BLU&ROSSO n°288 – Febbraio 2023

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Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013Omologazione n. DCOCI0168 ISSN: 2612-3924 Facciamo il punto Un anno di esecutivo ANGAISA ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) FACE2FACE Digitalizzazione dell’ordine? Sì, grazie! TENDENZE Lavabi e miscelatori CONVEGNO ANGAISA Scenari 2023 LOGISTICA Quale logistica per il 2023? B LU& R OSSO INSERTO DESIGN INSIDER IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO LO STATO DELL’ARTE All’inizio del 2023 vediamo qual è lo stato dell’arte del design della stanza da bagno Fabrizio Batoni designer di grande esperienza, racconta come si sta evolvendo e trasformando la stanza da bagno, che esce dai confini dell’area tecnica per diventare elemento di arredo tutti gli effetti. premi internazionali le segnalazioni ADI Design Index poi, aiutano a identificare come si stiano trasformando prodotti per l’area bagno, seconda delle funzioni, con nuovi materiali e le nuove finiture che la ricerca ha messo a punto CURA DI ROBERTA MUTTI #288 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

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Sommario #288 Gennaio/Febbraio 2023

n. 288 Gennaio/Febbraio 2023

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Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale silvia.martellosio@quine.it - Cell. 349.1801063

Collaboratori | Assocaaf, Marco Barbetti, Enzo Cartaregia, Roberto Corti, Marco Monti, Roberta Mutti, Fabrizio Pirovano, Roberto Schiesari, Maruska Scotuzzi

Organo ufficiale di ANGAISA

(Associazione Nazionale Commercianti

Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso

Maurizio Lo Re

Commissione ANGAISA per Blu&Rosso

Bruno Corsini, Riccardo Fiorentini, Antonio Miele, Giulia Orsolini, Michele Pergola

Pubblicità Costantino Cialfi | Direttore Commerciale

c.cialfi@lswr.it - Cell. 3466705086

Elena Genitoni | Ufficio traffico

e.genitoni@lswr.it

Servizio abbonamenti abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02.864105

Abbonamento annuale: 40 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’editore)

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist

a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni

Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)

Editore Quine Srl

Sede legale

Via Spadolini, 7 - 20141 Milano

www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005.

Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.

Testata associata

IL PUNTO

Pag. 5 INTERPRETI E PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO. IL 2023 È L’ANNO DELLE RELAZIONI di Maurizio Lo Re

STRATEGIE D’IMPRESA

Pag. 7 RAFFORZARE LE FILIERE, NON SOLO LE SINGOLE AZIENDE

La crescente importanza di prodotti e servizi innovativi a elevato contenuto tecnologico evidenzia come la competizione sarà sempre di più non solo tra aziende, ma tra “filiere” efficienti e qualificate di Roberto Schiesari

NEWS

Pag. 10 VOCI DAL MONDO

Pag. 18 COSA OFFRE IL MERCATO

NELLA MENTE DEL CLIENTE

Pag. 24 TUTTO BENE? Storie comuni di disinteresse verso il prossimo di Fabrizio Pirovano e Marco Monti

ITS E DINTORNI

Pag. 26 VIENIMI A TROVARE PERCHÉ… Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni a cura di Maruska Scotuzzi

FACE2FACE

Pag. 28 DIGITALIZZAZIONE DELL’ORDINE? SÌ, GRAZIE! Riflettori puntati sul nodo B2B ANGAISA. Protagonisti Corrado Novelli e Marta Vencato. Per entrambi inevitabili i vantaggi dello scambio elettronico dei dati, ma – soprattutto – un’innovazione tecnologica al servizio del business di Maruska Scotuzzi

FORMAZIONE E DIBATTITO

Pag. 32 A BARI LA PRIMA TAPPA DEL 2023 DI ANGAISA: LE REGIONI AL CENTRO Larga presenza di professionisti del settore e imprenditori associati provenienti da Puglia, Abruzzo, Basilicata e Molise di Enzo Cartaregia

TENDENZE

Pag. 36 LAVABI E MISCELATORI I lavabi per il 2023 riscoprono la ceramica bianca e colorata. Tra i miscelatori, si fa sempre

più strada l’acciaio, un materiale più eco-friendly, duraturo e con lavorazioni meno inquinanti di Roberta Mutti

INCHIESTA | ESECUTIVO ANGAISA

Pag. 44 FACCIAMO IL PUNTO

A poco più di un anno dalla nomina a Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re si contraddistingue per il suo operato. I tre distributori intervistati gli riconoscono passione, grinta e pragmatismo a cura di Maruska Scotuzzi

POST CONVEGNO

Pag. 50 XXIII CONVEGNO ANGAISA, GLI SCENARI 2023

Consolidare la crescita del settore idrotermosanitario oltre la spinta dei bonus e migliorare la redditività delle aziende attraverso l’innovazione tecnologica: il XXIII Convegno ANGAISA lancia le sfide per il prossimo futuro di Maruska Scotuzzi

SMART BUILDING

Pag. 56 EDIFICI INTELLIGENTI: LA SITUAZIONE

Grazie al Superbonus nel 2021 sono ripartiti gli investimenti che hanno spinto efficienza energetica e mercato, ma sono state generate anche dinamiche ingestibili, tra cui l’aumento smisurato dei prezzi a cura di Roberto Corti

LOGISTICA

Pag. 62 QUALE LOGISTICA PER IL 2023? Scenari ed evoluzione per il nuovo anno di Marco Barbetti

CONSULENZA FISCALE

Pag. 66 ESENZIONE IMU PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE

La sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022 a cura di Assocaaf

Pag. 68 ANGAISA: NUOVI INGRESSI

Pag. 72 ULTIMISSIME DA…

Pag. 79 DESIGN INSIDER

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Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 Omologazione n. DCOCI0168 Facciamo il punto Un anno di esecutivo ANGAISA FACE2FACE Digitalizzazione dell’ordine? Sì, grazie! TENDENZE Lavabi e miscelatori CONVEGNO ANGAISA Scenari 2023 LOGISTICA Quale logistica per il 2023? B LU& ROSSO INSERTO DESIGN INSIDER #288
Elettrico e ITS SOCIAL NETWORK Una miniera da sfruttare CONVEGNO ANGAISA Implementare digital nell’ITS BIM Rivoluzionare la progettazione
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2023 è l’anno delle relazioni

Che risultati otterrà il settore idrotermosanitario nel 2023? Le previsioni – come ci hanno insegnato gli anni più recenti, che sono stati un concentrato di momenti esaltanti e fasi di profonda incertezza – sembrano spesso fatte con lo scopo di essere smentite. Ciò che ANGAISA può fare in ogni momento di “passaggio”, per tenere fede alla propria missione, è dunque fornire nuove analisi e nuovi strumenti ai distributori specializzati per affrontare le prossime sfide. Ai distributori così come all’intera filiera in cui sono inseriti. Ritengo, infatti, il 2023 possa essere l’anno della maturità per il nostro settore e che, tra le minacce di un potere d’acquisto che si contrae e le opportunità dell’innovazione tecnologica che si espandono, le nostre strategie d’impresa possano rivelarsi più decisive che in passato.

Il futuro è infatti degli imprenditori capaci di accogliere il cambiamento, che intravedono una certa esigenza ancora inespressa dai propri clienti e si preparano a rispondere con nuove soluzioni. Per farsi trovare pronti è però necessario adottare un’ottica d’insieme, che guardi alle tendenze dell’industria così come alle domande delle famiglie. Un’ottica che ha bisogno di essere sostenuta da relazioni, esattamente quelle che ci servono per essere efficaci nelle nostre analisi di mercato e anche rapidi nello sviluppo di nuovi strumenti, dai percorsi di formazione agli investimenti per l’innovazione tecnologica.

Relazioni, scenari e innovazione sono stati al centro del XXIII Convegno Nazionale. È stato emozionante e al tempo stesso utile poter rivivere la giornata del 30 novembre, poter approfondire i contenuti dei vari interventi sfogliando questo numero di Blu&Rosso. Spero possano condividere questo pensiero i lettori della rivista, tra cui i soci distributori che non sono riusciti a essere in platea a Milano. E mi auguro

soprattutto che il senso di questa riflessione, portata avanti dalla rivista associativa, possa continuare a ispirare il Comitato Esecutivo nel corso del suo mandato, con destinazione 2025.

Ecco perché l’approfondimento sull’avvio del programma associativo relativo al quadriennio 2022-2025, che si trova nella tradizionale inchiesta di Blu&Rosso, e che raccoglie il contributo sempre fondamentale dei presidenti delle Sezioni Regionali, con le loro idee per il futuro, ci aiuta a far diventare “azione” quel ricco patrimonio di conoscenze che abbiamo discusso nella giornata congressuale.

In attesa che torni un clima di fiducia tra i consumatori, nella speranza che si possa trovare una via d’uscita soddisfacente a un blocco dei bonus edilizi che ha penalizzato il percorso della transizione energetica e spesso anche le migliori professionalità espresse dalla nostra filiera, la distribuzione rappresentata da ANGAISA è consapevole di dover far leva sulle competenze che tutto il mercato le riconosce. Le nostre aziende offrono soluzioni, le personalizzano sulla base delle esigenze del cliente. È la forza dei nostri servizi a darci ottimismo per il futuro.

L’augurio per il 2023 di ANGAISA è di essere protagonisti delle trasformazioni in atto, consapevoli delle esigenze espresse dai territori e pronti a esprimere le competenze specifiche della distribuzione specializzata ai tavoli in cui si discute di mercati dell’edilizia. Come intendiamo farlo? Il Comitato Esecutivo ha un’agenda fitta di incontri per “salire” nelle Sezioni Regionali, favorendo momenti di confronto in tutta Italia. Quanto alle relazioni industriali, l’ingresso di ANGAISA in Federcostruzioni, quale Socio aggregato, è un ulteriore passaggio in un percorso che ci vede sempre più connessi agli altri operatori della filiera. Più incisivi adesso, per guadagnare dal cambiamento in futuro.

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Rafforzare le filiere, non solo le singole aziende

Negli ultimi giorni di gennaio i più importanti organi di informazione hanno dato ampio risalto al fatto che il 9 febbraio è iniziata la discussione in Commissione UE della direttiva che vuole rendere più “ green” le case degli europei entro il 2030. Una norma che dovrebbe vedere la luce non prima di sei mesi, ma che già preoccupa in Italia i tanti proprietari di casa che dovrebbero adeguarsi alle prescrizioni attualmente ivi previste. La direttiva fa parte del progetto Fit for 55, una politica ambientale che, entro il 2030, si pone l’obiettivo di ridurre i livelli di CO2 del 55% rispetto ai dati del 1990. Gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% dell’emissione di gas nocivi. La direttiva, dunque, punta a spronare gli Stati membri affinché riducano il consumo di fonti fossili generato dal patrimonio edilizio. La proposta di direttiva presentata “prevede che ciascun paese individui il 15% del parco immobiliare più inquinante (appartenente quindi alla classe G) e che ne migliori l’efficienza energetica”. Nella proposta di direttiva “gli edifici con le peggiori prestazioni (cioè appartenenti alle classi G, F ed E), pubblici e non residenziali” dovrebbero raggiungere “la classe D entro il 2030”, mentre “gli edifici residenziali e di edilizia sociale hanno tempo fino al 2033 o più per raggiungere questo obiettivo”. In Italia, secondo alcune stime risulterebbe che nel 2021 il 34% degli immobili fosse in classe G, il 24% in classe F e il 16% in classe E. Più di metà del patrimonio immobiliare (classi G ed F) andrebbe quindi ristrutturato entro i termini temporali sopra descritti (circa 12,2 milioni di edifici residenziali). Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo nel dibattito sulla proposta di direttiva UE riguardante la prestazione energetica degli edifici ha voluto precisare che gli Stati membri rimangono liberi di definire la traiettoria nazionale con cui conseguire l’obiettivo; di fatto non

è previsto alcun obbligo di ristrutturazione degli edifici esistenti entro il 2030, anno a partire dal quale solo gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero, mentre lo stesso obiettivo per quelli esistenti è il 2050. Ha evidenziato come il Ministero abbia accettato l’orientamento generale della direttiva, ma che sarà il piano nazionale di ristrutturazione a prevedere una tabella di marcia con obiettivi stabiliti a livello interno, in previsione della neutralità climatica nel 2050 siglata dall’Italia.

Fare del risparmio energetico degli edifici una priorità

Al di là di come la direttiva sarà definitivamente approvata e di come l’Italia deciderà di definire tempi, modalità e risorse finanziarie, è evidente come il risparmio energetico degli edifici sarà una priorità dei prossimi anni. Un’opportunità importante per tutto il settore dell’impiantistica e quindi anche per il comparto dell’ITS, che dopo due anni di crescita “impetuosa” post-Covid – enfatizzata da incentivi particolarmente generosi, anche se non sempre efficienti – si sta interrogando sull’evoluzione attesa per i prossimi anni. Pur senza sottacere elementi di incertezza ancora presenti nello scenario attuale, quali l’incremento dell’inflazione che sta colpendo in particolare le fasce più deboli, erodendo in misura significativa lo stock di risparmi, l’incremento significativo dei tassi di interesse, una minore propensione del sistema bancario a concedere credito a famiglie e imprese, oltre all’incognita di una guerra che pare ancora lontana da una conclusione, l’esigenza di ridurre drasticamente i consumi energetici degli edifici sia diventata una delle priorità per famiglie, imprese e Pubblica amministrazione. Anche la ricerca presentata da Nomisma al Convegno ANGAISA ha evidenziato come l’insoddisfazione per i consumi energetici sia la

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La crescente importanza di prodotti e servizi innovativi a elevato contenuto tecnologico evidenzia come la competizione sarà sempre di più non solo tra aziende, ma tra “filiere” efficienti e qualificate

maggiore tra quelle segnalate in relazione all’abitazione in cui vivono (6 persone su 10). Se il calo degli incentivi, derivante implicitamente anche dall’aumento dei tassi di interesse, e le maggiori difficoltà di liquidabilità dei crediti fiscali pongono incertezze sul futuro più prossimo, le prospettive a medio termine sono tali da attrarre capitali e competitor

Ma il quadro competitivo sarà lo stesso? Tralasciando in questa sede il tema del rapporto tra dimensione e crescita che emerge dai bilanci 2021, l’attenzione va posta anche ad alcuni fenomeni che potranno impattare anche significativamente sul quadro competitivo. Secondo uno studio di Accenture vi sarà una notevole spinta all’elettrificazione dei consumi, con una domanda di energia elettrica che si stima passi dai 318 TWh del 2021 ai 360 TWh del 2030. La produzione di energia “autoprodotta” in loco da fonti rinnovabili sarà certamente incentivata (ove non imposta) e ci si attende una ulteriore crescente diffusione degli impianti fotovoltaici, che già nel 2022 hanno mostrato tassi di crescita elevatissimi, spesso utilizzati in abbinamento alle pompe di calore. Ma il risparmio energetico e il comfort abitativo, obiettivo di gran parte delle spese di ristrutturazione, non possono limitarsi a concentrarsi sul contenimento delle dispersioni o sull’efficienza degli impianti, pur essenziali, in quanto la differenza in termini di sostenibilità la fa anche “il modo in cui questi sono vissuti”, ovvero i comportamenti e le scelte che li guidano. Assumeranno quindi rilevanza sempre crescente beni e servizi legati alla “smart home” o alla sua evoluzione nel concetto di “smart space”

Smart home e soluzioni “chiavi in mano” ll concetto di Smart Home è sempre più conosciuto dal grande pubblico. Il 74% dei consumatori ne ha sentito

parlare almeno una volta (69% nel 2020, 68% nel 2019, 59% nel 2018) e post pandemia il mercato è in crescita significativa. Le caldaie, i termostati e i condizionatori connessi per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione sono stati l’area che è cresciuta di più nel 2021 (+45% rispetto al 2019), favorita in particolare dalla vendita di numerose caldaie connesse, spesso abbinate ai termostati smart, che beneficiano di incentivi, e dalla possibilità di ottenere benefici nel risparmio energetico e comfort. La domotica avrà un ruolo crescente nella gestione degli impianti, con connesse esigenze di cybersecurity (Health and Safety is the No. 1 Priority). Una riflessione sulla possibile evoluzione del quadro competitivo deriva anche dall’affermazione più volte ripetuta nella citata ricerca Nomisma “prevale la soluzione chiavi in mano” come esigenza di chi affida lavori di ristrutturazione ed efficientamento, di interloquire con un soggetto aggiornato, preparato e affidabile a comprendere e tradurre operativamente le specifiche esigenze del committente. Da non tralasciare poi l’importanza dei “servizi finanziari” che possano agevolare il committente nell’investimento, come è emerso prepotentemente con la diffusione dello sconto in fattura o cessione dei crediti di imposta. Questa enfasi sul “chiavi in mano”, la crescente importanza di prodotti e servizi prevalentemente appannaggio di settori, quali l’elettrico e l’elettronico, la crescente importanza dell’innovazione tecnologica, evidenziano come la competizione sarà sempre di più non solo tra aziende, ma tra “filiere” efficienti e qualificate in cui in una logica di “sistema del valore” l’eventuale debolezza o scarsa dinamicità di qualcuno degli attori della filiera potrà avere effetti significativi sulla competitività degli altri partecipanti. 

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Voci dal Mondo

Superbonus: tutte le novità del 2023

La Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) individua una serie di interventi rientranti nella disciplina del Superbonus a cui, a determinate condizioni, non viene applicata la diminuzione dal 110 al 90 per cento della detrazione prevista a partire dal 2023.

La disposizione conferma l’applicazione della detrazione fiscale nella misura del 110% (piuttosto che al 90%) anche nel 2023 per alcuni specifici interventi in presenza di determinati requisiti temporali. A tale proposito si ricorda che l’articolo 9 comma 1, lettera a), numero 1), del Decreto Aiuti-quater–decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 –, diminuisce la detrazione prevista dal superbonus portandola al 90 per cento per le spese sostenute nell’anno 2023, indicando conseguentemente nel termine del 31 dicembre 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2023) il limite per avvalersi dell’agevolazione nella misura del 110%.

In particolare, tale riduzione non si applica:

• agli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini per i quali, alla data del 25 novembre, risulta effettuata, la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);

• agli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente alla data di entrata in vigore del sopra citato decretolegge (ovvero in data 18 novembre 2022), sempre che tale data sia attestata, con apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dall’amministratore del condominio ovvero, nel caso in cui, ai sensi

dell’articolo 1129 del codice civile, non vi sia l’obbligo di nominare l’amministratore e i condòmini non vi abbiano provveduto, dal condomino che ha presieduto l’assemblea, e a condizione che per tali interventi, alla data del 31 dicembre 2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);

• agli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in una data compresa fra quella di entrata in vigore del richiamato decretolegge (ovvero in data 18 novembre

data del 25 novembre 2022, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA); ● agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

2022) e quella del 24 novembre 2022, sempre che tale data sia attestata, con apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (rilasciata ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445) dall’amministratore del condominio ovvero, nel caso in cui non vi sia l’obbligo di nominare l’amministratore (articolo 1129 del codice civile), e i condòmini non vi abbiano provveduto, dal condomino che ha presieduto l’assemblea, e a condizione che per tali interventi, alla

Si ricorda che il comma 2 dell’articolo 9 del Decreto Aiuti-quater prevedeva una deroga alla riduzione al 90% dell’incentivo fiscale in oggetto per gli interventi per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risultasse effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022 e con riferimento agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla medesima data del 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo. Tale disposizione è stata soppressa. Inoltre, ieri alla Camera si è svolta la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Aiuti-quater (decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176).

Il provvedimento all’articolo 9 interviene sulla disciplina del superbonus, prevedendo, in particolare:

• la riduzione dal 110% al 90% della percentuale della detrazione riconosciuta nel 2023 per gli interventi rientranti nella disciplina dell’istituto;

• la proroga al 31 marzo 2023 del termine previsto per l’utilizzo della

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detrazione del 110% per le spese sostenute da persone fisiche sugli edifici unifamiliari e la possibilità, a determinate condizioni di reddito familiare e di titolarità del bene, di vedersi riconosciuta la detrazione nella misura del 90 per cento anche per le spese sostenute per le unità immobiliari nel 2023;

• il riconoscimento dell’agevolazione con aliquota nella misura del 110% fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso;

• l’innalzamento, da 2 a 3, del limite del numero di cessioni del credito previste per gli interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio;

• la possibilità per SACE di concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti a favore di imprese che realizzano interventi edilizi rientranti nella disciplina del Superbonus.

Rubinetterie Treemme vince il German Design Award 2023

Un nuovo e importante premio celebra l’inizio del 2023 per Rubinetterie Treemme. La nuova collezione Pa36 dell’azienda toscana ha ricevuto il German Design Award 2023, uno dei riconoscimenti internazionali più rinomati nel mondo del design che premia i prodotti e i progetti più innovativi a livello mondiale. La giuria ha assegnato alla collezione Pa36, disegnata da Danilo Fedeli, una Special Mention nella categoria “Excellent Product Design - Bath and Wellness”. Linee squadrate e rigorose, Pa36 è una collezione completa di rubinetti frutto di lunghi mesi di progettazione e che nasce dalla volontà di realizzare un oggetto partendo da barre di ottone anziché attraverso la classica fusione del metallo. La volontà del designer Danilo Fedeli è stata quella di estremizzare al massimo la tecnologia con soluzioni tecniche innovative e spessori estremamente sottili. Queste scelte hanno permesso di creare un prodotto dalle geometrie inedite, dove la bocca di erogazione, attraverso un sofisticato meccanismo, si accoppia al corpo che misura appunto solo 36mm. Sono proprio queste caratteristiche tecniche uniche e all’avanguardia ad avere contribuito al successo di Pa36, testimoniato anche da questo premio di cui Rubinetterie Treemme va particolarmente fiera.

Ceramica italiana: nel 2022 oltre 1 miliardo di aggravio a causa del caro energia

Il 2022 è stato un anno difficile per l’industria italiana delle piastrelle di ceramica che ha registrato un progressivo rallentamento durante l’anno. Una situazione condizionata dai fortissimi rialzi del costo dell’energia, che per la sola componente termica ha determinato un aggravio superiore a 1 miliardo di euro. Ciò nonostante chiude il 2022 con una sostanziale conferma dei volumi di produzione, vendite ed export registrati lo scorso anno.

L’anno 2022 delle piastrelle di ceramica

Il preconsuntivo 2022 elaborato da Prometeia evidenzia per l’industria italiana delle piastrelle di ceramica volumi di vendite intorno ai 458 milioni di metri quadrati (+0,7% rispetto al 2021), derivanti da esportazioni nell’ordine di 364 milioni di metri quadrati (+0,2%) e vendite sul mercato domestico superiori ai 93 milioni di metri quadrati (+2,6%). La crescita ha interessato l’area del Golfo e il Far East , mentre stabili sono risultate le vendite in Europa Occidentale, Balcani e America Latina; in flessione i mercati di Europa orientale e NAFTA. Le forti oscillazioni della domanda e dei costi produttivi registrati nel corso dell’anno richiedono una particolare attenzione nel valutare il dato di preconsuntivo della produzione, stimato da Prometeia in crescita del 3% a 448 milioni di metri quadrati.

“Dopo un 2021 che aveva visto un progressivo incremento dei volumi di vendita, l’anno che si sta per chiudere registra evidenze in linea con quelli dello scorso anno. In termini di quote, l’Italia raggiunge il

20%, un 48% è destinato ai mercati comunitari e il restante 32% su quelli più lontani. La domanda di ceramica, ravvivata dopo il lockdown e rafforzata dalla volontà di riqualificare gli spazi abitativi ad ogni latitudine, si basa sulle riconosciute peculiarità del materiale – in termini di salubrità, resistenza, durevolezza, tra le altre – e sulle crescenti destinazioni di impiego del prodotto, sia in ambito edilizio che nell’arredo”, ha spiegato il presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani ( in foto ).

“L’andamento della domanda, soprattutto nella prima parte dell’anno, ci consentirà di chiudere i bilanci con una crescita nei fatturati, ma non possiamo assolutamente rallegrarci. L’impressionante aumento nei costi di tutti i fattori produttivi, a partire dal gas naturale, sta mettendo a dura prova la competitività presente e futura delle nostre imprese. Le quotazioni sul mercato TTF, guidate dall’emergenza e dalla speculazione, avevano fatto lievitare la bolletta del gas dello scorso anno da 250 milioni di euro al miliardo: in questo 2022 si sono registrati nuovi picchi, che nel mese di agosto hanno raggiunto anche 16 volte la media storica di lungo periodo. In questo panorama eccezionale, segnato dalla guerra, da forti sbilanciamenti sui mercati, da scelte politiche di indipendenza dal gas russo, l’assenza di una chiara politica energetica europea ha lasciato il campo a interventi disallineati dei singoli Stati membri, che introdurranno gravi squilibri competitivi all’interno dell’industria europea. E poiché il costo del gas non è cresciuto in tutto il mondo come in Europa, si è anche allargato il differenziale competitivo delle nostre industrie rispetto a quelle extra europee. Diamo un

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Voci dal Mondo

giudizio positivo ai crediti di imposta su gas ed energia elettrica varati dai Governi Draghi e Meloni, ma questa crisi energetica ha bisogno anche di misure strutturali. La più importante è per noi la previsione di usare una quota crescente di metano nazionale per destinarlo ai settori gasivori. Questo sarebbe in grado di ridurre da subito le emissioni di CO 2 legate all’import di gas e permetterebbe alle imprese dei settori non elettrificabili di non perdere gli investimenti fatti per la decarbonizzazione progressiva dei processi. È urgente dare corso a questa misura, come abbiamo ricordato nel convegno del 18 novembre scorso a Ravenna, orientandola verso le imprese più esposte all’uso del gas e garantendo un costo corretto che garantisca una transizione energetica avente, nello stesso momento, anche una sostenibilità economica e sociale”. Sulla questione dell’indipendenza energetica, Savorani ha poi proseguito: “Per il nostro Paese che non ha il nucleare, non ha fonti da energie rinnovabili in eccesso, non ha biogas e per molto tempo non avrà idrogeno in misura significativa, la via italiana alla decarbonizzazione dei settori hard to abate non elettrificabili passa dal gas nazionale. Il costo dell’energia in Europa è ulteriormente penalizzato dal meccanismo degli ETS, le cui quotazioni sono

oggi nell’ordine di 85 euro a tonnellata. Dopo anni di applicazione il sistema europeo mostra la sua inefficacia in termini ambientali. Soprattutto l’extra costo che esso carica sulle produzioni europee non è oggi compatibile con il mutato scenario energetico. È urgente la sospensione del sistema e una sua radicale riforma. Gli extra costi energetici superiori ai 70 miliardi di euro per il Sistema Paese stanno inevitabilmente creando forti tensioni sul piano finanziario per famiglie ed imprese, soprattutto PMI anche del settore ceramico. Come settori energy intensive abbiamo lavorato con Confindustria e ABI per proporre al Governo misure di moratoria sui mutui e più decisi interventi per il sostegno alla liquidità, analoghi a quelli adottati per far fronte alla pandemia, di cui auspichiamo una rapida attuazione. La transizione energetica richiede anche di mantenere alta l’attenzione sugli interventi di adeguamento e rinnovo del patrimonio edilizio nazionale. In questa direzione, interventi di modifica del Superbonus – strumento che ha avuto il pregio di far ripartire il mercato nazionale – devono essere improntati all’efficacia della misura agevolativa ed alla sua sostenibilità economica, ma anche alla necessità di garantire stabilità nel tempo a tutti gli operatori”.

