A sinistra e a pagina 63: “Le Paris du quart d’heure Paris en commun”, ovvero la proposta di “Città da un quarto d’ora” del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo (fonte: annehidalgo2020.com).
nuovi sviluppi del mondo del lavoro iniziano a riconfigurare un modello di città differente. Come si insedia il commercio in questa nuova prospettiva, quel è il suo ruolo e quali le linee guida per i commercianti della post Covid Era? Oggi il disegno delle città è in trasformazione, si intuiscono i futuri trend del mercato e diventano sempre più chiari i valori che guideranno gli stili di vita delle persone. Il mondo è in continuo cambiamento, forse ne siamo più consapevoli, non del tutto lucidi, ma certi che qualcosa si sta modificando in modo profondo. Le nostre abitudini, i nostri approcci, anche al consumo. Il cambiamento delle abitudini lavorative delle persone, ovvero del 15% della vita degli esseri umani, è un fattore sociale determinante per lo sviluppo futuro del commercio. CARLOS MORENO, il direttore scientifico dell’Università Sorbona di Parigi, ha lanciato l’idea di una “città da 15 minuti”, in cui tutti i servizi siano a disposizione dei cittadini ad una distanza massima di 15 minuti in bicicletta o a piedi. A Milano il modello è stato rilanciato da CRISTINA TAJANI, assessore alle Politiche
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del lavoro, Attività produttive e Risorse umane del Comune di Milano. Se da un lato emergono ragioni ecologiche legate alla riduzione dell’inquinamento, dall’altro l’obiettivo è un aumento del benessere delle persone e della qualità della vita, che si accosta ad un rinnovato senso delle zone periferiche in cui trova spazio il tema dell’inclusione e della coesione sociale. Decentralizzando la vita cittadina, le aree attive e i quartieri dormitorio inizieranno a compensarsi e i borghi urbani ritroveranno una vitalità nuova. Dunque potremmo assistere nei prossimi mesi ad una riscoperta del vivere la città all’interno di nuovi spazi fisici e temporali, quelli flessibili del lavoro agile, che
permettono di gestire la giornata fuori dagli slot standardizzati a cui eravamo abituati qualche mese fa. Le ore di strada nel traffico o sui mezzi per raggiungere il luogo di lavoro diventano tempo di qualità, quello di una passeggiata, tempo per accompagnare i figli a scuola e per gli acquisti, più lenti, consapevoli e relazionali. Si tratta di compensazione, la quotidiana socialità legata all’ufficio viene compensata anche grazie alle relazioni di prossimità col macellaio e il salumiere. Nuovi approcci relazionali che delineano un’idea di comunità in cui l’isolamento viene ridotto e aumenta la diffusione delle possibilità per persone e commercianti al di fuori dei centri urbani.
NON È SUFFICIENTE ADEGUARSI A NUOVE DINAMICHE DI VENDITA COME L’E-COMMERCE MA È INVECE FONDAMENTALE RIUSCIRE A TRASMETTERE SE STESSI, LA PROPRIA IDENTITÀ, DOSARE VERITÀ E FICTION, CREARE NUOVI TIPI DI RELAZIONI E INTERAZIONI
Premiata Salumeria Italiana, 3/21