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Il latte Il latte ci voleva, a casa nostra: il latte e il pane. Non ricordo problemi per il pane, che compravamo a credito (mio padre lavorava, ma solo di tanto in tanto la ditta poteva dargli i soldi che gli doveva). Per comprare il latte si andava dalla latara. Bisognava andarci presto, con le bottiglie: finché non c’era molta gente si poteva aspettare sul muretto, poi fare la fila e attendere. La fila di due o tre persone affiancate a volte finiva oltre la confinante macelleria e si aspettava. Si aspettava l’arrivo della lattaia, che apriva la porta. I primi entravano facendo la fila a destra, lungo la vetrina, il muro, il bancone; poi si aspettava che arrivasse il latte. Arrivava un camioncino, prendevano alcuni bidoni (zare) e li portavano dentro. Qualche manovra per versare il latte nel bidone fornito di rubinetto che veniva posto sul bancone e poi cominciava la vendita: la lattaia riempiva di latte il misurino (¼, ½, 1 litro) e lo versava con l’imbuto