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Nel 2023 rallenta l’inflazione, ma consumi in frenata

Il 2023 è iniziato tra alti e bassi per l’economia italiana. Da un lato si registra un azzeramento della crescita dei consumi nell’ultimo quarto del 2022 con produzione e occupazione in riduzione tra novembre scorso e gennaio, dall’altro segnali positivi arrivano dalla situazione inflazione che sembrerebbe in significativa riduzione. A evidenziare questi dati è la Congiuntura Confcommercio di gennaio; secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella: “Date le nostre stime, nel mese di gennaio i prezzi al consumo dovrebbero registrare un incremento dello 0,6% su dicembre, portando il tasso di variazione tendenziale al 10,5% (dall’11,6% di dicembre). L’importante eredità del 2022 (il trascinamento è stato pari al 5,1%) e la perdurante crescita dell’inflazione di fondo rendono, comunque, difficile ipotizzare una crescita dei prezzi nella media del 2023 sotto il 6%”. I servizi si confermano in forte ritardo (-11,2%), così come il segmento dell’automotive (-23,8%) e

dell’abbigliamento e calzature (-6,6%). In linea con un deterioramento mostrato dai principali indicatori nella parte finale dello scorso anno, a gennaio il PIL, secondo le nostre stime, dovrebbe registrare una riduzione dello 0,9% congiunturale e una crescita dello 0,4% nel confronto annuo, ponendo le premesse per un primo trimestre recessivo. Gli ultimi dati sull’inflazione e i segnali di rallentamento sul versante dei costi delle materie prime energetiche, sembrerebbero indicare l’inizio di una fase meno espansiva dei prezzi. Secondo le stime di Confcommercio nel mese di gennaio i prezzi al consumo dovrebbero registrare un incremento dello 0,6% su dicembre, portando il tasso di variazione tendenziale al 10,5% (dall’11,6% di dicembre). L’importante eredità del 2022 (il trascinamento è stato pari al 5,1%) e la perdurante crescita dell’inflazione di fondo rendono, comunque, difficile ipotizzare una crescita dei prezzi nella media del 2023 sotto il 6%.

CIICAI, fatturato a quota 96 milioni e welfare aziendale

In occasione del proprio evento di fine anno (al quale hanno partecipato oltre 700 invitati), il Gruppo CIICAI ha presentato i lusinghieri risultati conseguiti nel 2022, con un giro d’affari di circa 96 milioni di euro che colloca CIICAI fra le realtà più rilevanti della distribuzione idrotermosanitaria nazionale, sia per fatturato che per utile netto. “Il 2022 – ha sottolineato il Direttore Generale, Stefano De Maria – è stato anche l’anno in cui il consorzio ha varato il primo piano di welfare aziendale, destinando 1.000 euro a ciascuno dei 210 dipendenti ad integrazione della normale retribuzione. Per l’anno prossimo, questa cifra verrà aumentata a 1.200 euro, segno di un’attenzione particolare ai collaboratori che sono di fatto il fulcro che genera il valore dell’azienda”.

Premiato il miscelatore cucina hansgrohe Aqittura M91

hansgrohe Aqittura M91 è stato premiato con il riconoscimento più prestigioso alla cerimonia degli ICONIC AWARDS 2022: Innovative Architecture. Il rubinetto da cucina, presentato nella categoria “Product”, ha convinto l’intera giuria del concorso internazionale di architettura e design ricevendo il premio “Best of Best” per il suo straordinario design e la sua carica innovativa. Nella stessa categoria, anche l’innovativo rubinetto a risparmio idrico hansgrohe Rebris, è stato premiato come “ICONIC AWARDS 2022: Innovative Architecture Winner”. “Sono orgoglioso di ricevere il premio più importante per la nostra performance nella categoria Cucina – ha dichiarato entusiasta Martin Kiefer, Product Manager Kitchen; che ha poi aggiunto: “Con hansgrohe Aqittura M91 abbiamo creato un prodotto di design che guarda al futuro e mira a diventare il cuore pulsante dell’ambiente living, ma che allo stesso tempo promuove uno stile di vita sostenibile. Il riconoscimento come Best of Best sottolinea la nostra pretesa di sviluppare, senza compromessi, prodotti innovativi e sostenibili”.

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Voci dal Mondo

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Primo punto vendita professional in Lombardia per Orsolini

Un investimento importante per l’azienda di Vignanello (VT), che prosegue la sua espansione nel Nord Italia insieme alla costante ricerca di figure specializzate per ampliare l’organico. Sesto San Giovanni è la città delle “prime volte” per Orsolini che, dopo aver avviato il 2022 con l’inaugurazione del suo primo showroom di interni in Lombardia proprio nella città dell’area metropolitana milanese, ora chiude l’anno con l’inaugurazione – sempre a Sesto San Giovanni – di un nuovo punto vendita Professional, il primo in Lombardia. “Abbiamo scelto l’area metropolitana di Milano anche per il nostro primo negozio Professional – racconta il Direttore Commerciale, Marco Orsolini – perché è una zona sicuramente strategica, sia per la posizione sia per la concentrazione abitativa. Inoltre, i nostri punti vendita Professional e gli showroom d’interni lavorano in sinergia tra di loro ed è stato quindi immediato l’affiancamento allo showroom di un negozio dedicato all’edilizia e alla termoidraulica. Le due realtà, che distano solo 15 minuti, si completano e integrano offrendo alla nostra clientela un’offerta e un servizio a 360 gradi, dai materiali da costruzione alle finiture d’interni”.

riferimento per tutta l’area milanese, e non solo, grazie a un ampio assortimento di materiali per l’edilizia, prodotti di termoidraulica, piastrelle, sanitari, ferramenta e elettroutensili. Imprese, professionisti, artigiani, termoidraulici e posatori vengono accolti in un negozio di ultima generazione che da vecchio deposito di piastrelle si è trasformato in uno store all’avanguardia, progettato da Orsolini prestando massima cura al format espositivo e al merchandise. Un layout moderno e un libero servizio potenziato si affiancano al customer service d’eccellenza dell’azienda viterbese, che porta anche in Lombardia tutta la sua competenza. Sono 20 gli addetti attualmente impiegati nel punto vendita Professional di Sesto San Giovanni, ma Orsolini è sempre alla ricerca di nuovi talenti per completare una squadra di risorse specializzate e altamente competenti. Questa nuova apertura è un altro step del cammino di crescita per Orsolini che punta a replicare anche in Lombardia, il modello di successo sviluppato in Lazio, Umbria, Toscana, Abruzzo e Molise.

duka, “Special Mention” al German Design Award 2023

duka ottiene la Menzione Speciale al German Design Award 2023 nella categoria Excellent Product Design - Bath and Wellness, con la versione Inlab di libero 5000, una delle cabine doccia più iconiche dell’azienda. libero 5000 Inlab è la cabina doccia walk-in dal design intelligente e funzionale: dotata di uno speciale sistema di apertura per cui la porta, scorrendo, scompare completamente dietro l’elemento fisso, rappresenta una soluzione ottimale per la progettazione o il rinnovo di ambienti bagno e wellness (residenziali o contract) di qualsiasi dimensione. Lo scorrimento leggero e fluido dell’elemento porta, che si posiziona correttamente dietro il lato fisso, assicura un’entrata (e uscita) dalla doccia agevole e confortevole. Durante la doccia, quando l’elemento invece è chiuso, senza creare sovrapposizioni, consente una migliore protezione dagli spruzzi d’acqua. libero 5000 Inlab, con vetro di sicurezza da 8 mm è dotata del sistema ACS, automatic close & stop, grazie al quale, con un semplice gesto, l’elemento porta scorre gradualmente fino alla completa apertura e chiusura della cabina. libero 5000 Inlab presenta tre diverse possibilità di installazione, per soddisfare qualsiasi esigenza estetica e progettuale: è proposta con profilo a parete, senza profilo – soluzione a tutto vetro, con elementi di fissaggio a parete – e con profilo a incasso, modalità di installazione grazie alla quale la cabina doccia viene fissata con un profilo integrato nel muro, esaltando il design puro e minimale del modello. Inoltre, le differenti finiture disponibili per il vetro di libero 5000 Inlab, dal trasparente al satinato, dal cromato con effetto specchio al serigrafato, rendono possibile le più svariate personalizzazioni dello spazio bagno.

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Con i suoi 8.000 mq di spazio (suddivisi tra 4.000 mq di esposizione, vendita e stoccaggio e 4.000 mq esterni) la nuova rivendita Professional, in via Giovanni di Vittorio 247, vuole posizionarsi come un punto di Voci dal Mondo

mamma, faccio io!

È la più contemporanea, basta sfiorarla. La più elegante, fatta di vetro e luce. La più tecnologica, in perfetta sintonia con la sua cassetta… Sfioro è la placca Pucci che ha cambiato il modo di usare la cassetta e ha trasformato il design del bagno. Non si aziona con un tasto: basta sfiorare con un semplice “tocco” uno dei due sensori per azionare lo scarico da 9 o 4 litri (o da 6-3 litri.) In vetro verde, bianco o nero, comunque la scegli è il “tocco” che fa la differenza.

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Cosa offre il Mercato

Colonna doccia con generatore di vapore

Kinedo presenta Steam 3 Plus la doccia che è anche uno spazio hammam. L’estetica ricorda una colonna doccia con finitura specchiata e comando touch intuitivo. Il generatore di vapore è integrato al suo interno ed è completo di tutti gli optional solitamente richiesti per un hammam. È completo di tre idrogetti per il massaggio dorsale, cascata a lama, doccetta, cromoterapia, aromaterapia e musica. Il pannello di controllo LCD è posizionato sulla colonna doccia e permette la gestione di tutti i comandi. Steam 3 Plus ha un’installazione a semincasso; la sporgenza dal muro è di soli 5 cm e viene incassata all’interno del muro per 8,5 cm. Il generatore di vapore ha la certificazione TUV, che garantisce prestazioni e standard nazionali e internazionali di efficienza, affidabilità e sicurezza. Steam 3 Plus è disponibile in due potenze (2,5 e 3,5 KW).

www.kinedo.it

Rubinetti e miscelatori a incasso

Idral presenta i rubinetti e miscelatori a incasso della nuova Serie 700. L’aspetto unico di questi prodotti è la loro modularità che semplifica l’installazione e dà spazio alla creatività. Tutti i rubinetti della serie sono dotati di una scatola a incasso che viene installata a muro, su cui può essere montato qualsiasi rubinetto della serie. Questo si traduce in un importante duplice vantaggio: i rubinetti possono essere montati in un secondo momento rispetto all’installazione della scatola e, inoltre, possono essere sostituiti in modo intercambiabile da qualsiasi altro articolo della Serie 700, senza ulteriori interventi di muratura e creando tutte le combinazioni desiderate. La scatola da incasso può essere installata su ogni tipologia di parete: muratura, cartongesso e pannelli. La Serie 700 sarà composta da rubinetti e miscelatori per lavabo e per doccia e di flussometri per wc e orinatoi, dotati di sistema elettronico, temporizzato, termostatico e leva a seconda del modello. I primi prodotti che saranno disponibili nei prossimi mesi saranno i rubinetti elettronici per lavabo da incasso a parete con attivazione tramite sensore ad infrarossi a rilevamento di presenza touch-free quindi, per una maggiore igiene. La chiusura automatica dopo 60 secondi di erogazione continua si traduce invece in un maggior risparmio idrico.

www.idral.it

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Il modulo più compatto per CONTABILIZZARE e BILANCIARE

Il modulo più compatto per CONTABILIZZARE e BILANCIARE

Una soluzione versatile e dall’ingombro ridotto per la gestione del calore negli impianti centralizzati valvola di zona a due vie lo rende particolarmente adatto all’utilizzo con pompe a portata variabile, con conseguente risparmio energetico e temperature di ritorno più basse.

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Tutelare la qualità dell’acqua potabile

I raccordi a pressare di acciaio inossidabile e bronzo disegnati per ottimizzare il flusso dell’acqua e ridurre al minimo le perdite di carico: sono il cuore tecnologico del sistema di tubi e raccordi polimerici Viega Smartpress. La soluzione Viega, pensata per impianti di riscaldamento, raffrescamento e acqua potabile, adotta infatti geometrie che favoriscono il ricambio idrico senza restringimenti del diametro interno, con supporti privi di o-ring che non richiedono nessuna operazione di calibratura o sbavatura dei tubi e velocizzano così fino al 30% i tempi di installazione rispetto ai sistemi tradizionali. Il risultato finale consente, inoltre, una drastica riduzione delle zone interne a rischio di stagnazione dell’acqua, abbattendo di conseguenza i rischi connessi alla proliferazione di batteri pericolosi per la salute, Legionella in primis. I raccordi del sistema sono, inoltre, dotati del dispositivo di sicurezza SC-Contur che rileva giunzioni non pressate già durante il riempimento dell’impianto per la prova di tenuta. Accortezza che concorre a rendere il lavoro di installazione più agevole. Inoltre, la nuova famiglia di pressatrici smart Pressgun 6 Plus garantisce estrema efficienza. Con dimensioni da 16 a 63 mm, Viega Smartpress è adatto per la distribuzione ai piani, ma anche per la realizzazione di dorsali e colonne montanti. www.viega.it

Sistema radiante a soffitto per il settore terziario

Soffermando l’attenzione in ambito terziario e concentrandosi sull’importanza del tema dell’acustica in contesti lavorativi o di svago, RDZ ha ideato e realizzato una soluzione per il riscaldamento e il raffrescamento di edifici non residenziali, capace di coniugare benessere termico e acustico. Si tratta del sistema b!klimax con quadrotti in cartongesso acustico: un impianto radiante a soffitto ispezionabile caratterizzato da ottime prestazioni acustiche. Nello specifico, garantisce il massimo comfort in ogni stagione dell’anno e consumi contenuti in tutti gli ambienti in cui l’acustica è un requisito particolarmente importante (dagli uffici, alle scuole, fino ai ristoranti e agli auditorium). I quadrotti, di dimensione 600x600x50 mm, sono realizzati con pannelli in gesso di colore bianco RAL 9010 su cui è fissato il circuito idraulico realizzato con tubazione Ø 6 mm e uno strato di isolamento in lana di roccia con classe di reazione al fuoco A1. Confortevole, salubre ed energeticamente efficiente, questo sistema si contraddistingue per le lastre con foratura quadrata regolare che conferiscono all’installazione un’estetica moderna ed elegante, sono caratterizzate da elevate rese acustiche (assorbimento del riverbero acustico αw=0,4) e neutralizzano fino al 70% della formaldeide presente nell’ambiente grazie al sistema Activ’Air®. I quadrotti radianti, di semplice e rapida installazione, possono essere rimossi per interventi di ispezione e manutenzione anche a impianto funzionante. www.rdz.it

B&R | 288 20 Cosa offre il mercato

Eleganza e comfort

LG Electronics (LG) è pronta a presentare una versione completamente rinnovata del condizionatore ARTCOOL Gallery. Il nuovo modello può mostrare contenuti personalizzati grazie a un luminoso schermo LCD da 27 pollici ed è controllabile da remoto tramite l’app LG ThinQ. Il compressore DUAL InverterTM e il flusso d’aria indiretto a 3 vie, veicolato tramite le alette laterali e l’aletta inferiore, assicurano un raffrescamento e un riscaldamento avvolgenti, confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico. La cornice semplice e raffinata che delimita il luminoso schermo LCD lo rende simile a un’opera d’arte incorniciata. Attraverso l’app gratuita ThinQ, è possibile impostare il contenuto da riprodurre sullo schermo, scegliendo tra una vasta gamma di splendide immagini statiche e animate, oppure selezionando le proprie foto preferite. Il nuovo modello può essere facilmente gestito tramite il telecomando smart in dotazione o tramite l’applicazione per smartphone che consente di scegliere le impostazioni e le funzioni e di monitorare lo stato dell’apparecchio in tempo reale, da qualsiasi luogo. Dotato dell’avanzato compressore DUAL Inverter, il nuovo condizionatore offre un sistema di raffrescamento ad alta efficienza energetica che utilizza fino al 70% di energia in meno rispetto a un condizionatore residenziale convenzionale. Il flusso d’aria a 3 vie del nuovo modello diffonde flussi d’aria indiretti che si adattano perfettamente alla stanza. Il nuovo condizionatore contribuisce inoltre a creare un ambiente silenzioso e confortevole: l’aletta inferiore può infatti chiudersi “a scomparsa” quando il climatizzatore è impostato in modalità sleep e la rumorosità non supera i 20 decibel. Inoltre, il nuovo condizionatore offre un flusso d’aria piacevolmente fresco grazie alla nuova funzione AI DryTM che imposta automaticamente il tempo di deumidificazione ottimale in base al tempo di funzionamento e alla modalità selezionata, rimuovendo quindi efficacemente l’umidità che si forma all’interno del condizionatore d’aria. www.lg.com

Placche di comando per wc

All’interno dell’ambiente bagno, la placca di comando della cassetta di risciacquo è uno degli elementi in cui maggiormente è possibile coniugare funzionalità, estetica e design, grazie alle molteplici possibilità di personalizzazione che la rendono un vero e proprio oggetto d’arredamento. La linea Valsir Design comprende una gamma di placche di comando compatibili con tutte le cassette a incasso Valsir, in grado di personalizzare con eleganza qualsiasi ambiente bagno. Realizzate con materiali ricercati e innovativi, disponibili in numerose finiture, sono accomunate da silenziosità e fluidità nell’azionamento, solidità e precisione. Oltre alle principali linee – Crystal (in vetro temprato), Black & White (acrilico e alluminio anodizzato), Inox (acciaio inossidabile lucido o satinato), Ottone (realizzata integralmente in ottone spazzolato) – è disponibile un kit per la personalizzazione della placca, che consente di utilizzare qualsiasi tipo di rivestimento installandolo direttamente nella placca, che potrà integrarsi alla perfezione con qualsiasi parete. Altrettanto varie sono le possibilità di azionamento: meccanico, pneumatico ed elettronico. www.valsir.it

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Anche in nero spazzolato

TECEdrainprofile – profilo per doccia a pavimento in acciaio inox che può essere regolato su misura (accorciato su entrambi i lati) e integrato in modo ottimale nello spazio doccia – è disponibile anche nella variante in “nero spazzolato”. Dopo il restyling stilistico delle placche di comando WC, con la nuova superficie nera TECE propone opzioni di design perfettamente coordinabili tra di loro e con le ultime collezioni di rubinetteria, per un look moderno e total black. La superficie rifinita in PVD (Physical Vapour Deposition) si caratterizza per un’eccellente qualità e brillantezza del colore, nonché per un’elevata resistenza all’abrasione, ai graffi e a una varietà di sostanze corrosive. TECEdrainprofile è disponibile anche nelle versioni PVD Gold Optic, Red Gold e Black Chrome, ciascuna con superficie spazzolata o lucida. Le sue proprietà fisiche e ottiche rendono l’acciaio inox un passe partout che non passa mai di moda. www.tece.com

Rubinetto a galleggiante

Caratteristica principale del rubinetto a galleggiante 523 di F.A.R.G. è la chiusura tramite membrana, che garantisce un’alta silenziosità di funzionamento. Sul corpo e sulle parti esterne in ottone viene eseguito un trattamento superficiale di nichelatura. Su tutte le misure è prevista la sede in tenuta in acciaio inossidabile per una maggiore durata. L’asta può essere regolata al fine di ottenere la chiusura del rubinetto a galleggiante all’altezza desiderata. Il rubinetto è completo di tubo di carico in plastica che riduce il rumore provocato dalla caduta dell’acqua nel serbatoio di raccolta. Le sfere in plastica (530-53-532), applicabili a richiesta, sono anch’esse prodotte all’interno dell’azienda. Pressione massima d’esercizio consigliata: 8 bar.

Temperatura massima dell’acqua consigliata: 80 °C.

www.farg.it

Cartuccia anticalcare per miscelatore

Una cartuccia anticalcare che allunga la vita al rubinetto e lo mantiene sempre “giovane”. Si chiama Widd® 2020 ed è un’invenzione completamente Made in Italy firmata Nobili. Per mettere a punto questo elisir di lunga vita per il miscelatore, i ricercatori dell’azienda novarese hanno reingegnerizzato i vecchi componenti, realizzando una cartuccia di miscelazione di nuova concezione, a immersione totale (Water Immersion Dry Disc). In pratica, l’acqua scorre in una camera separata, esterna a quella centrale che contiene il meccanismo della cartuccia, evitando così depositi di calcare e diminuendo drasticamente l’usura delle parti in movimento. Dischi ceramici e organi interni funzionano a secco, mantenendo così nel tempo un movimento perfettamente fluido. Il particolare movimento assiale di Widd® 2020 rivoluziona inoltre la struttura dei miscelatori tradizionali, eliminando il blocco cartuccia laterale e permettendo così un design ancora più pulito ed essenziale. Per funzionare, infatti, non deve essere collocato sotto la leva di comando, ma direttamente nel corpo del rubinetto. La cartuccia è realizzata in ULTEM 2200, polimero impiegato solitamente in ambito chirurgico e alimentare, arricchito al 20% con fibra di vetro per aumentare elasticità e resistenza. Talmente robusta da sopportare pressioni superiori ai 150 kg, contro i 15 kg delle normali cartucce in commercio. www.nobili.it

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Tutto bene?

Storie comuni di disinteresse verso il prossimo

Sarà successo anche a voi, magari una mattina al bar.

Non lo vedevate da almeno un anno; vi sorride: “Ciao, tutto bene?”. E mentre state per rispondergli, prosegue come un treno in corsa: “Anch’io tutto bene, grazie. Ora devo scappare. Ho premura”. Ovvio, ha premura, mica può aspettare voi. Perché per un “Tutto bene” la risposta di rito deve essere un cliché? (Tutto bene, grazie”).

Alle raffiche scontate dei “tuttobenisti” non si può che rispondere con il “tuttobenismo”, meglio evitare ogni digressione con chi fa dell’ascolto lo scotto da pagare per il proprio successivo discorso. Tanto var-

rebbe spezzare una lancia in favore della schiettezza: “Ciao, è bello rivederti, ma devo scappare”, una stretta di mano e via di volata, chiuso in un secondo. Sono storie comuni di disinteresse verso il prossimo. Ma a volte capita che “il prossimo” siate proprio voi.

C’è addirittura qualcuno che, evidentemente, considera il “tutto bene” – ultimo superstite della cortesia umana – un approccio troppo “personale”. Succede sul web, con i suoi social network di stampo business che – grazie al distacco dovuto a un monitor e a una tastiera – pullulano di richieste di contatto da persone mai conosciute, tutte inviate con un semplice click , senza una parola di accompagna -

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Nella mente del cliente di
www.pirovanomonti.it
Fabrizio Pirovano e Marco Monti*
Fabrizio Pirovano Marco Monti

mento, senza “inutili” perdite di tempo. Un modo esplicito per dire: “Accetta il contatto, così posso iniziare a parlare io”. Nulla di male, ma indovinate per cosa gli interessate, con il loro click sparato a raffica...Perché a un secco primo click , ne seguirà immancabilmente un secondo con una proposta commerciale. E in quel caso le parole abbonderanno eccome.

Ovviamente tutte parole riutilizzabili per chiunque altro; per il prossimo click , nulla di personale secondo la tradizione della casa. Ma poiché, sempre per tradizione, è giusto raccogliere ciò che si semina, vi consigliamo un buon modo di rispondere a quel tipo di richieste..

“Buongiorno XYZ, ho ricevuto la sua richiesta di contatto. Prima di rispondere vorrei farle solo una domanda: se in un incontro casuale io le avessi domandato a bruciapelo “Vuole conoscermi?” non mi avrebbe forse guardato con un certo sospetto? Credo di sì. Anche io. Le assicuro che sono pronto ad ascoltarla, ma come se ci incontrassimo personalmente. La prego, investa qualche minuto del suo tempo e mi dica qualcosa di più di un click: sia io che lei siamo persone, al bar come dietro al computer. Viceversa, le collezioni di contatti diventano come quelle delle figurine dei calciatori che si facevano da ragazzi e sappia che io non ho mai completato un album. Attendo sue notizie. A proposito, tutto bene?”

Nessuno vi risponderà. Ovvio. Anche perché non c’è una risposta già pronta da mandare con un altro click . Il più tenace probabilmente vi inoltrerà la sua richiesta di contatto per la seconda volta: giocava nel repetita iuvant; la sua era una delle figurine più comuni della raccolta. Se questo è il modo con cui alcuni intrattengono rapporti interpersonali, è anche il modo con cui gli stessi intendono ottenere il consenso degli altri (o vendere), che della capacità di comunicare con il prossimo è sempre un ottimo banco di prova. Salvo poi lamentarsi di risultati scarsi: “La gente non è interessata”, “Ci ho provato, ma non funziona”. Eppure…

Eppure conosciamo persone che interessandosi sinceramente del prossimo hanno fatto nascere cose straordinarie. Interesse sincero, un’attitudine che vale ovunque, di persona come online, e che ha un effetto collaterale straordinariamente positivo: il consenso altrui.

E allora cari tuttobenisti, cari collezionisti di contatti da social network , lasciatecelo dire: la gente non è cambiata e i social network funzionano esattamente come i vecchi circoli di bocce. Se le cose non vanno come vorreste non è colpa della gente di oggi e nemmeno dei social , ma solo di certi pessimi modi di fare. E nell’eventualità che il vostro prossimo “Tutto bene?” fosse rivolto a noi, sappiate che vi risponderemo con il racconto della storia della nostra vita. Siete avvertiti, nel caso aveste premura… 

B&R | 288 25 Pirovano Monti Associati | | Formatori ANGAISA –
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Vienimi a trovare perché…

Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni. Con l’aiuto dei distributori, Blu&Rosso porterà i lettori a conoscere itinerari inediti, senza tralasciare suggerimenti per una piacevole sosta enogastronomica

Stefano Lorini – terza generazione della Lorini S.r.l., che dagli anni ‘50 ha la sua sede a Castelliri (FR) – suggerisce per i lettori suggestivi luoghi da visitare come, per esempio, la cascata di Isola del Liri e

La ciambella sorana

tipiche specialità culinarie del posto (la ciambella di Sora e la ratafia ciociara). L’azienda, ancora oggi a conduzione familiare, è specializzata nella distribuzione di prodotti per la manutenzione e ristrut-

La ciambella di pane, detta anche “cìammèlla”, è una vera e propria istituzione. Le ricette per ogni paesino sono diverse, ma c’è una cosa che le accomuna tutte: la forma rotonda. Ha origini antichissime e nasce a Sora (FR) come alternativa al pane che dopo pochi giorni si induriva e seccava. La ciambella di pane, infatti, grazie alla sua cottura, si mantiene fresca e morbida per giorni. Ben presto però diventa un vero e proprio simbolo dei momenti felici e delle festività: viene infatti regalata dai fidanzati per festeggiare l’unione o anche ai nascituri e, in base al sesso, si decora con un fiocco azzurro o rosa. In occasione delle festività religiose, invece, assume forme diverse. Per la Pasqua, per esempio, viene realizzata a forma di colomba. La ciambella di Sora è un prodotto povero, ma che ha dato i natali a numerose imprese familiari. Le più famose ciambellerie a Sora sono senza dubbio la storica ciambelleria della famiglia Tatangelo – le cui generazioni attuali portano avanti la tradizione di famiglia e la ricetta originale dei nonni – e anche la ciambelleria Alonzi, che si trova nel caratteristico borgo di ”Cancègliè” con due punti vendita; il giovedì al mercato con il suo banco che offre anche la versione integrale.

