Finestre sul Mondo Riflessione linguistica 4-5 - sample

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RIFLESSIONE LINGUISTICA

M.R. Benelli M.R. Montini
4 Il piacere di apprendere
ELi
Gruppo Editoriale

I brani contrassegnati da questo logo sono tratti dal libro di narrativa Il segreto del faraone

Prove d’ingresso FONOLOGIA

MI ES E R CIT O

19

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MI

STUDIO MAPPA con la

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50

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MORFOLOGIA 68 Il nome 69 Nomi comuni e nomi propri 70 Nomi concreti e nomi astratti 71 Il genere: maschile e femminile 72 I nomi variabili e i nomi indipendenti 73 Nomi di genere comune e di genere promiscuo • I falsi cambiamenti di genere 74 76 Il numero: singolare e plurale 77 Le eccezioni 78 I nomi invariabili 79 I nomi difettivi – I nomi sovrabbondanti 80 82 I nomi primitivi e i nomi derivati 83 I nomi alterati 84 I nomi composti 85 Nomi individuali e nomi collettivi 86 88

GIOCA LOGICA CON 89

STUDIO MAPPA con la 90 Via al TEST! 91 Analisi grammaticale del nome 92 L’articolo 93 Gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi 94

STUDIO MAPPA con la

INDICE 4
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40 43 GIOCA
44 Le
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lI S 48
egreto delFar a eno
L’alfabeto
L’ordine alfabetico • Le vocali e le consonanti
Digrammi e trigrammi
GIOCA LOGICA CON
Le sillabe
La divisione in sillabe
STUDIO MAPPA con la
L’accento
Monosillabi: accento sì, accento no
L’apostrofo
Un apostrofo per il troncamento
La punteggiatura • Il punto fermo e la virgola
Il punto e virgola e i due punti • I puntini di sospensione
Il punto interrogativo e il punto esclamativo
Le virgolette e le lineette
Il discorso diretto e il discorso indiretto
Via al TEST! ORTOGRAFIA
C e G: suoni duri e suoni dolci
Suoni dolci CE • CIE / GE • GIE
GLI • LI • LL / G+L
GN
GNI
NI
CU • QU / CU
GU
CQU • CCU
QQU
MP • MB • SCE
SCI
L’uso dell’H
Le consonanti doppie
Si raddoppia!
LOGICA CON
regole dell’ortografia
Via al TEST! LESSICO
La radice e la desinenza
Le parole primitive e derivate
Le
parole alterate
ES E R CIT O MI ES E R CIT O MI ES E R CIT O
Le parole composte
Altre forme di composizione delle parole 51 Famiglie di parole 52 54 GIOCA LOGICA CON 55 Via al TEST! 56 I sinonimi 57 I contrari 58 Gli omonimi 59 Parole particolari e parole generali 60 Le parole polisemiche 61 GIOCA LOGICA CON 62 64 STUDIO MAPPA con la 65 Via al TEST! 66 Il dizionario 67 Come si usa il dizionario

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES

E R CIT O

96 L’aggettivo • Gli aggettivi qualificativi 98 Gli aggettivi qualificativi invariabili 99 I gradi dell’aggettivo qualificativo 100 Il grado comparativo • Il grado superlativo 101 Forme speciali di comparativo e di superlativo 102 104 Gli aggettivi possessivi 105 Proprio e altrui 106 Gli aggettivi dimostrativi 107 Come si usano gli aggettivi dimostrativi 108 Gli aggettivi indefiniti 109 112 Gli aggettivi numerali 113 Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi 114 115 GIOCA LOGICA CON 116 STUDIO MAPPA con la 117 Via al TEST! 119 Analisi grammaticale dell’aggettivo 120 Il pronome 121 I pronomi personali 122 124 I pronomi possessivi 126 I pronomi dimostrativi 128 I pronomi indefiniti 130 132 I pronomi numerali 133 I pronomi interrogativi ed esclamativi 134 I pronomi relativi 136 138 STUDIO MAPPA con la 139 Via al TEST!

141 Analisi grammaticale del pronome 142 Il verbo 143 Altre informazioni sul verbo 144 Le tre coniugazioni 145 La persona e il numero 146 I tempi del verbo 148 I verbi essere e avere 149 I modi del verbo 150 Il modo indicativo 152 I tempi semplici dell’indicativo 154 I tempi composti dell’indicativo 157 160 Il modo congiuntivo

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

162 164 Il modo condizionale 165 166 Il modo imperativo 167 168 I modi indefiniti 169 170

GIOCA LOGICA CON 171 STUDIO MAPPA con la

172

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

Via al TEST! 174 Analisi grammaticale del verbo 176 Analisi grammaticale della frase 177 Tavole dei verbi ESSERE 178 Tavole dei verbi AVERE 179 Tavole dei verbi LODARE 180 Tavole dei verbi TEMERE 181 Tavole dei verbi SENTIRE 182 L’avverbio 183 La preposizione 184 185 La congiunzione 186 Le esclamazioni e le onomatopee 187 188

STUDIO MAPPA con la 189

Via al TEST! 190 Analisi grammaticale dell’avverbio, della preposizione e della congiunzione

SINTASSI

MI ES E R CIT O

MI ES E R CIT O

191 La frase 192 Parole in ordine: i sintagmi della frase 193 Il soggetto 195 Il predicato • Il predicato verbale 196 Il predicato nominale 197 Le funzione del verbo essere 198 200 La frase minima 201 I complementi 202 Il complemento oggetto 203 I complementi indiretti 205 208

STUDIO MAPPA con la 209

Via al TEST! 211 Verso l’Invalsi

95

1 Completa le seguenti parole con GN o NI carabi ere co ome casta a gera o riu one ragio ere

2 Completa le seguenti parole con GL , LI o GLI

• Sulla spiaggia ho trovato tante conchi e.

• Mi piace mangiare una fetta di pane con o o e un po’ di sale.

• A lu o sul ci egio dei nonni i frutti non ci sono più.

• Mi piace la si a che annuncia il mio programma preferito.

• In estate il fo ame degli alberi è meravi oso.

3 S crivi il nome di ogni immagine.

4 In ogni gruppo sottolinea le parole sbagliate e riscrivile correttamente.

• innoquo, acquerello, accuistare, circuito, cuoio

• moscerino, conoscienza, ruscello, cosciente, fascie

• frangie, greggie, igienico, farmacie, strisce

ORT OGRAF IA Prove d’ingresso 4

5 S crivi il plurale delle seguenti parole. minaccia valigia spiaggia bugia pancia roccia arancia camicia nostalgia grigia treccia geologa

6 Individua e sottolinea le parole scritte in modo errato. Poi riscrivile. campagna cognugazione mignolo socquadro inquilino riquadro frazione mazzolino razione disegnare pugniale ragnatela biricchino luccichio cuadro

sce ni

vetrina, vetraio, vetreria

mo sta

fa no mac

gna re pat

me ti Prove d’ingresso 5

le na

ORT OGRAF IA
7 Per ogni nome scrivi alcune parole derivate. Segui l’esempio. vetro: pasta: gioco: libro: 8 Ricomponi le sillabe e scrivi le parole. ri chi

1 In ogni riquadro segna con una X la definizione corretta.

Il nome è una parte invariabile del discorso.

Il nome è una parte del discorso che indica persone, animali, cose.

Il nome comune indica in modo generico persone, animali, cose.

Il nome comune indica in modo generico animali, cose.

Il nome proprio indica una sola persona, un solo animale, una sola cosa.

Il nome proprio indica una persona, un animale, una cosa ben precisi.

2 Colora di verde se il nome è singolare, di giallo se è plurale.

stelle pane nubi mano coro uova labbra orsi alba

3 S crivi nel quadratino M se il nome è maschile, F se è femminile. Aiutati con l’articolo. frutto ciliegia melo pero lunedì virtù brindisi lavatrice mano or so notte monte tram biro menu yogurt

4 Completa mettendo sia l’articolo determinativo sia l’articolo indeterminativo. studentessa radio autore sciatore diario amica imitatrice zaino sport

5 Leggi la seguente frase.

Il nitido cielo annuncia l’alba con un brillante biancore e investe le case silenziose con una luce chiara: presto tutto sarà accarezzato dai luminosi raggi del sole nascente.

• Sottolinea gli aggettivi.

• Colora i verbi.

• Quali tempi verbali sono presenti nella frase? Segna con una X Presente. Passato. Futuro.

MORF OLOGIA
Prove d’ingresso 6

1 Leggi e segna con una X la frase che ha significato.

• Dalla finestra sul davanzale i passerotti becchettano le briciole.

• Becchettano i passerotti sul davanzale della finestra le briciole.

• Sul davanzale i passerotti becchettano le briciole della finestra.

• I passerotti becchettano le briciole sul davanzale della finestra.

2 Riordina le parole per scrivere una frase nonno in oggi con andrò il piscina. afosa è una ieri e giornata stata nuvolosa

3 Completa con un soggetto adatto. 4 Completa con un predicato adatto. correvano.

Gli zii un cane. eseguo gli esercizi di matematica. I fiori a primavera. ha accorciato la mia gonna. L a nonna la torta. Squilla a lungo di casa. Il papà i panni.

5 Sottolinea il soggetto in verde e il predicato in rosso.

• Il topo rosicchia un pezzo di pane secco. • Chiara ha il mal di gola.

• Volano alte le rondini nel cielo. • Ieri la nonna è andata in gita.

• A novembre dagli alberi cadono le foglie. • Splende nella notte serena la luna.

• Anna è caduta durante la corsa dei sacchi. • Ieri sera lo zio è partito per Londra.

6 A mplia le frasi con le espansioni suggerite dalle domande.

• (quando?) Luca ha nuotato (dove?

• Sara telefona (a chi?) (quando?)

• (chi?) ha raccolto (che cosa?) cadute (da dove?) (a causa di che cosa?) per un forte

• O gni mattina Flavia beve (che cosa?) (di che cosa?)

SINT ASSI
Prove d’ingresso 7

L’insieme dei segni grafici, cioè delle lettere (o grafemi) che rappresentano i suoni di una lingua, costituisce l’alfabeto. 21 lettere, a cui ne sono state aggiunte altre 5 che servono per scrivere e pronunciare parole straniere o di origine greca e latina. Queste lettere sono:

• j J (“i lunga”): si pronuncia come la g dolce (judo, jeans);

• k K (“cappa”): si pronuncia come una c dura (koala, karate);

• w W (“doppia vu”): si pronuncia come la v italiana (wafer, wurstel) oppure come la u italiana (weekend, windsurf);

• x X (“ics”): si pronuncia cs (taxi, fax);

• y Y (“ipsilon”): si pronuncia come la i italiana (yogurt, yoga) oppure con il suono ai (nylon).

L’alfabeto internazionale completo è il seguente: A a B b C c D d E e F f G g H h I i J j K k L l M m N n O o P p Q q R r S s T t U u V v W w X x Y y Z z

1 Con questi gruppi di grafemi scrivi cinque parole. 2 Scrivi in ordine alfabetico le seguenti lettere.

a

i p o
r r t e
L’alfabeto F O N O L O GIA 8
to ri pe ra or ap ti ar • • • • • •
u
s • d • r • h • p
v
s
k
r
x
u
y
z
w

L’ordine alfabetico

L’ordine alfabetico serve per ordinare le parole in una corretta sequenza. Come si fa?

• Si considera la prima lettera (altalena, bambola, costruzioni

• Se le parole iniziano con la stessa lettera, si considera la seconda (gatto, giraffa, gorilla...).

• Se occorre, si considera la terza lettera delle parole da ordinare (mano, mare, matita...).

• Se non basta, si considera la quarta (abilità, abito...) o la quinta e così via.

Le vocali e le consonanti

• Le vocali sono cinque: a e i o u. In realtà i suoni sono sette perchè la e la o possono avere un suono aperto (è - ò) o chiuso (é -ó) e quindi una pronuncia aperta o chiusa.

RICORDA

Il dizionario registra la corretta pronuncia delle vocali con i segni degli accenti: aperto (è - ò) o chiuso (é -ó ).

• Le consonanti dell’alfabeto italiano sono sedici. Le consonanti devono appoggiarsi alle vocali per rendere comprensibili le parole.

1 N elle seguenti parole inverti le vocali per ottenere parole diverse.

nano pare carte

bello rosa arco

male posta orme

2 Inserisci le vocali opportune per ottenere parole con significato diverso. Attenzione: tra parentesi trovi una parola con un significato simile a quello che devi ottenere. Segui l’esempio.

pésca pèsca ròsa rósa vestiti

V S T T (indumenti) L L G R (felice)

S N T R (udire) G L T (freddo)

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 9

Digrammi e trigrammi

In italiano ci sono dei suoni ai quali non corrisponde una lettera dell’alfabeto. Per scriverli è necessario usare un gruppo di due lettere (un digramma) o di

Sono digrammi

• GN seguito da vocale: gnomo, spegnere

• SC seguito da e oppure da i: ruscello, sciroppo

• GL seguito da i in finale di sillaba: gigli, ventagli...

• CH, GH seguiti da e oppure da i: chele, chimica, streghe, aghi...

• CI, GI seguiti da a, o, u: arancia, cioccolata, ciuffo giacca, giostra, giudice

Sono trigrammi

• GLI seguito dalle vocali a, e, o, u: maglia, foglie, migliore, pagliuzza

• SCI seguito da a, o, u: fasciare, sciopero, sciupare...

• SCI seguito da e

1 Completa le seguenti parole con un digramma .

RICORDA

GL seguito da vocale non è digramma quando i due suoni (G+L) si pronunciano separatamente: glicine, geroglifico, negligenza, glassa, globo.

ra atela ba are ostra mar erita na ita immia bilan a dis i ru ello inge ere ondolo udizio

2 Completa le parole con i trigrammi giusti.

mani a gri a pe olino mi ore pro utto mo e a ugare co enza acallo a o ra are enza

3 Cerchia le tre parole intruse. scogli • tigli • scompigli • gladiatore • sonagli geroglifico • fogli • egli • glicerina

F O N O L O GIA

L’alfabeto e le lettere

1 C ambia la lettera iniziale delle parole per formarne altre con significato diverso. Segui l’esempio. m onte raso suono cono mago p orta vento

4 O sserva la lettera iniziale e numera le parole secondo l’ordine alfabetico Segui l’esempio.

formica orso 1 altalena yoga raggio quadro kiwi istrice delfino cuscino mosca luce uscita erba grissino nuvola sacco 2 buccia valigia hotel parco würstel tasca jeep

2 C ambia la vocale colorata per ottenere nuove parole. Segui l’esempio. lana cera s acco tenda ragno pinna corvo fiori

conte luna vena

3 Cambia l’ordine delle lettere nelle seguenti parole per ottenerne delle altre. Segui l’esempio. nave nido mela cane tavola attore

5 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole. cetriolo • cappello • cavallo • cipolla • curva cassetto • cravatta • corvo • cesto • chiesa • città • cena • confetto MI ES E R CIT O 11

CON LA

1 A ogni parola togli una vocale e scrivi la parola che ottieni. Segui l’esempio. fiumi – = viale – = asole – = giallo – = cuore – = marea – = uova – = pancia – = sciarpa – = lampioni – =

i fumi o carota f sfoglia sasso 12

2 A ogni parola aggiungi una vocale e scrivi la parola che ottieni. Segui l’esempio. carta + = corna + = vista + = prati + = monte + = scuro + =

3 A ogni parola aggiungi una consonante e scrivi la parola che ottieni. Segui l’esempio. soglia + = pala + = asta + = oca + = cane + = coro + =

arco

5 C ambia la consonante iniziale. Poi scegli una coppia di parole e scrivi una frase che le contenga. Segui l’esempio. masso rotto tetto becco bolla suore

GIOCA LOGICA
4 C ambia l’ordine delle lettere per ottenere un’altra parola. Segui l’esempio. orca = more = torta = armi = muli = nuoto =

Le sillabe

Caramella, cioccolato

Ca/ra/mel/la, cioc/co/la/to, tor/ron/ci/no, man/dor/la/to, mar/mel/la/ta, gian/du/iot/to, io sto fuo/ri e tu stai sot/to.

Maria Vidale, Do re mi fa, Einaudi Ragazzi

Nella conta le parole vengono pronunciate divise piccole gruppi di lettere, le sillabe. Le parole sono composte da una o più sillabe. In base al numero delle sillabe le parole si classificano in:

1 In ciascuna parola cancella una sillaba all’inizio o alla fine per ricavare una parola diversa. Segui l’esempio.

Numero di sillabe Esempi more

rumore studente finestra rapace spavento maniglia distanza ribelli messaggio

2 S crivi il numero delle sillabe che compone ogni parola. Segui l’esempio. lavatrice terrazzo pasta montagna pozzo scrigno coperta lucertola

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 13

monosillabe una sola sillaba ma, su, sai, da, bisillabe due sillabe ca/ne, gat/to, gran trisillabe tre sillabe pa/re/te, na/sco polisillabe più di tre sillabe tra/ve/sti/men/ 4
suono o un gruppo di suoni all’interno una parola. Ogni gruppo viene pronunciato con una sola emissione di voce

La divisione in sillabe

È importante saper dividere le parole in sillabe per non commettere errori quando, scrivendo, bisogna spezzare una parola per andare a capo alla regole per dividere le parole in sillabe.

, seguita da una o più consonanti (non doppie), forma una sillaba: a/mi/co, i/so/la, a/qui/lo/ne, e/sta/te...

• Una consonante semplice seguita da una vocale forma una sillaba: nu/me/ri, co/co/me/ro, li/mo/ne, te/le/vi/so/re...

• Le consonanti doppie, compresi il gruppo cq e qq, si separano sempre: stel/la, ac/qua, cap/pot/to, ac/quaz/zo/ne, soq/qua/dro...

• La s impura, cioè seguita da una o più consonanti, non si separa mai: sba/di/glio, spa/ven/to, di/stra/zio/ne, di/sprez/zo...

• I gruppi di consonanti GL, CH, GH, GN, SC, che si pronunciano con un solo suono, non si separano mai: fo/glia/me, ghe/par/do, ra/gna/te/la, pe/sci/ven/do/lo...

1 Dividi in sillabe le seguenti parole.

2 Sottolinea la divisione in sillabe corretta.

stra/da s ussidiario t urismo a cquitrino t accuino autista a cquisto s truzzo ab ete a gnello ospedale p iacere b icchiere f oglio s cimmmiottare aquila a sciutto in castrare strepito f anghiglia ignorare castello r uscello ar achide u signolo so/glio/la – sog/lio/la vigne/to – vi/gne/to cu/cchi/aio/o – cuc /chia /io ma /sche/ra – mas /che/ra /ggie/ra – rag /gie/ra

cas /tel/lo – ca /stel/lo coc /chie/re – co/cchie/re a /cque/rel/lo – ac /que/rel/lo stam/pan/te – sta /mpan/te sub/bu/glio – su/bbu/glio

F O N O L O GIA 14

• Le consonanti L, M, N, R seguite da un’altra consonante si separano: pon/te, al/be/ro, om/bra,cor/no

• I gruppi formati dalle lettere B, C, D, F, G, P, T, V, + L o R, non si dividono mai: bi/blio/te/ca, a/tle/ti/ca, pi/gri/zia, qua/dra

• I gruppi di due o tre vocali che si pronunciano come se fossero una sola sillaba non si separano mai: fiu/me, pie/de, piu/ma fio/re, a/iuo/la, au/gu/ri

• I gruppi di due vocali che si pronunciano separatamente si dividono sempre: le/o/ne, pa/e/se, ma/e/stra, po/e/ta...

1 Indovina le parole. Scrivile nelle caselle divise in sillabe.

1. Tecnica di pittura con colori sciolti in acqua.

2. Bevanda a base di limone.

3. Batte nel petto.

4. La mamma dei paperi.

5. Si usa per consultare il significato delle parole.

6. Se ne usano tanti con il raffreddore.

7. Minestra con pezzetti di verdure.

8. L’insieme dei cuccioli.

Il femminile di elefante.

2 Elimina con una X i gruppi che non sono sillabe. Scopri la parola formata dalle sillabe rimaste, lette in successione. Poi scrivila.

LOGICA CON

ali

Dividi in sillabe le parole con le barrette. Poi elimina con una X una sillaba per ottenere una nuova parola.

9.
LLO • RTI • A • GGIA • S • QUI • PS • CQU • PAST • LO • APP • NTE • NE 1 3 5 7 2 4 6 8 9
I SUON I E I S E GN I GRAF ICI
a/gnel/li = canzone = intorno = turchino = ciambella = corrente = puntiglio = cerbiatto = pascoli = tridente = robusta = pistola = 15

E R CIT

Le sillabe

1 Per ogni sillaba scrivi una parola con due sillabe, una con tre e una con quattro. Segui gli esempi. mo–mo–mo–car–car–car–stra–stra–stra–

mo/sca mo/to/re mo/bi/let/to

2 Scrivi nella parentesi il numero delle sillabe da cui è formata ogni parola. monte ( ) amica ( ) pianura ( ) più ( ) italiano ( ) giostra ( ) carrozzone ( ) sciare ( ) permeabile ( ) guscio ( )

La divisione in sillabe

3 Dividi in sillabe le seguenti parole usando delle barrette. ottobre trasp arente quaderno ci liegia acquitrino ar tista elementare astr atto viaggio ri nghiare unguento po ltrona

4 Alcune delle seguenti parole sono state divise in sillabe in modo errato. Individua gli errori e riscrivi le parole dividendole correttamente. a /l/te/zza acq/ua /ti/co au/gu/ra /re pes /ci/ve/ndo/lo min/ie/ra fi/ne/stra bi/scia mi/nes /tra

MI ES
5 Nelle seguenti coppie di parole indica con una X quella che è stata divisa in sillabe in modo corretto. di/re/ttri/ce di/ret/tri/ce astro/na/ve a/stro/na/ve con/chi/glia con/chi/gli/a a/cqua/rio ac/qua/rio ri/fle/ssio/ne ri/fles/sio/ne scie/nzia/to scien/zia/to co/ltel/lo col/tel/lo sciu/pa/re sci/u/pa/re e/sem/pio e/se/mpio ri/tma/re rit/ma/re bi/la/ncia bi/lan/cia for/chet/ta fo/rchet/ta O 16

MAPPA della FONOLOGIA La

Noi pronunciamo cinque vocali , sedici consonanti e cinque lettere che servono per comporre parole straniere . Tutte queste formano l’alfabeto.

Gruppi di lettere formano digrammi , suoni che si scrivono con due lettere : gn , sc , ch , gh , ci , gi , gl

Gruppi di lettere formano trigrammi , suoni che si scrivono con tre lettere : gli + vocale , sci + a , o , u, sci + e (scienze, cosciente, coscienza...)

La sillaba è un suono o un gruppo di suoni che si pronuncia con una sola emissione di voce. In base al numero delle sillabe le parole si classificano in :

• monosillabe , formate da una sola sillaba: tra , se...

• bisillabe , formate da due sillabe: ca/ne , tap/po , pa/sto...

• trisillabe , formate da tre sillabe: na/tu/ra , i/so/la...

• polisillabe , formate da più di tre sillabe: e/le/men/ta/re , con/si/de/re/vo/le...

A B C D E F G H I J K L M N O
P Q R S T U V W X Y Z
17

L’accento

Oggi dal pero le pere io raccoglierò però, con l’aiuto del nonno, sicuro sarò Domani una passeggiata al porto farò e con Nicole al faro arriverò Poi berremo un tè e mangeremo tre bignè

In ogni parola che pronunciamo il tono della voce cade con maggiore intensità su una sillaba. Per esempio, nell’ultima parola del primo verso di questa filastrocca il tono cade sull’ultima sillaba della parola portò, mentre nella parola Nicòle cade sulla seconda sillaba. Questo tipo di accento si chiama accento tonico. L’accento tonico non si scrive sempre. È necessario segnarlo:

• nelle parole in cui cade sull’ultima sillaba: perciò, libertà, però...

• nelle parole monosillabe che terminano con due vocali: più, già, ciò...

• nelle parole composte con tre, re, blu, sa, su: ventitrè, vicerè, rossoblù, chissà, lassù...

1 Scrivi l’accento sulle parole quando è necessario. domenica • verita • coraggio • trentatre • virtu • sognera • tappa • cioe • dolce • pensano • bonta • cattiveria • musica • pubblicita • quassu • affinche • puo • perche • vicere • paura

2 Sottolinea le parole che non vogliono l’accento e sono scritte in modo sbagliato. così • pennà • cadrà • gattò • lattè • dirà • vedì • allorché • civiltà • lampadà • ciò • fiorè • cartà • ragù • verità

3 Nelle seguenti frasi metti l’accento dove è necessario.

• Chissa perche sei sempre cosi giu di morale.

• Laggiu in quell’angolo della cantina c’e un topo. Paolo e in castigo e non scendera in cortile finche non glielo diro.

F O N O L O GIA 18

Monosillabi: accento sì, accento no

Alcune parole formate da una sola sillaba cambiano significato con l’accento. Osserva. dà (voce del verbo dare) Questa suoneria mi dà proprio fastidio. da (preposizione) è (voce del verbo essere) È ora di tornare a casa. e (congiunzione) Ho invitato Luigi e Susanna. là (avverbio di luogo) Ora vado di là in cucina. la (articolo) Hai preso tu la gomma di Amir? lì (avverbio di luogo) Metti pure lì il tuo zaino. li (pronome) Sto cercando i miei quaderni: li hai visti? né (congiunzione) Antonio non è né grasso né magro. ne (pronome) Che buono! Ne vorrei anch’io. sé (pronome) È partita e ha preso con sé la sua gatta. se (congiunzione) Se domani farà bello, andrò in piscina. sì (avverbio) Sì, Anna, hai ragione! si (pronome) Domani si va in gita? tè (nome di bevanda) Nel tè vuoi latte o limone? te (pronome) Te lo dicevo che era giusto! dì (nome) Sandro lavora notte e dì al suo progetto. di (preposizione) La matita di Laura è blu.

ATTENZIONE!

Non si mette mai l’accento sulle parole di una sola sillaba che terminano con una sola vocale e che non si possono confondere con altre: me, tre, re, blu, su, fra, tra, (io) so, (io) sto, (egli) fu, qui, qua

1 Completa le frasi con i monosillabi da /dà , se /sé, ne /né, li / lì

• Ho sete, ma non voglio un’aranciata una gassosa. Se c’è della limonata, berrei un po’ molto volentieri.

• Quando vado Barbara, lei mi dei bei libri da leggere.

• I tuoi libri sono sul tavolo; non vedi?

• Chiara pensa sempre a ; è un’egoista e non ne accorge.

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 19

L’apostrofo

Pulce non era un bravo cagnolino, era un argento vivo addosso. improvviso.

Era identico alla cockerina che Irene aveva da bambina. Così, quando due mesi prima l’aveva visto al canile, se n’era innamorata immediatamente… e se l’era portato a casa.

Per rendere scorrevole la lettura si elimina la vocale finale di una parola quando ne incontra un’altra che inizia per vocale o per h L’apostrofo è il segno grafico che indica l’elisione, cioè l’eliminazione della vocale finale: lo argento l’argento, lo hotel l’hotel, sullo albero sull’albero...

È necessario usare l’apostrofo:

• con gli articoli la e lo e le rispettive preposizioni articolate: l’impronta, l’uomo, all’alba, sull’altalena, dall’hotel...

• con l’articolo indeterminativo femminile una: un’amica, un’elica, un’ostrica, un’ape...

• con gli aggettivi bello/a, santo/a, quello/a: bell’oggetto, bell’idea, sant’Agostino, sant’Anna, quell’inverno...

RICORDA

Un non si apostrofa mai!

• con ci, come, dove davanti al verbo essere: c’è, c’era, com’è, com’era, com’erano, dov’è, dov’era, dov’erano

• davanti ai numeri la cui pronuncia inizia per vocale: l’8 aprile, l’11 novembre

1 Scrivi l’articolo determinativo e indeterminativo davanti alle seguenti parole, come negli esempi.

l’ un l’ un’ l’ un

/ elefante / aquila / ombrello / edicola / uscio / alba / angolo / onda / orecchino / uovo / attore / unità

2 Inserisci l’apostrofo dov’è necessario.

• Sullo albero ci è un nido.

• Da ora in poi guarderò la TV solo mezza ora al giorno.

• Se lo osservi bene ha lo occhio sinistro di un colore diverso. Quello uomo che è nello orto con il nonno è senza altro una persona gentile.

F O N O L O GIA 20

Un apostrofo per il troncamento

L’apostrofo si usa anche per indicare un troncamento, cioè la soppressione di una vocale, di una sillaba o di una consonante alla fine di una parola:

• con la parola po’ (forma tronca di poco): un po’ di pane, aspetta un po’

• nella seconda persona dell’imperativo presente di alcuni verbi: (dai) da’ la matita a Paolo!, (fai) fa’ presto!, sta’ fermo!, va’ a casa!, di’ la verità!

RICORDA

È vietato mettere l’apostrofo:

• davanti le parole che iniziano con ia, ie, io, iu: la iena, nello Ionio, della iuta

• con i pronomi personali li e le: li aspetterò, le inviterò

• con la parola qual (forma tronca di quale): qual è il problema?, qual era l’accordo?

1 Inserisci l’apostrofo quando occorre.

• Tornerò sulla isola di Capri lo anno prossimo.

• Quella auto fa uno strano rumore, eppure è appena uscita dalla officina.

• Alla mia amica hanno regalato una amaca da mettere sotto lo albero.

• Sei proprio un bello amico! Non mi hai detto che ho fatto quello errore nella verifica.

• Ci è Francesca in casa? Vorrei andare con lei alla edicola.

2 Leggi le frasi seguenti e cancella l’espressione sbagliata tra le due proposte.

• Qual’è Qual è il nome di quello albero quell’albero ?

• Vorrei un po’ pò del dolce che ha fatto la nonna.

• Per favore, và va’ a prendere una lattina di tè freddo in frigorifero.

• Durante il safari mio zio ha visto una iena un’iena tra gli alberi.

• Lo 11 L’11 del mese partiremo per la montagna.

• Mia nonna ieri ha dato un’osso un osso al nostro cane.

• Non ho mai mangiato questi pasticcini; li assaggerò l’assaggerò volentieri!

• Dì Di’ a Guido di sbrigarsi, altrimenti perderemo il treno!

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 21

La punteggiatura

segnalano nella lingua scritta le pause, : tutti quegli elementi espressivi che nella lingua parlata si capiscono dall’intonazione della voce. Esaminiamo ora ogni segno di punteggiatura.

Il punto fermo e la virgola

Nicole e mamma Irene vanno in cucina a fare colazione. L’ha preparata papà. Quando entrano Marcello sta preparando il caffè. Pane tostato con burro e marmellata, latte, tè e una bella macedonia di frutta fresca allo yogurt sono già sul tavolo.

• Il punto fermo (.) indica una pausa lunga. Serve per chiudere un pensiero, un argomento. Dopo il punto ci vuole la lettera maiuscola

• La virgola (,) indica una pausa più breve e serve:

- a separare un elenco di parole oppure due frasi: Pioveva, l’aria era fresca

- a isolare una o più parole oppure una frase dentro un’altra frase: Per correre bene, con il giusto ritmo, ci vuole allenamento. Dopo la virgola ci vuole la lettera minuscola.

1 Leggi le frasi e correggi: inserisci il punto fermo nella posizione opportuna e correggi anche le lettere maiuscole. Segui l’esempio.

Roberta sistema nel vaso. I fiori li ha ricevuti per il suo compleanno.

Roberta sistema nel vaso i fiori. Li ha ricevuti per il suo compleanno

• Al parco divertimenti c’erano molte attrazioni fra tutte. Ho preferito la sala degli specchi.

• Quel ragazzo mi prende sempre in giro prima o poi. Mi farà arrabbiare.

2 Inserisci le virgole in modo opportuno.

• L’anno scorso se ricordo bene Sara diceva di voler diventare una cantante.

• In frigo ci sono carne verdure gelati.

• Domenica io e mio cugino abbiamo giocato a calcio con le costruzioni e con i videogiochi. Era una bella giornata primaverile il sole splendeva: decidemmo di fare una passeggiata.

F O N O L O GIA 22
lI S egreto delFar a eno

lI S egreto

Il punto e virgola e i due punti

delFar

a

eno

Nicole andò in cucina; nel frigorifero c’era un po’ di tutto e si preparò due super panini. Diede un po’ di prosciutto a Pulce, che ne richiese ancora: camminava sulle zampe posteriori per convincere Nicole a dargliene ancora un po’.

• Il punto e virgola indica una pausa maggiore della virgola e si usa per separare due frasi che sono legate da una continuità di significato.

• I due punti si usano:

- prima di un elenco, di una spiegazione o di una descrizione;

- per introdurre il discorso diretto Sia dopo il punto e virgola sia dopo i due punti, si usa la lettera minuscola

I puntini di sospensione

lI S egreto delFar a eno

“Marco e il suo studio hanno vinto l’appalto per un impianto in Egitto e... ” “Complimenti. Bravo, sei davvero in gamba. Che soddisfazione... L’Egitto è uno dei Paesi che preferisco.”

I puntini di sospensione sono sempre tre e si usano per:

• indicare l’interruzione del discorso;

• creare attesa;

• far intuire una cosa che non viene detta.

1 Punto e virgola oppure due punti? Indica con una X il completamento corretto.

• N on giocherò a calcio perché sono stanco ; : andrò invece a vedere la TV.

• L a maestra ha un’idea per la gita di fine anno scolastico ; : una visita al Planetario.

• L a mamma ha detto ad Antonella ; : “Per favore, apparecchia la tavola!”

2 Concludi le frasi lasciate in sospeso dai puntini di sospensione.

• Stavo per uscire di casa…

• Vorrei tanto telefonargli…

• Se tu volessi…

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 23

Il punto interrogativo e il punto esclamativo

Per Nicole sarà un’esperienza indimenticabile! Non penserete di lasciarla a casa, vero?!”

La scuola? Benedetta figliola! Le assegneranno dei compiti da fare, lei li spedirà via mail e... qual è il problema?”

• Il punto interrogativo si usa alla fine di una frase che esprime una domanda

• Il punto esclamativo si usa al termine di una frase per esprimere stupore, gioia, sorpresa, desiderio, rimprovero o un comando

Le virgolette e le lineette

Le virgolette possono essere alte (“ ”) o basse (« »). Si usano:

• per aprire e chiudere il discorso diretto: La mamma dice: “Stai attenta!”;

• per evidenziare la citazione di parole pronunciate da qualcuno: L’allenatore ha detto cha Andrea “ha la stoffa del campione“;

• per indicare il titolo di un giornale, di un libro, di riviste...: Mio padre legge ogni giorno “La Gazzetta”;

• per mettere in evidenza una parola: Nicole chiede il significato di “escursione” termica.

Le lineette possono sostituire le virgolette nel discorso diretto (: – ...)

Il papà disse a Nicole: – Bravissima vedo che hai già preparato tutto.

1 Punto interrogativo o punto esclamativo? Indica con una X il completamento corretto.

• Come vorrei mangiare un bel gelato ? !

• Come mai oggi non sei ancora pronto ? !

• Hai finito i compiti ? ! Allora dai, andiamo a giocare a pallone ? !

• Hai visto che temperatura segna il termometro ? ! Com’è freddo oggi ? !

2 Inserisci il punto interrogativo o il punto esclamativo in modo opportuno.

• Come si chiama quel supereroe che sembra un blocco di pietra

• Oh, non ci posso credere È arrivata la bicicletta che volevo Che cosa posso fare per farmi perdonare il pasticcio che ho combinato

F O N O L O GIA 24

Il discorso diretto e il discorso indiretto

lI S egreto delFar a eno

– Prepara la tua valigia. Prendi la valigia blu, quella rigida con le rotelle.

Poi la mamma aggiunse: – Ah, ricordati gli occhiali da sole. Sì, mamma.

E il golfino con le stelline. precisò la mamma

In Egitto c’è una forte escursione termica. Subito Niky chiese: Un’escursione che?

Di sera fa freddo.

Il discorso diretto riporta le parole di chi parla, così come sono state pronunciate Esse sono precedute dai due punti e introdotte da virgolette o da lineette Nel brano sono sottolineate le espressioni che indicano chi parla. Esse possono trovarsi:

• all’inizio del dialogo;

• in mezzo alle parole pronunciate;

• alla fine del dialogo.

Il discorso indiretto, invece, riporta le parole dei personaggi, ma riferite da un narratore con l’uso dei verbi dire, chiedere, domandare e delle parole che, di, se Questa modalità si usa quando si fa un riassunto di un testo con dialoghi. Ecco come si presenta il brano precedente con i discorsi indiretti:

La mamma propose a Niky di preparare la sua valigia, quella rigida con le rotelle. Le ricordò gli occhiali da sole. Aggiunse che doveva prendere anche il golfino con le stelline perché in Egitto c’era una forte escursione termica. Nicole chiese di spiegarle il significato di “escursione”. La mamma le disse che di sera faceva freddo.

1 Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

• I calciatori dicevano: “Questo campo è impraticabile!”

• Il vigile ordinò all’automobilista: “Mi faccia vedere la patente!”

I SUON I E I S E GN I GRAF ICI 25

L’accento e l’apostrofo

1 Completa le frasi scegliendo tra i due monosillabi quello corretto.

• Sara (dà /da) sempre dei buoni consigli.

• Quel gatto miagola notte e (dì /di)

• Non voglio mangiare (né /ne) bere.

• (Sé / Se) vuoi, possiamo giocare a palla.

• Il papà ha detto di (sì /si) : adotteremo un cane.

• Elena? Non (là / la) vedo da giorni.

• Che cosa penso di te? Ora (tè / te) lo dico.

• Giovanni è uscito (dà /da) casa due ore fa.

• Gli esercizi (lì / li) ho già fatti.

2 Metti l’accento dove manca, sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile, corrette, sui puntini.

• Il però che e in giardino e stato piantato da poco, pero e gia fiorito.

• Chissa se la mamma mi preparera una torta per il mio compleanno?

• I o credo chè la liberta sia il bene principale per gli uomini.

• L assu sullà cima di quella montagna lunedi scorso ho visto un’aquila.

3 Riscrivi in modo corretto. Osserva l’esempio. della acqua dalla altalena allo arrivo dello orso sulla erba dello uomo nella arancia sullo albero

dell’acqua

La punteggiatura

4 Leggi le coppie di frasi e indica con una X quella corretta.

Il corpo dell’uomo è sostenuto da un’impalcatura, definita “scheletro”.

Il corpo dell’uomo è sostenuto da un’impalcatura. Definita “scheletro”.

Sono finite le vacanze con dispiacere. Mi rendo conto che la scuola sta per ricominciare.

Sono finite le vacanze. Con dispiacere mi rendo conto che la scuola sta per ricominciare.

Mentre la mamma legge, la rivista passeggia in giardino.

Mentre la mamma legge la rivista, passeggia in giardino.

Quando Mattia prepara, lo zaino dimentica sempre qualcosa.

Quando Mattia prepara lo zaino, dimentica sempre qualcosa.

MI ESE RCI T O 26

5 Indica con una X il segno di punteggiatura corretto.

• Sabato scorso siamo andati al mare ; : è stato bellissimo!

• Elisa è andata dal medico ; : si sentiva poco bene.

• Ho rotto il vaso ; : proverò a ripararlo.

6 S crivi due frasi con le seguenti espressioni: la prima volta utilizza il punto interrogativo, la seconda il punto esclamativo. Segui gli esempi.

• L’acqua è calda.

Vorrei farmi la doccia. L’acqua è calda?

− −

Vieni a fare un tuffo. L’acqua è calda!

• Ho perso.

− −

• Nevica.

− −

7 Concludi le frasi lasciate in sospeso dai puntini di sospensione

• Prova ancora a dire una parola...

8 Leggi il racconto e sottolinea in blu i discorsi diretti, in rosso i discorsi indiretti

Quando l’uomo entrò, la donna gli disse che non c’era più il gatto. Allora l’uomo domandò: “Ma ieri sera c’era o non c’era?”.

La donna rispose che le sembrava di non averlo visto neanche la sera prima. “Chissà dov’è finito!” disse l’uomo. “Non è la prima volta che scompare” precisò la donna.

L’uomo confermò che si trattava di un gatto un po’ pazzo, come tutti i gatti neri. Dopo qualche minuto si sentì un miagolìo alla porta.

L’uomo esclamò: “Ecco il gatto che torna!”

La donna, felice, aprì la porta e si trovò davanti non solo il loro gatto, ma anche una gatta bianca e tre micini neri.

La donna annunciò: “Sì, è tornato, ma con tutta la famiglia.”

Il gatto, intanto, aveva cominciato a strofinarsi contro le gambe dei due padroni per ringraziare dell’ospitalità che sicuramente gli avrebbero concesso.

F.U. Ronchi, Racconti televisivi

9 Trasforma i discorsi diretti in discorsi indiretti.

• L a mamma dice: “Stasera ordiniamo la pizza!”.

• In verità, non so se posso rivelartelo...

• Mi piacerebbe essere una mosca...

• “Ho molti compiti” dice Marco. “Oggi non verrò a giocare a calcio”.

