PESCA
Noli e i suoi cicciarelli
Il borgo ligure di Noli (photo © Eder Christa)
di Chiara Papotti
Arrivare dal mare è il modo migliore per innamorarsi subito di Noli1: il Mediterraneo ha plasmato la sua storia, la cultura, il carattere dei suoi abitanti. La pesca nel golfo offre uno spunto per immergersi in una insenatura elegante, orgogliosa e davvero misteriosa, che nasconde un nucleo antico di vicoli, odorosi di spezie, permeati di umori marini e velati da una sottile malinconia. Perché Noli è soprattutto un luogo di piccola pesca e, come tutti i piccoli porti, sa di nostalgia. Il tranquillo scorrere della vita nel centro storico racconta molto dei Nolesi, dove la pesca è la più antica attività. Serrato tra i monti e il mare,
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è un labirinto dove perdersi con piacevole facilità, un groviglio di viuzze strette e tortuose che si intrecciano senza ordine apparente, annodate intorno al borgo. A Noli può capitare di vedere delle barche sulla riva, piccoli gozzi
a remi carichi di un paio di artigiani del mare che fissano l’orizzonte. Non è l’immagine di una cartolina dal passato, ma il lavoro di poche decine di pescatori che ancora oggi si dedicano alla pesca come si faceva un tempo. Un’attività che ha dominato per otto
Il presidio del Cicciarello di Noli è volto a sostenere l’economia locale puntando a favorire il consumo di una specie distinta sia dai bianchetti che dai rossetti. Chiamati anche lussi o lussotti, si pescano solo da novembre a maggio e quindi una rarità a tavola
IL PESCE, 6/22