Abbazia di Casamari

Arpino

turazione della casa. L’esperienza maturata negli anni garantisce un’offerta ampia e completa: dalla ferramenta al riscaldamento, dall’arredobagno alla progettazione degli interni.

Arpino è uno dei centri più antichi della provincia di Frosinone. È dominata dall’Acropoli, il borgo fortificato della Civita Vecchia, nella quale si può ammirare una straordinaria porta ogivale con arco a sesto acuto e quasi metà dell’originale cinta muraria formata da blocchi di pietra ciclopiche definite, vista la loro forma geometrica, Mura Poligonali. La cittadina è adagiata fra due colli il cui profilo è proprio a forma di arpa e la sua posizione offre incantevoli panorami sul territorio circostante. Per questa sua posizione dominante fu roccaforte dei Volsci, dei Sanniti e dei Romani e anche nel Medioevo venne scelta per le sue caratteristiche difensive. Fin dall’epoca romana, il borgo si distinse come centro laniero di grande rilevanza. Diffusissima era la produzione artigianale, organizzata all’interno delle famiglie che ospitavano telai e arcolai tra le mura domestiche che oggi si possono ammirare nel Museo dell’Archeologia Industriale della Lana. Il vasto territorio arpinate ha dato i natali a uomini illustri, quali Marco Tullio Cicerone e Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino, al quale si devono alcune opere pittoriche custodite nelle chiese cittadine e del quale è possibile visitare il Palazzo in via Cesari.

L’abbazia di Casamari è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Situata nel Comune di Veroli (FR), l’abbazia fu eretta sulle rovine dell’antico municipio romano di Cereatae Marianae, così denominato in onore della dea Cerere, cui il luogo era consacrato, e del generale romano, Caio Mario, che qui nacque e trascorse i primi anni della sua giovinezza; a lui si deve anche l’attuale denominazione di Casamari “casa di Mario”. Secondo fonti documentali si apprende che l’abbazia sorse agli albori del XI secolo, nel 1005, per iniziativa di una comunità benedettina che edificò il primo monastero. Quando poi, per l’opera spirituale di Bernardo di Clairvaux e per l’appoggio dei Pontefici, l’Ordine di Citeaux (Cistercium) in Borgogna si diffuse in Italia, nel 1152 l’abbazia passò ai Cistercensi. Questi nel 1203 intrapresero una radicale ricostruzione dell’antico monastero secondo la planimetria tipica dell’Ordine. La chiesa fu iniziata con la benedizione di Innocenzo III e consacrata nel 1217 da papa Onorio III. Dal 1152 i Cistercensi ininterrottamente vivono ancora qui a testimonianza della solidità della loro comunità.

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ITS e dintorni a cura di
Maruska Scotuzzi

ITS, CULTURA DI IMPRESA

Strumenti e servizi per crescere campagna associativa 2023

Iscrivi la tua azienda all’associazione dei distributori più qualificati del settore ITS

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ANGAISA rappresenta la Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario www.angaisa.it info@angaisa.it

Produzione Distribuzione e rispondono

Digitalizzazione dell’ordine? Sì, grazie!

Riflettori puntati sul nodo B2B ANGAISA. Protagonisti della rubrica “Face2Face”, Corrado Novelli, Amministratore Delegato Imeter Srl (Gruppo Comini), e Marta Vencato, Regional Logistic Manager Italy di DAB Pumps Spa. Per entrambi inevitabili i vantaggi dello scambio elettronico dei dati sia in termini di azzeramento di errori sia di riduzione dei tempi e dei costi di gestione. Ma, soprattutto, un’innovazione tecnologica al servizio del business

LA DISTRIBUZIONE

CORRADO NOVELLI, Amministratore Delegato Imeter Srl (Gruppo Comini)

Nodo B2B ANGAISA, è possibile definirlo “una piccola rivoluzione” per il settore?

Si tratta di un sistema “nascosto” che fa dialogare il gestionale dei produttori con quello dei distribu-

LA PRODUZIONE

MARTA VENCATO, Regional Logistics Manager

DABPumps Spa

Nodo B2B ANGAISA, è possibile definirlo “una piccola rivoluzione” per il settore?

È assolutamente da ritenersi un passo fondamentale per la costruzione del vantaggio competitivo nel

FACE2FACE di Maruska Scotuzzi

tori senza che nessuno modifichi nulla. Parliamo, dunque, di digitalizzazione dell’ordine che rappresenta un’importante tappa nella crescita della distribuzione specializzata. Possiamo definirlo una piccola rivoluzione? Rivoluzione in termini metodologici certamente. La novità più importante sta nel fatto di poter mettere ora a disposizione lo strumento giusto affinché i diversi linguaggi già presenti nei software di gestione aziendale possano combaciare. Il nodo B2B, fortemente voluto da ANGAISA e realizzato da Sefin SpA, può essere utilizzato da tutti i distributori/ produttori. Gli associati ANGAISA avranno certamente un’agevolazione economica in quanto soci. Tuttavia, l’Associazione – che ha investito molto in questo progetto – non preclude l’utilizzo del nodo B2B agli operatori del settore.

Quali vantaggi per i distributori Associati?

Principalmente la riduzione a zero della possibilità di errore. L’altro grande vantaggio è l’eliminazione dei tempi/costi inutili. Cosa significa? Manualmente diventa inevitabile dover controllare tutti gli ordini “riga per riga” per intenderci. Quindi, il controllo viene fatto anche su ordini esatti. Magari all’interno di questi ordini vi è un solo uno errore. Ma l’operatore non può saperlo e deve impiegare, perciò, un maggior tempo per il controllo complessivo. Con lo scambio elettronico dei documenti, invece, gli ordini corretti non appaiono e si evidenzia solo l’errore.

Siete già operativi, in tal senso, come azienda distributrice? Da quando?

In termini di digitalizzazione degli ordini, siamo operativi da circa 7 anni. Inizialmente, ci siamo dovuti interfacciare con i singoli produttori traducendo i formati. Con il nodo B2B ora sarà molto più semplice perché sarà possibile per i distributori

delle

mercato. Abbiamo, infatti, raggiunto la consapevolezza che la creazione del valore nei confronti dei nostri clienti è sempre più fondata sull’efficientamento del flusso logistico-distributivo. Efficienza, oggi, equivale a digitalizzazione del flusso. Per digitalizzazione del flusso intendo la trasformazione delle procedure manuali in digitali, permettendo di semplificare e razionalizzare i tempi di gestione e i costi, garantendo un’elevata precisione nella trasmissione dei dati.

Quali vantaggi per i distributori Associati?

Una gestione digitalizzata dell’intero flusso, dall’ordine alla fatturazione, che incrementa il livello di servizio a fronte di una riduzione di tempi e costi di gestione. Si tratta di vantaggi di cui beneficiano sia i produttori sia i distributori; dunque il comparto ITS.

Siete già operativi, in tal senso, come azienda produttrice? Da quando?

Sì, siamo operativi da quasi 7 anni. La prima attivazione risale al 2016 con uno dei nostri top customer; successivamente sono state gestite ulteriori implementazioni che ci consentono oggi un volume gestito tramite B2B superiore al 30%. Ad oggi stiamo lavorando sulla migrazione delle utenze già attive, utilizzando una nuova tecnologia nell’ottica di potenziare e velocizzare ulteriormente lo scambio di dati. Relativamente al mercato italiano, al momento, ci interfacciamo con clienti associati ANGAISA.

Prevedete per la vostra struttura un evidente risparmio in termini di costi e tempi? Avevate in precedenza personale dedicato esclusivamente alla gestione degli ordini?

Uno dei principali vantaggi della digitalizzazione

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“Quando parliamo di nodo B2B parliamo certamente di innovazione tecnologica, ma si tratta di un’innovazione tecnologica al servizio del business, della migliore gestione aziendale. In una parola: innovazione strategica nella gestione della partnership con i produttori”
“La digitalizzazione del flusso di gestione degli ordini non si tramuta in una riduzione delle persone dedicate a tale attività, ma in un miglior utilizzo
risorse verso attività a valore aggiunto per i nostri clienti”

FACE2FACE

effettuare ordini senza doversi far carico di alcuna traduzione dei formati. Un vantaggio, non di poco conto, è la possibilità di ampliare la platea dei produttori con cui interagire. Non solo. Il nodo B2B aumenta la fidelizzazione. È chiaro che se un distributore scambia elettronicamente i documenti con un fornitore più difficilmente lo metterà in discussione. Prima di cambiarlo terrà conto del servizio comune.

Prevedete per la vostra struttura un evidente risparmio in termini di costi e tempi? Avevate in precedenza personale dedicato esclusivamente alla gestione degli ordini?

Il risparmio di costi e tempi è inevitabile per qualsiasi azienda che utilizzi questo strumento. Soprattutto il tempo prima dedicato a operazioni di controllo manuale può essere dedicato a mansioni di più alto valore aggiunto. Non si riduce il personale, ma – al contrario – lo si valorizza. Questo, in sintesi, il grande vantaggio che porta lo scambio elettronico dei documenti.

Il nodo B2B ANGAISA potrà rappresentare un punto di forza nella sinergia distributore/produttore. Possiamo anche parlare di vantaggio competitivo, se intendiamo per vantaggio competitivo una serie di servizi percepiti come superiori dal segmento di mercato di appartenenza?

Sicuramente rappresenta un punto di forza nella sinergia distributore/produttore. Il fornitore che attiva lo scambio elettronico dei documenti risulta, poi, assolutamente più competitivo rispetto a un altro. Proprio perché un’operazione prima manuale viene delegata alla macchina, il tempo che si guadagna può essere investito nella creazione di valore, nella creazione di relazione con il proprio fornitore, nel fare “mercato” insieme. In una parola partnership Quindi, quando parliamo di nodo B2B, parliamo certamente di innovazione tecnologica; si tratta di una innovazione tecnologica al servizio del business, della migliore gestione aziendale. In una parola: innovazione strategica nella gestione del business.

dei processi aziendali risiede proprio in questo ed è proprio ciò che stiamo sperimentando in questi anni. Ci tengo a precisare che la digitalizzazione del flusso di gestione degli ordini non si tramuta in una riduzione delle persone dedicate a tale attività, ma in un miglior utilizzo delle risorse verso attività a valore aggiunto per i nostri clienti. La gestione manuale dei dati può essere, infatti, definita un’attività a basso valore aggiunto. Digitalizzare il flusso ci permette di concentrare maggiori forze sullo sviluppo dei reciproci rapporti e, al contempo, ottimizzare e valorizzare le competenze dei nostri collaboratori a beneficio delle sinergie tra produttori e distributori.

Il nodo B2B ANGAISA potrà rappresentare un punto di forza nella sinergia distributore/produttore. Possiamo anche parlare di vantaggio competitivo, se intendiamo per vantaggio competitivo una serie di servizi percepiti come superiori dal segmento di mercato di appartenenza?

Assolutamente sì. Nel mercato attuale, specialmente nell’ambito B2B, il vantaggio competitivo si costruisce sempre più non solo su logiche di prodotto, ma soprattutto di servizio.

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Il testo è un contributo notevole alla disciplina del consolidamento: espone i metodi di analisi di archi e volte e del loro funzionamento meccanico, dando un’ampia panoramica di tutte le tecniche con cui è realizzato il costruito storico in Italia, con una dovizia di dettagli costruttivi la cui conoscenza è propedeutica alla progettazione dell’eventuale intervento di restauro. Nel testo è raccolta un’ampia varietà di casistiche che risultano utili ai Professionisti del settore, suggerendo soluzioni e interventi applicabili nelle situazioni specifiche del costruito storico. Attraverso un’attenta disamina delle cause principali dei cedimenti, delle catene cinematiche, di flessione e rottura, dei dissesti associati alla deformazione delle maglie murarie o dovuti a fenomeni di instabilità dell’elemento costruttivo, il testo espone le tecniche d’intervento su archi e volte dal rinforzo strutturale alla ricostruzione, dal consolidamento alla riparazione/ integrazione dei manufatti. Aggiornato alle NTC 2018, il manuale ha un impianto che coniuga ricerca e professione ed è corredato in ogni pagina da disegni esemplificativi di tutte le fasi di studio, diagnosi dei dissesti e progettazione delle soluzioni operative per gli interventi di consolidamento e restauro.

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Novità

A Bari la prima tappa del 2023 di ANGAISA: le Regioni al centro

Larga presenza di professionisti del settore e imprenditori associati provenienti da Puglia, Abruzzo, Basilicata e Molise alla giornata di confronto e formazione con il Comitato Esecutivo. Attenzione su efficientamento energetico, scenari di mercato e Nodo B2B a cura di Enzo Cartaregia

AANGAISA “sale” sui territori con un calendario di incontri che vedrà i distributori associati invitati al confronto con il Comitato Esecutivo lungo tutto il territorio nazionale e per tutto il 2023. Si inizia da Bari, dove si è svolta venerdì 27 gennaio la prima giornata di formazione e dibattito aperta agli imprenditori soci

(dedicata in questa occasione alle sezioni regionali Puglia, Abruzzo-Molise e Basilicata) tra quelle in programma per il presidente, Maurizio Lo Re, e i componenti dell’esecutivo nazionale. Lo scopo di ciascun evento nelle diverse regioni d’Italia è duplice: da un lato, ANGAISA intende avanzare nello sviluppo del programma associativo 2022-2025 attraverso la condivisione con gli imprenditori associati, riservando nuova

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attenzione alle tendenze locali del settore ITS e alle specifiche esigenze espresse dalle diverse aree del Paese; dall’altro, gli incontri puntano a far compiere all’associazione un passo ulteriore nella cura delle relazioni di filiera, grazie al coinvolgimento dei rappresentanti degli ordini professionali espressione del territorio e dei professionisti che operano nei mercati regionali dell’edilizia. Numerosi gli imprenditori e i manager del circuito ANGAISA – oltre che gli agenti di commercio e i funzionari della produzione – che hanno accettato l’invito al meeting di Bari, organizzato anche grazie all’impegno di Marina Maglio, presidente della sezione regionale Puglia e dell’imprenditore Michele Barili, titolare di Barili srl. L’accoglienza del presidente Lo Re ha incluso una relazione sui risultati raggiunti dall’associazione nel 2022, con uno sguardo ai dati del settore e alle strategie messe a punto dalla governance nazionale per le sfide che attendono il settore ITS nel prossimo futuro. Nei lavori si è ampiamente discusso di interventi per l’efficientamento energetico e di scenari evolutivi dell’edilizia, rispettivamente con Lorenzo Epis, amministratore delegato di ETEAM, e con Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME. In mezzo alle due sessioni con gli esperti, l’aggiornamento professionale dei distributori è passato per un dibattito sul Nodo B2B ANGAISA, il servizio che consente la digitalizzazione del ciclo dell’ordine tra produttori e distributori. A condurla Corrado Novelli, vicepresidente ANGAISA e coordinatore della commissione Innovazione Tecnologica, che ha risposto alle domande dei colleghi imprenditori e condiviso con loro le testimonianze dei distributori associati ANGAISA che per primi hanno scommesso sullo scambio elettronico dei documenti con i fornitori.

Formazione, gli argomenti trattati

A pochi giorni dalla pubblicazione della direttiva dell’Unione Europea sulla classe energetica delle abitazioni – che, seppur in fase di approvazione, apre la strada a un boom della domanda di interventi di riqualificazione – gli imprenditori soci hanno avuto la possibilità di approfondire le novità in vista, con un resoconto su cambiamenti normativi e strumenti fiscali. “Abbiamo davanti un decennio di grandi opportunità per sviluppare il nostro comparto, anche attraverso opportuni incentivi”, sintetizza Lorenzo Epis, dopo la sessione formativa a sua cura. “Il panorama dei bonus

edilizi sta molto cambiando per le imprese italiane, ma conto che la distribuzione specializzata saprà rispondere molto bene. Gli imprenditori si stanno presentando sul mercato con servizi innovativi, che ne caratterizzano l’offerta. Così. dopo i mesi negativi legati al blocco dei crediti fiscali – ragiona Epis – c’è da aspettarsi una ripartenza. La distribuzione specialistica ha un ruolo fondamentale nel percorso della transizione energetica, il che deve darci ragioni per essere ottimisti”. La visione delle istituzioni dovrà fare i conti con le tensioni macroeconomiche, che pur se parzialmente smorzate lasciano alle imprese il pesante conto del caro materie prime e delle incertezze legate agli shock del commercio internazionale. Le strategie d’impresa dovranno dunque adattarsi a questo contesto, nonostante la crescita di cui il settore ha tratto beneficio. “Il mercato in cui si inserisce il circuito ANGAISA è cresciuto di oltre 100 miliardi di euro negli ultimi due anni: sono numeri assolutamente sorprendenti”, afferma Lorenzo Bellicini al termine del suo intervento su congiuntura economica e previsioni per il mercato dell’edilizia. “Questa fase ha visto il settore idrotermosanitario protagonista della riqualificazione. Bisogna dunque porsi vari interrogativi per capire cosa succederà il prossimo anno. Le stime del CRESME prevedono mesi sostanzialmente positivi, che segneranno una stabilizzazione sopra i livelli del 2022 – commenta Bellicini. Diventerà presto tangibile l’impatto degli investimenti in opere pubbliche, che sarà molto significativo nel 2024. Si tratta delle risorse messe in gioco dal PNRR, ma non solo. Entrano infatti nel vivo i programmi di spesa risalenti agli anni 2014, 2015 e 2016 – conclude – con finanze che non era stato possibile spendere. Il paese entra in una fase nuova, potremmo dire di modernizzazione, talmente grande in termini di risorse disponibili che bisognerà capire se ce la faremo”. Per diventare più efficienti e aumentare il proprio fatturato, i distributori ANGAISA possono intervenire anche sui propri processi interni. Gli strumenti per farlo arrivano dal digitale, con il nodo realizzato dall’associazione per rendere la gestione degli ordini immediata e sempre esatta. Un percorso che sta già portando dei risultati all’interno del comparto. “Siamo felici dell’accoglienza che i distributori stanno riservando al Nodo B2B ANGAISA”, afferma Corrado Novelli nella sessione di domande e risposte con i colleghi distributori presenti a Bari. “Dal lancio del

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FORMAZIONE E DIBATTITO

nodo, in occasione del Convegno Nazionale, abbiamo stabilito 30 contatti in appena 35 giorni lavorativi. Tra questi contatti ci sono dei gruppi d’acquisto, che ci consentiranno di accelerare la transizione verso il digitale del nostro settore. Ci sono dei tempi fisiologici di preparazione dei sistemi, per far sì che questo nuovo metodo di gestione degli ordini possa essere perfettamente integrato con i sistemi gestionali dei colleghi che ne fanno richiesta – chiarisce Novelli – ma l’attenzione è davvero molto alta. Mi ha dato grande entusiasmo il dibattito di oggi a Bari, per le tante domande e la voglia di approfondire. Le adesioni al Nodo B2B ci danno una base per molti altri sviluppi legati all’innovazione tecnologica. Il nostro impegno – aggiunge – prosegue per approdare ad una vasta digitalizzazione degli ordini, pur tenendo a mente le molte possibilità offerte dalla tecnologia anche su altri fronti, penso all’interpretazione dei dati a nostra disposizione, come quelli dell’Osservatorio Vendite”.

La relazione con gli ordini professionali Hanno partecipato ai lavori, portando il saluto dei rispettivi ordini professionali, anche i rappresentanti locali degli architetti e degli ingegneri. I temi al centro del meeting sono stati infatti un’occasione di confronto con il settore della progettazione, pienamente coinvolto nell’aggiornamento professionale sui temi dell’efficientamento energetico e delle nuove tendenze nel settore delle costruzioni.

“Architetti e progettisti hanno una relazione strettissima con i distributori specializzati del settore idrotermosanitario” – afferma Maria Cristina Angiuli, componente del consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della pro-

vincia di Bari. “ANGAISA rappresenta un segmento chiave del mercato delle costruzioni, che è a diretto contatto con le pratiche progettuali di cui quasi tutti i miei colleghi si fanno carico. In questo momento –riflette – è importantissimo che l’intera filiera si faccia promotrice di quella che è una cultura del materiale, promuovendo un’attenzione alle migliori pratiche che sono state sviluppate. Proprio queste relazioni ci aiutano a formare una generazione di progettisti che abbiano a cuore la qualità dell’abitare, che presuppone progettazioni ispirate alla qualità e alla sostenibilità”. Condivide il desiderio di approfondire la relazione con la distribuzione specializzata Umberto Fratino, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari. “Gli ingegneri collaborano continuamente e sinergicamente con la filiera dell’idrotermosanitario. Giornate di formazione e confronto come questa ci consentono di trovare comunione d’intenti e ragionare insieme sullo sviluppo delle attività professionali che verranno. Stiamo vivendo una fase di grande trasformazione del settore in cui operiamo. Ecco perché – commenta Fratino – occorre fare squadra, per trovare soluzioni che siano innovative e garantiscano durabilità”.

Il confronto tra distributori

Imprenditori e manager presenti hanno sottolineato l’interesse a condividere le proprie esperienze e discutere tra colleghi delle novità per il mercato ITS. Un’opportunità per conoscere buone pratiche e tornare agli incontri faccia a faccia tra distributori, ripresi regolarmente dopo la fase acuta della pandemia. “La presenza del Comitato Esecutivo di ANGAISA sul territorio fa parte delle mie priorità per il mandato associativo 2022-2025”, commenta a margine Maurizio Lo Re. “Condividere idee e progetti con tutti i nostri distributori specializzati è fondamentale per l’associazione. La tappa fatta a Bari ci dimostra il valore di questa iniziativa, che caratterizzerà tutto il 2023 e che qui ha incontrato grande entusiasmo da parte dei colleghi imprenditori del nostro circuito. È stata preziosa anche la presenza dei rappresentanti degli ordini professionali, degli agenti di commercio e dei funzionari delle industrie nostre fornitrici – dichiara Lo Re – perché testimonia il ruolo strategico delle relazioni di filiera per un’associazione come la nostra, a livello locale quanto a livello nazionale”. 

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Il testo è un importante contributo allo sviluppo e alla diffusione delle norme di sicurezza antincendio, fornendo gli elementi indispensabili all’approfondimento delle conoscenze tecniche, delle dinamiche e delle variabili di cui si deve tenere conto per una corretta progettazione antincendio. Come utile guida, attraverso elaborati grafici, circolari di chiarimento, esempi procedurali, permette a progettisti e costruttori di trarre indicazioni utili per progettare correttamente l’impianto di prevenzione incendi.

Parte del testo è dedicata ad una dettagliata descrizione degli aspetti tecnici della Fire Safety Engineering, nuovo approccio alla progettazione.

