .. ~conda dei ra-.i, 8 corri, a trt>ni l'et•roviari, ad ambulanze fl uviali. ~Wl. Lo ~~omher·o dalla linea del funco al poslo di medieataone lro\8 qualch•• diiflcolt.i.t nPIIe condiz1onì, "res~o malag.. voll, ùel let'l't!OO; nel numer•n, piullo~ to <>carso, di porta tori; uell'ot·~asmo " nell'agita7.ionl! cha SI r iseute 10 mezzo alla massa di lt·uppo operante. Unica condiziooe iavor·evole


lliVI C.,f.\ lJI TEC"i iCA

é però la brevità olcl tra):1llo. Il lraspor lo è e"Pgmlo 1lai pol"lul'e rtlt t·Pg~i m ontnli a Lr acc1a (l \ o c·un hflrelle (:!'. 2:~0.

IJa l 1 u~ lo da medic.al.ll)O" alln sezione Ji "8nilù il "er-

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Il) Il ll':lSI'OTIIJ a hrardn ha IU!I((O di tniiJ•unA: t• qmul•IO mnnchlno lt b2rtlil!, e non ~l 11 mool<1 •lltm~·ronfqriP; !" q~UOolo ti combatllm~nlo "llf'lla Stia ntaUlma atll\ 11.1, l'<'rtlo~ allor.:a uM o dut• nomini, hherl da ogol ìmparrlo. pos>Ono me;tlto flfllwtmro lm l~ Il la ,, r;~rcOI!IIf'r.l l Ct·rlti: 3" •IU milo ti tratto lb &•ercomre per gioa g. r ' al PG•lo t li medl('Uklne " t.n:vihimo. (j j Il tr:ntoorto ron ll.utlla ,. ev111u~ 1 t • qu.,nflo ,j tr:tlta •h o•alau e Crnll us:ll J.'tl' l, al qt~nll ogni •ctt~>n pu.., rm•Cml nocira; ~ tJO~ntlo non ~i~ mullo bre,·~. n ~In plullu~to uuha•vult', l.t \la •la l'~tTorrtn•. l llt•l •h harella adnp~mll p• l lnSI~>rt., dalla hnra citi Cuoco al po~lo di nochcazcon·• sonn· b bartl/4 JII(UIItcult 010 l. Guhltl, n•Jolluta fin d.11 ISS.\ , (ll'f ltt trup(\ll•li Cnnt··rl.& (hnra ,. l~~.·rs3J(IJ•rl) , e Ili ruaiiPrta· ,. la barella dftll•t.ilt, mo l Ar •n•. a lnllnb fin rlal t8i.~, (w le trupp•' alplll". n) L~ l•:•ref111 fl(t{llltt•olr ron~ta •M ru~to, o del lrtto. Il (Il~ IO tlf 6ll'llnl(IOOO oilnltuno l"lrtl di l••l!nO e aUro di (erro: >000 di ltgno: ti!ULlro mazo •IJ•n~he, du• t:& la trclll, e un arco-lll>ti••ra; sono •li Cerro· rlm• r~rOII'tf' 11 llcatoln rnmlLe tl11 1111 cnla•Lrellu rll ferro cavo. quattro pirch ~·l'è­ vull, •1unttro notloll nf n ~Mnlera, IIU<I ghlcro 11 j.lerno •l'arco-tcstirr:l, •tnuttto l•a lhiPIIP.

r.e rrrnl••rl'. unrruJo tr.1 loro, ohll' a due. l•• mrzzp Sl11nghe, t•ermrlluru• •1i l•llli:U rll la htu·ollu in •lui' pnrll t•~-tnlil nel ,.~n'IO delln lunl!hezza : Il ca l ,,u~llo 111 ferro c11vo, nreu 1to ill'r non dar. li~>Lurhfl al ~;inrt>uh•, Ca da l•tmo 3lle crr· lllt·rtl 11 m:mli~w qu•••lll " he Hlt'U•• ~laol(he :1 giusta distanza - IJ•l<'••• Ca tU a •lorrh•, sr n<IAU3111J, :1 bnn•lla lllo•g.,tn, ~ulle Slno!the: SIIINtaodo In harclh, t~-i ru<lono l'" prnprlO fl~. !' rP•I&IIO rn~nvnuli norma!J alle clan~th~ ,,~uno dal rbiiNtlvo nollol<no, t'&ll~nl" 1111r '''Y JK'r pr•lJ•rio re-o. - La glu~ra lll•trno titn·e 11 ltntrl' 111 ,..,alo l'arw·t~ ·uPra m·U~ clue posilloni, ehe qut!~lo puu Jlren· tlt•re, ~lo,.' rbluto, ~,.la h.ut•lh ~ m uiooe. r;hhotiSatll tra l'impllffD.•IIlra ~t-Ile ,14nghr, •lu;~nl!o h !aNIla <~ IH~"g~l.l - Le l11o l~lle rol~ano lo st:ur.lbo ai C,llli.~II'I:IJI <h lf't!IIU

Il 11'110 ~ c~tt·• 111 tela lmptrm•l:\htle e.l .. •Il (orma rettnogolue: ,,;o t•re' ·J!LI ''"" app.· n Jl'l al lau l•lhl!lll e ''"" al laU corlì; le pnme ,J a noi~ •Uild 81anllh~. e qulnfl• lea.'\t~ tra l•1ro oervuno •• d W! Ire 11 l•llo :~l Clhtn. •l4ndo al letto 41•·~~o la Ilo,· uta len-loue: delhi due appcrulk• al l3ti cortt, nn•., mtllllla

•Il rapnulu ant••rl ,rmenl• 1·1& rio'mflll'"l •h stoi•P"· o fieno. o p11•lia e (oc.,t'"' riormentl! <Il rerOlll~h a tlll •hu l•l'r rooten~r. la rnr·•rl~ da malllt, tnJ'I'I! l'ar~o·l••illt•rn, l'altra~ J!NV\l<b loferlnrmeutn eli 111111 hor,;n, Il\" ~~ cooRcnnnll Il\ cm,.:hl~ 1''-'' tra•t•ort••· rntnun••e ''""''''' ar•rcn•l•ci dei l:tU curti '' 3H<>ISOOO 1111 e.tlailr~lti cl• lr,!no, 11•-:~n•lo•l al lrmbo Nrto <lei loUo, e se nono a•IIHt~re viemruc::llo ii I••Uo e~ t fu:;to, •1ttndo 11 tJih'liO L'l neces~arirt tro!'ione lonl;lluoJinA)~. Uutl u Il di tela, munito di c•nglll••, po~sono all'occorrenza ctngue Il bu-tu d~l Cerilo. P~r pl~Pr•s 1.1 hMellll non orrorre dibfllllnJ-'t're Il I~Lt.., ol•l Cn>tn Il Jle~o medio tll•t nc~ln llnrt•lln, s~rw1 coportn e senza cinghie, <'di kg. 1!1,100.


E SER"IZIO li EOICO HLLIH RE

lfì7!J

io di SROmher o ù c.li rt>J!r>lu Aftìdato &llt\ "CZ.ioni ""'""P, lt>. quuli cli,.pongono d'un maggior numer·c• di por taferiti e rl'unn nu• ~gior•• YariPtit e quantil8 di mt>vi cii tr·Al'pOrlo. <IKnl rt'~(im~nto d i lin~a . o •h ber..sa!!h<!n ha 6 barcu~, ed o:;nl r~ggu:o~nh• dr c:au:ll ~rio. 110 lca i b l.a òu~ll.a du;isi~tlt rl!ulla dr due (•arll lll!uall c ~tmmetrrrhP, che Kl toOrrauo a spalln a dt fu~cl... O;m l n~c•zu llalf'lla ronsL1 ' o) di una -t.&nJa <Il lr,;no arii!'.OIIIL1 nrl 'U" m~>7ltl, la l)ualu lt'fUriua in Il n" manubri; alla rncc·tll ~111 <>rion. clelia .unga ~ !rllhso il klo, nntnttc> al marllco·· hbe•o di lin~utll c •Il conio e •lì Oblllc; '•1•11 due riMI tli lt>eOO mobili, crupernillll alb C.rrra intern& dPIIl ~l:lng&, :t !O r~n· tlmetr• dal manuhrl; 'l i.l'un'asta di f~rro ~uoto, grrtl'ule, l'l'O'I•hn.t alla Lllni· M LI a ati uurtnu l! f··rw~!lhO: 111 dr duo t.uulnellt •Il Cl!rt•l rnft•5Jl alla racaa lnf,•· rtul'l! rl•·lla .•t.wga. l~rmmantl in un uncinu; t) di •lue urrltl~lll. eh•• >l rl•cou· 1r.1r10 aiL1 aupl'riiJ:Ie inleriort• dell:~ stnnga, (!alla lrarlt• t.lPJ•D•ta tltll' a•lJI• () rli dun ~tucdu• trnr rrauurn, !t" CJI,l.~li coprono (Il d ne la.millf'lle fil ferro, rh l', <Juanol•• 3ono ri.cl:!\l~> Il lnfl~'" con qnell•• del lato DPI'OStO. r.. rmaun llull arciJI•lll l•t•l roprrr~r•o; h) 1l'nn (wzzo rJI telA rulv11, rlll' aVIo!~~ In nuv.~n Mrtllll pr~galJI, o ~un·u tlatcltuceio, collocnmlola sugli nrchettr, i ) •l'un·t dn:,;ltl» •Il cuoio 1•er &ra~porto ol~ll'mfermo, o dell:1 meua IJarrlla a ~palln. ~ellit (:jçr)a lnfPrlure tlt>lla st3nga, alla rll~tnnzn th ~:$ •·cnUm0trt dal 11omtllr delt'lntiiUI:lllatura, v• hn da una Jlarte •miii'"Dhta l'a~llt ~:irevolt, •fai! altra gli o•cl11•lll eli l;unt~ra di ferro; faeNtrlo llt>rcorrl're all'a,ttt 1r1• qunrtl 111 rh-c•olo. doll'p,t~rM ttll'rnterno. I''<Sl vieuP ati lntigller~i ntj.!ll occilil•lli, cht• $1 rl<rcm· tr;mo allu SlP~:;o h1~:ilo di altm mezza har~Ua. l i.ltlt' l•ie•h rll lt>:!IIO, gir l'Oli -ul l"'mo. )Ono t'OII<)C':\11 n~ll'lntrruo tlrlla sl;&nga, tln un·e,tremlla In '''crnanza dPII'Jn,erzlonn dtll'n\111 IUr••IOit•, dall'alll':l prc•so Kh Mchttlh 111 tlll s'mOgga l'a,ra. Essr piedi •on tenuti f~rrnl, qnano1o 1:1 t•ar~u.. t 10 o·>line. dall'asta tras•t'r>3.11'. rht U •!•ingll contro l termo.gll forruAII tli •lu~ la.ruln.. lla di Ct•rrn ;ut uorìno ollu•ll. Il p;&vnnonlo 11~11.1 IJarella t<cltvuo lon::::tln·li.lalmcnl••, rmntrc•Jt.><t ne-l CC'nlro CUli llllj!uell!' d t cuo;o alle Olo!Jill COIT~<JlOOMOII. Gli an;:oll tM ti'[Q, che 'Ul<tt>r· ranno la testa. dll\"DM inll~er<i ,uJI'apica Jlo>i p %li 111 I•'KflO formanti l pletli, ~ lr, lln~o:u~ll" •Il t'noio al rorri<poo•1cnt1 t .. uom; •1alh pArte dei r•II!IJI •ldl'in· ft>rutu lltomlii d~lpntm~nt.o <l attaccano or•w:m talmente al hottom •lt•lla. s tanga. CJ;,."'u'..~ lll~'la d"l pavimento In tela. prll:!enla, nt>lla fllcet.t inf~rio r••, cinque \tn~urttn dJ cuoio burale tlalh parte •lell'octlu~llo, eol altretlllutt r<•n Ahble, co.rccllti melii!DJo una mPZZ • barell.r aeut~to •li':~! tra udlo ''"''" !ll!nso, Il! lllli·•IJ '' rotri>!londlln••· c l':r'>l.'l coi rorrisJ•On·l~uli ncchl,.lll. ·\lt1DiiO l·•lamlnette, roUoc.1te 'OliO le stf'rf'IIP ~r l'fa ttur.o, e• l arUeol.\ndoll!i .:on la l(eiii•'IIO tll'll'altra rnezu barella, •l rormwo tlu•• nrdtctu, ~ul nuall ~l colloJra il 11cdn 111 td!l fulva ['er protPgger•• Il ferito •Inl •ole, o t!allerutemrcrt~. Qtllludo lr1 harull1t '·' rorroata, il pavtmento 11i•ta l i (•·ntimPlrl •lal •not... llrlla hlfr·lla dlridlll/e le lrui'pe r~lptM •ono dotale In rn~hiOI\ rll 111111 per

lt"'"''

(O nr~~nra.


I G7i-

RIVISTA 01

ff.C~IL.A

La vicinanzu .Ielle "e.donl ùa ..a!tilà alla l•nea Jet f•J•>co è circo~tanzs lin·urc,·ole Acl Ull•l "~"mbet·o AllJH', •• "OIIecato, tutf.dviot I)Ue.. JO \'OIIUJg'2ÌU .J'011 bt't'Vti lro~itlO é l::IPC"~O 10(!00ffiS(n l!niiP t.llffkolta .r ... J le•·rPrau. Il lr&-4porto "Ì r11 COli burel!t•, se l~ di~tant.a t' breve, 11 la via 111alagevolt> P impraticobilo, an cnnt1·ar1o "Ì 1icone ai carrt (carri per fe ritt), net '(ll&lt i ferili lt>gg..ri n di m.-,fia g ravi tà VI S(n!liiO $et.lufi, •JIICffr piu llr&VÌ vj ~IAIIIIO COli la st•·"~a barella {l ).

(l) Ln barc·ll~ ftolopc•rntn norm~lmrnto ftfl li'IISJiorro dri rerllì tini posto ,fl ml'rticaziono alln '''tiOIIfl 111 •anlt.a, •• In rlgtrla mod. 1878, ld•·~l.t •1~1 t•·nenh• rolonn~lln me<li•·o t: nl•la.

In •tutsla ll:tl'!'lla 1 lll1lln,ruono thJ~! 1•1rll: ti tosto, c Il 1.-tto. Il lu•to c CO•IIIUIIO llrln~lpalmrnte th •IU6 •lllnghe oli l!!,.(OQ Il •l ' ohlt• lra\'l!l'i<! .a.urhe •Il l~,;no, l" •tunll p:uu. urut" ln~u!m,., f!lrm:too nu rrll;an:olo ngido. 01:111 'IIIJlJlll h.t •In~ {llrlft, rit1-runr1 r.llll'l'l'seutnto dJ una l.tmht•o !11 ro•rr" ri(liega!n 11 fo~IJin t1l V, nel All.lOiot Lronru!o, colllliD in poggia .~ \11 su•1lo. l.t• 1luc hranc·ll•• munlo111ll tlel plrclt> ~l coullnuntttl IL UtOdtt cii croce oun unn hunhm trMversnlo, 111'1 punltl In cui d nn no S!til!llwo alla. sl.auga; c tli C•W lnrnlf~o• flnellu •lrltn lmu1rn lntrrn:~ si ll"q" nlln ,tnn1p, clrcondruttlola 11 gtH.·-• •h arto>llo, •turll• rld1.1 hrane• f):llo•run nbiJ~ccrra " ll·•ne unite> n•·ll1 ·1•·1~ J>nuto la ,,.,~ 1 r. l' !!'lrt•mtlll •Iella tra\t>r>a rtl le::rn,., In tal mnl••. uun ,;oJo $tJnl!hO 11 trav~r " -.)no ~ongiunlu fr:t loro !!Oirda.m~nte, ma 11 1n~ltl, (Il • •· la.ltn tl'un '"' l>C'1lll ron lo tuumP rlw lu 11•-tano alle st:uJahf', noro l'"'' CaN wovornrotl oJrlllanlt, rho lo •le> imo dal (thnn verticale dJ tfllthlll: «•ll•lrii"M e~•Pnli~IINma . P•rriUt I'O~'IIl adntlnr~l ~ 1rurrcrt• ~ulle gutdO !l t rcrm roiJc,•at•• OPI cnrro prr r••rlll, n r11rtltlare l'mtro ht7.10ne ill'e... portazione tl~llll l•:tr\•lll enrica..4 rllnt.•tto tlrllt h•·•· la •'•lerma tl'nnll ti•· li•' traverso i.' arlallnln un M'l'o d t le.mu tarco-w:u.11tC•~I~). l•• l.asl tf.ol •tual" <Ono nbllracclllle, c•s.stut< t, d 1 una t;luera Ili ftrro. IIUJ•~Nt.:&la, oli d•ntro /\Ilo sl:lllJ:hl!', nelle l;amlll" rht:~prorn.104UO tlal pk'dt OJll>O li l.'arco t ;:,n>,olt all'mtlttlro, e P\UJ rlafubi rorru:udo un P•~no mclo!llllo, l'hl' r:~ ,fa s:u~nc .. f,• al ;:i.l~nr.., o abbattersi rtmaucntlo rra • mamclu d~lll l•art·lln, III'IJoJ ''e'<O piano orinontale dJ ~ qu:.Jiolo b hnr~J ' io \UOla. !.n tela, chi' oomplutt. ti t•l;mo •lt•lla h:trt•lln, 11 tlt>t.nccatJile rompl~t~wt•ttlc•l.l que.sta, per ts~er la>IIIR, •JU1n•lo Ot'corrn. 1~<.'\ ahbrnccia lo ~lao.:h•• c lu lr.t·

ver,e, r•plel(~ltcl• ~~ oh <oJito, flfl P t••mrt.a l•'•ll cJn 1103 r(lrdJ~ello cho• Jl'l"l m una serie di buehl oli>po Il ttegh orli O.tlln ptrlu o•· e tl l'auo-gtJ.anr•al•'. ••.-a, nel ripaeg~,...i. Uen• ollev;uu quc<to, chp non J•Uu abbaUers~, <e.J'"" si r"ll•nL, la corda, la I)Ualo cnrtglUIIf>•' que~lo lo•ntloo ctol t'ilptl pnncipale 1lelh reiJJ, lu corri3pon•l~nza :11Ja t,~ ... tl••l tnrnc~ tl~l t•rrlo, l~ t4!l.J mancia dut' l.trghn :lf'lpendlcl, che si coiii!IIID;t<.tnn, mctltflulo 1111:1 ,·or,'!IS•a, sul petto del grnceutP, l'l'r


