zione così forte e così disperato da diventare l’unico significato dell’esistenza? E che quanto più spietato diventava per Baker lo sconforto verso di sé più il suo pubblico pareva comprenderne il senso di morte per andare in delirio come se l’ascoltare la sua musica fosse l’unica azione vitale della propria esistenza. “Il blues pervade tutti noi” diceva Chet Baker” abbiamo bisogno del blues perché quando sei stanco del blues non hai più niente su cui contare”. Sicuramente questa
è stata la frase che ha spinto Van Eijk a innamorarsi di Baker e ad approfondire la vita dell’artista: ne ha scoperto il fascino musicale vulnerabile sul palcoscenico e l’egoismo che lo divorava nei suoi rapporti personali con uomini e donne sempre sporcati, sempre feriti in un desiderio di dissoluzione senza fine. Il protagonista Steve Wall ha assecondato la discesa all’inferno del suo personaggio facendone un lento ritratto d’incanto e di dolore; lo ha accompagnato nei tratti, nei
modi, nelle pieghe di sofferenza del suo volto e dei suoi interrogativi. Il finale pare ricongiungere il personaggio, l’attore che lo interpreta e l’investigatore in una chiusura del cerchio da cui non può uscire nessuno: si può solo restare padroni della propria sofferenza nell’esaltazione della propria solitudine, schiacciato sull’asfalto di una sporca strada di Amsterdam. Fabrizio Moresco
di Ronnie Sandahl
TIGERS
Origine: Italia, Svezia, Danimarca, 2020
Martin Bengtsson è un giovane calciatore svedese che all’età di 16 anni viene acquistato dall’Inter per giocare nella squadra Primavera. È il sogno che aveva dall’età di tre anni quando con suo padre, che si è fatto una nuova famiglia, vedeva le partite del campionato italiano. Ma la vita con i compagni di squadra e lo spaesamento causato dal non conoscere una parola di italiano lo fanno progressivamente entrare in una depressione da cui fatica a trovare una via d’uscita. Sembrano essere tutti coalizzati, con un’eccezione, contro di lui e pronti ad umiliarlo e non passargli la palla tutte le volte che è possibile. L’allenatore e lo staff tecnico non sembrano accorgersi di nulla. La situazione viene un po’ edulcorata grazie alla figura di Galli, il dirigente che sembra avere più chiari gli obiettivi, ma per il resto viene rappresentata la Primavera come una gabbia in cui i compagni di squadra si trasformano progressivamente in tigri pronte a sbranarsi, capaci magari di qualche sporadica so-
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lidarietà verso chi perde il controllo, salvo poi abbandonarlo al suo destino. Durante una delle serate nei locali a base di alcol e droghe, Martin conosce Vibeke, una ragazza di Stoccolma. La ragazza fa la modella, ma non ha mai sognato di diventarlo e non sa cosa vuole fare della sua vita. Lei è vivace, impulsiva, spensierata mentre Martin è metodico, freddo, calcolatore. Tra loro inizia una tenera relazione e la ragazza diventa per Martin una inammissibile deviazione dal percorso su cui sta viaggiando, come se questo fosse segnato da dei binari. Martin, dopo essere stato retrocesso agli under diciassette, viene promosso e convocato per giocare la prima vera partita con la Sampdoria. È il suo debutto, la tensione sale al massimo, la dedizione deve essere totale. Tuttavia il prezzo per seguire i binari è troppo alto per Martin, che è costretto ad allontanarsi da Vibeke e comincia a deragliare. L’ambiente attorno a lui lo consuma e la pressione e il sacrificio si trasformano in estrema solitudine, divorandolo. La sua salute mentale vacilla nel vorti41
Produzione: Piodor Gustafsson, Lucia Nicolai, Marcello Paolillo, Birgitte Skov per Black Spark Film & TV AB Regia: Ronnie Sandahl Soggetto: libro autobiografico “Nell’ombra di San Siro” di Martin Bengtsson Sceneggiatura: Ronnie Sandahl Interpreti: Erik Enge (Martin Bengtsson), Alfred Enoch (Ryan), Frida Gustavsson (Vibeke), Maurizio Lombardi (Galli), Lino Musella (Luca), Alberto Basaluzzo (Allenatore Panelli), Gianluca Di Gennaro (Tonolli), Daniele La Leggia (Dario), Antonio Bannò (Walter), Antonio Zavatteri (Medico sociale), Liv Mjönes (Karin), Johannes Kuhnke (Peter), Henrik Rafaelsen (Padre di Martin) Durata: 116’ Distribuzione: Adler Enteretainment Uscita: 22 luglio 2021
ce ossessivo in cui entra, fino ad arrivare ad attacchi di panico e di autolesionismo, per cui arriva a staccarsi da solo l’apparecchio per i denti. Fuggito di notte dal dormitorio viene investito da un camion. Quasi miracolato, se la cava con tre costole rotte e qualche ferita non grave. Per giustificare l’accaduto però la dirigenza della squadra farà in modo che da alcuni indagini mediche risulti che il ragazzo abbia avuto una crisi epilettica. Martin, dopo