Novità
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Lavabi e miscelatori

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LAVABO COSA nelle finiture nero e grigio opaco

I lavabi per il 2023 riscoprono la ceramica bianca, ma soprattutto colorata, con tinte piene, o bicolori, o con bordi decorati utilizzando le possibilità fornite dalla tecnologia digitale. Grazie all’evoluzione della tecnologia, la ceramica si evolve e diventa sempre più leggera e malleabile, consentendo così di ottenere forme fluide e dinamiche, per lavabi e lavamani in moltissime dimensioni, che soddisfano tutte le esigenze. Anche le superfici continue in resine polimeriche si colorano e si arricchiscono di texture ricche e materiche, che fanno dei lavabi autentici elementi di arredo. Tra i miscelatori, si fa sempre più strada l’acciaio, un materiale più eco-friendly, duraturo e con lavorazioni meno inquinanti. Inoltre, sempre nella filosofia del bagno come stanza da arredare e non come vano tecnico, anche i miscelatori sono sempre più ricercati e in diversi stili. Dallo stile Art Déco rivisitato allo stile industriale ingentilito, fino al vetro di Murano multicolore o in filigrana, i miscelatori diventando sempre più simili a gioielli preziosi, per bagni sempre più sofisticati di Roberta Mutti

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Lavabi in ceramica

Per tutte le esigenze

“Cosa” è il nome comune che definisce i punti di forza del nuovo lavabo in ceramica di Giancarlo Angelelli per Axa; un lavabo versatile, capiente o essenziale, ampio o minimale, adatto per ambienti diversi. Il nome evoca scherzosamente l’indefinito, ma richiama una precisa identità. Axa Cosa, infatti, si candida a diventare un lavabo popolare e diffuso grazie alle diverse possibilità di utilizzo. Semplice nella sua forma rettangolare, con angoli stondati, il lavabo è proposto in molte misure e tipologie di installazione, adattandosi a diversi progetti. Realizzato in ceramica, è disponibile in otto colori, oltre al bianco, con finitura smaltata lucida od opaca; inoltre, può essere abbinato a tutti i complementi di arredo Axa. È proposto nelle versioni lavabo sospeso, da incasso o da appoggio, anche con doppia vasca, in dimensioni che vanno dal lavamani alla vasca, posizionabile a catino o a muro, a incasso o semincasso. www.axaceramica.it

Leggero e funzionale

Leggero, capiente ed estremamente funzionale. È il lavabo in ceramica Volant di Colavene. Disponibile in quattro diverse misure che vanno da 45x50 cm a 75x50cm, con profondità di 21 cm, il lavabo poggia su una struttura metallica a terra con ripiano in legno portaoggetti. Il lavabo è dotato di uno strofinatoio in legno, progettato per l’appoggio sul bordo della ceramica. Tutte le versioni possono essere montate su strutture metalliche o su mobili in legno, a terra o sospesi. La vasche dei lavabi sono proposte nel classico colore bianco, opaco o lucido, e in versioni bicolori, con interno bianco ed esterno in sei tonalità opache (Nero, Grigio, Lucca, Matera, Siena e Verde Bamboo) e sei lucide (Verde Bamboo, Petrolio lucido, Azzurro, Vinaccia, Terra, Lilla). Il risultato finale è un’infinita varietà di combinazioni, che consentono di arredare e organizzare efficacemente lo spazio in bagni di ogni stile e dimensione. www.colavene.it

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LAVABO COSA nella finitura bianco lucido LAVABO VOLANT nella versione da appoggio LAVABO VOLANT con struttura in metallo

Il colore per la ceramica

Punta sul colore la ceramica dei lavabi Scarabeo, per arredare il bagno con personalità. Le oltre 60 collezioni di lavabi e sanitari sono proposte in nove tonalità; oltre ai colori Pearl, Ardesia, Lava, Night, Sand e Tobacco – finiture sobrie e materiche che traggono ispirazione dalla terra e dalla natura – la ceramica dei sanitari è proposta nei colori Antique Pink, Musk e Ocean. Ai colori pieni, Scarabeo affianca i decori Decorlab e Decorart. Con Decorlab si possono avere effetti estetici e scultorei, con i pattern Quadrotto, Sfere, Rigo e Neutro. Si tratta di decori in rilievo applicati alla ceramica, disponibili in diverse varianti cromatiche e con possibilità di scegliere se realizzarli sull’intera superficie del lavabo o solo come fascia decorativa. Decorart, invece, è l’ultima ricerca sperimentale, che impiega la tecnica della decalcomania. Grazie a questa tecnica, i supporti applicabili alla ceramica sono trattati con materiali chimici che si fondono con una seconda cottura da 800 a 1.100 gradi, che consente dunque di ottenere le finiture in Marmo Nero, Bianco e Travertino. La gamma di collezioni di lavabi e sanitari e l’ampia scelta di sistemi di arredobagno, di decori e di colorazioni, consentono di creare una sala da bagno su misura, con un elevato livello di personalizzazione. www.scarabeosrl.com

La ceramica leggera e sottile

Il BAGNOALESSI è caratterizzato dalle linee sinuose e futuriste, rese possibili dall’uso di una ceramica brevettata. Messa a punto da Laufen, che realizza i lavabi e i sanitari del BAGNOALESSI, la Saphirkeramik è molto resistente, malleabile e leggera; consente di disegnare lavabi e bacinelle dalle forme generose, morbide e fluide, che sembrano fluttuare nell’aria. I lavabi della collezione 2022, su progetto di Stefano Giovannoni, hanno bacinelle dalle forme arrotondate di diverse dimensioni (da 450x380x170 cm e 700x380x170 cm). L’iconico lavabo Tuna ha una forma allungata e organica, enfatizzata grazie al nuovo profilo leggero e sottile. Il nuovo Tuna è disponibile sia in versione da appoggio che da incasso, con il bordo in ceramica perfettamente a filo con il mobile contenitore su cui è montato. Un’ulteriore novità della collezione è nelle tre nuove varianti di finitura e colore per tutte le ceramiche, inclusi wc e bidet. La finitura opaca, nei colori bianco, nero e caffè, attualizza i prodotti allo stile 2023.

www.laufen.it

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LAVABO IN CERAMICA con decoro Quadrotto LAVABO DA APPOGGIO TUNA dalle linee fluide e dinamiche LAVABO A COLONNA LAVABO IN CERAMICA con decoro a fascia Sfera

RAK-Des

La collezione RAK-Des di RAK Ceramics comprende sanitari e diversi tipi di lavabi, in ceramica dalla linea essenziale e minimalista. Il lavabo freestanding è un totem dal disegno molto semplice, che nasconde alla vista qualsiasi elemento tecnico. I lavabi rettangolari, invece, possono essere installati sospesi, singolarmente, oppure abbinati ai mobili bagno RAK-Joy.

www.rakceramics.com

Lavabo in marmo ispirato al pranzo giapponese

Da Kreoo, un lavabo da appoggio dalle dimensioni importanti, con una geometria rigorosa ed essenziale. Bento, di Matteo Nunziati, è un rettangolo allungato, con un’altezza di 12 cm e angoli leggermente smussati, che contiene quattro “vassoi rettangolari” all’interno del lavabo. I quattro contenitori hanno profondità diverse, e sono facilmente estraibili, intercambiabili, utilizzabili a diretto contatto con l’acqua o, a seconda del posizionamento della rubinetteria, come vassoi in cui collocare il sapone o riporre i propri accessori bagno. I contenitori in marmo, oltre a essere molto scenografici, nascondono completamente lo scarico. Proposto in una sola dimensione, Bento è disponibile in nove tipologie di marmo.

www.kreoo.com

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LAVABO IN CERAMICA RAK-DES LAVABO IN CERAMICA RAK-DES con mobile RAK-Joy LAVABO BENTO in marmo

Lavabi in resine polimeriche

Materic e Nature

Totem colorato

L’azienda spagnola Acquabella ha realizzato Icon Slate, il primo lavabo-totem in Akron, un materiale brevettato dall’azienda. Akron è il materiale formato da poliuretano con cariche minerali, dalle ottime proprietà antibatteriche e antiscivolo, molto utile nell’ambiente bagno, oltre che molto resistente, antigraffio e antiurto. Icon Slate ha una forma caratteristica, che si distingue per la base che si apre verso l’alto e disegna una vasca spaziosa e capiente, con la piletta integrata. Il lavabo è incorniciato su tre lati da un sottile profilo, mentre il bordo, che ospita il miscelatore, è più spesso per diventare una base di appoggio per flaconi e oggetti. La finitura è la texture Zero, liscia e setosa, nella parte inferiore del totem e all’interno della vasca del lavabo, mentre ha un effetto “lavagna” su tutta la superficie del totem. Icon Slate è disponibile nella sola versione con montaggio a parete, nella misura di 85x52x40 cm, ed è disponibile in un’ampia gamma di colori per soddisfare qualsiasi esigenza cromatica. www.acquabella.com

La collezione Origini di Gessi combina colori e materiali che creano diverse atmosfere. La triade polimaterica Materia accosta colori caldi e materiali che creano un’atmosfera accogliente nei colori della terra, mentre Nature esprime i colori della natura, in varie tonalità di verde. Il lavabo di queste combinazioni è in Cristalplant dall’effetto soft touch, che riprende la forma archetipa circolare della collezione Origini, in un contesto minimal. Il lavabo è proposto in versione da appoggio, o freestanding a stelo, ed è disponibile nei cinque colori delle varie combinazioni, oltre a bianco e nero matt. I quattro inserti intercambiabili possono essere posizionati liberamente sui diversi elementi dell’intera collezione, scegliendo tra le varie finiture disponibili. www.gessi.com

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LAVABO TOTEM ICON SLATE in Akron LAVABO DELLA COLLEZIONE ORIGINI nei colori della triade Materic LAVABO DELLA COLLEZIONE ORIGINI nei colori della triade Nature

Miscelatori retrò

Miscelatore in acciaio

L’acciaio è un materiale che sta diventando sempre più popolare tra i miscelatori, grazie alle proprietà di resistenza alla corrosione, e alle possibilità che offre di realizzare forme innovative. Inoltre, la lavorazione dell’acciaio è meno inquinante, in quanto richiede meno acidi e i prodotti in acciaio durano molto più a lungo. Da Zazzeri, la collezione Q316 mostra la versatilità dell’acciaio nella realizzazione di miscelatori. Realizzata in acciaio AISI 316L, la collezione comprende miscelatori per bagno e cucina, caratterizzati da un corpo cilindrico e da una canna piatta, che può assumere diverse configurazioni per una maggiore ergonomia. Q316 offre infatti la possibilità di optare per la manopola a paletta, piatta ed essenziale, oppure per la manopola cilindrica con finitura liscia. A queste due varianti si aggiungono le “maniglie speciali”, progettate per la collezione Z316, sempre in acciaio, perfettamente compatibili con la nuova serie Q316. Di forma cilindrica, sono declinate in quattro texture diverse realizzate tramite cesellatura della superficie: Dorica con righe verticali, Linea con righe orizzontali, Scacchi e Punti. Le finiture sono in acciaio spazzolato o PVD, nei colori Carbon, Antracite, Bronzorame, Rame, Cognac e Orobianco. La linea di miscelatori è disponibile anche per bidet e vasca, per lavello cucina, e soffione doccia.

www.zazzeri.it

Il classico Art Nouveau

Un miscelatore dalle linee classiche è Madison di Dornbracht, che si ispira alla Belle Époque. Caratterizzato da una bocca esagonale finemente lavorata, si distingue per gli inserti in porcellana bianca delle manopole, che riprendono lo stile dell’epoca. Le linee tradizionali sono messe in evidenza dalle finiture, tra cui per esempio la finitura Dark Platinum, spazzolata, opaca e dalla mano setosa. Disponibile in varie versioni, monoforo, tre fori, a muro, ha classiche manopole a croce o a leva; la collezione comprende anche il gruppo doccia, con doccetta con forcella a supporto, e il gruppo vasca a due fori per installazione indipendente.

www.dornbracht.com

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TENDENZE
MISCELATORE Q316 MISCELATORE MADISON nella finitura Dark Platinum

Un classico rivisitato

Disegnata da David Bongianni, la serie di miscelatori Detroit di Sbordoni è un mix di stile industriale e contemporaneo, con finiture dall’allure industriale. Essenziale nelle forme e nelle proporzioni, la linea Detroit si caratterizza per l’uso dei materiali; il contrasto tra le superfici lisci e godronate crea un contrasto materico che dona uno stile riconoscibile al miscelatore. La serie è disponibile in varie finiture, con maniglie lisce o godronate, e con applicazione di indice color rosso per l’acqua calda e blu per la fredda. www.sbordoniceramica.com

Miscelatore prezioso con vetro di Murano e marmo

Matteo Thun e Antonio Rodriguez hanno progettato per Fantini la serie di miscelatori Venezia, con maniglie gioiello, in vetro realizzate da Venini e altri materiali. La serie prevede due diversi tipi di maniglie in vetro, entrambe fatte a mano. Le maniglie bicolore, pezzi unici, hanno forma cilindrica, con bordi continui che rendono le combinazioni cromatiche fluide e morbide. I colori disponibili sono acquamare/verde, ametista/ambra, rosso/ambra. Le maniglie in filigrana, nelle versioni bianca e nera, hanno una forma ovoidale morbida e sensuale al tatto. Quella del vetro “a filigrana”, nelle sue molteplici versioni, è una delle tecniche decorative più eleganti messe a punto dai maestri vetrai muranesi nel XVI secolo, e da qui esportata dai veneziani in tutta Europa. Viene realizzata utilizzando canne di vetro trasparente contenenti all’interno fili di vetro rettilinei o intrecciati tra loro, che creano l’effetto di un delicato merletto all’interno della parete vitrea. Oltre a queste, la serie Venezia comprende anche altre maniglie realizzate con forme e materiali differenti, come la versione monoforo per lavabo con manopola rettangolare in marmo. Le nuove maniglie in marmo bianco e nero, materiali classici dell’architettura più aulica, sono piccoli totem di bellezza raffinata che riflettono la luce in modi diversi. Il dettaglio dei bordi perimetrali rigati in bianco e nero dona contemporaneità e leggerezza al progetto. www.fantini.it

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MISCELATORE FANTINI VENEZIA con leva monocomando in marmo MISCELATORE DETROIT MISCELATORE FANTINI VENEZIA con manopole in vetro di Murano MISCELATORE FANTINI VENEZIA con manopole in filigrana di vetro, in bianco e nero

Facciamo il

punto

A poco più di un anno dalla nomina a Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re si contraddistingue per il suo operato. I tre distributori intervistati – Giuseppe Agoglitta, Giacomo Parodi e Giovanni Tiritiello – gli riconoscono passione, grinta e pragmatismo. Un programma associativo ambizioso, che punta su innovazione tecnologica, formazione e comunicazione e, al contempo, non tralascia l’impegno alla creazione di sinergie con tutti gli attori della filiera. Un occhio attento, infine, ai giovani, nuove leve per il rinnovamento delle aziende associate a cura di Maruska

B&R | 288 44 INCHIESTA | ESECUTIVO ANGAISA

GGiuseppe

– rispettiva-

Amministratore unico Agoglitta Idrotermosanitari Srl, Amministratore Fidra Spa e Responsabile commerciale e membro del CDA Becchetti Spa – sono i distributori associati a cui è stato chiesto un parere circa l’operato del Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re, e del nuovo Comitato esecutivo dell’Associazione.

Il programma quadriennale è ambizioso, ma – secondo gli intervistati –sono state poste le premesse affinché possa essere realizzato. Molto apprezzato il coinvolgimento del Direttivo alle attività dell’Esecutivo e, tra i punti del programma da considerarsi prioritari, i tre distributori coinvolti puntano i riflettori su innovazione tecnologica, formazione e sinergia con gli attori della filiera. A fronte delle serie problematiche – approvvigionamenti, ordini inevasi, calendarizzazione consegne, etc. – che si sono acuite in questi mesi, si ritiene, infatti, che l’Associazione abbia con tempismo rimarcato le esigenze e le richieste di tutta la filiera; ma, ancora di più oggi rispetto al passato, la sinergia con le altre associazioni può dare più forza per stimolare il dialogo con le istituzioni e con il Governo. Sulla visibilità del brand il lavoro svolto finora ha dato i suoi primi risultati positivi. Certamente il marchio ANGAISA dovrà essere sempre più riconoscibile e capace di esercitare un forte richiamo. In tal senso, è fondamentale la presenza dell’Associazione alle fiere di pertinenza. Non sono mancati riferimenti anche al sito ANGAISA che può e deve rappresentare uno strumento di consultazione e condivisione delle informazioni.

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Agoglitta, Giacomo Parodi e Giovanni Tiritiello mente

Il parere di alcuni distributori ANGAISA

È passato più di un anno da quando il Consiglio Direttivo ha deciso di affidare a Maurizio Lo Re il ruolo di Presidente ANGAISA. Il Presidente, insieme con l’attuale Comitato esecutivo, ha definito un intenso programma per il quadriennio 2022-2025. Un parere su questo primo periodo…

Risponde Giuseppe Agoglitta: A distanza di poco più di un anno, il bilancio è assolutamente positivo. Considero l’attuale Presidente, Maurizio Lo Re, tra i migliori presidenti che l’Associazione abbia avuto. Io mi definisco un “angaisiano” che ama l’associazione, promuovendola molto anche nel mio ambito territoriale. Lo Re lo fa da molto più tempo di me con la stessa passione e grinta, in generale, per il mondo dell’associazionismo e, in particolare, per ANGAISA. Il suo programma per il quadriennio è certamente complesso e ricco di novità. Un esempio: le nuove commissioni di lavoro composte da colleghi che hanno specifiche competenze. Intensa anche la collaborazione con il Consiglio direttivo – formato dai presidenti di Regione e dai consiglieri – coinvolto nelle attività dell’Esecutivo. In questo periodo, se guardiamo al contesto economico e al periodo post-pandemico, lo sforzo è stato veramente lodevole.

Risponde Giacomo Parodi: Maurizio Lo Re è un Presidente con le idee molto chiare sul futuro e lo sviluppo di ANGAISA. La sua visione è sintetizzata nel programma relativo ai prossimi quattro anni: un programma sfidante e ambizioso, per il quale sono state poste tutte le premesse perché possa essere realizzato.

Il Presidente crede molto nel talento personale, ma è consapevole che solo con il “gioco di squadra” si ottengono nel tempo i risultati. È per questo motivo che ogni punto del programma associativo ha un responsabile e un gruppo di lavoro che lo sostiene e contribuisce fattivamente al perseguimento degli obiettivi. Un’altra peculiarità dell’attuale gestione è il coinvolgimento del Consiglio Direttivo alle attività dell’Esecutivo. Ritengo che un maggior coinvolgimento di tutti sia una garanzia ulteriore per lo svolgimento e la realizzazione del programma associativo.

Risponde Giovanni Tiritiello: Mi sembra che il nuovo Esecutivo e il suo Presidente si siano messi subito all’opera per portare avanti il programma di lavoro; questo non può che essere molto positivo per la nostra Associazione. Vedo coinvolgimento e nuova responsabilizzazione anche grazie alla creazione delle commissioni di lavoro tematiche che stanno già portando i primi e ottimi risultati del loro lavoro. Ho valutato, inoltre, con piacere le nuove collaborazioni intraprese da ANGAISA; in particolare quella con Nomisma – società di consulenza strategica e aziendale – che ritengo una voce autorevole in grado di aiutarci a meglio comprendere il nostro mercato e gli scenari economici futuri.

Quale tra i punti del programma associativo (innovazione tecnologica, relazioni, sinergie con tutti gli attori della filiera, ANGAISA Giovani, formazione, comunicazione) ritiene, tuttavia,

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INCHIESTA | INTERVISTE
GIOVANNI TIRITIELLO, Responsabile commerciale e membro del CDA Becchetti Spa GIACOMO PARODI, Amministratore Fidra Spa GIUSEPPE AGOGLITTA, Amministratore Unico Agoglitta Idrotermosanitari Srl

impellente/prioritario considerato il contesto del settore?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Considero prioritaria la sinergia con tutti gli attori della filiera. L’Associazione sta promuovendo ed è attiva sul fronte collaborazione e sinergia con le altre associazioni di categoria. Il Presidente ha promosso la collaborazione con ANCE e credo che in questo momento sia fondamentale aprire o rinforzare il dialogo con attori che operino all’interno dello stesso contesto. Mi riferisco al mondo elettrico, ma anche ad associazioni come ASSISTAL, ASSOBAGNO e, quindi, con il mondo delle associazioni del nostro settore per fare squadra e affrontare le problematiche del nostro mercato. Un mercato che ha vissuto due anni decisamente positivi se guardiamo al forte incremento di fatturato registrato dalle aziende: si tratta, tuttavia, di un mercato “drogato”, “euforico” – termini ormai consueti – rispetto al quale sia i distributori sia l’industria non hanno avuto gli strumenti necessari per capire come fronteggiarlo. Per contro, non sono mancati i problemi; mi riferisco alla poca disponibilità dei prodotti, ai listini aggiornati in tempi sempre più brevi con aumenti non previsti dei prodotti o dei componenti.

Risponde Giacomo Parodi: L’innovazione tecnologica è senza dubbio il punto del programma che merita una priorità in termini di risorse economiche e temporali. Come argomento prioritario di innovazione tecnologica è stato scelto il B2B, un tema da sempre dibattuto per il quale non si è mai trovata

in questi anni una soluzione adottabile da tutti gli associati. Anche in questo caso, si è lavorato molto intensamente in questo ultimo anno e al Convegno ANGAISA è stata presentata la soluzione “pronta” per essere adottata da tutti coloro che credono che il B2B sia una delle attività sulla quale valga la pena investire per migliorare l’efficienza di uno dei nostri importanti ambiti aziendali. L’adozione di nuove procedure automatiche che facilitino lo scambio documentale tra cliente e fornitore azzerano, di fatto, il rischio di errore, facendo al contempo risparmiare tempo nelle operazioni, precedentemente manuali.

Risponde Giovanni Tiritiello: Considero l’aspetto della formazione un tema di assoluta priorità, da destinare ad aziende come la nostra, di mediopiccola dimensione, in quanto, è proprio nella formazione che possiamo trovare strumenti in più per poter affrontare i “colossi” del nostro mercato di riferimento. L’Associazione dovrebbe investire in progetti formativi che raggiungano quasi tutti i livelli delle nostre organizzazioni: tecnici, venditori, amministrativi e management

Su quale/i è utile riaggiustare il tiro?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Mi riferisco alla comunicazione del brand ANGAISA. Da Presidente siciliano ho portato otto nuovi soci perché credo fortemente che l’Associazione debba crescere e debba avere un futuro. In tal senso, mi sento di dire che occorre essere attrattivi. Il mio riferimento è ad ANGAISA Giovani: occorre puntare sulle nuove

leve per il rinnovamento delle aziende associate. Per rinnovamento intendo il ricambio generazionale presso le nostre strutture, ma anche quello all’interno dell’Associazione stessa. Ecco perché occorre lavorare molto sul senso di appartenenza al brand ANGAISA. Il senso di appartenenza cresce in misura proporzionale al coinvolgimento degli associati nelle varie attività. Il percorso che stiamo facendo con la dott. ssa Veronica Verona, ottima formatrice, e le visite al mondo dell’industria sono esempi di attività che consentono ai giovani di fare squadra, di confrontarsi e al contempo di guardare all’Associazione come punto di riferimento per crescere e formarsi. Non diamo per scontato che un’azienda associata debba sempre esserlo per generazioni.

Risponde Giacomo Parodi: Credo sia presto per valutare se aggiustare il tiro su qualche punto del programma. L’Esecutivo si riunisce con molta frequenza e tiene monitorata la situazione. Saranno loro a giudicare il buon grado di avanzamento dei lavori e adottare, eventualmente, correttivi alle attività svolte.

Risponde Giovanni Tiritiello: Non penso che sia necessario riaggiustare il tiro su quanto programmato dall’Esecutivo, ma nutro un po’ di “dispiacere” perché solo oggi rinasce con entusiasmo ANGAISA Giovani. La ritengo una bellissima esperienza associativa e formativa per i nostri ragazzi che attualmente si affacciano al mondo del lavoro e devono confrontarsi all’interno delle proprie aziende con le problematiche relative al passaggio generazionale. Sicuramente, questa forma di scambio e confronto non può che far bene a loro e alle nostre aziende; rappresenta una fonte importante di crescita.

A fronte delle serie problematiche (approvvigionamenti, ordini inevasi, calendarizzazione consegne, etc.) che si sono acuite in questi mesi e malgrado i numerosi comunicati di sensibilizzazione in tal senso inviati dall’Associazione stessa a tutta la filiera, ritenete che ANGAISA e l’attuale Comitato esecutivo abbiano messo in campo tutte le forze necessarie per far sentire la propria voce?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Si può sempre fare di più. Tuttavia, occorre riconoscere le oggettive

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difficoltà incontrate in questi ultimi due anni con la pandemia che ha oltretutto fortemente limitato per un certo periodo gli spostamenti e gli incontri. Ecco perché ritengo che la sinergia con le altre associazioni possa dare più forza per stimolare il dialogo con le istituzioni e con il Governo. Mi riferisco, se vogliamo fare un esempio tra i tanti, alle molteplici variazioni in ambito “bonus”. Insieme e coesi aumentiamo la nostra rappresentatività.

Risponde Giacomo Parodi: Le problematiche relative agli approvvigionamenti e agli ordini inevasi di questi ultimi due anni rappresentano un fenomeno imprevisto e imprevedibile che non possiamo ancora sapere per quanto tempo durerà. ANGAISA e il Comitato Esecutivo hanno fatto la loro parte, ma questo tema ha colto impreparato un po’ tutto il settore; ogni azienda ha dovuto trovare individualmente delle soluzioni per ottenere dal mondo della produzione risposte accettabili. Ci sono settori produttivi che sono riusciti a riportarsi in una condizione di “normalità”, mentre per altri ci sarà bisogno ancora di tutto il 2023 per ritrovare tale condizione.

Risponde Giovanni Tiritiello: Purtroppo, in questo anno appena trascorso, abbiamo assistito a un continuo verificarsi di fatti imprevedibili e quasi impossibili da governare: continua modifica normativa in tema di bonus, caro energia, tempi biblici di consegna, continui aumenti di listino, aumento costo del denaro, etc. Penso che l’Associazione, con tempismo e puntualità, abbia rimarcato quelle che sono le esigenze e le richieste di tutta la nostra filiera e dell’intero settore edile che tanto ha contribuito ai risultati straordinari dell’Italia nei due anni appena passati.

Digitalizzazione dei processi. Siamo nei tempi?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Perfettamente. Il programma relativo al nodo B2B prevedeva di iniziare a gennaio ed essere operativi. Durante il Convegno dell’Associazione, a dicembre, lo abbiamo presentato e ci sono state aziende pilota che hanno già intrapreso questo percorso facendo da apripista. Ora tocca ai singoli associati nei prossimi mesi aderire al progetto.

Risponde Giacomo Parodi: La digitalizzazione dei processi è un argomento molto ampio che ci vede sempre in ritardo rispetto al punto in cui si vorrebbe essere. Uno dei temi cruciali che vede impegnata ANGAISA, a fianco di Idrolab, riguarda le informazioni di prodotto da parte dei fornitori. Proprio su questo tema c’è ancora molto da lavorare perché i tempi

con i quali il mondo della produzione sta fornendo i dati sono molto lenti e, contemporaneamente, la distribuzione sembra avere altre priorità rispetto all’obiettivo di ricezione delle informazioni di prodotto.

Risponde Giovanni Tiritiello: La digitalizzazione di molte procedure di lavoro nelle nostre aziende è un processo ineludibile e inevitabile. Solo che oggi tutto questo cambiamento sta diventando non più fattore critico di successo per le nostre aziende, bensì la condizione necessaria e basilare per poter affrontare certe sfide e confrontarsi con certi nostri concorrenti che fanno della digitalizzazione il loro principale punto di forza.

Visibilità e riconoscibilità del brand ANGAISA: riflessioni su quanto fatto finora e suggerimenti.

Risponde Giuseppe Agoglitta: Come già accennato, il brand ANGAISA dovrà necessariamente essere sempre più riconoscibile e capace di esercitare un forte richiamo. Ritengo in tal senso fondamentale la presenza dell’Associazione alle fiere di pertinenza e, perché no, anche al Salone del mobile. Tale presenza, attraverso uno stand riconoscibile, consentirebbe a chi è socio di ritrovarsi tra colleghi in uno spazio che sente proprio e, al contempo, lo stesso spazio fungerebbe da vetrina per i distributori non associati che possono in questo modo conoscere la nostra realtà. Io sono poi un forte sostenitore del ritorno dei convegni di più giorni – come avveniva diversi anni fa – con momenti conviviali che permettono di confrontarsi e di stare bene insieme.

Risponde Giacomo Parodi: Il lavoro finora svolto ha dato i suoi primi risultati positivi con una maggiore presenza e attività sui social. Lavorare sulla visibilità e riconoscibilità di un brand è un compito impegnativo. Credo ci siano ampi spazi per lavorare sul sito di ANGAISA che può e deve rappresentare uno strumento di consultazione e condivisione delle informazioni molto importante.

Risponde Giovanni Tiritiello: Non so se il senso della domanda sia riferito alla riconoscibilità della nostra Associazione all’interno di una serie di rapporti tra Associazioni del comparto edilizio. Se questo è il senso, fa bene il nostro Presidente a creare le basi e i presupposti per un più approfondito scambio di relazioni tra i diversi attori del nostro comparto che possano mettere in chiaro importanti punti a difesa dei nostri interessi e dei nostri clienti. È l’unione a fare la forza. 