~: :H'RVIZtll 'IEilll Il lfll ll.HIE

t,.)Uollllu l'a1ione ~i ~\'Ol !!i' in nwntugua, i ferìU ~on lra~pol'lati 8 bruccia, o o•on bart>IIO, dal JIO!'W di mech<'nt.ione l'l n par lo òu rnonLagn e · - do tJue-<lo alla sede e/e/fa se; wn.e ti i san i111 da montagna, n "in o el punlo o ve p(IS!'Ono pervenire i c·nt·r•. vi l>Ono lrA"JICll'Lati coimilmenle 11 bruccio (con barelle, n cM ~~·liie-fl'itiylte). oppurt> a dor>'o di rnulo (con rostt•qn.i per mnlati P. Jeritt lryqt>rt arlattsti al hasto o alla bllr,Jelln, ovwt·o con

edi,.-/ettt'l"" cartcut& -:u bar-

della) (1). vnerhJ r~rmo. nuhsimtl m• Ilo> p~tult•nt<', e Il< l rurlo arto n"i carri rl'~mlllllann\,

n n~lle \t'liUrt! faru\ l~r111.

Olln• du• prt<•ll 111 lòl'ZIOIII •h • IDilli, oJIIC.ila h3~ll~ ., aoiO(II'rata Anrora nt'i

lf~lll 11'3•l'llriO f••rtll 0Jmi ..;.!tÌMUl oli fllntln ol.l

f.IIIII'M·•· "" u:lfu .•Plio>llfl d 1 montagna (rit•art•> allJ ~•·•11')11 t•rll\\ h la <Il 41\ t..uo•llo• ri!Jiolt, f,a ~··zh.lll>' di saruta ''' li.' .o!Ieri& uu hn ~~ Ks'~ >DII r Lrwat•• ~nll'lmp~rl .• t.. •l•·• rarri lh't' r~rlti. in raglon~ tlt G per ogu 1 t:1 rru Utlr<! a•lt> l•:lr llt• riJiidt•, ltL ~t•zlone tll •t~nt ttl po,;sicdu nn«"ttrn l'li 11n•·~llt> pitQ/iecoll. rlt•ll•• r(ullll llll on rnrlt-ntc ~ -;oprll u.:ul •·arro, o ra rrllltn, 111 snnitl•, J 'OJir:l l• thtP e:~rr.•tk t la hatl.tghQnnpnrta ··•rutpnlll!111\aenlo, e~ ;ulll\ o•arrl'ttn (l+'r 1.1 fgt•tt l•nto••h~llll•lll>', QU•''l~ l•llf•IIC IOiPI(hi'Vull

~10 tJt•,l'r\lllP 3<1 t•s.o•rl!

111\'iat.>. m ramt•tauo .ti ~ntt•ì. nPt ra•t In •n•. 1\ r~>t•arrut~l'l· tr<tt•Pi tnoviuwntl al f••rito, twr tllll'"',ll!!tO olalla l>a•t'llt t•ltlllltr~>l d~l ""tn!imento ~ •Jih·ll<l rioi,ifl •IPlla So'7lune oh .:.n ti :t, hJ '' tra1po1 U nli:~ <t'tiMI~ •h llilntlil, con 1.1 "'~'"" h:~­ tt•lla (JÌ~I(hi'\'Oit>, ~111111 •111~1•• ru rollo-'Jtlll pr "' la llnra 111'1 luw·o. l ''1rrl per (rrill 'unii n••l nmut•ro di li ttt·r lA setloni tla rauten:1 t• tln III'Jil· Lo~n:~ (riparto :t li:\ •••·l~ l '' •Il ~ p~r lr ""1111nl di c:\Vollt•ria. In o;: ni rorro ~ frril.i t•os-oll<i t•r••n•lore l"'''"· oltro' .•1 rontlnt~ttll', o 4 ìnfl'rnli rnrir:•ll {•In~ t"'r lato. ,u hat'!•llt! rn' 1t1r olP., l'una 'ul e-hl e nt.t•~Huto, l'allra '" at•l•o'lliO t~la­ rmo): - o G tnr~rmt jtre oh un ltlO <eduli, .tue dllll'altro su t~:~rdl~l;- IJ[ti'Unl ti tn!... rwt .,. httl t tre per Il l il), IJ•te,t..l dt·l~rmiuJlion•• n l nunttru olrl•~'•"rl()rl4ll. Rn•·he -.c ~hlll, u •L•L' f:t114 10 "~~noto 1 l•ttl\'1' J•ralirhll, olalle •t•nh l· tt<ult.olo eh • nn nnm•m rn3~giMe •1'111•111 hlnl utthurl'llh•• ,h,ore\lllntent.l •ull;a for1a !li trnzlon" llct •t•wlrurw•ll, traU.an•lll•l 11'unn. oL• pangl,;~ ·h ,.,..,alh O:•l~trelll a rifare pnrv•·chlll \Ili t•• n••l gloruo In \m, p~r ~··ttlm:mll e rnr••' aul'l•~ p..r ""'-''· {1\ 1.•· h.lrt'll~ •l•lllj•~f'olltl tliil rt('.trtl tla UIOOirlf!llll --nn•• 1_. pt•!lllU•olt, w·r la !'OIN<t..mwne, rh e •lUI! te, IIO>i••no, rirurl(:'lte •' r10nlt., in ~ullt, e--~r • agp,·otn)~JJto lra•r•nrlnte fil rnuh •lno al htu~o oli! olo•l"t•nn es;>Pte a•IOttt·r.otr·; m•·nlre li' b:trt•lle n~l·t•• 11ut1 u•nao~btu•rnl""~' rhl' .ul card, ~tanti' ltloru tnn:lh~tl:\. Ogni riparlu t.l11 mtln~ull •• t• t'O\ ~biO t li IO l!llr~ll· llieghe\'011 L;• udi(l·rellig/1 liiMta 1lnl ttmeutil rolonnt•llo nwdlcn Gutola. cton~ta tll u11a


16i6 221 Ptr le sezioni eli ~anilb lo ~gorubero dei renli co<~lilutsce :-nnilrn nle l'indicazione, alln flU&Ia sopratullo occorre prov' erl~re, lraltant}o ..i di ~uabtlunenh ro3lri'Ut a '""gu1r · co... t.aulernenle gli spo,lamenll tlt•l rt .. pPlti .-o &·i parto •li lrupp3 . ll ~ran uurocro J>erò di ferali dtt III(Otnbrat•e, spec:ialmente IJU&IIU•l l'atw••e saa stata mollo ulicitlrale, J'in...,urtìt•it!nza dt meui dt ll•u;:;purlo, quauùo la ~aziono di snuit.à non s·a vtClllll n un l l'Il Il CC' ft•rroviario; la circola~ione su fie blrade, Or dtlllll'Ja·

•valllcm, d'un ,pdJft>. •Il tlur. ;:.• mball Il rlner~:t, tli tlutl stanghl' th lr!,'O<l, 11 •11 unn larga cln..:hiA di c:mape e cuQill, tht ~rH• a l<'ner C11rm:t '" i i'<lt3·lt•lllj;ll. J•a<santlo 11Uorno :~IL1 l~ml atura e alla r•n11cl:1 lll'll'animale. 1.. • ~ll:Llll~n a~uala In rrrm e Ll'l~. 1:011 ru;antlre a .,mett.., l aruc:olo C<•l e.S1Ie; t'•'-1 111 rulla parlt• IUih·r.ore, nu li'Uanri:U" cilinJrrro, •.:vrro' l'Olt, e<lun, CtOIChia fttr C<rcunolare Il [!t'llll tf~l (• rilo, "• n •Ila l'art" t•O•ll!riOrt! oluu I U<:Ii~ (lf'l allo:: tr\ 1 Ili! titl;:luo d 1 cuoJu (l t'l l r !1Jollrlo n bmccia Il "'t il a ,. e<hlllouto ola uu to•lt\lu rurrnntu tla du" illlllc:ll~' di ~~~''"· f •h olu~ rah~lrelllnl r~rro t:\\ O, nel •rnnlo lt'lalu ~~· 1111 luc;~~t •·a un 11ltr11 <il f••rrt> e •Il elnl!'hill rtl ranntw. \prcntlu nt•llii~IU nolluhru, •tu~sto secoudo telaio jl1r.1 ~ot•rn una tN·ninrn, e. to•·tliaoh• thJ!I n olll sruml\011, (IliO soll-.varsl, c•l~lllu~lllln un plnno llltJhlll'. m•·liuntu olal':ultl an tlletro. Al ~~IIIP o! lls>~•ta unn rml(hln J•Pr tlrrrtn•lnrl' l'atldl)uw tl~>l CMitn \Il·• ll:anr:~te oli h')..'llo d~l se.1ilt' .u100 ·•·lnlL'I~ IUI'<IJante •ttl A ;.!llll<'ttn, dut> ~tauti>Ol Ju•r l lo. trtrel·uh, J~<'r flnlt>r<t ton~IIIP ~N'<' rou le luro e tr~mita ~up••nnrl,rwlli •1111111 pcHz.lonl'! restanll l• nn~. Blnn~cr>~IO J~> •lo•.-1' \Ili, QUC>l<' P<l rrnutr ~llflO'CI<lrl <')IlO (orn•l<l oJI aUa~rfu Jl~f 0~s.tr! l l•l'.lCC'Itlllit tl~!l.l •(lalllt'ra, e 1111 an••lll olllllll tal<-u" aon"'3" al p.ruh •Il. l •lue ;:-1mlorul ~··no • t.lo•ru\, ",,;,rttrohno t·ol pt.ano mohll~ .1~1 ~edile. Kot;l 111•501111 •11\aricar·i all'1nfu••r1, 3(1r~lllhl 11 noltolln11 rhl' h Ur·o~ cnn~tnnl•. l"l•· ~>(}no dali:\ ro,itlllne Yerfir~l~ f'·l"•liTf' n tfllPII.• nrizzontalr. mPdiJnll' rlUP C'·L· li"'" r!l SMieguo, l CUI rlDt•IIJ h,z'!OIIIlUtl •1 A!ll(;tiiCt;UIU tllfC CSlf!'JIIIl:l •UJit•rl.,rt olell" ::amlw tll'l s('<lil~ Cìou ltJ vnrl~ mdlruulorll, eh•• f'lh<ono ol11r<l ,oli~ SJ•alllcm e Ai l(nmball l~ ~P ll:•·h•tli)t:t 11oò pljtllarP IJ t.orrn~, nlt.rH ·h• tli un.t >t>.·lìn rrgnlnre, nnrh11 •Il n un ~t'rlla L 'drJiu.,. prrnuu tll una lu1rello. Inoltre per la brPvit 1 <lt:lh• ,J,n~th~. 111 "•JIA-ll'lliSW •l ada Un, Hll'gllo tlella hartllll. a ~UJ•Prarl' rtmf' •li p1rcoll• rmo r •.: •lo, eume rn~u accadcl'l" tl'mrnnltllrn nPI •PIIllerl di mont.JI!nt. ll,tuJ r•:•:~rln •la wonl t!ln::t ,, prov\'1<10 •Il g ~e.tl,._lell.i~tbe. Il .usltfl'"' ,,.,. m•tloh r ftrLII ltt~tJ• l •t rornpon• rll rlu•• Wfll•le •Il :\•l!'l ·11 l~o ArtlrolalP. a rorm:t rli X, - •Il IlM 1•ed1na: - d'un l'Olll~tlu. o tt nd!\ Il •l'nn r~Utinrt. \ l o;eni r.uttPI3 di n_, t.• •ono unii~. 1 lrl' rm.;hw •li rntldP''• UIIR •u1• ·nt>r•• •nll• •1r11h• il rnlllato aJlpoJgo:~ Il ~om1to <!•rrL,flt.>nde:n te: uua m~•IUIII·•· rh•• un~nilo<l n tjuo·ll:\ tlt•ll';lluo X ~erve ati ;Jbbracdarc 11 petto tlel se.tutu, un 1 tnb: -


E SERVIZIO MKOICO Mli,IT.\JIE

1677

mente òirt1cile e stentata per l'ingombro clel'ivante dai molti veicoli, <:On i quali si a.ltende al ritoruimenlo rle1 \'ivt>ri ~ dellA munizioni, tutto ciò J·appre~ento un comples$0 di difflcolln all'attuazione di questo .ser vrzjll con quPI!a .speditezza, che <:arebbe desiderabile. Il rl'golamento riel !"ervizio 1n guenA (pat•te 2•, § 92) prescrive ben.,l, che 4 i comandanti « di truppa. r capi di sorvizio, e i comandanti tfei convo~li « in marcia devono in massima lasdar liher·o il pas!SO ai

inreriom ello r~,to. lt>Yl sul Jlll1no clell1 b~r,lelln o rl~l hn~to; i" quattro rordireiiP, due ant~rlorl, due Jlosreriorl ptr l~g:trc h• coppce cl'aslr nl basi<>. o alla i'.arrfelln f,tl J•nrtJ ~Ujlf'riorl rlefle bnnChP dell')\ h~nno cln'CUD3 IlO foro, Jlt't unm~IIAn•l l!h archi di canna cl' lnchll. rh~ t'l:~ono 11 ~omeuo. le e<tremlta lnreriorl tl'rmlnmco tn un punt;ile •li e-rro All'X dJ slnl•tm (cormpontlenta ciO<• nlh parlt• tlelh grnJtJlil t!PII'nnlmalll) l- n11a~c.1tn on•t rinll:hia !Il canaJie rllOJO nor inlllRrll In 11ddll~a ; H rlst•f.nlro tll enolo clelln einghia ~i Ossf\ ~ l bollonl', che sin r~t•ll'nltrc• 1L Questo :t •li sinl~trn h11 ln•tltre nell' e:~tremità ~upPrloro tlt>ll'r.~IP nnt•rlnrP (eoiTisponllentl) nl hto ~loi~tr•l dPil'nnlmnlt<, ti11L ctuoli• lato ~l rn Il rn•lco) IlM lrll\'er:;n (brv cclc4olo) Ili lrguo, o nell'e>tlr~mlt.à supvnoro tlell'a\ln postPrlorl' un'altrll travcr:;ll IR/IIlllterrr) tJII~ftno. ll hrnecìnolo o lA spnlllem si rmn:tno, med ino!!' nottoiiiiO, .111 nu~lll cii rurro JlosU OtliiB ~>•tr~nllt!! ~orrl~vontl~ntl rle\l'allru X. La ptdarw· 1\ una 1ft•>·~ 5ll'r.e;~ •li l~n.,, ron tlu~ r••,.,uru ndle •IU31l ,.·imml'tt~' la dnl(hla di rawcpe e r.uolo. gm•lu, n•loot• In lnn.rhen.•. fJPt rlMl' ap(lo".Jrìo al JUC·11 rifll -.•dillO. Alle due e-trt>mitll d,.lln Jll'tL>IIn P>t3tnno dei solchi per datO I•ICil~ fltoi.'l ;Ù llOrlli(Pri!l, Cb!> ~(lnl l'>>.l fif'VIIOI) l(l.'lCt' il fmlo, per porlarlo nl llvflllo rlol piano rlt•Jia l..:lnlt•lln, u rll'l bas ti!. Il 111(/ltllo rll 1~11 •' sorrrlto d:.- cln•1ne po~~xi di cMna tl' l ndln. del qn:ill i due antttriorl e l •lm• po<t•rlorl sono Ira loro rwnitl ad arco. Il quinto pezzo serve c• uncre llt!\eo,ti e fermi i due archi, t•omr•lelnrulct 11 rluln del sortlHro. Le eslrllltllth Inr~rtori rlegll archi s'Immettono u~f rol'l J1r!lllc~.tl ngli e.~lreml suprrlori rlr•llo 1\ste tiPgli -x. T.a. le la tlel sttrlloLto rl llssMn rnrorlormenlo, pPr mozzo dl o•nlll, 11 hottoul merallici situai! ruoli• nslo. Il ~o'L1'~110. •1uando 1• rlttlegn to, rorm:~ 11 n rotolo lun)lo l metro d reà, do•! diametro di m O,Hi, tiPI pt>>O tll etrc.'l klt. &. Il wsi~<~OO '' pr~lutra prima sul te!n'n•l, mHtl'lltlo l'uno ronlro l'alt ro • dut~ X, rO!IRIURtl ~~·r nwuo delln spatllera e dr! hr:~rduoltt, e lldnttarnlovi Il . om~uo; (IO~dll, tll>l apparìlCChmto. il so.>tr:.zn,, ~~ •1Lu:1 sul ba31o, o Slalla bnr•lella, t• In ~~ aS3lroril. r~.rmanrlo con le r.~rdl··eiiP l punr.ah dJ rrrro agb anelli delln tmrrlnluru. Or>po tiù 1 Jforlaferitl toll!(lno Il t>mrclunlo dall'anello, rh.• lo Uen r~rrno. 11 rnrl,.:ato Il IPrito ;ulln pc.lan:a., lll ~ICI'IliiO al piano t.lell:l barda· lum, su lla '' ""'e lo rnnuo ~dvolam. Ugnl ro1•nr:u ~~~ montagna e roro1l<.l .11 10 50~tf'J"' per mah1ll e ferili leggPrl.