27

MAPPA della PUNTEGGIATURA La

pausa molto breve virgola ( , ) serve a

pausa breve pausa lunga

due punti (:) due punti e virgolette o lineette (: “...” oppure : –)

separare due frasi

separare le parole di un elenco isolare una frase dentro un’altra

punto e virgola ( ;) separare frasi in relazione fra loro servono a

punto interrogativo ( ? )

introdurre un elenco una breve descrizione

servono a

chiarire ciò che è stato detto riportare una frase com’è pronunciata (discorso diretto)

puntini di sospensione (...) lasciare in sospeso un pensiero; sono sempre tre servono a

serve a

serve a punto fermo (.) chiudere una o più frasi serve a punto esclamativo ( ! )

chiudere una frase che esprime dubbio, domanda, interrogazione

chiudere una frase che esprime gioia, stupore, comando serve a

28

1 Indica con una X la frase in cui gli accenti sono stati posti in modo corretto.

Chissa se lo zio Piero riuscirà ad arrivare in tempo per la partità!

L’aria della citta è assai inquinata perche c’e molto traffico. Devi dire sempre la verità e la gente ti amerà di più. Daria non stà mai ferma, salta di quà e di la come un grillo.

2 Indica con una X se l’uso dell’apostrofo è corretto o scorretto.

Qual’è la causa del vostro litigio?

Paolo ha avuto davvero una bell’idea!

Paola arriva con Sara. L’inviterò entrambe.

Daniela è un’insegnante molto preparata.

Vorrei ancora un po di gelato.

Al mercato c’erano molti banchi di frutta.

3 N elle caselle inserisci la punteggiatura che occorre (. , ; : “ “ ! ?) e scrivi anche le lettere maiuscole dove necessario.

Una cicala sedeva felice e contenta sopra una foglia non capiva perché le formiche lavorassero tanto anche in estate un giorno disse trasportare tutto quel grano con questo caldo che follia passò il tempo e passò la stagione estiva dopo l’autunno venne l’inverno un giorno la cicala che era molto affamata andò dalle formiche che facevano asciugare il grano al sole e chiese mi date un poco del vostro grano ne avete tanto le formiche replicarono ma perché non ne hai fatto provvista l’estate scorsa la cicala rispose non avevo tempo dovevo cantare le formiche sentendo questa frase si misero a ridere e poi risposero se hai cantato in estate adesso che è inverno balla

Favole di Esopo, Einaudi

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

Via al
29
Corretto Scorretto
TEST!

egreto delFar a eno

C e G: suoni duri e suoni dolci

Pulce arrivò di corsa. Vide la gabbietta e scappò a nascondersi sotto una poltrona del soggiorno. Marco scoppiò a ridere. – Penso che sarà un problema convincerlo a stare lì dentro.

– Non preoccuparti. – disse la mamma – Ho una parola magica, ricordi?

– Già e io... guarda – disse Marco. – Ho tutto: i passaporti, i certificati per Pulce e la prenotazione per il parcheggio in aeroporto.

Leggi il testo e presta attenzione alla pronuncia delle consonanti C e G Le lettere C e G possono avere:

suono duro

• davanti alle vocali a, o, u: casa, cometa, gallo, guanto...

• se sono seguite da h + e, i: oche, occhiali, laghetto, funghi...

suono

dolce

• se sono seguite da e oppure da i: cenere, civetta, generale, vigile...

1 Sottolinea le parole in cui C e G hanno suono dolce.

2 Sottolinea le parole in cui C e G hanno suono duro

gesto • guanto • cenare • celeste • giustizia • golosone • città • custode • magia acuto • racconto • ricetta • strega • manciata • canzone • cubo • giostra • stangata ghiro • cervo • civetta • gallo • gorilla • fagiano • lumaca • paguro giraffa • gazzella • anguilla • cimice • corvo • capra • gatto • cernia • rinoceronte

3 Leggi e completa con i suoni dolci e i suoni duri opportuni.

la luma la catrice il udice il sto il clista il ardino l’ami il stode la rva il lato il rasole il abattino

ORT O G RA F IA
S
30
lI

Suoni dolci CE - CIE / GE - GIE

I suoni CE e GE si pronunciano con suono dolce e si scrivono senza la vocale i È necessario mettere la vocale i soltanto:

• nelle parole cielo, grattacielo, cieco, superficie, sufficienza, sufficiente, insufficiente, efficienza, efficiente, deficienza, deficiente, specie, società, socievole, pasticciere, paciere, crociera, arciere;

• nelle parole igiene (e derivati), effigie, formaggiera, raggiera;

• nel plurale dei nomi che al singolare terminano in -cia e -gia, quando questi suoni sono preceduti da una vocale: farmacia / farmacie, bugia / bugie, antologia / antologie

ATTENZIONE

I nomi che terminano con -cia e -gia:

• quando C e G sono precedute da una consonante, formano il plurale con -ce e -ge: arancia /arance, roccia / rocce, spiaggia / spiagge, frangia / frange...;

• quando C e G sono precedute da una vocale, formano il plurale con -cie e -gie: acacia / acacie, camicia / camicie, ciliegia / ciliegie, grigia / grigie

• Quando -cia o -gia si trovano all’interno di un verbo, la i scompare davanti alle desinenze in -e: baciare: baceremo / bacerebbe, mangiare: mangeremo

• Se sulla i di -cia o -gia cade l’accento tonico, la i resta anche se prima c’è una consonante: energìa / energìe, nevralgìa / nevralgìe...

1 Completa le parole con CE – CIE / GE – GIE rchio effi nte i nista superfi can llo lo rag ra pastic re indi stione ur nte insuffi nte avvol re

2 Scrivi il plurale delle seguenti parole. minaccia corteccia valigia energia doccia guancia fradicia malvagia

S C R I V E R E L E PARO L E IN MODO CORRET T O
31

eno

GLI - LI - LL / G+L

Alle cinque tutti erano in garage pronti a partire. La nonna arrivò quasi di corsa, in vestaglia – Avete tutto? – Sì, siamo pronti – rispose Marco chiudendo il bagagliaio.

GLI - G + L LI - LL

• GLI seguito da un’altra vocale ha un suono dolce e viene pronunciato come un unico suono: maglia, foglie, fogliame, coniglio, pagliuzze

• GL seguito dalle vocali a, e, o, u ha un suono duro e distinto (G+L: si pronunciano separate): glassa, glaciale, inglese, globo, gloria, glucosio

• GL si legge separatamente (G+L) anche se è seguito dalla vocale i in alcuni casi: glicine, geroglifici, negligenza, glicerina

LI si usa in questi casi:

• all’inizio di parola: lieto, liana, lievito, lieve...

• nei nomi propri (fanno eccezione Guglielmo e Gigliola): Liliana, Giulia, Attilio...

• in alcuni nomi che derivano dal latino: milione, esilio, ciliegia, olio, cavaliere

• in alcuni nomi geografici che derivano dal latino: Italia, Versilia, Emilia, Sicilia...

• quando LI si raddoppia (LL): allievo, sollievo, gioielliere, stalliere, cancelliere

1 Sottolinea e correggi sul quaderno le parole scritte in modo errato. squadriglia • vegliero • conchilia • imbroglio • aglietare • sonalio • biglietto • saliera • petroglio • voliera • mobigliere • maniglia

2 Completa con LI oppure con GLI

ita ano vo a ma one gi o venta o Giu a V irgi o Gi ola o o riposti o mi ardo ta ere cande ere pa aio grovi o umi azione

ORT O G RA F IA
lI S
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egreto delFar a

GN - GNI - NI

lI S egreto delFar a eno

Irene chiese: – Parti di nuovo?

– Sì tesoro, vi ho parlato del convegno in Bretagna... non posso certo rimanere qui. – Allora, buon viaggio anche a lei, signora Amanda – rise Marco salutandola con la mano.

Il gruppo GN non è mai seguito dalla i: ingegnere, ognuno, lavagna, campagna, impegno, cigno... Fanno eccezione:

• la parola compagnia, perché sulla i cade l’accento tonico;

• la 1a persona plurale dell’indicativo presente e la 1a e 2a persona plurale del congiuntivo presente nei verbi che terminano in -gnare e in -gnere (sognare, bagnare, disegnare, regnare, spegnere...) perché le desinenze di queste voci verbali sono -iamo, -iate: noi sogn-iamo, noi bagn-iamo, che noi disegn-iamo, che voi insegn-iate...

1 Completa le frasi con GN oppure con NI .

• Il cavallo galoppa con la cri era al vento.

• Nel mese di giu o finisce la scuola.

• Sul luogo dell’incidente intervennero i carabi eri.

• Mi piacciono le casta e bollite.

LOGICA CON

ATTENZIONE!

Il gruppo NI va sempre a braccetto con un’altra vocale: niente, genio, paniere, geranio, scrutinio, riunione, Antonio, Campania, Sonia...

• La casa delle api si chiama ar a.

• Per firmare si deve scrivere nome e co ome.

• Sul mio terrazzo c’è un gera o fiorito.

• Consegnerò una scheda a o uno di voi.

Scrivi cinque parole che possono sostituire l’incognita X .

• X è una parola che si scrive con GN

• X è una parola che si scrive con NI Sogno Geranio

S C R I V E R E L E PARO L E IN MODO CORRET T O
33

CU - QU / CU - GU

CU

Il gruppo CU è sempre seguito da una consonante: cubo, alcuno, sicuro, cucchiaio

QU

Il gruppo QU è sempre seguito da vocale (qua, que, qui, quo): quaderno, quercia, aquilone, quota

Si scrivono con la CU, anche se il suono è seguito da una vocale, le seguenti parole e quelle derivate:

• cu ore (batticuore, malincuore, rincuorare, cuoriforme, rubacuori...);

• cu oio (scuoiare, cuoiame...);

• cu oco (cuocere, scuocere...);

• scu ola (scuolabus);

• circuire (circuito);

• va cu o (evacuare, evacuato...);

• innocu o, proficu o, percu otere, scu otere, riscu otere, cospicu o, proficu o, arcu ato.

RICORDA

Non confondere le parole scritte con il gruppo QU (quale, qualità, quadro...) con quelle scritte con il gruppo GU (guancia, sguardo, pinguino...). Presta molta attenzione alla pronuncia esatta! Per cogliere le differenze, prova a pronunciare ad alta voce le seguenti coppie: quiz / guizzo, quanto / guanto

1 Completa le parole scegliendo tra CU e QU.

2 Sottolinea la parola corretta tra le due proposte.

li ido pola adrante inno o a leo in ieto adrato stode cir ito rioso a to s adra con istare in dine ltura esito os rità cciolo se enza la stre incubo / inqubo ripercuotere / riperquotere battiquore / batticuore cuneo / quneo risquotere / riscuotere qugino / cugino incutere / inqutere inquinato / incuinato aquilone / acuilone evaquazione / evacuazione iniquo / inicuo aquila / acuila

ORT O G RA F IA
34

CQU - CCU - QQU

Il gruppo CQU si trova:

• nella parola acqua e nei suoi derivati: acquazzone, acquerello, acquitrino, acquedotto

• nelle seguenti parole: acquisto, acquistare, acquisire, acquirente, acquattarsi

• nei seguenti passati remoti: piacque, tacque, nacque, giacque, nocque

ATTENZIONE!

• Fa eccezione la parola taccuino

• Il gruppo QQU si trova solo nella parola soqquadro

1 Leggi le frasi e completa le parole con i suoni CCU, QQU e CQU.

• Zio Paperone ama a mulare denaro e si preo pa dei ladri.

• Dopo il rimprovero, il bambino ta e per molto tempo.

• Il giudice, dopo un’a rata indagine, a sò l’imputato di furto.

• La lavatrice non riscia a più il bucato: dovrò a istarne un’altra.

• Il gattino, per la paura, si è a attato in un angolo.

• Il suba eo si a cciò dietro una roccia per fotografare uno squalo.

• I ladri misero a so adro l’intero appartamento.

Si usa invece CCU quando il gruppo è seguito da una consonante: occupare, accurato, accusa acquerugiola

2 Leggi la definizione, poi scrivi la parola. Segui l’esempio.

• pioggia leggera

• pioggia forte e improvvisa

• stagno, palude

• vasca per pesci

• vasca per lavare le stoviglie

• conduttura per la raccolta dell’acqua

• tipo di attività in mare

S C R I V E R E L E PARO L E IN MODO CORRET T O
35

MB - MP

Davanti alle consonanti B e P si usa sempre la M: lampada, ombrello, impronta, bambola, impegno, tamburello, campagna

ATTENZIONE!

Fanno eccezione le parole composte con ben: benpensante, benparlante...

SCE - SCIE

Il gruppo SCE si usa sempre senza la i: ruscello, ascensore, pesce, cosce, fasce, scendere, nascente, ascella

ATTENZIONE!

Fanno eccezione le parole:

• scienza e le parole derivate: scienziato, scientifico, scientificamente, fantascienza, fantascientifico;

• coscienza e le parole derivate: cosciente, coscienzioso, coscientemente, incosciente, incoscientemente;

• la parola usciere; • la parola scie (plurale di scia).

1 Completa le parole inserendo MB , MP, NP a iente ca iare ca ane te orale i egno i azienza i arazzo be ensante ri rovero a asciatore to ola po iere se rare i ianchino i ressione co asso

2 Leggi le seguenti parole e sottolinea quelle scritte in modo errato. asciesa • conoscente • sceicco • asciella • scenografia • lascieranno • pesce adolescenza • cresceremo • nasciere • ruggiscie • fuscello • masciella riconoscienza • lisce • vascello • sceneggiata • coscienzioso • uscere scegliere • disciesa • scenziato • fantascientifico • scienario

ORT O G RA F IA
36

L’uso dell’H

L’H non si pronuncia, non ha un suono: è muta. Serve solo come segno grafico. Si usa:

• per dare a C e G il suono duro davanti alle vocali e ed i: barche, archi, mosche, chiodo, gheriglio, righe, sughero, ghiro, ghepardo

• nelle esclamazioni: Oh! Che meraviglia!, Ah! Che spavento!, Ahi! Che male!, Siamo d’accordo, eh!

• come lettera iniziale di parole latine: humus, habitat, Homo sapiens

• come lettera iniziale di parole straniere: hamburger, hobby, hockey, horror

• in quattro voci del presente indicativo del verbo avere (tutte le altre voci verbali iniziano con A): io ho, tu hai, egli ha, essi hanno

ATTENZIONE!

Non bisogna confondere le voci del verbo avere con: le preposizioni a, ai, che rispondono alle domande “a chi?”, “dove?”, “quando?”: Io telefono (a chi?) a Lucia e le chiedo se viene con me (dove? ) ai giardini.

• la congiunzione o: Vuoi una fetta di torta o un gelato?

1 Completa con o / ho, ai / hai, a / ha , anno / hanno.

• In primavera le rondini ritornano loro nidi.

• Io detto una bugia e la mamma mi scoperto.

• Non ricordo chi consegnato il libro che tu mi dato.

• Sara e Paolo dei palloncini colorati da regalare loro amici.

• Loro già visitato Venezia l’ scorso e quest’ ci ritornano.

• Il babbo partirà mercoledì giovedì per Londra.

2 Scrivi il plurale delle seguenti parole. vanga panca ago fungo drago foca

• il nome anno, che indica un periodo di tempo: La mia sorellina ha un anno. falchi cuoche lische maghi rocche

LOGICA CON

Togli l’h e scrivi la nuova parola.

S C R I V E R E L E PARO L E IN MODO CORRET T O
37

reto delFar a eno

Le consonanti doppie

L’auto si allontanò e Niky s’inginocchiò sul sedile posteriore per salutare ancora una volta la nonna.

– Nicky, che cosa c’è in quel sacchettino? – le chiese la mamma.

– Un amuleto. È un antico amuleto che la nonna ha portato dall’Egitto tanti anni fa...

Le consonanti evidenziate sono doppie: significa che nella pronuncia il loro suono è più intenso. Tutte le consonanti possono raddoppiare: giubbotto, tacco, forchetta, legge, stella È importante non commettere errori nel raddoppiamento delle consonanti perché una consonante doppia può cambiare il significato di una parola:

casa / cassa pala / palla cane / canne note / notte

Non esistono regole precise nel raddoppiamento e, in caso di dubbio, è sempre bene consultare il dizionario. È possibile però tener conto di alcune indicazioni generali.

Non si raddoppia mai!

La consonante B non si raddoppia mai nelle parole che terminano in -ile: terribile, incredibile, amabile, dirigibile, stabile, mobile

La consonante G non si raddoppia mai nelle parole che terminano in -ione: religione, ragione, stagione, regione

La consonante Z non si raddoppia mai nei suoni -zia, -zio, -zie: ringraziare, strazio, spezie, sottrazione, nazione

1 N elle seguenti parole raddoppia la consonante, scrivi la nuova parola e definiscila con la parola che indica l’insieme a cui può appartenere. Segui l’esempio. rene sete polo pena

renne – animali nona tono capello dona

ORT O G RA F IA
lI S
38
eg

Si raddoppia!

Per eccezione, la consonante Z si raddoppia nelle parole pazzia e razzia, anche se contengono il suono -zia, perché sulla i cade l’accento tonico.

• La consonante Z si raddoppia anche nei verbi che terminano in -zzare: organizzare, immobilizzare, spazzare, minimizzare, concretizzare

• Nelle parole composte, quando una parola che termina per vocale si unisce a una parola che inizia per consonante, questa consonante si raddoppia: fra tanto frattanto sopra tutto soprattutto così detto cosiddetto e come eccome contra dire contraddire o vero ovvero da bene dabbene né pure neppure se bene sebbene più tosto piuttosto

1 Nelle seguenti coppie di parole cancella quella errata. sotoscala / sottoscala sudivisione / suddivisione incredibile / incredibbile origginale / originale racogliere / raccogliere stabbile / stabile proffessore / professore dapoco / dappoco previssione / previsione eppure / epure contracolpo / contraccolpo sototerra / sottoterra potabile / potabbile imitazione / imitazzione astuzia / astuzzia prigione / priggione

2 Completa con Z oppure ZZ . pupa o carro a poli ia opera ione sottra ione spru are pu ola addi ione costru ione ma o spa iale cola ione puni ione cora a sicure a le ione tappe are infe ione giudi io pi aiolo

S C R I V E R E L E PARO L E IN MODO CORRET T O
39

Le difficoltà ortografiche

1 Completa le parole con CE /CIE oppure con GE /GIE . Osserva l’esempio. can lleria sticolare farma trac sconvol re i ne negli nte lataio stino stra cro ra ma lleria so vole pa re in gnoso insuffi nte niale lebrità sfug nte lestiale cilie gri provin ener formag ra gratta lo

2 Scrivi il plurale delle seguenti parole. arancia • freccia • camicia • faccia • farmacia magia • pelliccia • scia • spiaggia striscia • fascia • sudicia • lancia • marcia bilancia • regia • antologia • buccia

3 Completa le parole con LI oppure con GLI

• Davide è mi orato in matematica.

• Mi piace la so ola al forno.

• Luca ha umi ato Fabio davanti a tutti.

• La nave era in ba a delle onde.

• Quella luce così forte ci abba a.

• Andrea non sa sce ersi i vestiti.

• Alla lotteria ci sono in pa o dei bei premi.

• La tova a è macchiata.

• Luigi e Isa hanno organizzato una gri ata per domenica sera.

• Il gioco ere meravi ò il pubblico con il numero degli anelli infuocati.

4 Sottolinea le parole scritte in forma errata e riscrivile sui puntini in modo corretto.

accompagniare • riugnone • disegniare scrutigno • impegnarsi • gnomo • castagne indegno • spugnia • giardignere • ragno stagno • campagnolo • Daniela • carabignere ciminiera • paniere • pugnale • stagniola legniame • crignera • miniera nomignolo • arnia • bagnare • congegno cognome • agniello • opinione • iniezione

MI ESE RCI T O 40

5 Completa le parole scegliendo tra CU, QU, CQU adrante per otere a itrinoso ocere pas ale a istare s otere al ni alche indici alificare anna are s ola e estre esito ta e ore ota e ilibrio a aragia adrifoglio a avite in dine se estrare

6 Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile in modo corretto. lampadario conbattente avanbraccio imboccare sempre inburrare anplificazione stampare benpensante inporre tamponare grembiule tinbrare inpronta

7 N el seguente elenco ci sono dieci parole scritte in modo errato. Sottolinea gli errori e riscrivi le parole corrette. fascie • sceneggiato • conoscenza • liscia incoscenza • fusciello • riconosciente scenziato • crescere • ascendente • scellerato • cosciente • fasceranno • biscie adolesciente • disciesa • fantascienza rusciello • scientificamente • usciere • moscierino

8 Sottolinea la parola scritta correttamente. superfice / superficie disegnio / disegno guscio / gusio giardignere / giardiniere efficiente / efficente fasce / fascie ogliera / oliera grembiule / grenbiule cuoio / quoio taccuino / tacquino liquore / licuore tacque / taccue riunione / riugnone grige / grigie discesa / disciesa innalzare / inalzare conchilia / conchiglia igiene / igene crocera / crociera gegno / genio

41

L’uso dell’H

9 Completa le seguenti frasi con ho / o / oh, hai / ai / ahi.

• detto a Marco di mandarmi un sms di scrivermi su Whatsapp.

• , il tuo cucciolo è stupendo! Anch’io vorrei un cagnolino un gattino.

• I eri giardini pubblici ho incontrato Davide: era insieme suoi amici.

• , mi sono sbucciato il ginocchio!

• I o comprato la bicicletta l’anno scorso.

• Perché ce l’ con me? Mi evitato tutto il giorno!

• miei nonni piace andare al mare.

• In frigorifero io del succo di frutta, preferisci del tè freddo?

10 Completa le seguenti frasi con ha / a / ah , hanno / anno.

• Vorrei andare pattinare, ma sono stanca e preferisco restare casa.

• Che bel viaggio abbiamo fatto Venezia, l’ scorso!

• , che meraviglia questo panorama!

• Mi sorella la febbre e il medico le detto di restare a casa.

• Sapevi che Anna e Rita deciso di cambiare scuola?

• Giulia ricevuto un bel voto in storia perché studiato molto.

Le consonanti doppie

11 C ambia le consonanti doppie con altre doppie e ottieni nuove parole. Segui l’esempio. bolla baffo pelle getto rosso masso coppa nozze panna

bocca

12 Completa le seguenti parole. deci ione no ile na ione carro eria o ure organi ato ringra iare emo ione spa ioso a raziato fa oletto poli ia ra ione grattu iare o ero pa ia spe ie dirigi ile sta ione mi ione

13 Sottolinea le parole scritte in maniera errata. coltello • rachetta • staggione • righelo foglietto • conciglia • pazzia • oppure immobbile • disgrazzia MI ES E R CIT O 42

CON LA

1 In ogni insieme individua e cancella le due parole errate.

superficie • pasticciere • crocera • sufficiente • società • efficente

cavaliere • miglione • mobilia • petrogliera • ciliegia • olio

gegniale • ingegno • macedonia • cognugazione • niente • coniuge

2 Rifletti sulle parole scritte con i simboli. Individua quali lettere sono nascoste dai simboli, poi scrivi le parole.

♥ ● =

◆ ●

♥ ●

4 S cegli l’insieme che contiene i plurali corretti delle parole.

corteccie • acacie • quercie • lisce • grigie • ciliegie

cortecce • acace • querce • liscie • grigie • ciliegie

cortecce • acacie • querce • lisce • grigie • ciliegie

corteccie • acacie • querce • lisce • grige • ciliegie

GIOCA LOGICA
3 Individua e segna con una X l’ordine corretto delle parole che completano la frase. • , mi sono dimenticata di portare il CD Luca. Ne bisogno per fare una sorpresa al suo fratellino. ha, a , ah ah, ha, a a, ha , ah ah, a, ha • , che meravigliosa baia! Non mai visto un’acqua tanto trasparente. Vorrei fare una bella nuotata stare immobile per osservare i pesciolini che ci sono. o, oh, ho oh, o ho oh, ho, o ho, o, oh 43
= .......................... a + ◆ ● + i + lone =
+ cina = so + ◆ ◆ ● + a + dro =
● + a + glia = ♥ ● + pola = li + ◆ ● + o + re = ris + ♥ ● + o + tere = ◆ ● + o + ziente =

dell’ortografia

Si usano ce e ge nel plurale di parole che terminano con - cia e - gia preceduti da consonante . Si usano cie e gie nel plurale di parole che terminano con - cia e - gia preceduti da vocale .

Il gruppo cie si trova solo in alcune parole. Il gruppo gie si trova solo in alcune parole.

Nei gruppi gna , gne , gno , gnu la i si mette solo nella parola compagnia , alla 1 a persona plurale dell’indicativo presente e alla 1 a e 2 a persona plurale del congiuntivo presente dei verbi in - gnare .

Si usa cu quando il gruppo è seguito da consonante , tranne in alcuni casi che fanno eccezione (le parole capricciose).

Si usa qu quando il gruppo è seguito da vocale .

Si usa cqu solo in alcune parole.

Davanti a p e b si usa sempre la m tranne nelle parole composte con ben .

Il gruppo scie si usa solo in alcune parole.

roccia rocce frangia frange pancia pance ciliegia ciliegie camicia camicie bugia bugie cielo, grattacielo, cieco, superficie, pasticciere, specie, sufficiente, insufficiente, deficiente, efficiente, società, socievole, crociera, arciere igiene (e derivati), effigie, formaggiera, raggiera bagniamo, sogniamo, insegniamo... (che voi) guadagniate, (che voi) insegniate, (che noi) impegniamo... cui, cuore, cuoco (e derivati), scuola (e derivati), circuire (e derivati), vacuo (e derivati)... quadro, quello, quota, quindici... acqua (e derivati), acquistare, acquisto, acquisire, acquirente, piacque, tacque... campana, bambola... benpensante, benparlante... scienza (e derivati), coscienza (e derivati), scie (plurale di scia), usciere ringraziare, addizione, stazione, spezie...

Le regole
La z non si raddoppia mai nei gruppi -zio , -zie . 44

1 Indica con una X la frase che rappresenta il plurale corretto della seguente.

La corteccia dell’acacia è liscia, quella della quercia è ruvida.

Le corteccie delle acacie sono liscie, quelle delle quercie sono ruvide.

Le cortecce delle acacie sono lisce, quelle delle querce sono ruvide.

Le cortecce delle acace sono liscie, quelle delle querce sono ruvide.

Le cortecce delle acacie sono lisce, quelle delle quercie sono ruvide.

superfice superficcie superficie superfficie giocoliere giocolliere giocogliere giocoggliere

cirquito circuito circcuito circquito gegnale gegniale geniale gieniale

3 Indica con una X la frase che contiene un errore nell’uso dell’h.

incosiente incoscente incoschente incosciente aquazone accuazzone acquazzone aqcuazzone

2 Indica con una X la parola di ogni gruppo scritta in modo corretto. g / gg re ione b / bb visi ile z / zz pro ia g / gg pri ione

Oggi o domani ti richiederò il libro che ti ho prestato. Ho visto quel film e ho deciso di tornare a vederlo. Ho, che noia ho provato ieri a teatro! Ho sbadigliato in continuazione. Ti ho portato le foto che mi avevi chiesto: ti piacciono o no? riempire • sconparto • rimpatriare conparsa • compito • inpaziente ambulanza • bambola • inbrogliare imbrunire • cambio • binba • colomba tranpolino • benpensante • imboscata imbuto • anbiente • impegno completare • ambasciata • cambiamento

4 Sottolinea le parole scritte in modo errato. 5 Completa le parole con una sola consonante o con due.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

Via al TEST! 45

La radice e la desinenza

Il lessico è l’insieme delle parole di una lingua. Saper utilizzare un lessico vario e ricco è fondamentale per potere comunicare nei migliori dei modi ciò che pensiamo e per capire ciò che ci comunicano gli altri. La maggior parte delle parole è formata da due parti:

• una parte iniziale, che resta invariabile ed esprime il significato. Si chiama radice;

• una parte finale, che cambia e indica le caratteristiche grammaticali della parola (singolare / plurale, maschile / femminile...). Si chiama desinenza

bambin- RADICE

DESINENZA singolare, femminile a plurale, maschile i plurale, femminile e

Ci sono poi delle parole che non cambiano mai: e, oppure, che, quando, mentre, perché, dove, mai, se, ma... Quindi le parole vengono divise in due grandi gruppi: • parole variabili, che cambiano desinenza; • parole invariabili, che non cambiano mai la loro forma.

1 Nelle seguenti parole sottolinea la radice e cerchia la desinenza simpatico albero mago fascia orso sentiero montagne pesci armadio medici barca disegno scarpe gentile gatto festa ostinato amaro leggera zaini

Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Sono tutte parole invariabili: perché, case, se, quando, tetto. V F

• Sono tutte parole variabili: stella, fiore, meli, mora, nave, tana. V F

• Sono parole variabili e invariabili: però, pali, dove, dente, ala. V F

• Non sono parole: 9, 1, @, ?, +, =, <<, #, #. V F

46

singolare, maschile o L E S S IC O
LOGICA CON

Le parole primitive e derivate

Le parole formate solo dalla radice e dalla desinenza si chiamano primitive perché non derivano da altre parole. Possono essere nomi, aggettivi, verbi che, con l’aggiunta di prefissi e suffissi, si trasformano in parole derivate:

• i prefissi sono le particelle che si mettono “prima” della radice;

• i suffissi sono le particelle che si mettono “dopo” la radice. Sia i prefissi sia i suffissi modificano il significato delle parole. Osserva:

cart cart -a -a

+iera +oleria +are +occio

Cartiera, cartoleria, cartoccio, scartare, incartare sono le parole (nomi e verbi) ottenute mettendo suffissi e prefissi; ma se ne possono formare tante altre:

• nomi: cartone, cartolaio, cartellonista, carteggio, cartina...

• aggettivi: cartaceo, accartocciato...

1 Sui puntini scrivi una nuova parola ottenuta con un prefisso adeguato. Segui l’esempio.

scomodo

2 Sottolinea il suffisso delle seguenti parole derivate.

comodo soddisfatto possibile logico legare curabile attenta favorevole felice onesto leggibile consigliare giornalista vincitore fischiettare colpevole sceneggiatura mareggiata nebbioso lentamente lottatore piastrellare viaggiatore rossastro liberare giurare socievole zampata dentista normalmente oliera lat taio

s in 47

L A S T R UT T URA E LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
• verbi: accartocciare...

Le parole alterate

Alcuni suffissi non cambiano il significato della parola primitiva, ma aggiungono solo una sfumatura particolare. Formano così parole modificate, che non cambiano la classe grammaticale: sono nomi e restano nomi. Queste parole si chiamano alterate

scarp-ina scarp-a scarp-etta scarp-ona scarp-accia

ATTENZIONE

Esistono parole che sembrano avere un suffisso usato per alterare le parole, ma non sono parole alterate: torrone, lampone, grilletto, mattino... Queste parole si chiamano falsi alterati. Per riconoscerli, ricorda che i nomi alterati hanno sempre un significato simile a quello della parola primitiva da cui derivano.

lI S egreto delFar a eno

Una hostess prese la gabbietta di Pulce e guardò attraverso lo sportellino.

– Complimenti, signora. Il suo cagnolino si è comportato molto bene. C’è una macchina che vi attende. Karim fu il primo a uscire, Niki dietro di lui... Iniziò a scendere la scaletta e il rumore metallico dei suoi passi sui gradini di alluminio risuonò sulla pista e nel suo petto.

2 Per ciascuna parola, indica se è derivata (D) o alterata (A).

1 Leggi il testo, sottolinea le parole alterate e cerchia i falsi alterati. grassoccio ( ) fiorista ( ) tempaccio ( ) calduccio ( ) pedalata ( ) dentifricio ( ) ltellare ( ) paesello ( ) colpetto ( ) acquatico ( ) sfiorire ( ) Individua l’intruso in ogni gruppo di parole alterate e sottolinealo. Attenzione ai falsi alterati!

botticina • scarpina • casina • rapina • pallina manaccia • figuraccia • focaccia • ragazzaccia • gattaccia cagnone • librone • lampone • tavolone • casone

L E S S IC O
LOGICA CON 48

Le parole composte

Le parole composte sono formate dall’unione di due o più parole diverse. Osserva:

pesce + spada = pescespada cassa + panca = cassapanca

Le parole composte possono essere formate dall’unione di parole appartenenti a tutte le categorie grammaticali:

• nome + nome arcobaleno

• nome + aggettivo terracotta

• aggettivo + nome biancospino

• aggettivo + aggettivo pianoforte

• verbo + nome schiacciapatate

• verbo + verbo lasciapassare

• verbo + avverbio buttafuori

• avverbio + verbo benedire

• avverbio + aggettivo sempreverde

• preposizione + nome soprammobile

• nome + preposizione + nome ficodindia

1 In questo elenco ci sono quindici parole composte: individuale e sottolineale.

fermacarte peschereccio paracadute controllore dopobarba retromarcia apriscatole caposquadra batticuore frullatore portafoglio mezzogiorno scaldamuscoli lavastoviglie passaporto costellazione parafulmine ferrovia navigazione apribottiglie 49

L A S T R UT T URA E LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
2 Scegli due parole composte dell’esercizio precedente e scrivi una frase con ognuna.

Altre forme di composizione delle parole

Esistono anche altri modi per comporre nuove parole:

• le parole-frase;

• le parole-macedonia (o parole-puzzle);

• le unità lessicali.

• Gli elementi che compongono le parole-frase non si fondono in un’unica parola, ma restano separati uno dall’altro, talvolta collegati da un trattino ( ): cane poliziotto, villaggio vacanze, viaggio premio parola chiave

• Le parole che nascono dall’unione di una parte di due o più parole sono chiamate parole-macedonia: mandarancio (mandarino + arancio), fantascienza (fantasia + scienza), agriturismo (agricoltura + turismo), cantautore (cantante + autore)...

• Le unità lessicali sono formate da più parole usate insieme per indicare un concetto o un solo oggetto, preciso e ben definito: calcio d’angolo, camera da letto, camicia da notte, ferro da stiro

1 Scrivi una frase con ognuna delle seguenti parole-frase

2 Quale di queste parole non è una parola-macedonia? Sottolineala.

divano letto carro attrezzi buono sconto cartolibreria • autolavaggio • cantautore • ferrovie • pantacollant

3 Nelle seguenti frasi sottolinea le unità lessicali.

• Ho acquistato dei bellissimi occhiali da sole.

• Luca abita in una villetta a schiera.

• La zia usa spesso il forno a microonde.

• Ho vinto un peluche al tiro a segno.

• Segnò il gol con un colpo di testa. Devo riordinare la sala da pranzo.

L E S S IC O
50

Famiglie di parole

Osserva lo schema.

Nomi carta

cartolaio cartoleria cartiera cartina cartolina cartone carteggio cartoccio cartello cartella cartaccia scarto incarto scartoffia

Verbi

scartare incartare incartocciare scartocciare

Aggettivi cartaceo scartato accartocciato incartato

Nomi composti cartografo cartastraccia cartapesta cartamoneta

In ognuna delle parole dello schema trovi sempre la radice cart- e tutte si collegano alla parola primitiva carta anche se appartengono a categorie grammaticali diverse. Usando suffissi e prefissi e attraverso i meccanismi della “derivazione”, dell’“alterazione” e della “composizione”, si ottiene una famiglia di parole

1 Sottolinea con tre colori diversi le parole che appartengono alla stessa famiglia, poi scopri i tre termini primitivi che danno origine a ciascun gruppo. marea • manico • frutteto • marittimo • fruttosio • marinaio • manovratore maniglia • maremoto • manovella • mareggiata • fruttivendolo lungomare • manette • manovale • fruttiera • marino • manubrio

L A S T R UT T URA E LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
51

La radice e la desinenza

1 Sottolinea le tre parole invariabili.

leggere • pertanto • giocare • gentile • parole quando • amico • come • nessuno

2 N elle seguenti parole separa con una barretta la radice dalla desinenza , come nell’esempio. libr / o l etto fiore nuvola s ottile dormita ferita af famato cugina dente t erribile pallone giornale n otte r isata biglietto s entita sogni passeggiata fine i nverno

Le parole primitive, derivate, alterate

4 Sottolinea in rosso le parole primitive e in blu le parole derivate.

sonnolenza • ferro • vino • incoraggiare fuoco • latte • postino • erba • candeliere gelo • incertezza • braccio piccoletto D A incolonnare D A dolciastro D A vecchiotto D A verdastro D A tessitore D A

5 Per ciascuna parola, indica con una X se è derivata (D) o alterata ( A ).

3 Completa le parole con la desinenza opportuna.

• Quest stanza è umid e bui

• I eri il mi amic è partit per le vacanz estiv

• Mi sorell studia all’università, mi fratell , invece, va al liceo.

• Gli occh di Sonia sono un po’ grig e un po’ verd

• O ggi il mar è calm , ma l’acqua è fredd a fumetti sono i mie preferit

6 N ei seguenti elenchi di nomi sottolinea la radice comune, poi scrivi sui puntini la parola primitiva da cui derivano tutte quelle del gruppo.

passerotto D A petroliera D A scarpina D A farmacista D A annodare D A orsetto D A erbario, erborista, erbivoro, erba, erboristeria terriccio, territorio, terrario, terreno, terra tavolata, intavolare, tavolo, tavoliere, tavolare pastificio, pasta, impasta, pastiera, pastaio vetro, vetrinista, vetrina, vetraio, vetrata

MI ESE RCI T O 52

7 Sottolinea i falsi nomi alterati. gattino • borsetta • mattino • focaccia torrente • somarello • topino • melone tacchino • ragnetto • visone • orsacchiotto lampone • merletto • ragazzaccio • mulino grilletto • secchiello • casetta • muretto • barone pulcino • boccone • occhiacci

9 Indica le parole che compongono le seguenti parole-macedonia palasport fotoromanzo apericena palaghiaccio musicassetta

Le famiglie di parole

Le parole composte

8 Unisci in modo adatto le parole del primo gruppo con quelle del secondo gruppo per ottenere parole composte Poi scrivile sui puntini.

alto puro terra sotto schiaccia gomma asciuga para arco mezza

sangue baleno noci notte capelli passaggio piano piuma urti cotta

10 Per ogni parola scrivi almeno quattro termini che appartengano alla stessa famiglia di parole. monte cavallo terra acqua zampina • zampetta • zampa zampillo • zampata boccata • bocciata • boccaglio bocca • boccheggiare pastificio • pasticcino • pasticciere pastorizia • impastare muratore • murale • murena muraglia • muratura

11 Sottolinea in ciascun gruppo il termine che non fa parte della stessa famiglia di parole.

53

CON LA

1 In ogni insieme individua la parola intrusa e cancellala.

gioco • paura • bocca lavoro • vetrina • briciola eroe • ballo

boccale maniglia • cartiera gatto • giocattolo • occhiale fioraio

B C

orsetto pallina • venticello furbastro • figlioletto • agnello • focherello

2 Completa la frase riferita a ogni insieme.

A La parola intrusa “ ” non è una parola primitiva.

B La parola intrusa “ ” non è una parola

C La parola intrusa “ ” non è una parola

3 Rifletti e scrivi un prefisso adatto alle parole date. cotto fiorire mettere

sicuro capace variabile

attento ubbidienza approvare

4 Completa l’etichetta di ogni insieme.

postino • tacchino rapina • mulino focaccia • calzone torrone • sapone È un insieme di

5 O ra leggi con attenzione e indica con una X se la frase è vera (V) o falsa (F).

• “Gattone e cagnaccio” sono due nomi alterati. V F

• “Cammello e agnello” sono due nomi primitivi. V F

• “Pecorella e uccello” sono due nomi alterati. V F

• “Coniglio, oca e camaleonte” sono nomi primitivi. V F

GIOCA LOGICA
A
fiorellino • nasone ditino • panino mobiletto • praticello gattaccio • muricciolo È un insieme di parole 54

Durante la lezione l’insegnante insegna a costruire le mappe riassuntive perché tutti ricordino meglio i concetti studiati.

Variabile Variabile Invariabile Invariabile

Durante la lezione l’ insegnante insegna a costruire

le studiati

2 Trasforma al plurale la seguente frase: La gentile commessa consiglia la cliente Vedrai che cambiano tutte le desinenze. Qual è la sequenza che rappresenta logicamente la successione delle desinenze? Segna con una X .

1 Quali parole della seguente frase sono variabili? E quali invariabili? Segna con una X le caselle corrette. -e, -e, -e, -iano, -e, -i -e, -i, -i, -gliano, -e, -i -e, -i, -e, -ano, -e, -i -a, -e, -i, - ano, -a, -e

3 Nella parola “incurabile” che cosa è presente? Segna con una X . Solo un suffisso. Solo un prefisso. Un prefisso e un suffisso. Un prefisso e una preposizione.

4 Rifletti sui nomi che sono sottolineati nella seguente frase: Mentre passeggio sul marciapiede con il mio cagnolino, osservo le vetrine dei negozi. Indica poi il loro ordine corretto.

Primitivo, composto, derivato, alterato. Composto, alterato, derivato, primitivo.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

Derivato, alterato, primitivo, composto. Alterato, composto, derivato, primitivo.

Via al TEST! 55

I sinonimi

lI S egreto delFar a eno

– Prego, ingegnere. La navetta è per voi.

– Per noi? Deve esserci uno sbaglio

– Lei è l’ingegner Renetti!

– Sì, certo ma...

– Nessun errore. Sono qui per accompagnarvi in aeroporto e rendere piacevole il vostro viaggio.

Dopo i controlli furono guidati nella sala della colazione.