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XXIII ConvegnoANGAISA gli scenari

2023

Consolidare la crescita del settore idrotermosanitario oltre la spinta dei bonus e migliorare la redditività delle aziende attraverso l’innovazione tecnologica: il XXIII

Convegno ANGAISA, che si è svolto a Milano lo scorso novembre, lancia le sfide per il prossimo futuro

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“I

Informazioni di prodotto

Massimo Minguzzi, CEO di IdroLAB, ha parlato del valore aggiunto rappresentato dalle informazioni di prodotto elementi fondamentali per poter cogliere tutte le opportunità legate alla Digital Transformation. È chiaro Minguzzi: “L’informazione di prodotto non serve per vendere. Serve a tutto. Senza l’informazione non progettate, non producete tutte le macchine di controllo numerico… Un computer su ogni scrivania contiene dati, informazioni, asset digitali. Promuovete con l’informazione il prodotto. Vendete con l’informazione il prodotto. Assistite, scambiate, comparate, finalizzate. L’informazione di prodotto, quindi, è fondamentale. Ma quando noi nella nostra sfera gestionale parliamo di informazioni di prodotto, parliamo di identificazione articolo, dettagli per l’ordine, aggregazione, prezzi, caratteristiche tecnico-commerciali, caratteristiche locali”.

“ITS 2023, ritorno alla stabilità? Scenari, tendenze, incognite del post emergenza”. È questo il titolo del XXIII Convegno ANGAISA che si è svolto lo scorso 30 novembre presso l’Auditorium Allianz MiCo Milano Congressi. Realizzato in collaborazione con le aziende Soci Sostenitori Ariston, Fantini Cosmi, Ferrari, General Fittings, Tece Italia e Toshiba e con la partecipazione di Blu&Rosso (media partner) e di IdroLAB (partner tecnologico), l’importante appuntamento, rinviato più volte a causa dell’emergenza pandemica, ha visto la presenza di oltre 600 partecipanti. Dopo l’apertura dei lavori affidata a  Sebastiano Barisoni, Vicedirettore Esecutivo di Radio 24 e moderatore del Convegno, il Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re, si è soffermato sulle priorità del programma associativo per il quadriennio 2022-2025. Questi i punti: favorire la crescita culturale delle aziende ITS; promuovere il loro aggiornamento tecnologico; migliorare la competitività delle imprese associate; favorire la riconoscibilità del logo ANGAISA; promuovere il ricambio generazionale anche all’interno dell’Associazione; consolidare i rapporti di collaborazione con le principali associazioni e organizzazioni del comparto edilizio.

Sottolinea Lo Re: “Sappiamo bene che è un programma di lavoro ambizioso e impegnativo che stiamo, passo dopo passo, cercando di concretizzare, anche grazie al contributo di cinque apposite commissioni di lavoro e al supporto concreto della segreteria ANGAISA”.

Il Convegno ha acceso i riflettori sul settore ITS per le analisi economiche presentate, ma anche per il lancio di soluzioni innovative che l’Associazione ha sviluppato e messo a disposizione degli associati per l’evoluzione tecnologica del loro business come il B2B ANGAISA, un sistema di scambio elettronico dei documenti che inaugura la completa digitalizzazione del ciclo dell’ordine, connettendo distributori e industrie produttrici attraverso un ‘nodo’ capace di tradurre le informazioni presenti in ogni gestionale. Si tratta, dunque, di un servizio messo a punto per ridurre virtualmente a zero errori e tempi morti nella gestione del magazzino.

Corrado Novelli, Vicepresidente e Coordinatore della Commissione Innotech ANGAISA, nel corso del suo intervento, oltre a sottolineare i vantaggi del nodo B2B ANGAISA ha posto anche l’attenzione sul profondo significato di questa innovazione: “Si va oltre l’innovazione tecnologica, parliamo di gestione aziendale, di business Questo vuol dire migliorare la redditività e le performance delle nostre aziende nei prossimi anni. Nel 2023 torneremo finalmente a dover gestire le nostre aziende”.

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Il contesto economico: l’Italia cresce, il potere di acquisto decresce

Lucio Poma – capo economista Nomisma, società di consulenza strategica e aziendale – ha presentato uno scenario economico che vede l’Italia come il Paese che tra 2021 e 2022 è cresciuto di più al mondo (+3,9% contro il 3,2 del mondo), ma in cui l’inflazione è più alta che in altri Paesi (+8%) e dove aumenta la povertà (il potere di acquisto delle persone decresce). È però aumentata l’occupazione (la disoccupazione è scesa del 7,9% e, sottolinea Poma, “dobbiamo andare indietro di 15 anni per trovarla a questi livelli”) e gli investimenti in costruzioni sono tornati a crescere (+10% nel 2022).

“Una crescita – rimarca Luca Dondi Dell’Orologio, Amministratore Delegato Nomisma – ancora molto positiva nel terzo trimestre del 2022. Al di là del risparmio compresso durante la pandemia, il Superbonus ha dato senz’altro un contributo fondamentale a questa crescita”. Il Superbonus edilizio ha fatto crescere il PIL interno lordo, generando un valore economico di circa 200 miliardi di euro, con quasi 1 milione di nuovi posti di lavoro.

Made in Italy

L’evento si è chiuso con due importanti testimonianze legate alla produzione Made in Italy: Margherita Amarelli, Direttore

Commerciale e Marketing di Amarelli Fabbrica di Liquirizia

Srl, e Giulia Giuffré, Consigliere d’Amministrazione e Ambasciatrice di Sostenibilità di Irritec, hanno parlato di brand, innovazione, ricambio generazionale e sostenibilità.

“Quindi, un effetto economico di grandissima rilevanza di cui ha beneficiato il settore, di cui hanno beneficiato i settori collegati, di cui ha beneficiato l’intera economia. Nel senso che si produce ricchezza attraverso l’aumento dei consumi delle risorse impiegate sia nel settore delle costruzioni, sia nei settori collegati al settore delle costruzioni. Non solo un effetto economico, ma alcun effetto ambientale in termini di riduzione di CO2 sul singolo intervento e ovviamente a livello aggregato e lungo tutta la durata del provvedimento. E ovviamente per gli anni a venire. Benefici che derivano dall’installazione di energia rinnovabile, quindi, possibilità di produrre con un minor impatto una maggiore capacità di contenimento della dispersione in termini di rilascio nell’atmosfera. Valori che sono ecologici, ma sono anche economici”. Conclude Dondi: “È stata distribuita un’enorme ricchezza. Il problema che vedo io è che non si è dato il tempo all’industria, e in particolare al settore delle costruzioni, di strutturarsi. Rischiamo, perciò, di uscire da questa eccezionale sbornia con un settore delle costruzioni più debole rispetto a quello che avevamo nel momento in cui siamo entrati. Abbiamo sicuramente qualche imprenditore che si è arricchito, una maggiore occupazione e il rischio che sia un’occupazione temporanea all’interno di un settore che uscirà con le ossa rotte da una misura di straordinario valore in termini di espansione e potenziale ecologico”.

Per il 2023 è previsto un rallentamento: le famiglie investiranno meno negli interventi di efficienza e riqualificazione energetica come si evidenzia, peraltro dalla ricerca condotta da Nomisma sulla propensione delle famiglie italiane a investire sull’efficientamento energetico delle abitazioni.

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L’indagine Nomisma

di procedere con i lavori si confermano il miglioramento del comfort abitativo – reso possibile dagli incentivi – e la riduzione dei consumi energetici”.

Roberta

,

Project Manager Nomisma, ha illustrato i risultati dell’indagine “Bonus fiscali e riqualificazione edilizia. La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa”, condotta su un campione rappresentativo di 1000 famiglie italiane (con un sovra campionamento per alcune città, in particolare Roma, Milano, Palermo) sugli interventi di ristrutturazione nei 12 mesi precedenti e sulle prospettive per i 12 mesi successivi. I risultati mostrano un Paese in cui i consumi energetici hanno trainato gli interventi di ristrutturazione. Quasi 4 italiani su 10 (37%) negli ultimi 12 mesi hanno avviato interventi di miglioramento e/o ristrutturazione di un’abitazione (prima o seconda casa).

La principale motivazione è stata per una persona su due (50%) la volontà di migliorare il comfort abitativo, guidata in particolare dagli incentivi statali. Al secondo posto la riduzione dei consumi energetici (48%), al terzo la non procrastinazione degli interventi (36%) e infine la volontà di sfruttare gli incentivi statali (30%). Detrazioni fiscali e bonus hanno, quindi, alimentato il ricorso agli interventi: ben il 51% dei rispondenti ha, infatti, dichiarato che non avrebbe mai realizzato interventi in assenza di incentivi.

“Sostanzialmente la situazione positiva che è stata vissuta in questi mesi – ci dicono i dati – è dovuta alla presenza di questo incentivo. Sarebbero altrimenti vendite che probabilmente non sarebbero state effettuate. Si tratta perciò di un elemento a cui dobbiamo fare particolarmente attenzione non tanto sul presente, ormai andato, ma soprattutto per pianificare il nostro futuro”.

E se guardiamo al futuro? Nomisma si è interrogata anche sullo scenario dei prossimi 12 mesi: dall’indagine è emerso che nei prossimi mesi assisteremo a un rallentamento dell’euforia da bonus. Solo l’11% degli italiani (1 su 10) farà ricorso al Superbonus per interventi di ristrutturazione e miglioramento nei prossimi 12 mesi, mentre il 38% è ancora indeciso. I restanti sostanzialmente sono orientati per il no. “Questo elemento – illustra Gabrielli - ci dice che ovviamente non ci sarà un crollo del mercato, ma l’euforia che si è creata finora sta sostanzialmente svanendo. Tra coloro che decidono di non effettuare questi interventi sale al 53% il motivo di coloro che dicono che non risultino necessari. È circa del 30% la motivazione collegata a un costo.

Le motivazioni principali, invece, alla base della scelta

Quali saranno le categorie di intervento? “Prevarranno ancora gli interventi strutturali, a seguire quelli di efficientamento energetico, quindi sanitari e rubinetteria, gli impianti di condizionamento e in misura minore gli altri interventi e le aree verdi. Vediamo che comunque il mix tenderà a rimanere sostanzialmente stabile, con un minore interesse verso ciò che riguarda le aree verdi. Abbiamo provato a misurare anche un’intenzione, o comunque la percezione di quella che potrebbe essere la spesa su ogni macrocategoria di intervento. Per gli interventi strutturali siamo circa sui 15.300 euro, sull’efficientamento energetico 8.100 euro, leggermente più alta rispetto al dato dei 12 mesi passati, ma perché a cambiare è anche il mix degli interventi sottostanti. Si scelgono, dunque, interventi che possono essere più costosi, come per esempio l’introduzione di pannelli fotovoltaici. E poi la spesa media per altri interventi. Se guardiamo, invece, le altre due macro-famiglie parliamo di sanitari e rubinetteria, 5.700 euro. Spesa media per acquisto e installazione di impianti di condizionamento 4.600 euro. In questa cifra ovviamente sono inclusi i lavori di muratura nell’appartamento, non solo dell’acquisto del bene. Altrimenti sarebbe un investimento non giustificato. In questo mix faremo ancora ricorso alle detrazioni? Il 61% pensa di fare ricorso alle detrazioni fiscali e il 57% non si attiverebbe con questo tipo di interventi se i bonus, o comunque gli incentivi statali, non ci fossero”.

Nomisma in un rapporto di ricerca esclusivo commissionato dall’Associazione ha scoperto che quasi 4 italiani su 10 hanno avviato interventi di miglioramento e/o ristrutturazione di un’abitazione negli ultimi 12 mesi, ma soltanto l’11% ha intenzione di investire in interventi simili nel 2023

Dall’Osservatorio vendite ANGAISA

Per ANGAISA l’obiettivo 2023 è consolidare la crescita del mercato oltre la spinta dei bonus edilizi e puntare sull’innovazione tecnologica per migliorare la redditività

Anche i dati dell’Osservatorio Vendite ANGAISA sembrano testimoniare un progressivo “raffreddamento” del mercato. “Dopo l’euforia degli ultimi due anni, una parziale inversione di tendenza era ampiamente attesa dagli operatori del nostro settore – spiega Lo Re. Alcuni dati: il fatturato gennaio-ottobre 2022 sul 2021 è + 24,61. Gennaio-ottobre 2022 sul 2020 è +67,81. Ma sappiamo bene che per tre quarti del 2020 non si è lavorato. Il 2022 sul 2019 è +52,66. C’è stato chiaramente un segnale di rallentamento ed era prevedibile. Tutto ciò che è successo nel 2022 – i bonus edilizi, la guerra in Ucraina, il caro materiale, la reperibilità dei prodotti – ci porta sicuramente a guardare questa fine del 2022 anche in maniera diversa”. Continua Lo Re: “Se andiamo a guardare, invece, il confronto ottobre su ottobre, l’ottobre

2022 sul 2019 la variazione è pari a +46,41, ottobre 2022 su ottobre 2020 è +45,51 e ottobre 2022 su ottobre 2021 è +15,80. La frenata c’è, è fisiologica, e non potrà non ripercuotersi su tutta la filiera idrotermosanitaria. Crediamo che gli incentivi possano comunque ancora giocare un ruolo fondamentale per tenere ‘ acceso ’ il motore dell’edilizia, volàno fondamentale per l’intera economia nazionale. Certamente i margini registrati nel 2022 non si ripeteranno nel 2023. È quindi necessario mettere in campo nuove strategie”.

B2B e nuovi servizi riservati ai distributori, soprattutto nell’ambito della formazione e del sostegno al passaggio generazionale sono la risposta di ANGAISA a una congiuntura economica attualmente caratterizzata da incognite. L’associazione punta, inoltre, a uno sviluppo di relazioni sempre più significative con gli altri segmenti della filiera, siano essi fornitori – le imprese della produzione – o clienti della distribuzione specializzata – installatori, progettisti e consumatori – rendendosi al contempo promotrice di quella cultura d’impresa, essenziale per la crescita dell’intero comparto, che garantisca la soddisfazione dei clienti.

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POST | CONVEGNO
Nel 2023 i margini registrati nel 2022 non si ripeteranno quindi è necessario mettere in campo nuove strategie

Scendere dal treno dei bonus

Dallo scenario descritto da Nomisma emergono i possibili rischi per la distribuzione idrotermosanitaria, se non dotata di una strategia attenta e consapevole. Lo stesso Lorenzo Bellicini, Direttore CRESME, nel suo intervento su congiuntura economica e tendenze dell’edilizia evidenzia la necessità di: “Scendere dal treno dei bonus per cercare di salire su quello legato alle nuove opportunità del PNRR, che comportano una previsione di crescita delle opere pubbliche pari al +41,7%. Dobbiamo chiederci qual è il treno da prendere. Sicuramente il treno delle opere pubbliche è un treno importante. È cambiato questo mondo, ci sono tante risorse, si farà fatica a spenderle tutte. Il problema è se il sistema dell’offerta è in grado di fare quello che bisognerebbe fare”. Precisa Bellicini: “Dalla quantità dobbiamo passare alla qualità. Torna di moda il Taylorismo. Torna di moda l’efficienza, torna di moda la qualità del vostro modello di offerta sul mercato. Non va bene per tutti, dal prossimo anno non va bene più per tutti. Va bene solo per quelli bravi che si stanno formando”. Infine: “Le opere pubbliche non sono solo reti, sono edilizia, tanta edilizia in questo ciclo. Abbiamo 10 anni davanti per modernizzare il settore delle costruzioni. E poi attenzione: forse pochi di noi si sono resi conto che stanno nascendo imprese medie e impiantistiche nelle costruzioni che prima non c’erano. Questa ondata non solo ha creato problemi, ma ha generato un nuovo modello di offerta che sta crescendo e che sicuramente nella fase successiva starà in piedi. Nei prossimi 10 anni avremo una vera partita da giocare e, quindi, il tema della digitalizzazione è uno dei temi chiave di questo scenario. Sostenibilità e digitalizzazione sono per forza di cose, ci piaccia o non ci piaccia, luogo comune o meno, lo scenario del modello di sviluppo dei prossimi anni”.

Dopo il boom del residenziale ora tocca alle opere pubbliche. Per il settore sarà necessario scendere dal treno dei bonus e cercare di salire su quello legato alle nuove opportunità del PNRR che, secondo Lorenzo Bellicini, comportano una previsione di crescita delle opere pubbliche pari al +41,7%

Innovazione, sostenibilità, efficienza energetica

Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, fa il punto sul work in progress già avviato per l’edizione 2024 di Mostra Convegno Expocomfort e presenta in anteprima la nuova visual identity di MCE e il nuovo claim: Beyond Comfort. Beyond Comfort è il contenitore di una serie di attività il cui elemento centrale è rappresentato dalla declinazione di tutte le attività di MCE sulle 3 linee guida che stanno influenzando il mondo: “Innovation”, “Sustainability” ed “Energy Efficiency”. Il concetto di comfort è in continua evoluzione, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità non solo ambientale sono gli ambiti che maggiormente influiscono sui cambiamenti; la qualità dell’aria, il comfort termico e acustico, ma anche le nuovi fonti energetiche, le CER e l’efficientamento industriale sono alcuni degli aspetti che MCE metterà al centro della propria attività. Afferma Pierini: “A Mostra Convegno domanda e offerta si incontrano per un continuo miglioramento del comfort abitativo”. La mission principale della nuova visual identity di MCE è quella di accompagnare i nostri espositori e i nostri partner verso il mondo di domani, ispirare e sostenere la loro visione strategica d’azienda”.

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Edifici laintelligenti: situazione

Nel 2021 ripartiti gli investimenti (+25%) grazie al Superbonus, che ha dato una spinta all’efficienza energetica e al mercato, ma ha anche generato dinamiche ingestibili, tra cui l’aumento smisurato dei prezzi

B&R | 288 56 SMART BUILDING

DDopo un 2020 in deciso calo, sono ripartiti gli investimenti del comparto edilizio per migliorare l’efficienza degli edifici, in primo luogo energetica, e garantire l’elettrificazione dei consumi: circa 9,5 miliardi di euro il giro d’affari nel 2021 (+25% rispetto al 2020, che era stato, al contrario, in diminuzione dell’11%), cui vanno aggiunti i 38,560 miliardi tra superfici opache (i cosiddetti “cappotti”) e vetrate, spinti dal Superbonus e dall’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia dovuto all’instabilità geopolitica. Sono alcuni dei dati messi in evidenza dallo Smart Building Report 2022, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano e presentato lo scorso 10 novembre. “Alcuni incentivi, in particolare il Superbonus, hanno avuto il merito di riportare l’attenzione sull’efficienza energetica degli edifici e di dare una forte spinta al mercato – ha commentato Federico Frattini, Responsabile dell’Osservatorio e Vicedirettore dell’Energy&Strategy – ma hanno anche generato dinamiche ingestibili, a partire dall’aumento smisurato dei prezzi. Crediamo che gli incentivi siano determinanti per centrare gli obiettivi europei di decarbonizzazione (che non possono fare a meno dell’efficientamento del comparto edilizio, responsabile in Europa di circa il 40% dei consumi energetici), ma l’analisi che abbiamo condotto indica che dovrebbero essere strutturali, avere procedure più snelle e rendere il cittadino co-partecipe dei costi almeno per il 10-15%”. Questo, infatti, è quanto emerge da una survey condotta tra gli operatori del settore, con cui sempre l’Osservatorio si confronta per la stesura del Report. “Di pari passo con gli incentivi, da estendere anche alla parte tecnologica e digitale degli

edifici, cioè quella più propriamente smart, andrebbero introdotti come nel resto d’Europa obblighi stringenti per migliorare progressivamente il patrimonio edilizio, particolarmente datato – continua Frattini. Le performance degli edifici dovrebbero essere tutte misurate, dando un senso alle tante certificazioni che al momento risultano frammentate e non cogenti”.

Parco edilizio vecchio

Il parco edilizio italiano, per il 92% costituito da edifici residenziali, è in gran parte vecchio e trarrebbe grande giovamento dalle ristrutturazioni: il 62,3% del patrimonio abitativo e il 37,8% di quello destinato ad altri usi, infatti, ricade in classi energetiche molto basse, F o G, nonostante negli ultimi tre anni gli immobili in Italia abbiano consumato complessivamente meno della media europea, con un calo del 6,8% tra il 2017 e il 2020. Al momento, il tasso annuo di ristrutturazione profonda in Italia è dello 0,85% e permette di tagliare i consumi tra i 4 e i 5,5 TWh l’anno (e le emissioni tra 0,8 e 1,1 Mtonnellate di anidride carbonica). Sommando questi risultati con quelli ottenibili dalle nuove costruzioni maggiormente efficienti, in corso di realizzazione o in progetto, al 2030 gli edifici in classe energetica A o superiore arriverebbero al 12,8%, contro l’attuale 5,1%, con una riduzione dei consumi compresa tra il 6% e l’8% kWh/metro quadrato, cioè dagli attuali 611 TWh a un range che va da 628 a 640 TWh. Tuttavia, non sarebbe ancora sufficiente: per centrare gli obiettivi europei di riduzione del 55% delle emissioni a fine decennio, il tasso di ristrutturazione profonda dovrebbe aumentare del 50%. L’edilizia è responsabile di una quota molto

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SMART BUILDING

Le startup attive nello smart building a livello internazionale e in Italia

Un’analisi condotta sulle startup di settore ha permesso di evidenziare i principali trend tecnologici e d’innovazione che nel medio/lungo periodo potranno condizionare le strategie e i modelli di business degli operatori di mercato. Un primo campione comprende 219 startup europee, statunitensi o israeliane indipendenti, fondate tra il 2017 e il 2021 e con almeno un finanziamento raccolto. Quelle attive in ambito “building devices & solutions” sono le più numerose (62%, quasi la metà nel settore energia) e offrono soluzioni integrate che comprendono dispositivi in cui è presente sempre di più una componente software embedded: la categoria più rilevante si conferma quella legata all’efficientamento energetico degli edifici (38%). Si tratta prevalentemente (87%) di startup a uno stadio di sviluppo avanzato, quindi con una proposta di offerta validata e vendibile sul mercato, concentrate maggiormente in Europa, soprattutto in Germania, Regno Unito e Francia. Rispetto al Report precedente, si evidenzia una distribuzione più equa dei finanziamenti medi tra startup americane ed europee. Quanto all’Italia, grazie al coinvolgimento diretto di 27 incubatori, è stato costruito un campione di 16 startup, in netta prevalenza (81%) nell’ambito “building devices & solutions”. Le startup italiane propendono verso la “servitization”, includendo nel 56% dei casi anche la componente service nella loro offerta.

rilevante di emissioni (36%) e consumi (40%) a livello europeo, dunque rappresenta una sfida delicata e complicata. La Renovation Wave Strategy ha imposto al settore una serie di tagli consistenti entro il 2030: -60% emissioni, -14% consumi di energia, -18% consumi per riscaldamento e raffrescamento rispetto al 2015 e un raddoppio del tasso di ristrutturazione edilizia. Obiettivi ulteriormente inaspriti dal piano di affrancamento dal gas russo (REPowerEU), che ha aumentato del 13% il target di efficienza energetica e del 45% la quota da energie rinnovabili dei consumi complessivi al 2030, con un raddoppio del tasso d’installazione di solare fotovoltaico. A questo si è aggiunta Energy Performance of (EPBD), che ha introdotto ulteriori vincoli per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni: dal 1° gennaio 2027 tutti gli edifici nuovi utilizzati o di proprietà di Enti pubblici dovranno essere “a emissioni zero”; dal 2030 la stessa cosa verrà richiesta a tutte le nuove costruzioni e alle ristrutturazioni profonde, mentre gli edifici già esistenti dovranno migliorare le loro prestazioni energetiche raggiungendo almeno la classe E tra il 2030 e il 2033.

Gli incentivi sono tutti utili? Quali potenziare e quali abbandonare?

Il sistema di bonus edilizi introdotti negli ultimi anni ha accelerato la ricostruzione di un parco edilizio più efficiente, ma sono tutti ugualmente utili? Lo si è chiesto agli operatori di mercato attraverso una survey, da cui è uscito un risultato in qualche modo sorprendente: andrebbero mantenuti Ecobonus, Sismabonus, Bonus ristrutturazione, Bonus verde e Bonus idrico, fermo restando che per migliorare l’efficacia bisognerebbe pubblicizzarli meglio, ampliare la platea dei beneficiari, chiarire le regole e dare maggior stabilità al processo, legando gli interventi ammessi a un effettivo risparmio energetico. Bocciati, invece, il Bonus facciate e quello per mobili ed elettrodomestici. Quanto al Superbonus 110%, avrebbe bisogno di una profonda revisione: il meccanismo, infatti, ha avuto il merito di riaccendere i riflettori sul tema dell’efficienza energetica degli edifici, prevedendo il salto di almeno due classi energetiche per accedere alla detrazione sugli interventi, e ha portato grandi risultati in termini economici e occupazionali. Tuttavia, il blocco della cessione dei crediti dovuto alla saturazione di capacità delle banche e l’annullamento dei benefici di concorrenza causato dall’aliquota al 110% hanno di fatto creato importanti inefficienze di mercato, tra cui l’aumento esponenziale dei costi di personale e materie prime. Il suggerimento è, dunque, quello di modificarlo, per esempio riducendo l’aliquota all’8590%, e rendendolo uno strumento stabile, con regole di ingaggio chiare.

Gli italiani e lo “smart building”: appena il 9% si ritiene bene informato Uno smart building non è semplicemente un edificio con

FEDERICO FRATTINI, Responsabile dell’Osservatorio e Vicedirettore dell’Energy&Strategy

accorgimenti di risparmio energetico, ma una costruzione in cui gli impianti sono gestiti in maniera intelligente e automatizzata da un’infrastruttura di controllo, in modo da minimizzare i consumi e garantire il comfort, la sicurezza e la salute degli occupanti (per esempio, ottimizzando i sistemi di condizionamento e di ventilazione o riducendo la rumorosità, tutti temi divenuti centrali con il lockdown), oltre ad assicurare l’integrazione con il sistema elettrico. La sensoristica installata permette non solo di gestire l’utilizzo di energia, ma anche di monitorare le prestazioni di un impianto e di intervenire in caso di malfunzionamento prima ancora che il guasto si verifichi.

Ma quante persone lo sanno? Molto poche stando a un’indagine condotta su circa 2.500 individui (un campione strutturato in modo da essere rappresentativo della popolazione italiana) per capire la conoscenza e l’esperienza delle famiglie in fatto di smart building e dei benefici che rappresenta. Appena il 9% si ritiene

Prospettive di sviluppo

bene informato, in particolare giovani (generazioni Y e Z) che abitano in grandi Comuni del Nord Italia, e tuttavia la grande maggioranza del campione (85,7%) ha avuto almeno una volta esperienza diretta di tecnologie di gestione intelligente, ormai piuttosto diffuse e distribuite sul territorio, in genere, però, utilizzate in ambito energetico e non fruite in maniera integrata. Gli elevati costi d’installazione restano la barriera principale alla diffusione di tecnologie smart, lasciando intuire come chi li adotta sia spinto più da motivi economici che da una reale consapevolezza di tutti i benefici ottenibili, mentre l’obiettivo primario degli edifici intelligenti è proprio quello di accrescere il benessere degli occupanti, focalizzandosi sulle loro reali necessità attraverso l’utilizzo di interfacce semplici.