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i 67X

RIVIS l \ DI TEC;o,JCA

• ('Onvogli (l) di fe rili e ma lnli, a meno dte non ... j tratti • del cac::o •li l ruppo. che accorrono al combattimento, • mu all'atto pralit•o molle <'i rco<~blnzt>, indipendenti anche dallo ~~P-~"'' ' 'Ohmlà dei comanùauti tli r cpar·to, lol~onn l'tfticacrn a tjuec::ta urnanit.AJ•ao dic::poc::izion . Lo c::gornbt!l'U flpj rer·iti (:!) clalle c::ezioni dr sanita !Jllll esPg llll'!;l io IN modi: a) allogandoli rn luoghi ,Jj cura (oc::pedah da campo o da ,.uerrt~, !!IAhihm('nlr civilr, abrt.azioni pri,·alt.>) situati nello a dtacenze. o nella lncal tla c::te"c::A ove ru impi&nLatA la ,..ezione, e c11t ,..pecinlrncnlt' •Jnando l'azione sia rius<'ita favoravol••, b) laPcruuclolì "Ili po~Lo col malt•l'iale e col JH'l'"Onale strl'ltament.. necl'""nrio a curar·lr, «otto la protezione della C0tl\'Pll7.inne dr Grut•vr·n, e eu\ tplanrlo sr dehba abbondnnare il cnrnpn al numit•o, e manchi il tempo e l'opporlunrtà dr m a111fnre all'indtetro 1 reriti, massime i più pl'avi. e) dil'igoudo r t'er1 LI corr ttuad r•upedi, carri, velluJ•c, tr·eui l'e ri'Oviar i o per &<'1!118, All'o'-pedale da campo, o da guerra, ovvero all'o~, èdalclto da rnontagnu o tla guerra piu vicruo, oppu r·t~ ad oltri luoghi rlr r.ut·u llssuli dal ri~petlivo ùir·etlore, o copo-ufrìcio di sanrlà.

I n 1uesL'ullrmo CH"t>, nello '"ll'ombero dei r~·r·il1 ::;i ~eguouo, in tnll"l<~t ma, Alcuni ~peciali errleri, Lra~por~odu: -x) in loealitti oicittis~ima, i ft>rili con lesioni ~ravic::coime, o bi'-'Of(ntnotr ùr pronti :.-o.:co1·si. l fdritì dt Jesrllnt trauma-

(l ) lll~onst roiiVd•/h i tra.,porl• falli r•~r strad•' ordmarì11 (coi carri), 11 per acqua. l tra.~rrorll per rerro•l~ si tllrjjM, 1n lin:ru~t;.:lo 14Lttct•, sflbJt:lon• (.1) '1(\lrubl'ro •lall& ~~z.oru di ia!Ul~ fl.!uanb Prlndpalmtote l ferili, lfla(Ch~ m 1'1'3lU que,u •ntt~res'lllno Il ll\·oro dPII~ ~edont" durante l• l•nltagl~,. l rn:t· lati :wmo ~pedtli tllrt-Uam••nt~ agli sl.llblllmtoU ~11ldaherl. nH ero rìuultl nell.l 'i'UDDI' 11er r~,;·rl.' avviati ad un o~pttlalt, rlt~\.<:Jl<fo >ofu, tj118JIJO oetr..rra, un •tual-fte mom~ntan,.o ocoor{(), o-1111 r•~r i malati si pru\'Vede wu l~ 111~•"e nom1~. ch" ~l ''',;nono dlllf.t serlono di snuitn u~ff~ Dl1lt:l', e d'altrn partu <furnntn f 'azfont~, uon ~ono r~~l chn rap[lreseutano il mag!(l••r coulln~:ttnll.l tll tra.srortati.

m


F. SKIIHL.lO 'I Eil lCO

M !t. IIA U~

161~

lichu leggere. (Il lt'aRpor l.() 11i solito avviene con cnl'ri •li r cqubiziorw) (1), 3) in /ot!ahlti OIC/110, t rerih gl'ti VI, 6 fJUPIIJ per i 1lll8li si pun supporr·ol, eh•• lu durata della cura uou c:arù lunaa. e potranno rrpr·•ndero '-'i.'t·vizio. (Il t ra"pOr l.o avviene crm car ri di requisilrotu.~. o co11 Il·~ n• ulLrezzalr); ;) in /t)CrlitUl lontana, i ferili per· i quali "i presume cho la durala delln cura c:aril a"~ai lunga . (Il trasporto generai· mente "''' i••no cnn 1roni uttrel.lc li. n eon treni- ospedali) (:1); ~) in /rJr..tlita lnntuiiÌ!f~ima, i Cerili per i qunli si prPsurn~ che In durala d~lln cura su11\ lunghissima. (Il trasporto avviune con lrMi -o~pedali). C't rea all'ordine di pnr·te11zn rlalla <>ezio ne di !':ani l<! (l!tl anchu dal po~t.o rlr rnerlicawmP), .Jr r·eg.. lu <;On fttlli partin prima i ft~rit.i gr11v1, poi 1 rneno g1•uvi, o per ultimo i ieg-git>rt, po· tendo que,li ulllmi tt"~pelltu·o cou tn111or rianno. Qu~>lh chf\ sono in grn lo ùt rnnrctare n piedi <4ntanno avvia~i al prit IJI'CSlf) (fot•mnndo uno specinle couvo,rdio, o a l seguito dt'Ì coravoglt dt't ~tra'll) al pruno luo;o di rico' ero, on·tlro al f'ito ove l:iOIIO prt>parali i n11nzi d• lta:"porlo. 22:?. Per ~l t O!llh'•lt'llt du eu rnpo, è l!!pecialmenle pet• quelli piit avanznli, lo s!!ruubtH'O d(lt maiuti e r.. rili de\''l richiamat•e la tua;.q,tiorl.! allenztone, lrallatrdo~i simrlmente .Ji stabtlimentì spostobtli. f\ dovt!ncltt<>t far posto alla gran massa di ma ia li e ft•rilì. che 'i perven..:ono ...iu dalle ~ezioni di <>anita, :<ta. bonchè eccctionolnwnte, \lai posti di met.licazione.

(ti t•eltr.t,I'Orltl •l•i (~nh ah'm•l ~tlro tlrlla ·~taonodi .>anltl si rioorr& il m•·nu rhe •la pos•ibile ai rarri rt'golnmr·ntnri per rerltl. oceurrenrto qoesli enrri con-

tinu uneule n,.ll'ammetl~,"' \ ac'aoanza •Jdle lnapt•e rombatt~niL Si ricorre tn'11!>'" •h JlrPrero•nta a C."'rrt •li lri'IIO militar.'. t' Ilor,.:ho>·P .• H'llllrl' o tarri rll ri'IJUt'izlonl. muat~•w1oli •h rnnh·ra«t o gaacit:h •h pa>rha, •' riJl~ruruloli rom.: 5I può dal sole o alnlln plli'JI(In (V. ll•i!al . •li ,,,rv. in trucrra, parla 2", l 91). l •• re•t•tistllunt •onu radaie.t•• rl:tl l'ltJto·urtlt•lo. o dal dlu•ttore •li ><10tl:i, "· in manranu tbllo ''" u eom:~.n•laut,. 1:~ ""~ioo•·· c ~onu e~•·,..ntl<l •la urn a:tli comma•sari nll'uopn tlestJ:n<\11 riai COIII!IIIIId di dtvl~lun~, o •li corpo d'anuntn. 13) Qunnd" lnvt•Ct• si ~In ili vicin•ul711 ili un IB~o. 11 .11 uu nume nn• 11/llfriit•, <i Jlllù rtr.>rn!r~ alt.· nmllui•Jn:f /lul!lllli. alle,Ut•• tl:ttltl <~•H'i~l.l tli aOCf."•lfoO. n al com uni mntl tli lltl\rl(ntltillllj St•t:tmdu l'l crwltzlonl rl~i ( •riti.


t 680

Ili\ l t; l \

IH TECNl CA

Le condilioni di qu~«li !:llobilimenli, per quanto ri(luarda il ~ervizìo dello aJtnmùero, sono però piu favore,•oli: t• per lo possibilità d1 ••rcuvt•••art> e lrallcnere un maggior numero di molnti e ferrti, t <tFendo\'i i mezzi adaUi, che mancano nelle Fezioni di !:'Snita; :!• per la mag~iore possibilitA di ato$P re ' 'iciui a un lron~'o ferroviario, e quindi l>ervirsi di mezzi p1u npporhmi e più omcaci pl'r un rapi.lo e copio~o s.zomb~1·o Tranne pt>r ·iò il ca<~o di irnperio~e circostanze. non occorre p1•ored• re nPIJo <~gomber.l, con tale precipitazione da mettere in pericolo lo <~lato dezl'mfermi, ma è mestieri teul.'r conto delle condizioni di questi, e della v•a da percorrere prima di arrhore A un luogo deflnili\'o di cura. Lo sf{ombcro do1 melatr e feriti dagli ospedali da rampa ha luogC> o su O!llpl'dali da rampo, o do guerrA, ~caglionati all'indietro, oppurH RU l'lobilimenti sanitari iostìluili nelle adiacenze o neilc rct•·ovra dell'Armata comballenle, oppure, attJ·aveJ·~n lo li11en rli t.appR, ~~~ Olllpedali di ~gombero osisL~nlì nelln zona cenlrnlo, o interna ùel pae~e. Si tratta sempt•e di (:!r·nndi '"gomberi, c he si eseguono coi ~rantlr mezzi di romunicnzion<• (forroviP', o, in mAncanza di quo~tì con Clll'ri rNIIlbit•, t'''" Vt'llur·e <lei treno borghe!'le o militare (l). P~r g-li o~pl'dalr de ..lilla li t~lle malatlito contagiO!'e, lo "gorubero .. ; fa MIW8 altri O!'lpe,Jah e~clusivamente ìnsliLuili a que'-lo Qcopo (2). Auche nr·ll'e..<~ucuzione dello ~!.!ombero de1 malati e fe1·ih da!..'li oc::pet.lah da campo ...i seguono criteri ~pecial i, lraspm· tandn: a) in l~alit'i ri,·ini.<~sima, i malati che sr pre;.entano con sintomi grù gra,i, où nllelli da forme conl.a~ìo~e tli facile diiTu-<iC\ne: i ruriti con lesioni ;.rravi;o«llne, e biso!!Tle~oli di

(t ) L'l •II•J•usillllfll rclallvP aliti ~B·•miJerl) sano provoc:tte tlaJ dlrettare clJ.Unltr< •l'nrcn <1.1\ (11 di 1~11rpn rl'anu.tl.nl. tn segwlo :tlle inrorlll37.ioni romilr!tll•l~l dir~tlM•• •l'u,J1Utlalu tln •·;~mr•• rlrrnllnon•em rlfl mnlali e rer1tì d:1 •;:11mt,rare (V. Rl- ~ol. •Il ~~rv. In I!UtWll, Jlnrto i',! 103) ('i/ v. Rt•gl)l. 111 Kt•n·. lu gurra·n, 1111rto t", S 99.


E ~ER\'IZIO llJUJ itn :\JILITAIIF.

1681

pronti ""ccor~i. i malati e ferali leggeri, di cui si pre~ume breve la dua·al.a dell'infermilà (:l): b) in IO"·~lttu cicina, ~l'iur~riUÌ di malalli';! acute gravi1 o di malalliti t-onlu!lìose mo>no diffu~ibili; i reriti gra,·i, e quelli per i ctuali !"l prd::~ume che la durata della cura non "arà lunga; e) iu lu:alitn loniana, ul'inrerrni di u1alallie, o di ferale a lungo clecorc:o; d) 10 /llcalica lonla1ussima, ~l'inf••rmi ùi malallie di lunghic:sianu llurHlA: gl'inft>rma ùi rnRiallie per i quali oec •c;silernnno p1·ovvedimenla medico-le~uli (lunga licenza, riroru:w. ecc.): i fu•·•ta per 1 quali si pre~ume occorl'di'B una cua·o ch lun~lai::;s1ma durata. Sat·ullllO inve~e fasciaLi sul posto, cnn!"egnandnli Rllc auLorilU locali, i mulaL1 ga·aviss•m•, per i quali ogni movi1neulo potrebbe riuscire pet•icoloso.

'rreru'-tra!!pnrto-(eriti e malati. -

Treni <'SJI"dali.

22:t l meni vet·amenle efficacj pet• uuo "gombero rapialo e copiò~O clei maiali «" ferili clal lealro della ~uerra Hn nei piu lontani <>Labilam ~nll di cura, c;ouo rappre!:enlali dai u·~n• fe1•ro' iari ~anilara, i quali ... di"lioguono principahuentP in:

a) creni-rra.,pot'lo-_{ertti " malati, alltJ"lili dall'aut.orit.a militare, cla que•·la ec;ercilali, e de~Lmalt a percorrere le Jl}li ferroviari~ comprec;e nelle zone dipend••nli ùall'lfllendenz.a c.l'armalu. compiendo v1ag~i non eccellenti, in massune. fa dur1\la di un j:'iorno;

(3) !ili nmm:lhLl •Il malalti~ ]Pggijrl.' e di lm'HI tlurnta lutll tndi~linUml'nl" rlevtlO•I ~>,sere avvhui sulla hne:L dl to.IIPII, ov•• h olrezinnt 111 'lllnlla 011!tmlr.r.crtl cbn metti l~~<·all un'lnCermrria pel rlco\·cro 111 qnc.~la a.mmai3.U, ehr •lt•vono 11n.1•tn r•onlraro uelle lite. (.!u!lndn però la nrmate esegun11t1 un movimento rotrogr:.ulo, gl1 anunnlntl leggeri tlevl)nsi nvv1are a loC4lll.ll sllullle mollo ludii'LI'().


l tl8t

Ili VISTA 01 TECNICA E .:;EitVIZIO m;OJCO MIl l B .RE

b) t rent-o•pet/ali app re~tall dalle f'OCiP.là t.h soccorso, che li sercitano sollula vigilunzn cf~>ll'aulol'ità militare, e dPstiuuti a t•ompie!'e ,·io.z~i clelia durala anche di pac·eccht ~iomi. per tra<~porla•·e i malati e (»rtll fin nei p1ù remoti sih, nell'interno del p8<'"0. (Continua).