– Servitevi pure, l’imbarco è tra un’ora esatta – disse gentilmente... Poi uscì dalla stanza

Le parole sbaglio / errore e sala / stanza sono coppie di parole di significato simile, anche se non identico in tutte le sfumature. Sono sinonimi

I sinonimi ci permettono di evitare le ripetizioni di parole usate in precedenza, come puoi osservare nel testo. Spesso i sinonimi di una parola si possono disporre in scala di intensità crescente o decrescente, cioè dal più debole al più forte o viceversa. Ad esempio:

• malinconico, triste, infelice, disperato

• paura, spavento, panico, terrore

• battibecco, bisticcio, litigio, alterco

RICORDA

I sinonimi hanno sfumature di significato per cui è bene, a volte, scegliere il significato più adeguato con l’aiuto del dizionario.

1 Individua le coppie di sinonimi mescolate tra loro e sottolineale con colori diversi.

divertimento • spiegare • testa • spifferare • esuberante • negozio chiasso • rimproverato • facile • vivace • sgridato • illustrare • semplice capo • spasso • bottega • rivelare • rumore

2 Sottolinea fra i sinonimi di diverse sfumature i due intrusi.

• sereno: chiaro, trasparente, limpido, tiepido, terso, leggero

• pauroso: timoroso, spaventato, disinvolto, timido, ansioso, coraggioso caldo: tiepido, ardente, lucente, cocente, fresco, bollente

L E S S IC O
56

I contrari

lI S egreto delFar a eno

Marco aveva cancellato ogni espressione triste. Era molto allegro ed esclamò: – Avete visto? Penso proprio che non vi pentirete di essere venute. Avremo un’accoglienza che non sarà normale, sarà fantastica

Le coppie di parole triste / allegro e normale / fantastica hanno significati opposti: sono contrari. Possono avere un contrario i nomi, gli aggettivi, i verbi, gli avverbi. Osserva: ricchezza povertà dolce amaro piangere ridere presto tardi

Non tutte le parole hanno il loro contrario. Ad esempio, non lo hanno i vocaboli che indicano colori, forme e nazionalità: giallo, cerchio, francese

1 Scrivi accanto a ogni termine il suo contrario.

bollente s alire festivo avvicinare esatto dispari difficoltà noia licenziare luce nubile simpatia partire silenzioso ordinato tardi

2 Trasforma ogni espressione in aggettivo; poi scrivi il contrario. Segui l’esempio.

aggettivo contrario

Il cibo che non ha sapore. insipido s aporito Alunno che non si distrae. Un film che fa ridere. Un ragazzo che non dice bugie. Una persona che dona le sue cose.

L A S T R UT T URA E LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
57

Gli omonimi

Ci sono parole che hanno la stessa forma, cioè si pronunciano e si scrivono nello stesso modo, ma hanno significati diversi: sono gli omonimi. Osserva:

boa (galleggiante) lama (animale)

Se una parola si scrive come un’altra, ma si pronuncia in modo diverso non è un omonimo, ma un omografo. Osserva: tèndine Nel cadere dalla bicicletta Luca si ferì al tèndine del piede. tendìne Nicola ha messo le tendìne alla finestra della cucina.

1 Completa le coppie di frasi con gli omonimi opportuni.

boa (serpente) lama (coltello)

RICORDA

Nel dizionario gli omonimi sono parole separate, riportate una dopo l’altra.

• N ei tribunali è scritto: “La è uguale per tutti”. Mio fratello molti libri di fantascienza.

• L a mamma fa il la domenica mattina. Giorgio si è accorto che ha un calzino

• Chiudi il del giardino. Ora tutto perché mi sono accorto di aver sbagliato.

2 Scrivi una frase per ogni significato.

L E S S IC O
58

lI S egreto delFar a eno

Parole particolari e parole generali

Fortunatamente l’automobile si fermò. Il rumore dei motori degli aerei metteva agitazione.

Dall’autobus parcheggiato poco più lontano, gli ultimi passeggeri scendevano in fretta e salivano svelti la scaletta dell’aereo

Le parole “automobile”, “autobus” e “aereo” sono nomi particolari, di tipi di mezzi di trasporto Osserva:

La parola scritta in ogni etichetta ha un significato più generale e ampio e contiene il significato di tutte le parole dell’insieme. Queste parole si dicono iperonimi.

Le parole con significato più preciso e particolare (autobus, automobile; bignè, gelato; gatto, topo, ...) si chiamano iponimi.

1 In ogni serie di parole individua e riscrivi l’iperonimo

• rondine, passero, falco, uccello, gazza

• rossetto, cosmetico, mascara, ombretto, fondotinta

• terzino, mediano, attaccante, difensore, calciatore

• mandarino, agrume, limone, arancia, pompelmo

2 Per ogni iperonimo, scrivi tre iponimi.

• sentimento:

• abbigliamento:

• quadrupedi:

• scarpa:

L A S T R UT T URA E LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
59

egreto delFar a eno

Le parole polisemiche

Stiamo iniziando la discesa verso l’aeroporto internazionale del Cairo.

Il tempo è soleggiato e la temperatura a terra è di 29 gradi...

Niky sobbalzò: – Siamo arrivati?

Irene allungò il braccio e le strinse la mano. – Tra poco, tesoro. Tu e Pulce avete dormito tutto il tempo

La parola “tempo” ha diversi significati Osserva che cosa indica in queste frasi:

• il tempo è soleggiato il tempo atmosferico;

• avete dormito tutto il tempo il trascorrere degli attimi;

• non è il tempo di discutere il momento opportuno;

• il secondo tempo della commedia è stato divertente l’atto, la parte;

• quest’anno studiamo il tempo degli Egizi l’epoca;

• nel ballo non vai a tempo! il ritmo. Quando la stessa parola assume significati diversi, legati però a qualcosa di comune, si chiama parola polisemica È il contesto della frase che ci indica quale significato assume.

1 Scopri la parola che corrisponde alle definizioni date.

• Cialda per il gelato / Solido geometrico

• Arma da caccia con frecce / Struttura architettonica

• Animali con manto a strisce / Attraversamenti pedonali

• Si vedono sulle torri / Pennuti neri col becco giallo

• L a forma lo zucchero sciolto nell’acqua / La trovi in un problema

Pianta con alto fusto / Parte di una nave a vela

RICORDA

Il dizionario riporta i vari significati di una parola polisemica contrassegnandoli con numeri, senza ripetere la parola.

L E S S IC O
lI S
60

CON LA

1 Ecco un verbo troppo usato: fare. Sostituiscilo con un sinonimo, un verbo più adatto alle diverse situazioni espressive, collegando gli elementi della prima colonna con quelli della seconda. fare il compito tracciare una linea fare un problema organizzare / partecipare a una gita fare una domanda costruire una casa fare un errore eseguire il compito fare un esame compiere il proprio dovere fare una linea rivolgere una domanda fare la quarta elementare s volgere un tema fare una casa risolvere un problema fare un sonnellino commettere un errore fare un tema sostenere un esame fare una strada frequentare la quarta elementare fare il proprio dovere schiacciare un sonnellino fare una gita percorrere una strada

2 N elle frasi, scrivi il verbo più opportuno per sostituire il verbo guardare. Scegli fra le voci verbali date.

cerca • controllato • squadrare • ammirato • fissare Abbiamo guardato a lungo il panorama. Hai guardato di aver chiuso il gas? Guarda di non cadere! Non guardare quella signora così intensamente! Non è educato guardare le persone da capo a piedi.

3 M etti al posto giusto il verbo più opportuno per sostituire il verbo vedere. Scegli fra le voci verbali date. notato • ti accorgi • esaminato • incontrato • controllare

Ho visto per caso Luigi al parco. Oggi l’insegnante vuole vedere i nostri quaderni. Hai visto com’è pallida tua sorella? Non vedi che sei sgarbato con tutti? Il medico ha guardato le lastre con attenzione.

LOGICA
GIOCA
61

I sinonimi e i contrari

1 Sottolinea il sinonimo della parola evidenziata.

esatto: eterno, ragionevole, giocoso, preciso, durevole affrontare: scappare, sfidare, guardare, prendere, cadere ostacolo: impedimento, velocità, pensiero, verifica, aiuto

2 Scrivi il contrario dei seguenti termini. accendere allegria aumentare vietato odio futuro lentezza trasparente

3 In ciascuna coppia di parole indica con una X se sono sinonimi (S) o contrari (C ). generoso / avaro S C ottimo / pessimo S C imparare / apprendere S C astratto / concreto S C sicuro / certo S C limpido / torbido S C

Gli omonimi

4 S crivi una frase per ciascuno dei seguenti omonimi.

riso riso saggio saggio porto porto

5 Individua per ciascuna coppia di frasi l’omonimo che serve a completarla.

• Il è un piccolo mammifero. Ha un ribelle che sfugge al cerchietto.

• L a sua azione aveva un nobile. La sabbia di questa spiaggia è molto .

• Un’auto ha evitato un che attraversava la strada. Il vostro prestito ha un d’interesse altissimo.

• La di casa è blindata. qui quel disegno!

MI
O 62
ESE RCI T

Parole particolari e parole generali

6 Per ogni serie di parole, scrivi quella che ha il significato più ampio ( iperonimo). Osserva l’esempio.

• insalata, spinaci, sedano, porro

verdura

• commedia, film, concerto

• farfalla, coccinella, mosca, ape

• braccialetto, orecchini, collana

• oro, argento, alluminio, ferro

Parole polisemiche

8 N elle seguenti coppie di frasi le parole polisemiche sottolineate hanno significati diversi. Scrivi sui puntini una breve spiegazione del loro significato.

• La mia squadra ha segnato un punto

• Sono le 12 in punto

• Nel giardino è sbocciata una rosa

• Quella camicia rosa ti sta bene.

• Mio cugino suona la batteria.

7 N elle seguenti coppie di parole sottolinea l’iponimo. fagiolo / legume animale / tartaruga stagione / inverno cucina / stanza morbillo / malattia scarpe / sandali pantera / felino basket / sport veicolo / camion ciliegia / frutta forchetta / posata salumeria / negozio nonno / parente secchio / recipiente rosa / colore pizzeria / locale fiore / tulipano formaggio / ricotta bibita / limonata dente / canino bigné / dolce bambola / giocattolo

9 Per ciascuna delle seguenti parole polisemiche scrivi una frase.

• Si è scaricata la batteria del mio cellulare. pelati pelati nota nota rete rete

63

MAPPA del LESSICO La

Ogni parola è formata da: radice desinenza

• è invariabile

• è variabile

La STRUTTURA

delle parole

Il SIGNIFICATO

delle parole

• esprime il significato

• dà informazioni cavall- o cavall- a g rammaticali cavall-i cavall- e

Le parole possono essere:

• primitive : radice + desinenza (carta, libro)

• derivate : radice + suffissi e/o prefissi (cart-olaio, in-cart-are, s-cartare)

• alterate : radice + suffissi , che danno una sfumatura diversa al significato della parola (casina, casetta, casona...)

• composte : due parole unite (arcobaleno, lavastoviglie)

Le parole possono essere:

• sinonimi : il loro significato è simile (calmo / tranquillo)

• contrari : il significato è opposto (bagnato / asciutto)

• iperonimi o nomi generici : il loro significato è ampio, comprende altre parole (cibo, alberi)

• iponimi o nomi specifici : indicano un solo elemento della categoria considerata (pane, spaghetti; abete, quercia)

• omonimi parole uguali con significato diverso (riso / riso)

• parole polisemiche parole uguali con significati diversi ma collegati (io suono il piano / fai piano)

64

1 O sserva ogni coppia di parole, poi indica con una X se sono sinonimi o contrari

Sinonimi Contrari

bottega / negozio bugia / falsità decollare / atterrare calmo / agitato negare / affermare prendere / afferrare

racconto / storia lanciare / gettare rapido / lento semplice / complesso gioia / dolore fuggire / scappare

Sinonimi Contrari

2 O sserva le parole che sono state evidenziate in rosso, poi segna con una X la risposta corretta.

La notizia è subito finita in rete. I pescatori gettano le reti. Il termine rete è: una parola polisemica un iperonimo un iponimo

Nello stagno ci sono dei volatili. Le oche sono volatili. Il termine volatile è: un omonimo un iperonimo un iponimo

3 Sui puntini scrivi IPER se la parola evidenziata è un iperonimo, IPO se invece è un iponimo. pallone bambola skateboard giocattolo puzzle

biscia rettile vipera boa cobra

viola rosa primula garofano fiore

mandarino pompelmo arancia limone agrume

tavolo letto armadio sedia mobile

4 In ogni riga sottolinea l’intruso, cioè la parola che non è sinonimo di quella scritta in rosso.

imparare apprendere • istruirsi • insegnare • conoscere fantasia serietà • creatività • immaginazione • inventiva

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

Via al
TEST!

Il dizionario

Il dizionario (o vocabolario) contiene tutte le parole della nostra lingua. Nel dizionario ogni parola si chiama voce e per ognuna vengono fornite diverse informazioni. Molte informazioni vengono date con abbreviazioni il cui significato si trova in genere nelle prime pagine del dizionario.

Il lemma, cioè la parola

La divisione in sillabe della parola

La categoria grammaticale e il genere

Gallo (gal-lo) s. m. (f. gallina) 1. Uccello domestico al canto del gallo all’alba – fare il gallo (fig.) fare il galante con le donne; dim. Galletto

2. Nome di alcune specie di uccelli: gallo cedrone

3. Sport: una delle categorie in cui sono divisi a seconda del peso i pugili, i lottatori e i pesisti.

Altri significati

La definizione, cioè la spiegazione del significato, e gli esempi di uso Il significato figurato

Il diminutivo

Il dizionario si usa per conoscere di una parola:

• come si scrive e come si divide in sillabe;

• la categoria grammaticale a cui appartiene e la forma del plurale nel caso di plurale irregolare;

• la corretta coniugazione per i verbi irregolari;

• il significato (o i diversi significati);

• il senso figurato;

• i modi di dire e le situazioni in cui è usata;

• eventuali sinonimi e contrari.

L E S S IC O
Perché si consulta il dizionario?
66

Come si usa il dizionario

Come sai, le parole seguono l’ordine alfabetico della lettera iniziale

Se le parole da ordinare iniziano con la stessa lettera, si considera la seconda (gatto, giraffa, gorilla...).

Se è uguale anche la seconda lettera, si considera la terza (mano, mare, mattina...).

Se non basta ancora, si considera la quarta (scampolo, scaricare, scatola...) e così via.

Per una ricerca più veloce, il dizionario ci aiuta con le “parole spia” (o “parole civetta”). Sono parole poste in alto negli angoli delle pagine e scritte in grassetto o con colori diversi, quindi si vedono immediatamente.

• La “parola spia” della pagina di sinistra riporta la prima voce della pagina;

• La “parola spia” della pagina di destra riporta l’ultima voce della pagina.

Sul dizionario:

• i nomi sono indicati al singolare e nella forma non alterata;

• i verbi sono all’infinito;

• gli aggettivi e la maggior parte dei pronomi sono alla forma maschile singolare e al grado positivo.

parola spia

acconciare acconciare [ac-con-cià-re] v. tr. (ind. pres. accóncio ecc., fut. acconcerò ecc.) 1. Riparare, accomodare qlco.: acconciare il tetto; fig. risolvere, definire una questione: acconciare un... 2. Preparare, predisporre qlco.: acconciare l’animo 3. Curare l’abbigliamento e, in partic., la pettinatura di qlcu.: acconciare la sposa; se indica un capo di vestiario o i capelli, bisogna specificare la persona: acconciare i capelli alla figlia acconciatore [ac-con-cia-tóre] s.m. (f. -trice) Parrucchiere acconciatura [ac-con-cia-tùra] s.f. Sistemazione dei capelli, pettinatura: acconciatura a caschetto

1 Metti in ordine alfabetico le parole di ogni gruppo numerandole da 1 a 16.

pioggia patata panca pesante pugnale pentagono pillola pestare

pagina posto porta purè partenza pericolo pista punto

2 Cerca le seguenti parole sul dizionario e scrivi due dei loro possibili significati.

• cuffia 1) 2)

• maschera 1) 2)

• fine 1) 2)

L A S T R UT T URA
LA F O R M A Z ION E DELLE PAROLE
E
67

Il nome

non aveva mai visto un albergo. e grande come . I pavimenti e al centro c’era addirittura una sfinge Dall’altissimo soffitto pendevano lampadari così grandi che uno solo avrebbe illuminato il parchetto dietro casa Che meraviglia!

Nel testo sono evidenziati i nomi (o sostantivi). Sono le parole che servono a nominare, cioè a indicare:

• persone e animali: Niky, zia, vigile, cane

• oggetti, piante, luoghi: villa, giardino, quercia, deserto

• sentimenti, stati d’animo, qualità, difetti: fatica, gioia, malumore

• concetti e idee: libertà, democrazia, diritto, dovere

1 Colora i riquadri che contengono i nomi, come nell’esempio. frase • maschera • divertimento • orco • scatola • noia • attore • francobollo tetto • rabbia • disegno • cortile • gioia • erba • pastelli • soddisfazione • nido

amicizia per pesca Cesare il avuto città colla aperto zaino la casa gli blu cadde mano fuoco vaso oca sulla nave sedia Aldo unghia intanto mese i alcuni paura fiori bontà le ho libri penna

2 Sottolinea i nomi che indicano sentimenti e stati d’animo.

3 S cegli due dei nomi che hai sottolineato nell’esercizio 2 e scrivi una frase con ognuno.

M O R F O LO GIA 68

lI S egreto delFar a eno

Nel testo, le parole scritte in blu sono nomi comuni; quelle scritte in rosso sono nomi propri

• I nomi comuni indicano in modo generico persone, animali, cose sentimenti. Si scrivono con la lettera iniziale minuscola: signora, guinzaglio, donna, affetto

• I nomi propri si riferiscono a un particolare elemento per distinguerlo dagli altri. Si scrivono con la lettera iniziale maiuscola: Lucy, Amanda, Pulce

1 Collega con una freccia il nome comune con il nome proprio più adatto. Segui l’esempio.

canarino Po cane Garda poeta Fido vulcano Cipì lago Tartù fiume Dante città Etna tartaruga Milano

monte Roma via Federica nano Ferrari fata Paolo amico Inter squadra Turchina compagna Bianco automobile Brontolo

2 Sottolinea i nomi propri e riscrivili in modo corretto.

• vacanza, firenze, piazza, maestra, rex

• nonna, divertimento, arlecchino, pericolo

3 Scrivi per ogni nome comune un nome proprio.

• birra, olanda, tulipano, paperino, scolaro nonna insegnante auto gatto

69

– La signora Lucy Amstrong è un’archeologa, sai, come nonna Amanda – intervenne Irene, tenendo al guinzaglio Pulce La donna si irrigidì. – Amanda Artusi?! – Sì, è mia nonna LE PART I VA R IABILI: IL NOME
Nomi comuni e nomi propri

Nomi concreti e nomi astratti

• Le parole scritte in blu sono elementi reali che si possono vedere, toccare, odorare, disegnare... Sono nomi concreti

• Le parole scritte in rosso non indicano elementi reali, ma sensazioni, comportamenti, sentimenti e tutto ciò che possiamo concepire con la nostra mente. Sono nomi astratti.

1 Sottolinea i nomi astratti.

2 Trasforma ogni aggettivo in nome astratto, come nell’esempio.

falsità

collo e si tuffò nell’acqua della piscina. . Per lei nuotare era libertà. Improvvisamente sentì un fame! Uscì dall’acqua, si avvicinò alla sua sdraio, e se lo infilò. Cercò il suo ciondolo e si accorse che la donna lo aveva preso e ci giocherellava con noncuranza borraccia • concretezza • simpatia • ansia • rondine • fumo • scialle rancore • quaderno • malinconia • insegnante • vigile • coraggio falso amichevole buono triste possibile facile sincero simpatico felice appetitoso storico odioso amare vincere curiosare educare immaginare impegnare M O R F O LO GIA 70

3 Per ogni verbo scrivi il nome astratto corrispondente.

Il genere: maschile e femminile

egreto delFar a eno

In quel momento arrivò papà:

– Ho ordinato uno spuntino. Signora, vuole unirsi a noi?

– Mi piacerebbe, ma ho un appuntamento Lucy Amstrong si alzò, raccolse la sua borsa e si allontanò. Niky cercò il suo ciondolo Era scomparso!

– Mi scusi, signora. Il mio scarabeo Quello che ha nella mano! – esclamò...

Tutti i nomi hanno un genere, che può essere maschile o femminile

• I nomi di persona e di animale hanno sia il genere maschile sia il genere femminile. Per trasformare i nomi di persone e di animali dal maschile al femminile (e viceversa) in genere basta cambiare la desinenza: signor-e / signor-a, lup-o / lup-a, cavall-o / cavall-a...

• Per i nomi di cosa il genere è una convenzione puramente linguistica ed è segnalato dall’articolo: lo spuntino, la borsa, la mano, il pugno

ATTENZIONE!

• In alcuni casi i nomi di genere femminile si riferiscono sia a uomini che a donne: la guardia, la sentinella, la spia, la recluta, la guida...

• Ci sono nomi di genere maschile che di solito indicano donne: soprano, mezzosoprano, contralto...

• I nomi delle piante da frutto sono maschili, mentre i nomi del frutto sono femminili: il pero / la pera, l’arancio / l’arancia... Fanno eccezione il caco, il cedro, il mandarino, il mirtillo, il limone: anche il nome del frutto è maschile.

1 Sottolinea in rosso i nomi femminili e in verde i nomi maschili

Il signor Mario e sua moglie prima abitavano nella casa accanto alla nostra. C’era una siepe che divideva il loro giardino da noi, poi il signor Mario ha messo uno steccato, poi una rete metallica e avrebbe messo anche un muro. E tutto per quella specie di cane che faceva venire il male alla pancia solo a guardarlo.

Angela Nanetti, Veronica, Einaudi Ragazzi

S
LE PART I VA R IABILI: IL NOME
lI
71

I nomi variabili e i nomi indipendenti

Molti nomi che si riferiscono alle persone o agli animali per passare dal maschile solo la desinenza. Questi vengono definiti nomi

Se il nome termina in... al femminile termina in...

-trice attrice -a impostora -essa dottoressa

ATTENZIONE!

• Alcuni nomi nel passaggio dal maschile al femminile non rispettano alcuna regola: re / regina, dio / dea, eroe / eroina, gallo / gallina

1 Scrivi il femminile dei seguenti nomi. gatto principe suocero elefante nonno cameriere maestro studente bambino professore asino lupo pittore genero sciatore fratello direttore papà

-o ragazzo avvocato -a ragazza -essa avvocatessa -a poeta duca -essa poetessa duchessa -e signore professore -a signora -essa professoressa -tore attore impostore dottore 72

M O R F O LO GIA
• Altri nomi hanno forme completamente diverse per il maschile e femminile. Sono detti nomi indipendenti. Osserva: maschile femminile maschile femminile maschile femminile uomo donna padre madre marito moglie fratello sorella frate suora genero nuora montone pecora bue mucca maiale scrofa

lI S egreto delFar a eno

Nomi di genere comune e di genere promiscuo

Il cameriere portò un tipico antipasto misto egiziano molto ricco. Niky prese un gamberetto e se lo mise in bocca. AAAGH! Immediatamente si sentì la gola in fiamme. Si portò le mani al collo, aprì la bocca e cominciò ad annaspare.

Subito una collega del cameriere le versò un bicchiere d’acqua.

• Alcuni nomi, come “collega”, presentano la stessa forma al maschile e al femminile. Sono i nomi di genere comune. Solo l’articolo, l’aggettivo o altre parole presenti nella frase ci possono aiutare a individuare il genere: un collega / una collega.

• Altri nomi, per la maggior parte nomi di animali, indicano sia il maschio che la femmina. Sono nomi di genere promiscuo. Per precisare il sesso, si aggiunge la parola maschio o femmina: il maschio del gamberetto rosso è più piccolo del gamberetto femmina. / Una grossa pantera femmina inseguiva una gazzella maschio

I falsi cambiamenti di genere

Alcuni nomi sembrano possedere una forma per il genere maschile e una per il femminile, modificando la desinenza. Essi invece cambiano di significato: si tratta di falsi cambiamenti di genere. Esempio: il collo / la colla, il pizzo / la pizza, il palmo / la palma, il palo / la pala

1 S crivi nella casella C se il nome è di genere comune, P se è promiscuo, I se è indipendente.

negoziante frate gabbiano violinista donna nubile rana padrino barista delfino farmacista scrofa giraffa dentista regista custode zebra dirigente testimone insegnante LE PART I VA R IABILI: IL NOME 73

Nomi comuni e nomi propri

1 N el seguente elenco sottolinea i nomi propri e correggi la lettera iniziale. casa • penna • mediterraneo • racchetta spaghetti • alpi • poeta • scrittore • dante • isola • fiume • tevere • regione casa • sandro • fazzoletto • sicilia

4 Leggi le frasi e indica con una X se il nome in colore ha valore concreto (C) o astratto (A).

• Vorrei un succo alla pesca. C A

• Qual è il succo del tuo discorso? C A

• Ti faccio un mare di auguri. C A

• Il mare oggi è calmo. C A

• Hai l’occhio destro arrossato. C A

• Sai, ho un occhio di riguardo per te. C A

Nomi astratti e nomi concreti

2 Sottolinea i nomi astratti e completa la frase. spazzola • libro • pigrizia • ombrello impegno • fantasia • scrittura • gioia sedia • ira • aereo • pioggia • prudenza Tutti gli altri sono nomi

5 Indica con una X se il nome è maschile (M) o femminile (F). carta M F rame M F nave M F clima M F mano M F crisi M F bontà M F martedì M F Italia M F dente M F

3 Per ciascun nome concreto scrivi un nome astratto. Segui l’esempio. artista scienziato turista giovane schiavo cantante esploratore giudice educatore

arte

Nomi di genere maschile, femminile, comune, promiscuo, variabili e indipendenti
6 Sottolinea in ogni gruppo il nome intruso. nomi maschili: abito, poema, mano, ulivo, clima nomi femminili: pianta, idea, problema, tribù, radio nomi di genere comune: artista, parente, atleta, padrone, custode nomi di genere promiscuo: serpente, tigre, pantera, leone, zebra nomi indipendenti: maschio, sorella, cugina, papà MI ESE RCI T O 74

7 Riscrivi le frasi volgendo i nomi in arancione dal maschile al femminile o viceversa.

• N on sapevo che la sorella di Paolo fosse una famosa giornalista.

• L’eroe del film è un re buono e saggio.

• Qual è il tuo attore preferito?

• Mia cugina è un’abile sciatrice

• Al termine del concerto, la pianista è stata a lungo applaudita.

8 Indica con una X le frasi che ti fanno capire che il nome di genere comune è femminile.

Stimo quel collega: è capace e gentile. È ormai un’artista celebre.

Si impegna come pianista per il nostro coro. Non c’è custode più attenta e precisa.

falsi cambiamenti di genere

9 Cancella in ciascuna frase il nome errato.

• L a boa / Il boa è un rettile lungo circa tre metri.

• Porgi sempre il coltello dalla parte del manico / della manica.

• Il babbo ha fatto allargare di un buco / di una buca la cintura.

• Quando il fiume straripa, deposita il limo / la lima.

• L’aereo fa scalo / fa scala a Venezia.

• La professoressa di italiano è molto preparata.

10 Scrivi una breve frase per ciascuna parola. Il foglio / la foglia

Il porto / la porta

I
75

luce dei corridoi sala in penombra. arabo, dal soffitto ad archi lampade in lucido ottone riccamente lavorate, al pavimento ricoperto di magnifici tappeti dai colori vivaci. In un angolo un gruppo di musicisti suonava antichi strumenti dalle forme strane e un’insolita musica riempiva l’aria

• I nomi scritti in rosso nel testo sono nomi singolari Essi indicano una sola persona, un solo animale, una sola cosa, un solo sentimento...

• I nomi scritti in blu nel testo sono nomi plurali Essi indicano più persone, più animali, più cose, più pensieri o sentimenti.

76

Singolare Esempi

Plurale

Nomi che terminano in -a maschile in -i femminile in -e il problema / i problemi la scarpa / le scarpe

Nomi che terminano in -o maschile e femminile in -i il libro / i libri la mano / le mani

Nomi che terminano in -e maschile e femminile in -i il leone / i leoni la luce / le luci

divani petunia marciapiede M O R F O LO GIA

1 S crivi accanto a ogni nome S se è singolare, P se è plurale. cavallo ciliegie giornalista

gazzelle granchio gioco

leggi solaio schermo

nuvola astucci tastiere

In genere la desinenza di un nome indica anche il numero, cioè se è singolare o plurale. Le regole per ottenere il plurale di un nome sono le seguenti: matite diari doccia
Il numero: singolare e plurale

Le eccezioni

Ecco le principali eccezioni che si possono incontrare nella trasformazione dal singolare al plurale.

• I maschili formano il plurale in -chi e -ghi

Nomi che terminano in -ca e -ga Nomi che terminano in -cia e -gia Nomi che terminano in -co e -go

Nomi che terminano in -logo

• I femminili formano il plurale in -che e -ghe

• Se le consonanti c e g sono precedute da una vocale, formano il plurale in -cie e -gie

• Se le consonanti c e g sono precedute da una consonante formano il plurale in -ce e -ge Se la i è accentata, forma il plurale in -cie e -gie

Formano il plurale in -ci e -gi o -chi e -ghi

Non esiste una regola: in caso di dubbio bisogna consultare il dizionario

collega / colleghi barca / barche strega / streghe acacia / acacie valigia / valigie pancia / pance frangia / frange allergìa / allergìe amico / amici asparago / asparagi cuoco / cuochi albergo / alberghi

• Se indicano cose, formano il plurale in -loghi psicologo / psicologi catalogo / cataloghi

• Se indicano persone, formano il plurale in -logi

Nomi che terminano in -io Se l’accento cade sulla i, formano il plurale in -ii fruscìo / fruscìi pendìo / pendìi

Cambio di genere

Alcuni nomi maschili che terminano in -o al plurale diventano femminili e terminano in -a

Plurali irregolari

I multipli di mille terminano in -mila Le parole bue, uomo, dio, tempio al plurale diventano:

uovo / uova paio / paia centinaio / centinaia

tremila, seimila buoi, uomini, dèi, templi

1 S crivi il plurale dei seguenti nomi. roccia foca fungo uovo bugia psicologo zio dio

LE PART I VA R IABILI: IL NOME 77

I nomi invariabili

Nicky non era soddisfatta del giretto. Aveva creduto che la accompagnassero nel deserto. Si sarebbe unita a una carovana nomade e dopo un lungo, lento viaggio sotto il sole cocente avrebbe finalmente avvistato un’oasi. Si sarebbero fermati ad abbeverare i dromedari e lei avrebbe bevuto un tè in una tenda beduina. Ma poi pensò che forse aveva fantasticato troppo...

I nomi in rosso nel testo sono nomi invariabili Essi conservano la stessa forma al singolare e al plurale. Osserva:

• nomi accentati sull’ultima sillaba: il caffè / i caffè, la città / le città

• nomi formati da una sola sillaba: la gru / le gru, i re / i re, il tè / i tè...

• nomi che terminano con una consonante: il bar / i bar, il tram / i tram...

• nomi che al singolare terminano in -i: lo sci / gli sci, la crisi / le crisi...

• nomi femminili abbreviati che terminano in -o: la foto / le foto, l’auto / le auto...

• nomi maschili che terminano in -a: il cinema / i cinema, il sosia/ i sosia...

• nomi femminili singolari che terminano in -ie: la serie / le serie, la specie / le specie... Fanno eccezione: la moglie / le mogli, la superficie / le superfici

RICORDA

Per riconoscere se un nome invariabile è usato al singolare o al plurale occorre considerare il contesto della frase e le concordanze con le altre parole (articolo, aggettivi, verbi...).

1 Sottolinea i nomi invariabili

2 Trasforma i seguenti nomi dal singolare al plurale.

discesa • sci • zucchero • caffè • casa • biro • astuccio • percorso • tram • mattina computer • film • attore • sosia • bicchiere • brindisi • gru • serie • fratello la tribù la serie il gorilla la gru lo sport la foto

M O R F O LO GIA
78

I nomi difettivi

I nomi difettivi si usano solo nella forma singolare oppure plurale. Hanno soltanto il singolare i nomi:

• delle festività e dei mesi: Carnevale, luglio

• dei metalli e degli elementi chimici: oro, ossigeno

• delle sensazioni fisiche e molti nomi astratti: fame, rabbia, orgoglio

• di alcuni prodotti alimentari: miele, burro, latte

Hanno soltanto il plurale i nomi:

• degli oggetti formati da due parti: forbici, occhiali, calzoni

• che indicano un insieme di cose: stoviglie, viveri, spezie

• derivati dal latino: nozze, ferie

I nomi sovrabbondanti

I nomi sovrabbondanti hanno due forme di plurale, una maschile e una femminile. Spesso le due forme hanno significati diversi. Ecco alcuni esempi:

Plurale Singolare

il filo l’osso il corno il braccio il labbro il ciglio il gesto

i fili (della luce) gli ossi (del cane) i corni (strumenti musicali) i bracci (di una bilancia) i labbri (di una ferita) i cigli (di un fosso) i gesti (i movimenti)

le fila (di un complotto) le ossa (del corpo) le corna (degli animali) le braccia (dell’uomo) le labbra (della bocca) le ciglia (degli occhi) le gesta (le imprese)

1 Colora in rosa i riquadri con i nomi difettivi del singolare, in azzurro quelli con i nomi difettivi del plurale. Osserva gli esempi.

latte dintorni tenaglie flora morbillo spezie redini pantaloni Carnevale riso manette platino ferie idrogeno

2 Nelle seguenti frasi sottolinea il plurale corretto dei nomi sovrabbondanti.

• La nonna si avvicinò e lo prese tra le sue braccia / i suoi bracci.

• Il bufalo è un grande mammifero con i corni / le corna

• Il freddo intenso dell’inverno mi fa screpolare i labbri / le labbra

• Mia sorella per i cigli / le ciglia degli occhi usa il mascara.

LE PART I VA R IABILI: IL NOME 79

Nomi singolari e plurali

1 Trasforma al plurale. tazza attore scarpone libro poeta ragazzo tovagliolo cuoco diploma classe albergo sedia topo mano legge

2 Per ciascuna parola sottolinea il plurale corretto. fiducia fiducie / fiduce lancia lancie / lance boccia boccie / bocce micia micie / mice treccia treccie / trecce doccia doccie / docce camicia camicie / camice quercia quercie / querce freccia freccie / frecce provincia provincie / province

3 Completa le frasi usando GE oppure GIE .

• Mio fratello dice molte bu

• N elle favole le matrigne sono sempre delle donne malva

• Le nostre spiag sono molto amate dai turisti stranieri.

• Le fran della mia sciarpa si stanno disfacendo.

• Le piog di questi ultimi giorni hanno danneggiato i campi.

• Mi piacciono molto le fragole e le cilie

• Le tue scarpe sono gri

• Le mie insegnanti sono molto sag

• Prima di iniziare a lavorare, ricorda di indossare i guanti per proteggerti dalla scheg

4 Forma i plurali delle seguenti espressioni. lumaca lenta amica fidata fico maturo mosca noiosa lombrico utile fuoco acceso manica larga strega malvagia lago ghiacciato unico naufrago catalogo completo pendio ripido tempio greco

MI
O 80
ESE RCI T

5 Sottolinea gli errori nella formazione del plurale e riscrivi le parole corrette. chirurghi • medichi • frusci • guancie nostalge • zii • catalogi • miagoli socii • elastichi • goccie • mormorii doccie • asparagi

7 Individua e cancella i due intrusi nel seguente elenco di nomi difettivi calzoni • ottobre • sud • burro • miele sangue • edificio • grano • morbillo pepe • ferie • congratulazioni • nozze paura • coraggio • acqua • riso

I nomi invariabili, difettivi e sovrabbondanti

6 Volgi al plurale i nomi sovrabbondanti tra parentesi, aggiungendo l’articolo dove serve.

I due ragazzi avevano camminato per ore quando arrivarono nel punto in cui il fiume si divideva in due ( braccio) Lì si sedettero a riposare: avevano gambe e (braccio) stanche. Tirarono fuori dallo zaino il mezzo pollo che la mamma aveva loro preparato e alzarono (sopracciglio) perché non c’erano le patatine. Mangiarono sotterrando (osso) nel terreno. A un certo punto sentirono suoni di (corno) . Erano quelli dei cacciatori. Videro tra le fronde degli arbusti (corno) di un cervo in fuga, poi lo scorsero sparire in lontananza.

8 Per ogni nome scrivi se è sovrabbondante (S), difettivo (D), invariabile (I). Segui l’esempio. orecchio gas caffè fame braccio grandine libertà stoviglie ciglio hotel giustizia manette oro virtù Natale filo

S

9 Indica con una X se i seguenti nomi difettivi hanno solo il singolare (S) o solo il plurale (P). Completa con l’articolo adatto. bretelle S P equatore S P varicella S P ossigeno S P redini S P viveri S P nozze S P fame S P occhiali S P forbici S P superbia S P spezie S P 81

I nomi primitivi e i nomi derivati

Arrivò il professore Alberto e di seguito, a piccoli gruppi, uomini occidentale.

Talib iniziò subito le presentazioni: il ministro dell’energia alternativa, , i consulenti tecnici, gli esperti geologi, il segretario dell’ambasciatore e il console italiano in Egitto.

I nomi in rosso nel testo sono nomi primitivi. Quelli in blu sono nomi derivati

• I nomi primitivi, come sai già, sono formati da radice e desinenza: occident-e

• I nomi derivati sono formati dalla stessa radice del nome primitivo, a cui vengono aggiunti suffissi o prefissi: occident-ale

Osserva:

• nome primitivo ambasciat-a nome derivato ambasciat-ore

• nome primitivo ministr-o nome derivato minist-ero

• nome primitivo ambient-e nome derivato ambient-alista

Da un nome primitivo, come ad esempio “carta”, possono derivare nomi (cartiera, cartolaio, cartoleria...), aggettivi (cartaceo, incartato) e verbi (incartare, scartare...).

1 Sottolinea in rosso i nomi primitivi e in blu i nomi derivati. viaggiatore • carta • barba • teiera • gioielliere • bagnino • gioco • musicista fornaio • biglietto • muro • fienile • portinaio • foglia • colletto • frutteto • banca • fiorista mareggiata • ventaglio • arte • vela • dente • sciatore • calcolatrice • barista

2 Per ognuno dei seguenti nomi primitivi, scrivi un nome derivato. latte mare zucchero frutta pasta collo giornale pane

M O R F O LO GIA 82

I nomi alterati

Irene mise in bagno una ciotolina d’acqua e una di croccantini, l’osso di gomma e la pallina di stoffa, poi spinse una poltrona davanti alla porta dell’antibagno in modo da costruire a Pulce un ampio recinto. Il cockerino abbaiò, poi si accorse che nessuno badava a lui e ricominciò a giocare con la sua pallina correndo avanti e indietro per tutta la lunghezza del bagno.

Le parole scritte in colore sono nomi alterati: alla radice è stato aggiunto un suffisso (-ina, -ini, -ino) per alterarne il significato esprimendo l’idea di “piccolo”. I suffissi alterano il significato delle parole dando loro sfumature diverse Osserva la tabella dei suffissi usati per alterare i nomi.

Nomi alterati

Diminutivi (piccolo)

Accrescitivo (grande) Dispregiativo (cattivo - brutto) Vezzeggiativi (grazioso - affettuoso) lI S egreto delFar a eno

Suffissi ed esempi

1 Individua e sottolinea i nomi alterati. alberello • paese • lampione • bambolina • parolaccia • pizzaiolo • trombetta giovinastri • canestro • nasone • omuncolo • cognome • straduccia • finestra

-ino, -ello, -etto, -icello, -icciolo casina, alberello, libretto, venticello, porticciolo -uccio, -otto, -acchiotto tesoruccio, aquilotto, orsacchiotto -one, -accione, -acchione tavolone, omaccione, furbacchione -accio, -astro, -ucolo, -uncolo, -iciattolo cagnaccio, poetastro, paesucolo, ladruncolo, vermiciattolo LE PART I VA R IABILI: IL NOME
ATTENZIONE!
83
Alcune parole possono sembrare nomi alterati, ma non lo sono: bottone (non viene da botte!), lampone (non viene da lampo!), torrone (non viene da torre!). Essi sono falsi alterati.

I nomi composti

Niky raggiunse l’ascensore e scese. Al pianoterra la porta si aprì e... – Karim! Che cosa fai qui?

– Non lo so. Anzi lo so benissimo e vorrei essere in

– A chi lo dici! Vogliono farmi fare la babysitter! – Beh, mal comune mezzo gaudio.

– Che cosa vuoi dire?

– Mezz’ora fa ho scoperto che mio padre mi ha fatto venire al Cairo per lo stesso motivo. Devo tenere compagnia a una bambina.

– E io a un bambino. Magari ha cinque anni. Ti immagini? – Karim rise: – Se anche a te è capitata la stessa cosa, il tuo portafortuna non funziona molto bene.

Nel testo sono evidenziati in colore dei nomi formati dall’unione di due parole che appartengono a diverse categorie grammaticali: sono nomi composti Il plurale dei nomi composti si fa in diversi modi: meglio consultare sempre il dizionario!