Il volume d’affari del settore edilizio in Italia nel 2021: lo stato dell’arte Come già accennato, escludendo le superfici opache (il

Questo lo stato dell’arte. Ma quali sono le prospettive di sviluppo da qui al 2026, tenendo conto della maturità tecnologica e di mercato, dei prezzi, del quadro normativo/regolatorio, della disponibilità di materie prime e di manodopera? Sono stati ipotizzati tre scenari: uno base, o peggiorativo; uno moderato, in cui i vari trend procederebbero come negli ultimi 4-5 anni; uno accelerato, in cui a prevalere sarebbero, invece, gli effetti positivi derivanti dalle variabili considerate. Complessivamente, al 2026 gli investimenti nelle macro famiglie di tecnologie analizzate (escluse superfici opache e chiusure vetrate) andrebbero dai 10,7 miliardi di euro dello scenario base ai 21 miliardi di euro di quello accelerato. Per quanto riguarda, per esempio, il comparto “building devices & solutions” (sempre escludendo le superfici opache e vetrate), nello scenario tendenziale, dopo il rallentamento del 2020, gli investimenti continuerebbero a salire fino a raggiungere nel 2026 gli 8,7 miliardi di euro dagli attuali 6,5 miliardi di euro.

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INCENTIVI. Nei grafici sono mostrate le preferenze degli operatori in merito agli incentivi su cui puntare in futuro (grafico a sinistra) e quali, invece, si ritiene debbano essere abbandonati (grafico a destra)

cosiddetto “cappotto”) e le chiusure vetrate, che insieme hanno generato nel 2021 un giro d’affari rispettivamente di 36 e 2,56 miliardi di euro, nell’ultimo anno gli investimenti del comparto edilizio, per migliorare l’efficienza degli edifici e garantire l’elettrificazione dei consumi, hanno raggiunto circa 9,5 miliardi di euro, segnando un +25% rispetto al 2020, al contrario in calo dell’11% sul 2019. Nel dettaglio, i “Building devices and solutions” hanno registrato circa 6,5 miliardi di euro d’investimenti (+ 44% rispetto al 2020, una cifra superiore anche ai risultati pre-pandemici), di cui 4 solo nel comparto Energy, seguiti dalle soluzioni per la sicurezza di asset e persone (1,1 miliardi) e dal comfort abitativo (1 miliardo).

La crescita delle soluzioni di efficienza energetica e di elettrificazione dei consumi finali, come pompe di calore e fotovoltaico, è stata dettata principalmente dagli incentivi e dall’aumento dei prezzi energetici. Gli investimenti in “automation technologies” e in piattaforme di gestione e controllo nel comparto edilizio, a fine 2021, ammontavano a circa 2,4 miliardi di euro (+2,2% rispetto al 2020): la quota più consistente è ancora quella della componente sensoristica (circa 818 milioni di euro, 65% del totale). In generale, il mercato delle tecnologie digitali risulta cresciuto meno rispetto a quello dei “building devices & solutions”, lasciando ipotizzare che il peso della componente smart all’interno degli edifici sia calata nel 2021. 

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SMART BUILDING

Il testo è dedicato alla progettazione degli impianti a gas in costruzioni residenziali, aggiornato alla più recente Norma UNI (UNI 7129) che ha avuto una corposa revisione e ha introdotto l’utilizzo di nuovi materiali e il miglioramento delle regole di sicurezza. Corredato di numerosi disegni progettuali, dopo una dettagliata disamina delle norme per gli impianti del gas interni di tipo domestico, il volume si rivela una guida operativa alla installazione e all’allacciamento degli apparecchi: la progettazione viene sviluppata attraverso ogni fase, dalla descrizione del cosiddetto “punto di inizio” agli apparecchi utilizzatori, fino al collaudo, illustrando i materiali da adoperare, i dispositivi di aerazione e ventilazione, i calcoli dei diametri delle tubazioni. Nei materiali digitali allegati al volume sono forniti al Professionista fogli di calcolo in Excel per il dimensionamento degli impianti.

Novità
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Quale logistica per il 2023?

Scenari ed evoluzione per il nuovo anno di Marco Barbetti – Logicà

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Logistica

Come confermato anche durante il XXIII Convegno nazionale ANGAISA, il 2022 è sicuramente stato per il comparto idrotermosanitario un anno straordinario, con crescite di volumi e fatturati che ha coinvolto tutte le realtà del settore, a prescindere dalle singole dimensioni aziendali. Questa crescita ha coinvolto a tutti i livelli anche la logistica (dai trasporti fino fino alle attività logistiche interne) al fine soddisfare, appunto, una domanda fuori dall’ordinario; non sempre però sono stati forniti servizi adeguati, diventando in alcuni casi un limite alla crescita stessa. Se l’aumento dei fatturati ITS in Italia ha visto crescite a due cifre, la logistica nel suo complesso ha segnato una crescita nominale di circa il 3% (dopo un +4,7 % del 2021) e ha dovuto affrontare una serie di difficoltà:

• aumenti dei costi operativi;

• scarsità capacità operativa nel trasporto e nei magazzini (mancanza di spazi su aerei, container e navi; carenza di autisti e addetti di magazzino; scarsità di spazi di stoccaggio e difficoltà a reperire le competenze);

• rallentamenti nelle supply chain internazionali;

• criticità a reperire energia e combustibili; • forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere.

Costi operativi, scenari

I dati presentati da Mariano Bella, direttore Ufficio Studi di Confcommercio, confermano l’apertura di nuovi possibili scenari. Il primo, di recessione tecnica, conseguirebbe una riduzione moderata del traffico merci. Il secondo, più allarmante, porterebbe a una recessione più sostanziale, profonda e duratura con una perdita in termini di PIL di oltre 23 miliardi e un’occupazione inferiore di circa 160.000 unità. In altre parole, si genererebbe un ulteriore stress sui conti delle imprese di trasporto che rientrerebbero di forza tra i settori più a rischio, strette tra fatturati in riduzione e costi in crescita (specialmente energetici). Dallo studio emerge anche il cambiamento delle imprese di trasporto, divenute via via sempre più strutturate, con meno padroncini e più società di capitali. Mentre l’economia nel complesso perde il 10,2% di ditte individuali, il comparto logistico ne perde quasi un terzo; a compensazione di questo, se l’economia guadagna il 44,7% di società di capitali, autotrasporto e logistica ne guadagnano quasi il 58%.

Difficoltà di reperimento di capacità nei trasporti e nei magazzini

Dallo studio emerge una carenza del numero di autisti: si stima ne manchino circa 20.000 in Italia e 400.000 in tutta Europa; di contro, le aspettative di trovare un impiego e le iniziative finalizzate alla formazione stanno dando buoni risultati, evidenziando un forte incremento (14.000 nuove richieste) da parte di giovani che vogliono conseguire la carta di qualificazione del conducente (CQC). Tale situazione nel corso del 2022 – congiuntamente con la scarsità di materie prime e un inevitabile aumento dei costi – ha comportato una forte incertezza sui tempi di consegna, elemento che ha costretto i distributori ad attivare politiche di overstocking al fine di poter rispondere alla forte domanda, che inevitabilmente ha impattato sui magazzini sia in termini di spazio che di organizzazione degli stessi.

Continua la crescita della terziarizzazione

Nel 2020 (n.d.r. ultimo dato disponibile) il valore del mercato della logistica conto terzi, ossia il fatturato diretto ai soli clienti, è di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della logistica in

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Italia (116,4 miliardi di euro). Si riscontra una riduzione del numero di operatori del settore (-2,1%) che arrivano a 84.500 imprese, 30.000 in meno rispetto al 2009. Un consolidamento che riguarda soprattutto l’autotrasporto, acuendo i problemi di mancanza di capacità.

Nella supply chain vola il digitale

Entro la fine del 2023 l’intelligenza artificiale sarà integrata nel 50% delle soluzioni tecnologiche delle catene di approvvigionamento. Secondo uno studio del World Economic Forum, la digitalizzazione ha il potenziale di stravolgere la logistica potendo liberare nel periodo 2016-2025 circa 4 trilioni di dollari cumulativi di valore per l’industria e la società in generale. Nel trasporto marittimo si sta diffondendo l’automazione dei terminal portuali (sono circa 50 i terminal container automatizzati nel mondo); si registrano, inoltre, grandi sviluppi nei Port Community Systems, interfacce telematiche doganali uniche, e nel sistema di identificazione automatico, che consente a tutti di conoscere posizione, rotta, velocità e carico di una nave.

Intralogistica 4.0

Per quanto riguarda la logistica interna, un numero importante di aziende ha effettuato investimenti finalizzati all ’ottimizzazione della propria logistica: il

72% delle imprese ha avviato progetti di digitization, il 32% delle imprese ha avviato progetti di automation, mentre il 14% delle imprese ha avviato progetti di analytics In particolare, per quanto riguarda le aziende del settore ITS gli interventi hanno riguardato il rinnovamento del parco mezzi destinati alla movimentazione congiuntamente con l’ interconnessione tra i mezzi, gli strumenti per l’acquisizione dei dati e i sistemi informatici dedicati alla logistica e alla gestione. Anche in questo caso, per le criticità logistiche prima citate e la forte richiesta di mezzi, i produttori (senza distinzione) hanno affrontato diverse difficoltà che si sono tradotte in prima analisi nella dilatazione dei tempi di consegna (anche 50 settimane di attesa dall’ordine), mettendo a rischio il rispetto delle tempistiche previste dai bonus investimenti ordinari e strumentali 4.0.

l mondo dei carrelli elevatori

Per il 2022 si stima una crescita com-

plessiva di circa il 10% del mercato dei carrelli elevatori, come detto, agevolata dall’utilizzo dei benefici fiscali. L a forte richiesta, inoltre, ha facilitato l ’entrata sul mercato italiano di produttori extraeuropei, in particolare a provenienza cinese, che hanno conquistato quote abbastanza significative di mercato. È bene sottolineare come alcune proposte per accedere alle agevolazioni previste non sempre rispondono ai requisiti di legge, che prevedono, appunto, l’interconnessione tra macchine e sistemi informatici di fabbrica e l’adozione di sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto mirati al monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo. In altre parole, non è sufficiente installare un tablet sul carrello per renderlo accessibile al credito. Dal 2023 al 2025, pur se con aliquote ridotte, restano in vigore i Bonus 4.0 con i seguenti parametri:

• 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

• 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;

• 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro. I contributi sono cumulabili con il credito di imposta Sud, in corso di rifinanziamento anche per il 2023 da parte del Governo.

E dunque quale logistica ci aspettiamo per il 2023? Dato per scontato che i processi di innovazione logistici rappresentano un’opportunità, ma anche un obbligo per piccole e grandi realtà aziendali, il 2023 sarà un’ulteriore occasione per ottimizzare i propri processi e i costi correlati, che partono dalla rintracciabilità dei prodotti fino alla introduzione di automazione, mirate al servizio della clientela. Efficienza, precisione e rapidità di esecuzione per competere su un mercato che si preannuncia sempre più competitivo. 

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Logistica
“La rivoluzione digitale è paragonabile a quella industriale e offre moltissime opportunità”

Il Prezzario per il Restauro dei Beni Culturali 2023 è specificatamente dedicato ai costi dei materiali e delle opere necessarie per realizzare interventi di restauro dei beni culturali e raccoglie descrizioni e prezzi relativi al restauro di opere in pietra, paramenti murari a faccia vista, mosaici, dipinti murali, dipinti su tela, dipinti su tavola, intonaci, stucchi, calchi e opere in gesso, opere su carta, manufatti in rame e leghe di rame, manufatti ceramici.

L’edizione 2023 è stata complessivamente rivisitata sia nelle descrizioni sia per la revisione generale di tutte le analisi dei prezzi alla base delle quotazioni riportate sia per l’implementazione del numero delle voci con l’introduzione di nuove tecnologie e metodologie di restauro. Sono stati ampiamente implementati i capitoli relativi alla Sicurezza e ai mosaici. Numerose modifiche sono state introdotte nel capitolo delle opere su carta ed è stato inserito un nuovo capitolo riguardante i manufatti scolpiti in legno e le strutture lignee.

Il Prezzario è la base per una corretta redazione di un capitolato speciale d’appalto per interventi di restauro. Le voci del Prezzario fungono da check list per un corretto preventivo comprensivo di ogni passaggio procedurale di intervento. Il Prezzario consente la redazione di preventivi e perizie su manufatti di pregio dal valore inestimabile

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L’unico Prezzario al mondo per gli interventi sui beni culturali

Consulenza Fiscale a cura di Assocaaf

Esenzione IMU per l’abitazione principale

Con la sentenza n. 209 depositata il 13/10/2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge sull’Imu nella parte in cui dispone l’esonero dal versamento per l’abitazione principale, richiedendo che tutto il nucleo familiare abbia la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso immobile. La sentenza evita così la disparità di trattamento fino ad oggi riservata ai coniugi e ai componenti delle unioni civili rispetto alle mere coppie di fatto. Prima della sentenza n. 209, affinché un immobile potesse essere considerato  abitazione principale, erano necessarie tre condizioni:

• il  possesso/proprietà (o altro titolo reale quale, per esempio, l’usufrutto o il diritto di abitazione) dell’immobile;

• la residenza anagrafica;

• la dimora abituale, intesa come elemento che sussiste continuativamente nel tempo.

Inoltre, il requisito della residenza anagrafica e della dimora abituale doveva sussistere in capo al nucleo familiare.

Cosa cambia con la sentenza?

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale si ha diritto all’esenzione Imu quando si verificano le seguenti due condizioni:

• la dimora abituale;

• la residenza anagrafica.

I giudici della Consulta hanno stabilito che – per considerare una casa come “abitazione principale” ai fini

Imu – è sufficiente che il suo possessore vi dimori e vi risieda, anche senza il resto del nucleo familiare. Questo principio concede l’esenzione ai coniugi che abitano in case diverse, anche se ubicati nello stesso Comune. Il più rilevante dei due requisiti è la dimora abituale, ossia il luogo in cui un soggetto abita in forma continuativa per lo svolgimento della propria attività quotidiana, dovendo coincidere con il luogo di residenza. Pertanto, si ha dimora abituale quando un soggetto fissa la propria residenza in un determinato luogo, scegliendo di abitarvi stabilmente e svolgendo con continuità le normali relazioni sociali. L’amministrazione, nel caso in cui voglia disconoscere il beneficio, ha l’onere della prova dei fatti che sono alla base della pretesa tributaria. Il contribuente deve, di contro, poter provare, in caso di eventuali contestazioni, i presupposti che ne legittimano la richiesta dell’esenzione. Gli elementi da prendere in considerazione per valutare la dimora abituale sono i seguenti:

• le utenze domestiche (luce, acqua, gas);

• la dichiarazione della tassa sui rifiuti;

• eventuali contratti di locazione sull’immobile.

I singoli Comuni, al fine di agevolare la loro attività di controllo, hanno accesso ai dati relativi a:

• contratti di locazione, nonché ogni altra informazione in merito al possesso o la detenzione degli immobili situati nel proprio territorio;

• somministrazione di energia elettrica, gas e servizi idrici relativi agli immobili situati nel proprio territorio;

• soggetti che hanno il domicilio fiscale nel proprio territorio;

• soggetti che esercitano nello stesso un’attività di lavoro autonomo o d’impresa.

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La sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022

La sentenza dello scorso 13 ottobre conferma l’obbligo di pagare l’Imu per chi ha la residenza in un immobile, ma non anche la dimora effettiva. I coniugi realmente residenti in immobili diversi – non invece, peresempio, quelli che dimoravano insieme usufruendo dell’agevolazione prima casa per le abitazioni nelle località di villeggiatura – potranno ottenere la restituzione di quanto versato sulla base delle norme poi dichiarate illegittime dalla Consulta, ossia:

• l’art. 13, comma 2 del D.L. 201/2011, oggi abrogato e regolante le fattispecie fino al termine del 2019;  • il successivo art. 1, comma 741, lettera b) della Legge 160/2019, modificato dall’art. 5-decies del D.Lgs. 146/2021 stabilendo che, dal 01/01/2022, i coniugi avrebbero dovuto decidere quale dei due immobili, localizzati o meno in Comuni diversi, avrebbe potuto godere dell’agevolazione in esame.

La possibilità di “sdoppiare” su diverse case l’esenzione Imu ha dato la possibilità ai contribuenti di non pagare il saldo Imu di dicembre 2022, mentre per i versamenti pregressi i contribuenti hanno

la possibilità di presentare istanza di rimborso. L’istanza di rimborso deve essere presentata al Comune competente per tutti i versamenti eseguiti negli ultimi 5 anni. Molti Comuni sul loro sito istituzionale hanno i moduli per la richiesta di rimborso Imu; i moduli dovranno essere adattati al caso specifico. Si potrà richiedere quanto versato a decorrere dal saldo Imu 2017, mentre l’acconto Imu 2017 non potrà essere rimborsato, in quanto il quinquennio risulta scaduto a giugno 2022. La restituzione delle somme dovrà essere riconosciuta entro 180 giorni dalla domanda, con l’aggiunta degli interessi nella misura stabilita dai rispettivi Comuni nei propri regolamenti, con il limite massimo di 3 punti percentuali di differenza rispetto al tasso di interesse legale nazionale. In caso di presentazione di istanza di rimborso, l’onere della prova relativa al diritto all’esenzione Imu ricade sempre sul contribuente. Il Comune, prima di procedere all’erogazione dei rimborsi, potrà richiedere l’esibizione di documentazione utile a dimostrare l’effettiva dimora abituale nell’immobile per il quale il contribuente ha chiesto di godere dell’esenzione. 

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Nuovi ingressi in ANGAISA

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Huber Cisal Industrie

Huber Cisal Industrie rappresenta un capitolo importante della storia della rubinetteria ita liana. Una lunga tradizione di ingegno, mestiere e professionalità, declinata ed esaltata nel rispetto e nella considerazione per l’uomo e il territo rio: il Lago d’Orta, luogo in cui si concentra da genera zioni il distretto della rubinetteria. Nel 2009 la famiglia Huber, proprietaria di Huber, leader nella fabbricazione di miscelatori termostatici, decide di fare una scelta strategica per il futuro, acquisendo Cisal per garantirle un asse di sviluppo tecnologico e industriale assolutamente vincente: combinare know-how, esperienza e capacità produttive per offrire al progettista e alla clientela una variegata e completa gamma di prodotti integrati a miscelazione termostatica, monocomando e tradizionale.

Il miscelatore è lo strumento quotidiano con cui possiamo comandare e controllare l’acqua, l’elemento essenziale per soddisfare le nostre esigenze di comfort e cura della persona, in assoluta sicurezza. Per questo, Cisal è impegnata ogni giorno nel fabbricare miscelatori che garantiscano la massima affidabilità e precisione, per performance ottimali e durature nel tempo. I processi di cromatura sono basati sui cicli continui di ricircolo dell’acqua, garantendo la massima efficienza e conservazione delle risorse in conformità alle norme ambientali europee. Il nostro impianto di rivestimento galvanico opera nel quadro del più elevato grado di certificazione ambientale AIA.

Nato nel 1960 a Gozzano

Maurizio Huber dopo gli studi all’Estero ha iniziato a lavorare famiglia creata da suo padre Max Huber . Oggi è amministratore di una società più di 200 addetti in cui i brand Huber e Cisal.

Nato nel 1960 a Gozzano, dopo gli studi all’estero, Maurizio Huber ha iniziato a lavorare nell’attività di famiglia creata da suo padre Max Huber. Oggi è amministratore di una società più di 200 addetti in cui sono inglobati i brand Huber e Cisal. Con la sua famiglia vive nei dintorni del Lago D’Orta – in Piemonte – dove ha sede l’azienda

Con la sua famiglia vive nei dintorni del Lago D’Orta in Piemonte sede l’azienda

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MAURIZIO HUBER  Amministratore delegato di Huber Cisal
WWW.HUBERITALIA.COM socio industria

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Latte alimentare: parere delle aziende italiane dati economici del settore www.stlcjournal.com posizionamento di prodotto: quale relazione Robiola Roccaverano Dop: il formaggio coagulazione lattica Professione Casara: storia di due signore Parmigiano Reggiano +39 371812 info@foodcom.it www.foodcom.it CULTURES Concentratedfreeze-dried dabilità, competenza, passione, sono questi valori che ispirano da oltre trent’anni la storia della FoodCom guidandoall’eccellenzachitrasforma latte in formaggi, yogurt, ricotta, panna, burro. Grandeesperienza,rispettodellatradizione casearia, capacità d’ascolto e dialogo sottolineano tutto carattere innovativo finalizzato alla ricerca della qualità; partner dabile che o re attraverso un processo tecnologia e competenza ricette dedicate e customizzate. C’è voluto tempo per costruire una storia aziendale con le mani nel latte... oggi, rinnovati, siamoprontiperaltritrent’anniad rontare voile delfuturo. 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INCHIESTA IMPIANTI Interventi prevenzioneprimarianei luoghi vita lavoro Soluzioni permetterebbero dilavorare sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidi basso DIFFU ETABS idge SiPlant SCS ponti acciaio amministrazioni, azionali.-TRUMENTOINTEGRATO MODELLAZIONE, NTC2018 PRINCIPALI INTERNAZIONAL STORIADELL’INGEGNERIA Unimportante evento accademicosociale nato anni N°1 L’esperto disponibilità Fondato 1952 PERIODICO D’INFORMAZIONE TERRITORIALI EDILIZIA PROGETTI: NUOVA GOOGLE NEW ambiente pre-cast SPECIALE DELLA PAESI:L’ITALIANON PERDERLO Dueimportantissimi potrebberoessere costruitinel Paese, grado con Il maltempo che mette in ginocchio DALTrabilancipositivi nuovevolge termine ed dibilanci,ma anchedi progetti INCHIESTA Interventi prevenzioneprimarianei Soluzioni permetterebbero dilavorarein sicurezzaattraversoinerventiintegrati,rapidi vostra attività Lavorerete certezza degli programmi senza info@csi-italia.eu www.csi-italia.eu www.casaeclima.com NOVEMBRE/DICEMBRE Per PENSARE, PROGETTARE COSTRUIRE SOSTENIBILE 2038-0895 WEB WEB WEB WEB WEB ginocchio MODELLI DI BUSINESS Supplemento 232 novembre/dicembre Dicembre TECNOLOGIE PER LO SMART MANUFACTURINGITALIA 4.0 L’economia circolare al tempo della Edifici energia quasi zero - nZEB Quali proposte per dare più valore all’Energy Manager Maggio 2020 14 Foto http://www.shutterstock.com DI www.ammonitore.com MENSILE D’INFORMAZIONE PER PRODUZIONE L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Gennaio/Febbraio EDITORIALE celebrare un difficile, sembra decidere l’abbrivio nuovo nuovi programmare futuro, cercare distanza grande uno altre quello imprenditori hanno passato, coloro fortemente digitalizzazionenell’implementazionesempre pandemia. questa inaspettata, non spregiudicatespeculazioni dinamiche economiche, insegnato qualcosa. quanto vulnerabiliproduzionemateriererà affidabili cosiddette dando spinta potrebbe produzione prodotti basso favore economia basata tecnologico però, strutturato economico-sociale all’urto. nuova crescita sostenuta,
scelte industriale, aperta pandemica.punto esigenze sostanzialmente
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Dopo crollo del 2020 nel 2021 ci sarà già la ripresa DIGITAL tradizionalecerimoniainaugurale digitale interattiva presentazioni vivo, approfondi Interattivo, digitale e dal vivo direttamente da Pfronten GENNAIO FEBBRAIO MECCANICApunto Terms of Mechatronics Mechatronics international dictionary MultilingualDictionary Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale di Meccatronica Internationales Wörterbuch der Mechatronik Dictionnaire international de mécatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrónica Международныйсловарьмехатроники Terms of Mechatronics improvewhatmoves dal singolo componente ai sistemi plug & play, soluzionichesemplificanolavitadelprogettista4.0 IT-1236-BRG+ECS 145x210.indd Cover_TerminiMecc_Luglio2019_Generale.indd 29/08/19 GENNAIO WWW MECCANICAFLUIDODINAMICO BIONICA SENSIBILI L’AGRICOLTURA BOSCH pagamento ISSN1 recapito CMP/CPO Roserio-Milano pagamento ISSN00 232 novembre/dicembre 2020 LXXI www.meccanica-plus.it SPECIALE. Le applicazioni nell’Assemblaggio Balzo robot installati negliultimicinqueanni Macchine utensili in Italia, è crollata la produzione Principalinovitàtecnologiche presentate in BiMu RIVISTA DI MECCANICA OGGI 2020 www.dimensionepulito.it MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI,SANIFICAZIONE E IGIENEAMBIENTALE pulizia e sanificazione stindustry.it MACCHINE VAPORE SECCOIGIENE MERCATO Lavasciuga la ripresa nel cambiamento CARRIERA & LAVORO Uscire dalla logica del “posto di lavoro” FORMAZIONE Pulizia e sanificazione degli ambienti Speciale IGIENE ALIMENTARE 1991 - 2020 nostri 29 anni! Il volto delle imprese who’swwho]whocleaning recapito CMP/CPO Roserio-Milano restituzione mittente pagaamento www.elettronica-plus.it GENNAIO-FEBBRAIO 2021 elettronica componenti,strumentazione TECH FOCUS Blockchain:puòcreare fiducianellesupplychain dell’elettronica COVER STORY Elettronica dipotenza:packageè fondamentale O E VERTICAL MAGAZINEPower Keysight Technologies nunciato l’introduzione primo oscilloscopiocon analogici Ghz canali simultanei. consente utilizzatonumero strumenti sul lavoro semplificare flusso lavoro per prestazioni più tre più precise con singolostrumento. “Si primioscilloscopi spiegato Alexander,KeysightTechnologies che stazionisimultanee canali consentire progettisti dalla individuazione alla del problema nel tempopossibile”.nuovioscilloscopi miserie MXR borazioni effettuate cuito con prestazioni larmente che permettono integrare soluzione strumenti differenti: analizzatore real oscilloscopio, voltmetro digitale generatore forme da, diagrammi Bode, contatore,analizzatore protocolanalizzatore logico. corredo fornita completa soluzionisoftware. dell’Arizona. nuova utilizzerà processoTSMCdaavràunacapacità wafer/mese porterà creazio1.600 lavoro qualificati. L’avvio costruzione provisto prossimentre produzione inizierà taiwanese dichiarato questo progetto 2021 www.elettronica-plus.it Già dell’anno economiche avevano avuto negati sulle performance istribuzio pandemia fatto che accentuare questo fenomeno. combinazione questi ha del dell’11,7% primo trimestre dell’anno. livello singolidiffeloro: per come (-17,7%), Bre(-19,4%), regioni (-38%) stato superiore alla per come dell’Est caduta stata più (-4%). Buona la 203 limitato perdite. Improntate alla cautela previsioni GeorgSteinberger, di “La visibili fornitori utenti porterà alcuni sostanziale indubbio necessità sostenerepolitiche sul go periodo avrà favorevoli l’industria elettronica complesso”. Mensile notizie commenti per l’industria elettronica 641 MAGGIO 2020 DMASS: il futuro della distribuzione www.elettronica-plus.it Oscilloscopi MXR di Keysight: 8 strumenti in 1 nuova fabbrica negli Stati Uniti MERCATI WIRELESS:SMARTPHONEALL’IOT pagina REPORT CONTRACTMANUFACTURING: REAGENDOSETTORE pagina all’interno Q119-Q120 Mercati/Attualità AvnetSilicaaggiungeLifudalla proprialinecard NuovodisplayMicroLEDbasato sullatecnologiaBlackCoating VII KOEpotenzia gamma TFT VIII Sensore immagineCMOS tecnologia“globalshutter”per applicazionidivisioneartificiale realtà Sistemacentralizzato illuminazione emergenza LatecnologiaLiFiintegratanei computerportatilirugged Monitorindustriali tecnologia multi-touchPCAP XIV Soluzioneprontaall’usoper applicazioniindustrialidi Lighting EO ILLUMINAZIONE:UN FUTURO CHE SI PREANNUNCIA DECISAMENTE BRILLANTE IN QUESTO NUMERO RAFI Srl, Piazzale Europa, 9 10044 Pianezza (TO) Tel.: +39 (011) 966.31.13 994.30.00 rafi@rafisrl.com www.rafisrl.com DISTRIBUZIONE COMPONENTI ELETTRONICI
EO L’AUTONOMIA DELLA BATTERIA NEI DISPOSITIVI MOBILI DOPO LA LEGGE DI MOORE Mercati/Attualità VI TracoPower:unagamma sempre completa convertitori cc/cc alimentatori ca/cc Soluzione BMS wireless con abilitazioneper sistemiASILD VIII Modulo comunicazioneperalimentatorisuguidaDIN VIII Rohmaumentalacapacità produttivadeidispositivi dipotenzaSiC Nuovi alimentatori programmabilida1500 IX Elettronica potenza:le previsioni Vicor XV Alimentazione:passato, presente futuro XVIII Tutelare salutepubblica:assistenzapreventiva perunasocietàpiùsana XXI L’evoluzionedellatecnologia diprogettazione produzione dei convertitori XXIV semiconduttoriWBGaprono nuoveopportunità applicazionidipotenza L’aut della batteria neidispositivimobilidopo Legge Moore Protez contro danni provocatidallatensione: alcuniconsigliutili New IN QUESTO NUMERO Mucira L’evoluzionedellatecnologia REAGENDO FEBBRAIO 2021 79 www.elettronica-plus.it LA COPERTINA di LAEMBEDDED EMBEDDED Abilitare applicazioni Real Time con moduli COM Express SPECIALE SPECIALE Progetti embedded: 8 soluzioni open source IoT: uno sguardo ai tool e ai componenti
Mercati/Attualità VI nuovi“wearable”perlasicurezza ThinClientAll-in-Oneprogettato mondodell’healthcare VII AirZing: tecnologiache protegge VII prodottiFarnellconsegnerapide per sicurezza l’igiene UPS apparecchiatureimagingmedicale IX caratterizzataMODUL:un’offerta standard igienici provocatadaCOVID-19,unostimoloper talento ingegneristico XIII CELLOFLON(A-PTFE): eccellenza innovazionenelcampo PTFE (teflon)bracciKreongarantiscono massimaqualitàper monitor medicali Fimi sensoriotticiaiutano creare mondopost-COVIDpiù touch-free XX Caratteristichedeglialimentatori per apparecchiaturedestinateall’usoincampomedicale Interfacceuomo-macchina piùintelligentipermigliorare l’assistenzasanitaria XXVII Strumentazionemedicale: un’armavincente Linux sicurezza sviluppodiapparecchiature medicali News IN QUESTO NUMERO LA CRISI PROVOCATA DA COVID-19, UNO STIMOLO PER IL TALENTO INGEGNERISTICO www.quine.it RIVISTE CARTACEE RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING CORSI EVENTI PERSONALIZZATI TARGET PROFILATO MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING Tutti prezzi si intendono senza Iva YOUR INFORMATION PARTNER Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 BUILDING KNOWLEDGE Food&Beverage Distribuzone Bilanci post Covid. Le aziende ai raggi x CREDITO Finanza medio a lungo termine? SOSTENIBILITA trend diventerà anche business.In quanto tempo? PLASTIC TAX Come evitare che diventi un boomerang PNRR Usare fondi per rinnovare strutture mezzi GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA WEB
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RBM S.p.A., storica azienda del settore idrotermosanitario italiano, è stata fondata dalla famiglia Bossini nel 1953 a Lumezzane (BS). Oggi una realtà internazionale, tra i leader nel settore idrotermosanitario. RBM conta quattro stabilimenti produttivi nel bresciano (2 per la produzione di componentistica in ottone e altri 2 per la lavorazione di plastiche), quattro filiali nel mondo, due uffici commerciali internazionali e oltre 250 dipendenti. L’azienda sviluppa la totalità dei prodotti in ogni fase, con l’obiettivo di offrire il migliore livello qualitativo sul mercato: dallo stampo progettato nel reparto tecnico interno alla cura di ogni dettaglio, fino alla delicata gestione dei processi di customer care. L’esperienza di RBM è cresciuta tenendo il passo di un mondo in costante cambiamento, credendo e promuovendo la progettazione e la produzione di sistemi e componenti con il maggiore conte nuto tecnologico, puntando sullo sviluppo di impianti idrotermosanitari sempre all’avanguardia, in grado di soddisfare le esigenze del mercato, anticipando la concorrenza e presidiando per primi i settori emergenti come il comfort climatico, l’efficienza ITS e la gestione efficace della distribuzione dei fluidi. Attraverso il costante sviluppo delle capacità interne e un processo di verticalizzazione delle attività produttive, RBM mantiene saldo il massimo controllo qualitativo del prodotto.

