Il mercato ittico dell’UE Parte III – Acquacoltura Quadro generale Nel 2018, la produzione acquicola dell’UE si è attestata a 1,32 milioni di tonnellate e 4,80 miliardi di euro. Rispetto al 2017, è diminuita del 4% in volume (–50.330 tonnellate) e del 5% in valore (–348 miliardi di euro), invertendo la tendenza al rialzo che aveva registrato nei quattro anni precedenti. Rispetto a dieci anni prima, la produzione è aumentata di circa 40.000 tonnellate (+3%), mentre il suo valore complessivo, tenuto conto degli effetti dell’inflazione, è aumentato di quasi 1,30 miliardi di euro in termini reali (+36%). L’andamento crescente del valore dell’acquacoltura nell’ultimo decennio (2009-2018) si deve ad
una maggiore produzione di specie dal valore elevato (come il salmone, la spigola ed il tonno rosso) e ai forti rincari registrati da alcune specie importanti (salmone, spigola, orata, ostrica e vongola). Tali rincari possono sia essere dovuti ad un aumento della domanda, sia essere legati ad altri fattori, quali il miglioramento della qualità dei prodotti (si pensi ad esempio all’acquacoltura biologica) e la riduzione dell’offerta a causa dell’elevata mortalità di alcune specie (ad esempio delle ostriche). Tuttavia, occorre precisare che un incremento della produzione del 3% in dieci anni è una variazione di poco conto, determinata tipicamente dal rilascio delle licenze e da conflitti
d’interesse in tema di pianificazione spaziale. Questo lieve incremento in termini di volume, unitamente all’aumento della domanda, ha contribuito all’aumento dei prezzi. Nel 2018, pur continuando a rappresentare circa la metà della produzione acquicola totale dell’UE, grazie alla produzione di cozze in Spagna e di ostriche in Francia, nel complesso la produzione di bivalvi e di altri tipi di molluschi e invertebrati acquatici è diminuita dell’1% rispetto al 2017. I salmonidi ed il gruppo “altri pesci marini” seguono ai bivalvi in termini di rappresentatività sul volume totale, i primi in calo dell’11% rispetto all’anno precedente, i secondi in aumento del 2%.
Quasi il 40% del valore della produzione acquicola dell’UE è rappresentato dai salmonidi. In particolare, nel 2018 la produzione di salmone ha coperto il 23% del totale e quella di trota il 14% (photo © Colin Czerwinski x unsplash).
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IL PESCE, 4/21