BIVISTA BIBLI OG BAFJ CA DoLl. c. GnoSSII8L\I (Genoral-At'ZL). - n ••rvtzio lanitarlo alla llllo•tra moncUale 41 Chicago. - Augu>:l Hir.,ch· \\8lcl, BPrh no, nm:l.

I l r~lutrwe, por miss1on•• avuta. ùa S. E. il Ministro tlt!lla guer.,.H pru ..siano, '1Sit6 lo mo<~tra mondiale di Chicago e ~• rPrmèJ fu clal 12 maggio al 26 giu~no 18!13. La grandezza ~ la ma,!!niticenza clei numerosi rahbricali, costlluenli la .Mo'~tra, lle~wrono nel \'l'~ilatore le piu grandi meraviglie. Naturalmente OJ.rh RÌ 0CC'11p8 cii rll'eferenza del serviZIO Sa· nll~t rio militare, di cui "'"corre con competenza u..ruale alla sua rama

Ospeclnle militare. - Brn espo~lo un P<Jsl- ffospiial per 1:! IPlti. Si componeva di un fabbricato di amministrazione a rlue pian1, a cui eru anne~sa un'ala per !>ala di ammalali.

La salo ammalati non era del tutto at•rec!ala con leLLi, ma ~e ne erano due da o~p~dale quali campioni. .Essi Rono di

l'~rro e fn1•nili eli t'eta metallica. Uno è munito di l'ipari pei pazzi e doliranli.


RIVISTA lJJIIT IOGIIAFICA

In ulcunì armadi a '·atri os~ervl) il relntore lulli gl1 o~­ gelli nece~!<tlrl per ricer<•ho clumicbe e batlPrJo"ropiche, ma nulla ChO ros"e lllel'llSvnlc di !lflCCI&Ie considerazione. 0~­ ~ervo pun• una :<erie tl'ampor tau h prepara ti palolocici provenienti dall',trmy .\h'fi11:a .Uu.~eum, preparati microscopici cd altro Vide anche 1 beu not1 moJellt degli o"pedali baracche clel l~lii-IXGt, 1 •nrdelli oli nan O"pe.Jall (Bal'ne ... ~ Ja nuury) e di un lr~no n!tpedule MerJlevolt tli ullf'n7.10ne Prano due modelli di un antico ~ n uovo Po~ OHJ.<rfllln , llll armaJ1u contenente i pn.lparati sui 1i... ultall d t> Ile ls;~iom o~~t•'C ollenu11 dal capitano dolL La Garde llèf,rli o"'perina•nti eseguiti con pr oh>Wii d1 va••io ca libro. De,.c• iv!' l'"' l'«atllsmeut•• 11 relalore il nuovo rue1le adotllllo ùagh Slnl1 n1ll d1 .\.1m.•t•ic11 t.>d un 111~lema Joollo illJ.(è~noso at!npralo clali'Amel·ica rlel Nord pe1• irlenlìfieare i d1'"'erto1·i. 1 suici.t1, e-x. In unA ~cheda é mdicalR ogni pa rlicolaritil del rmlìlare (noni(>, eta, ~:-talu ra, colore dei capelli, degl i occhi. ere.) e nelh1 (lguro rl~l corpo onnessa alla scheda O!!ni rlo\'iazione dal normale, cioÀ ogui sef!no particolar e, o;:ni Lalua!!glo, ng-n i color·e od Altro. Nell'ospedalt:> u1ilit& re è belll<~~ima le farmacia. Esamina po1 il Grossherm due ca.,,.e ,, cofani, l'una di mediCJoali, l'»llra di ogg•·llr <lt chirurg"ia destinati ali•• sezroni di san1Lll trasportate dn m uli ; le bor·se da !'AIIilà coulenenli 'luanto pu,., uccor r•'l'e al cltit·ur;:ro rra ca'>i •li urgenza e le tasche <11 sani:.à degli aiutanti e du~otll iorermte ri, ì pacchetti di prima roedica tura. le cas;~e p••r c1bi, utensili l'd a llr~>zz i di cucina, mobili per malati (letti, ""edie, la,·olroi. ecc.). Il rt·lalore O""Crw in nciuanza deii'O"pedale militare alcune t... nde per molati, l~ Lende per l'iO caliclli tlell'accademia milalare Michif.T&II a ll'e ... tr emilu delhi ~Jrdway Plaisaoct~ u lu lenJa pro tew~ a rorrna di pir amide per umciaJi alle ma noHe, o per cacciatori, ecc.• ldli da rump<>, s~die e tavoli da cam po. Il rt:'htlore de'lcr·i,·e 1'"8llamenle lutti que!"li og~eLli e li illu~;tra çon figure. V1si l6, pure, 1111 ospPdale modello di marintl, una stazione modello quu ra nlena marittima. Dopo uu esame accurato di Lutto il maloriale sul servtzìo

ui


l 61H

RI\'IS IA

<=anita r 1o, il rt?lalore o"'~ervl'l quanto d'importante «i vede ulla ~lo!>tre intorno all'ic:truzwne t?d é lieto di affermare che gli nmericaru del Nord, . ebbene in questo rAmo ~teno 111 g •·ande progres~o. tulluvia po...sono ancora mollo imparare dalla Germania. Cu'l dimostra il r elatore enumerando e olcscr•veodo •1unolo d1 piu i111por1ante gli scienziati e.J i flibbricanll ed espO!'Jlori lt>deschi hanno mandato alla Mostro SJII!Clalmenle in chirurgia, batter iologia, if:!iene, analurnia, medicina, ginecl)}OgJo, oftalrnologia, fisiologia, ed anatomia patologica. L'omeopatia. che n... u· \ 111erica del ~ord, ba pr•·!'o grande .. viluppo, aJJa Mo«ll•a d• Chicago, a,·eva un l'dillcio a pc~rle. L•• "Blu d1 rualati o •tue la h Ojleruzione S<•llu u.:u1.11i alle corri«J:ICllldcnti degli O>'J edali cowu!li, e la sola ditft•renza, naturalmente, è nt>llu far macin. 11 palazzo delle sij:fnol'e, stilt• del l'inas~imeolo italìnno, 11 palazzo per le a rti e l'industria ('Oi suoi apparecchi ùl vnr•1o m odello per •·i<>caldnm<Jnto, cucina, ìlluminazione, por 111\'fl· lul'.1 a vapore e stiratura della !Jìancheria, coi varl E~if>lt' rni di lliLJ•i, il vt>sl1ar•o, spl•cialmente dei soldati amer·,com, • mezzi nutr·iliv1, gl1 apparecdai per triturare 111 car·ne, 1•3 stalle pel' buoi, l maltalui fermavano in m oolo particolare l attenzione del relator·e. FA m appre~"'O un e::tame uccuralo del malerialu e,-;pn..tn per tra--por tare malati ~ fe ri ti. Un particolnre mezzo di tr;rsporto, solamente po<~sibile utlraverso prelerie, è co,.tiluito dn due lunghe ~tangils ft•rulate per una estremità 11i Clnilllculi di un mulo, mentre l'elh•a e<~lremità pO{;!gia l'UI ~uolo. La hur·ella contenente ti molnLo o fer rlo é fermala so,l!lrnentc Ira le olue t'langhe. Oescr·ive l'organizzazione ddle comragnie di <>anilà, dei oldali infermieri e porlaft>riti l farmac•sti americani .Jcl N or•, l preJiligono l'uso da me lrcìnali l'Otto rorms •li Lavolello, clopo di queste godono molla r inomanza gli estraiLI lir1uidi e le for·me granulari. l moder·o• pro·~ollr ro••·licinu li tedeschi, come H l'ulfrmnle, il somna l, il p.mtal, l'ioscino, la salip: rina, l'anlipirina. l'nn·


BIBIJOGR \ ll'IC.\

r.•l,brina, la fenacetina, l'aniline, la r•esor·cina o molti altri 1 1'1e~gi1i\ono pPr purezza e rtuantitu. GrisLrumenti chr rurgici, !:lì app11r1 ccht e il rnA l~>rì'lle di m edicazionP, nelle ~teztoni de~li &!l(lll'•ttot·i nnter1cam, non ~tu n~:tevt~nn all'allezz» che ave, ano toccato nella M o«Lra "ecolare dt FtJa,lelOto. ~olevole er a no la rarule di rame. siste ma Levis, per lo rt·atlut·e deA'Ii orti, LuUe bucale, e~.;,posle doi fabb ricanLi Ellwood , Lee e Comp&!i:OO, e pregevole per la loro s tt•uordinet·w le{.!gerezza e re"i"lonza. A n che nel mah!!l'tale tli medi•·otura il relalOI'é osqer"o molle utili innovazioni, cmne un re<'ipie nte di ''elro entro I'UI .. , trova lo nms:-olino anti ...ettlc& nc·rotolata e la cui ~i e"tra • e si la!!l!a ~o lumcnle quella r r le ciH' occorre ; cr.rtdelello e cateter i d t ::tela HaHn, e<:c \ rwhe rmporlunte era un nuovo cinto erniarto d• :-lyt', in cur In pressionE> é eseguila da quattro pe.llotl11le, disposte com~ le dil.8 di una mano nello r iposilione tli una ernia. Ma il relnloJ•e, non avendo veduto f1·n ~li e:;;pMitori il TietnatHI, nn M• fl trovarlo in :"\~w- Yot•k o nel suo rwgnzio ebbe occa>"ion~ di ammirart> i;:trmnenli ehi rur~ici di l'ara brllezza. l\l aravigliosa era la el'lpo~•lione f'lt• tlricn, mn \'Ì ~i l ro,·a· vano pocltl i«tr umenti per l'copi meùici, ad eceezione di apparecchi n corrente indotta ed u cot-r~n te co-.lanlt>. L'na <>lroot·dmario con,.itlerul•one houno. nell't\rnerica rlel Nor·d, l•• rnernLra a rlillciali. Dal ::riuJ<fiO 1~70 al gennaio ' 1892 non m nn•) •h 21,102 pPrsone furono '""ct·itlt• n t> l!e lio;;t·~ ufficiali, pereht' oblll'•Ol!naronn, quah 1nvnhdi. rli rnPmbra n rlit1ciali a d1 apparile('! ti ortopedici. c Htulli apptlr·ecchi, "ecou.Jo il rt>lalore. robbl'icano ill\Jark~ ,. d Ft'PC~ (Nrw-York). Anche :?l'i'!Lrunwuti e g-h apparC'r.c:hi pt'r lo r ura dei deuli erano helli'l~iwi. 11 relnlort• pr en le poi commiato dnllu <'lllit liloncu, doè dall'e«po.,rzioue e ..., rP,..~ a \'l~ Ilare ~h <l" P Jali '"pecialmt>nl•' in Chi•·ago, \Va--hinfllOn, Bnllimoru ,, '-:e\\-Yo r k. In Chicugo ,.i,...iLc·, il Cook Counl) l1 11~prtal, che e~l• J!lé nveva veduto nel l">iG. Si compone eli otto pa Jiglioni <li ammalali ("el per le rnalalhe inter ne t• clue pet la chic·ur~ia). ciel fnbbl'ICAlll per l'ommint!';lrazrono, del rabhm~alo pc•· 1'11110"7


l HIHi

Rl\ !STA

~egnamento clinico, 1h•IIA cucina, del locale per le marchìne c fl'''' In ~alu mor·tuar·ia. Tutti i padi~lioni dei maiali •ono a lrt> 1•18 111 e rn quelli chirur~ìci possono essere pure abillltt i "otlorroner, OV•l tAlora "i tra.,portano quei malati eh<' non possono pìu l:ll!~e r" curali con l'asepsi. In Chiéll;ro, 0\'6 lu malallie infettive sono frequenti, sono rnolto in uso le di~in(e;.doni col vapore anche neiJe <'.S"e pri· vnle e c•>n l'acido -.c.lforo«n, il quale ultimo, veramente, l! poco l•fflr-ac'• . .)ferite\'nle di menzio:te e pure il fabbricato per la ,..cuoio dell'' iofermi•·n•, le quali "Olio amruPsse dall'eta :tl a ;{;) o11nt e vi riman~ono, per la relatrva istruzione, tlue Anni. Il Pre!lb~ lt•r·inn IIO"'pital fu aperto nell'a~osto 188~ e pun a ccoglier•~> 200 maluti. Il fabbricato ha 5 piani senza 1 ~ot­ ter·raner od i soltolr lli . Le flnesLre sono un poco piccole P non mollo nunwrose. I l Dentention l lospitnl ò u11 piccolo ospedale ove SI IICcoii.!Ono, per una M ltlmann circa, i pazzi, i quali ~0110 poi per mezzo dolll.l fen•ovia Lraspot'lali all'Insaue Asylurn 111 Dunnin g. (JU&liL'ol:;p>'dale 8C'COglie pure per 1-R Ol'e i rancìlllll abbandonati o vngAhondi 11 poi li manda ad una l'cuoia iu·

cJuqtr iolo.

A Dunnìng, pr eqqo Chicago, vrsjtò 1! grande ospeiale ,Ji pazzi (The Cook C'>unL\ ln«ant> Asylum) ed una l'asa di po· veri con l'nnneso:a rattorul. Il m1wicomio di Hunning pun dare ricello a WOO pazzi: Ili compone di dul! blor:kR e rli i case di eampa~ma. l bloek6 "OliO a due piani; uno di'i bloc/,...: é riservato as malati tranquilli. e l'allro ai furio!li ~a-ra H. Nelle i c6se coloniche ~ono i malati piu lt!ggeri . t.a C8"8 pei povel'r IPoor Hou"e) é lontana IO mwuli circa dal manicomio, ~eparata da questo per mezzo di :>iep•'· In t>~tqa ~'8 "8 !'ono tra,.(t>r tli 1 maiali cronici del manicomio. Il numero dPgli abitanti Pale talora a 2000. Il fabbricato ~~ com· pou.,. dr padsglioni a piir p1ani. A WA!<!hinAlon t'accolse Il relalor e esalle notizie sul SPI'vizio medico milltar·e neli'Ameri C'a ùel Nord. Qui noter·emo


BIBUOGRAFICA

IG8i

-sollanlo che l'eeercilo degli Slalt Uniti ha una rorzn di 2:~ .a ~1-.0011 uomim. Nell'anno 18!!1 ra~gmn~e il totale th 23.:Ml uomiui. Su 1000 della forza media ammalarouo nel detto -anno I:Jiì5 e ne morJrono 8,05 (la crfra ""~olub1 di morti ru di 213), L'esercito é suddivi!IO per tutto il pne!~l' ed h" in totale Il 1- 1 ()Sii permunenti e ~!azioni ed x po~li interni pas'ii t'~fteri. nr rrue.,li po"ti l hanno una forzn ma""""imn di ~OO ·iOn uomini (in metiia -U~7), mentre 1}7 minore òi 1110 uomllli (m media 1-7). Nell'e<~er·cito umericano l'aicoolil'lmo ,-. mollo rr·equenle p01clu• al 8!!em 1-,io: nel lgsJ sopra una rona mE>dia di 23,2fiC) uomini, c:u 1000 se no ebbero 10 media iii,OL mAlati eli nlcoolic:mn. nell'mter"allo L~J88!l, ili.25 p. 1000. mentre nell'e!>er• cito dello Gran Bretagna, nello ste!lso periodo d1 tempo, non :-;i c>bl.lero di a lcoolisti che 2,56, nPI tedesco, ASCiuea lA BaviC'rs, 0,:!0 e nC'II'italiano O,O:l p. 1000. Victltò pure in \Va~hington la stupenda biblioteca rncùica militare "d il famoso ~useo. Ri vide d Bat·nes-Hospilal, che già aveva deserillo fino dal 18.q(), e lo li'OYÒ sseai perfezionato, specialmente pt'r ciò che si rrferisc~ agli appat•••cchi dr ri~caldamonto e di ventilazione. A. Baltimora visitò il famoso John~ llopkin~-Hospital. Quellto ~randissimo ospedale a padigliont separati, ..e rvA puri• pet• l' msegnamento della medicina. In E' ....o ~~ trova tutto cio rhe la scienza moderna consiglio per la cura der malati e per gl'insegnamenti clinrci. 11 numero giornalitro di malati nell'anno 1891 fu di circa l il numero p iii elevato m un jliorno 197, il minimo t:Ja: nella p'lliclinica furono vi!litali 15,889 pnienlt. '\el IR7G il t•elatore aveva visitato m New-York parecchi fl"pedalr, 'luesta volla visitò particolarmente 11 =-:ew-York11 o-.pital, che Lrovasi nel centro della citta iu mlrmu connt•s<>ione con le case vicint'. Le ragioni di tale costruzione m-1 centro della eiltit, anziché alla per·ireria, sono t'lf!Ollte nplla neef'ssiLà di soccorrere, al più presto possibile, coloro -che riportarono lesioni traumatiche per· infortuni otl altro . .Altra ragione è pure che l'osped111e ha un insegnamento

w,


168.