B&R | 288 70
VIA GIUSEPPE, 1 25075 – NAVE (BS) TEL. 030.2537211 INFO@RBM.EU RBM SPA Nuovi ingressi in ANGAISA socio distributore
CEO e Presidente RBM SpA
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GUIDO BOSSINI: CEO e Presidente RBM SpA.
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Ultimissime da ANGAISA

Accordo “Program Partner” e “Sconto in Fattura Business Partner”

Ricordiamo che è operativo l’accordo di collaborazione “ Program Partner ” siglato da ANGAISA e eteam, rivolto a tutte le aziende distributrici associate. Attraverso il progetto, i distributori ANGAISA potranno avvalersi di un’ampia gamma di strumenti rivolti agli operatori tecnici del settore e, in particolare, a installatori, manutentori, termotecnici, ecc. Dalla modulistica tecnica ai corsi di aggiornamento e formazione in aula e in modalità e-learning, eTEAM è in grado di offrire un ampio ventaglio di soluzioni a “valore aggiunto”. Nell’ambito dell’accordo di collaborazione Program Partner ricordiamo che è previsto anche il servizio di consulenza e gestione pratiche “Conto termico 2.0 e pratiche ENEA. I servizi che vanno a integrare i contenuti dell’accordo-quadro “Program Partner” sono i seguenti:

• F-gas evolutions : un servizio che offre un supporto nel

corretto svolgimento delle attività su impianti f-gas;

• Installatore 4.0 : un servizio di supporto e sviluppo specifico per gli installatori.

È stato inoltre rinnovato l’accordo di partnership relativo all’ulteriore servizio, realizzato da eTEAM in collaborazione con lo studio Diesselle di Massimiliano Martino (dottore commercialista), dedicato allo sconto in fattura ed alla cessione dei crediti, per garantire ai distributori specializzati ANGAISA un ruolo attivo e propositivo in questa evoluzione, ruolo minacciato da soggetti ed iniziative che rischiano di renderne marginale la funzione.

Il servizio “Business Partner” garantisce la gestione diretta o indiretta dello sconto in fattura con relativa cessione del credito, per i clienti installatori e per tutti gli interventi previsti da Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni

Accordo-quadro ANGAISA/VM Sistemi

Ricordiamo che è operativo l’accordo-quadro, in funzione del quale le aziende associate potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, degli strumenti e servizi erogati da VM Sistemi. La distribuzione all’ingrosso di articoli ITS, materiali per l’edilizia e showroom rappresenta uno dei settori più evoluti e complessi, caratterizzato da un forte dinamismo dei mercati e dei prodotti e richiede soluzioni gestionali con specifiche funzionalità applicative in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti funzionali e strategici. Per dare risposta a queste esigenze VM Sistemi propone la soluzione gestionale ideale: Strike . Strike è il frutto di anni di presenza nel comparto della distribuzione ed è pensato

su misura per le imprese che commerciano articoli idrosanitari, climatizzazione pavimenti, rivestimenti e arredobagno. Strike è caratterizzato da un’estrema parametrizzazione e da una totale adattabilità agli schemi organizzativi di ogni azienda. Continuamente aggiornato, è lo strumento adatto per rispondere ai cambiamenti del mercato, anticipando così le richieste di chi lo utilizza quotidianamente, come supporto alla crescita del proprio business. Strike è disponibile sia con formula “licenza d’uso”, sia su cloud , consentendo agli utenti di utilizzare il prodotto semplicemente attraverso la disponibilità della connessione internet. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni

ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia – Membro della FEST ( Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage ) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative, quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.

B&R | 288 72  ANGAISA ACCORDI

Niente nota di credito se lo sconto in fattura non spetta

Come noto, i soggetti che sostengono, negli anni dal 2020 al 2024 spese per determinati interventi edilizi, possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente per il c.d. “sconto sul corrispettivo” o la cessione della detrazione (art.121, D.L. n. 34/2020, il cd. decreto “Rilancio”, convertito dalla L. n. 77/2020). Affinché l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito risulti perfezionata, il contribuente deve richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione e l’asseverazione circa la congruità delle spese sostenute. Inoltre, l’opzione per lo sconto in fattura deve risultare espressamente nella fattura che documenta le spese scontate, mentre entrambe le opzioni devono altresì essere comunicate telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese che danno diritto alla detrazione (termine posticipato al 29 aprile per l’anno 2022). Al riguardo, è espressamente previsto che il mancato, intempestivo o irregolare invio della comunicazione rende l’opzione inefficace nei confronti dell’Amministrazione finanziaria. La fattispecie in esame riguarda una fattura emessa indicando l’applicazione dello sconto ex art. 121, D.L. n. 34/2020, seppure non fossero ancora maturati i presupposti per il valido esercizio della relativa

opzione. A tale proposito, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato che la fattura deve ritenersi corretta dal punto di vista fiscale, in quanto riporta l’imponibile esatto e la relativa IVA, calcolata sull’intero corrispettivo pattuito al lordo dello “sconto”. Pertanto, non ricorre alcun presupposto per l’emissione di una nota di credito a storno della fattura. Il prestatore può, comunque, integrare la fattura originaria con un documento separato extra fiscale, al solo fine di documentare il mancato pagamento della prestazione attraverso lo sconto non perfezionatosi a causa del mancato invio nei termini della comunicazione e rilevare l’importo da saldare.

Registratori di cassa: adeguamento ai fini fiscali possibile fino al 31 dicembre 2024

È stata prorogata dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024 la possibilità per l’Agenzia delle Entrate, sentita la Commissione per l’approvazione degli apparecchi misuratori fiscali, di approvare, in via transitoria, le modifiche necessarie per l’adeguamento dei registratori di cassa adattati a “registratore telematico”, già immatricolati e per i quali è scaduto il provvedimento di approvazione del relativo modello. La suddetta proroga consente di adattare gli apparecchi già in dotazione dei commercianti alle caratteristiche tecniche richieste per registrare, memorizzare e trasmettere all’Amministrazione finanziaria i dati fiscali introdotti, relativi ai corrispettivi giornalieri incassati. La proroga si è resa necessaria affinché i produttori possano modificare, per i soli fini fiscali, anche quei modelli ancora molto diffusi altrimenti non più aggiornabili.

B&R | 288 73  FISCO

 COMMERCIO

Indici ISTAT, locazione di immobili urbani a uso non abitativo

Si informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 24 dicembre 2022 è stato pubblicato il comunicato ISTAT concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di novembre 2022, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ai sensi della Legge 392/78 ed ai sensi della Legge 449/97. La variazione annuale novembre 2021 novembre 2022 è pari a 11,5 (75% = 8,625). La variazione biennale novembre 2020 novembre 2022 è pari a 15,6 (75% =11,700).

 AMBIENTE

Etichettatura ambientale imballaggi: pubblicate le nuove linee guida

Si informa che il 22 novembre scorso – sul sito web del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – è stato pubblicato il D.M. 28 settembre 2022 n. 360 contenente l’aggiornamento delle “Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi” già adottate con D.M. 114/22. Le Linee Guida, predisposte in collaborazione con il CONAI, intendono fornire un supporto tecnico operativo per l’implementazione della normativa europea in ordine al corretto adempimento degli obblighi stabiliti dall’art. 219, comma 5, del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152. Si ricorda che, ai sensi di tale disposizione: “Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione”.

I temi affrontati riguardano:

• l’approccio all’etichettatura;

• i contenuti illustrati attraverso l’analisi di casistiche;

• la costruzione dell’etichettatura;

• l’entrata in vigore dell’obbligo e l’esaurimento delle scorte;

• tabelle di sintesi

Vengono inoltre recepite le indicazioni della Commissione Europea in tema di rafforzamento del ricorso alla digitalizzazione delle etichette, già previsto nella versione originaria, con l’obiettivo di facilitare l’aggiornamento delle indicazioni ed evitare barriere al mercato interno.

Il documento potrà essere aggiornato o modificato periodicamente, alla luce di nuove disposizioni di legge (nazionali e/o comunitarie), nonché di nuove specifiche indicazioni, semplificazioni tecniche e modalità applicative dell’etichettatura, derivanti da consultazioni e confronti con le associazioni di imprese. Le Linee Guida sono entrate in vigore il 1° gennaio 2023. Si ricorda che con il D.L. 228/21 (c.d. “decreto milleproroghe”) era infatti stata prevista la sospensione dell’obbligo di etichettatura degli imballaggi fino al 31 dicembre 2022. Nella legge di conversione di tale decreto era stata inoltre estesa (articolo 11, comma 1, lettera b) la possibilità di commercializzare, fino a esaurimento delle scorte, i prodotti privi dei requisiti prescritti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2023. Il decreto in commento abroga e sostituisce il D.M. n. 114 del 16 marzo 2022.

B&R | 288 74
ANGAISA
Ultimissime da

Format per l’inoltro delle comunicazioni di “lavoro agile”

Il Ministero del Lavoro ha reso disponibili sul proprio sito istituzionale i template, in formato Excel, per la compilazione dei relativi modelli di comunicazione di lavoro agile. L’invio è possibile dal 15 dicembre 2022, attraverso la nuova modalità alternativa di trasmissione delle comunicazioni, accessibile dall’applicativo web. I template da utilizzare per la comunicazione sono i seguenti:

• avvio lavoro agile;

• modifica alla comunicazione di lavoro agile;

• annullamento comunicazione di lavoro agile;

• recesso anticipato.

Novità in materia di congedi e sistema sanzionatorio

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con nota n. 2414 del 6 dicembre 2022, ha fornito specifiche indicazioni in merito alla corretta applicazione ed ai profili di carattere sanzionatorio della disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 105/2022, in vigore dallo scorso 13 agosto, soprattutto per quanto concerne il congedo di paternità e il congedo parentale. In materia di congedo di paternità, l’Ispettorato ritiene che la mancata fruizione dello stesso sia da sanzionare solo in presenza di un eventuale comportamento datoriale che ne ostacoli la fruizione. Al riguardo, non può ritenersi di ostacolo la richiesta datoriale di fruire del congedo in tempi compatibili con il preavviso di cinque giorni stabilito dal legislatore, a meno che un eventuale parto anticipato rispetto alla data presunta non consenta al lavoratore di rispettare il preavviso e ferme restando le condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione collettiva. Il datore di lavoro è tenuto a riconoscere il congedo e nel caso in cui il diritto alla fruizione fosse rifiutato o ostacolato sarà applicata una sanzione amministrativa che va da 516 a 2.582 euro. Per quanto riguarda, invece, il congedo di paternità alternativo, cioè quello riconosciuto in sostituzione della madre in caso di situazioni particolarmente gravi, il rifiuto o l’ostacolo all’esercizio del diritto è punito con l’arresto fino a sei mesi. Inoltre, ove rilevati nei due anni antecedenti alla richiesta della certificazione della parità di genere o di analoghe certificazioni previste dalle Regioni, impedisce al datore di lavoro il conseguimento

delle stesse certificazioni. In tema di divieto di licenziamento fino al compimento di un anno di vita del bambino di cui all’art. 54, D.Lgs. n. 151/2001, esso trova applicazione anche nei confronti del padre lavoratore nell’ipotesi in cui quest’ultimo abbia fruito del congedo di paternità obbligatorio e del congedo di paternità alternativo, di cui agli artt. 27-bis e 28 del D.Lgs. n. 151/2001. L’inosservanza delle disposizioni è punita con la sanzione amministrativa da euro 1.032 ad euro 2.582, non è ammesso il pagamento in misura ridotta di cui all’art. 16 della L. n. 689/1981 e inoltre, ove rilevata nei due anni antecedenti alla richiesta della certificazione della parità di genere o di analoghe certificazioni previste dalle Regioni, impedisce al datore di lavoro il conseguimento delle stesse certificazioni. Ai fini della fruizione dei riposi e dei permessi per i figli con grave disabilità, al coniuge convivente sono equiparati la parte di un’unione civile ed il convivente di fatto, anche per il caso in cui la convivenza sia iniziata successivamente alla richiesta di congedo. Infine, l’Ispettorato del lavoro precisa la disciplina da applicare in relazione al regime intertemporale, cioè l’applicabilità delle tutele per i congedi fruiti a cavallo dell’entrata in vigore della nuova disciplina. A questo proposito, il divieto di licenziamento e l’indennità di mancato preavviso in caso di dimissioni sono applicati anche nel caso in cui la nascita sia avvenuta prima del 13 agosto 2022, purché il congedo di paternità sia stato fruito anche solo in parte dopo tale data.

Emergenza Covid-19: ancora applicabili i protocolli scaduti

Con il progressivo superamento delle normative emergenziali, approvate a seguito della diffusione della pandemia, stanno scomparendo dai luoghi di lavoro le misure e le precauzioni che erano state adottate negli ultimi anni. L’ultimo Protocollo siglato tra le parti sociali risale al 30 giugno del 2022 con scadenza al 31 ottobre e quindi non ha più natura vincolante. Quando però si parla di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è necessario prendere in considerazione l’articolo 2087 del codice civile, che assegna al datore di lavoro il compito di essere sempre aggiornato rispetto ai rischi che può presentare il luogo di lavoro e di individuare le misure più adeguate a prevenirli (principio di massima precauzione). Pertanto, un datore di lavoro che vorrà mettersi al riparo da rischi e contestazioni in merito all’eventuale insorgenza di nuovi focolai di Covid sul luogo di lavoro potrà continuare ad utilizzare i contenuti del protocollo scaduto, facendoli propri o negoziandoli con le rappresentanze sindacali.

B&R | 288 75  LAVORO

Lecito il licenziamento per anomalie emerse dal sistema di geolocalizzazione

La Corte europea, con la sentenza Gramaxo contro Portogallo (n. 26968/1616), ha sancito che il licenziamento deciso dal datore di lavoro sulla base di dati raccolti da un sistema di geolocalizzazione per tracciare i chilometri percorsi, installato su un veicolo utilizzato durante l’attività lavorativa, è conforme alla Convenzione dei diritti dell’uomo. È la prima volta che la Corte si pronuncia su un caso di sorveglianza sul lavoro attraverso il sistema di geolocalizzazione. Nel caso di specie, un informatore scientifico, assunto da un’azienda farmaceutica che gli aveva fornito l’auto aziendale utilizzabile anche a fini privati, con successivo rimborso dei chilometri percorsi al di fuori dell’attività lavorativa, si era opposto alla decisione aziendale di installare i Gps sulle auto, in quanto considerava la decisione contraria alle regole sul trattamento dei dati personali. L’azienda, intanto, aveva avviato un procedimento disciplinare nei confronti del dipendente perché, dai dati raccolti dal Gps, era emerso che non aveva completato le otto ore di lavoro e aveva manipolato il Gps, anche rimuovendo la scheda Gsm dal dispositivo. Di qui l’avvio di un procedimento disciplinare e il successivo licenziamento. I giudici interni di primo grado avevano respinto il ricorso del dipendente sostenendo che l’utilizzo del Gps non era un sistema di sorveglianza, mentre la Corte di appello lo aveva classificato come

mezzo di sorveglianza vietato, ma ha ritenuto che, in parte, i dati sui chilometri percorsi potessero essere utilizzati poiché non rientravano nel controllo della prestazione lavorativa. Il dipendente si è quindi rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo che ha, però, respinto il ricorso, sottolineando che il ricorrente era stato informato dell’installazione del Gps, strumento che certo può incidere sul diritto al rispetto della vita privata. Tuttavia, l’azienda aveva informato i dipendenti precisando che lo strumento serviva, nel contesto di un controllo delle spese aziendali, a controllare i chilometri percorsi, inclusi quelli relativi agli spostamenti privati, sottolineando che sarebbe stato aperto un procedimento disciplinare nel caso di contrasto tra i dati rilevati e quelli indicati dal dipendente. Dal momento che erano stati considerati solo i dati di geolocalizzazione relativi ai chilometri percorsi e, quindi, l’ingerenza nella vita privata del ricorrente era stata limitata e proporzionale rispetto allo scopo perseguito (ossia il controllo delle spese aziendali), secondo la Corte europea non era stato violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in quanto le autorità nazionali avevano effettuato un giusto bilanciamento tra i diritti in gioco e non avevano violato l’obbligo di garantire il diritto al rispetto della vita privata del ricorrente.

 PREVIDENZA

Autoliquidazione 2022/2023, attivazione servizi online

Con istruzione operativa del 6 dicembre 2022, l’INAIL ha fornito indicazioni in merito ai servizi online resi disponibili ai fini della comunicazione delle basi di calcolo relative all’autoliquidazione 2022/2023.

Nello specifico, l’INAIL ha segnalato:

• l’attivazione, dal 6 dicembre 2022, del servizio inerente alla Comunicazione delle Basi di Calcolo per l’autoliquidazione 2022/2023, riportato nella sezione: “Fascicolo Aziende – Visualizza Comunicazioni”;

• per il servizio “Richiesta Basi di Calcolo”, l’acquisizione dei file delle basi di calcolo anche informato .json, oltre che .pdf e .txt;

• la disponibilità, dal 21 dicembre 2022, del servizio online “Visualizza elementi di calcolo” per le posizioni assicurative navigazione (PAN).

B&R | 288 76 Ultimissime da ANGAISA
LAVORO

Istruzioni per il conguaglio contributivo 2022

L’INPS, con circolare n. 139 del 31 dicembre 2022, ha provveduto a fornire chiarimenti relativamente alle operazioni di conguaglio di fine anno, per i datori di lavoro che operano con il flusso Uniemens, con particolare riferimento a:

• massimale contributivo e pensionabile;

• contributo aggiuntivo IVS 1%;

• conguagli sui contributi versati sui compensi ferie a seguito fruizione delle stesse;

• “ fringe benefit ” esenti non superiori al limite di € 258,23 (innalzato a € 3.000,00 per l’anno 2022) nel periodo d’imposta (articolo 51, comma 3, del TUIR);

• auto aziendali a uso promiscuo;

• prestiti ai dipendenti;

• conguagli per versamenti di quote di TFR al Fondo di Tesoreria;

• rivalutazione annuale del TFR conferito al Fondo di Tesoreria;

• gestione delle operazioni societarie.

Si ricorda che il termine ultimo per l’effettuazione delle operazioni di conguaglio è il 16 febbraio 2023, scadenza della denuncia di competenza del mese di gennaio 2023, mentre le operazioni di conguaglio riguardanti il TFR destinato al Fondo di Tesoreria e le relative misure compensative potranno avvenire anche con la denuncia di “febbraio 2023” (scadenza 16 marzo 2023), senza aggravio di oneri accessori.

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Assegno unico universale anno 2023: domande e documentazione

Con Circolare n.132/2022, l’INPS ha fornito alcuni chiarimenti sull’Assegno unico universale (AUU, D.Lgs. n.230/2021) relativo all’annualità 2023.

Erogazione dell’AUU dal 1° marzo 2023

Su parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’INPS ha segnalato l’erogazione d’ufficio, a far data dal 1° marzo 2023, dell’Assegno unico universale per le domande già presentate nel 2022, che risultano accolte e in corso di validità al 28 febbraio 2023. Potranno, invece, presentare domanda i soggetti che non hanno ancora fruito dell’AUU e coloro che, prima del 28 febbraio 2023, avevano trasmesso la domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. L’INPS ha, invece, chiarito che tutti gli interessati sono tenuti a trasmettere la nuova DSU per l’anno 2023.

Comunicazione delle variazioni

In presenza di variazioni delle condizioni d’accesso al beneficio in parola – a titolo esemplificativo, nascita figlio, separazione/ coniugio dei genitori, variazioni delle modalità di pagamento prescelte – i richiedenti sono tenuti a comunicare, dal momento in cui si verifichino, le modifiche intervenute rispetto alla domanda inizialmente trasmessa e, in taluni casi, a presentare

una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) aggiornata.

Modalità di presentazione della domanda di AUU

Ai fini della fruizione del beneficio per l’annualità decorrente dal 1° marzo 2023, sono tenuti a presentare domanda di Assegno unico e universale:

• i soggetti che non hanno mai goduto del beneficio;

• soggetti che hanno avanzato richiesta fino al 28.2.2023 ma con domanda in stato “Respinta” o “Decaduta” o “Rinunciata” o “Revocata”.

La domanda può essere avanzata tramite i canali di seguito specificati:

• portale web dell’Istituto, cui accedere con SPID di Livello 2 o superiore, Carta d’identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

• contact center integrato, al numero verde 803.164 o al numero 06 164.164;

• istituti di patronato.

Per i soggetti di cui ai punti 1. e 2. sopra indicati, l’Assegno è riconosciuto dal mese di marzo, in caso di domanda presentata entro il 30 giugno. Le domande avanzate dal 1° luglio decorrono, invece, dal mese successivo a quello della presentazione della richiesta.

B&R | 288 78 Ultimissime da ANGAISA
 PREVIDENZA

LO STATO DELL’ARTE

All’inizio del 2023, vediamo qual è lo stato dell’arte del design della stanza da bagno. Fabrizio Batoni, designer di grande esperienza, racconta come si sta evolvendo e trasformando la stanza da bagno, che esce dai confini dell’area tecnica per diventare elemento di arredo a tutti gli effetti.