Ecco alcuni esempi della formazione dei nomi composti:

nome + nome pianoterra aggettivo + nome biancospino verbo + verbo saliscendi verbo + nome portafortuna avverbio + nome dopocena avverbio + aggettivo sempreverde aggettivo + nome bassorilievo aggettivo + aggettivo pianoforte

1 S copri i dodici nomi composti e separa con una barretta le parole da cui sono formati. Segui l’esempio. passa /porto • scarpina • salvagente • anticamera • cavalletto • portaombrelli • bracciolo • tritatutto • farmacista • oculista • battitappeto • dormiveglia • vocabolario • sottoscala • orecchino • batticuore • calcolatore • rossonero • acquamarina • pugilato • cacciavite

M O R F O LO GIA 84

I nomi individuali e i nomi collettivi

lI S egreto delFar a eno

I nomi concreti si distinguono in individuali e collettivi.

• I nomi scritti in blu nel testo sono nomi individuali e indicano un solo elemento: auto, piazzale, pullman, clacson, autisti

• I nomi scritti in rosso sono invece nomi collettivi. Essi sono nomi che, pur essendo al singolare, indicano un insieme di persone, di animali, di cose della stessa specie o categoria: comitiva, coro Nell’uso dei nomi collettivi è necessario prestare attenzione alla concordanza con le altre parole della frase (articoli, aggettivi, verbi), che è sempre al singolare e nel genere del nome collettivo. Osserva: Una comitiva rumorosa era arrivata con un grande pullman e appena scesa aveva invaso il piazzale.

1 Sottolinea il nome collettivo e riscrivi la frase correggendo gli errori di concordanza.

• Un’intera foresta di pini erano stati bruciati dall’incendio.

• Uno sciame di api si sono fermate sull’albero del mio giardino.

• Un branco di cani selvatici preoccupano i villeggianti.

L’auto si fermò in grande piazzale. Niky scese impaziente e si trovò in mezzo a una comitiva rumorosa arrivata con grandi pullman Fu frastornata da un forte coro di clacson suonati a tutto spiano da autisti nervosi. Collega ciascun nome individuale al corrispondente collettivo pino gregge stella flotta pecora mobilia nave costellazione mobile pineta

alunno querceto lupo squadra quercia branco mucca classe giocatore mandria

LOGICA CON LE PART I VA R IABILI: IL NOME 85

I nomi primitivi, derivati e alterati

1 Accanto a ciascun nome primitivo vi è un nome derivato. Ci sono però quattro errori: individuali e sottolineali. dente / dentista acqua / acquisto tacco / tacchino pizza / pizzaiolo piano / pianista libro / libreria mano / maniglia pollo / pollice foca / focaccia dito / ditale

2 Completa le frasi con un nome derivato appropriato. Sceglilo fra quelli dati. Attenzione! Ci sono due intrusi. zanzariera • scarpa • braccialetto • tettoia

• sogliola • scogliera • cassettiera

• Le tue camicie già stirate sono nella

• La nonna mi ha regalato un grazioso d’argento.

• La nave si è arenata a ridosso della

• Come piove! Ripariamoci sotto quella

• Per allontanare gli insetti ho messo una alla finestra.

3 Individua e sottolinea i nomi alterati. alberello • tigrotto • finestra • linguaccia lampone • divano • erbetta • porticciolo fiore • tipaccio • mazzolino • lampada canzoncina • cucina • visetto • letto

4 Completa le frasi con il nome alterato adatto.

• Il babbo ha letto un (libro) di 500 pagine.

• Cenerentola indossava (scarpe) di cristallo.

• Il tuo (ombrello) è così piccolo che ti bagni tutto.

• In quella baia c’è una (spiaggia) deliziosa.

• Oggi è una (giornata) ! Mi va tutto storto!

5 Sottolinea i falsi alterati. Poi completa la frase.

erbetta • pesciolino • burrone boccuccia • lampone • limone • limetta torrone • torretta • muretto • focaccia minestrina • botticella • bottone posticino • postino

I nomi non sottolineati sono nomi

MI ESE RCI T O 86

I nomi composti e collettivi

6 Scomponi le parole che formano questi fantasiosi nomi composti e riscrivile in modo corretto. Segui l’esempio. francocava • portaforte • bagnofurto sottosalva • tritavite scaldascatole • tappicadute anticarne • parabollo • cassagente cacciafoglio • apriscala

francobollo

7 Separa con una linea le parole che formano i seguenti nomi composti formati da verbo + nome. Attenzione! Ci sono due intrusi: cerchiali. salvagente schiaccianoci arcobaleno tergicristallo lanciafiamme portachiavi guastafeste pianoforte

8 Scrivi il singolare dei seguenti nomi composti autostrade ferrovie asciugamani

9 Indica con una X se i seguenti nomi sono primitivi (P), derivati (D), alterati ( A ) o composti (C ). nuvoletta P D A C virtù P D A C altoparlante P D A C boccata P D A C bucaneve P D A C secchio P D A C salatura P D A C

10 Sottolinea in rosso i nomi individuali e in blu i nomi collettivi. equipaggio • foglio • gruppo • cittadinanza arancia • nave • compagnia • scatola flotta • vasellame • libro • argenteria galassia • cucchiaio • camicia scarpa • ape • biblioteca quadro • costellazione • querceto orchestra • libro • gente

11 Scrivi una frase con ognuno di questi nomi collettivi pineta arcipelago 87

1 Per ogni gruppo di nomi sottolinea quello che è un intruso.

siepe • cortile • piede • nonno • tonno • sedia • casa • ala • sonno

amore • compassione bicchiere • arte • gioia pigrizia • vecchiaia

2 Tra i seguenti nomi sottolinea quello che non segue le stesse regole degli altri. gru • sci • bar • auto • caffè • oasi • tacchi • specie • città • società

3 Tra i seguenti nomi individua quelli che rispondono alla definizione. limone • pulci • pesce • mano • bar • serie • parente • poeta • crisi • problema

• È un nome di cosa di genere maschile e di numero singolare.

• È un nome di cosa di numero invariabile.

4 A bbina a ogni gruppo dato uno degli schemi disegnati.

1) fiore • arcobaleno • autista 2) pane • panettiere • impanare 3) bosco • querce • faggi

GIOCA LOGICA
CON
88

La

MAPPA del NOME

I nomi indicano: persone, animali, cose, sentimenti, concetti e idee.

IL NOME è una parte variabile del discorso

SIGNIFICATO FORMA

genere numero

astratto (gioia, tempo) proprio (Roma)

collettivo (gregge, pineta) individuale (pecora, pino) maschile (gatto) singolare (uno)

STRUTTURA

concreto (foglia, anello) derivato primitivo + prefissi e suffissi (scartare, cartolaio) alterato diminutivo / vezzeggiativo accrescitivo / dispregiativo

femminile (gatta) plurale (tanti) 89

comune primitivo radice + desinenza (cart-a) composto formato da due parole (cassapanca)

1 Che cosa hanno in comune i seguenti nomi? pastasciutta • asciugamano • arcobaleno • agrodolce • autobotte

Sono tutti nomi alterati. Sono tutti nomi composti. Sono tutti nomi collettivi. Sono tuti nomi astratti.

2 Segna con una X il gruppo che contiene il nome indipendente comuni gatto, paese, mare, Parigi, attore, automobile astratti odio, fuoco, felicità, coraggio, desiderio, lealtà alterati manona, piedino, boccuccia, ditaccia, bracciolo, visetto collettivi pineta, nave, folla, coro, stormo, bosco derivati libreria, dentista, acquario, latte, fruttiera, panino

professore, organizzatore, parrucchiere, gallo scrittore, poeta, portinaio, genero elefante, conte, pittore, ballerino principe, infermiera, attore, campione

3 C ancella l’intruso in ogni gruppo di nomi. sangue S P viveri S P latte S P rame S P salute S P coraggio S P spezie S P flora S P tenebre S P

4 Tutti i nomi elencati sono difettivi. Indica con una X se hanno solo il singolare (S) o solo il plurale (P). zucchero, olio, acqua, biscotto barca, remo, vela, timone

5 Indica con una X il gruppo che contiene soltanto nomi invariabili. barbiere, fiorista, vetraio, barista caffè, film, età, analisi camicetta casona

6 Tra queste parole c’è un nome femminile, singolare, alterato accrescitivo. Qual è? Indicalo con una X .

cappellaccio cappottone

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

90
ViaalTEST!

GRAMMATICALE ANALISI

DEL NOME

Per fare l’analisi grammaticale del nome, è necessario porsi le seguenti domande.

• È un nome proprio o comune?

• È un nome di cosa, di animale o di persona?

• È concreto o astratto?

• È individuale o collettivo?

• È di genere maschile o femminile? È un nome di genere indipendente, promiscuo o comune?

• È singolare o plurale? È invariabile, difettivo o sovrabbondante?

• È primitivo? Derivato? Alterato? Composto?

Ecco due esempi.

Gattini: nome comune di animale, concreto, maschile, plurale, alterato diminutivo

Sete: nome comune di cosa, astratto, femminile, difettivo, primitivo

1 Fai l’analisi grammaticale dei seguenti nomi.

vasetto lavastoviglie automobilista Miriam folla farfalla

comune poprio persona animale cosa concreto astratto collettivo maschile femminile singolare plurale primitivo derivato alterato composto
91

L’articolo

– È alta 146 metri, ci vollero 30 anni per costruirla ma... fermo! Che cosa fa?

grido del professore la fece mano dalla fronte e spalancò gli occhi. Herby Amstrong, il marito di Lucy, aveva superato delle transenne che circondano la piramide e con un coltellino stava tentando di graffiare una delle enormi pietre.

Nel testo sono stati evidenziati gli articoli: in rosso gli articoli determinativi, in blu quelli indeterminativi e in verde i partitivi. L’articolo è una parte variabile del discorso che precede sempre il nome e ne indica il genere e il numero. A volte l’articolo permette di individuare il significato di omonimi: il capitale / la capitale, il lama / la lama Gli articoli si classificano in: • articoli determinativi • articoli indeterminativi • articoli partitivi

1 Leggi il testo e sottolinea tutti gli articoli.

Il cigno è un uccello con il piumaggio candido. Frequenta i laghi e le paludi, dove nuota e si procura il cibo immergendo nell’acqua la testa e il lungo collo. I suoi movimenti a terra sono impacciati, mentre è un ottimo volatore. Depone le uova in un nido rudimentale fra l’erba e difende i suoi piccoli dagli uccelli da preda. La specie più nota è il cigno reale, che ha il becco giallo con una protuberanza nera più sviluppata nel maschio.

2 Completa le seguenti frasi inserendo l’articolo determinativo o indeterminativo.

• Hai osservato occhi di Ilaria? Sono di bell’azzurro intenso.

• O ggi è compleanno di papà; vorrei comprargli regalo, ma temo di non avere soldi per cravatta che ho visto in negozio del centro.

M O R F O LO GIA 92

Gli articoli determinativi, indeterminativi e partitivi

• Gli articoli determinativi indicano con precisione la persona, l’animale, la cosa a cui si riferiscono.

• Gli articoli indeterminativi indicano persone, animali, cose in modo generico. Essi hanno solo la forma singolare.

• Gli articoli partitivi indicano una quantità indeterminata. Si possono sostituire con un po’ di, alcuni, qualche. Si formano con di + l’articolo determinativo e si usano per fare il plurale degli articoli indeterminativi

ARTICOLI

ATTENZIONE!

Gli articoli determinativi lo e gli si usano davanti ai nomi che iniziano per:

• gn: lo gnocco / gli gnocchi...

• ps e pn: lo psicologo / gli psicologi, lo pneumatico / gli pneumatici...

• s + consonante: lo scoglio / gli scogli, lo stivale / gli stivali

• x , y e z: lo xilofono / gli xilofoni, lo yogurt / gli yogurt, lo zaino / gli zaini...

Determinativi Indeterminativi Partitivi Femminile Maschile Femminile Maschile Femminile Maschile singolare la (l’) il, lo ( l’) una (un’) un, uno della del, dell’ plurale le i, gli delle dei, degli il un

1 Premetti alle seguenti parole sia l’articolo determinativo sia l’indeterminativo. Segui l’esempio.

• / prato • / sbaglio • / zoccolo

• / elicottero • / ora • / amica

2 Sottolinea gli articoli partitivi, poi riscrivi il testo sostituendoli con le espressioni: alcuni, qualche, un po’ di. Segui l’esempio.

Dalla strada dei ragazzi chiamano Andrea perché vada con loro a fare dei giri in bicicletta. Andrea risponde che li raggiungerà al parco e porterà anche dei biscotti e del succo di frutta per fare merenda insieme. Dalla strada alcuni ragazzi

LE PART I VA R IA B ILI: L 'ART ICOLO 93

MAPPA dell’ARTICOLO

Gli ARTICOLI

sono parti variabili del discorso. Possono essere:

determinativi indeterminativi partitivi determinano la persona, l’animale, la cosa a cui si riferiscono singolare : il, lo (l’), la (l’) (il topo, lo zio, l’orso, la mela, l’ape) plurale : i, gli, le (i topi, gli zii, le mele, le api)

indicano persone, animali, cose in modo generico singolare : un, uno, una, un’ (un uomo, uno zaino, una pera, un’oca) plurale : /

indicano una quantità indeterminata; si formano con di + articolo determinativo singolare : del, dello (dell’), della (dell’) (del pane, dello zucchero, della frutta, dell’acqua)

plurale : dei, degli, delle (dei fiori, degli sciatori, delle mele)

GRAMMATICALE DELL’ARTICOLO ANALISI

Per fare l’analisi grammaticale dell’articolo è necessario dichiarare se è:

• determinativo, indeterminativo o partitivo;

• maschile o femminile;

• singolare o plurale.

1 Fai l’analisi grammaticale delle seguenti parole. Segui gli esempi.

• una

• banana

articolo indeterminativo femminile singolare nome comune

• delle pesche La 94

Gli

indeterminativi e partitivi

1 Indica con X la frase in cui l’articolo è stato usato in modo scorretto.

L’orso è goloso di miele.

Il mio piatto preferito sono i gnocchi. Mi sono punta il dito con uno spillo.

Alla televisione ho visto un nuovo film della saga di Star Wars

2 Completa con gli articoli indeterminativi. penna anatra scoglio uovo oliva mosca urlo opera isola asino albero zero

3 Trasforma le seguenti espressioni la plurale. Attenzione agli articoli indeterminativi! l’amico la sedia un sentiero lo psicologo lo sceriffo l’iniezione un cane un hotel un’orchestra un succo un’ombra un orologio lo studio

4 Nelle seguenti frasi, individua e correggi gli articoli indeterminativi sbagliati.

• Sofia Loren è un attrice famosa.

• Mi serve un straccio e una scopa.

• Mario è un’insegnante d’inglese, mentre Isa è un’insegnante di matematica.

• Alla mamma servono una cipolla, un’aglio, un dado e un rametto di salvia.

• Non si può perdere un occasione simile!

5 Indica con una X le coppie in cui l’articolo partitivo è stato usato in modo scorretto. una valigia / dei valigie un’opinione / delle opinioni un ostacolo / degli ostacoli uno strofinaccio / dei strofinacci un dente / dei denti uno specchio / dei specchi un gradino / dei gradini uno pneumatico / degli pneumatici un uomo / dei uomini un computer / dei computer

6 Quanti articoli partitivi sono presenti nella seguente frase?

Sul tavolo della cucina erano appoggiati dei piatti da portata su cui facevano bella mostra dei biscotti alle mandorle e delle ciambelline alla ricotta e cannella, una specialità del ristorante.

3 4 5 6

articoli determinativi,
MI
ES E R CIT O

L’aggettivo

fornisce informazioni sul nome che accompagna indicandone una qualità o specificando meglio alcuni particolari aspetti. È una parte variabile del

In base al tipo di informazioni gli aggettivi si distinguono in:

• aggettivi qualificativi: si aggiungono al nome per indicarne particolari qualità (Alla festa indosserò un abito lungo nero, elegante);

• aggettivi determinativi: si aggiungono al nome per determinarlo in modo preciso, indicando:

• il possesso: il mio gatto

• la posizione nel tempo e nello spazio rispetto a chi parla questo libro, quella lampada

• la quantità imprecisa: molti gatti

• la quantità precisa: tre pulcini...

• l’introduzione a una domanda: quale gioco?

• l’introduzione a un’esclamazione: che meraviglia!

RICORDA

L’aggettivo è sempre vicino al nome, prima o dopo di esso.

Gli aggettivi qualificativi

lI S egreto delFar a eno

Herby, un ometto basso e minuto, con dei buffi occhiali tondi su un naso adunco, saltellò accanto alla moglie e le sussurrò qualcosa all’orecchio. Lei gli strattonò la giacca in segno di grande disapprovazione e la visita continuò.

Gli aggettivi evidenziati nel testo arricchiscono il nome che accompagnano, indicando qualità o caratteristiche del nome. Essi sono aggettivi qualificativi Gli aggettivi qualificativi concordano con il nome a cui si riferiscono nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale).

M O R F O LO GIA
96

Per la formazione del maschile e femminile, del singolare e del plurale gli aggettivi qualificativi si comportano come il nome.

Singolare

maschili in -o femminili in -a il quaderno nuovo la matita nuova i quaderni nuov le matite nuov maschili in -a femminili in -a il bambino altruista la bambina altruista i bambini altruisti le bambine altruiste maschili in -e femminili in -e il ragazzo vivace la ragazza vivace i ragazzi vivaci le ragazze vivaci

Se l’aggettivo si riferisce a più nomi dello stesso genere, il plurale sarà:

• femminile se tutti i nomi sono femminili: Indosserò una camicia e una gonna nuove

• maschile se tutti i nomi sono maschili o di genere diversi (maschili e femminili): Metterò un maglione e un berretto nuovi. / Indosserò i guanti e la sciarpa rossi

LOGICA CON

Sottolinea l’intruso in ogni serie di aggettivi

Casa: grande, accogliente, comoda, nuvolosa, spaziosa. Strada: sterrata, frizzante, statale, sassosa, polverosa.

Automobile: veloce, costosa, accessoriata, sportiva, secca. Calciatore: abile, scattante, agile, appuntito, robusto. Capelli: lunghi, folti, castani, simpatici, corti. fratello e sorella (generoso) ciotole e tazze (nuovo) pera e mela (maturo) panna e latte (bianco) Marco e Giulio (gentile) Nicola e Sabrina (bravo) bicchiere e bottiglia (pieno) occhi e capelli (scuro) rosa e gladiolo (profumato) Sara e Anna (alto)

1 Concorda correttamente l’aggettivo ai nomi indicati. Osserva l’esempio.

generosi

LE PART I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO 97

Gli aggettivi qualificativi invariabili

invariabili, cioè hanno la stessa forma per entrambi i generi e i numeri Questo gruppo di aggettivi comprende:

dispari: un numero pari , pari merito, pari altezza, numeri dispari

• alcuni aggettivi che indicano i colori, come rosa, arancio, viola, blu...: un divano rosa, due maglie arancio...

• gli aggettivi usati in coppia per indicare gradazioni di colore, come rosso scuro, verde acqua, rosa pallido…: la maglia rosso scuro / le maglie rosso scuro, il cappello rosso scuro / i cappelli rosso scuro

• alcuni aggettivi composti da anti- e da un nome, come antinebbia, antiruggine, antifurto, antiurto…: il faro antinebbia / i fari antinebbia / la luce antinebbia / le luci antinebbia

• l’aggettivo arrosto: il pollo arrosto / i polli arrosto / le patatine arrosto...

1 Sottolinea gli aggettivi qualificativi invariabili presenti nel seguente elenco. enorme • celeste • dispari • allegro • goloso • educato • pari • bello viola • sgradevole • antincendio • giocherellone • simpatico • rosa diverso • blu • stanco • grigio • economico • rock • ritmato • gelido • impari • semplice • acuto • arancio • basso • arrosto • stretto • dispari

Sottolinea gli aggettivi qualificativi invariabili presenti nelle seguenti frasi.

• Il calciatore ha una divisa rossa e azzurro cielo.

• È stata una corsa impari contro il tempo, ma ce l’ho fatta ad arrivare!

• L a mamma ha lavato l’orsacchiotto rosa di mia sorella e si è tutto rovinato.

• Sul cancello hanno passato una mano di vernice antiruggine.

• A me le patate piacciono sia fritte sia arrosto.

• Ho comprato una felpa blu.

M O R F O LO GIA
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I gradi dell’aggettivo qualificativo

Niky vide la sabbia ocra e la sentì calda sotto i piedi, alzò gli occhi e rimase senza fiato... Era lì davanti la piramide di Cheope, la più antica di tutte, costruita più di 4.500 anni fa... Accanto alla piramide di Cheope, più piccola situata un po’ più in alto, c’era la piramide di Chefren... Niky era felicissima di essere in Egitto.

La caratteristica indicata dall’aggettivo qualificativo può essere di gradi diversi:

• il grado positivo esprime la presenza di una qualità: la sabbia del deserto è ocra, calda...

• il grado comparativo stabilisce un confronto, un paragone tra una qualità di due persone, animali: La piramide di Chefren è più piccola di quella di Cheope. / Pulce, il cagnolino di Niki, è meno grande di quello di Carla. / Francesco è alto come suo padre.

• il grado superlativo esprime la qualità al massimo grado. I superlativi possono essere: relativi, quando si fa un confronto con un gruppo: La piramide di Cheope è la più grande (in relazione alle altre piramidi). assoluti: Niky era felicissima (molto felice) di essere in Egitto

1 Sottolinea di blu gli aggettivi di grado positivo, di rosso quelli di grado comparativo e di verde quelli al superlativo.

Dilan, il cagnolino di Daniela, è calmo, affettuosissimo e ubbidiente. È bellissimo: un morbido pelo bianco, due piccole orecchie e una simpatica coda che scodinzola quando fa festa a qualcuno. A volte, quando gioca con Daniela, si scatena e finge di essere ferocissimo. Allora abbaia e fa un verso più cupo dell’ululato di un lupo, poi felice salta fra le braccia della sua amata padroncina.

S
LE PART I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO
lI
egreto delFar a eno
99

Il grado comparativo

stabilisce un confronto e può essere di tre tipi:

si forma usando più davanti all’aggettivo e di o che prima del termine che si mette a confronto (secondo termine di paragone): Oggi il mio Disegnare è più divertente che leggere

• di minoranza si forma usando meno prima dell’aggettivo e di o che davanti al secondo termine di paragone: Lucia è meno spigliata di Laura. / Anna è meno disponibile con te che con Ada.

• di uguaglianza si forma usando tanto o così prima dell’aggettivo e quanto o come davanti al secondo termine di paragone. A volte tanto e così sono sottintesi: Giorgio è tanto simpatico quanto gentile. / Sara è veloce come un fulmine.

Il grado superlativo

Il grado superlativo può essere:

• superlativo relativo: stabilisce un confronto fra uno e un insieme di elementi: La piramide di Cheope è la più grande, la più antica di tutte.

• superlativo assoluto: indica una qualità presente al massimo grado, senza fare confronti. Esso si forma con il suffisso -issimo: freschissimo, potentissimo...

1 Indica con + i comparativi di maggioranza , con quelli di minoranza e con = quelli di uguaglianza .

• Filippo è più alto di suo cugino.

• Il mare Adriatico è meno profondo del mar Tirreno.

• Raffaella è tanto studiosa quanto Alice.

• Luca è gentile come Fabio.

2 Sottolinea di rosso gli aggettivi qualificativi al grado comparativo e di verde quelli al grado superlativo relativo

• Il Po è più lungo dell’Adige.

• L’aereo è il più veloce dei mezzi di trasporto.

• Le divisioni sono più difficili delle moltiplicazioni.

• Il Po è il fiume più lungo d’Italia.

• Per me i romanzi d’avventura sono i più interessanti. La bevanda più dissetante è l’acqua.

M O R F O LO GIA 100

Forme speciali di comparativo e di superlativo

Alcuni aggettivi qualificativi presentano, accanto alle forme normali del comparativo e del superlativo, delle forme speciali.

Comparativo Positivo Superlativo

buono più buono - migliore buonissimo - ottimo cattivo più cattivo - peggiore cattivissimo - pessimo grande più grande - maggiore grandissimo - massimo piccolo più piccolo - minore piccolissimo - minimo alto più alto - superiore altissimo - sommo /supremo basso più basso - inferiore bassissimo - infimo

Il superlativo assoluto, oltre che con il suffisso -issimo, si forma anche:

• con i prefissi arci, super, extra, stra: arcinoto, superdolce, extrafino, strapieno

• mettendo prima le parole (avverbi) assai, molto, estremamente: assai esperto, molto capace, estremamente interessante.

1 N elle seguenti frasi sostituisci le forme normali dei comparativi e dei superlativi con quelli speciali. Segui l’esempio.

ottima

• Questa minestra di ceci è buonissima ( ).

• Con un piccolissimo ( ) sforzo ha ottenuto grandissimi ( ) risultati.

• Questo è un quadro di un livello più alto ( ) di quello.

• Quei fiori hanno un cattivissimo ( ) odore.

• La qualità di questa stoffa è bassissima ( ).

• Mio fratello è più grande ( ) di me.

2 Forma il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi in vari modi. Segui l’esempio.

• potente

• agile

• veloce

• ricco

• ripetendo l’aggettivo al grado positivo due volte: bravo bravo, piccolo piccolo... potentissimo, potente potente, molto potente, arcipotente, assai potente LE PART I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO 101

Gli aggettivi qualificativi

1 Sottolinea gli aggettivi qualificativi presenti nel testo ed evidenzia il nome a cui si riferiscono. Segui l’esempio. Quando la primavera arrivò spargendo fiori e vestendo le piante di verdi abitini, il Gatto Tigrato stiracchiò le zampe e aprì gli occhi screziati, brutti e cattivi, secondo l’opinione della gente. Si diceva addirittura che non fossero solo gli occhi del Gatto a sprizzare malvagità, ma anche il suo gran corpo forte e agile, a righe gialle e nere. Quanto a lui, era un gatto non più giovane. Era lontano il tempo in cui gli piaceva correre tra gli alberi o vagare sui tetti, miagolando alla luna piena canzoni d’amore. Nessuno avrebbe potuto immaginarlo mentre intonava canzoni romantiche e sentimentali. Da quelle parti non c’era nessuna creatura più solitaria ed egoista. J. Amado, Gatto Tigrato e Miss Rondinella, Oscar Mondadori

2 Completa le espressioni concordando in modo corretto l’aggettivo qualificativo.

• Gaia e Davide (sincero):

• Camera e cucina (luminoso):

• Cappello e sciarpa (logoro):

3 S crivi un aggettivo qualificativo adatto a ciascuno dei seguenti gruppi di nomi. pozzo, mare, burrone: stanza, notte, pittura: neve, carta, parete: racconto, film, documentario:

4 Riscrivi le frasi al plurale. • La pesca è succosa e vellutata. • Il gatto è un animale sornione e dormiglione. • La biblioteca è grande e silenziosa. • Il vaso esposto è antico e assai costoso. • Il vicino ha installato un nuovo antifurto. • L’astuccio di mia sorella è vecchio e consumato.

Gli aggettivi qualificativi invariabili

5 Scrivi una frase con ognuno dei seguenti aggettivi qualificativi invariabili. • blu • dispari • antiruggine • rosso scuro

MI
O 102
ESE RCI T

I gradi dell’aggettivo

6 Sottolinea in rosso i comparativi di maggioranza e in blu i superlativi relativi.

• Il mio disegno è più colorato del tuo.

• La sala della nonna è più spaziosa della nostra.

• L’Etna è il vulcano più attivo d’Italia.

• La tua interpretazione è stata la più divertente.

• Aldo è più generoso di suo fratello.

• Oggi ho eseguito i compiti con più impegno di ieri.

• La nostra aula è la più spaziosa.

• Gastone è più fortunato di Paperino.

8 Componi delle frasi con il superlativo assoluto usando i vari modi possibili. Segui l’esempio.

La mosca è assai noiosa. La mosca è supernoiosa. La mosca è noiosissima.

superlativo assoluto dei seguenti aggettivi. Usa le forme speciali quando è possibile. Segui l’esempio.

• buono

• dolce

• piccolo

• caldo

• lungo

• buona

• cattiva

• grande

• delicata

assai buono, ottimo esempio

mosca • noiosa rosa • profumata cobra • velenoso attore • noto diamante • prezioso libro • interessante gita • istruttiva

103

Gli aggettivi possessivi

Marco era agitatissimo e non faceva che sistemare il suo papillon. – Stai tranquillo – sussurrò Irene. – Se siamo qui è perché il tuo progetto è già stato approvato.

Le parole in rosso nel testo accompagnano il nome e indicano un’appartenenza: sono aggettivi possessivi Gli aggettivi possessivi precisano a chi appartiene la persona, l’animale o la cosa indicata dal nome. Essi sono variabili nel genere e nel numero e concordano con il nome a cui si riferiscono. Fa eccezione l’aggettivo possessivo loro, che è invariabile.

Singolare

Maschile Femminile

1a pers. sing.

2a pers. sing.

3a pers. sing.

1a pers. plur.

2a pers. plur.

3a pers. plur.

Plurale

mia tua sua nostra vostra

miei tuoi suoi nostri vostri M O R F O LO GIA 104

mie tue sue nostre vostre loro altrui

Singolare Maschile Femminile Plurale mio tuo suo nostro vostro

Proprio e altrui

Sono aggettivi possessivi anche “proprio” e “altrui”.

• Proprio (propria, proprie, propri):

• può sostituire suo e loro quando si riferisce a chi compie l’azione espressa dal verbo: Ogni ragazzo deve sedersi al proprio

• può essere usato per rafforzare un altro aggettivo possessivo: Ha sollevato il macigno con le sue proprie forze.

• Altrui è invariabile e significa “di un altro”, “degli altri”: Occorre rispettare la libertà altrui. / Bisogna rispettare le idee altrui.

ATTENZIONE!

• Loro e altrui sono invariabili, cioè non cambiano genere e numero: il loro diritto / i loro diritti, la loro opinione / le loro opinioni

• In genere, gli aggettivi possessivi sono preceduti dall’articolo: la nostra casa, il suo quaderno, i tuoi capelli, le loro magliette

1 Completa il testo con gli aggettivi possessivi adatti. Segui l’esempio. A differenza di sorella Paola e del piccolo Leo, Matteo è molto ordinato. Nella libreria i libri sono schierati come tanti soldatini; nei cassetti le calze, le magliette e i maglioni sono disposti con un ordine rigoroso. Paola e Leo, invece, sono un vero disastro. Le cose stazionano di preferenza sul pavimento e sono sempre mischiate tra loro. I libri di Paola, poi, si mescolano con le camicie e con il materiale scolastico. Invece tra i giochi di Leo non è raro trovare qualche scarpa, oppure qualche pastello consumato per metà.

2 Trasforma al plurale. Segui l’esempio.

• Esprimi la tua opinione.

sua Esprimete le vostre opinioni.

• Io curo molto la mia igiene.

• La maestra spiega ai suoi alunni.

• La sua felpa è morbidissima.

105

• Questa è la mia ricerca. LE PART I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO
• Non si usa l’articolo, invece, davanti ai nomi di parentela al singolare: suo padre, mia madre, mio zio, sua cugina... (ma: le sue sorelle, i miei cugini, i suoi zii...).

Gli aggettivi dimostrativi

Il taxi percorse lunghe strade affollate e si fermò

– Scendiamo qui – disse il professore. – Questa è la porta principale. Ricordate di non perdere di vista me o la signora Zahra. Orientarsi in questa miriade di viuzze non è semplice.

Le parole in rosso nel testo mostrano la posizione di ciò di cui si parla: sono aggettivi dimostrativi. Gli aggettivi dimostrativi “mostrano”, cioè indicano la posizione nello spazio e nel tempo, di una persona, di un animale, di una cosa rispetto a chi parla o a chi ascolta. Concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono.

Singolare

singolare plurale

maschile femminile

questo codesto quello stesso medesimo

questa codesta quella stessa medesima

Plurale

maschile femminile

questi codesti quelli, quegli, quei stessi medesimi

ottolinea di rosso gli aggettivi dimostrativi

queste codeste quelle stesse medesime

– Questo disegno che cosa rappresenta? – chiese la maestra a Paola prendendo in mano il suo foglio.

– Quel disegno è un veliero sul mare in tempesta! – rispose un po’ offesa. Intervenne Leo, un compagno di Paola:

– Ma che cos’è quell’imbuto grigio che vola nel cielo? Paola, ormai molto offesa, rispose: – Quella cosa grigia è la tromba d’aria che ho visto quest’estate. Quello spettacolo non lo dimenticherò mai!

– Ognuno ha le proprie esperienze e i propri ricordi – concluse la maestra.

M O R F O LO GIA 106

Come si usano gli aggettivi dimostrativi

• Questo: indica la persona, l’animale o la cosa che si trova vicino a chi parla. Quest’uva è molto dolce. / Questi esercizi sono difficili.

• Quello: indica la persona, l’animale o la cosa che si trova lontano da chi parla Quella ragazza è mia cugina. / Quegli alberi sono pioppi.

• Codesto: indica la persona, l’animale o la cosa che si trova vicino a chi ascolta e lontano da chi parla. È poco usato, tranne che in Toscana e nel linguaggio burocratico. Codesto pacco è pesante. / Portami per favore codesti libri

• Stesso e medesimo: hanno il significato di uguale, identico Io e Mara andiamo nella stessa scuola. / È sempre la medesima storia

ATTENZIONE!

Questo e quello davanti ai nomi che iniziano per vocale perdono la loro vocale finale, che viene sostituita dall’apostrofo: quest’arancia, quell’attrice, quest’anno, quell’albero...

1 Fra i tre aggettivi dimostrativi proposti, sottolinea quello adatto a completare la frase.

• Fammi vedere questo / codesto / quel libro che tieni in mano.

• Questi / Codesti / Quei dipinti che ho sistemato in fondo al corridoio sono di mio padre.

• Gentile Dirigente, le invio questa / codesta / quella lettera per chiederle un consiglio.

• Non vado più al circo perché questi / codesti / quegli animali ammaestrati mi rattristano.

• Quest’ / Codest’ / Quell’ estate è troppo calda e afosa.

• Non riconosco questa / codesta / quella voce: chi è l’attore?

• Quest’ / Codest’ / Quell’ anno l’inverno si preannuncia rigido.

2 Completa con l’aggettivo dimostrativo “quello”. Ricorda: si comporta come l’articolo “lo”. albero scolaro insalata aquilone zaino pallone sci temperino scarponi gesso astuccio avversari

I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO
LE PART
107

Gli aggettivi indefiniti

Nel bazar splendeva il luccichio del rame, dell’oro, dell’argento, lampade e pentole, di molti piatti e bicchieri di metallo... dimensione, neri, turchesi, papiri e

Le parole in rosso nel testo indicano delle quantità in modo generico. Sono aggettivi indefiniti Essi indicano una quantità indefinita o una qualità indeterminata: Il troppo rumore innervosisce il mio gatto. / Comprami una torta qualsiasi Gli aggettivi indefiniti sono numerosi e di vario tipo. Osserva:

indicano una quantità indefinita e sono variabili indicano una quantità indefinita e sono invariabili

poco, tanto, troppo, parecchio, molto, tutto, ciascuno, alquanto, alcuno, tale, certo, diverso, vario, altro, altrettanto, nessuno...

ogni, qualche, qualsiasi, qualunque, qualsivoglia, ...

1 Sottolinea di rosso gli aggettivi indefiniti

• Sono parecchie ore che ti aspetto.

• Nello sport ci vuole molto impegno.

• Oggi non ho tanta fame, perciò mangerò poca pasta.

• Paolo ha mangiato troppi dolci e ora ha qualche malessere. Ho eseguito qualche divisione per esercitarmi: sai, incontro qualche difficoltà.

M O R F O LO GIA
108

Gli aggettivi possessivi

1 Sostituisci le espressioni racchiuse nelle parentesi con un aggettivo possessivo adatto. Segui l’esempio.

3 Completa con aggettivi possessivi adatti.

• Usate le forbici, non le nostre!

• Hai visto i occhiali?

• Il gatto (che ha lui)

suo

• Il libro (che leggi tu)

• Le idee (che essi hanno)

• La casa (in cui vivo io)

• Il disegno (che hanno fatto esse)

• La scuola (che frequentiamo noi)

• I sogni (che fate voi)

• Le paure (che esse hanno)

• I amici (che ho io)

2 Riesci a trovare gli aggettivi possessivi in questo testo? Sottolineali.

La zia di Giovanni ha un rispetto esagerato per le proprie cose, ma non rispetta altrettanto le cose altrui.

Per esempio, adora la propria macchina, la spolvera e la lucida ogni volta con cura; ma quando le sue amiche la invitano a salire sulla loro macchina, lei butta sul pavimento la carta delle caramelle e persino i fazzoletti di carta.

Non ci si comporta così, vero?

• Per Alessandra è facile tenere in ordine le cose.

• Silvia e Margherita tengono molto alle amiche.

• Fabrizio deve andare a prendere i nonni alla stazione.

• Il compleanno è a luglio; farai la festa nella casa?

• I genitori sono andati in gita a Roma per tre giorni, ma tu purtroppo sei rimasto a casa.

• Bisogna avere cura dei libri, ma soprattutto di quelli degli altri.

• Bambini, mettete in ordine la camera!

4 Volgi al plurale le seguenti espressioni. il loro gioco la tua arancia il mio dubbio il nostro impegno la sua idea la vostra parola la loro faccia il tuo banco la nostra opinione la mia giacca

MI
ES E R CIT O

Gli aggettivi dimostrativi

5 Sottolinea gli aggettivi dimostrativi.

Gabriele mostra le foto delle sue vacanze a Giulia.

– Vedi? – le dice puntando il dito su una foto.

– Questa ragazza con le trecce è mia sorella Alice; invece quel neonato in braccio alla mamma è mio fratello Lorenzo.

Giulia lo interrompe: – E quei signori dietro a tutti chi sono?

– Quel signore con il capelli bianchi è mio zio Carlo e quel signore con i capelli neri è il mio babbo – risponde Gabriele.

– Questo cagnolino grigio invece di chi è? –dice Giulia.

– È Lucky, il cane di mio zio Carlo – risponde Gabriele.

6 Sottolinea l’aggettivo dimostrativo adatto.

• Il gatto è sotto questa / quella poltrona laggiù.

• Di chi è questo / quel libro che si trova sul mio banco?

• Mi compri queste / quelle scarpe rosse che abbiamo visto in questo / quel negozio sotto i portici?

• Accendi quella / codesta lampada che è alle tue spalle.

• Io e Carlo andiamo nella medesima / quella scuola.

• Ho trovato difficile questo / quel compito di oggi, mentre quest’ / quell’ esercizio di ieri era facile.

• Dovrei potare questo / quel ciliegio in fondo al giardino e questa / quella pianta di ulivo che ho di fronte.

7 Trasforma queste frasi al plurale.

• Quest’orsacchiotto è il peluche preferito di Anna; quell’ochetta invece è di Sara.

• Quel tuo modo di fare non mi piace.

• Vorrei questo pasticcino alla crema; Ale invece prenderà quel cannolo.

• È stato bellissimo quel pomeriggio passato con i tuoi!

• Questa mela e quel fico d’India sono da mangiare.

• Quel film non mi attrae. Meglio questo spettacolo!

MI ESE RCI T O 110

Gli aggettivi indefiniti

8 Sottolinea nelle frasi gli aggettivi indefiniti ed evidenzia il nome a cui si riferiscono. Segui l’esempio.

• In alcuni boschi si trovano parecchi alberi secolari.

• Per pranzo ho cucinato diversi tipi di secondo.

• Certe persone non hanno buon gusto nella scelta degli abiti.

• Qualunque decisione prendiate, fate velocemente.

• Ogni esercizio deve essere svolto con precisione.

• Ho molte idee sul mio futuro: diversi progetti riguardano gli studi che desidero fare, ma ho ricevuto anche alcune proposte di lavoro.

9 Completa le frasi con gli aggettivi indefiniti adatti.

• I bulbi piantati nella terra devono essere innaffiati giorno.

• persona potrebbe confermare ciò che dici!

• Pensa, ieri nella mia classe alunno aveva fatto il compito!

• Nello sport ci vuole impegno.

• Oggi non ho fame, non mi va niente.

• Che disordine in questa stanza! Mettete giocattolo al suo posto!

• Se non c’è l’aranciata, bibita per me va bene!

• Ho mangiato gelato!

10 Inserisci nelle frasi gli aggettivi indefiniti opportuni scegliendoli tra quelli elencati e concordandoli con il nome a cui si riferiscono. Puoi usare lo stesso aggettivo più volte. alcuno • molto • certo troppo • tanto • poco • qualsiasi

• consiglio io ti dia, tu non lo segui mai.

• La commessa mi ha mostrato abiti sportivi.

• Ho ricevuto complimenti per il mio quadro.

• Alla festa Martina ha mangiato dolci e adesso non si sente bene.

• Per eseguire questo lavoro serve attenzione.

• Devo mangiare cibi che contengano calorie.

• Ho preso in considerazione proposte di vacanze, ma non sono convinto di nessuna di esse.

• persone dovrebbero essere più attente mentre guidano l’auto.

• Tra i cantanti famosi,

111

Gli aggettivi numerali

camerieri: il primo cameriere con un grande vassoio sul quale bicchierini e una pesante cameriere con un vassoio più piccolo pieno di dolci. Il professore prese la teiera e versò il tè. – Se volete fare un po’ di shopping – disse rivolgendosi a Zahra e Irene, – io vi aspetto qui con i ragazzi. Dovremmo tornare all’albergo verso le tre. Avete tutto il tempo che vi serve.