RlVlST \

climco,_ e con la "UB po::~izione centrale facilita l'acce""O agir ~tlurlenti.

L'eùiflcio principale, che hn una fi'Onla di 175 pied1, IHlll ha meno di 7 p111ni compt•esi 1 .sott<•rt•anf:'J e le canLioe. l clnrtue piani superior·i sono provvisti di g1·andi«~ime e numt>rOt<iS~Ime fine«lre. ~ella cantina . ono posli !!li appar..cclu t•el riscaldnmento. ~r la '·enlilazrono, per gli a"'cun~;~or•1, come pu1•e lloeali per la dispensa co11 la Jrluacciaio rclalha. Nel sott11rranco f'i tro,·a la policllnica vtc1no alla farmucia ('OJ locali a cce "'Ori. L'ospudale puo arcof,!liet•e 1~3 malati, senza conlaro i fanciulli, 11 cubagg1o per o~ni malato ,. di ('H·ca l 00 pit'tli cubici, la rn~tggìo1· pa1·le cleiiP "n le di au.malalt conten~ono 21 lutti, ed ogni leLto t) pò;:;lo fra duP llne"'tr~. lnollre glt apparecchi ù1 veutllaz10ne sono disposti in modo che ogni !ello lla uua sua ventilazione parlicolar·e. Ospedale tetlflaco. - L'ospedal~:~ teJe.«co, che nel 18ìa non aveva dato rtcello che a 5M malati, nel JRS:! ne avo'a accofls 2;~2. li numero dei malati dce,uli al dispenf'~riO da Hl,2H è !i&lilo o :!X,2:l~ U numero ma<>stmo dei maloli uella pohcJimca ra~f!iun e 111 un gtorno :H:1, il mmirun 13:! • .\unes:;a all'o,.pedalu ò pure una "cuoio per infermiere. Il Presbylerian-llo~pital fu di<~ trutto ùal fuoco uol 1889. Nel 189! 1 nuovi luhbdcati, ad t>ccezioue della sala rl1 operazionP, erauo giti rico..;truiti. Il nuovo piano d1 coslruwllle 1• Rl'luanln diver o tlall'unlico. mu in relazione coi pro~re""' dell i~ù·oe. Di fronte é il rabbt•icat.o delranHnini..,Lr•azione, a dt•slra iJ patliglione per le opot·uzioui coi padiçziio11l per la chiruq;:ia; A sinistra il fabbt•icalo deiJa pOiicliniCA, dietro ari C!'~O la cappella, un pa<lilllione :solato e rl padildione della m<'dlciun. Nel centro In ltn•anderia l padiçzlioni pE>r l& ltlt>dicinu " per la chirurgia. a quattro piam. sono po'3ti a :-lorJ, mentre i r11bl,ricati più bas~i or·r·u· 1 l nn la resta n l<> ptll'te del terrrno l n questo modo i padiglioni, i quali pt·InCipalmenle not loro due piani ~:~uper·,oJ'l hnono sale di maiali, ricévono aria e luce nel motlo mi~liore.


BIBLIOGRAFICA

16~9

Nd centro dul padhdione di meJicina si tr·ova il locale p<:! i bagni e per ~li urinatori, la ~n la pei com·alescenLi e una camer·a per mfermierr, menta·p t'd una P!òlremilà ~ collo•·ala una sala cou 20 telti, e nell'allrn parte una sala con lO letti da cur si accedo mediante porta ud altra seta con lL lulli, collocata per·pentlicolarmente tllle prima. Tutte le ~aie dell'ospedale "'ono alle JO piedi, provviste di pavimento di leguu c di par»li con celll•mto trnte di colore piacevole. L'arr·e,Jamento con mClbili di f~rro i.• rlel tullo moderno. Il riscaldamrmto si otlieua nwJtAnle vapore. la ventilazione e assicurala per mezzo tli un'alln torre, la cui ba:!c ~ollerranea. 1\ provveduta dr una ruota a lruOftOii mo~ss dal vapore. De quec;tn t.orre l'aria penetra soUFrra in un ~rauòe C8nale che medianl13 altri canali t) di·-tr1buil8 a tutto l'ospe· òtde, eccettuati il padiglione Jsol8l<J e l'i~litulo patologi<!o. Ju fJuesto nlodo l'ar ia si rinnova nelle !~ulo degli ammalnti ogn:

10 minutr Ammirevoli sono i locali in marmo per la ~;ala di operazione con aufltealt·o pe1· 100 p~rsonP. È la prù bt>lla sala d1 opera:cione che il rda~or~ ahb111 veduto 10 Amt!rica. La nuova policlìnica con le ro!IAli'e camere per lo os!'er"azioni me•liche e le ~lenza d'i ..olamenlo per i malah rn fetlivi é pur13 rne r 1levole d1 lode Ad o~ni camera •• adelto un inrermiere. Alcuni ospedali hanno ciH'rozzr d1 ambulonzl\ pei ,.occor11i immediati, le quali a somiglianza di qu~lle dei pompieri, uccedono con cavalli requisiti a• luoghi cl'inforlunio Quivi i medici, che sono nelle carJ'OZI.l.l, fornili di Lulli i ne~t~~rt is lrumenli ed apparecchi, appre"'tano i primi "''Ccor~i ed a ceomps~nano i feriti ai •·el11th·i o«pedali. In conclutotione, l'egregio colle~a ed amico signor GeneralArzl doll. Grossheim. con qu•llla competenza del !"erv1zio sanitario che lulli o.mmiruno 10 lui, ammar~trn e diletta pracevolme11tc con rJuec:to ulili«sru1o libro che è adorno di 92 dtsegm. CLAUDIO SFORZA.


HHJO

111\'IST.\

Delle re..ztoni della mano e del piede -

DoLt. AT'rll.ll> C.un:ttiNA, pt•ol'l:!'"'ore pareg::..tHlo dt med1cwa operllfi\'u rwlla R. Univer>~ilù dt Tot•ino. - (Padova, slllbilimente> Prosperiru, IR!):i)

Non pu6 passare inosser\'Ala dot me hc mtlilar t[UP:-ln monografia 1·he, ollr·e presenlat·P nlcuni lati nuovi eol originati, raccogli"' con rello di~t·t•rnirnt nt.o tutte le couo'C"'IIle chtrurgu.:he attinenti alle oper azioni ~udùette. ~ebbl:!ne non sia cosa n~tevoh• il farne un ria::-sunt., perch, l'autor~ proc"d~ l'apido nella espw~izioue deiiP cose addeusate iu ogni pagina senLa ozio!-e dl\·a~azioni, nondune11• cet·,·lteremo ùi darne un'1ùda ai lettori del nostro ;.rioi'Dalr Comincia dalla re~et.ioue cl··lla mano. Prt!mu~sn la ~lorth dolle VICend·· o cui ne1 lcmpt pasf'all and6 M~golla rrue"'la op •rnzione pr.~sso i dw·urglu ""' \'OI'il poes1; tlescr1Ui 1 111elocli lluPrtt co~to..cinlt e la leenicn operaLtva por· la t·t~se~iono totale o parziale ,Jell'arlicoluziom• ùdln mano. passa ad l•!lport·o il nuovo metodo che egli prnpnno e che, dopo ntllllOI'Oso prove eseguiLe sui cadtwert pl'Rlrcò pur •• una volla f-UI vivo Clu vo~l1u eoiiOq<•t•re nei ~'~UOi minuli particolari 'IUt'Sll) nuovo 111elodo putt ricor rere od al lavoro del IJU&Ie t!iseorr uuno, od alla R((orma tnedica, 21 marzo L89:l, N. fif), do\'o e"!'O o tle,.cl'iU'' con quf'll'ampti'Zza che l'li richiede. H••!:<L••r·u dirt• che, allonlanal! l'anulare ed il mignolo dttl medio f' clall'uulice, ...; penell·a col Laglieute rru il terzo ed HtJunrlo metacur·peo rasenLaudo que!'lt'ullimo ed ar·resllluùo~i appena ....; se n le un n r·esi!>lenza che o dala dalla ~por ,!enza radiA le della hw~e del ~· melllcarpico. Si prnlun~n l'incl,..ione dot·sale fino all'unione del ler·zo in· rer·iore col let•zo medio dell'a va m braccio; cosi cJu~ l'incbione volnre riel'lce lung-a :, cent., In dor<~alc 15. Si po$l.tOOO e"itare le due areato~ palruari e l'ansa profonda del cubrlale. ll e"a beanlt• l'articolazrone s a estkpa lutto al cal'po; qj r Psetano, ~<e ot'cOr t•t>, le ba!'i dei metacar pei e !1• esta•emitU inforiOI'i dt>l radio e dell'ulna; si u.ccorciaoo 1 tendilll, si ranno le suture:~ eli t tò~namenu, e si medica in


Dlli i.IOG 11.\ li ICI\

16\'l l

m odo chu la llllllltl, .iopo la guorig1nue. riu1anga in flessione dorsale~ 1l quale all••ggi•1mento •• più l'a vorevole al compiersi deiln funzioni dei mu~coli Jle.. ~orl di'Ile d la li metodo ~· eli f11cilu e "Pt> liIn esecuzione; ed il mal~ viene me~"n nella ll18J!~ior·e ,., idenza in modn elle 1l cbirur~o po ..!tu portai'Vi '-Ot•ro l'11rd1io t•ù il ferro . L'autor~ 1fl""a ·~u111d1 ~.Ile in.li.·azioni per la re"eziooe del· l'arlicoloLione della mano e st••bilist•e che CS!'R è iudicata: l. "eliA tubr>rcolo~l dt>ll"arl.cc l tzioue Il. ~elle le~iorn vìoll•ule della "te"'sa. 111 :\ell•• n7.ìHlllrc eh ful'lllU e di funzione dell'arlirolaziono. Sono spe~ial menln inler·e--qonh tJPI' il clurursro m.ilttare le mdic&?lt)lli del "Ctnn•l(l gruppo dovn si di<wori'O delle le~ioui prodolle clalle armi da fuoco ...ìa cm p1ccoli. sut co1 gro""i

pt•Oit'llili. Circa i J'l "'llll&ll ollcnull t!Oil le opera1.ioni ,!.,Ila rPsezione

ùella 111nno, di"tingne 'JUelle p1·at1caL~ pt~r casi patologiCI da

quello eqo~nile pet• lt·uumi, uppo((giando!'i pet· •lUe"-te ultime a1 .tali ~;tali·<Lt(:t dPIIn ~ucrrA an1ericana. clelia francoalemanna. e th•lla turcn - rus..;u, Mn (.:tuslntnente avv~rle ctw que~to mater1ole Htatu.. lico Ila pe1· noi un val ure r~'lativo pe•·cht'• dt-'l'Ì vn da epoche in I'Ui n non si fece o :>i e.;:e~:ui male lo medlc&turo nnli"cllica; e <~i ul:'lat•ono arm1 dn ruoco ben diver-;P dn •tut•lle inll·o.tolle in •tue~ti ullitm anni ne~li e<>ere~ti tlello ,·uri•• nazioni.

Segue iJ cnpitoln della rne;hcnzinoe e lrattameolr• cùn:-<'cut.ivfl nIla t"l'~ezione: i nel i uo ultro capti.Oio di <"onsiderazionì analomic!Je importanti in i"per.iol modo per quello clw fii

r1ferisce nlln topogr110n òelle arcale palmlirt, tj$po11e1vlo le dtvet·,.e opimoni tl~gli unaluroici e dei d•irUJ•ghi a htle ri~uat•,Jo e lc' t·tcurche du lui .. ~cgutte. Per ultimo viene un o~&llt8 critico dei roPiodi 01 arali"'•

gw cnnoc;ciUli, rll('"H a confrnnlo con •tU~llo {Wopo~l·J dall'aulot·e. E qut per snper ù A" nPlle ll'~ioni violente, e s-pt>cic 111 quelle c.la peoioHilt\ po~sa il nuovo melotlo cS!'Bre us~;~lo con vonloggio, t•ifet•iscf! le &<(ll•r·ienze rattP sparar.tlo sui r ac.tavt.'J'i,


IIJVlSTA

BI BUOGI~AFIC.~

coa,Jiuv~to dal doll ReiJustello Giuseppe, urtlciale mechco dt·lla ri-.erva, co11 la pistola a rotazione, modello 1870, c·uhbro mm 11 che •'• dt ordinanza ptlr gli ufficiali del nostro es~>rctln.

In modo analogo ed egualmente diligente \'iene !'lud1alll la re"'tlZione del pit.•de (t:ibio-tor tca). E.. pone la ~tori a di qut-~la opei'HZIOoe; le sue indicazioni: i l'i'HJI!ali ollenuli; la tecnica opPratoria; e dà la pr eferenza Al meto.to deii'Aibane~e ti quale ta::.rlia dirPtlarnente sul ne· rOIIP, dOVe rec:U\ scopertO, e Si pOt(fl ÌD ba'SO fin pl'eSSCI il cuboide, s\•inc•ola col melo lo IJtloperiosleo, lu""8 il pie•l•' e rose ca l'11rlrculazwne rimaAta cosi aperta in lutle le sue parli Quaqlo rnelooiO,pllhblicall) uaii'Aibanese a P alermo uel 1R6!l, fu 2~ anni dopo tnvPnlalo una ~>econda volla e dulo per 11uo ùal Lauenslein. l•'oro..e I'AIIuuwse. Il chirut·~o di Garibaldi, ru C>ptnlo a f··r· m81'e c·oo pt·edtlo;doue il s no arulo ingegno F~Opra ' f11Cf:.tn argOIIIGnlo da CIÒ 1 c ita egli pr imo vide e medie('> Ìll ASJli'OfOOIIlC' la rerilu al piede deii'Erou. Checcbè ne sia. e una Jwiorrlà chit·ut•giNI con ragione rtvenrficala all'llaliu. Cluu l~ il ltbro un ~l~>nco bibliografico cooteu..nte preci"n iudirazìoni •Ielle ope1·t· e dei giornali, in numero di ollre ~~. clilt ')ual' l'autm·e 1•bhe ad atltn;.ret·e. l 11 ~.~ .....o uou flgurttno «ollanto, conH' oggi corl'o l'uso. no111i bat·burt 111 oiTe u 10 ilfe; ma vt si leggono pure quelli tlt IO~tgni chirurghi tlahani eia poco trapassati o tuttnr a mihlanli, i •Juah volsero In ruen te t.1 la mano al perfeliouarnenl•' rJt cJu•·c.le u rdut! op~raziont. T ah il Larghi, prit11o a prullcure wetodi"he r••!wzloni '-Olloperioc;to e fin rlal 1850, I'Aibune~e !-.uddello. rl Vanzf'lti, il Margar.v, il Gr1tti, il ~lortsaru: non ornellend o cJi t11rumentard ciro ~lar"O A.urelro Severtuo. chirur;.:o napoletano ciel ~ecolo xnt, r.-s ecò cou eccelleulu ri~ullHlol'estrcmo lllforiore dell'uluu per lu~sazioue complica ta Colwliiutleuùo st può, ~'enza andAre inconLru tJlla tacCJa rli fu·~ilu J,dulore. alfet•rM r e che gli olli tnsegnaml!nlt dE'IlO f'CIIOiu chir·urllH'II di Padova ondo u~ci il CaLlerJna non c~1.l· daro "Opra inr~conrJo terreno. G. A .


t li~)3

CONGRESSI Xl CougTUIO medloo lnternaslon&le. Nell'a lunanza dc•l 12 novembre il comtlalO esecuiJ\·o cen· trall' bn deci9o all'unanunité l'he !"apertura tlel congre>''<O a bbia luogo il :W mano l !1~. e la chiusura il :-, aprile. Il Mint"lE'ro della gut>rra clell'.\.uslria-Ungheria ba delegato a ra ppresenta nlll! d1 quel corpo sanitario alla ttezione uulìtare I'Oher:<labsarzl (rolunnello medico) doLl. M11 urizio von ~ag-y-1\othkreuz, dtrPltoro di sanità ùel X l V corpo di

a rmala. Il govc•rnn della RE'~Htbhltra .\rgenlina ha nnminnlo a ~uo rappre~onlnnte militare ìl Rig. dolL. Facu ndo Lat·t•o!'\8, mttg"giore mrdico. A t·a ppt•t•sen~arc• l'e!Oercilo oltomauo sono stati dt>let:flll i clollOt't Behcljch Bey. colonnello mPdico, membro del cnn<~iglio <>nuitarto, e F:.ssad Bey, aiutante mag-

ftto re. L't.,.pt>llon1 p:enet·ale di . amlà detre·ercilO rraoce~e ha ('Omumcalo t•hE' In rlel6j:QZÌAI16 r::tià llOffillttllO. flno dall'estale scor «a per ra pprec;enlarn •1uel cor po tt~tnii.Brio, della quale egli <>le«!IO rn '"''8 perle. é .. taLa riconrermata mlegrahnente.

