IL PESCE IN TAVOLA
Cibi di moda: il poke Spopola anche in Italia la ciotola con riso e pesce crudo a pezzetti che si può combinare con tanti ingredienti a piacere, dando luogo a centinaia di combinazioni sempre diverse di Nunzia Manicardi
Si scrive poke e si pronuncia pokè con l’accento sulla “e”. È un termine hawaiano che significa “a pezzetti”: i pezzetti sono di pesce crudo, serviti in una ciotola di riso bollito per cui il piatto prende anche il nome di poke bowl (in inglese bowl vuol dire “ciotola”). È uno dei piatti principali della cucina hawaiana, dove viene consumato come antipasto o come portata principale dopo essere stato completato con l’aggiunta di condimento, verdura e frutta.
116
Il poke ha cominciato a diventare di moda negli anni ‘70 partendo dalla costa californiana degli Stati Uniti di cui le Hawaii costituiscono dal 21 agosto 1959 uno degli Stati Federati, per l’esattezza il cinquantesimo e ultimo in ordine cronologico d’istituzione: un meraviglioso arcipelago vulcanico situato nell’Oceano Pacifico a 4.000 chilometri dalla terraferma e formato da otto isole principali e molte isole minori, scogli e secche, con capitale Honolulu.
Da allora il poke ha intrapreso il suo viaggio alla conquista commerciale e gastronomica dell’Occidente andando anche a saldarsi, ad Oriente, con la già dilagante moda del sushi proveniente dal Giappone (e, a Sud-Est, perfino con il ceviche sudamericano). In realtà, più che di un saldarsi, si tratta di un ricongiungersi. Alle Hawaii, plurimillenario porto d’approdo per i navigatori oceanici, si sono infatti incrociate le influenze cultu-
IL PESCE, 6/22