Le parole evidenziate in colore nel testo sono aggettivi numerali

Gli aggettivi numerali indicano:

• la quantità numerica precisa (aggettivi numerali cardinali due camerieri, cinque bicchierini...;

• la collocazione in una serie o la successione numerali ordinali): il primo cameriere, il secondo

ATTENZIONE!

• Gli aggettivi numerali cardinali sono invariabili. Fanno eccezione uno e mille. Uno segue le regole dell’articolo uno (un, una, un’); mille al plurale fa mila (mille euro, tremila euro...)

• Paio, decina, dozzina, centinaio, milione e miliardo sono nomi, hanno il plurale e sono preceduti dagli aggettivi numerali cardinali (sei decine, quattro milioni...)

• Gli aggettivi numerali ordinali sono variabili: Ho incollato la prima figurina della sesta pagina.

1 Nelle seguenti frasi cerchia gli aggettivi numerali cardinali e sottolinea quelli ordinali

• Allo stadio ero seduto in terza fila.

• Gli zii per la terza volta mi hanno regalato dei modellini di auto: ora ho sei modellini.

• Questo è il primo melone di stagione: è così buono che ne ho mangiate tre fette. A teatro la prima fila era occupata dalle autorità.

M O R F O LO GIA
112

lI

S egreto delFar a eno

– Khan Al-khalili – gridò il professore.

L’auto partì bruscamente.

– Che significato ha Khan Al-khalili? Vuol dire che torniamo in albergo? – chiese Niky al professore.

– No, è il nome del grande antico bazar del Cairo. Vedrai ti piacerà.

– Che meraviglia! So che piace a tutti.

Nel testo è evidenziato un aggettivo interrogativo che introduce una domanda (Che significato ha...?) e un aggettivo esclamativo che introduce un’esclamazione (Che meraviglia!).

Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi sono soltanto tre: che, quale, quanto Si riconoscono perché alla fine della frase c’è il punto interrogativo (?) o il punto esclamativo (!)

• L’aggettivo che è invariabile: Che pizza vuoi? / A che ora arriva il treno? / Che cielo nero! / Che giornata serena!

1 Sottolinea in rosso gli aggettivi interrogativi e in blu gli aggettivi esclamativi

• Quanti gatti ha Claudia?

• Quanto zucchero vuoi nel tè?

• Quanti colori in questo paesaggio!

• Quanti libri hai letto quest’estate?

• Che caldo, mi sento svenire!

• Quale film preferisci vedere?

• Che gioia vederti!

• Che pazienza ci vuole con te!

• Quale e quanto sono variabili: Quale coraggio! / Quali riviste preferisci? / Quale fortuna! / Quanto tempo? / Quanta farina? / Quanta neve! / Quanti bambini! LE PART I VA R IA B ILI: L 'AGGET T IVO
113
Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi

Gli aggettivi numerali

1 Individua nelle frasi gli aggettivi numerali cardinali e ordinali, poi riscrivili nella tabella insieme al nome cui si riferiscono. Segui l’esempio.

• Giorgio ha bevuto tre caffè.

• Un anno è formato da cinquantadue settimane.

• Il secondo giorno della settimana è martedì.

• Devo studiare il quarto capitolo di scienze.

• Monica abita al terzo piano.

• Questo cappotto costa cento euro.

• Alla mia festa ho invitato trenta persone.

• Mi sono classificato al primo posto nella corsa campestre.

• L a sua sorellina ha quattro anni.

• N ella foto, la terza bambina da destra è la mia amica Laura.

• I miei nonni sono andati in vacanza in Sardegna per tre anni di seguito.

• Per completare l’album mi mancano solo dieci figurine.

2 Sottolinea in rosso gli aggettivi numerali cardinali e in blu gli aggettivi numerali ordinali

• N el mio astuccio ci sono ventiquattro pennarelli e dodici pastelli.

• N el torneo la mia squadra si è classificata al terzo posto, la tua invece all’ultimo posto.

• Fra quindici giorni mio padre partirà per Tokyo: è il terzo viaggio che fa in quella città.

• Lo spettacolo teatrale era diviso in tre atti, ma la seconda parte è stata la migliore.

Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi

3 Inserisci l’aggettivo interrogativo o esclamativo più adatto.

• gioco vuoi comprare?

• Spiegami soluzione hai trovato.

• minuti di ritardo ha l’autobus?

• brutta giornata! • Non immagini gioia provo quando ti vedo! • amici hai invitato? •

MI ES E R CIT O 114
Numerali cardinali Numerali ordinali tre caffè

CON LA

1 Queste parole sono raggruppate in base all’articolo indeterminativo che richiedono. Scegli fra una , un , un’ e scrivilo sui puntini. Attenzione! In ogni serie c’è un intruso: eliminalo con una X .

• albero, lume, cinema, pacco, ulivo, caffè, gnocco, arco • anfora, isola, ala, ape, aquilone, arancia, alba, onda • borsa, mano, tribù, spazzola, stella, tazza, poeta, radio

2 Usa gli schemi dati, completa le etichette e scrivi al loro interno i seguenti aggettivi. bravo • piccolo • ottimo • dolce • cattivo • pessimo triste • allegro • maggiore • alto alto • buffo • minore • migliore chiarissimo • sereno • bello come • arci leggero • più morbido

AGGETTIVO QUALIFICATIVO

Positivo Comp Sup

3 Con quali espressioni si può completare la seguente frase?

Questo a) b) in piscina alle ore c) a) giorno b) tuffo c) cinque sera vado dieci pomeriggio corro diciassette

LOGICA
GIOCA
115

MAPPA dell’AGGETTIVO

qualificativi attribuiscono una qualità al nome che accompagnano (alto, basso, soffice, buono)

grado positivo (alto)

Gli AGGETTIVI

grado comparativo

• di maggioranza (più alto)

• di minoranza (meno alto) • di uguaglianza (alto come)

grado superlativo

• assoluto (altissimo) • relativo (il più alto)

possessivi precisano l’appartenenza (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro)

sono parti variabili del discorso. Possono essere: interrogativi/ esclamativi

dimostrativi indicano la posizione nello spazio e nel tempo (questo, quello, codesto...)

indefiniti indicano una quantità o una qualità non precisata (molto, poco, tanto, qualche, qualsiasi, ogni...)

numerali

indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine • cardinali (uno, due, tre, dieci...) • ordinali (primo, secondo, terzo, sesto...)

introducono una domanda (?) o un’esclamazione (!) (che, quale quali, quanto/a quanti/e)

116
La

1 Quanti aggettivi qualificativi sono presenti nella seguente frase? Segna con una X .

Il vecchio gatto della nonna era acciambellato accanto al fuoco crepitante del camino ed era felice di potersi godere quel bel calduccio.

2 3 4 5

2 Se trasformi al femminile l’intera frase precedente, quanti aggettivi qualificativi devi cambiare? Segna con una X 1 2 4 5

3 Quale delle seguenti frasi contiene un comparativo di maggioranza? Segna con una X .

Posso dire con certezza che il sapore dell’arancia è meno aspro di quello del limone. Quando parto per il mare, anche se per pochi giorni, la mia valigia è strapiena di vestiti e scarpe. Paola ha vinto la gara di atletica perché era più allenata di Beatrice e Sara. Non credo che quella quercia sia alta come il frassino.

4 Quale delle seguenti frasi non è corretta? Segna con una X .

Monica è meno brava che Lucia in geografia. Ho mangiato un delizioso dolce al cacao. Il testo di oggi è il più divertente tra quelli che ho scritto. Gli elettrodomestici si trovano all’ultimo piano del negozio.

5 Quale delle seguenti frasi non contiene un superlativo? Segna con una X

Questo quaderno è disordinatissimo. Ieri sera mio fratello era superstanco. Il tuo zaino è più pesante del mio. Bevi questa bibita: è la più deliziosa che io abbia mai assaggiato!

6 Leggi le frasi e tra parentesi indica il tipo di comparativo presente: MA (maggioranza), MI (minoranza), U (uguaglianza).

• Sono più preparata di te perché ho studiato molto. ( )

• Questo esercizio è facile come il precedente. ( )

• L’appartamento della nonna è meno luminoso del nostro. ( )

Via al TEST! 117

7 Quali aggettivi sono presenti nel seguente dialogo? Segna con una X .

– Per favore, può indicarmi dove si trova questa strada?

– Prosegua per circa trecento metri e vedrà una villa con alcuni alberi; giri a destra e arriverà nella via che sta cercando.

un indefinito, un possessivo, un dimostrativo un numerale, un dimostrativo, un possessivo un numerale, un indefinito, un possessivo un dimostrativo, un numerale, un indefinito

8 In quale dei seguenti elenchi c’è un intruso? Segna con una X tuo, miei, vostro, proprio, altrui tanti, ogni, quella, pochi, molte dieci, cento, trentadue, sei, venti questi, quello, quei, codeste, quella

10 Nei seguenti elenchi sono presenti degli aggettivi indefiniti, però soltanto uno contiene quelli invariabili. Segna con una X . tanto, troppo, vario, nessuno certo, alcuno, ciascuno, altro molto, poco, parecchio, diverso qualche, ogni, qualsiasi, qualunque

11 Quanti aggettivi numerali cardinali ci sono nella frase seguente? Segna con una X Nella gara di corsa del 20 marzo mio fratello è arrivato primo, con un tempo di 3 minuti e 20 secondi. Ieri invece è arrivato terzo.

9 Quanti aggettivi interrogativi ed esclamativi sono presenti nella seguente frase? Segna con una X Quanti minuti di ritardo ha l’autobus? Venti? Che rabbia! Quale scusa trovo ora con il mio direttore? 1 2 3 4 2 3 4 5

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

6
ViaalTEST! 118

GRAMMATICALE

DELL’AGGETTIVO ANALISI

Per fare l’analisi grammaticale dell’aggettivo è necessario riconoscere prima di tutto la categoria a cui appartiene:

• qualificativo (il mare calmo);

• possessivo (la tua giacca);

• dimostrativo (questo concerto);

• indefinito (qualche biscotto);

• interrogativo (quale scheda?);

• esclamativo (quanti errori!);

• numerale cardinale (tre fogli);

• numerale ordinale (terzo piano).

Poi occorre riconoscere se l’aggettivo è:

• maschile o femminile;

• singolare o plurale.

Se l’aggettivo è qualificativo, occorre anche individuarne il grado:

• positivo (ordinato);

• comparativo di maggioranza (più ordinato), minoranza uguaglianza (ordinato come);

• superlativo assoluto (ordinatissimo), superlativo relativo (il più ordinato, il meno ordinato).

1 Fai l’analisi grammaticale degli aggettivi scritti in tabella.

qualificativo positivo qualificativo comparativo qualificativo superlativo possessivo dimostrativo indefinito numerale maschile femminile singolare plurale Tua Tenerissima Qualche Tre Più affettuosa 119

Il pronome

racconta dello scarabeo? – chiese Niky tra un dolcetto e l’altro. ho visti almeno un milione.

– Lo scarabeo è tra gli amuleti più importanti dell’antico Egitto. Potevano essere d’oro, d’argento, di qualsiasi materiale, ma tutti dovevano avere l’addome piatto.

Niky prese il suo ciondolo dallo zaino. – Anche il mio sotto è piatto.

– Certo, infatti doveva essere una base su cui incidere importanti informazioni o formule magiche che proteggevano dalla sfortuna –aggiunse il professore.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi Il pronome è una parte variabile del discorso e sostituisce il nome Quando si parla o si scrive, i pronomi permettono di evitare inutili ripetizioni e così rendono il discorso o il testo più scorrevole. Oltre al nome, il pronome sostituisce anche:

• un aggettivo: Pensavo che il mare fosse agitato, invece non lo è. (“lo” sostituisce l’aggettivo “agitato”);

• un verbo: “Vuoi bere?” “No, non lo voglio.” (“lo” sostituisce il verbo “bere”);

• un gruppo di parole: Ho comperato ciliegie e fragole: le vuoi anche tu? (“le” sostituisce “ciliegie e fragole”);

• un’intera frase: Domani pioverà tutto il giorno. Lo dicono le previsioni. (“lo” sostituisce tutta la prima frase).

I pronomi possono essere:

• personali: io, tu, egli, me, mi...

• possessivi: (il) mio, (le) tue

• dimostrativi: questo, quello

• indefiniti: qualcuno, chiunque, tanto

• numerali: cinque, sei, terzo

• interrogativi ed esclamativi: chi, che cosa, quale relativi: il quale, che, cui

M O R F O LO GIA 120

lI S egreto delFar a eno

I pronomi personali

– Eccoci di ritorno!

– Voi siete puntualissime – si compiacque il professore. – Avete fatto shopping?

Irene era entusiasta. – Ho tantissime spezie! Che colori! Io vorrei provare a riprodurrei colori caldi e intensi di questa terra.

– Lei dipinge? – chiese il professore. – Sì, almeno ci provo. Niky sbuffò, infastidita dalla ritrosia della mamma:

– Lei è bravissima!

Le parole in rosso nel testo sono pronomi personali. Essi permettono di indicare una persona, un animale o una cosa senza ripeterne il nome. I pronomi personali hanno forme diverse a seconda della funzione che svolgono nella frase.

Pronomi personali

1a pers. sing.

2a pers. sing.

3a pers. sing.

1a pers. plur.

2a pers. plur.

3a pers. plur.

masch. masch.

femm. femm.

Soggetto io tu noi voi

egli, lui, esso loro, essi

ella, lei, essa loro, esse

Complemento me, mi te, ti noi, ci voi, vi

lui, lo, gli, ne, sé, si loro, essi, sé, li, ne, si

lei, la, le, ne, sé, si loro, esse, sé, le, ne, si

• I pronomi personali di 1a e 2a persona io, tu, noi, voi sono invariabili.

• Per la 3a persona:

gli a lui le a lei loro per il plurale

• egli, lui, ella, lei, loro indicano persone (ella è spesso sostituita da essa o lei);

• esso, essa indicano animali o cose;

• essi, esse indicano persone, animali, cose.

• Quando ha funzione di soggetto il pronome personale a volte può essere sottinteso, cioè non espresso, essendo ricavabile dal senso del discorso: (Tu) Credi forse che (io) non mi sia accorta che (voi) state dicendo una bugia?

LE PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME 121
ATTENZIONE!

I pronomi personali

1 Scrivi il pronome personale adatto. Poi indica la persona e il numero, come nell’esempio. ho visto recitarono lanciava partirete cantiamo leggevi corre ridete gioca ho telefonato beve dormiamo abbiamo visto ballerete

2 Sottolinea nelle frasi i pronomi personali soggetto.

• Voi avete suonato bene, noi invece abbiamo un po’ stonato.

• Quando io sono andato a Trieste, ho visto il castello di Miramare.

• Essi hanno avuto quello che meritavano.

• Tu non sei capace di dire bugie, lei invece sa mentire benissimo!

• Vai tu con Sabrina, io rimango con la mamma.

• Lei non desidera aiuto, voi invece lo chiedete sempre.

3 Tra le due possibilità, cancella il pronome personale errato.

• Pensa tu / te che cosa vuoi fare.

• Sara mi aiuta spesso: essa / lei è una cara amica.

io – 1a pers. singolare era pentita partirò avevi letto hai mangiato dormite

• Mio fratello è un genio: vorrei diventare come egli / lui

• Paolo era così ingrassato che non sembrava più esso / lui

• Lo so che tu / te non sei convinto.

• Oh, povero io / me, come farò?

• Se fossi in tu / te, andrei subito a chiedere scusa a Giorgio.

• Stasera sono io / me che devo preparare la cena.

• Io uscirò con Carlo; te / tu che cosa farai?

4 Sottolinea i pronomi personali complemento

• La cantante fu molto applaudita e gli spettatori le chiesero il bis.

• Non gli abbiamo dato ascolto e ora siamo pentiti.

• Vi prego di rispondere alle mie domande.

• L’insegnante di scienze ci ha spiegato che cos’è l’atomo.

• Devi restituire loro il libro di lettura.

• Ti verrò a prendere alle otto, con me ci sarà anche Luisa.

5 Completa con il pronome personale adatto.

disegneremo prendiamo giocavamo parlò disegna

MI ESE RCI T O 122

6 Completa con il pronome personale complemento adatto.

Ho telefonato…

• ai nonni e ho salutati.

• a Laura e ho chiesto di venire a casa mia.

• al papà e ho detto di tornare presto.

Hai incontrato…

• Piero e hai dato un libro.

• degli amici e siete divertiti.

• me e Dario e hai chiesto di farti compagnia.

Giovanna ha trovato…

• un uccellino e ha curato.

• una gatta e ha dato del cibo.

• due cuccioli e ha preparato per una cuccia.

7 Sottolinea la , le, lo, gli in blu quando sono pronomi, in rosso quando sono articoli.

• La bambina piangeva, allora la mamma la prese in braccio.

• Gli promise che gli avrebbe prestato gli scarponcini da montagna.

• Le scarpe di Diego sono infangate, ma lui non le pulisce mai.

• Se vedrò Maria, le dirò che sei stata promossa.

• Abbiamo invitato Nicola alla nostra festa e lo abbiamo accolto con gioia.

8 Riscrivi le frasi, sostituendo le parole evidenziate con il pronome adatto. Segui l’esempio. Devo ricordare a lei che esco. A voi piace questo vestito?

Devo ricordarle che esco.

Di’ a lei di venire subito!

Porta a lui il compito. Calma te, non capisco! Scrivi a me una e-mail.

9 Completa il testo con i pronomi personali adatti.

Caro diario, ieri sera non ho potuto scriverti, ma ora scriverò di Joseph. Infatti siamo diventati amici. Parliamo un sacco, in cortile e fuori dalla scuola.

I nostri compagni ci prendono in giro: dicono che siamo fidanzati! Sofia, poi, è insopportabile, fa tutte le smorfie più cretine che ci siano. Allora dico loro: – siete proprio sciocchi!

123

I pronomi possessivi

Niky stava osservando il suo scarabeo. non c’è inciso un bel niente – ridacchiò

– Lo so – ribatté Niky seccata – e non so perché la signora Amstrong vuole proprio il mio – Beh, allora se sul suo non c’è scritto niente, non serve a niente.

– No, Karim non è esatto! – intervenne il professore. – L’efficacia dell’amuleto è soprattutto nella forma dell’amuleto stesso.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi possessivi e in questo caso sostituiscono un nome di cosa (un amuleto, uno scarabeo).

I pronomi possessivi sostituiscono un nome di persona, di animale, di cosa, indicando al tempo stesso a chi appartiene

Le forme di pronomi possessivi sono le stesse degli aggettivi possessivi. La differenza consiste nel fatto che, mentre l’aggettivo accompagna il nome, il pronome sta da solo perché lo sostituisce.

Maschile Femminile

Persona Singolare Plurale Singolare Plurale

1a pers. sing. (il) mio (i) miei (la) mia (le) mie

2a pers. sing. (il) tuo (i) tuoi (la) tua (le) tue

3a pers. sing. (il) suo (i) suoi (la) sua (le) sue

1a pers. plur. (il) nostro (i) nostri (la) nostra (le) nostre

2a pers. plur. (il) vostro (i) vostri (la) vostra (le) vostre

3a pers. plur. (il) loro (i) loro (la) loro (le) loro altrui proprio

ATTENZIONE!

I pronomi possessivi sono sempre preceduti dall’articolo determinativo o dalla preposizione articolata: Ho messo nell’armadio la tua felpa e la mia. / Il mio disegno è meno curato del tuo.

M O R F O LO GIA
124

I pronomi possessivi sono variabili nel genere e nel numero e seguono il nome che sostituiscono, tranne loro e altrui che sono invariabili: I pennarelli e le matite di Matteo sono in disordine; Luca e Laura invece tengono i loro con molta cura. / Bisogna pensare non solo ai propri bisogni, ma anche a quelli altrui!

• Il possessivo proprio è variabile e viene usato per indicare il possesso personale nella terza persona singolare e plurale: Controllate le vostre felpe: ognuno deve avere le proprie / Chi critica i difetti degli altri, spesso non vede i propri.

1 Completa le frasi con il pronome possessivo adatto.

• L’auto della zia si è rotta; per favore, prestatele la !

• Abbiamo chiesto la vostra opinione, ora vi diremo la

• Le cose altrui sembrano sempre migliori delle

• Le nostre idee per le vacanze sono molto diverse dalle

• Il tuo vestito è bellissimo; il ti piace?

• Ho perso i miei appunti di storia; mi faresti vedere i ?

• Il mio cane è bianco. Il ?

LOGICA CON

Sottolinea i pronomi possessivi presenti nelle seguenti frasi. Attenzione: non tutte le frasi li contengono.

• Il vostro progetto è buono; che ne pensate del nostro?

• La mia cagnolina ha avuto tre cuccioli. E la tua gattina ha fatto i piccoli?

• Non trovo il mio compasso; prestami il tuo, per favore.

• Per tutto l’inverno i ragazzi hanno svolto regolarmente i loro allenamenti.

• Noi abbiamo già consegnato la nostra ricerca; la vostra è pronta?

• Prendiamo il tuo ombrello, è molto grande e servirà per tutti e due.

LE PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME 125

I pronomi dimostrativi

Niky era perplessa, non capiva perché la signora Amstrong volesse il suo amuleto. Anche se era un amuleto normale, costei faceva di tutto per impadronirsene. La stessa aveva tentato di sottrarlo più volte. La medesima si trovava sempre dove lei, la mamma e il professore si trovavano. Ciò la infastidiva. Strinse forte il suo scarabeo: –Questo, forse, nasconde un mistero!

Le parole in rosso nel testo sono pronomi dimostrativi. I pronomi dimostrativi sostituiscono un nome e, come gli aggettivi dimostrativi, indicano la posizione nello spazio e nel tempo di una persona, di un animale, di una cosa. Corrispondono esattamente agli aggettivi dimostrativi e, come tutti i pronomi, sostituiscono il nome.

• Questo (questa, questi, queste) indica una persona, un animale o una cosa vicini nello spazio e nel tempo a chi parla: Quel quadro è bello, ma questo è molto più espressivo.

• Quello (quella, quelli, quelle) indica una persona, un animale o una cosa lontani da chi parla e da chi ascolta: Non mi piace questa camicetta, vorrei quella che vedo là sullo scaffale.

• Codesto (codesta, codesti, codeste) indica una persona, un animale o una cosa vicini a chi ascolta e lontani da chi parla: Non userò questo pennello, passami codesto che è sul tuo tavolo.

• Stesso (stessa, stessi, stesse) e medesimo (medesima, medesimi, medesime, indicano qualcosa di cui si è già parlato o che si è già visto o che è comune a più persone, animali o cose: La mia sciarpa sembra più morbida della tua, anche se la lana è la stessa.

1 Sottolinea gli aggettivi e cerchia i pronomi dimostrativi

• Oggi andremo a pranzo nello stesso posto.

• Mi presti codesto libro? Non l’ho letto.

• Quegli sciatori sono allenati, questi no.

• Quel gelato alla crema è il tuo.

• I libri di Lia sono quelli.

• Quello che dici non mi interessa. Tu e Luca fate il tifo per la medesima squadra. • No, questo non lo voglio fare.

M O R F O LO GIA 126

Oltre a questo, quello, codesto, stesso, medesimo, che possono essere sia aggettivi che pronomi, ci sono alcune parole che sono soltanto pronomi dimostrativi Osserva la tabella.

Singolare

Maschile Femminile

costui colui

Singolare costoro coloro

costei colei

Plurale

costoro coloro

Maschile Femminile Plurale ciò

• Colui, colei, coloro / costui, costei, costoro si usano soltanto per definire persone: Voglio proprio sapere chi sono coloro che mi stanno cercando

• Ciò è un pronome dimostrativo invariabile, significa questa cosa / queste cose oppure quella cosa / quelle cose: Ciò che sento dire da voi è veramente assurdo. / Prendete tutto ciò che vi serve: libri, quaderni, astuccio.

1 Sottolinea i pronomi dimostrativi

– Questo cane di che razza è? – chiese Paola al fratello indicando una foto su una rivista.

– Quello è un Labrador – rispose il fratello Giorgio.

– E di che razza è quello dei nostri vicini? – continuò Paola.

– Quello è un bellissimo pastore maremmano. Questi cani sono gli stessi che i pastori dell’Italia Centrale utilizzavano per guidare le loro greggi.

2 Completa con i pronomi dimostrativi adatti scegliendoli tra:

– Sono belli – concluse Paola – ma non cambierei questo cucciolo con quelli! colui • costui • costoro • ciò

• che danzerà in modo più elegante, sarà premiato.

• L a maestra di matematica mi ha detto che stai molto attento durante la lezione: mi ha fatto molto piacere.

• si sono impegnati parecchio durante gli allenamenti, mentre è stato svogliato.

LE PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME 127

I pronomi indefiniti

La comitiva ripercorse i vicoli affollati, alcuni colorati da meravigliosi tessuti, raggiunse il taxi e tornò in albergo. sarebbero volati a Luxor, l’antica Tebe, e lì ognuno si sarebbe imbarcato sulla nave da crociera.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi indefiniti I pronomi indefiniti sostituiscono il nome a cui si riferiscono e, come gli aggettivi, indicano una quantità o qualità non definite di persone, animali o cose.

Non tutti gli aggettivi indefiniti, però, sono anche pronomi. Osserva la tabella.

Si usano sia come aggettivi sia come pronomi

Si usano soltanto come pronomi

alcuno, alquanto, altrettanto, altro, certo, ciascuno, diverso, molto, nessuno, parecchio, poco, tale, taluno, tanto, troppo, tutto, vario...

alcunché, altri, chicchessia, chiunque, niente, nulla, ognuno, qualcosa, qualcuno, una, uno...

• Hai comprato troppi pomodori. P A

• Pochi sono gentili come Pietro. P A

• Qualche bambino ha paura dei cani. P A

2 Completa con i seguenti indefiniti. Poi sottolinea gli aggettivi in rosso e i pronomi in blu.

1 Sottolinea gli indefiniti e segna con una X se sono pronomi (P) o aggettivi (A). alcuni • poca • ogni • tanta • altre • tutti • qualche • parecchie • molte La mia compagna Agatha viene dal Brasile. Quando è arrivata, sapeva solo parola di italiano, ma adesso ne conosce A scuola, Agatha impara giorno dagli insegnanti parole nuove, e gliele insegniamo noi compagni mentre giochiamo insieme. Agatha ha voglia di imparare. i bambini dovrebbero avere voglia di imparare, invece ne hanno proprio ..........................................

M O R F O LO GIA 128

Il pronome indefinito altri non va confuso con il plurale dell’aggettivo altro

Come pronome, infatti, significa un’altra persona / altre persone: Il colpevole non può essere stato altri che lui.

• I pronomi indefiniti niente e nulla sono invariabili e significano nessuna cosa. Prima del verbo rifiutano la negazione “non”, ma la richiedono se sono collocati dopo il verbo: Niente mi preoccupa. / Non è accaduto nulla.

• Uno può essere:

• articolo indeterminativo; in tal caso, precede sempre un nome: Sei uno studente ordinato.

• aggettivo numerale cardinale se esprime una quantità numerica: Nella tana sotto l’albero è rimasto solo uno scoiattolo.

• pronome indefinito con il significato di un tale: Uno di voi raccolga le matite. Quando è pronome indefinito, uno non si tronca mai: uno ama, uno odia.

1 Sottolinea i pronomi indefiniti

• Di queste figurine ne ho parecchie; ne vuoi qualcuna?

• A nessuno sarebbe venuto in mente di fare uno scherzo così sciocco!

• Se hai detto la verità, non hai nulla da temere.

• Guarda che di pazienza io non ne ho molta, quindi deciditi.

• Qualcuno di voi ha trovato il mio libro?

2 Completa le seguenti frasi con il pronome indefinito adatto.

• ieri sera ha attraversato il giardino, ma non so chi sia.

• Questo passo di danza è così facile che può eseguirlo bene!

• Su quell’albero di pesche ci sono tanti frutti; su questo invece ce ne sono

• di voi sta sicuramente dicendo una bugia!

• mi piace di più di una bella giornata al mare!

• di voi deve andare a comprare il pane per la cena.

PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME
LE
129

I pronomi possessivi

1 Nelle seguenti frasi sottolinea di rosso gli aggettivi possessivi, di blu i pronomi possessivi.

• Abbiamo dimenticato a scuola le nostre penne; ci prestate le vostre?

• Carla e io seguiamo dei corsi di ginnastica; il mio, però, è più faticoso del suo.

• È facile vedere i difetti altrui; più difficile è rendersi conto dei propri.

• Vorrei che tu esprimessi la tua opinione; poi ti esporrò la mia.

• La tua ricerca mi sembra molto curata, la sua invece è approssimativa.

• Se ti serve una bicicletta, prendi pure la mia!

• Penso con piacere alle mie vacanze in Sicilia; come sono andate le tue?

• I suoi soldatini di piombo sono ancora più rari dei miei.

• Le nostre biciclette sono nel cortile della scuola insieme alle loro.

• Domani è il compleanno di tua sorella; quand’è il tuo?

• La nostra casa è laggiù; dov’è la vostra?

2 Nelle seguenti frasi sottolinea di rosso i pronomi possessivi.

• Mi passi il tuo libro? Non trovo il mio.

• Mettete a posto i giochi. Ognuno sistemi i propri.

• Il loro orto è bellissimo, il nostro è secco.

• Il mio zaino è rosso, il tuo blu.

• Il mio pigiama è caldo, i vostri sono troppo leggeri!

I pronomi dimostrativi

3 Indica con una X se la parola evidenziata è un aggettivo o un pronome dimostrativo

Agg. dimostr. Pron. dimostr.

Questi amici sono simpatici.

Il mio zaino è quello rosso.

Di ciò parleremo domani. Quello è un divano comodo.

Quella pizza è la mia preferita.

Decidi tu, per me è lo stesso

Questo lavoro è stressante.

Costei non viene con noi.

Non voglio parlare con costoro

MI ESE RCI T O 130

I pronomi indefiniti

4 Indica con una X se gli indefiniti evidenziati sono pronomi (P) o aggettivi ( A ).

• La nonna ha troppa pazienza con mia sorella. P A

• Tutti confermano che hai detto una bugia. P A

• Qualcuno di voi per favore mi presta la gomma? P A

• Pochi bambini sono dispettosi come Alberto. P A

• In questo ragionamento qualcosa non mi convince. P A

• Ho scambiato con Sonia molte figurine di animali. P A

• Alessia ha delle collane colorate, io invece nessuna. P A

• Parecchi genitori hanno visto la recita scolastica. P A

• I bulbi piantati nella terra devono essere innaffiati ogni giorno. P A

• Oggi ho visto qualcosa che mi ha lasciata a bocca aperta. P A

• Non mi fa paura nulla. P A

• Chiunque conosce la risposta alla tua domanda! P A

• Grazie, non voglio più niente: ho mangiato abbastanza. P A

• Solo pochi conoscono quel chitarrista. P A

• Ogni mattina mi sveglio alle sette. P A

• Quel calciatore ha fatto due gol, quell’altro invece non ne ha fatto nessuno P A

5 Sostituisci le espressioni tra parentesi con un pronome indefinito di significato corrispondente. Segui l’esempio.

• Dieci problemi per domani! Sono (una quantità eccessiva)

• In questo astuccio ci sono venti pennarelli e in quello (la stessa quantità)

• Asia ha dato l’invito alla sua festa di compleanno a tutti i compagni di classe, ma soltanto (sei o sette) le hanno risposto.

• Mamma, alla porta c’è (una persona) che chiede di te.

• (Qualsiasi persona) può vedere che in questo negozio i prezzi sono ottimi.

• – I signori desiderano (altre cose) ? – domandò il cameriere.

• La scorsa settimana (molte persone) erano a letto con l’influenza.

• Luca ha tanti amici: vorrei averne (lo stesso numero)

• I eri pomeriggio non avevo (nessuna cosa) da fare, così sono andato al parco.

• T i ho lasciato (una quantità) biscotto sul tavolo.

131
troppi

I pronomi numerali

Il volo dal Cairo durò un’ora. di sera si imbarcarono sulla , durante il cocktail di benvenuto, Niky ebbe una brutta sorpresa, non certo la prima del viaggio. Sulla motonave c’erano anche i signori Amstrong.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi numerali I pronomi numerali precisano la quantità numerica del nome che sostituiscono

Indicano:

• una quantità precisa (pronomi numerali cardinali): Il tre è il mio numero preferito. / Vorrei due penne: una rossa e una blu.

• la collocazione in una serie (pronomi numerali ordinali): La mia squadra al torneo è arrivata terza. / Lia abita al quinto piano, mia zia al secondo.

1 Completa le frasi con pronomi numerali a tua scelta.

• Sergio ha quarantacinque figurine di calciatori, io solo

• Per la fame ho mangiato tre panini al salame, tu invece

• Nella gara di nuoto Aldo è arrivato su sei partecipanti.

• Ieri in abbiamo scordato a casa la ricerca di scienze.

• Silvia e Lucia abitano in via Dante 57; Silvia abita al primo piano, Lucia al

• Per fare la torta ho solo tre uova; compramene per favore altre

• Martedì è il secondo giorno della settimana; sabato, invece, è il

• Ho comprato due rose per me e per te.

2 Sottolinea di blu i pronomi numerali cardinali e di rosso gli ordinali.

• Alla corsa abbiamo partecipato in otto e io sono arrivato quinto.

• Ho dei quaderni nuovi: due li ho portati a scuola e uno l’ho dato a mia sorella.

• Il tuo posto è il quarto della fila, quello di Luca il secondo.

Alice e Paola sono le amiche di mia sorella: entrambe sono brave a scuola.

M O R F O LO GIA 132

I pronomi interrogativi ed esclamativi

Mezz’ora prima della partenza il professore chiese:

– Chi pensa al cockerino?

Quella domanda fu come una doccia fredda per la mamma. – Quale dimenticanza! Che fare ora? Quanto mi dispiace rinunciare al viaggio!

Subito chiese alla reception se ci fosse qualcuno che poteva occuparsi di Pulce. Si offrì una ragazza. – Ma che dice! Lo fa sul serio? Che sollievo!

Le parole in rosso nel testo sono pronomi interrogativi; quelle in blu sono pronomi esclamativi

• I pronomi interrogativi introducono una domanda diretta (la frase termina con il punto interrogativo) o indiretta (la frase è introdotta dai verbi “domandare”, “chiedere”) chiedendo informazioni sull’identità, qualità o quantità di persone, animali o cose: Chi sono quelle ragazze? / Gli domandai chi avesse telefonato.

• I pronomi esclamativi si usano per introdurre un’esclamazione riguardante l’identità, la qualità o la quantità di persone, animali o cose: Che bello!

I pronomi interrogativi ed esclamativi sono: chi, che, quale, quanto

Chi è solo pronome; gli altri possono essere sia aggettivi sia pronomi. Rifletti sugli esempi della tabella.

Aggettivo

Aggettivo

Identità

Qualità

Che amico inviterai? Non sai che cosa dici!

Quale torta preferisci? Bravo, so quali prove hai superato!

Quantità

Quanta frutta vuoi? Quanti spettatori arrivano!

Pronome

Pronome

Chi inviterai? Non sai che dici!

Quale preferisci? Bravo, so che hai superato delle prove, e quali! Quanta ne vuoi? Quanti ne arrivano!

S
LE PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME 133
lI
egreto delFar a eno

I pronomi relativi

Niky salì sul ponte a guardare la luna e il Nilo, scorreva lento davanti a lei. Scrisse un messaggio a Lisa... ma a un tratto provenivano dalla piscina. Due persone stavano confabulando in modo concitato. Le riconobbe immediatamente.

Erano loro, gli Amstrong. L’argomento di cui parlavano era il suo amuleto.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi relativi. Osserva: Niky salì sul ponte a guardare la luna e il Nilo (il Nilo) che scorreva lento davanti a lei. che unisce le due frasi ed elimina la ripetizione del nome Nilo

Come vedi, la funzione del pronome relativo è quella di sostituire il nome rendendo il discorso scorrevole e senza ripetizioni, collegando due frasi

I pronomi relativi si distinguono in variabili e invariabili. Osserva:

Invariabili Variabili

che cui il quale, la quale, i quali, le quali del quale, al quale, per il quale, con il quale…

Il quale è quindi variabile nel genere e nel numero. Che e cui invece sono invariabili

• Cui invece può sostituire il pronome il quale solo quando è accompagnato da una preposizione: Hai visto il film di cui (del quale) parlano tutti? / La città in cui (nella quale) vorrei vivere è Firenze. / I medici con cui (con i quali) ho parlato sono molto competenti. / L’argomento di cui (del quale) parlavano era il suo amuleto.

• Che si usa sempre senza preposizione e può essere sostituito dalle forme corrispondenti del pronome il quale: Ho comprato la bici che (la quale) ho visto in quel negozio. / Ho telefonato a Davide che (il quale) arriverà subito./ Claudia e Ada, che (le quali) sono molto appassionate di sport, vanno sempre in palestra. M O R F O LO GIA 134

ATTENZIONE!

La parola che può avere diverse funzioni:

• pronome relativo

• aggettivo o pronome interrogativo ed esclamativo

• congiunzione

Per riconoscere se si tratta di un pronome relativo, sostituiscilo con il quale: se la frase non viene stravolta nella logica e nel suo significato, la parola che è proprio un pronome relativo

Ho visto un gatto che miagolava.

Ho visto un gatto il quale miagolava. che è un pronome relativo

Tutti sanno che Roma è la capitale d’Italia.

Tutti sanno il quale Roma è la capitale d’Italia. che è una congiunzione

1 Unisci le due frasi, collegandole con i seguenti pronomi relativi: che • il quale • la quale • i quali • le quali. Segui l’esempio.

• Niky sentì delle voci. Le voci provenivano dalla piscina.

Niky sentì delle voci che / le quali provenivano dalla piscina.

• Arriverà in ritardo il treno. Il treno proviene da Torino.

• Luca ha un cagnolino. Il cagnolino è un cucciolo di Labrador.

• Per favore, mi passi le chiavi? Le chiavi sono sul tavolino.

• La primula è un fiore. Il fiore rallegra la primavera.

2 Leggi le frasi e sottolinea che soltanto quando è usato come pronome relativo.

• Ho preparato la torta al cioccolato che ti piace tanto.

• Non dirmi che ancora non hai finito i compiti!

• La ragazza che sta attraversando la strada è mia sorella.

• Dobbiamo riconoscere che il film è stato orribile.

• Nicholas, che di solito è molto puntale, ancora non si è visto.

• Non credi che sia ora di finirla con tutte queste storie?

LE PART I VA R IA B ILI: IL PRONOME
135

I pronomi numerali

1 Indica con una X se i numerali evidenziati sono pronomi (P) o aggettivi ( A ).

• N el torneo di tennis la mia squadra è arrivata seconda P A

• Per comprare i cioccolatini mi servono cinque euro. P A

• Marzo è il terzo mese dell’anno. P A

• Mi hanno regalato delle caramelle: ne vuoi una? P A

• È la quarta volta che ti dico di fare attenzione! P A

• Giorgia abita all’ultimo piano. P A

• Il primo sabato del mese c’è il mercatino dell’antiquariato. P A

• Chi ha preso i pennarelli? Ne mancano tre! P A

• Quanti punti hai tu? Io ne ho totalizzati quindici! P A

2 Quanti pronomi numerali ordinali ci sono nel seguente testo?

Uno dopo l’altro arrivarono tre passeri affamati. Il primo si guardò intorno, saltellò qua e là, alzò su e giù le due alette e poi incominciò a mangiare le briciole. Improvvisamente giunse un secondo seguito da un terzo. Io nascosto dietro le tende osservavo i tre.

I pronomi interrogativi ed esclamativi

3 Completa le frasi con i pronomi interrogativi o esclamativi adatti. • Ma ............................... hai fatto?

• Ho assaggiato la torta: .................... mi piace! • Di ............................... è lo zaino? • ............................... mi dispiace! • ............................... non ha capito? • ............................... è la sorpresa? • ......................... state facendo con i miei giochi? • ............................... delle tue amiche è Annarita? • A ............................... regalerai quella sciarpa? • Ma ............................... si vede! • Ma senti ............................... si lamenta!

4 Indica con una X se gli interrogativi ed esclamativi evidenziati sono pronomi (P) o aggettivi ( A ).

• Quanto ti manca per essere pronta? P A • Che fatica starti dietro! Corri veloce! P A • Quale colore preferisci: giallo o rosa? P A

• L a mamma mi chiede che cosa voglio per cena. P A

• L a maestra ci domanda quanti libri abbiamo letto in vacanza. P A

• Chi di voi parla bene l’inglese? P A

• Quanta pioggia è caduta stanotte! P A

• Hai scelto il libro? Quale hai deciso di comprare?

2 3 4 5
P A MI ESE RCI T O 136

5 Sottolinea i pronomi interrogativi presenti nelle frasi.

• Di che ti lamenti? Non hai quanto desideri?

• I o prendo la pizza al prosciutto; tu quale scegli?

• Che state cercando in cucina?

• Indovina: che c’è qui dentro?

• Ci sono molti spettatori al concerto! Quanti saranno?

• Tra i vari gusti di gelato, tu quale preferisci?

• Con questo, che intendi dire?

6 Sottolinea i pronomi esclamativi presenti nelle frasi.

• Belli i tuoi videogiochi, e quanti ne hai!

• Quanto sei noioso con tutte queste storie!

• Che mi tocca fare per te!

• Certo che ne avete fatte di fatiche, e quali!

• Stanco? A chi lo dici!

• Ma guarda un po’ chi è venuto a trovarci!

