La carne per i panini di Porcobrado è prodotta esclusivamente nella fattoria di Cortona di proprietà di Angelo Polezzi. Capi di Cinta Senese DOP e di Grigio della Valdichiana, insieme ad altre razze suine pregiate. “Animali liberi di respirare aria pura, di dormire sotto le stelle, di correre, rotolarsi nel fango e grufolare tutto il giorno” si legge nel sito aziendale. “Oltre al pascolo, i nostri maiali si nutrono di prodotti a km 0, soprattutto orzo e favino”. da questa necessità che è nata Porcobrado Box: un kit con panino scomposto messo sottovuoto, pane confezionato in ATP e salse in barattolo, per un panino gourmet direttamente a casa e pronto in 10 minuti. Il procedimento è semplice: il pane si scalda in forno a 250 °C, la carne si scalda col procedimento a bagnomaria e poi si assembla il tutto». Era l’8 dicembre 2020, poco più di un anno fa. Angelo non si aspettava l’enorme successo che avrebbe avuto quest’idea, né di finire in un articolo pubblicato sul SOLE 24 ORE, né di dover evadere un numero di ordini sempre
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in crescita in partenza per tutta l’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, senza contare le richieste anche da parte di qualche italiano all’estero. «Sono state tantissime le vendite» dice Angelo, nella voce ancora quell’eco di incredulità mista a stupore. «Al punto che ci siamo ritrovati completamente spiazzati. Ho cominciato a chiedermi: come possiamo reggere a tanto? La risposta è stata investire in macchinari, col rischio che potesse trattarsi solo di un momento di espansione, di una bolla generata dalle misure restrittive del lockdown. Invece la vendita ha continuato ad andare bene, con qualche
rallentamento nel periodo estivo, ed ora è ripartita». Anche il progetto del franchising è decollato con l’apertura dello store in via dei Neri a Firenze e con quello di Roma, in centro storico, a febbraio. E il movimento centrifugo di Porcobrado non sembra affatto esaurito, anzi tutt’altro, si dirige oltre continente. «Da gennaio — spiega Angelo — metteremo a punto siti in lingua per le vendite online, per aprirci un mercato all’estero. Dall’Italia riusciamo a servire l’Europa continentale ma non l’Inghilterra, per via delle misure imposte dalla Brexit. Per questo lì abbiamo un’azienda che partirà con le vendite on-line delle Box Porcobrado non appena possibile. Tutto questo ha dell’incredibile se ripenso che prima della pandemia Porcobrado non si avvaleva di questo sistema di vendita. Con l’on-line ci si è aperto un mercato che non pensavamo potesse nemmeno esistere, figuriamoci poi avere tutto questo successo». Intanto la gamma delle Box Porcobrado si è arricchita e offre varie combinazioni, si può scegliere se acquistare solo panini o se accompagnare i panini con birra o gin. La birra è la Porcilla, prodotto di un birrificio artigianale locale, il gin invece è firmato Sabatini. A quanto pare è stato un vero successo il lancio la scorsa estate della Porcobrado Gin Box Feat. Sabatini Gin con un kit per due gin tonic composto dai mignon di Sabatini e le toniche toscane Spume del Papini. A ribadire che il legame col territorio, la Val di Chiana, rimane elemento centrale nella filosofia di Porcobrado «Mi ritengo soddisfatto» mi dice Angelo a fine conversazione. In effetti di strada ne ha fatta quel furgoncino sgangherato poi trasformato in food truck e man mano diventato tappa obbligatoria in tutti gli Street Food Festival. Con lo sguardo puntato all’Italia per quanto riguarda lo sviluppo del franchising e un occhio al mercato europeo da conquistare a suon di Porcobrado Box, Angelo mi saluta mentre già pensa con quali nuovi abbinamenti gourmet potrà arricchire le spedizioni del 2022. Federica Cornia Porcobrado Le Caselle 1/B – Loc. Pietraia 52044 Cortona (AR) Web: porcobrado.com
Premiata Salumeria Italiana, 1/22