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LA Sl 'lOECTO!IIA, JL PUS BLE'IORRAGJCO E t.'IJo:QliiRITY
servi molle volle della sindectomia ed ebbe a constatarne i favorevoli risultati: però consigliò dj astenersi dalle cauLerizzazioni col nitrato d'argento, poiché egli ebhe a deplorarne var·ie gt·avi con~egucnze; e cioè: una volla un'escara ùelln sclerotico, un'altra una gnne iridite suppuraLiva, una Le17.a un ascesso della cornea ed una quHrla voìta un'infiammazione intensa della comea e della ~clero t ica. l rni~liori risultati egli li otleuoe contro il panno coJ·neale, per la cura del qunle mo~trasi anche fautore della inoculazione del pus hlen •HTagico. Clté anzi esperimentò pure l'a:'svciuzione dei due mez1.i curativi inoculando in alcuni casi il po'i subito dopo prnticalr.. la :-indecto111ia. ed in altri eseguendo la tonsura a diversi periodi dell'oftalmia purulenla provocata dall' iuoculuzione: i risultati fu1·ooo meno soddi:-;facenli nel primo ca!IO che nel $6coodo, in cu i ril evò pn1·e che la soppurazionc fn as~ai più irlleusa. I l Lawson, dopo ripetuti e~pPrimenti, 'enne alla eonclusionl' che l'inoculazione del pus hlenorragico 1\ preferibile nei panni corneali molto spessi i quali intercs~ano tutta la. cornea, mentre la periLomia trova migliore nppl·cnzione nelle chcroLiti meno vascolari7.7.ate, contro le quali l'inocnlaziooe può presentare dei òannì serii. A"seri~ce pnre cbe qnaodo la cher.1tite non è molto intensa l'opentztone preliminare della :.i ndectomia può 5l.'rvire n prl'para1·e l'occhio all'inoculazione del pu ~. Ollénenòn:-ene un ri'\tdtalo piiL com piuto mentre i perir.oli diminuer,Jthero. lnfauì quunrlu l'ol;r.hio é del tutto guarito della peritomia, l'azione tlel pns san\ molto mitigatn, pet·chè essendo la llogosi purulenla proporzionale alla !-uperlìcie di ~>n~iun ti va oculo-palpehrale, dopo l'asporlattOnt> di e$Sa. la sua estensione non solo c'· diminuita. ma. per di piu al suo posto formasi 1111a eic 1Lrir.e inlOI'IIO nlla cornea, cil'atrice che in