• Quanto pesa lo zaino oggi!

I pronomi relativi

7 Sottolinea i nomi ai quali si riferisce il pronome relativo che

• Sento la musica che proviene dalla tua camera.

• Malgrado la sveglia, che suonava e suonava, Angelo non si svegliò.

• I pastelli che volevi sono sul mio banco.

• L’animale che ti fa tanta paura è un semplice cagnolino.

• Il cantante che hai conosciuto al concerto è mio cugino.

8 Leggi le frasi e sottolinea la parola che solo quando è usata come pronome relativo

• Dopo che avrai finito di studiare potrai uscire.

• Il rumore che viene dalla strada è assordante.

• Che meraviglia questo vestito nuovo!

• Ho visto un ragazzo che credo di conoscere.

• Devo dirti che me ne andrò presto da qui.

• Fabio ha perso le chiavi dell’auto che teneva in tasca.

• Devi cucire l’orlo della gonna, che si è scucito.

• Domani viene l’idraulico che riparerà il tubo del lavandino.

9 Collega le frasi con un pronome relativo adatto, poi riscrivile.

• Ecco Sandra. Di Sandra ti ho parlato poco fa.

• T i voglio mostrare una bambola. Sono molto affezionata alla bambola.

• V i faccio sentire una canzone. Questa canzone mi piace molto.

137

MAPPA del PRONOME La

personali sostituiscono il nome di persona, animale, o cosa. Possono essere: soggetto io, tu, egli, ella, esso, essa, lui, lei noi, voi, essi, esse, loro

complemento me, mi, te, ti, lo, gli, la, le, sé, si ce, ci, con noi..., ve, vi, a voi..., loro, le, li, si

possessivi precisano l’appartenenza (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro)

dimostrativi indicano la posizione nello spazio e nel tempo (questo, quello, codesto, costui, colei...)

I PRONOMI

sono parti variabili del discorso. Possono essere: numerali

indefiniti indicano una quantità o una qualità non precisata (molto, poco, uno, qualcuno, ognuno, chiunque, altri, qualcosa, niente...)

indicano una quantità precisa o una posizione d’ordine – cardinali (uno, due, tre, dieci...) – ordinali (primo, secondo, terzo, sesto....)

interrogativi/ esclamativi

introducono una domanda (?) o un’esclamazione (!) (che, quale quali, quanto/a quanti/e) relativi

si distinguono in: – invariabili (che, cui) – variabili (il quale, la quale, i quali, le quali)

138

1 Quanti pronomi personali ci sono nella frase seguente?

Lo zio mi ha spedito un bel libro e io non l’ho ancora ringraziato, ma lo farò al più presto, ve lo prometto.

5 6 7 8

2 In queste frasi il pronome personale soggetto può essere sottinteso, tranne in una. Quale? Segna con una X .

Questa sera io uscirò con Sara e noi andremo al cinema.

Voi venite al concerto? Voi avete già comprato i biglietti?

Tu leggerai il racconto e poi tu lo riassumerai. Mi hanno detto che tu e Fabio siete molto bravi a scuola.

3 Leggi ogni frase e colora SÌ se l’uso dei pronomi personali è corretto, NO in caso contrario.

SÌ NO

• Lo so che tu non sei convinto di quello che dico.

• Oh, povero io! Come farò adesso? SÌ NO

• Se fossi in tu andrei subito a scusarmi. SÌ NO

• Il mio amico è un genio, come vorrei essere come lui! SÌ NO

• Vieni anche te alla festa di Giacomo? SÌ NO

• Davide era molto dimagrito, non sembrava più lui. SÌ NO

• Quando siamo andati a Roma, noi abbiamo visto il Colosseo. SÌ NO

4 N ella seguente frase compare due volte la parola le. A quali categorie grammaticali appartiene? Segna con una X .

Le mie amiche mi prendono in giro, ma io non le ascolto.

Sono articoli determinativi. Sono pronomi personali.

Il primo “le” è un articolo determinativo, il secondo “le” è un pronome personale.

Il primo “le” è un pronome personale, il secondo “le” è un articolo determinativo.

Via al TEST! 139

5 Quali aggettivi e quali pronomi sono presenti nella seguente frase? Segna con una X

Alcuni ragazzi studiano in biblioteca, certi si riposano, altri chiacchierano in giardino, qualcuno gioca a pallone.

Due aggettivi indefiniti e due pronomi indefiniti. Un aggettivo indefinito e tre pronomi indefiniti.

Tre aggettivi indefiniti e un pronome indefinito. Quattro pronomi indefiniti.

6 Che cos’hanno in comune le parole sottolineate nella seguente frase?

Prendi questo foglio e non quello; sembrano uguali, ma questo è più resistente.

Sono aggettivi dimostrativi. Sono aggettivi possessivi. Sono pronomi dimostrativi. Sono pronomi possessivi.

7 Segna con una X quale sequenza di parole contiene soltanto pronomi possessivi. tanto, alcuni, codesto, vostro questa, parecchi, qualcuno, quale altrettanti, nessuno, loro, quella proprio, nostre, altrui, vostri

8 Segna con una X le frasi in cui la parola che ha la funzione di pronome relativo.

Che regalo desideri per Natale?

Il film che ho visto ieri è noioso. Spero che tu mi dica la verità. Che ti succede oggi?

Vorrei che venissi anche tu al parco.

La torta che ho mangiato è davvero squisita.

La ragazza che mangia il gelato è Laura. Ho deciso che la prossima estate farò un viaggio in Francia.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

140
ViaalTEST!

GRAMMATICALE ANALISI

DEL PRONOME

Per fare l’analisi grammaticale del pronome è necessario riconoscere prima di tutto la categoria a cui appartiene:

• personale (Io vorrei andare al cinema stasera.);

• possessivo (Se non trovi la tua gomma, usa la mia.);

• dimostrativo (Indossa quel vestito, quello che hai comprato al mercato.);

• indefinito (Ho mangiato molte caramelle, forse troppe!);

• interrogativo (Chi chiamerai per andare al teatro?);

• esclamativo (Buoni i cannoli. Non sai quanti ne ho mangiati!);

• numerale cardinale (Ho fatto quattro divisioni, di cui tre con i decimali.);

• numerale ordinale (Alla lotteria Roberto ha vinto il primo premio, io il

• relativo (Papà prenderà il treno che parte alle otto.).

Poi occorre riconoscere se il pronome è:

• maschile o femminile (solo nel caso di pronomi variabili);

• singolare o plurale (solo nel caso di pronomi variabili).

Nel caso di pronomi personali e possessivi occorre anche riconoscere la persona (1a, 2a, 3a persona singolare e plurale).

1 Fai l’analisi grammaticale dei seguenti pronomi. Segui gli esempi.

• quella

• noi

• lei

• tu

• chi?

• tuoi

pronome dimostrativo, femminile, singolare

pronome personale, prima persona, plurale

• quinto

• quanto!

• tre

141

Il verbo

una carrozza e la verso il tempio di Luxor. all’inizio di un viale costeggiato da sfingi con teste di ariete e camminarono fino a un’immensa porta che attraversava altissime mura di pietra rossa. Niky era stupefatta.

Le parole evidenziate in rosso nel testo sono verbi. I verbi sono la parte più importante del discorso e senza di essi non è possibile esprimere pensieri con un significato compiuto: tutte le informazioni si organizzano intorno al verbo. Il verbo può indicare:

• un’azione compiuta dal protagonista: Il professore (che cosa fa?) chiama una carrozza.

• un’azione subita dal protagonista: La carrozza (quale azione subisce?) è chiamata dal professore.

• un modo di essere del protagonista: Niky (com’è?) è stupefatta.

• la presenza del protagonista: Sul ponte dell’imbarcazione (chi c’è?) c’è Niky

• dove si trova il protagonista: Niky (dove si trova?) si trova in Egitto.

1 Colora in rosso il quadratino accanto alla frase in cui il soggetto subisce l’azione e in verde quello accanto alla frase che indica un modo di essere.

Aldo chiama Milù, la sua gatta. Milù è sul muretto del giardino. La gatta ha fame.

Le crocchette sono mangiate da Milù. Aldo e Milù sono contenti.

M O R F O LO GIA 142

Altre informazioni sul verbo

La parola “verbo” deriva dal latino verbum, che significa “parola”. Il verbo, come tutte le parole variabili del discorso, è formato da due parti:

• una radice che rimane invariata e ci fa capire il suo significato;

• una desinenza che si modifica per darci informazioni:

- sul tempo in cui avviene l’azione: passato, presente e futuro;

- sul modo: indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito...;

- sulla persona: prima, seconda e terza;

- sul numero: singolare o plurale.

1 S crivi accanto a ciascun verbo se l’azione avviene nel passato, nel presente o nel futuro. Segui l’esempio.

passato

avevano pensato: vado andrai disegnava corre vedranno canteremo ho chiamato leggo s alterai

2 Completa con il pronome personale di ogni verbo. Poi indica persona e numero. Segui l’esempio.

Pronome Persona Numero

noi dormiamo 1a plurale ha suonato leggete sono saliti beve cantavi

LOGICA CON

In ognuno di questi gruppi di verbi c’è un intruso. Scoprilo e cancellalo con una X

• tagliare, disegnare, giocare, dare, care, regalare

• vedere, sapere, cavaliere, contenere, bere, temere

• andò, scappò, copiò, falò, giurò, cancellò

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 143

Le tre coniugazioni

i primi geroglifici. A lei sembravano bellissimi. L’idea che delle persone avessero avessero colorato ogni

Nel testo i verbi sono stati scritti in rosso. Prendiamone in considerazione tre: sono di coniugazioni diverse. Osserva il loro infinito: vide: ved-ere sembravano: sembr-are sbalordiva: sbalord-ire

L’infinito è la forma base di ogni voce verbale: esso esprime il significato dell’azione senza indicare la persona.

I verbi possono essere classificati in tre grandi gruppi, o coniugazioni, in base alla desinenza del modo infinito:

• i verbi con la desinenza del modo infinito in -are (amare, giocare, suonare…) fanno parte della prima coniugazione;

• i verbi con la desinenza del modo infinito in -ere (cadere, bere, sapere...) fanno parte della seconda coniugazione;

• i verbi con la desinenza del modo infinito in -ire (dormire, capire, colpire...) fanno parte della terza coniugazione

ATTENZIONE!

• Tutti quei verbi che non terminano in -are, -ere, -ire come trarre, porre, condurre... appartengono alla seconda coniugazione perché vengono da verbi latini (trahere, ponere, conducere...).

• Per lo stesso motivo, anche fare e dire appartengono alla seconda coniugazione perché vengono fai verbi latini facere e dicere.

• I verbi essere e avere hanno invece coniugazione propria

1 Per ogni voce verbale, scrivi nella tabella l’infinito e la coniugazione, come nell’esempio.

Voce verbale

Coniugazione Infinito passeggiamo passeggiare 1a volessimo cucireste coltiveremmo

M O R F O LO GIA 144

La persona e il numero

– Tu sai leggere i geroglifici? – chiese Niky a Karim.

– Io? Perché dovrei?

– Se la tua mamma è egiziana, un po’ tu devi saperli leggere per forza.

Le parole in rosso nel testo sono pronomi personali. Indicano la persona su cui il verbo dà delle informazioni e possono essere singolari o plurali. Il verbo si accorda alla persona a cui si riferisce, e per farlo cambia la sua desinenza.

Ecco la tabella delle persone del verbo.

1a persona 2a persona 3a persona

Singolare

Plurale

io la persona che parla noi le persone che parlano

tu la persona che ascolta voi le persone che ascoltano

1 Per ogni forma verbale scrivi tra parentesi la persona , come nell’esempio.

volava ( ) • piangevate ( ) • guadagnammo ( ) • proponevo ( ) invidiasti ( ) • giocarono ( ) • capirebbe ( ) • scriverai ( ) recitavate ( ) • ragionò ( ) • avessero pulito ( ) • sbucciava ( ) fui premiato ( ) • eri ( ) • decideranno ( ) • aveste ( )

2 Collega con una freccia ciascun pronome alla voce verbale corrispondente.

io noi bevevamo pensi egli essi dorme arrivo voi tu scrivete scherzano

tu voi mangio gioca noi io leggono partite essi egli salti parliamo

lI S egreto delFar a eno 145

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO
egli, ella, esso, essa, lui, lei la persona di cui si parla essi, esse, loro le persone di cui si parla egli

I tempi del verbo

una domanda stupida. un cartiglio – continuò Karim. fartelo fare.

– Nei negozi dove vendono cartigli.

I verbi evidenziati esprimono azioni diverse, non solo nel significato (fare, avere, vendere, potere), ma anche nel tempo in cui accadono. Osserva:

Tempo fa

aveva fatto

Adesso

ho / vendono

Fra un po’ / Dopo potrai

• aveva fatto indica un’azione già avvenuta rispetto al momento in cui si parla.

• ho / vendono indica un’azione contemporanea rispetto al momento in cui si parla.

• potrai indica un’azione che deve ancora accadere rispetto al momento in cui si parla.

Ciò che permette al verbo di fornire informazioni sul tempo in cui si svolge un’azione o si verifica una situazione è la desinenza

1 S crivi tre verbi al tempo passato, tre al tempo presente, tre al tempo futuro

correva

• tempo passato:

• tempo presente:

• tempo futuro: C ancella l’intruso in ogni gruppo di verbi.

LOGICA CON

Presente Passato Futuro parlano avevi fatto leggeranno cammina piango disegnerai scriveranno dormivano raccoglierete nevica udimmo chiuse mangi ha visto comprerò perdiamo sorridevi organizzerà

M O R F O LO GIA
146

I tempi verbali fondamentali sono tre:

PASSATO

indica un’azione già avvenuta prima, nel passato

PRESENTE

indica un’azione che avviene ora, in questo momento

Per quanto riguarda la forma, i tempi verbali si dividono in due gruppi:

• i tempi semplici sono formati da una sola voce verbale: metto, avrò...;

• i tempi composti sono formati da due voci verbali, di cui la prima è una voce dei verbi ausiliari essere o avere: ho acquistato, aveva scritto...

1 Colora in verde le caselle con i verbi al tempo passato, in azzurro quelle con i verbi al tempo presente e in rosso quelle con i verbi al tempo futuro. Ieri Sofia ha preparato lo zaino per la montagna. Vi ha messo i pantaloncini, le magliette, due felpe e gli scarponcini. Ha aggiunto il libro delle vacanze e un romanzo di fantascienza.

Oggi è nervosa, le sembra che il tempo non passi mai. Sistema lo zaino vicino alla porta d’ingresso e, mentre il papà e la mamma finiscono di prepararsi, si siede sul letto e pensa alla vacanza imminente. Ogni giorno farà delle passeggiate, osserverà la natura, conoscerà nuovi amici e si divertirà moltissimo.

2 N elle seguenti frasi sottolinea in rosso i verbi ai tempi semplici e in blu quelli ai tempi composti

• Ti ho detto mille volte che non mi piace il disordine.

• Daniela è stata abituata a tutte le comodità: al mattino, ad esempio, fa colazione a letto.

• Quando sarai tornato dall’ufficio, riparleremo del problema.

• Quando ricevette quella bella notizia, esultò di gioia.

• Non sono stati loro a combinare lo scherzo: quel giorno mancavano da scuola.

• Dopo aver camminato tanto, Giorgia finalmente arrivò all’albergo.

• Perché non avete risposto alla mia lettera? L’avete ricevuta, almeno?

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 147

I verbi essere e avere

mille fotografie mentre ogni parola e si tra i nomi di tutti quegli dèi e faraoni. per la storia di Hatshepsut.

Come vedi nel testo, per formare i tempi composti è necessario l’aiuto dei verbi essere e avere, che proprio per questo sono chiamati ausiliari (cioè “aiutanti”).

aveva voce del verbo avere voce del verbo scattare

scattato insieme le due voci verbali esprimono un’azione compiuta al passato

(si) era

persa insieme le due voci verbali esprimono un’azione compiuta al passato

voce del verbo essere voce del verbo perdere(si)

I verbi essere e avere, pur terminando in -ere, non appartengono alla 2a coniugazione, ma hanno una coniugazione propria. Per formare i loro tempi composti invece non si deve far altro che aggiungere ai tempi semplici la parola stato (participio passato) per il verbo essere e avuto (participio passato) per il verbo avere.

ATTENZIONE!

I verbi essere e avere, oltre che ausiliari, hanno anche significato proprio.

• Essere stare, trovarsi, esistere, appartenere: Il nonno è (sta) nell’orto. / Luisa è (si trova) in piscina. C’è (esiste) un problema. / Quella palla è (appartiene a) tua sorella.

• Avere possedere, sentire, percepire: Io ho (possiedo) una nuova bici. / Luca ha (sente) freddo.

1 Colora in rosso la casella se essere e avere hanno significato proprio, in verde se sono usati come ausiliari

• Il gatto aveva paura dell’acqua.

• Non ho fatto ancora i compiti.

• Nicola è scivolato sul ghiaccio.

• Mio fratello ha le lentiggini.

• Questo libro è di mia sorella.

• Il taxi è arrivato puntuale alla stazione.

• Le chiavi sono sul tavolo della cucina.

• I bambini hanno giocato a palla.

M O R F O LO GIA 148

I modi del verbo

– Fa caldo! – esclamò Niky e pensò: “Potessi ripararmi sotto un albero!”.

– Servirebbe entrare in una foresta. Spero che tu ci Fra poco ci entreremo e ti sentirai meglio. Abbi fiducia! – disse Zahra. Niky non chiese spiegazioni, ma una foresta nel deserto le una stupidaggine... Alzò lo sguardo. Il sole era scomparso Era in una sala piena di colonne. Era la foresta, una foresta di pietra, naturalmente.

Nel testo trovi, evidenziati in colori differenti, dei verbi usati in modo diverso, a seconda di ciò che si vuole esprimere: certezza, desiderio, possibilità, condizione, ordini…

Infatti un’azione può essere espressa:

• in modo sicuro, certo (fa, esclamò, entreremo... );

• come desiderio (potessi) o possibilità (possa);

• come possibile solo a determinate condizioni (servirebbe);

• come un ordine, un comando (abbi).

Questi e altri ancora sono i modi del verbo, che indicano come chi parla o scrive presenta un fatto, un’esperienza o una situazione. Nella nostra lingua i modi del verbo sono sette, così suddivisi:

Modi finiti Modi indefiniti

Attraverso la desinenza, permettono di individuare la persona e il tempo dell’azione

Indicativo è il modo della certezza dell’azione (fa, esclamò)

Congiuntivo è il modo del desiderio, del dubbio, della possibilità. L’azione non è certa. (provassi, possa)

Condizionale

è il modo della possibilità, solo a certe condizioni (servirebbe)

Imperativo è il modo dell’ordine, del comando (guardate!, correte!)

Attraverso la desinenza, permettono di individuare il tempo dell’azione, ma non la persona

Infinito esprime il significato del verbo (disegnare, vedere)

Participio ha le caratteristiche sia di un verbo, sia di un aggettivo (disegnato, vedeva)

Gerundio esprime il modo in cui avviene un’azione, un fatto in relazione a un’altra azione (disegnando, vedendo)

lI S
LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 149
egreto delFar a eno

Il modo indicativo

Contiamo le colonne? contavano sottovoce. Impresa tante, troppe, tutte uguali. a lungo ma non ci riuscirete! – affermò il professore. Poi, ridendo: – Sono centotrentaquattro. – Centotrentaquattro? Come hanno fatto a costruirle e a metterle in piedi? – Questo è uno dei tanti misteri. Ora andiamo, è tempo della sorpresa.

I verbi scritti in rosso nel testo sono tutti al modo indicativo, ma non sono coniugati allo stesso tempo verbale.

Il modo indicativo, come sai, è il modo della certezza: indica azioni che si verificano al tempo presente, che si sono verificate al tempo passato, che si verificheranno al tempo futuro.

1 Trascrivi le seguenti voci verbali nella tabella. domandò • ridiamo • aveva dormito • mangerete • era salito • saliremo parlate • avrai lavorato • corremmo • aprivate • avrete disegnato • piangerà piangono • accendevo • studiate • credono • scrive • avrete letto

Tempo passato

Tempo presente
M O R F O LO GIA 150
Tempo futuro

I tempi verbali del modo indicativo sono otto: quattro tempi (formati da una sola voce verbale) e quattro tempi composti due voci verbali: ausiliare + verbo).

Tempi semplici

PRESENTE indica azioni che si svolgono nel momento in cui si parla

IMPERFETTO indica un’azione passata che dura nel tempo

PASSATO REMOTO indica un fatto avvenuto e concluso nel passato

FUTURO indica un’azione, un fatto che deve ancora accadere

io conto io disegno

PASSATO PROSSIMO indica azioni avvenute in un tempo recente io ho giocato

io contavo io leggevo

io contai io lessi

io conterò io leggerò

TRAPASSATO PROSSIMO indica un fatto avvenuto nel passato prima di un altro

TRAPASSATO REMOTO indica un fatto avvenuto nel passato prima di un altro

io avevo contato io avevo letto

io ebbi contato io ebbi letto

io avrò contato io avrò letto

1 Sottolinea i tempi semplici e cerchia i tempi composti. giocavate • saluterete • ho mangiato • dormivo • sei andato • avevi notato • berrò osserverai • ebbi sentito • gioca • saranno tornati • sarò stato • gonfiavo • parlai

2 Completa ogni frase coniugando nel modo opportuno il verbo tra parentesi.

• Sabato prossimo (andare) in piscina con Gabriele.

• Oggi molto stanco.

• Il prossimo mese (frequentare) un corso di chitarra.

• Nel 1492 Cristoforo Colombo (scoprire) l’America.

• In vacanza al mare ogni giorno (nuotare) con il mio babbo.

3 N elle seguenti frasi sottolinea in rosso i tempi semplici e in blu i tempi composti.

• Quando vado dal dentista provo sempre un po’ di paura.

• La maggioranza dei miei compagni ha risolto il problema con facilità.

• Il mio cagnolino abbaia perché ha visto un gatto nel nostro giardino.

• Da piccola mi divertivo con una bambola che mi avevano regalato i miei nonni.

• La maestra ha detto che andremo in palestra solo dopo che tutti avranno messo la tuta.

FUTURO ANTERIORE indica un fatto che avverrà nel futuro prima che se ne realizzi un altro LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 151

I tempi semplici dell’indicativo

Indica un’azione, una situazione o un modo di essere che nel momento in cui si parla o si scrive

Il presente si può usare anche per esprimere;

• un futuro molto vicino: Ezio esce ma torna subito.

• un’azione che si ripete: Il postino arriva sempre alle otto.

• una definizione scientifica: Il quadrato ha quattro angoli retti.

• un fatto sempre vero: L'acqua bolle a 100°.

• nei testi narrativi, al posto del passato remoto (presente storico): Cenerentola perde una scarpetta.

Il tempo imperfetto

Indica una situazione passata, ma “imperfetta”, cioè non conclusa, e che è presentata mentre dura nel tempo.

L’imperfetto si usa anche per:

• indicare un’azione che si ripeteva abitualmente nel passato: Ogni lunedì a scuola ripassavamo le tabelline.

• dare inizio alle favole: C’ era una volta...

• esprimere due fatti che avvengono nel passato, ma contemporanei tra loro: Camminavo nel parco, quando vidi Francesco che mi salutava.

• sostituire il condizionale e rendere più cortese una richiesta: Desideravo sapere a che ora parte il treno per Roma.

1 Completa coniugando il verbo tra parentesi al presente o all’imperfetto.

• L’anno scorso io (andare) in piscina due volte alla settimana.

• Chi (volere) venire con me?

• Ieri, mentre tu (studiare) , tuo fratello ha messo in ordine la vostra cameretta.

• Ogni giorno Paolo (fare) una passeggiata sul lungolago.

• L’anno scorso la mia sorellina non (sapere) nuotare, ma quest’anno (nuotare) come un pesciolino!

M O R F O LO GIA
152

Il tempo passato remoto

Indica un’azione avvenuta e conclusa nel passato.

Si usa:

• nella narrazione di fiabe, leggende...: Biancaneve mangiò la mela avvelenata

• quando si parla di avvenimenti storici: Gli Egizi costruirono le piramidi

Il futuro semplice

Indica un’azione che, nel momento in cui si parla o si scrive, deve ancora avvenire

Il futuro semplice può essere anche usato per esprimere:

• un comando: Andrete subito a fare i compiti!

• un dubbio: Sarà davvero così?

• un’ipotesi: Forse saranno già le otto.

1 Sottolinea i verbi presenti nel testo usando quattro colori diversi, uno per ogni tempo semplice del modo indicativo.

Un giorno un cinghiale si affilava le zanne contro il tronco di un albero. Passò di lì una volpe, vide il cinghiale e cominciò a osservarlo. Quello lavorava con tanta lena ed energia che scuoteva tutto l’albero e anche i cespugli intorno.

– Ti affili le zanne, – disse la volpe – ma non vedo neppure l’ombra di un predatore, né un altro tipo di minaccia qui intorno. Perché fatichi tanto?

– Ti darò una risposta molto semplice – replicò il cinghiale. – Se qualcuno mi attaccherà, io non avrò certamente il tempo di affilarmi le zanne. Ma se invece saranno pronte le userò sul mio nemico.

La volpe capì che il cinghiale era molto previdente e se ne andò via.

Favole di Esopo, Einaudi Ragazzi

2 Completa coniugando il verbo dato in modo corretto al tempo imperfetto o passato remoto.

• Mia zia, anni fa, (affittare) una villetta al mare per il mese di agosto.

• Mentre Alice (studiare) , (arrivare) Lucia.

• La piccola Lia mi (sorridere) appena mi (vedere)

• La neve (scendere) ininterrottamente da due giorni.

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 153

I tempi composti dell’indicativo

Niky cominciò a girare intorno al grande monolite... a che cosa serve! – rise Zahara.

– Secondo un’antica superstizione, se fai un giro intorno allo scarabeo, avrai fortuna. Ma le donne dell’antica Tebe erano convinte che facendo tre giri, avrebbero trovato l’amore entro l’anno.

Era un rito magico degli antichi Egizi.

Le parole in rosso nel testo sono tre verbi coniugati in tempi composti dell'indicativo.

I tempi composti sono formati da due voci verbali: erano convinte, avrebbero trovato

Nei tempi composti dei verbi:

• la prima voce verbale (erano, avrebbero) è formata dai verbi essere o avere con la funzione di ausiliare;

• la seconda voce verbale (convinte, trovato) esprime il significato dell’azione.

Per la prima voce verbale dei tempi composti, è necessario porsi la domanda: bisogna usare essere o avere? Ogni verbo richiede un proprio ausiliare:

• i verbi che esprimono un’azione e che rispondono di solito alla domanda chi? / che cosa? vogliono l’ausiliare avere: Io ho ascoltato (che cosa?) una canzone. / La zia ha chiamato (chi?) la nonna.

• I verbi che esprimono movimento, spostamento, cambiamento vogliono l’ausiliare essere: Sei arrivato in ritardo. / Noi siamo rimasti al mare fino a settembre.

La seconda voce verbale è coniugata sempre al participio passato Le desinenze del participio passato sono:

• -ato per i verbi di 1a coniugazione: sognato, cantato, giocato, nuotato...

• -uto per i verbi di 2a coniugazione: bevuto, caduto, temuto, scaduto...

• -ito per i verbi di 3a coniugazione: finito, sentito, salito, seguito...

ATTENZIONE!

Tra i tempi semplici e quelli composti esiste una relazione di tempo: infatti spesso i tempi composti esprimono azioni avvenute prima dei tempi semplici. Osserva:

• Quando ebbi finito i compiti, andai al parco. (L’azione di finire i compiti avviene prima di quella di andare al parco)

• Niky dopo che avrà riposato al fresco della foresta di pietra, andrà al lago sacro. (L’azione di riposare avviene prima di quella di andare al lago)

M O R F O LO GIA 154

Il tempo passato prossimo

Si forma con il presente dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che indica l’azione. Esprime:

• un’azione avvenuta in un periodo passato, ma molto vicino (prossimo) al presente: Oggi ho pranzato con Luca

• un fatto avvenuto in un passato anche molto lontano, ma i cui effetti durano ancora nel presente: Luca è venuto ad abitare vicino a casa mia otto anni fa.

Il tempo trapassato prossimo

Si forma con l’imperfetto dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che indica l’azione.

Esprime un fatto avvenuto nel passato, ma accaduto prima di un altro fatto espresso con un imperfetto, un passato prossimo o un passato remoto: Ada era tornata a casa da poco quando hai telefonato. era

1 Completa con l’ausiliare corretto coniugato al tempo verbale opportuno. Segui l'esempio.

• Ieri Lucia uscita da poco quando Luca passato a trovarci.

• Oggi Daniele eseguito la verifica con difficoltà.

• Luciano caduto dall’altalena.

• Io e i miei amici mangiato un panino.

• Lucia e Luca appena fino di pranzare, quando scoppiò un temporale.

2 Sottolinea i verbi al trapassato prossimo. abbiamo fatto • aveva visto • eravate stanchi • eri uscito • siamo partiti • erano entrati hanno parlato • avevano scritto • sono corsi • avete visto • aveva spinto • avete finito N elle seguenti frasi sottolinea l’azione che avviene prima .

LOGICA CON

• La mamma ti ha sgridato perché eri uscito senza permesso.

• Ogni giorno, quando avevano finito i compiti, Anna e Lea andavano al parco.

• Ieri ho fatto il bucato e ora devo stirare la biancheria.

• Era uscito da poco, quando ha bucato la bicicletta.

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 155

Il tempo trapassato remoto

Si forma con il passato remoto dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che indica l’azione.

un fatto avvenuto e definitivamente concluso in un periodo molto lontano, prima di un altro fatto espresso con un passato remoto. Dopo che Lucia fu andata via, cominciai a fare i compiti.

Prima: trapassato remoto

Il tempo futuro anteriore

Dopo: passato remoto

Si forma con il futuro semplice dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che indica l’azione.

Esprime un evento futuro che avverrà prima di un altro fatto, anch’esso non ancora accaduto: Appena avrò letto il libro, te lo presterò.

Prima: futuro anteriore Dopo: futuro semplice

1 Segna con una X la giusta conclusione della frase.

• Ci riposeremo quando finiremo gli esercizi. avremo finiti gli esercizi.

• Domani Lia ci avrà recitato la poesia. ci reciterà la poesia.

• L’anno scorso frequentava la terza. aveva frequentato la terza.

• In prima elementare imparavo a scrivere. ho imparato a scrivere.

• Ciro una volta cadde dalla sedia. cadeva dalla sedia.

2 Nelle seguenti frasi sottolinea la voce verbale giusta tra le due date.

• Nicole mi ha promesso che domani metterà / avrà messo in ordine la sua camera.

• Quel bambino, un giorno, diventerà / sarà diventato un promettente calciatore.

• Se farai / avrai fatto il bravo, ti darò / avrò dato un grosso bacio.

• Appena ebbe / ebbe avuto questa notizia, papà decise / ebbe deciso di mettersi in viaggio.

• Quando finirò / avrò finito i compiti, andrò / sarò andato in piscina con Danilo.

• Ti telefoneremo non appena arriveremo / saremo arrivati a Roma.

• Dopo che parcheggiò / ebbe parcheggiato l’auto nel garage, si fu accorto / accorse di aver perso le chiavi di casa.

M O R F O LO GIA 156

Il verbo

1 Sottolinea i verbi presenti nel testo.

Il riccio aprì gli occhi quando i raggi del sole entrarono nella tana. Scosse delicatamente la sua compagna e le disse:

– Svegliati! Il sole splende, la primavera sparge i fiori sui prati.

La femmina si stirò, sbadigliò, raddrizzò i suoi aculei, poi si guardò intorno per cercare i riccetti che dormivano ancora.

– Su, piccoli, alzatevi e mettetevi in fila dietro di me. Tutta la famiglia uscì dalla tana in fila indiana.

2 Scrivi l’infinito di ogni forma verbale evidenziata. Segui l’esempio.

• Io sono Niki e amo viaggiare.

• Ieri sono andata dal veterinario.

• Ho portato Pulce a fare la vaccinazione.

• Lui è un cagnolino coraggioso.

• Infatti non ha paura del veterinario.

• Pulce è stato molto bravo.

• A casa gli ho dato un po’ di croccantini. !

• Poi gli ho fatto molte coccole. !

3 Scrivi 5 verbi che indicano le azioni che puoi fare con le mani, poi sottolinea la desinenza e indica a quale coniugazione appartengono. Segui l’esempio.

4 Completa con le desinenze -are, -ere, -ire e indica la coniugazione dei seguenti verbi. Segui l’esempio.

prend (…........…..) cap (…........…..) parl (…........…..) part (…........…..) perd (…........…..) serv (…........…..) gioc (…........…..) corr (…........…..)

5 Sottolinea le voci verbali e indicane la persona e il numero. Segui l’esempio.

• Per favore, parla più lentamente.

stringere – 2a coniugazione ere 2a tu – 2a pers. sing.

• Durante lo show, ridevano di gusto.

• Accese il fuoco nel camino.

• Avevo confidato i miei segreti a Sabrina.

Essere MI ES E R CIT O 157

• Per domenica organizzeremo una gita.

I verbi essere e avere

6 Sostituisci i verbi essere e avere con un sinonimo adatto alla frase.

• N el bosco (ci sono) molti alberi frondosi.

• L a collana azzurra, che (è) sul comò, (era) alla nonna.

• (Ho) caldo, speriamo che piova!

• Alcuni miei amici (hanno) una grande casa in montagna.

• Gli orsi (hanno) una coda cortissima.

• Quando (sarò) al mare, ti scriverò.

• Questa bella collezione di bambole (è) a Lucia.

Il modo indicativo

7 Sottolinea l’intruso in ciascun gruppo di verbi. presente parlano • cammina • scriveranno nevica • mangi • perdiamo passato avevi fatto • piango • dormivano udimmo • ha visto • sorridevi futuro leggeranno • vedrai • raccoglierà chiudesti • acquistò • organizzerò

8 Sottolinea in rosso i tempi semplici, in blu i tempi composti

• T i ho detto mille volte che non mi piace il disordine.

• Ho promesso a Lorenzo che nel pomeriggio ci incontreremo al parco.

• Quando sarai tornato dalla piscina, completerai il disegno.

• M entre l'insegnante correggeva i compiti, gli alunni disegnavano.

• Quando ricevette quella bella notizia, esultò di gioia.

• Conservo ancora quella foto che mi hai scattato l’estate scorsa.

9 Completa le frasi coniugando il verbo indicato tra parentesi al tempo opportuno.

• Tra poco il sole (sorgere) all’orizzonte e il cielo (diventare) rosa.

• I eri mi (succedere) una cosa strana: ora ti (raccontare)

• M entre la nonna (apparecchiare) la tavola, Sara (leggere)

• I o (andare) in vacanza il prossimo mese, appena (finire) la scuola.

• I eri la maestra (spiegare) come si (risolvere) le divisioni in colonna.

MI ESE RCI T O 158

10 Coniuga all’imperfetto o al passato remoto i verbi indicati tra parentesi.

• Quella sera papà (tornare) presto perché (avere) una sorpresa per noi: un delizioso gattino.

• Giorgia (camminare) da un’ora quando (sentire) un dolore al fianco destro.

• È mancata l’energia elettrica mentre io (lavorare) al computer.

• L’estate scorsa, al mare, ogni giorno noi per due ore.

12 Coniuga al futuro anteriore il verbo indicato tra parentesi.

• Potrai riposarti solo quando (finire) di sistemare la tua stanza.

• Paolo andrà a dormire appena (tornare) a casa.

• Farò un ottimo lavoro appena (imparare) come funziona questo programma per il computer.

• T i telefoneremo non appena (arrivare)

• Partirò per le ferie non appena (consegnare) il progetto.

11 Sottolinea in blu i verbi all’imperfetto, in verde quelli al passato remoto, in rosso quelli al passato prossimo e in giallo quelli al trapassato prossimo

– La fata mi perdonerà per la brutta azione che ho commesso? E pensare che ho ricevuto da lei tante attenzioni e tante cure amorose!

Mentre diceva così, Pinocchio impallidì tutt’a un tratto spaventato e fece quattro passi indietro. Che cosa aveva visto?

Aveva visto un grosso serpente, disteso in mezzo alla strada, che aveva la pelle verde, gli occhi di fuoco e la coda appuntita, che gli fumava come un camino.

Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, Newton Compton

trapassato prossimo

13 S crivi il tempo a cui sono coniugati i seguenti verbi. Segui l’esempio. • avevo applaudito • siete arrivati 159
è caduto
avranno risolto
ebbero pianto
ha giocato
avete detto
furono usciti
avrà tagliato
avevamo chiuso
siete scesi
erano saliti

Il modo congiuntivo

Niky cominciava a perdere il filo. Le sembrava che più cose sullo scarabeo, più sarebbe stata perplessa. Strinse l’amuleto che portava al collo e desiderò che qualcosa . Improvvisamente vide due sandali di cuoio e alzò lo sguardo. Vide una ragazzina più o meno della sua stessa età, vestita in abiti arabi. La fissava con occhi intensi e le parve che sussurrasse qualcosa.

I verbi in rosso nel testo non esprimono avvenimenti certi ma indicano azioni possibili, incerte, che si spera o si desidera che avvengano. Il modo congiuntivo è il modo della possibilità, del dubbio, del desiderio Noi possiamo pensare, quindi:

esprimere

• Tutti questi verbi richiedono un verbo coniugato al modo congiuntivo Osserva:

delle situazioni immaginate immaginare delle speranze sperare dei desideri desiderare dei timori temere dei dubbi e delle incertezze dubitare dei sospetti sospettare delle impressioni sembrare dei pareri parere degli auguri augurare Mi sembra che tu sia stanco • Desideravo che tu venissi con me. • Sospettavo che fosse stato Marco.

Il modo congiuntivo si chiama così perché congiunge due frasi: una con il verbo al modo indicativo, l’altra con il verbo al modo congiuntivo

Desiderò /che qualcosa cambiasse Mi sembra /che tu sia stanco modo indicativo modo congiuntivo modo indicativo modo congiuntivo • Oltre che dopo i verbi indicati sopra, il congiuntivo è usato con altre espressioni: bisogna che, può darsi che, affinché, benché, purché, prima che, a condizione che...: Ritorna a casa prima che piova. / Andrò a condizione che tu venga con me.

M O R F O LO GIA 160

I tempi del congiuntivo

I tempi del modo congiuntivo sono quattro: • due semplici: presente e imperfetto; • due composti: passato e trapassato.

• Il passato si forma con il congiuntivo presente di essere o avere + il participio passato del verbo che indica l’azione: abbia urlato.

• Il trapassato si forma con il congiuntivo imperfetto di essere o avere + il participio passato del verbo che indica l’azione: avesse urlato

ATTENZIONE!

Il congiuntivo è sempre meno usato ed è spesso sostituito dall’indicativo.

Per esempio si dice “Non so neppure dove abita quel ragazzo” invece di “Non so neppure dove abiti quel ragazzo”.

In una frase come questa è sbagliato usare l’indicativo (abita) perché la situazione di cui si parla è dubbia (non so).

Come si usano i tempi del congiuntivo

Il presente indica un dubbio, una speranza o un desiderio possibili nel momento in cui si parla.

L’imperfetto indica una speranza o un desiderio che è difficile che si realizzi.

Il passato indica un dubbio o una speranza che non sappiamo se si sia avverata

Il trapassato indica un desiderio o un fatto che può essersi avverato o essere rimasto irrealizzato

Che il treno parta in ritardo?

Se almeno partisse in orario!

Che sia già partito?

E se fosse già partito?

LE PART I VA R IA B ILI: IL V ERBO 161

Il modo congiuntivo

1 Completa il testo inserendo al posto giusto i seguenti verbi al modo congiuntivo: sia • piacciano • fossi • avessi letto preferisca • avessi preso avessi letto • contagi Credevo che tu in vacanza, invece ho saputo dai compagni che sei ammalata. Non sapevo, infatti, che l’influenza. Immagino che tu ancora a letto; in tal caso ti lascerò in portineria un bel libro poliziesco da leggere. Non verrò personalmente a portartelo, perché non vorrei che l’influenza anche a me. Se per caso tu lo , telefonami: te ne manderò uno ugualmente bello. La mia mamma mi ha chiesto: – Ma sei sicura che alla tua amica i racconti gialli e non invece un altro genere di lettura?

Io le ho risposto che questa sarà per te l’occasione per apprezzare anche i gialli, se per caso tu non ne ...................................... mai uno.

2 Colora solo i riquadri con i verbi espressi al congiuntivo comprai sapessero realizzeremo hai scritto avessero giocato curiosasti avessimo desiderato credevano leggo affideremo volessimo crediate abbiano fatto accendemmo avrebbe voluto abbia parlato avessero scoperto scoprivate togliessi affidiate avessi pulito viaggia

3 Completa le frasi coniugando al modo congiuntivo e al tempo opportuno i verbi indicati tra parentesi.

• I miei genitori credono che io non (sapere) nuotare.

• Ho svolto il tema meglio di quello che (pensare)

• Se tu (essere) più prudente non saresti caduto nel fosso.

• Credo che la settimana scorsa Sara (essere) ammalata.

• N on potevo sopportare che il mio cane (soffrire)

MI ESE RCI T O 162

4 Congiuntivo imperfetto o trapassato? Segui l’esempio e cancella la forma errata.

• Desidererei che tu mangiassi / avessi mangiato anche un po’ di verdura.

