LEGISLAZIONE
Allergie e spreco alimentare, nuove disposizioni Da tempo si aspettava una modifica sui criteri del Regolamento di igiene dei prodotti alimentari, ma si è dovuto attendere il 3 marzo, con la pubblicazione in GU del Regolamento UE 2021/382, per poterla vedere nero su bianco di Sebastiano Corona
Ogni attore della filiera deve comprendere l’importanza del proprio ruolo nel garantire alimenti salubri, sicuri e idonei: ecco perché le nuove disposizioni normative mirano al coinvolgimento e alla presa di responsabilità di tutti gli operatori della catena produttiva (photo © Marcos Paulo Prado x unsplash).
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Le novità introdotte riguardano gli allegati del Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari e si riferiscono principalmente alla gestione degli allergeni, alla ridistribuzione degli alimenti e alla cultura della sicurezza alimentare, in generale. Uno studio dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare già nel 2014 aveva evidenziato che una fascia importante della popolazione comunitaria, compresa tra il 3% e il 4%, soffrisse di allergie alimentari. Un’incidenza significativa, che in più nasconde un problema importante dovuto alle conseguenze nefaste di un trattamento inadeguato degli allergeni o di una errata comunicazione al consumatore che può portare a reazioni di forte impatto e, nei casi peggiori, al decesso. La corretta gestione e la corretta comunicazione degli allergeni divengono pertanto temi fondamentali al fine di garantire ai consumatori prodotti alimentari sicuri e idonei. Aspetti, questi ultimi, che non devono essere affrontati solo durante le diverse fasi del processo produttivo, ma anche a monte e a valle. La prima modifica apportata dal Regolamento UE 2021/382 è legata a questa questione anche in un’ottica di armonizzazione legislativa, partendo dal Regolamento UE 1169/2011. Nello specifico, la nuova norma introduce modifiche agli Allegati I e II del Regolamento
IL PESCE, 4/21