NOTIZIE ....

-~-

Oono 41 perfezionamento 111ll'lglene p11bbUoa prea1o lr. dlrezlone della ...mtà. p11bblloa ln Boma. A frequentare l]Ue~Lo COI'..Il di perrezlonameoto. il qunle avrà prìnctpio rol t• gennnio de' pros~imo anno, sono stati comandali 1 Af.'guenll ufnc•al1 medici a fa rmacisli militari:


16Hi Del R. Ec;ercilo : Favre cav. Giovanni , maggiore medico, FisRure cav. Francesco,

id.

id.

Galli cav. DornPmco, capil.ano medico. id. id. Luccaola dotL Gaacomo, Paqcale rlllll. A IIJerto. id. id. Gaana dott. Pietro, ii. iù . Amoroso dott. \'inceuzo, rarmacasta capo. Della R. \far111a · Pelcllo cav. Giovnuni, mcdaco di l ' clac;~e. Ro'4aLa cav. Tt~orlorico, id. id. Heuaudi dott ··t>...ltl io, medico di ~· clas::,e.

NECROLOGIA

-

Comm. Moriondo Giuseppe t.pettore medico nella. rl•erva navale (l). ~J ori va ti G ouohre in Torino iu età di 68 anni .

Entrato a ~O anni ( l s;.:;) nel corpo sanitario del R. Esercito in tJoalttù di nlllevo. pnssò po1 nel 1~52. •Joale medico nggiunto d1 .2• cl:1sse. nel ror·po ~a nllario della R. .\farina. e vi percur~e tuili i gradi, hno a <Joello di direttore med:co (colonnt•llo), conferitogli nel l i6 e che 13j!li tenne assa 1 degnamente per tr·e anni.

(l) Quhto reuuu u~rrolo~u:o ci era ~latu 11:1-1 d:o tempo mvlato. ~so e-ce or.l al•JIIllllto In ntar.tiJ (ler clrC:01toozt~ rortuito nrrutto lntJfrwndeott dnlla 1olonta della lloda~ione

N.tt. n.


NECROLOGI.,

La serie delle IJenemerenzc che il " oriondo s'acquistò nell'esercizio profess1onale e nello adempimento det ,.uoi do''eri di mililat·e. è tanto lunga t1uan to non fu breve il giro di anni ch'egli rimll3e in ...ervizio dello ~la to. Oi fallo, le -;cltiere italiane lllVI:tte m Oriente nella campa~ma tli guerra rontro la nu..sia lo hanno nelle loro lite, ed egli si merita la tnedaJ.tlta in~-tlese di Crimea. e quella comJilemonti\":t ottomana . .\ el l x:j\1 e~li prende part1• alln campago.1 di guerra contro glt au,triaci, e 1I I ~60 lu ricorda fra. i mllit1 dell'intlipendeoza it..lliaoa. cnmpn.~ne dte !,!li guadugnarono le meda).!lie commemontti\'e, l'r.lnt·ese etl italiana. :'\ominato t"\\altere dt>ll'onlt ne dei :;n oti ~l anrizio e Lazzaro e della Corona d'Italia negli ann1 1865 H0~, ru pii1 tardi elevato ai gradi onortlìc1 di ufliciale o commendatore. Pochi J.( iorni pl'inm r h ~· la vita di lui si l!pegnesse. il governo del Re memore dei segnalati senri~i resi dal veGchao mil itart'. gli ronferiv:t ti mng~io r ~otrado nel corpo al quale aveva appartenuto. IJUt>llo dt i~pettore med1ro nella riserva nn,·ale. E fn 1111e:.to un t•aiJo J'<l,~ot,.tio dt luce llentgna nell'uril· zonle delltt 'illt gia prC!\'0 a o"cuaars1 del lauorioso \'eccùio. Qoanll o~.:• 'ono in marina che elluero roooscJ uto il ~l o­ riondo e lo Phhero compagno o superiore nel corpo, alleslaoo ancora, con hl piu devota e cara racordao1.a, le vil'lu dell'uomo. del mtld1co c ùel militare. \l edico a honlo da ben l i. na' i. ,(,al ts:;::l al 18() . io 'Juell'epoca in c11i la' 1La ciel mara e-; age' a ver.t abnt.>gaztone e sac•·itìc1 e dnrcue d'o;.1ni :,orta, il )lorioodo si> ppc dare prove luminose della .;alt.ln tempm del $110 ca rauen~. rlell'opern benefica dd medico supm una nave lontana mi~liaia di l e~he dalla pata·ta. Btsterehbe sol t.anto l"l r.ordare il tri:;le ep1sotlio della fregata " Heroldo » che, inv;un Lulla t.la fune;t1ssimo


16!}6

NRCROLOGIA

colera nelle acc1ue dell'Oceano lnd1ano, doveue alla coer~ia, al provv1dll s.1pere del suo medico. Il doll. ~ oriondo, se potò da' suoi pennoni ri-aluture le rive d' Italia per bocca di quello stesso lllJUipag;fo che le aveva salutate 10 partendo. Fu sempre severamente de,·oto :!i doveri che l:t sua professiou t• o lo stato mihtaru gh 11npo:;ero; SI tenne semp1·e lìl(lio rispettoso di onesta e di giustizia: fu specch1o nnn mai omiJrato dt forte carauere. \lancato il suo corpo ai rivi. resterà lontana la f,ella fi~ura ùi lui , memoria cam ai vecchi, fulgido esempio ui g1ovao1. [l.

AVVISO

AI NOSTRI ABBONATI Stcuno liett ùi anuunZllli'O ai noslri sig-norj abbonati cht• oel prO!;lljmo anno, a cura e per coot.o ùel nostro $-!IOrnale, ~i i111zierà la [lubbiH'IIZtOilo ùi una • Relazione ueneralc ~tll

risultati igienrl'i "" a"tropometriei dei fogli .~anitarr • . Dettn pubblìcazion•• verrà uiTerta in dono agti abbonali dd giornale, i rtuah, nou nu dub1liamo, vedranno con piact>rc giun· gera llnolrnentu alla luce 1 1'1!\Uilah di un lttvo ro, al •1uaJe .., puil ben dire chs l'lliLet·o corpo s~tnitario ha per molti anni contribuito non ~enzo fuucu e sacr1fizio personale. P11i che 1111 vero dono che fACciamo ai noslri abbonEtli, la ùtrezione con~ìdera f]Uinùi J'ino,:io che faremo di questa pubbh··azrot e cmne l'u11ico compenso eh~ per pur·Le sua ~sse possn o tTrit·u ai numerosissimi e zt~lanl• c•>llabo•·aLo•·r della lunga opera


AVVISO

16!'17

Que!'lo lnvoro. affidato nl capit8nn me,iico doll. Livi. "arl1 dtvi!"O tn due ptu•ti. la prima conlerrn i clati antropometrici e ùe"critti' i me~~~ ìn rapporto col luogo di ua..,.ila. cio~· colla raua e coll'ambiente. Sarà per co,..J diru una • Geoyra;fo. anlropoloqut tle l'Italia •. Essa ,.arà tH•rompa!:nata du numero'la corte geo;:trafiche e di&HI'8mmi, elle formeranno un allnnltt ~f!parato. La seconda parte couterr11 poi lo studio degli "lO.."t dali, e ..pecialmente dc•lla "-Ullura, dt>l perimetro los•acico u dol peso 111 Nlpporlo coli•• vnrir~ vice n d.-. dt>llu 't la mtlit.are, colle malattie sofferte dur11nt ... ti ~ervizio, r·olle prnfe« . . ioni e<oercilal.. avanti l'arrunlamento. ecc·. E!''-A coslituira in,:omma la parte veramente igt"nica e medica del la,·nro, quella, n dir v~>rn, pr,.tiCAlnenle In ptll tmpnrlante. '" rlnlln rlllllle nvr.. bbe forse dovuto comtuct~tro ropera intera, se per ciò ras·o nun fos::w slat.<) neces"ario un lolal~ riruanej,?g-ta-

tnonto d(lJI'tmmenRo maLel'iale raccolto (circa :100,000 foglt), aumentando ancora il gia eonsirlerevole, tua inevitabilt'. rttut·do ron c•ui Ri inizia questa pubblicnzton~. La prima pal'le contiamo che ~iu complet.u per la lln1:1 dell'nnun JR!H; la seconda lo ..ll!'u invece tra tre annt, e~!<enclo hJ :-poglio dei dati relativi appena commctalo. l nv.-.cu d1e a fo&(lì staccali, come qualche altra volla Ri é ratto, rontinmo di far uscire il libro p l'atlante lutto in!i!ieme; CO!ilt •hminutranoo le possihalila di snlHrnrnenti, e l'abbonato avrH tulto tn un momento il volume completo inve-.:e di un 8tntnfl!<SU di fll'<CICOJa SCiolti. A Jlt\l'I.Ìillo compenso della spe"U 11110 ioolifferente cito viene a gravitare ~ul uostro bilancio, abbiamo t<labililo l'loe, !''-''' tuttu 1'11nno J'<!l4, ogni fascicolo dol g-tontale t•on!'llt>ra di ulto, auzichli eli nnvf', fogli •li stampa In tullo s u·unnt• U fogli :;ultrallt. m cmnbio dei quali ~tli ubbonati a'·rtHJno un vulume ili ' . ~ronde di circa aoo pagitll', ed un atlante dt lavoiP. l' ,.arte a colori, tra le quali alcune m j:trande ~calA. LA Dll\EZIONI:!.


1 6!1~

E RRATA-CORRIGB

Pa~ 151ti (r1go 9°), mcee~> di: f! perch~ venendo ecc., legaa.~i. e percha il peso, venendo t!cc. • 1516 (rigo t:J 0 ) . tnoeee llt: Ed é questo ratto. nel !'tÌslema et•c., leggasi: Ed ,\ queJ<tto, infatti, il .. j_ c

stema "'CC. 1 51~ (r1go !J•). tn.occe dt. con lena mai slanca,ler~rla8t

con lena non mai slauca.

ll D1ret.t.ore

Dott. ~ TBFANO Hacts colonnello medico ispettore.

ll Collo.bOra.t..Oro per lf\ R .• :\tar1na O.• T ~ODORICO ROSATI Jfedko dt t• clouc

NUTINI FBOF!RIC0 1 Gerente.

Il Rcda.t.t.orc

D.• R 1DOLFO Ln·t Capll11no medico.


INDICE GENERALE DELLE MA TE HIE PER L'ANNO 1993

MEMORIE ORIGINALI A!;n:mANO GrOYA IIHI, tl'lrente rotonncllo medico.- Sullo rnnlMtle prodotll'l

1falla ertultnslouB

. Pag.

U.

JlAIIIA TKLI.I t,;TTORI:, C(lfllll\llO medlt;(l,- NUO YO contributo aUa CUI3 di'l

crour l' d~IIA rllften!A' eon l~> tn,uffiuionl di :r;olfo • • 4i9 mt.tliro. - Il m:t.,~gglo nel traomatl:lml recenti 0011 Il re-owuto •Il alrun•• 'torte eUnlehe • IGOI RATT AGLIA M.ruo. ull'dlco di !t" c ln~ ~ della n.• marin3. - Contributo nlln r~suhtlr·a rlell'r•tllcl~totornln . • t001 Rs:o~ICAT I .\NGI!LV, 'oltotenl'nt" metllro tll eomplernrnto. - Il bii<'Utntu I>OL'Isslro In chrrurgia • 307 Rt:ll'f utoo Lur,r, C:tJlllano m~dtco. - t:n C:\50 01111 eomunA di !l'rita Jlro· dotta alla C•Jlki~IOne dr uu fucile t.uìrato con c.vtuecia a sah3 • t~ ll«:cruA EKnrco, mn;;tgror•• rnedtw. Sor•ra un c.a.-o ltt una votumlnusa n1ti clllt ttln tlell:t milza • • m CALORE G•n 41CSt, t~n,.nte moorro. - Sopra un ea.~o di rraUom della DARIATEI.Lt ETTon. r f1JI.1no

rotnl;\ • • rì8'J Cu.\•~ (iro\As .. r, t~n•nte colonnello mt'dteo.- :>.U0\0 metodo ~r la curn detta tul>frcOIOSi fiOiutc,>O:tl'll • • 1610 !:uTA FtLIPI'O, e.aJlrt.ano medico. - l:•rc.t un ap(lll.rerchlo Ili dlslufezlonl In u~ fl~~·o Il rtg~:~rmcnto i'I1Valltma Jl1rmuntc Reale (t") • S70 C:ER\'A~ro S\LYATORK, mallt:loroJ uu••llco. - .\nl\tl~i bAttel'iolo::;lca del·

l'a'•1oa •lei 110h t'rlllc!o Ili Fontan& l.in. • 193 t• tla«e della n.• ID:trlna.- l m1t:ror• zanisml 1fello aettuo dell'o~ped&ll' econdarlo di Jlouoveoero . • 4!lt CII'OI.r.ost; L cos rLoo T., me(Jiro 111 t• r ii\Sse rh• li:~ R.• mnrrna.- SetUCI'tllll\ ola qtrcpto.:occhl. . Paq. t!!85 o IU9

C tPùLLOSt: LKOHILIIO l'., medico tll


t 700 11'.-\ussuoRo f'ILICI, •ottoLNII'DI.e med•oo rh complollll!llto. - Alcunn eon•ì•ltnatlonl sullo ma.bttl• dell'ape ~rato resJJiratorio negU O>('l'dl\11 dJ NapoLI In conrrunro cor• •tuollo> d~ll'••<trcllo e della popohtl<lM d~•l··· Norho(llt• - mortalità- Lict•nzo e riforme • . Po.g. lt79 YAVn& GIOVAMl!l, m118l!loro mr.dlco. -Sulla prima mcdlcatura d~a rurlli In ~tuerm • • tm t'oA Taooono. leuenll! medtr.o. - Coralrll>otu alla easobhCII dei tor(ll ~trallleri nell'mterno olèl bulbo orular~. • 300 ~h8$TIIILLI 0oMI!'IIt:Q, mu,.:lol'"<! mf'dfro. - l'Il OU0\0 uromfiro M&.\!'CELLA AIICANGI!I O, taftllano med1•0. SùJ1f& nn CIL<O di >ID0\11" auppurma del i;tnt>«blo I•Pr ferita arUr.ol.u-e • 6i!1 Mor~ITTt lLISW, ttnente me•llc:o. - Le febbri mularlche di Sabati. • IIGO Nnwou ANTONIO, l~n••ute' uwdfeo. - Stùle ml~z1onl endovenose 1U subllmatQ rorro•sho contro In ,(Rii le • t\711 PA~l .t Le :\J,ItqUNOft<l, tnf'Wifro tll •• d:L-<<e rtella R.• mMina Spl'\li1.10nP 'rleollflrl\ Kru• ··l'oùlfll•le p•r lo ,lnl;o tlt•ll:~ d•s•enteroa 11 tL•li'L~'O rt•atlco In Ej(IUO • • 17G I'ASOtALat ALIS,AIIIlRU, lll"•hCO di t• clas~ d~lla 11.• marma. - R•e<rcho eompanaU1o ~111111 &ll'l'f•lo••ocehl P·•g. Glt ,, 8711 Ptcu~~r Cì•o• . ANTOMIO, c;apltnno m~>dieo. -Sopra un c:1.:;o di r esezJon•>

tol.lllt• prilnnrln ll~ll'arllcolrulone d~l plodo slnlslrll (ler traltura 111•1· J•n,lrugaln t'Oillllllnutfl o com(lllr.ata a flloruscltll Intera lo osto1'IHt th•l

malletill P&TEI.LA Glui'ANSt, copll:~no di

1 ~noi usJ l•rilpenllrl

• li'J3 t• ciM:!tl nell.t R • marina. - L'lttlolo t• • t&;IH

rrnoLI Ru,AtLLO, t.·nrn l~ mr.llco. - I:Ontrlbulo ali~ lesioru prodotte dali:~ t.llnamlle • • UtS Pucc1 l'•o•.o. tentnle oiP<lico. - Porma di 1ran~i%1one tra rl tremorP er•~ tlllnrlo empUre t' 1-l 'ClerO$! 11 PlllSLfcl • • 11(4 llt.NOIH!r. G1u1·. Jln .. NCI!<cu, mn~t~t•Or•• medico. - Oso~rvvloni e uol<' oli un trlo•nnlo 111 -~rviuo chlmrg~:·> UPII'o<ope<lale mHitaro d1 Turmo Pap. 313 e '31 1\IPI'TTI G. Vtnun1o, m•~lru tli t• d:L-..e d~ll.l R.• muina - IA.so •In· golare di forcella •l;a capelli m uretra m>~.•thtl~> • 3 11110 f'ILIPPO. mNicu dt l' rhuo della R.• marilll. - r.uu.turia e.1 altre rmorr:t.tll' <elll.l •fiJUftOif le Ioni OJWllltfhO. • Il li llt.bt.Tt T.-oi>IIIIICO, m••tllr.o '" t• ch~~e della n.• M!\rtn:l. - C:uwtto-1 ~tolfa tJ'IImllUJMI)'.I ftt'r (trtffiO S()('C:Or50 Il( f~rlll ID g uerr.1. • Ili! ScAIUI'ill l.tnoJ, l••nonl•• mc•llro. - Contributo alla quiotlout> della sonllla 1·eroalP, , • I~S ~Funr \ Ct.AODIO, majl.clnru urNico. - Sull'lmmuJllla e oulla fU&riluoull •l~llc m.• Jallle luft•U•ve • tU SFnau C~AtrlliO, mag~IOI'II m~dlco. - SOt•ra un (lrore>So 'empUce di ro· lurazrone d"~ll emllh•zoui cl•·lla malaria • • li<l SroRlA Ct.AUIIIO, maJ.r!ll\•ru mrtllro. - Sulla natura det partl.S-'>llì malarlri di formA SPmilunnro. • 1475


l i Ol !'G11o"o I'A,illlAI.It, r~J•Itano m ..l••·o Ili Cilrnplem~nl.O.- T1•uooite pant~l·• 511 J•JIIlral.• th rt•Ueercu, trnoulte 'J!••rimt!otal•• • • PGtJ . 'l :>uTt~ A!'lh~r.A, tt•n;onte uwiltco, - 0-...,rvazluru ehold•e ~prn nlruni Galt di mnlatlle n~no!le r,.lllruh • • SK.., :-"r•• A~hllt:A, tPuenl~ metlt~o. - Coulnhow rholco allo ,,u,Jio lldla ' fth.t.., •lcll'orf'tthlo tu(!orno • • ltJIII

RIVISTA DI GIORNALI ITAUANI ED ESTERI.