• Avrei desiderato che tu mangiassi / avessi mangiato anche un po’ di verdura.

• Se lei lo sapesse / avesse saputo, si arrabbierebbe con me.

• Se lei lo sapesse / avesse saputo, si sarebbe arrabbiata con me.

• Vorrei tanto che tu partissi / fossi partito con me.

• Avrei tanto voluto che tu partissi / fossi partito con me.

• N on credevo che Lorenzo andasse / fosse andato da solo a scuola.

• N on avrei mai creduto che ieri Lorenzo andasse / fosse andato da solo a scuola.

5 Completa le frasi.

• È opportuno che tu

• Pensiamo che voi

• Sarebbe bello se noi

• Sono dell’idea che lui

• Speravamo tanto che lei

6 Riscrivi le frasi usando correttamente il congiuntivo. Segui l’esempio.

• Credevo che tu avevi giocato ieri.

Credevo che tu avessi giocato ieri.

• Bisogna che io vado a casa.

• Chiunque ha sporcato il tavolo, lo deve pulire.

• Ho sempre pensato che voi due siete amici.

• Spero che Dario ha fatto un buon lavoro.

• Dovunque vanno, li raggiungeremo.

• Penso che non hanno bisogno del mio aiuto.

• Pare che Giada è andata al mare coi suoi zii.

• Sebbene è stato avvisato da tutti, Andrea non ha ascoltato nessuno.

163

Il modo condizionale

– Quello che è successo è stata una serie di se non ci fosse stato Pulce –continuò Niky prendendo in braccio il cockerino andata a finire.

– Probabile – osservò il professore, – ma se tu non avessi colto le coincidenze nessuno avrebbe mai scoperto il vero volto della regina...

I verbi scritti in rosso nel testo sono al modo condizionale. Questo è il modo che indica la possibilità che un fatto accada, ma solo a certe condizioni Nel testo, le condizioni sono quelle sottolineate, espresse al modo congiuntivo. Quando il modo condizionale viene usato da solo, può esprimere:

• un desiderio: Vorrei raggiungere gli amici al mare.

• un’opinione personale: Secondo me meriterebbe un severo richiamo.

• un dubbio: Che cosa potrei regalare alla mamma?

• una richiesta cortese: Per favore, vorrei un bicchiere d’acqua!

• una supposizione: Mi sembrerebbe opportuno avvisare i genitori.

I tempi del modo condizionale

Il modo condizionale ha solo due tempi:

• uno semplice, il presente, che indica un desiderio che si potrebbe avverare;

• uno composto, il passato, che indica una possibilità che si sarebbe potuta realizzare tempo fa

Partirei se non avessi ancora tante cose da sbrigare!

Se non avessi avuto tante cose da sbrigare, sarei partito.

Il passato si forma con il condizionale presente dell’ausiliare (essere o avere) e il participio passato del verbo che esprime l’azione.

1 Completa la frasi scrivendo il verbo tra parentesi al modo condizionale

• Se Lia non avesse la febbre, (partecipare) alla gara.

• Tu non (fare) così fatica se ti fossi riposato.

• Dimmi come ti (comportare) se fossi stato al mio posto.

• Io (bere) volentieri qualcosa di fresco!

• Per merenda (desiderare) pane e cioccolata. Ti (accompagnare) volentieri se avessi l’automobile.

M O R F O LO GIA 164

Il modo condizionale

1 N elle frasi seguenti sottolinea i verbi al modo condizionale.

• Che cosa diresti se andassimo al mare per le vacanze?

• N on potrebbe venire da noi neppure se lo volesse, perché nevica troppo forte.

• N on vorrei essere scortese, ma sono troppo stanco per uscire.

• Sarebbe meglio se diceste il vero.

• Alex ha detto che sarebbe andato a casa di Michi.

• Al suo posto io avrei avuto paura.

• Mangerei un bel panino con prosciutto crudo e mozzarella.

2 Completa le frasi coniugando il verbo fra parentesi al modo condizionale.

• N on (cadere) se non si fosse rotta la catena della bicicletta.

• Se la sveglia avesse suonato alle sette non (arrivare) in ritardo a scuola.

• I o (volere) imparare a suonare la chitarra.

• Se ti fossi allenato di più, (ottenere) un risultato migliore.

• Mi (piacere) che la zia mi accompagnasse al cinema.

• I o (preferire) fare da solo, senza nessun aiuto.

• Avevo un gran caldo, (prendere) volentieri un gelato.

• T i (addormentare) prima se guardassi meno TV la sera.

3 Coniuga i seguenti verbi al condizionale secondo le indicazioni. Segui l’esempio.

• disegnare, pres., 3a pers. sing.

egli disegnerebbe

• dormire, pass., 1a pers. plur.

• avere, pres., 2a pers. sing.

• bere, pass., 3a pers. plur.

• ordinare, pres., 2a pers. plur.

• essere, pass., 1a pers. sing.

• credere, pres., 3a pers. plur.

• sentire, pres., 2a pers. plur.

4 Come chiederesti a una tua compagna una gomma in modo gentile? Colora i riquadri con le forme verbali più opportune.

Dammi la gomma! Voglio la gomma. Avresti una gomma? Ti ho chiesto la gomma! Avresti per favore una gomma da prestarmi? MI ES E R CIT O 165

Il modo imperativo

– Io non voglio uno scarabeo nuovo. Io voglio il mio. Smettila Non fare la bambina.

– Mamma! Questo era la chiave per scoprire il mistero. di dire sciocchezze. Il signore ti ha detto che ne avrai uno nuovo.

Niky prese un tovagliolino e cominciò a raccogliere i frammenti di argilla smaltata del suo amuleto frantumato sparsi qua e là.

I verbi in rosso nel testo sono al modo imperativo È il modo che esprime un comando, un ordine, ma anche un invito, un suggerimento. Serve inoltre per dare istruzioni su come usare un oggetto o su come preparare una ricetta o per indicare come raggiungere un luogo. È il modo verbale più semplice poiché è formato da un solo tempo: il presente

Le persone dell’imperativo

Si usano solo due persone del modo imperativo:

• la 2a persona singolare (tu): sbrigati!

• la 2a persona plurale (voi): sistemate!

Infatti:

• la 1a persona singolare (io) non esiste perché non ha senso dare ordini a se stessi;

• la 3a persona singolare (egli), la 1a persona plurale (noi) e la 3a persona plurale (essi) hanno le stesse forme del modo congiuntivo presente

ATTENZIONE!

• I verbi andare, dare, fare e stare alla 2a persona singolare del modo imperativo hanno una doppia forma: vai – va’ / dai – da’ / fai – fa’ / stai – sta’ Si può cioè elidere (togliere) l’ultima vocale del verbo, ma al suo posto occorre inserire l’apostrofo.

• Per formare l’ imperativo negativo alla 2a persona singolare si deve usare l’ infinito: Non fare la bambina!

M O R F O LO GIA 166

Il modo imperativo

1 Completa il testo coniugando al modo imperativo i verbi tra parentesi.

Fuffy, (venire) subito qui! (Smettere) di miagolare in questo modo! Su, (fare) il bravo!

E (lasciare) stare il canarino! Basta! (Andare) subito in giardino, adesso!

3 Riscrivi le frasi volgendo i comandi alla forma negativa . Segui l’esempio.

• Accendi la TV!

• Spedisci gli auguri a Cinzia!

• Carica le valigie in macchina!

• Togli l’acqua dal frigo!

• Prendi l’ascensore!

• Mangia tutta la verdura!

• Canta quella canzone!

• Parla con loro!

2 Indica il valore dei verbi all’imperativo. Segui l’esempio.

C comando D divieto E esortazione R richiesta.

• Cerca di essere più educata con la zia. E

• Ti prego di svegliarmi alle sette!

• Fa’ silenzio!

• Muoviti! Sei in ritardo!

• Non sporgerti dalla finestra!

• Per favore, aspetta in silenzio.

• Non pensarci troppo!

• Non toccare la spina!

4 Sostituisci le frasi con un verbo all’imperativo. Segui l’esempio.

Non accendere la TV! Tornate domani.

• Vi consiglio di tornare domani, Chiara non è in casa.

• Ti prego di verificare il tuo lavoro.

• Potresti ripetere l’ultima frase?

• Le chiedo di sedersi e di aspettare.

• Saresti così gentile da portarmi un bicchiere d’acqua?

MI ES E R CIT O 167

I modi indefiniti

(si) alle quattro e mezza fu un’esperienza . Il sole era già sorto, ma la luce gli occhi di Niky e di Karim. , fecero colazione dormendo e partirono in dormiveglia. Una volta svegliati, si trovarono su una strada sconnessa tra aspre montagne desertiche. Il pulmino si addentrò tra pareti rocciose per entrare in un parcheggio.

Le voci verbali in rosso nel testo sono coniugate in diversi modi indefiniti

I modi indefiniti, come dice il nome, non indicano la persona e hanno un’unica forma Essi sono: infinito, participio e gerundio

I modi indefiniti hanno solo due tempi:

• il presente: aprire, traumatizzante, sognando

• il passato: avere aperto, traumatizzato, avendo sognato

• L’infinito è usato come verbo:

• per dare un ordine o un’istruzione: Non calpestare le aiuole.

• nelle frasi in cui accompagna altri verbi: Propongo di fare un puzzle.

• con funzione di soggetto: Studiare l’inglese è utile.

• Il participio viene usato in funzione di verbo, di aggettivo o di nome:

• Materiale contenente sostanze tossiche. verbo

• Linda ha un viso sorridente. aggettivo

• Preferisco il dolce al salato. nome

• Il gerundio è sempre usato come verbo: Tornando da scuola, passa di qui. / Avendo tardato, abbiamo perso il treno.

ATTENZIONE!

Il participio passato:

• concorda con il nome a cui si riferisce nel genere e nel numero se l’ausiliare è il verbo essere: Fulvio è arrivat o. / Ester è salit a. / Siamo andati via insieme;

• se invece l’ausiliare è avere, il participio rimane invariato: Maria ha ascoltat o la maestra. / Abbiamo mangiat o la frutta.

M O R F O LO GIA 168

I modi indefiniti

1 Leggi i seguenti proverbi e sottolinea i modi indefiniti. Poi indica con I quelli al modo infinito, con P quelli al modo participio e con G quelli al modo gerundio

Meglio soli che male accompagnati.

Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.

Uomo avvisato mezzo salvato.

Non tutto il male viene per nuocere.

L’appetito vien mangiando.

Male non fare paura non avere.

Sbagliando s’impara.

Vedere e non toccare.

A caval donato non si guarda in bocca.

2 Scrivi il participio presente e passato dei seguenti verbi. Segui l’esempio.

3 N elle frasi seguenti sostituisci con un gerundio le espressioni evidenziate.

• N on puoi studiare bene mentre guardi la TV. ( )

• Se continuerai ad allenarti, riuscirai a vincere. ( )

• Per aver rotto un vaso, Giorgio è stato punito. ( )

• Poiché aveva pianto, Rita aveva gli occhi arrossati. ( )

• Con il leggere, diventerai sempre più bravo. ( )

• Siccome avevo perso le chiavi di casa, ho dovuto dormire in albergo. ( )

4 Inserisci nelle frasi i participi presenti adatti. Segui l’esempio.

• Nella fiaba di Pinocchio c’è il grillo

• Nella notte di San Lorenzo abbiamo visto le stelle

• A Pisa c’è la Torre

• In classe abbiamo letto un libro molto sull’Universo.

bruciante bruciato Participio presente Participio passato
MI ES E R CIT O 169
bruciare amare pensare dormire vincere cadere derivare scrivere
parlante

CON

1 M etti in relazione le voci verbali del primo insieme con quelle del secondo. potesse possa avere potuto avesse potuto abbia potuto potere

aiutare abbia aiutato avesse aiutato avere aiutato aiutasse aiuti

2 Chi non rispetta l’appartenenza al gruppo? Individualo e cancellalo con una X .

• parlare, cantare, sognare, camminare, lunare, pensare, ideare, tracciare

• avuto, veduto, seduto, saluto, piovuto, voluto, premuto, venuto

• avente, vedente, esistente, splendente, residente, mente, piangente

3 Riordina le seguenti voci verbali in successione temporale partendo dal tempo più lontano: giocava • giocherà • ha giocato • giocò • aveva giocato • ebbe giocato • gioca ebbe giocato, giocò,

4 Riordina le parole nei cartellini per ottenere due frasi logiche. Le parole di inizio sono evidenziate.

In Lia la l’ avesse supera

Credevo verifica limite città giornate che nebbiose sbagliato inquinamento il nelle

GIOCA LOGICA
170

IL VERBO

esprime

MAPPA del VERBO

• un’azione • una situazione

• una sensazione • uno stato

• un modo di essere...

-are : 1 a coniugazione -ere : 2 a coniugazione -ire : 3 a coniugazione

ha tre coniugazioni

ha quattro modi finiti

I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria . Possono avere un significato proprio o svolgere la funzione di ausiliare per formare i tempi composti

• Indicativo : esprime fatti certi, in situazioni reali

• Congiuntivo : esprime possibilità, dubbio, incertezza, desiderio

• Condizionale : esprime la possibilità che un fatto avvenga solo a certe condizioni

• Imperativo : esprime un ordine, un comando

• Infinito : esprime il significato dell’azione senza indicare la persona

ha tre modi indefiniti

• Participio : ha le caratteristiche sia di un verbo sia di un aggettivo

• Gerundio : esprime un’azione o un modo di essere in rapporto con un’altra azione o modo di essere

La 171

1 Indica con una X la serie che contiene soltanto verbi

correre, scrivere, pantere, scacchiere frugare, intonare, cercare, zanzare porre, torre, ricomporre, scomporre gioire, dormire, fluire, finire

mangiare, avere, avare, salare leggere, scrivere, pere, comprendere capire, partire, lire, dormire cancellare, andare, stare, portare

2 Leggi la seguente frase:

Spesso vado al parco per correre, ma dopo un po’ mi siedo su una panchina, osservo gli alberi e mi rilasso.

Se sostituisci “Spesso” con “Ieri”, quante forme verbali dovrai modificare? 2 3 4 5

3 “Ha creduto”, “piangessimo”, “scrivendo” e “vedrebbero” sono tutti verbi: coniugati alla 3a persona singolare. appartenenti alla stessa coniugazione. coniugati ai tempi semplici dell’indicativo. espressi al modo congiuntivo.

4 Indica con una X se i verbi essere e avere hanno significato proprio o se sono ausiliari.

Il mio cane ha sempre una gran fame. Mi sono dimenticato di fare il compito. Come sei allegro oggi!

Gli scoiattoli hanno raccolto molte noci. Ieri era proprio una bella giornata di sole.

Il pallone è rotolato in quel cespuglio di more.

Significato proprio Ausiliare

172
ViaalTEST!

5 Leggi la seguente frase: Durante l’intervallo gli alunni chiacchieravano tra loro. Il verbo “chiacchieravano” è espresso al modo: indicativo. condizionale. congiuntivo. imperativo.

6 Indica con una X la frase in cui i verbi sono stati usati in modo corretto. Se studiassi di più, prenderò dei bei voti. Se studiassi di più, prendessi dei bei voti. Se studiassi di più, prenderei dei bei voti. Se studiassi di più, prendevo dei bei voti.

7 Leggi la seguente frase: Ridevo a crepapelle e mi divertivo un sacco, guardando quel film. Con quale espressione puoi sostituire il verbo “guardando”? Affinché guardassi. Talvolta guardavo. Benché guardassi. Mentre guardavo.

8 N el seguente elenco sono presenti alcune voci verbali al condizionale. Quante? giochiate • ebbero letto • perdessero • sarei partito • presentavano avessi finito • avrebbero disegnato • fuggiste • aveva cucinato • vedresti lavorino • fummo assunti • fossero andati • avresti capito • abbandonassi 4 5 6 7

9 Indica con una X il modo e il tempo dei seguenti verbi.

Avere studiato infinito presente infinito passato participio presente participio passato

Mangiando gerundio presente infinito presente participio presente infinito passato

Sognato gerundio presente infinito presente infinito passato participio passato

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

RIFLETTO SUL MIO LAVORO
Via al TEST! 173

DEL VERBO GRAMMATICALE ANALISI

Per fare l’analisi grammaticale del verbo è necessario indicare le seguenti caratteristiche:

1a coniugazione (amare) coniugazione 2a coniugazione (credere) 3a coniugazione (dormire) coniugazione propria (essere e avere)

indicativo (tu disegni) congiuntivo (che tu disegni) condizionale (tu disegneresti) modo imperativo (disegna!) infinito (disegnare) participio (disegnato) gerundio (disegnando)

per il modo indicativo: presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice, passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore per il modo congiuntivo: presente, imperfetto, passato, trapassato tempo per il modo condizionale: presente, passato per il modo imperativo: presente per il modo infinito: presente, passato per il modo participio: presente, passato per il modo gerundio: presente, passato

1a, 2a, 3a persona singolare (io, tu, egli, ella, lui, lei, essa, esso) e numero 1a, 2a, 3a persona plurale (noi, voi, essi, esse, loro)

persona

174

1 Sottolinea i verbi contenuti nelle frasi e fai la loro analisi grammaticale. I simboli rossi ti aiuteranno a capire quante voci verbali ci sono in ogni frase. Segui l’esempio.

• Barbara aveva ricevuto in dono un vestito nuovo che subito indossò. aveva ricevuto = voce del verbo ricevere, 2a coniugazione, modo indicativo, tempo trapassato prossimo, 3a persona singolare indossò = voce del verbo indossare, 1a coniugazione, modo indicativo, temp o passato remoto, 3a persona singolare

• Mi piacerebbe tanto avere dei pattini e forse gli zii me li regaleranno a Natale.

• Credevo che tu fossi ancora in camera; perché non mi hai detto che saresti uscito?

• Avendo perso il treno, non sono arrivato in tempo da Roberto; gli chiederò scusa.

175

GRAMMATICALE ANALISI DELLA

FRASE

Per fare l’analisi delle parti variabili del discorso è necessario ricordare le varie categorie e le loro caratteristiche:

• il nome: di cosa, animale o persona / comune o proprio / concreto o astratto / individuale o collettivo / il genere: maschile o femminile / il numero: singolare o plurale / primitivo, derivato, alterato, composto;

• l’articolo: determinativo, indeterminativo, partitivo / il genere / il numero;

• l’aggettivo: qualificativo (grado positivo, comparativo, superlativo), possessivo (mio, tuo libro…), dimostrativo (questo libro, codesto quaderno…), indefinito (qualche biscotto, alcuni fiori…) interrogativo (quale cosa?…), esclamativo (quanti errori!), numerale cardinale (tre fogli), numerale ordinale (terzo piano) / il genere / il numero;

• il pronome: personale (io, tu…), possessivo (mio, tuo…), dimostrativo (questo, codesto…), indefinito (qualche, alcuni), interrogativo (quale?…), esclamativo (quanti!), numerale cardinale (tre, quattro), numerale ordinale (terzo), relativo (che, cui) / il genere / il numero. Nel caso dei pronomi personali e possessivi occorre identificare la persona (1a , 2a , 3a persona singolare o plurale)

• il verbo: coniugazione (1a , 2a , 3a , coniugazione propria), modo indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio, gerundio e il loro rispettivo tempo / persona e numero

prima

classe

lui

è

felicissimo

1 Fai l’analisi grammaticale di ogni parola della seguente frase. • il • mio • cuginetto • Carlo • frequenterà • la

176

La coniugazione del verbo ESSERE

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

TEMPI SEMPLICI

Presente io sono tu sei egli è noi siamo voi siete essi sono

Imperfetto

io ero tu eri egli era noi eravamo voi eravate essi erano

Passato remoto io fui tu fosti egli fu noi fummo voi foste essi furono

TEMPI COMPOSTI TEMPI SEMPLICI

Passato prossimo

io sono stato tu sei stato egli è stato noi siamo stati voi siete stati essi sono stati

Trapassato prossimo

io ero stato tu eri stato egli era stato noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati

Trapassato remoto

io fui stato tu fosti stato egli fu stato noi fummo stati voi foste stati essi furono stati

Presente

(che) io sia (che) tu sia (che) egli sia (che) noi siamo (che) voi siate (che) essi siano

Imperfetto

(che) io fossi (che) tu fossi (che) egli fosse (che) noi fossimo (che) voi foste (che) essi fossero

Passato

(che) io sia stato (che) tu sia stato (che) egli sia stato (che) noi siamo stati (che) voi siate stati (che) essi siano stati

Trapassato

(che) io fossi stato (che) tu fossi stato (che) egli fosse stato (che) noi fossimo stati (che) voi foste stati (che) essi fossero stati

MODO CONDIZIONALE

Presente io sarei tu saresti egli sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero

Futuro semplice io sarò tu sarai egli sarà noi saremo voi sarete essi saranno

MODO INFINITO

Presente essere

Futuro anteriore

io sarò stato tu sarai stato egli sarà stato noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati

MODI INDEFINITI

Passato essere stato

Passato io sarei stato tu saresti stato egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati

MODO IMPERATIVO

Presente sii (tu) sia (egli) siamo (noi) siate (voi) siano (essi)

MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente (ente)

Passato stato

Presente essendo Passato essendo stato

M O R F OLOGIA 177

Presente io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno

La coniugazione del verbo AVERE

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI COMPOSTI TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI

Passato prossimo

io ho avuto tu hai avuto egli ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto

Imperfetto

io avevo tu avevi egli aveva noi avevamo voi avevate essi avevano

Passato remoto io ebbi tu avesti egli ebbe noi avemmo voi aveste essi ebbero

Trapassato prossimo

io avevo avuto tu avevi avuto egli aveva avuto noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto

Trapassato remoto

io ebbi avuto tu avesti avuto egli ebbe avuto noi avemmo avuto voi aveste avuto essi ebbero avuto

Presente

(che) io abbia (che) tu abbia (che) egli abbia (che) noi abbiamo (che) voi abbiate (che) essi abbiano

Imperfetto (che) io avessi (che) tu avessi (che) egli avesse (che) noi avessimo (che) voi aveste (che) essi avessero

Passato

(che) io abbia avuto (che) tu abbia avuto (che) egli abbia avuto (che) noi abbiamo avuto (che) voi abbiate avuto (che) essi abbiano avuto

Trapassato

(che) io avessi avuto (che) tu avessi avuto (che) egli avesse avuto (che) noi avessimo avuto (che) voi aveste avuto (che) essi avessero avuto

MODO CONDIZIONALE

Presente io avrei tu avresti egli avrebbe noi avremmo voi avreste essi avrebbero

Futuro semplice io avrò tu avrai egli avrà noi avremo voi avrete essi avranno

Futuro anteriore io avrò avuto tu avrai avuto egli avrà avuto noi avremo avuto voi avrete avuto essi avranno avuto

MODI INDEFINITI

Passato io avrei avuto tu avresti avuto egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto

MODO IMPERATIVO

Presente

abbi (tu) abbia (egli) abbiamo (noi) abbiate (voi) abbiano (essi)

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente avere Passato avere avuto Presente avente Passato avuto Presente avendo Passato avendo avuto
M O R F O LO GIA 178

La prima coniugazione regolare: LODARE

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

TEMPI SEMPLICI

Presente io lodo tu lodi egli loda noi lodiamo voi lodate essi lodano

Imperfetto io lodavo tu lodavi egli lodava noi lodavamo voi lodavate essi lodavano

Passato remoto io lodai tu lodasti egli lodò noi lodammo voi lodaste essi lodarono

TEMPI COMPOSTI TEMPI SEMPLICI

Passato prossimo

io ho lodato tu hai lodato egli ha lodato noi abbiamo lodato voi avete lodato essi hanno lodato

Presente

(che) io lodi (che) tu lodi (che) egli lodi (che) noi lodiamo (che) voi lodiate (che) essi lodino

Trapassato prossimo io avevo lodato tu avevi lodato egli aveva lodato noi avevamo lodato voi avevate lodato essi avevano lodato

Trapassato remoto

io ebbi lodato tu avesti lodato egli ebbe lodato noi avemmo lodato voi aveste lodato essi ebbero lodato

Imperfetto (che) io lodassi (che) tu lodassi (che) egli lodasse (che) noi lodassimo (che) voi lodaste (che) essi lodassero

Passato

(che) io abbia lodato (che) tu abbia lodato (che) egli abbia lodato (che) noi abbiamo lodato (che) voi abbiate lodato (che) essi abbiano lodato

Trapassato (che) io avessi lodato (che) tu avessi lodato (che) egli avesse lodato (che) noi avessimo lodato (che) voi aveste lodato (che) essi avessero lodato

MODO CONDIZIONALE

Presente io loderei tu loderesti egli loderebbe noi loderemmo voi lodereste essi loderebbero

Futuro semplice io loderò tu loderai egli loderà noi loderemo voi loderete essi loderanno

Futuro anteriore io avrò lodato tu avrai lodato egli avrà lodato noi avremo lodato voi avrete lodato essi avranno lodato

MODI INDEFINITI

Passato io avrei lodato tu avresti lodato egli avrebbe lodato noi avremmo lodato voi avreste lodato essi avrebbero lodato

MODO IMPERATIVO

Presente

loda (tu) lodi (egli) lodiamo (noi) lodate (voi) lodino (essi)

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente lodare Passato avere lodato Presente lodante Passato lodato Presente lodando Passato avendo lodato
M O R F OLOGIA 179

La seconda coniugazione regolare: TEMERE

MODI FINITI

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI COMPOSTI TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI

Presente

io temo tu temi egli teme noi temiamo voi temete essi temono

Imperfetto

io temevo tu temevi egli temeva noi temevamo voi temevate essi temevano

Passato remoto io temetti tu temesti egli temette noi tememmo voi temeste essi temettero

Passato prossimo

io ho temuto tu hai temuto egli ha temuto noi abbiamo temuto voi avete temuto essi hanno temuto

Trapassato prossimo

io avevo temuto tu avevi temuto egli aveva temuto noi avevamo temuto voi avevate temuto essi avevano temuto

Trapassato remoto

io ebbi temuto tu avesti temuto egli ebbe temuto noi avemmo temuto voi aveste temuto essi ebbero temuto

Presente

(che) io tema (che) tu tema (che) egli tema (che) noi temiamo (che) voi temiate (che) essi temano

Imperfetto (che) io temessi (che) tu temessi (che) egli temesse (che) noi temessimo (che) voi temeste (che) essi temessero

Passato

(che) io abbia temuto (che) tu abbia temuto (che) egli abbia temuto (che) noi abbiamo temuto (che) voi abbiate temuto (che) essi abbiano temuto

Trapassato

(che) io avessi temuto (che) tu avessi temuto (che) egli avesse temuto (che) noi avessimo temuto (che) voi aveste temuto (che) essi avessero temuto

MODO CONDIZIONALE

Presente io temerei tu temeresti egli temerebbe noi temeremmo voi temereste essi temerebbero

Futuro semplice io temerò tu temerai egli temerà noi temeremo voi temerete essi temeranno

Futuro anteriore

io avrò temuto tu avrai temuto egli avrà temuto noi avremo temuto voi avrete temuto essi avranno temuto

MODI INDEFINITI

Passato io avrei temuto tu avresti temuto egli avrebbe temuto noi avremmo temuto voi avreste temuto essi avrebbero temuto

MODO IMPERATIVO

Presente

temi (tu) tema (egli) temiamo (noi) temete (voi) temano (essi)

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente temere

avere temuto

Passato Presente temente Passato temuto Presente temendo Passato avendo temuto
M O R F O LO GIA 180

La terza coniugazione regolare: SENTIRE

MODI FINITI

MODO INDICATIVO

TEMPI SEMPLICI

Presente

io sento tu senti egli sente noi sentiamo voi sentite essi sentono

Imperfetto io sentivo tu sentivi egli sentiva noi sentivamo voi sentivate essi sentivano

Passato remoto io sentii tu sentisti egli sentì noi sentimmo voi sentiste essi sentirono

TEMPI COMPOSTI TEMPI SEMPLICI

Passato prossimo

io ho sentito tu hai sentito egli ha sentito noi abbiamo sentito voi avete sentito essi hanno sentito

Presente

(che) io senta (che) tu senta (che) egli senta (che) noi sentiamo (che) voi sentiate (che) essi sentano

Trapassato prossimo io avevo sentito tu avevi sentito egli aveva sentito noi avevamo sentito voi avevate sentito essi avevano sentito

Trapassato remoto io ebbi sentito tu avesti sentito egli ebbe sentito noi avemmo sentito voi aveste sentito essi ebbero sentito

Imperfetto (che) io sentissi (che) tu sentissi (che) egli sentisse (che) noi sentissimo (che) voi sentiste (che) essi sentissero

Passato

(che) io abbia sentito (che) tu abbia sentito (che) egli abbia sentito (che) noi abbiamo sentito (che) voi abbiate sentito (che) essi abbiano sentito

Trapassato (che) io avessi sentito (che) tu avessi sentito (che) egli avesse sentito (che) noi avessimo sentito (che) voi aveste sentito (che) essi avessero sentito

MODO CONDIZIONALE

Presente io sentirei tu sentiresti egli sentirebbe noi sentiremmo voi sentireste essi sentirebbero

Futuro semplice io sentirò tu sentirai egli sentirà noi sentiremo voi sentirete essi sentiranno

Futuro anteriore io avrò sentito tu avrai sentito egli avrà sentito noi avremo sentito voi avrete sentito essi avranno sentito

MODI INDEFINITI

Passato io avrei sentito tu avresti sentito egli avrebbe sentito noi avremmo sentito voi avreste sentito essi avrebbero sentito

MODO IMPERATIVO

Presente senti (tu) senta (egli) sentiamo (noi) sentite (voi) sentano (essi)

MODO INFINITO MODO PARTICIPIO MODO GERUNDIO

Presente sentire

Passato avere sentito

Presente senziente Passato sentito Presente sentendo Passato avendo sentito
M O R F OLOGIA 181

L’avverbio

Le parole in rosso nel testo sono avverbi L’avverbio è una parte invariabile del discorso che di solito si aggiunge a un verbo per specificarne o modificarne il significato: trascorse lentamente Oltre a modificare il significato dei verbi, gli avverbi possono modificare anche:

• un nome: Soltanto Marta mi può aiutare

• un aggettivo: Luca e Giovanni sono troppo disordinati.

• un altro avverbio: Siete arrivati molto tardi alla partita Gruppi di parole possono essere usati come avverbi. In questo caso si dicono locuzioni avverbiali: a poco a poco, a proposito, in fretta e furia… Gli avverbi possono essere di diverso tipo:

A mezzogiorno si sentì un suono forte e acuto. La nave partì verso Kom Ombo, il tempio del dio coccodrillo. lentamente e pigramente per tutti. Gli unici che non riuscirono a fermare i pensieri furono Niky e Karim. Dopo aver fatto il bagno in piscina, aver ascoltato il professore e aver assecondato Irene, riuscirono finalmente a liberarsi degli adulti. di modo bene, male, piano, forte, volentieri, insieme, soltanto, velocemente, così, quasi, come, dolcemente... di tempo ora, adesso, dopo, presto, domani, ieri, oggi, prima, poi, ancora, spesso, mai, talvolta, subito, raramente, già, tardi... di luogo qui, qua, là, giù, lassù, laggiù, davanti, dietro, vicino, lontano, dove, sopra, sotto, fuori, dentro, accanto... di quantità tanto, poco, più, meno, troppo, abbastanza, assai, niente, altrettanto, parecchio, quasi... di affermazione e di negazione sì, certo, certamente, sicuro, sicuramente, davvero, proprio, appunto, pure, neppure, non, no, nemmeno, neanche... di dubbio forse, probabilmente, circa, magari, eventualmente... interrogativi ed esclamativi perché?, dove?, quando?, quanto!, come!...

M O R F O LO GIA 182

lI S egreto delFar a eno

La preposizione

– Questo è uno dei cartigli di Thutmosi. Qui c’è scritto Menkheperra. Lo abbiamo visto anche nella tomba. E questo disegno... – disse mettendo sopra un dito – è uno scarabeo. – Lo vedo, e allora? – Semplice. Mettiamo il mio scarabeo su quello del cartiglio e scopriamo il vero volto di Hatshepsut.

le Art. Prep. LE PART I I N VA R IABILI

del al dal nel (col) sul

il dello allo dallo nello sullo

lo della alla dalla nella sulla

la dell’ all’ dall’ nell’ sull’

l’ dei ai dai nei (coi) sui

i degli agli dagli negli sugli

gli delle alle dalle nelle sulle

ATTENZIONE!

Non bisogna confondere l’articolo partitivo con la preposizione articolata La parola in verde nel testo è un articolo partitivo. Osserva: Questo è uno dei cartigli. Ho comprato dei souvenir.

I disegni dei cartigli sono suggestivi.

183

Le parole colorate in rosso e azzurro nel testo sono preposizioni Esse non hanno un significato proprio, ma servono per legare le parole fra loro secondo un significato logico che permette la comprensione della frase. Sono di due tipi: • preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra. Si trovano davanti ai nomi, ai pronomi e ai verbi all’infinito. Sono invariabili • preposizioni articolate, che nascono dall’unione delle preposizioni semplicI con gli articoli determinativi. In questo caso si comportano come gli articoli determinativi e sono variabili Osserva la tabella. di a da in con su per tra fra
I pacchetti dei souvenir sono in valigia. articolo partitivo (alcuni, un po’ di) preposizione articolata

L’avverbio

1 S crivi il contrario dei seguenti avverbi.

facilmente bene fuori sempre velocemente prima su dietro vicino silenziosamente

2 Indica con una X se le parole evidenziate sono aggettivi (AGG .) o avverbi (AVV.)

• Questo colore è chiaro AGG. AVV.

• Mio padre ha parlato chiaro. AGG. AVV.

• Carlo corre forte: un giorno o l’altro cadrà. AGG. AVV.

• Dario è forte in storia. AGG. AVV.

• Il gatto è lento, deve essere stanco. AGG. AVV.

• Il nonno procede lento: ha male a una gamba. AGG. AVV.

• L a scorsa settimana ho lavorato sodo. AGG. AVV.

• I eri ho mangiato solo un uovo sodo. AGG. AVV.

La preposizione

3 S cegli la preposizione adatta e cancella con una X quella errata.

• Ai / Agli scoiattoli piacciono le noccioline.

• Il ramo dell’ / dall’albero è pieno di foglie gialle.

• Sono stata presa dallo / dal sconforto.

• Hai visto quanti granchi c’erano sugli / sui scogli?

• Sui / Sugli marciapiedi non si parcheggia, adesso vado dal / del vigile.

• All’ / Al ora del tè mangio anche i biscotti al / di cioccolato.

4 O sserva le parole evidenziate ed sottolineale in giallo se sono articoli partitivi, in verde se sono preposizioni articolate

• La nonna mi ha portato delle bellissime rose del suo giardino.

• Verranno degli amici del babbo per trascorrere una serata in compagnia.

• Il prezzo degli ortaggi era alto e la mamma ha acquistato solo delle zucchine.

• Nel cortile dello zio c’erano dei ragazzi che schiamazzavano.

• A quest’ora berrei del tè e mangerei una fetta della tua torta di mele.

• La zia ha decorato con delle fragole la torta della nonna.

MI ES E R CIT O 184

lI S egreto delFar a eno

La congiunzione

Il capitano avvisò che l’indomani ci sarebbe stata la serata “Mille e una notte”. Poiché si doveva partecipare in abiti arabi, la boutique della nave era a disposizione. Quindi la hall si trasformò in un camerino di prova. Le ospiti si riparavano l’una con l’altra mentre si infilavano tuniche, pantaloni e corsetti ricamati... nel tentativo di sembrare principesse o ballerine arabe.

Le parole in rosso nel testo sono congiunzioni. La congiunzione è una parte invariabile del discorso e serve a collegare due o più parole della stessa frase o due frasi. Le congiunzioni sono tante e vengono classificate in due gruppi:

• congiunzioni coordinanti se collegano due parole della stessa frase (pantaloni e corsetti ricamati) oppure due frasi che hanno la stessa funzione o lo stesso valore (L’aria era tersa e il sole illuminava il Nilo).

• congiunzioni subordinanti se uniscono due frasi, una delle quali è subordinata all’altra. (Le ospiti si riparavano l’un con l’altra mentre si infilavano...)

ATTENZIONE!

La parola che può essere:

• congiunzione: Spero che tu venga alla mia festa.

• pronome relativo: Questo è il regalo che ti ho comprato.

• pronome interrogativo: Che hai scelto?

• aggettivo interrogativo: Che regalo hai scelto?

• pronome esclamativo: Che bello!

• aggettivo esclamativo: Che regalo stupendo!

Ecco alcune delle congiunzioni più usate:

e, anche, inoltre; né, neanche, nemmeno, neppure, o, oppure, ovvero, altrimenti, ma, tuttavia, però, eppure, anzi, dunque, quindi, perciò, allora, cioè, infatti, ossia e… e, né… né, o… o

perché, affinché; poiché, siccome; così… che, tanto che…; finché, appena; che, come; sebbene, benché; se, purché, quando; come, quasi; mentre, quando; tanto… quanto, così… come; tranne che, eccetto che, senza...

Congiunzioni coordinanti Congiunzioni subordinanti
LE PART I I N VA R IABILI
185

Le esclamazioni e le onomatopee

Subito arrivò un ragazzo con passo svelto per prendere l’ordinazione

. Il ragazzo si bloccò, quasi fosse stato colpito da un fulmine, e alzò il piede imbarazzato e confuso.

! – Niky lanciò un grido. Arrivò correndo il responsabile del bar.

– Oh, mi dispiace moltissimo!... – Poi guardò lo scarabeo sgretolato sul pavimento... – Ah! Che fortuna! Non era niente di prezioso.

Le parole in colore nel testo sono esclamazioni (o interiezioni) e onomatopee

• Le esclamazioni sono parti invariabili del discorso che si usano per esprimere emozioni e sentimenti (gioia, meraviglia, stupore, paura...) oppure per formulare un ordine, un saluto, un richiamo

Le esclamazioni sono sempre accompagnate dal punto esclamativo e sono:

• parole che riproducono i suoni del parlato, come Ahi!, Ohi!, Ah!, Oh!, Ahimè!

• parole (nomi, aggettivi, verbi, avverbi) usate con tono esclamativo: Coraggio!, Forza!, Bravo!, Dai!, Peccato! ...

• Le onomatopee riproducono suoni, rumori e voci di animali. Esse si trovano soprattutto nei dialoghi dei fumetti. Ad esempio:

• SPLASH: cadere in acqua

• Crack!: spezzarsi

• Crash!: crollare

• Grumble: brontolare

!: singhiozzare

M O R F O LO GIA 186

La congiunzione

1 Completa inserendo le seguenti congiunzioni al posto corretto:

ma • sebbene perciò • però • ma

• Sarei arrivata prima ho dovuto attendere a lungo l’autobus.

• La mamma è molto stanca al ritorno dal lavoro mi ha aiutata con i compiti.

• L’auto non partì, dovemmo rinunciare alla gita al lago.

• Mio fratello guida con sicurezza abbia preso la patente da poco.

• Leo e Paolo sono amici da tempo, capita di vederli litigare.

2 Colora i quadratini come indicato. congiunzione pronome relativo pronome interrogativo aggettivo esclamativo aggettivo interrogativo

• Che film hai visto?

• La ragazza che sorride è mia sorella.

• Che gita interessante!

• Spero che Luca arrivi presto!

• Che cosa ti ha chiesto quella signora?

• Ti ha chiamato Sara? Che voleva?

• Aspetto con impazienza che mi riporti il libro che ti ho prestato.

• Non sapevo che ti piacesse suonare il violino.

L’esclamazione

3 Sottolinea le esclamazioni, poi indica con una X quale sentimento esprimono.

• Mah, non ti credo proprio!

Contentezza. Dubbio.

• Peccato! Non è riuscito ad avere i biglietti! Dispiacere. Disgusto.

• Ahi! Che dolore! Stupore. Dolore.

• Uffa! Sei troppo lento a vestirti! Gioia. Impazienza.

• Evviva! Domenica arriva Mia cugina Lisa! Stupore. Contentezza.

4 Scegli tra quelle elencate l’esclamazione più adatta a esprimere i seguenti stati d’animo.

puah! • evviva!• ahi! • uffa! • ahimè! • oh! • noia

entusiasmo

dolore fisico

disgusto • dolore morale • delusione

MI ES E R CIT O 187

MAPPA delle PARTI INVARIABILI

Gli avverbi possono essere di diverso tipo:

• di modo (delicatamente)

• di tempo (subito)

• di luogo (lassù)

• di quantità (troppo)

avverbi

• di affermazione (certamente)

• di negazione (neanche)

• di dubbio (forse)

• interrogativi ed esclamativi (dove?, come!)

Gli avverbi formati da gruppi di parole si chiamano locuzioni avverbiali.

Mettono in relazione tra loro parole e frasi. Sono:

preposizioni

• semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra)

LE

PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO

congiunzioni

• articolate , cioè formate da preposizioni semplici e da articoli (dello, nella, sullo...)

Collegano tra loro due o più parole della stessa frase o due frasi. Possono essere:

• coordinanti

• subordinanti

esclamazioni e onomatopee

• Le esclamazioni (o interiezioni ) servono per esprimere emozioni, sentimenti, stati d’animo, sensazioni. Sono sempre accompagnate dal punto esclamativo (Ahi!, Oh!, Bravo!, Forza!)

