AMBIENTE
MOBILITÀ POST COVID, IN ITALIA MENO AUTOBUS E PIÙ BICI Dopo il lockdown, nel nostro Paese è crollato l'utilizzo del trasporto pubblico e si è diffusa l’abitudine di spostarsi in bicicletta o a piedi
I
venti sono contrari e navighiamo a vista, sperando sia solo una buriana. La pandemia da Covid-19 ha trasformato molte abitudini, con tante ripercussioni pure sulla mobilità, che si prolungheranno anche nel prossimo futuro. Durante il periodo delle restrizioni alla libera circolazione, il tasso di mobilità (percentuale di persone che ha compiuto almeno uno spostamento in giornata ad eccezione dei tragitti a piedi inferiori ai cinque minuti) è calato per l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) dall’85% al 32%, mentre la lunghezza media degli spostamenti è diminuita del 40%. Molti hanno preferito utilizzare un mezzo privato, per evitare rischi e assembramenti, contribuendo a ridurre la propensione per il mezzo pubblico da 12% a 4% e i servizi di sharing o flessibili. Tanti hanno ripreso la bicicletta, acquistato un
50 Il Giornale dei Biologi | Settembre 2020
monopattino o scelto di camminare. A utilizzo della macchina privata come mezfotografare la metamorfosi della mobilità zo principale e terzi sempre dopo Cinesi post coronavirus è Bcg (Boston Consulting e Statunitensi interessati all’acquisto di Group) nell’indagine “How Covid-19 will un’automobile. L’uso di biciclette e scooter elettrishape urban mobility”, che ha interessato un campione di cinquemila persone abi- ci privati è salito in tutti i Paesi oggetto dell’indagine. Per Statanti delle principali ti Uniti e Cina il bike città negli Stati Uniti, Cina e in alcuni stati In molti ormai preferiscono sharing è aumentato, aiutato dalla disinfedell’Europa occidenspostarsi in città zione regolare e dalle tale (Italia, Francia, riduzioni dei prezzi. Germania, Spagna con mezzi privati, città hanno e Regno Unito) per per evitare assembramenti Alcune facilitato la vita dei cogliere le nuove urciclisti chiudendo le genze legate agli spostrade ai veicoli a mostamenti cittadini e tore e creando corsie preferenziali. non solo. Negli Usa le miglia percorse dai veicoli Nella fase tre, il 37% degli Italiani ha scelto di evitare i mezzi pubblici, privile- sono diminuite a livello nazionale almeno giando la propria auto, la bici o le passeg- del 65% e in alcuni Stati, all’inizio di aprigiate. Siamo secondi, dopo i Cinesi, per le, fino all’80%, secondo StreetLight Data.