I premi internazionali e le segnalazioni ADI Design Index, poi, aiutano a identificare come si stiano trasformando i prodotti per l’area bagno, a seconda delle funzioni, con i nuovi materiali e le nuove finiture che la ricerca ha messo a punto

BLU & ROSSO 79 IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO
A CURA DI ROBERTA MUTTI

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IN QUESTO NUMERO INTERVISTA

Pag. 82 Il bagno è una stanza del benessere

DESIGN DEL BAGNO

Pag. 88 Lo stato dell’arte attraverso le selezioni di giurie internazionali

B&R | 288 81 SOMMARIO
79 IL DESIGN DA TOCCARE CON MANO LO STATO DELL’ARTE All’inizio del 2023, vediamo qual è lo stato dell’arte del design della stanza da bagno Fabrizio Batoni designer di grande esperienza, racconta come si sta evolvendo e trasformando la stanza da bagno, che esce dai confini dell’area tecnica per diventare elemento di arredo a tutti
effetti.
i nuovi materiali
le nuove finiture che la ricerca ha messo a punto CURA DI ROBERTA MUTTI 82 88
gli
premi internazionali e le segnalazioni ADI Design Index, poi, aiutano a identificare come si stiano trasformando prodotti per l’area bagno, a seconda delle funzioni, con
e

Fabrizio Batoni, architetto e designer, ha aperto il suo studio a Colle Val d’Elsa nel 1997. L’attività dello studio spazia dall’architettura d’interni al design di prodotto, alla comunicazione per le aziende, in diversi settori. Nel settore bagno ha collaborato con molte tra le migliori aziende, per cui ha progettato vasche, miscelatori, sanitari, radiatori; la sua filosofia progettuale, infatti, considera il bagno come un ambiente unico, in cui le persone possono rilassarsi e rigenerarsi, grazie al potere dell’acqua. Diversi tra i suoi prodotti hanno ricevuto premi internazionali e altri riconoscimenti

Il bagno è una stanza del benessere

INTERVISTA
● FABRIZIO BATONI

Cos’è cambiato nell’ambiente bagno, negli ultimi 10 anni?

Penso che negli ultimi 15/20 anni sia proprio cambiato il modo in cui si vive il bagno. Da stanza di servizio, destinata unicamente all’igiene e ad assolvere le funzioni fisiologiche, il bagno si è trasformato in un ambiente dove è possibile rigenerarsi, e lo spazio che occupa si è adeguato alle nuove esigenze. Infatti, oggi, lo spazio dedicato al bagno in una casa può arrivare a occupare anche 25 o 30 metri quadrati, dunque una quota considerevole del progetto di un’abitazione. La nuova popolarità raggiunta dal bagno si riflette in ricerca e sperimentazione, sia nel progetto di interior design, sia nel design dei prodotti. Dopotutto, il bagno è l’ambiente della casa in cui c’è il maggior uso di acqua, dunque dove ci sono le maggiori possibilità di risparmiarne.

Ricerca e sperimentazione hanno condotto a nuovi prodotti per l’ambiente bagno?

Oltre all’ampiezza degli spazi, sempre maggiore, come già detto, l’ambiente bagno ha subito una notevole trasformazione nelle funzioni e nei prodotti. Per esempio, fino a circa 15 anni fa, quando c’era la possibilità, nei bagni si installava la vasca; oggi, la doccia è molto più diffusa e spesso, ormai, sostituisce la vasca. Naturalmente, non si tratta di semplici doccette, ma di colonne con grandi soffioni, getti laterali, doccette palmari che consentono di tonificare e rilassare, per trasformare la cabina doccia in una spa. Oltre ad avere getti modulabili in intensità e direzione, la doccia consente di risparmiare una notevole quantità di acqua, rispetto

● SOFFIONE DOCCIA POP di Zazzeri ● MISCELATORE POP DI ZAZZERI in rame spazzolato

alla vasca. Anche questo fattore, dunque, ha contribuito alla nuova popolarità raggiunta dalla doccia.

Sul fronte dei miscelatori, quali sono le principali novità?

Anche i miscelatori hanno subito un’evoluzione notevole. Un elemento di grande interesse è il risparmio di acqua, che si ottiene con rompigetti che consentono di ridurre la portata senza penalizzare il getto; altre innovazioni tecnologiche

INTERVISTA
● PROGETTO ARCHITETTURA, il Bagno ● MISCELATORI JK21 di Zazzeri

di rilievo sono le cartucce per i miscelatori, che diventano di dimensioni sempre più ridotte. Un materiale che sta diventando sempre più popolare tra i miscelatori è l’acciaio, un materiale piuttosto interessante dal punto di vista dell’ambiente. L’acciaio, infatti, una volta finita la lavorazione del miscelatore è pronto per l’uso, non ha bisogno di ulteriori interventi, laddove i miscelatori in ottone hanno invece bisogno di cromatura per la finitura. Anche se oggi si usa una cromatura non più inquinante come un tempo, si tratta comunque di una lavorazione che implica l’uso di acidi inquinanti. Inoltre, l’acciaio è molto più duraturo rispetto all’ottone, e anche la durabilità è un fattore che aiuta il rispetto dell’ambiente. Allo stato attuale, l’acciaio ha ancora un ampio potenziale inespresso, per esempio potrebbe essere lavorato con tecnologie diverse, derivate dall’automotive, ma il costo rimane un problema. Si tratta infatti di un materiale costoso, dunque non sono ancora moltissime le aziende che producono miscelatori in acciaio.

La collezione JK21, che abbiamo progettato per Zazzeri, è un esempio concreto delle possibilità offerte dall’acciaio. Si tratta di una collezione di miscelatori in acciaio AISI 316L, dalle forme sinuose ma al tempo stesso essenziali, che si ottengono solo con l’acciaio lavorato meccanicamente a freddo. Oltre alla finitura spazzolata, i miscelatori hanno finiture in PVD in diversi colori. Punto di forza della collezione è la doccetta palmare, inserita nell’ADI Design Index 2021. L’impugnatura della doccetta, che

ricorda la forma di un capitello, comoda ed ergonomica, offre la possibilità di personalizzare la doccetta scegliendo tra un’ampia gamma di inserti decorativi realizzati con diversi materiali e finiture, dall’acciaio spazzolato in PVD o laccato in diversi colori, a pietre naturali come il marmo bianco di Carrara, marmo nero Marquinia e travertino classico, che impreziosiscono ulteriormente il carattere forte e distintivo della collezione.

Anche i sanitari hanno subito una trasformazione negli ultimi anni?

L’evoluzione più rilevante dei sanitari è senz’altro nel risparmio energetico. Grazie alla ricerca, infatti, oggi è possibile avere scarichi per WC che usano solo 3 litri di acqua, contro i 7/8 litri che servivano anni fa. Queste sono evoluzioni importanti, che permettono davvero di fare qualcosa per l’ambiente.

Tecnologia e materiali: come hanno influito sul progetto della vasca, e della vasca idromassaggio?

Negli ultimi anni, la vasca ha subito alcune evoluzioni importanti: l’ergonomia e la forma, e l’aspetto. Un grosso lavoro è stato svolto sulle dimensioni. Oggi si riescono a fare vasche ergonomiche e confortevoli che hanno un ingombro di soli 140/150 cm di lunghezza. La comodità, dunque, si può inserire anche in ambienti abbastanza contenuti. Così le vasche freestanding diventano elementi di arredamento puro, che si possono inserire

B&R | 288 85
● DOCCETTA PALMARE JK21 di Zazzeri ● LAVABO MOLOCO. Collezione Artwork di Kerasan

in qualsiasi spazio. Un altro intervento importante ha riguardato l’integrazione delle tecnologie nelle vasche idromassaggio, che ormai sono vasche simili alle vasche tradizionali, senza meccanismi né motori in vista, “minipiscine” che si adattano a moltissimi stili di arredamento, dalla linea rigorosa ed essenziale, in cui la tecnologia non si vede più.

Come vede lo sviluppo dei materiali da rivestimento per l’ambiente bagno?

Il materiale da rivestimento più diffuso nell’ambiente bagno è sempre la ceramica, che negli ultimi anni ha avuto un grande sviluppo. Dai colori, alle texture, alla riproduzione di altri materiali, ai formati, agli spessori, le piastrelle in ceramica hanno avuto una grandissima evoluzione, che ha permesso a questi materiali di agganciare anche altre fasce di mercato. La camaleontica capacità di trasformazione della ceramica ne fa un materiale tutt’ora imbattibile. Come architetto, però, apprezzo molto anche le resine. Grazie alle nuove tecnologie, anche le resine sono diventate più interessanti, con possibilità di colori che prima non c’erano.

Il bagno come percorso circolare

Nel 2021 ho partecipato al Progetto Architettura de Il Bagno, in cui sei architetti e designer sono stati invitati a progettare il bagno ideale. In quell’occasione, ho avuto la possibilità di progettare il mio bagno ideale. La mia idea di bagno è un percorso circolare, dove l’individuo è al centro, e le varie funzioni dell’area bagno ruotano attorno. Così le persone possono scegliere le varie funzioni in base all’esigenza del momento, e il bagno può essere semplicemente un luogo riservato a esigenze fisiologiche e quotidiane (scegliendo le aree secondo le necessità del momento), oppure un ambiente per eliminare lo stress, e abbandonarsi a un percorso di wellness fisico e mentale. I protagonisti erano la luce, l’acqua e i materiali; la cosa più difficile è stato bilanciare ogni componente – luce, colori, matericità – creando i giusti equilibri. Il risultato è stata un’uniformità “materica”.

Su quali progetti sta lavorando, attualmente, lo Studio Batoni?

Al momento siamo attivi su diversi prodotti, alcune vasche,

B&R | 288 86 INTERVISTA
● LAVABO LOOM di Disegno Ceramica ● SANITARI LOOM di Disegno Ceramica

nuovi miscelatori, nuovi sanitari; stiamo lavorando per presentare questi nuovi prodotti a Milano, al Salone Internazionale del Bagno, e a Francoforte, a ISH. Per noi queste sono le fiere di riferimento, Cersaie è una fiera ormai prevalentemente dedicata all’architettura e alle superfici per architettura. Non ci sono comunque tantissimi progetti nuovi, per due motivi. Il primo è che questi due anni di pandemia hanno portato a “bruciare” i prodotti, magari lanciati sui social, dunque non più nuovi, anche se non esposti alle fiere. Inoltre, oggi le aziende lanciano nuovi prodotti a piccoli passi, con molta prudenza. Comunque, proprio per il discorso che si faceva sul bagno come ambiente sempre più importante, i prodotti per il bagno sono in espansione, dunque, abbiamo davanti anni di lavoro molto interessanti.

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● MISCELATORE 1938 DI MAMOLI, rivisitato da Fabrizio Batoni ● ORINATOIO GROOVE. Collezione Artwork di Kerasan

Lo stato dell’arte attraverso le selezioni di giurie internazionali

I premi di design si assegnano ai prodotti che si distinguono per diversi requisiti. Una panoramica dei premi assegnati nel 2022 da Archiproducts, German Design Award, Good Design Award Athenaeum e dei prodotti segnalati dall’ADI Design Index, consente di avere un panorama dei prodotti di design attualmente sul mercato, dei materiali utilizzati, e della direzione in cui va il design dell’ambiente bagno. Ricerca e sperimentazione hanno fatto passi da gigante, e hanno consentito di migliorare moltissimo le prestazioni di tutti gli apparecchi per il bagno. Dal risparmio di acqua di miscelatori, soffioni doccia e scarichi per WC, a materiali e finiture molto più sostenibili, a prodotti molto più ergonomici, il bagno è dunque un ambiente in profonda trasformazione

DESIGN DEL BAGNO
VASCA INFINITY di Hideo

I materiali per i lavabi

La ricerca nel settore dei lavabi evidenzia la popolarità sempre crescente delle solid surface (resine polimeriche), ormai ampiamente diffuse. Le composizioni dei materiali sono varie, ma ciò che accomuna queste superfici è l’essere continue, lavorabili facilmente per assumere diverse forme, oltre ad essere molto resistenti al graffio e all’usura, morbide al tatto e disponibili in moltissimi colori.

Un altro materiale che si sta facendo strada anche tra i lavabi è l’acciaio, sia con finitura inox lucida, sia in vari colori PVD. Tra i vantaggi dell’acciaio, l’igiene assoluta e la durata, che ne fanno un prodotto ideale nel settore contract. La ceramica tradizionale resiste, ma sempre più spesso viene proposta affiancata a mobili in altri materiali, non solo i tradizionali mobili in legno laccato, ma anche in paglia di Vienna, o esili strutture in acciaio. Oppure rinasce in una nuova veste, colorata e componibile.

Le resine polimeriche

LAVABO UNDICI di Benedini Associati per Agape

Inseriti nell’ADI Index 2022, i lavabi della collezione Undici prendono il nome dall’altezza del bacino, 11 cm, che rimane uguale in tutte le versioni. Realizzati in solid surface bianco con lavorazione in termoformatura, sono disponibili di forma tonda, ovale o rettangolare; possono essere posizionati in appoggio su tutti i piani Agape, o integrati a piani dello stesso materiale.

LAVABO DELIA di Acquabella

Premiato con Archiproducts 2022, il lavabo Delia di Acquabella è un semi-totem con una vasca profonda e capiente con piletta integrata. Realizzato in Akron, una solid surface formata da poliuretano con cariche minerali, è caratterizzato da un bacino con la parte inferiore “plissettata”. La parte inferiore “a onde” dà movimento senza appesantire la forma, creando un armonioso equilibrio con la parte superiore, liscia. La texture che rende la superficie liscia è la texture Zero, che offre una piacevole sensazione tattile. Delia è disponibile sia nella versione lavabo sospeso, sia da appoggio su mobile bagno, oppure sulla nuova struttura in metallo di Acquabella. Akron, inoltre, è disponibile in moltissimi colori.

B&R | 288 89

LAVABO DISCOVOLANTE di Monica Graffeo per Rexa

Premiato con Archiproducts 2022, Discovolante, di Monica Graffeo per Rexa, è un lavabo in Corian, nei colori Glacier White o Deep Nocturne, che può essere coordinato a un piano nello stesso materiale, nei colori Ash Aggregate o Carbon Aggregate, in marmo bianco di Carrara o Nero Marquinia, oppure in vetro, Bronzo o Grigio, che creano un contrasto e donano eleganza. L’accessorio dedicato è l’appendino portasciugamani.

LAVABO O_O di Baertoli Design per Rexa

Nasce in Corian anche O_O, un lavabo di Bartoli Design per Rexa, premiato a Lubiana con il BIG SEE Award, in versione da appoggio o freestanding. Nella versione freestanding, il lavabo si distingue per l’equilibrio dei volumi tra bacino e colonna, dove lo sbilanciamento tra vasca e base consente di ricavare nella base uno spazio per installare il miscelatore, oppure di avere un piccolo spazio di appoggio. Oltre al Corian, O_O è disponibile in marmo nero Marquinia o bianco di Carrara, entrambi trattati con Acid Shield, un trattamento protettivo che rende la superficie satinata e resistente alle macchie.

B&R | 288 90 DESIGN DEL BAGNO

L’acciaio entra a buon diritto nei materiali per il contract

LAVABO UNDICI INOX di Benedini Associati per Agape

La versione Undici Inox del lavabo Undici, anch’essa nell’ADI Design Index 2022, viene realizzata in acciaio AISI 304, o in ottone per le finiture brunito spazzolato e ottone naturale spazzolato; l’acciaio è tornito da lastre di 3 mm.

La forma, alta 11 cm, è la stessa sia per la versione da appoggio sia per la versione da incasso; le finiture disponibili sono tre: inox spazzolato, ottone naturale spazzolato e brunito spazzolato.

ABACO, SISTEMA MODULARE IN ACCIAIO di Ceadesign

Premiato con Archiproducts 2022, il sistema Abaco di CEADESIGN è un sistema modulare, che può contenere tutti gli elementi necessari alle funzioni del bagno in una serie di involucri di acciaio inox AISI 316L. L’acciaio inox AISI 316L è un materiale particolarmente sostenibile, essendo totalmente riciclabile ed estremamente durevole. Inoltre, è indicato per ambienti in cui l’igiene sia un requisito fondamentale, come il bagno. Abaco comprende un’ampia gamma di lavabi da incasso, da appoggio e freestanding, anch’essi in acciaio inossidabile AISI 316L, abbinabili a tutte le collezioni di rubinetteria CEA, dalle vasche capienti e profonde.

La ricerca sulla ceramica

LAVABO ADAGIO, di Giulio Sansonetti per White Ceramic

Inserito nell’ADI Design Index 2022, Adagio, di Giulio Sansonetti per White Ceramic, è un lavabo d’appoggio formato da più elementi in ceramica, una vasca di profondità variabile e una base d’appoggio costituita da uno, due o tre cerchi, impilati a incastro intorno allo scarico. Lo scarico fa da base all’assemblaggio, con un copripiletta anch’esso in ceramica, delle stesse dimensioni della vasca. Ogni componente può avere un colore diverso, in una gamma di 15 tinte.

MOBILE CHARLOTTE E LAVABO LEUCA di Diego

Grandi per Azzurra Ceramica

Archiproducts 2022 ha premiato la ricerca di Azzurra Ceramica, che ha messo a punto Charlotte, un mobile per arredobagno ispirato a Charlotte Perriand, come dice il nome, dunque al Movimento Moderno. Charlotte è il complemento di Leuca, un lavabo da appoggio in ceramica bianca che, invece, prende il nome da un luogo molto noto del Salento italiano e ha vinto un German Design Award 2023. Charlotte + Leuca, dunque, è un insieme di ceramica ed essenza di rovere, che diventa un elemento centrale della sala da bagno.

MOBILE PER BAGNO IN PAGLIA

DI VIENNA di Andrea Parisio e Giuseppe

Pezzano per Ceramica Cielo

Da Ceramica Cielo, una ricerca ispirata al Novecento, che introduce nell’arredo bagno la paglia di Vienna, come complemento ideale della ceramica. Marcel, progettato da Andrea

Parisio e Giuseppe Pezzano e premiato da Archiproducts nel 2022, è un mobile freestanding con un lavabo in ceramica che poggia su una struttura in frassino con ante in paglia di Vienna; anche lo specchio può avere una struttura per il contenimento in frassino con le ante in paglia di Vienna. L’accostamento armonioso del giunco alla ceramica disegna così un mobile concluso, che diventa un elemento di arredo indipendente.

B&R | 288 92 DESIGN DEL BAGNO

L’evoluzione dei miscelatori

I miscelatori hanno conosciuto sia un’evoluzione formale, sia nelle finiture. Un’importante evoluzione formale è avvenuta grazie all’adozione dell’acciaio, che ha consentito di avere miscelatori dal corpo sempre più sottile, e grazie alla ricerca sulle cartucce, che ha condotto a cartucce sempre più ridotte. Dal lato delle finiture, l’adozione di cromature con meno acidi e della finitura PVD - Physical Vapour Deposition, permette di avere superfici più durevoli e resistenti, ed è più sostenibile.

MISCELATORE SAILING di Yabu Pushelberg per Fantini

Sailing, un progetto dello studio internazionale Yabu Pushelberg per Fantini, inserito nell’ADI Design Index 2022, è una collezione di miscelatori caratterizzata da bocca sottile e impugnature ergonomiche, ispirate dalla forma della bitta. Il design rigoroso ed essenziale è messo ancora più in risalto dalla finitura PVD in canna di fucile, nero o oro.

MISCELATORI SPAGHETTI di Elisa Ossino per Salvatori

Da Salvatori, la collezione Spaghetti di Elisa Ossino, premiata da Archiproducts Award 2022, è caratterizzata da una cartuccia estremamente sottile, e dal marmo che riveste la manopola. Per chi è alla ricerca del minimalismo totale, le versioni per installazione a parete, sia per lavabo che per vasca e doccia, possono essere installate perfettamente a filo, grazie alla tecnologia easy fit. La finitura di Spaghetti è canna di fucile, in PVD, una finitura più sostenibile, rispetto alla cromatura e alla verniciatura. Le manopole e il disco sottostante al soffione doccia sono in marmo, per gli interior designer che cercano la perfezione di tutti i dettagli.

FRACTAL miscelatore di Soo k. Chan per Cristina Rubinetterie

Due importanti riconoscimenti per Fractal, di Soo k. Chan per Cristina Rubinetterie, premiato con l’Archiproducts Award 2022 e con il German Design Award 2023. Il miscelatore si caratterizza per le strisce piane che si incrociano e ne determinano le varie facce, levigate, lucidate e spazzolate alla perfezione. La perfezione della superficie è una combinazione tra la lavorazione meccanica e la finitura a mano.

B&R | 288 93

MISCELATORI ISY22 di Matteo Thun & Antonio Rodriguez per Zucchetti Kos

Premiata con Archiproducts 2022, è anche la serie Isy22 di Matteo Thun e Antonio Rodriguez per Zucchetti Kos. La serie è una versione attualizzata della collezione Isy, disegnata dagli stessi designer 20 anni fa. La versione 22 ha la bocca dei miscelatori di 22 mm, che rende i miscelatori adatti anche al contract; le finiture comprendono anche la versione PVD, oltre alla verniciatura, lucida o opaca.

La doccia: soffioni e comandi tecnologici

Soffioni e comandi per doccia sono diventati componenti di architettura, grazie a speciali schiume che permettono di integrare il soffione nel soffitto, invisibile, e componenti dello spazio, grazie al design che consente di creare prodotti ibridi, che emettono acqua e luce al tempo stesso.

SOFFIONE DOCCIA-LAMPADA APOLLO dk

Brian Sironi per Antoniolupi

Nell’ADI Design Index, il soffione-lampada Apollo, progettato da Brian Sironi per Antoniolupi. Apollo è un soffione doccia che illumina gli spazi, dunque un oggetto ibrido, che ha trovato un perfetto equilibrio tra luce e acqua: nessuna delle due funzioni, infatti, prevale sull’altra. I soffioni della collezione Apollo sono una composizione di linee tubolari, mentre la lampada, che può assumere varie forme, è una semplice sfera circolare. La serie comprende un elemento a parete e due a soffitto. L’elemento a parete è realizzato in fusione d’ottone a forma di Y; lo studio della tecnologia ha permesso la miniaturizzazione di tutti i componenti.

SOFFIONE DOCCIA GROOVE di Odo Fioravanti per Alpi

Grazie al soffione Groove, progettato da Odo Fioravanti, art director dell’azienda, per Alpi, la doccia diventa un unicum con la superficie del soffitto. Groove, infatti, è un sistema ispezionabile che integra la doccia nel controsoffitto, un’innovazione tipologica applicata a diversi modelli, tutti verniciabili con la stessa finitura del soffitto. Scanalature concentriche nascondono sia le uscite dell’acqua sia la giunzione tra la parte mobile del soffione e il pannello del controsoffitto. Il soffione si estrae con facilità, per agevolare l’ispezionabilità. Groove è realizzato con una schiuma poliuretanica verniciabile con qualsiasi tinta, ed è disponibile in diversi modelli e diverse forme. Oltre a essere inserito nell’ADI Design Index, Groove è stato premiato con il Good Design Award (2022).

DESIGN DEL BAGNO

COMANDI PER DOCCIA WATT di studio Q-Bic per Rubinetterie Treemme

Archiproducts ha premiato anche Watt, la nuova serie di comandi per doccia di Rubinetterie Treemme. Progettati dallo studio Q-BIC, i comandi hanno leve che aprono e chiudono l’acqua regolandone la portata, ispirati agli interruttori della luce; la regolazione della temperatura avviene invece attraverso una manopola circolare. La collezione è disponibile in diverse finiture. Oltre all’Archiproducts Award, Watt ha già ricevuto il il Red Dot Award, Product Design, 2021.

Le vasche: solid surface

Il primato delle resine polimeriche tra le vasche è ormai consolidato. La composizione del materiale cambia, a seconda delle cariche minerali impiegate, fino ad arrivare ai materiali di origine naturale, ma le possibilità che offre sono molteplici, e consentono di avere vasche con diverse forme, morbide e arrotondate.

VASCA REVERSE di Studiomartino.5 per Relax Design

Lo Studiomartino.5 ha progettato per Relax Design la vasca freestanding Reverse, un’interpretazione contemporanea delle vasche Old England, disegnata come elemento di arredo da centro stanza. La struttura di sostegno diventa un sistema di appoggio per un piano multifunzione, adeguato alle funzioni di oggi. La vasca è realizzata in Luxolid, una miscela di resine poliacriliche e cariche di minerali (triidrato di alluminio), brevettata da Relax Design. La vasca Reverse è nell’ADI Design Index 2022.

VASCA SWING di Fabio Fantolini per Ex.t

La vasca Swing, di Fabio Fantolino per Ex.t, è una versione contemporanea della classica vasca con piedi di leone, che qui sono trasformati in cilindri di legno. Confortevole ed ergonomica nonostante le dimensioni di soli 160 cm di larghezza, è realizzata in Livingtec, una solid surface morbida e lavorabile facilmente, che può avere uno spessore anche molto elevato, ed è disponibile in molti colori. La vasca Swing è stata premiata con Archiproducts 2022.

VASCA

INFINITY di Hideo

Premiata con il German Design Award 2023, Infinity, progettata da Hideo Shimizu per il suo brand Hideo, è una vasca da bagno di grandi dimensioni. È realizzata in Cristalplant Biobased Active, una resina a base vegetale, formata da cariche minerali di triidrati di alluminio, legate da resine a base di mais. La superficie di questo materiale è caratterizzata dall’essere estremamente morbida, con la consistenza della seta. Braccioli e poggiapiedi nella vasca consentono di assumere posizioni molto confortevoli, durante il bagno.

Le cabine doccia: sempre più elementi di arredo

CABINA DOCCIA PURA

5000 COLOURART

Premiata da Archiproducts 2022, la cabina doccia ColourArt di Duka permette di arredare qualsiasi ambiente puntando sul colore. Disponibile anche senza profilo, si inserisce con facilità in qualsiasi stile di arredamento, grazie alle cerniere e alle maniglie in rame, ottone o nero; la finitura PVD è più sostenibile e permette inoltre di avere colori più morbidi, durevoli e resistenti.

CABINA DOCCIA SUPERSINTESI

Rigore ed essenzialità caratterizzano la cabina doccia Supersintesi, di Vismaravetro, premiata da Archiproducts Award 2022. Anche questa è una cabina doccia che si stempera completamente nell’arredamento di una stanza da letto, grazie al vetro extrachiaro e trasparente e al profilo a terra che isola perfettamente dall’acqua. Le cerniere rappresentano il punto di forza estetico, grazie alle diverse finiture; la nuova versione XN è in oro satinato.

B&R | 288 96
DESIGN DEL BAGNO
ISH Frankfurt Am Main 13 - 17 March 2023 Hall 4.1 - Stand F07
cristinarubinetterie.com
FRACTAL design Soo K. Chan

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