• Le onomatopee riproducono suoni, rumori e voci di animali (crack, splash, gulp, cip-cip)

La 188

1 Leggi la seguente frase: Ieri sono rimasto volentieri a giocare con Gabry. Gli avverbi sono: 0 1 2 3

2 Solo una delle seguenti serie di parole contiene tutti avverbi. Quale? Indicala con una X sale, tardi, abbastanza, uguale poco, cioè, presto, veloce

rosso, sotto, allegramente, lassù quasi, molto, prima, sicuramente

3 Indica con una X la frase in cui la preposizione semplice è stata usata in modo scorretto. Francesco correva a giocare. Su quel tavolo c’era il mio libro. Uno scoiattolo si nascondeva per i rami. In cucina c’è la merenda.

4 Indica con una X le preposizioni corrette per completare la seguente frase: Non conosco la regola ....... il calcolo ....... superficie ....... trapezio: di, con, sul per, della, del nella, su, di della, nel, da

5 Le parole “e, ma, anche, perché, se” sono tutte: articoli. preposizioni. avverbi. congiunzioni.

6 In tutte le seguenti frasi “che” è una congiunzione, tranne in una. Quale? Segna con una X . Fa così freddo che tremo. Ho comprato la giacca che mi piaceva. Credo che me ne andrò a casa. La mamma vuole che sia ordinato.

7 Con quale esclamazione completeresti la seguente frase: ....................., ho vinto il primo premio alla lotteria!? Indicala con una X . Ahimè. Uffa. Urrà. Puah.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

Via al TEST! 189

GRAMMATICALE ANALISI

DELLA CONGIUNZIONE DELL’AVVERBIO

DELLA PREPOSIZIONE

Per fare l’analisi grammaticale dell’avverbio occorre riconoscerne il tipo:

• di modo (bene, male, insieme, velocemente...)

• di tempo (sempre, adesso, stasera, mai, talvolta...)

• di luogo (qui, qua, lì, là, davanti, dietro, vicino, lontano...)

• di quantità (tanto, poco, molto, abbastanza, troppo, assai...)

• di affermazione (sì, certo, sicuramente, davvero, appunto...)

• di negazione (non, no, neppure, nemmeno, affatto...)

• di dubbio (forse, magari, probabilmente, eventualmente...)

• interrogativo (come?, dove?...)

• esclamativo (come!, quanto!...)

Inoltre occorre ricordare che esistono le locuzioni avverbiali, cioè gruppi di parole che svolgono la funzione dell’avverbio: in fretta e furia, senza dubbio, così così, per di là...

Per fare l’analisi grammaticale della preposizione occorre capire se è:

• semplice (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra)

• articolata (del, alla, sulle, dagli, nella...)

Per fare l’analisi grammaticale della congiunzione occorre stabilire se è:

• coordinante (e, anche, né, o, oppure...)

• subordinante (che, perché, siccome, se, quando..., mentre...)

1 Fai l’analisi grammaticale delle seguenti parole: seriamente sull’ domani mentre e però negli

190

La frase

I biscotti mangiano Niky.

Niky mangiano i biscotto.

biscotti i mangia Niki.

Niky i biscotti.

Non è una frase perché le parole usate non esprimono un significato compiuto, logico.

Non è una frase perché le parole non si accordano tra loro.

Non è una frase perché le parole sono messe in ordine casuale e non nella giusta posizione.

Non è una frase perché manca la parola più importante, il verbo, che dà un significato compiuto alla frase.

Niky mangia i biscotti. È una frase

“Niky mangia i biscotti” è una frase perché:

• ha un senso compiuto;

• è costruita attorno a un verbo che dà un’informazione precisa;

• in essa le parole sono in accordo tra loro e collocate al posto giusto;

• inizia con la lettera maiuscola e termina con un segno di punteggiatura forte.

1 Indica con una X Sì se le parole formano una frase, No in caso contrario.

• L’ape succhia il nettare dentro il fiore. Sì No

• Le nella patatine friggono padella. Sì No

• Sara casa sera a diciotto arriva ogni alle. Sì No

• Il gatto acciambellato sul tappeto del salotto. Sì No

• I ragazzi sportivi si allenano tutti i giorni. Sì No

• La nonna ha fatto il budino al cioccolato. Sì No

• Il gatto di Nicola topo. Sì No

• Il divano si fa le unghie sul mio gatto. Sì No

S I N T ASSI 191

Parole in ordine: i sintagmi della frase

e

– Mamma, guarda quei due! Due uomini con il viso semicoperto cavalcavano sulla sponda del fiume, con una lenta andatura. – Quelli sono Tuareg, nomadi del deserto...

Ogni frase può essere divisa in “pezzetti” che hanno un significato e si chiamano sintagmi. Ogni sintagma risponde a una domanda precisa. Osserva:

Chi? Che cosa fa? Che cosa? Di che cosa? Da dove? Maisa prese una copia del papiro da un cesto

Consideriamo ora la frase del testo, sottolineata.

Che cosa fanno? sulla sponda del fiume

Dove? con una lenta andatura.

I sintagmi di una frase sono legati fra loro da una relazione di senso logico.

• Il sintagma che indica un’azione e risponde alla domanda “Che cosa fa?” si chiama predicato • Il sintagma di cui si parla e che risponde alla domanda “Chi?” si chiama soggetto Soggetto e predicato formano un enunciato minimo o frase minima

1 Dividi le frasi in sintagmi e sottolinea gli elementi dell'enunciato minimo

• Dopo la partita | Mattia | ha dormito | a lungo.

• Molti animali sono liberi nel cortile della fattoria.

• Il cane abbaia ai passanti.

• Ieri sera in cielo splendeva la luna piena.

• Il gallo della fattoria vicina canta ogni giorno all’alba.

• Alla festa del paese Martina e Luigi hanno ballato tutta la sera.

• Per diverse settimane i ragazzi si allenarono per il campionato di pallavolo.

Come? S I N T ASSI 192

Chi? Due uomini cavalcano

Il soggetto

Nella frase sottolineata del testo che trovi all’inizio della pagina precedente è presente un solo verbo, “cavalcavano”, che trasmette un’informazione ben precisa.

La frase però è ricca di tante altre informazioni e di particolari. Proviamo a togliere dalla frase tutti gli elementi non indispensabili, facendo però attenzione a mantenere il suo significato fondamentale.

Due uomini con il viso semicoperto cavalcavano sulla sponda del fiume, con una lenta andatura.

Ecco che cosa rimane: Due uomini cavalcavano

Questa è una frase minima: è composta dal soggetto (cioè l’elemento di cui si parla) e dal predicato (cioè il verbo) e ha mantenuto un senso compiuto

Il soggetto è l’elemento (persona, animale o cosa) della frase di cui il predicato dice qualcosa. Il soggetto può:

• compiere l’azione espressa dal verbo: Zahra bussò.

• subire l’azione: Delle grida furono sentite da Karim.

• trovarsi in una certa condizione: Tre ragazzi sono sulla nave.

• avere una particolare qualità: I vestiti sono blu.

Il soggetto concorda con il verbo nella persona, nel numero e a volte anche nel genere. Di solito il soggetto precede il predicato: Carlo ha vinto la gara di nuoto Può, però, trovarsi anche dopo: Ha telefonato la mamma. / Che cosa ha detto Marta?

ATTENZIONE!

Il soggetto può essere:

• un nome: Lia dorme. / Il cane abbaia...

• un pronome: Io bevo. / Qualcuno ha telefonato.

• un aggettivo sostantivato: Il bello piace a tutti. / Il rosso ti dona.

• un verbo: Ridere fa buon sangue. / Fumare è dannoso.

• una frase: Dormire bene è importante. / Respirare aria buona è salutare.

1 N elle seguenti frasi, sottolinea il soggetto.

• Il lupo ulula nel bosco.

• Le pesche sono mature.

• Giovanna tossì.

• L’elicottero atterrò sul prato.

• Il calciatore fu espulso.

• Leo ha dimenticato il libro.

• Oggi tornerà il nonno.

• Il palloncino scoppiò.

• Nel bosco c'era una casa.

S I N T ASSI
193

) vedere un papiro antico?

I due si voltarono di scatto. – Tu? – sbottò Karim. – Perché ci hai fatto

– Qui siamo (noi) lontani dal centro... e volevo (io) dare una mano a mio padre. Mi chiamo (io) Maisa.

Nel testo, in diverse frasi il soggetto è sottinteso: c’è, “ma non si vede”. Lo si può ricavare dal contesto della frase, in particolare esaminando la voce verbale. Essa, con la sua desinenza, ci dice qual è il pronome personale corretto (io, tu, egli, noi...). Come vedi, i pronomisoggetto sono stati scritti in colore fra parentesi.

ATTENZIONE!

Ci sono frasi in cui il soggetto manca. Sono frasi con il verbo impersonale, cioè verbi “senza persona”, senza soggetto: lampeggia, tuona, piove, nevica, diluvia, grandina...

1 C ’è o non c’è il soggetto? Colora i petali che contengono verbi impersonali.

Piove forte.

Oggi nevica.

2 Sottolinea il predicato e scrivi il soggetto sottinteso.

• Vieni al cinema con me.

• Quando verrete a casa mia?

• Adoro andare in piscina.

• Osservano la pioggia.

• Oggi abbiamo invitato gli zii.

• Sono andato in vacanza.

3 Sottolinea solo i predicati il cui soggetto è sottinteso.

• Amo giocare a palla con Lia anche se lei non è molto estroversa.

• Quando verrete in montagna da noi? Noi vi aspettiamo a braccia aperte! Il vaso contiene delle bellissime rose che profumano moltissimo.

194

La nonna legge. Laggiù lampeggia. S I N T ASSI
Il soggetto sottinteso

lI S egreto delFar a eno

Il predicato

Qualcuno era entrato nella loro cabina. Niky ne era sicura. Mentre mamma e papà erano seduti sul divanetto davanti alla grande vetrata e guardavano il Nilo di notte, Niky aprì, uno a uno, i cassetti, poi prese il suo trolley. Accidenti! Qualcuno aveva rotto il lucchetto. Questa era la prova definitiva.

Le parole in colore nel testo sono predicati. Quelle in rosso sono predicati verbali Quelle in azzurro sono predicati nominali Il predicato è l’elemento fondamentale della frase.

Il predicato verbale

Il predicato verbale comunica un’azione compiuta o subita dal soggetto. È formato da una voce verbale. Soggetto e predicato concordano grammaticalmente tra loro. Può indicare:

• che cosa fa il soggetto: Mamma e papà erano seduti sul divano

• che cosa subisce il soggetto: Il lucchetto era stato rotto da qualcuno.

1 N elle seguenti frasi sottolinea i predicati

• Tu hai comprato un cappotto blu.

• Il quadro è appeso alla parete del salotto.

• La luce del sole era abbagliante.

• Hai letto con attenzione? Era tutto chiaro?

2 Completa le frasi con un predicato verbale adatto.

• Laura si per uscire.

• Il mio cane i biscotti.

• La nonna il giornale in poltrona.

• La maestra alla lavagna.

• Il gatto di Leo nel giardino dei vicini.

• Le tue scarpe di pelle chiara.

S I N T ASSI
195

Il predicato nominale

Nel testo della pagina precedente le parole in blu sono predicati nominali. è formato sempre dal verbo essere unito a uno o più seguito da un aggettivo

Niky era sicura essere + aggettivo

Questa era la prova essere + nome

Il predicato nominale indica chi è, che cos’è, com’è il soggetto perciò per individuarlo ti devi porre le domande: Chi è?, Che cos’è?, Com’è?

1 Sottolinea di rosso i predicati verbali e di blu i predicati nominali

Zahra è una signora egiziana

• Il gatto è un felino ed è carnivoro. • La mamma legge in poltrona.

• Stefano è un ragazzo gentile. • Io sono stato invitato da Luca.

• Ieri i miei sono andati in gita. • Sara è golosa di cioccolata.

• Il mio libro è stato ritrovato da Lia. • Il fiume è uscito dagli argini.

• Le tue scarpe sono nuove. • Un gatto è inseguito dal mio cane.

• Lucia è andata a Parigi con la zia. • Piero è mio cugino.

2 Completa le seguenti frasi con il predicato adatto. Poi scrivi PV se è un predicato verbale, PN se è nominale.

• Oggi i miei amici perché andranno in gita.

• Ieri sera con Alessandro.

• Io sono Francesca e questo il mio gatto.

• Se di notte brillano le stelle, il cielo

• che mi telefonassi qualche volta.

• Da piccolo e facevo i dispetti.

• adesso che il tuo amico è arrivato.

• Genova in Liguria.

S I N T ASSI
196

Le funzioni del verbo essere

Leggi le frasi e le relative spiegazioni.

Irene è in cabina.

Il verbo essere è usato come un verbo che ha un significato proprio: stare, trovarsi... Ha la funzione di predicato verbale

Ecco le diverse funzioni di questo verbo:

• essere (ausiliare) + participio passato di un verbo predicato verbale

• essere con significato di: appartenere, stare, trovarsi predicato verbale

• essere con significato di: essere costituito (fatto) di predicato verbale

La nave è partita. Il verbo essere è usato come ausiliare: aiuta il verbo a formare i tempi composti. Ha quindi la funzione di predicato verbale Luciano è felice e soddisfatto. Lia è la sorella di Luciano. Il verbo essere, seguito da un aggettivo o da un nome che si riferiscono al soggetto forma un predicato nominale Il predicato nominale ci dice: chi è, cos’è, com’è il soggetto

La statua è di marmo. Il verbo essere è usato come verbo che ha un significato proprio: essere costituito (fatto) di.. Forma un predicato verbale essere + aggettivo o nome (o entrambi) predicato nominale

1 Indica con una X la funzione del verbo essere nelle seguenti frasi: AUS se è un verbo ausiliare, PN se forma un predicato nominale, PV se forma un predicato verbale.

• Marta è un portento in matematica. AUS PN PV

• Sono andato a letto presto per la stanchezza. AUS PN PV

• La Fiera del libro è stata inaugurata ieri. AUS PN PV

• La notte era stellata. AUS PN PV

• Dov’è la mia matita nuova? AUS PN PV

• Il pallone è nel mio terrazzo. AUS PN PV

S I N T ASSI
197

La frase

1 Riordina le parole e scrivi la frase.

• L a sfoglia una poltrona sulla mamma rivista.

II soggetto

3 N elle seguenti frasi sottolinea il soggetto.

• Al primo colpo di vento, l’ombrellone volò lontano.

• Ieri è arrivata la nonna da Roma.

• Oggi squisito cuoco preparato il pranzo ha un.

• N ella buia un strada attraversò notte porcospino una lentamente.

• Gli moltissimo Sandro amici di barzelletta risero della.

• L a neve scendeva a larghi fiocchi sui tetti della città.

• Le rondini preparano il loro nido sotto le grondaie delle case.

• Finalmente nel cielo della notte apparve una stella cadente.

• N ei boschi, sotto certi alberi, crescono alcuni funghi velenosi.

4 Sottolinea il predicato e indica il soggetto sottinteso.

• Veniamo con voi in piscina.

• Andai a consolare mio fratello.

2 Utilizza i seguenti sintagmi per formare cinque frasi diverse. Puoi usare un elemento più volte. Segui l’esempio. Emma • a scuola • Daniele • insieme • spesso giocano • Leo e Piero • legge • vicino a casa a tennis • tardi • è venuta • un libro • ieri mattina • nel campo

Emma e Daniele giocano nel campo vicino a casa.

• Arrivarono in ritardo in stazione.

• Hai suonato a lungo il campanello?

• È partita all’improvviso.

• Togli le mani dal piatto!

• Sedetevi!

• Andiamo!

MI ESE RCI T O 198

II predicato

5 Accorda il verbo scritto tra parentesi al soggetto.

• I miei genitori domani (comprare) un’auto nuova.

• I o e Roberto (abitare) nello stesso palazzo.

• Tu e Davide l’anno prossimo (frequentare) la quinta.

• I miei compagni del corso di judo (essere) simpatici.

• Mio fratello Lorenzo e io (immaginare) di fare da grandi professioni diverse: lui il pilota d’aereo, io l’ingegnere.

6 Completa le frasi con i predicati verbali opportuni.

• Lo scoiattolo velocemente le noccioline.

• Perché qui al freddo? in casa e sul divano.

• Laura i capelli con lo shampoo e li con la spazzola.

• Molte persone in ritardo al lavoro a causa dello sciopero degli autobus.

• Il papà alle sette e la colazione per tutti.

7 Completa le frasi con i predicati nominali opportuni.

• Queste scarpe

• Il naso di Luca

• Il canarino

• Il film

• Il pelo del gatto

• La zanzara

• Gli occhiali

• La torta

• Il pallone

• Gli elefanti

• Il viaggio

8 Indica con una X se nelle seguenti frasi si trova un predicato verbale PV o un predicato nominale PN

• L’acero in giardino è cresciuto in fretta. PV PN

• Il collega del babbo è di Londra. PV PN

• L’aria del mare è salubre. PV PN

• Questo costume è di cotone misto. PV PN

• L’auto blu è del mio babbo. PV PN

• Bruno è ingegnere. PV PN

• L a facciata del palazzo è stata tinteggiata. PV PN

199

Ieri ha nevicato tutto il giorno.

La frase minima

Nel giardino della nonna il ciliegio è cresciuto molto in fretta!

Il cane dei vicini abbaia sempre agli estranei.

Oggi durante la ricreazione gli alunni sono stati tranquilli.

In queste frasi sono evidenziati in azzurro i soggetti e in rosso i predicati, verbali o nominali. Essi insieme formano la frase minima, o l’enunciato minimo. Se infatti da queste frasi eliminiamo tutti gli altri elementi e lasciamo solo soggetto e predicato, hanno ugualmente significato: il ciliegio è cresciuto / il cane abbaia / gli alunni sono stati tranquilli.

La frase minima quindi è formata solo dagli elementi necessari per avere un significato completo. Osserva queste frasi:

• Ieri ha nevicato tutto il giorno. – La frase minima è formata solo dal predicato: ha nevicato.

• Il papà starnutisce a causa del raffreddore. – La frase minima è formata da soggetto e predicato: il papà starnutisce.

• Paolo ha dimenticato il quaderno a casa. – In questo caso, perché la frase abbia un significato completo non bastano soggetto e predicato, ma bisogna aggiungere un complemento.

È il verbo che stabilisce quanti elementi sono necessari per formare la frase minima.

1 Ricomponi le frasi minime collegando ogni soggetto con il predicato adatto.

• L’orologio vola.

• Alice miagola.

• I pantaloni è fermo.

• Lia e Luca canta.

• L’aquilone sono strappati. Il gatto sono amici.

S I N T ASSI
200

I complementi

egreto delFar a eno

lI

La sovrintendente del museo srotolò lentamente e in religioso silenzio il papiro.

Gli occhi si riempirono di lacrime dall’emozione...

Thutmosi terzo e la regina Hatshepsut erano seduti l’uno accanto all’altro su un grande trono. Ognuno teneva in grembo il proprio cartiglio.

Nel testo sono evidenziati in colore soggetto e predicato di ogni frase; come vedi, però, ognuna è arricchita da altri elementi che la completano e la rendono più chiara e precisa nelle informazioni.

Tutti gli elementi, che arricchiscono la frase minima (nucleo centrale), si definiscono complementi

I complementi si distinguono in:

• complementi diretti, quando si uniscono direttamente al verbo senza l’aiuto di una preposizione;

• complementi indiretti, quando completano le informazioni su soggetto e predicato ai quali si collegano spesso con l’aiuto di preposizioni semplici o articolate.

1 Completa le frasi con un complemento diretto o indiretto rispondendo alle domande.

• Verrò alla festa (con chi?)

• La maestra spiega (che cosa?)

• Ieri abbiamo camminato (dove?)

• Carlo è partito (con chi?) (per dove?)

• Ho scritto (che cosa?) (a chi?)

2 Sottolinea di blu i complementi diretti e di rosso quelli indiretti

• Mario studia Storia con impegno.

• Paolo ha dormito un’ora sul divano.

• Lia indossa una tuta di colore blu.

• Non siamo usciti per la pioggia.

• Ada telefona ogni giorno alla sua amica.

• Sono andati a Pisa con il treno.

• Gioco con Carlo a pallavolo.

• Chiudi la portiera con garbo.

• Sul tavolo c’è un vaso di fiori.

• Con lui vado in piscina al sabato.

S I N T ASSI
S
201

Il complemento oggetto (Chi?, Che cosa?)

dalla tasca, lanciò uno sguardo a Karim e con gli occhi cercò i suoi genitori. Essi teca con il console e Zahra. transenna e appoggiò lo scarabeo sul cartiglio di Thutmosi. Sentì il rumore di uno scatto.

Nel testo tutti gli elementi evidenziati sono complementi diretti o complementi oggetti. Essi sono uniti al verbo senza l’aiuto di una preposizione e hanno la funzione di “accogliere” l’azione compiuta dal soggetto. Il complemento oggetto risponde alle domande: chi?, che cosa?

1 Indica con una X le frasi che non hanno il complemento oggetto. Poi sottolinealo nelle altre frasi.

• Lucia è la cugina di Lorenzo.

• Ieri ho incontrato Stefania.

• Gino accarezzò il cane del babbo.

• Questa notte Lia ha fatto un brutto sogno.

• Il nonno andrà al parco con Mattia.

• L’architetto ha arredato la casa di Gisella. bere • tagliare • accompagnare • sfidare • pettinare

2 Con ognuno dei verbi proposti scrivi una frase che contenga un complemento oggetto.

S I N T ASSI 202

I complementi indiretti

I complementi indiretti sono numerosi e forniscono altre informazioni alla frase minima. Essi sono introdotti sempre da una preposizione. Possono essere formati anche da un avverbio.

Il complemento di specificazione (Di chi?, Di che cosa?)

La sovrintendente (di che cosa?) del museo srotolò il papiro.

Le sirene (di chi?) della polizia si avvicinavano sempre più.

Nelle frasi sono stati sottolineati i complimenti di specificazione, che rispondono alle domande: di chi?, di che cosa? precisano l’elemento a cui si riferiscono. Sono introdotti dalla preposizione di, semplice o articolata.

I complementi di compagnia e di unione

Niky uscì (con chi?) con Pulce al guinzaglio.

Irene entrò in sala (con che cosa?) con la piccola borsa.

• Il complemento di compagnia indica la persona o l’animale insieme al quale si compie o si subisce l’azione.

• Il complemento di unione indica l’oggetto insieme al quale cui si compie un’azione.

Rispondono entrambi alle domande con chi?, in compagnia di chi?, con che cosa? e sono introdotti dalla preposizione con.

1 Sottolinea di rosso il complemento di compagnia e di blu quello di unione.

• Domani andremo al fiume con lo zio.

• Il nonno esce sempre con l’ombrello.

• Vuoi giocare con me?

• Si presentò con un mazzo di fiori.

• Esco sempre con lo zaino.

• Mi piace il risotto con i funghi.

• Lia va al cinema con la zia.

• Elia gioca con il cane.

S I N T ASSI
203

Il complemento di termine

Maisa regalò un papiro (a chi?) a Niky.

Irene pensava (a che cosa?) al suo abito da araba.

Il complemento di termine indica la persona, l’animale o la cosa verso cui va a terminare l’azione espressa dal predicato.

Risponde alle domande a chi?, a che cosa? ed è introdotto dalla preposizione a, semplice o articolata: Regalerò a Giada un braccialetto d’argento. / La maestra spiega agli alunni la regola grammaticale. / Nicola pensa soltanto al calcio.

Il complemento di luogo

Niky e Karim entrarono (da dove?) da una porta che immetteva direttamente (dove?) sul palco.

I complementi di luogo esprimono la collocazione nello spazio di un’azione, oppure dove si trovano una persona, un animale, una cosa.

Rispondono a diverse domande: dove?, in quale luogo?, verso dove?, verso quale luogo?, da dove?, da quale luogo?, per dove?, attraverso quale luogo?

I complementi di luogo sono introdotti da diverse preposizioni, semplici o articolate: in, su, a, da, tra, fra Francesco è seduto sul prato. / Verrò in pizzeria con voi. / Papà esce di casa alle sette di mattina.

Il complemento di tempo

(Quando?) Alle nove di sera, la sala conferenze fu aperta al pubblico.

I complementi di tempo indicano le diverse circostanze di tempo in cui può svolgersi l’azione o può verificarsi la situazione espressa dal predicato.

Sono introdotti da diverse preposizioni, semplici o articolate: a, tra, per Rispondono alle domande: quando?, in quale tempo?, per quanto tempo?, in quanto tempo?, da quanto tempo?, fino a quando?, ogni quanto tempo? La nonna mi telefonerà fra un’ora. / Paolo si allenerà almeno per due ore.

S I N T ASSI
204

I complementi

1 S crivi il numero di complementi diretti e indiretti presenti nelle frasi. Osserva l’esempio.

• La mamma ha scritto la lista della spesa.

• Lo scoiattolo si arrampica sul tronco di un albero.

• Un tempo la villa era abitata da una famiglia di nobili.

• Ho visto in un negozio del centro una borsa di pelle.

• In quel ristorante Fabio ha mangiato una frittura di pesce.

Il complemento oggetto

2 Sottolinea i complementi oggetto.

• Il pescatore ha gettato le reti in mare all’alba.

1

I complementi indiretti

3 Sottolinea tutti i complementi indiretti presenti nelle frasi.

• L’anno scorso mia sorella ha partecipato alla corsa campestre organizzata dalla scuola.

• Dopo la scuola andrò a pranzo a casa di Katia.

• Nadia ha visto in un negozio di calzature un paio di stivali con il tacco alto.

• O gni sera leggo alcune pagine di un romanzo di fantascienza.

• A colazione bevo del tè e mangio due fette di pane tostato con burro e marmellata.

• In gita ho scattato molte foto ai paesaggi e ai monumenti.

• Per merenda ho mangiato delle ciliegie e due biscotti.

• O gni sera la mamma legge una fiaba alla mia sorellina.

• Spesso di sera guardo le stelle.

• Hai chiuso il cancello?

4 Sottolinea i complementi di specificazione.

• Il vento ha spezzato alcuni rami del ciliegio.

• La superficie dell’acqua del lago è uno specchio.

• Dal sentiero ho sentito il fragore della cascata.

• Sulla sabbia c’erano le impronte di un cane.

• Ho perso un bottone della camicia nuova.

• Ho assistito alla gara di nuoto della piscina.

MI ES E
CIT O 205
diretti indiretti 1
R

5 Completa le frasi con dei complementi di specificazione.

• Al mercato la mamma ha acquistato della carne

• Il cane ha rovinato le aiuole

• L’orto è molto curato.

• Il frinire durò tutta la notte.

• Per favore, mi puoi passare il quaderno ?

• Mi sono sempre piaciuti i fumetti di

7 S crivi una frase per ognuno dei seguenti complementi di termine. al cane • all’amica alla maestra • agli uccellini • ai vicini • • • • •

6 Completa le frasi con un complemento di compagnia o di unione.

• A bbiamo trascorso il pomeriggio

• A colazione la mamma prepara il latte

• Luca va volentieri a pattinaggio

• Spesso il mio babbo esce con

• Ho incontrato Stefano con

8 Sottolinea in rosso i complementi di specificazione e in blu i complementi di termine.

• Le foglie di lattuga piacciono molto alla tua tartaruga.

• Per il compleanno manderò alla zia un mazzo di fiori.

• Giusy è gelosa di suo fratello. • A me la Storia piace molto.

• Il caldo eccessivo ha rovinato le verdure dell’orto del nonno.

• Durante le vacanze di Natale andremo a sciare in montagna.

• In camera di Davide c’è sempre un grande disordine.

• Al bambino della nostra vicina piace molto la torta di mia mamma.

MI ESE RCI T O 206

9 Sottolinea i complementi di luogo.

• Il Salone del Libro si tiene a Torino.

• Da solo non passo mai per il parco.

• In cucina trovi la merenda pronta.

• Che profumo! In forno c’è la torta?

• Sono passata per il prato per raggiungerti.

• Il volo di papà per Londra parte da Bologna.

10 Completa le frasi con un complemento di luogo adatto.

• Il treno parte alle 10.30.

• I miei nonni vivono , vicino

• Filippo è rimasto per tutto il pomeriggio.

• Finita la partita, i giocatori uscirono vittoriosi

• I ladri sono entrati della villa.

• L a partenza è rimandata per lo sciopero dei treni.

• Andremo passando

11 Sottolinea i complementi di tempo.

• Le primule e le viole fioriscono in primavera.

• Durante la ricreazione in classe c’è tanta confusione.

• Ieri è piovuto a lungo, oggi c’è il sole.

• Marco ha viaggiato tutto il pomeriggio.

• Stamattina il telefono è squillato alle sette.

• In dieci minuti ho imparato la poesia.

• Luca si è allenato per due ore.

• Il prossimo mese compirò gli anni.

12 Crea una frase per ognuno dei seguenti complementi di tempo durante le vacanze • di notte • tardi • fra due ore • in autunno • alle cinque • • • • •

13 Completa le frasi con un complemento che risponda alle domande scritte tra parentesi.

• La maestra ha assegnato (che cosa?) (a chi?) da imparare a memoria.

• Giuseppe ha telefonato (a chi?) (quando?)

• I miei zii resteranno (dove?) (fino a quando?)

• (Dove?) le nuvole veleggiavano.

• Il nonno (di chi?) non ha detto (a chi?) che cosa regalerà al nipote.

207

MAPPA della SINTASSI La

SOGGETTO ciò di cui si parla

La FRASE MINIMA

è costituita da LA FRASE frase minima + espansioni

PREDICATO dà informazioni sul soggetto

predicato verbale (un’azione compiuta o subita dal soggetto)

predicato nominale (verbo essere + un nome o un aggettivo)

COMPLEMENTO OGGETTO

espansione diretta (chi?, che cosa? )

COMPLEMENTI INDIRETTI

(introdotti da preposizione semplice o articolata)

• di specificazione (di chi?, di che cosa?)

• di termine (a chi? ai che cosa?)

• d i compagnia (con chi? ) e di unione (con che cosa?)

• di luogo (dove?, verso dove?, da dove? ...)

• di tempo (quando?, da quanto tempo?)

208

1 Qual è il soggetto della seguente frase?

Al mio amico Luca dico sempre tutto.

Amico Luca Io (sottinteso) Tutto

2 Nella frase seguente sono già stati indicati gli elementi che la compongono. Sulla nave Irene coccolava il suo cagnolino compl. di luogo sogg. pred. verb. compl. oggetto

Ora segna con una X la frase che è costituita dagli stessi elementi.

Ieri sera un acquazzone ha rovinato tanti alberi. Al parco i bambini giocano a pallone. Domenica noi organizzeremo una bella festa. Sul fondale il subacqueo ha trovato un’anfora antica.

3 Segna con una X la frase che non contiene il predicato nominale.

Il bambino è caduto dalla bici.

Il Sole è una gigantesca stella. Pietro sarà un bravo avvocato.

I Fenici erano abili navigatori.

4 Puoi arricchire le seguenti frasi con un complemento oggetto?

Segna con una X la risposta.

La neve scendeva

La nonna raccolse

SÌ NO

SÌ NO

Dario ha litigato SÌ NO

La torta è cucinata SÌ NO

Papà leggeva SÌ NO

Io credetti SÌ NO

Il regista diresse SÌ NO

Il fulmine aveva colpito SÌ NO

Laura cammina SÌ NO

Il cane ha morso SÌ NO

I nonni sono arrivati SÌ NO

Una frana è caduta SÌ NO

Via al TEST! 209

ViaalTEST!

5 Segna con una X il complemento oggetto tra quelli che ti vengono suggeriti.

Il contadino coltiva: ogni giorno. ortaggi e verdure. con i suoi attrezzi. nell’orto.

6 Leggi le seguenti frasi e segna con una X la risposta.

Lavorare sotto il sole stanca. Cucinare è la passione del nonno. Per me nuotare è divertente. È importante mangiare sano.

Il soggetto delle frasi che hai letto è: un nome. un avverbio. un pronome. un verbo.

7 Leggi la seguente frase. Poi segna con una X se le affermazioni sono vere ( V ) o false (F ).

Il prossimo anno andrò in Sardegna con i miei compagni della squadra di nuoto.

• Non è una frase. V F

• È una frase minima. V F

• Il soggetto è sottinteso. V F

• C’è un predicato nominale. V F

• È presente un complemento di luogo. V F

• Non c’è nessun complemento di tempo. V F

• È presente un complemento di compagnia. V F

• C’è un complemento oggetto. V F

• Ci sono due complementi di specificazione. V F

• Il soggetto non è “Il prossimo anno”. V F

8 Segna con una X il predicato verbale adatto al soggetto “La mia gatta”: è coccolona. è una certosina. è uscita. è grassa.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

210

PROVA 1

A1 Qual è la serie in cui tutte le parole sono scritte in modo corretto? Segna con una X .

A. pasticcere raggiera ciliegie arancie

B. frange gratuggia freccie quercia

C. sufficiente valigie vigilia ingegnere D. scentifico cognugazione pugno circuito

A2 N ella seguente frase sono state eliminati tutti gli spazi fra una parola e l’altra, tutti gli accenti e tutti gli apostrofi. Riscrivila in modo corretto. Oggiegiovediperciolaltroierieramartedi:noncealcundubbio.

A3 Leggi la seguente frase.

Leo, il pescatore, sollevò la rete colma di pesci e disse che raramente aveva avuto una simile fortuna.

Quanti nomi sono presenti?

A. 1 B. 3 C. 5 D. 6

Quanti verbi al tempo trapassato prossimo sono presenti?

A. 0 B. 1 C. 2 D. 3

A4 Quale delle parole seguenti è un nome alterato?

A. lampone B. burrone C. omaccione D. tifone

A5 In quale delle seguenti frasi il verbo essere è usato come ausiliare?

A. La settimana scorsa sono stato sulle Dolomiti.

B. Ero stata assai male durante l’influenza.

C. Franca è scivolata su un pezzetto di buccia.

D. Nuotare per un’ora è stancante. VERSO L'INVALSI 211

A6 N elle seguenti frasi tutte le parole sono scritte in minuscolo. Leggile e cerchia le parole che devono essere scritte con la lettera iniziale maiuscola.

A. La mamma disse: – mi raccomando matteo, non uscire a giocare con luca se prima non hai finito i compiti. capito?

B. Gianni incontra lo zio piero ogni giovedì all’uscita della piscina in via marconi. poi insieme si recano in piazza verdi per gustare un ottimo gelato alla gelateria “dolci emozioni”.

C. Il lago di garda è il più grande d’italia. io lo vidi quando andai a gardaland l’anno scorso.

D. La scuola era diventata una tortura. gli insegnanti la richiamavano in continuazione, la marchini era uno strazio.

A7 In quale frase la punteggiatura NON è usata in modo corretto?

A. L a mamma, guardando il tramonto, esclamò che era una meraviglia di colori.

B. I pescatori, sorpresi dalla tempesta, tirarono su le reti e abbassarono le vele.

C. Per preparare la torta di mele devo comprare: il burro, il lievito, le mele e tre uova.

D. Sono stanca di camminare, ma non posso fermarmi se, voglio raggiungere il rifugio, con la luce del giorno.

A8 Leggi la frase seguente:

L’insegnante propone: “Chi ha terminato il proprio esercizio, può iniziare a svolgere il compito assegnato per domani.”

Trasforma la frase dal discorso diretto al discorso indiretto completando la frase che segue.

L’insegnante propone a chi ha

A9 Quale delle parole seguenti non è un nome derivato?

A. Giornalaio B. Braccialetto C. Marmellata D. Pasticcino

VERSO L'INVALSI 212

B1 Solo una parola è divisa correttamente in sillabe. Quale? Segna con una X

A. pes-ca-to-re C. a-cquis-sto B . o-ro-lo-gio D. leo-ne

B2 Individua la frase senza errori e segnala con una X .

A. Sono sceso a piedi dal quinto piano perché l’asensore è quasto.

B. Paolo è incoscente ad allontanarsi a nuoto con un cielo così minaccioso.

C. L’acqua del ruscello è gelida: mi raccomando, non bagniarti!

D. Luca preferisce lo scivolo che è laggiù vicino alla siepe.

B3 In ogni serie è presente un falso sinonimo. Individualo e sottolinealo.

A. giocare • guardare • scherzare • divertirsi

B. casa • alloggio • dispensa • abitazione

C. divertente • allegro • beato • felice

D. taciturno • silenzioso • fermo • zitto

B4 In quale frase il verbo NON è al modo indicativo?

A. Domani andremo tutti al parco.

B. Avevi chiamato la nonna per avvisarla del tuo arrivo?

C. Io canterei volentieri nel coro del quartiere.

D. Oggi pomeriggio Lucia incontrerà le sue amiche in piscina.

B5 In quale frase le voci verbali sono corrette? Segna con una X .

A. Non vorrei che tu incontri Luca perché è di umore nero.

B. Sebbene è stanco e infreddolito, il babbo va a casa dei nonni.

C. Il medico ha spiegato che è opportuno che tu prenda lo sciroppo tre volte al giorno.

D. Adesso scendo in cortile a giocare e, appena mi chiami, io salivo a leggere.

B6 Riordina i sintagmi o gruppi di parole per formare una frase con significato: poco / perché / bene / Marco / non / ha studiato / sta

PROVA 2 VERSO L'INVALSI 213

B7 Indica con una X in quali delle seguenti parole “dis” è un prefisso che ha la funzione di formare parole dal significato contrario.

A. Discontinuo Parola con significato contrario Parola con significato proprio

B. Diseducato Parola con significato contrario Parola con significato proprio

C. Discorso Parola con significato contrario Parola con significato proprio

D. Disordine Parola con significato contrario Parola con significato proprio

E. Dispiacere Parola con significato contrario Parola con significato proprio

F. Dispensa Parola con significato contrario Parola con significato proprio

B8 Indica se la parola sottolineata ha la funzione di nome o di verbo. Segna con una X .

Nome Verbo

A. Il papà grida: ”Attento! Non avvicinarti; è pericoloso!”

B. Tu devi sempre avere rispetto degli altri.

C. Luca si spaventò perché udì delle grida provenire dal fiume.

D. Io amo dipingere con gli acquerelli.

E. Rispetto la tua scelta anche se non la condivido.

F. Al nonno piace la pesca con l’amo

B9 Segna con una X se nelle seguenti frasi c’è un predicato verbale (PV) o un predicato nominale (PN).

A. Il sole è fonte di vita. PV PN

B. Era caduto un fulmine sull’albero. PV PN

C. La cima del monte è imbiancata dalla neve. PV PN

D. Lo spettacolo fu interessante. PV PN

E. Quel bambino diligente ascolta la lezione con attenzione. PV PN

VERSO
214
L'INVALSI

C1 Attenzione alle doppie! Solo una serie di parole è corretta. Indicala con una X

A. professore - inalzare - costruzzione - parrucchiere

B. accellerare - lezione - sopratutto - contraccolpo

C. ringraziare - minimizzare - frattanto - dabbene

D. tapezziere - infezione - staggione - immobbile

C2 Qual è l’ordine corretto delle parole che servono per completare la frase? Segna con una X

“ visto Marco con zio al parco?” “ , no! Non proprio visto”.

A. Ai, lo, ho, l’ho C. Ahi, lo, oh, l’ho

B. Hai, lo, o, l’ho D. Hai, lo, oh, l’ho

C3 Quanti pronomi relativi sono presenti nella seguente frase? Segna con un X .

Il villaggio turistico che abbiamo scelto quest’anno è simile a quello in cui siamo andati l’anno scorso e del quale abbiamo uno splendido ricordo.

A. 2 B. 3 C. 4 D. 5

C4 Leggi con attenzione la seguente frase, poi rispondi. Segna con una X . Non mi interessa la loro opinione, ma la vostra; comunque le rispetterò tutte.

A. Quanti sono i pronomi presenti nella frase? 2 3 4 5

B. Quanti sono gli aggettivi presenti nella frase? 0 1 2 3

C5 Sottolinea in ogni frase il soggetto.

A. Là in fondo al prato c’è una casetta di legno.

B. Dietro la finestra Luca vedeva delle ombre in movimento.

C. Lungo il fiume crescono dei pioppi.

D. Dal pullman sono scesi tre viaggiatori.

E. La bicicletta di Paola è di un bel rosso brillante.

VERSO L'INVALSI 215
PROVA 3

C6 In quali frasi è presente l’espansione diretta? Segna con una X

A. A Lia piacciono le vignette dei fumetti. D. Siamo stati al luna park. B. Quella statua è di marmo. E. Andiamo al mare dalla nonna. C. Un forte vento spazzò via le nubi. F. Spesso vado in gelateria.

C7 Leggi con attenzione la seguente frase. Quante congiunzioni sono presenti? Tu e Alice potete uscire per realizzare un pupazzo di neve, ma copritevi bene perché oggi fa molto freddo e non vorrei che prendeste il raffreddore o la tosse. A. 2 B. 3 C. 4 D. 5 E. 6

C8 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole. perquisire • perpetuo • pernice • persecuzione • permettere • periodo

C9 Trasforma al plurale o al singolare le seguenti voci verbali, nel modo, nel tempo e nella persona corrispondente.

Singolare Plurale

A. davo B. parli C. vanno D. desideravate E. dipingemmo F. finisce G. invitò H. auguriamo

VERSO L'INVALSI 216

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La frase

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Tavole dei verbi SENTIRE

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I tempi semplici dell’indicativo

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Il modo indicativo

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