RI\ISTA \lEUICA

A~t"t~mtllta (•nll'), Forlanlnl .I'<JJ/, :iG Adll•o•l doloro<a - Uercum • 13411 Aln·zìont n.tsttll (tJell'lntlnen7.n th•lle) sull'appn.ru.tu r~spJrutorlo- Clmh<~tY • 11':17 Alhumluurln (tu r olutlonl doli') con l'eecc~~ìvo secruzlnn•1 d'nclrlo Urleo, e con l'oKsnlurln. - Onrll•ta • 88':1 .~1wurl~mn tl~tl'at~rtJ. (~orrn un $egno cieli') - P\llalo ~3 AJIJ!t'lldktlr' lrt(f'tllva ACUIR (llfoll') - Mnrg•ry • 1138 Mti•·oro,Joni (ctiTeztonl tlelle) u dt•i mu~roli nello emlpteslo t'llrtlml.li flnr~l'lu•" IL,~ h • • :1:18 Arlrurntl•l tnh4'llthl' - CllnTC<Jt. ;o:; .~.ee<•u ~p~t1eo trupìr'.tlc lnute h:~lt•·rtolof:iclte 'n d'un ra"' dii \llau ~J:It(.\d )PII,

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A<rollatiOM mtratont•tca, 11110\0 punto •li j'artenu ru'llll dlagno-1 n-kol

- \\'uol llt~h:•ud•on. • 3llo Ila tlh tut.e~.ul rl Cptr la Mtrt::\ olt'i) - !\etei • !:lò ll1dllt tultcr~oiOil morti 1 ull'utune •fM) e dt'Lb !Ulotrtoltoa ut~h Q~nl-nol erumalt - Wt-.ru~no • • !641 nn., ul'll'unna (un reattiH> lll'n,lbllt> (Jtor la rleerca do!lla -!Qsta!WI rolonoti dell11 - Ilo-m. • 31'' lltlltlll'l<A l~um~tohl:t (b) In Tunt-ia - C:t.lu~r • 3111 Oraclltc.troH.t (•utla)- lhmp· lo. • iU8 8tODt0 ['ulm~>Dtll nel !anclutlo ((ormP e CAU>t! tiPtle) - .;IIIIOIJ • 1037 \:&verna IUioerroiOU 4perl.1'1 all't:St••rno- f~rlli•IO~It•rb • an; CJ•til" (oon.lillonl J•AIOl(l'oirhe .!Pila) - r.u~on • !l:t C;tlero•i (rl•lazltm<' ' ulla• nccrrhe ltntU.rlulo.:lclll! nt•i) e m•l mahu •oJrpPlU 111 colt•rn lu flcrlluo durante l'anni! 1891- C•u•Ju, l..tt..tru~ a Ptclkl.e • 161)) {)JstUrhu llltt'rrnlllP.IIll' tiri CttmrniUI\tO Jli'T UUIIOLLIP tlel vll•i (~Jora 1111) F.lt.hOl:t • IIJU E~tlloretrtlltl lurctllvo (formt• cllnichu r cura delle) - Jut~coud • 921

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• 1631 PerltòOe() ib '1('1\.ilbillli ti~IJ - l'llll • 618 Proi~ltlll d1 p!rrttlo rnlihro (conlrlbutonllo•tu tllotlell'azlunedei) - Wagoer • 1055 Proit!tllli •11 ruunlo c1llbro {Ili aknnl n~tenU •tudJi su;:IJ ell'elli dPì ouovt) - Rardeleloeu, llrun., Hahart, Chau,el. CM\n.•l• ,. Detonoe • 67 e !31 tlpfln•sl nPII., l•·~lonl •!•inali (l) -

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R•-oltatl etei uri •l'btruLtone rter 1:111 umc•all medie! P~Uiti 1n Spandau. Il ' aprii" I R~ - t.ùhe • 11163 Oldlet· so Scollature (li tr.mruncnto tlnllel rcll Uolo Setltrot•ania t'rlttn1tenct1r.1 (su ll!l rau1lilita tl~llll) - Wagner 7U Sinl!lllli ~rull ndduminall rtl'lllrd••nU tmm.:lll!\1:1 opernztone- Rlcllardson • 131 StoJmneo (rerilo a11>llo) dn tlnlla tll l\'' olv~r seguiltl rln ~uorlglonc se01.n Intervento chlrurl{lro - ller~tl'r ;u Suturn t.lellt' v~n~ ('lllll•l C'ti un e~ di $U lUB \Iella Hna caTII infl!rlore - Schod\' • • 953 StHUW metnlllrn 11~1 rt~mota TW rmtturn rl~lle rlinO'i rtell'osso ~OD fl'!ll· tura d'Ila libia tmmechatamtntP al lll<otto del tttnoechlo. Le· j!r:uld •

• !16!

Tmrtwotnmia lcl~ll'ilnlll!'gO tll eannult> 11:1) 0~<-~ihill - Verneoll • 4653 Traeh~otomta {sol'r& alcuna puutl rPiall,·l alla) - Stmc•n • • 94' Tnbr rt(lli (t) •oUo-cnumel rloloro l - l\o) • 7llt Tnhercolo.;l articolare (11 tro~ll :unontu tlrlln) roll'ollo lodoformlWilO Il<! ro~. • 7!3

Tultereolo-;a )<•!!& (sulh cur.1 della) ed articolare m bUe all~ anotltroe rt· cc·rd1e Kùnl::. • 1333

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• !069 Cellultl animalo (Kulln Jl~iol~la chlulfcott d~lla) - .\lllhurton OiastMI sahvarl\ (Hlriuionf •l'•~ntltallv.: .r~lltt) lo lli~arsi -tou morbo<l • ii9 Pl"tleru\• e Ferro


l iu-; O•'l'a)JIL~LIOO• Ufllll lnlenll nutomatod olt•llr•le~ta tlol(HilJ)- 1(!1111.karo\l. Pllfl. i81

fH!aln {llll011" Jd) 111 \'CI~nl - ll••ger • • 166':1 Fi~tnh oi'K.·I. Il" MIL'\ Hn:l o•n lnfcnnre" •t<ll:~ 1roa pori.A- ~as,con ti (>,t\\ IU\1 , • 4365 Lu!l unnuxion patnln;:o t.ulllfl.1r:tl:l rlrl\') - Mt'i-dttill.oJil . • 7611 lnto<-imt!oM urcrnl~ (>Ili• l t o> t>NIIU •nl:tlt sulla) - Limi .cd.: • • :!ùl Lavuro tnll-4'ollur• (mOno•lll:\ di'il onlh "''f':ll'311•llle ·l~llo lul!u - li«k " II~OI'tlll..l • UJk<l '\I('(C.tOUOli oli t•rntl'liOUP - (In\ • l!lA :'\rn 1 P"r ferici (:llterntuni d~u ntll:~ u~he •• l.rt~t•no- l'h L::m!!haus • ~7 :'it-f\ol lrt•ruro lllri\Jtl'orlo lm Ili rolll l:\rllll;•'" mlenor<' -llrrhert lh\10\J • I•IISI ·oro loola (at innn oltJI (lrtnrlt•ll nltol l olt•ll:ll ,ulln contra7tDIIP mo.;col~rt! l gtllUIO \1•)~"10 • • ;;t> Ql[;~Uh,. (.ull 1 Il ololgoa ~ t•atoologoa <~t'Ile '""'U 01oi) - \':\ltolio • • 53'J Orll\.l (lllriazioni Ili alcntol tonnctpllrlull'l nr.lll\ o:lfN'i ermlll'l\ iJI rapporto

ro>tl'ullm ·fltn7iune -

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1708 S.rtgun {oull~ to0 u••n7a tlcll~ lltt'Tulonl ''""• l't'Ile e dJ ;.tenui medfetm~nll uuti tsternam~nln sull'l di'IJ>Ìil ·lrl),. d~l ~lero l'llngulgoo Sehlc.-irut~r . • Png. 'tf\t SIJih•le (ol~llt• altorulonl t.l!!l •angu~ n••lln) e tl•·ll~ modlllcazoom di e~~., fll•r l mttrutialt - GOf:Oil • 77t SrOU le ( un.- alt.•razi<ml JUortologlchtt dtl sangue nella! ed •o ''cune dfr111.'11<>'1 - Rrllc • oIl loda ~,,.,lltaria (lm dra~ono 1 tl'ltO•P<'IIh ~ d~llln -

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>91 Sinii<JI! (lli;mPntana - fuumler 7~S SiOII·I~ (1,1 ~litllogil dt•lle) l('ntma - !.<'<"'' · • , SrOii•lo •f'lnafe - Cha,.nL. 136i TP,Irr<>fo tromu -d~rn 1 lfi!ll \iJIIoUeo- Fnnnuttr !l:i Tokl'lau (rh " Il >tJO r•ara 111- llono:d) • tn<r. To lru~ d(l :siero MDil111Kno harfazioru• dellll) """" aiJI'ZtOII• c••tan~e Qo n•( n mt.l • • f!H l'le~·r.• nwlle (l') t'd Il lllthbone venerctl In raJ•Porto colle 'l.aqionl- Tomlll~•oll • • 541 l'lrera molle I•UI nurroluo ~Jterlnro di'Il') - h:retUn~ • • ~3 Fonmirr

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l nll<!Prmla llf'ZI(O ~<'ner:tl•• dt•ll') lputensiont' nr,.,rio..;t e lr.tnsruslool IJ10· dennlch6 - Ch~mn • • 13;1 l.tlla<l l'l'nal•• (cura •lt> IJ.1) rou la 1-"licerin.' - liPrnnnnn M-rrur1o (11111 pro!t-~ta tolntro Il ftretnaturo '"" dPIJ 01'14 ~.:n•••tl l.otn~

Nuelelna (t•IT~IU lhocJ!Q,;irJ ol~lla) - 5•1!' •

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timl Q,..4Jclun:ueJ•lolo (l'l 11 rlla>Ceriu,, Nllltl anUtttllc..~ - Eomerich e KroiU· rher • Pag. :\4'll 111\t:trrPsotato di <O<IIL (1111 nuovo nnti~Ptllru lnt~rno • JIJ • j t)l lleum~li~mo (~ul111 rura riPI) - lA,~,I~Ir1 . Revni•Jone cotan~' (-Indio -ui ~·rmraJiall tlfetli clrcolatori ~nerali e Jo. cah produlll tldlal - I'Tantoh t'rnnl. • IIU • lui - Danni " anUio.lo. 9S

Stramunio Ci!'<'rjnr~!IILl rwll'a' 'el••n:&m~nlo rollol - Lat.our • U19 Tart.11.(1i11mento (ronlrllouto all3 CUI'II clcUrira d~l) - Cn~plno • • tiY.I~ l'n~u~ntn m~reurial~ (cu r~ •l~llo cheratiti! e •h•lla opacìta cnm!'ali con l') - )iitv.ahk~

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Blclrletta (In) IDlJIIrgaw Jlt'l lra•portn di'i r~rìtl nooLrDUOn" dJ fìln~HA (la f8YIIIOOt! oJelll}

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l'ay. 833 l!07

Col'f'O <anilarto mthtnro: J'llt;Ouolo lnoo\o or.:antw <l~h • t::ì6 C~P Ro-..a tl3llJO~ • lf\ Mo!JtiiiUJono• (Dl:&l~rlal!' oli) IMD(~fl • 4tlt f'~'>ll tllfl' ,. miilltdtlonl p41rlodirhc •li ~olthll - \mmon • 1510 t'>~rtaf••rlti (sul ~Cf\ lzlu •l~a) ndlle gu~rrn futuro - llatt~3e • • 10:1 ~er'ti7.lù in r:un!I~KII:\ lnuovo regOI(Im•ulrt tll) p~r r·,,~rrlto fr,mces.e • 1!10 !:)\·ol:dmt.nto somm~rlo tiri temi per l't•auw v<"rhale sull'nmm!niitmzloll~ e $\Il vr,ltt<t ~Anll~ttu In ~tn<'rra rreicrìtti dal S 8 tlell~ nonne dt m.~·~•m~ per lflt ••..atJu dt nHLIU"menttl rfei rapllani medici- Dal· 111111 e Cu'l.•n• • P"11· 811, 979, 1101, t~, l 300, 1670


l ilO T1sicl( quando po;~r~o e~serecongt!•lall dal oorp1 tli truppa l)- Hc\rtm~r Pau. 15)8 Trospurto d1•1 rcntl ha g uerra <concorso nl prumlo Renle pel migliori mezzi

atll al) - G:tlll •

• t :il:l

RIVISTA O' IGIE.\~;.

UtenttOllonc •leDa polpa 1aceinah.' gllet>rmata t<l eru7.1one po.>L-•acrl1llll~ - Ditltrll e l.aruc Pog 40:1 Bac•lll 1\lber.•olari (s1•iloppo del) sw ll'mmi nutrith•1 vcgetllll- 5-~mler • 1130 C:utul (la) •Il aoilllllli a !TeLti da t~1t.aoo rlc~e e~31're nrnmes~a n librro con· $umo ·1 . • 11~7 Carni' 1U c&l'allo (mru.o di rlcomhcere 11.1) n~t ~ommt~~tibili - Nfehul • :154 Colera (sullo dltrusione r sul In protlhwl ;Jel) In bnse alle nUOI'O e~jl<'rlenv eJ•idemlologkhe Cd alle nuove rlc<'rclle srterhnenlali - Flugge • 1381 1:olern [norrn~ proOinlltcho cont ro 111 In Germania • 40i Colera (l;lrution• per prevenire lo svilupj1o e là diiTnAooe del) nt'i romunl t.h•l Rel(uo. tOT OlttPrlll' (rclllzioDt• rll un·~pidt>uun di) :~ Villerrnnche - Ouyot • • ws Dinl'rlle {sulll\ cillJuslcme del barlllll dell:l)lleJ r.orpo dell'uomo - ll'ros~h • 814 Oisinrezionl (le) rlel locali - Chonlb~rl~od e Fernbach ' l318

DisinrelillJll'l (~ture per) - ll<-1 1 al Olsln!e~oODil (sulln) dei

• 839

llquamt di loi(Jlaltlra rlltndina con b o:alce -

Pfuhl .

55~

PMO'er l.alll' Crlc.!rch~ suJ) In Glessen - Uhl

Jnlluen7.n (l'eliologfn dell') -

0L13lmla rontagio~:1 (l'i nell'esercito e nurme direUho• per la vis1111 ed Il giudizio cirCA gb tnllcrllll ammal:ltl rl'occlli. • 83' Polixla (In) dei custumi • 560 Sterlllr.zatoro (uno) a vaJom·e serroJ>Iice e di poco prezw - ~lerko • 558 Tiro (rlcercb•• sul batillo del) e sul batnlus coli commuols - Dunbar Tnberc:olosl (sulla eredi14rleta e sulla oorezio~IIA tlelln)- lliJTel

flag. G5G, 847 • 137~ • 1377

Tubercolosi (ropporto tra malaU c morLi pllr) - WoiJT Tubercolose (lnRu••n7.a della eia o del sesso sulla mortaJii.P per malatti~J Holsti • 1Si7 Tubercolosi (snlln crediLarletà della) - Gnrtner • • !!1t uo,•:t d• JIQIIO (sul hatterl clul ~i riscontrano nelle) e co1·~erl'~fone delle unvn -

Ltirkcn dfifer.

Yentllllzlon,. naturafij (dell3) velri perroraU e Wasf.sw - Corra..lino.

• UJS


l 'i Il

IU VISI',\ Ili :'THI:Wn MElllC.A.

AnoU3ri<l ~tall·li~o ll.th~uo t~r 11 18?:!, puhblit.llo dalh direzione gene·

P•lfl 1!76 • Uu Rel.llÌ'•I•\' utll<liro. '''''" a ul lo1 ron•llllonl fòllnitant: del n. estrdtD per mll! oh ,,tali t l.:a.

E,ertlln m~lese t•lllthtte 1

anat;~na dell') per ìl 1891 •

l'.onoo 1~11 - ~autan~ra •• • 1!\ IV•lltlone m •ll•·o-~t311•11•'1l d~llll rn~ullzl•llll ,,mlari·• del eser~lto ucl· \'~nno l '?t - So:~nlanern , • IU~ Relazwne m••tlio·o-~tallsllt1 ~ull•• o•ond1110ni <11n1tnrle det corpi delh1 R. m~ru~ dur.Ull•' Il lri<:nnlo l -~·~11 • 1551 SLLU<Uea ll~ll•• C;III•P. dl IMrlt• n••j:ll DOni I ~'J0-91. • l!l

n.

\ \1\JF.'TA ',

,\nalomia Il l •' h 11-IOI~~Ià nt•l ,...;o!O \'\'l - ~lti\i<e , Plt!f. lUI ,, vvosa m01tlcl (l .a tiUCsliOII<' dugll) in ln~:hìlll•rn . • 4~ Chirun.' mlhldn• (t~'lllll ,lurtrl -ulla) l' :oul ••r~ll<~ unitario iu I!Ol'IT.I Pirlr.o lmloriaro ,

• !67

Cialdini rhlr ur11n *' patnota Coltr" hll Il l'ig1rn Dull epi-I'J•Ii saolurao·unhtarl n.. ~~~ aoroi 17l>O e ti91> FulmlllllZt<one (un caso •h) - Clat•.n• l Q,p..dale mllit.Mtl •Il 1\l)ma ,l'l - llamiltDo • R'llibla uns buona ittM c"nlro la) -

• 136 • l li • 41!

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Ditionarlu enclr.lopodko •Il mcdlchlil •· •·hlrlll'!liB ChirUTill~ •l•• gu~rr\' (lr.lité tle) U'!lormt'

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• 14i5

• a;st


1712 FAUC t (SUII/1} - ~Dif<<lo Viale Pag, l!IIJ ldnx't'IP. ~lero•o (nuol"u pro<~so rll cura rntlicale rlell')- Quattro-Ciocchi • 1 ~7 lnd~\-C3UII'lguu O( the Llbr;a ry oC lb11 ~UI'I'OOO·..!l!DI!I"_.I3 OIOce, U. S. Ann\· • \30 1\rre&Hiururgit> ll.eltrhurb "''') - 1\arl Sf.ydt•l • 85! l.rtlt!l (Il) In NaJIQII -

Yontrfosco •

• Utl

!l«liCilcioo ' mtwlie:uu ~los t3rolo-moture3 - Antonio E3Jiina \ Capo • Ht' Manuale tM me.llcamenlt e cl• Ile JO•L:Inle ar~sorle ad n_<o .rtl serTi:uo an iU1 r1o militAre 10 pnrl! e in guprra . • 1!166 \l ferolll (del) delle mal<~llte da eut rrodottt> " della proftla.s,l e cura dt •ruest~ -

Stll;re .

Ut>'t'tiooi rntnidu1 (lilt"nlca e.J lndia~Jonl dell~1 - Emilio Scali R e!el.IOIU l•felle) drlla nt:utu e del PIPdtl , Rule tiU lll\tlecin-tbt~C •lu la dtvhìon pentl..nt 1~ ~omloa.l - Gavo~ Strtl7.lo ~OII.ano (il) nlla lloalra month ..llt! dì Chicago - Gms~hefm Trnnsport dc llle.u (dul snr toles f••rr• .. - l.ouis Froeblich

"X l cong•·~s~o medico lut•·rnazlunali!.

• 1:1;1 • l:iio9 • IG:l4 • !86 • 111"8

• !Sll

Pc1g. 13~, 567, 833, ll89 e 1&19

CO~CUit:'l.

Ao-.ca<leulla me.lico-11-tc., llontnltnl • Paq t93 Concor<O al t•remto lllberl , • Ol:S Concor-u al PrPmlo ll• beri (>t.'r glt umr~,~ll wedt<:~ del R. es~rcito " do~lla Il. manna, ~rAdenti' Il 31 tnarzo) J89l • • UtG Concor"'' al premio realt' pei mllll.mr• mtzzi alli al trasporto dei ft-rili tn );Otrra .

"U!1

NOTIZIE

N<3mlnP . Pa'J. 2811, !17tl Co>f,o di J>erl••llonaruPnW anii'IP'tNIC JIUbllllca l'ressa la dlrezaona dl'll" snnll11 JIUlJbllcn In llomn • 168:1


1i13

Q.lroffio Feh···· Ch:trrot GiOYi\nnl ~l:lrtlno .

Cnc:c:a Camillo, hpetwr m~•hc.> Jtlla R. manna H'Or•l Gemuro. medioo t:ai•O dt t• tlll"" Muzinl GiOClcchlno, medieo ali!" classe n Ila n. mar10a l\lonara ea.,, Ore:ste. t••nente colonnP1lo rnedko l(oriondo romm. f.\U<PI'(Ie, bpett~.>ro me.Jtco nella rl•~r\a n~nle R:n,aseo doLI. Cesan•, m~"<llel! eapo 111 t• rl L•~o a ri('OSO

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• t U9 • tS9 • '!Si U!

• ltl90 • t'.t::; • lt Jl

Elenco del la.vorl .dentanct pervonuU ~ll'bJtcttorato d.i Sllnlt.J. militare

• 11H


E LE ~ C O IJl

lavori scientifici pervenuti all 'Ispettorato di Sanità Militare durante l 'anno 1893 ( l l

41 e •"•odro rraof'e~C'lt, ...,.lt<tl• rt•·lotu ,Jt romplo•mcntu -

Sul l

nlr~ran•>lll

•lei s3ngu& nrll'ldnor.:msm1.1 \llie rl ' e h.ill l" <ntt.. t•·n•·nt" me.ll<'o ,Jt nmpl•·nl~>nlo - !\Ot<• iUJI'mf••zl ,,.. Iii ..1 lfell'annatA 1 1\~. ·" ' ~&ro Ohuwt•tll!> , ma!IAiore u•••dlr<~ - !'ul ··nlt-ra ' h aro t.:iw•e l'l'"· maa~tl••l'(' IIIPtlitu -l.l'ga lur~ tlt•JI'artt na ~..Ìhr<!ilnallo per CPrtt.o," eon•<'I!Olt ~.1 rll.sar l irolazione ~ra!'oliJo<lmeral••. Dl&ro 4'rblni Enrl l'o l••ucnta e"lnnn••ll u m~>th~o - l.n •li>Jnf••t.Jone JIPI fuh·l'll oaruJJ'aldi l ,ihorio, mnf!ghm• mt•oiit:u

r\lllt' sull,. t•rfru•ipah rualatlle rural.l• n•l nrtmu riparto m•··llrina •lell'n•t'"''•'P tulhtarc

tl1 l'•ac-.·nu 1.111 1:1 mar~o al 13 ~ln!lno l'!'l3 t• rurui·h•·

raz•nn• .ullt\ perroratlone tl~ ll\ m~mbrnna th•lt uupalu• nel rullltarl. IIJ::I'Iardi .4nlonlo, ,lllfl•t~utnlt• m!llh(n 111 (OUIJtl<'lllt'OIO -

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• Uflllrlor!l del Co•mol'f• ,lnls tro. 4'imino ••ran~C'JIIro , sotwtrnenU! me!lico •li t•omplo'lfl••ntn- PntngeM•I •h•l-

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(:il-Mia Sirolo Filippo, eatlllnuo m• •1tw ~nrlriu.

U '.\.Jc ,.,u,ndro F e lief, soltuf.lonenle medico di comrlernPoto - Su dn .. r.a>i tU n~ces~l) pprlnefrltlr.ll n tlt•corAo croniro. D e C' ri•C o fori lil F erdinando , l!Otlntczwule w~lro tiJ ttJruplem•·nto - l'n rtL•<• •11 IU\Jerwlosi lnte,tlnale prlmt~rla. u c te u i GiuJtc r•J• e, §Oll<>tPn~ntP mudleo rll comptcmenlll- 8:1ltl'fll •lcllo frls~~ I):Uialì aliti !bill n,lologir.o. U ' Uitt "Jron.. o , tenrnt~ meùl~•l- Un C.1•0 tli \lllli<lu IITilCOCt' del mitlollo >JIÌMJtl.

D t! Jlr nt~i Giu .. epp c-, tMPniB ·~olonnnllo medl~o - Un t:l•o rll èal\'ìlloma.

tlt111o ~tnma~o. Rln~~unttJ tJI stnrlo cllntcn. F arc • c· \dolro ;lltlol<>rocute tnet11co •Il ct'lmplt•rnento- SOJlt:• un raro r,;\~n di emo:;:lnblnnrln p~ro~'Jslk.l.

F o rc·orl tJIRlldio, rnrma(•istn militare R!r.~rcn nel vini! •Ielle tnat~riP oolo11lnli di!rh·'l.e cl••l r.'Jirnntll. I'OÌ1 T e odctro, tenentcl mooi•O -l.ii'QIJII\4.11& r•'lf!Otle drii'IUIC3 d"<tra, t~tlr­

pa7.IOOI', l.uorl:rloMI' fll'r l•rlmtL. • •nrli c;hL•e pJ•c. maggiori' nW•Ilco - I'Nlcardlte callosa. 4;an:;illlno • •.-rcfinllndo. sottoten;•nte mPtlltll di ~omvlcmnuto. -

:'1ù

C\ll~ra.

G iol ìao i Fran eel!eO, rllpìlltloo me<Jt(O - :'\ola rllnlra sul l.:tctllll'l eoli.

c; r ouutonì Franee!ÒNI 1 SOlltltOII~IIL'' lll'lel'!ito 111 (OmpiCIIll'lllO - Storltl di·

nlcn riJ '"' caso "iu~tolaro ùl tle,.mnt•J~i. GuiL,.Ialla J .ìn r oln, •uJUOtl'll•'nle mflli~o ,Ji rornJ•lemento - Aoliplrc,, ~!d aottpirulld. ltnbria eo Pie tro, fllilll'~ì··re DIC.Iieo SuJin Clini tlelle rerltu lltllle gut• rrtl pa~>nle;: udii' guerre (Oiure. bz~1 f~iovauni, toneuuo nlC!Iil'll -Su 111 nn t;ISII t !i i' l'O l'erlltlno:;o. J ,llJJta .. ia Prauectteo, tenenti" mediro - Sulla ~ura d~lle a•leow ingum:~Ji ~llllPDrat~.

l .a Brurha ll'r~ttu'c"'oo, Ll'ocnto modico - Uu qnw:lriow~tre di cltirnrgia [l rosso lo 11pednle militare di PCI'Ub'i3. Lira r i "in reruso , rapok1no rut•tlleo- Sulln ~ura della pleurite ••ssmlathn. 11adht G iuAe 1•1•e, toneJ1le lllèlllco - CotllriiHIZione ullo stnt110 delle rerile •l'arma. •1!1 ruoro nl <'af>a. lllani.-lla Giwo epp e, sottoh:nènte m~llll~o- bl:.lattla tlt l!'laialll. narra .. no«a e le, tenPlltt: mn•ilco- S.t~pra no cu;o di Jlnt•itonite tuhN·~ollll'e purulenta. :'tlaxt~oe~one F e rd inrutdo. 'Otltllt>net~Le llle•Jiro di ~OmJ>Iomt•nlo- Colllriliulo nll'llriologin tlell'liScesso ''Pnllr.o. .Hc l t• .\•ranio , rapila.thl metlìcu - Un r.l'll:• •li 1•arolbt bulb~.r~> II(IDI'INIIrorm~ .

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lliae .... ini &aatu•le, <<>tlol!'ueni.U'ut,;dico di OUIIIJII,•m.·nto- Sul tratiAmonto •lolln polnJ<;nltu cnapah• cou '" digit.11e n<l ,,,,.. do,;a, .llonfanarì Lui~ti, .:olauncllo me<ll~o tonlertme ~uiL'\ con!rlunùvlt••

::.et

cronnlulla. ~aonaro• e COIOUlnw.o, soUolt•ucnte IllUdi co di wm!Jll'IIlfnto - Su due ca.~i di cpiclorotomlfl S1liWI 3lfona. Pauiehi Rodotro, ~OLtul··uente tne•11co - Ocollu ispc~oni (Ielle earnl. Pc..onl • •etiee, ClPil..1no medico -Clrca la carni' lu cou.:ena Kcwmerlcb. I'4!1Cront~ .~drea , h:nente me<ltco - L'lgièllo deJ mare. aebu•Cetlo Clu"t-a>Pe, soltotenl!ule medico di comp)erurnto - Su dl un CIL~o d1 avwlc•rumlento 1ln ~1me porclna. R('hul!tclt• Giu•~pp(', sottotouoote ffiP.dircO di Cf)mphnuento. SuJin hu· portauza. lit"Jl'IStienc lnt~sllnttl•• nei nP.vro~Jci. aneri Paolo, sollot<•nent~o lllt"lkn di ~om(lll'mento - l'rulll.'\..-.si dell.. dUleti."'.

Su •li uu C<i"' rll IDDrbu lllneuloso di WcrlhoiT. lilalowone Ghutt'lpp~. tao~ntu w~le.:~ - Sopra un caso di r•seodo reumaù~"11lo iDI<'tli\O (blenorm~tico). 8ah i Adolfo , sottoU'neok moolco di complem•·nto - Stud•o aull'epidemra di morblllu nel prrsldlo di Torino nt~H'Bnno 1891. lkr-A'I rie tro, tlOtlOt~neote mc1Uco rll compl••mnnto - Un ooso di epatil" si· "'taC'('rdoCe .t. e h lltl' >Oiloteucnlll moditu di riiiiiJllelll<llliO -

fllltica. l!loli&aW'i 8alvatort-, tenente m~ko -

Not.: r:lln•che aull'ullima epidemia d'iuOuen%:1 111!1 t>resldio rh Crulerta. Toni«'Ui rietro , so ttoknenle modlcu di com;~lomenlo - Sopra un rn~o di embolismo !Iella .sllv•ona lles~ c~ o Mnsitl. ed ruulplegia n slol:strn. 't'erdura -.ufgi, l.l'oeute medf.lO - Sopra un CJISO di pollorrom••nlte. ' 'e rilura Lui~ , lt'rten!A? medicu - Il rumoro di succns.sione null'idrolllra.:... 't'erri Luigi, capitano medico - Uesocoutu tllnl~o del s.econdo riparto dJ me· !Jiç·inn, tN"f.O trl mestre t.S93. 't'hleUa •; maane l e, tenente IUC<IircO- F~rro lll•r la 1ia i(lOdl'rmica. "t'iJOalli Paolo, teuente medlco - IJia tMO dJ flarc.lìsi gentral" m seguito a polmonite llbrino,;a. zonoti l.u:i,.-1, teneut11 tiU."dlt·CI - Meni di dl~illfeziooe.



RRETTO- BARELLA

D' AMBULANZA Fi.g. l r'urrl'llo t'()lllj71rlo

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